Paul Klee - Accademia di Belle Arti SantaGiulia
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Paul Klee - Accademia di Belle Arti SantaGiulia
Paul Klee “è solo presso Dio che io cerco un posto per me” di Viviana Bertanza Scuola di Pittura anno III 1879 Munchenbuchsee, Germania -1940 Svizzera. Klee nasce da un padre violinista e una madre insegnante di pianoforte, ereditando questa passione. 1898 Accademia di Belle Arti di Baviera, diretta da Franz Von Stuck. Si avvicina allo Jugendstil. 1911 Fondazione del Blaue Reiter (Cavaliere Azzurro), un confronto al movimento espressionista di Dresda, assieme a Macke, Marc e Kandinsky. Klee conosce Delaunay, esponente del Cubismo Orfico. 1912 Seconda Mostra Blaue Reiter: Klee espone 17 opere. 1914 Viaggio a Tunisi: Klee parte con Macke e Moillet. 1920 cattedra al Bauhaus, insegna Rilegatura, poi Pittura su vetro e Pittura muraria. Gli scritti teorici confluiscono nella trascrizione del Quaderno degli schizzi pedagogici. 1930 cattedra all’Accademia di Belle Arti di Dűsseldorf. 1933 Klee licenziato e “cancellato dalla lista”. 1940 muore in Svizzera. Paul Klee, Cancellato dalla lista, 1933, olio su carta, 31,5x24 cm Klee viene spesso associato, assieme a Kandinsky, a un artista che dà origine all’arte astratta. Secondo alcuni critici Klee avrebbe ascendenze surrealiste, evidenti specialmente nei titoli bizzarri dei suoi dipinti; ad esempio Fuga in rosso, Morte e fuoco, Il parco degli idoli, Rivoluzione del viadotto, Il pesce d’oro, mentre secondo alcuni Klee è un artista esponente dell’Espressionismo. Tutte queste però sono categorie troppo limitative. Paul Klee, Il pesce d’oro, 1925, olio e acquerello su carta su cartoncino, 49,6x69,2 cm Paul Klee, Morte e fuoco, 1940, colore a olio, 65x61,3cm Paul Klee, Fuga in rosso, 1921, colore a olio, 36x47,6cm Paul Klee, Rivoluzione del viadotto, 1937, olio su imprimitura a olio su cotone su supporto di legno, 60x50 cm Klee e Kandinskij Punti in comune: - sentito bisogno di fuga dalla contemporaneità; - rinnovamento del linguaggio espressionista; - svolta astratta; - interesse per arte bizantina, cultura extraeuropea, sculture africane, disegni infantili. Klee: Fuga verso la natura Kandinskij: Fuga verso lo spirituale Klee come spirito della terra, va alla ricerca di prede furtive che cattura con griglie quadrettate. Arte di oggetti puri, equilibri e disequilibri calcolati secondo un ordine personale. Arte astratta con qualche ricordo al figurativismo. Astrazione totale, mondo della natura è invalicabile. Concezione immanentista: divinità sta nella natura, accessibile all’uomo. Teoria ascetica: materia in contrapposizione allo spirito. Vassillij Kandinskij, Costruzione in blu, 1924, colore a olio Paul Klee, Strada primaria e strade secondarie, 1929, olio su tela, 83x67 cm Evoluzione del tratto grafico di Klee Comincio logicamente dal caos, com’è naturale. Sono tranquillo perché posso cominciare con l’essere caos io stesso. Quest’è la mano materna della natura. Tuttavia davanti alla tela bianca sto spesso con tremore e titubanza. Poi mi riscuoto e mi avvio per la stretta via di rappresentazioni lineari. Così va bene, perché in questo campo mi ero esercitato con energia e costanza. (Paul Klee, Diari, Diario IlI, Il Saggiatore) Il tratto pittorico di Klee subisce, nel corso della sua vita, un’evoluzione. Da un’iniziale tratto espressionista e marcato infatti arriva a sempre una maggiore semplificazione e purezza, che verrà scambiata con uno stile infantile, al quale Klee non anela. Paul Klee, Scena nel ristorante, 1911 Paul Klee, Ritratto di mia sorella di profilo, 1909 Paul Klee, Caricatura di un mobile, 1910 Paul Klee, Incontro di due uomini che credono l’altro in posizione più elevata, 1903, acquaforte su zinco, 11,7x22,4 cm Klee pittore delle piccole dimensioni I suoi personaggi sono ometti, burattini, marionette, legati, a causa delle loro ridotte dimensioni, a un mondo surreale, a temporale ed eterno. Paul Klee, Vecchia fenice, 1905, acquaforte su zinco, 27,1x19,8 cm Evoluzione della concezione del colore in Klee In modo sintetico, possiamo suddividere la vita di Klee in due periodi, nei quali il colore si manifesta nei suoi lavori in due modi diversi. 1) Fino al 1914. Talvolta mi affascina il tono dei colori, ma poi non sento la forza e la decisione di afferrarlo (Paul Klee, Diari, Diario IlI, Il Saggiatore) Klee parte dal creare incisioni basate su un sostanziale equilibrio del bianco e del nero. Anche quando utilizza il colore a olio su tela, non si sofferma particolarmente sul colore, sebbene se ne senta attratto subendo l’ispirazione dagli Impressionisti. In particolare si sente attratto dagli studi di questi sui colori e la contrapposizione dei colori complementari per creare equilibrio. Paul Klee, Ritratto di bambino, 1908, acquerello su carta, 29,9x23,4 cm Paul Klee, Nudo, 1910, olio su parti di cotone grezzi, striscia in alto e in basso acquerello e penna su cartoncino, 38,9x25 cm 2) Dal 1914. Io e il colore siamo una cosa sola. Sono un pittore. (Paul Klee, Diari, Diario IlI, Il Saggiatore) Dopo il viaggio a Tunisi e l’incontro con Delaunay, Klee approfondisce l’acquerello e lo studio del colore, soffermandosi in particolare sulle contrapposizioni tra colori primari e complementari. La sua arte tenderà maggiormente all’astratto. Paul Klee, Vista di Kairuan, 1914, acquerello e matita su carta su cartoncino, 8,4x21,1cm Paul Klee, Davanti alle porte di Kairuan, 1914, acquerello su matita su cartoncino, 20,7x31,5 cm Paul Klee, Il sorgere della luna (St Germain), 1914, acquerello e matita su carta su cartoncino, 18,4x17,5 cm “Non lasciare che l’eterna scintilla venga del tutto soffocata dalla misura della legge! Provvedi in tempo! Ma non allontanarti nemmeno del tutto da questo mondo.” 1914 Prima mostra personale di Klee. Si autodefinisce un artista appartenente al Romanticismo Razionale. Di razionale in Klee vi è l’ispirazione all’arte classica, sebbene superata in favore di una ricerca personale. Di romantico vi è: - il tema del misticismo della natura e del profondo legame che lega l’uomo ad essa. Questo legame viene reso con forme geometriche e frecce; - lo studio della natura scientifico e razionale, ma non distaccato e freddo. Studio ritenuto fondamentale per capire la natura. “Non voglio dipingere l’uomo qual è, ma quale potrebbe essere.” Le figure di Klee sono esseri mitici, atemporali e legati a un altro mondo. Sono figure di piccole dimensioni che spesso vengono trasformate e confuse con il loro ambiente o con la loro funzione, hanno rimandi simbolisti. Sono personaggi rappresentati con una vena distaccata e ironica: l’arte di Klee è legata all’irrazionalità, al mondo dei demoni e spiriti, ma sono rappresentati senza turbamento o strazio perché Klee non vuole turbarci, ma farci commuovere e convivere con ciò che è atroce, affliggente e doloroso. Paul Klee, Senecio, 1922, olio su garza, 40,5x38 cm Paul Klee, Diana nel vento autunnale, 1934, colore a olio, 75x58,2cm Paul Klee, Figura in giardino, 1937, colore a olio, 64x60cm “Sempre più spinto a fare dei paralleli fra musica e arte figurativa. Ma non mi riesce alcuna analisi. Certo è che ambedue sono arti nel tempo.” I temi dei dipinti di Klee denotano una forte vicinanza con la musica. I suoi soggetti infatti sono maschere, o comunque burattini e marionette appartenenti al teatro e alla musica. Klee stesso, per tutta la vita, suona il violino. Klee si riporta alla musica in due modi distinti. 1) Con i titoli. Musica alla fiera, Canto arabo, Vecchio violinista, Musicista, Macchina per cinguettare. Paul Klee, Macchina per cinguettare, 1922, disegno con colori a olio e acquerello, 41,3x30,5 cm Paul Klee, Canto arabo, 1932, acquarello, 40x28cm 2) Sul piano stilistico alcune sue figure e immagini rimandano alla grafia musicale, riprendendo ad esempio quello della fermata. Paul Klee, Catastrofe spiritica, 1916 Klee condividerà il pensiero di Goethe, il quale afferma che una forma, naturale o artistica che sia, è per definizione un’interruzione di un movimento di crescita di per sé continuo e infinito, e come espressione, in sé stessa, del processo di formazione che l’ha generata. La pittura tuttavia si differenzia dalla musica, in quanto esprime al meglio il movimento senza adoperare il tempo. Klee al Bauhaus Bauhaus (1919-1933) sta per casa della costruzione, e si pone come obiettivo quello di fondere l’arte con l’artigianato, concentrandosi sulle nuove tecnologie che compongono l’arte e legandola all’uso quotidiano. Klee al Bauhaus tiene lezioni di Rilegatura, poi di Pittura su vetro e Pittura muraria. Si concentra sull’apparato teorico, scrivendo i suoi saggi che verranno poi pubblicati. Tra questi, Quaderno degli schizzi pedagogici. In precedenza Klee infatti scriveva le sue idee sui Diari e alla moglie Lily. Negli anni ’30 Klee non riesce più a conciliare i suoi ideali artistici con quelli del Bauhaus, e abbandona la cattedra. 1930-33: Dusseldorf. Paul Klee, Mostra del Bauhaus, 1923, 50x34cm Paul Klee, Altimetria individualizzata degli strati, 1930, pastello con colla d’amido, su carta e cartoncino, 46,8x34,8 cm BIBLIOGRAFIA VOLBOUDT, Pierre and LINDSAY, Kenneth, Klee e Kandinsky: une confrontation, Berggruen & Cie, 1959, Parigi MULLER, Joseph-Emile, Klee. Figure e Machere, Arnoldo Mondadori, 1962, Parigi KLEE, Paul, Quaderno degli schizzi pedagogici, a cura di Mario Lupano, Abscondita, 2002, Milano KLEE, Paul, Diari 1898-1918, Il Saggiatore, NET, 2004, Milano PARTSCH, Susanna, Klee, Taschen, 2011, Koln SITOGRAFIA www.francescomorante.it www.paulklee.info/stile_di_paul_klee_pa_391.htm users.unimi.it
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