Gennaio-Febbraio 2007
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Missione Cattolica Italiana · 16 rue Orient-Ville · 1005 Lausanne · 44o anno · No 1 · Gennaio-Febbraio 2007 · JAB 1000 Lausanne 1 divertirsi si. rischiare no. MISSIONE CATTOLICA ITALIANA Rue Orient-Ville 16 CH-1005 Lausanne Tel. 021 351 22 90 Fax 021 351 22 91 Ccp 10-10240-8 MISSIONARI Don Luigi Agazzi Don Lorenzo Flori SEGRETARIATO LOSANNA Giorgio Lecci, tel. 021 351 22 90 Aperto da martedì a giovedì 8.30-12.00 / 14.00-18.30 E ccoci arrivati al nuovo anno! Ancora una volta il tempo sembra esserci sfuggito di mano perché ci sembra che per tutto ci sia sempre tempo ed invece... immancabilmente il nuovo anno ha già bussato alla nostra porta! Benvenuti nel 2007! Quante cose da pensare e preparare, da programmare e mettere in conto! Tra le tante cose da rinnovare, nelle casa degli italiani residenti all’estero, non deve mancare l’abbonamento al Messaggero. Si! Perché tra tutto ciò che crea unione, incontro e dialogo tra noi emigrati nella Svizzera, sia di prima che di seconda o terza generazione, e che ci fa sentire comunità viva, che si ritrova nello stile italiano, nella lingua italiana, e vivacità italiana, il nostro Periodico è certamente uno strumento prezioso, che da più anni parla, informa, avvisa e fa sognare chi lo legge, ... ed è per questo che è conosciuto e apprezzato non solo dagli italiani. Comprendete quindi il mio caloroso e accorato invito a rinnovare l’abbonamento annuo al Messaggero, e l’incoraggiamento a diffonderlo per farlo conoscere sempre di più; sarà senz’aItro motivo di arricchimento e di aiuto per tutti. Tra le cose che passano e quelle che restano, come Missione Cattolica Italiana, anche noi siamo stati toccati da cambiamenti che hanno modificato totalmente il volto della COMUNITÀ Italiana: il cambio dei sacerdoti è certamente motivo di riflessione e di nuovo impegno da parte di tutti, perché con i nuovi arrivati possa continuare e svilupparsi sempre meglio la Missione Italiana. Siamo tutti più che grati ai Padri Scalabriniani perché per diversi anni hanno servito e amato gli italiani emigrati e hanno contribuito enormemente alla nostra integrazione e riuscita, sia sociale che religiosa e civile. Rinnovare l’abbonamento al nostro periodico il Messaggero è quindi un’occasione da non perdere e da non dimenticare, sono pochi franchi spesi bene che vi aiuteranno a sentirvi sempre più vicini all’Italia e veri Italiani che vivono e rendono sempre più bello e accogliente questo angolo di Paradiso che è la Svizzera! Ancora una volta Auguri per il nuovo anno e Grazie della vostra amicizia e fedeltà. La Redazione Viene inviato agli abbonati. Un periodico controllo eliminerà chi non è in regola con l’abbonamento. “Non privarti del contatto con la realtà religiosa e sociale della tua comunità italiana”. 2 Abbonamento solo Fr. 20.- all’anno / ccp 10-10240-8 intestato alla Missione cattolica italiana - Losanna. Gennaio-Febbraio 2007 SEGRETARIATO RENENS Rosa Tomaselli Carbonara Av. 14-Avri 34 · 1020 Renens tel. 021 634 24 21 Aperto da lunedì a mercoledì dalle ore 9.00 alle ore 11.00 e giovedì e venerdì dalle ore 18.00 alle ore 20.00 MESSE IN ITALIANO ·Losanna St-Rédempteur Sabato ore 18.30 Domenica ore 9.45 Nôtre-Dame au Valentin Domenica ore 12.00 Settimanali St-Rédempteur martedi, giovedi e venerdì: ore 18.30, mercoledì: ore 9.00 · Renens: Domenica: ore 10.30 Settimana al Foyer: ore 7.40 BATTESIMI Normalmente la 4a domenica del mese alternando le chiese di Losanna e Renens. Annunciarsi almeno due mesi prima. CATECHESI Responsabile: Rosetta CARBONARA Marilena GORGONI tel. Missione 021 351 22 90 privato tel. 021 323 71 77 CORSI PER FIDANZATI Tre volte l’anno: · Febbraio · Maggio · Novembre. Necessario iscriversi. CRESIME ADULTI Viene iniziato un corso in febbraio. ATTIVITà · Coro italiano · Gruppo Catechisti · Gruppo Famiglie · Gruppo Pro Malati · Gruppo GMG · Gruppi giovanili · Gruppo 3a Età · Gruppo Feste/Collaboratori · Consiglio parrocchiale · Consiglio pastorale Foto copertina: RR Grafik Studio NEL SOLCO DELLA TRADIZIONE In questo numero 5 Finanziaria 2007 9 Migrazioni 11 Spiritualità 12 Vita di Missione 16 Il secondo pilastro 18 Genitori e figli 19 In famiglia 21 I nostri defunti SITO DELLA MISSIONE e POSTA ELETTRONICA www.missioni.ch/nazionale E-mail: [email protected] [email protected] IMPRESSUM Bimestrale della Missione Cattolica Italiana di Losanna Direttore resp.: Luigi Agazzi Rue Orient-Ville 16 CH-1005 Lausanne [email protected] Tel. 021 351 22 90 · Fax 021 351 22 91 Redazione: Luigi Agazzi, Valeria Angrisani, Giorgio Brignola, Elena Damiano, Lorenzo Flori, Marilena Gorgoni, Antonietta Lecci, Giorgio Lecci, Isabella Martino, Rosa Tomaselli Carbonara Grafica: RR-Grafik Studio, Zollikofen [email protected] Tipografia: La Buona Stampa · Pregassona Abbonamento annuo Fr. 20.ccp 10-10240-8 L’ultimo editoriale scritto da Padre Enzo nel numero di novembre-dicembre 2006, iniziava con queste parole: “Con l’arrivo dei nuovi Missionari, la Comunità Italiana...”. A distanza di pochi giorni della sua partenza che ha segnato la fine della presenza degli Scalabriniani qui a Lausanne (per altro lasciando un grande vuoto presso tutta la Comunità Italiana che da moltissimi anni ha potuto godere della loro presenza, sensibilità e grandi capacità!). Pazienza e coraggio! Si riprende, è una nuova partenza, una nuova sfida! Nella richiesta di collaborazione e di aiuto che rivolgiamo a tutti, sebbene con alcune incertezze e qualche trepidazione la Missione Cattolica Italiana continua ‘nel solco’ che i Reverendi Scalabriniani hanno tracciato. Il tempo del Natale che abbiamo appena concluso, ci invitava a guardare avanti con coraggio e a scorgere un nuovo giorno che iniziava a brillare, ad intravedere cioè in modo sempre più chiaro la presenza di Cristo che Guida e Sostiene i nostri passi, e ci chiama a camminare con Lui nella vita per portare frutti, per rendere migliore il mondo, per fecondare la terra con il nostro lavoro e rendere la società migliore per tutti, senza alcuna distinzione. QUALE VOLTO? Certamente il ruolo della Missione Cattolica Italiana assumerà il volto che sapremo - insieme - donarLe, cioè sarà opaca o trasparente, sveglia o sonnolente, accogliente o inospitale, a secondo di come NOI ITALIANI emigrati e residenti all’estero, la sapremo creare, plasmare e trasformare. Nel solco della Tradizione allora significa che i termini ‘compartecipazione, collaborazione, spirito di servizio, testimonianza’ sono la forza del nostro ‘aratro’ che trainato da potenti motori (naturalmente italiani!) spaccano la crosta dura dell’indifferenza, del menefreghismo che regna là dove la terra è arida, e la sbriciola rendendola accogliente e idonea per la semina. È vero che la Comunità italiana nel contesto Svizzero è, per la più parte, bene integrata, e numerosi sono le presenze dei nostri connazionali nei posti di responsabilità e di direzione nella società Svizzera; ma è altrettanto vero che molti italiani nonostante i tanti anni che vivono e lavorano qui, si sentono italiani a pieno titolo e come tali richiedono sacerdoti per una formazione Religiosa ‘come si fa in Italia’. CREARE PONTI Nasce forte l’impegno a collaborare con la Chiesa Svizzera e con i fratelli vicini di diversa Fede o maniera di vivere il contatto con l’Assoluto; è la sfida di questo nuovo millennio che ci chiama ad essere sempre più convinti e preparati, per dialogare, per aiutarsi e conoscersi sempre meglio nel rispetto reciproco delle differenze e nell’assunzione dei Valori che ciascuna porta. Italiano o francese, spagnolo o portoghese, tedesco o inglese, croato o cinese la lingua non deve fare differenza, non deve innalzare muri che dividono e nascondono, ma creare ponti per unire, perché la Chiesa sia come un giardino ben fiorito, con una infinità di specie e di colori, ma tutti... amati da Dio. E ancora una volta mi riallaccio all’articolo di Padre Enzo Moretto e faccio mie le sue parole, quando terminava dicendo: Ecco l’impegno che ci prendiamo in questi momenti di rinnovo e l’augurio che ci facciamo perché, ... tutto questo possa verificarsi. Don Luigi Agazzi Gennaio-Febbraio 2007 3 Ch. des Diablerets 7 - 1012 LAUSANNE Haute Coiffure • Création • Dames “HAPPY DAY” (Lucres) La boutique du Mariage, de la bonbonnière et du cadeau Espace Mariage: • Robes de mariée: plus de 100 model à la Boutique Marque: St. Patrick (partenaire de PRONOVIAS), MoriLee, Demitrios, Cimbeline, Hervé, Alexie, Annie Couture • Robe enfant pour le cortège et baptême • Accessoires, chaussures, lingerie. 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Questa sarà la prima prova sulla ”tenuta” politica della maggioranza. Sfumano le possibilità d’autentica collaborazione tra il Professore ed il Cavaliere. Prodi dovrà fare i conti con una maggioranza troppo variegata. Da subito, abbiamo capito che la coalizione non sempre opera in armonia ed il voto di fiducia resta l’unica via per andare avanti. Insomma, questo centro-sinistra, sbilanciato proprio a sinistra, stenta a convincerci e, dati i tempi, non possiamo fare riferimento al precedente esecutivo del Professore. Non solo perché la situazione nazionale è profondamente cambiata, ma anche perché l’opposizione non intende, almeno per quanto ci è noto, modificare la sua strategia. In altri termini, le linee del Governo non potranno mai incontrarsi con quelle dell’Opposizione. La questione, squisitamente politica, investe però il futuro del Paese e quello del Popolo italiano. Senza dubbio quest’anno resta tra i più problematici della Seconda Repubblica. Non solo per il cambio del Governo, ma soprattutto per il sensibile modificarsi delle strategie economiche che dovrebbero cambiare il Paese. I dubbi, a nostro avviso, restano parecchi. Molti dubbi, quali certezze? L’incertezza governativa è sempre palpabile e ci preoccupa l’atteggiamento di alcuni componenti della maggioranza. Insomma, essere di ”sinistra” resta un peso più che un concreto vantaggio per Prodi e relativa Squadra. È vero, per la verità, che tutti i partiti della coalizione hanno firmato il documento programmatico che dovrebbe trovare progressiva applicazione, ma restano i segnali in negativo di un elettorato che già ha manifestato contro il ”centro-sinistra”. I nostri dubbi non sono sul programma, ma sulla possibilità di una sua concreta applicazione. Lo avevamo scritto da subito ed oggi preferiamo ribadirlo anche per evitare d’essere fraintesi. Il fronte politico nazionale, quando è analizzato dall’estero, presenta, infatti, delle sfumature non proprio in sintonia con la realtà che in Patria è concretamente vissuta. D’altro can- to, siamo in attesa di conoscere la posizione degli onorevoli eletti nella Circoscrizione Estero proprio con riferimento a provvedimenti che, in concreto, andranno a coinvolgere anche i Connazionali oltre frontiera. Problemi aperti Sul piatto della bilancia resta il fisco, la sanità e l’occupazione. Tutte tematiche tra loro collegate ed oggettivamente inscindibili. Prodi ha fatto sapere quale potrebbe essere la sua “cura” per migliorare la situazione. La Finanziaria 2007 dovrebbe essere il primo provvedimento concreto atto a dare corpo alle iniziative programmatiche di questo sofferto Governo. Non ci sentiamo di prendere, per il momento, posizioni critiche; ma non desideriamo rimanere inerti spettatori di una situazione che non ci è stata chiara da subito. La strategia di Berlusconi non aveva provocato tanta tensione all’interno della “Casa delle Libertà”. Ora, tutto è differente e ne prendiamo atto. Se Prodi riuscisse a superare l’attuale incertezza, il suo Esecutivo potrebbe acquistare maggiore credibilità anche da parte dell’opposizione. Sotto il mirino restano i Ministeri dell’Economia, del Lavoro e della Salute. Comunque, con questo Governo viene definitivamente a tramontare il concetto di Stato assistenziale tanto caro alle sinistre dei lontani anni ‘80. Costi, sacrifici... e miracoli Oggi tutto ha un costo e la collettività è chiamata a provvedere. Anche se, con buona pace di tutti, in misura differente. Ce ne siamo resi conto tutti: per ottenere risultati concreti ci sono da affrontare nuovi sacrifici. Come per il passato; ma con molte illusioni di meno. Come a scrivere che non saranno sufficienti gli anni di governo per risolvere le questioni di un Paese che non ha mai avuto vita facile. Neppure, tanto per intenderci, durante l’epopea Berlusconiana. Chi si è illuso, ora ha tutto il tempo per modificare la sua posizione. I miracoli non li fanno i politici. Neppure i governi. Italiani cittadini d’Europa L’Italia resta un tassello del tessuto sociale europeo e deve tener conto di una realtà che, già da tempo, ha superato i confini nazionali. Essere italiani significa essere cittadini d’Europa; anche se con qualche problema in più. Non ci sono, di conseguenza, cure miracolose per superare una situazione che resta delicata, anche se reversibile. A questo punto, gioco forza, non ci resta che meditare sugli eventi dei prossimi mesi e sugli effetti che la Legge Finanziaria 2007 andrà ad innescare. Però tenendo conto, da subito, che ogni fattibile intervento non potrà modificare una tendenza che ancora è legata alla precedente normativa; anche perché varata da una differente maggioranza. Quindi se non ci saranno “lacrime e sangue”, il Paese dovrà responsabilmente affrontare una serie di limitazioni che non favoriranno, certamente, una migliore qualità di vita. Essere ottimisti, almeno in questo caso, non avrebbe significato. Almeno in termini di concretezza. Giorgio Brignola Gennaio-Febbraio 2007 5 Italia ”Una visita che conferma il legame tra fede e storia” Udienza storica del Papa ROMA - Per il Papa “la libertà della Chiesa non pregiudica lo Stato e non mira a nessuna supremazia”. Per Napolitano “bisogna mantenere assieme la coesione sociale, collaborando nella distinzione”. È durato 25 minuti circa lo storico incontro fra il pontefice e il presidente della Repubblica (la prima volta per un capo dello Stato proveniente dalla tradizione del Pci). Un colloquio cordiale, durante il quale entrambi hanno concordato sulla necessità di operare assieme per il “bene comune”. Papa Ratzinger ha affermato che “la Chiesa non è ne agente politico ne silente. La libertà, che la Chiesa e i cristiani rivendicano, non pregiudica gli interessi dello Stato o di altri gruppi sociali e non mira a una supremazia autoritaria su di essi, ma è piuttosto la condizione affinché si possa espletare quel prezioso servizio che la Chiesa offre all’Italia e a ogni Paese in cui essa è presente”. “L’impegno dei fedeli laici nelle sfide attuali tra cui guerre e terrorismo, fame e sete, ma anche la tutela della vita umana in tutte le sue fasi - ha proseguito Benedetto XVI - non è un impegno per un interesse peculiare, ma avviene invece nel contesto e secondo le regole della convivenza democratica, per il bene di tutta la società”. Napolitano ha concordato sulla comune missione di Stato e Chiesa per “l’etica e la legalità”. Il capo dello Stato ha poi affermato di avere “la consapevolezza profonda dell’alta missione universale della Chiesa cattolica e del prezioso servizio che essa offre alla nazione”. ”Per il bene comune - ha aggiunto il presidente - serve un clima più disteso”. Istat: Italia un paese ad alta longevità e bassa fecondità 6 L’Italia è uno dei Paesi a più elevato invecchiamento al mondo grazie ai progressivi incrementi della speranza di vita; allo stesso tempo, è uno dei Paesi con livelli di fecondità tra i più bassi. L’Istat ha reso note le stime anticipatorie dei principali indicarori demografici del 2005 a livello nazionale, regionale e provinciale. Al primo gennaio 2005 la percentuale di individui con 65 anni e oltre ha raggiunto la significativa cifra del 19,5%, (era il 16,5% nel 1995), mentre quella di individui minorenni è scesa aI 17,1% (18,4 nel 1995). Secondo le più recenti proiezioni, le conseguenze del processo d’invecchiamento per l’Italia sono tali che entro il 2050 la percentuale di individui con 65 anni e più potrebbe crescere fino al 34%, parallelamente, quella dei minori ridursi ulteriormente al 15.4%. La prospettiva non inverosimile di ritrovarsi entro una data non lontanissima per la demografia con una popolazione composta da un anziano di 65 anni e oltre, ogni tre persone e da un minore circa ogni sette, porta a concentrare l’attenzione sugli indizi, anche minimi, che possono suggerire accelerazioni o rallentamenti degli attuali andamenti. A tal riguardo uno di questi è rappresentato dall’andamento della fecondità, che nell’ultimo decennio sembra aver finalmente invertito la tendenza, perdurata fino alla metà degli anni ‘90, che la vedeva contrarsi anno dopo anno. Gennaio-Febbraio 2007 Immatricolazione L’immatricolazione di veicoli da parte di cittadini italiani residenti all’estero (iscritti all’Aire), dopo la riforma estiva del codice stradale, può essere effettuata, a richiesta dell’interessato, anche con le modalità previste dall’articolo 93 del codice della strada. Lo ha chiarito il Ministero dei Trasporti con la circolare prot. n. 4100/M360/2003 (disponibile sul sito Internet www. poliziamunicipale.it). Con l’entrata in vigore della legge 1o agosto 2003, n. 214, l’iscritto Aire (Anagrafe italiani residenti all’estero) può richiedere l’immatricolazione del veicolo con targa nazionale purché lo stesso dichiari un domicilio legale presso una persona fisica residente in Italia o presso uno dei soggetti indicati dalla legge n. 264/1991. In tal caso gli uffici della motorizzazione dovranno acquisire una dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante l’iscrizione dell’Aire del soggetto interessato e una dichiarazione sostitutiva dell’atto di notorietà attestante l’elezione di domicilio dello stesso (presso una persona fisica residente in Italia o presso uno studio di consulenza automobilistica). Dalle Camere di Commercio Italiane all’Estero 52 milioni nel 2006 per tutela e promozione del made in Italy Nel 2006 Ie Camere di Commercio Italiano all’Estero investiranno 52 milioni di Euro per attività promozionali. Un impegno importante che ha visto aumentare del 25% negli ultimi 5 anni le risorse destinate alla promozione per difendere l’immaggine del made in Italy nel mondo e tutelare le produzioni italiane dalla concorrenza sleale e dalla contraffazione. Il programma 2006 delle Camere di Commercio Italiane all’Estero prevede la realizzazione di 1580 progetti. Circa il 60% di queste attività riguarda la realizzazione di partnership, la conclusione di affari e la assistenza e consulenza per le Pmi, per un ammontare di circa 26 milioni di euro. Si tratta di iniziative che favoriscono una più stabile presenza all’estero delle nostre imprese. Molta importanza viene data alle azioni di informazione operativa per le imprese, che rappresentano circa il 16% della progettazione 2006. L’obiettivo è dare un’immagine a 360 gradi del territorio italiano, valorizzando gIi aspetti economici, le tipicità, i beni artistici e il patrimonio ambientale. Marketing e promozione integrata rappresentano oltre il 60% del complesso delle attività di promozione che le Camere hanno in programma di svolgere nel 2006, frutto anche del forte collegamento con Regioni, Comuni, Camere di Commercio, associazioni territoriali. Le CCIE comunque dedicano il 16,4% della promozione all’agricoltura e il 3,9% ai servizi per il made in Italy, (istituzionale, design, economia, legale, fiscale, tuteIa ambientale). Le attività di promozione integrata sono la maggioranza in tutti i continenti, ma sono particolarmente numerose in Asia e Sud Africa (73%). QUI DA NOI 1906-2006: primo centenario del grande traforo alpino Sempione: una linea ferroviaria al servizio dell’economia europea Nel quadro delle grandi linee ferroviarie europee, il Tunnel del Sempione, che adesso compie cento anni, occupa un posto importante nel trasporto di persone e merci attraverso le Alpi. I lavori per la sua costruzione durarono oltre nove anni e la sua inaugurazione avvenne il 19 maggio 1906 alla presenza delle massime autorità eIvetiche ed italiane, con in testa il Presidente della Confederazione, Ludwig Forrer, ed il Re d’ltalia, Vittorio Emanuele III di Savoia. I progetti Il primo progetto per collegamento ferroviario attraverso il massiccio del Sempione, fu presentato nel 1855 dall’ingegnere svizzero Dumur. Ma a causa dei limitati mezzi tecnici l’impresa sembrò allora impossibile. Nel 1878, a Briga, fu aperta al traffico la locaIe tratta della ferrovia svizzera. L’invenzione della perforatrice a rotazione, che sostituiva quelle a percussione, e quella della dinamite, brevettata dal chimico svedese Alfred Nobel, fecero maturare l’idea della fattibilità di un tunnel sotto il massiccio del Sempione. La galleria del Moncenisio con i suoi 12.849 m era stata aperta al traffico il 25 dicembre 1870; due anni dopo iniziarono i lavori del traforo del San Gottardo (14.984 m) la cui apertura avvenne il 1o gennaio 1882. Soltanto quattro anni dopo, nel 1886, verranno elaborati i primi piani per il traforo del Sempione. In pochi anni i progetti presentati furono ben 27. Il 27o della serie, presentato in data del 24 ottobre 1893, assegnava al tunnel la lunghezza di km 19.803, conteneva il programma particolareggiato di esecuzione e prevedeva l’importo totale dei lavori, da Briga fino all’ingresso nella stazione d’lselle, in franchi 75.040.000. Al posto del me- todo convenzionale con lo scavo di un’unica galleria a binario doppio, il progetto prevedeva due gallerie parallele, a binario unico, collegate trasversalmente ogni 200 metri. I due trafori sarebbero stati costruiti di pari passo, uno (detto galleria n. 1) a sezione intera, l’altro (detto galleria n. 2) a sezione ridotta. La galIeria n. 1, cioè quella di destra per chi guarda l’imbocco italiano, era dunque a sezione completa con la forma di un ovoide tronco di m 5,50 x 4,40. La galleria n. 2 era, invece a sezione ridotta di m 3,20 x 2.50. Il piano dell’opera Il procedimento di costruzione adottato avrebbe consentito di avvalersi della galleria n. 2 come via di servizio dell’altra. Essa era comunque predisposta ad essere allargata non appena le esigenze del traffico lo avrebbero richiesto. Il progetto dava al tunnel la forma di una S molto allungata, che passava sei volte sotto la grande e tortuosa strada napoleonica del Sempione. Il Consiglio federale svizzero, con deliberazione 27 aprile 1894, sottopose questo progetto all’esame di un collegio peritale costituito dall’ing. senatore G. Colombo di Milano, dall’ing. F. Fox di Londra, costruttore della galleria della Mersey, e dall’ing. C. F. Wagner di Vienna, ispettore delle ferrovie austriache dello Stato e già capo sezione ai lavori della galleria dell’Arlberg. La commissione peritale, in data ������������������������������� del 19 luglio 1894, approvò il progetto. Il Governo svizzero e quello italiano sottoscrissero un Trattato internazionale (25 novembre 1895) per effetto del quale la costruzione dell’intera linea BrigaDomodossola rimaneva affidata alla “Compagnie des chemins-de-fer Jura-Simplon” per il tronco compreso tra la stazione di Briga e lo scambio d’ingresso nella stazione di Iselle e al Governo italiano per il tronco compreso fra tale scambio e la stazione di Domodossola; l’esercizio dell’intera linea rimaneva invece affidato alla Compagnia del Giura-Sempione. I lavori iniziarono nel corso del 1898. L’energia per azionare le macchine venne ricavata dal Rodano sul quale fu costruito uno sbarramento presso Morel per deviare l’acqua ed incanalarla in una condotta forzata che azionava potenti turbine. Imponente fu l’uso del legname per le travature di sostegno dei fianchi e della volta della galleria e quello dei blocchi di pietra per le opere in muratura. Difficoltà dei lavori Nelle tratte completate della galleria, il trasporto avveniva con locomotive a vapore fino alla stazione di smistamento, da qui ai cunicoli di avanzamento i convogli venivano trainati da locomotive ad aria compressa. In 24 ore si alternavano tre turni di lavoratori e tecnici: alle 6 del mattino, alle 2 del pomeriggio e alle 10 della sera. L’apertura della galleria n. 1 fu compiuta il 24 febbraio 1905, rivelando tra i due allineamenti la differenza di soli 20,2 cm. Le difficoltà incontrate furono gravissime per numerose cause, di cui le principali risultarono: · l’alta pressione delle rocce, che richiese il rafforzamento delle armature di ambedue le gallerie; · l’irruzione di acque ad alta pressione e ad alta temperatura, che comportò forti investimenti per gli impianti di raffreddamento, senza i quali sarebbe stato impossibile continuare i lavori. La ventilazione delle gallerie fu ottenuta artificialmente mediante una installazione, situata sul fronte svizzero, che lanciava nelle gallerie stesse un vento diretto verso l’Italia con la velocità di circa 3 m al secondo; a tale fine gl’imbocchi svizzeri vennero chiusi da tendoni che venivano rimossi al passaggio dei treni. La lunghezza totale del tunnel è di km 19.825, di cui km 9.073 in territorio svizzero e km 10.752 in territorio italiano. Nel 1912 il Consiglio d’amministrazione delle Ferrovie federali svizzere decise di eseguire direttamente in economia quei lavori per l’allargamento ed il completamento della galleria n. 2, che saranno parzialmente interrotti per gli eventi della prima Guerra mondiale e, quindi, terminati il 4 dicembre 1921. Gennaio-Febbraio 2007 7 Qui DA NOI In Svizzera un quarto dei dipendenti pensa a cambiare lavoro BIRRA E BIBITE DOLCI In aumento l’abuso di alcolici 8 L’alcool, stando all’indagine, è la sostanza psicoattiva più consumata dai giovani dopo il tabacco e sta diventando un problema da non sottovalutare. Rispetto al 1998 la proporzione di giovani tra gli 11 e i 15 anni che dicono di aver già consumato alcool nella propria vita è rimasta costante (il 53 per cento). Tuttavia, una parte importante di loro beve alcool in modo regolare: tutti i giorni o tutte le settimane. In Ticino tale quota è del 17% per i ragazzi, mentre nel resto della Svizzera il 12,5%. Tra le ragazze l’11,7% (in Ticino), l’8,3%. Il consumo regolare è più importante in Ticino che nel resto della Svizzera. Se un consumo occasionale di alcool, aggiungono i ricercatori, non presenta grossi pericoli per la salute degli adolescenti, un consumo regolare può risultare particolarmente problematico in età precoce. Il 61,9% dei giovani ticinesi tra i 16 e i 20 anni hanno un consumo almeno settimanale di alcool contro il 56,3% della media svizzera. Emerge anche un tendenziale aumento delle occasioni di consumo eccessivo. La birra rimane la bevanda alcolica preferita dai giovani, soprattutto dai ragazzi, mentre gli alcoolpop nel 2002 rappresentavano la bevanda preferita dalle ragazze. Infine, il 30,4% di coloro che affermano di aver iniziato a consumare canapa a 14 anni ha un consumo di alcool regolare di almeno una volta al giorno. Un giovane su cinque dice di aver guidato un veicolo in stato di ebrietà. Percentuale che sale al 34,2% se si tiene conto del sottoinsieme del campione relativo agli apprendisti. Gennaio-Febbraio 2007 Sono questi i risultati emersi da un’inchiesta compiuta dall’Università e dal Politecnico di Zurigo. Secondo il sondaggio, sarebbero soprattutto il personale giovane e con buone qualifiche a meditare seriamente sulle dimissioni. Il sondaggio sul clima di lavoro nel Paese ha preso in considerazione 970 persone. L’idea di lasciare l’impiego riguarda maggiormente le piccole imprese. Anche nelle aziende che nel passato hanno ridotto l’organico la tendenza a inoltrare le dimissioni è più forte che nelle altre, secondo quanto emerso. Stando agli autori, i risultati mostrano che il personale che ha buone possibilità sul mercato del lavoro approfitta del miglioramento dell’economia per cambiare posto. Svizzera secondo Paese più felice al mondo La Danimarca è il Paese più felice del mondo e al secondo posto viene la Svizzera: è quanto emerge dalla ”Mappa mondiale della felicità” disegnata su 178 nazioni, dall’università inglese di Leicester, redatta sulla base di studi condotti da diverse organizzazioni come l’Unesco, la CIA e l’Organizzazione mondiale della sanità. L’Austria si è classificata in terza posizione. Gli altri Paesi limitrofi alla Svizzera sono decisamente più in basso nella classifica: la Germania è al 35o posto, l’ltalia al 50o e la Francia al 62o. Nei Paesi nordici la gente sembra essere più soddisfatta: l’Islanda è infatti in quarta posizione, la Finlandia in sesta, la Svezia in settima e la Norvegia in 19a. Gli Stati Uniti si sono piazzati al 23o posto, il Giappone al 90o. Agli ultimi posti lo Zimbabwe e il Burundi. EMIGRAZIONE un potente motore di progresso U n rapporto presentato all’assemblea generale delle Nazioni unite dimostra, tra le altre cose, che storicamente il fenomeno migratorio ha costituito un potente motore di progresso in tutti i campi: da quello economico a quello tecnologico, da quello “biologico” a quello culturale. Un progresso da cui hanno tratto giovamento non solo i migranti direttamente interessati, bensì anche le comunità dei Paesi, sia di destinazione che di provenienza e, in definitiva, l’intera umanità. Lo stesso segretario generale dell’Onu, ha ricordato l’apporto che i migranti recano per la continuità di servizi essenziali pubblici ed assistenziali, nei Paesi demograficamente maturi. Un apporto giovane dunque, costituito per la maggior parte da classi di età nel pieno vigore fisico ma anche, e sempre più spesso, culturale, creativo e di capacità di intrapresa economica. Non è infatti un caso se i Paesi che sanno meglio accogliere, integrare e promuovere socialmente e sotto il profilo dei diritti di cittadinanza, i nuovi venuti, sono poi i più dinamici e innovativi. E non è neppure un caso che la dottrina e la cultura sociale cui si ispira il nostro sindacato e il patronato Inas, guardino a tale orizzonte, praticandolo concretamente e organizzandone l’efficienza. Alcune verità poco conosciute È vero che i flussi migratori troppo impetuosi depauperano i Paesi di provenienza che hanno compiuto lo sforzo di tirare su generazioni che sono comunque di élite, non fosse altro che per aver avuto la forza di concepire un’avventura durissima come quella dell’emigrare. Ma è anche vero e documentato quel totale di 232 miliardi di dollari all’anno di rimesse, 167 dei quali vanno ai Paesi in via di sviluppo, configurando un volume di risorse comunque maggiore degli strombazzati aiuti dei Paesi cosiddetti “donatori”. E nella memoria storica degli italiani c’è indubbiamente la consapevolezza di ciò che le rimesse dei nostri EURISPES connazionali hanno significato, fino ed oltre i tempi del “boom” economico degli anni sessanta, in termini di capitali d’investimento. La fiorente ed aggressiva industria indiana del software, deve buona parte del suo successo all’effetto di collegamento di migranti che dopo aver varcato l’oceano Pacifico sono rimpatriati, riportando e trasferendo in patria tecnologie e know-how. Naturalmente, come tutti i grandi fenomeni collettivi, anche l’emigrazione richiede di essere governata con quelle mani ferme e consapevoli che solo i governi dei Paesi interessati possono avere. In questo senso la lotta ai trafficanti di uomini e la cooperazione internazionale in tale direzione richiederebbero ben altro polso e lungimiranza rispetto agli standard purtroppo registrabili nel nostro Paese. È su questo versante infatti che si curano alla radice le tensioni conseguenti a processi di adattamento e di “naturalizzazione” falliti o mai seriamente tentati. Tensioni di cui è sommamente ingiusto responsabilizzare gli strati popolari “nativi”, tacciati magari ipocritamente e sommariamente di razzismo e di inospitalità. (Corrispondenza Italia / Inform) Voglia di espatriare Secondo un sondaggio dell’Istituto di ricerca Eurispes un italiano su tre sarebbe disposto ad andare a vivere all’estero. Gli uomini più delle donne. I giovani sono i più disponibili allo spostamento: ben il 54,1% dei ragazzi tra i 18 e i 24 anni e il 50,5% di quelli tra i 25 e i 34 anni. Il Paese dove gli italiani si trasferirebbero più volentieri è la Spagna (14,2%), seguita dalla Francia (12%) e dall’Inghilterra (9%). Ottengono un buon gradimento anche la Svizzera (7,8%) e gli Stati Uniti (7,3%). La Spagna è la mèta preferita dagli imprenditori (44,4%), dagli insegnanti (13,3%) e dai disoccupati (16,5%). Gli operai (16,3%) e le casalinghe (12,4%), invece, prediligono la Svizzera. Chi lavora in proprio preferisce gli Stati Uniti (17%); gli studenti sono attratti dall’Inghilterra (25%). La mèta scelta dalla maggior parte dei pensionati (16,4%) è invece la Francia. (Footnotes) Gennaio-Febbraio 2007 9 Bomboniera Espace Cadeaux Ch. du Vuasset 2-4 · 1028 PRÉVERENGES 079 709 19 87 · Fax 021 802 41 77 AGENZIA DI VIAGGI Lausanne - Pl. Chauderon 23 - ✆ 021.622.50.10 LA PIÙ GRANDE SCELTA DI VIAGGI E VACANZE - CAMBIO TRASLOCHI INTERNAZIONALI Installations sanitaires - Entretien - Dépannages Franco Cacciatore Ch. de Veilloud 48 1024 Ecublens Atelier: Z.I. des Larges-Pièces B Tél. + Fax 021 691 39 04 Natel 079 213 98 27 10 Gennaio-Febbraio 2007 Malerba A. Traslochi in tutta Italia (Sardegna - Sicilia) 73044 Galatone (LE) Zona industriale Tel. 0833 832 175 Berna - Svizzera Tel. 079 652 49 70 SpiritualitÀ … la presenza della Madre Quando pensavo che arrivava il momento di dover smettere, ecco che arrivava qualcosa di interessante, e l’arrivo era sempre legato ad una festa della Madonna. Mi sento di dire questa sera che la Madonna è mamma e dobbiamo camminare con Lei che ci insegna il modo giusto di camminare con Dio ed è la regina della Pace. … un invito ai giovani …un Incontro unico Claudia Koll si racconta … ho gridato al Signore La mia conversione nasce in un momento di sofferenza, in cui non mi potevano aiutare il denaro, il successo, gli amici potenti: Ho gridato al Signore e Lui mi ha risposto, mi ha aiutata. Ho compreso che il suo amore è più grande, l’ho avvertito su di me. Cerco di testimoniarlo agli altri. Dio misericordioso è grande perché perdona e ci ricrea. Sono una nuova Claudia, rinnovata dalla grazia di Dio. La mia conversione è avvenuta recitando il Padre nostro e tenendo in mano una croce. E grazie a quella croce mi sono sentita riconciliata con il Padre. Quando ascolti quella frase: “Chi vuol venire dietro a me, prenda la propria croce e mi segua”, all’inizio può apparire forte, ma poi scopri la dolcezza della croce, una cosa grande: è l’amore, l’amore vero. … un incontro unico Io mi sento una persona che ha incontrato il Signore. Sento la gratitudine per il dono che ho ricevuto. Il Signore mi ha aiutato a risolvere alcuni miei problemi. Sento bisogno di rendere grazie al Signore, di rendere gloria a Lui. E quindi sento il bisogno di essere vicina a chi ha ne- cessità, a chi vive una sofferenza, e soprattutto a chi è lontano, a chi si è allontanato. Se ci riconciliamo con Dio tutto cambia. Lui stesso ci aiuta con una forza diversa. … mondo dello spettacolo e fede L’arte ha a che vedere con lo spirito. L’artista lavora e mette in gioco tutto sé stesso. L’incontro con il Signore mi ha fatto crescere l’umanità, perché mi ha fatto spogliare delle cose inutili e fatto fare un viaggio dentro di me. E questo viaggio mi ha anche arricchita, per cui oggi quando lavoro, lo faccio con un’altra sensibilità. Quando ho lavorato di meno è stato un momento in cui sono stata forgiata, un momento di esperienza. Ho detto tanti no, perché non arrivavano copioni belli. Non erano più i copioni che avevo interpretato. Sentivo di dover essere fedele. Pensavo che non avrei più lavorato. Il mondo presenta tante chimere, tante trappole, tanti specchietti per confondere, per fare il mio mestiere bisogna essere molto strutturati. La roccia è Gesù. Quello che posso dire ai giovani è quello di camminare con Gesù e di ricercare la Verità. Nel cammino della mia vita nel mondo dello spettacolo ci sono molte strade che portano alle religioni orientali. Lavoravo utilizzando la meditazione, utilizzando la musica Reiki, ma vi dico con forza, fa male. Tutte le religioni hanno un fondo di verità, ma Cristo può cambiare la nostra vita. … un cruccio: combattere i mali nella società Madre Teresa diceva che il male più grande è l’indifferenza. Dobbiamo parlare alle coscienze, dobbiamo annunciare Gesù. L’altro grande male è l’onnipotenza: negare Dio ed essere Dio di noi stessi. Si costruisce un muro e si rischia di non incontrarlo. Spesso il Signore entra nella vita delle persone quando ci sono le macerie. La sofferenza, a volte, è una grande grazia. … parlare di Gesù con gioia Parlo con gioia di Gesù Misericordioso, perché so che trasmetto qualcosa di importante. Gesù è apparso a Suor Faustina (ndr. la beata polacca Kowalska, figura a cui era legatissimo Giovanni Paolo II), e disse a lei una frase: “umanità non avrà pace finché non seguirà la divina misericordia”. Nella mia piccola esperienza ho scoperto che la fiducia è la chiave per comunicare con Dio. Lui ha detto a suor Faustina che le grazie possono passare solo se c’è la fiducia. Più mi fido nel Signore, più mi sento figlia. So che i momenti di difficoltà e sofferenza Gesù saprà trasformarli in qualcosa di buono. Giovanni Paolo II diceva che il cammino della fiducia è il cammino della Santità. Gennaio-Febbraio 2007 11 VITA DI MISSIONE LOSANNA Complimenti a LUCIA CECCO, cintura bleu di judo, del team Judo Kwai di Lausanne, che a fine ottobre 2006 si è qualificata per la prima volta per la Finale individuale dei campionati di Svizzera. Lucia, simpatica ragazza di 15 anni, nata a Losanna, di origine Italiana (genitori originari di Trento), fa parte del gruppo degli adolescenti/giovani che si ritrovano regolarmente nella Missione Cattolica Italiana per degli incontri di gruppo e di Catechesi ogni settimana. Alla nostra Atleta e ... campionessa, i nostri auguri per un futuro sportivo pieno di soddisfazioni e di riuscite. AGENDA CATECHISTICA GENNAIO ·Venerdì 12 gennaio ore 18.30 - Incontro di formazione catechisti ·Sabato 13 gennaio ore 17.15 - Incontro adolescenti sul tema: ”Essere cristiani, essere uomini” ·Sabato 20 gennaio ore 10.30 - Catechesi familiare con i genitori ·Domenica 21 gennaio ore 9.45 - S. Messa animata dai ragazzi del 4° anno di catechismo ·Sabato 27 gennaio ore 17.00 - Incontro genitori 2°, 5° e 6° anno di catechismo ore 17.15 - Incontro adolescenti sul tema: ”Il Regno - La Giustizia” FEBBRAIO ·Domenica 4 febbraio ore 9.45 - S. Messa animata dai ragazzi del 6° anno di catechismo ·Venerdì 9 febbraio ore 18.30 - Incontro di formazione catechisti ·Sabato 10 febbraio ore 10.30 - Catechesi familiare con i genitori ore 17.00 - Incontro genitori 3°, 4° e 7° anno di catechismo ore 17.15 - Incontro adolescenti sul tema: ”Gli altri” ·Sabato 17 febbraio ore 15.00 - Carnevale dei ragazzi nel salone della Missione ·Domenica 18 febbraio ore 9.45 - S. Messa animata dai bambini del 1o e 2o anno di catechismo MARZO 12 ·Sabato 10 marzo ore 17.15 - Incontro adolescenti sul tema: ”La felicità” ·Sabato 17 marzo ore 10.30 - Catechesi familiare senza i genitori ore 10.00 - Festa del Perdono al St. Redempteur ·Domenica 18 marzo ore 9.45 - S. Messa animata dai ragazzi del 3° anno di catechismo Gennaio-Febbraio 2007 17 dicembre 2006: Spettacolo di Natale con i ragazzi catechesi Durante la Santa Messa celebrata nella Chiesa di San François domenica 27 agosto 2006, la Comunità Italiana di Renens ha salutato con grande commozione padre Sandro Curotti, scalabriniano partito per la Missione di Basilea, e le figlie di S. Anna: suor Noelia Alves, partita per Novezzale (TO) e suor Giuliana Bardelli, partita per Vignole (TO). Chiamati ad altro servizio, lasciano nei cuori degli Italiani di Renens un bel ricordo per il servizio e l’amore che hanno profuso in tutto il tempo in cui hanno servito la Missione Italiana e la Comunità Parrocchiale di Renens. RENENS AGENDA CATECHISTICA GENNAIO ·Mercoledì 10 gennaio ore 14.00 - Ripresa catechismo 2° - 7° anno presso la MCI ·Venerdì 12 gennaio ore 18.30 - Incontro di formazione per tutti i Catechisti a Lausanne ·Sabato 13 gennaio ore 10.30 - 1° anno catechesi Familiare genitori MCI ore 14.00 - Ripresa catechismo 2° - 7° anno presso la MCI ·Domenica 21 gennaio ore 10.30 - S. Messa animata dai ragazzi del 4° anno di catechismo FEBBRAIO ·Domenica 4 febbraio ore 10.30 - S. Messa animata dai ragazzi del 6° anno di Catechismo ore 12.30 - 18.00 - Incontro Gruppo Famiglie ·Sabato 10 febbraio ore 17.00 - Incontro Genitori 3° e 4° anno di Catechismo, sala Chiesa ·Sabato 17 febbraio ore 10.30 - 1° anno Catechesi Familiare genitori presso la MCI ·Domenica 18 febbraio ore 10.30 - S. Messa animata dai ragazzi 1° e 2° anno Catechismo ore 15.00 - Festa di Carnevale, sala Chiesa ·Mercoledì 21 febbraio ore 19.30 - S. Messa per le Ceneri, sala Chiesa 13 Gennaio-Febbraio 2007 PELLEGRINAGGIO NAZIONALE DEGLI ITALIANI IN SVIZZERA A LOURDES Pentecoste 2007 Dal 24 al 28 maggio 2007 Nel prossimo numero di MESSAGGERO maggiori dettagli. CREATIONS - PRÊT-à-PORTER POUR L’HOMME ET LA FEMME AUBERGE COMMUNALE «La Romantica» Odile & Nicola Miceli A votre service une très grande expérience de la Mode et de la Couture basée sur le professionalisme italien. L. SPINIELLO AV. JUSTE-OLIVIER 3 • 1006 LAUSANNE • Tél./Fax 021 312 81 37 10% de rabais sur présentation de ce BON Croix-Blanche · 1066 Epalinges Tél. 021 784 06 09 · Fax 021 784 06 23 Notre chef Frédéric POULARD a le plaisir de vous mijoter, griller, rotir, poëler et confectionner des spécialités: Cheval - canard - veau - bœuf agneau et porc Poissons de lac et de mer, crustacés et coquillages Pasta et pizze lucane A disposition salles de 10 à 400 places pour mariage, reception etc… Menus élaborés pour toutes circonstances. P Grand parking · Fermé le lundi Consolato Generale d’Italia Rue du Petit-Chêne, 29 - 1003 Losanna Tel. 021 341 12 91 - Fax 021 312 13 77 E-mail: [email protected] Sito Web: http://www.conslosanna.esteri.it 14 - 10% in dicembre dietro presentazione di questo buono Gennaio-Febbraio 2007 Orario di apertura Lunedì: chiuso tutto il giorno Martedì: 9.00-11.30 Mercoledì: 9.00-11.30 Giovedì: mattino chiuso Venerdì: 9.00-11.30 Sabato: 9.00-11.30 Domenica: chiuso tutto il giorno pomeriggio chiuso pomeriggio chiuso 15.00-17.00 pomeriggio chiuso pomeriggio chiuso RIFLESSIONI D ue amici erano in viaggio nel deserto. Si volevano bene. L’uno considerava l’altro Il migliore degli amici. L’amico del cuore. Fecero tappa, si rifocillarono, si riposarono discutendo di cose diverse. A un certo punto nacque un diverbio tra loro, cosa che non era mai successa prima. Si scaldarono talmente da lasciarsi andare a qualche insulto e uno dei due, esasperato, mollò un ceffone all’altro. Zittirono. Non ci furono reazioni, ma chi aveva ricevuto la sberla, come per scaricare il proprio nervoso e l’umiliazione patita, scrisse sulla sabbia: “Oggi il mio migliore amico mi ha dato uno schiaffo”! L’altro osservò senza commenti. Continuarono in silenzio la loro strada. Arrivarono all’oasi, dove una bella sorgente d’acqua creava un laghetto circondato da palme: un invito irresistibile a immergersi e a rinfrescarsi, dopo la polvere e l’afa del viaggio nel deserto. Presero ambedue un bagno ristoratore in quelle limpide acque. A un certo punto chi aveva ricevuto lo schiaffo ebbe la disavventura di cadere in una buca nascosta dall’acqua. Non sapeva nuotare, annaspò, arrischiò di annegare. E allora l’amico intervenne prontamente e lo accompagnò in salvo sulla riva. Giusto il tempo di riprendere fiato, il salvato si mise accanto a una pietra abbastanza levigata e tenera da poterci incidere qualche parola. Scrisse: Oggi il mio migliore amico mi ha salvato la vita! La forza dell’amore L’altro lesse e chiese: “Perchè hai scritto sulla sabbia che ti ho colpito con uno schiaffo, mentre incidi sulla pietra il fatto che ti ho salvato la vita?”. L’amico rispose: ”Quando qualcuno ti colpisce o ti ferisce, conviene scriverlo sulla sabbia così che il vento della comprensione e del perdono ne faccia sparire rapidamente la traccia. Quando invece sei fatto oggetto di un gesto d’amore, conviene lasciarne una traccia incisa sulla pietra, così che nessun vento la faccia sparire e resti come un appello rinnovato a rinsaldare 15 l’amicizia e l’intesa”. Gennaio-Febbraio 2007 PAGINA SOCIALE Il secondo pilastro e la nuova scadenza del 2007 a cura di Carmine Frandina A ttualmente chi rientra in patria può ritirare in contanti tutto il capitale del 2o pilastro, indipendentemente dall’età e dalla situazione lavorativa. Molti nostri connazionali si interrogano in questo periodo se ritirare gli averi del secondo pilastro e rientrare in patria prima del mese di giugno del 2007, quando entrerà in vigore la riveduta legge sulla previdenza professionale, legata all’accordo sulla libera circolazione entrato in vigore dal 1o giugno del 2002. Questo vuol dire che dal primo giugno del 2007 chi rientra definitivamente in Italia, per non svolgere più alcuna attività lavorativa e non ha ancora maturato il diritto ad una rendita di vecchiaia anticipata (o di invalidità), può tranquillamente riscuotere, come avviene oggi, l’intero capitale di vecchiaia accumulato a quel momento. Così come accadde nel lontano 1992 anche per questa scadenza si teme un esodo in massa. Molti lavoratori stanno valutando la possibilità di licenziarsi e di rientrare in patria prima della fine di maggio del prossimo anno. Anche in questa occasione l’invito alla prudenza è d’obbligo. Informarsi bene prima di decidere. Accordi bilaterali 16 Dal primo giugno 2007, dopo un periodo transitorio di cinque anni dall’entrata in vigore degli accordi bilaterali, la Svizzera adotta le norme UE in materia di previdenza professionale. Queste norme prevedono che il rimborso dei versamenti effettuati per l’assicurazione obbligatoria (AVS, 2o pilastro) non è ammesso se la persona in questione continua ad essere assicurata a titolo obbligatorio in un altro Stato membro dell’UE. In altre parole, se un quarantenne di cittadinanza italiana rientra in patria e trova un lavoro (di modo che viene affiliato all’Istituto nazionale previdenza sociale), non riceverà nulla fino all’età della pensione. Il capitale accumulato in Svizzera verrà trasferito su un conto bloccato. Ciò vale anche per una persona che Gennaio-Febbraio 2007 rientra in Italia ed inizia un’attività da indipendente. Un cambiamento notevole, perché in Svizzera, ad esempio, chi passa dallo statuto di dipendente a quello di indipendente può ritirare il secondo pilastro. Per finanziare un’ipoteca Vi sono delle eccezioni: chi torna in patria, ad esempio, può ritirare il capitale del 2o pilastro per finanziare l’acquisto di un’abitazione (ciò vale anche in Svizzera). Non cambia nulla, invece, per coloro che lasciano la Svizzera a meno di cinque anni dall’età pensionabile. Le donne di più di 59 anni e gli uomini di più di 60 anni, potranno continuare a ritirare senza nessun problema il capitale accumulato. Lo stesso vale per un uomo di 57 anni che, ad esempio, rientra in Italia e non vuole ricominciare a lavorare. Per la Svizzera, il problema “tecnico” era soprattutto di sapere se una persona è o non è assicurata in patria. Con la Spagna e il Portogallo è stato raggiunto un accordo per istituire una procedura elettronica di scambio dei dati sin dal 2002. È notizia di questi giorni che anche l’Italia (finalmente!) dovrebbe firmare l’accordo d’intesa con la Svizzera nelle prossime settimane per definire in modo specifico le procedure alle quali dovranno attenersi i connazionali che lasciano definitivamente la Svizzera dopo tale data. Per maggiori informazioni invitiamo le persone interessate di rivolgersi alla nostra sede del Patronato ACLI di Losanna (tel. 021 635 24 21). PATRONATO ACLI – LOSANNA Informiamo che dal 1° luglio 2006 la sede del Patronato Acli (Carmine Frandina) non è più a Renens ma è stata trasferita al seguente indirizzo: Av. Louis-Ruchonnet 1, 1003 Lausanne, tel. 021 635 24 21, fax 021 635 24 26. RIFLESSIONI EUTANASIA E ACCANIMENTO TERAPEUTICO La “cultura della morte” della mentalità radicale e la dignità di ogni vita. Se ne parla da mesi e ora non siamo certo arrivati alla fine. Dopo la lettera dei mesi scorsi di Piergiorgio Welby al presidente Napolitano, con la quale chiedeva di aiutarlo a morire, gli inteventi a vari livelli si sono moltiplicati. Con posizioni chiare da parte cattolica e di altri, col piglio sempre aggressivo di ambienti collocati su posizione opposta, e con l’incertezza e il dubbio di altri, per i quali conciliare principi e casi concreti non è sempre facile. Si è parlato così di ‘accanimento terapeutico’, di testamento biologico, di eutanasia, di omicidio con paziente consenziente, di aspetti giuridici e morali, del compito della medicina e dei medici e di altro ancora. E si è fatta tanta confusione, perché si tratta di termini e situazioni similari, ma non identici, finiti invece spesso nello stesso calderone, a beneficio di chi ama l’acqua torbida. Vittoria o sconfitta? Il 21 dicembre scorso arriva poi la notizia comunicata da Radio radicale: Welby è morto ieri sera alle 23.40, aiutato da un medico, che prima lo ha “sedato” e poi ha staccato il respiratore meccanico. Primo dubbio: ‘sedato’ per non farlo soffrire o ‘sedato’ per farlo morire? Non è una sottigliezza inutile, nè da un punto di vista giuridico nè tanto meno da quello morale, anche se uno di “loro” ha già detto che non si misurano queste cose a quantità, mentre invece si misurano proprio così. C’è differenza tra uno schiaffo e una fucilata. Ho assistito nella stessa serata a un paio di discussioni televisive e ognuno è rimasto sulle sue posizioni. Non mi voglio fermare su quanto si è detto e scritto, ma sento il bisogno di comunicare un’impressione che mi porto dentro da anni e che ora è diventata certezza: ci troviamo a dover lottare, - e non trovo termine migliore, - contro una mentalità, ufficialmente incarna- ta dal movimento e dalla cultura radicale, che si rivela sempre più “amica della morte”, in nome di una libertà che ha come unica regola se stessi. Tutto lo sforzo è teso a sostenere quanto distrugge, con manifestazioni varie e finti digiuni. Due pesi e due misure Li trovate schierati per la distruzione della famiglia col divorzio, l’eliminazione di una vita con l’aborto, la dignità umana con la droga, e infine ancora con la morte, mascherata sotto il termine di ‘eutanasia’ come quella di Welby. È la fine dell’Amore e del rispetto della vita considerata un valore sempre, dall’inizio alla fine, dal grembo materno alle situazioni più varie di malattia e di longevità. Loro, i radicali, hanno ottenuto di far entrare l’aborto come normale via di controllo delle nascite (è inutile protestare, è così e questa è l’attività di molti consultori!), poi versano lacrime sui bambini che muoiono di fame, con una doppia coscienza che lascia sconvolti. Ho trovato tempo fa uno splendido articolo di Gaspare Barbiellini Amidei, la cui riflessione è già tutta nel titolo: “I cattolici e il coraggio di non avere paura”. “L’uomo che crede in Dio non si turba davanti alla drammatica provocazione radicale, all’invito pressante ed emotivo a discuterne … È bene parlarne, anche nella divisione più netta dei presupposti e delle analisi…”. E “non è vero che la Chiesa impedisce di guardare in faccia il tema terribile del limite del dolore”. Non possono i cattolici dimenticare che Cristo in croce ha chiesto a Dio Padre perchè lo avesse abbandonato. “Detto questo senza ipocrisia, ognuno di noi coglie la differenza fra il frenare l’ostinata azione tecnica che impedisce con ogni mezzo alla morte di venire e la scelta di aiutare e accelerare la venuta della morte. Questa seconda azione, chiamata euthanasia, contraddice l’idea cristiana di vita…”. Alla lettera di Welby, il Presidente della Repubblica aveva risposto che “l’unico atteggiamento ingiustificabile sarebbe il silenzio”. E ha chiesto di riflettere sul dolore che ci interpella e sull’idea di vita, che è fatta di nascita e di morte, di giovinezza e di vecchiaia, di gioie e di sofferenze. Ma della quale noi … non siamo padroni! P. Silvano Guglielmi 17 Gennaio-Febbraio 2007 RELIGIONE Genitori e figli I BAMBINI ALLA MESSA DOMENICALE A volte i piccoli sono un problema perché disturbano. Allora che fare? Dove i genitori hanno ancora la buona abitudine di portare i bambini piccoli in chiesa alla messa domenicale, non è difficile osservare alcune scenette come segue. Due genitori portano con sé il bambino e spesso si mettono nei primi banchi perché egli possa “vedere”. Ma dopo qualche minuto, il piccolo diventa inquieto e comincia a fare rumore sia per giocare un poco, sia per attirare l’attenzione dei vicini sulle “meraviglie” che riesce a compiere. Qualcuno guarda male, allora viene portato fuori e rimproverato. Questa è tutta una serie di esperienze negative per il bambino che lascerà una traccia di avversione alla chiesa e alla religione. Perciò è molto importante il modo con cui i genitori avvicinano il loro figlio alla messa. Il luogo sacro 18 Ci sono molti tipi di chiesa e ognuna di esse offre anche a noi adulti una impressione diversa. Il bambino è un sensitivo e perciò percepisce subito questa atmosfera e la registra profondamente. Già a due o tre anni si può inserire occasionalmente nella vostra passeggiata una breve visita alla chiesa vuota: sarà per lui piacevole e interessante poiché sperimenterà qualcosa che nella vita quotidiana non si trova. Entrando, voi prenderete l’acqua per il segno di croce e lo farete anche a lui: gli ricorderà quello che fate ogni sera quando pregate il buon Dio prima di dormire. Lasciate che osservi come fate la genuflessione fino a toccare il suolo col ginocchio, come pregate raccolti, come gli parlate sottovoce, se desidera sapere qualcosa. Lui sarà libero di andare a guardare tutto, di parlare forte, di correre dove vuole, almeno per le prime volte. Restate solo qualche minuto ogni volta e man mano, dopo aver pregato all’inizio, accompagnatelo a scoprire ogni angolo sempre parlandogli sottovoce. Dopo alcuGennaio-Febbraio 2007 ne visite la sua innata curiosità sarà soddisfatta, ma verrà anche a sapere chi vi abita e come comportarsi. Il bambino a messa A 3 anni ci sono bambini che preferiscono partecipare tranquillamente alla messa piuttosto che andare a giocare coi coetanei nei locali a loro riservati. Forse sono attratti dai canti e dall’organo, oppure dai gesti del sacerdote e dei chierichetti. Ma in generale non è così. A questa età hanno troppo bisogno di movimento per restare a lungo nel banco magari in silenzio. Bisogna allora assolutamente evitare che nel loro animo si formi una associazione negativa tra chiesa, noia e immobilità. AI contrario devono provar gioia nell’andarvi e interesse nel prendere parte alla liturgia. Come? La domenica è il “giomo del Signore”. Dovrebbe perciò essere un giorno diverso dagli altri sotto ogni aspetto. E, siccome è un giorno religioso, può servire a creare molte associazioni emotive positive tra il bambino e la religione. La domenica mattina i genitori possono dormire più a lungo, i bambini possono andare nel loro letto e stare ancora un po’ tutti assieme. Poi la famiglia - l’unica volta nella settimana - fa colazione assieme e in pace. Anche questo un avvenimento meraviglioso. Poi tutti insieme vanno in chiesa. Le prime volte è consigliabile che uno rimanga con il piccolo indietro, vicino all’uscita. Quando incomincia ad essere irrequieto, è bene uscire e fargli capire che il Signore è proprio felice di averlo visto. Col trascorrere dei mesi, il problema non si presenterà più. Egli stesso vorrà passare avanti per vedere meglio, comincerà a cantare, a pregare assieme con voi e con tutti. Avrete così posto un pilone importante per l’ulteriore lavoro svolto dal sacerdote al momento della scuola e del catechismo. VITA IN FAMIGLIA BATTESIMI Lunga vita ai neonati e vive felicitazioni ai loro genitori SPADARO Teo, di Claudio e Lucia Pauletto PIVRNEC Ellyn, di Michal e Ketty Scorpaniti TARTAGLIA Gregorio, di Gilberto e Catia Di Rosa NASTASI Luana, di Santo e Ana Vitoria ZOTTA Asia, di Beniami e Barbara Quaresmini DI VIRGILIO Giulia, di Gabriele e Chetty Giannuzzo DE MARCO Alessio, di Giuseppe e Valeria Tumminello I NOSTRI BAMBINI Line e Luigi Verardi ricordano agli amici una giornata stupenda che ha unito le loro vite. E li ringraziano tutti per la loro affettuosa attenzione. La piccola Ellyn Pivrnec con mamma e papà attorniata dai padrini e Don Luigi. 25o DI MATRIMONIO MATRIMONI Mauro D‘Addio e Angela De Toro Nel ricordo del vostro giorno più bello (6 agosto 2006) con sincero affetto da Tony e Filomena e le vostre famiglie. 2.09.1981-2.09.2006 I coniugi Cannizzo Salvatore e Teresa, in compagnia dei figli Sonia e Francesco, hanno festeggiato il loro 25o anniversario di Matrimonio di vita insieme nella chiesa Santo Spirito a Grammichele (CT). Felicitazioni vivissime EVVIVA GLI SPOSI Claudio Spadaro e Lucia Pauletto con il piccolo Teo Nel numero precedente ci è sfuggito un errore e ci scusiamo con gli interessati. Antonio e Maria Marinelli hanno festeggiato 70 anni di vita. Ne auguriamo loro ancora tanti e tutti belli. LA REDAZIONE INFORMA Per gli abbonati al Messaggero la pubblicazione di foto è gratuita. Per esigenze grafiche, raccomandiamo di inviarci foto ad alta definizione. Gennaio-Febbraio 2007 19 Associazione Marchigiani Residenti in Svizzera Case Postale 221 1000 Lausanne 16 Serata MARCHIGIANA Casino de Montbenon Losanna, sabato 10 febbraio 2007 dalle 19.00 alle ore 2.30 Cena casalinga w.w.w.c-i-l-.ch APERTO TUTTI I GIORNI Se volete apprezzare la vera italianità con le nostre specialità tipiche dell’ambiente mediterraneo, lasciatevi incantare dalle nostre pizze, dalle pietanze a base di carne e pesce e da succulenti dolci (cannoli siciliani). Il nostro Ristorante è aperto 7 giorni su 7 e mette a vostra disposizione una sala che dispone di 200 posti a sedere, libera per organizzare banchetti, feste, matrimoni ecc… Tutte le domeniche tè danzante dalle ore 15.00 alle ore 19.00. 14 febbraio: San Valentino, festa degli innamorati. Contattare per telefono circa il menu ecc... Ci farà piacere di accoglierVi alla prossima volta con un cordiale ”BENVENUTO”. VENITECI A TROVARE. Parking nelle vicinanze. Grazie. La Direzione 20 Gennaio-Febbraio 2007 Aperitivo Antipasto tipico Marchigiano Lasagne caserecce alla marchigiana Arrosto di vitello con funghi Contorni di stagione Dolce Serata Danzante Orchestra Internazionale Italiana “Liscio 2000“ composta da 6 musicisti Spettacolo con il gruppo di ballo ”Tot’M“ e delle cantanti “Sonia & Debora” Prezzo Fr. 60.- (bambini dai 4 ai 12 anni Fr. 30.-) Vini e spumanti tipici Marchigiani Per motivi organizzativi i partecipanti sono pregati di prenotare i posti telefonicamente entro il 5 febbraio 2007. Telefono: 021 701 35 06 - 021 944 43 95 - 021 625 69 68 L’A.M.R.I.S. (Associazione Marchigiani Residenti In Svizzera) è un’associazione socio-culturale a scopo non lucrativo, aperta alla popolazione regionale delle Marche ed è ugualmente aperta ai simpatizzanti della nostra regione, senza distinzione d’origine o di religione. In famiglia I NOSTRI DEFUNTI DI ROSA Antonio, anni 75, nato a Melito Irpino (Avellino), deceduto a Losannna il 21.10.2006 e qui sepolto. FERRO Antonio, anni 67, nato a Baselice (Benevento), deceduto a Cully il 29.10.2006 e sepolto a Prilly. CIARRETTINO Alberto, anni 77, nato a Racale (Lecce), deceduto a Losanna il 7.11.2006 e qui sepolto. MAIS Giuseppe, anni 51, nato a Samassi (Cagliari), deceduto a Cully il 23.11.2006 e sepolto a Renens. POLITI Francesco, anni 69, deceduto il 12.11.2006 e sepolto a Etagnières. DI TILLIO Gabriele, anni 66, nato a Civitella Casanova (Pescara), deceduto Losanna l‘1.12.2006 e sepolto a Crissier. DI MARINO Vincenzo, anni 56, deceduto il 3.12.2006 e sepolto a Losanna. MERRONE Giovanna, anni 65, nata a Telesino (Benevento), deceduta a Aubonne il 12.12.2006, e sepolta a Prilly. Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie dolorosamente colpite. Giovanna MERRONE 12.12.2006 La vita non è tolta, ma trasformata. Ogni giorno sei con noi nei nostri cuori... I tuoi cari ALLA MEMORIA Antonio FERRO 29.10.2006 ”Ti sei spento piano piano soffrendo e amando. Ogni giorno si fa sentire il dolore dell’immenso vuoto che hai lasciato. Caro marito, papà e suocero, il tuo ricordo rimarrà nei nostri cuori per sempre e la speranza di rivederti ci consola”. Guerino MANCINI 20.12.2004-20.12.2006 Sono trascorsi due anni da quando ci hai lasciato e il vuoto è immenso e triste. Ti ricordiamo sempre con amore e con affetto. I tuoi cari Giuseppina MOBILIA 24.10.2003 “Mamma, non ti dimenticheremo mai anche se sono passati tre anni. Ci manchi sempre tanto. I valori che ci hai trasmesso e i tuoi ricordi ci danno la forza di guardare la vita con serenità”. Le figlie, il marito, i generi e i nipoti Emilio VENTRUTO 2005 - 17.02.2007 Sono passati due anni senza di te. Hai lasciato un immenso dolore ma non ti dimenticheremo mai. Sei sempre con noi, nei nostri cuori. Tua moglie Maria, tua figlia Lucia, tuo genero Raymond, tua sorella Maria e parenti Antonio VERNACCHIO 4.12.1986-4.12.2006 Caro papà sono passati vent‘anni ma sappi che sei sempre nei nostri cuori. Ci manchi tanto. I tuoi figli David e Sara, tua moglie Giulia Nicola AMENDOLA 27.02.2005 “Gesù aveva bisogno di un Angelo, bravo e generoso, e ha scelto te. È stato difficile per noi perderti, ma anche se ora non ci sei più ti pensiamo e amiamo sempre di più. La tua anima è sempre vicina a noi, ora che sei il nostro Angelo Protettore!”. Costantino CONIGLIARO 2004-19 ottobre 2006 “Già due anni, Costantino! La tua presenza, il tuo sorriso, la tua allegria, il tuo amore per noi ci mancano tanto. Ci consola il saperti felice lassù”. Mamma, papà, la tua sposa e i figli, sorelle, fratello e nipoti Stefano SABATELLA 16.12.2001 ”Sono passati cinque anni. Ci manchi sempre tanto, non ti dimenticheremo mai. I valori che ci hai trasmesso e i tuoi ricordi ci danno la forza di guardare la vita con serenità. Ti vogliamo bene”. Tua moglie Rosetta, i figli e il nipotino Francesco POLITI 12.11.2006 “Hai lottato per tanti anni con coraggio e dignità. Ci alleggerisce il profondo dolore del vuoto che hai lasciato nella nostra vita il fatto di sapere che in cielo non soffri più. Ti pensiamo con tanto amore.” Sposa, figli e nipoti. A tutti coloro che ci sono stati vicini in questi momenti difficili vada il nostro più vivo ringraziamento Nicola ALVINO 30.09.2006 “Vogliamo ricordarti come eri, pensare che ancora vivi nella luce di Dio, ci ascolti e sorridi”. Maria, mamma, Ermenegildo e Crescenzo Gennaio-Febbraio 2007 21 Votre conseiller D’Attoli Antonio Assurance et Système social suisse Mobile 079 212 39 12 [email protected] ASSURANCES & DIVERS CONSEILS Ch. du Closalet 12 · case postale 230 · 1023 Crissier 1 Tél. 0800 800 634 · Fax 021 634 80 38 Assurance véhicules E-mail: [email protected] · www.adconseils.ch Déclaration d’Impôts Assurances vie et maladie Hypothèque CCaputo Bus 22 Gennaio-Febbraio 2007 L’EXPERIENCE DES PROFESSIONNELS A VOTRE SERVICE Vendeur officiel Reparateur officiel • Choix du revêtement dans une grande palette de matériaux à notre Show-Room. • Le juste conseil technique. • L’établissement de devis gratuitement. • Un service de livraison à domicile soigné et rapide. • Un service de pose par des vrais professionnels. Vente neuf et occasion Tél. 021 691 65 96 Una pubblicità sul Messaggero è vista da tutti gli italiani dell’agglomerato di Losanna - Appr ofittane! Gennaio-Febbraio 2007 23
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