Progetto PERCHÉ NO
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Progetto PERCHÉ NO
Centro Solidarietà di Genova Progetto PERCHÉ NO Un progetto di peer education per la prevenzione dell’uso di sostanze psicoattive SCHEDA INIZIALE Periodo: dicembre 2008 - 31 2009 per un totale di n. 20 incontri Target: studenti delle scuole secondaria di primo e secondo grado di n. 18 classi o gruppi interclasse, corrispondenti ad una media complessiva di circa n. 300 ragazzi. Risorse umane: Roberto Buzzi (1), Giovanna Burlina (1), Elisa Parodi (1), Marco Vagnozzi (1); Nicoletta Vaccamorta (1). (1) équipe prevenzione e promozione della salute Centro di Solidarietà di Genova Modalità di diffusione utilizzate Informale, attraverso il supporto delle reti scolastiche già attive e non: Fax, indirizzato ai dirigenti scolastici e insegnanti referenti alla salute E-mail, indirizzata ai dirigenti scolastici e insegnanti referenti alla salute comunicazione del bando e proposta di adesione con le scuole “prossimali” (6 plessi superiori e alcune scuole medie con cui abbiamo già attivi altri progetti); Affissione della locandina nei locali delle scuole Posta ordinaria, indirizzata ai dirigenti scolastici e insegnanti referenti alla salute formale: attraverso il supporto di reti istituzionali: Ufficio Scolastico Provinciale: diffusione circolare agli istituti sul progetto; Provincia di Genova: supporto nella diffusione attraverso mailing list (assessorato all’istruzione) e diffusione in eventi cittadini (12-13-14 novembre “Orientamenti” Salone della conoscenza, dei talenti e delle opportunità); Pubblicazione su giornali locali (Il Cittadino). Strumenti utilizzati durante gli incontri Questionario in entrata suddiviso in quattro domande di cui: una dedicata alle aspettative verso l’iniziativa, con possibilità di risposta multipla, una a risposta chiusa sì/no sulla motivazione a partecipare al progetto e due riguardante i messaggi precedentemente percepiti sulle sostanze. Tali questionari sono stati utilizzati allo scopo di valutare la percezione dei ragazzi rispetto al fenomeno delle dipendenze, non tanto per quanto concerne il piano informativo, quanto per gli aspetti comunicativi e le diverse tipologie di messaggi veicolati attraverso i media, le affermazioni di conoscenti, amici, genitori ed insegnanti o le dichiarazioni di personaggi pubblici. Video di spot suddivisi in due tipologie: pubblicità progresso sulle sostanze legali e illegali, e pubblicità di tipo commerciale. Scheda individuale a tre domande, riguardante i suddetti spot, per esprimere rispettivamente quali di essi risultano più piacevoli, più efficaci o meno attraenti. Schede di gruppo sull’efficacia, i punti di forza e alcune caratteristiche di uno degli spot visualizzati, precedentemente scelto mediante accordo di gruppo. 2 Lo strumento dei video è stato pensato per coinvolgere attivamente i ragazzi permettendo loro di elaborare riflessioni sull’efficacia comunicativa, sul tipo di linguaggio e sul contenuto di alcuni spot. Le schede sono state proposte sia per raccogliere le impressioni individuali sui video, sia per abituare i ragazzi a lavorare in gruppo, mettendo in comune idee, riflessioni e proposte. Strumenti multimediali di supporto Forum interattivo, disponibile all’indirizzo http://perchenogenova.forumfree.net , utile come spazio di riflessione, discussione e condivisione per i ragazzi delle scuole coinvolte nel progetto. Il forum è stato suddiviso in quattro sezioni: - “Lavori” , dove i partecipanti al progetto possono fornire singolarmente un ritorno sull’evoluzione dei loro elaborati - “Scuole”, uno spazio di confronto tra i diversi gruppi iscritti - “Informazioni sulle sostanze”, sezione in cui gli operatori inseriscono links e materiali scaricabili, utili sia come informazione generale, sia come eventuale supporto nell’elaborazione dei singoli progetti - “Spazio libero”, dove i ragazzi possono confrontarsi su qualunque argomento. Diario di bordo in cui gli studenti, col supporto del loro insegnante di riferimento, riportano alcuni aspetti salienti dei loro progetti: lati positivi, problemi e tipo di lavoro (individuale o di gruppo). Il diario prevede tre scadenze, una alla fine di gennaio, una a febbraio e una a marzo, alle quali gli studenti devono riportare le informazioni richieste sulle loro attività. Portfolio, ovvero una raccolta dei materiali e dei documenti utilizzati per l’attività: immagini, files multimediali, fotografie o video, pensieri espressi dai ragazzi, eventuale bibliografia o sitografia di riferimento. Account di posta elettronica, [email protected] , utile come canale di comunicazione tra gli operatori, i ragazzi e gli insegnanti che seguono il progetto. La mail serve anche come spazio di condivisione di problematiche e domande inerenti l’attività. Analisi qualitativa degli incontri nelle classi Scuole secondarie di secondo grado Principalmente l’incontro nelle classi della durata di due ore circa si compone di due momenti di ampiezza variabile: dopo una veloce presentazione degli operatori e del concorso, la prima parte è dedicata alla compilazione dei questionari d’ingresso (anonimi, con domande di carattere generale sull’iniziativa e sui messaggi “pubblicitari” di dissuasione da dipendenze di sostanze) e ad una sessione di video training. Quest’ultima viene realizzata con il supporto di una sequenza precisa di dieci spot pubblicitari di diverso genere e stile (spot commerciale, pubblicità progresso ecc.) proiettati in classe e tramite la compilazione, anche in gruppo, di questionari che stimolino l’analisi e la riflessione sui video in questione e sulle tecniche di comunicazione mediatica in generale (frequenza dei messaggi, stile dei messaggi, supporti utilizzati, autori/destinatari dei messaggi, punti di forza ed efficacia delle pubblicità, linguaggi impiegati). La seconda parte, invece, rappresenta il momento più ideativo e creativo dell’attività ai fini della progettazione e realizzazione di strumenti che offrano un contributo alla prevenzione del consumo di sostanze che creano dipendenza e promozione di sani stili di vita tra i loro coetanei (o tra ragazzi più grandi e più piccoli), con particolare riferimento a “prodotti di prevenzione” che rispondano a caratteristiche di comunicazione veloce e adeguata alle modalità utilizzate dai ragazzi ed alla replicabilità potenziale degli stessi in altri luoghi e situazioni. Con la consulenza degli operatori, il gruppo classe o interclasse o lo studente singolo deve quindi esprimere una preferenza sul tema portante del messaggio su cui lavorerà (dipendenza in generale, una sostanza, più sostanze, altri tipi di dipendenze), sullo stile del messaggio (ironico, serio, crudo ecc.), sul tipo di supporto che veicolerà il messaggio (video, magliette, cartelloni, sms, e-mail) e sulle modalità di diffusione (newsletter, affissione di manifesti, siti internet). I ragazzi vengono quindi motivati al lavoro di gruppo ed eventualmente autonomo (anche al di fuori delle ore di lezione) e/o alla ricerca di un insegnante-collaboratore. 3 Si suggerisce anche la designazione di uno o più responsabili che guidino l’organizzazione e l’avanzamento del progetto. L’incontro si conclude in genere con la raccolta delle candidature dei responsabili di classe del progetto e con il rilancio a contattare gli operatori del centro per ogni evenienza tramite l’e-mail e il forum dedicati al Perché No. Viene altresì consigliato l’uso di strumenti multimediali come il diario di bordo e il portfolio. Scuole secondarie di primo grado Gli incontri con le classi delle scuole secondarie di primo grado, si sono svolti secondo la stessa procedura sopra descritta. L’unica differenza consiste nell’utilizzo di un numero ridotto di video (tre o quattro al posto di dieci) proiettati e analizzati in classe. 8 gennaio 2009 – gruppo interclasse Liceo scientifico Fermi L’intervento, essendo il secondo incontro con la classe, è servito per lo più come rilancio del lavoro al gruppo e come occasione di confronto delle idee emerse nella loro progettazione. I ragazzi stanno cominciando a realizzare un video sul tema della dipendenza da droghe. 9 Gennaio 2009 – classe II C CNOS/FAP Don Bosco – Genova Quarto L’incontro in mattinata con la classe si è svolto all’insegna dell’interesse e della partecipazione da parte della maggior parte dei ragazzi, fatta eccezione per alcuni studenti meno propositivi e partecipi degli altri. In generale la classe era già abbastanza informata sui termini e valenze del concorso, ragion per cui alcuni ragazzi avevano già in mente qualche spunto per il progetto. La sessione di video training è stata accolta da tutti con interesse e ha stimolato discussioni e riflessioni sul tema del concorso, ma anche sugli attuali stili di vita degli adolescenti. La parte ideativa è proseguita sull’onda di una lunga serie di ispirazioni diverse, raccolte da un gruppo ristretto di ragazzi, per approdare alla decisione finale di realizzare un breve video sulle droghe illegali. Come da contatto successivo all’incontro, in cui si offrivano strumenti di supporto tecnico alla realizzazione di un video, il responsabile del progetto afferma che il lavoro procede senza difficoltà e che a breve si passerà alla fase operativa di ripresa e montaggio. 12 Gennaio 2009 – classe III RA Istituto tecnico commerciale industriale statale Primo Levi (Borgo Fornari) L’incontro con la classe si è svolto con facilità grazie all’interesse, alla curiosità e alla partecipazione di quasi tutti i componenti della classe, come dimostra la grande adesione di candidati alla realizzazione del progetto. Alcuni studenti erano particolarmente focalizzati sul tema dell’alcool e delle droghe illegali. Il video training è stato il mezzo per approfondire brevemente questi argomenti. Dopo interessanti considerazioni sui video, i ragazzi sono arrivati alla decisione di produrre un video o una presentazione di immagini sulle sostanze psicotrope. Nonostante la perplessità della professoressa sui reali mezzi e capacità di realizzazione, l’insegnante viene rassicurata con l’eventualità di un secondo incontro di supporto di carattere tecnico. 12 Gennaio 2009 – classe I A I.T.I.S Primo Levi (Borgo Fornari). La classe ha accolto con interesse e adesione la proposta dell’incontro. Le sessione di video training si è svolta senza particolari difficoltà e perplessità così da procedere subito alla fase di ideazione. I ragazzi, praticamente tutti, si sono orientati subito verso un prodotto più “classico” su supporto cartaceo: o un volantino/manifesto/pieghevole o un articolo/spazio pubblicitario sul giornale, poiché ritengono che questi siano i mezzi di comunicazione più efficaci. Il tema del progetto è indirizzato verso la dipendenza da sostanze: alcool o droghe illegali. La professoressa si offre di continuare autonomamente il lavoro nelle sue ore e con l’aiuto di un professore di grafica. 14 Gennaio 2009 - classe III C Scuola secondaria di primo grado “Caterina Fieschi Adorno”, Istituto comprensivo di Casella. 4 Il primo incontro in una scuola media si è sviluppato secondo la solita modalità, seppur diminuendo il numero degli spot per il video training. L’interesse e la disinformazione degli interessati hanno portato la discussione su un maggiore approfondimento di concetti come la dipendenza e l’astinenza da sostanze legali e illegali. Nonostante la giovane età dei ragazzi, la classe ha preferito trattare l’argomento delle droghe illegali, in modo serio e forte, come tema del loro video, anziché indirizzarsi verso un approccio alle dipendenze più semplice e vicino alla loro realtà ed esperienza. Nonostante la difficoltà dello strumento comunicativo scelto, i ragazzi potrebbero essere aiutati in fase operativa (di ripresa e di montaggio video) da un genitore di uno studente. In ogni caso, in un secondo momento viene inviato loro per e-mail materiale di supporto tecnico alla realizzazione del video. 14 Gennaio 2009 – classi II RA e IV SB Istituto tecnico commerciale Primo Levi (Borgo Fornari). L’incontro con le due classi è avvenuto nel pomeriggio, nell’edificio del liceo scientifico tecnologico, approfittando della disponibilità pomeridiana della professoressa referente di entrambi i gruppi. Il numero elevato di ragazzi, la dispersività dell’aula e la poca per non dire nulla attenzione della maggior parte di una delle due classi, hanno generato un’attività piuttosto confusionaria e rumorosa, in cui è stato speso molto tempo per la prima fase e poco tempo, in proporzione, per la fase ideativa. Sono emerse comunque osservazioni interessanti, nonostante il comportamento disturbatore delle persone disinteressate. In conclusione, è sembrato evidente che la classe della ragioneria non ha dimostrato sufficiente motivazione e partecipazione per pensare che possa iniziare e portare a termine una proposta di lavoro. Si sono concentrate le energie quindi a stimolare e motivare la classe del liceo scientifico, molto più propositiva per le idee e la possibilità di lavorare autonomamente. La classe ha quindi proposto diversi linee di azione (un video, un messaggio cartaceo o entrambi sullo stesso tema), con l’eventualità di dividersi in gruppi sia per un progetto sia per più progetti, anche perché ci sono state voci discordanti sulla scelta del tema. Dato il poco tempo rimasto per le informazioni tecniche, si rimanda loro di contattarci per ogni difficoltà o richiesta di supporto. 15 gennaio 2009 – classe II B Istituto professionale per il commercio ed il turismo G.Casaregis La classe si è dimostrata poco propensa al lavoro di gruppo e poco propositiva, e ha rivelato una certa difficoltà di partecipazione all’incontro. Dopo la proiezione dei video, e grazie anche al supporto dell’insegnante, si è arrivati ad un’idea sul progetto, peraltro ancora da definire nei dettagli: le ragazze raccoglieranno diverse immagini sulla droga ed in un secondo tempo le metteranno insieme in un videoslideshow con una musica di sottofondo ed eventualmente l’aggiunta di uno slogan. 15 gennaio 2009 - classe II A I.T.I.S. Galilei L’incontro si è svolto con qualche difficoltà iniziale, dovuta alla poca concentrazione dei ragazzi. Tuttavia la sessione di video training ha stimolato il gruppo a varie riflessioni sugli spot proposti, orientando l’interesse della classe verso la produzione di un breve video sul tema della droga. In questo lavoro i ragazzi saranno supportati dalla presenza e dall’aiuto tecnico del loro professore. 19 Gennaio 2009 – classe II A Istituto professionale per il commercio ed il turismo G.Casaregis. La classe si è dimostrata interessata alla proposta dell’incontro e la sessione di video training è stata apprezzata e utile per lo sviluppo di riflessioni e considerazioni sulle dipendenze, sulle motivazioni che spingono i ragazzi a fare uso di sostanze e sulle modalità di comunicazione per veicolare un messaggio efficace per i coetanei. Ritenendo più adatto alla dissuasione l’impatto di immagini forti e di slogan, le ragazze hanno pesato di sviluppare il progetto utilizzando una presentazione di immagini in sequenza con didascalie sul tema della droga da sviluppare con programmi come powerpoint o Windows movie maker. 20 Gennaio 2009 – classe III H Scuola secondaria di primo grado Lomellini-Cantore Trattandosi di un secondo incontro l’intervento è stato puramente di supporto tecnico. Su richiesta telefonica di consulenza per la produzione di un video/spot della professoressa referente, gli operatori hanno fornito informazioni, chiarimenti e strumenti per aiutare la classe a suddividere e organizzare le varie fasi del lavoro. 5 Poiché i ragazzi avevano già steso una bozza del soggetto del video diviso in scene (incentrato sulle tre sostanze alcool, tabacco, droghe illegali), si è lavorato molto sugli strumenti da utilizzare: storyboard, schema delle riprese, divisione dei compiti. Si è rimandato ad un nostro ulteriore incontro per realizzare con loro il montaggio del video. 21 Gennaio 2009 – Scuola secondaria di primo grado “Caterina Fieschi Adorno”, Istituto comprensivo di Casella. III A La classe è risultata molto interessata alla proposta dell’incontro rimandando la richiesta di molte informazioni e chiarimenti. La classe, seppur vivace, ha addotto riflessioni e impressioni interessanti riguardo i video osservati e si è dimostrata entusiasta e piena di idee per la realizzazione del progetto, tanto che si è dovuto fare chiarezza e selezione delle proposte per i diversi prodotti. Alla fine i ragazzi hanno deciso di comune accordo di realizzare un video, poiché molti di loro hanno le competenze per farlo autonomamente, con uno slogan finale da poter utilizzare anche su magliette e palloncini probabilmente sul tema della sostanze illegali o sul tabacco. III D L’incontro con la classe si è svolto con qualche certezza iniziale da parte dei ragazzi poiché poco informati sul tema e sulle modalità del concorso. Nonostante la scarsa adesione e partecipazione iniziale, riscontratasi anche durante la sessione di video training, i ragazzi hanno accolto le proposte e le indicazioni sul tipo di prodotto e di diffusione, tanto che la parte ideativa si è svolta in modo più disteso e con molti interventi efficaci. L’interesse si è subito focalizzato sulle droghe illegali, nello specifico sulla cannabis, quindi la classe si è accordata sull’elaborazione di un fumetto di quattro-cinque vignette in modo da poterlo stampare su una maglietta ed eventualmente da poterlo trasformare in un piccolo video in versione powerpoint per essere visualizzato sui siti internet. III B I ragazzi, seppur poco informati sul concorso, si sono mostrati subito incuriositi e accoglienti nella proposta, nonché interessati ad avere molte informazioni e chiarimenti sulle dipendenze da sostanze. Dopo una sessione di video training ricca di discussioni sul tema, si è passati velocemente alla parte più creativa poiché i ragazzi sono apparsi piuttosto sicuri e decisi sul prodotto da realizzare, meno sul tema da sviluppare. I ragazzi erano indecisi se trattare il tema delle dipendenze in generale, o da tre sostanze (alcool, tabacco e droga) o se focalizzarsi su una delle tre sostanze. Nonostante questa incertezza, sono stati tutti d’accordo nello sviluppare una presentazione di immagini in powerpoint, immagini da poter utilizzare anche come temi che facciano da sfondo allo schermo del cellulare. In tutte e tre le classi, essendo parte di un unico e contenuto plesso, ha fatto molta presa il fatto di poter realizzare un prodotto, in caso di vincita del concorso, da trasmettere e tramandare ai ragazzi della classi inferiori anche negli anni a venire in modo da poter lasciare un segno e ricordo nella loro scuola. 26 gennaio 2009 – classe IV ET I.T.I.S Galilei La classe, poco numerosa, si è rivelata partecipe ed interessata al lavoro, in particolare al momento della rielaborazione in gruppo dei video proposti. Alla fine dell’incontro i ragazzi si sono orientati a produrre un disegno, con relativo slogan, sulla droga o sull’alcol; l’intenzione è quella di porre tale immagine su sottobicchieri, volantini o locandine da distribuire nei bar e nei pub. 29 gennaio 2009 - Corso 2 Scuola grafica genovese Fassicomo All’incontro erano presenti due operatori. Sono stati proiettati i video, seguiti tuttavia da una discussione più rapida del solito, dal momento che i tre ragazzi partecipanti avevano già messo a fuoco le loro idee, realizzando al computer un’immagine sulle sostanze stupefacenti accompagnata da slogan diversi. L’incontro 6 è servito pertanto a fornire un supporto al lavoro già in corso, che prevede a breve la realizzazione di altre immagini simili, sempre dedicate al tema della droga. La riflessione si è focalizzata sul rapporto immagine/testo e sui significati e messaggi che si intendevano comunicare. 2 febbraio 2009 – Classe IV A ITIS Nautico San Giorgio L’incontro, della durata di un’ora, si è svolto in modo diverso rispetto agli altri, in quanto il gruppo aveva già sviluppato autonomamente il proprio lavoro, senza richiedere l’appoggio degli operatori. Non è stato perciò necessario ricorrere allo strumento dei video. Un ragazzo ha realizzato un cartellone mettendo insieme alcune fotografie dedicate alle sostanze illegali, in particolare l’eroina; altri tre hanno prodotto un disegno, anch’esso sulle sostanze illegali, mentre un altro studente sta realizzando una vignetta sul tema dell’alcol. L’operatore presente ha valutato i lavori, spiegando alcuni punti del progetto, in particolare gli strumenti multimediali. 3 febbraio 2009 – Classe II O Liceo scientifico Cassini L’intervento, gestito da un solo operatore, è stato condotto nella tradizionale modalità del video training, seguito da una discussione (senza il lavoro con le schede di gruppo). La classe, inizialmente non troppo propositiva, alla fine si è orientata sulla produzione di un video sulla dipendenza da sostanze (droghe illegali, alcol, tabacco) Tipologia e quantificazione degli Istituti e dei gruppi iscritti Ad oggi i gruppi iscritti tramite scheda d’iscrizione ufficiale sono 38. Dovrebbero aggiungersi altri due gruppi delle scuole in cui stiamo avviando un altro progetto di Peer-education. Si tratta di gruppi eterogenei sia come istituto di provenienza che come tipologia. Tipologia degli Istituti: Liceo (3 gruppi) Istituto Tecnico ( 10 gruppi) Professionale (1 gruppo) Centro provinciale di formazione professionale, istituto parificato (1 gruppo) Scuola media (22 gruppi) Tipologia dei gruppi: a. Si tratta per lo più di “gruppi classe” che lavoreranno sia a scuola, con l’insegnante di riferimento, che a casa autonomamente. b. Piccolo gruppo di studenti all’interno della stessa classe c. Gruppo interclasse che riunisce alunni di sezioni ed età diverse Elenco istituti scolastici coinvolti 10/02/2009 Fermi Liceo scientifico sede via Ulanowski Gruppo di studenti (14 circa)provenienti da diverse classi (2^,3^,4^,5^) e sezioni della scuola. Primo Levi ITIS sede Borgo Fornari (dopo Busalla) Sono iscritte: 1^ A(ITIS), 2^ RA (ragioneria), 3^RA (ragioneria), 4^ SB(scientifico tecnologico) Si tratta di una scuola decentrata, in valle Scrivia al di fuori del Comune di Genova. 7 Lomellini-Cantore scuola media inforiore succursale corso de Stefanis 56 Sono iscritte: classe 3^H. Gastaldi scuola media inferiore salita Oregina 40 Sono iscritte: classe 2^B, 3^G. Si tratta di una scuola in cui siamo presenti con altri progetti(laboratorio teatro e sportello d’ascolto). I docenti preferiscono lavorare in maniera autonoma, perciò non abbiamo avuto incontri strutturati con i ragazzi. I contatti vengono tenuti dai nostri operatori che gestiscono il laboratorio teatrale. Casella scuola media inferiore a Casella e succursale a Montoggio. Si tratta di una scuola decentrata al di fuori del Comune di Genova. Sono iscritte: 3°A,3^B,3C,3D CNOS (Don Bosco)professionale Si tratta di un corso triennale professionale. I ragazzi dividono il tempo a scuola fra Officina e Materie Culturali. Sono iscritte: 2^C Cassini liceo scientifico In questa scuola abbiamo anche un altro progetto con finalità informative riguardo all’uso di sostanze. Partecipano gruppi di ragazzi delle classi: 2^G, 1^O Casaregis/Galilei ITIS Si tratta di una scuola in cui siamo stati presenti negli anni passati con diversi progetti. Sono iscritti: 2^A Csaregis,4^ET,2^A Galilei,2^B. Marco Polo (professionale alberghiero) Sono iscritti: 1^I. Santa Dorotea scuola media parificata. Sono iscritti: una classe 3 Lavagna Cogorno scuola media parificata. Sono iscritti: 12 classi (tutta la scuola San Giorgio Istituto nautico. Sono iscritti: un gruppo di ragazzi (6) della 4^A Parini/Merello scuola media. Sono iscritti: 2^M e il Laboratorio artistico pomeridiano. Istituto Fassicomo – scuola grafica genovese. professionale (simile al CNOS). 8 Sono iscritti: un gruppo di 3 ragazzi. Odero professionale (non confermata) Si intende proporre il concorso all’interno della formazione dei Peer leader. Klee/Barabino Liceo artistico (non confermata) Alcuni studenti hanno manifestato il loro interesse a partecipare al concorso ma non hanno poi formalizzato l’iscrizione tramite invio dell’apposita scheda. Per un totale di 14 istituti effettivamente iscritti e due potenziali. Di cui: 6 medie 3 superiori (licei) 3 superiori (ITIS) 2 professionali 2 professionali corsi triennali Osservazioni Fra i metodi di diffusione utilizzati il più efficace si è dimostrato quello dell’incontro diretto, in prima persona, tramite figure conosciute all’interno delle scuole “prossimali” o contattate in occasione del salone Orientamenti a cui potevano partecipare tutte le scuole della Liguria . Anche in questo caso, però, non è stato semplice coinvolgere un docente di riferimento come da noi richiesto nel bando. Questa clausola era stata inserita nell’ottica di mantenere un riferimento “ufficiale” all’interno dell’istituzione scolastica e per dare l’opportunità ai ragazzi di avere un coordinatore che fornisse loro anche uno spazio (temporale, le proprie ore curricolari e fisico, l’aula) in cui confrontarsi e lavorare in gruppo. Si è dimostrata una via impervia da percorrere. Non è stato facile, in certi casi, motivare gli insegnanti che spesso recepivano l’attività proposta come una sottrazione di ore curriculari e un impegno aggiuntivo al proprio lavoro. Per superare queste criticità abbiamo modificato, in itinere, il modello d’intervento, centrando l’attenzione sui veri interlocutori del Perché no, i ragazzi. Abbiamo limitato gli incontri con gli insegnanti dandogli una connotazione strettamente informativo/organizzativa e mantenendo con loro una continua comunicazione tramite telefono e soprattutto mail. Gli incontri con gli studenti sono stati strutturati in modo da fornire spunti di riflessione sui temi del concorso e sul meccanismo della comunicazione mediatico/pubblicitaria. In genere i ragazzi si sono dimostrati interessati al progetto propostogli, attivandosi da subito in maniera propositiva e progettuale. La strategia migliore si è dimostrata proprio quella dettata dal principio su cui abbiamo focalizzato la fase operativa dell’intervento: motivare i ragazzi e renderli protagonisti del processo di progettazione in modo che siano in grado di portare a termine il lavoro anche autonomamente. Si è potuta rivolgere la formazione direttamente al gruppo di studenti e coadiuvare e monitorare con loro l’andamento dell’ideazione ed elaborazione del progetto. A metà del mese di Dicembre si è conclusa la fase di reclutamento. La scadenza per il bando di Genova era stata fissata, infatti, per il giorno 19/12/2008. Ma si è ritenuto opportuno concedere una proroga visto l’interesse manifestato da scuole che non sono riuscite ad iscriversi in tempo. Gli istituti che hanno aderito all’iniziativa, tramite iscrizione formale, sono geograficamente “spalmati” sul territorio genovese e rappresentano quindi un interessante varietà di situazioni legate alle specificità del territorio in cui operano (si allega cartina della Provincia di Genova con indicata l’ubicazione delle scuole coinvolte). Il concorso si è rivelato strategicamente efficace anche per entrare in relazione con realtà scolastiche con cui il settore prevenzione del CSG non aveva mai avuto alcun tipo di rapporto professionale o solo sporadico. 9 Un esempio sono gli Istituti Primo Levi (in Valle Scrivia) per le scuole superiori e la scuola media di CasellaMontoggio. In cui, a seguito dell’avviamento del concorso, si stanno progettando interventi di diverso genere (incontri classe sulle sostanze e formazioni genitori) per il prossimo anno e per l’anno in corso su richiesta degli istituti stessi. Interessanti anche i possibili sviluppi per quanto riguarda un’eventuale ricaduta sul territorio in vista del progetto per il prossimo anno. Si è rivelato fondamentale l’incontro con i gruppi di Napoli e Roma. Le diverse strategie utilizzate nelle tre città sono state fonte di riflessione e stimolo nell’ottica di un confronto costruttivo e collaborativo. I prossimi incontri saranno utili anche per fornire una valida indicazione sulle metodologie e sulla valutazione dell’intero percorso. Fondamentale sono stati, anche, gli incontri di formazione sull’utilizzo del video-training ad Alba presso l’associazione Steadycam. Abbiamo sperimentato, e ormai acquisito, questo efficace strumento utilizzabile anche in altri contesti (formazione adulti, interventi di peer education, ecc.). Le criticità future per lo sviluppo del concorso potrebbero collocarsi nei termini di quanti gruppi riusciranno concretamente a portare a conclusione il proprio progetto e nell’organizzazione dell’evento in cui avverrà la premiazione. Abbiamo già ricevuto alcune richieste di supporto tecnico soprattutto per il montaggio di video girati dai ragazzi e per quanto riguarda la premiazione, con eventuale esposizione dei lavori delle diverse scuole, si è individuata la Festa dei giovani (organizzata per il mese di Maggio dalla fondazione Carige) quale idonea cornice dell’evento. 10 AGGIORNAMENTO MARZO 2009 Nel periodo intercorso dalla riunione del 20 Febbraio a Roma fino ad oggi (24/03/2009)abbiamo avuto diversi incontri con i gruppi iscritti al concorso sia per un supporto di tipo tecnico che per problemi organizzativi del lavoro. La nostra attività in questo periodo è così strutturata: 1. Stiamo iniziando a raccogliere gli elaborati prodotti. Spesso occorre spostarsi fisicamente perché i ragazzi richiedono una nostra supervisione dei lavori alla consegna. 2. Lavoro di montaggio per rendere il materiale che riceviamo dalle scuole utilizzabile a livello espositivo. I supporti sono per lo più video ancora da montare o da rielaborare, cartelloni fotografie senza supporto idoneo ecc. Il lavoro di montaggio, impaginazione e, dove necessario, plastificazione degli elaborati dovrà essere concluso per la valutazione della giuria e per l’esposizione alla mostra del 14/15/16 maggio. 3. Organizzazione dell’evento conclusivo (premiazione ed esposizione dei lavori) Si stanno svolgendo in questo periodo le riunioni e i sopralluoghi con la Fondazione Carige e l’ente Porto Antico di Genova per concordare spazi, attrezzature e orari riguardo alla premiazione e all’esposizione dei lavori del concorso. Stiamo pianificando la scaletta per la mattinata del 15 maggio in cui si terrà, all’interno della sala Grecale (Magazzini del Cotone, porto Antico di Genova), la premiazione. 4. Composizione della giuria Stiamo realizzando il materiale per la votazione dei giudici che sarà composto da schede per indicare il voto e i parametri comuni di valutazione. Alleghiamo una bozza delle categorie da premiare che abbiamo individuato e della scheda con i criteri di valutazione (ancora da perfezionare). Abbiamo selezionato i 10 membri della giuria che sarà così composta: - Giovanni Lizzio (Psicologo, per la direzione del Centro Solidarietà di Genova) Giovanna Burlina (Insegnante comandata, per il settore prevenzione del C.S.G.) Andrea Rocco (Responsabile FilmCommission Liguria) Emilia Marasco (Direttrice Accademia Ligustica di Belle Arti) Davide Lentini (Giornalista di Primo Canale e radio Babboleo) Sergio Di Paolo (Esperto della comunicazione) Renzo Dameri (Ufficio Scolastico Regionale Liguria ) Roberto Solinas (Insegnante referente alla salute di una scuola di Genova che non partecipa al concorso) 2 ragazzi peer leader (che hanno partecipato ad un nostro progetto di peer education) 11 5. Pubblicizzazione dell’evento conclusivo e dell’iniziativa in genere Stiamo contattando i canali locali (reti televisive, stampa ecc.)per un’uscita a livello cittadino e manderemo inviti ufficiali alle scuole. 6. Ricerca canali di diffusione e produzione dei progetti vincitori Abbiamo contattato Fincommssion di Genova che produrrà una lettera di adesione al progetto simile a quella di Napoli. Ci stiamo attivando anche su altri fronti inseriremo le specifiche nella prossima relazione. 7. Raccolta premi Stiamo contattando esercizi commerciali e altro (sale cinematografiche, librerie, ecc.) per possibili premi. 8. Comunicazione con le scuole. Consiste sostanzialmente nell’aggiornamento del forum, tenere contatti telefonici con i docenti, nell’invio delle schede da allegare alla consegna degli elaborati (vedi di allegati) e nell’inviare mail di sollecitazione per la consegna degli elaborati nei termini prescritti dal regolamento. 12 AGGIORNAMENTO MAGGIO 2009 L’attività del progetto, nel periodo 1° aprile – 31 maggio 2009, ha avuto la seguente articolazione 1. Ricezione e raccolta degli elaborati prodotti dalle scuole A scadenza del bando sono pervenuti 59 progetti da altrettanti gruppi di lavoro, delle scuole iscritte al concorso. Sono pervenuti: 10 progetti video e 49 progetti grafico-testuali. Alla presente relazione si allegano le singole schede dei progetti, comprensive di: numero d’ordine del progetto; tipo di istituto; gruppo di lavoro (gruppo classe, gruppo interclasse, individuale) insegnante coordinatore titolo del progetto; tecnica utilizzata supporto e/o metodologia di diffusione descrizione del progetto (argomento, ideazione, messaggio e contesti, riflessioni e aneddoti). 2. Montaggio dei materiali raccolti I materiali raccolti, in accordo e in collaborazione con i gruppi di lavoro, sono stati attentamente monitorati e montati al fine di una successiva esposizione/visione idonea alle fasi di: valutazione della commissione giudicatrice e prima esposizione al pubblico; esposizione e mostra pubblica e premiazione finale. I video, laddove occorreva, sono stati in parte rielaborati e supportati con software compatibili; cartelloni, fotografie, sono stati montati su supporti idonei 3. Esposizione in funzione valutazione Dal 20 al 30 aprile 2009, presso i locali del Centro Solidarietà di Genova, tutti i progetti sono stati esposti, con galleria e video proiezioni, per dar modo ai membri della commissione giudicatrice (vedi composizione in “Aggiornamento marzo 2009”), di visionare i progetti e sottoporli a giudizio. A questo proposito è stata approntata una scheda sintetica con l’elenco dei progetti secondo il numero d’ordine e i criteri di valutazione, come previsti dal bando del concorso (si allega alla presente). L’esposizione è stata, inoltre, funzionale alla votazione del pubblico, al fine di disporre, per l’evento della premiazione, un riconoscimento scaturito dal giudizio di un pubblico di persone eterogeneo. 4. Valutazione della giuria e costituzione dei premi (primari e di consolazione) La giuria tecnica ha fatto la sua valutazione, che ha dato il seguente esito: primo progetto classificato: progetto video, dal titolo “Non giocare con la droga”, realizzato dagli studenti (21) della classe II A dell’ITIS Galilei, coordinata dal professor Edoardo Ceredi; 13 secondo progetto classificato: progetto video, dal titolo “C’è di meglio nella vita”, realizzato dalle studentesse (19) della II A dell’IPSSCT Casaregis col coordinamento della professoressa Chiara Corte; terzo progetto classificato: progetto grafico (volantino), dal titolo “Usa il cervello… non bruciartelo”, realizzato da un ragazzo della classe III G della Scuola Media Gastaldi, Federico Ardy, col coordinamento della professoressa Daniela Bonadeo. I premi per i primi tre classificati, da assegnare in occasione dell’evento della premiazione, sono stati costituiti da buoni acquisto (da € 80,00/a partecipante per il 1° classificato,€ 45,00/a partecipante per il secondo classificato, € 30,00/a partecipante per il 3° classificato) da fruire presso il media store FNAC; al secondo e al terzo classificato sono stati, inoltre, assegnati buoni (per ogni singolo partecipante) per l’ingresso all’Acquario di Genova. Sono stati, inoltre, definiti dei premi di consolazione a riconoscimento della partecipazione e dell’impegno profuso: premio del pubblico: suddiviso nelle due categorie delle scuole medie e superiori. - per le medie il riconoscimento è andato agli studenti e studentesse della classe III H della scuola Lomellini-Cantore, che ha realizzato un progetto video; - per le superiori il riconoscimento è andato agli allievi della classe II C del CNOS-FAP Don Bosco, che ha realizzato un progetto video dal titolo “Scelgo la vita”. Per il premio del pubblico, è stato definito un biglietto omaggio/a partecipante di ingresso al cinema, da assegnare in occasione dell’evento della premiazione. Premio per il Forum del progetto1: per l’intensità e l’abilità dell’utilizzo del media informatico. Il premio è andato, nuovamente, agli studenti della II A dell’ITIS Galilei (con Attestato). Premio “Simpatia”: a riconoscimento della capacità dimostrata di lavorare in un gruppo interclasse su un progetto comune. Il premio è andato al gruppo interclasse del Liceo Scientifico Fermi, che ha realizzato un progetto video dal titolo “Ballo ma non sballo”. Premio della Critica è stato assegnato, a discrezione dell’équipe di Prevenzione del Centro di Solidarietà di Genova, ad un’alunna della classe III G della Scuola Media Gastaldi, Elisabetta Testoni, che ha ideato e realizzato un progetto grafico testuale interesante. Premio all’Istituto: a riconoscimento dell’interesse e dell’impegno mostrati dall’istituto nella sua globalità, testimoniati dal numero di progetti presentati. Il riconoscimento è andato ex aequo a due istituti, la Scuola Media Lavagna-Cogorno, per la quale hanno partecipato le classi III B e II C, realizzando rispettivamente vari gadget promozionali e un progetto per un’agenda, e la Scuola Media Santa Dorotea, per la quale alcuni ragazzi hanno inviato numerosi prodotti tra cui cartelloni, stampe per maglie e borse, manifesti, adesivi, calendari. 5. Evento conclusivo e della premiazione Il progetto “Perché no” è arrivato all’evento conclusivo e alla premiazione dei progetti di comunicazione di prevenzione, in occasione dell’annuale Festa dei Giovani – Progetto Giovani organizzata dalla Fondazione Carige, nei giorni 14 – 15 – 16 -17 maggio 2009. Il Centro di Solidarietà di Genova ha partecipato a questa kermesse cittadina, allestendo uno stand/atelier espositivo incentrato sul “Perché no”, in quanto esperienza caratterizzante la mission dei suoi progetti di prevenzione e promozione della salute. 1 http://perchenogenova.forumfree.net 14 Il 15 maggio è avvenuta la premiazione del “Perché no”, nella vetrina dell’area congressi – sala “Grecale” dei magazzini del cotone – Porto Antico. L’evento ha visto un’affluenza importante dei gruppi delle scuole che hanno partecipato al concorso. Sono intervenuti: il Presidente della Provincia di Genova, Alessandro Repetto; il Vice presidente della Fondazione Carige, Pierluigi Vinai; il Direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale, Attilio Massara; L’Assessore all’Istruzione della Provincia di Genova, Manuela Cappello. L’iniziativa è stata realizzata anche con le sponsorizzazioni di: ERG, FNAC ed Acquario di Genova. In rappresentanza dello sponsor ERG era presente la sig.ra Carola Garrone. Queste personalità hanno presenziato alla consegna dei premi. L’iniziativa è stata animata da Giunio Lavizzari, direttore del Teatro della Gioventù di Genova. Sono intervenute testate giornalistiche e televisive locali: Rai 3 regione; Primocanale; il Secolo XIX, Il Corriere Mercantile, Il Cittadino. L’evento è stato diffuso sulle testate giornalistiche locali con articoli, nei giorni 14, 15 e 16; l’8 maggio è stato presentato sulla testata specialistica on line www.cufrad.it . Il 15 maggio è uscito nell’edizione serale (ore 19.30) di Rai 3 regione e sul notiziario serale dell’emittente televisiva locale Primocanale. 6. Produzione e diffusione dei progetti Il programma di avanzamento prevede la produzione e diffusione dei progetti risultati premiati dalla commissione giudicatrice: 2 progetti video e un progetto grafico La produzione dei progetti video si avvale del supporto della Filmcommission Liguria e di Andrea Liberovici (regista, attore, musicista, produttore). Attraverso queste due consulenze, viene attrezzato il gruppo di lavoro, che avvia il percorso di produzione. Il gruppo di lavoro, quindi, si compone: dell’équipe del Settore Prevenzione del CSG, dei gruppi di studenti creatori dei progetti video, di tecnici di supporto alla produzione multimediale. Il percorso di produzione segue le seguenti fasi di: A. Analisi, osservazione e definizione delle criticità a cura dell’équipe del settore Prevenzione del CSG: sul piano tecnico/tecnologico (come è stato costruito il video) e sul piano percettivo/emotivo/estetico (cosa suscita il video, trasferisce emozioni, quali messaggi veicola). B. Condivisione degli elementi emersi nella fase A con gli studenti che hanno realizzato i progetti. Attraverso un’osservazione incrociata (un gruppo di studenti visiona e analizza il video progettato dall’altro gruppo) gli studenti valutano i progetti sulla base dei medesimi parametri: tecnici e percettivo/estetici. C. Integrazione delle osservazioni e delle valutazioni operate nelle fasi precedenti con quelle operate dal consulente tecnico, con definizione dei correttivi eventuali da apportare sul montaggio, sull’utilizzo di immagini e suoni che richiedono autorizzazioni specifiche (SIAE) e sulla loro eventuale modifica ed integrazione (con rifacimenti delle musiche, etc.) D. Produzione finale su adeguati supporti e duplice modalità diffusiva: a) realizzazione di un DVD ipertestuale “Perché no”, strutturato con diverse sezioni: sezione dei video “finali” (1° e 2° classificato), accompagnata da back stage, file audio-video sui lavori di analisi e osservazione critica (fasi A e B); sezione con galleria di tutti i materiali grafico/testuali del progetto corredati delle schede narrative. Questo DVD, di meta analisi, con valenza informativa ed educativa, viene replicato in n° 2000 copie, da diffondere in tutte le scuole della provincia di Genova. b) diffusione sulle reti televisive locali (che accetteranno di inserire i prodotti video nel palinsesto pubblicitario) e sui network on line locali (canale You Tube di Mentelocale); 15 inserimento dei video nel sito del centro di documentazione audio visiva Steadycam – ASL 2 RegionePiemonte. I tempi di produzione vanno da maggio a settembre 2009. Il formato DVD potrà essere diffuso a partire dall’anno scolastico 2009 – 2010. La diffusione, di cui al punto b), partirà compatibilmente con i tempi di produzione. Per quanto riguarda il prodotto grafico che ha conseguito il terzo premio della giuria, viene fatta replica in n° 3000 copie, in diversi formati (cartolina, locandina) da diffondere in tutele scuole della provincia di Genova e nel corso di iniziative di prevenzione e promozione della salute realizzate dal Centro Solidarietà di Genova. La diffusione avverrà a partire dall’anno scolastico 2009 – 2010. 7. Comunicazione permanente con gli studenti delle scuole e altri giovani L’apertura di un profilo “Perché no” su Facebook (il cui profilo è “Perché No Genova”) e il Forum “Perché no” offrono una possibilità di comunicazione permanenti, per tutti i ragazzi delle scuole che hanno partecipato al concorso e per tutti quei ragazzi e giovani che vogliono riconoscersi e mettersi in relazione sui temi della promozione della salute, dell’informazione preventiva al consumo di sostanze stupefacenti CENTRO SOLIDARIETA’ DI GENOVA COOPERATIVA SOCIALE Roberto Buzzi Coordinatore progetto prevenzione 16