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APPLICAZIONI Marina Zussino Taglio e sbavatura più efficienti e sicuri EVOLUT, GRAZIE ALL’UTILIZZO DI ROBOT COMAU, HA REALIZZATO DUE IMPIANTI PER IL TAGLIO E LA SBAVATURA DI GETTI IN ALLUMINIO E IN GHISA CHE ASSICURANO IL MASSIMO DELLA RIPETIBILITÀ, RIDOTTI TEMPI CICLO E UN LAVORO MENO GRAVOSO PER L’OPERATORE IN LINEA G arantire la massima efficienza operativa e rendere più sostenibile il lavoro umano sono due risultati importanti quando si parla di applicazioni robotizzate di taglio e sbavatura su pezzi realizzati in ambienti foundry. A rendere estremamente delicata la gestione di questi processi sono infatti la particolare tipologia del materiale da lavorare e la complessità delle operazioni richieste. In questo contesto si rende quindi necessaria la progettazione di impianti taylor made, che grazie all’impiego delle automazioni più adatte, siano in grado di risolvere specifici problemi produttivi. E per renderlo possibile è indispensabile una collaborazione strategica tra System Integrator e costruttori di tecnologia, proprio come quella che ha permesso a Evolut e a Comau di realizzare due impianti robotizzati destinati a operazioni di taglio e sbavatura su getti di alluminio e ghisa. «Le aziende ci richiedono la realizzazione di impianti per taglio e sbavatura che consentano di eliminare gli errori di lavorazione grazie all’elevata ripetibilità del sistema, assicurando ridotti tempi ciclo e condizioni di lavoro più sostenibili per gli operatori – spiega Franco Codini, titolare di Evolut Spa. Queste operazioni hanno una complessità diversa, non solo in funzione del pezzo da lavorare, ma anche del materiale che deve essere tagliato o sbavato. Ecco perché l’impiego 56 Un esempio di taglio e sbavatura di getti in alluminio per il settore Automotive realizzato da Evolut in cui è applicato un robot Comau. La struttura a parallelogramma posteriore tipica del robot Comau, aumentandone la rigidità, lo rende particolarmente adatto alle operazioni di taglio e sbavatura richieste. della tecnologia più adatta è per noi sempre di fondamentale importanza. Grazie alla collaborazione con Comau siamo riusciti a realizzare due impianti in grado di offrire alle aziende clienti il massimo delle prestazioni possibili in termini di efficienza produttiva e sicurezza operativa». Il primo, realizzato in Russia, è destinato al taglio e alla sbavatura di componenti in alluminio per il settore automotive, il secondo a tagli e sbavature su getti in ghisa per un’azienda tedesca del comparto Energia. In entrambe le applicazioni l’ottimizzazione del processo produttivo è stata resa possibile grazie all’utilizzo di un sistema laser per il rilevamento dimensionale dei pezzi con correzione automatica delle difformità presenti sui grezzi in lavorazione, a una programmazione offline pre-process con l’ impiego di robot Comau a polso cavo in configurazione Absolute Accuracy. Taglio e sbavatura in alluminio per il settore automotive La prima applicazione realizzata da Evolut in collaborazione con Comau è dedicata al taglio e alla sbavatura di basamenti motore e testate motore in alluminio: «L’impianto è necessario per tagliare le cosiddette materozze e le bave che vengono prodotte durante il processo di fonderia – racconta Franco Codini -. Prevede l’impiego di un robot Comau SMART NJ 220-2.7 Foundry, con capacità di Per le applicazioni Evolut con robotica Comau è stato applicazione è stato realizzato un percorso di lavoro ideale offline, poi riconfigurato sulla base del processo reale 57 APPLICAZIONI carico da 220 kg, attrezzato con un elettromandrino da 22 kW, con attacco utensile automatico HSK 63. Inoltre, la struttura a parallelogramma posteriore, che ne aumenta la rigidità, lo rende estremamente favorevole alle operazioni di taglio e sbavatura richieste». L’impianto conta sull’utilizzo di dischi taglio e frese di diverse dimensioni e di una tavola rotante molto rigida, dotata di un’attrezzatura idraulica necessaria a tenere il pezzo in posizione prestabilita. Ogni pezzo in lavorazione pesa fino a 25 Kg, con dimensioni che si aggirano intorno al mezzo metro cubo. Riduzione degli errori e maggiore sicurezza con la programmazione offline «Solitamente in fonderia si va a tagliare e a sbavare getti con poca precisione, ma in questo caso la richiesta del cliente finale era quella di produrre un processo che fosse il più possibile ripetibile, all’interno di ± 0,15 mm. Questa è stata la vera difficoltà dell’applicazione – spiega il titolare di Evolut; Per rispondere a questa esigenza abbiamo quindi attrezzato il robot Comau con un sistema di visione laser che ha permesso di misurare i pezzi e, successivamente, di creare degli offset di lavorazione proporzionali agli errori trovati sul pezzo. Il percorso di taglio è stato così realizzato con dei programmi offline (sviluppati da Evolut in collaborazione con un’importante azienda di sviluppo software), basati su disegno tridimensionale del componente, attraverso il quale il tecnico ha potuto seguire il percorso dell’utensile da pc, tramite un programma CAM». In pratica, questa operazione ha permesso di correggere il percorso del robot in base alle misure rilevate, andando quindi a creare un processo tipo su un pezzo ideale, che può essere modificato, e quindi corretto in automatico, in funzione del pezzo ‘reale’ in produzione. I vantaggi di questa applicazione sono notevoli: «Utilizzando questo sistema di visione, abbinato ai robot Comau, abbiamo raggiunto livelli eccellenti di ripetibilità, arrivando a garantire al cliente quella «Utilizzando un sistema di visione, abbinato ai robot Comau, abbiamo raggiunto livelli eccellenti di ripetibilità, arrivando a garantire al cliente una tolleranza massima di ± 0,1 mm». precisione di lavorazione che desiderava, con un tolleranza massima di ± 0,1 mm. Inoltre, questa modalità operativa ha consentito di facilitare notevolmente il lavoro dell’operatore, che in tal modo può seguire l’intero processo da computer, mentre tutti i compiti più gravosi e difficili sono gestiti in modo automatico». Un esempio di applicazione di taglio e sbavatura su getti in ghisa, automatizzato con robotica Comau FEBBRAIO 2015 Macchine Utensili Oltre vent’anni di sistemi integrati 58 Evolut Spa, di Castegnato, in provincia di Brescia, è oggi uno dei più importanti e conosciuti integratori italiani ed europei di sistemi robotizzati. L’azienda, fondata nel 1991, ha iniziato l’attività come partner tecnologico dei principali costruttori di robot e da allora ha installato più di 1.800 impianti. Oggi realizza isole di lavoro robotizzate, tecnologicamente avanzate e su misura, destinate a essere impiegate in svariati settori, dalla General Industry, all’Automotive, fino al comparto fonderia. Una fase di sbavatura con utensile applicato a robot Comau. «Il processo realizzato per l’impianto destinato al settore Energia è utile per lotti di produzione di una certa grandezza – puntualizza Franco Codini -; Inoltre in questo caso, si vanno a ridurre praticamente a zero le operazioni manuali condotte dall’uomo, aumentando ancor più la qualità e la sostenibilità del suo lavoro». Con questa modalità, l’operatore si trova a dover caricare unicamente l’isola di lavoro, mentre per la restante parte del tempo si può dedicare al controllo qualitativo di un processo che, essendo automatizzato, è già di per sé già infallibile, data la ripetibilità assoluta assicurata del robot. «Un vantaggio non trascurabile se si pensa che il taglio e la sbavatura in una fonderia di ghisa è un processo estremamente gravoso e stressante per l’uomo, non solo a causa dell’ambiente di lavoro, ma anche delle elevate vibrazioni degli elettromandrini che si scaricano sulle spalle dell’operatore». Ma questo non è l’unico vantaggio a favore dell’utilizzo di una cella robotizzata: «Un impianto automatizzato di taglio e sbavatura su getti in ghisa, come quello progettato, ci permette di ridurre, grazie all’utilizzo di robot Comau, di almeno tre volte il tempo ciclo, rispetto a quello che si otterrebbe se alcune di queste operazioni fossero gestite direttamente dall’operatore». E per rendere ancora più efficienti le applicazioni richieste dai clienti, Evolut ha scelto robot Comau in configurazione Absolute Accuracy a polso cavo: «La possibilità di impiegare robot a polso cavo ottimizza ancora più le prestazioni offerte da Comau – spiega Franco Codini – i tubi e i cavi di lavoro, passando all’interno del polso del robot, sono meno esposti a usura e danneggiamento. Una qualità molto importante se queste macchine sono impiegate in ambienti difficili come le fonderie, dove la presenza di schegge e l’esposizione ad alte temperature possono rovinare i collegamenti di servizio. La configurazione Absolute Accuracy ne assicura infine una maggiore accuratezza in lavorazione». Un futuro in mano ai robot Con questi presupposti e grazie ai risultati ottenuti in lavorazione, sia in termini di efficienza operativa, che a livello di sicurezza per il lavoro dell’uomo, non si può che procedere verso una sempre più spinta automazione delle applicazioni industriali. E alla Evolut, in tal senso, non mancano interessanti progetti: «Siamo convinti che applicazioni come quelle realizzate insieme ai robot Comau, di per sé già estremamente efficienti, potranno essere ancora più perfezionate in futuro. Ed è proprio a questo obiettivo che al momento si rivolgono i nostri progetti per i prossimi anni – spiega il titolare della Evolut -. Al momento, per esempio, è in fase di studio un sistema per la rilevazione degli errori del pezzo tramite sistemi di visione tridimensionali. Si tratta di un sistema di visione molto più evoluto di quelli già comunemente impiegati nei nostri impianti, che va a rilevare le misure del pezzo all’interno dell’isola. Inoltre, sempre in collaborazione con Comau, stiamo cercando di sviluppare soluzioni per rendere sempre più stretta e sicura la collaborazione tra uomo e robot, ancora più sentita in ambienti difficili come quelli del settore foundry». z © RIPRODUZIONE RISERVATA FEBBRAIO 2015 Il secondo impianto realizzato da Evolut ha impiegato un robot Comau modello SMART NH3-220-2.7 della gamma Foundry. In questo caso esegue per un’azienda del settore Energia operazioni di taglio e sbavatura su getti in ghisa, con misure e peso variabile – che vanno dai 15 kg ai 60 kg – e, per particolarità del materiale stesso, soggette a un margine di errore più elevato. «Anche per questa applicazione è stato realizzato un percorso di lavoro ideale offline, poi riconfigurato sulla base del processo reale – puntualizza Codini. La differenza determinante tra i due impianti è però data dal diverso ruolo del robot all’interno dell’applicazione». Mentre, infatti, nella cella progettata per il settore Automotive si assiste a un processo denominato tool on board, dove sul polso del robot è montata una fresa – ovvero l’utensile di lavoro – nel secondo impianto, è stato realizzato un processo denominato piece on board, tipico del settore foundry e della lavorazione della ghisa. Ovvero, il robot non manipola più l’elettromandrino ma il pezzo. Sul polso del robot è quindi montata una pinza, in grado di prelevare il pezzo da lavorare, che viene poi tagliato e sbavato attraverso l’utilizzo di una macchina molatrice che va a operare direttamente sul componente. Processi ottimizzati grazie ai robot Macchine Utensili Taglio e sbavatura su getti in ghisa per il settore energia 59
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