Simposio 17
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SIMPOSIO 17 UP-DATE IN TEMA DI GENETICA TITOLO Intervento AUTORI LO STUDIO DELLA GENETICA ANIMALE E LA COMPRENSIONE DEL FUNZIONAMENTO NEURO COGNITIVO: NUOVE PROSPETTIVE Glenda Lassi and Valter Tucci (es. P. Rossi etc. ) ENTE DI APPARTENENZA Istituto Italiano di Tecnologia [email protected] Indirizzo E-mail Testo della relazione Introduzione Metodologia Risultati Conclusioni Il topo (mus musculus) è considerate un modello fondamentale per lo studio delle componenti genetiche che causano disturbi del sistema nervoso centrale. Durante questa relazione presenteremo una rassegna delle teniche di forward genetics con le quali è stato possibile creare dei topi mutanti con deficit specifici delle funzioni cognitive. In particolare presenteremo il modello Batface, una linea genetica in cui abbiamo creato una singola point mutation sul gene beta-catenina. I topi eterozigoti per questa mutazione sono caratterizzati da malformazioni craniofacciali, distruzione del corpus callosum, deficit cognitivi e alterazioni morfologiche e funzionali a livello delle sinapsi. Il modello Batface è un modello translazionale di disturbi umani con ritardo mentale. Lassi G, Ball ST, Maggi S, Colonna G, Nieus T, Cero C, Bartolomucci A, Peters J, Almeno 3 riferimenti Tucci V. Loss of Gnas Imprinting Differentially Affects REM/NREM Sleep and Bibliografici Cognition in Mice. PLoS Genet. 2012 May;8(5):e1002706. Tucci V, Lassi G, Kas MJ. Current Understanding of the Interplay Between Catechol-O-Methyltransferase Genetic Variants, Sleep, Brain Development and Cognitive Performance In Schizophrenia. CNS Neurol Disord Drug Targets. 2012 Apr 4. Tucci V, Achilli F, Blanco G, Lad HV, Wells S, Godinho S, Nolan PM. Reaching and grasping phenotypes in the mouse (Mus musculus): a characterization of inbred strains and mutant lines. Neuroscience. 2007 Jul 13;147(3):573-82. Godinho SI, Maywood ES, Shaw L, Tucci V, Barnard AR, Busino L, Pagano M, Kendall R, Quwailid MM, Romero MR, O'neill J, Chesham JE, Brooker D, Lalanne Z, Hastings MH, Nolan PM. The after-hours mutant reveals a role for Fbxl3 in determining mammalian circadian period. Science. 2007 May 11;316(5826):897900. TITOLO Intervento CARATTERISTICHE DELLO SVILUPPO COGNITIVO NELLA SINDROME DI KLINEFELTER E NELLE SUE VARIANTI CROMOSOMICHE AUTORI ENTE DI APPARTENENZA A Verri, *F Clerici*, A Cremante*, A Mauri Laboratorio di Psicologia Fondazione IRCCS Co gnitivo-Comportament ale Istituto Neurologico Nazionale C.Mondino, Pavia. [email protected] Indirizzo E-mail Testo della relazione Introduzione: La sindrome di Klinefelter (SK) è dovuta alla presenza di uno o più cromosomi X soprannumerari in un soggetto maschio fenotipico. Introduzione Metodologia Risultati Conclusioni L’aneuploidia 47, XXY rappresenta la più comune anomalia dei cromosomi sessuali negli esseri umani, con una prevalenza di 1/500 maschi nati vivi. Circa l’ 80% dei soggetti con SK mostra un cariotipo 47,XXY , il 20% presenta altre anomalie numeriche dei cromosomi del sesso (48,XXXY, 48,XXYY,49,XXXXY) , mosaicismo 46,XY/47,XXY o cromosomi del sesso strutturalmente anomali. Soltanto 1/3 dei soggetti con SK viene, tuttavia, diagnosticato nell’arco di vita (il 10% dei casi in epoca pre-natale mediante amniocentesi ed il 26% dei casi in epoca post-natale, per ritardo nello sviluppo psicomotorio, ipogonadismo e ginecomastia nei primi 18 anni e per infertilità successivamente, altri ancora per disturbi comportamentali o psichiatrici (Abramsky & Chappel 1997). Molti individui affetti non presentano problemi medici e non vengono pertanto diagnosticati nell’arco di vita. I sintomi clinici della SK possono comprendere: insufficiente virilizzazione, ipogonadismo; azoospermia; sterilità; ginecomastia; elevata statura media (179,2+/- 6,2 cm); aumento delle gonadotropine plasmatiche. Le anomalie cromosomiche costituiscono la causa più frequente di disabilità intellettiva , in quanto sono presenti nel 4-28% dei casi. Tuttavia le aneuploidie dei cromosomi del sesso non sono solitamente associate a disabilità intellettiva, ma si caratterizzano per la presenza di specifici profili cognitivi. Nei soggetti SK che hanno avuto diagnosi prenatale e che pertanto è possibile seguire longitudinalmente il profilo si caratterizza per difficoltà nel linguaggio e nelle competenze linguistiche, evidenziabili in vario grado nel 70-80% dei soggetti con SK durante l’età scolastica. A tali disturbi del linguaggio si associa un aumentato rischio per altri disturbi dello sviluppo e comportamentali , è necessario pertanto uno screening accurato per i disturbi dell’ apprendimento, per ADHD e disturbi dello spettro autistico . Nelle diverse varianti clinico-citogenetiche di SK, le più comuni delle quali sono contraddistinte da cariotipo 48 XXXY, e 49XXXXY,e’ stato rilevato che il numero delle X soprannumerarie correla negativamente con il livello intellettivo : per quanto riguarda il QI, nei soggetti con aneuploidie atipiche rispetto ai soggetti con XXY, risultano ulteriormente ridotte le scale verbali, mentre il QI performance è meno ridotto. Per quanto riguarda il fenotipo cognitivo-comportamentale della SK, le difficoltà nel linguaggio espressivo rappresentano il tratto distintivo del funzionamento cognitivo dei soggetti affetti. Questo aspetto sembra essere correlato ad un alterato processo di lateralizzazione cerebrale. I bambini con SK possono presentare un ritardo nell’imparare a parlare. Presente, in genere, è la difficoltà nell'esprimersi, con incapacità di comunicare pensieri, idee ed emozioni con le parole, mentre le abilità di comprensione sono nella norma. Alcuni bambini non imparano a parlare fino all’età di 5 anni, altri invece possono non incontrare alcuna difficoltà fino all’inizio della scuola, dove, invece frequentemente insorgono problemi nella lettura. Molti soggetti con SK manifestano in età scolare difficoltà di apprendimento (Verri,2010). Tali difficoltà impattano sulle capacità di adattamento sociale e sullo sviluppo della personalità. La maggior parte dei soggetti con cariotipo 47,XXY presenta un livello intellettivo che si attesta attorno alla norma, tuttavia risulta essere inferiore di circa 10 punti in media rispetto ai fratelli o coetanei. Solo circa il 20% presenta punteggi inferiori a 90 ai test standard di valutazione dell’intelligenza. Metodologia e Risultati Presso il Laboratorio di Psicologia Cognitivo Comportamentale dell’IRCCS Istituto Neurologic C. Mondino di Pavia sono seguiti 49 soggetti affetti da SK ,età media=22 anni (range 3-54 anni, moda=30 anni), il 79,6% aventi cariotipo tipico 47,XXY, il 20,4% con varianti cromosomiche (2% 47,XXY/48, XXXY, 2,1% 48, XXXY, 6,1% 48, XXYY, 8,2% 49,XXXXY, 2% 49,XXXY). Tutti i soggetti sono stati sottoposti a indagine anamnestica, valutazione del funzionamento cognitivo e del comportamento. Si riferiscono in questa sede i dati relativi ai test cognitivi. Per la valutazione del funzionamento intellettivo generale sono state somministrate le scale Wechsler (WIPPSI - Wechsler Intelligence Preschool and Primary Scale (1973) 4-6 anni, WISC-R - Wechsler Intelligence Scale For Children - Revised (1986) 6-16 anni, WAIS-R – Wechsler Adult Intelligence Scale – Revised (1997) >16 anni) e CPM di J.C. Raven (Coloured Progressive Matrices 1984). E’ stato inoltre somministrato il Token Test o Test dei Gettoni (De Renzi e Vignolo, 1962; Spinnler e Tognoni, 1987) per le abilità di comprensione orale. E’ stato possibile somministrare le batteria Wais finora a 28 soggetti, età media = 23 anni ( range 6-54, moda= 29 anni), scolarità media= 12 anni, (range 3-21 anni, moda= 11anni). Di questi il 71,4% aventi cariotipo tipico 47,XXY, il 28,6% con varianti cromosomiche (3,6% 48,XXXY, 10,7% 49, XXXXY, 3,6% 47,XXY/48, XXXY, 10,7% 48, XXYY). I risultati evidenziano un QI Totale medio=80,88 ± 2 ds (ds=22,126) con range 40-123, QI Verbale medio=78,64 (ds=23,715) con range 45-130 e QI Performance medio =82,79 (ds=20,442) con range 45-113. Se consideriamo il gruppo di 20 pazienti aventi cariotipo tipico 47, XXY, il QI Totale medio= 88,78 (ds = 17,37) con range 64-123, QI Verbale medio= 85(ds=21,73) con range 48-130 e QI Performance medio= 88,05 (ds=17,83) con range 48-113. Se consideriamo il gruppo di 8 pazienti aventi varianti cromosomiche, il QI Totale medio = 63,125 (ds = 20,81) con range 40-106, QI Verbale medio= 62,75 (ds=21,97) con range 45-107 e QI Performance medio = 69,62 (ds= 21,70) con range 45-109. La somministrazione delle Matrici di Raven è stata effettuata in 25 soggetti e mette in luce un punteggio medio pari a 26, 36 (range 10-36, moda= 33). 21 soggetti hanno compilato il Test dei Gettoni ottenendo un punteggio medio pari a 28,81 (range 12-35, moda=31). Se consideriamo il gruppo di 20 soggetti con cariotipo tipico SK che hanno effettuato i due test, il punteggio medio alle Matrici di Raven è pari a 28,94 (range 13-36, moda =32), mentre il punteggio medio al Test dei Gettoni è pari a 32,07 (range 21-35, moda =35). Se consideriamo il gruppo di 8 pazienti con varianti cromosomiche che hanno effettuato i due test, il punteggio medio alle Matrici di Raven è pari a 20,87 (range 10-35), mentre il punteggio medio al Test dei Gettoni è pari a 23,5 (range 12-31). La comparazione delle medie effettuata tramite l’analisi statistica del T-test tra il gruppo con cariotipo tipico SK e il gruppo con varianti cromosomiche ha evidenziato una differenza significativa per quanto riguarda il QI Totale (p<0,05), il punteggio finale alle Matrici di Raven (p<0,05) e il punteggio finale al Test dei Gettoni (p<0,05). . Conclusioni Tra i soggetti con disabilità intellettiva da causa non nota, si stima che circa l’1-2% sia affetto da SK (Khalifa,2002) pertanto vi è una ulteriore indicazione per effettuare un cariotipo nei soggetti maschi con disabilità intellettiva di natura non nota. Dalla valutazione del QI tramite Wais risulta che i soggetti affetti da SK con cariotipo tipico partecipanti a questo studio hanno un funzionamento intellettivo descrivibile come condizione limite (QITotale medio: 88,78), mentre i soggetti affetti da varianti cromosomiche della SK presentano un funzionamento intellettivo al di sotto della norma ascrivibile ad una disabilità intellettiva di grado lieve (QI Totale medio: 63,125). Le analisi statistiche hanno confermato la significatività di tale differenza. Le abilità Verbali risultano inferiori a quelle di Performance di 3 punti media all’interno del gruppo “cariotipo tipico”, mentre risultano inferiori di 7 punti media all’interno del gruppo “varianti cromosomiche”. Tali differenze risultano imputabili al ritardo del linguaggio, presente nel 64,28% dei soggetti esaminati. I risultati relativi alla somministrazione delle Matrici di Raven mettono in luce che la media del campione con cariotipo tipico possiede abilità di astrazione e ragionamento analogico deduttivo nella norma. I risultati relativi alla somministrazione del Test dei Gettoni evidenziano che la media del campione con cariotipo tipico possiede capacità di seriazione e discriminazione nella norma. Il gruppo di soggetti con varianti cromosomiche presenta invece abilità di astrazione e ragionamento analogico deduttivo (valutate mediante il test delle Matrici di Raven) e capacità di seriazione e discriminazione (valutate mediante il test dei Gettoni) al di sotto della norma. Le analisi statistiche hanno confermato la significatività della differenza relativa il punteggio alle Matrici di Raven e al Test dei Gettoni nei due gruppi. Il profilo cognitivo nella Sindrome di Klinefelter è caratterizzato da estrema variabilità. Si ritiene utile proseguire nella valutazione del funzionamento cognitivo di questi soggetti per poter riconoscere le caratteristiche fenotipiche tipiche e indirizzare le prospettive educative e terapeutiche. Un riconoscimento precoce del funzionamento cognitivo di questi soggetti è importante per indirizzare le prospettive educative e terapeutiche. La diagnosi prenatale favorisce una prognosi migliore di sviluppo. Bibliografia Abramsky L et al. 47,XXY Klinefelter Syndrome and 47,XYY: estimated rates of and indication for post-natal diagnosis with implications for prenatal counselling. Prenatal Diagnosis 1997; vol 17: 4 (363-68). Daniel J. Wattendorf, Maj, MC,Usaf and Maximilian Muenke, . “Klinefelter Syndrome” AAFP 2005 Dec 1;72(11):2259-2262. Khalifa MM, Struthers JL. “Klinefelter syndrome is a common cause for mental retardation of unknown etiology among prepubertal males” Clin.Genet, 2002: 61:49-53; Verri A, Cremante A, Clerici F, Destefani S, Radicioni A, “Klinefelter’s syndrome and psychoneurologic function”, Molecular Human Reproduction, Vol. 16, No. 6 pp.425-433,2010. Lanfranco F, Kamischke A, Zitzmann M, Nieschlag E. Klinefelter’s syndrome. Lancet 2004;364:273-83. Almeno 3 riferimenti Bibliografici Sia per l’abstract che per la relazione completa
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