RIVISTA DI MECCANICA OGGI Inchiesta. Un
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RIVISTA DI MECCANICA OGGI Inchiesta. Un
w. m os tre co MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2013 nv eg no .it /e ffi cie nc In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 y 173 - ottobre 2013 - Anno LXIV - 4,50 E - www.ilb2b.it ww RIVISTA DI MECCANICA OGGI Inchiesta. Un piano UE per l’acciaio SPECIALE ASSEMBLAGGIO INDUS TRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y Francesco Cavalleri Amministratore delegato Citizen Italia m www.agenziazelaschi.it Isola di Panarea, Sicilia N AT U R A L M E N T E A M M I R ATA N E L M O N D O p n e u m a x s p a . c o NATURALMENTE, ITALIA Ecolight w w w . Moltiplicatore di pressione rapporto 2:1 serie P+ AX M U E PN O GY L O CHN E T : LINE N E GRE & TION A V INNO Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com m www.agenziazelaschi.it Isola di Panarea, Sicilia N AT U R A L M E N T E A M M I R ATA N E L M O N D O p n e u m a x s p a . c o NATURALMENTE, ITALIA Ecolight w w w . Moltiplicatore di pressione rapporto 2:1 serie P+ AX M U E PN O GY L O CHN E T : LINE N E GRE & TION A V INNO Il valore del made in Italy www.pneumaxspa.com A4 Anz_CPX_ Il futuro oggi!_Festo 19/09/12 11.46 Pagina 1 CPX: il futuro, oggi! La piattaforma Festo CPX, con I/O remoti, massima modularità e flessibilità, pneumatica innovativa e controllo preciso del movimento, è già oggi l’automazione integrata del futuro. www.festo.it Erre&Pi UÊ*ÀiÃÃÃÌ>ÌÊUÊ6ÕÌÃÌ>ÌÊUÊ/iÀÃÌ>ÌÊ UÊÕÃÃÃÌ>ÌÊUÊÕÃÃiÌÀÊUÊÛiÃÌ>ÌÊ UÊ-iÃÀÊ`ÊÛiÊUÊ*ÀiÃÃÃÌ>ÌÊiiÌÌÀVÊ UÊ/À>ÃiÌÌÌÀÊ`Ê«ÀiÃÃiÊÊ UÊ`V>ÌÀÊ`}Ì> Pressostato Elettromeccanico Modulare MODULARITÀ ÕÊÃÃÌi>Ê`ÊViÃÃiÊ iiÌÌÀV>ÊÌiÀV>L>Li VERSATILITÀ `ÊÕÌââÊÊÌiÃiÊiÊVÀÀiÌi ENERGY SAVING `À>ÃÌV>ÊÀ`ÕâiÊÊ `ÊiiÀ}>Ê`Ãë>Ì> ISO 9001:2008 - Cert. n° 0158/6 APPARECCHI DI CONTROLLO PER FLUIDI PTC ASIA 2013 HALL E3 STAND B1-1 20125 Milano - Via Jean Jaurés, 12 Tel. +39 0228851811 - Fax +39 0228851854 e-mail: [email protected] ÜÜܰiiÌÌÀÌiV°V VERSATILE E AFFIDABILE LA SCELTA GIUSTA Hall 10 Stand F20 SIEIDrive ADV200 Grazie ad un’estrema modularità meccanica e un’architettura di programmazione completamente aperta, il nuovo AC drive proposto da Gefran offre flessibilità di integrazione e semplicità di programmazione. 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INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y N NUO UOVA D VATT MARTEDÌ RT TE EDÌ115 15 OTTOBRE O OBARTAE 2013 2013 L O C 0 DI A TION CEM BRE 201 3 EXP ATAHO TEL O FI ERA -APPRREONNI 19 VONAU AREA A EX X OF O OFFICINE FFICI CINE NE EA AERONAUTICHE ERON ER ON A TI TICH CHE E CAPRONI CA 910 iaNK RO1910 e 20M SS 336 36 Su Superstrada upper erstraada d pper er Malpensa, alpe pensa, ns p uscit uscita Vola Vo land ndia nd ia.. lertaoVolandia. 0al 1 , 12 6 Case se Nuo Nuove ovve ve ddii Somma Soomm m a L.do L.do L. do (VA) (VA VA) Per oM ilan o Con il patrocinio i di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Motori, inverter, azionamenti, riduttori, motoriduttori, sistemi di trasmissione della potenza, sistemi di attuazione oleoidraulica e pneumatica, strumentazione di misura e controllo, sistemi di controllo e supervisione, software di analisi e dimensionamento, software per la gestione dei carichi, diagnostica, sistemi di alimentazione, sistemi per la generazione e distribuzione di aria compressa, trasmissioni meccaniche, elementi di accoppiamento meccanici ecc. INDUS TRIAL D TECHNO LOGY A EFFICI ENCY Y N NUO UOVA D VATT MARTEDÌ RT TE EDÌ115 15 OTTOBRE O OBARTAE 2013 2013 L O C 0 DI A TION CEM BRE 201 3 EXP ATAHO TEL O FI ERA -APPRREONNI 19 VONAU AREA A EX X OF O OFFICINE FFICI CINE NE EA AERONAUTICHE ERON ER ON A TI TICH CHE E CAPRONI CA 910 iaNK RO1910 e 20M SS 336 36 Su Superstrada upper erstraada d pper er Malpensa, alpe pensa, ns p uscit uscita Vola Vo land ndia nd ia.. lertaoVolandia. 0al 1 , 12 6 Case se Nuo Nuove ovve ve ddii Somma Soomm m a L.do L.do L. do (VA) (VA VA) Per oM ilan o Con il patrocinio i di: PROCESSI PRODUTTIVI: EFFICIENZA TECNOLOGICA, TECNOLOGIE PER L’EFFICIENZA LA SESSIONE PLENARIA A CHI SI RIVOLGE Organizzata da Business International, traccerà il quadro di riferimento relativo all’efficienza energetica nel panorama dell’industria in Italia, facendo riferimento a strategie operative, opportunità, tecnologie disponibili anche in relazione a casi di successo. La giornata si rivolge ai protagonisti della filiera tecnologica che di occupano si progettare, realizzare, condurre, manutenere impianti produttivi in ambito manifatturiero e di processo: • Tecnici della manutenzione • Uffici tecnici • Buyer • Direttori tecnici • Ricercatori, tecnici e responsabili R&S • Progettisti • OEM • Tecnici e responsabili di produzione • System Integrator • Direttori di stabilimento • Utilizzatori finali • Manager aziendali • Energy Manager • Public utilities I SEMINARI LE SOLUZIONI L’agenda della giornata prevede una serie di seminari tecnici della durata di 30 minuti tenuti dai tecnici delle aziende partecipanti. Il programma degli incontri, i relatori e i titoli saranno aggiornati man mano che verranno confermati sul sito dell’evento. In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile per il visitatore confrontarsi e approfondire tutti gli aspetti tecnici relativi a prodotti, tecnologie e sistemi attualmente disponibili. Per fare dell’efficienza una vera arma di innovazione tecnica ed economica non si può fare a meno di passare per tutta quella serie di competenze e tecnologie in ambito automazione, controllo e supervisione, sia che si tratti di un grande impianto siderurgico, di una linea di confezionamento, oppure di una singola macchina operatrice. L’utilizzo dell’energia negli impianti industriali è purtroppo ancora lontano da livelli ottimali di efficienza, non solo negli impianti “energivori” per antonomasia (siderurgia, cemento, chimica, carta, alimentare ecc.), ma anche nelle più svariate realtà manifatturiere (packaging, tessile, legno, assemblaggio, meccanica ecc.). Recenti studi hanno dimostrato che il fattore efficienza è visto dalla dirigenza aziendale come elemento fondamentale (business critical) nonché stimolo per l’innovazione tecnologica, anche se solamente una piccola percentuale di aziende dichiara di aver realmente investito in questo ambito negli ultimi anni: e sembrerebbe che la maggior causa di ciò sia la mancanza di informazione, in quanto solo una minima parte adduce come motivazione la mancanza di adeguati fondi per sostenere gli investimenti necessari. Questo è l’obiettivo di Industrial Technology Efficiency day 2013: offrire un quadro quanto più completo possibile in relazione all’offerta attualmente disponibile per la realizzazione di soluzioni ad elevata efficienza energetica in ambito di impiantistica e automazione industriale. ORGANIZZATO DA: PARTNER The Executive Network Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/efficiency La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet Per informazioni: Tel 02 49976533 – 335 276990 – Fax 02 49976572 [email protected] – www.mostreconvegno.it/efficiency MEDIA PARTNER: Rettificatrici dal 1919 La nuova Morara MT2000C per alberi a camme fino a 2.000 mm I marchi: a licensee of GLEASON-PFAUTER IMT - la nuova realtà industriale italiana leader nella produzione di rettificatrici e macchine multi-tasking, che ha unito sotto la stessa bandiera MORARA, DECIMA, TACCHELLA, MECCANODORA e FAVRETTO. www.morara.it [email protected] www.imtgrindinggroup.com Le rettificatrici MORARA sono prodotte negli stabilimenti di Casalecchio di Reno – Bologna. Morara_A4.indd 1 12-09-2012 16:38:11 Il sistema manifatturiero italiano è tra i più apprezzati al mondo ma comperare prodotti italiani non è sempre così facile all’estero. Oggi, Internet permette invece di raggiungere direttamente pressoché tutti i potenziali consumatori in ogni parte del mondo. Sul digitale, però, siamo gli unici in Europa a non crescere ancora, la nostra quota di economia digitale sul PIL è appena dell’1,8% mentre in Gran Bretagna è cinque volte superiore. La Spagna fa registrare un tasso di penetrazione di Internet sulle piccole imprese che è doppio del nostro: 34% loro contro il nostro 17%. Sono dati che emergono da una indagine che Google Italia ha commissionato a Doxa. Se tra le medie imprese almeno una su due intrattiene rapporti con l’estero, tra le piccole imprese la percentuale scende al 12%. Solo il 13% delle PMI ricerca direttamente sul web le controparti estere. La digitalizzazione ha anche effetti nella capacità delle aziende di avere relazioni internazionali e di esportare: una differenza che emerge marcata tra le piccole e le medie imprese. Nelle medie imprese, con una vocazione all’export affinata ben prima della crisi, il fattore Internet risulta un acceleratore: il 35% delle realtà non digitali ha relazioni industriali secondo lo studio, mentre tra le digitali la quota arriva al 54%. Dove invece l’impatto di Internet ha un peso incredibile, secondo la ricerca Doxa, è tra le piccole realtà industriali: le imprese non digitali con relazioni internazionali sono appena l’8%, mentre sono quattro volte tanto (32%) tra le digitali avanzate. Editoriale [email protected] Niente futuro senza web rmo ottobre 2013 11 Disponibile sia a sedi fisse che regolabili in larghezza per la massima flessibilità, la fresa a disco 335.25 completa l’offerta Seco per grandi larghezze di taglio. 9995'%1611.5%1/A Con piano raschiante integrato, geometrie di taglio ottimizzate e canali interni per l’adduzione di refrigerante, la fresa 335.25 riduce i costi per pezzo prodotto ed aumenta la produttività. 335.25.indd 1 +0018#6+8# 8'45#6+.''241&766+8# 19/04/2013 14.21.57 sommario m r o 173 ottobre 2013 Editoriale 13 Niente futuro senza web [email protected] www.meccanica-plus.it 31 di Luca Rossi Cover story 24 L’approccio verticale fa la differenza di Stefano Belviolandi & Imprese Mercato Personaggio del mese: Francesco Cavalleri 30 Tecnologia e servizio per puntare in alto di Daniele Pascucci 36 Inchiesta 36 Un piano UE per rilanciare l’acciaio di Maria Mezzetti Scenari 42 Movimenti meccatronici efficienti 25 di Attilio Alessandri Eventi 46 Il tubo, tra innovazione e semplicità di Alessandra Fraschini Strategie 50 L’export traina il mercato di Antonella Pellegrini Eventi 52 Incontro con tecnologie vincenti di Roberto Grassi Strategie 56 Controllori evoluti per meccatronica 42 di Jacopo Di Blasio 62 46 in breve 50 56 rmo ottobre 2013 13 2013 sommario m r o ottobre & Tecnologia Produzione 18 20 Un CAM intelligente e immediato 22 Trattamenti di superficie Barometro Formazione a cura di AssoMec Lunga vita alle turbine di Laura Galli Deformazione 98 Finitura a cura di UBI Banca di Franco Astore 96 [email protected] www.meccanica-plus.it a cura di Ucif Automazione 92 173 Piegatrici e curvatubi completamente elettriche 132 Agenda 133 Contatti utili 74 di Alessandra Fraschini Utensili 102 Nel settore energetico il tempo è denaro di Massimo Cavuoto Centri di lavoro 106 Incrementare le prestazioni di Tony Bosotti Eletttroerosione 108 Lavorazioni… lisce come l’olio 72 79 di Matthias Ostern Centri di lavoro 110 Il taglio intelligente di Nora Tomlinson 87 Utensili 114 La produttività passa dall’utensile di Gabriele Peloso 93 Centri di lavoro 118 L’importanza del lubrorefrigerante di Gabriele Peloso Misura e controllo 122 97 98 Misure precise per la macchina utensile di Alberto Castiglioni 124 in breve Rassegna Utensili da taglio 128 Diamoci un taglio! a cura di Stefano Viviani 14 rmo ottobre 2013 128 Inveio™ Uni-directional crystal orientation Nuova GC4325 per la tornitura di acciaio Prestazioni oltre il confine del visibile La prima qualità di inserto con Inveio™ Un’innovazione a livello atomico ha cambiato il volto delle lavorazioni per asportazione truciolo. 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Centinaia di soluzioni Prima Power lo dimostrano. 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Negli stabilimenti di Lurano (BG), sono operative macchine di ultima generazione per costruire, con estrema flessibilità, ogni particolare necessario alla sua produzione. Oltre 330 addetti operano in un ambiente moderno e confortevole; la loro attività è integrata con le procedure dei sistemi ISO 900114001-18001. Pneumax cura con attenzione la progettazione e la realizzazione dei prodotti, l’utilizzo di materiali e di processi innovativi, per garantire all’utente il massimo delle prestazioni e durata, con un costo contenuto. re co gn o.i t/ef fici en In caso di mancato recapito inviare al CMP/CPO di Roserio-Milano per la restituzione al mittente previo pagamento resi - ISSN0005-1284 cy Inchiesta. Piano UE per l’acciaio SPECIALE ASSEMBLAGGIO MARTEDÌ 10 DICEMBRE 2013 nve r Francesco Cavalleri Amministratore delegato Citizen Italia Copertina di Daniela Ghirardini INDUS TRIAL D TECHNOLOGY A EFFICIENCY Y ost Fanuc FA Italia Viale delle industrie 1/a 20020 Arese MI Tel 02 45795444 Fax 45795323 www.fanucfa.it RIVISTA DI MECCANICA OGGI w.m Per l’immagine di copertina si ringrazia: ww 173 - ottobre 2013 - Anno LXIV - 4,50 E - www.ilb2b.it Pneumax S.p.A. Via Cascina Barbellina 10 24050 Lurano (BG) Tel. 035 / 4192777 Fax 035 / 4192740-4192741 www.pneumaxspa.com [email protected] Finitura a cura di Ucif (Unione Costruttori Impianti di Finitura), associata ad Anima, ha tra i suoi servizi anche lo studio e la soluzione di problemi di carattere tecnico e normativo. I quesiti vanno inviati a: [email protected] 18 rmo ottobre 2013 40 anni in un libro Il 20 giugno del 1973 venne fondata Ucif grazie allo spirito di collaborazione di 17 aziende che a Milano, in Via del Vecchio Politecnico presso la Fast, siglarono l’atto costitutivo. Il 20 giugno del 2013 l’Associazione Costruttori Impianti di Finitura ha festeggiato i 40 anni di associazionismo, con circa 30 aziende associate, una serie di attività e progetti sviluppati negli anni e un evento che ha permesso ai principali attori del trattamento delle superfici di incontrarsi e trascorrere una piacevolissima serata. L’associazione ha voluto omaggiare questo importante traguardo con un libro curato da Giovanna Goi che ha racchiuso le testimonianze dei più importanti attori della Finitura che da più di quarant’anni guidano il settore permettendogli di raggiungere un peso non irrilevante all’interno dell’industria italiana. Il libro dal titolo ‘Dietro la Superficie’ (sottotitolato ‘Omaggio ai 40 anni di Ucif, Unione Co Costruttori Impianti di Finitura e ai suoi Surfist sti della Meccanica’) è stato strutturato in tre pa parti: la prima che punta la lente di ingrandim mento sull’Associazione, facendo un po’ di storia e ripercorrendo tutte le presidenze Ucif da qu quella di Alberto Valtorta, direttore commerci ciale della Monter, società del gruppo Monte tedison, fino a quella attuale con Manuela Ca Casali, che rappresenta in Ucif Rösler Italiana, ag aggiungendo inoltre una simpatica analisi dei re responsabili associativi di Ucif visti con gli occhi de dei Presidenti. La seconda parte rappresenta il cu cuore del libro essendo la raccolta delle interviste ai protagonisti attuali e del passato della finitura. A loro sono stati proposti un set di domande indistinte per tutti, e dalle risposte è emerso quanto esse siano lo specchio della loro personale esperienza e del modo di vivere il trattamento delle superfici. Da queste interviste emergono personalità differenti e soprattutto le diversità che caratterizzano i comparti afferenti alla finitura, tutti aspetti che rendono non solo interessante la lettura ma enfatizzano quanti passi, non solo innovativi ma anche culturali, siano stati compiuti in questi 40 anni. Infine la terza parte è intitolata ‘Il Punto di Ri-Vista’ ed è dedicata a tutte le riviste che fanno parte oggi di Ucif e che ne alimentano il carattere scientifico nonché la promozione delle costanti attività. In questo spazio ciascuna rivista, tra cui naturalmente RMO, ha offerto un proprio punto di osservazione del settore, di quanto sia mutato in questo lungo lasso di tempo e di come oggi si presenta rispetto alla meccanica in generale. Con le riviste Ucif ha maturato un rapporto di fondamentale importanza improntato sulla comunicazione continua al settore e ai mercati affini, sulla promozione dei propri servizi e, perché no, sul giocare con le immagini e i prodotti per far capire che la finitura è ovunque e che rappresenta l’aspetto più importante in grado di valorizzare i singoli prodotti. Curiose sono le foto incluse nel libro che immortalano le prime riunioni tra gli imprenditori (rigorosamente in bianco e nero) o i primi aneddoti recuperati da Giovanna Goi di temi affrontati nei primi Consigli Direttivi, problematiche che in alcuni casi vengono affrontate tutt’oggi, dimostrazione questa che non tutto è cambiato rispetto a quell’epoca. Per la copertina è stata scelta un’immagine creata appositamente da Chiara Castagna, giovane artista che ha già esposto presso la Espacio Gallery di Londra, una rappresentazione per certi versi complessa ma che racchiude tutti i valori che la finitura porta con sé e la bellezza che conferisce ai prodotti. Perché racchiudere 40 anni di storia in un libro di circa 150 pagine è praticamente impossibile, ma ricordare e omaggiare chi ci ha preceduto e chi ha condotto il settore al livello di eccellenza dei nostri giorni è non solo un piacere ma anche un dovere. Lavorazioni Intelligenti ISCAR HIGH Q LINES Inserti per Troncatura con 5 Taglienti per una migliore rettilineità e finitura superficiale t 5SPODBUVSB 5SPODBUVSBF4DBOBMBUVSBmOPBNNEJQSPGPOEJUË F 4DBOBMBUVSB mOP B NN EJ QSPGPOEJUË t .JOPS .JOPSEFWJB[JPOFSJTQFUUPBHMJJOTFSUJEJUSPODBUVSBDPOWFO[JPOBMJ EFWJB[JPOF SJTQFUUP BHMJ JOTFSUJ EJ USPODBUVSB DPOWFO[JPOBMJ t *OOPWBUJWP *OOPWBUJWPEFTJHOEFMMhJOTFSUPDIFBTTJDVSB EFTJHO EFMMhJOTFSUP DIF BTTJDVSB NBHHJPSF SPCVTUF[[B F SJHJEJUË NBHHJPSFSPCVTUF[[BFSJHJEJUË t &TDMVTJWP SPNQJUSVDJPMP QFS FMFWBUJ &TDMVTJWPSPNQJUSVDJPMPQFSFMFWBUJ BWBO[BNFOUJ F QSPEVUUJWJUË TVQFSJPSF BWBO[BNFOUJFQSPEVUUJWJUËTVQFSJPSF X X X J T D B S J U B M J B J U Science ad IQ campaign_2013 ITALY.indd 1 8/7/13 12:59 PM Barometro a cura di 20 rmo ottobre 2013 Quando ripartiranno gli investimenti? Dall’ultimo sondaggio condotto dall’Istat presso le imprese manifatturiere operanti nel comparto dei beni strumentali è emerso che in settembre il saldo dei giudizi sugli ordinativi industriali, pur mantenendosi ancora pesantemente negativo, è nettamente migliorato: il dato è stato la sintesi di una maggiore fiducia per gli ordini sul mercato domestico e una stabilità per quelli provenienti dall’estero. Analogamente, anche il saldo dei giudizi sulla produzione industriale è risultato superiore rispetto a quello della precedente rilevazione. Tuttavia, al miglioramento delle opinioni sulla situazione attuale di ordinativi e produzione industriale, si sono contrapposti i risultati relativi alle aspettative sugli stessi: in settembre, infatti, i saldi dei giudizi sugli ordini e sui livelli produttivi attesi per i prossimi 3 mesi sono pesantemente peggiorati rispetto al sondaggio di agosto, tornando in territorio negativo dopo alcuni mesi di segno più. Ciò significa che la quota di aziende operanti nei settori dei beni strumentali che si aspetta un peggioramento dei prossimi 3 mesi dei livelli di ordini e produzione è tornata a superare la percentuale delle imprese che invece si attendono un miglioramento. A nostro avviso, questa nuova ondata di pessimismo dovrebbe derivare dalla fase di particolare incertezza relativa alla situazione politica italiana che influenza in misura significativa le decisioni di investimento delle imprese di beni strumenti. D’altro canto, i recenti dati sul Pil italiano relativi al secondo trimestre dell’anno hanno confermato i segnali di stabilizzazione emersi già dalla precedente rilevazione. Inoltre, la crescita è apparsa meglio bilanciata tra domanda interna ed estera: il sostegno della domanda estera (dopo il netto calo registrato nel primo trimestre) è stato accompagnato da una leggera contrazione di quella interna. L’aspetto più interessante riguarda la composizione del valore aggiunto per settori di attività: mentre quello realizzato dall’agricoltura è sceso del 2,2% e quello dei servizi è diminuito dello 0,3% (entrambi rispetto al primo trimestre dell anno), il valore aggiunto conseguito dall’industria in senso stretto è rimasto pressoché invariato (-0,1% sul trimestre precedente), confermando l’avvicinarsi della tanto attesa fase di stabilizzazione. Riteniamo che lo scenario più probabile possa vedere una crescita prossima allo zero nel terzo trimestre del 2013 e un’espansione del Pil pari allo 0,1%-0,2% trimestre su trimestre negli ultimi tre mesi dell’anno. Infatti il consumo privato appare in via di stabilizzazione, anche se ad un ritmo moderato, grazie anche all’inflazione che resta contenuta, nonché alle politiche fiscali che dovrebbero risultare meno austere. Attualmente la principale minaccia per l’industria italiana deriva dalle tensioni politiche in aumento che potrebbero rallentare le decisioni in materia di investimenti. Ora la domanda cruciale è: quando ripartiranno gli investimenti? Dagli ultimi dati, forse il momento si sta finalmente avvicinando. Publicité_RMO_Rivista_di_Meccanica_Oggi_A4:Mise en page 1 08/07/2013 08:45 Page 1 Formazione Un gigante italiano a cura di one AssoMec è un’aggregazidel nazionale tra imprese la filiera meccanica basatae su conoscenza, qualitàoMec innovazione. Oggi Ass ende opera per oltre 350 azie. manifatturiere italian Per informazioni: [email protected] tel. 02 43513210 22 rmo ottobre 2013 “La qualità al servizio dell’ambiente”: con queste parole (filo conduttore di un’attività che prosegue da oltre 60 anni) Roberto Bellini presenta l’azienda fondata dal padre Loris nel 1949 e specializzata nella progettazione e produzione di apparecchi di tintura, candeggio e asciugatura per filati in rocche e matasse, tops, fiocco, tow. Oggi, la Loris Bellini è uno dei leader mondiali nel campo della tintoria industriale. Presente sul territorio italiano con le due sedi di Bollate (MI) e Casalromano (MN), questo gioiello del Made in Italy è, da sempre, molto attenta ai mercati esteri, dov’è presente in pianta stabile con i suoi numerosi agenti: dall’Europa dell’est all’India, dal Sud Africa alla Cina passando per il Sud America, i suoi prodotti hanno ricevuto consensi unanimi. Il successo della Loris Bellini deriva dall’altissimo grado di sviluppo innovativo impiegato nei processi produttivi: l’ampio elenco dei brevetti registrati ne è la testimonianza tangibile. Tra i maggiori successi, va ricordata la straordina- ria invenzione, risalente agli anni ’60, del caricatore estraibile per matasse, un sistema che oggi tutti gli apparecchi per la tintura delle matasse adottano. Al 1981 risale l’Rbno, il primo apparecchio di tintura per rocche dotato di autoclave a sviluppo orizzontale che occupa un ridottissimo spazio in altezza. Innovazione, ma anche attenzione per l’ambiente e formazione continua. I grandi investimenti effettuati in ricerca e sviluppo perseguono l’ idea di ridurre al minimo l’impatto ambientale, con tecnologie sostenibili e costi di processo estremamente contenuti per gli utilizzatori finali. Ogni macchinario è dotato di sistemi che riducono al minimo l’utilizzo d’acqua nei processi di tintura. In questo senso, la soluzione Eco-Eco rappresenta una delle più significative scommesse: un procedimento industriale che garantisce ottimi risultati in termini di produzione, nel pieno rispetto del nostro eco-sistema. Inoltre, per rimanere ai vertici del mercato, proponendo tecnologie sempre aggiornate e performanti, è indispensabile sviluppare al meglio le risorse interne. Per questi motivi la Loris Bellini punta molto sulla formazione e il continuo aggiornamento dei dipendenti. La collaborazione con AssoMec ha permesso di articolare le vere necessità aziendali e delineare tutte le possibili fonti di finanziamento per sostenerle. Grazie ad AssoMec, l’azienda ha svolto un percorso di aggiornamento su linguaggi di programmazione informatica (C++ e JAVA) finanziato tramite conto formazione. Un impegno e una collaborazione che continuano a dare ottime prestazione in termini di sviluppo e presenza sul mercato. La manutenzione è servita. SKF Solution Factory. Un’unica soluzione, infinite possibilità. Seimila metri quadri di superficie, 40 tecnici specializzati e più di 100 anni di conoscenza ingegneristica in un unico centro polifunzionale specializzato in: analisi dei macchinari e formulazione di programmi avanzati di manutenzione contratti di service basati su obiettivi condivisi con il cliente produzione di guarnizioni di tenuta personalizzate corsi di formazione dedicati alla meccanica e alla diagnostica delle macchine rotanti servizi meccanici quali assistenza al corretto montaggio dei cuscinetti, controllo delle equilibrature e degli allineamenti, verifiche geometriche rilavorazione dei cuscinetti per prolungarne la durata e l’efficienza strumentazione avanzata di monitoraggio revisione e miglioramento tecnologico di mandrini ed elettromandrini revisione e miglioramento tecnologico di riduttori industriali analisi delle cause di guasto ed interventi ingegneristici migliorativi. SKF Solution Factory – via Guido Rossa 2, Moncalieri, Torino Per maggiori informazioni è possibile visitare il sito www.skf.it Email [email protected] Numero Verde 800 019 711 RIV MECC OGGI_SFCamp_210x297.indd 1 03/09/13 16.22 COVER STORY L’approccio verticale fa la differenza di Stefano Belviolandi Strategie U n occhio al servizio logistico, più veloce per far fronte le richieste urgenti; un brand sempre più presente al mondo; il nuovo approccio verticale ad alcuni settori (packaging, automotive, robotica, legno, oil&gas) e, infine, una nuova piattaforma per l’e-learning. Stiamo parlando di Pneumax, azienda nata nel 1976 da Roberto Bottacini e Giuseppe Beretta, che ha conquistato, passo dopo passo, uno spazio nel panorama della componentistica per l’automazione pneumatica. La holding controlla 19 società (16 commerciali e tre produttive) con oltre 500 persone. In Europa si contano 13 filiali, oltre alla presenza di altre società in India, Cina e Singapore, così come la recente costruzione della Pneumax Brasile. In Italia, negli stabilimenti di Lurano in provincia di Bergamo, che occupano 40.500 m2 coperti su una superficie totale di oltre 94.000 m2, sono operative 24 rmo ottobre 2013 macchine a controllo numerico di ultima generazione che consentono di costruire i componenti per le linee di assemblaggio. “Il fatturato nel 2013, se comprendiamo anche la raccorderia, dovrebbe aggirarsi intorno ai 55 milioni di euro. Il personale è in leggero incremento, circa 330 tra impiegati e operai, investimenti in crescita supportati da un cash-flow all’altezza”. Sono questi i dati e le indicazioni che ricorda Andrea Carluccio direttore commerciale Italia e area Mediterranea della società. “In crescita decisa anche l’export a testimonianza del valore del made in Italy che fa parte come valore assoluto, della nostra campagna pubblicitaria”, ribadisce. Strategie tecniche e commerciali. “Le tre principali tendenze obiettivo della domanda del settore, alle quali Pneumax è in grado di rispondere – spiega pubbliredazionale Pneumax, società attiva nella componentistica per l’automazione pneumatica, dovrebbe chiudere il 2013 con un fatturato di 55 milioni di euro, che compende anche la raccorderia. Tra le novità ecco un nuovo approccio verticale ad alcuni settori (packaging, automotive, robotica, legno, oil&gas) e una nuova piattaforma per l’e-learning. Ne parliamo con Andrea Carluccio direttore commerciale Italia e area Mediterranea A sinistra Andrea Carluccio direttore commerciale Italia e area Mediterranea, sopra reparto produttivo Carluccio – sono: prestazioni elevate e flessibilità tecnico-applicativa; servizio personalizzato pre e post vendita; internazionalizzazione e presenza del brand worldwide. La prestazione dei prodotti e delle soluzioni è strategica per massimizzare la produttività; nei sistemi automatizzati le cicliche sono elevate, e mettono a dura prova la vita dei componenti e la loro affidabilità nel tempo”. In questo scenario, gli uffici tecnici delle aziende costruttrici pongono attenzione alle caratteristiche tecniche dei componenti e non si limitano più alla verifica dei dati di catalogo. Secondo Pneumax, il processo di selezione e scelta di un nuovo componente, sia per la sostituzione di uno simile sia per una nuova applicazione, “passa – secondo quello che racconta Carluccio - dal test sul campo e/o da prove teorico-pratiche effettuate in laboratorio o a bordo macchina. Ecco quindi che un servizio dedicato e la capacità di comprendere, interpretare e riprodurre le condizioni di lavoro in fase di test e proposta tecnica, sono caratteristiche imprescindibili di un fornitore di componenti affidabile. Il mercato della domanda tende sempre di più alla instaurazione di vere e proprie partnership con i fornitori, dei quali alcuni diventano via via strategici in quanto propositori di soluzioni adatte alle proprie esigenze”. Di fronte a tutto questo, come cambia il concetto di personalizzazione? Secondo Carluccio, questa “non è più intesa come la realizzazione di prodotti ad hoc, modificati a disegno o progettati specificatamente per il cliente, ma acquista un significato più ampio, che parte dall’interpretazione delle esigenze dell’utente, lo studio delle sue applicazioni e la conoscenza delle sue aspettative”. La logistica. Un altro aspetto significativo e determinante per emergere e stare a galla è la capacità di eccellere nel servizio logistico garantendo affidabilità nella disponibilità del materiale e supporto reale di fronte a urgenze derivate dalle condizioni di mercato e/o dalle esigenze produttive. “La disponibilità di materiale localmente o a livello centralizzato ma velocemente reperibile - continua - è fattore determinante della partnership. Questa capacità di rendere reperibile i materiali riduce i tempi e snellisce la gestione, permettendo al costruttore di rendere più leggero e veloce l’intero ciclo produttivo dedicando risorse ad altre attività”. Il mondo ‘glocale’. Quando l’aspetto locale e le sue sinergie devono essere riproposte a livello globale, quando la presenza nel mondo e la capacità di offrire, a livello di servizio, un pacchetto di supporto e servizi dedicati e identici in ogni paese e continente, attraverso un Network connesso che parla una stessa lingua, si è di fronte a un fattore differenziale, capace di generare un vantaggio competitivo globale al costruttore finale. “La capacità di replicare le soluzioni, i servizi correlati e offrire assistenza e supporto tecnico permettono infatti una pianificazione e una serie di soluzioni pre e post vendita che a cascata favoriscono l’end user finale. In questo scenario di domanda e offerta, riconducibile a tutti i settori ad alto valore tecnologico aggiunto, Pneumax risponde in maniera efficace. Dal punto di vista della gamma di prodotto, la società realizza una nuova generazione di componenti in gradi di soddisfare i requisiti richiesti dal settore, sia in esecuzione standard sia in caso di personalizzazioni dedicate. rmo ottobre 2013 25 COVER STORY Ufficio qualità, progettazione e acquisti. Strategie Il servizio e il valore del brand. A livello di servizio e supporto, Pneumax ha creato un team composto da tecnici progettisti e tecnici venditori che operando a stretto contatto con i clienti aiutandoli e supportandoli in tutte le fasi di selezione dei prodotti e sviluppo delle automazioni. “Questo assicura la massima collaborazione e accresce le nostre competenze specifiche, diventando sempre più immediati nel comprendere le esigenze settoriali. A questo - continua Carluccio aggiungiamo la grande potenzialità produttiva e di engineering che permette di realizzare soluzioni speciali e modifiche tecniche ad alto contenuto in tempi brevi. La Ricerca & Sviluppo è in continuo movimento in azienda”. Il brand Pneumax è sempre più presente nel mondo con 25 punti tecnici-commerciali ufficiali in Italia e più di 60 nel mondo, tra Europa, Africa, Asia, America e Oceania, che assicurano supporto tecnico dedicato, capacità di riprodurre le soluzioni locali, interpretazione tecnica delle esigenze, assistenza all’utilizzatore finale e competenza tecnica. Le novità. Pnemax ha in serbo alcune novità sia in ambito di prodotto sia di strategia. In primo luogo “l’approccio verticale ad alcuni settori, che 26 rmo ottobre 2013 rappresentano il top nel panorama industriale mondiale: packaging, automotive, robotica, legno e oil&gas, sono piattaforme di business dove Pneumax ha iniziato un percorso strategico importante, con l’obiettivo di diventare partner delle principali aziende operanti nei settori. Per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale aumentare le competenze in azienda e completare una gamma di prodotti in grado di soddisfare le necessità di automazione. Comunque - continua - i nuovi prodotti, sempre più sofisticati e integrati con altre tecnologie, rappresentano la risposta Pneumax alle richieste del mercato: tra i tanti nuovi prodotti citiamo i cilindri elettrici, nuove valvole Vdma con integrazione elettronica, nuovi componenti per manipolazione, raccordi inox, unità di trattamento in Aisi 316L”, conclude. La formazione. “Pneumax è sempre stata attenta allo sviluppo delle competenze dei giovani, sia in azienda, sia ancora sui banchi di scuola. I giovani sono il serbatoio di competenze, risorse, idee ed energie indispensabili per lo sviluppo e la crescita. In questo contesto - afferma Carluccio - l’azienda aderisce a iniziative, sia a livello interno, sia collaborando con scuole e associazioni locali e regionali in tutta Italia. Non ultimo, è stato attivato un importante progetto di e-learning, che prevede la realizzazione di una piattaforma di formazione on-line. Questo per rendere sempre più fruibile e ‘friendly use’ l’approccio alla formazione”. pubbliredazionale La gamma di attuatori e manipolazione, alimentata dalle unità di valvole di ultima generazione, abilitate all’interfacciamento elettronico con tutti i protocolli seriali presenti sul mercato e la tecnologia proporzionale di ultima generazione, garantiscono efficienza e permettono una riduzione sia dei costi di installazione sia dei consumi energetici”. Come Pneumax affronta la crisi economica. Anche Pneumax ha dovuto affrontare il periodo storico confuso e difficile a cui sono sottoposte le economie. Carluccio ci spiega così le azioni messe in campo dalla società. “Come ogni azienda ben strutturata Pneumax ha gestito, con opportuni interventi, i contraccolpi sul mercato che la crisi finanziaria, trasformatasi poi in crisi industriale, ha generato. L’inizio, il 2009, ha determinato il primo risultato negativo in termini di utili della nostra storia. Teniamo presente - continua Carluccio - che l’azienda non ha fatto ricorso alla cassa integrazione e si è addossata tutti i costi relativi; di pari passo, sempre nel 2009, ha completato un nuovo stabile inaugurato in settembre di carca 6.800 m2, completamente autofinanziato. Gli anni seguenti - racconta - hanno poi permesso con il parziale recupero del fatturato, di stabilizzare ulteriormente i conti dell’azienda permettendo massicci investimenti in nuovi prodotti, in macchinari e attrezzature. Come si può vedere si è potuto superare questo periodo, ancora non terminato, con sufficiente tranquillità dovuta come detto a una struttura aziendale robusta e senza debiti”. Qual è la salute del Made in Italy? “Per quanto riguarda il settore della componentistica pneumatica si potrebbe affermare che se tutto il comparto industriale fosse agli stessi livelli l’Italia oggi non sarebbe nella condizione in cui si trova. Ovviamente altri settori risentono più pesantemente della recessione mondiale e non è facile trovare in breve tempo una soluzione, si veda il mercato automobilistico. Per quanto noi si possa vedere per la conoscenza che abbiamo di numerose aziende, clienti o fornitori, vi sono numerose realtà che si sono messe in grado di competere anche nell’estero grazie al rinnovamento organizzativo, di prodotto e di mentalità con un trend di crescita che sarà anche più marcato quando l’economia mondiale invertirà la fase di stagnazione. Qualche segnale è già visibile in parecchi paesi e anche da noi”, conclude Carluccio. rmo ottobre 2013 27 MOTION CO NTROL FOR Vivi da protagonista il più importante evento italiano Mostra Convegno dedicato al mondo del motion control 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE PIÙ DI 800 VISITATORI (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in treno: Il Palazzo dei Congressi si trova a 2 Km dalla Stazione Centrale FS. Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: MOTION CO NTROL FOR Vivi da protagonista il più importante evento italiano Mostra Convegno dedicato al mondo del motion control 1 DAY EVENT 40 A Z I E N D E ESPOSITRICI 25 SESSIONI DI PRESENTAZIONE PIÙ DI 800 VISITATORI (dati riferiti all’edizione 2013) LA MOSTRA IL CONVEGNO I CONTENUTI In uno spazio specifico sarà allestita un’esposizione a cura delle aziende partecipanti, in cui sarà possibile confrontarsi con l’attuale offerta commerciale. Nel corso della giornata si susseguiranno seminari tecnici tenuti dalle aziende espositrici della durata di 30 minuti ciascuno. Il programma, l’agenda e i titoli dei seminari saranno aggiornati, man mano che verranno confermati, sul sito www.mostreconvegno.it/mc4 Non perdere la più importante occasione di aggiornamento professionale e partecipa anche tu all’appuntamento con l’unica mostra convegno italiana interamente dedicata alle tecnologie e ai prodotti per il controllo del movimento. Scegli tra le decine di seminari tecnici quelli che più ti interessano e completa la tua esperienza di visita entrando in contatto diretto con le aziende leader del settore, le loro proposte tecnologiche, la loro esperienza nei più disparati settori applicativi: dal packaging al food & beverage, dalla meccanica all’elettronica, dai grandi impianti al mondo dell’energia. Passando per l’acquisizione dati, la comunicazione e il mondo dell’interfacciamento. Motion Control for si rivolge a tecnici e progettisti operanti in ambito industriale e nel settore energetico (impiantistica produttiva, macchine automatiche, macchine utensili, manutenzione ecc.) che utilizzano: - motori e motoriduttori - servomotori - azionamenti e regolatori di velocità - controllo assi - sistemi di posizionamento - comandi e attuatori - sensori e comunicazione MARTEDÌ 18 MARZO 2014 Per aderire on line all’indirizzo www.mostreconvegno.it/mc4 Come arrivare alla sede di Bologna Congressi in auto: autostrada La partecipazione ai seminari e alla mostra è gratuita, così come la documentazione e il buffet • A1 Milano/ Firenze/ Roma/ Napoli • A13 Padova/ Venezia • A14 Ancona/ Bari • A15 La Spezia/ Genova • A22 Verona/ Trento/ Brennero Imboccando la tangenziale si deve uscire allo svincolo n.7 (Via Stalingrado). In direzione “Centro Città” e a 1,5 Km si trova il Palazzo dei Congressi. in treno: Il Palazzo dei Congressi si trova a 2 Km dalla Stazione Centrale FS. Palazzo dei Congressi di Bologna dalle ore 9.00 alle ore 17.00 Per informazioni: Tel. 02 49976533 - 335 276990 -Fax 02 49976572 [email protected] - www.mostreconvegno.it/mc4 PRESSO LA SEDE DI: OFFERTO DA: & Personaggio del mese Imprese Mercato Tecnologia e servizio per puntare in alto Tempo di grandi cambiamenti in Sirma Macchine: razionalizzazioni della struttura, nuove politiche di marketing, innovative proposte commerciali e, soprattutto, un diverso assetto societario che vede la giapponese Citizen detentrice dell’intera compagine sociale. Ne parliamo con Francesco Cavalleri, amministratore delegato dell’azienda Strategie S St tra ate tegi gie di Daniele Pascucci 30 0 rmo rrm mo oot ottobre ttto ttoobre bre 20 br 2013 13 L a Sirma Macchine per decenni è stata importatore ufficiale dei prodotti della giapponese Citizen e poi, in seguito all’acquisizione da parte di questa della Miyano (anch’essa nipponica) rappresentante in Italia dei due marchi. Inizialmente a capo delle attività c’era Franco Savio che operava dalla sede di Rivoli (TO); nel 1988 è iniziata la collaborazione tecnica di Francesco Cavalleri che si è poi strutturata in una sede a Spirano (BG). Dal punto di vista organizzativo presso la sede di Rivoli (Sirma) si concentravano prevalentemente le attività commerciali mentre a Spirano (Sirma Service) il personale tecnico era prevalente. Il 2007 fu un anno di svolta, con la Citizen che acquisì il 51% delle due società torinese e bergamasca. Oggi la situazione è cambiata ulteriormente con nuovi assetti societari e proprio per illustrarli abbiamo parlato con Francesco Cavalleri, attuale amministratore delegato Sirma Macchine. Ci vuole raccontare quali sono stati gli ultimi sviluppi? “In seguito al lungo periodo di crisi economica che ha afflitto il mercato e quindi anche le aziende del nostro settore, la casa madre ha acquisito, dall’8 marzo 2013, il 100% della società. All’interno di un business plan da me approntato, che ha per obiettivo quello di mantenere quote di mercato, ridurre i costi fissi e mantenere gli standard qualitativi e di profitto, sono stai presi alcuni provvedimenti: chiusura della sede di Rivoli (nel frattempo il signor Savio si è ritirato) concentrazione delle attività tecniche e amministrative a Spirano con ampliamento della sede per ospitare nuovi uffici gestionali e commerciali. Il piano, che si articola dal 2013 al 2015, ha in previsione di arrivare a costituire la Citizen Italia. Per lei e per l’azienda si è trattato di un bel cambiamento… “Senza ombra di dubbio: dal punto di vista personale ho affrontato questo impegno come una importante e stimolante sfida che mi sta dando notevoli soddisfazioni. Dal punto di vista aziendale devo dire che credo molto nell’importanza dell’acquisizione da parte della casa madre perché ci offre tantissimi vantaggi competitivi: innanzitutto siamo più aggressivi dal lato commerciale, in precedenza dovevamo muoverci all’interno del rapporto casa madre-dealer-cliente cioè una catena lunga che aveva dei costi di gestione più alti , e con dinami- che più improntate al business di breve termine, mentre ora si pianifica il business a lungo termine con maggiore attenzione all’acquisizione di sempre maggiori quote di mercato. In secondo luogo il fatto di disporre ora di una struttura più leggera ed efficiente ci permette di affrontare il mercato con più flessibilità e incisività; per dimostrarlo basta un dato: da gennaio a oggi abbiamo venduto più macchine che in tutto lo scorso anno e facciamo segnare un incremento di venti punti percentuali”. Qual è l’elemento che si è rivelato decisivo per avere un tale successo? “Una cosa in cui credo tantissimo e che ho incominciato a sviluppare fin dall’inizio del mio mandato, è il miglioramento e la formazione della rete commerciale, per fare ciò ci avvaliamo di alcuni consulenti internazionali, principalmente inglesi e giapponesi, facenti parte del gruppo Citizen che sono portatori del particolare approccio al marketing di stile anglosassone. Questi colleghi sono presenti qui da noi più volte al mese. Grazie all’adozione di una potente piattaforma software CRM (dove andiamo a convogliare tutte le trattative in atto di tutta la nostra rete commerciale a livello nazionale), con loro organizziamo dei seminari di formazione alla vendita e di strategie commerciali, parliamo di come raggiungere il successo e aumentare la motivazione delle persone; discutiamo delle trattative in atto più importanti e ci confrontiamo. L’approccio Foto di gruppo dello staff di Sirma Macchine in occasione della visita del presidente Citizen Keiichi Nakajima: lo vediamo al centro accanto a Francesco Cavalleri. rmo ottobre 2013 31 & Personaggio del mese Imprese Mercato è moderno e scientifico, lavoriamo molto sul concetto di squadra e quindi team tecnico, team commerciale, management team. A differenza della gestione precedente, che aveva avuto comunque una sua valenza per quel periodo, basata principalmente su accentramenti decisionali e rapporti interpersonali, pur importanti ma di scarso valore pratico in termini di risultati e successi commerciali”. Sarebbe interessante conoscere come avete migliorato la vostra rete commerciale… “È inutile negare che, su persone abituate a lavorare per quindici, venti anni in un certo modo il nuovo metodo abbia avuto un certo impatto, ci sono state naturalmente resistenze psicologiche, ma noi abbiamo impostato il lavoro in maniera, direi, concreta e pragmatica, cercando di dimostrare coi fatti, attraverso i risultati, che il metodo che stavamo intraprendendo era più produttivo. Abbiamo quindi puntato sui numeri per convincere e dimostrare ai nostri agenti collaboratori che, utilizzando le nuove strategie, vendevano più macchine dell’anno precedente. Di conseguenza è stato più facile proseguire e dimostrare l’inutilità di quel tratto tipicamente italiano che ci porta a essere gestori esclusivi di noi stessi, valutando sempre i cambiamenti in forma conservativa e difensiva del proprio business nel breve periodo’’. Strategie E invece, di tutto ciò, che ne pensano i vostri colleghi internazionali? “Loro dicono che noi italiani siamo ‘unici’ e ‘fantastici’. Unici perché prima di decidere una cosa spendiamo tanto tempo in discussioni conflittuali senza mai arrivare a una conclusione, proprio come i nostri politici; fantastici perché quando poi la cosa viene recepita, capita e fatta propria siamo capaci di sprigionare uno sprint che nessun altro ha. Io posso aggiungere che uno dei nostri difetti appunto è spesso quello di navigare ‘a vista’, senza riuscire ad avere una visione di medio lungo termine e pianificare di conseguenza… Ed ecco che si rende necessario mantenere una costante pressione e tensione positiva, lavorando molto sui concetti di previsioni e obiettivi. Io personalmente ho assunto come forma mentis quella di considerare il cambiamento una molla fondamentale sempre e comunque: per migliorare un’azienda non si può contare sul mantenimento dei canoni tradizionali, dello status quo, bisogna uscire dagli schemi e interpretare i grandi cambiamenti globali che stanno caratterizzando il nostro mercato di questi ultimi anni, in particolare da fine 2008. 32 rmo ottobre 2013 Certo non si tratta di un lavoro facile, ho stimato che per raggiungere un reale ammodernamento della nostra organizzazione commerciale dovremo impiegarci circa due o tre anni”. Per voi il concetto di formazione assume un significato particolare… “Stiamo investendo tantissimo sulla formazione: partire con dei nuovi meccanismi senza avere preparato le persone non sarebbe vincente. Tanto per cominciare stiamo insegnando a tutti la lingua inglese: siamo partiti con quindici agenti e venticinque dipendenti che conoscevano questa lingua solo a livello scolastico, adesso è divenuta la lingua ufficialmente parlata durante le nostre riunioni. E poi formazione vuol dire anche imparare a ragionare in modo diverso, come ho avuto già modo di dire. Dai nostri colleghi stranieri abbiamo imparato l’abitudine alla condivisione delle scelte, il concetto di consenso: oggi in quest’azienda non si prende più alcuna decisione, dalla più stupida alla più importante, senza che ci sia la condivisione e il consenso delle persone coinvolte. Utilizzando dei concetti anglosassoni, stiamo trasformando la nostra azienda da ‘owner oriented’ a ‘team oriented’. Tutti i nostri dipendenti devono sentirsi protagonisti. Recentemente abbiamo avuto il piacere di ricevere la visita del presidente Citizen Keiichi Nakajima e di tutto il suo staff, e in occasione della cena di gala, abbiamo organizzato le sedute ai ta- Francesco Cavalleri Francesco Cavalleri è nato a Bergamo nel 1963. Si è diplomato perito meccanico presso l’Itis di Bergamo. Inizia come operatore CNC nel 1979, nel 1985 diviene responsabile della unità produttiva di Bergamo della Mattei Compressori. Nel 1988 inizia come libero professionista la collaborazione con Mori Seiki , Makino e Citizen, frequenti i viaggi di formazione in Giappone e Germania. Nel 1990 inizia la collaborazione esclusiva con il marchio Citizen, nel 1999 viene costruita la sede attuale della Sirma Macchine, a Spirano (BG) . Nel 2007 il Gruppo Citizen chiede di entrare a far parte della Sirma Macchine e delega Cavalleri responsabile del dipartimento tecnico e post vendita, gestendo un team di 15 tecnici operativi su tutto il territorio nazionale. Nel 2012 Citizen lo nomina amministratore delegato, nel 2013 viene costituita la Citizen Italia, società del Gruppo Citizen Machinery Miyano, mantenendo per ora sempre il nome storico di Sirma Macchine. Attualmente Cavalleri ricopre anche la carica di direttore commerciale. Nel 2013 si contano 1.800 macchine Cincom Miyano installate sul territorio nazionale. voli in modo casuale. Vedere i nostri tecnici più giovani seduti al tavolo presidenziale, dialogando in lingua inglese con i manager giapponesi è stato un momento significativo di quanto stiamo cambiando la nostra azienda. Frequentando molto il Giappone, la Gran Bretagna e la Germania ho capito quanto fossero importanti queste tematiche, fosse anche per un fine economico: se motivi e responsabilizzi le persone, migliorano di pari passo anche le performance aziendali”. E voi, italiani presenti in azienda, cosa avete insegnato ai vostri colleghi stranieri? “Una cosa che definirei ‘velocità di reazione’ o ‘problem solving’: noi riusciamo a risolvere un problema con tempi per loro impensabili, loro hanno un approccio al problema che per il timing del mercato italiano non sarebbe sostenibile; i nostri clienti non possono permettersi il lusso di aspettare troppo con le linee ferme perché qualcuno sta pensando al modo di intervenire e magari deve riprogettare un componente. Tante volte noi segnaliamo un problema alla casa madre e dopo magari due settimane ci interpellano per chiederci se siamo d’accordo sulla soluzione trovata… a quel punto noi rispondiamo ‘grazie ma abbiamo già risolto noi’. Questa differenza credo derivi essenzialmente dal fatto che i mercati in cui si opera sono diversi fra loro: in Italia se lasci un cliente fermo 24 ore si innesca una reazione a catena conflittuale, mentre in Gran Bretagna o in Germania il timing non è così pressante e la cosa può essere gestita con meno stress”. Il vostro nuovo corso che vantaggi sta portando ai clienti italiani? “Sottolineerei, fra i tanti, la questione dei finanziamenti, una funzione che prima assolvevano le banche e che ora a causa del credit crunch siamo in parte costretti a gestire noi. Naturalmente non è che abbiamo cambiato mestiere e facciamo i banchieri ma sicuramente ci troviamo a dover discutere col cliente anche l’aspetto finanziario con più attenzioni rispetto a qualche anno fa. Partiamo dal presupposto che il nostro prodotto non si vende per il prezzo. Essendo infatti fra i più tecnologicamente evoluti, è nostro interesse dimostrare ai clienti che il ritorno dell’investimento è profittevole e vantaggioso rispetto a prodotti concorrenti meno performanti e apparentemente meno cari; non siamo un rivenditore multibrand, da decenni vendiamo il nostro prodotto con la formula del chiavi in mano, di conseguenza vendiamo un servizio di alta qualità abbinato a un rmo ottobre 2013 33 & Personaggio del mese Imprese Mercato prodotto: siamo leader nella biomeccanica, nel dentale, nell’ortopedico… non possiamo vendere la macchina vista e piaciuta e poi dimenticarci del nostro cliente. Impostiamo a questi livelli non un semplice rapporto cliente fornitore, ma un rapporto di consulenza globale tra partner e anche gli aspetti relativi alla parte finanziaria vengono gestiti in tale ottica”. Ci può descrivere che tipo di azioni mettete in campo per essere più incisivi a livello commerciale? “Alla luce di quanto detto in precedenza, è evidente che un modello di vendita basato solo sulla soluzione tecnica e sulla ‘scontistica’ non reggeva più e allora ci siamo strutturati di conseguenza. Abbiamo creato al nostro interno una struttura formata da persone specializzate che si occupano di soluzioni finanziarie che vanno dal noleggio al leasing; un nostro ufficio si occupa di individuare, studiare e acquisire tutti i possibili finanziamenti a livello regionale, provinciale ecc. Mettiamo a fuoco i decreti legislativi atti a supportare le imprese e cerchiamo anche di inquadrare geograficamente le zone dove esistono questi supporti. Ad esempio, l’anno scorso ci siamo concentrati sul Piemonte perché la Regione aveva stanziato fondi al 50% per investimenti a fondo perduto e abbiamo trasformato un mercato che per noi era poco significativo in un territorio pieno di opportunità sul quale abbiamo dislocato una risorsa commerciale dedicata”. Strategie Il noleggio sembra essere una formula in ascesa nel settore delle macchine utensili… “Negli ultimi mesi il noleggio ha rappresentato una significativa porzione del nostro business anche se permangono aree di indecisione dovuta alla non piena comprensione di questo tipo di proposta… direi che permane ancora un problema culturale. La prima cosa che chiedono i clienti è quanto costa la rata e approcciano il problema in un’ottica minimalista facendo confronti fra noleggio e leasing sulla base di analisi economiche, diciamo così, a breve termine. A questo punto interveniamo noi, cercando di spiegare che alle volte il noleggio è la formula più adatta in particolari situazioni e che può costituire una vera opportunità in certi momenti. Ritorna ancora in gioco il discorso sulla formazione: i nostri agenti vengono istruiti da società specializzate sui vari aspetti di un contratto rental e questo fa sì che il cliente possa comprendere quali sono i vantaggi di una proposta di questo tipo. Di solito, quando riusciamo a spiegare bene i termini della questione, le difficoltà cadono e la strada è spianata. Aggiungo che le società specializzate in no- 34 rmo ottobre 2013 leggio non concedono la possibilità di fare contratti di rental a chiunque, esse infatti privilegiano società solide e ben strutturate che forniscano reali garanzie e prodotti vincenti, proprio come Sirma Macchine”. Visto che abbiamo nominato i clienti…i vostri sono cambiati in questi anni? “Il mercato è cambiato e quindi sono cambiati anche loro. La crisi ha spostato verso i Paesi emergenti le lavorazioni a basso valore aggiunto e il nostro cliente ha capito che per competere su un mercato globale non basta più avere in casa la tecnologia e le competenze: bisogna anche darsi da fare, creare una struttura commerciale, partecipare alle fiere, usare Internet, uscire dalle consuetudini e aprirsi a un mondo senza confini. Ci è capitato di assistere clienti italiani che importano lavoro molto qualificato che prima era appannaggio dei tedeschi e qui si incontrano materiali come titanio, acciai nobili, superleghe, acciai inossidabili ecc. E a questo punto ci inseriamo noi perché è qui che nasce il bisogno di macchine tecnologicamente avanzate come le nostre, con competenze specifiche nella fornitura del chiavi in mano”. Annun Alfamatic OP 210x297:Annun Alfamatic OP 210x297 27-05-2008 12:26 Pagina 1 La scelta su misura Presse pneumo-idrauliche • da 1,5 a 100 ton di spinta, con aria compressa fino a 6 bar 9 modelli • 63 versioni • fino a 100 mm • di corsa di lavoro • fino a 400 mm di corsa di avvicinamento Le presse pneumo-idrauliche Alfamatic propongono un concetto moderno dove sia richiesta forza di spinta a moto controllato. Alimentate con aria compressa fino a 6 bar, le presse Alfamatic abbinano la velocità di una pressa pneumatica con la forza di una pressa idraulica. Grande versatilità operativa, G&B COMUNICAZIONE grazie al sistema pneumo-idraulico, alcuni esempi applicativi: PIANTARE IMBUTIRE ASSEMBLARE CIANFRINARE SBORDARE GRAFFARE RIVETTARE RADDRIZZARE Qualità Garantita TRANCIARE MARCARE CALETTARE PIEGARE 20010 S. Giorgio su Legnano (MI), Italy Via Magenta 25, Tel. +39 0331 40.69.11 Fax +39 0331 40.69.70 E-mail: [email protected] www.alfamatic.com & Inchiesta Imprese Mercato Un piano UE per rilanciare l’acciaio di Maria Mezzetti Il settore dell’acciaio vive una crisi epocale. Il vicepresidente della Commissione Europea, Antonio Tajani, presenta il piano europeo per rilanciare il settore che si fonda su sei pilastri essenziali: miglioramento del quadro normativo, rilancio della domanda, migliore accesso a materie prime e mercati, politiche in materia di energia e clima, più innovazione, difesa dell’occupazione e formazione R ipartire dalla siderurgia per rimettere in moto l’economia. L’acciaio deve ritrovare il suo ruolo cruciale per far rimettere in moto l’industria dopo anni di protagonismo del terzo settore. Molti tra i protagonisti del mercato sperano nel Piano Tajani, il programma di aiuti per salvare il comparto siderurgico, annunciato ai primi di giugno sulla scia del piano Davignon lanciato alla fine degli anni 70 allo stesso scopo. Un dato è certo: “il settore dell’acciaio in Europa e in Italia vive una crisi epocale, che è una crisi europea a 36 rmo ottobre 2013 sua volta. L’Europa è nata sulla Comunità del Carbone e dell’Acciaio (1952). Ciò che succederà segnerà fortemente il futuro della siderurgia europea e viceversa”, afferma Antonio Gozzi, presidente Federacciai. “Serve più Europa, più politica”, asserisce Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e Commissario responsabile di industria e imprenditoria, nonché padre dell’Action Plan, noto anche come il Piano Tajani. “Ci deve’essere una volontà politica che affianchi gli imprenditori. Bisogna dare all’Europa una politica industriale. Unica”. Antonio Tajani attualmente è vicepresidente della Commissione europea. Dal 2009 ha la delega quale Commissario responsabile di industria e imprenditoria nella Commissione Barroso, ma è anche padre dell’Action Plan noto appunto anche come il Piano Tajani: semplificazione e armonizzazione normativa, riciclo dei rottami dell’acciaio, utilizzo di politiche di protezione commerciale da pratiche sleali, sostegno alla ricerca e alla produzione per energia da fonti alternative. Questi gli elementi del piano d’azione per il settore siderurgico presentato nel giugno scorso dal commissario europeo. Antonio Gozzi è presidente di Federacciai che rappresenta le imprese siderurgiche italiane, fa parte di Confindustria e conta circa 150 aziende associate che realizzano e trasformano oltre il 95% della produzione italiana di acciaio. Federacciai è nata con l’obiettivo di tutelare, supportare e mettere in relazione le aziende produttrici, trasformatrici e distributrici di acciaio e prodotti siderurgici affini. Inoltre, come principale portavoce delle aziende del settore, promuove le politiche industriali a sostegno del comparto attraverso iniziative in campo economico, politico e tecnico-scientifico. Prospettive in chiaroscuro. Cinque anni dopo l’inizio della crisi finanziaria globale le difficoltà rimangono, si protraggono e le prospettive per il 2013 non sono delle migliori: lo scorso anno la crescita si è indebolita e molti Paesi sviluppati sono in recessione. Sia nelle economie in via di sviluppo che in quelle ricche, la crescita del PIL è rallentata e per il prossimo anno si prevede che la crescita del prodotto interno lordo mondiale, dopo essere scesa al 3,2% dal 3,9% del 2011, risalga al 3,5%. Secondo le stime, molte economie continueranno ad operare al di sotto del potenziale senza quindi riuscire a recuperare i posti di lavoro persi. Nell’Eurozona, le prospettive sono di un generale peggioramento, nonostante i sensibili progressi registrati in seguito alle misure varate dall’Unione. Si prevede che nel 2013 il Pil si ridurrà dello 0,2%. All’interno della zona Euro, l’Italia resterà ancora agli ultimi posti per quanto riguarda la crescita economica, con una riduzione del Pil di un punto percentuale e un tasso di disoccupazione che non accenna a diminuire. “La situazione della siderurgia eu- Marco Fortis è vicepresidente della Fondazione Edison, che ha sede a Milano in Foro Buonaparte. Il crescente rilievo strategico dei distretti e delle PMI, le relazioni tra operatori di impresa e studiosi promosse a questo proposito hanno suggerito nel 1999 di dar vita alla Fondazione Edison (sino al maggio 2002 aveva la denominazione di Fondazione Montedison Comunità e Innovazione). Le prime attività della Fondazione risalgono all’inizio del 2000 e al marzo 2000 con il convegno ‘Le Liberalizzazioni e le privatizzazioni dei servizi pubblici locali’. ropea ha forti ripercussioni sull’Italia – spiega Gozzi - Siamo i secondi produttori siderurgici europei; un settore che per almeno il 50% vive di edilizia e lavori pubblici, è legato inevitabilmente agli investimenti. L’acciaio italiano è in gravi difficoltà: quando va bene, lavoriamo al 60% della capacità produttiva installata, con delle conseguenze su un’industria di volumi e costi fissi. Non è sostenibile nel lungo periodo. I settori legati alle costruzioni hanno una caduta di volumi ancora peggiore. Si cerca di reagire cercando di essere adattabili e flessibili, con misure prese dallo Stato come cassa integrazione e contratti di solidarietà. Ora però si tratta di rifinanziare questi strumenti, che a partire da settembre non hanno copertura. Questo, alla luce di una situazione che, dal punto di vista della caduta domanda è quella del 2009, ma dal punto di vista della forza finanziaria delle imprese è molto peggio. A questo si aggiunge il problema di credito dei clienti. Il meccanismo è a rischio. La ricetta della sopravvivenza prevede misure che possiamo prendere noi, e altre che spettano rmo ottobre 2013 37 & Inchiesta Imprese Mercato ai poteri pubblici. A noi tocca prendere decisioni in fatto di innovazione, sostenibilità e cooperazione. La siderurgia italiana non può più essere solo di commodity. Ci sono già delle imprese che si sono messe sulla strada dell’innovazione tecnologica. È quella la direzione. La sostenibilità è economica, perché bisogna produrre valore, ma anche ambientale. Il caso Ilva inoltre ci insegna quanto bisogna investire con tenacia sulla sostenibilità ambientale e quanto questo tema sia fondamentale per la sopravvivenza della siderurgia italiana. Su questo aspetto occorre però un forte aiuto da parte dei poteri pubblici con politiche e investimenti specifici. Per cooperazione intendo invece il fatto che bisogna lavorare a regimi produttivi più bassi, mettendo i campo tutti gli strumenti di razionalizzazione, combinazione che ci aiutano a mantenere costi efficienti con riduzione di volumi. È un tema delicato: dietro ogni azienda siderurgica c’è una famiglia, uno stato sociale, concorrenti storici. mettere insieme questi elementi richiede un grande sforzo, ma necessario”. Piano d’azione europeo. Per quello che riguarda i poteri pubblici, è partito nel giugno 2012 e si è concluso a giugno 2013 l’Action Plan della siderurgia europea. “Esso nasce da una scelta della Commissione Europea e - spiega Tajani - coinvolge industria, sindacati, Stati membri, Parlamento. Si rivolge al settore strategico dell’acciaio, alla questione delicata delle emissioni. Qualche risultato c’è stato: la siderurgia è tra i settori che possono beneficiare di aiuti di Stato 38 rmo ottobre 2013 fino all’80% per quanto riguarda il mercato delle emissioni. È un segnale politico forte a sostegno dei produttori d’acciaio. Il piano tocca anche il tema del costo dell’energia - elemento chiave per fare politica industriale - e degli oneri regolamentari, trovando normative più adatte e proporzionali rispetto agli obiettivi fissati”. Per Gozzi è “un’occasione storica per affrontare seriamente la necessità di una politica industriale in generale, siderurgica in particolare, che sta perdendo milioni di posti di lavoro. È un’occasione per capire cosa vogliamo che l’Europa del futuro, in un momento in cui essa da sogno dei popoli sta diventando l’incubo dei popoli”. La produzione di acciaio nell’Unione Europea si è ridotta del 4,5% nel 2012. Su questo risultato pesa in parte la diminuzione del 5% del consumo reale di acciaio, a sua volta causato sia dall’indebolimento delle attività dei settori utilizzatori, sia dalla riduzione dell’intensità di acciaio usato dagli stessi. I principali settori industriali utilizzatori di acciaio sono quello delle costruzioni, con una quota di consumo nell’UE del 35%, seguito dall’Automotive con il 18%, meccanica strumentale col 14%, prodotti in metallo, tubifici con il 12%, carpenterie al 11%, apparecchi domestici col 4% , cantieristica navale al 1%. Avendo la crisi colpito questi settori, anche la domanda di acciaio ne ha risentito con un conseguente calo della produzione. E per il 2013 le prospettive sono negative, con il consumo reale in diminuzione di un altro 2%. L’attività dei settori utilizzatori rimarrà debole, deprimendo quindi la domanda. Il consumo apparente di acciaio, dopo il un calo del 9,7% nel 2012, si ridurrà ulteriormente di un punto percentuale nel 2013. Le vendite all’interno dell’UE da parte di produttori domestici sono scese del 6% nel 2012 di fronte a una contrazione delle importazioni dai Paesi terzi del 28%. Il consumo reale di acciaio per il 2013 resterà perciò sui livelli depressi. Nonostante l’aumento degli ordini registrato a fine 2012, la domanda resterà bassa per il 2013. Crisi della globalizzazione. “Non è un momento facile - incalza Gozzi -. Ma c’è ottimismo e tenacia da parte degli operatori. Bisogna sopravvivere e ammettere che questa è la crisi della globalizzazione: l’Europa ha rallentato il suo cammino e la sua domanda. La siderurgia è un indicatore di ciclo importante perché registra sei, dieci mesi prima quello che accadrà nell’economia di un paese, di un continente anche. Si assiste a un duplice fenomeno: da una parte, la forte caduta della domanda all’interno dell’Eurozona ha duramente colpito la domanda di acciaio: circa il 50%della produzione siderurgica è destinata al settore delle costruzioni. Con la crisi che colpisce l’edilizia, così legata alla finanza, è facile immaginare quali siano le ripercussioni sulla produzione di acciaio. Dall’altra parte, a una caduta della domanda non è corrisposto una caduta dei costi che, per quanto, riguarda la siderurgia sono rappresentati dalle materie prime dall’energia. Gli elevati costi di questi sono determinati dalla forte domanda che grandi aree del mondo – si pensi all’Asia, con tassi di sviluppo fortissimo - hanno di ferro, carbone, petrolio e via dicendo. Una situazione difficile: da una parte la caduta della domanda provoca caduta dei volumi e dei prezzi sui prodotti finiti; dall’altra un’inflazione da costi delle materie prime non provocata dalla nostra economia, bensì dalla crescita di altre economie”. Se da una parte l’Europa dunque arranca nella produzione e nel consumo di acciaio, dall’altra però si registrano, per il 2012, nuovi record. Altrove. Lo scorso anno la produzione mondiale è arrivata a quota 1,517 miliardi di tonnellate, con un aumento del’1,2% rispetto al 2011. A rendere questo risultato possibile è stata soprattutto l’Asia, dove la produzione è cresciuta di 26,378 milioni di tonnellate. Rispetto al 2011, delle quali 21,530 milioni in Cina. Assieme all’Asia, anche il Nord America ha contribuito con un +2,979 milioni di tonnellate, seguita dai Paesi non membri dell’Ue con un +1,778 e dall’Africa, con un +1,345. In calo, invece le repubbliche aderenti alla CIS (-1,346 milioni di tonnellate), l’Oceania (-1,443) e il Sud America (-1,473). Ma il dato che più colpisce è quello dell’UE, che registra, per il 2012, una contrazione del 4,7%, lasciando sul terreno 8,266 milioni di tonnellate, aggiudicandosi così il risultato peggiore. Le esportazioni, cresciute del 7,5%, hanno salvato la siderurgia europea, contenendo il calo della produzione causato dalla diminuzione della domanda interna. In particolare, all’interno dell’Unione Europea, l’Italia è il Paese che, nel 2012, ha registrato i risultati migliori: da 17 milioni di tonnellate si è passati a 18, rmo ottobre 2013 39 & Inchiesta Imprese Mercato con un incremento del 6,4%. Nel complesso, con l’aumento delle esportazioni e il calo delle importazioni (-20,6%) l’Italia è diventata lo scorso anno esportatore netto di acciaio per oltre 4 milioni di tonnellate. Punti di ripartenza. Lo scenario può essere considerato sconfortante. Ma è da questi ultimi dati che, secondo gli operatori, si deve ripartire. “Il ruolo della nostra manifattura, nonostante la crescita dei Paesi emergenti, non è venuto meno negli ultimi anni. Accanto alla crescita della Cina, l’Italia conserva il quinto posto per valore aggiunto manifatturiero a livello mondiale e il secondo a livello europeo”, spiega Marco Fortis, vicepresidente della Fondazione Edison. “In questo campo - prosegue - , nel contesto europeo, la Germania è più avanti rispetto a noi, ma il nostro Paese conta di più di Francia e Gran Bretagna. Tra i primi venti settori industriali manifatturieri dell’Eurozona, dieci sono tedeschi, sei sono italiani. In modo particolare il primo settore italiano per importanza è proprio quello dei metalli e dei prodotti in metallo, seguita dalla meccanica, grande consumatore dei prodotti della metallurgia e dei suoi semilavorati. Le aziende italiane sono e restano competitive nonostante i problemi burocratici. Se si considera la bilancia commerciale europea, per il 2012, escludendo l’energia, si nota che l’Italia è al secondo posto”. Il problema della nostra industria non è dato dalla scarsa competitività sui mercati internazionali. “Stiamo crollando sul mercato interno - spiega Fortis - , scosso dall’austerità dettata dalle nostre politiche e dai diktat europei. Si è creata una recessione dall’impatto drammatico sulla nostra industria, con perdita 40 rmo ottobre 2013 di posti di lavoro e chiusure di piccole-medie imprese. E finora non ci sono state misure di stimolo per la crescita. L’eccesso di austerità che Berlino ha voluto imporre a tutta l’Europa ha distrutto il mercato interno europeo, vero grande obiettivo dell’integrazione e unificazione europea e dell’euro”. Il rilancio del mercato europeo si pone quindi come una priorità. solo così si può ridare ossigeno all’industria europea. “Da parte nostra - spiega Tajani - dobbiamo creare una buona politica che sia poi usata dagli imprenditori. Sono già state adottate una serie di misure politiche, come quella che prevede che, per il 2020, il 20% del Pil europeo deve provenire dal manifatturiero, in parallelo con il pacchetto 20-20-20 sull’efficienza energetica e il cambiamento climatico. Questa è una scelta a favore della politica industriale, per la quale ci vuole, in generale, un coordinamento tra la Commissione, il Parlamento ma anche con tra e con gli Stati membri. Questo è il punto che si affronta in seno al Consiglio europeo, indice che gli Stati si stanno rendendo conto che senza politica industriale non si esce dalla crisi. Va rafforzato perciò il ruolo del Consiglio Competitività che deve diventare un Consiglio dell’industria che sia il gemello del Consiglio Ecofin. Le scelte microeconomiche e di politica industriale debbono essere fatte da un organismo in cui i ministri assieme con la Commissione europea si confrontano su questi temi. La politica industriale è legata alla politica dell’acciaio, determinante per il settore delle costruzioni, dell’auto e della cantieristica navale. Tre settori sui quali abbiamo già lanciato dei piani d’azione, in particolari sui primi due, principali clienti del settore siderurgico”. CNC | ROBOTS | ROBOMACHINES The colour of automation WWW.FANUC.EU 6577 FNR Ad_ColOfAutom_210x285_RZ.indd 1 FA N U C – N O . 1 I N FACTO R Y A U TO M AT I O N A N D R O B OT S . Noi acceleriamo il tuo Business. FANUC FA - Robotics – Robomachine. La forza di tre grandi aziende - insieme ora come un‘unica entità leader: FANUC. 5/11/2012 2:37:03 PM & Strategie Imprese Mercato Movimenti meccatronici efficienti di Attilio Alessandri Il Gruppo Redex, specializzato nella meccatronica di precisione per macchine utensili e per l’industria dell’acciaio, possiede tre stabilimenti industriali in Europa, due in Francia e uno in Germania. Bruno Grandjean, presidente del Gruppo Redex, illustra la strategia e la filosofia aziendale C on un giro d’affari consolidato di quasi 50M e il 90% è esportato dalla Francia, Redex impiega oltre 320 persone in tutto il mondo. L’attività globale è supportata da un’ampia rete di filiali e agenti, inclusi tre centri servizi competenti situati in Nord America, Asia ed Europa. Meccatronica per macchine utensili. “Con un fatturato consolidato di 50M e - ha esordito Grandjean -, sette filiali e 320 dipendenti in tutto il mondo e il 50% del suo fatturato realizzato nei mercati extraeuropei, Redex è un leader europeo nella meccatronica, che offre componenti critici per macchine di precisione ultraelevata in tutto il mondo”. La produzione di aeroplani, automobili o navi, nonché di turbine eoliche o centrali elettriche, utilizza macchine utensili moderne, dotate di azionamenti Redex, giustificando il motto aziendale: ‘Great achievements start with us’. Redex investe ogni anno l’8% del suo fatturato in R&D. “I prodotti - ha proseguito Grandjean - sono completamente progettati e fabbricati nei suoi due stabili- 42 rmo ottobre 2013 menti francesi, dove negli ultimi cinque anni sono stati investiti circa 20M e per raggiungere il massimo livello della qualità di produzione. Sforzi particolari sono stati dedicati a precisione, produttività e organizzazione, con le macchine utensili più moderne”. Una continua diminuzione dell’impatto industriale sull’ambiente è stato il secondo pilastro dei suoi investimenti negli anni recenti, grazie a pannelli fotovoltaici installati sul tetto delle fabbriche, a turbine eoliche utilizzate per l’alimentazione dei servizi ausiliari e a un’unità di riciclaggio industriale completa per prodotto. Il mercato italiano. Andantex è la filiale italiana dal lontano 1969 e quindi, grazie ad essa, i prodotti, le soluzioni e il marchio Redex sono ormai noti al mercato italiano che da sempre è stato considerato tra i più importanti al mondo. Oltre a essere dotata di un magazzino situato nei dintorni di Milano, Andantex offre un supporto tecnico qualificato ai costruttori di macchine utensili e agli uffici tecnici soprattutto grazie all’azione dei suoi ingegneri commerciali che collaborano strettamente col cliente dalla fase di selezione prodotto fino alla sua installazione sulla macchina. Grazie all’alta qualità dei prodotti e al servizio offerto Redex annovera applicazioni presso la quasi totalità dei costruttori di macchine utensili italiani, soprattutto nel campo delle macchine di grandi dimensioni dedicati ai settori dell’energia, aerospaziale e meccanica generale. In quali settori vedete le maggiori opportunità di sviluppo per i vostri prodotti? “Redex - rimarca il dirigente - è un partner chiave dei costruttori di macchine, dovunque siano richieste precisione e prestazioni elevate. Offriamo una considerevole competenza ingegneristica con un portafoglio completo di prodotti avanzati che includono: versatili riduttori di precisione, mandrini di fresatura ad alta coppia pronti all’uso, cambi per mandrini di fresatura, trasmissioni con lubrificazione integrata e azionamenti precaricati per tavole rotanti”. Questi sistemi Meccatronici permettono al costruttore di macchine di accedere facilmente alle ultime tecnologie e di concentrarsi sul proprio core business. Applicazione e tecnologia. Le soluzioni complete Redex sono all’avanguardia tecnologica, inclusi l’eco-design, l’efficienza energetica e la riciclabilità dei componenti, che oggi sono gli aspetti più importanti per i principali costruttori di macchine. “La produzione e il collaudo interni - ha sottolineato Grandjean - ci permettono un controllo totale sulla qualità e il massimo livello di servizio. I prodotti Redex sono completamente conformi agli standard di produzione e collaudo di qualità delle macchine utensili. Inoltre, Redex offre i suoi tre centri di servizio strategici in Europa, USA e Asia, che sono la struttura ideale per gli OEM orientati al mercato mondiale che desiderano offrire ai loro clienti manutenzione, addestramento e supporto locali”. E ha continuato: “Al di là di tutti questi punti, il nostro migliore vantaggio commerciale è rappresentato dal nostro profondo know-how ingegneristico e dai nostri esperti ingegneri commerciali. Redex è stata scelta anche perché nessun altro produce trasmissioni di precisione nello stesso campo di coppia e spinta”. Il primo problema è quello di eliminare il gioco. I sistemi di azionamento a pignone e cremagliera TwinDrive sono composti da due servoriduttori planetari montati in parallelo, che sono accoppiati con un sistema di controllo elettrico. Questo sistema di precarico elimina il gioco e permette al servosistema di controllare con precisione il posizionamento sugli assi di movimento. Il secondo problema è assicurare la massima rigidezza, per offrire una perfetta ripetibilità nonostante le frequenti accelerazioni. L’estrema rigidezza in tutte le direzioni è fornita grazie a un albero d’uscita con pignone integrale rmo ottobre 2013 43 & Strategie Imprese Mercato 44 supportato da cuscinetti d’uscita rinforzati. Questo concetto unico di Redex, offre caratteristiche di rigidezza torsionale che sono fra le più significative sul mercato, ma soprattutto, offre un’elevata rigidezza lungo gli altri piani (radiale e assiale); ciò permette spesso di utilizzare fino al doppio dei tassi di accelerazione o del peso rispetto ad altre soluzioni. Questo progetto esclusivo combina cuscinetti d’uscita fortemente sovradimensionati all’albero d’uscita con pignone integrale (temprati e rettificati, con lo stesso diametro dell’albero). Il diametro dei pignoni è ottimizzato in modo da assicurare il rapporto migliore fra la coppia trasmessa e la rigidezza alla cremagliera. Il sistema dei cuscinetti consiste di due cuscinetti a rulli conici, precaricati e generosamente sovradimensionati. Questo sistema di cuscinetti è stato progettato in modo da supportare il pignone il più vicino possibile al punto di applicazione della forza e solo lo spessore del controdado separa il pignone dal cuscinetto d’uscita. Questo particolare progetto offre una considerevole riduzione della flessione radiale, che è la causa del 60% della flessione complessiva, ma è raramente gestita in modo soddisfacente dagli altri sistemi. rmo settembre 2013 Per concludere. Quali sono i punti tecnici più importanti che immagina per il 2013? “Il 2013 è stato chiaramente l’anno della meccatronica per Redex. Rompere i muri fra l’ingegneria delle misure, meccanica ed elettrica è una profonda tendenza che sta rivoluzionando i prodotti” ha concluso Grandjean. Il settore automobilistico sta facendo da apripista con le sue auto ibride, la costruzione di macchine e sistemi industriali seguirà lo stesso percorso, con i nuovi requisiti di maggiore efficienza energetica, compattezza e maggiori prestazioni. Alla scorsa EMO di Hannover l’azienda ha presentato una gamma di cambi planetari di alta qualità, che secondo il produttore, fisseranno gli standard del settore in termini di efficienza. Redex sta introducendo nel settore delle macchine utensili una recente tecnologia di finitura degli ingranaggi (HQ-GF), che permette elevata reversibilità, meno rumore e soprattutto una diminuzione superiore al 15% delle perdite di potenza. Questa linea di prodotto diventerà la soluzione a efficienza energetica dei movimenti lineari e rotativi senza gioco, con efficienze superiori al 95%. Migliaia di kWh risparmiati durante la vita della macchina. www.hoffmann-group.com La perfezione assoluta richiede utensili Premium. Qualità Premium al miglior rapporto prezzo-prestazione. Premium Quality by Hoffmann Group & Strategie Imprese Mercato Il tubo, tra innovazione e semplicità di Alessandra Fraschini Appuntamento fisso nel mondo dei sistemi per la lavorazione del tubo metallici, l’open house di BLM Group, che si è svolta lo scorso giugno, presso le sedi di Adige e Adige-SYS, ha visto la partecipazione di numerosi utilizzatori e giornalisti provenienti da tutto il mondo I ntube XIII si è svolto su una superficie di circa 3.000 m2, suddivisa in tre diverse aree espositive, dove erano presenti tutte le ultime novità tecnologiche relative a curvatura, taglio a lama, sagomatura, taglio laser su tubo e lamiera, software e servizi. Lo slogan di quest’anno We Are Tube testimonia la grande esperienza e la profonda conoscenza in BLM Group delle tecnologie di lavorazione del tubo metallico e la capacità di fornire soluzioni innovative e integrate alle esigenze dei clienti e il filo conduttore dell’evento è la semplicità di utilizzo dei sistemi e la razionalizzazione del processo produttivo. Il mercato globale impone alle aziende di differenziare la 46 rmo ottobre 2013 propria offerta per crearsi uno spazio competitivo e BLM Group ha scelto come elementi di differenziazione l’innovazione e la semplicità: attraverso l’innovazione, le imprese possono creare il cambiamento, non solo fronteggiarlo, se poi questo cambiamento risulta anche facile, non resta che attuarlo. Il concetto di innovazione, per BLM Group, include necessariamente la creazione di valore per il cliente dal suo punto di vista con la creazione di nuove idee e nuovi prodotti che portino un beneficio costituito da una maggior efficienza del proprio processo produttivo. La semplicità è un concetto indissolubilmente legato all’innovazione; le nuove funzionalità Alcuni momenti della manifestazione. e i nuovi servizi devono essere fruibili dall’utilizzatore in modo semplice anche se sono, per loro natura, complessi. Questa filosofia improntata su innovazione e semplicità sono facilmente rintracciabili anche nella tredicesima edizione dell’open house BLM Group dove si evidenziano alcuni elementi: prima di tutto la certezza che il tubo sia curvato correttamente già dal primo pezzo, indipendentemente dall’esperienza dell’operatore; l’ottimizzazione automatica a monte dei parametri di taglio e curvatura con la garanzia del risultato finale negli impianti integrati; la possibilità di lavorazione laser di qualsiasi geometria di tubo e la disponibilità di impianti laser dedicati alle singole esigenze di taglio come sorgenti laser in fibra o CO2 o teste di focalizzazione con movimento su due, tre o cinque assi; infine una soluzione automatica veramente efficace del carico e scarico anche di tubi pesanti nei sistemi laser. Idee talvolta davvero sorprendenti coinvolgono tutte le fasi del processo produttivo, dalla progettazione CAD/CAM integrata dei particolari multi tecnologia (per esempio pezzi curvati e tagliati laser), alla semplificazione nell’uso dei singoli sistemi di produzione, fino alle nove proposte sul servizio di assistenza tecnica. Temi tecnologici in visione. Durante l’open i visitatori hanno potuto incontrare i massimi esperti nella lavorazione del tubo e verificare i concetti alla base della filosofia BLM Group. Tra le innovazioni in visione rientrava l’integrazione fra tecnologie con curvatura, sagomatura, taglio laser e misura non solo associate in isole di lavoro automatizzate, ma gestite unitariamente da pacchetti software in grado di lavorare non solo sulla singola tecnologia, ma piuttosto sull’intero pezzo finale con tutte le sue lavorazioni. Inoltre il sistema di curvatura B-Right in grado di rilevare gli errori dovuti al ritorno elastico e all’allungamento del materiale ed elaborare le relative correzioni del programma di lavoro non solo per se stessa, ma anche per una eventuale lavorazione laser riuscendo a far ottenere pezzi corretti fin dal primo tentativo. Numerosi erano le prove di curvatura con raggi stretti associati ad elevata qualità, caricamento veloce, ripetibilità sul raggio variabile e mantenimento della planarità del pezzo anche su geometrie complesse sono alcuni dei vantaggi ottenuti con le recenti novità che caratterizzano i sistemi di curvatura di ultima generazione. Inoltre è stato presentato il nuovo un nuovo utensile in grado di effettuare un taglio a coltello di grande qualità dopo la curvatura. Anche le prestazioni dei sistemi laser continuano a migliorare sia in termini di velocità di foratura e di affidabilità del processo e active piercing e cross-jet sono strumenti che consentono di velocizzare le forature e garantire un maggiore controllo del processo. Diversi strumenti utilizzano la tecnologia del WEB per fornire al cliente un supporto costante durante la vita della macchina. Il nuovo WRT (Web remote rmo ottobre 2013 47 & Strategie Imprese Mercato La zona dedicata ai progetti BLM Group Academics. teleservice) punta sulla semplicità di collegamento per garantire un servizio più rapido ed efficiente. E-Learning è il sistema di training on-line che rende disponibili corsi di formazione su temi specifici relativi ai nostri sistemi. Un gruppo dedicato alla lavorazione dei tubi. Il Gruppo BLM è composto da tre società: BLM, Adige e Adige-SYS. La società controllante, BLM con sede a Cantù (CO), è stata fondata nel 1960 e ha sempre avuto come oggetto sociale la progettazione e produzione di macchine e sistemi per la lavorazione dei tubi metallici. Macchine per la curvatura, sagomatura, misura, taglio a disco e taglio laser che sono utilizzate nei settori dell’arredo da interno o da esterno (sedie), automotive (tubi di scarico), riscaldamento (caldaie) e condizionamento sia civile che industriale, tubifici, macchine agricole e veicoli industriali, motociclo, edilizia, e più in generale tutti settori in cui è utilizzato il tubo metallico. Nell’ambito del gruppo ciascuna azienda è specializzata per linee di prodotto complementari. In BLM a Cantù si producono, infatti, le macchine di curvatura e sagomatura e nelle sedi trentine di Adige e Adige-SYS si producono le macchine di taglio a disco e laser e tutta la progettazione e produzione viene fatta in Italia. BLM Group è presente nel mondo con 7 filiali e numerosi centri di assistenza tecnica post vendita e ha iniziato il 2013 proseguendo il trend già avviato negli ultimi anni che consente di prevedere per il 2013 una chiusura a 168 milioni di 48 rmo ottobre 2013 euro di fatturato (+8% rispetto al 2012). La crescita di BLM Group si manifesta anche con l’incremento del numero di dipendenti che sono oggi 531 con un aumento del 17,5% dal 2007: BLM Group crede nella forza del gruppo e che si tratta di una serie di principi ritenuti fondamentali nell’ambito di una organizzazione complessa nella quale singoli individui trovano loro spazio e le motivazioni per collaborare. L’Academics. L’amministratore e fondatore di BLM Group, Pietro Colombo, ha sempre dedicato attenzione alla crescita e allo sviluppo delle risorse umane anche attraverso la collaborazione tra scuole e impresa creando una serie di iniziative riunite sotto il titolo ‘BLM Group academics’ e affrontando temi diversi come design, sostenibilità ecologica delle produzioni, sostenibilità sociale del modello produttivo. Tra tutti il design non come fine a se stesso, pura considerazione estetica, ma come spirito progettuale volto a ottimizzare il prodotto da tutti i punti di vista, non ultimo quello del costo, ha coinvolto gli studenti post laurea di Domus Academy e l’Enaip, scuola professionale di Trento. Nel tema della Ecosostenibilità si sono impegnati gli studenti dello IED lavorando su un progetto di motocargo per il trasporto cose o persone a trazione ibrida o elettrica. Un tubo curvato e tagliato a laser è stato l’elemento centrale per realizzare questo sistema di trasporto in grado di rispondere ad esigenze mutevoli degli utilizzatori di domani. C’è una sola cosa artigianale alla Fai Filtri: la cura per il prodotto ¿nito Fai Filtri è un’azienda moderna che nel corso del tempo ha reso razionale, Àessibile ed ef¿ciente la propria attività, ottimizzando ogni aspetto produttivo, logistico, qualitativo. Non poteva che essere così, dato che ¿n dalle origini la nostra collaborazione è tesa a fornirvi un prodotto adeguato ad ogni vostra richiesta. Lo conferma la serie Aftermarket, un’ampia gamma di elementi ¿ltranti e separatori aria/olio, caratterizzati dalla elevata qualità e dalla intercambiabilità con i maggiori costruttori di ¿ltri. Fai Filtri: A Quality Filtration Company R FAI FILTRI s.r.l. - Filtri e Componenti per Applicazioni Industriali Strada Provinciale Francesca, 7 - 24040 Pontirolo Nuovo (BG) - Italy - Tel. ++39 0363 880024 Fax ++39 0363 330177 - fai¿ltri@fai¿ltri.it - www.fai¿ltri.it layout13 copia 2.indd 5 A Quality Filtration Company 17-01-2013 13:51:29 & Economia Im Imprese mp pre rese Mercato erca er rcca atto o di Antonella Pellegrini L’export traina il mercato Il 2012 è stato un anno di stagnazione per il settore dei beni strumentali nel suo complesso, dopo un biennio di recupero. Si conferma per il comparto la forte propensione all’export, con un ulteriore incremento delle vendite fuori dal nostro Paese. Questo è quanto è emerso all’assemblea annuale di Federmacchine L’ industria italiana costruttrice di beni strumentali nel 2012 ha risentito del difficile contesto che grava sull’intera eurozona, facendo seguito a un biennio di ripresa che aveva permesso il parziale recupero del terreno perso con la crisi: è quanto emerge dai dati di consuntivo presentati in occasione dell’annuale assemblea Federmacchine lo scorso luglio. Secondo i dati elaborati dal Gruppo Statistiche Federmacchine, nel 2012 la produzione delle imprese del settore è rimasta sostanzialmente stabile, scesa appena dello 0,8% al di sotto dei 29 miliardi di euro, e si sono registrati cali del fatturato per metà delle associazioni che fanno capo alla federazione. Le consegne dei costruttori sul mercato interno, già poco brillanti nel 2011, sono diminuite dell’8,9%, a meno di 7,2 miliardi di euro. La debolezza del mercato italiano, che nel 2012 valeva 11,4 miliardi (-8,1%), ha penalizzato anche l’import, diminuito del 6,8%. Tabella 1 Oltre il confine. Consapevoli del ridimensionamento del mercato interno, i costruttori italiani hanno orientato la propria attività all’estero: le esporta- 50 rmo ottobre 2013 zioni hanno infatti raggiunto un nuovo record nel 2012, salendo del 2,2% arrivando a quota 21,8 miliardi, con una crescita della quota di export su produzione salita di dieci punti percentuali nell’ultimo decennio, toccando nel 2012 il 75%. “Alla luce di questi dati - dichiara Giancarlo Losma, presidente di Federmacchine - appare evidente che l’industria italiana del comparto ha saputo rispondere ai venti di crisi, affiancata in questo dalla federazione che opera per supportare le imprese nel processo di sviluppo e per rappresentare le istanze delle aziende del settore”. Tra i principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di settore, la Cina si conferma al primo posto, per un valore di 2 miliardi di euro, ma in discesa dell’11%. Al secondo posto la Germania, cresciuta del 6,5% per un valore di 1,9 miliardi di euro, seguita da Stati Uniti, cresciuti ben del 17,2% arrivando a quota 1,9 miliardi di euro, e Francia, con un +1% e 1,4 miliardi in valore. Il saldo commerciale complessivo dei settori che formano Federmacchine, nel 2012, è stato positivo per 17,6 miliardi di euro (+4,7%). Si tratta del quarto anno di crescita, dopo il crollo del 2009, e del nuovo record asoluto. fonte: Gruppo Statistiche Federmacchine Un comparto trainante. Per rendersi conto di quanto questo risultato sia importante per l’economia italiana, bisogna ricordare che il saldo complessivo delle merci nel 2012 è stato attivo per soli 11 miliardi di euro. Dei tre comparti con saldi attivi, fornisce il contributo maggiore l’ambito ‘meccaniche e apparecchi meccanici’ (+48 miliardi), che comprende i macchinari di Federmacchine. Un altro fattore importante è il peso del settore nel contesto dell’UE. L’analisi di Federmacchine parte dal dato generale del PIL: l’Italia pesa per il 12,6% del reddito complessivo europeo e si trova al quarto posto dopo Germania, Regno Unito e Francia. Per quanto riguarda l’industria manifatturiera, la Germania rafforza il primo posto con una quota del 27,3%. Segue l’Italia, che guadagna due posizioni con il 13,6%, davanti a Francia e Regno Unito. Restringendo il campo al settore dei macchianari, la Germania vede crescere ancora la propria quota al 38,5% e l’Italia rafforza il secondo posto con il 18,2%. Staccati la Francia (7,8%) e il Regno Unito (7,1%). Questo conferma la specializzazione dell’Italia nel settore, in un contesto europeo che vede crescere il predominio tedesco e la marginalizzazione degli altri Paesi. Valori simili anche se si considera l’occupazione. Gli addetti del settore dei macchinari in Germania sono il 36,7% del totale europeo, in Italia il 16,4%, nel Regno Unito e in Francia meno del 7%. Il settore in Europa. Il quadro cambia se si guarda al numero di imprese: l’Italia da sola conta il 26% delle imprese europee, al secondo posto ci sono i tedeschi Elaborazione su dati Istat con il 17%, mentre gli altri Paesi hanno un numero ancora più basso. Come si sa, le imprese italiane hanno dimensioni molto inferiori rispetto ai competitor tedeschi. Le aziende tedesche hanno infatti dimensioni più che doppie, per fatturato e addetti, rispetto alla media europea. Anche le aziende francesi si attestano su risultati superiori alla media. Sono invece su valori decisamente inferiori le imprese italiane. Va sottolineato che, anche se le dimensioni sono sono inferiori, le imprese italiane raggiungono comunque elevati livelli di efficienza. Rilanciare il settore. Federmacchine prosegue intanto nella sua attività sottolineando alle autorità di Governo l’urgenza di provvedimenti a sostegno del rilancio del consumo domestico di beni strumentali, che troverebbe un utile strumento nella liberalizzazione delle quote di ammortamento degli investimenti in mezzi di produzione. “Nella nostra proposta - sottolinea Losma - gli investimenti in beni strumentali sono deducibili, ai fini delle imposte sui redditi, con quote decise liberamente dall’impresa. Tale provvedimento non incide, nel medio termine, sulle casse dello Stato, poiché implica soltanto la traslazione degli incassi per l’erario. Un provvedimento minimo da adottare, nel più breve tempo possibile, è quello di revisione dei coefficienti tabellari, in modo da adeguare le aliquote di ammortamento all’effettiva durata utile del bene strumentale, cosicché gli investimenti delle imprese non siano più penalizzati”. Federmacchine chiede poi l’abbattimento dell’Irap sul personale per una quota pari al rapporto export/fatturato dell’impresa. rmo ottobre 2013 51 & Eventi Imprese Mercato Antonella Pellegrini Incontro con tecnologie vincenti di Roberto Grassi Nel luglio scorso, si è tenuto presso l’ex convento di Precipiano a Vignole Borbera (AL), un appuntamento organizzato da Sigma concepito per presentare al mondo industriale le ultime novità dell’azienda (facente parte del gruppo FFG Europe) in materia di macchine utensili. La convention, mirata a far incontrare produttori di macchine e attrezzature, ha visto anche la partecipazione di alcuni partner prestigiosi I l 5 luglio scorso si è tenuto sulle colline piemontesi, nella suggestiva cornice offerta dall’ex convento di Precipiano a Vignole Borbera (AL), un evento concepito per presentare al mondo industriale le ultime novità di Sigma (facente parte del gruppo FFG Europe) in materia di macchine utensili; una convention mirata a far incontrare produttori di macchine e attrezzature. Tre modelli hanno espresso al meglio l’innovazione di Sigma: la Alliance, una fresa a tre assi con uno spazio di lavoro sulla tavola che può superare il metro 52 rmo ottobre 2013 in larghezza, e i 5 assi Compact 5A e Typhoon, un centro di lavoro a 5 assi continui dotato di tavola rotante e basculante. Macchine costruite secondo i principi fondamentali della filosofia Sigma: caratterizzate cioè da grande attenzione alla rigidezza e al contenimento delle vibrazioni, progettate per ridurre al minimo l’influenza della temperatura con strutture termosimmetriche e supporto estensivo di modellazione e calcoli fem; adatte a una varietà di ambiti che vanno dalla produzione di grandi pezzi fino alla prototipa- Da sinistra, Compact 5A, Typhoon 5A e Alliance S, modelli di punta della Sigma. zione complessa di particolari delicati. Sigma ha presentato inoltre il progetto FlexoCell nato dalla collaborazione con Fanuc, una proposta di automazione della produzione di lotti piccoli con dimensione media dei pezzi. Il sistema FlexoCell è strutturato per sopperire alle nuove esigenze del mercato che si traducono in: produzione di lotti medio-piccoli con possibilità di effettuare variazioni anche importanti in tempi brevi, riduzione della necessità di presidio da parte di operatori qualificati e tempi di riattrezzaggio ridotti. La scelta da parte di Sigma di effettuare lo sviluppo congiunto con Fanuc ha portato alla realizzazione di un sistema di cella flessibile in grado di essere configurato per far fronte alle esigenze della moderna produzione industriale. Fanuc integra insieme a Sigma un sistema di controllo unico che sia in grado di gestire l’intera cella permettendo una comunicazione immediata CNC/robot senza interfacce ‘custom’. La scelta di Fanuc di proporre, come vedremo in seguito, lo stesso hardware di controllo per robot e macchine CNC porta a una semplificazione delle operazioni di interconnessione che sono alla base della funzionalità della FlexoCell. Robot e CNC sullo stesso piano. Fanuc ha una consolidata storia di partnership come fornitore di sistemi di controllo per le macchine Sigma. Costruttore di robotica, ha fatto dell’autoproduzione un punto di forza che permette di offrire vantaggi indiscutibili rispetto ai concorrenti che assemblano sistemi con prodotti di terze parti. Fanuc, infatti, produce tutti i singoli componenti di un robot senza acquistare alcuna parte da terzi: CPU, motori, enco- der, azionamenti, fusioni, cavi ecc. vengono tutti prodotti da stabilimenti associati al Gruppo in modo da svincolarsi dalle dinamiche negative dell’outsourcing. Questo consente di offrire benefit aggiuntivi ai propri clienti quali ad esempio la reperibilità dei ricambi per 20 anni. Fanuc ha presentato la linea di controllori per macchine utensili basati sui propri consolidati sistemi sviluppati per la robotica, questa nuova filosofia permette di utilizzare lo stesso hardware sia esso impiegato su un robot tradizionale sia su una macchina CNC con evidenti vantaggi in termini di semplificazione dei sistemi. La partnership con Sigma porterà a una sempre maggiore integrazione tra il mondo della robotica e le macchine utensili per superare il concetto di robot asservito fino ad arrivare a veri e propri centri di lavoro robotizzati in grado di effettuare serie di operazioni integrate nella stessa macchina. L’evoluzione del passa-non passa. Renishaw, costruttore inglese di strumentazione di misura che equipaggia le macchine metrologiche di vari costruttori, ha presentato la nuova macchina Equator, un sistema ‘rivoluzionario’ di misurazione per confronto che viene integrato direttamente in linea di produzione. Equator è costituito da una macchina di misura semplificata in grado di effettuare misure di confronto tra un pezzo di riferimento (master) e i pezzi che escono dalla linea di lavorazione. Questo sistema riempie il vuoto che intercorre tra i calibri personalizzati e le CMM (macchine di misura) costituendo un vero e proprio calibro programmabile che viene addestrato a riconoscere la rispondenza di un pezzo alle caratteristiche definite da un campione. La procedura di addestramento si compone di due fasi dove la prima, la rmo ottobre 2013 53 & Eventi Imprese Mercato definizione delle quote da misurare, si esegue una volta in fase di programmazione mentre la seconda, ovvero il rilevamento delle quote sul master, si esegue in linea tutte le volte che il sistema lo ritenga necessario basandosi specialmente sulla variazione della temperatura di lavoro. Il moto lineare tedesco. Heidenhain, costruttore di sistemi per la misura lineare e rotativa incrementale, encoder e righe ottiche, ha introdotto una linea di sistemi per il controllo attivo delle vibrazioni nelle macchine CNC. Le vibrazioni indotte, denominate chatter, dipendono da molteplici fattori quali il volume di truciolo, la velocità di rotazione e il tipo di utensile. Il sistema proposto da Heidenhain, active chatter control (ACC) aggiunge funzioni di soppressione delle vibrazioni negli azionamenti aumentando il rendimento della macchina. Hiwin, costruttore tedesco di sistemi per il moto lineare, ha presentato la sua linea di prodotti basati sulla tecnologia della ricircolazione di sfere metalliche che, sebbene costituiti in materiale più economico, raggiungono un grande 54 rmo settembre 2013 livello di prestazione tipico dei più blasonati prodotti in ceramico. La metrologia in macchina. Costruttore di macchine di misura, la Hexagon ha presentato il concetto di controllo dimensionale a bordo macchina, ovvero l’integrazione di una piccola macchina di misura direttamente dentro alla macchina utensile. I sistemi Hexagon sono in grado di effettuare controlli dimensionali durante le varie fasi del ciclo di lavorazione in modo da compensare la tendenza all’insorgere di errori sul pezzo. Partendo dalla considerazione che la maggioranza degli errori non è dovuta a problemi della macchina ma a problemi di processo quali flessioni, temperatura e usura utensili, la misura a bordo macchina fornisce una valutazione tempestiva degli errori stessi permettendone la correzione in tempo reale con un ridotto impatto sui tempi di lavorazione. I vantaggi dell’integrazione di tale tecnologia portano a un incremento della produttività dato dalla riduzione degli scarti e dal valore a essi connesso, nonché dall’aumento dell’affidabilità del processo stesso. Rettificatrici dal 1921 La nuova Rettifica universale Tacchella PROFLEX C.1 per parti fino a 2100 mm I marchi: a licensee of GLEASON-PFAUTER IMT - la nuova realtà industriale italiana leader nella produzione di rettificatrici e macchine multi-tasking, che ha unito sotto la stessa bandiera MORARA, DECIMA, TACCHELLA, MECCANODORA e FAVRETTO. www.tacchella.it [email protected] www.imtgrindinggroup.com Le rettificatrici TACCHELLA sono prodotte negli stabilimenti di Cassine – Alessandria. Eventi Imprese Mercato Controllori evoluti per meccatronica di Jacopo Di Blasio National Instruments ha presentato le sue più recenti proposte in termini di controllori programmabili per applicazioni meccatroniche e di automazione nel corso della mostra convegno annuale che tiene in Texas. Novità anche per il settore della formazione N ational Instruments (NI) organizza, negli USA e con cadenza annuale NI Week, una settimana di mostre e di congressi dedicati alle tecnologie hardware e software sviluppate e prodotte dall’azienda. NI Week occupa gran parte del centro congressi di Austin, la capitale dello Stato del Texas e sede principale di NI, che qui è nata nel 1976. NI Week comprende un nutrito programma di congressi, che trattano temi che vanno dall’ingegneria alle scienze di base, e una mostra dedicata alle diverse applicazioni delle tecnologie NI, con una folta presenza di aziende ed enti partner di NI. Infatti, le tecnologie proposte da NI, che vanno dal diffuso pacchetto software di LabView fino ai controllori con I/O riconfigu- 56 rmo ottobre 2013 rabili (Rio), costituiscono l’elemento comune di una folta comunità, diffusa a livello globale, di professionisti, imprese ed enti di ricerca che sono attivi in qualità di sviluppatori, system integrator, OEM o semplici utilizzatori del software e dell’hardware NI. L’edizione 2013 di NI Week ha rappresentato un appuntamento di particolare rilievo nell’ambito dell’offerta di prodotti di NI, visto che tra le numerose novità presentate ha debuttato ufficialmente anche la nuova piattaforma, basata su un’architettura hardware completamente programmabile, che costituisce la base dei controllori NI di nuova generazione, pensati per l’automazione e la meccatronica, ma adatti anche a diversi altri settori applicativi. NI cRio 9068 è il controllore definito via software basato sul Soc di Xilinx. Il controllore compatto e portatile per applicazioni educational, denominato NI myRio (a sinistra), è dotato di WiFi, interfacce e app per il collegamento con dispostivi portatili, come l’iPad (a destra). A destra James Truchard, Presidente e Ceo di NI. Il controller roboRio è pensato per le applicazioni di robotica in ambito educativo e scolastico. Nasce un’architettura versatile. La nuova piattaforma è stata presentata dal Presidente e Ceo di NI, James Truchard (fondatore di NI insieme a Jeff Kodosky), che ha introdotto il primo prodotto indirizzato all’industria e realizzato basandosi sulla nuova tecnologia. Si tratta del nuovo controllore definito via software NI cRio-9068, un prodotto che ridisegna completamente la tecnologia hardware e software dei controllori programmabili di NI, mantenendo però la compatibilità con LabView e gli I/O dei precedenti cRio. NI cRio-9068 è un PAC nato da una nuova piattaforma aperta, è basato sul sistema operativo Linux RT ed è progettato per il controllo embedded e la supervisione ad alte prestazioni. L’hardware è basato sul nuovo system on a chip (SoC) di Xilinx, denominato Zynq-7020, che incorpora un processore dual-core Arm (Cortex A9), Fpga (Xilinx serie Artix-7) e DSP. La nuova piattaforma ha degli aspetti profondamente innovativi sia dal punto di vista software che hardware. Questo PAC è stato denominato controllore definito via software in virtù dell’hardware completamente programmabile e riconfigurabile, che può sfruttare pienamente la flessibilità di strumenti di sviluppo come il software LabView che, attraverso la sua interfaccia grafica e intuitiva, consente di definire e gestire in modo completo gli algoritmi di gestione e le funzionalità hardware dell’unità di controllo e delle periferiche. Grazie al fatto di ricorre a un sistema operativo aperto come Linux RT, sarà possibile ricorrere a molti degli strumenti software resi disponibili dalle comunità e dagli enti che si occupano di sviluppo in questo ambito, rendendo disponibili anche in open source un’ampia offerta di risorse software che hanno un alto valore aggiunto. Oltre ad offrire aspetti interessanti da un punto di vista economico e per la ricchezza dell’offerta, Linux RT è competitivo anche in termini di prestazioni e dell’affidabilità, essendo un sistema operativo appositamente pensato per l’utilizzo industriale e per il controllo del movimento; infatti è strettamente deterministico, real time e dotato di uno scheduler che ha la piena autorità nell’esecuzione delle sequenze di comandi, capace cioè di interromperli e ripristinarli in modo indipendente. NI ha fatto in modo che i programmi scritti con LabView, vecchi e nuovi, siano completamente portabili sulla nuova architettura e, grazie all’ottimizzazione effettuata nella compilazione del codice per i nuovi processori, la compatibilità è stata ottenuta senza pregiudicare le prestazioni. NI cRio-9068 è programmabile sia con LabView, che consente di utilizzare un ambiente grafico per lo sviluppo di sistemi e applicazioni, che nei linguaggi di programmazione C e C++. Anche dal punto di vista hardware, per tutelare gli investimenti fatti dagli utilizzatori della famiglia di controllori cRio, NI ha particolarmente curato la compatibilità all’indietro e con il nuovo controllore è possibile utilizzare i moduli I/O precedenti senza problemi. Il motore sotto al cofano. Naturalmente, la grande differenza con i prodotti precedenti è in termini di prestazioni per il controllo e l’elaborazione, visto che il nuovo cRio potrà combinare la flessibilità del processore dual core a 667 MHz, che può effettuare operazioni in virgola mobile e offrire la potenza e la versatilità tipiche dei più evoluti processori consumer anche nelle applicazioni industriali. A questa flessibilità, deve essere aggiunta la velocità rmo ottobre 2013 57 & Eventi Imprese Mercato Strumentazione modulare Con lo chassis resistente NI cDaq-9188XT è possibile alloggiare moduli di strumentazione PXI anche in condizioni ambientali difficili. Le novità da NI non si sono limitate al campo dei controllori industriali, ma all’NI Week ha esordito anche un nuovo prodotto destinato a espandere le capacità dei sistemi di strumentazione modulare e di acquisizione dati. Questo è il nuovo chassis ethernet della serie CompactDaq, denominato cDaq 9188XT, dotato di otto slot e in grado di alloggiare dei moduli di strumentazione per effettuare misure distribuite o remote in ambienti difficili o addirittura ostili. Infatti cDaq 9188XT può resistere ad urti fino a 50 g e a vibrazioni fino a 5 g, in ambienti con temperature che possono andare da -40 °C a 70 °C. Il nuovo chassis modulare per acquisizione dati è particolarmente interessante per gestire la strumentazione necessaria, per esempio, per lo studio e la raccolta dei dati di prototipi o macchine speciali. I settori applicativi comprendono anche l’industria automobilistica, aerospaziale, militare e, in generale, l’ambito dei trasporti. delle matrici Fpga, particolarmente adatte per svolgere in tempi estremamente ridotti dei compiti specifici. Un terzo elemento in grado di incrementare funzionalità e prestazioni risiede nella capacità dei blocchi DSP integrati nel SoC di elaborare grandi moli di dati. Il nuovo componente di Xilinx, con l’integrazione di tutti i circuiti del sistema in un unico componente, consente ai diversi elementi di comunicare attraverso un bus interno ottimizzato in frequenza e sincronizzazione, che permette di evitare i colli di bottiglia. Si potrebbe dire che il bus dati più veloce ed efficiente è il quarto elemento fondamentale che spiega l’incremento di presatazioni nell’uso del SoC, oltre ai tre già citati elementi integrati (CPU dual core, FPGA e DSP). In termini di prestazioni, NI ha calcolato un miglioramento in termini di velocità di quattro volte rispetto alle architetture tradizionali. Per la scuola. Uno dei vantaggi di una piattaforma completamente programmabile è la versatilità e infatti, basati sulla nuova architettura, alla NI Week sono stati presentati anche due nuovi prodotti appositamente pensati per il settore scolastico e per la formazione tecnica: un controller per sistemi d’automazione e meccatronica, denominato myRio, e un controller espressamente pensato per applicazioni di robotica e chiamato roboRio. Entrambi questi dispositivi sono innovativi tanto nel concetto di utilizzo, quanto nella tecnologia su cui si basano. Pur essendo pensati per la scuola e la formazione, questi controllori programmabili permettono di realizzare applicazioni di automazione, meccatronica e di robotica di livello professionale e, essendo in tutto e per tutto simili alle loro controparti industriali, permettono agli studenti di formarsi sui sistemi che poi troveranno nel mondo del lavoro. In particolare, myRio è un controllore portatile che sarà proposto agli studenti a un prezzo agevolato, ma è anche un controllore programmabile estremamente sofisticato, un vero e proprio PAC trasportabile. Questo sistema è programmabile con LabView o in C 58 rmo ottobre 2013 ed è pensato per favorire l’apprendimento e consentire la realizzazione di differenti progetti di automazione, operando come piattaforma hardware e software che consenta agli studenti di ideare e progettare dei sistemi reali in poco tempo, entro il semestre che tipicamente è concesso dalle facoltà americane. Anche il novo myRio è basato su un circuito integrato di Xilinx con bus interno ad alta velocità, che integra in un solo componente doppio core Arm, Fpga e DSP. L’estetica di questo prodotto è stata particolarmente curata e si presenta come una tavoletta con pulsanti, led e una finestrella trasparente che permette di vedere i circuiti all’interno. L’interfaccia hardware, cioè l’insieme di pulsanti e led di cui è dotato, è completamente definibile dall’utente. Gli accelerometri a tre assi integrati nel dispositivo e la connettività WiFi consentono di utilizzare questo controllore in applicazioni innovative. NI mette a disposizione diverse app che permettono a myRio di interfacciarsi con dispositivi mobili, che in pratica si trasformano in interfacce (HMI) capaci di controllare i sistemi automatici collegati a myRio e, inoltre, consentono di utilizzare applicazioni di ingegneria che, per esempio, permettono di elaborare dati o segnali, o analizzare dei circuiti elettrici. Dal punto di vista della connessione e della capacità di controllo delle periferiche, myRio dispone di dieci ingressi analogici, sei uscite analogiche e di 40 I/O digitali (SPI, I2C, Uart, PWM e encoder). Il secondo prodotto destinato al settore educativo e scolastico è roboRio, un controller epressamente pensato per le applicazioni di robotica e nato da una filosofia molto simile a quella di myRio, con cui condivide anche diverse caratteristiche hardware e software, provenienti direttamente dalla piattaforma LabView-Rio destinata all’industria. Il controller roboRio nasce per essere montato a bordo su dei robot e, di conseguenza, NI ne ha particolarmente curato la robustezza. Inoltre, roboRio dispone anche di un numero superiore di interfacce adatte ad applicazioni di meccatronica e di un’interfaccia RS232. Se avete fretta, mettetevi comodi. Velocità e forza hanno trovato casa. Da oggi il Dealer per l’Italia dei nuovi robots HYUNDAI si chiama: Soluzioni robotiche avanzate K.L.A.IN. robo robotics s.r.l. Sede Operativa: Via Cac Cacciamali, 67 25125 Brescia / Italy Tel. +39 030 3582154 - Fax +39 030 2659911 www.klainrobotics.com [email protected] PRONTA LA MASCOTTE Sarà Disney Italia a disegnare la mascotte di Expo Milano 2015. Lo ha annunciato recentemente a New York il Commissario unico del Governo per Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, nel corso della missione che lo vede impegnato in questi giorni negli Stati Uniti. La celebre azienda americana, leader nel campo dei media, dello spettacolo e dell’intrattenimento, si è aggiudicata la gara per lo sviluppo, la promozione e la commercializzazione dell’Intellectual Property dell’Esposizione Universale. Il personaggio che the Walt Disney Company Italia ha ideato per Expo Milano 2015 diventerà il primo ambasciatore dell’appuntamento del 2015 nel mondo. Riprodotto e declinato in differenti tipologie di oggetti e articoli di mer- 60 rmo ottobre 2013 chandising, sarà il volto allegro e divertente - in perfetto stile Disney - del tema dell’Esposizione Universale ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita’. “Disney Italia - ha spiegato Giuseppe Sala, Commissario unico del Governo per Expo Milano 2015 - si è aggiudicata una gara molto interessante, alla quale hanno partecipato importantissime aziende leader nel mondo dell’entertainment. Disegnare la mascotte dell’Esposizione Universale richiede un originale sforzo di creatività e una grande capacità comunicativa. Ringrazio Disney Italia per il lavoro svolto e per il determinante contributo che darà al successo dell’Esposizione Universale con il personaggio che ha ideato. Forte di una consolidata esperienza nel settore, Disney Italia ha presentato una proposta molto convincente, che siamo certi conquisterà i visitatori di Expo Milano 2015”. La mascotte ufficiale di Expo Milano 2015 sarà presentata a breve nel corso di un appuntamento dedicato. rmo IL NUOVO TRAIGO 80. PIÙ PRODUTTIVO, PIÙ SICURO E MAI COSÌ EFFICIENTE NEI CONSUMI. Si muove velocemente nelle corsie, gestendo con perfetto equilibrio carichi pesanti in spazi ristretti. Una combinazione di tecnologia d’avanguardia, prestazioni e velocità con robustezza e stabilità allo stato puro. 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Il nuovo impianto HFO HTEC integrato, il decimo nel Paese e il 71imo in Europa, consentirà all’istituto di effettuare ricerche per grandi aziende aerospaziali internazionali qui presenti, e ad Abplanalp Consulting, responsabile distribuzione e assistenza ai prodotti CNC di Haas in Polonia, di potenziare l’assistenza ai clienti nella regione potendo inoltre presenziare a dimostrazioni con alcuni dei modelli più avanzati delle macchine Haas. “Il nostro obiettivo condiviso con l’università politecnica - ha detto Wojciech Ratyński, vicepresidente del consiglio di Abplanalp Consulting - è di consentire agli studenti di imparare il mestiere accedendo a tecnologie di produzione CNC all’avanguardia utilizzate da aziende affermate”. carriere inbreve Imprese Mercato Veronafiere conferma il proprio orientamento all’internazionalizzazione con la nomina di GianPaola Pedretti a responsabile della divisione dedicata allo sviluppo estero. L’Ente Fiere Verona ha di recente potenziato la propria presenza nei mercati esteri con acquisizione di società e marchi fieristici in Brasile, India e Marocco. Pedretti lascia il ruolo di brand manager Samoter, che insieme a Marmomacc sarà ora affidata al collega Luciano Rizzi. Scarpari nel board Ucimu Luigi Galdabini ha proposto la nomina di Francesco Scarpari, presidente Salvagnini Italia, nel board direttivo di Ucimu. Salvagnini si aggiunge così alla squadra di dodici consiglieri dell’associazione. Il Consiglio direttivo è così composto: Luigi Galdabini, presidente, coadiuvato dai vicepresidenti Massimo Carboniero, Giulio Maria Giana e Riccardo Rosa, e dai past president avvicendatisi negli anni. Direttore generale è Alfredo Mariotti. Sceusi in Ucimu Giuseppe Sceusi è stato nominato vicepresidente di Ucimu - Sistemi per produrre, in occasione del Consiglio Direttivo dello scorso 16 luglio: Sceusi, presidente di Marposs Italia e già membro del board Ucimu, è stato proposto dal presidente Luigi Galdabini, e andrà ad affiancare nel suo ruolo i tre vicepresidenti già in carica, Massimo Carboniero (Omera), Giulio Maria Giana (Giuseppe Giana) e Riccardo Rosa (Rosa). Nuovo ceo per ABB Si è compiuto il passaggio di consegne tra l’ex ceo ABB Joe Hogan e Ulrich Spiesshofer, che ne ha assunto il ruolo dopo tre mesi di transizione. Sotto la sua guida, ABB intende ulteriormente sviluppare i business dell’energia e dell’automazione. “In questo sfidante clima economico, ci concentreremo come una squadra sulla soddisfazione del cliente, sulla qualità e sull’esecuzione”, ha affermato il nuovo ceo Spiesshofer. Hogan resterà come advisor nel cda ABB fino a marzo 2014. 62 rmo ottobre 2013 Maker Faire Rome, la nuova rivoluzione industriale La Maker Faire di Roma - The European Edition che si terrà dal 3 al 6 ottobre presso il Palazzo dei Congressi dell’Eur, è la prima Maker Faire Europea. Grazie alla manifestazione, realizzata, organizzata e promossa da Asset-Camera con il supporto del Tecnopolo - due realtà del sistema camerale romano - e curata da Massimo Banzi e Riccardo Luna, Roma diventerà il centro dell’innovazione a livello europeo, attraverso un approccio ludico, per avvicinare le famiglie al mondo dell’innovazione. Le Maker Faire negli Stati Uniti sono grandi show dedicati al mondo della creatività tecnologica ma anche un momento per celebrare il movimento di chi si appresta a rivoluzionare il mondo: Il Movimento dei Maker, inventori a tutti gli effetti, ma anche artigiani sia digitali che tradizionali. Una rivoluzione diversa dalla precedente, perché si sta verificando nei laboratori di casa, o nei garage, proprio come gli inizi della rivoluzione del PC; o ancora nei Fab Lab, laboratori dove nascono nuovi modelli di produzione manifatturiera, grazie anche alle nuove generazioni di stampanti 3D e allo sviluppo del digital design. Alla Maker Faire di Roma, a testimonianza di questa grande rivoluzione, potremo ammirare circa 200 strabilianti progetti realizzati da maker di tutta Europa, alcuni dei quali ideati per migliorare la vita di tutti. Alcuni esempi: Offgridbox la prima casa al mondo totalmente off-grid, ovvero autosufficiente e indipendente da tutte le reti (energia, acqua, gas, scarichi ecc), realizzata da un team di Arezzo; la stampante 3D portatile FoldaRap è l’unica stampante 3D portatile, pieghevole e a basso consumo energetico che si ripone in una valigetta; STIGglasses, gli occhiali digitali con cui è possibile registrare in formato video tutto quello che si sta guardando; Belluzzi Gooble Bike con cui si può pedalare tra le strade virtuali di Google Street View e sudare come al Giro d’Italia, una cyclette interattiva dotata di schermo interagisce con le pendenze delle mappe virtuali modificando la resistenza applicata sulle ruote; Ono, il robot espressivo il cui volto può riprodurre numerose espressioni umane e reagire agli stimoli esterni, prototipo a basso costo realizzato con materiali facilmente reperibili sul mercato può rivelarsi un ottimo compagno per i bambini che hanno problemi a percepire i segnali emotivi; Energica, la prima moto elettrica stampata in 3D. Maggiori informazioni disponibili sul sito www.makerfairerome.eu rmo ottobre 2013 63 & inbreve Imprese Mercato Innovazione e sostenibilità Nuova sede Num a Seoul Anche quest’anno Sandvik si conferma nella lista delle 100 società e istituzioni al mondo che si distinguono per l’innovazione, stilata da Thomson Reuters e basata sull’analisi dei brevetti, per rilevare il livello di conoscenza sviluppato nelle aziende: “Operiamo da oltre 150 anni sul mercato, e l’innovazione è sempre stata alla base del nostro successo - ha commentato Jan Lissåker, executive vice president del Gruppo Sandvik -. Questo riconoscimento sarà sicuramente fonte di ispirazione per i nostri dipendenti in tutto il mondo, affinché tutti noi continuiamo a lavorare instancabilmente e con impegno per mantenere e rafforzare la nostra leadership nel settore”. L’azienda svedese si riconferma anche nel Ftse4Good Index, che seleziona le aziende europee eccellenti nella gestione trasparente del business e nell’applicazione di criteri di sostenibilità, con progressi nella Corporate social responsibilty e nel rendere disponibili informazioni al pubblico e agli stakeholder, e relativamente a temi quali impatto ambientale, diritti umani e standard lavorativi. Num ha aperto una nuova filiale a Seoul, Corea del Sud, per servizi post-vendita, supporto applicativo e vendite, per servire il mercato delle macchine utensili CNC in crescita nel Paese, terzo mercato più grande dell’Asia e con un massiccio orientamento alle esportazioni, con una produzione locale che copre diverse applicazioni, tra cui taglio laser, foratura, rettifica e lavorazione di ingranaggi. Salgono così a quattro le sedi Num in Asia, con le due nella Cina continentale e quella di Taiwan. “Il successo produttivo della Corea del Sud crea sempre nuove opportunità per i produttori di macchine - spiega Robert von Arx, direttore reparto business development di Num -, in un ambiente costituito per lo più da pmi con risorse ingegneristiche limitate, ma dove anche le aziende più grandi devono affrontare problematiche analoghe. Qui potremo offrire supporto a tali società nel cogliere nuove opportunità, definendo sistemi CNC personalizzati adatti alle loro particolari applicazioni, creando soluzioni di macchine esclusive per accedere più rapidamente al mercato”. Vantaggi per i clienti che l’azienda porterà in mostra alla Simtos di Seoul il prossimo anno. Telecontrollo a Bologna Panasonic Electric Works Italia presenzierà al Forum Telecontrollo 2013, alla sua tredicesima edizione a Bologna il 6 e 7 novembre, che avrà al centro un convegno dal tema ‘Competitività e sostenibilità - Progetti e tecnologie al servizio delle reti di pubblica utilità’, per approfondire le tecnologie di comunicazione di rete. Panasonic intende dare un incisivo sostegno all’evento con un convegno dal titolo ‘Raccolta differenziata 2.0, il telecontrollo a servizio di un futuro sostenibile’, offrendo la propria pluriennale esperienza nel settore coniugando soluzioni hardware e software, mentre l’area espositiva metterà in evidenza diverse soluzioni Telecontrollo Panasonic: soluzioni basate sulle diverse architetture Gprs/ Umts disponibili, rispondenti ognuna a specifiche esigenze degli utilizzatori di tecnologia telecontrollo; soluzioni basate sulla funzionalità Open VPN, che rende trasparente la sottorete fisica presente; infine, l’apertura consentita dalla comunicazione con protocolli standard come Modbus, ModbusTCP, IEC60870 -5 -101 e 104. 64 rmo ottobre 2013 Tutelare la proprietà industriale Si è tenuto il 30 settembre al Centro Congressi Palacassa di Parma il secondo Salone della Proprietà Industriale, organizzato da Senaf, occasione per le imprese per incontrare professionisti e avere consulenza specialistica su marchi e brevetti, oltre che per partecipare a momenti di formazione su strumenti e finanziamenti disponibili per affrontare e prevenire la contraffazione per competere sui mercati interno e globali. Dati Uibm - Ufficio italiano brevetti e marchi - parlano di 67.005 domande depositate nel 2012, e di 5.599 brevetti per invenzione concessi, 49.106 marchi, 1.699 disegni e 2.197 modelli di utilità: nello specifico, sono stati 3.638 i marchi concessi nel comparto meccanico, e 870 i brevetti per invenzione e modello. L’evento sarà un’importante opportunità per le aziende per conoscere le modalità più efficaci per proteggere le proprie innovazioni di processo e di prodotto e i dati aziendali riservati, ma anche per sapere quali fondi ministeriali esistono a sostegno della proprietà industriale e come tali titoli, dati in pegno, siano fonte di credito, strumenti che le nostre aziende sfruttano molto poco per scarsa informazione. rmo ottobre 2013 65 & inbreve Imprese Mercato Nuovo pricing per il piping Sandvik ha aggiornato la struttura prezzi per l’intera gamma dei propri prodotti piping, che comprende tubi senza saldatura e saldati, flange e raccordi, e relativamente ai mercati Emea, ovvero Europa, Medio Oriente e Africa. L’intera gamma di piping e raccorderia prodotta è disponibile da stock tramite i centri di distribuzione Sandvik, ubicati in modo strategico in tutta l’area. “Siamo in grado di fornire a ogni cliente i prodotti a stock in modo rapido ed efficiente - dichiara Beat Wuersch, global sales manager della product area tube di Sandvik -. L’implementazione di questa nuova struttura di pricing ci permetterà di garantire ulteriore coerenza ai nostri clienti in Emea, e di focalizzarci sull’intera offerta di piping e raccorderia”. Il centro distribuzione italiano si trova a Milano, e l’intera gamma è consultabile sul sito www.smt.sandvik. com/it. Anniversari e novità Prima Power I Technology Days di Prima Power sono stati l’occasione per l’azienda del Gruppo Prima Industrie per celebrare tre diversi anniversari: 30 anni nella tecnologia della punzonatura, 20 anni nelle macchine bidimensionali e 15 come fornitore di soluzioni servo-elettriche per lavorazione della lamiera. Molte le novità presentate: l’integrazione del robot LST nella macchina per taglio laser Platino, un modulo di raccolta e impilamento che elimina la separazione manuale dei pezzi dallo scheletro. La serie premium LPe6f amplia la gamma The Combi, celle di produzione che integrano punzonatrice servoelettrica e taglio laser fibra con sorgente da 2 o 3 kW, mentre PunchBend è una soluzione che trasforma il materiale pre-tagliato in componenti prontamente piegati, con integrazione di software, punzonatura e piegatura servoelettriche e totale automazione. Un nuovo modello eP1-0212 amplia la gamma di piegatrici, con lunghezza area di lavoro di 1.200 m e 25 t di potenza di piega, e la famiglia software Tulus offre i nuovi Tulus Power Processing e Tulus Office. The Operator è infine un sistema avanzato di monitoraggio e assistenza per i clienti. Sostegno al manifatturiero in Europa Accordo Kennametal PEMtec Kennametal Extrude Home annuncia l’accordo con PEMtec per la fornitura della tecnologia di lavorazione elettrochimica di precisione Pecm, che grazie all’asportazione di truciolo elettrochimica potrà offrire ai clienti Kennametal precisione di lavorazione per geometrie complesse, praticamente in qualsiasi tipo di metallo, come acciaio altamente temprato, acciaio per cuscinetti a rulli, acciaio per metallurgia delle polveri e superleghe. La nuova tecnologia Pecm consente di risolvere con tecniche di lavorazione convenzionali, quali la fresatura, la rettifica o l’elettroerosione (EDM) applicazioni che fino ad ora non potevano essere prodotte se non con difficoltà. Kennametal intende così ampliare il proprio portafoglio applicativo, ad esempio nell’iniezione di carburante, dove le norme sull’inquinamento portano i costruttori a necessitare di una libertà progettuale che fin’ora era limitata dai metodi di produzione convenzionali, ma anche lavorazioni per le scatole del cambio automobilistiche e in altre aree del motore e del powertrain, così come nella produzione avanzata di componenti medicali di precisione. 66 rmo ottobre 2013 La manifattura in Europa ha raggiunto i 1.840 miliardi di euro di fatturato nel 2012, stando ai dati Orgalime, rappresentando il cuore pulsante dell’economia europea, come afferma il presidente Barroso, che ha espresso l’obiettivo di portare la manifattura europea a rappresentare dal 16% attuale al 20% del PIL entro il 2020. Sostegno che è di conforto, ha commentato Sandro Bonomi, presidente Orgalime e Anima, aggiungendo: “Mi auguro che tale obiettivo sia supportato dal sistema bancario che tuttora latita, perlomeno nei confronti delle aziende che oggi hanno come unica opzione quella di essere cedute a investitori del Middle e Far East”. Così come tiene il livello occupazionale in Europa, ma con differenze tra i vari Paesi: dati Istat mostrano infatti che in Italia i disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono saliti al 40,5%: “Occorre agire subito, riducendo il carico fiscale per l’assunzione di under 35 - ha detto Bonomi -, per agevolare percorsi di trasferimento di competenze verso i giovani e, in generale, alleggerire il peso del sistema fiscale a partire dal pagamento dell’Iva solo dopo aver incassato dai nostri clienti”. Wittenstein in cattedra al Polimi Nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Milano e il know-how di Wittenstein, il corso di Progettazione meccanica funzionale ospitato dal Dipartimento di ingegneria meccanica del prestigioso ateneo ha beneficiato di un primo incontro seminariale rivolto agli studenti del quinto anno: argomento della lezione è stato l’approfondimento dei principi di funzionamento, caratteristiche ed elementi di valutazione dei riduttori di precisione. Gli studenti sono stati guidati attraverso alcune esercitazioni pratiche su casi applicativi reali da Roberto Ghidelli, area manager & engineering di Wittenstein, in collaborazione con Hermes Giberti, docente Polimi, allo scopo di acquisire la capacità di calcolare e verificare in piena autonomia il corretto dimensionamento dell’intera catena cinematica, con il supporto del software proprietario Cymex di Wittenstein. La capacità critica è infatti un requisito oggi essenziale per orientarsi e valutare la trasmissione più idonea nel vasto panorama di soluzioni offerte dal mercato. Kennametal in Sudafrica Kennametal South Africa ha completato il trasferimento nella nuova sede di Boksburg East Industrial Sites, a Gauteng, espandendo la presenza di Kennametal nell’Africa sub sahariana, in linea con la strategia aziendale di crescere nei mercati emergenti e con l’obiettivo di servire più da vicino i clienti locali, in particolare nel settore movimento terra, offrendo il portafoglio completo di prodotti Kennametal e soluzioni personalizzate per i settori energia, attività minerarie di superficie e sotterranee, le costruzioni e i prodotti, la tecnologia e i servizi Tricon. La nuova sede combina in una sola location la produzione per il settore minerario, con investimenti in apparecchiature e infrastrutture avanzate, comprese le apparecchiature Tricon, ospita le vendite, il finance e l’amministrazione, e grazie a un flusso dei materiali continuo e integrato nei processi di produzione potrà garantire forniture con tempi di consegna più rapidi e un migliore margine competitivo. Centri UK per il manifatturiero Il governo britannico investirà 21 milioni di sterline in quattro nuovi centri per l’innovazione nel manifatturiero, al via nell’autunno 2013 con il contributo di 15 università del Paese e oltre 60 partner industriali. Quattro le aree di sviluppo: un primo centro per processi di lavorazione laser, in specifico nuove tecnologie industriali per consentire l’uso di un più ampio numero di materiali (con giunzione di materiali dissimili e sviluppo di laser pulsati ultraveloci per trattamenti non termici di superfici o materiali in bulk) e aumentare la qualità con costi ridotti in processi laser già consolidati (come la produzione rapida mediante tecnologia additiva, saldatura e micromachining). Gli altri tre centri saranno dedicati alla ricerca in elettronica su larga scala, alimentare e dispositivi medico-sanitari. Con queste nuove aggiunte, sale a 16 il numero di centri supportati dall’Engineering and physical sciences research council (Epsrc), l’organo del governo britannico che eroga finanziamenti per la ricerca in ingegneria e nelle scienze, per un totale di 45 milioni di sterline. rmo ottobre 2013 67 la nuova realtà industriale italiana per la produzione di rettificatrici e macchine multitasking, che ha unito sotto la stessa bandiera Morara, Decima, Tacchella, Meccanodora e Favretto. w w w. i m t g r i n d i n g g r o u p . c o m a licensee of GLEASON-PFAUTER IMT GRINDING GROUP: RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO IL MIGLIOR PUNTO DI VISTA SU PRODOTTI DI FISSAGGIO E TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO Bussole autofilettanti Filetti riportati elicoidali Prigionieri autoaggancianti Inserti filettati trilobati Spine e chiodi intagliati SALCA srl Via Jacopo della Quercia, 7/9 20149 Milano www.salca-srl.com Tel. 02 48000881 • Fax 02 4981955 ISO 9001:2000 cert. n°1626/1 FORSE NON LO SAPETE... ... 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L’applicazione della meccatronica spazia dai grandi sistemi industriali fino agli elettrodomestici e/o singoli componenti. In fiera per toccare con mano le moderne soluzioni Mecha-Tronika, il manifatturiero sotto i riflettori di Attilio Alessandri Strategie I l 23 ottobre 2013 si alzerà il sipario su Mecha-Tronika, la mostra delle intelligenze per la produzione industriale, nata dall’eredità di Bimec e Bias, due manifestazioni che, considerata l’evoluzione del manifatturiero e delle necessità produttive delle imprese, convergono oggi in un unico evento che propone molto più dell’offerta presentata da ciascuno singolarmente. L’evento ha cadenza biennale ed è organizzato da Efim-Ente Fiere Italiane Macchine e Fiera Milano, promosso e patrocinato dai rappresentanti ufficiali dei settori in 72 rmo ottobre 2013 mostra: Aidam, associazione italiana di automazione meccatronica; Imvg, Italian Machine Vision Group; Siri, Associazione italiana robotica e automazione e UcimuSistemi per Produrre, Associazione costruttori italiani macchine utensili, robot, automazione e di prodotti a questi ausiliari. Mecha-Tronika, raccoglie una sfida, quella di combinare conoscenze e discipline diverse, che la pone come rassegna delle soluzioni determinanti efficienza e flessibilità dell’azienda. Sintesi di tecnologia elettronica e informatica applicata alla meccanica, la meccatronica consente di ottimizzare la componente gestionale dei cicli automatizzati e logistici, simulare processi e risultati di una lavorazione, sorvegliare la catena di produzione e la qualità della stessa, elevare gli standard di sostenibilità ambientale e di lavoro: fattori che determinano le performance dell’azienda e dunque la sua competitività. Il comitato scientifico. Gli organizzatori, per meglio definire l’agenda tecnologica che guiderà la nuova rassegna dedicata a uno dei settori più promettenti per lo sviluppo del manifatturiero, hanno dotato Mecha-Tronika di un comitato scientifico composto da specialisti del mondo della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica, che lavorano con l’obiettivo di riflettere sui principali elementi che caratterizzano il dibattito sullo sviluppo della meccatronica a livello internazionale, così da poter perfezionare il progetto della kermesse sulla base delle prospettive di crescita e di creazione di valore maggiormente rilevanti per gli operatori del settore. Oltre alla definizione di tematiche e relatori che animeranno la qualificata rassegna convegnistica che accompagnerà la manifestazione, il comitato scientifico si occupa dell’organizzazione di ‘Mecha-Tronika open academy’. Lo spazio allestito all’interno di uno dei padiglioni di Fieramilano, Mecha-Tronika open academy ospiterà incontri b2b tra visitatori, espositori, player del settore, e, avvalendosi del contributo di Università, consorzi e centri di ricerca, proporrà una ricca esposizione di prototipi e soluzioni industriali. Scopo di Mecha-Tronika open academy, oltre a consolidare la collaborazione tra Università, centri di ricerca e industria, è discutere delle prospettive e delle esigenze che riguarderanno il comparto nel breve e medio termine, approfittando della presenza dei più importanti protagonisti del settore. L’obiettivo del Comitato Scientifico, coordinato da Domenico Appendino, presidente di Manufuture Italia, organo composto da specialisti del mondo della meccanica, dell’elettronica e dell’informatica, è quello di riflettere sui principali elementi che caratterizzano il dibattito sullo sviluppo della meccatronica a livello internazionale, così da poter perfezionare il progetto della manifestazione fieristica sulla base delle prospettive di crescita e di creazione di valore maggiormente rilevanti per gli operatori del settore. Cosa dire. Mecha-Tronika si propone come rassegna delle so- luzioni innovative in grado di determinare efficienza e flessibilità delle imprese appartenenti alla quasi totalità dei settori industriali: dall’automotive alle macchine e impianti per la lavorazione dei metalli, dall’elettrotecnica-elettronica alla farmaceutica, dalla cosmetica al medicinale, dall’alimentare al confezionamento, dalla chimica alle materie plastiche, dall’ottica ai componenti per arredo, dal trasporto alle telecomunicazioni. Come ha rilevato Luigi Galdabini, presidente di Efim-Ente Fiere Italiane Macchine, “la meccatronica è il tavolo su cui si gioca la partita per il futuro di tutto il settore meccanico, un settore che complessivamente vale il 36% del Pil del paese, con oltre due milioni di addetti. La manifestazione è destinata ad assumere immediata valenza internazionale, in virtù sia del prestigio di Fieramilano, sia della competenza di Efim, organizzatore di eventi quali EMO Milano e Bi-Mu”. rmo ottobre 2013 73 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Essere in buone mani di Matthias Ostern Strategie Per automatizzare procedure di verifica, operazioni di assemblaggio, o attività domestiche, sono necessari sistemi di presa flessibili. Innovativi bracci robotici e mani di presa spianano la strada ai robot per l’ingresso nel mondo degli umani. Un esempio concreto ci viene da una soluzione della Schunk 74 rmo ottobre 2013 C hi non ricorda le discussioni scatenatesi all’epoca dell’introduzione delle fotocamere digitali? Oggi tutte le preoccupazioni, le riserve e le paure sembrano scomparse: con noncuranza e in modo naturale, queste meraviglie di ingegneria digitale sono ora utilizzate anche da bambini piccoli o anziani tecnicamente meno esperti. Uno sviluppo paragonabile, affermano gli esperti di robotica, a quello che sta interessando ora il campo della robotica di servizio. Al contrario della robotica industriale che agisce in campi delimitati e chiaramente circoscritti, la robotica di servizio ha libero raggio d’azione e può essere di sostegno alle persone con compiti diversi. Ecco un esempio in cui si rende necessaria una interazione di diverse tecnologie: misurazione laser e sistemi di elaborazione di immagini forniscono una percezione dell’ambiente senza alcun tipo di contatto. Sensori angolari, di coppia e pressione, rilevano forze, momenti e pressioni, consentendo in questo modo al robot di muoversi autonomamente e di svolgere compiti di manipolazione che richiedono forza particolare. Modularità fattore di successo. Poiché le soluzioni della robotica di servizio vengono solitamente impiegate in modo libero e dinamico, i componenti devono essere leggeri, poco ingombranti e caratterizzati da un basso consumo energetico. Ai sistemi di presa utilizzati vengono indirizzate notevoli richieste: i moduli devono essere abbinati tra loro, attraverso un’integrazione meccatronica, in modo tale da dar vita a un piano coerente nel suo complesso. L’ideale è poter collegare tra loro moduli con interfacce meccaniche ed elettriche simili in una disposizione differente, così da poter realizzare una varietà di spazi di lavoro individuali, di geometrie e cinematismi, senza maggiorazione di costi. Nel programma modulare per i sistemi di presa meccatronici di Schunk sono già presenti numerose pinze e componenti di manipolazione che rispondono a questi requisiti. Possono essere utilizzati in applicazioni industriali, di misura e test, o in sistemi di assistenza, che sostengono le persone nella vita quotidiana. Una presa perfetta. La mano di presa modulare, guidata da motore elettrico, SDH-2 di Schunk è un chiaro esempio di ciò che è già possibile fare oggi. È ‘la prima mano di presa industriale al mondo con dita tattili’. Il modulo versatile ha sette gradi di libertà indipendenti ed è in grado di afferrare e posizionare gli oggetti più diversi senza tempi di scambio. Con i suoi 24 volt DC in corrente continua, è ideale per le applicazioni mobili nella robotica di servizio. Durante lo sviluppo i vantaggi della pinza per robot utilizzata industrialmente sono stati combinati con i vantaggi della mano umana. La mano SDH-2 dispone di tre dita tattili identiche. La mano può essere accoppiata dinamicamente al polso e due dita possono ruotare di 90 gradi in modo contrapposto. In questo modo la mano di presa controlla, tra le altre, le varie tipologie di presa ‘tre griffe, centrica’, ‘due griffe, parallela’ e ‘cilindrica’, così come molte altre varianti. I moduli congiunti possono generare coppie fino a 2,1 Nm per il modulo di articolazione prossimale e, rispettivamente, 1,4 Nm per quello distale, che è vicino ai valori della mano umana. Sensibilità a sensori tattili. Sei sensori tattili di spazio registrano le forze di contatto sulle superfici di presa. Grazie a questi sensori la mano è in grado di identificare gli oggetti più diversi e di maneggiare componenti in modo sicuro e delicato. In questo modo la mano dispone di una presa reattiva poiché i sensori sono in grado di riconoscere se un oggetto è stato afferrato in modo corretto o se è necessario correggere la presa. Inoltre è in grado di movimentare gli oggetti più diversi e di portarli nella posizione finale desiderata. L’intelligenza del modulo di presa risiede nel ‘polso’: la strategia di controllo necessaria per le diverse esigenze di presa può essere caricata come modulo di programma decentrato nella memoria della mano elettronica. Anche dal punto di vista meccanico la mano di presa presenta un certo numero di caratteristiche speciali: ad esempio le giunture e le articolazioni sono sigillate sia in modo statico sia dinamico e perciò protette da polvere e umidità. Al fine di garantire un elevato livello di sicurezza passiva, la pinza è priva di spigoli o bordi taglienti. Passanti speciali all’interno delle dita sigillate proteggono tutti i cablaggi. Velocità e forza di presa possono essere programmate in modo specifico secondo le proprie esigenze, in modo tale da evitare pericoli nelle operazioni di presa. In caso di ostacoli, le unità interne riconoscono nell’arco di un millisecondo un aumento di potenza e la mano reagisce di conseguenza. Braccio manovrabile. Secondo i parametri di presa della robotica di servizio anche i sistemi madre, come il braccio di presa, devono poter soddisfare i requisiti specifici della cooperazione uomo/ macchina. Con il braccio Powerball Lightweight Arm LWA 4P, Schunk ha reso standard un valido strumento di aiuto per applicazioni fisse e mobili, consentendo movimenti più agili. Gli elementi chiave del Powerball Lightweight Arm sono i tre ‘moduli Powerball’ che combinano La mano SDH-2 della Schunk unisce i vantaggi della pinza per robot utilizzata industrialmente con quelli della mano umana. I sensori tattili consentono un’impugnatura sensibile e affidabile. rmo ottobre 2013 75 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Strategie Le tre dita di presa intelligenti consentono le più svariate varianti di presa. Il braccio LWA 4P è un aiuto valido e intelligente per la robotica di servizio. insieme i movimenti dei due assi. L’elettronica di controllo è integrata nell’unità. Posizione, velocità e coppia sono regolati in modo flessibile. Poiché le linee di alimentazione per pinze e applicazioni sono all‘interno, non sono presenti cavi esterni. Grazie all’intelligenza integrata, le interfacce di comunicazione universali, la tecnologia wireless per il trasferimento dei dati e l’alimentazione del braccio possono essere integrati in modo rapido e semplice nei sistemi di controllo esistenti. Il sistema di controllo dispone anche di un CoDeSys-SPS completo, che consente di effettuare operazioni complesse anche senza accesso di- 76 rmo ottobre 2013 retto al sistema e, in caso di necessità, di controllare completamente il sistema periferico. Il braccio Powerball Lightweight Arm può essere controllato o programmato tramite un dispositivo portatile con display touch. Applicazioni versatili. L’alimentazione 24 V DC consente applicazioni mobili o in luoghi differenti. La costruzione leggera e i motori Torque di ultima generazione portano la ‘fame di energia’ del braccio a una media di 80 W. Con un peso proprio di 12 kg il braccio LWA 4P è in grado di gestire carichi dinamici fino a 6 kg. Il design intelligente esclude il pericolo di fratture o tagli durante il movimento, ed è quindi ideale per l’impiego in contesti in cui è prevista la presenza di persone. Per soddisfare le particolari esigenze di spazi di lavoro uomo/macchina senza barriere, il sistema di controllo può essere dotato di uno speciale limitatore di potenza, che delimita la potenza massima per l’intero processo. In base all’analisi dell’applicazione e dei rischi, è possibile integrare sistemi di sicurezza semplici e poco costosi, che consentono al braccio Powerball Lightweight Arm e all’uomo di condividere lo stesso spazio di lavoro. Prima adesso sempre PP KABELSCHLE ANNI DA OLTRE 50 Tecnologia testata nelle applicazioni di tutto il mondo La qualità dei portacavi KABELSCHLEPP: s¬¬'AMMA¬DI¬PRODUZIONE¬IN¬POLIAMMIDE¬ACCIAIO¬E¬SISTEMI¬IBRIDI¬PER¬OGNI¬SOLUZIONE¬APPLICATIVA s¬,ARGHEZZE¬DISPONIBILI¬CON¬PASSO¬DI¬¬MM s¬0Iá¬DI¬¬VARIANTI¬IN¬ACCIAIO¬E¬POLIAMMIDE s¬,ARGHEZZE¬DI¬CATENA¬DA¬¬A¬¬MM s¬0ESO¬PROPRIO¬DELLA¬CATENA¬DA¬¬GR¬A¬¬KG¬PER¬METRO s¬¬$ALLE¬SINGOLE¬MAGLIE¬SINO¬AI¬SISTEMI¬COMPLETI¬PRONTI¬PER¬IL¬MONTAGGIO KABELSCHLEPP ITALIA SRL Via Massari Marzoli, 9 · I - 21052 BUSTO ARSIZIO (VA) · Tel: +39 0331 35 09 62 · Fax: +39 0331 34 19 96 · www.kabelschlepp.it RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Produttivirobotica e sicuri Bellezza di Elena Castello Strategie Omnicos, IDM Automation e Mitsubishi Electric hanno creato insieme una linea di assemblaggio di contenitori (trousse) per ombretti. IDM Automation ha prestato la massima cura nella scelta dei partner tecnologici per realizzare una nuova linea di assemblaggio, in un settore come quello della cosmesi, dove l’involucro può determinare il successo o il fallimento di un nuovo articolo sul mercato 78 rmo ottobre 2013 N ell’industria cosmetica tutto è molto veloce, la produzione è stagionale e si adegua alle mode e alle campagne di marketing dei produttori finali. Gli impianti lavorano a ritmi di 4.000-5.000 pezzi all’ora, con estrema delicatezza nella presa per assicurare la qualità massima di tali pezzi. Omnicos Group è contoterzista del settore cosmesi, ha la sua sede principale a Romanengo, in provincia di Cremona, in un’a- La linea può assemblare in contemporanea su due piste 4.000 pezzi/h, con un ritmo di 66 battute/min. rea dove si concentra l’80% dei contoterzisti europei del settore. Il gruppo produce lucidalabbra e rossetti in stick, mascara, ombretti liquidi o in polvere, smalti per unghie, e nelle sue linee produttive vengono anche assemblati i contenitori e confezionati i prodotti. La percentuale di export attuale è pari al 35-40%, la Germania è uno dei principali Paesi di sbocco. Il Gruppo è abituato a realizzare tutto internamente. Il processo inizia nei laboratori R&D, dove si studiano nuove composizioni formulistiche che dopo vari test interni vengono sottoposte al cliente finale. Una volta approvate, gli articoli sono inviati in produzione per essere inseriti nei loro contenitori, chiusi e confezionati. Il Gruppo punta oggi molto sull’innovazione, non solo di prodotto, ma anche di processo, alla ricerca di nuove soluzioni di automazione e robotica per risolvere criticità e complessità applicative sulle linee. Per realizzare la linea di assemblaggio, Omnicos si è rivolta a IDM Automation, produttore di macchinari per il riempimento dei cosmetici, che a sua volta ha coinvolto Mitsubishi Electric in qualità di partner per la soluzione di robotica e automazione a bordo linea. Funzionamento della linea. A dicembre 2012, IDM Automation e Mitsubishi Electric hanno studiato, progettato, realizzato e consegnato a Omnicos una linea di assemblaggio contenitori per ombretti a due piste lunga 18 m. In funzione nei reparti Omnicos dall’inizio di maggio 2013, la linea può assemblare in contemporanea su due piste 4.000 pezzi/h, con un ritmo di 66 battute/min. Le operazioni della linea iniziano con il caricamento automatico della base rovesciata del contenitore da parte di un vibratore - due pezzi alla volta sulle due piste - e con la verifica della presenza e del corretto posizionamento del contenitore sulla linea. Successivamente un robot in trecking con l’etichettatrice applica l’etichetta sul fondo delle basi del contenitore sincronizzando l’uscita dell’e- tichettatrice con il movimento del robot che applica l’etichetta. Seguono il controllo della presenza dell’etichetta tramite fotocamera, il ribaltamento della base a testa in su e l’applicazione della colla all’interno del contenitore, con relativa verifica della presenza della colla tramite fotocamera. Altri due robot - in grado di eseguire una presa posizionata - inseriscono poi la cialda di ombretto compatto nel contenitore, con l’adeguato posizionamento della scritta sulla cialda, la quale viene verificata tramite altre due telecamere dai fine nastri di ingresso, mentre un altro sensore verifica la presenza della cialda all’interno del contenitore. L’applicazione del coperchio, con ricerca automatica della posizione, è affidata a due ulteriori robot. Un ultimo sensore verifica la presenza del coperchio e un sesto robot scarica i contenitori chiusi dalla linea su una macchina confezionatrice, per packaging singoli o multipli con relative codifiche in automatico tramite sistemi laser ed etichettatrici. rmo ottobre 2013 79 Strategie RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO I robot utilizzati. I sei robot a bordo della linea di assemblaggio, tutte unità stand alone, sono di Mitsubishi Electric, quattro scara modello RH-6FH5520 e due scara modello RH-6SDH5520, così come di Mitsubishi Electric sono il pannello operatore GT16, i servomotori MR-J3B gestiti direttamente dai robot e gli inverter FR-D720SC. Tramite connessione Ethernet, il pannello GT16 controlla direttamente i servomotori, i sistemi di visione e i sei robot. Questi ultimi, a loro volta, sono direttamente connessi ad alcuni assi aggiuntivi MR-J3B e, tramite I/O digitali, agli inverter, gestendone direttamente l’avanzamento in linea. Mitsubishi Electric ha adoperato per la linea sei scara stand alone per garantire la massima versatilità e la possibilità di far lavorare i robot anche in modo completamente indipendente. Le criticità di questa linea di montaggio non erano solo nel manipolare prodotti piccoli, delicati, il cui aspetto estetico è molto importante, con la massima precisione, ma anche poter gestire e lavorare in tempi stretti una grande varietà di forme, materiali e packaging per soddisfare le richieste dei clienti di Ominicos Group. La collaborazione tra Mitsubishi Electric e 80 rmo ottobre 2013 IDM Automation ha permesso di superare efficacemente queste criticità. Infatti, sono stati adoperati sei robot scara al posto di assi motorizzati per il controllo delle operazioni di assemblaggio principali, per dare alla linea sia la capacità di adattarsi a cambi di lavorazione frequenti sia un’immediata comunicazione tra tutti i componenti e i dispositivi a bordo. Inoltre, grazie alle librerie dell’Hmi GT16 di Mitsubishi Electric e alla presenza di function block riutilizzabili, sono state ridotte notevolmente le linee di codice da scrivere e sono state impostate le diverse funzioni di movimento direttamente dal pannello Hmi. Per questa linea era necessario programmare fino a 10-15.000 righe di codice, il che comporta, in fase iniziale, tre o quattro settimane di sviluppo e programmazione. Grazie alla soluzione di Mitsubishi Electric, la linea è stata programmata in tre-quattro giorni e sono stati gestiti gli assi aggiuntivi in pochi minuti. Dopo qualche settimana dall’entrata a regime della linea, il team di Omnicos ha evidenziato alcuni aspetti tecnici che hanno migliorato le attività di assemblaggio come la visualizzazione e la gestione dei dati di produzione. È possibile gestire l’intera linea di 18 m e tutti i sei robot scara a bordo con un solo pannello Hmi GT16 e, da un unico punto operatore, correggere quote, velocità, punti o richiamare cicli senza utilizzare PLC o altri dispositivi di controllo aggiuntivi. Il team del gruppo ha valutato positivamente la possibilità di svolgere queste operazioni remotizzando l’Hmi su device mobili come l’iPad, oltre al fatto di poter utilizzare nel GT16 filmati a supporto dell’operatore e di poter configurare una rete wireless direttamente a bordo macchina. Infine, nel progetto Idm per Omnicos sono state decisive anche alcune funzioni dei robot scara Mitsubishi Electric, a partire da quelle più tradizionali come la fibra ottica integrata per la gestione di assi aggiuntivi - fino a un massimo di otto - e la comunicazione diretta con i pannelli e con i sistemi di visione, a quelle più avanzate della nuova Serie F, come la protezione IP65 della cover completamente chiusa e il passaggio cavi interno al robot, la robustezza, l’elevata velocità di prelievo e deposito (0,29 secondi per ciclo standard), la ripetibilità sul punto di un centesimo di millimetro e la funzione di conveyor tracking integrata nell’unità di controllo del robot. Celle di carico Miniature Load Cells 8416 e 8417 www.burster.it celle di carico 8416-8417 A4 20130111.indd 1 11-01-2013 20:30:41 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Speciale SSp pec eccia ialle ia e assemblaggio assssem embl mblla ag gg giio Produttivi e sicuri di Silvia Calabrese Strategie I robot di Tiesse Robot, distributrice sul territorio italiano dei prodotti Kawasaki e degli scara di Toshiba, rappresentano una soluzione interessante per le linee di assemblaggio e sono anche in grado di compiere molteplici ulteriori funzioni come saldatura, palettizzazione, pressopiegatura ecc. Non mancano nella gamma aziendale, software sofisticati e soluzioni altamente specializzate 82 rmo ottobre 2013 T iesse Robot, con sede a Visano (BS), distributrice sul territorio italiano dei robot Kawasaki e dei robot scara di Toshiba, è in grado di fornire al mercato un ampio ventaglio di soluzioni fra le quali spiccano la nuova gamma di robot Kawasaki serie RS; BX; YF e YS con struttura a bracci paralleli e i modelli scara Toshiba serie THL e THP. Sono inoltre a disposizione le recenti innovative isole robotizzate di palettizzazione, di saldatura ad arco con posizionatori orbitali per componenti macchine movimento terra, di saldatura a resistenza, un’isola di pressopiegatura con robot BX100 a polso cavo e software Off lineTS Bent e un’isola dotata di quattro robot, per la lavorazione e montaggio di elementi blindosbarra. La gamma Kawasaki. La tecnologia Kawasaki ha consentito di introdurre continui perfezionamenti nell’utilizzo dei robot, oggi all’opera in comparti che spaziano dalla metalmeccanica alla fonderia, dall’alimentare alla movimentazione dei cartoni fino alle linee di imbottigliamento. La proposta di Tiesse Robot si articola in una gamma di robot completa: nello specifico, la linea Kawasaki propone robot da 3 a 700 kg di portata con gamme intermedie di 130-300 kg per soddisfare le più svariate esigenze di automazione industriale. Il robot a struttura parallela YF003, secondo i tecnici di Visano, costituisce un punto di riferimento sul mercato per le caratteristiche dell’area di lavoro e per la velocità di movimentazione. Nato specificamente per le esigenze del packaging, il robot si presenta in versione wash down come standard e come opzione in classe IP 67. Da segnalare anche il nuovo robot compatto YS002 ad articolazione parallela per operazioni di packaging e montaggio. Una caratteristica importante di entrambi i modelli è la struttura cinematica che monta il motore dell’asse 4 sull’asse (senza necessità di aste di rinvio). In tal modo viene migliorata drasticamente l’affidabilità del robot. Inoltre l’asse 4 include un distributore rotante per l’aria, in tal modo alleggerendo l’organo di presa e consentendo un carico effettivo superiore. Fibra di carbonio e leghe in titanio danno a questi robot prestazioni estreme. Dati i volumi produttivi, i nuovi robot Kawasaki a cinematica parallela YS02N e YF03N, trovano impiego in tutte le applicazioni picking ad alta velocità sia nei settori dell’assemblaggio e della meccanica, sia in quelli del food, cosmetico e farmaceutico. L’abbinamento dei robot antropomorfi ai nuovi robot a cinematica parallela YF03N e YS02N completa una gamma adatta a tutte quelle operazioni di packaging e montaggio, in cui la velocità rappresenta il must per eccellenza. Antropomorfi a sei assi. Tiesse Robot dispone anche della serie di robot RS antropomorfi a 6 assi, ad esempio il modello RS5L avente sbraccio di 900 mm, che, insieme con il più piccolo RS5N, rappresenta una valida soluzione di inserimento in linea dove sono richieste elevate cadenze e bassi ingombri; la gamma RS presenta soluzioni da 3 a 80 Kg di portata, permettendo di soddisfare le più svariate esigenze. Kawasaki produce anche robot pressurizzati con il polso IP67 e il corpo IP65 e con elettrovalvola bistabile alloggiata nel braccio, e copre, con modelli antropomorfi ‘estremamente veloci, precisi, versatili e a basso consumo energetico’, il settore delle manipolazioni di carico limitato, ma con cicli molto spinti, focalizzandosi in prospettiva su settori strategici quali il medicale e il farmaceutico, per il quale sono in lancio sul mercato appositi modelli con specifiche richieste per gradi di protezione, emissione e lavaggi con agenti come VHP ecc. Il robot Kawasaki RS05N prevede: 6 assi, portata 5 kg, raggio 700 rmo ottobre 2013 83 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Strategie mm; il robot Kawasaki RS05L prevede: 6 assi, portata 5 kg, raggio 900 mm. I test e il software. I laboratori Tiesse Robot hanno testato i nuovi modelli su cicli campione reali in applicazioni di pick & place e hanno confrontato i dati ottenuti con robot scara prestazionali. I risultati sono stati sorprendenti. In pratica possiamo affermare, dicono i tecnici dell’azienda, che oggi non esiste più la differenza di prestazioni in termini di tempo ciclo tra un robot scara e un antropomorfo veloce Kawasaki. Il linguaggio di programmazione Kawasaki AS, frutto di più di 40 anni di affinamento continuo, comprende un set di istruzioni potentissimo per risolvere anche le applicazioni più complesse. La funzione multitask (inclusa nella configurazione standard) consente la gestione dei segnali e dei dialoghi via Ethernet in TCP/IP e UDP verso supervisori e sistemi di visione. Tanta potenza di calcolo richiede una interfaccia operatore potente e di semplice impiego. La tastiera di programmazione Kawasaki consente la creazione di un pannello di interfaccia operatore con pulsanti, selettori, finestre di testo. Il tutto con una gestione su ampio touch screen a colori. 84 rmo ottobre 2013 Nuova Serie BX. La nuova serie dei robot Kawasaki BX è stata studiata in particolare per il settore della saldatura a resistenza ed è ottimizzata per le operazioni di spot welding. La realizzazione di questo prodotto scaturisce da un’esigenza di elevata flessibilità nelle linee di produzione, nello spazio d’installazione minimo richiesto, nel risparmio dei costi d’energia e nell’alta capacità produttiva. Kawasaki ha trasferito nella progettazione del nuovo robot tutta la sua esperienza derivante dalla fornitura, da decine di anni, dei robot all’industria automobilistica. Il robot è proposto in due modelli: BX100N e BX200L, concettualmente simili, ma differenziati per la portata e per l’area di lavoro. Un’altra caratteristica deriva dalla presenza di un polso cavo con un foro di 63 mm che permette il passaggio dei cavi di azionamento del motore della servo pinza e di potenza per il trasformatore della stessa e, ai robot, di poter lavorare affiancati senza creare interferenze nei cavi e nelle connessioni sospese all’esterno delle macchine. L’utilizzo di particolari motorizzazioni e la connessione con l’ultima generazione di controllori di tipo E, con una particolare routine per il calcolo delle accelerazioni e decelerazioni, ha consentito di ridurre i cicli di lavoro di circa il 15/20%, mentre il disegno della base richiede uno spazio a terra di circa il 50% in meno rispetto al modello ZX, che rimane comunque in produzione per le applicazioni di manipolazione veloce. Il grado di protezione del polso è sempre IP67; il peso totale del robot è invece di circa il 70% in meno dell’equivalente modello ZX. Le due aree di lavoro previste permettono l’inserimento di questi robot in qualsiasi tipologia di impianto produttivo. Tutti questi robot sono gestiti dal controllore Kawasaki serie E, che con espansione esterna può arrivare a controllare fino a 14 assi. Dotato di multifunction panel per la programmazione con Lcd touch screen, permette l’esecuzione di comandi non di movimento 15 volte più veloci e con programmi paralleli e robot in movimento 18 volte rispetto ai controllori precedenti. La capacità di memoria standard è di 8 megabyte per la memorizzazione di 80mila step di programma. Un ulteriore aiuto per l’operatore deriva dal fatto che tutte le funzioni ausiliarie sono supportate da ‘help’ online che descrivono la logica delle funzioni stesse. Una doppia porta Ethernet e il Seriale Rs232C permettono una connessione ottimale con i sistemi di controllo linea e con ogni tipo di sensoristica. Il controllore supporta funzioni di conveyor tracking a singolo e doppio trasportatore. La gamma scara Toshiba. L’offerta di Tiesse Robot è completata dai velocissimi robot scara della casa Toshiba che, con un range di portate variabile da 1 a 20 kg e sbracci da 180 a 1.250 mm, ben si adattano alle manipolazione in linee di packaging in svariati settori industriali. Tiesse Robot ha recentemente introdotto anche i nuovi scara Toshiba sospesi ed equipaggiati con soffietti per operazioni in clean room, riuscendo così a fornire una linea ancora più ampia: tutti i modelli sono dotati di controllori all’avanguardia gestiti da CPU estremamente veloci e che evidenziano una connettività ai principali bus di campo per una corretta integrazione all’interno dei sistemi. La nuova gamma scara Toshiba THL è stata progettata per ottenere il miglior rapporto prezzo-prestazioni. La serie è composta da cinque modelli omogenei: THL300, con portata max 5 kg, raggio 300 mm ripetibilità +/- 0,01 mm; THL400 portata max 5 kg, raggio 400 mm ripetibilità +/- 0,01 mm; THL500 portata max 5 kg, raggio 500 mm ripetibilità +/- 0,01 mm; THL600 portata max 5 kg, raggio 600 mm ripetibilità +/- 0,01 mm; THL700 portata max 5 kg, raggio 700 mm ripetibilità +/- 0,01 mm. Toshiba ha realizzato la serie con il chiaro obbiettivo della riduzione dei consumi, senza limitare le prestazioni. La nuova serie Toshiba THL si pone quindi come un riferimento per elevate prestazioni, bassi consumi e semplicità di impiego, dice il costruttore. Il robot scara Toshiba THP 550 è una macchina a elevatissima velocità (circa 120 cicli al minuto con 24 ore operative), che esegue anche cicli da 0,29 secondi per breve durata. La sigla 550 indica il braccio di lavoro con un asse verticale Z che permette di avere corse da 150 o 300 mm. Questo robot è stato concepito per operazioni di packaging anche in linee multiarm operanti su convogliatori in movimento. Per raggiungere queste performance, è stato collegato il nuovo controllore TS 3000 particolarmente compatto ma potente, equipaggiato con due porte seriali e una porta ethernet, una porta usb e con due ingressi per encoder atti a pilotare le funzioni di inseguimento del pezzo per la presa da nastro trasportatore. Robot e controllore gestiscono anche un hardware Plc per la gestione contemporanea in alta velocità dei segnali di ingresso e uscita. Il controllore è dotato di scheda a 32 ingressi e 32 uscite, in aggiunta alla disponibilità opzionale di bus di campo come Profibus e Device Net. Sul braccio robot sono disponibili 8 segnali di ingresso e 8 uscite, 4 passaggi area per la gestione degli organi di presa. Assieme al robot viene sempre fornito un cd con un simulatore per personal computer, che può essere direttamente collegato al robot per la programmazione dello stesso senza l’ausilio della tastiera di programmazione. Tutti i robot possono essere collegati al pacchetto di visione Ts Vision, espressamente sviluppato dall’azienda, atto a fornire un potente e flessibile strumento per le operazioni di packaging palettizzazione e depalettizzazione dei robot e dotato di capacità di guida multirobot. Soluzioni speciali. Tiesse Robot è in grado di fornire anche impianti su misura come isole robotizzate di palettizzazione, di saldatura ad arco per macchine movimento terra, di saldatura a resistenza, isole di pressopiegatura con robot a polso cavo e software Off lineTS Bent e isole per la lavorazione e montaggio di elementi blindosbarra. rmo ottobre 2013 85 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO 450 capsule di caffè RMO speciale assemblaggio al minuto di Attilio Alessandri Gima del Gruppo IMA è specializzata nella progettazione e costruzione di sistemi modulari per l’imballaggio primario e l’assemblaggio. Ma non è tutto, gli impianti possono eseguire anche l’astucciamento e la palettizzazione. Il ruolo dell’automazione pneumatica SMC Strategie C iò che colpisce arrivando in Gima è inevitabilmente la scultura che capeggia all’ingresso. Si tratta della porta Ianua Mundi, opera dello scultore Luigi Mattei riconosciuta a livello internazionale e patrimonio dell’Unesco, la più grande porta d’Europa. È questo uno dei frutti della passione per l’arte che contraddistingue i fondatori di questa realtà bolognese: opere scultoree ma anche dipinti si trovano in ogni luogo, dal giardino, alla reception, alle aree di servizio. Ad essere sinceri ogni particolare di Gima resta impresso: i giardini d’inverno realizzati in simbiosi con la struttura della sede, l’e- 86 rmo ottobre 2013 strema pulizia ed ordine, il candore delle pareti, la cordialità e solarità delle persone, caratteristica forse tipicamente emiliana. Oggi Gima si colloca ai vertici mondiali del settore dell’assembly e packaging, ed è una delle realtà primarie del Gruppo IMA divisione di IMA Industries. Per capire come si è arrivati fin qui ci siamo fatti raccontare la sua storia da Alessandro Nobili, product manager del settore capsule. “Gima è nata negli anni 70, creava macchine per il settore Media che assemblavano e confezionavano componenti plastici e metallici. Negli anni ha seguito l’evoluzione del mercato pas- sando dalle VHS ai compact disc, è stato un percorso importante che ha permesso a Gima di acquisire quelle conoscenze derivate dal confezionamento di cassette e DVD che, una volta avviatosi il fisiologico declino del settore nei primi anni del 2000, le ha permesso di entrare con successo nei settori candy e gum”. Dal cacao al caffè. Nel 2006 è creata la prima macchina per il cacao, nel 2007 la prima riempitrice per il caffè, nel 2008 arrivano i primi impianti dedicati al confezionamento di prodotti farmaceutici. La chiave di volta è l’acquisizione nel 2010 di questa bella realtà da parte di un noto gruppo industriale, IMA, neanche a dirlo leader mondiale nella produzione di impianti per i suddetti settori. Il colosso vede in questa piccola realtà un potenziale che, una volta espresso, ha dato ragione a IMA di questo investimento. “Il nostro mercato di riferimento è mondiale, lavoriamo con le principali multinazionali dei nostri settori di riferimento. Grazie alla nostra specializzazione nel coffee abbiamo clienti anche in Italia, sappiamo tutti che il caffè è un prodotto importante per noi italiani” ha detto Nobili. “Uno dei nostri punti di forza, che ci viene dall’appartenenza al Gruppo IMA, è certamente la possibilità che offriamo ai nostri clienti di avere un impianto completo: dal packaging primario, all’astucciamento fino alla palettizzazione”. Sistemi modulari. “In Gima - ha sottolineato Nobili - ci occupiamo di tre settori principalmente: capsule, assemblaggio, confezionamento, soprattutto nel settore candy e gum. Siamo una realtà all’avanguardia nel coffee capsule, proponiamo soluzioni innovative e studiate per semplificare sia i processi, sia il loro controllo. Ne è esempio il nostro impianto per capsule 595”. La 595 è una macchina balcony solution: tutta la parte meccanica, cinematica ed elettrica è posizionata sul retro dell’impianto mentre tutto ciò che opera sul prodotto è posto frontalmente. Inoltre è stata studiata in modo da essere modulare, ogni unità è estraibile, tutte condizioni che garantiscono una facile e veloce manutenzione. La 595 può essere altamente personalizzata per la lavorazione di una vastissima gamma di prodotti e per l’impiego di un’ampia varietà di materiali da confezionamento. Gima può integrare la macchina con il modulo di estrazione dell’ossigeno a seconda delle esigenze dell’utente realizzando così un unico gruppo compatto e funzionale. La pneumatica impiegata nella 595 è SMC: dalle valvole SV2000, ai cilindri CQ2, i pressostati ZES40A e ISE40A. “SMC ci garantisce l’affidabilità e le performance elevate di cui abbiamo bisogno - ha rimarcato Nobili - per una macchina come questa che lavora 450 capsule al minuto. Per noi avvalerci di SMC è importante, è la realtà leader nel settore e lo è ancora di più se pensiamo alla movimentazione di piccole parti fatta a mezzo di tecnologia pneumatica. La vasta gamma e la disponibilità dei tecnici SMC sono il plus che completa il quadro della nostra collaborazione”. Cosa dire. Gima a oggi si posiziona in una fascia di mercato medio/alta, molti sono i progetti in essere per il coffee capsule. “Vogliamo creare una macchina con diverse funzioni operative dedicate al trattamento delle capsule, vogliamo ampliare la gamma e stiamo lavorando per progettare queste unità. In Gima è fondamentale l’investire in ricerca e sviluppo e ancora una volta l’appartenenza al Gruppo IMA ci permette la condivisione di conoscenze anche durante queste fasi di studio delle soluzioni”, ha concluso Nobili. Ricerca e sviluppo, condivisione delle conoscenze, grande attenzione alla personalizzazione degli impianti, flessibilità e know how: queste le caratteristiche di Gima, questi i punti di forza su cui l’azienda vuole concentrarsi per affrontare nuove sfide e uscirne vincitrice. rmo ottobre 2013 87 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Occhi vigili Produttivi e sicuri sulla qualità Strategie di Francesca Magri 88 rmo ottobre 2013 Miniature Precision Components (MPC) ha scelto i sensori di visione Checker di Cognex per prevenire difetti ed errori nella fase di assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio presso uno dei suoi stabilimenti, ma anche nell’ottica di un sostanziale miglioramento dei propri livelli di produttività O ggi più che mai, la fornitura di componenti alle principali aziende automobilistiche non lascia spazio ad errori. Per questo motivo, Miniature Precision Components (MPC) utilizza tre sensori di visione per garantire l’assenza di errori dall’assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio presso il suo stabilimento a Prairie du Chien, nel Winsconsin (USA). Grazie a 41 macchine per lo stampaggio con dimensioni comprese tra 25 e 550 tonnellate, questo stabilimento di 100.000 metri quadrati impiega circa 450 dipendenti. I quattro stabilimenti produttivi MPC generano ricavi di circa 167 milioni di dollari l’anno dalla fornitura di componenti e assemblaggi stampati a iniezione di alta qualità a industrie automobilistiche e commerciali. Oltre ai tappi dell’olio, nello stabilimento viene prodotta una serie di componenti e assemblaggi termoplastici, tra cui si annoverano valvole di controllo pressione, alloggiamenti per termostati e porte di collegamento rapido per i sistemi di controllo delle emissioni. La qualità attraverso l’automazione. “L’automazione è sinonimo di qualità, e i sistemi di visione sono stati una componente chiave della nostra strategia negli ultimi sette anni”, spiega Shane Harsha, direttore tecnico MPC. Un sistema di assemblaggio automatizzato di tappi dell’olio ne è un esempio. In MPC, il funzionario che si occupa della strumentazione e dell’automatizzazione, Brian Champion, ha recentemente aggiunto alla tradizionale strumentazione i sensori di visione Checker di Cognex. L’aggiornamento si è dimostrato estremamente vantaggioso in termini economici e ha migliorato la ripetibilità, per offrire una produzione di tappi dell’olio privi di difetti e più efficiente. Il sistema di assemblaggio dei tappi per l’olio MPC installa gli L’assemblaggio dei tappi dell’olio è a prova di errore grazie ai sensori di visione Checker di Cognex. anelli di tenuta in tappi termoplastici stampati, e in seguito esegue la stampa sulla parte superiore dei tappi. Il sistema adotta due alimentatori a vasca vibrante del diametro di circa 4 piedi: uno alimenta gli anelli, l’altro i tappi dell’olio. Un alimentatore a vasca vibrante è composto da un’ampia vasca con una canaletta spirale a lato. Quando la vasca vibra, i componenti si dirigono uno per volta sulla canaletta verso un trasportatore in linea. Al termine del trasportatore in linea, un braccio di prelevamento trasferisce gli anelli alla prima stazione su un quadrante di assemblaggio rotante. Dopo che è stato caricato un anello nel quadrante, viene indicizzato alla seconda stazione. Lì un altro trasportatore in linea alimenta i tappi vuoti dall’altro alimentatore a vasca vibrante a un secondo braccio di prelevamento, che spinge i tappi sulla parte superiore delle tenute. Il tappo assemblato e la tenuta proseguono sul quadrante rotante attraverso la tampografia fino alle stazioni di ispezione finali che completano il processo. Orientamento del componente. ll rigido controllo dell’anello e l’orientamento dei tappi è essenziale perché la tenuta sia installata correttamente e offra un buon funzionamento del tappo dell’olio. Il tappo, inoltre, deve avere il giusto orientamento prima della tampografia per soddisfare i rigidi requisiti di qualità. Poiché la strumentazione e i sensori tradizionali nel sistema di assemblaggio dei tappi si sono rivelati inaffidabili, MPC ha scelto tre sensori di visione Checker 202 per garantire il corretto orientamento dell’anello e dei tappi. Il primo rileva gli anelli invertiti tra la vasca dell’alimenta- rmo ottobre 2013 89 RMO SPECIALE ASSEMBLAGGIO Strategie tore vibrante e il trasportatore in linea. Un secondo sensore di visione controlla che l’anello sia correttamente posizionato sul quadrante prima di applicarvi il tappo. Un terzo sensore assicura, invece, il corretto orientamento del tappo prima di assemblarlo e di stamparlo. Eliminazione degli anelli ribaltati. Ogni anello presenta un cordone di saldatura a un lato. Il cordone deve essere posizionato rivolto verso il basso quando si posiziona la tenuta sul quadrante di assemblaggio. Se ha una posizione diversa, la macchina si spegne. L’operatore dovrà quindi intervenire e riposizionare la tenuta prima di riavviare la macchina. La strumentazione meccanica sulla vasca dell’alimentatore è stata progettata per evitare che gli anelli ribaltati interferiscano con il processo. Tuttavia questa non era affidabile e gli anelli leggermente deformati o non perfettamente appiattiti talvolta riuscivano ad eluderla e venivano caricati al contrario, provocando l’arresto della macchina. “L’operatore doveva girare queste tenute e riavviare la macchina, e questo comprometteva notevolmente l’efficienza del processo - dice Harsha -. Con un calo di produzione da 360 a 200 tappi l’ora, il costo annuale dei tempi di inattività è pari a 20.000 dollari. Poiché il nostro obiettivo è raggiungere i massimi volumi di produzione, tale costo potrebbe aumentare a 120.000 dollari l’anno”. Presso la sede MPC a Walworth, sono stati introdotti i nuovi sensori di visione Cognex Checker. La scelta è ricaduta sui sensori di visione Checker 202 perché dotati di forma grafica di linguaggio Ladder Logic, semplice ma 90 rmo ottobre 2013 potente, che consente di collegare i singoli sensori di ispezione Checker direttamente alle uscite, per risolvere con facilità le applicazioni più complesse. Configurazione semplice. Utilizzare Checker è semplice, così come selezionare il sensore di rilevamento componenti incorporato e quindi posizionare i sensori di ispezione sulle caratteristiche da controllare. Il dispositivo comprende tre tipi di sensori di ispezione che supportano un’ampia gamma di applicazioni in molti settori: i sensori di luminosità ispezionano le aree illuminate e scure; i sensori di contrasto controllano le caratteristiche che contengono aree illuminate e scure, come codici di date, filettature e codici a barre; i sensori dei modelli sono programmati per memorizzare l’aspetto di una caratteristica e segnalarla quando viene rilevata. Per rilevare gli anelli invertiti in questa applicazione, Champion ha impostato il Checker 202 dapprima memorizzando nel sensore di rilevamento dei componenti un’immagine dell’anello. Ha poi posizionato il sensore dei modelli nella posizione esatta per controllare la presenza o l’assenza del cordone di saldatura. Il sensore dei modelli cerca il modello del cordone di saldatura sull’anello e lo segnala non appena rilevato. Il sensore dei modelli rimane in una posizione fissa rispetto al sensore di rilevamento componenti, in modo da essere sempre nella posizione giusta per individuare la forma del cordone di saldatura. Se il cordone di saldatura non è presente, il sensore di visione invia un segnale attraverso un accoppiatore ottico a un solenoide pneumatico, che rimuove Alcune schermate che mostrano le diverse fasi di operatività del Checker 202. dalla linea l’anello invertito e lo rimette in circolo nella vasca dell’alimentatore. Trattandosi di una soluzione economica e semplice, che ha richiesto meno di un’ora tra impostazione e installazione del primo sensore di visione, si è deciso di estendere l’affidabilità all’intero processo di assemblaggio dei tappi per l’olio, aggiungendo altri due sensori. Questi sono impiegati nella stazione successiva, dove il tappo viene applicato mediante pressione sopra l’anello. Uno viene montato sul braccio mobile di prelevamento. L’altro è fisso sopra il trasportatore in linea che alimenta i tappi per il processo. C M Y CM MY CY CMY K L’ASSISE DELLA MACCHINA UTENSILE IN ITALIA: VIVERE IL FUTURO UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE presenta 26 novembre 2013, MiCo Milano Congressi La complessa congiuntura internazionale e i repentini cambiamenti del contesto economico, impongono un’attenta riflessione su stato dell’arte e prospettive di medio e lungo termine per tutti coloro i quali operano nel settore dei sistemi di produzione. Con la prima Assise della macchina utensile in Italia: vivere il futuro, UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’associazione dei costruttori italiani di macchine utensili, robot, automazione e tecnologie ausiliarie, propone un confronto esteso a tutto il mondo della macchina utensile. Aperto alla partecipazione di costruttori italiani, agenti, importatori, distributori e alti rappresentanti delle filiali di imprese straniere presenti in Italia, l’incontro sarà ospitato, martedì 26 novembre, da MiCo Milano Congressi, il prestigioso centro congressuale del capoluogo lombardo. La presentazione del contesto e degli scenari futuri, prevista in mattinata a cura di economisti e esperti, sarà utile allo svolgimento della sessione pomeridiana organizzata in tre gruppi di lavoro paralleli dedicati a: economia, internazionalizzazione, tecnologia & innovazione verso la produzione sostenibile. I risultati emersi dai tavoli di lavoro saranno riassunti in un manifesto di proposte concrete e condivise illustrato, in chiusura di giornata, ai rappresentanti delle istituzioni invitate a partecipare. Momento di analisi e confronto funzionali alla costruzione di un piano comune di interventi a favore di uno dei settori strategici per l’intero sistema economico del paese, la prima Assise della macchina utensile in Italia sarà laboratorio di idee e proposte per “vivere il futuro”. In ucimu.it informazioni dettagliate e, a partire da settembre, servizio di iscrizione alla sessione plenaria e ai gruppi di lavoro. L’iniziativa è promossa da UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, Viale Fulvio Testi 128 Cinisello Balsamo MI Per informazioni Centro Studi & Cultura di Impresa, tel. 0226255.273, [email protected] Media partner By & Automazione Tecnologia Produzione di Franco Astore Un CAM intelligente e immediato di Massimo Cavuoto Il CAM Esprit non è solo una piattaforma di condivisione delle informazioni, ma anche e soprattutto, un generatore di percorsi utensili ad alte prestazioni, particolarmente indicato per le macchine multitasking S tamber di Lumezzane nasce come azienda di stampi per pressofusione. Circa venti anni fa ha subito un processo di evoluzione aziendale con lo sviluppo dello stampaggio di materie plastiche fino ad arrivare all’introduzione in azienda di presse per lo stampaggio da 50 a 500 t. L’impresa si è ulteriormente modificata realizzando lavorazioni meccaniche di serie nel campo della meccanica generale coprendo i più svariati settori merceologici e con l’utilizzo dei materiali più diversi e difficoltosi come per esempio l’acciaio Inconel, acciaio Duplex, leghe leggere, titanio ecc. L’azienda nel 2013 si è certificata ISO 9100:2009, la norma di riferimento per il settore aeronautico e aerospaziale omologandosi come fornitore Agusta Westland. Stamber è stata fra i precursori della modellazione 3D, utilizzando modellatori tridi- 92 rmo ottobre 2013 mensionali fin dal 1990. L’introduzione in azienda del software CAM Esprit è avvenuta con l’acquisto di un centro di lavorazione Mori Seiki NT 1000, 5 assi con controllo Mapps IV. “Riteniamo Mori Seiki una delle espressioni più alte della meccanica delle macchine utensili - afferma Stefano Bertoli, direttore di produzione di Stamber -. Se un costruttore di tale livello ha scelto Esprit vuol dire che avrà riscontrato delle performance notevoli”. Il CAM viene quindi utilizzato per uniformare i dati progettuali, partendo dalla modellazione 3D per arrivare alla programmazione CNC delle macchine utensili. Il software diventerà quindi la piattaforma paperless di condivisione delle informazioni, evitando così, per quanto possibile, la messa in tavola con conseguente risparmio di tempo e ottimizzazione nella gestione dei dati progettuali e Stefano Bertoli, direttore di produzione di Stamber. produttivi. Specifiche progettuali, dati CAD, programmazione e percorsi CNC, dati degli utensili e attrezzaggi, messaggi agli operatori macchina, best practice di processo diventeranno presto dati virtuali e centralizzati nel software Esprit, permettendo poi una rapida e sicura condivisione fra i vari reparti aziendali. Il percorso utensile. Esprit non è solo una piattaforma di condivisione delle informazioni ma anche e soprattutto un generatore di percorsi utensili ad alte prestazioni, particolarmente indicato per le macchine multitasking. I sistemi multifunzione, ormai in rapida diffusione nel parco macchine di Stamber, consentono infatti enormi vantaggi potenziali, ma a causa della loro complessità cinematica rappresentano una sfida dal punto di vista della programmazione CNC. Esprit offre un approccio innovativo e immediato, senza bisogno di ulteriori personalizzazioni, per la programmazione di tali macchine. La stesura del post-processor, la definizione della macchina, la simulazione realistica sono così immediati e affidabili. Con questo CAM si possono programmare tutte le macchine multitasking con una soluzione completa e pre-configurata, nata dalla collaborazione con il costruttore stesso della macchina e poi testata accuratamente in officina. Esprit offre il pieno supporto in tornitura e fresatura a qualunque combinazione di assi A,B,C,X,Y e Z, indipendenti, sincronizzati o sincroni. I livelli di funzionalità per lavorazioni 2-5 assi soddisfano pienamente ogni necessità di lavorazione combinata tornio-fresa, compresa la fresatura di solidi multi-superficie a 3 o 5 assi contemporanei combinati con le operazioni di tornitura. È così possibile trarre il massimo vantaggio dalla potenza e flessibilità delle più recenti e avanzate macchine tornio-fresa anche con asse B, ottenendo lavorazioni ottimizzate a 5 assi simultanei o indexati, sia sulla faccia anteriore sia su quella posteriore del pezzo. Tempi di lavorazione ridotti. Stamber ha recentemente portato a termine una serie comparativa di test in macchina del nuovo ciclo di lavorazione ProfitMilling di Esprit, una nuova lavorazione di sgrossatura che abbatte il tempo di lavorazione, fino al 75% rispetto a un ciclo tradizionale, combinando in maniera ottimale l’angolo di attacco dell’utensile, l’impegno tagliente e l’avanzamento della macchina. La nuova lavorazione ProfitMilling aumenta anche la vita dell’utensile fino al 500%, rispetto a lavorazione tradizionali, grazie all’ottimale dissipazione del calore durante l’evacuazione truciolo e all’avanzamento adattivo: la strategia consente infatti cambiamenti dinamici della feed rate nello stesso percorso utensile e trae vantaggio dall’ottimizzazione per le specifiche caratteristiche della macchina. L’adozione del processo ProfitMilling è ora allo studio del reparto di produzione di Stamber per un eventuale impiego su larga scala rmo ottobre 2013 93 Deformazione Il leader globale Tecnologia Produzione & nell’Acquisizione Dati … … con la sua impareggiabile gamma di soluzioni per l’acquisizione dati … per le applicazioni di prova più impegnative Interfaccia Coromant Capto Bolt-On. HBM Italia srl · Via Pordenone, 8 · 20132 Milano · Tel: 02.45471616 · Fax: 02.45471672 · E-mail: [email protected] · www.hbm.com/it quando si richiedono tempi ciclo estremamente ridotti. Strumentazione e software di acquisizione dati … _ per ogni tipo di budget _ per misure statiche e dinamiche _ per qualsiasi numero di canali _ in laboratorio o sul campo _ dall’industriale alla massima precisione www.daq-systems.com rmo ottobre 2013 measure and predict with confidence 94 Geometrie difficili. La società di Lumezzane non è solo alla ricerca di precisione, affidabilità e velocità, ma anche della possibilità di realizzare pezzi di difficoltà elevata. In Stamber sono specializzati nella produzione di pezzi altamente complessi, che spesso richiedono metodologie di lavoro innovative e strategie di esecuzione avanzate. Per l’azienda ogni nuova commessa è una sfida nell’ideare un processo adeguato e nel trovare le strategie di lavorazione più adatte. Recentemente la sempre più diffusa adozione di sistemi di progettazione con modellatori solidi 3D e prototipazione virtuale permette la progettazione di parti sempre più complesse grazie alla visualizzazione realistica, il test virtuale e l’assemblaggio prima della realizzazione in macchina utensile. Sono così sempre più frequenti pezzi da tornire con features CAD che richiedono un processo di fresatura 3 assi tipico della costruzione stampi oppure stampi o parti dove le feature possono essere realizzate con maggior efficienza su un centro di tornitura con capacità di fresatura. Stamber utilizza gli add-in Esprit per Mori Seiki specificamente creati per i centri di lavorazione NT1000 e NMV8000. “Esprit ci offre una duplice facilità di programmazione, oltre alla agevole possibilità di gestire n-assi, possiamo anche sfruttarne gli add-in che ci facilitano nella creazione dei percorsi”. Dopo un’iniziale fase di messa a punto, Stamber utilizza ora Esprit per tutte le lavorazioni meccaniche. “Con la possibilità di lavorazione per feature - ha concluso Bertoli - possiamo arrivare alla creazione del percorso utensile in pochi click”. C M Y CM MY CY CMY K www.mondial.it Mondial distribuisce cuscinetti e accessori di importanti marchi internazionali come KOYO, NTN-SNR, TIMKEN. Produce inoltre, attraverso UNITEC consociata del gruppo Mondial, cuscinetti su misura per macchine utensili e a disegno per la siderurgia e l’industria in generale. Tutte soluzioni realizzate ad hoc e ottimali anche per le più critiche condizioni di impiego. • Cuscinetti speciali UNITEC per macchine utensili e industria in generale • Cuscinetti a rulli, a rulli incrociati • Cuscinetti a rullini, a sfere, a strisciamento • Cuscinetti in due metà con supporto • Cuscinetti serie pesante • Anelli di tenuta e arresto, Ghiere per informazioni: MONDIAL S.p.A. Via G. Keplero, 18 • 20124 Milano • Tel. 02 66810.1 - Fax 02 66810.264 • e-mail: [email protected] Filiali: Bologna - Firenze - Torino 800-573232 & Trattamenti di superficie Tecnologia Produzione Lunga vita alle turbine di Laura Galli Le turbine Long Life Rutten combinano migliori prestazioni e maggiore disponibilità d’impianto con costi operativi ridotti. Il programma RetroFit di Rösler aumenta la produttività e l’efficienza L a continua ottimizzazione dei processi produttivi è un elemento chiave per rimanere competitivi nei mercati globali. Per questo Rösler propone, con la sua messa a punto degli impianti di granigliatura pre-esistenti, l’installazione di turbine Long Life Rutten. Protette da brevetto, queste turbine dal design unico al mondo sono in grado di migliorare l’efficienza dei processi e di garantire un risparmio energetico superiore al 25%. La vita utile delle loro pale, da 30.000 a 40.000 ore, garantisce una disponibilità dell’impianto notevolmente superiore e riduce fortemente i costi per la manutenzione e i pezzi di ricambio. Molte aziende, tra cui il produttore svedese di acciaio Ssab e la fonderia tedesca Heunisch, hanno già approfittato del programma RetroFit di Rösler per aumentare la produttività e l’efficienza delle loro operazioni di granigliatura. Gli impianti di trattamento superficiale sono generalmente sottoposti a un livello di usura piuttosto elevato. Ciò si dimostra particolarmente vero per i macchinari utilizzati su più turni e comporta spesso lunghi tempi di fermo, con conseguenti perdite di capacità produttiva e costi operativi e di manutenzione molto alti. Un altro importante fattore di costo, poi, è il consumo energetico di questi impianti, generalmente elevato. In molti casi, un aggiornamento sistematico degli impianti è in grado di offrire la possibilità di adottare le tecnologie più all’avanguardia, migliorando al contempo l’efficienza del sistema. Nell’ambito del suo programma TuneUp, Rösler Oberflächentechnik ha creato un servizio esclusivamente dedicato all’ottimizzazione e all’aggiornamento di impianti di granigliatura pre-esistenti, indipendentemente da marca e modello. Il programma include anche l’installazione di 96 rmo ottobre 2013 turbine Long Life Rutten, di cui Rösler detiene il brevetto, oltre ad essere l’azienda produttrice e distributrice in esclusiva delle parti di ricambio. Queste turbine ad alte prestazioni uniche al mondo sono disponibili con pale Curved-C e Gamma-Y; queste ultime hanno due superfici operative disposte a ‘Y’ per permettere la granigliatura in entrambe le direzioni rotazionali della turbina stessa. Riduzione dei tempi di fermo. La svedese Ssab AB, protagonista mondiale nella fornitura di acciaio ad alta resistenza, ha deciso di modernizzare il suo impianto di granigliatura nello stabilimento Ssab Emea di Oxelösund. Con 8.100 dipendenti e sedi in 45 Paesi, questa azienda ha prodotto 5.500 migliaia di tonnellate metriche di acciaio greggio nel solo 2012. Lo stabilimento di Oxelösund è considerato uno dei maggiori produttori di acciaio bonificato al mondo, mentre una seconda linea produttiva è dedicata a piastre e lamiere antiusura Hardox. Prima della tempra, il materiale grezzo viene sottoposto a un processo di pulitura a getto, e per questo la linea è dotata di due impianti di granigliatura. Altre due granigliatrici sono integrate nella linea di verniciatura. Cinque squadre di manutenzione e riparazione lavorano 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per garantire che la linea sia sempre operativa, con tempi di fermo ridotti al minimo. “Le turbine di tutte e quattro le nostre granigliatrici, acquistate da tre diversi fornitori, si usuravano molto in fretta. Questo richiedeva molto lavoro di manutenzione, con conseguenti tempi di fermo prolungati e costi elevati per i pezzi di ricambio. In più, poteva succedere che una turbina si rompesse, causando danni alle altre turbine e alla camera di granigliatura. È per questa ragione che abbiamo deciso di dotare tutti e quattro gli impianti di turbine Long Life Rutten”, spiega Kent Forslund, responsabile della manutenzione di questa linea, incaricato di pianificare gli interventi manutentivi e di garantire l’efficienza dell’impianto. Le 32 turbine originali delle quattro granigliatrici installate nello stabilimento Ssab Emea sono state quindi sostituite con turbine Long Life Rutten, ciascuna con una potenza installata di 22 kW. Grazie alle loro eccezionali caratteristiche operative, per questa messa a punto sono state scelte turbine ad alte prestazioni Gamma-Y. In particolare, va ricordata la lunga vita utile, che raggiunge facilmente le 30-40.000 ore, contro le 2.000 ore mediamente garantite dalle turbine convenzionali. “Il tasso di usura delle turbine Rutten è estremamente basso, e permette così di ridurre drasticamente le operazioni di manutenzione necessarie e i relativi tempi di fermo. Anche i costi per le parti di ricambio si sono ridotti del 50%”, spiega il responsabile della manutenzione. Queste turbine, inoltre, contribuiscono anche a incrementare la produttività, grazie alla speciale conformazione delle pale che garantisce un movimento estremamente fluido dei media. Questo, insieme a un’ottimizzazione del trasferimento dei media sulle pale, assicura un tasso di flusso dei media e una velocità di proiezione molto più elevati rispetto a delle turbine tradizionali con stessa velocità di rotazione e diametro identico. “Mettendo a punto le nostre granigliatrici con turbine Long Life Rutten, siamo riusciti a ridurre i tempi di fermo degli impianti del 90%”, conclude Kent Forslund con orgoglio. Riduzione dei consumi energetici. Un’altra importante caratteristica delle turbine Long Life Rutten è la loro elevata efficienza operativa, che si traduce in un minor consumo di energia: i risultati di granigliatura richiesti possono, infatti, essere ottenuti con una potenza inferiore, garantendo così un risparmio energetico. È stato questo uno dei principali Il risparmio energetico del 25% è solo uno dei motivi per cui il programma RetroFit prevede l’installazione di turbine Long Life Rutten. motivi per cui la fonderia Heunisch ha optato per la messa a punto con il programma RetroFit. Nei suoi quattro stabilimenti produttivi, questa azienda produce componenti in alluminio e acciaio al carbonio con la tecnologia della fusione in conchiglia, e la sua gamma completa di servizi offerti spazia dalla consulenza tecnica al trattamento superficiale. Nell’impianto di Steinach, dove si producono pezzi fusi in GJL, GJS e NI-RESIST disegnati a misura del cliente per settori quali gruppi di trasmissione di potenza, navale, impiantistica, compressori e movimentazione dei fluidi, Heunisch ha scelto, per i suoi tre impianti di granigliatura di tre fornitori diversi, le turbine Long Life. “Per rendere il nostro processo di granigliatura più efficiente, utilizziamo le turbine Long Life in due granigliatrici a gancio rotante e in una granigliatrice a tappeto ribaltante”, spiega Jürgen Frank, responsabile della manutenzione di Heunisch. In totale, sono state installate 17 turbine di tipo Gamma-Y. Rapido ammortamento. Per Ssab Emea e per Heunisch, il programma RetroFit ha contribuito a un considerevole risparmio energetico e all’ottimizzazione del processo produttivo nel suo complesso. A seconda della configurazione di ogni singolo impianto, la squadra TuneUp di Rösler è in grado di determinare quali turbine Long Life siano le più adeguate per ottenere i risultati desiderati dal cliente e quali siano i risparmi, ma anche i tempi di ammortamento previsti con il programma RetroFit. Per sottolineare il proprio impegno in questo programma e la sua fiducia nei risultati ottenibili, Rösler offre ai suoi clienti una speciale garanzia: la possibilità di restituire le turbine entro un periodo di tempo prestabilito. Se un cliente non è soddisfatto dei risultati, infatti, l’azienda rimonterà gratuitamente le turbine originali dell’impianto entro il tempo pattuito, provvedendo a rimborsare il costo delle turbine Long Life. La sostituzione delle turbine convenzionali con le Long Life Rutten richiede investimenti pari a circa il 30-35% del costo di un nuovo impianto di granigliatura. Si tratta di un investimento ammortabile in due o tre anni grazie ai minori costi per l’energia e per i pezzi di ricambio, i tempi di fermo ridotti e il consumo di media di gran lunga inferiore. Naturalmente, se il cliente necessitasse di sostituire l’intero impianto, la nuova macchina verrebbe equipaggiata con le turbine Long Life già in dotazione. Accanto all’installazione delle turbine Long Life, vi sono molti altri casi in cui una messa a punto o un aggiornamento degli impianti rappresentano un’alternativa estremamente valida in termini economici alla sostituzione dell’intero sistema. Ad esempio, la produttività di una granigliatrice potrebbe essere migliorata con l’installazione di ulteriori dispositivi periferici, mentre la disponibilità dell’impianto potrebbe essere incrementata con protezioni aggiuntive ottimizzate nelle aree più soggette all’usura. rmo ottobre 2013 97 & Deformazione Tecnologia Produzione Piegatrici e curvatubi completamente elettriche di Alessandra Fraschini BLM Group presenta due modelli di macchine per la lavorazione della lamiera completamente elettriche. Una è la piegatrice a due teste all-electric, brevettata, per filo fino a 10 mm di diametro. L’altra è una famiglia di curvatubi anch’essa completamente elettrica a 12 assi 98 rmo ottobre 2013 P iegatrice a due teste. Il modello DH2010VGP BLM è una piegatrice completamente elettrica (dotata di 5 assi con alimentazione da barra a 6 assi con alimentazione da rotolo) con programmazione grafica visuale in 3D (VGP3D). La piegatrice automatica, brevettata, a due teste raddoppia la produttività e completa in un solo ciclo lavorazioni anche complesse su filo e/o tubo con alimentazione sia da barra pretagliata sia da rotolo. Dotata di due teste di piegatura reversibili con rotazione oraria/ antioraria e a raggio variabile, è particolarmente indicata per eseguire lavorazioni su pezzi medi e di lungo sviluppo e/o con numerose curve e/o sim- BLM Group presenta una piegatrice a due teste all-electric brevettata e una famiglia di curvatubi anch’essa completamente elettrica. metrici e/o chiusi su se stessi normalmente utilizzati nel settore automobilistico, degli elettrodomestici, dell’arredo interno ed esterno, delle attrezzature per negozi e supermercati e delle resistenze corazzate. Garantisce numerosi vantaggi come una elevata produttività grazie alla piegatura contemporanea con le due teste e alla ciclica evoluta generata dal VGP3D; una curvatura destra/sinistra e a raggio variabile sulla stessa testa e con la stessa attrezzatura; una programmazione grafica tridimensionale in macchina con simulazione del pezzo in lavorazione; la macchina è completamente elettrica e questo garantisce ripetibilità e precisione costante nel tempo con economicità di esercizio e un risparmio energetico fino al 50% rispetto ad analoghe soluzioni elettro-idrauliche. La raddrizzatura del pezzo avviene in unico avanzamento a velocità costante e il bloccaggio centrale del pezzo con possibilità di facile esecuzione di forme chiuse e/o ripiegate su se stesse e miglior controllo delle flessioni dei pezzi; la smussatura è perfetta e senza bave a valle del taglio, mentre la piegatura di pezzi doppi e taglio automatico di separazione dei pezzi a piega avvenuta; la lavorazione da coil e/o da barre pretagliate è possibile senza necessità di setup o regolazioni; è inoltre particolarmente indicata per pezzi con parti presaldate o flessibili e per la piegatura di resistenze corazzate; infine lo scarico del pezzo finito avviene in automatico e il modello è idonea all’integrazione in isole di produzione completamente automatiche. La piegatrice è dotata di sistema di programmazione e simulazione tridimensionale completo del pezzo e della macchina con generazione automatica della ciclica; un supporto multiplo batterie di raddrizzatura a revolver di serie sulle versioni da rotolo garantisce un più veloce cambio attrezzaggio; l’aspo a capienza maggiorata motorizzato con regolazione elettronica della velocità di svolgimento sulle versioni da rotolo; gli azionamenti digitali Siemens di ultima generazione consentono con recupero in rete dell’energia di frenatura e il ciclo di controllo della macchina in ‘salvaguardia’ elimina completamente il rischio di impatto con relativi danni. La macchina può essere governata tramite postazione remota collegata via ethernet; hardware e software consentono il servizio teleassistenza. La DH2010VGP è dotata di software di programmazione e simulazione 3D del programma pezzo per la creazione ed esecuzione immediata del pro- rmo ottobre 2013 99 & Deformazione Tecnologia Produzione gramma macchina con l’inserimento dei soli dati geometrici del filo; il programma riduce i tempi di preparazione preventivi, simula automaticamente la fattibilità dei pezzi, abbrevia i tempi di risposta al cliente, calcola anticipatamente il tempo ciclo reale, elimina il rischio di collisioni tipico della prima prova pratica. Consente la generazione ciclica macchina tramite VGP, genera automaticamente la ciclica macchina su testa destra e sinistra una volta impostato il punto di presa, gestisce in maniera autonoma il controllo delle due teste, grazie all’architettura doppio controllore, visualizza immediatamente all’operatore la tecnica di piega utilizzata (a flessioni, a colpi, a raggio variabile). Curvatubi elettriche. Elect XL (150), Elect L (80) ed Elect M (52) formano la famiglia di curvatubi BLM all-electric di nuova generazione. È la gamma di curvatubi completamente elettrica (12 assi) con programmazione grafica visuale in 3D (VGP3D). Elect nasce per soddisfare la crescente esigenza del mercato di componenti tubolari di medio grandi dimensioni complessi e multiformi in materiali nobili e in lotti medio piccoli. Particolarmente idonea per pezzi complessi e senza parti diritte tra le curve, la Elect viene normalmente utilizzata nel settore movimentazione terra, veicoli industriali, ferroviario, navale, automotive, motociclo e impiantistica. I vantaggi si possono riassumere in: curvatura a trazione e spinta interpolate con modulazione della coppia di spinta durante il ciclo; curvatura a raggio fisso o variabile (con spinta fino a 50.000 N); cambio di velocità elettromagnetico sull’asse di spinta per non penalizzare la velocità in caso di lunghe corse multiraggio (fino ad 8 piste); recupero completo delle attrezzature esistenti e salvataggio dei dati di setup unitamente al programma pezzo. La simulazione automatica della fattibilità del pezzo (con segnalazione di eventuali collisioni del tubo con la macchina o eventuali ingombri esterni) garantisce un incremento della produttività fino al 200%, grazie alla ciclica evoluta generata dal VGP3D. Inoltre tutte le regolazioni della macchina da CNC (pinza, bloccaggio, slitta mobile, anima, raggi medi) e la ripetibilità e precisione resta costante nel tempo. Da segnalare inoltre economicità di esercizio (risparmio energetico fino al 80% rispetto a soluzioni elettro-idrauliche) ed ecocompatibilità garantita grazie al minor consumo 100 rmo ottobre 2013 energetico, assenza di olii idraulici e silenziosità di esercizio. La curvatubi Elect 100-130-150 è dotata di trasmissioni meccaniche (compresa la testa di curvatura) ottenute mediante riduttori a ingranaggi a gioco ridotto e senza l’utilizzo di catene (per la massima precisione e ripetibilità di posizionamento e un altissimo grado di affidabilità del sistema); con modulazione della posizione e della coppia di chiusura della pinza, della slitta rulli e del bloccaggio; funzioni di autocalibrazione della posizione di chiusura della pinza, del bloccaggio e della slitta e movimento indipendente di ritorno della matrice; è disponibile in versione mono o multi raggio (solo versione ELECT130); movimento verticale della slitta per seguire la posizione del tubo (minor numero di attrezzature da realizzarsi e possibilità di differenziare la velocità di inseguimento in modo libero evitando collisioni); controllo numerico digitale con architettura a doppia cpu (per il controllo della macchina e per la gestione dell’interfaccia operatore); pinza azionata da un motore elettrico con controllo della coppia di serraggio e calibrazione della posizione di chiusura; azionamenti digitali Siemens di ultima generazione con recupero in rete dell’energia di frenatura e rilevazione della posizione dei singoli assi mediante encoder assoluti (eliminazione della sensoristica accessoria per un miglioramento di prestazioni, affidabilità e manutenzione). Inoltre per i modelli Elect 100-130150 esiste la possibilità di governo tramite postazione remota collegata via ethernet. Dotata di VGP 3D il software di programmazione e simulazione tridimensionale del programma pezzo. Lavorazione regolare, precisa e lineare Elevata asportazione di materiale Le OptiMill sono particolarmente consigliate per la contornatura della ghisa grigia, sferoidale, verniculare, acciaio, ottone alluminio, inox, titanio, plastiche ma anche fibre di vetro e carbonio. Con una singola passata, mantenendo un ottimo avanzamento, potrete ottenere una superficie perfetta. & Utensili Tecnologia Produzione di Massimo Cavuoto Nel settore energetico il tempo è denaro In un impianto di produzione di attrezzature petrolifere e gassifere l’utilizzo di soluzioni fornite da Sandvik Coromant ha portato notevoli vantaggi ai cicli lavorativi con benefiche ricadute a livello di tempistica e in termini di reazione flessibile alle istanze di un mercato che tollera sempre meno eccessive rigidità I l mercato del petrolio e del gas è soggetto a repentine variazioni, nella domanda, nell’offerta e anche nell’ambito produttivo. Tali fluttuazioni spesso sottopongono le aziende fornitrici di attrezzature dedicate a notevoli stress produttivi a causa di tempi stretti di consegna. “Quest’anno ci riserva una sfida unica - spiega il business unit manager di un impianto di produzione di attrezzature petrolifere e gassifere - siamo di fronte a un aumento del fatturato del 70% e dobbiamo essere sicuri di avere la capacità di produzione adatta a raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo rispondere a forti esigenze di lavorazione e di conseguenza è indispensabile avere anche il supporto del fornitore di utensili. Oltre a rag- 102 rmo ottobre 2013 giungere una maggiore produzione, abbiamo bisogno di essere ancora più flessibili. Stiamo lavorando per garantirci un efficace miglioramento continuo dei processi di lavorazione e aumentare la produzione. Ovviamente, per raggiungere questi ambiziosi obiettivi, dovremo prendere in considerazione qualche ripensamento radicale sui processi”. Valutazione continua. Introdurre nuove tecnologie di produzione e tenersi sempre aggiornati sugli sviluppi dei metodi di lavorazione, sono le azioni da intraprendere per essere certi di utilizzare le migliori metodologie nel taglio dei metalli. I programmi per il miglioramento della produttività servono a ricercare sistematicamente Il refrigerante ad alta pressione favorisce il controllo del truciolo. Le unità di taglio hanno gli ugelli presettati e fissati, il che riduce anche il tempo di piazzamento della macchina. A destra, le barre di alesatura antivibranti Silent Tools. i margini potenziali di miglioramento delle operazioni ad asportazione di truciolo, così come considerare il portautensili tenendo bene a mente il set-up, i fermi per il cambio degli utensili, le scorte di utensili e la versatilità. “L’attrezzamento modulare a cambio rapido ha avuto un’enorme influenza sulla produttività - spiega il responsabile del business unit - ci sono esempi che mostrano miglioramenti superiori al 50%, come nel caso di una macchina utensile che è stata in grado di eseguire diversi lavori grazie ai tempi di fermo molto più brevi. Ovviamente, l’ottimizzazione dell’attuale processo di lavorazione dei metalli e la programmazione della macchina più adatta al lavoro sono altri fattori che hanno fatto una notevole differenza per ridurre i tempi di cambio lotto al minimo”. Attrezzamenti veloci. Una tipica postazione nello stabilimento è costituita da due centri di tornitura CNC che lavorano più di cinquanta tipi diversi di componenti principalmente mandrinati, alcuni diversi per tipo, altri per dimensione. L’operatore cambia gli utensili facilmente e rapidamente. Il sistema di portautensili modulari Coromant Capto, ora diventato standard ISO, non solo ha ridotto i tempi di set-up tra diversi lotti da alcune ore a una media di mezz’ora, ma anche le dimensioni dei lotti, da ben più di mille a soli 50 o meno, con un riscontro economico. Una delle postazioni dei centri di tornitura produce solitamente misuratori di flusso realizzati in Inconel. Le varie operazioni sono state migliorate attraverso misure di potenziamento della produttività, e le dimensioni dei lotti hanno potuto essere ridotte vantaggiosamente. L’ottimizzazione degli inserti multitaglienti è stata determinante per il raggiungimento degli effettivi perfezionamenti dei processi. Le unità di produzione di lotti medio-piccoli consigliano normalmente l’utilizzo di macchine multi-task, al posto di macchine più veloci, per poter eseguire il maggior numero possibile di operazioni con un unico set-up, evitando inutili operazioni di controllo e di preparazione del componente. La varietà di macchine multifunzionali ora si estende dai centri di tornitura con utensili motorizzati, alle macchine con asse B, ai torni verticali con mandrino di fresatura e ad alcuni centri di lavoro a cinque assi con tavola rotante, ma, in generale, il tempo di cambio utensile, per passare da un lavoro a un altro, rimane ancora estremamente lungo rmo ottobre 2013 103 & Utensili Tecnologia Produzione Interfaccia Coromant Capto Bolt-On. e l’attrezzamento a cambio rapido sui centri di tornitura è ancora poco utilizzato nella maggior parte nelle officine. Refrigerante ad alta pressione. L’adattamento dell’attrezzamento modulare sui centri di tornitura è stato ulteriormente accelerato con il maggiore utilizzo di refrigerante ad alta pressione per favorire il controllo del truciolo. Le tubazioni esterne tendono ad aumentare il tempo di cambio utensile, mentre gli utensili modulari hanno integrato il dispositivo idraulico già pronto per funzionare. Le unità di taglio presentano ugelli presettati e fissati, consentendo di ridurre ulteriormente il tempo di piazzamento della macchina. Ci sono anche gli inserti specifici per sfruttare al massimo il potenziale del sistema di adduzione del refrigerante. Spesso, non si tratta di adattare l’intera torretta del centro di tornitura con cambio rapido e sistema di refrigerante ad alta pressione, ma in alcuni casi solo una o poche posizioni. Queste posizioni sono quelle che sono più spesso sostituite o responsabili delle interruzioni più lunghe. A seconda del tipo di produzione, il resto delle posizioni possono contenere utensili a stelo tradizionali permanentemente montati. Le applicazioni con barra di alesatura assieme agli utensili motorizzati sono normalmente le prime a essere adottate come posizioni a cambio rapido, perché questi ultimi impegnano la maggior parte del tempo di presetting su un tornio. Oggi, l’attrezzamento a cambio rapido Coromant Capto è disponibile per la maggior parte dei tipi di torretta e portautensile, per cui le macchine possono essere trasformate attraverso le esistenti posizioni di bloccaggio degli utensili. 104 rmo ottobre 2013 Barre antivibranti. Vediamo un esempio concreto di approccio diverso all’attrezzamento a cambio rapido: presso l’unità operativa in questione un tornio per lavorazioni petrolifere lavora tubi di lunghe dimensioni; il tornio è equipaggiato con una barra antivibrante Silent Tools, lunga 2,5 m con diametro di 150 mm, bloccata sul portautensile. La macchina esegue operazioni di barenatura, di sgrossatura e finitura, scanalatura e filettatura all’interno di fori profondi. L’uso degli utensili modulari ha fornito molti vantaggi nella sostituzione rapida e accurata non delle barre ma delle unità di taglio serrate all’estremità della barra. L’elevata ripetibilità dell’accoppiamento a cambio rapido consente di eliminare l’operazione di posizionamento del tagliente nella macchina. Il motivo dell’utilizzo di una barra di alesatura antivibrante è triplice: garantire i livelli di tolleranza e di finitura superficiale, minimizzare i tempi di lavorazione con un minimo di passate ed essere in grado di applicare i dati di taglio ottimali. Qui, produttività e sicurezza sono le parole chiave, poiché la produzione dei componenti deve risultare competitiva. Le grandi barre di alesatura sono dotate di interfacce Coromant Capto C10 per la tornitura interna di fori maggiori di 100 mm, con sporgenze fino a dieci volte il diametro, fornendo fori di alta qualità e un incremento della produzione. L’impianto di refrigerante ad alta pressione è disponibile per garantire un buon controllo ed evacuazione dei trucioli. La funzione di cambio rapido permette di eseguire un veloce set-up delle barre di alesatura con elevata precisione. Questo riguarda spesso le applicazioni non solo nei torni a bancale piano ma anche nei grandi centri di tornitura e macchine multi-task. UNIDRIVE M Azionamenti per Manufacturing Automation 6OB(BNNB 4FUUFGVO[JPOBMJUhEFEJDBUF *OGJOJUFTPMV[JPOJ Ethernet Onboard UNIDRIVE M offre sette modelli di convertitori progettati per ogni livello di automazione del Manufacturing. La nuova, straordinaria gamma di convertitori AC e Servoazionamenti, è progettata con funzionalità specifiche per rispondere pienamente ad ogni esigenza applicativa, in una gamma di potenze da 0,25 kW a 1,2 MW. UNIDRIVE M: scegli ciò che ti serve Per maggiori informazioni sulla gamma Unidrive M visita www.UnidriveM.com The Emerson logo is a trademark and service mark of Emerson Electric Co. © 2012 SCARICA QUI la App “Discover Unidrive M” (disponibile nell’App Store, in Android e online) & Centri di lavoro Tecnologia Produzione Incrementare le prestazioni di Tony Bosotti Haas ha esposto alla EMO i più recenti modelli della sua gamma di fresatrici verticali ad alta produttività, centri di tornitura, fresatrici orizzontali, tavole girevoli e sistemi di indexaggio I visitatori dello stand di 720 metri quadrati di Haas a EMO 2013 hanno potuto assistere a dimostrazioni di taglio su sedici degli ultimi modelli di macchine utensili CNC dell’azienda, tra cui: centri di lavoro verticali ad alta velocità, macchine ‘cono 50’ ad alta potenza progettate per tagli di grandi dimensioni; centri di tornitura ad alta produttività con utensili motorizzati e doppi mandrini; piccole e potenti macchine per maschiatura e da attrezzeria di piccolo ingombro; centri di lavoro verticali specializzati per produttori di utensili e naturalmente il centro di lavoro universale Haas UMC-750, presentato in Europa a EMO 2011. “Haas Automation ha sempre prosperato in condizioni commerciali difficili - spiega il direttore generale di Haas Europe, Alain Reynvoet - nel 2013 abbiamo fatto registrare un incremento del 24% delle vendite del primo trimestre rispetto al 2012, gran parte delle 106 rmo ottobre 2013 quali sono dovute a vendite di prodotti di recente presentazione. Le nostre macchine sono progettate per offrire un costo di gestione inferiore, alta produttività e un’eccellente affidabilità, consentendo alle aziende di investire con serenità sapendo di poter produrre pezzi in modo rapido, efficiente e redditizio”. Lavorazioni flessibili. Prendiamo in considerazione il centro di lavoro universale Haas UMC-750: la lavorazione flessibile sul quinto asse garantisce tempi di configurazione ridotti e una maggiore precisione per la creazione di pezzi complessi a più lati. Il sistema Haas UMC offre tutti questi vantaggi a un prezzo conveniente, dice il costruttore, e con la semplicità e la tranquillità di serie garantite da Haas Automation. Il centro UMC-750 presenta corse di 762 x 508 x 508 mm e una tavola rotobasculante integrata su due assi. La macchina è dotata di un mandrino cono 40 (8.100 giri/min standard oppure 12.000 giri/min opzionale) con sistema di azionamento diretto in linea e presenta di serie un meccanismo di cambio utensili montato lateralmente con 40+1 posizioni. La tavola rotobasculante può posizionare i pezzi in base a virtualmente qualsiasi angolo per una lavorazione su 5 lati (3+2) oppure fornisce un movimento su 5 assi simultaneo per la contornatura e le lavorazioni più complesse. La macchina garantisce un’inclinazione di +110 e -35 gradi e una rotazione a 360 gradi per un gioco utensile perfetto e un’ampia capacità per pezzi. Funzionalità speciali: controllo del punto centrale degli utensili e offset pezzi dinamici. Soluzioni di tornitura. Molto interesse ha suscitato il centro di tornitura CNC Haas DS-30SSY: i centri di tornitura su asse Y della serie DS-30 integrano una tornitura a doppio mandrino con asse Y, asse C e opzione di motorizzazione per creare delle potenti soluzioni di lavorazione ‘tutto in uno’. I mandrini opposti sono in grado di supportare una tornitura completamente sincronizzata e consentono un passaggio in tempo reale dei pezzi per ridurre i cicli di motorizzazione. Le macchine presentano una corsa sull’asse Y di 102 mm (±51 mm dalla linea centrale) per fresatura, foratura e maschiatura fuori centro e vengono fornite con motorizzazione a coppia a elevata potenza e con un asse C azionato da servomotore di serie per una capacità versatile su 4 assi. Le macchine sono disponibili nelle configurazioni standard e ‘super speed’. Funzionalità speciali: doppi mandrini da 4.800 giri/min e torretta ibrida a 24 stazioni BOT/VDI. Cambiando macchina, il centro di tornitura Haas CNC ST-10Y rappresenta una soluzione economica per la tornitura di piccoli pezzi con una manipolazione ridotta, in una struttura compatta dotata di funzionalità complete e include utensili motorizzati con asse C. È stato progettato dalle fondamenta, dicono i tecnici Haas, per garantire un’elevata rigidità, un’estrema precisione e stabilità termica. Tutte le fusioni sono state ottimizzate tramite l’utilizzo dell’analisi degli elementi finiti (FEA) per produrre modelli più rigidi, migliorando il passaggio di trucioli e del refrigerante e semplificando l’assistenza e gli interventi di manutenzione. Il design della testa del mandrino è compatto e simmetrico per garantire stabilità termica e rigidità, la progettazione del cuneo a 45º aumenta Il centro di lavoro universale Haas UMC-750; nella foto d’apertura, la tavola girevole HRC210. sensibilmente l’area di montaggio degli strumenti e migliora il passaggio dei trucioli. Il centro ST-10Y è dotato di una torretta VDI a 12 stazioni che consente l’indexaggio rapido degli strumenti per ridurre i cicli di motorizzazione. Questa macchina offre una capacità di taglio massima di 229 x 356 mm e vanta una corsa dell’asse Y di 102 mm (±51 mm dalla linea centrale) per operazioni di fresatura, foratura e maschiature disassate. È dotata nella configurazione standard di utensili motorizzati a coppia elevata e di asse C servocondotto per offrire capacità versatili sui 4 assi. Funzionalità speciali: mandrino ad alta velocità a 6.000 giri/min. Altre novità. Sono stati esposti inoltre una decina di diversi modelli di tavole girevoli e sistemi di indexaggio CNC di Haas. La HRC210 è una tavola girevole ad alta velocità con azionamento a camme che offre velocità di taglio e indexaggio che raggiungono gli 830º/sec. Offre una coppia del mandrino di 149 Nm per una lavorazione sincrona sui 4 assi e presenta un freno pneumatico che raggiunge 182 Nm di coppia di serraggio per il lavoro stazionario. La precisione di indexaggio raggiunge i ±30 arcsec, con ripetibilità di 4 arcsec. La tavola da 210 mm della HRC210 presenta un’altezza centrale di 152,40 mm, con un foro guida di 50,8 mm x 48,5 mm e un foro passante di 45 mm. Le sei cave a T radiali semplificano il montaggio delle attrezzature e dei pezzi da lavorare. Nello stand, la HRC210 era montata e funzionante su un centro di lavoro verticale ad alta velocità VF-2SS. rmo ottobre 2013 107 & Elettroerosione Tecnologia Produzione Lavorazioni… lisce come l’olio di Matthias Ostern Con CUT 1.000 OilTech, GF AgieCharmilles apre le porte all’utilizzo dell’olio come difluido Massimo Cavuoto Secondo i tecnici svizzeri, dielettrico. si tratta di un passo importante per i campi d’applicazione di elettroerosione a filo specifici. La macchina, una variante del ben noto modello CUT 1000, utilizza un innovativo generatore per settori d’applicazione particolari S 108 viluppata specificamente dalla casa costruttrice svizzera per utilizzare l’olio come fluido dielettrico, la CUT 1000 OilTech è particolarmente adatta a settori d’impiego quali l’industria orologiaia, poiché produce parti lavorate con finiture finissime, pronte per l’assemblaggio e senza corrosioni visibili. Un altro naturale campo d’applicazione della CUT 1000 OilTech di GF AgieCharmilles è rappresentato dalla produzione di elementi di stampi in metallo duro per la microelettronica: la finitura e la qualità della superficie sono definite dal costruttore ‘eccelse’, senza difetti ed esenti da corrosione o microcricche, a vantaggio della qualità e della durata del particolare lavorato. capace di produrre finiture di rugosità Ra 0,05 μm e una qualità perfetta della superficie sulle parti finite. L’utilizzo di fili estremamente sottili consente la lavorazione di raggi molto piccoli e assicura l’assoluta precisione del profilo. La struttura meccanica della CUT 1000 OilTech, basata su quella collaudata della CUT 1000, include il monoblocco brevettato, gli assi principali predisposti separatamente, un sistema di misurazione duale su tutti gli assi, una separazione costante delle fonti di calore dall’area di elettroerosione, e un circuito dielettrico ottimale. Grazie a queste caratteristiche, la macchina di cui stiamo trattando consente una precisione nel posizionamento di 1 μm su tutti gli assi. Un generatore innovativo. Per soddisfare le alte aspettative caratteristiche di queste applicazioni specifiche, GF AgieCharmilles ha dotato la CUT 1000 OilTech di un generatore innovativo, Il sistema AC Duo. Le elevate prestazioni della CUT 1000 OilTech sono caratterizzate dall’esclusivo sistema AC Duo che permette la lavorazione con due diametri di filo per la massima rmo ottobre 2013 efficienza ed economicità. I diametri del filo possono variare da 0,20 mm a 0,02 mm, rispondendo perfettamente ai requisiti dei campi d’applicazione per cui la CUT 1000 OilTech è progettata. Da tenere presente che il passaggio da un diametro di filo all’altro avviene automaticamente in modo da poter utilizzare fili differenti per i tagli principali e i tagli di finitura. Giovanni Rimoldi, area manager di GF AgieCharmilles, precisa: “CUT 1000 OilTech è attualmente l’unico impianto EDM a filo in grado di utilizzare fili di diametro variabile tra 0.2mm e 0.02mm con cambio bobina automatico”. Le corse della CUT 1000 OilTech sono di 220 mm sull’asse X e di 160 mm sull’asse Y; l’asse Z funziona verticalmente sulla slitta Y con una corsa di 100 mm. Per il taglio conico, la testina con il guidafilo superiore è indipendente dalla guida inferiore. La slitta incrociata per gli assi U e V viene applicata sopra il guida filo garantendo la massima precisione d’inclinazione. Tutti gli assi sono regolati entro un decimo di μm da sistemi di misurazione duali, che assicurano, affermano in azienda, la straordinaria precisione di posizionamento della macchina. Una tecnologia vantaggiosa. I generatori GF AgieCharmilles per l’elettroerosione a filo permettono l’eliminazione dei danni elettrochimici al pezzo durante la lavorazione in acqua, ma la corrosione naturale non può essere evitata. La CUT 1000 OilTech utilizza un dielettrico inerte (olio), permettendo di produrre pezzi con qualità di superficie ineguagliabile, anche nei casi di lunga immersione del pezzo nel dielettrico. L’uso del dielettrico a base di olio elimina totalmente possibili effetti della corrosione sui pezzi. Ciò consente di: lasciare i componenti erosi nel dielettrico per molte ore senza alcun rischio di ossidazione; eseguire molteplici lavori durante la notte e nel fine settimana per una maggiore produttività; non avere bisogno di un operatore per rimuovere e asciugare i pezzi completati; avere una notevole semplificazione della programmazione dell’impianto. La lavorazione in olio con CUT 1000 OilTech, è ideale per l’industria orologiaia e per le applicazioni di microelettronica. Lavorazione automatica. Una delle cose che GF AgieCharmilles sottolinea riguardo a questo suo modello, è che con la CUT 1000 OilTech, i pezzi da lavorare non richiedono l’allineamento manuale. Il sistema misurazione 3D, un tastatore meccanico di precisione montato sull’asse Z, rileva la posizione del pezzo. I valori rilevati vengono memorizzati nel controllo della macchina Vision 5 e utilizzati come riferimenti per le lavorazioni. Durante il processo di lavorazione, il generatore controlla costantemente i parametri del processo: la funzione esclusiva Variocut di GF AgieCharmilles rileva continuamente la sezione del pezzo in lavorazione e adatta automaticamente la potenza in base alle mutevoli condizioni. rmo ottobre 2013 109 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione Il taglio intelligente di Nora Tomlinson Tra le novità che Makino ha presentato a EMO 2013, dedicate in modo particolare alle piccole e medie aziende, ci sono il centro di lavorazione verticale D800Z e di Massimo Cavuoto la macchina per elettroerosione a filo U6, pensati per incrementare produttività e competitività nel mercato globale P recisione, rigidità e velocità sono i parametri di riferimento cui secondo Makino deve rispondere un centro di lavorazione verticale. Consapevole che anche i centri di lavorazione di gamma alta tendono a concentrarsi su uno di questi tre parametri, cercando soluzioni di compromesso per quanto riguarda gli altri due, Makino è convinta che il nuovo centro di lavoro D800Z, una delle novità presentate a EMO 2013, sia in grado di dare risposte soddisfacenti su tutti e tre i fronti. Ovviamente questa nuova macchina, che va ad allargare la famiglia D, è discendente in linea diretta di D300 e D500, anch’esse progettate per applicazioni aerospaziali, pezzi di alta precisione e die & mould. ‘Fratello maggiore’. Come le due macchine appena citate, D800Z offre un comodo accesso a mandrino e tavola, vanta una struttura estremamente rigida per un taglio ottimale, una finitura di superficie di alta qualità e dispositivi di automazione opzionali. Ciò detto, per le sue caratteristiche il D800Z può essere considerato il ‘fratello maggiore’ della famiglia. I pezzi fino a 1.000 mm di diametro e 1.200 kg di peso possono essere lavorati su cinque assi con grande efficienza e un numero minore di operazioni, con una conseguente riduzione dei tempi di produzione. 110 rmo ottobre 2013 Salgono vendite e ordinativi. Il D800Z, grazie alla struttura estremamente rigida e ai motori direct drive sul 4° e 5° asse che assicurano una rotazione uniforme, garantisce un’accuratezza straordinaria indifferentemente dal carico, fino a un massimo appunto di 1.200 kg. Inoltre, la rinnovata stabilità termica delle macchine Makino assicura una precisione mantenuta nel tempo. Diversi sono gli elementi che forniscono rigidità del D800Z. La struttura a ‘Z’ del 4° e 5° asse della tavola inclinata (opposta al convenzionale design a cantilever) garantisce che il centro di gravità della tavola e della parte lavorata si trovi sempre tra le due guide e difficilmente si modifichi, quale che sia l’angolo d’inclinazione. La stabilità del supporto della tavola è incrementata da un cuscinetto a rulli incrociati di grande diametro presente sugli assi B e C e da una flessione della tavola che è minima se comparata a quella di una convenzionale tavola cantilever. Alta velocità. Il nuovo modello della serie D può essere equipaggiato con quattro diverse combinazioni di mandrino: 14.000 giri/min (HSK-A63), 20.000 giri/min (HSK-A63), 12.000 giri/min (HSK-A100) o 18.000 giri/ min (HSK-A100). Partendo dal fatto che tutti i mandrini Makino ‘assicurano processi di lavorazione privi di vibrazioni’, quest’ampia gamma di opzioni offre la possibilità di personalizzare il D800Z per assecondare Il produttore giapponese di macchine utensili Makino si è lasciato alle spalle un anno di incrementi significativi nelle vendite globali consolidate e nell’utile operativo. I numeri parlano di 1,5 miliardi di dollari di vendite globali consolidate, con un aumento del 9% rispetto all’anno finanziario 2011, che sale al 33% per quanto riguarda l’utile operativo, pari a 100 milioni di dollari. La forza lavoro impiegata globalmente ha superato la soglia delle quattromila unità, arrivando a quota 4.200. L’aumento complessivo delle vendite si è riflesso in maniera differente nei vari mercati. Le vendite, calcolate in dollari USA, sono cresciute del 2,5% in Asia, del 20% in America e del 12% in Europa. Gli ordini ricevuti in America ed Europa sono stati in controtendenza rispetto all’andamento mondiale e hanno raggiunto su entrambi i mercati valori record, con un contributo estremamente significativo arrivato dal boom del comparto aerospaziale. qualunque applicazione industriale, dall’aerospaziale alla lavorazione di pezzi di alta precisione, fino al die & mould. Gli avanzamenti sono di 36.000 mm/min sugli assi X, Y e Z e di 18.000 gradi/min (50 giri/min) sugli assi B e X. Come già accennato, il D800Z si presenta con una porta frontale a due lati per un accesso facile a mandrino e tavola, e una finestra ampia che favorisce la massima Makino raccomanda l’affidabilità e la robustezza della sua U6: macchina per elettroerosione a filo molto adatta anche per le attività di lavorazione non-stop. Il nuovo centro di lavoro Makino D800Z è stato progettato per diminuire i costi di gestione di un’officina attraverso una riduzione del lavoro manuale e del consumo di energia. rmo ottobre 2013 111 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione visibilità. La rimozione degli sfridi si effettua senza alcuna difficoltà. In più, una funzione anticollisione previene ogni possibilità di interferenza tra mandrino e tavola eliminando le collisioni causate da una cattiva programmazione o da un errato settaggio della macchina stessa. Risparmio energetico. Il neonato di casa Makino è stato progettato per diminuire i costi di gestione di un’officina attraverso una riduzione del lavoro manuale e del consumo di energia. Le parti, dicevamo, possono essere finite in una singola operazione, o comunque in numero minore rispetto a quelle richieste in precedenza, senza necessità di interventi manuali, misurazioni o compensazioni. Più nello specifico, ciò significa che, grazie alla migliorata qualità della superficie e all’accuratezza del pezzo lavorato, gli interventi manuali di rifinitura, lucidatura, sbavatura ecc. sono eliminati completamente o comunque ridotti al minimo. Le dimensioni compatte della macchina - 3.200 x 5.070 x 3.600 mm - richiedono minor spazio a pavimento e il design ‘intelligente’ semplifica le operazioni di manutenzione. Per ridurre il consumo di energia e risparmiare sui costi collegati, il D800Z propone una modalità Eco che spegne i dispositivi periferici quando non sono necessari. Il sistema di raffreddamento a risparmio energetico è dotato di una pompa di raffreddamento pilotata dall’inverter che fornisce con precisione la velocità di Il nuovo controllo Hyper i Control di Makino, qui mostrato con il secondo schermo opzionale. avanzamento e i tempi corretti per ciascuna funzione. Infine, l’unità idraulica con il suo accumulatore assicura un consumo di energia pari a zero allorché la pompa è inattiva. Lavoro in proprio. La U6 di Makino può essere semplicemente accesa e poi lasciata lavorare per conto proprio. L’affidabilità e la robustezza di questa macchina per elettroerosione a filo (EDM) nelle attività di lavorazione non-stop sono tali che l’operatore può tranquillamente dedicare le proprie attenzioni ad altri obiettivi mentre la U6 svolge il compito che le è stato affidato. Tecnologie chiave come Heat (High Energy Applied Technology) e HyperCut assicurano numerose ore di lavorazione manuale senza intervento. Altri elementi di sicuro rilievo sono la quasi totale eliminazione del rischio di rottura del filo, tempi di lavorazione rapidi e consumo di filo ridotto al minimo. Dato che la nuova testa di guida e il sistema di estrazione e pulizia del filo permettono di ridurre il tempo per la manutenzione, gli utilizzatori possono dedicare più tempo al taglio. Il modello U6 di Makino, successore della fortunata serie DUO di macchine per elettroerosione a filo di precisione ed evoluzione ‘in grande’ dell’U3 lanciato l’anno scorso, è stato progettato per la lavorazione produttiva e accurata di stampi di plastica, utensili e componenti per stampaggio. La pulizia e l’aspetto armonioso di questa macchina, uniti alle dimensioni contenute, balzano subito all’occhio. La funzione TG Cut di Makino U6, garantisce che non rimangano segni in caso l’altezza di un pezzo venga improvvisamente cambiata e la tecnologia HyperCut assicura una finitura di superficie eccellente di Ra 0,4 μm con una lavorazione in soli tre tagli. Inoltre, la sperimentata funzione GS Cut offre una rettilineità eccellente nelle applicazioni fino a 400 mm di spessore con una riduzione corrispondente nel consumo di filo e nei tempi di taglio. Robustezza e affidabilità. La tavola fissa è garanzia di risultati di taglio eccellenti in qualunque posizione, dato che il pezzo in lavorazione non si può muovere, mentre la struttura rigida e robusta previene la distorsione termica e le variazioni di peso provocate dal carico del pezzo e dal riempimento del livello di fluido dielettrico. Tutto ciò si traduce in un grado più elevato di accuratezza rispetto a quello ottenibile con una tavola mobile e nella capacità di accogliere un carico sulla tavola più pesante. Le viti a ricircolo di sfere di grandi dimensioni sono sostenute su entrambi i lati per prevenire un run-out eccessivo e assicurare minori vibrazioni rispetto a un sistema a ricircolo di sfere 112 rmo ottobre 2013 con singolo ancoraggio. Queste viti a ricircolo e le guide lineari straordinariamente grandi sono altresì in grado di reggere un carico inerziale maggiore, che minimizza il possibile gioco. Il risultato è quindi una performance di notevole qualità che prescinde dal peso del pezzo e dalla sua posizione sulla tavola. Tempi morti ridotti. L’U6, disponibile in due differenti sistemi di guida a filo (guide tonde e a ‘V’), offre un buon numero di utili accessori che riducono i tempi morti. Per esempio, il nuovo sistema di guida sviluppato con una flangia di precisione conica consente una facile rimozione e un cambio di guide nel giro di un minuto, senza la necessità di riallineare le stesse verticalmente. Anche la funzione di wire pecking riduce i tempi morti migliorando la capacità di infilaggio nei fori più piccoli. La già citata tecnologia Heat di Makino garantisce alimentazioni ultrarapide senza rischio di rottura del filo, anche nelle condizioni più gravose come quella della lavorazione con naso mandrino distante. Infine, il sistema a pompaggio doppio della macchina crea migliori condizioni di taglio, con un guadagno sensibile nei tempi di lavorazione. La manutenzione di Makino U6 è semplificata da AVM: numerosi accessori. La nuova testa compatta rende di gran lunga più facili la pulizia e il cambio delle guide, e il design, altrettanto compatto, riduce il rischio di collisione con un pezzo in lavorazione. Anche il sistema di estrusione e asciugatura del filo favorisce la manutenzione, lasciando maggior tempo a disposizione per il taglio. Hyper i Control. La nuova generazione Hyper i Control di Makino risulta più semplice e più veloce da utilizzare e di conseguenza anche il personale meno esperto può ottenere risultati sorprendenti. In particolare, il pannello operativo Hyper i Control offre tutte quelle funzionalità di pan, pinch, spread e swipe, ormai care a chi ha una certa consuetudine con smartphone e tablet, che indicano i diversi movimenti delle dita sullo schermo e ne rendono l’uso facile e intuitivo. Un altro vantaggio è che il pannello touch-screen può essere collocato all’altezza operativa più conveniente. Inoltre, la porta di ampie dimensioni, consente un comodo carico e scarico del pezzo, nonché la sua sistemazione in qualunque posizione. Tutti questi vantaggi contribuiscono a incrementare la produttività nelle operazioni quotidiane di elettroerosione a filo. INNOVAZIONE DI QUALITÀ MACH-Series Presenza di 2 mandrini e 2 torrette portautensili, per lo scambio in automatico del pezzo in lavorazione da un mandrino all’altro, con possibilità di grandissima accuratezza dimensionale tra le lavorazioni effettuate Ridottissimo tempo di set-up Sistema di manipolazione carico pezzi grezzi/scarico finiti Ideale per la produzione di: flange, ingranaggi, ruote, dischi freno, calotte MACH-11 di motori elettrici, valvole petrolifere CERCHIAMO AGENTI PER ZONE LIBERE AVM s.r.l. - Machine Tools Phone +39 0332 201061 Fax +39 0332 200551 Via Monte Chiusarella 31 Web www.avm-italy.com 21056 Induno Olona - (VA) - rmo Italy ottobre 2013 113 & Utensili Tecnologia Produzione La produttività passa dall’utensile di Gabriele Peloso Iscar ha presentato ai propri utilizzatori i nuovi utensili da taglio HighIQline per lavorazioni di tornitura, troncatura, fresatura e foratura. Jacob Harpaz, presidente della società, ha illustrato anche i processi di produzione e la progettazione dei nuovi gradi 114 rmo ottobre 2013 A lla vigilia di un evento Iscar ci si interroga sempre cosa presenterà l’azienda. Ciò non si limita ai singoli prodotti, ma sono in gioco anche e soprattutto metodi di produzione e progettazione degli utensili, strategie industriali e commerciali. Questo si traduce in punti percentuali di quote di mercato, comunicazione agli utilizzatori e affermazione del brand. Tutto ciò era ben presente allo user meeting di Iscar. All’evento erano presenti oltre 600 clienti della casa israeliana: dagli operatori alle macchine utensili CNC, ai responsabili degli uffici acquisti, fino ai titolari di aziende manifatturiere italiane. Secondo i dati forniti, Iscar è la seconda azienda al mondo produttrice di utensili da taglio. La rete di vendita copre più di 60 nazioni nel mondo; la filiale italiana è costituita da superficiali ecc. Terminata questa fase, il progetto passa al team n. 2, che dovrà migliorare ciò che è stato sviluppato in precedenza. Quando anche il secondo team presenterà un nuovo utensile, migliorativo rispetto al precedente, entrerà in gioco il team n. 3, con l’obiettivo di sviluppare un altro sistema, in grado di competere con i precedenti. Questa organizzazione permette un continuo miglioramento dei prodotti. Iscar, naturalmente, studia e definisce anche nuovi metodi di produzione, materiali e rivestimenti dei nuovi gradi, siano essi utilizzati per lavorare acciaio inox, ghisa e materiali speciali. Vediamo allora, qui di seguito, le ultime novità di prodotto targate Iscar per la produzione metalmeccanica. più di 100 dipendenti, ed è dotata anche di un’unità di produzione di utensili speciali. La ricerca e sviluppo sita nella città di Tefen, in Israele, guida la crescita dell’azienda. Infatti, il 6% dei ricavi è destinato alla ricerca e allo sviluppo di nuove soluzioni, materiali innovativi e geometrie più idonee, al fine di ottenere la massima produttività grazie all’impiego di utensili tecnologicamente all’avanguardia. I prodotti Iscar sul mercato hanno mediamente meno di cinque anni dalla loro progettazione/produzione. Ciò è possibile grazie a un metodo di sviluppo specifico. A Tefen i team di sviluppo costituiti da 4/5 ingegneri meccanici sono più d’uno, in ‘concorrenza’ tra loro. Vediamo come funziona questo aspetto. Il team di ricerca n.1 sviluppa una prima geometria con caratteristiche specifiche, materiali, rivestimenti Per la foratura. L’azienda ha aumentato la lunghezza delle punte Sumocham, aggiungendo i nuovi corpi punta con profondità 12XD, nei diametri da 12 a 25,9 mm. Le punte DCN sono caratterizzate da steli cilindrici, che consentono il fissaggio della punta su utensili idraulici (maggiormente consigliati) o su pinze elastiche. Tutti i corpi punta sono caratterizzati da fori elicoidali per il passaggio del refrigerante e possono alloggiare una qualsiasi cuspide Sumo standard, con incrementi decimali. Le punte possono essere utilizzate anche per la foratura di lamiere placcate. La gamma di punte 12XD sono comunemente utilizzate negli scambiatori di calore e in molteplici applicazioni industriali. L’azienda ha ampliato la gamma di applicazioni della sua linea di foratura Sumocham con l’aggiunta di cuspidi per foratura a testa piana. Le nuove cuspidi a testa piana FCP sono state progettate per la foratura di componenti in acciaio (materiali del gruppo ISO P). La foratura con gli inserti FCP garantisce un foro quasi piatto sul fondo, particolare richiesto in diverse applicazioni. Le cuspidi sono realizzate nel grado IC908 rivestito TiAlN PVD. Inoltre, Iscar ha introdotto la nuova linea Sumogun per applicazioni di foratura profonda con gamma diametro da 12 a 25 mm (lunghezza totale di 1.500 mm). La linea di foratura profonda Sumogun è caratterizzata da due eliche dritte con una cuspide standard Sumocham. L’utensile consente di fissare differenti cuspidi a seconda del tipo di materiale e della lavorazione da effettuare. Fresare ad alta velocità. Le frese per spianatura IQ845 FSY-R07 alloggiano inserti quadri bilaterali IQ845 Syhu 0704 con otto taglienti. Esse sono caratterizzate da un’inclinazione del tagliente altamente positiva che contribuisce notevolmente ad allegge- rmo ottobre 2013 115 & Utensili Tecnologia Produzione rire gli sforzi di taglio, con un’entrata e un’uscita dolce dal pezzo in lavorazione. Gli inserti hanno taglienti rinforzati, con geometria raschiante per una migliore finitura superficiale e un’esclusiva spoglia frontale per una migliore evacuazione del truciolo. Gli inserti sono montati su una sede con sottosquadro e fissaggio a vite, che garantiscono un bloccaggio estremamente rigido. La principale caratteristica della famiglia IQ 845 è data dalla particolare forma degli inserti che, pur essendo bilaterali, hanno il necessario disimpegno dei taglienti posteriori, per un posizionamento di taglio positivo. Le frese possono lavorare fino a 4,6 mm di profondità di taglio. Sono disponibili con gamma diametro da 50 a 160 mm nelle configurazioni a passo sia ampio che stretto. Questi utensili possono essere utilizzati in diverse applicazioni di spianatura, sgrossatura e finitura su un’ampia gamma di materiali, inclusi acciai inox austenitici di difficile lavorazione. Maggiore rigidità in troncatura. Iscar ha aggiornato gli inserti DGN/R/L bilaterali DO-Grip per troncatura migliorando il sistema di fissaggio, in attesa brevetto, che è ora caratterizzato da una maggiore robustezza e rigidità. Alcuni vantaggi della nuova sede DO-Grip IQ sono: fissaggio più robusto dell’inserto; aumento della resistenza alle forze laterali; garanzia di una maggior rettilineità e una migliore finitura superficiale; assicura un maggior numero di cicli di indexaggio se confrontato con l’attuale sistema DO-Grip. L’attuale famiglia DO-Grip, famosa linea di inserti bilaterali elicoidali per troncatura presente sul mercato da molti anni, sarà affiancata da due principali tipologie di nuovi utensili; la prima è rappresentata dalla famiglia DO-Grip-IQ 550 con taglienti diritti, inserti bilaterali da 2 mm con tagliente frontale neutro, destro e sinistro, disponibili nelle due tradizionali geometrie Iscar tipo C e tipo J. Gli inserti sono 5 mm più lunghi rispetto agli inserti attuali, permettendo così scanalature più profonde e troncature più larghe, fino a 48 mm di diametro. La seconda novità è data dai nuovi inserti DO-Grip-IQ 550 116 rmo ottobre 2013 Strategie per competere Jacob Harpaz, presidente Iscar, descrive in modo lucido e preciso la situazione industriale europea. Innovazione, ricerca e sviluppo sono le leve più importanti per competere nel mercato globalizzato. La crisi di questi anni ha rivelato che non c’è prospettiva per un Paese senza una base industriale forte e competitiva. Dal suo punto di vista qual è lo stato di salute dell’industria manifatturiera europea? “L’industria manifatturiera europea continua a mostrare una valida capacità di recupero, con i settori automotive, aerospaziale ed energia, uniti alle lavorazioni meccaniche generali, che hanno dato prova di una fase di ripresa. Sono convinto che le aziende in grado di offrire nuove tecnologie, prodotti innovativi ed efficienti processi produttivi continueranno a crescere, senza subire conseguenze negative dall’attuale situazione di mercato”. Cosa dovrebbero fare le aziende manifatturiere europee per essere più competitive sul mercato? “Se consideriamo gli elevati costi di manodopera e le difficoltà di reclutamento di validi ingegneri meccanici in Europa, per competere con i mercati a basso costo del lavoro sono convinto che l’attenzione deve essere rivolta alle ‘lavorazioni intelligenti’, utilizzando le macchine 24 ore al giorno, riducendo al minimo i tempi passivi delle lavorazioni e mantenendo gli elevati standard qualitativi che hanno sempre contraddistinto le aziende europee. Le ‘lavorazioni intelligenti’ sono la chiave del successo competitivo per un azienda meccanica”. Iscar, per il futuro, su quali progetti strategici intende puntare? “Le strategie Iscar si basano sui processi continui di R&D, che guidano la crescita del nostro business: non appena Iscar presenta sul mercato un prodotto innovativo, un gruppo di lavoro del reparto R&D inizia a progettare una nuova soluzione, in grado di competere e migliorare i risultati dell’utensile appena presentato. Per questo motivo il nostro motto è: Iscar: dove l’innovazione non si ferma mai”. con taglienti elicoidali, che aggiornano i tradizionali inserti bilaterali con geometria elicoidale da 3 a 6 mm, con tagliente frontale neutro, destro e sinistro e formatruciolo tipo C e J. Come per gli attuali inserti DO-Grip, la profondità in scanalatura e troncatura dipende dall’utensile che viene utilizzato. DO-Grip 500 è infine la soluzione di inserti bilaterali per troncatura che assicura il miglior rapporto prezzo/tagliente, nelle lavorazioni su diametri fino a 38 mm. Gli inserti sono bilaterali da 2,2 e 3,1 mm con tagliente frontale neutro, destro e sinistro e geometria tipo C e tipo J. & Centri di lavoro Tecnologia Produzione Tecnologi roduzione L’importanza del lubrorefrigerante di Gabriele Peloso Per una corretta ed efficace lavorazione dei metalli è importante utilizzare lubrorefrigeranti di ultima generazione. Finazzi Osvaldo officine meccaniche non è sceso a compromessi nella scelta del refrigerante, sia per quanto riguarda la sicurezza degli operatori, sia per le caratteristiche di lavorazione M acchine utensili moderne, gradi e utensili adeguati alle lavorazioni svolte, approvvigionamento della materia prima, qualificazione del personale sono gli aspetti più evidenti di un efficiente reparto produttivo. Ma l’organizzazione di una moderna officina si nota dai dettagli. Alcune caratteristiche denotano il salto di qualità; per esempio, l’utilizzo di un determinato lubrorefrigerante piuttosto che un altro, può determinare una maggiore o minore produttività della macchina e una migliore finitura superficiale del pezzo. La funzione principale di un olio lubro- 118 rmo ottobre 2013 refrigerante è quella di limitare l’usura utensile derivante dal contatto continuo col materiale in condizioni proibitive dal punto di vista delle temperature e delle pressioni in gioco. Finazzi Osvaldo officine meccaniche è un’azienda in provincia di Bergamo, fondata nel 1981, specializzata nella produzione di valvole a sfera per il comparto oil & gas, per dissalatori e per centrali nucleari. L’impresa impiega 45 dipendenti e ha una superficie coperta di circa 3.500 m2. I principali clienti sono i brand più conosciuti del comparto petrolifero e petrolchimico, sia italiani sia stranieri. Il 60% della produzione è destinata all’export, mentre il restante 40% è per il mercato interno. Competitività ed efficienza. “In azienda - ha esordito Osvaldo Finazzi, titolare -, sono installate 32 macchine utensili: Mandelli, MCM, Heller, Biglia e Morando, tanto per citarne alcune, di medie e grandi dimensioni, anche a 5 assi. Si tratta di centri di lavorazione orizzontali, centri di tornitura verticali, foratrici a CNC, completamente automatizzati con cambio pallet, dotati di software CAM Esprit per lo sviluppo del percorso utensile. Le dimensioni dei pezzi lavorati variano da un minimo di 50 a un massimo di 3.000 mm di diametro. In officina lavoriamo varie tipologie di materiali: dall’acciaio al carbonio, fino all’acciaio inox e Duplex”. Per la lavorazione alle macchine utensili di materiali difficili come l’inox e l’acciaio Du- Osvaldo Finazzi, titolare di Finazzi Osvaldo officine meccaniche. plex, non solo è necessario adottare parametri e strategie di lavorazione collaudate, ma utilizzare utensili da taglio di qualità e lubrorefrigeranti in grado di svolgere al meglio la loro funzione. Per quanto riguarda gli utensili Finazzi Osvaldo utilizza prodotti della svedese Sandvik, mentre per la lubrificazione si affida alla tecnologia tedesca dei prodotti Zeller+Gmelin, distribuiti nel nostro Paese da Bellini Lubrificanti. “L’utilizzo di lubrificanti di qualità - ha rimarcato Finazzi - è necessario soprattutto in particolari lavorazioni come per esempio la maschiatura eseguita sui centri di lavoro. Grazie alla tecnologia proposta da Zeller+Gmelin con il prodotto Divinol HLP riusciamo a eseguire automaticamente sia la lavorazione con la massima precisione, sia ad avere un risparmio importante di olio, rispetto al prodotto precedentemente utilizzato”. E ha continuato: “Oggi per competere sui mercati internazionali le PMI devono dotarsi di mezzi produttivi in grado di aumentare l’efficienza e la flessibilità. Macchine utensili multitasking, oli e prodotti in grado di migliorare la qualità produttiva, software per la gestione della produzione sono aspetti tecnologici da considerare fondamentali”. In particolare la gestione degli oli lubrificanti è un aspetto importante al fine dell’efficienza delle macchine utensili e della salute degli operatori. Tecnologia e salute. La corretta gestione dei lubrorefrigeranti è per Finazzi Osvaldo una costante ricerca di soluzioni in grado di prevenire e limitare la possibile nocività del fluido. L’azienda non solo adotta prodotti di ultima generazione, ma mette in campo anche azioni preventive per rmo ottobre 2013 119 & Centri di lavoro Tecnologia Produzione Interfaccia Coromant Capto Bolt-On. minimizzare eventuali pericoli dall’insorgenza di funghi, muffe e batteri nocivi per l’uomo. In officina sono presenti macchine per la disoleazione a piani coalescenti, miscelatori automatici, sistemi di ossigenazione dell’emulsione per renderla stabile nel tempo. Ecco allora alcune applicazioni. Per la refrigerazione dell’utensile è utilizzato il prodotto Zubora 92 F BR di Zeller+Gmelin. È un lubrorefrigerante ad alte prestazioni miscelabile in acqua, a base di olio minerale con efficaci additivi polari EP, stabile a lungo termine, in grado di proteggere contro la corrosione. Zubora 92 F BR è inibito contro la formazione di nitrosammine. Ciò significa che al presentarsi di ammine secondarie e di nitrito per esempio provenienti dall’esterno, non si possono formare nitrosammine stabili. Con l’utilizzo di questo lubrorefrigerante gli utensili hanno una maggiore durata e velocità di taglio più elevate. Zubora 92 F BR è stato sottoposto a severi test dermatologici. Per quanto riguarda le operazioni di filettatura di acciaio inox è utilizzato Cutex 59. È un fluido viscoso esente da cloro. L’alta efficienza di deformazione del prodotto consente di effettuare operazioni di filettatura anche quelle più gravose. Il fluido garantisce un’elevata finitura superficiale, soprattutto degli spigoli; tenuta delle tolleranze per lunghi intervalli di lavorazione; la viscosità del prodotto è comunque tale da formare un cuscinetto circolare di fluido sul pezzo da lavorare. Per la lavorazione di acciai ferrosi l’ufficio tecnico della società ha deciso di utilizzare il fluido viscoso TL 60/E prodotto da Bellini Lubrificanti. Esso è costituito da una miscela di composti clorurati e di additivi antiossidanti, untuosanti e anticorrosivi. Il prodotto garantisce un’ottima finitura superficiale anche per pezzi 120 rmo ottobre 2013 di geometria complessa e massima scorrevolezza delle superfici durante la lavorazione. Infine, ma non per questo meno importante, l’olio idraulico utilizzato per le macchine utensili è Sprinter Adpv 32. Si tratta di un olio ad alto indice di viscosità, per comandi oleoidraulici, ingranaggi, bronzine e cinematismi in genere. È utilizzabile in tutti quei casi in cui le gravose condizioni di esercizio richiedano un lubrificante con proprietà antiusura, che riduca al minimo il logorio meccanico di pompe, valvole e di parti meccaniche in movimento. Per le guide dei sistemi produttivi è impiegato un olio complesso WAY 68, studiato per la lubrificazione di slitte, guide, piani e colonne di scorrimento. È ottenuto dalla miscelazione di componenti diversi ed è caratterizzato da un coefficiente di attrito statico molto basso, per garantire un regolare e uniforme avanzamento dei carri e delle tavole, anche se sottoposti a carichi gravosi. Cosa dire. “Le imprese italiane sono oggi strette nella morsa del ridotto credito finanziario e dalla competitività internazionale - ha concluso Finazzi -. Contemporaneamente questo momento storico potrebbe essere comunque un’opportunità per le PMI. Esse possono proporre al mercato nuove soluzioni, maggiore competitività e flessibilità. Il Made in Italy, non si limita alla moda o al design, ma comprende anche settori meno ‘mediatici’ come le lavorazioni meccaniche. Insomma, la qualità e la serietà imprenditoriale italiana è ancora oggi un biglietto da visita importante”. 11-13 GIUGNO 2014 VERONA E X P O D E L L E S O LU Z I O N I I N N O VAT I V E , CO M P O N E N T I, M AT E R I A L I T E C N O LO G I C I D I P R I M O E Q U I PAG G I A M E N TO P E R L’ I N D U S T R I A D E I T R A S P O R T I . Original equipment for the transport industry: TECHNOLOGY, SOLUTIONS, INNOVATION. www.alumotive.com Salone all’interno di Main sponsor & Misura e controllo Tecnologia Produzione Grazie al CAM2 Laser Tracker ION, Tacchi Giacomo e Figli, storica azienda italiana costruttrice di macchine utensili, effettua misurazioni 3D di macchine e pezzi in lavorazione di grandi dimensioni, con un notevole risparmio di tempo Misure precise per la macchina utensile di Alberto Castiglioni I n provincia di Milano, nel cuore industriale della Lombardia, opera una delle più prestigiose aziende italiane produttrici di macchine utensili, la storica Tacchi Giacomo e Figli. Fondata nel 1926 questa officina meccanica ha subito varie trasformazioni per macchine prodotte, dimensioni e numero di dipendenti. Oggi vi lavorano oltre 170 addetti, specializzati nella produzione di torni, centri di tornitura e foratrici per fori profondi CNC di medie e grandi dimensioni, personalizzabili secondo le esigenze degli utilizzatori. Angelo Malosetti, direttore tecnico della società, spiega: “La nostra azienda costruisce macchine di grandi dimensioni, destinate principalmente alla lavorazione di componenti quali alberi motori, turbine, tubi e pezzi con un peso fino a 250 t, 5 m di diametro e 20 m di lunghezza”. 122 rmo ottobre 2013 Le applicazioni e i comparti. Tacchi, infatti, è attiva con successo in diversi settori della meccanica pesante di precisione: petrolifero, aeronautico, metallurgico, energetico, ecc. “Stiamo attraversando - riprende Malosetti - un momento positivo, nonostante il panorama generalizzato sia complesso e oltremodo competitivo. Il mercato non chiede più prodotti convenzionali o standard, bensì macchine speciali, perfettamente corrispondenti alle necessità del cliente. Trattandosi poi di macchine di grandi dimensioni, necessitiamo di adeguati strumenti di lavorazione e di misura”. E proprio da questo punto di vista, è importante sottolineare come la Tacchi abbia trovato in CAM2 un partner ideale. “Con CAM2 la collaborazione è molto intensa e proficua. Oltre alla bontà dei prodotti e all’assistenza tecnica, è per noi molto importante essere aggiornati sulle ultime novità tecnologiche. L’ultimo strumento introdotto in casa Tacchi è il CAM2 Laser Tracker ION, dispositivo che può essere portato direttamente sul pezzo da misurare”. I vantaggi in termini di tempo e di possibilità di lavoro sono enormi: nel passato, infatti, le macchine di misura erano per lo più fisse e collocate nel laboratorio metrologico. Di fatto non era possibile trasportarvi i pezzi di grandi dimensione e molto pesanti. “Oggi invece - prosegue il direttore tecnico - succede esattamente il contrario: grazie al CAM2 Laser Tracker ION eseguiamo la misurazione dei nostri pezzi di grandi dimensioni in maniera semplice e veloce direttamente sul posto”. Risparmio di tempo. Nel dettaglio, CAM2 Laser Tracker ION è un dispositivo portatile di misura a coordinate 3D, estremamente preciso, che consente agli utenti di produrre, ottimizzare processi e fornire soluzioni con misurazioni rapide, semplici e accurate. Malosetti: “Abbiamo avuto modo di conoscere la bontà dei prodotti CAM2 già da tempo. Il passaggio al Laser Tracker ION ci assicura una capacità di ispezione che arriva a 55 m di distanza, con un angolo di lavoro oriz- La famiglia dei laser tracker CAM2 è composta da due modelli: ION e Vantage. CAM2 TrackArm è un sistema portatile di misura 3D versatile. Quando l’oggetto è di grandi dimensioni I CAM2 Laser Tracker sono macchine di misura a coordinate (cmm) portatili molto precise per costruire prodotti, ottimizzare processi e fornire soluzioni, misurando in modo veloce, semplice e preciso. Tra le applicazioni più comuni dei Laser Tracker CAM2 possono essere segnalate l’ispezione di pezzi e componenti, l’allineamento, il reverse engineering, la calibrazione di robot e macchine, il set-up e la costruzione di utensili. La famiglia dei Laser Tracker CAM2 è composta da due modelli: ION e Vantage. Complementare ai laser tracker è il nuovo CAM2 TrackArm. Si tratta del sistema portatile di misura 3D più versatile oggi disponibile sul mercato: combinazione diretta di due cmm portatili in una soluzione, TrackArm unisce le funzionalità di misurazione a lungo raggio e l’elevata precisione del CAM2 Laser Tracker alla flessibilità del braccio di misura CAM2 (CAM2 Arm). La combinazione di questi due dispositivi metrologici amplia il volume di lavoro del CAM2 Arm, permettendo di riposizionarlo rapidamente in qualsiasi punto all’interno del range di misura del Laser Tracker pur mantenendo lo stesso sistema di coordinate e la stessa interfaccia software. zontale di ± 270°. Tali specifiche ci permettono di soddisfare completamente qualsiasi nostra esigenza. Per esempio, consentono, con un unico posizionamento, il perfetto allineamento dei banchi di lavoro”. In precedenza, invece, il personale dell’azienda lombarda doveva procedere a scaglioni e riposizionare ogni volta l’attrezzo di misura tradizionale, operazione tutt’altro che semplice: nell’installazione di macchine lunghe il risparmio di tempo è enorme, dell’ordine di giorni. “Il Laser Tracker - continua Angelo Malosetti - viene adoperato a rotazione da cinque addetti specializzati al fine di misurare non solo le macchine da noi prodotte, ma anche i pezzi ancora in fase di lavorazione, per esempio per verificare la rettilineità di fori profondi e la planarità delle superfici. Presa confidenza con il software e le modalità d’uso, l’utilizzo del dispositivo risulta semplice e intuitivo anche in virtù della sua grande versatilità e adattabilità all’uso in ambienti ristretti o congestionati, e per il sistema di compensazione delle variazioni di temperatura, di pressione e di umidità”. Angelo Malosetti conclude: “Siamo molto soddisfatti dei risultati che il CAM2 Laser Tracker ci permette di raggiungere. La misurazione dei pezzi è molto più semplice, rapida ed efficace”. rmo ottobre 2013 123 & inbreve Tecnologia Produzione 124 Taratura DAkks semplificata Modulare per tornitura, fresatura e foratura Per la taratura delle forze in ambito di accreditamento DAkks, HBM Test & Measurement offre oggi un servizio semplificato ed economico per trasduttori di forza (allo stesso prezzo di una taratura di fabbrica), in grado di fornire certificato di taratura che funge automaticamente da certificazione di tracciabilità, oltre a contenere una valutazione della conformità e dell’incertezza della misurazione, a garanzia del superamento degli audit. Il nuovo servizio di taratura DAkks semplificato di HBM consente di tarare trasduttori di forza sia nella tecnica di misurazione industriale per il monitoraggio di produzione, sia in banchi di prova nel settore R&S, grazie a una procedura basata sulla consolidata esperienza dello stesso laboratorio di taratura DAkks di HBM, il primo accreditato in Germania ai sensi della DIN EN ISO/IEC 17025 (ex ambito DKD), che si avvale di impianti di taratura con incertezze di misurazione certificate pari allo 0,005% - 0,02% del valore effettivo. La procedura comprende anche il più ampio range di stadi di taratura esistente nel DAkks, che spazia da 2,5 N a 5 MN per forza di trazione e pressione. La M80 Millturn può essere creata a partire dal vasto e perfezionato concetto modulare della macchina prodotta da WFL. Questo approccio consente di assemblare la configurazione ideale utilizzando il tool kit standard, per soddisfare ogni possibile richiesta dell’utilizzatore. È così possibile combinare la più vasta gamma di sistemi di lavorazione meccanica sulle slitte superiore e inferiore con tutte le soluzioni di lavorazione interna offerte da WFL. Tutti gli interassi (tranne 1.000 mm) sono disponibili anche in versione a doppio mandrino. Il concetto della macchina si basa sulla riduzione al minimo delle distanze tra utensile e pezzo e guide della slitta e sulla massimizzazione delle distanze tra le guide, offrendo così rigidità ottimale e geometrie ideali. Il sistema di controllo della macchina è Siemens Sinumeric 840D Solution Line, in combinazione con gli azionamenti Sinamic. La zona operativa della macchina è l’unità di tornitura-foratura-fresatura di 58 kW che, per quanto riguarda i dati relativi alle prestazioni e il dimensionamento dei componenti, è pensata per gestire lavorazioni molto gravose. Il magazzino utensili è facilmente accessibile dalla parte anteriore ed è caratterizzato da una struttura compatta. rmo ottobre 2013 Lattine con lubrificanti sicuri Fuchs Lubrificanti presenta una gamma di prodotti che soddisfano i criteri igienico sanitari in applicazioni nel settore delle bevande, per essere impiegati con sistemi di chiusura delle lattine con tecnologia di aggraffatura, processo che comporta il rischio di contaminazione della superficie della lattina in caso vengano impiegati lubrificanti non idonei. Cassida Fluid CR 100 è un lubrificante ad alte prestazioni con base sintetica, ideale per sistemi di aggraffatura con lubrificazione a ricircolo, mentre per quelli a perdita completa la proposta è l’FM Gear Oil TLS 150 a base minerale. Il Cassida Grease RLS 2 di composizione completamente sintetica e resistente al dilavamento è invece indicato per lubrificare rolline di saldatura lubrificate con grasso. Le linee di prodotto Cassida, formulata con basi sintetiche, ed FM, formulata con oli bianchi, hanno certificazione NSF H1 che può essere allegata al piano di manutenzione impianto, e il loro impiego garantisce un’efficace azione preventiva e misura di controllo che riduce il rischio di contaminazione da lubrificanti, come previsto dal sistema di autocontrollo Haccp. & inbreve Tecnologia Produzione Eliminare i fumi di saldatura Lansec presenta i propri sistemi filtranti autonomi Airmax studiati per assicurare le migliori condizioni di lavoro in sicurezza in tutte le principali operazioni di saldatura, nelle quali l’esposizione per inalazione ai fumi di saldatura porta al rischio di contrarre diverse patologie di varia gravità. Il sistema filtrante autonomo Airmax è pensato per tutelare il singolo saldatore, consentendo all’operatore di respirare liberamente e senza affanni: funziona con batteria Li-Io a lunga durata, con ricarica veloce senza reset di memoria, e offre bassa rumorosità, con allarme acustico in caso di basso flusso. La soluzione consente massima libertà di movimento, avendo un peso di 936 gr, scocca in ABS e cintura e tubo rivestito in Proban, con sistema a baionetta per l’inserimento del tubo. Conforme alle norme CE 0158 EN 12941:2009 TH2 P R SL, in combinazione con un sistema ad estrazione del fumo ambientale posizionato in officina, la soluzione Airmax garantisce massima prevenzione degli infortuni ed elimina i fumi in modo definitivo. Marcatura portatile flessibile Nuovo taglio laser a fibra da 3 kW Hypertherm presenta HyIntensity HFL030, un nuovo sistema di taglio laser a fibra da 3 kW in grado di offrire la stessa qualità di taglio di altri sistemi a fibra a 4 kW, grazie all’ottimizzazione per applicazioni di taglio, raccomandate di 20 mm per l’acciaio al carbonio, di 12 mm per l’acciaio inossidabile e di 10 mm per l’alluminio. HyIntensity viene fornito completo di processi di taglio pre-sviluppati e dei componenti necessari per un’integrazione al banco e un funzionamento notevolmente semplificati, per tagliare materiali più spessi e in alcuni casi più rapidamente di altri sistemi concorrenti. “L’integrazione agevole in numerosi tipi di macchine - spiega Doug Shuda, direttore marketing prodotti laser a fibra Hypertherm - consente a centri di assistenza e produttori di espandere il proprio bacino commerciale aggiungendo nuove funzioni di taglio ad alta precisione”. Il processo di taglio laser a fibra semplifica inoltre i requisiti di progettazione e integrazione al banco rispetto ai sistemi laser CO2 , con costi di gestione inferiori, elevata efficienza energetica e necessità di manutenzione potenzialmente inesistenti. 126 rmo ottobre 2013 Sic Marking propone la nuova pistola di marcatura portatile p123, leggera, robusta e dal design ergonomico, con impugnatura in alluminio pressofuso per presa e piazzamento sui pezzi facile, dotata di gruppo led per illuminare il campo di lavoro. La p123 è pensata per marcatura di pezzi grossi o pesanti, con marcature profonde su tutti i tipi di materiale (anche acciaio inossidabile, acciaio, alluminio e plastica), per parti di tutte le forme e superfici (piane, concave, convesse, cilindriche, grezze, lavorate ecc), con elevata precisione e massima qualità, fattori essenziali per codici data matrix. La gamma di marcatura è ampia, da testo e dati variabili a numeri di serie, loghi, date, orari e data matrix, e la finestrella di marcatura molto grande (120 x 25 mm o 120 x 40 mm) consente grossi caratteri per una facile lettura. La pistola portatile può anche essere montata su carrello opzionale, si autoalimenta con kit batteria ed è convertibile in strumento da banco se completa di colonna e base opzionali. Il controllore con interfaccia semplice permette l’uso senza PC in ambiente industriale, con custodia IP40. utensili da taglio Rassegna Diamoci un taglio! a cura di Stefano Viviani Il taglio nelle sue molteplici versioni, possibilità ed esigenze, dalla foratura alla finitura, dalla fresatura all’affilatura. Novità e aggiornamenti dei produttori nella rassegna di questo mese dedicata agli utensili da taglio AZ FIUS Soluzioni per il mercato Grazie a un portafoglio prodotti che comprende dagli utensili prismatici a profilo costante in HM e HSS agli utensili circolari, dalle frese saldobrasate o integrali in HM o PKD alle punte speciali, dagli alesatori sino a ogni altro tipo di utensile per il quale sia indispensabile la costruzione su disegno, AZ Fius è in grado di offrire un’ampia gamma di soluzioni che consentono di perseguire quegli standard produttivi-qualificativi che oggi sono indispensabili per rispondere alle esigenze del mercato. CENTROUTENSILI Maschi sincronizzati All’interno della sua ampia gamma di utensili per filettare, WSG Cutting Tools, distribuita da Centroutensili, presenta soluzioni tecniche avanzate tra le quali spiccano i maschi a macchina sincronizzati (o per ‘maschiatura rigida’) e i maschi a macchina con fori di lubrificazione. I maschi sincronizzati, vengono utilizzati su macchine CNC e centri di lavoro con mandrino sincronizzato (e quindi non sulle macchine maschiatrici convenzionali con mandrini con compensazione), sono pertanto adatti al taglio ad alta velocità operato da queste macchine e permettono di ottenere una produttività molto elevata nell’esecuzione di filettature ad alta precisione. Nell’offerta WSG si trova anche un maschio sincronizzato con imbocco corretto per fori passanti (cod.9139), in acciaio da polveri (PM HSS), rivestito in carbonitruro di titanio (TiCN) e un maschio per fori ciechi (cod.9145), pure questo in acciaio da polveri, rivestito in nitruro di titanio (TIN) con elica a 45°. I maschi con fori di lubrificazione sono indicati per alte prestazioni e per le lavorazioni di materiali di difficile lavorabilità e possono operare solo su macchine e mandrini dotati di adduzione per la lubrificazione interna. 128 rmo ottobre 2013 DELFER Inserto di finitura RCM Delfer, azienda con oltre 55 anni di esperienza nell’asportazione del truciolo, presenta il nuovo inserto di copiatura per lavorazione stampi di finitura e super-finitura. La nuova affilatura permette all’inserto di dare ottimi risultati su materiali temprati e su lavorazioni ad alta velocità. La geometria positiva consente un taglio più dolce e una finitura superficiale superiore rispetto alle vecchie affilature. L’inserto è disponibile nel grado RK03E(K05) sub-micrograno ricoperto in TiALN e nei diametri 12, 16, 20, 25 e 32. FEBAMETAL Gambi cilindrici e cartucce Horn, distribuito da Febametal, ha aggiunto un nuovo sistema di supporto per estendere la gamma del sistema per gole frontali (assiali) 25A. In aggiunta ai gambi quadri dalle dimensioni collaudate già disponibili, sia in versione ‘sinistra’ che ‘destra’, vengono aggiunti i gambi cilindrici e un sistema modulare a cartucce, i quali estendono considerabilmente le opzioni d’uso. Le nuove cartucce, progettate sia in versione destra che sinistra, sono disponibili all’adduzione interna del refrigerante e possono essere utilizzate con tutti i supporti base Horn L…K1 e R…K1. Le cartucce per eseguire gole larghe 2 mm sono disponibili nei seguenti raggruppamenti: diametri 15-20 mm, 20-25 mm e 25-30 mm, con profondità di taglio (T-max) di 12 o 13 mm. Invece le cartucce per W= 3 mm di larghezza di taglio sono disponibili per un range di diametri di 20-25 mm, 25-30 mm, 30-40 mm e 40-50 mm con profondità di taglio di 14 o 18 mm, a seconda della misura. A completare il programma, oltre alle succitate cartucce, ci sono i gambi cilindrici, anch’essi studiati con l’adduzione interna del lubrorefrigerante sia nella versione ‘sinistra’ che ‘destra’ con un diametro del gambo di 20 mm. Con 2 mm di larghezza di taglio (W), riescono a coprire i diametri di 20-25 o 25-30 mm con profondità di taglio di 12 e 13 mm. HOFFMANN GROUP Testine di foratura Hoffmann Group immette sul mercato un nuovo sistema di testine Garant, ERplus e ER, entrambe studiate per la lavorazione di fori già esistenti. La compatibilità della testina di precisione con tutte le pinze di serraggio ER40 e ER25 comporta un’elevata versatilità del nuovo sistema. Questo sistema, inoltre, grazie alla nuova superficie d’appoggio conica, garantisce una concentricità particolarmente precisa, massima rigidità e forze di tenuta molto elevate. La testina ER Garant copre un range da 39,9 a 70,1 mm e con l’aggiunta di un solo ponte è possibile raggiungere anche 100,1 mm con una precisione di passata di 0,01 mm sul diametro. Grazie all’interfaccia ER 25 indipendente da altri sistemi, la nuova testina ER Garant è compatibile con tutte le pinze di serraggio da 25 e può essere semplicemente avvitata sul mandrino ER già presente. È possibile effettuare l’impostazione rapida utilizzando le slitte, mentre l’impostazione fine è molto facile da eseguire tramite il mandrino della macchina. Sia nel caso della testina ER che della testina di precisione ERplus si utilizzano gli inserti ISO standard del tipo CC..0602.. Inoltre con il nuovo sistema di testine di precisione ERplus Garant si possono utilizzare anche gli inserti standard ISO del tipo CC..09T3.. Come la testina ER Garant anche la testina di precisione presenta un’elevata varianza ed è compatibile con tutti gli attacchi per pinze di serraggio ER 40. ISCAR Inserti con taglienti elicoidali Iscar lancia la sua nuova linea Heliqmill 390 che rappresenta una nuova fase dello sviluppo dell’inserto con tagliente elicoidale. I classici inserti Helimill e i suoi derivati ulteriori hanno due taglienti. La nuova linea offre un inserto triangolare con tre taglienti, assicurando quindi un tagliente extra. È interessante notare come la lunghezza di un tagliente di un inserto a tre taglienti sia la stessa di un inserto a due taglienti: i nuovi inserti sono infatti disponibili con lunghezze di 10 e 15 mm. L’inserto con tre taglienti ha una struttura più robusta e il suo fissaggio nella sede assicura alta rigidità. L’avanzata geometria di taglio del nuovo inserto porta a ottenere precisi spallamenti a 90° e la spoglia raschiante garantisce eccellenti finiture superficiali. Gli inserti Heliqmill 390 sono prodotti negli innovativi gradi di metallo duro Iscar Sumo TEC, che contribuiscono all’aumento della produttività. I nuovi utensili sono destinati alle lavorazioni di spallamenti, incavature e spianatura. In aggiunta, sono una buona alternativa nella fresatura di superfici complesse, discese in rampa o lavorazioni di tasche o cavità con interpolazione elicoidale. rmo ottobre 2013 129 Utensili Rassegna KRINO Punta parabolica al cobalto L’impegno quotidiano nello sviluppo di nuovi prodotti atti a soddisfare le esigenze dei clienti ha portato Krino a dotarsi di una nuova punta per il taglio dei metalli. Le prestazioni di questo prodotto innovativo, realizzato con acciaio per utensili Aisi M35, sono ottimizzate nel taglio profondo: la particolare scanalatura di forma parabolica evacua in maniera ottimale i trucioli di lavorazione, consentendo tagli precisi, rapidi e puliti a profondità pari a 5-6 volte il diametro dell’utensile. La gamma offerta da Krino è ampia, contemplando sia la serie corta DIN 338 che la serie lunga DIN 340 ed extra corta DIN 1897 del prodotto, con diametri da 2 a 13 mm, necessari a coprire un’ampia varietà di esigenze, soprattutto industriali. LINK Frese con elica variabile Link presenta un nuovo concetto di frese in metallo duro a 4 tagli con ‘elica variabile e passo differenziato’, nelle versioni standard e toroidale. La nuova gamma di frese in metallo duro Link Vari-4 garantisce la possibilità di lavorare indifferentemente molteplici materiali, con particolari performance su acciai inossidabili e leghe di titanio per l’esecuzione di tutte le lavorazioni, dalla sgrossatura alla finitura, dall’esecuzione di cave alle lavorazioni in parete. La particolare geometria (patent pending) consente un totale annullamento di ogni problematica derivante da vibrazioni. La combinazione di differenti caratteristiche geometriche, del materiale di base e del rivestimento di ultima generazione, fanno dalle frese Vari-4 un eccezionale utensile per tutte quelle lavorazioni nelle quali si voglia ottenere la massima performance in relazione a volume truciolo per unità di tempo (MRR). La combinazione dei vantaggi relativi a Vari-4 garantisce una produttività mediamente superiore del 40% rispetto alle tradizionali frese a passo variabile. MAPAL Servizio completo per tutti gli utensili Mapal propone Tool Management Services (TMS), un servizio completo per tutti gli utensili. Ciò si traduce nella disponibilità degli utensili al momento giusto, nella quantità desiderata e con trasparenza dei costi. Il programma è completo, dal concetto semplice di logistica fino al calcolo dei costi per pezzo. In pratica il sistema parte dal concetto di ‘armadio utensili’, il Toolbase, vera e propria cassettiera completamente personalizzabile, e viene integrato con una gestione completa degli acquisti garantita dalla stessa Mapal. I vantaggi sono molteplici: dalla disponibilità degli utensili 24 ore su 24 alla distribuzione automatica degli utensili, dalla riduzione del costo utensile a quella degli impegni per il riapprovvigionamento, dal costante controllo delle scorte alla gestione automatica dell’ordine e all’ottimizzazione delle scorte. POVELATO Manutenzione e affilatura Povelato opera sul mercato nazionale e internazionale offrendo alla propria clientela prodotti di qualità costruiti su specifica del cliente e/o di propria progettazione. Povelato produce lame circolari con placchette in HM saldobrasate di grosso diametro (fino a 2.000 mm) per il taglio di acciaio, legno, alluminio e leghe; lame lineari in acciaio altamente legato e temprato per varie applicazioni e utilizzi (metallo, plastica, carta, legno, cesoiatura, triturazione, macinazione, taglio finito); e ancora, utensili speciali su disegno del cliente (frese, punte, alesatori, utensili a barretta sagomati, stozze, morse, lame taglio tubo) nei vari tipi di materiale (HM-HSS-ASP). Povelato offre ai propri clienti un servizio di manutenzione e affilatura di tutti gli utensili prodotti direttamente e non, garantendo qualità, performance e precisione nel tempo. 130 rmo ottobre 2013 SANDVIK COROMANT Fresatura degli ingranaggi Si chiama CoroMill 172 la nuova fresa a disco a inserti intercambiabili di Sandvik Coromant, che rappresenta una soluzione versatile per la fresatura dei profili d’ingranaggio di alta qualità e offre velocità e avanzamenti molto più elevati rispetto agli utensili in HSS, con un conseguente considerevole risparmio di tempo e costi. Disponibile nei diametri da 63 a 254 mm, grazie alla nuova tecnologia di inserti in metallo duro intercambiabili e alla performante e sicura interfaccia iLock, CoroMill 172 consente la lavorazione dei componenti anche senza refrigerante con un unico set-up in normali macchine CNC, così come in macchine dentatrici e per il taglio delle cremagliere. Ideale per tutti i materiali classificati ISO P (acciaio), la nuova fresa è adatta per la produzione di lotti di piccole e medie dimensioni di ingranaggi (moduli da 4 a 8) con dentature e scanalature (moduli da 4 a 9) interne ed esterne. Inoltre, grazie alla conformazione a inserti radiali con profilo completo, CoroMill 172 può essere usata per generare profili con fianco dritto o con evolvente. Tipici valori di taglio iniziali consigliati sono 140-200 m/min per la velocità di taglio e 0,12-0,20 mm per l’avanzamento al dente. SECO Nuova qualità ceramica La nuova qualità ceramica sialon CS100 di Seco offre ottime prestazioni nelle lavorazioni di sgrossatura di superleghe resistenti al calore a base nichel (Hrsa). CS100 si caratterizza per una maggiore inerzia chimica, un’elevata resistenza all’usura e un’alta tenacità, che consentono una durata lunga e prevedibile. Queste peculiarità la rendono la soluzione ideale per rispondere alla crescente domanda del settore aerospaziale di componenti in superleghe resistenti al calore (Hrsa). Per la lavorazione di componenti di precisione realizzati in materiali quali Inconel, Nimonic e Waspaloy, utilizzati nei settori aerospaziale e della generazione di energia, gli inserti in CS100 richiedono un minor numero di sostituzioni dei taglienti, aumentando la produttività e diminuendo i costi per componente. Inoltre, grazie alla possibilità di lavorare con velocità di taglio superiori rispetto all’utilizzo di inserti in metallo duro, CS100 consente di ridurre al minimo i tempi di lavoro mantenendo un buon rapporto costo/prestazioni. CS100 si va ad aggiungere alla già esistente gamma di inserti Seco in Pcbn e metallo duro per la lavorazione di questi materiali di difficile lavorabilità. WALTER ITALIA Lavorazione dell’acciaio Gli utilizzatori del nuovo Tiger·tec Silver Generazione ISO P di Walter ottengono incrementi nella vita utensile, nella produttività e nella sicurezza di processo per la tornitura di lavorazione dell’acciaio. Lo specialista di utensili di Tübingen offre tre nuove qualità di materiale da taglio e quattro nuove geometrie di inserti a fissaggio meccanico. L’esclusivo rivestimento CVD di Tiger·tec Silver viene combinato con la nuova famiglia di geometrie universali per la lavorazione dell’acciaio con incrementi di prestazioni fino al 75% nella tornitura dell’acciaio. La piattaforma per la nuova generazione di inserti è costituita da un nuovo ossido di alluminio a microstruttura. La disposizione cristallina consente di migliorare sensibilmente la vita utensile in termini di craterizzazione e ridurre il tempo di lavorazione dei pezzi. La migliore procedura di preparazione dei taglienti (Microedge Technology) consente altresì di incrementare la vita utensile, anche per quanto concerne l’usura della superficie di spoglia e la deformazione plastica dell’inserto. Il post-trattamento meccanico, infine, genera le condizioni di tensione interna, uniche nel loro genere, che garantiscono a loro volta una maggiore sicurezza di processo nella produzione di grande serie. rmo ottobre 2013 131 Agenda ITE INDUSTRIAL TECHNOLOGY EFFICIENCY DAY Malpensa (Varese) 15 OTTOBRE 2013 1° Mostra convegno dedicata all’efficienza tecnologica e alle tecnologie per l’efficienza FIERA MILANO MEDIA Tel. 02 49976533 Fax 02 49976570 [email protected] MIAC Lucca (Italia) 16-18 OTTOBRE 2013 Mostra Internazionale dell’Industria Cartaria EDINOVA Tel. 02 2158021 Fax 02 2140961 [email protected] PARTS2CLEAN Stoccarda (Germania) 22-24 OTTOBRE 2013 Fiera internazionale della pulizia industriale delle parti e delle superfici HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL Tel. 02 70633292 Fax 02 70633412 [email protected] MECHA-TRONICA Rho (Italia) 23-26 OTTOBRE 2013 Rassegna delle soluzioni capaci di ottimizzare la gestione di macchine e processi. CEU-CENTRO ESPOSIZIONI UCIMU Tel. 02 26255225 Fax 02 26255890 [email protected] PTC ASIA Shanghai 28-31 OTTOBRE 2013 Fiera internazionale dedicata alla trasmissione e al controllo di potenza DEUTSCHE MESSE re Tel. 0049 5118931117 Fax 0049 5118939681 [email protected] BLECHEXPO Stoccarda (Germania) 5-8 NOVEMBRE 2013 Fiera internazionale dedicata alla lavorazione dei metalli P. E. SCHALL GMBH & CO. KG e e Tel. 02 72222825/26/28 Fax 02 866575 [email protected] Tel. 0471 516000 Fax 0471 516111 [email protected] UNIONE ITALIANA VINI MIDEST Parigi (Francia) 12-22 NOVEMBRE 2013 Salone internazionale della subfornitura industriale SALONI INTERNAZIONALI FRANCESI Tel. 02 43435327 Fax 02 46 99745 [email protected] SPS/IPC/DRIVES Norimberga 26-28 NOVEMBRE 2013 Fiera dedicata alla tecnologia per l’automazione elettrica MESAGO MESSE FRANKFURT Tel. 0049 711 619460 Fax 0049 711 6194691 EUROMOLD Francoforte (Germania) 3-6 DICEMBRE 2013 Fiera internazionale dedicata alla progettazione, produzione strumentistica relativa agli stampi DEMAT GMBH Tel. 0049 692740030 Fax 0049 6927400340 [email protected] MACHINE AUTOMATION Milano 12 DICEMBRE 2013 II° edizione dedicata al mondo delle tecnologie per l’automazione di macchine e impianti FIERA MILANO MEDIA Tel. 02 49976533 Fax 02 49976570 [email protected] ICP PACKAGING TECHNOLOGY EXPO Tokio (Giappone) 15-17 GENNAIO 2014 Salone delle tecnologie per l’imballaggio REED EXHIBITIONS JAPAN Tel. 0081 333498518 Fax 0081 333498530 [email protected] BOOT Dusseldorf (Germania) 18-26 GENNAIO 2014 Salone nautico internazionale MESSE DUSSELDORF EICMA Rho (Italia) 7-10 NOVEMBRE 2013 Esposizione internazionale del ciclo e motociclo STEELFAB Sharjah - Dubai (UAE) 20-23 GENNAIO 2014 Fiera del Medio Oriente per l’industria della lavorazione dei metalli e della produzione di acciaio Tel. 0049 211 456001 [email protected] SEGRETERIA EICMA EXPO CENTRE SHARJAH Tel. 02 6773511 Fax 02 6698.2072 [email protected] Tel. 00971 65770000 Fax 00971 65770111 [email protected] AGRITECHNICA Hannover (Germania) 10-16 NOVEMBRE 2013 Fiera dedicata alle tecniche agricole NORTEC Amburgo (Germania) 21-24 GENNAIO 2014 Salone per la tecnologia di produzione industriale e lavorazione dei metalli Tel. 0049 69247880 Fax 0049 6924788113 [email protected] 132 KLIMAHOUSE Bolzano 23-26 GENNAIO 2014 Fiera internazionale per l’efficienza energetica e la sostenibilità in edilizia Tel. 0049 702592060 Fax 0049 70259206620 [email protected] DLG SERVICE GMBH iclo SIMEI Rho (Italia) 12-16 NOVEMBRE 2013 Salone internazionale macchine per enologia e imbottigliamento rmo ottobre 2013 HAMBURG MESSE UND CONGRESS Tel. 0049 4035690 Fax 0049 4035692203 [email protected] FIERA BOLZANO IMTEX Bangalore (India) 23-28 GENNAIO 2014 Fiera specializzata nel campo delle macchine utensili per la lavorazione dei metalli IMTMA-BANGALORE INTERNATIONAL EXHIBITION CENTRE Tel. 0091 8066246600 Fax 0091 8066246661 [email protected] MOTOR BIKE EXPO Verona 24-26 GENNAIO 2014 Fiera italiana dedicata alle moto speciali, alle custom ed agli accessori MOTOR BIKE EXPO Tel. 041 5010188 Fax 041 635337 [email protected] SMM Istanbul (Turchia) 26-27 FEBBRAIO 2014 Fiera specializzata nella costruzione navale, macchine e tecnologie marine HAMBURG MESSE UND CONGRESS Tel. 0049 4035692148 Fax 0049 3569692148 [email protected] TPA ITALIA Rho (Milano) 6-9 MAGGIO 2014 Salone dedicato al mondo dei componenti, sistemi e soluzioni di azionamento, pneumatica, meccanica ed elettrica HANNOVER FAIRS INTERNATIONAL Tel. 02 70633292 Fax 02 70633412 [email protected] SAMOTER Verona (Italia) 8-11 MAGGIO 2014 Salone internazionale delle macchine movimento terra, da cantiere e per l’edilizia ENTE AUTONOMO PER LE FIERE DI VERONA Tel. 045 8298111 Fax 045 8298288 [email protected] ASPALTICA Verona (Italia) 8-11 MAGGIO 2014 Rassegna dedicata alle soluzioni e tecnologie per pavimentazioni, sicurezza e infrastrutture stradali ENTE AUTONOMO PER LE FIERE DI VERONA Tel. 045 8298111 Fax 045 8298288 [email protected] LAMIERA Bologna (Italia) 14-17 MAGGIO 2014 Esposizione su: macchine, impianti, attrezzature per la lavorazione di lamiere, tubi, stampi, trattamento e finitura superfici UCIMU – SISTEMI PER PRODURRE Tel. 02 262551 Fax 02 26255214 [email protected] ANIMA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Tel. 02 45418500 Fax 02 45418545 [email protected] ASSET . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 63 Tel. 06 6976901 Fax 06 52082849 [email protected] ASSOMEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18 Tel. 02 43513210 Fax 02 43513167 [email protected] AZ FIUS . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 128 Tel. 035 528032 Fax 035 527443 [email protected] BELLINI LUBRIFICANTI . . . . . . . . . . . 118 Tel. 035 673948 Fax 035 673958 [email protected] BLM GROUP . . . . . . . . . . . . . . . . . 46/98 Tel. 031 7070200 Fax 031 715911 [email protected] BRITISH CONSULATE-GENERAL MILANO . . . 67 Tel. 02 72300251 [email protected] CAM2 . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 122 Tel. 011 9588558 Fax 011 9588590 [email protected] CENTRO UTENSILI . . . . . . . . . . . . . . 128 Tel. 02 2481241 Fax 02 2409885 [email protected] COGNEX INTERNATIONAL INC . . . . . 88 Tel. 02 67471200 Fax 02 67471300 [email protected] DELFER . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Tel. 011 3971620 Fax 011 3499779 [email protected] EFIM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 72 Tel. 02 262551 Fax 02 26255890 [email protected] ESPRITHB . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 92 Tel. 02 4398287 Fax 02 48009305 [email protected] FEBAMETAL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Tel. 011 7701412 Fax 011 7701524 [email protected] FEDERMACCHINE . . . . . . . . . . . . . . . 50 Tel. 02 26255288 Fax 02 26255880 [email protected] FFG . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 52 Tel. 02 36590824 Fax 02 76319015 [email protected] FINAZZI OSVALDO . . . . . . . . . . . . . . 118 Tel. 035 4420310 Fax 035 4421507 [email protected] FUCHS LUBRIFICANTI. . . . . . . . . . . . 124 Tel. 011 9922858 Fax 011 9922857 [email protected] LINK GRUPPO . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Tel. 02 927371 Fax 02 92737221 [email protected] MAKINO ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . 110 Tel. 02 9594821 Fax 02 95948240 [email protected] MAPAL ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Tel. 02 953861 Fax 02 95386201 [email protected] MARPOSS ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Tel. 051 899111 Fax 051 899950 [email protected] MEPAX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Tel. 0033 612804776 GF AGIE CHARMILLES . . . . . . . . . . . 108 Tel. 02 664261 Fax 02 66426550 [email protected] MITSUBISHI ELECTRIC . . . . . . . . . . . . 78 Tel. 039 60531 Fax 039 6053312 [email protected] GIMA. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 85 Tel. 0331 219170 Fax 0331 218260 [email protected] NATIONAL INSTRUMENTS ITALY . . . 56 Tel. 02 413091 Fax 02 41309215 [email protected] HAAS AUTOMATION . . . . . . . . 62/106 Tel. 0032 25229905 Fax 0032 25230855 [email protected] HBM ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Tel. 02 45471616 Fax 02 45471672 [email protected] HOFFMAN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 129 Tel. 0049 72311460 Fax 0049 7231146136 [email protected] HYPERTHERM . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Tel. 02 72546312 Fax 02 72546400 [email protected] ISCAR ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . . 114 Tel. 02 935281 Fax 02 93528213 [email protected] KENNAMETAL . . . . . . . . . . . . . . . 66/67 Tel. 02 895961 Fax 02 89501745 [email protected] KRINO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Tel. 039 9900605 Fax 039 9930527 [email protected] LANSEC ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . . 126 Tel. 02 99785118 Fax 02 99785189 [email protected] NUM . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 64 Tel. 039 5965200 Fax 039 5965210 [email protected] PANASONIC ELECTRIC WORKS. . . . . 64 Tel. 045 6752711 Fax 045 6700444 [email protected] PNEUMAX . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 24 Tel. 035 4192777 Fax 035 4192740 [email protected] POLITECNICO DI MILANO . . . . . . . . . 67 Tel. 02 23994890 Fax 02 70638377 POVELATO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 130 Tel. 041 991622 Fax 041 991171 [email protected] PRIMA POWER . . . . . . . . . . . . . . . . . . 66 Tel. 011 41031 Fax 011 4117334 [email protected] REDEX-ANDANTEX . . . . . . . . . . . . . . 42 Tel. 02 92170920 Fax 02 92100455 [email protected] SALVAGNINI ITALIA. . . . . . . . . . . . . . 62 Tel. 0444 725111 Fax 0444 436404 [email protected] SANDVIK COROMANT . . . . . . 102/131 Tel. 0046 26266000 Fax 0046 26266180 [email protected] SANDVIK ITALIA . . . . . . . . . . . . . 64/666 Tel. 02 307051 Fax 02 38010205 [email protected] SCHUNK INTEC . . . . . . . . . . . . . . . . . . 74 Tel. 031 4951311 Fax 031 4951301 [email protected] SECO . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Tel. 0575 26979 Fax 0575 350210 [email protected] SENAF . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65 Tel. 02 7610852 Fax 02 7610885 Contatti ABB PS&S . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Tel. 02 24143038 Fax 02 2414531 [email protected] SIGMA TECHNOLOGY . . . . . . . . . . . . 52 Tel. 0381 3051 Fax 0381 347864 [email protected] SIRMA MACCHINE . . . . . . . . . . . . . . . 30 Tel. 011 9588082 Fax 011 9588081 [email protected] TACCHI GIACOMO. . . . . . . . . . . . . . 122 Tel. 0331 880305 Fax 0331 880517 [email protected] TIESSE ROBOT . . . . . . . . . . . . . . . . . . 82 Tel. 030 9958621 Fax 030 9958677 [email protected] UBI BANCA . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 20 Tel. 02 77811 Fax 02 784372 UCIF. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 22 Tel. 02 45418563 [email protected] UCIMU - SISTEMI PER PRODURRE . . 62 Tel. 02 262551 Fax 02 26255884 [email protected] VERONA FIERE . . . . . . . . . . . . . . . . . . 62 Tel. 045 8298111 Fax 045 8298288 [email protected] WALTER ITALIA . . . . . . . . . . . . . . . . 131 Tel. 031 926111 Fax 031 926271 [email protected] WFL . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 124 Tel. 0043 73691373814 Fax 0043 737069411817 [email protected] WITTENSTEIN . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67 Tel. 02 2413571 Fax 02 24135730 [email protected] rmo lottobre 2013 133 mo RIVISTA DI MECCANICA OGGI INFORMATIVA AI SENSI DEL CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI Informativa art. 13, d. lgs 196/2003 I dati degli abbonati sono trattati, manualmente ed elettronicamente, da Fiera Milano Media SpA - titolare del trattamento - Piazzale Carlo Magno,1 Milano - per l’invio della rivista richiesta in abbonamento, attività amministrative ed altre operazioni a ciò strumentali, e per ottemperare a norme di legge o regolamento. 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Presso il titolare è disponibile l’elenco completo ed aggiornato dei responsabili. 134 rmo ottobre 2013 r www.meccanica-plus.it www.tech-plus.it www.fieramilanomedia.it Sede legale - Piazzale Carlo Magno,1 - 20149 Milano Sede operativa - S.S. del Sempione, 28 - 20017 Rho (MI) tel. +39 02 4997.1 - fax +39 02 49976573 - www.fieramilanomedia.it Direzione Giampietro Omati Presidente Antonio Greco Amministratore Delegato Redazione Antonio Greco Direttore Responsabile Luca Rossi Coordinamento Editoriale Area Meccanica [email protected] - tel: 02 49976513 Gabriele Peloso Caposervizio [email protected] - tel: 02 49976510 Daniele Pascucci [email protected] - tel: 02 49976507 Antonella Pellegrini [email protected] - tel: 02 49976508 Deborah Tessari Segreteria [email protected] - tel: 02 49976514 Collaboratori: Attilio Alessandri, Franco Astore, Stefano Belviolandi, Tony Bosotti, Silvia Calabrese, Elena Castello, Alberto Castiglioni, Massimo Cavuoto, Jacopo DI Blasio, Alessandra Fraschini, Laura Galli, Roberto Grassi, Francesca Magri, Maria Mezzetti, Matthias Ostern, Nora Tomlinson, Stefano Viviani, Marco Zambelli Grafici e illustrazioni: Aldo Raul Garosi Grafica e produzione Daniela Ghirardini Progetto grafico, impaginazione e copertina [email protected] - tel: 02 49976562 Franco Tedeschi Coordinamento grafici [email protected] - tel: 02 49976569 Alberto Decari Coordinamento DTP [email protected] - tel: 02 49976561 Prontostampa Srl uninominale - Zingonia - BG - Stampa Nadia Zappa UfficioTraffico [email protected] tel: 02 49976534 Pubblicità Giuseppe De Gasperis Sales Manager [email protected] tel: 02 49976527 - fax: 02 49976570-1 International Sales U.K. - Scandinavia - Netherland - Belgium Huson European Media tel: +44 -1932-564999 • fax: +44-1932-564998 • website: www.husonmedia.com Switzerland IFF Media tel: +41-52-6330884 • fax: +41-52-6330899 • website: www.iff-media.com Germany - Austria: Mediaagentur MAP Mediaagentur Adela Ploner tel: +49-8192-9337822 • fax: +49-8192-9337829 • website: www.ploner.de USA Huson International Media tel: +1-408-8796666 • fax: +1-408-8796669 • website: www.husonmedia.com Taiwan Worldwide Services co.Ltd tel: +886-4-23251784 • fax: +886-4-23252967 • website: www.acw.com.tw Abbonamenti N. di conto corrente postale per sottoscrizione abbonamenti: 48199749 - IBAN: IT 61 A 07601 01600 000048199749 intestato a: Fiera Milano Media SpA, Piazzale Carlo Magno 1, 20149 Milano. 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