Campo di Concentramento di Lublino
Transcript
Campo di Concentramento di Lublino
Majdanek Campo di Concentramento di Lublino Majdanek è situato nella città di Lublino nel sud-est della Polonia a circa 200 km da Varsavia. Questo campo di concentramento è meno famoso di Auschwitz per il minor numero di morti, ciò non significa che la tragedia sia stata diversa. Più volte ho visitato il campo senza mai riuscire a descrivere come mi sentivo. Ogni volta però, pensavo la stessa cosa: come è stato possibile che tutto ciò sia accaduto? I nazisti sono riusciti a portare a termine il sogno di migliaia di idioti – l’annientamento del popolo ebraico che viveva in Europa. Presenterò soltanto delle foto che abbiamo scattato a più riprese con mia moglie, senza badare troppo alla loro qualità. Sono niente! ma bastano per dare un’idea della tragedia che si è consumata nel campo. Sembra incredibile che queste poche persone abbiano potuto portare avanti un progetto così diabolico senza che il resto del mondo intervenisse. Dalle visite che ho effettuato in altri campi di sterminio ho maturato l’impressione che quello di Majdanek offre più drammatiche testimonianze rispetto agli altri. Il Museo Statale di Majdanek ha iniziato la sua funzione di primo “luogo della memoria” del mondo nell’anno 1944 Attualmente il Museo occupa una superficie di 90 ettari, un terzo di quello che fu il campo di concentramento. L’ingresso del campo Blocco 41 adibito all’immatricolazione, alla selezione (docce, sale di disinfestazione), allo sterminio (camere a gas). Blocco 41 I prigionieri selezionati per essere uccisi,venivano fatti entrare nel blocco 41, passato l’ingresso, in una prima stanza gli rasavano i capelli che venivano poi venduti alla ditta tedesca P. Reimann. L’amministrazione del campo di Majdanek in totale ha spedito 730 kg di capelli. Da qui passavano direttamente nella stanza delle docce, un vera e propria anticamera della morte. La doccia prima di morire durava alcuni minuti e serviva per calmare i condannati. Ai prigionieri nel campo veniva permesso di lavarsi sporadicamente e solo per pochi minuti, senza sapone e senza asciugamani. Infine, attraverso la porta che si vede nell’immagine successiva, passavano nella camera a gas. Le docce Le camere a gas funzionarono con monossido di carbonio in bombole e con Zyklon B ( acido cianidrico). Quest’ultima sostanza veniva introdotta all’interno della camera da una un’apertura presente nel soffitto, ben visibile nell’immagine successiva. Camera a gas In occasione della gassazione successiva -ma sempre nell'ottobre del 1941 ricevetti da Grabner l'ordine di versare il Zyklon B nell'apertura, perché era venuto un solo soldato di sanità ed era necessario versare il gas contemporaneamente nelle due aperture. Anche questa volta si trattava di un convoglio di 200-500 ebrei, e cioè ancora uomini, donne e bambini. Poiché, come ho detto il Zyklon B era in grani, quando veniva versato cadeva sulle persone. queste allora cominciavano a gridare orribilmente perché ormai capivano cosa gli stava succedendo. Non ho guardato attraverso l'apertura perché, dopo che era stato versato il gas, le due aperture dovevano venir chiuse immediatamente. Dopo alcuni minuti ci fu silenzio. Passato un po' di tempo-10-15 min - la stanza venne aperta. Le persone uccise giacevano alla rinfusa, sparse quà e là, era uno spettacolo orrendo.” (Testimonianza dell'SS Hans Stark, capo del reparto accettazione di Auschwitz - Bei tempi - pag. 198) Un contenitore di Zyklon B Dal blocco 41 i cadaveri venivano caricati su alcuni cassoni. Questi una volta riempiti venivano spinti dai prigionieri per alcuni km, fino al crematorio. In questa foto si vedono i prigionieri che spingono i cassoni pieni di cadaveri verso il crematorio, mentre una guardia delle SS controlla che tutto proceda regolarmente. Immagine del campo I vestiti indossati dai prigionieri I letti dove dormivano i prigionieri “Ogni giornata iniziava con l’appello che poteva durare ore, durante il quale molti venivano picchiati fino a restare mezzi morti. Se durante la giornata di lavoro riuscivano a sopravvivere, li attendeva il brutale appello della sera.” (http://www.lager.it/majdanek.html) Routine quotidiana Le cifre ufficiali della tragedia L’elevato numero di paia di scarpe, circa 800000, trovate in un blocco all’interno del campo fece pensare all’inizio a un più alto numero di morti. In effetti le cifre ufficiali sembrano molto lontane dai trecentomila morti stimati, e benché cancellata questa cifra si può osservare ancora sulla tabella nella foto precedente. Da alcuni anni le scarpe vengono esposte in gabbie chiuse per impedire ai visitatori di portarsele via come ricordi. Una parte delle scarpe trovate nel campo Nel campo, precisamente nel III campo, si trova la colonna delle tre aquile costruita nel 1943 da un prigioniero. La colonna delle tre aquile • Inizialmente nel crematorio funzionavano due forni mobili alimentati a nafta. • Dall’autunno del 1943 iniziarono a funzionare 5 forni fissi alimentati con coke che nell’arco di 24 ore riuscivano a bruciare 1000 corpi. • Prima di abbandonare il campo, i Nazisti nel tentativo di nascondere le prove delle atrocità commesse, bruciarono il crematorio. • Solo una parte di esso andò distrutto ma venne ricostruito in pochi mesi. Crematorio I corpi, prima di essere bruciati, venivano adagiati sul tavolo di dissezione, qui si prelevano gli oggetti di valore e si estraevano i denti di oro e di argento dei detenuti uccisi. Il tavolo di dissezione I cinque forni I corpi venivano bruciati nei forni alla temperatura di 700 °C. Mausoleo In fondo si può osservare il Monumento alla Resistenza e al Martirio. by E. Muto
Documenti analoghi
majdanek – lublino
dalla polizia tedesca.
Majdanek, situato alla periferia sud-est di Lublino, si estendeva su una superficie di 270 ha ed era suddiviso
in tre parti; il quartiere delle SS, le baracche dell’amministr...
CIVICO MUSEO DELLA RISIERA DI SAN SABBA
tristemente famoso per essere l'unico campo di sterminio sul territorio italiano, venne costruito nel
1913 nel quartiere periferico di San Sabba a Trieste. Gli edifici vennero requisiti e, con il n...
Campi di sterminio
nel maggio del 1940; Auschwitz II (anche chiamato Auschwitz-Birkenau) all'inizio del 1942; e
Auschwitz III (o Auschwitz-Monowitz) nell'ottobre del 1942.
Il complesso di Auschwitz veniva amministrat...