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1 VINCENZO CANTALUPO Con note di Carmine Senatore CARNEADE Cronaca di una involuzione 2 INTRODUZIONE Cronaca PROGETTO “CARNEADE” Carmine Sono convinto anch‟io come tua figlia, di raccogliere i brani su Carneade (utilizzandolo eventualmente anche come titolo), tipo “Confessioni “ di S.Agostino.Questo cane ,inventato, rappresenta ,da quello che mi par di capire, l‟ “alter ego”, che è presente in ognuno di noi,fatto di contraddizioni, di aspirazioni ,di rabbia , di desideri più o meno nascosti, di riflessioni e di considerazioni anche diverse da quelle dichiarate esplicitamente, che mettono in risalto più o meno inconsciamente il sospetto su certezze e traguardi. Ancora un'altra sonora sconfitta. Non so fino a quando durerà. Nel mio FB ho vissuto con trepidazione la sconfitta di Soru (eppure è uno dei migliori esponenti del PD). Ormai Berlusconi è sulla cresta dell'onda. Cause: dissidi interni nel PD, non solo tra le due componenti originarie DS e Margherita, ma anche fra gli stessi esponenti, Bersani e D'Alema da una parte , Rutelli dall'altra, il tutto condito dagli ulivisti più o meno nascosti. A questo si aggiunga il populismo di Pietro che sta catalizzando l ' 3 antiberlusconismo più becero presente in gran parte nella sinistra e in una parte del PD. Lo sai che alcuni dei miei ex alunni (gran parte dei miei amici del FB) hanno "osannato" alla sconfitta di Soru? Eppure sono di sinistra, anche se radicale. La mancanza di principi ideali ispiratori , poco definiti ed impliciti, del nuovo partito e la confusione di scelte programmatiche precise e condivise sono certamente una delle cause delle nostre sconfitte. Credo bisognerebbe ritornare allo spirito dell‟ulivo.Un programma di legislatura, con linee programmatiche definite nel tempo, con pochi punti fermi e chiari da tutti condivisi dovrebbe essere la base di partenza . La non realizzazione , anche temporale, dovrebbe essere grave motivo per una crisi politica.Occorre evitare sulle questioni posizioni equivoche. A tal uopo va creata una commissione esterna neutrale , non parlamentare,fatta da persone di alta moralità e competenza,per decidere sulla chiarezza delle linee programmatiche.Unanimità sulle questioni etiche dovrebbe essere assolutamente prioritaria. In mancanza silenzio assoluto Mi dispiace per l'avventura che ti è capitata.Se può consolarti anch'io sono stato multato ieri (pargheggio sotto casa 4 fuori delle strisce), pur avendo il permesso di parcheggiare.Devi ritirarla al più presto,altrimenti,oltre la multa, ti faranno pagare anche la custodia per ogni giorno che passa...Carmina ,non solo, non dant panem.. ma.... Cmq è solo questione di danaro!.....Costa qualche sacrificio..Presentazione semplice e senza fronzoli, con essenzialità e concretezza.Ottima anche la narrazione della sua esperienza da parte dell'autore.Mi scuso di essermi allontanato clandestinamente, ma le esigenze di noi anziani..... ....E con Umberto?.... Carmine, per riparare offrirà una cena alla "casa di Lia"...... Caro Enzo, ancora un'altra sonora sconfitta. Non so fino a quando durerà. Nel mio FB ho vissuto con trepidazione la sconfitta di Soru (eppure è uno dei migliori esponenti del PD). Ormai Berlusconi è sulla cresta dell'onda. Cause: dissidi interni nel PD, non solo tra le due componenti originarie DS e Margherita, ma anche fra gli stessi esponenti, Bersani e D'Alema da una parte , Rutelli dall'altra, il tutto condito dagli ulivisti più o meno nascosti. A questo si aggiunga il populismo di Pietro che sta catalizzando l ' antiberlusconismo più becero presente in gran parte nella sinistra e in una parte del PD. Lo sai che alcuni dei miei ex alunni (gran parte dei miei amici del FB) hanno "osannato" alla sconfitta di 5 Soru? Eppure sono di sinistra, anche se radicale. La mancanza di principi ideali ispiratori , poco definiti ed impliciti, del nuovo partito e la confusione di scelte programmatiche precise e con divise sono certamente una delle cause delle nostre sconfitte Non ti preoccupare della lunghezza dei paragrafi , dei caratteri ecc.Lascia a me il corsivo.... La mia nota dovrebbe fare da copertina per ogni tuo post. Gigi "Caro Carmine, ti sono grato per il pensiero che hai avuto. Queste foto le conserverò caramente. Ho avuto molto piacere dell'incontro. Ricordo la nostra amicizia e solidarietà e ritengo un privilegio aver diviso con te ansie e gioie in una stagione particolare della vita. Questo mi fa apprezzare ancora di più l'iniziativa di Vincenzo e quel ritrovarci partecipi di un comune sentimento insieme a ritrovati compagni d'avventura. Un augurio per la Pasqua e una abbraccio. Gigi" Caro Carmine, ti sei dato anima e corpo a Facebook. Io non sono bravo come te. Addirittura mi trovo in difficoltà, tecnicamente, a comunicare con gli amici. Non ti vedo e non ti leggo nè nei blog, 6 nè sulla posta elettronica. In questa circostanza mi sarebbe piaciuto leggere una tua considerazione sulle elezioni in Sardegna. Un'altra solenne batosta! Mi sento offeso sia come cittadino italiano che come persona. Se Berlusconi avesse candidato un "deficiente" a presidente della regione Sardegna sarebbe stato eletto. Io sono preoccupato. Lo dovrebbero essere anche quelli di destra. Nessuno avverte che c'è un rischio di deriva autoritaria, antidemocratica. Siamo al "culto della personalità". Neppure Gesù ha avuto ed ha tanti consensi e tanta adorazione tanto è vero che i suoi stessi lo misero in croce.La sconfitta ci poteva anche stare con la presenza massicccia di Berlusconi e destrorsi in Sardegna. Ma con 9 punti di distacco è un'esagerazione. Cosa c'è sotto ? Mi sono ripromesso di non scrivere più di politica. Cari saluti. Enzo Caro Enzo Gigi mi ha scritto,informandomi che aveva ricevuto le foto. Ti passo il messaggio inviatomi: Caro Enzo, tutto dipende da Umberto.Per questa settimana mi ha detto che è in Sardegna per un giro di conferenze Ecco come ha risposta Umberto alla mia richiesta di partecipazione al progetto Carneade: "Caro Umberto, non so se Enzo Cantalupo ti ha parlato del progetto “Carneade” (come l‟abbiamo battezzato).Sono un serie di descrizioni-note scritte da Enzo con un immaginario-reale cane, che rappresenta l‟ “alter ego”, con i suoi 7 dubbi, le sue paure , le sue incertezze….Tempo fa lo avevo sollecitato a pubblicarli, mettendoli insieme, riprendendoli dal blog sul quale scrive. Il progetto? Una mia breve nota di introduzione ad ogni post come frontespizio, il post di Enzo con la sua vena tra il serio e il faceto, e poi una nota seria di commento. A chi questi ultima incombenza, se non ha te? Te la senti? (l‟interrogativo è solo psicologico) .So, perché ti ho seguito, ne hai tutte le capacità.. Ce lo devi non solo per l‟amicizia,ma anche per il fatto di aver fatto un tratto di percorso comune nell‟avventura della vita.Un caro abbraccio Carmine" Caro Carmine, purtroppo, pur essendo in pensione sono ancora impegolato in parecchie cose di scuola. Perciò non mi sono dedicato al blog di Cantalupo. Vero è che permangono in me perplessità e resistenze sull'uso di uno strumento che non riesco ad 'accettare'. mi piace molto la diaristica, la letteratura autobiografica ecc. ma questo mezzo non l'ho praticato. Ti prometto che lo farò a breve anche se so che il mio tempo è ancora agitato ( giovedì vado in Sardegna per i Club Unesco; lunedì all'Università di L'Aquila per la seduta di laurea che si doveva tenere la mattina in cui fece il terremoto... ecc.) Ti invierò a breve le miei introduzioni ai singoli post 8 Non essere "scettico" qualche volta le promesse si mantengono (troppo pubblica la dichiarazione di pubblicazione!) Enzo Caro Carmine, tanto tuonò che piovve. Mi ritrovo con un ristagno di muco nei bronchi, per cui non solo devo imbottirmi di penicillina, ma soprattutto non posso uscire. Ma questa non è la notizia: è un'altra che mi sembra più interessante. Oggi ho parlato per telefono con l'assessore alle pari opportunità del comune di Bellizzi, cui ho detto che c'era in programma la pubblicazione di un nuovo libro su Carneade. Le ho ricordato la promessa del v. sindaco e lei mi ha risposto se era già pronto. Quanto tempo ci vuole per prepararlo? Si potrebbe sfruttare questo momento per pubblicarlo in tempi brevi. Fammi sapere. Cari saluti. Enzo Anzi per agevolarti il compito, ti invio direttamente il File: Umberto mi ha scritto: "Caro Carmine, ammiro l'insistenza tua e di Enzo Cantalupo su Carneade: Ma spero di essere creduto: io sono così analfabeta che non so manco che significa post e soprattutto non so aprire i file che mi hai mandati perchè richiedono un passaggio informatico che io non so fare. Dammi un 'aiutino' Intanto mi dispiace che domenica non vi siate fatti nè vedere nè sentire Umberto" 9 "Caro Umberto, io ,che abitualmente la domenica sono aiutante-cuoco, sono uscito per incontrarti. All' accettazione per la punzonatura, in piazza ,a passeggio in via Italia, inultimente ti ho cercato (figurati se non mi avrebbe fatto piacere riverderti!). Per aprire il file basta cliccare due volte sulla sull'icona Allega (Carneade1.docx) della posta elettronica. Fammi sapere Carmine" Anzi gli ho accluso direttamente i primi 10 post L'EPILOGO (da "La Repubblica" di oggi) MILANO - "Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale". Dopo quasi trent'anni, i due si conobbero nel 1980 e si sposarono con rito civile il 15 dicembre 1990, le strade del presidente del Consiglio e di sua moglie, già spezzate sul piano sentimentale e personale, si dividono anche giuridicamente. Veronica Lario ha avviato le pratiche per la separazione e il divorzio da Silvio Berlusconi, portando a termine un percorso cominciato molto tempo fa come ammise lei stessa alla fine dell'estate 2008, quando confessò che all'eventualità di una separazione stava meditando da dieci anni. 10 Ora ha scelto l'avvocato che la seguirà passo dopo passo davanti ai giudici: "Finalmente una persona di cui mi posso fidare fino in fondo". È una donna. Una professionista lontana dallo star system e dalla politica. L'ha sentita al telefono il primo maggio, l'avvocato era in vacanza su un'isola del Sud Italia. È stato in pratica il loro primo vertice sulla separazione. Veronica le ha spiegato: "Voglio tirare giù il sipario, ma voglio fare una cosa da persona comune e perbene, senza clamore. Vorrei evitare lo scontro". Il legale le ha risposto: "Stia tranquilla. Parto subito, prendo un aliscafo e rientro immediatamente a Milano. Lei è consapevole che non sarà facile e che dovrà sopportare attacchi pesanti? È sicura di volerlo fare?". Nella risposta non ci sono state esitazioni: "So tutto. Voglio andare avanti". Ieri le due donne si sono incontrate a Macherio per studiare la strategia e si rivedranno molto presto, all'inizio della settimana. Vogliono stringere i tempi, evitare il contropiede di un uomo sempre molto abile a ribaltare le situazioni, capace di convocare una conferenza stampa per dire che il divorzio lo ha deciso lui per primo, e non la "signora". Naturalmente nei giorni scorsi Veronica ne ha discusso con i figli e le persone più vicine, un paio di amiche molto care, sottolineando ancora una volta le ragioni del suo distacco dalla vita pubblica del 11 marito e insistendo sull'importanza che rappresenta per una donna come lei il valore della dignità: "Ora sono più tranquilla - ha confidato loro - . Sono convinta che a questo punto non sia dignitoso che io mi fermi qui. La strada del mio matrimonio è segnata, non posso stare con un uomo che frequenta le minorenni". Per i suoi ragazzi - Barbara di 24 anni, Eleonora di 22 che studia negli Stati Uniti e Luigi di 20, il più legato al mito imprenditoriale e politico del papà - sono state ore di grande amarezza e di sofferenza, ma alla madre tutti e tre hanno assicurato che rispetteranno ogni sua decisione per dolorosa possa essere: "Non muoveremo mai un dito contro nostro padre, ma tu mamma fai ciò che ti fa stare bene". L'inizio della fine arriva la mattina di martedì 28 aprile. Veronica guarda i giornali, la sua attenzione si sofferma sull'articolo di "Repubblica" che svela come nella notte di domenica il premier si sia presentato a sorpresa in una villetta di Casoria, dove si celebravano i diciott'anni di Noemi Letizia. Lei è bella, bionda, studia da grafica pubblicitaria a Portici e sogna una carriera televisiva, tanto che avrebbe inviato il suo "book" fotografico al presidente del Consiglio in persona. Un album che avrebbe provocato la scintilla. Accanto a Noemi ci sono il padre Elio e la madre Anna. La ragazza chiama 12 Berlusconi "papi", ai giornalisti dirà più tardi che lo conosce da tempo e che spesso lo va a trovare a Milano e Roma, "perché lui, poverino, lavora molto e non può sempre venire a Napoli". Il Cavaliere le ha portato un regalo, una collana d'oro giallo e bianco con pendente di brillanti. C'è chi mormora anche le chiavi di un'auto, ma Noemi smentisce. Veronica legge e rimane stupefatta, chiama al telefono un'amica: "Basta, non posso più andare a braccetto con questo spettacolo". A Roma infuria la polemica sulle "veline" pronte a entrare nelle liste elettorali del Pdl e ci sono, soprattutto, quella ragazzina di Casoria, Noemi, e la sua mamma Anna che si rivolgono a Berlusconi con gli affettuosi diminutivi di "papi" e "papino". Veronica non ce l'ha né con le giovani donne aspiranti europarlamentari né con Noemi. Interpreta la loro parabola quasi epicamente, come "figure di vergini che si offrono al drago per rincorrere il successo, la notorietà e la crescita economica". La sconcerta, però, che il metodo da "ciarpame politico" non faccia scandalo, che quasi nessuno si stupisca, che "per una strana alchimia il paese tutto conceda e tutto giustifichi al suo imperatore", come racconta a chi le sta vicino. Quell'imperatore è ancora suo marito ed è il padre dei suoi figli, un padre che, seppure invitato, non ha mai partecipato 13 alla festa dei loro diciott'anni. Di fronte alla nuova pubblica offesa sceglie di replicare pubblicamente con una dichiarazione che manda all'agenzia Ansa soltanto dopo le dieci di sera. È stato infatti un giorno di angoscia a villa Belvedere. Barbara, incinta di sette mesi del suo secondo figlio, è stata ricoverata all'ospedale San Raffaele. Sono lunghe ore di ansia, c'è il rischio di un parto prematuro. Veronica Lario ha in casa il nipotino Alessandro, chiede alla segretaria Paola di fermarsi fino a mezzanotte. La misura è colma, il "ciarpame" non è soltanto politico. La mattina successiva Berlusconi dalla Polonia attiva la cortina fumogena e la contraerea dopo una notte di rabbia. Ordina che le "veline" spariscano quasi tutte dalle liste europee, ridimensiona il rapporto con Noemi a una antica conoscenza con il padre ex autista di Craxi (notizia poi smentita da Bobo Craxi e cancellata comicamente addirittura da un comunicato di Palazzo Chigi) e liquida con una battuta maschilista e greve l'indignazione della moglie, evitando di pronunciarne il nome e il ruolo: "La signora si è fatta ingannare dai giornali della sinistra. Mi spiace". Rientrato a Roma, annulla un incontro in calendario per il giorno successivo con il presidente della Camera Gianfranco Fini. La sua intenzione è di andare a Milano, come fece due anni or sono, per ricucire lo strappo con Veronica. Non ci andrà, lo ferma la sua fidatissima segretaria Marinella. Veronica Lario, infatti, l'ha 14 appena chiamata: riferisca a mio marito che non mi si avvicini, non ho più nulla da dire e nulla da ascoltare, tutte le parole sono state consumate. Giovedì i giornali del Cavaliere e i blog del Pdl fanno capire all'ex first lady di Macherio che aria tira. Dietro al "come si permette?" si scatena una minacciosa muta di cani. Il quotidiano "Libero" pubblica nella testata di prima pagina tre fotografie in bianconero della giovane attrice Veronica Lario a seno nudo. Il messaggio è più che mai trasparente, sembra arrivata l'ora dell'olio di ricino. Quando vede quelle fotografie la moglie del premier capisce, se ce ne fosse ancora bisogno, di essere davvero sola e di essere minacciata. In quelle foto si sente "come davanti a un plotone di esecuzione qualche secondo prima della fucilazione". Alla figlia Barbara dice: "Sono molto preoccupata di ciò che potrà accadere, ma ho la libertà per andare avanti". Cala il sipario. La lettera affidata a "Repubblica" due anni fa da Veronica era un ultimatum. Qualche ora dopo Berlusconi inviò le sue scuse pubbliche alla moglie. Era il 31 gennaio 2007: "La tua dignità non c'entra, la custodisco come un bene prezioso nel mio cuore anche quando dalla mia bocca esce la battuta spensierata, il riferimento galante, la bagattella di un momento". A sigillo un grande bacio. Qualche mese dopo, ad appannaggio esclusivo dei settimanali patinati della famiglia, arrivarono le passeggiate della coppia mano nella mano nel giardino della 15 villa in Costa Smeralda e sui moli di Portofino. Immagini che oggi sembrano lontanissime. "Mi domando in che paese viviamo - ha raccontato Veronica l'altro giorno a un'amica - , come sia possibile accettare un metodo politico come quello che si è cercato di utilizzare per la composizione delle liste elettorali del centrodestra e come bastino due mie dichiarazioni a generare un immediato dietrofront. Io ho fatto del mio meglio, tutto ciò che ho creduto possibile. Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. È stato tutto inutile. Credevo avessero capito, mi sono sbagliata. Adesso dico basta". Caro Carmine, sicuramente stai seguendo un pò come tutti la vicenda BerlusconiLario. In un paese con le palle ciò non sarebbe mai avvenuto, ma quel che è peggio è che l'aver portato il caso in TV ha dato maggiori consensi al PDL, se i sondaggi sono veritieri. Qui si può fare tutto, offendere anche la moglie di Cesare come ha fatto Libero pubblicando una foto di Veronica nuda o quasi (Brelusconi permettendo), ma le donne non sono stupite, anzi accusano la Veronica di troppo autorispetto. Bene avrebbe fatto a lavare i panni in famiglia. Che significa secondo te? Per me potrebbe significare solo una cosa: se il marito fa le corna alla moglie il marito è uno 16 stronzo, se invece avviene a cinque metri dal cuo culo insomma..., ma se è un'altra a subire le offese del marito va molto bene. Forse aver compagne al duol scema la pena! Ma dove l'hanno messa la dignità le nostre donne, in generale s'intende? Questo è ancora un paese molto, ma molto maschilista? Insomma bene per noi maschietti! Cari saluti problemi reali: Due note da "La repubblica" Ristrutturazioni, la maxi truffa:evasi oltre tre miliardi di euro La Guardia di Finanza scopre oltre cinquemila imprese edili che non hanno dichiarato entrate negli ultimi tre anni A completare il gioco di prestigio contabile, non poteva mancare il solito, audace colpo a effetto, caro ai governi di questi ultimi anni: altri fondi (lo dice enfaticamente il comma 4 dell'articolo 14) potranno essere reperiti grazie alle "maggiori entrate derivanti dalla lotta all'evasione fiscale, anche internazionale, derivanti da futuri provvedimenti legislativi". Insomma, entrate scritte sull'acqua. A futura memoria. E a sicura amnesia. Caro Umberto ti invio Tutto "Carneade" .A te le belle cose! Un abbraccio Carmine 17 Finale: Carneade scappa!...Dove va nessun lo sa! Ritorno in me: serietà..... Sintesi dell'ispirazione:i valori che sono state alla base dei post...e degli sfoghi! Che ne dici per le conclusioni Caro Enzo, sembra che sia fatto tutto per distrarre l'opinione pubblica dai problemi reali del paese.Vedrai che è capace ancora una volta a "girare la frittata" a suo vantaggio. Poverino,ha bisogno di conforto delle belle "bimbe"!.Vorrei vederlo realmente all'opera con le "belle fanciulle"! Farebbe sicuramente una "figuraccia"..... Carmine Caro Carmine, pur proponendomi di non parlare di politica, sono d'accordo con le tue proposte che non solo mi sembrano sensate, ma anche realizzabili. Quindi non le rielenco. Vorrei solo aggiungerne una: la scuola che è stata abbandonata a se stessa. Invece una considerazione di carattere generale e particolare la vorrei fare. Forse è vero che la sinistra radicale ci ha rimesso le penne per la presenza del PD, ma remare contro solo per vendicarsi mi sembra da pazzi. Quali sarebbero poi gli obiettivi e le conseguenze? La sua rinascita? Non sa che sarà ancora di più dimenticata? Se non capiscono quelli della sinistra radicale che bisogna fare di tutto per sconfiggere questa destra, Berlusconi in particolare, vuol dire che amano stare 18 all'opposizione a prescindere...Eppure avevano avuto una buona occasione. Qualcuno dice che bisognerebbe andare un pò di più al centro, verso Casini, ma nessuno si rende conto che Casini, appena Berlusconi lo chiama, scodinzola e corre verso di lui come un cagnolino? In Sardegna ci sono stati 15000 circa schede bianche. Chi avrebbero votato questi non "elettori"? Inoltre ci sono state oltre tremila schede annullate. Pazzesco! Sono convinto che sono anche voti, non solo della sinistra radicale, ma anche del PD. Allora? Se il PD non rinuncia a tutte le sue anime e fare sintesi sui problemi reali e non sulle idee (del passato poi!), sarà sconfitto in eterno, se non addirittura destinato a sciogliersi come neve al sole. A proposito di Domenico Di Marcello. pur avendo idealmente ragione nel perseguire le primarie, ha torto marcio quando vuole cambiare una situazione che si è definita da sola con Santomauro candidato a sindaco. Le primarie a Battipaglia spaccherebbero ancora di più il centrosinistra, perchè nascerebbero ulteriori appetiti che ora sono necessariamete in apnea. Una situazione davvero difficilissima. Non si ragiona più. E' un mercato rionale: a chi grida di più, ma nopn sempre chi grida di più fa buoni affari. Intanto Veltroni si è dimesso. Atto dovuto, qualcuno dice. In questo momento? Anche D'Alema ha grandi responsabilità, come tanti altri s'intende, perchè getta il sasso e ritira la mano. Ormai tutti conoscono la sua strategia. Faccia il bravo. Così non si va da nessuna parte. Che strana 19 situazione la mia: difendere il PD dopo essere stato un fervente democristiano. Al piacere di risentirti. Se il tempo cambia verrò a Battipaglia più spesso. Cari saluti. Enzo Caro Cramine, sicuramente le favole non rappresentano il mondo di oggi (l'aspetto che sottolinei con maggiore forza), per due motivi: primo non mi sono posto alcun obiettivo nello scrivere le favole destinate ai miei nipotini. E' stato un atto di amore, se vuoi, ma soprattutto la richiesta di Stefano di "vedere le favole scritte" secondo una sua indicazione. Infatti i titoli il più delle volte sono suoi. Secondo, non ho voluto seguire schemi prefissati. Già così mi sembrano un pò "copiate" o, se vuoi, "rielaborate". Nè mi è sembrato opportuno far riferimento ai giocattoli che usano i bambini oggi, tranne per la pista magica e il razzo azzurro, ma fino ad un certo punto, perchè non ci sarebbe stato per i mie nipoti alcun elemento fantastico che invece mi premeva mettere in evidenza. Si, i due nipoti non solo comprimari, ma anche protagonisti. Ed è qui forse la novità. Hai ragione quando dici che, in fondo i due bambini sono ambedue partecipi delle azioni che si compiono nelle favole, però non è completamente esatto perchè quando le ho scritte, anche se alcune abbastanza recentemente, il piccolo Iacopo non aveva neppure due anni. Ancora oggi è inconsapevole di "trovarsi" in una favola a fare il coprotagonista. Per quanto riguarda la commistione tra fovola e fiaba, in cui gli elementi moralistici o didascalici si 20 confondono, non è meccanica, ma voluta. Se vuoi sapere la verità, non avrei voluto mai e poi mai immergermi nella dicotomia tra bene e male dare insegnamenti moralistici. Sai che io sono abbastanza pieno di dubbi e addentrarmi in campi così controversi mi sarei trovato in grosse difficoltà. Però, qualche volta anche senza volerlo ci si cade. L'asino? Che c'entra? E' vero i bambini di oggi nemmeno lo conoscono l'asino, cincondati come sono da cani e gatti e, starei per dire, da coocodrilli, camaleonti, roditori, serpenti..Insomma animali esotici. L'asino è una mia esperiena personale che ho voluto ricordare. Certo non parlavo con il puledro, ma quello che è accaduto nella favola è realmente accaduto. Comunque ti ringrazio per la recenzione che mi hai scritto. Mi è piaciuta molto e ti devo confessare che alcuni riferimenti culturali non mi hanno mai sfiorato il cervello. Grazie per avermeli ricordati. La moglie di Carmine Zinno, che ha letto le favole, (siete in due ad aver letto il libro subito dopo Landi), ne ha tratto anche lei un buon giudizio, trovandosi su alcuni aspetti d'accordo con te. Me lo ha detto a voce, ma non cambia nulla. Ti ringrazio ancora e ti invio cari saluti. Enzo Caro Carmine, non abbiamo parlato della serata del 23 u.s. Non intendo riferirmi al libro. Mi è sembrato che Gigino l'abbia fatto passare per una specie di capolavoro, cui io per primo non credo. 21 Neppure credo che l'abbia fatto apposta: a volte l'amicizia può offuscare il cervello! La serata se non è stata commovente, certamente è stata emozionante. Per me meno degli altri perchè, tranne Armenante, vi ho visto e frequentato più di una volta. Mi sono accorto che soprattutto le compagne di classe erano emozionate per aver rivisto dopo cinquantanni gli amici di allora. L'incontro mi ha fatto piacere, molto piacere. E' un buon "viatico" per rivederci quanto prima anche con gli assenti. A proposito della serata, Armenante e un suo amico hanno fatto foto ed altro. Brigida me lo ha ricordato e desidererebbe avere qualche foto. Puoi metterti in contatto con lui? Cercherò di farlo anch'io, solo che non sono bravo a inviare nè foto, nè altro attraverso la posta elettronica. Grazie e buona giornata. Enzo Carmine, mi ero preparato un intervento più articolato, poi mi è stato detto che bisognava far parlare Quaranta, che tutto sommato mi è sembrato e sicuramente lo è una persona a modo. Parlare a braccio, come è stato fatto in precedenza, non mi è più troppo congeniale e poi su di una tematica così delicata le parole devono essere pesate, altrimenti si corre il rischio di offendere senza volerlo. In ogni modo non mi sono piaciuto. Mi capitava spesso anche con le asseblee sindacali, in cui spesso parlavo a braccio: mi sembrava come ieri sera di non dare il meglio di me stesso. Ma forse dipende pure dal fatto che non 22 possiedo di più. Più modestia! Neppure io andrò a Persano, ma non so come dirlo ad Armenante. Saluti. Enzo Mi ha scritto Landi. Ecco cosa dice: ho dato uno sguardo al tuo blog e ai tuoi dialoghi ( in forma diretta e indiretta, come si diceva una volta) Mi sembra un modo interessante per esprimersi, raccontarsi, ecc. Raccontarsi è un gesto impegnativo ' è come invitare i lettori o ascoltatori nel proprio mondo' disse uno. E non è poco. Personalmente non mi sento ancora 'disponibile' o 'pronto' a farlo inq uesta forma anche s evedo che si va sempre più diffondendo. L'altro ieri ho scoperto il bolg di un coetaneo di M.S. Severino e ci ho trovato tanti episodi della sua vita ( anche con pesronaggi noti e famosi; si occupa di musica e vende cose musicali) Ne riparleremo, anche de visu. Gli ho risposto: Umberto, faresti bene a scrivere quello che ti passa per la mente e le tue esperienze professionali e di vita che non sono poche. Il mio è soltanto un suggerimento, ma la scrittura non solo è una comunicazione con gli altri che si può protrarre nel tempo, ma anche una sorta di catarsi nei momenti di difficoltà. Mi auguro che questi ultimi non ti appartengano. A me ha aiutato molto. Cari saluti. Enzo 23 Caro Carmine, purtroppo, pur essendo in pensione sono ancora impegolato in parecchie cose di scuola. Perciò non mi sono dedicato al blog di Cantalupo. Vero è che permangono in me perplessità e resistenze sull'uso di uno strumento che non riesco ad 'accettare'. mi piace molto la diaristica, la letteratura autobiografica ecc. ma questo mezzo non l'ho praticato. Ti prometto che lo farò a breve anche se so che il mio tempo è ancora agitato ( giovedì vado in Sardegna per i Club Unesco; lunedì all'Università di L'Aquila per la seduta di laurea che si doveva tenere la mattina in cui fece il terremoto... ecc.) Domani 26 in mattinata sarò a Battipagia ( ma non so dove) perchè il ragazzo a noi affidato fa gare sportive. Mi farò sentire e se possiamo ancora incontrarci ne parliamo da vicino. Umberto Non hai torto in linea di massima, ma se pensi che non avrei potuto mai scrivere quei post se non li sentissi dentro di me come posso esserne distante? Che poi diventino disappartenenza perchè bene o male sono valori che appartengono a tutti può essere un punto di contatto con tutti quelli che la pensano come me. Anche i tuoi commenti ai post, a ben guardare, non sono super partes, anzi ti appartengono molto perchè fanno parte del tuo sentire, altrimenti non li avresti scritti. Ma forse parlandone a voce ne usciremo. E dobbiamo fare anche presto perchè le elezioni si avvicinano. Sto 24 cercando di guarire. Poi ti farò sapere. Intanto dai una buona strigliata alle bozze: correggi più che puoi. Aggiungi, togli... Cari saluti. Enzo Scusami per il tono di prima; forse non mi spiegai bene. Le gare di atletica erano allos tadio di Battipaglia ( che mi pare fuori uso). Si trattava di ragazzi di alcuni gruppi sportivi (Agropoli, Baronissi, Battip. Eboli per conto della UISP). Ti farò sapere tra qualche giorno su Carneade: Sono tornato ieri da Cagliari e domani debbo fare andata e ritorno in prov. di L'Aquila ( per una seduta di laurea) Umberto Caro Umberto, io ,che abitualmente la domenica sono aiutante-cuoco, sono uscito per incontrarti. All' accettazione per la punzonatura, in piazza ,a passeggio in via Italia, inultimente ti ho cercato (figurati se non mi avrebbe fatto piacere riverderti!). Per aprire il file basta cliccare due volte sulla sull'icona Allega (Carneade1.docx) della posta elettronica. Fammi sapere Carmine Caro Carmine, ammiro l'insistenza tua e di Enzo Cantalupo su Carneade. Ma spero di essere creduto: io sono così analfabeta che non so manco che significa post e soprattutto non so aprire i file 25 che mi hai mandati perchè richiedono un passaggio informatico che io non so fare. Dammi un 'aiutino' Intanto mi dispiace che domenica non vi siate fatti nè vedere nè sentire Umberto Carmine, ho dato un'occhiata superficiale, per cui non posso dirti ancora nulla. Ho notato solo una cosa: ai post manca la data che mi sembra importante per tempi in cui sono stati scritti. Ciao. Enzo ..E anch'io sono giunto all'epilogo.... Come terminare? Un attimo di riflessione e poi fammi sapere...Si attende Umberto.... Poi revisione, correzione ... Carmine Carmine, faremo insieme, però per l'ultimo non ho capito bene come fare. Ciao. Enzo A proposito: sono stato per oltre una setimana in casa sempre a causa della gola e di un principio di bronchite. Oggi son uscito per la prima volta e per poco temo, ma non mi sembra che le cose si mettano bene. Spero nel bel tempo La decontestuallizzazione era ovviamente un consiglio,per dare un significato più generale ed universale.Mi riferivo ovviamente all'ultimo post, quello di chiusura... E' la sintesi di tutto il lavoro...Comunque, sei tu l'estensore Caro Carmine, sicuramente stai seguendo un pò come tutti la vicenda Berlusconi- 26 Lario. In un paese con le palle ciò non sarebbe mai avvenuto, ma quel che è peggio è che l'aver portato il caso in TV ha dato maggiori consensi al PDL, se i sondaggi sono veritieri. Qui si può fare tutto, offendere anche la moglie di Cesare come ha fatto Libero pubblicando una foto di Veronica nuda o quasi (Brelusconi permettendo), ma le donne non sono stupite, anzi accusano la Veronica di troppo autorispetto. Bene avrebbe fatto a lavare i panni in famiglia. Che significa secondo te? Per me potrebbe significare solo una cosa: se il marito fa le corna alla moglie il marito è uno stronzo, se invece avviene a cinque metri dal cuo culo insomma..., ma se è un'altra a subire le offese del marito va molto bene. Forse aver compagne al duol scema la pena! Ma dove l'hanno messa la dignità le nostre donne, in generale s'intende? Questo è ancora un paese molto, ma molto maschilista? Insomma bene per noi maschietti! Cari saluti. Enzo Non credo abbia dimenticato di aggruppare e coordinare i tuoi post su “Carneade”, che hanno , secondo me ,anche un valore contenutistico e tematico ben definito. 27 Carneade? Chi era costui? Carneade è il nome del mio cane. Perché Carneade? Perché Manzoni mi è sempre piaciuto. Perché accostare Carneade a Manzoni? Sembrerebbe una irriverenza. Niente affatto. E’ piuttosto un segno di affetto e di stima, almeno per me. Carneade dunque è il mio cane. E’ fedele come tutti i cani, mentre possiede due caratteristiche: è dignitoso e parla. Si parla davvero, ma solo con me s’intende. Egli vive in giardino, sempre; non entra mai in casa. Mia moglie non gradisce la sua presenza. Vai a capire le donne. Dice che sporca e perde i peli. Come se gli uomini non sporchino e non perdano i peli! Qualche volta per farle dispetto cerco di far entrare Carneade in casa, ma lui non lo fa, perché la sua dignità, mi dice, non glielo permette. “Non puoi usarmi come un oggetto. Se tua moglie non mi gradisce, rispetta le sue preferenze. Devi rispettare nel contempo anche la mia dignità. Sono solo un cane, è vero, ma ho molta dignità, più di quanto tu immagini. Più di tanti uomini e starei per dire più di quanta ne abbia tu, se non fossi il mio datore di lavoro, colui che mi dà da mangiare”. “E’ un bel ragionamento il tuo. Non è vero 28 allora che i cani sono affezionati ai loro padroni? Lo sono solo per interesse come gli uomini?” 29 E’ il 25 gennaio 2008, il governo Prodi viene battuto al Senato ( 161 no e 156 si) dove Dini e Mastella gli votano contro dopo una settimana di agonia. Per due anni ha sofferto a sinistra . L‘ambizione di Prodi di tenere insieme le due sinistre (la riformista e la radicale) che coniugasse giustizia e solidarietà insieme con la modernità e l’innovazione è saltata. Il silenzio dei presidenti della Camera e del Senato, dopo l’incontro col presidente Napolitano, descrive con esattezza la qualità della crisi politica e la delicatezza con cui va affrontata. Tentativi di fare la riforma elettorale con un governo tecnico sono falliti. La crisi si aggrava. Difficile trovare alternative al voto anticipato. Berlusconi, l’aspirante marciatore su Roma, insiste nel chiedere il voto subito, minacciando di scendere in piazza se non avrà il Quirinale. Si decide la crisi di governo e si consuma la fine del centro-sinistra. Qualcuno dichiara da sinistra “Prodi se n’è andato, Berlusconi non è ancora tornato. Godiamoci questo magico momento”. 30 La politica di marciapiedi “E che c’è di male? Perché in politica, tanto per citare un argomento che ti fa gola, non è forse così? Oggi vedo un impazzimento tale che ti ritrovi un uomo, quasi nello stesso giorno, da una parte e dall’altra degli schieramenti politici. Perché, secondo te? Per interesse personale!” “Da quando in qua ti interessi di politica? E poi non puoi semplificare e generalizzare. Ci sono persone che si comportano come dici tu ed altre che vivono di ideali. E’ stato sempre così.” “Ma non dire stupidaggini! Alla fine gli uomini, se potessero, salterebbero tutti sul carro del vincitore. Solo che il carro a volte è troppo piccolo…” “Che strano concetto hai degli uomini e dei politici. Ma scusami, come fai a sapere certe cose se i tuoi orizzonti sono molti angusti? In fondo tu vivi in un giardino anche abbastanza piccolo”. “Ma allora davvero non capisci niente! Quanti cani passano sul marciapiede davanti al giardino di casa tua? Tantissimi! E tutti parlano con i loro padroni (!?). Proprio così. Parlano con i loro padroni come faccio io con te. E poi parlano con me, sul marciapiede. E dimentichi i miei compagni randagi, poveracci e liberi, che sanno tutto di tutti più degli altri, perché girano ovunque ed hanno notizie ed 31 informazioni sempre fresche?” “E’ proprio politica da marciapiede…La politica è arte, è vita, è filosofia. Senti cosa disse Plutarco su di essa: “Spesso si dimentica che la politica è la scelta di vita di un essere mite nato per consacrare il tempo che è chiamato a vivere alla città, al bene e all’uomo”. Interessante!” “Non mi confondere le idee con definizioni troppo difficili. Io non conosco Plutarco. Chi era costui?” “Nemmeno io lo conosco. La frase mi è stata suggerita da un amico. L’ho trovata bella e l’ho citata. Ma che importa chi l’ha detta? Importa il suo significato. La vera politica tende a migliorare la condizione umana. Ti pare poco?” “Anche tu sei un ignorante come un cane, mentre ti atteggi ad “intellettuale della Magna Grecia”. Questa espressione me la ricordo, è di Giovanni Agnelli rivolta a De Mita. L’ho sentita sul marciapiede. Sapessi quante cose si sentono sui marciapiedi. Noi cani che frequentiamo di solito i marciapiedi e i giardinetti ne sentiamo tante e tante che potremmo scrivere un trattato se ne avessimo la possibilità”. “Una piccola correzione, se mi permetti. Si dice “ignorante come un asino”, se poi è vero che gli asini sono ignoranti. E’ meglio che voi cani non sappiate scrivere. Chi sa cosa combinereste. I trattati devono essere scritti dagli uomini esperti, dai politici, dagli intellettuali, da gente che ha esperienza di vita ed è colta. Altrimenti sul serio la politica si riduce a pettegolezzi da 32 marciapiede”. “Sei così convinto che la politica alta, come dici tu, sia quella vera? Se così fosse il mondo dovrebbe essere migliore. Sono convinto che se venisse ascoltata la politica dei cani fatta sui marciapiedi, non solo i cani starebbero bene, ma anche gli uomini. Qualche volta, guarda caso, stanno meglio i cani che gli uomini!” “Veramente non so cosa dirti. Mi metti in difficoltà. Ma visto che ti interessi pure di politica da marciapiede e non solo di abbaiare alle stelle e ai passanti per motivi che non conosco, ti voglio chiedere che te ne pare della politica in Italia”. “Quale politica italiana?” “Ma dove vivi? I tuoi amici di marciapiede non te ne parlano?” "Se ti riferisci a Mastella, a Dini, a Fini Voltagabbana, a Berlusconi imprenditore, operaio, contadino ecc., ad altri di destra e sinistra dello stesso tipo, beh!, se quella è politica, mi fai ridere". "Come ti permetti? Io ti faccio ridere? Io non ti metto nemmeno a pane ed acqua. Ti faccio digiunare!" "Ecco dov'è la tua democrazia! Non accetti il confronto. Sei come Berlusconi che minaccia di portare nelle piazze d'Italia milioni e milioni di italiani se non si va subito alle urne". 33 "Allora?" “Allora, che cosa? Questa sarebbe l'alta politica? No. Noi cani non parliamo della politica alta. Non ce ne accorgiamo!” 34 Si insiste: il presidente degli industriali Luca Cordero di Montezemolo si pronuncia per un governo tecnico che faccia la riforma elettorale. La soluzione del Capo dello Stato per tentare di uscire da una crisi inedita ed insidiosa è un capolavoro di equilibrio costituzionale. Senza Forza Italia non si fa il nuovo governo. I l punto nevralgico che può evitare al paese nuove elezioni ad aprile è rappresentato da Silvio Berlusconi. Veltroni sfida Berlusconi : riforme o vada solo anche lui. Sono due che non sanno come dirselo. Veltroni (ingenuo) ci prova ancora: si poteva fare, eravamo ad un passo. Si può fare se vuole. Rutelli , invece, rilancia la sfida “Al voto soli per cambiare il Paese”. Siamo in piena confusione. Il ricordo va alla Bicamerale. Chi l’affossò? 35 Cui prodest? “Carneade (per chi non lo sapesse è il mio cane), che fai? Abbai alle stelle? Non c’è anima viva nei dintorni”. “Abbaio a te!”“Abbai a me! Ma ti ha dato di volta il cervello? Ti ho già dato da mangiare…Cosa vuoi ancora? Non posso essere sempre a tua disposizione. E poi, cosa dovresti dirmi di così importante alle tre di notte? Quante volte ti ho detto che io parlo solo con gli esseri intelligenti?” “E già…io devo essere sempre a tua disposizione anche quando non riesci a dormire e pretendi che ti faccia compagnia durante le tue passeggiate notturne. E in quanto all’intelligenza, è meglio sorvolare…” “Ma sei proprio un cane…Non hai ancora capito che io sono il tuo signore e padrone?” “Tu dovresti capire che anche i cani vanno rispettati e non servirtene solo quando ne hai bisogno. Questa è l’ingratitudine umana”. “Carneade, hai ragione. Scusami, ma svegliarmi a quest’ora non ti sembra un po’ inopportuno? E poi in questo momento sono un 36 po’ amareggiato e, non avendo un altro cane…con cui sfogarmi, me la prendo con te”. “E’ proprio della tua amarezza che voglio parlarti”. “Della mia amarezza? E che ne sai tu di quello che mi frulla per il cervello?” “Lo so, lo so più di quanto tu immagini. Basta guardarti in faccia…” “Ma guarda quanto è intelligente il mio Carneade…” “Non prendo neppure in considerazione i tuoi sfottò, la tua ironia, anzi il tuo sarcasmo. Se ti dicessi che in questo momento stai pensando a D’Alema e Veltroni cosa diresti?” “In verità ci stai vicino. Infatti, penso alla Bicamerale di D’Alema e all’entusiasmo di Veltroni per un accordo con Berlusconi sulle riforme istituzionali”. “E pensi pure che ambedue, pur avendo sulle spalle un’attività politica più che ventennale e un’intelligenza al di sopra della normalità, sono due ingenui”. 37 “Beh, si, non mi aspettavo che l’uno non avesse imparato dall’altro…” “Perché non la dici tutta? Si sono dimostrati due fessacchiotti”. “Ma come ti permetti? Due fessacchiotti D’Alema e Veltroni? Tu parli di rispetto, ma lo vuoi solo per te”. “Per favore, non fare lo gnorri. D’altra parte non sei tu a chiamarli fessacchiotti. Sono io e me lo posso permettere. Che mi costa? Tutt’al più mi lasci in un canile o mi abbandoni sull’autostrada quando vai in vacanza”. “Ma non dire stupidaggini. Quando mai ti ho trattato male. E, tra l’altro, sei un bugiardo. Non vado in vacanza da secoli e senz’altro da prima che tu diventassi il mio cane. Ma sorvoliamo sulle mie mancate vacanze. Non sono mica il Papa, cui è stato “impedito” di parlare alla Sapienza di Roma. A me sono le tasche…” “Insomma non sei ancora convinto che sono due fessacchiotti, D’Alema e Veltroni?” 38 “In verità ci sono quasi vicino. Immaginare che Berlusconi, sicuro della vittoria imminente alle prossime elezioni anche dopo i suoi sondaggi così catastrofici per il centrosinistra, potesse mettersi d’accordo su di una nuova legge elettorale, se non si è ingenui o qualcosa di più, poco ci manca”. “Vuoi dire che ancora una volta sono stati infinocchiati?” “Non essere così drastico…Però, sai cosa ti dico? Anche questa volta hai ragione!” 39 Bertinotti:politicamente la legislatura è finita col voto al Senato. Il giudizio ormai torna agli elettori. L’Italia è confusa ed agitata:più vicine le urne. Le possibilità di un accordo appaiono lontane. Scrivere una legge elettorale peggiore di quella attuale è certamente una missione impossibile. Marini rinuncia, si va al voto, dopo che Berlusconi chiude l’ultimo spiraglio, se mai c’è stato. Veltroni: Vinceremo da soli. 6 febbraio 2008 :Napolitano scioglie le camere .La data delle elezioni viene fissata per il 13/14 aprile, dopo che è tramontato l’idea di accorpare le elezioni politiche con quelle amministrative. Il Pd andrà da solo anche al Senato. Tutto nasce che la sinistra italiana è stata causa del fallimento di Prodi. Essa ne porta la piena responsabilità. In meno di due anni la finta alleanza dell’unione ha sperperato l’idea di un’alternativa credibile di governo , di classe dirigente, di cultura. Il centrodestra va alle elezioni con una lista unitaria,mentre Casini non ci sta. Correrà da solo : Il Pd non ricandida DE Mita e il ministro dell’interno Amato rinuncia volontariamente alla candidatura. Veltroni: secondo in lista ,prima di me i 30enni. Di Pietro correrà col Pd, presentando, però , una sua lista. Il tentativo per aggregare il partito socialista fallisce, mentre i radicali ottengono nelle liste posti sicuri. 14 aprile 2008, risultato del voto: disastro integrale per il Pd. Pdl a valanga. Berlusconi esulta. Veltroni lo 40 chiama: Hai vinto! La lega aumenta i consensi fino a sfiorare il 9%.Berlusconi forma il nuovo governo. La promessa di Veltroni: opposizione senza sconto. La sinistra radicale scompare dal Parlamento. 41 Mi era sembrato che anche Carneade volesse stare zitto… Stamattina il cielo è un po‟ rannuvolato e lo sono un po‟ anch‟io. Non so nemmeno per quale ragione. Mi accingo a fare colazione quando sento grattare sui vetri del balcone che dà direttamente in giardino. Giardino? Un po‟ di terreno intorno al mio appartamento, si e no settanta mq, anche mal tenuto. Guardo con un certo sospetto, ma anche con un po‟ di apprensione, temendo di trovarmi di fronte ad un rom che mi vuole aggredire a tradimento in casa mia. Penso subito che devo provvedere…Ma nel giardino vive e vegeta Carneade, il mio cane. Che fa? Nemmeno si è degnato di darmi un leggero allarme con un piccolo latrato? Invece dietro il vetro c‟è proprio Carneade, che mi fa segno di volere entrare. 42 “Carneade, come ti permetti? I patti erano e sono chiari. Tu in casa non entri. Hai la tua cuccia nel giardino e ti basta e “soperchia”. Mi vuoi far litigare con mia moglie, nonché signora e padrona anche tua?” “Solo per questa volta. Ti devo dire una cosa seria”. “Scusa, devi proprio entrare in casa? Vengo io sul balcone se è proprio una cosa seria e facciamola finita”. “No, no, non è possibile. Qualcuno potrebbe sentirmi. Come tu sai gli inquilini di questo palazzo hanno votato tutti per Berlusconi. Tu vuoi la mia rovina ed anche la tua?” “Ma che vai cianciando? A me di Berlusconi e compagnia bella, per cinque anni, non me ne frega un bel niente. Ti sei dimenticato il mio proponimento? Io per cinque anni non voglio più parlare di politica, sia chiaro. E adesso 43 fammi il piacere di non rompermi i “coleos”. Te lo dico in latino così mi pare di essere meno volgare”. “Io so cosa significano i tuoi coleos, ma non mi sembra che tu ne abbia a sufficienza se ti rifiuti di parlare con me che sono il tuo amico più fedele”. “Fedele tu! Ma fammi il piacere. Se tutti i cani randagi che ti passano accanto sanno vita, morte e miracoli miei e della mia famiglia…” “E di che ti lamenti? Solo così riesci ad avere un po‟ di visibilità, cosa cui tieni in modo particolare”. “Dai, entra e spera che non ti veda mia moglie, altrimenti sono cavoli tuoi e miei”. E così, dopo aver ben bene chiusa la porta, Carneade entra in casa, in cucina per l‟esattezza, per la 44 seconda volta: la prima fu quando me lo regalarono! “Cosa c‟è di tanto misterioso da dirmelo come se stessimo in confessionale? Non mi vorrai dire le solite “barzellette” che in questi giorni si leggono su Internet? “Ma quali solite barzellette! E poi, io non ho mai detto barzellette. Sono un cane serio come Carneade, sconosciuto quanto vuoi, ma serio, di cui ho il nome. Come sai e come si dice: Berlusconi è diventato più buono dopo la sua vittoria schiacciante alla competizione elettorale del 13 e 14 aprile scorso. Può anche permetterselo, del resto. Chi gli fa più ombra? Nemmeno il Papa, se è riuscito a non nominare un solo, uno solo dico, ministro cattolico. E tutto il suo buonismo e le sue aperture verso gli avversari, Veltroni in particolare, non tendono a farsi eleggere Capo 45 dello Stato in un prossimo futuro. No! Le sue mire vanno ben oltre”. “Tu mi incuriosisci sempre di più. In America sai qual è il sogno più grande? Diventare il Presidente USA. In Italia non può essere diversamente! Ma poi dove le prendi certe notizie se stai solo come un “cane”, scusami mi è scappato, in giardino e solo qualche volta andiamo a fare una semplice passeggiata nei dintorni di casa, perché il fatto di portarmi dietro l‟occorrente per i “tuoi bisognini” proprio non mi piace”. “Ecco perché non esco quasi mai! E poi dici di essermi affezionato. Non è vero: mi sopporti. Ed io che mi preoccupo di metterti a conoscenza degli avvenimenti che cambieranno, anzi sconvolgeranno gli scenari politici universali”. “E dai! Non farmi dire che ti voglio bene come si può volere bene ad un cane. Non pretenderai 46 che mi metta a farti le moine con conseguenti carezze e baci come si vede in giro, mentre tu mi lecchi anche la faccia? Scusami, ma non ci riesco. Apprezzami per la mia onestà”. “E chi le vuole le tue carezze e i tuoi baci. Io sono un cane dignitoso che non ha bisogno di salamelecchi e cose varie, ma almeno un po‟ di rispetto lo pretendo”. “Ci stiamo avvitando su di un argomento che non ha nulla a che vedere con quello che hai annunciato di dirmi. E per quanto riguarda il rispetto, il mio lo hai tutto e anche profondo. Ma ora vai avanti”. “Devi sapere che noi cani siamo collegati tra di noi più di Internet e sappiamo tutto di tutti. Chi è più vicino agli uomini più potenti della terra? Noi. Bush si porta il cane anche nello studio ovale quando 47 intrattiene i capi di Stato e così fanno tutti gli altri. Poi le notizie più segrete ce le trasmettiamo tra di noi, facendo il giro del mondo. E tu, mio ingrato e ingeneroso padrone, hai il privilegio di possedere un cane parlante che per te farebbe qualunque cosa, anche il delatore”. “Si, ti ringrazio, ma fino a questo momento non mi hai rivelato nulla. Ci siamo solo perduti in chiacchiere e in pettegolezzi. Finora non mi hai detto nulla di interessante e segreto. Che Berlusconi voglia diventare il futuro presidente italiano è scritto su tutti i giornali, anche se smentisce. Dov‟è la novità?” “Ascolta e vedrai se non è una bomba la notizia che sto per darti: Berlusconi vuole diventare Papa!” “Ah, ah, ah! Questa è bella. Non me la potevi raccontare più 48 grossa. Devo ammettere, però, che hai una fantasia fervidissima. Questa è la barzelletta più bella del secolo!” “Ridi, ridi! Quando ti dirò quello che succederà e come succederà fra qualche tempo non ti farà tanto ridere”. “Va bene. Ti credo. Vai avanti e finiamola con questa storia. Stamattina non mi sono alzato troppo per la quale. Non vorrei stare peggio”. “Sembra che Berlusconi si sia messo in contatto diretto con il Padreterno, il quale gli ha chiesto la cortesia di prendere nelle sue mani le redini della Chiesa, visto che è una specie di re Mida: tutto quello che tocca diventa oro. Corre voce che il nostro Papa non abbia una salute di ferro e che…” “Ma che dici? E‟ vero che anche questa notizia è apparsa sui 49 giornali, ma se credi a tutto quello che leggi sei un ingenuo”. “Non sono io l‟ingenuo, lo sei tu. E se vuoi proprio saperlo, io non so leggere, ascolto. Tutti i cardinali sono stati avvicinati e, quindi, nel prossimo conclave per opera dello Spirito Santo, nel segreto dell‟urna verrà messo il nome di Silvio, al primo scrutinio. Appena il fumo del famoso comignolo del Vaticano uscirà bianco, verrà gridato al mondo intero: “Habemus papam: Silvium!” “Ma davvero? Sei sicuro che nessun cardinale si chiami Silvio? Per cui potrebbe essere proprio lui”. “Hai la testa dura, ma dura assai. Il Signore si sta guardando in giro per la terra e si accorge che i mussulmani crescono, i buddisti pure, addirittura i testimoni di Gehova, ma i cattolici restano al palo. Chi può ribaltare la 50 situazione secondo te dopo il sacrificio del suo unico Figlio?” Faccio finta di stare allo scherzo e gli dico: “Silvio! Su questo sono d‟accordo con te. Ma come è possibile che avvenga? E‟ questo il punto!” “Ti credevo più preparato. Mi meraviglio di te. Quella vecchia norma che prevede che tutti possono diventare Papa non è stata mai abrogata anche se mai applicata, purché si dimostri di essere un sant‟uomo. Chi meglio di Silvio che è già “l‟unto” del Signore? E a Silvio non può che fare un immenso piacere, perché gli darebbe anche una immensa fama, mondiale e se possibile anche extra. Altro che presidente della Repubblica Italiana! Essere Papa è il non plus ultra della notorietà. Può salutare gli altri popoli nella loro lingua dalla piazza più conosciuta del mondo. 51 Ci pensi? Non farebbe piacere pure a te?” “Carneade, questa mattina mi sono divertito abbastanza. Facciamo finta di aver avuto una bella ed allegra conversazione e finiamola qua”. “Ma non è finita. Silvio si impegnerà con tutte le sue forze e con tutte le sue armi segrete per riportare la Chiesa ai suoi vecchi splendori, ai fasti del passato. Te lo ricordi il Sacro Romano Impero? Di più. Sarà “La Sacra Chiesa Romana Universale”. “Ci vorrà molto tempo. E‟ un‟operazione di lunga durata. Non può avvenire in pochi anni. Ci vorranno almeno un centinaio di anni. Ti figuri il Silvio fra cento anni come sarà?” “Se ci volesse tanto tempo non cambierebbe molto fisicamente con tutti i sistemi che già adotta per mantenersi giovane. Ma non ci vorrà molto: appena cinque anni!” 52 “E tu pensi che Silvio accetterebbe di fare il Papa per soli cinque anni? Non accetterebbe mai. Egli si sente e si crede immortale. Non mi sembra fattibile per così poco tempo”. “E invece sembra che accetterà, perché appena passerà a miglior vita sarà proclamato “santo subito”. Ed inoltre, giacché conosce bene il paradiso mussulmano, ha preteso che nell‟aldilà ci saranno tutte le sue donne e tante altre ancora, tutte giovani e bellissime”. “E il Padreterno scenderebbe a questi compromessi? Non ci credo”. “Se il Signore vuole una Chiesa potente, ringiovanita e sovrana di tutta la terra, questo piccolo compromesso cosa vuoi che sia. E‟ già stato stipulato il contratto”. 53 “Carneade, mi ha fatto “na capa tanta” stamattina. Ti ho ascoltato perché ti voglio bene, ma non crederai che…” Improvvisamente si apre la porta con violenza. E‟ mia moglie che grida: “Lo sapevo che eravate qui. Ecco perché ogni mattina ti alzi presto. Per far entrare questo sgorbio in cucina. Ma allora non hai capito nulla? Se vi trovo in casa una seconda volta potrete fare le valigie e andare a dormire sotto qualche ponte che è il vostro luogo ideale. In casa appena sopporto te. Figuriamoci il cane. E tu vai nel giardino, in cui non metterò mai piede finchè ci sarai tu”. Carneade mogio mogio ritorna in giardino ed io finisco di fare colazione in silenzio. 54 Allarme stupri. Una studentessa accoltellata da un romeno. Teatro della violenza ancora una volta una stazione ferroviaria della metropolitana di Roma. Scontro sulla sicurezza dopo due casi di violenza sulle donne A Milano e Roma. Sicurezza, è scontro su ronde e braccialetti. Berlusconi annuncia un pacchetto anticrimine. Bologna , il manganello ai vigili: Fini durante le elezioni amministrative controlla il permesso di soggiorno agli ambulanti. Un romeno l’assassino di Verona.Il giovane aveva 20 anni. 27 aprile: il voto per i ballottaggi. Alemanno ha battuto e ribattuto sull’insicurezza e la paura della gente e ce l’ha messa tutta per farla aumentare: Brutto segno. A Roma vota un elettore su due. La destra conquista Roma. Berlusconi:vittoria storica. Fini diventa presidente della Camera e Schifani del Senato Ancora violenze : Verona , confessa l’aggressore del giovane in coma. Questa volta un giovane massacrato dagli ultrà neonazisti. 8 Maggio 2008:Nasce il Berlusconi IV. Un governo proprietario ma “ a responsabilità limitata. Silvio è sempre più Re. Emergenza rifiuti a Napoli.Militarizzazione delle discariche. I soldati nell’ordine pubblico .Legge Carfagna: prostituzione minorile e rimpatrio assistito 55 Anche Carneade ha paura… Di solito, quando Carneade deve dirmi qualcosa, gratta con le unghie i vetri del balcone e mi invita a scendere in giardino, memore della minaccia di mia moglie l‟ultima volta che ci trovò in cucina a chiacchierare. E lo fa spesso perché, ascoltando gli altri cani che passano lungo la strada adiacente casa mia, ne sa di cotte e di crude. Pensate che anche lui si è permesso di dire la sua sulla reintroduzione del maestro unico nella scuola elementare, riferendomi il pensiero dei genitori degli alunni del paese in cui abito, che poi sono anche proprietari di cani più liberi, ahi, ahi, di Carneade. Da qualche giorno non si fa vedere sul balcone e quando gli porto la scodella con il cibo in giardino non scodinzola la coda in segno di affetto come ha sempre fatto. Mangia quasi di malavoglia anche se, ad onor del vero, la ciotola 56 alla fine è ben pulita: nessuna traccia di rimasugli di cibo. Sono un po‟ preoccupato e mi domando se per caso non stia bene. Qualche annetto ce l‟ha anche lui, non si sa mai. Stamattina, quando sono sceso in giardino con la ciotola, è rimasto sdraiato nella sua cuccia senza venire neppure a salutarmi.Beh, voi cosa avreste pensato e fatto? Mi sono avvicinato alla cuccia e, preoccupatissimo, ma senza dargli troppa corda, gli ho chiesto:“Che fai? Non mi saluti neanche? Bella serpe che mi allevo in seno!”“Tu pensi che sono malato, vero?” “Insomma, non si può stare sempre bene. Anche tu i tuoi anni sulla groppa ce li hai. Qualche piccolo malessere non è la fine del mondo. Dai, mangia e ti riprenderai. Nella ciotola ti ho messo carne e riso. Roba sostanziosa”.“Si vede che non mi conosci. Sai che non ho capito perché mi tieni con te? E 57 poi, a proposito di età, non ti guardi mai allo specchio?”“Mi faccio la barba ogni mattina e lo specchio lo conosco bene: non mi sembra di essere diventato tanto decrepito. Carneade, posso anche aver messo qualche ruga in più, ma non ti permettere di dirmelo in faccia. Tu sei il mio cane e non mia moglie”.“Invece io sto benissimo, ma ho paura!” “Paura tu? Mi dici di stare bene, stai in un giardino super blindato, mangi meglio di me perché ingurgiti anche cibi pesanti che a me farebbero venire un infarto. Mi vuoi dire perché hai paura?” “Tu non ti accorgi di nulla come al solito. Ti ricordi l‟altra sera quando mi raccontasti che tua moglie aveva manifestato una certa ripugnanza nel vedere due cani che facevano l‟amore in strada e tu le dicesti che non c‟era nulla di male perché l‟abbiamo fatto sempre così?”“Ti ho raccontato un 58 semplice episodio. Le dissi anche che pure i piccioni fanno l‟amore davanti a tutti e nessuno si scandalizza. Lei mi rispose che preferiva quel tipo di amore perché non si vede nulla ed è una specie di toccata e fuga, mentre i cani…E questo cosa ha a che fare con la tua paura? E il sesso poi che c‟entra?”“C‟entra, c‟entra!” “Non vedo come per voi cani. Noi uomini siamo abituati a farlo in luoghi nascosti, nelle case o in macchina”.“Non più, caro amico. In casa forse sì, se lo fai con tua moglie, ma in macchina non più”.“Ma che stai dicendo? Lungo la litoranea di sera è un andirivieni continuo di uomini e donne e se guardi con attenzione nelle macchine parcheggiate ai bordi delle strade vedi corpi avvinghiati e spesso non sono solo uomini e donne, ma anche uomini e uomini”.“Ti ripeto, non più. Scusami, ma sei proprio ignorante. Non leggi, non stai attento alle leggi che vengono promulgate, non 59 t‟interessi a ciò che avviene intorno a te. Sei distratto”.“Come sono distratto? Se poco prima ti ho detto che guardo addirittura nelle macchine quando passo per la litoranea”.“Allora ho proprio ragione. Non leggi e non sei informato. Sei solo un guardone”.“Ma che cosa dovrei sapere? Ma sai che mi stai facendo arrabbiare?”“E già! Quando ti dicono in faccia la verità, quella che non ti fa piacere, ti arrabbi pure. Non hai letto che la ministra alle pari opportunità, la Carfagna, ha presentato un disegno di legge che vieta l‟amore in mezzo alla strada e che bisogna farlo solo in casa? Io sono un romantico e penso a quei giovani che fanno l‟amore in macchina o sulla sabbia o su di un prato al chiaro di luna. Se vengono pescati pagano una bella multa o addirittura finiscono in carcere”.“Ma no, non è così. La ministra vuole evitare solo la prostituzione nelle strade. I 60 giovani fidanzati non hanno nulla da temere”.“Sei proprio cieco! Tu sapresti distinguere tra una giovane coppia di fidanzati o tra due amanti che si trovano in macchina e due persone, di cui una è prostituta?”“I poliziotti hanno l‟occhio fino. Pizzicano con molta facilità le coppie clandestine. I fidanzati, gli amanti possono stare tranquilli. Se poi è proprio necessario lo facciano in casa. Mi sembra logico”.“In casa di chi? E se la casa non ce l‟hanno?”“Ma tu che vuoi da me? Non sono io a predisporre il ddl. Prenditela con la Carfagna”.“Non pensi che in questo modo anche l‟amore è riservato ai ricchi con case, ville, barche, pied a terre, alberghi. Soldi, soldi, soldi! I poveri diavoli devono fare astinenza?”“Capisco tutto, grazie a te. Ma tu che c‟entri per essere preoccupato? Il ddl della Carfagna riguarda gli uomini. Tu sei un cane!”“E se la Carfagna dovesse pensarla come tua moglie, io che 61 faccio?” “Ma va a….” 62 Il suo fascino ha colpito ancora. Nello studio di Vespa, la campionessa olimpica di fioretto Vezzali: ”Da lei mi farei veramente toccare!”. La Vezzali , chiamata da Bruno Vespa come esempio di mamma che deve affrontare i problemi di tutti i giorni, ha lodato senza mezzi termini Silvio Berlusconi.Il presidente , esaltatosi come alunno modello , ha teso gli elogi di se stesso…L’uomo forte e sicuro affascina. Lapsus di Berlusconi che scambia Vespa per Fede. Affermazioni di Lory Del Santo: “Beh sì, lui è un corteggiatore, ama le donne , adora sedurle”. - - 63 Carneade, aiutami! Ho bisogno di te… Questa mattina devo scendere in giardino per parlare con Carneade. Lo vedo subito mentre sta abbaiando sommessamente con un altro cane che si è fermato accanto alla ringhiera che circonda il mio pezzetto di terra che vuole sembrare un giardino. Non si volta neppure a guardarmi e a scodinzolare la coda come fa di solito. Mi ignora, letteralmente. Solo quando lo chiamo mi fa un cenno di saluto. “Carneade, è questo il comportamento di un cane verso il suo padrone? Non mi saluti nemmeno?” Lentamente si avvicina e mi dice: “Tu, caro mio padrone, non stai bene. Ti riempi la bocca di democrazia, di uguaglianza, di fratellanza e poi ancora parli di padroni e servi. O sei ipocrita o sei fuori di testa”. 64 “Ma che stai bofonchiando? Forse non sono il tuo padrone? Quello che ti dà da mangiare a sbafo e ti ha comperato la cuccia per farti dormire al coperto anche quando piove e fa freddo? Capisco che non ti piace essere considerato di mia proprietà, ma i fatti sono questi, incontestabili”. “Allora ho ragione io: sei un ipocrita! E adesso puoi anche mandarmi via. Del resto quanti cani sono stati abbandonati lontani da casa dai loro amati padroni durante questa estate? Puoi farlo anche tu. Sei il mio padrone e signore” “Carne‟, che coleos! E‟ possibile che ogni volta che ci vediamo dobbiamo parlare di sociologia, psicologia, umanesimo e balle di questo genere. Chi ci crede più? Nessuno. Perché dovrei farlo io? Non mi credi se ti dico che mi sono rotto le scatole?” 65 Carneade si avvicina ancora di più, mi fa una leccatina sulla mano e mi dice: “Sii sincero con me. Non stai bene. Qualcosa ti è andato storto. Sono qui tutt‟orecchi ad ascoltarti”. Questo gesto mi disarma. Mi rendo conto che Carneade è anche uno psicologo con i fiocchi, perché subito gli dico: “Carnè, non ci capisco più niente. Il mondo sembra capovolto. Evidentemente sono diventato talmente vecchio che tutto mi sembra assurdo”. “Meno male che te ne stai accorgendo: gli anni passano anche per te. Ma non credo che sia questo il motivo delle tue lamentazioni. Metti fuori il vero rospo che ti sta sullo stomaco”. 66 “Non so come dirtelo. Se ti racconto i fatti puri e semplici, potresti accusarmi di avvitarmi sempre sullo stesso argomento, che ha come punto centrale Berlusconi. Vorrei assicurarti che non è così, ma non mi credi”. “Che io ti creda o no, la sostanza del discorso non muta. In ogni caso tu faresti di testa tua come sempre è avvenuto. Vuoi sentire il mio parere solo per sfogarti. Il resto è acqua sporca. Però, deciditi a parlare”. “Io non ho visto l‟altra sera il programma “Porta a porta” della prima rete, perché verso Bruno Vespa provo una certa idiosincrasia che me lo fa diventare antipatico, ma anche perché era ospite, anzi padrone di casa, Silvio Berlusconi, verso cui, se possibile, provo un‟idiosincrasia ancora più forte”. 67 “E‟ una cosa che tutti sanno: non è una novità. C‟è di più. Sii esplicito. Non fare il reticente. Non ti nascondere dietro le antipatie che sono trasversali. Ci sono persone che trovano Veltroni altrettanto antipatico. Come lo sei tu per tanti altri. Sulla terra i sentimenti più forti sono la simpatia e l‟antipatia. Vai avanti, per favore”. “Carneade, mi stai “analizzando”? Non sapevo che eri anche uno psicologo”. “Non fare lo spiritoso. Tu non conosci molte cose che mi riguardano. Tu non mi conosci proprio, eppure il tuo cane sa tante cose quante tu non immagini neppure”. “Non è vero. Tu sei informatissimo. Vedo lungo il perimetro del giardino sempre una fila di cani. Evidentemente non vi fate solo i saluti, ma anche tante confidenze”. 68 “Ah, è questo che ti rode? Me lo potevi dire prima. Adesso te la racconto io tutta la storia così tu ci puoi fare una bella figura e dire che, in fondo, di Berlusconi non ti importa un fico secco. L‟altra sera il nostro presidente del consiglio dei ministri è stato a “Porta a Porta”. Prima della trasmissione vera e propria Bruno Vespa gli ha preparato un bel parterre: la pluricampionessa di scherma, Valentina Vezzali e la neo miss Italia, Miriam Leone. La Vezzali si è avvicinata a Berlusconi, donandogli un fioretto con su inciso il suo nome, non quello della Vezzali, quello di Silvio Berlusconi, sul manico, e gli ha detto: “Presidente, io da lei mi farei veramente toccare…”. Successivamente, durante la trasmissione, la neo miss Italia, Miriam Leone, si è seduta accanto a lui, esponendo in tutta la loro lunghezza le sue gambe, e gli ha sussurrato, per non essere da meno della Vezzali, perché è troppo 69 presto per “donargli” qualcosa: “Presidente, anch‟io ho avuto il maestro unico e mi sono trovata benissimo”. Questi sono i fatti che avresti voluto raccontarmi, è vero? Tutto normale. Di che li lamenti?” “Non sono d‟accordo con te. A me interessa molto Berlusconi, non come presidente del consiglio su cui mi va di dire peste e corna, ma come uomo” “In che senso, scusa? Fino a prova contraria ti ho saputo sempre un…etero. Ci sono stati dei cambiamenti nel frattempo? Io non me ne sono accorto. Di questi tempi tutto è possibile”. “Ma che hai capito, imbecille. Magari fosse così, non sarei invidioso di lui. No, no, e poi no! Non è questo il motivo. Mi interrogo, mi spremo il cervello, mi rodo l‟anima perché vorrei sapere la ragione per cui le donne hanno tutte la smania, anzi la 70 voglia di farsi toccare da lui. Ci sono precedenti illustri…Già qualche tempo fa anche la Lory Del Santo ha espresso le stesse voglie: “Berlusconi m‟intriga. E‟ l‟unico uomo di una certa età con cui…” Che cos‟ha quest‟uomo che gli altri non hanno? Sono convinto che se la Vezzali avesse incontrato Veltroni, lo avrebbe infilzato con il suo fioretto, altro che donarglielo, e la neo miss Italia non lo avrebbe degnato di uno sguardo. Ha un fascino particolare, di cui le donne vanno pazze o ci sono altri motivi? Non ti nascondo che ne sono molto invidioso” “Mah! Io non lo conosco. Tua moglie non mi permette nemmeno di guardare la televisione. Non so cosa dirti. Però, i miei amici cani mi dicono che, tutto sommato, non è differente dagli altri uomini, anzi un bel po‟ più basso. Non è che tu raggiungi vette eccelse, a dire il vero. Per il resto sembra che abbia molti soldi 71 e molto potere. Lo conosci quel proverbio siciliano: “Meglio cummannare che futtere”? Che poi, implicitamente, significa che chi comanda può fare il resto anche più facilmente. Ti dico di più. Alle prossime elezioni europarlamentari la Vezzali sarà candidata nel partito di Berlusconi, come già la Di Centa, la campionessa del mondo di sci. Non potendo tirare sempre di fioretto, che c‟è di meglio del politico? E la neo miss Italia lavorerà nelle sue reti come tutte le belle ragazze, del resto. Mi manca la Lory Del Santo. E‟ un po‟ passatella, in verità. Ma già gira per tutte le reti, che poi sono tutte di Berlusconi”. “E‟ un bel quadro, non c‟è che dire. Voglio anch‟io il maestro unico! 72 Paradosso: “Un bel mattino, la mia compagna mi ha annunciato che c’era un altro nella sua vita e che non era più sicura dei suoi sentimenti per me; che era necessario fare il punto della situazione; e che sarebbe meglio non vederci più per un po’ di tempo. Se n’è andata e mi sono ritrovato solo. Avevo passato più di un anno con lei e non mi aspettavo questo colpo. Non l’avevo visto arrivare. Ho cercato invano consiglio per venire a capo della mia sofferenza e poi mi sono aggrappato ad un’idea, ad una strategia che secondo le ricerche che ho condotto da allora in poi dimostra di essere l’unico modo di riconquistare l’amore perduto. Anch’io ho vissuto un periodo difficilissimo con tutto ciò che questo comporta; rivolta, dubbio e sofferenza. Finalmente sono riuscito a salvare la mia relazione amorosa. Lei ha messo fine alla sua avventura e ci siamo ritrovati più uniti che mai” E perché no: Non abbiamo più l’età. Oramai abbiamo bisogno l’uno dell’altro e poi ci sono i figli……e i nipotini? Per questi siamo debolissimi. Ci si scopre di non essere mai stati buoni genitori. Tutto è ammesso…. persino le anatrelle sul balcone con puzza e sudiciume. 73 - - - - Carneade, che ci fai qui? Non ho capito bene se Carneade mi vuole bene, sebbene faccia il risentito, o ci marcia. Eccolo di nuovo sul balcone a raschiare sul vetro della cucina per attirare la mia attenzione. “Carneade, che ci fai qui? Lo sai che se ti vede mia moglie sono guai seri per te e per me?” “Sono convinto che tua moglie non fa sul serio. La sua è tutta una posa per non pulire il pavimento, perché io, a dire il vero, dove passo lascio sempre qualche segno…” “Sei uno sporcaccione! Ma mi meraviglio di te. Fai tanto lo psicologo e poi non capisci se mia moglie fai sul serio o finge. Carneade, mia moglie fa sempre sul serio. Dobbiamo stare attenti tutti e due. E tu sei fortunato che a quest‟ora dorme ancora, 74 - - mentre io mi alzo molto presto e faccio il caffè”. “Mica sei fes…, scusami, stupido. Ti fai il caffè e poi ti metti in panciolle davanti alla TV o al PC. Ti rilassi, mentre io faccio la guardia nel giardino, dal mattino alla sera ed anche di notte”. “Carneade, non ci prendiamo in giro. Io mi alzo presto perché non riesco a dormire e sapessi come mi piacerebbe starmene al calduccio nel letto, mentre tu te ne stai nella cuccia come ti aggrada. E non venirmi a dire che fai la guardia. Ma quale guardia! La guardia alla miseria? Da quando abitiamo in questa casa, e sono ormai oltre ventanni, non c‟è stato mai un tentativo di furto. Adesso tu mi vieni a dire che fai la guardia? Ma non farmi ridere!” 75 - - - - “Caro e riverito padrone, non si può mai sapere. I ladri possono venire da un momento all‟altro, ma io qui sono di guardia”. “Carneade, mai che si faccia un discorso serio noi due. Ha ragione mia moglie a chiamarci due scansafatiche. Almeno lei cucina e pulisce la casa”. “A te può sembrare che io non faccia niente, ma le confidenze dei miei amici cani le ascolti con interesse”. “Carneade, io devo dare retta a mia moglie. Non ti devo più ascoltare. Mi sai dire quale delle tue confidenze si è mai avverata? Me ne hai raccontate di cotte e di crude su Berlusconi e compagni. Quelli stanno ancora lì, più forti di prima”. 76 - “Dai tempo al tempo. Pure il Signore ci mise una settimana per creare il mondo.” - “Ma in che mondo vivi? Quelli dei cani? Campa cavallo. Ed io qui ad ascoltarti come uno scemo. E ringrazia il Padreterno che mia moglie si alza tardi, altrimenti sai che fine faremmo tutte e due?” “Dai, fammi entrare. Stamattina è un po‟ freschetto fuori. Mi metti un po‟ di latte caldo nella ciotola e ci facciamo compagnia mentre prepari il caffè. Possiamo anche parlare un po‟. Una parola tira l‟altra e il tempo passa. A te ormai solo questo resta: come passare il tempo!” “Carneade, ma che mi prendi per i fondelli? Oltre a scrivere...Perché sorridi?” “Perché secondo te io sorrido? Sono serio come - - - 77 - - sempre. Che scrivi? Il grande scrittore! Non ti accorgi che non ti legge nessuno? I veri scrittori sono anche letti. Tu, caro padrone, nisba”. A dire il vero, di fronte a delle dichiarazioni così sfrontate, dette poi dal mio cane, rimango senza parola. E mi chiedo se non ha veramente ragione Carneade. In effetti, dietro i miei scritti non c‟è un cane di lettore. Non mi legge neppure mia moglie. Però, non posso ammettere con Carneade di non fare proprio nulla. Dignità obblige! “Carneade, sul mio pedigree di scrittore può darsi che tu abbia ragione, fino ad un certo punto, però. Il futuro potrebbe riservarmi delle gradite sorprese. E poi, non puoi dire che sono uno scansafatiche completo. E che, ci vai tu dai miei nipotini ogni giorno? Lo sai che quando mi vedono mi fanno 78 - - - una gran festa, tutti e due: Stefano e Iacopo? Sono proprio felice insieme a loro anche se ogni volta me ne torno a casa stanco morto”. “Anche a me fanno una gran festa quando scendono in giardino. Chi mi tira la coda, chi le orecchie, chi mi mette un dito in un occhio, chi si mette a cavalcioni su di me. Ed io buono, perché a me i bambini piacciono molto. Ma i tuoi nipotini esagerano un po‟. Un po‟? Un bel po‟, a dire il vero”. “Che fai? Ti metti a sofisticare? Un po‟, troppo? Sono bambini e devono sprigionare tutta la loro energia. Con chi? Con chi vogliono bene. Con me e con te, perché anche a te vogliono bene e tu lo sai”. “Beh, si è vero. E meno male che ci sono i tuoi nipotini a volermi bene, perché se 79 - - - - sperassi in te e in tua moglie starei fresco”. “Carneade, adesso ti faccio entrare in cucina. Ma mi raccomando non lasciare tracce e soprattutto parla piano. Ecco la ciotola con il latte, mentre io mi preparo anche il caffè. Sai che faccio dopo aver preparato il caffè? Porto una tazzina anche a mia moglie, la quale avverte il suo aroma e continua a dormire più saporitamente”. “Davvero? Ma sai che non lo sapevo? Così noi due possiamo stare tranquilli”. “Si e no. Solo alle condizioni che ti ho detto, perché se dovesse sentire qualcosa di strano salterebbe dal letto e…” “E se ci sentisse parlare dei nipotini?” “Non ci avevo pensato. Forse, no senza forse, tornerebbe a letto 80 Continua la saga familiare!..... Bazzecole di fronte alle azioni del Grande Mentitore…. Il 22 luglio viene convertita in legge il lodo Alfano, con il quale il governo Berlusconi prevede l’immunità alle alte cariche (stavolta solo le prime quattro). Il pm Fabio De Pasquale ne solleva un’eccezione di in costituzionalità .Mai legge, se si escludono altre leggi ad personam quali la ex Cirielli,il falso in bilancio, è stata approvata così velocemente. Se “Le torri gemelle” sono stati l’alibi per non effettuare riforme nel suo precedente governo che avviasse una reale ridistribuzione della ricchezza a favore delle classi meno abbienti, ora l’alibi è la crisi finanziaria americana. Il caos americano, che si trascina fra il fallimento del bushismo (così osannato dal Grande Mentitore) e una stagione elettorale troppo lunga,rappresenta il motivo che impedisce qualsiasi iniziativa a favore de i più diseredati. - 81 Le ultime novità di Carneade… - - - - Sono circa le nove del mattino e come al solito mi trovo nello studio davanti al PC. Improvvisamente un urlo sovrumano mi fa sobbalzare sulla sedia: è la voce di mia moglie! “Cosa è successo? Non può essere l‟ultimo grido…In quel momento non si urla, si sospira. Dev‟essere qualcosa di più grave!” Mi precipito fuori dallo studio e credo di trovare, che so, le mattonelle della cucina staccatesi dal muro, la caffettiera scoppiata, la doccia troppo fredda…Niente di tutto questo. Mia moglie è semplicemente in cucina e annusa. Appena mi vede, mi apostrofa: 82 - - - - - “Ti meravigli delle mie urla? Non avverti nulla di anormale in cucina?” “A dire il vero, mi sembra uguale uguale a come l‟ho lasciata dopo aver fatto il caffè verso le sette. Onestamente nulla di diverso”. “Fai come sempre il furbo! Qui c‟è un puzzo insopportabile. Due sono le cose: o hai fatto entrare il tuo cane puzzolente o si. Non ci sono alternative. Questa è “la puzza” di Carneade”. “Se ti giuro che stamattina non l‟ho visto neppure Carneade (sapendo di mentire). Qui non è entrato ed io ancora non sono sceso in giardino”. “Non mi contare chiacchiere. Se non lo lasci nel giardino 83 quel cane puzzolente e pieno di pulci, ti giuro che lo faccio scompartire come i gatti quando abitavamo a Salerno. La mia non è solo una minaccia. Mettitelo bene in testa!”. - - Dopo la ferale minaccia se ne va tutta inviperita e inferocita a dispetto delle mie disperate scuse. Mi dico: “Povero Carneade, lui è solo la vittima sacrificale. Il vero bersaglio di mia moglie sono io. Però, in cucina si avverte un odore strano a volere farci caso. E Carneade davvero stamattina mi ha fatto compagnia in cucina. Sono talmente abituato alla sua presenza che non mi sono accorto che puzza sul serio. 84 Da quando non si fa un bagno? Non me lo ricordo”. - - Scendo in giardino per affrontare di petto la spinosa questione della pulizia di Carneade, il quale se ne sta rintanato in fondo alla cuccia quasi non voglia farsi vedere. “Carneade, esci dalla cuccia e parliamo. Questa questione la dobbiamo risolvere con le buone o con le cattive. Non è possibile che ogni qual volta ti voglio fare il bagno trovi un milione di scuse per sottrarti alle pulizie giornaliere: il raffreddore, l‟acqua fredda, il cimurro, ecc. Io faccio la doccia ogni mattina. Questa è una casa di gente pulita. Sapessi quanto costa l‟acqua, ma per la pulizia non c‟è spesa che tenga. Quindi anche tu devi essere pulito come il resto 85 della famiglia. Mi meraviglio come possano avvicinarsi a te gli altri cani. Puzzi come un…” - - - - “Non dirmi che puzzo come un cane se no mi offendo. E‟ vero che da un po‟ di tempo io e l‟acqua non andiamo troppo d‟accordo. Ma non è colpa mia, è colpa dell‟acqua”. “E‟ colpa dell‟acqua? Guarda che è sempre la stessa acqua. E questa mattina dovrai per forza lavarti, altrimenti la padrona è capace davvero di farti scomparire”. “Ma allora davvero in casa tua non conti nulla? Povero padrone mio!” “E‟ inutile compatirmi. Che io in casa non conti nulla lo sai da sempre. Neppure fuori in verità. E non fare il 86 finto tonto. La pompa dell‟acqua è là. Esci dalla cuccia e mettiti fermo che ti lavo”. - - - - - “Ti prego no. L‟acqua è fredda questa mattina. L‟ho già provata. Vuoi farmi prendere una bronchite? Perché non mi fai il bagno sotto la tua doccia?” “Significherebbe che dovresti entrare in casa. Significherebbe pure che qui non ci possiamo più stare. Deciditi!” “Senti, se mi lasci in pace, ti racconto le ultime novità”. Preso dalla curiosità, lascio perdere per un momento il bagno e come uno stupido gli dico: 87 - - - - “Se le novità sono le solite, stamattina ti faccio pelo e contropelo, ossia la doccia con l‟acqua gelata”. “No, no. Sono novità assolute. Ti giuro che non te ne pentirai. Tu sai che nel 2001 un attentato terroristico fece crollare le torri gemelle di New York con migliaia di morti. E nello stesso anno Berlusconi vinse le elezioni”. “Non mi dire che dietro l‟attentato ci fu Berlusconi. Ti prendo a calci nel sedere se sostieni una cosa del genere: è capace di tutto, ma non fino a questo punto”. “Se tu non mi lasci finire…Subito dopo il crollo delle torri gemelle, ogni volta che avrebbe dovuto prendere delle misure economiche per mantenere le 88 sue promesse fatte in diretta, da Vespa, (te lo ricordi il contratto con gli italiani?), diceva insieme con Tremonti che non era possibile perché il crollo delle torri aveva provocato uno sconquasso economico di dimensioni planetarie, per cui bisognava aspettare momenti più favorevoli per attuare il suo programma di governo. Era il terrorismo la priorità. Ti ricordi tutto questo?” - - “Mi prendi per rimbambito? Un poco lo sto diventando, ma non quanto credi. Intanto, le sue cose se le fece: la legge elettorale, abolizione della tassa di successione, la ex Cirielli, la Cirami, la salva Previti, il contributo decoder per il fratello, il falso in bilancio, ecc.”. 89 - - “Vedo che ricordi quasi tutto”. “Non vedo nulla di strano. Dov‟è la novità? Lo sanno tutti. Berlusconi governò tranquillamente per ben cinque anni, illudendo gli italiani che avrebbe risolto, appena possibile, i loro problemi: meno tasse, più soldi per gli stipendi, i salari e le pensioni, disoccupazione e precariato, sicurezza, ecc. L‟Italia sarebbe diventata l‟Eldorado dell‟Europa. Ma le torri gemelle glielo impedirono”. “Bravo! Qualche volta ragioni anche tu”. “Carneade, qui non si tratta di ragionare, si tratta soltanto di vedere e tutti hanno visto, solo che poi, come avviene solo in Italia, pochi se ne ricordano. E infine ti proibisco di 90 offendere la mia intelligenza continuamente”. - - - - “Non ti offendo. E‟ che tu non rifletti molto. Ma andiamo avanti. Quest‟anno ha vinto di nuovo Berlusconi dopo la breve, discussa e non amata parentesi del governo Prodi”. “Beh! E che c‟entra? Mica sono crollate altre torri gemelle?” “Si vede che non rifletti proprio! Che cosa è avvenuto in questi giorni? La crisi delle banche americane con il crollo delle borse e con la paura del mondo di una riedizione ancora più drammatica della crisi del „29”. “Non vedo l‟attinenza con le torri gemelle”. 91 - - “Sei proprio “de coccio”, dicono a Roma. Ho saputo dai miei amici cani, fidati ricordati, che a Berlusconi, mentre rassicura gli italiani che tutto va bene, questa crisi con conseguente crollo delle borse va a fagioli, perché potrà sempre dire, come dal 2001 in poi, che se non potrà realizzare il suo programma la colpa non è del suo governo, ma della crisi mondiale. Intanto, come nei suoi precedenti cinque anni, ha dato inizio alle leggi ad personam: lodo Alfano, quasi lodo Consoli per i ministri in soli quattro mesi. Vedrai che troverà qualche trucchetto anche per la sua banca Mediolanum”. “Non esagerare! Davanti allo scatafascio generale se ne accorgerebbero tutti”. 92 - - - “E‟ proprio il contrario. Gli italiani lo apprezzerebbero ancora di più perché l‟intervento non passerebbe come un interesse personale, ma come un salvataggio per i risparmiatori della sua banca. Anche per l‟Alitalia, in fondo, è stata la stessa solfa. Ha salvato la sua italianità, ma ha messo le mani nelle tasche di tutti, anche di quelli che non hanno mai preso l‟aereo. Nelle sue tasche no. I soldi a lui servono per salvare le ville che acquista come quella sul lago di Como che ha strappato dalle grinfie degli stranieri. Dentro, però, non ci abitano gli italiani, ma lui e la sua famiglia”. “Tu lo dipingi in maniera diabolica. Non hai letto che lui è d‟accordo con la figlia per “un‟economia etica”. 93 - - Con la bocca si. Il cuore sta da un‟altra parte”. Parlando, parlando il tempo passa e passa anche la possibilità di fargli il bagno. “Carneade, vai a cuccia che è meglio”. Di corsa Carneade s‟infila nella sua cuccia. Nessuno mi toglie dalla testa che anche questa volta mi ha preso per i fondelli. 94 Tagli nella finanziaria di Tremonti.Anche la Gelmini risponde all’appello. Le classi nelle scuole primarie vengono assegnate ad un unico insegnante. Si parla di obiettivi di razionalizzazione per la riorganizzazione del servizio scolastico. Abrogata ogni altra disposizione incompatibile con la valutazione del rendimento scolastico mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. Che fine faranno gli insegnanti di sostegno. La riforma delle pluralità degli insegnanti nella scuola primaria, con diverse competenze ,che aveva visto un ampio dibattito didattico-culturale, è cancellata con una semplice norma. Gli studenti che vedono compromesso la loro autonomia scolastica sono in rivolta. Epifani minaccia: “Siamo pronti allo sciopero” . Nessuno può insegnare con 1200 € al mese. Sono eroi gli insegnanti meridionali che devono farsi istruttori di chi non vuole essere istruito e al tempo stesso farsi infermieri, psicologi, poliziotti e persino pugili. - 95 Sono fesso fare fesso… - - - - - io o mi vogliono “Carneade, che ci fai dietro il balcone? Dai, entra. Stamattina voglio sfidare l‟ira di mia moglie”. “Come mai improvvisamente sei diventato coraggioso? Ci sono delle buone novità?” “Niente di quello che tu pensi e che desideri…Voglio affermare la mia personalità almeno in casa, visto che fuori nessuno mi prende in considerazione”. “Non me la conti giusta. E‟ davvero successo qualcosa di strano e di nuovo. Non ti ho visto mai così determinato. Sfogati con me. Il tuo segreto rimarrà tra noi”. 96 - - - - “In effetti hai ragione. Ho bisogno di sfogarmi, sia pure con un cane…” “Non incominciare ad offendere, altrimenti me ne vado subito nella mia cuccia senza rivolgerti più la parola. Insomma…un po‟ di rispetto anche se sono solo un cane”. “Che hai capito? Non volevo offendere te. Me la prendevo con i miei simili, i quali sembrano non capire ciò che sta succedendo, ma può anche darsi che sia io a non riuscire a capire”. “La seconda ipotesi mi sembra più attendibile, senza offesa. Però, se non mi dici ciò che ti passa per il cervello non potrò neppure dirti se hai ragione o torto. Ogni volta un lungo preambolo per arrivare al dunque”. 97 - - - - “Bene! Tu segui come tutti le vicende della scuola anche se a te importa poco come andrà a finire: cane sei e cane rimarrai”. “E dai, non ricominciare con le offese. Se ti vuoi sfogare io sono qui ad ascoltarti. Diversamente ritorno in giardino e chi si è visto si è visto”. “Perdinci, come sei permaloso! Carneade, sono preoccupato per la mia salute mentale. L‟Alzheimer è una malattia che colpisce le persone di una certa età. Credo che stia colpendo anche me, sebbene mi sforzi con ogni mezzo di allontanare il rimbambimento”. “Ci stai vicino, onestamente, ma ancora non mi sembra che 98 ne sia affetto completamente. Però, se tu continui a portarmi in campana, ti devo confermare che ormai ci sei già dentro”. - “Ma sai che non so come dirtelo? Il decreto Gelmini mi preoccupa non tanto per quello che dice, ma per tutto quello che sottende, cioè tutte le parole, le ipotesi che girano intorno ad esso. Ieri sera ho visto “Annozero” e questa convinzione si è fatta più forte. Mi è sorto il dubbio se sono fesso io o mi vogliono fare fesso. A proposito della reintroduzione del maestro unico, della fine del modulo, del tempo pieno, dell‟orario scuola la mia perplessità diventa sempre più alta. Nel decreto si parla di maestro unico e dell‟orario di ventiquattro ore settimanali. Intorno al decreto la 99 confusione regna sovrana e mi spiego. Si, è vero che si parla del maestro unico, ma non sarebbe maestro unico, ma maestro prevalente. Si, è vero che l‟orario sarà ridotto a ventiquattro ore settimanali, ma poi sarà conservato il tempo pieno e le ore possono essere aumentate a ventisette, trenta e quaranta. E‟ qui che non mi ci ritrovo. Fai il caso, Carneade, che il decreto sarà approvato così com‟è, è possibile dopo introdurre tutto quello di cui ho detto? Il decreto sarebbe totalmente stravolto. Si può fare? E‟ vero che in Italia le leggi o i decreti possono non essere applicati. Infatti, la Gelmini quando parla di razionalizzazione della scuola si rifà ad un decreto di Bassanini del 1998/99 (!?). Ma mi domando, se così è perché applicare un 100 decreto del 1998 ora e non subito o durante il precedente governo Berlusconi? La cosa mi “puzza” e molto. Non vuole nascondere una trappola da cui poi è difficile uscire? Se il decreto diventa legge dello Stato, può essere subito cambiato? Se dal 2009 si ritorna al maestro unico, perché così è scritto nel decreto, può il maestro unico diventare maestro prevalente ed introdurre altre figure di contorno, docenti di inglese, di educazione fisica, ecc.? Oppure, giacché questo governo durerà cinque anni, dirà: “Questo è il decreto e dovrà essere applicato così - - come è stato approvato dal Parlamento. Carneade, se dovesse essere stravolto così 101 come dice la Gelmini non solo non si farebbero i tagli di docenti il cui numero è su tutti i giornali, ma non sarebbe possibile neppure “recuperare” 800 miliardi di euro. Allora, a che serve il decreto taglia maestri e taglia classi? Bastava lasciare le cose come stanno. Non saresti perplesso anche tu? Ecco il perché della mia domanda: “Sono fesso io o mi vogliono prendere per fesso?” - “Ti vogliono fesso!” prendere per 102 Licio Gelli ricompare. Non era morto? No, è più vivo che mai. Gelli, sì, proprio quello della P2, quello che voleva fottersi il Corriere della sera, che voleva mettere sotto Calvi. Nella P2 c’era l’attuale presidente del Consiglio,ad essa era iscritto Cicchitto (tessera 2032) il pontificatore della politica berlusconiana. Ora il piano di Berlusconi è lo stesso di Gelli di tanti anni fa. Così come lui, Berlusconi è l’interprete delle tendenze di fondo del paese. Ordina un sondaggio, legge i risultati e si adegua. E’ l’interprete del trasformismo, colui che fa la scelta e poi cerca il consenso. E’ l’uomo, con capelli lunghi e tanta brillantina, a cui Craxi si precipitò da Londra per fargli il decreto che riaccendeva i suoi ripetitori. Il piano Gelli,ora, è la linea comune di tutto il centrodestra. Per il Venerabile maestro della Loggia propaganda 2 è una soddisfazione arrivare indenne a quella età e godersi il copyright. La giustizia, la Tv, l’ordine pubblico, così come aveva scritto e divulgato nella sua loggia 30 anni fa, ora ha il suo esecutore più fedele. 103 - - - Questa mattina, di scendo in giardino. alla cuccia vedo scodinzolante, ma perplesso, ma non si come di solito fa. buonora, Davanti Carneade un po‟ avvicina “Beh, Carneade, che fai? Non mi saluti neanche?” “Non sono sicuro se posso farlo. Ti vedo sorridente. Di solito, quando di prima mattina scendi in guardino, hai il volto ingrugnito. Stamattina sei addirittura gioioso ed io ho una qualche difficoltà a…” “Si, Carneade, sono felice. Vuoi sapere perché? Te lo dico subito, senza preamboli. E‟ ritornato Licio Gelli. Fra qualche giorno terrà un programma tutto suo su “Odeon” che riguarda la storia e i segreti d‟Italia. 104 Chi più di lui li conosce. Forse Andreotti”. - - - “Licio Gelli! Non è quello della P2 che tanti anni fa fece un sacco di rumore sulla stampa e nei tribunali? Mi sembra che abbia 87 anni e ti pare che un uomo di 87 anni possa avere una sua trasmissione su una TV sia pure satellitare?” “Che ci trovi di strano? Giulio Andreotti, Rita Levi Montalcini, Carlo Azeglio Ciampi ed altri in Italia hanno superato di gran lunga gli 80 anni e stanno in Parlamento. Giorgio Napolitano è presidente della Repubblica. Gli ultra ottantenni di oggi possono dare dei punti ai giovani per vitalità e lucidità. Non ti meravigliare di Licio Gelli”. 105 - - - - “Non è che lo dici pro domo tua? Nel senso che ti stai avvicinando a grandi passi verso gli ottanta e ti vuoi accreditare presso parenti e amici?” “Ma che dici? E poi io non solo non sono vicino agli ottanta, ma non c‟entro nulla con la TV? Sto parlando di Licio Gelli, un uomo tutto d‟un pezzo che non ha mai avuto paura di nulla, non ha mai indietreggiato di fronte alle difficoltà, ha dimostrato polso ed efficienza. Magari ce ne fossero tanti come lui in Italia”. “Beh, uno c‟è e l‟ha detto lui stesso. Berlusconi è l‟unico che può portare a termine il suo progetto”. “Berlusconi, ha detto? Stento a crederci”. 106 - - - - “Si, si, caro il mio padrone. Ha dichiarato che solo Berlusconi può realizzare il suo disegno di un‟Italia forte, libera, ricca”. “Non ci credo. Non può essere che abbia detto questo cose. Non dopo tanto tempo di silenzio”. “E chi ti dice che sia stato in silenzio? Ti sei dimenticato che la P2 era una loggia massonica segreta e che venne scoperta per caso mentre si indagava sul Banco Ambrosiano, sul cardinale Marcinkus, su Sindona, su Calvi, sulla Gladio, ecc.?” “Mi ricordo benissimo, ma che c‟entra con Berlusconi. All‟epoca Berlusconi fu accusato di essere iscritto alla P2 come Costanzo, Cicchitto e tanti altri, ma non ricordo che Gelli avesse 107 particolari Berlusconi”. - - rapporti con “E non ti ricordi quanti delitti eccellenti ci furono durante quella fase che difficile è dir nulla per l‟Italia? Sindona avvelenato in carcere e ancora non si conosce l‟autore? Calvi trovato impiccato in Inghilterra e ancora si cerca l‟assassino? Il crollo delle borse e delle banche? La vecchiaia ti fa venir meno la memoria? Mi preoccupi, caro amico e padrone!” “Ma no, mi ricordo tutto, ma perché dare la colpa a Gelli? Certo non era ritenuto da stampa e opinione pubblica uno stinco di santo, dalla politica un po‟ meno, ma diceva e faceva operazioni straordinarie in campo 108 economico e sociale. cose me le ricordo”. - - Queste “Quali, di grazia? Ma non sei stato per caso iscritto anche tu alla P2? L‟età ce l‟hai tutta! Ma non voglio crederci per una ragione semplicissima: non eri nessuno allora come non lo sei adesso! Come la metti, poi, con le tue idee politiche diametralmente opposte a quelle di Berlusconi, mentre Gelli ne canta le lodi?” “Senti, Carneade, la devi smettere con i tuoi sfottò. La mia simpatia per Gelli non dipende dal fatto che sia stato il Gran Maestro della P2, né che canti le lodi di Berlusconi, ma per la sua forza morale, etica e civile. Sono convinto davvero che volesse una nazione al primo posto nel mondo: l‟Italia!” 109 - “Ma vaffa…!” E Carneade senza nemmeno salutarmi si rincantuccia nella sua “tana”. 110 Il sogno di Luther King si avvera: un “abbronzato“ alla Casa Bianca. Barak Obama è il nuovo presidente degli Stati Uniti d’America. A Chicago un boato e la corsa di migliaia di persone ne hanno segnato la vittoria. L’America diventa il luogo dove tutto è possibile. Barak non ha soltanto riconfermato il sogno americano della grande avventura ma ha realizzato fino in fondo il patto fondativo della repubblica che coniuga insieme i diritti di libertà e le opportunità. E in Italia? E’ l’unico luogo dove si può salutare con una battutaccia un evento di portata storica. 111 Carneade, pure... oltre al resto, rompe Questa notte è stata una notte di tregenda: tuoni, fulmini, pioggia scrosciante, vento molto forte, sonno continuamente interrotto. Finalmente intorno alle quattro, cessata la paura, mi sono addormentato. Improvvisamente un abbaiare altissimo di Carneade mi sveglia. Il mio cuore è in gola. “Che cosa è successo”, mi domando. Salto dal letto e guardo nel giardino. Mi aspetto alberi divelti e cuccia di Carneade per aria. Niente di tutto questo. Mi affaccio al balcone e grido a Carneade: “Ma che ti prende? Abbai come un lupo. Non si può neppure dormire in santa pace. Dopo una notata da tregenda non puoi rompere così i 112 “coleos”. Carneade, noi due dobbiamo fare i conti. Non puoi continuare così. Sei un disturbatore nato. Cosa devo dire allora? Che mia moglie ha ragione?” “Ma che hai capito? Allora non conosci la notizia? Accendi il televisore e capirai”. “Accendere la Tv a quest‟ora? Fossi matto! E se si sveglia mia moglie? Non l‟ho mai fatto finora. Ma cosa è successo di tanto straordinario?” Accendo la Tv nel mio studiolo, con il volume molto basso per non creare un‟altra tregenda familiare, e subito sento una voce: “Non ci sono più dubbi. 113 Barak Obama è il nuovo Presidente degli USA!” Mi ero dimenticato che martedì ci sarebbero state le elezioni in America: che brutti scherzi fa la vecchiaia! “E tu, Carneade, come l‟hai saputo? Non mi sembra che nella tua cuccia ci sia un televisore”. “Hai dimenticato, caro…padrone, che io ho un filo diretto con tutti i cani del mondo. A noi non sfugge nulla. Siamo i primi a conoscere le notizie, buone o brutte che siano. Non hai sentito i continui latrati di questa 114 notte? Forse i tuoni, i lampi, la pioggia li ha attenuati, ma i latrati si rimbalzavano da un capo all‟altro del mondo: lo abbiamo saputo subito!” “E bravo Carneade! Io sono molto contento. Ho tifato sempre per Obama anche quando i sondaggi sembravano incerti. Io ci ho sempre creduto. Finalmente potrà cambiare la politica internazionale e, spero, anche la nostra. Non possiamo avere una politica ingessata: sempre gli stessi uomini, gli stessi slogan, le stesse promesse, la stessa miseria, quella dei poveri che diventano sempre più poveri. Un po‟ di giustizia sociale e più rispetto reciproco non ci farebbe male. McCain ha subito dichiarato che Obama è il suo presidente. Però, Carneade, toglimi una curiosità. Quando mi hai chiamato padrone perché hai avuto una certa titubanza?” 115 “Mi fa piacere che te ne sia accorto. Vuol dire che non sei del tutto rincoglionito. Le cose cambieranno anche per noi cani. Padrone qua, padrone là, leccatine a destra, leccatine a sinistra, passeggiate quando fa comodo a voi, anche i nostri amori li decidete voi. Questa storia deve finire!” “Cos‟è questa storia? E che c‟entra con la vittoria di Obama?” “Te lo ricordi il sogno di Martin Luther King? Egli sognava che tutti potessero essere fratelli, bianchi e neri, mano nella mano. Questo sogno per gli uomini forse 116 si avvererà. Perché non dovrebbe avverarsi anche per noi. Non più schiavi di voi uomini, ma liberi di muoverci, liberi di fare l‟amore, liberi dalle leccatine, liberi di girare per le strade, liberi di azzannarvi quando vi comportate male, liberi di voltarvi le spalle: liberi!” “E tu hai aspettato la vittoria di Obama per dirmi tutto questo? Tu sei come gli uomini politici: aspettano sempre che siano gli altri a fare i miracoli”. “Questo non è un miracolo. E‟ la consapevolezza che le cose possono cambiare anche quando sembra impossibile. In Italia, per esempio, vi state “incupendo” e rinchiudendo in voi stessi. Se non fosse stato per gli studenti e i docenti con le loro proteste e le loro manifestazioni, sareste rimasti a grattarvi la pancia, lasciando tutto nelle mani di un solo uomo, colui che si sente il re d‟Italia. Così sarà per noi. Ci 117 muoveremo in massa e vi faremo capire che ci siamo anche noi e vogliamo decidere tutti insieme il nostro futuro”. “Caro Carneade, è un bel proclama il tuo. Io non lo contrasterò. Ti apro subito il cancello. Vai dove vuoi. Mi sa, però, che nonostante la vittoria di Obama voi cani, come sarà per i politici che rimarranno pecore, rimarrete sempre cani”. E Carneade, mogio mogio, si ritira nella sua cuccia, con il sangue negli occhi. Devo temerlo? E‟ bello grosso! 118 Gli attacchi di panico possono costituire un vero e proprio disturbo. Questi episodi si verificano spesso in tutto il corso della vita, senza per questo sviluppare disturbi. In circostanze particolari ogni individuo può prestare talmente tanta attenzione da creare stati di ansia, che può scatenare paura. Gli effetti dell’attivazione neurofisiologica nell’ansia, con un aumentato livello ematico di adrenalina,si manifesta con un battito cardiaco più accelerato, con aumento della pressione arteriosa e con la vasocostrizione periferica. Si sente mancanza di ossigeno che provoca un aumentata frequenza del respiro. Spesso durante un’attivazione prolungata di ansia, vengono immessi nel circolo sanguigno alcuni ormoni che a lungo andare possono abbassare il livello di funzionamento generale del sistema immunitario. Il continuo afflusso di adrenalina al sangue porta come sintomi dell’ansia problemi cardiaci temporanei, sudorazione, dolori muscolari e cefalea. Si può curare, senza farmaci, intraprendendo sotto la guida di un esperto, una psicoterapia mirata. 119 - - - - Carneade s'improvvisa psicologo... Stranamente questa mattina vedo Carneade gironzolare per casa senza che mia moglie lo “spedisca perentoriamente” in giardino come fa di solito quando lo trova a parlare con me anche solo in cucina. “Carneade, che ci fai in casa? Come mai mia moglie ti ha permesso di entrare in ogni stanza? E‟ un miracolo?” “Ma quale miracolo! Non sei accorto di nulla?” ti “Qualcosa è successo, è vero, ma a me, non a mia moglie. E quando succedono queste cose mia moglie evita tutti, soprattutto te”. “Si vede che non voleva restare completamente sola se 120 fosse successo davvero quello che stai per raccontarmi”. - - - “Insomma, stamattina appena mi sono alzato mi sono sentito male, non ce la facevo a stare in piedi. La testa era diventata pesante, le gambe non sostenevano il peso del corpo per cui mi sono rimesso a letto certo che era giunta la mia ora”. “Solo? E tutto il resto?” “Quale resto? Mi sono disteso sul letto e con un po‟ di paura ho aspettato…Tu sai come ci si sente quando ci si trova più di là che di qua?” “Io non so nulla nè di qua, nè di là, nè di altre amenità di questo genere. Ti ho sentito solo gemere e lamentarti come un bambino cui è stato tolto il giocattolo”. 121 - - “Ho fatto tutto questo? Possibile? Di solito quando mi sento male affronto il problema con molto coraggio. Non può essere successo quello che stai dicendo. Non ci credo. Io sono un uomo!” “Ah, si! E perché allora tua moglie ha detto che eri sotto attacco di panico? Vuoi nascondere pure a te stesso che hai avuto paura, ma che paura?” - - - “Ma di quale paura parli? Io non ho paura di nulla. Figurati se uno come me può essere colpito da un attacco di panico! E perché poi?” “Ah, padrone mio, questo non lo so, ma sei messo proprio male. A parte l‟attacco di 122 panico, cui ho assistito in presa diretta, tu ti vuoi atteggiare ad un uomo tutto d‟un pezzo, mentre sei una sorta di coniglio”. - - - - “Ma come ti permetti? Carneade, se continui a percorrere questa strada, ad offendere il tuo padrone, ti troverai un giorno di questi a guaire in mezzo alla strada”. “Solo perché ti sto dicendo la verità? I veri amici ci sono apposta per dire la verità. Nasconderla è inutile. Hai mai saputo che i cani, ma gli animali in genere, dicano bugie?” “Perciò sono meravigliato. Mi vuoi far capire che è tutto vero quello che hai detto?” “Come se tu non lo sapessi. Si, caro padrone. Ti ho visto 123 piagnucolare come un bambino. Ti ho visto con le lagrime negli occhi. Ti ho sentito dire: “Ho paura! E‟ arrivata la mia ora!”, mentre tua moglie ti rimbrottava: “Non fare il cretino. E‟ un attacco di panico. Uno che sta morendo non ha questa faccia”. Si, proprio così”. - - “Ed io ero cosciente di ciò che mi stava accadendo?” “Eri talmente cosciente che ti sei messo anche a pregare il Signore perché ti aiutasse a non avere paura. Bella roba! Ti rivolgi a Dio solo quando ti fa comodo. Vergognati!” “Si, Carneade. Te lo confesso: mi sono accorto di tutto. Ma non so se si sia trattato di un attacco di panico. Se è stato un attacco di panico non lo auguro al 124 - - mio peggior nemico anche se non credo di averne, ma non si può mai sapere. So solo di avere avuto tanta di quella paura che tu non immagini neppure. E‟ paura allo stato puro, incontrollabile. In quei momenti non sai a chi rivolgerti. Solo a Dio sperando che ti ascolti e allontani da te la paura”. “Toglimi una curiosità. E‟ la prima volta che ti succede? E se ti è successo altre volte possibile che non te ne accorga e non vi sappia porre rimedio?” “Come puoi ben immaginare non è la prima volta, ma ogni volta si presenta in modo diverso, per cui non si è mai sicuri se è un attacco di panico o qualcosa di veramente serio. Intanto ti senti morire e basta. Non si sta a pensare se sia un 125 attacco di panico o altro. Correre ai ripari? Io ci tento in tutti i modi. Per esempio: scrivo per distrarmi e superare la paura del momento per poi fare una sorta di autoanalisi. Ma non sempre ci si riesce. E quando l‟attacco è particolarmente virulento, perché spesso si accompagna con qualche disturbo fisico, c‟è poco da fare. O crepi o speri”. - “Ma ti sei chiesto perché succede proprio a te?” “Guarda che non succede solo a me. Ci sono milioni di persone nel mondo, tantissimi anche in Italia, che soffrono di attacchi di panico, ma in tutte c‟è una componente comune: l‟ansia. Non quella fisiologica. Magari. Si chiama ansia patologica. E‟ una malattia, caro Carneade, e come tale va curata”. 126 - - “Se va curata, perché tu non ti rivolgi ad un medico?” “Come si intelligente! Mica è semplice. Prima devi trovare “l‟esperto della psiche” che fa al tuo caso. Può essere uno psicoterapeuta, uno psicologo, uno psichiatra. Quale di queste figure? Poi devi fare una lunga serie di sedute che costano, costano, costano, caro Carneade, e non sempre il paziente se le può permettere. Il bello, anzi il brutto, è che l‟ansia può colpire chiunque, alla cieca e quando meno te l‟aspetti, come la depressione: sono sorelle in fondo. Tu non lo sai, ma può colpire anche gli animali se si trovano sotto stress”. “Che mi dici? colpire anche me?” Potrebbe 127 - - “Assolutamente no. Un cane come te ne è immune, ma devi stare attento a mia moglie”. “Non solo a tua moglie, caro padrone. Anche a te. Mi hai fatto prendere una paura! Intorno al cavaliere: esperti, consulenti di fiducia, amici ed amiche. Un modello cortigiano. Siamo in una società familista e vecchia. L’interesse comune contrasta con quello particolare, E’ corporativa e localista, immobile e chiusa. Un paese previdente si attrezzerebbe per risolvere questo problema, che sta producendo effetti devastanti. Vedi al questione Alitalia. Dopo averne sbandierato la risoluzione e aver sollevato il problema come uno dei punti del suo programma, ora si ritorna al punto di partenza, con i problemi irrisolti. La CAI in pista, ma è un decollo ad ostacoli. I sindacati divisi. Occorre chiudere 128 I contratti subito. Condizioni irrinunciabili: farlo presto e subito. CAI presenta l’offerta per l’Italia, ma hostess e piloti non firmano. E gli azionisti? Alitalia ceduta a CAI per 1052 milioni. Si avvicina l’intesa CAIAir France.La Cai non ha fissato una data per l’avvio delle operazioni:primo fra tutti quelle delle assunzioni. Sindacati divisi….I piloti sul piede di guerra. Non guazzabuglio o confusione. Direi guazzabuglio e confusione. No, non è vecchiaia!.... 129 Carneade non sa distinguere tra guazzabuglio e confusione. In verità anch‟io… “Carneade, quale di questi due termini preferisci: guazzabuglio o confusione?” “A me sembrano solo sinonimi. Significano la stessa cosa o no?” “Adesso vediamo sul vocabolario. Guazzabuglio: confusione di pensieri o di espressioni. Confusione: scompiglio, disordine, caos. Allora?” “Se prima non mi dici a cosa ti riferisci non so rispondere. A me piace di più la parola guazzabuglio. Mi dà l‟idea che dentro ci puoi mettere tutto: è come un bazar”. “Nella mia testa in questo momento c‟è tanta di quella confusione che non saprei cosa dirti. Tu sai cosa sta succedendo? Alcuni dipendenti dell‟Alitalia stanno mettendo in 130 crisi i voli italiani, ma anche la CAI da una parte. Dall‟altra Berlusconi invita a casa sua (a cena?) Bonanni e Angeletti ed esclude Epifani e la Polverino che si sono incazzati neri, non si sa per la cena mancata o per mancanza di rispetto per le loro organizzazioni sindacali”. “Beh! A me proprio non me importa niente. Io in giardino vivo e in giardino continuerò a vivere. Figurati se mi possono interessare le cene a casa di Berlusconi e le incazzature di Epifani e della Polverino. E poi non so nemmeno chi sono e che cosa rappresentano”. “A chi ti riferisci? A Berlusconi? Me ne hai parlato tante volte e non sempre in termini entusiastici, per cui lo conosci benissimo. Gli altri sono: Bonanni, segretario generale della Cisl, Angeletti, segretario generale della Uil, Epifani, segretario generale della Cgil, e 131 la Polverino, segretaria generale della Ugl. Il quadro ti è più chiaro?” “Mi era chiaro anche prima. Tu stai parlando con Carneade, non te lo dimenticare, e Carneade sa tutto”. “Come immaginavo. Tu già hai fatto comunella con gli altri cani del quartiere che ti hanno ragguagliato (ti piace la parola ragguagliare?) su tutta la situazione italiana politica e sindacale. E‟ vero?” “Io non sono un letterato come te, ma il verbo ragguagliare lo conosco bene e tu non ti atteggiare a sapientone. Non ne hai proprio l‟aria e le capacità”. “Carneade, da un po‟ di tempo a questa parte non mi tratti più bene. Forse hai pure ragione. Che ne dici se facciamo la pace?” “Ma quale pace! Qui siamo tutti in guerra. Come si chiama? La guerra 132 dei nervi. Lo sono io, lo sei tu e lo sono anche i personaggi che testé hai nominato. Caro padrone, se non l‟hai capito, qui si fa a scaricabarile”. “Fermati un momento! Che io sia in guerra con me stesso è fuor di dubbio. Che tu lo sia con me pure per le note vicende intercorse tra di noi. Ma gli altri perché? Come te lo spieghi?” “Tu hai il difetto di interrompere sempre. Te lo stavo spiegando, ma tu rompi, anzi interrompi e mi fai perdere il filo del discorso”. “Scusa la mia interferenza nei tuoi pensieri, ma non avevo capito che stavo rompendoti il filo del…Al contrario pensavo che avessi l‟intenzione di mandarmi a quel paese come la volta scorsa”. “Caro padrone, tu non ci stai troppo con la testa. O è la vecchiaia che incombe o sono gli attacchi di panico o è il 133 guazzabuglio intorno che confonde le idee. Scegli!” ti “Scelgo il guazzabuglio. Continua. Vediamo se la pensiamo nello stesso modo”. “Ti stavo dicendo che c‟è uno scaricabarile indecente, perché sotto ci sono due pensieri nascosti, mica tanto a dire il vero: il potere e chi rappresenta questo potere. Ce n‟è un altro che forse è anche più grave: la voglia di Berlusconi di essere amato da tutti gli italiani e se non si sente amato crede di vivere in un mondo di traditori. Ma lui può tranquillamente tradire”. “Senti, Carneade, non riesco a cogliere il filo logico delle tue esternazioni, soprattutto quella riguardante l‟amore degli italiani verso Berlusconi. Non sono più tanto capace di fare i debiti collegamenti come un tempo, ahimè!” 134 “Poco male! Ci sono qui io a ragguagliarti. Riposa il tuo cervello. Ne hai bisogno!” Sto per allentargli un calcio, ma per la pace appena conquistata mi fermo e lo lascio continuare anche se mi è sembrato che si sia allontanato un po‟. “Berlusconi è fatto così, non so se bene o male: vuole essere amato da tutti, dalle donne da cui è circondato, anche se Veronica si mantiene troppo dietro le quinte e non si sa per quale ragione. Ah, dimenticavo. Lei pensa ai “beni” della famiglia, non può pensare contemporaneamente anche al marito. E dagli uomini che lo seguono quasi fosse il famoso Alessandro il Grande ed ogni riferimento è puramente casuale, perché è davvero convinto che senza di lui l‟Italia non si salva. Ma a quale Italia tu pensi?” 135 “Carneade, quale Italia c‟è? Ce n‟è una sola: l‟Italia in cui viviamo”. “E già! Caro padrone, la vecchiaia è una brutta bestia. Il cervello s‟inceppa, l‟elasticità mentale si affievolisce e tu ti impantani in semplificazioni senza senso. L‟Italia! Secondo te l‟Italia è una sola? Ma quando mai! C‟è l‟Italia dei ricchi e quella dei poveri. C‟è l‟Italia degli illusi e quella dei rassegnati. C‟è l‟Italia dei vedenti e quella dei ciechi. C‟è l‟Italia dei vincitori e quella dei vinti e non mi riferisco all‟ultima guerra. C‟è l‟Italia dei furbi e quella dei fessi, cui appartieni tu e tantissimi altri come te”. Lascio perdere anche quest‟ultimo tiro mancino perché voglio vedere dove va a parare. “Ti stavo parlando del potere. Il potere, caro padrone, è una brutta 136 bestia. Chi ce l‟ha non lo vuole mollare. Chi non ce l‟ha lo vuole conquistare a tutti i costi. Tu pensi che Berlusconi ce l‟abbia, è vero? E pure lui pensa di si, ma se lo vede insidiare da gentucola che ritiene indegna di essere anche nominata. Questa gente rappresenta i sindacati, che in Italia un po‟ di potere ce l‟hanno davvero, ma a Berlusconi dà tremendamente fastidio. Il potere è mio, dice, e guai a chi me lo tocca. Lo voglio tutto, dalle Alpi alla Sicilia. e più oltre, se possibile. E se qualcuno lo ostacola ricorre ai rimedi estremi. Non al veleno di vecchia memoria “lucreziana”. Oggi con gli accertamenti diagnostici di laboratorio sarebbe impossibile non accorgersene. Però, è possibile ricorrere ad un altro strumento usato dai romani, quelli che di queste cose se ne intendevano sul serio: divide et impera! Te lo ricordi?” 137 “Me lo ricordo! L‟ho studiato, ma il collegamento mi sembra un po‟ troppo complicato. E‟ sotto gli occhi di tutti il suo tentativo”. “Meglio! Così gli italiani possono rendersi conto quanto grande è la sua capacità di guastare e ricostruire. Insomma, mettendo l‟un contro l‟altro armato, ossia i sindacati, si prefigge due obiettivi: annientare questi sindacati in cui nessuno più crede e creare un‟altra forma di organizzazione sindacale che finge di essergli contro, ma sotto sotto fa quello che lui chiede: un sindacato asservito al potere come quello dei comunisti sovietici che, stranamente, gli sono tanto antipatici. Però i metodi sono apprezzabili!” “Sul serio? Ma sai che non ci avevo pensato! E i sindacati si sono accorti di questi maneggi nemmeno tanto nascosti?” 138 “Sarebbero dovuti essere nascosti, invece. Solo che qualche giornalista con gli occhi più attenti si è appostato ed ha visto. Di qui il putiferio di Epifani e della Polverino. A proposito la parola “putiferio” non sarebbe più azzeccata in questa situazione?” “Guazzabuglio, confusione, putiferio! Dai, usiamole tutte e non se ne parli più. Vai avanti”. “Epifani che ancora una palla ce l‟ha, venuto a conoscenza dell‟incontro segreto, quasi fossero amanti, tra Berlusconi, Bonanni e Angeletti, che tresca!, se l‟è presa di santa ragione e ha protestato vibratamente. La Polverino che sembra di palle ne abbia più di una, vedendo la sua organizzazione, che pure è vicina alle posizioni governative, completamente ignorata: “Ma come”, ha pensato, “io che sono sempre stata vicina alla destra vengo trattata in questo modo? Questa 139 non è solo un‟offesa all‟organizzazione che rappresento, ma anche un‟offesa ad personam, perché vuole essere una dimostrazione palese che mi tiene sotto. E‟ vero che sono una donna, anche piacente, ma senza il mio consenso sotto proprio non ci voglio stare”. Ed anche lei scatena un putiferio”. “Si, il tuo ragionamento non fa una grinza. Ma adesso come ne usciamo, anzi come ne escono anche perché sono i lavoratori a subirne tutte le conseguenze nefaste, a parer mio. “Questo non lo devi chiedere a me. Io sono solo un cane!” E s‟infila nella sua cuccia. 140 La crisi finanziaria, mportata dall’America, investe anche l’Europa e l’Italia. Si varano misure, ma subito appaiono insufficienti. La social card, sbandierata con enfasi da Tremonti e Sacconi, si rivela subito una grande beffa. Ci si accorge, dopo un inutile ressa agli uffici postali e ai padronati, che pochi sono quelli che ne hanno diritto e quelli che ne hanno non trovano la carta non caricata. Secondo le stime, sono un milione e trecentomila le persone avrebbero diritto ai 40 € mensili. Ma la procedura per ottenerla è lunga e dopo fila estenuanti ci si dice di non averne diritto. In qualche caso fa morire di vergogna. Una donna entrata in un supermercato di Viareggio si accorge che è scarica. Rossa in viso, posa la merce ed esce dal supermercato .Non era meglio aumentare di 40 € le pensioni? Il trucco c’è, ma non si vede…. E poi l’emissione della carta non è un business per le banche ? 141 - - - - Carneade e la "social card"... “Carneade, Berlusconi e Tremonti hanno risolto la crisi in Italia. Non sei contento?” Carneade, che sta parlando con un suo amico cane, mi guarda di traverso quasi a dirmi di non rompergli le scatole perché è molto impegnato in una discussione seria con il suo compagno. “Non vedi che sono impegnato a parlare con la mia amica? Io non ti disturbo mai quando per ore e ore parli con i tuoi pochi amici che passano lungo la ringhiera del giardino. Abbi un po‟ di rispetto…” “Carneade, ma che ti prende? Ti ho dato una bella notizia e tu mi rispondi in modo così 142 sgarbato? Sei maleducato”. - - proprio un Saluta la sua amica e mi dice: “E tu no? Sai chi è la cagnetta con cui parlavo? La mia probabile fidanzata. Mi hai costretto a “mandarla” via senza che le abbia potuto dire di rivederci. In un certo qual senso mi hai rotto le uova nel paniere. E sarei io il maleducato? Tu pensi solo ai fatti tuoi. Adesso poi che hai raggiunto la pace dei sensi, dei sensi degli altri non te ne importa nulla”. “Carneade, che ne sai della mia pace dei sensi? Mi spii anche in quel senso? Per il resto, scusami. Non mi ero accorto che le stavi facendo la corte, perché non ho badato al suo sesso. Se vuoi le corro dietro e la porto di nuovo da te”. 143 - - - - “Ma non farmi ridere! Che le diresti? Che io sono innamorato di lei? Proprio tu che in fatto di amore non hai mai capito nulla?” “Carneade, guarda cha anche io sono stato innamorato e qualche cosa in materia bene o male la so”. “Ma pensa ai fatti tuoi. Mi auguro solo che Bella ripassi da queste parti in modo da recuperare la sua amicizia che per colpa tua potrebbe essere andata perduta. Con un padrone così insensibile ai bisogni degli altri, anche del suo cane, c‟è poco da stare allegri! Poi si vedrà. E tu cosa mi stavi dicendo? Mi è 53 sembrato di capire che Berlusconi e Tremonti hanno risolto la crisi italiana? Mi 144 farebbe piacere sapere come, così anch‟io potrei gustare un piatto diverso dalle solite polpettine che mi ammannisci ogni giorno”. - - - “Lasciamo perdere le polpettine…Il capo del governo e il ministro dell‟economia hanno introdotto la “social card” per i più poveri così anche loro possono arrivare alla fine del mese”. “La social card? E che cos‟è? Immagino una sorta di carta di credito con cui fare la spesa giornaliera?” “Non esagerare. Non è il bancomat con il quale si preleva dal conto corrente che si ha in banca, ma una certa somma che si può utilizzare nei supermercati per acquistare generi alimentari da parte dei 145 pensionati e dei genitori con figli al di sotto dei tre anni”. - - - - - “Beh, non è una cattiva idea. Almeno si mangia ogni giorno. L‟avrai anche tu, essendo pensionato?” “Io no, perché euro annui, continuerai polpettine ogni supero i 9000 per cui tu a mangiare giorno”. “Io prima scherzavo. E‟ molto più importante che siano i più bisognosi ad usufruirne. Come funziona la cosa?” “Come mai me lo chiedi? Di solito sulla politica sei più informato di me. Che cosa è successo? Bella ti ha distratto o i tuoi amici cani questa volta non hanno origliato bene?” 146 - - - - - “Se proprio vuoi saperlo, già ero al corrente del provvedimento preso dal governo. Volevo solo farti credere che tu sei più informato di me”. “C‟era da aspettarselo con un cane come te. In ogni caso cosa ne pensi?” “Cosa ne penso io? Cosa ne pensi tu?” “Io mi allineo con il 75% degli italiani che giudicano il provvedimento una buona cosa. Non ti devi meravigliare se questa volta sono d‟accordo con Berlusconi. Quaranta euro al mese sono meglio di niente. Lo ha detto anche Di Pietro”. “Ma che cavolo di popolo siete voi italiani? Il 75% è 147 sulle stesse posizioni del governo? Circa un euro al giorno per persone che percepiscono una pensione intorno ai 400 euro al mese? E al modo poi di riscossione non hai pensato? Siamo trattati meglio noi cani non solo nelle famiglie dei ricchi, in cui le attenzioni sono tante: bagno con schiuma e profumi, visite dal veterinario mensilmente se non di più, abbigliamento all‟ultima moda che costa un occhio della testa, altro che quaranta euro al mese, viaggi in macchine lussuose ed anche in aereo, che spesso sopportiamo a stento perché ci sentiamo coperti da ridicolo e invidiati, ma anche da padroni come te che, nonostante le poche attenzioni che hai nei miei riguardi, mi metti davanti una ciotola con il cibo, acqua in abbondanza ed una 148 cuccia per dormire al coperto. Non è il non plus ultra, ma meglio di quei poveri diseredati che devono giornalmente fare salti mortali per coniugare, e non sempre ci riescono, il pranzo con la cena. Di colazione non se ne parla nemmeno”. - - “Carneade, che fai? Mi rubi il mestiere? Ti metti a fare il sindacalista? Quaranta euro sono quaranta euro. Ci vuoi sputare sopra?” “Non è solo questo il punto. Al di là che sono una miseria che più miseria non si può, ma è il modo di assegnarli che “ancora m‟offende”. Io già povero e derelitto, ricevo la “social card”, mi reco al supermercato convenzionato e tutti devono sapere che sono il più povero degli italiani? La mia dignità di persona è 149 semplicemente calpestata. E‟ stato detto che la “social card” è anonima. E chi va a “riscuotere” cosa dice? Non è mia, ma di un amico che non vuol far sapere che è povero? Non sarebbe stato meglio, nonostante l‟esiguità della somma, assegnarla direttamente sulla pensione? Invece grande spettacolo in TV e grande entusiasmo: Tremonti che la presenta come un gioiello raro e il ministro Sacconi che dice: “Finalmente abbiamo imbroccato la strada giusta”. Ti pare che la “social card” sia oggetto da spettacolo o un‟offesa alla dignità degli italiani più indigenti”. - “Carneade, sono in apnea. Non so bene cosa risponderti”. “Rispondi a quest‟altra domanda. Sai chi preparerà 150 tutte le card distribuite?” - - - che saranno “Mi pare di aver sentito la Mastercard o no?” “Sembra proprio di si. Questo si che è un grande business! Non sei d‟accordo?” E Carneade s‟infila nella cuccia senza nemmeno darmi il tempo di replicare. 151 Ah, finalmente! Mia moglie è partita…un sospiro di sollievo…..ma tornerà (come non potrebbe) . Mater certa,pater incertus. Un consiglio: lascia stare i cani che dormono. Una nota di ilarità: Dai venti ai trenta Una forza che spaventa Dai trenta ai quaranta Dai trenta ai quaranta C’è forza, ma non tanta Dai quaranta ai cinquanta Una botta e poi si incanta Dai cinquanta in su Tutto quel che viene è di più 152 Carneade innamorato... Ieri pomeriggio mia moglie è partita…Che avete capito? E‟ partita per Roma. Prima di salire sul treno, mi ha detto seria seria: “Sono proprio contenta trascorrere una settimana vacanza a casa di mia figlia”. “Nostra notare. figlia…”, le di di faccio “Mia, tua, nostra! Non è questo che conta. Conta che per una settimana non vedrò né te, né quello sgorbio di cane che vive nel giardino di casa mia e che mangia a sbafo. Mi raccomando: non approfittare della mia assenza per farlo entrare in casa. Tu lo sai che sento la “sua puzza” ad un chilometro di distanza. Dovessi 153 sentirla, quando sarò tornata da Roma, vuol dire che è giunto il momento che ve ne andiate via da casa”. Un bacio sulla guancia e sale sul treno. Ancora un saluto con la mano aspettando che il treno parta, preoccupato in un suo ripensamento. Questa mattina mi alzo un po‟ più tardi, entro in cucina per il solito caffè e chi ti trovo dietro il balcone, quasi sentisse la mia presenza? Come sempre, Carneade! Ha gli occhi lucidi e la lingua lunga un metro fuori dalla bocca e sbava. E‟ felice. Sicuramente sa che mia moglie è partita per Roma e crede di fare i comodacci suoi. Poverino, non sa che sono deciso a 154 non farlo entrare in casa, memore delle minacce, non innocue, della mia dolce metà. Mi avvicino e gli dico: “Non mi dire che l‟assenza di mia moglie ti rende felice?” “Ma quale tua moglie! Sono felice, è vero, perché questa mattina rivedrò Bella”. “E chi è Bella? Non mi dire che è quella cagnetta insignificante con cui parlavi l‟altro giorno?” “Insignificante sei tu e tutti quelli come te! Si, proprio lei. Mi ha inviato un messaggio da un 155 comune amico per dirmi che stamattina, tra poco, passerà da queste parti e avrebbe piacere di vedermi. Non ti pare che sia una buona ragione per essere contento?” E bravo Carneade! Alla sua veneranda età, perché anche lui di anni ne ha parecchi sulla groppa, ha colpito ancora, cosa che non capita a me ormai da troppo tempo. Quasi con invidia gli rispondo in maniera brusca: “Puoi essere contento quanto ti pare. A me interessa poco. A proposito perché il nome di Bella?” “Perché è bella. Niente di più!” “Solo perché è bella? Non ce l‟ha 156 un nome? Che so Lulù, per esempio. Conosco una simpatica cagnetta con questo nome”. “Siete voi cosiddetti padroni che ci date un nome. I cani randagi non hanno un nome: nessuno gliele ne ha dato mai uno. I miei amici mica mi chiamano Carneade. Noi ci chiamiamo per alcune particolarità che ci contraddistinguono. Bella perché è bella”. “E tu come ti chiameresti?” “Coda mozza, per via della coda che mi è stata mozzata quando ero piccolo”. “D‟ora in poi dovrò chiamarti Coda mozza e non più Carneade?” 157 “No, no! Continua a chiamarmi Carneade. Onestamente mi piace di più”. Il mondo quasi mi crolla addosso. Carneade lo è solo per me e per i miei amici. Che mondo strano quello dei cani: non lo conosco affatto. Mi “imparpaglio”, non so cosa fare e cosa dire. Senza troppo pensarci, gli apro il balcone e Carneade (!?) entra non prima di ordinargli di tirare dentro la bocca la sua lingua per non sbavare per terra: mia moglie con i suoi sensi aguzzi se ne accorgerebbe. E subito dice: “Ti chiedo una cortesia. 158 Stamattina mi devi lasciare libero. Quando arriva Bella, vorrei stare un po‟ solo con lei”. “Libero che significa? Lasciarti uscire fuori dal giardino? Non sia mai detto!” “Come non sia mai detto? Allora io non posso avere un attimo di libertà nemmeno nei momenti belli? Tu non sei un padrone, sei uno schiavista!” “Coda mozza o Carneade, come più ti aggrada, smettila con le parole grosse. Io non sono uno schiavista. Sono solo un padrone che ti vuole bene e si preoccupa per te. Se ti lasciassi uscire da solo con Bella lo sai a quanti 159 pericoli potresti andare incontro con tutto quello che succede? E poi chi la conosce questa Bella? Dove vive? Con chi vive? E‟ veramente seria o potrebbe portarti per cattive strade? E‟ giovane e bella. Tutta questa bellezza poi? Tu qualche annetto in più ce l‟hai. Non si sa mai!” “Per piacere, preoccupati degli anni tuoi! Tu pensi che noi cani ci comportiamo come voi uomini? Che badiamo alla differenza d‟età? Noi badiamo all‟efficienza! Non so se sono stato chiaro. Io, nonostante l‟età, lo sono ancora e come”. “No? Scusa e quando vi annusate cosa fate?” “C‟è annuso e annuso. Quando ci annusiamo con il naso soltanto 160 significa un semplice saluto. Quando ci annusiamo diversamente vuole essere una conoscenza un po‟ più approfondita e poi…Dio provvede. Noi cani andiamo subito al sodo, se è il caso. Pure voi vorreste andare subito al sodo. Voi invece vi annusate più a lungo solo per convenienza, perché vi reputate esseri intelligenti, educati e sensibili. Ma gli stupri, le violenze sessuali, addirittura gli omicidi siete voi a farli. Noi cani mai!” “Ma che discorsi fai? Per una sparuta minoranza che compie queste nefandezze, ci metti tutti nello stesso calderone. C‟è una differenza abissale tra gli umani, e quando dico umani includo anche le donne, come me e gli animali come te. Noi per arrivare “al sodo” come dici tu, dobbiamo essere innamorati, altrimenti non se ne fa niente. Tu, invece, la prima Bella che incontri diventa 161 l‟amore eterno. Quanti amori eterni hai avuto, pur restando in questo giardino? Vogliamo fare la conta?” “Quale conta? Gli incontri cui ti riferisci sono stati amori passeggeri, li chiamerei simpatie. Gli amori a pagamento di voi uomini dove li metti? Adesso è un‟altra cosa. Bella mi piace sul serio, di lei posso dire di essere innamorato. Tu mi hai visto parlare con lei una sola volta, ma ce ne sono state tante altre e, guarda caso, è scoppiato l‟amore. Vorrei che vivesse sempre con me, in questo giardino, anche se la cuccia è un po‟ stretta”. Sono commosso. Un amore così grande non lo avevo mai visto ed 162 in un impeto di generosità e di entusiasmo: “Potrei sfidare le ire di mia moglie e farti vivere in giardino il tuo grande amore. Ad una condizione. Se mi dici che l‟amore degli uomini è più profondo di quello degli animali”. “Tu non sei un padrone onesto. Tu sei un prevaricatore e un impostore. Tu sai che non è così. Potrei anche farlo per interesse, ma la mia etica e la mia dignità dove le metti? Piuttosto rinuncio a Bella”. “Bravo, Carneade. Non ti smentisci mai. Te la meriti proprio una bella passeggiata con la tua bella. Eccola che arriva”. 163 Gli apro il cancello del giardino e Carneade schizza via come un innamorato al suo primo appuntamento. Si affiancano, dopo essersi ben bene annusati, e si avviano verso…Mi fa tenerezza vederlo scodinzolare con la sua “coda mozza”. - 164 Marcia indietro della Gelmini. La riforma della scuola slitta al 2010. Si credeva, ma non è così. Lo slittamento vale solo per l’Università e la scuola superiore. Grazie alla lotta degli studenti ha dovuto fare un passo indietro. Per la scuola elementare nulla è cambiato rispetto a quanto previsto: “maestro unico” o maestro prevalente” a partire dal prossimo anno. Ritorna il maestro “tuttologo”,probabilmente affiancato da esperti pagati ad ore. Ritornano mercificazione e precariato, con tutto quello che ne consegue. 165 A domanda Carneade risponde… Stamattina mi sono alzato alla stessa ora per preparare il caffè. Dietro i vetri del balcone della cucina c‟è Carneade che li gratta per attirare la mia attenzione. Io faccio finta di non sentirlo e di non vederlo perché mia moglie ieri sera è tornata da Roma e non vorrei incorrere nella sua ira perché, appena massi i piedi in casa, disse: “Qui qualcosa non è andata come avrebbe dovuto e come avevo ordinato. Sento una strana “puzza” appena appena camuffata da qualche deodorante da quattro soldi. Tu sai a cosa mi riferisco. Sono stanca e non mi va di indagare e soprattutto di litigare…” 166 Cercai di farle capire che i suoi desideri erano stati rispettati e lei: “Ordini e non desideri! Quando parlo sono sempre molto chiara”. E se ne andò difilata nella stanza da letto per un salutare riposo. Quando più tardi scendo in giardino di Carneade si sono perse le tracce. Mi spavento e penso subito al peggio. Mi appresso alla cuccia e non avverto il suo solito ronfare. “Che fine ha fatto? Che abbia saltato la staccionata?”, mi domando e nel frattempo do un colpo molto forte sul tetto della sua cuccia non per fargli un dispetto qualora fosse dentro, ma per rabbia contro di me per averlo ignorato quando grattava contro i vetri del balcone. 167 Non l‟avessi mai fatto! Carneade salta fuori dalla cuccia con gli occhi iniettati di sangue e quasi mi si scaglia addosso, abbaiandomi contro: “Come ti permetti di colpire il tetto della mia casa? Ne ho viste di persone maleducate, ma come te nessuna e non solo per il gesto testé commesso, ma soprattutto per aver fatto finta di non avermi sentito quando stavi in cucina. Inqualificabile!” Visto che non mi ha aggredito, prendo un po‟ di coraggio e gli rispondo: “Prima di tutto la cuccia non è tua, ma mia perché l‟ho comprata con i miei soldi. Semmai ce l‟hai in prestito, neppure in affitto. E poi quando avresti subodorato che avrei fatto finta di non sentire 168 la tua presenza. Ti dimentichi troppo spesso che sono un po‟ sordo…” “Non fare il finto tonto. Tu hai solo paura di tua moglie. Più passa il tempo e più diventi il suo schiavo e, mi sembra, nemmeno preferito. Un uomo con i “coleos”, come ami chiamarli tu, si farebbe rispettare a prescindere…” “Carneade. Questi sono coleos miei e non ti permetto di intrometterti in fatti che non ti riguardano. Ti ho chiesto per caso come è andata con Bella? A proposito come è andata?” “Ma davvero, caro padrone e signore, stai rincoglionendo. Mi sembri Berlusconi. Prima affermi una cosa e poi ti smentisci anche 169 se in piccole cose. Si vede che è un buon docente”. “Anche tu la scuola ce l‟hai sempre nella testa. Non è che mi hai letto nella mente? Sai che…” “E‟ inutile che continui. So che la riforma della scuola della Gelmini è slittata al 2010. Sei contento, eh?” “A dire il vero ho solo sentito la notizia per radio, ma non ne conosco i contenuti. Mi devo informare meglio. Se fosse solo lo slittamento sarebbe poca cosa in fondo”. “Ti sei posto una bella domanda. Cosa c‟è in fondo, sul serio? Te lo posso dire in maniera un tantino volgare? E‟ tutta una presa per il c…o!” 170 “Carneade, come ti permetti? Ci troviamo su di un blog serio. Anche il semplice fatto che qui si scrive “coleos” e non “palle” ti dovrebbe far riflettere sulla serietà del blog. Mi sembra, però, che tu mi nasconda qualcosa”. “Eh, si, caro padrone. La tanto strombazzata marcia indietro della Gelmini o del governo, proclamata dai sindacati, perfino da Epifani nel comizio di Roma, anche se ha parlato di una mezza marcia indietro, e dai partiti d‟opposizione, dov‟è? La Gelmini ha dichiarato categoricamente che non c‟è stata alcuna marcia indietro. La legge 133 è rimasta inalterata. Si, uno slittamento c‟è stato, ma solo per la scuola superiore e per l‟università”. 171 “Mi vuoi dire che per quanto riguarda la scuola primaria, ossia la scuola elementare, è rimasto tutto come previsto dal dl Gelmini? E cioè, 24 ore settimanali, elevabili a 27 o 30 e a 40 per il tempo prolungato e non pieno a richiesta dei genitori? Davvero non cambia nulla. E‟ solo una presa per i fondelli, allora? “Non solo, ma anche in caso di 27 o 30 ore, il modulo scomparirà. Le classi ritorneranno uniche e il responsabile per ogni classe sarà l‟insegnante prevalente, tranne che per la religione cattolica, il cui insegnante sarà il solo garantito. Se poi le ore saranno 24 l‟insegnante prevalente, se lo vorrà, farà anche l‟inglese”. 172 “E‟ un miracolo! L‟insegnante prevalente dovrà ritornare ad insegnare tutte le materie in 24 ore, meno le due di religione, se ho ben capito. Sarà uno stakanovista o un missionario? Infatti, la Gelmini parla sempre dell‟insegnamento come una missione. Vuol dire che se ne intende! Però, mi pongo un problema. Come farà l‟insegnante prevalente a far quadrare i conti? Italiano, matematica, storia, geografia, scienze, costituzione, musica e canto, educazione fisica, disegno, informatica, inglese. Ho dimenticato qualcosa? Quante ore dedicherà a tutte le materie nella settimana? Le potrà insegnare tutte o in una settimana farà italiano, matematica, storia, geografia e, saltando la successiva per queste discipline, nell‟altra insegnerà scienze, costituzione, musica e canto, inglese, informatica, sempre che non ne abbia dimenticato qualcuna?” 173 “Così pare. Ma vi è di più. Puta caso che i genitori chiedano 27 o 30 ore, fermo restando che l‟insegnante prevalente rimarrà il solo punto di riferimento dei bambini, e la ministra ci ha tenuto a sottolinearlo ancora una volta per TV, altri insegnanti potranno affiancarlo nella sua opera immane, per esempio, inglese, informatica, educazione fisica, musica e canto, i quali (i docenti affiancatori) saranno retribuiti ad ora, ossia non in misura uguale allo stipendio dell‟insegnante prevalente, ma solo per le ore che riusciranno a fare”. “Che mi dici! Potrebbe verificarsi che, poiché ci sarà un esubero di insegnanti, quelli già di ruolo potrebbero vedersi decurtare il loro stipendio perché non riuscirebbero 174 a completare l‟orario di 24 ore settimanali o dovrebbero chiedere il part-time? I famosi diritti acquisiti? I contributi per la pensione diminuirebbero e, quindi, anche la pensione subirebbe poi un notevole abbassamento? Non ho capito bene!”. “C‟è poco da capire. Tutte le ore fatte da docenti non prevalenti, sic 174tanti bus rebus, dovrebbero subire questa infausta sorte. Oppure…” “Oppure?” “Oppure queste nuove figure di docenti non diventeranno mai di ruolo, perché potrebbero essere esterni e pagati solo per le ore fatte compatibilmente con la quantità di budget del fondo d‟istituto. Mi pare un‟assurdità”. 175 “Carneade, dove hai imparato tutte queste cose? Mi sembri un esperto come non lo sono neanch‟io pur avendo insegnato nella scuola elementare. Ti devo dire che non mi auguro mai e poi mai una scuola di questo tipo. Altro che meritocrazia! E‟ solo una forma di “nuova schiavitù”, se così dovesse diventare la scuola, perché i docenti, una volta esauritisi questi che ci sono, non potendo essere messi alla porta sic et simpliciter, i nuovi padroni diventerebbero i capi d‟istituto”. “E bravo il mio padrone! Ti devo dire la verità? Io non sono contro i dirigenti, per principio, perché ogni settore deve avere il responsabile e l‟organizzatore. Solo un dubbio atroce mi assale: con questa classe politica e sindacale possiamo essere certi che anche i dirigenti non siano uguali?” “Non ho arrivare?” capito dove vuoi 176 “Come sei duro di comprendonio! Sei sicuro che non ci sarà lo scambio di voti? Cioè, i dirigenti, se proprio non faranno lo scambio di voti, non avranno un occhio particolare per parenti e affini, amici e parenti degli amici? Insomma il clientelismo non si sposterà nella scuola come già avviene in politica? Non potrebbe verificarsi che per esempio si diventi insegnante come la Carfagna, Gelmini, Prestigiacomo, Brambilla, ecc. sono diventate ministre e sottosegretarie?” “Carneade, sei sporcaccione! Fila cuccia!” un grande nella tua 177 Gambe fredde e pesanti, specialmente se si resta fermo per molto tempo. Respiro affannoso, quando si sale le scale, quando si fa una salita o si porta dei pesi. Si ha l’impressione, però, di controllare la capacità vitale dei polmoni, nel senso che controllandomi si può diminuirlo. Respiro regolare interrotto durante la notte e in posizione supina di spasmi, quasi con regolarità. Si urina spesso quando sto in casa , molto meno se in campagna o all’aperto. Durante la notte ci si sveglia qualche volta per urinare. Bruciori alla vescica, specialmente dopo il pranzo durante il pisolino. Il bruciore tende a scomparire alzandomi. Senza occhiali si vede male…. Dolori muscolari diffusi. Non sono acciacchi continui, ma nel tempo. Sono vecchio!..o per attenuarne gli effetti, anziano. Essere anziani non è poesia: spesso è costrizione, impossibilità a fare. E’ tristezza, solitudine… La vecchiaia, tuttavia, non è essa stessa una malattia, come invece sostenevano gli antichi (“Senectus ipsa morbus”- TERENZIO), e come molti continuano a credere. E’ però vero che negli anziani vi è una somma di effetti, dati dal cumulo di malattie: per citare ancora i latini: “Multa senem circumveniunt incommoda”, vale a dire “Un vecchio è sottoposto a molti acciacchi“ . Quello che mi fa riflettere, anche con un senso di invidia, il modo col quale vivono la vecchiaia le donne. Le riflessioni sulla capacità delle donne a trascorrere la vecchiaia meglio degli uomini ,mi incuriosisce. 178 Carneade non vuole fare i conti con gli anni che passano… Carneade non è stato bene in questi ultimi tempi. Da prima di Natale. L‟ho visto quasi improvvisamente perdere la sua vivacità, il suo spirito critico, la sua lucidità. Si rintanava nella sua cuccia e vi rimaneva in silenzio, quasi non esistesse. Le mie discese in giardino che avevano lo scopo di informarmi sulla sua salute erano del tutto inutili: Carneade non mi rispondeva, raggomitolato nella sua cuccia. Mi sono davvero preoccupato e l‟ho fatto visitare più volte dal veterinario, il quale ogni volta mi diceva, pensando di non essere capito da Carneade: “Perché si preoccupa tanto, professore (ancora mi chiamano prof. invece di signore o di maestro). Essendo avanzato negli 179 anni com‟è, è naturale che le sue difese immunitarie si siano abbassate e basta un po‟ di cimurro a procurargli “acciacchi” di un certo peso. E‟ giù di forma. Piano piano si riprenderà. Adesso gli diamo una bella cura e ritornerà attivo e pimpante (!?) come prima”. Ma il tempo passava e Carneade continuava a rimanere per intere giornate nella sua cuccia. Solo all‟ora di pranzo ne usciva per “papparsi” le cibarie quotidiane, leccandosi la ciotola fino in fondo come sempre. “Che sia un buon segno?”, mi dicevo. “Se l‟appetito non gli è passato le speranze che si riprenderà presto non sono infondate”. Ma mi preoccupava il suo silenzio. Ormai con me non parlava più. Ero preoccupato e sono ancora preoccupato: Carneade non si fa vedere, né sentire. 180 Stamattina, come al solito, mi sono alzato presto e sono venuto in cucina per preparare il caffè per me e mia moglie che ancora poltrisce nel letto e ronfa saporitamente. Non guardo neppure fuori, tanto Carneade poltrisce anche lui nella cuccia. Mentre sono tutto intento a preparare la macchinetta del caffè sento graffiare contro il vetro e chi ti vedo con mia somma meraviglia, ma anche con gioia? Carneade! Sfidando le ire di mia moglie, che però durante la sua malattia non gli è stata mai ostile, l‟ho fatto entrare in cucina. “Coda Mozza, che piacere vederti dopo tanto tempo. Sai che mi hai fatto preoccupare?” “Perché non mi chiami Carneade? Io sono Coda Mozza solo per i miei simili. Per te sono Carneade e ci tengo”. “Carneade, difficile? ricominci a fare Tu sai che mi il fa 181 piacere vederti in buona salute, ma non fare sempre il bastian contrario. Era solo un saluto affettuoso, fuori dalle formalità”. “Con me non si deroga. Mi hai dato il nome di Carneade e Carneade mi devi chiamare. Tu spesso dici “nomen omen”. Non ci crederai, ma tra i miei amici sono considerato un po‟ filosofo”. “D‟ora in poi ti chiamerò sempre Carneade, ma adesso dimmi come stai”. “Non proprio bene bene. Le gambe… “Le zampe, Carneade. Le zampe…” “Le zampe mi traballano un po‟, la testa è ancora un po‟ confusa, mi sento deboluccio, mentre nelle orecchie si è annidato uno sciame di api che mi frastorna non poco. Però, tutto sommato, posso dire che il peggio è passato, nonostante quel menagramo del 182 veterinario che ha avuto da dire sulla mia età”. “Ma no. Voleva soltanto scherzare. A proposito, hai detto di sentire degli strani rumori nelle orecchie. Vuoi vedere che anche i cani soffrono di acufeni? Sono proprio curioso di saperlo. Lo devo chiedere al tuo amico veterinario. Questi rumori ti danno fastidio?” “Fastidio! Un fastidio enorme. Uno strano fastidio. Pensa che mi sembrava e mi sembra ancora di avere un tappo alle orecchie che non mi fa sentire i suoni e le voci in modo chiaro e forte come una volta. Non sentivo neppure Bella (per chi non lo sapesse Bella è stata o è la fidanzata di Carneade, una cagnetta tutto pepe) quando passava di qua per salutarmi. Tanto è vero che non viene più perché si è sentita trascurata. Valle a capire le donne!” 183 “Le femmine, Carneade! Le femmine appartengono agli animali. Le donne agli uomini. Ma non ci fermiamo alle quisquilie. Io quando vado dal medico di base e gli dico di non sentirmi bene, che avverto una debolezza generale, che sono “aggredito” da dolori e doloretti per tutto il corpo, che cammino con una certa difficoltà, ecc.ecc., sai cosa mi risponde tanto per consolarmi? E‟ l‟età! Che non sia anche per te l‟età, perché qualche annetto sulla groppa ce l‟hai anche tu?” “Ma quale età! Io sono sempre stato sano come un grillo. Adesso improvvisamente per l‟età, e poi io sono ancora giovane a differenza di te, appena appena raggiungo i venti anni, mi devo sentire addosso tutti questi disturbi? Ma dai! Stai dicendo solo stupidaggini”. “Anche tu come me rifiuti le conseguenze dell‟età. Carneade, ci dobbiamo rassegnare. L‟età è una 184 brutta bestia. Sai cosa dicevano i romani a proposito della vecchiaia? “Senectus ipsa morbus est!”. Se non conosci il latino, te la traduco pure: “La vecchiaia stessa è una malattia”. “Così dicevano i romani? E tu ci credi? Con tutti i progressi che la medicina ha fatto da duemila anni a questa parte tu credi ancora a quello che dicevano i romani? Sei un po‟ arretrato, caro padrone! Nonostante le cavolate dei romani, io mi sento e sono ancora giovane e, se passasse Bella, te lo dimostrerei”. “Caro amico mio, Bella non passa più. Mettitelo bene in testa. Anche a lei la tua “vecchiaia” procura un certo fastidio, per non dire di peggio. Sai che cosa ha detto un‟attrice non proprio giovanissima e molto navigata, mi pare Lory del Santo, qualche sera fa in TV? “Io non ho pregiudizi verso gli uomini anche molto più giovani di me, anzi li preferisco, 185 perché…”. Perché, caro Carneade, anche Bella preferisce i cani giovani…” Carneade esce di furia dalla cucina e va a rinchiudersi nella sua cuccia. Chi sa per quanto tempo ci rimarrà a rimuginare sulla sua età, questa volta? 186 L’autore fa esercizi di solitudine,intesa come catarsi per realizzare l’allontanamento dagli oggetti sociali ed economici proposti. Il tentativo è vano,perché subito viene richiamato alla realtà che gli impedisce di scegliere la “desertica realtà”. Emergono con tutta evidenza i problemi di sempre:l’incapacità di comunicare,l’indifferenza degli altri al confronto, l’esigenza di sfogarsi. Emerge la tendenza ad essere padrone. Ma chi può capirlo se non quello che è stato a contatto per tutta la vita:se stesso. Il proposito ,manifestato inizialmente,di non parlare più di politica è compromesso. Appare la vita in tutta la sua crudezza: la riforma Gelmini,e la disfatta del PD in Sardegna,in primis. Ma è sulla riforma Gelmini lo sfogo più amaro, non solo per il modo con il quale essa è stata realizzata, senza un dibattito culturale con i diretti interessati. I concetti fondamentali del rapporto pedagogico ( scuola famiglia, scuola discente, scuola istituzioni ) sono solo un ricordo. Una politica dominata dal potere, suddita del più forte, ..valori e principi manomessi: le conseguenze non potevano essere diverse!.... 187 188 Carneade tra sociologia... psicologia e Il freddo di questi giorni, aggravatosi in me anche per la delusione che mi sta dando la politica, di cui non voglio più parlare, mi ha costretto a scendere in giardino solo per dar da mangiare a Carneade e fargli un rapido saluto. Questa mattina, invece, sempre molto presto per via della mia insonnia, lo vedo davanti al balcone della cucina e lo lascio entrare dopo avere ben bene chiuso la porta perché mia moglie non si svegli. Non lo aveva fatto nei giorni precedenti, stamattina si, stranamente, come se avvertisse la mia esigenza di “sfogarmi” o quanto meno di comunicare a qualcuno i pensieri che mi ronzano nella mente. 189 “Carneade, che cosa fai? pure nella mia mente?” Leggi “Caro padrone, sei davvero ignorante! Non hai mai saputo che noi cani abbiamo una sensibilità superiore a voi uomini? Per esempio noi avvertiamo addirittura molto prima che avvengano anche i terremoti. E vuoi che non mi accorga quando qualcosa ti rode dentro solo guardandoti in faccia?” “Innanzitutto mi congratulo con te per l‟uso del congiuntivo. Hai visto che significa parlare con un intellettuale come me? Poi ti ringrazio per avermi tacciato di ignoranza ed infine mi fa piacere che tu sappia cosa passa nella mia testa solo guardandomi in faccia”. 190 “Tu sei un libro aperto... Solo che non so cosa ti frulla nel cervello. Se ne vuoi parlare o “scaricarti la coscienza”, come preferisci, resto qui in religioso silenzio”. “Come già sai, io non sono mai sicuro di quello che penso e dico. Poiché nella mia testa passano pensieri e idee strane o strambe, mi farebbe piacere confrontarmi con un mio simile, ma poiché sono anche convinto che si finirebbe a “pesci in faccia” ti ringrazio per l‟offerta di ascolto”. “Allora sono soltanto un ripiego? Padrone mio, davvero in questi ultimi tempi mi sembri un po‟ rincitrullito, scusami se te lo dico. Prima ti congratuli con me e poi mi ritieni di basso rango, un cane né più, né meno. Sai che ti dico? Me ne vado nella mia cuccia e tu trovati un interlocutore degno di te”. 191 “Ma no, hai capito male o sono stato io a non farmi capire. Preferisco te per una semplice ragione. Poiché il mio ragionamento è bislacco solo tu puoi capirlo conoscendomi da una vita. Tu resti il mio cane preferito o, se ti fa piacere, il mio interlocutore preferito”. “Abbasso il cane e l‟interlocutore, allora! ascolto”. viva Ti “Gli ultimi avvenimenti mi hanno indotto ad una riflessione che ritengo consona ai tempi che viviamo. E‟ un po‟ azzardata, sopra le righe per intenderci, ma credo che, tutto sommato, possa reggere anche alle critiche più feroci che potrebbero anche non esserci, se nessuno mi prende in considerazione. La politica oggi…” “Ah, ah, ah, caro padrone! Non avevi promesso che di politica non avresti più parlato? Un po‟ di coerenza, dai!” 192 “No, no! E‟ solo lo spunto per la mia riflessione. Al contrario, vorrei fare un po‟ di sociologia o psicologia del tutto personale, senza alcuna base sperimentale o scientifica. Tutto ho fatto, anzi niente, meno che meno studiare sociologia o psicologia. Insomma si tratta di questo. Dopo la “disfatta” da parte del PD in Sardegna, mi sono addentrato in una riflessione molto particolare, raffinatissima, ma non so quanto valida. Ho fatto un parallelo tra la riforma della scuola primaria, elementare, della Gelmini e gli italiani. La Gelmini ha battuto il tasto della sua riforma su di un aspetto particolare: il punto di riferimento dei bambini nel maestro unico.” “Sembra che abbia avuto ragione se tanti italiani sono d‟accordo con lei. Perfino il parlamento ha votato la sua riforma, seppure attraverso la fiducia. E non dimenticare che i nostri 193 parlamentari sono i più seguiti, almeno quelli della maggioranza, perché sono i più intelligenti e preparati. Non solo, ma si sono immedesimati nei bambini e hanno consapevolmente votato a favore del dl Gelmini. Il sen. Paravia, non lo dimenticare, ti ha mandato addirittura una e- mail dicendoti di aver letto attentamente il dispositivo di legge e lo trovava ottimo, quindi lo avrebbe votato senza se e senza ma. Come vedi sei in minoranza”. “So di esserlo, ma il mio non riguarda il dl Gelmini, ma l‟analogia tra il punto di riferimento della Gelmini e il punto di riferimento degli italiani. Lo sapevo già che il mio ragionamento è complicato, ma lasciami proseguire. La Gelmini su questo suo assunto ha creato l‟impianto riformistico della scuola primaria. Allora io ho fatto un ragionamento che riguarda me stesso e che forse potrebbe 194 riguardare tanti altri italiani, anche quelli che oggi votano per la destra, anzi per Berlusconi. Come si potrebbe pensare, anzi non pensare, io non avuto punti di riferimento precisi. Non li ho avuti nei riguardi dei miei genitori, cui ho voluto un mondo di bene. Sono stati i miei punti di riferimento solo affettivi, ma non culturali, intellettuali, sociali, economici, perché guardavo oltre al mestiere di mio padre, muratore, e al lavoro di mia madre, casalinga. Non è stata la chiesa, eppure ho frequentato il seminario, perché mi sono nati tanti di quei dubbi anche sull‟aldilà e sulla sua missione sulla terra che mi trascino dietro una montagna di difficoltà anche di natura psicologica. Non è stata la famiglia, quella che mi sono creata, cui sono legatissimo e cui voglio un bene profondo, non è stata la politica, cui pure ho 195 creduto, ma da cui ho ricevuto delusioni infinite. Insomma, nessun punto di riferimento, eppure sono qui a ragionare e riflettere” “Evidentemente, tu sei una specie di anarchico, se vuoi un qualunquista, meglio un egoista, che non credi in nulla se non in te stesso. Sei un escluso, un diversamente abile, una parvenza di uomo, non un uomo completo, con i “coleos” come ami ripetere”. “Quando mai ho detto di avere i coleos. Lo so da me di non averli e di mantenermi sempre in superficie nei miei ragionamenti, ma se mi lasci finire probabilmente riesco a farmi capire meglio. Ragionando ragionando riesco anche a stabilire che non esiste un punto di riferimento unico. Per esempio il maestro unico è solo una favola, una presa in giro, una fanfaluca, un ricordo e una nostalgia, tutte cose campate in 196 aria per fregare la gente. Io non ho avuto un maestro unico. Anche ai miei tempi i maestri cambiavano da un anno all‟altro vuoi perché si veniva facilmente bocciati vuoi perché si moriva anche allora più di frequente di quanto si creda, vuoi perché i maestri venivano trasferiti in altre sedi. Già in famiglia il punto di riferimento non è stato mai unico. Tra mio padre e mia padre non sempre le idee anche su di me coincidevano. Mia madre voleva che diventassi sacerdote, mio padre no. L‟unico figlio maschio doveva continuare la specie secondo mio padre. Mia madre voleva il sacerdote in famiglia per un riscatto sociale e morale. Ebbe ragione mia madre in prima battuta, poi ebbe ragione mio padre perché io, mea sponte, abbandonai l‟abito talare non ancora “sacerdos in aeternum”. Non volevo fare il maestro. Erano altri i miei sogni. In un certo senso sono stato “costretto” a farlo. Oggi i bambini si trovano 197 ad avere molti più punti di riferimento di me sia nella famiglia che fuori. La famiglia si è allargata con padri, madri, nuove mogli e nuovi mariti per papà e mamma, nuovi fidanzati, ecc., mentre anche nella scuola si aggirano tante figure di insegnanti perché i tempi sono cambiati. Sono frastornati? Non mi sembra. Siamo come prima con qualche difficoltà in più che deriva da altre forme di conoscenza, di interventi o, come si dice oggi, dalla globalizzazione non solo economica, ma anche sociale e culturale”. “E allora?” “Lasciami respirare un attimo! Però, i vecchi stereotipi sono duri a cadere. Tutti sembrano avere nostalgia del passato. Solo bei ricordi. Nessuno si ricorda invece delle guerre, della fame, delle violenze, dei ricchi di allora e dei poveri che più poveri 198 non si può, della mafia, della camorra, di Riina, di Cutolo, delle cupole massoniche, della più famosa P2, degli scandali, delle tangenti, e chi più ne ha più ne metta”. “La conclusione? Non mi sembra che tu ci stia arrivando non solo, ma non mi sembra neppure un ragionamento originale il tuo. Non c‟è nessuno che non sappia quello che stai dicendo in modo così arraffazzonato”. “Si, forse hai ragione. Ho parlato troppo e giungo immediatamente alla conclusione. A me sembra che gli italiani non si siano affrancati da questa sorta di vassallaggio psicologico”. “Non ti capisco. Dove vuoi andare a parare?” “Adesso vogliono, come ha indicato la ministra Gelmini (lei sembra che l‟abbia trovato), anche loro 199 un punto di riferimento forte e determinato: Berlusconi!” “Che Dio te la mandi buona!” 200 Si è vecchi!..o ,per attenuarne gli effetti, anziani. Essere anziani non è poesia: spesso è costrizione, impossibilità a fare. E’ tristezza, solitudine… La vecchiaia, tuttavia, non è essa stessa una malattia, come invece sostenevano gli antichi (“Senectus ipsa morbus”- TERENZIO), e come molti continuano a credere. E’ però vero che negli anziani vi è una somma di effetti, dati dal cumulo di malattie: per citare ancora i latini: “Multa senem circumveniunt incommoda”, vale a dire “Un vecchio è sottoposto a molti acciacchi“ . Quello che ci fa riflettere, anche con un senso di invidia, il modo col quale vivono la vecchiaia le donne. E la realta? Nel cervello frullano altri pensieri. Sarà una mania professionale : riflessioni sempre sulla scuola. Le prescrizioni per il prossimo anno hanno bocciato il “maestro unico” Solo il 7% si è dichiarato favorevole. Ma i tagli restano e sono pesanti: si prevedono fino a 42000 docenti in meno. Una tentazione: condividerne il progetto… Ma non sarà forse che il “pensiero unico” si sta impossessando di ognuno di noi? Non è forse l conoscenza compassionevole dei processi sociali ed economici che ci rende capaci di accettare le ragioni dell’altro? il nuovo orizzonte destabilizzante, l’esperienza scomoda, ci può far perdere di vista le ragioni “vere” del nostro riflettere…. 201 Carneade di... contestatore a favore E‟ da parecchio che non mi faccio una bella chiacchierata con Carneade: questi ultimi tempi sono stati un po‟ convulsi per me tra malattie varie, influenza, mal di gola, tosse, presentazione del libro “Nonnofavolando” nel Centro Culturale Pratole di Bellizzi, nipotini, ecc. Non sono riuscito assolutamente a fermarmi nel giardino, anche a causa del vento e del freddo, se non per “porgere” la ciotola con il cibo a Carneade. Stamattina è una bella giornata e mi è venuta voglia di fare quattro chiacchiere con lui. “Ciao, Carneade, come va? Ti vedo bene in salute e mi fa veramente piacere. Gli acciacchi di qualche 202 mese fa scomparsi”. Con una risponde: sono freddezza interamente strana mi “Di quali acciacchi parli? Dei tuoi, perchè gli acciacchi appartengono ai vecchi e qui l‟unico vecchio sei tu. Per cortesia, pensa agli acciacchi tuoi”. “Carneade, lasciatelo dire: sei disgustoso! Tu sputi nel piatto in cui mangi. Non tieni presente neppure chi te lo porge il piatto”. “E dai con questa storia del piatto. Abbi pazienza. Non te l‟ho chiesto io di darmelo. Se non ti fa piacere, posso anche andarmene. E guarda che lo faccio ben volentieri se così vuoi. Basta che 203 me lo dica. Mi sono seccato davvero di questo continuo ritornello del piatto in cui mangio. Se vuoi saperla tutta, te la dico. Tu pensi che siamo noi cani a chiedere di essere “adottati”. Siete voi uomini che avete bisogno di noi: spesso non avete nessuno che vi faccia compagnia o qualcuno su cui riversare il vostro egoistico affetto o amore, come siete soliti dire, per cui cercate un animale da accarezzare e coccolare. Amate gli animali? Ma quando mai, se appena potete li abbandonate e li ammazzate. La proposta di mettere nelle mani dei sedicenni la doppietta quale significato ha, secondo te?” “Carneade, stamattina sei in vena di ramanzine. Non ti ho mai sentito fare un discorso così lungo. Di me puoi dire tutto e il contrario di tutto, ma mai che io ti accarezzi e ti coccoli, né che io approvi la doppietta nelle mani 204 dei sedicenni. Ti voglio bene come ne voglio a tutti gli animali, ma è anche vero che sono un carnivoro. Per cui…” “Come volevasi fondo. Allora “adottato”?” dimostrare, perché mi in hai “Cosa avresti fatto tu se ti avessero “portato” un cucciolo di uomo? Sicuramente lo avresti adottato come spesso è avvenuto anche in natura. Io, avendo a disposizione un giardino, ho fatto questa scelta. Poi mi sono affezionato a te, ma nei limiti…” “Devo riconoscere che perlomeno sei onesto. Ne sento tante in giro dai miei amici cani. Ma tu non sei venuto giù per parlare di cani. Nel cervello ti frullano altri pensieri. Ormai ho imparato a conoscerti bene”. 205 “In verità, avendo pochi amici con cui parlare di certi argomenti, anche perché molte volte non navighiamo sulla stessa onda, mi piace parlarne con te. Sulla scuola, per esempio, avrei un sacco di cose da dire alla luce delle ultime novità”. “Credendo che io sia d‟accordo con te. Può darsi, ma come ben sai anch‟io sulla scuola ho idee ben precise”. “Incomincio io? Bene. In questi ultimi tempi sono avvenute varie cose: scelta dei genitori sull‟organizzazione della scuola per i loro figli, promesse fatte da parte del premier, disposizioni della ministra della P.I. Andiamo con ordine. I genitori che hanno scelto “l‟insegnante unico” per i loro figli sono solo il 7%, mentre il 90% di essi ha scelto le altre opzioni. Pensa che nel Sud, in cui il tempo pieno era ed è al 15% 206 circa, la richiesta dei genitori è stata per un ulteriore 35%, mentre al Centro a al Nord, in cui era ed è abbastanza diffuso, è aumentata per un ulteriore 20%, a significare che la riforma della Gelmini è stata rigettata al mittente quasi in toto. Il premier, tempo fa, si pronunciò a favore di un aumento di tempo pieno su tutto il territorio nazionale, quindi anche per il Sud. Cosa è successo nel frattempo? Che il ministero della P.I. ha emanato un decreto interministeriale in cui si dispone che si dia corso a tutte le parti della riforma che riguardano l‟anno scolastico 2009/10 con tagli alle classi e ai docenti. Si prevedono tagli di insegnanti per circa 42000 docenti e 20000 personale ATA e addirittura 245 presidi in tutta Italia. Naturalmente è il Sud a subire la penalizzazione più pesante con il 40% di tagli. Le regioni interessate sono la 207 Campania, la Calabria, la Puglia e la Sicilia. In tutto questo non sono stati presi in considerazione i precari che non saranno più nominati. Come vedi il danno è enorme per tutta la scuola: la scuola primaria o elementare, perderà oltre 10000 docenti a fronte di un incremento di oltre 4000 alunni. Ti pare logico ed economico tutto questo?” “Cosa vuoi che ti dica? Io sono sempre del parere che gli amministratori, ossia il governo, ne sappiano di più di un semplice cittadino, per di più pensionato, come te, per cui non vedo la tragedia di cui parli. Cosa vuoi che siano 42000 docenti e 20000 ATA in meno in una scuola che è costituita da oltre un milione di lavoratori: è l‟azienda più grossa del Paese”. “Allora tu Berlusconi?” sei d‟accordo con 208 “Non è questione di essere d‟accordo o meno. Bisogna guardare in faccia la realtà. La scuola è pletorica e bisogna tagliare”. “Non mi aspettavo una risposta simile da parte tua. Mi è sempre sembrato che tu stessi dalla parte dei più deboli: i bambini e i lavoratori tutti. Non è così, a quanto sembra. E neppure ti dà fastidio l‟ultima esternazione del premier: “I disoccupati? Si diano da fare!”. Ti sembra che una persona responsabile possa scaricare con tale cinismo migliaia di persone che hanno perso e perderanno il lavoro?” “Ma che cos‟è questo lavoro? Voi uomini siete assillati dal lavoro. E‟ una cosa che non ho mai capito”. “E già, perché tu ogni giorno ricevi la ciotola piena di cibo, non una sola volta, senza alcuna preoccupazione. Vorrei vedere se venisse a mancarti cosa faresti”. 209 “Come tutti i cani darei da fare…” randagi. Mi “Anche aggredendo i bambini?” “Come dite voi uomini? “Mors tua, vita mea”. La vita è lotta continua. E poi perché dici che io non lavoro? Faccio la guardia al tuo giardino e sto sempre da solo. Quasi quasi ti dico che il premier mi è simpatico. Per esempio, sono convinto che i suoi cani, che sono in tanti e si fanno compagnia, non solo mangiano benissimo più di due volte al giorno, ma vengono anche accarezzati e coccolati da lui, dai figli e da Veronica”. “Non sapevo di avere una serpe in seno. Caro Carneade, da un po‟ di tempo non ti capisco più. Non sei contento di stare in questo giardino? Una via d‟uscita c‟è: 210 raggiungere Arcore. Io più di un cane non posso avere. Mi mancano le risorse. Tu non hai bisogno di ragionare: anche tu come tantissimi altri italiani segui il “pensiero unico”. Non ti resta che Arcore. Sicuramente staresti meglio come stanno meglio gli italiani, compresi i disoccupati e i precari della scuola. Sei libero!” Gli apro il cancello e salgo in casa. Il cancello è rimasto aperto per lungo tempo, ma Carneade è ancora in giardino. ì 211 Varato il piano casa: si potranno elevare le cubature del 20% elevabili fino al 35% se la ricostruzione avviene con i criteri di efficienza energetica ,di miglioramento della qualità estetica e di modernizzazione degli edifici. Si potranno inoltre demolire e ricostruire immobili. Una tassa fissa del 20% a chi affitta casa. Il terremoto dell’Aquila, con la caduta di buona parte degli edifici del centro storico, ha fatto ripensare il piano. Non è la prima volta che avviene. Dopo lungo dibattito anche le regioni l’accettano. L’automaticità delle procedure è stata in parte rivista. Vengono esclusi i centri storici e tutte le aree protette, nel rispetto dei piani urbanistici. Sono introdotte forme semplificate e celeri per l’autorizzazione, dalla valutazione ambientale strategica fino a un ricorso allargato alla denuncia di inizio attività. Il piano Viene quindi profondamente modificato rispetto alle intenzioni originarie. 212 Il piano casa per Carneade… Non è una bella giornata, oggi. Il cielo è coperto e le rondini non volano ancora intorno a casa mia come ogni anno di questi tempi. La primavera sembra fare i capricci, ma la ciotola a Carneade non può mancare, nonostante non abbia proprio voglia di scendere in giardino. Il nostro ultimo colloquio è stato un disastro: da allora non ci rivolgiamo la parola! Con questi sentimenti scendo in giardino con la ciotola in mano e, mentre la sto posando accanto alla cuccia, egli esce furiosamente e mi investe con un latrato spaventoso che significa: “Non ti avvicinare alla mia casa”. Stranamente non mi fa paura. Non indietreggio, lo guardo fisso 213 negli occhi e gli dico con durezza, per ristabilire i termini dei nostri rapporti: “Finchè resti in questo giardino, sappi che sei un mio ospite, per cui la cuccia non è tua, ma una specie di casa in affitto, di cui tra l‟altro non paghi neppure il canone. Poi, mi devi spiegare perché assumi questi atteggiamenti così aggressivi che non hai mai avuto prima. E‟ successa qualcosa che io non so?” “Certo che è successa qualcosa di cui tu sembri non renderti conto. La nuova legge sulla casa non ti dice nulla? Berlusconi si che è un bravo governate. Pensa alla gente che non ha la casa, ma anche a chi ce l‟ha dandogli la possibilità di ampliarla”. 214 Mi ero accorto che le simpatie di Carneade stavano cambiando a favore di Berlusconi e contro di me. Del resto nessuno è costretto a “conservare” sempre le stesse idee e le stesse simpatie, neppure i cani, ma vorrei capire meglio perché. “Scusami se te lo chiedo, ma tu lo conosci bene il decreto e non il disegno di legge che il governo si appresta a varare?” “Certo che la conosco bene. Io sono molto attento a ciò che avviene intorno a me al contrario di certa gente che conosco. Chi possiede una casa la può ampliare del 20% in modo da stare più comodi e più a proprio agio in casa propria. E possono essere ampliate anche le verande e le cucce dei cani, che con questa legge ne diventano i proprietari. Io, poi, che vi abito da circa 215 vent‟anni, ormai godo dell‟”uso capione” e la cuccia è già mia”. “Bravo, hai capito tutto. Io proprio no! Toglimi un‟altra curiosità. Ammesso e non concesso che la cuccia sia tua, mi vuoi dire perché la vuoi ampliare? Ormai ci abiti da tanto tempo e non ti ho sentito mai lamentarti. Non ne vedo il motivo!” “Tu non vedi mai nulla. Ho deciso di sposarmi e la cuccia è troppo stretta per due persone”. “Cani, Carneade. Non ti allargare. Tu non sei una persona, sei un cane”. 216 “Cani, persone…Oggi dov‟è la differenza? Non ti accorgi che i cani vengono trattati meglio delle persone, mentre tu ti ostini a creare steccati? Ma in che mondo vivi?” Ciò che mi meraviglia di più è la determinazione con cui Carneade afferma le sue idee. Mi pare quasi di essere io il cane e lui la persona, anzi lui il padrone e io il suo ospite. Ma forse sto sognando. “E poi voglio formarmi una famiglia e mi sembra che forse questo giardino di appena un centinaio di metri quadrati non ci potrà “contenere” tutti, perché io voglio una famiglia molto numerosa e allargata”. “Che significa allargata?” 217 “Siccome la tua non è allargata, non sai cosa significa? Non voglio una sola moglie. Più di una, ma tutte insieme contemporaneamente. Insomma, voglio una specie di harem. Quando incominci i lavori?” “Il decreto non è stato ancora approvato dal parlamento. Ci conviene aspettare ancora un poco anche se vedo che non ti va”. “Certo che non mi va. Con te bisogna sempre aspettare. Mai che fai le cose prima degli altri. Io ho già preso certi impegni e, forte della legge di Berlusconi, da domani qui incominceranno ad arrivare le mie mogli. Come le accolgo? Devo dire di avere ancora un po‟ di pazienza? Sono io a non averne”. 218 “Ti sei dimenticato di una cosa importante. E se un proprietario non ha i soldi come fa ad ampliare la sua casa? E non hai detto che ormai il padrone della cuccia e del giardino sei tu? Quindi, procurati i soldi e allargati. Sono d‟accordo con te. Io soldi non ne ho. Ti dimentichi che sono un pensionato?” “ Ma quante storie e quante sottigliezze. O ti sbrighi o…” “O mi sbrigo o…O che cosa?” “O me ne vado. Mi cerco un altro “padrone”, con il quale faccio patti chiari in modo che anche l‟amicizia possa essere lunga”. 219 Mi accorgo che Carneade è determinato. Credo che la nostra convivenza che fino a qualche giorno fa si poteva considerare soddisfacente si è ormai deteriorata. Tutta colpa di Berlusconi. Non mi resta altro che accontentarlo… Apro di nuovo il cancello e, avendo capito che nessuno è obbligato a stare insieme ad un altro se non vuole, gli dico: “Accomodati! Ti consiglio ancora una volta di andare ad Arcore”. E salgo in casa. 220 Il deleterio elogio della fuga sta per avere il sopravvento.La tentazione dell’evasione può diventare un valore innegabile da ricercare ed esercitare. Il nuovo e il diverso non piacciono. No! Non si rifuggerà mai nel formalismo della vita banale o in una situazione di fuga. Gli esercizi di solitudine sono ancora mezzi incommensurabili di una catarsi solitaria. Ma non occorre un’azione energica per ribellarsi? La realtà comoda e l’abitudine della quotidianità piccolo-borghese impediscono il pieno raggiungimento della propria libertà. 221 Carneade è andato via? Questa mattina, di buonora, mi affaccio sul giardino: sono curioso di sapere se davvero Carneade è partito per Arcore come ieri mi sembrava volesse fare. In un primo momento nel giardino non c‟è anima viva. Non c‟è ombra di Carneade. Poi improvvisamente dalla cuccia salta fuori e mi dice: “Ti aspettavi davvero che andassi via? Resto qui per due motivi: non mi piacciono le avventure con viaggi lunghi e imprevedibili; resto per te che non sai con chi parlare: ti faccio compagnia. Io sono più buono di quanto tu creda”. Rientro in salutarlo! casa senza nemmeno 222 Cambiamento di umore, come al solito…. Tutto nasce dalla gelosia, ovviamente non quella sentimentale, ma dal modo il modo col quale vivono la vecchiaia le donne. Le riflessioni sulla capacità delle donne a trascorrere la vecchiaia meglio degli uomini , induce ad alcune considerazioni,.Per le donne l’orologio della natura è segnato da un evento straordinario ed importante, la menopausa. Esse , pur essendo soggette , come tutti gli esseri umani, a quelle che sono le fasi della vita (nascita, crescita, sviluppo, maturità, declino e morte),con la menopausa entrano in una fase particolare sia dal punto di vista sessuale sia che psicologico. La menopausa, se da un lato, induce nelle donne scarsa attrazione e desiderio sessuale,dall’altro, dal punto di vista psicologico porta un miglioramento della qualità della vita personale. Infatti se nella maternità la donna ha donna ha dimenticato se stessa e si annullata nella famiglia e nel lavoro, la menopausa è un’importante occasione per pensare a se stessa. E’ proprio in questi momenti che essa mette in gioco nuovi progetti e modalità espressive, che la maternità e il lavoro ha frequentemente bloccato con un eccesso di cure per gli altri. L’ “Eros” per le donne si trasforma in nuove occasioni . Il “Tanatos “ della sessualità diventa Vita. L’uomo invece con la capacità permanente di procreare, si rassegna molto difficilmente ad accettare la riduzione delle sue potenzialità. 223 Il terremoto dell’Aquila, l’enorme emozione suscitata nell’opinione pubblica, i risvolti che hanno sulla stampa e sui mezzi di comunicazione radio-televisivi, mettono in secondo piano le riflessioni sui ricordi del passato e fanno emergere i fatti e le emozioni che questi eventi suscitano La prima informazione:10 morti; poi 50 ed ora, ultime informazioni, 249 morti …Man mano che il tempo passa appare in tutta la sua tragicità la realtà dell’evento. Il numero dei morti e dei feriti non riflette l’importanza dei sismi, perché può essere imputabile a cause indipendenti dell’entità di questi ultimi. Il ricordo va subito a quello disastroso e di ben più ampie proporzioni a quello del 23 novembre nel 1980 in Campania. A tutto c’è rimedio: ancora una volta vi è l’opera salvifica del “capo”.Non è stato lui che ha salvato Napoli dalla “monnezza”? 224 Carneade forse si è ricreduto. O mi sbaglio? Stamattina, come al solito, mi sono alzato presto: soffro d‟insonnia? E‟ un‟abitudine? L‟una e l‟altra cosa non mi scendono giù. Vorrei dormire un po‟ di più in verità, perché mi sento sempre imbambolato per tutta la giornata. Io do la colpa al sonno mancato, ma mia moglie dà la colpa al mio rimbambimento senile. Facciamo “lunghe e pacate” discussioni sull‟argomento al limite della violenza verbale. Alla fine mia moglie mi dice: “Lo vedi che stai rimbambendo sul serio? Non ti accorgi che ad alterarti tanto non è il sonno non goduto (lei dorme come un ghiro e mi sfotte!), ma il tuo cervello che funziona a scartamento ridotto?” Non rispondo più, perché, se è vero ciò che mi dice mia moglie, è più opportuno e salutare far funzionare (quel poco?) di cervello che mi resta. 225 Sto proprio pensando al sonno perduto e alle discussioni con mia moglie, quando mi accorgo che dietro i vetri del balcone c‟è Carneade con le orecchie abbassate o almeno così mi sembra o voglio credere che sia così. Sono meravigliato: da un bel poco di tempo non si fa vedere sul balcone. Io sono un liberale e un democratico e, approfittando che la “dolce consorte” è momentaneamente a Roma presso nostra figlia, gli apro il balcone perché entri. Dopo, non so cosa farò per eliminare il suo “odore”, perché non mi sembra che in tutto questo tempo si sia lavato: se non lo costringo io, da solo certamente non lo fa. Infatti, appena entra un… che non vi dico. Democratico come sono gli rivolgo per primo la parola: “Beh, Carneade, come stai? Ti vedo in piena forma”. 226 “Non prendermi in giro (in verità usa un altro linguaggio, irriferibile, ma ci passo sopra per non incrinare ancora di più i nostri rapporti). Lo sai che ho passato giorni orribili. Sempre solo. Pensa che neppure un cane si è fermato a parlare con me”. “Non è stata mia colpa mia. Ho tanti pensieri per la testa in questi giorni che mi sono preoccupato di portarti solo la ciotola, mentre tu te ne sei stato sempre rintanato nella tua cuccia”. “Ma credi davvero che io sia cieco e sordo? Credi che non ti abbia visto scacciare con un bastone gli altri cani che si fermavano lungo la ringhiera evidentemente per salutarmi e parlare con me?” “Carneade, tu vedi traveggole! Io capace di fare cose così orribili? Non ci stai con la testa. Non sono 227 un vendicativo, anzi non nessuno più generoso di me…” c‟è “Senti, per la buona pace di tutti dimentichiamo il passato e ritorniamo a parlare, ma non ti chiedo scusa per quello che ti ho detto nei nostri colloqui precedenti”. “Tu pensi di aver ragione? Ed io rispetto le idee altrui. Anche le tue, nonostante siano sbagliatissime”. “Lasciamo perdere. Parlami piuttosto del terremoto in Abruzzo in cui ho saputo, per caso, che i cani hanno avuto un ruolo determinante”. “In verità, i cani a differenza degli uomini hanno i sensi più sviluppati e nelle zone terremotate si sono comportati in maniera encomiabile, concorrendo a salvare molte persone che altrimenti sarebbero rimaste sotto le macerie. Il terremoto, caro 228 Carneade, è stato terrificante sia per il numero dei morti, tra cui anche molti bambini, sia per le case distrutte. Dagli elicotteri si vede una scena allucinante. Neppure le bombe riescono ad arrecare tanta distruzione. Ho una grande sofferenza nel cuore per tutta la gente d‟Abruzzo. Lo sai che anch‟io ho “sofferto” il terremoto del novembre 1980? Mi trovavo al quinto piano di un palazzo, in cui abitavo, in via XX Settembre, a Salerno con moglie e figlie, quando improvvisamente il palazzo incominciò a oscillare in maniera impressionante. Ormai in trance, feci quello che non avrei mai dovuto fare: afferrai le bambine e mi precipitai giù per le scale in una corsa folle per uscire dal palazzo che credevo crollasse da un momento all‟altro. Furono attimi di panico puro. Ancora me li ricordo con una lucidità incredibile. Altro che rimbambimento come sostiene mia 229 moglie. A noi ringraziando Dio”. andò bene, “Ne ho sentito parlare, ma io non ero ancora nato. Fu un sisma ancora più devastante di quello dell‟Abruzzo. Interessò una zona molto vasta della Campania, ci furono molti più morti e molti più feriti. E la protezione civile come si comportò allora? In Abruzzo è stata impeccabile sotto la guida di Berlusconi”. “Vuoi dire sotto la guida di Bertolaso. Il responsabile della protezione civile, fino a prova contraria, è Bertolaso”. “Ma che stai cianciando? Senza Berlusconi, che ha incominciato subito a dare ordini e disposizioni, la protezione civile, nonostante Bertolaso (hai notato la strana coincidenza della B per ambedue i cognomi?), avrebbe fatto cilecca. Berlusconi è 230 l‟anima di tutto in Italia: della monnezza di Napoli, che per merito suo non si vede più, dell‟Alitalia che vola che meglio non si può, della sicurezza che adesso è completamente sotto controllo, della disoccupazione che diminuisce a vista d‟occhio, del costo della vita che oggi è molto più sostenibile di quando a governare c‟era Prodi, della crisi che da noi non si sente, della prostituzione che…” “Fermati! Ora sei tu che mi prendi per i fondelli o fai dell‟ironia a buon mercato?” “Ironia io? Ma allora non ti guardi in giro? Se oggi ci fossero le elezioni il PDL avrebbe una maggioranza bulgara. Altro che PD, UDC, IDV, ecc. Gli italiani non li prendono neppure in considerazione. Che ci stanno a fare? Sono buoni solo a criticare, mentre il governo opera. Effettivamente quest‟opposizione bisognerebbe farla scomparire. 231 Qualcuno si è permesso anche di “sindacare” Berlusconi quando ha detto che i politici non devono fare la passerella nella zona terremotata per accaparrasi meriti che non hanno. Lì, in Abruzzo, è giusto che vadano solo Berlusconi, i suoi ministri e i parlamentari del neonato partito del popolo. Passi un po‟ per la Lega, ma appena un po‟”. “Carneade, siamo punto e daccapo. Ma ti rendi conto che questo che descrivi è un paese dittatoriale? Se mi permettessi di dirti di tenere la bocca chiusa, tu cosa diresti?” “Mi appellerei a Berlusconi. Egli sì che è un uomo con i “coleos”! E si esalta soprattutto quando si presentano le emergenze: monnezza, Alitalia, sicurezza, terremoto. Che pretendi di più?” Mi viene la voglia di grattarmi i coleos, ma mi dico che non ne vale la pena. Apro solo il balcone e 232 faccio uscire Carneade, addirittura con un inchino. Da dove mi viene tutto questo fair play? 233 Si preparano le candidature per le elezioni europee. E subito è polemica. La Pdl, su sollecitazione del “capo”, presenta uno stuolo di belle bimbe, quasi tutte veline: giovani, carine e alla prima candidatura. Dopo gli strali di Veronica, la moglie del premier, il “capo” le cancella. Alcune reagiscono indignate (avevano già firmato davanti al notaio), altre, la squadra di attrici, comparse TV e protagoniste di fiction si chiudono nell’amaro riserbo. Sopravvive Barbera Matera, unica starlette a risplendere nella lista del Sud. Sotto la scure dei repulisti è saltata la gran parte di quelle proposte. Scompaiono così Angela Sozio, Eleonora Gaggioli e Maria Elena Valanzano, quest’ultima sorridente, con certezza della candidatura, alla presentazione delle liste a Montecitorio.Pessima figura del “gran capo” . Il contrordine da Versavia: Via le veline…Ma poi si rifà :su insaputa del Quirinale, presto la Brambilla ministro! …. E Franceschini: Berlusconi offre molte occasioni di distrazione e di svago. E le altre forze politiche non sono da meno. L’Udc ha trovato l’uomo nuovo:.E’ Emanuele Filiberto, il principe di casa Savoia, star di “Ballando sotto le stelle”. Cosa dirà Casini quando il principe chiederà alla stato italiano le spese per i danni subiti da Casa Savoia? 234 Carneade e le elezioni europee... In questi giorni si preparano le liste per il Parlamento Europeo e già “si fantastica” o “si maligna” su alcune candidature che sembrano andare oltre l‟immaginabile soprattutto riferite a veline, troniste, attrici, tutte di straordinaria avvenenza fisica. In più fa un certo scalpore la candidatura di Emanuele Filiberto nelle liste dell‟UDC. Stamattina ci sto pensando un po‟ troppo, ma non potendo uscire perché colpito da un mal di gola molto pesante, faccio il tentativo di “imbastire” un colloquio con Carneade con cui i rapporti si sono incrinati in questi ultimi tempi. In fondo, gli voglio bene: siamo stati insieme da vari anni e non voglio ulteriormente guastarli per motivi di lana caprina. Decido di scendere in giardino. Mi avvicino a Carneade e con un sorriso 235 smagliante sulle rivolgo la parola: labbra gli “Carneade, cosa vogliamo fare? Mantenerci il broncio per tutto il resto della vita? Non credi che sia giunto il momento di riprendere i nostri sani rapporti come un tempo?” “Senti: prima di tutto non mi piace questo sorriso mellifluo sul tuo viso e poi non sono stato io a rendere i nostri rapporti difficili. Sei tu che vuoi avere sempre ragione, ma io sono una persona autonoma e seria e non intendo piegarmi alla volontà altrui, fosse pure il mio datore di lavoro”. Incominciamo male. Già il fatto che si chiami persona e non cane mi fa temere il peggio. Mi fa pensare a quell‟agnello visto in Geo&Geo che, avendo succhiato lo stesso latte dei cagnolini invece di sentirsi agnello si comporta da cane. Ma posso ulteriormente 236 aggravare la nostra posizione? Faccio finta di non aver capito e continuo: “In fondo, non siamo tutti perfetti. Anch‟io ho i miei difetti come tutti. Anche tu ne hai o no?” “Io difetti non ne ho e se dovessi averne qualcuno non è neppure la minima parte del minore dei tuoi”. Qui c‟è un processo di identificazione che parte dagli uomini e giunge ai cani. Perdinci! C‟è poco da stare allegri! Chi è il più perfetto in Italia e poco ci manca che sia santo? Berlusconi. Adesso capisco anche Carneade. Se lo pensa la stragrande maggioranza degli italiani perché non dovrebbe pensarlo lui? Ma un altro tentativo non guasta: “Lasciamo stare se tu sei più perfetto di me. Invece vorrei sottoporti un problema di queste 237 ore. Le candidature al Parlamento Europeo. Ne parlano i giornali, le Tv, Internet. Insomma un po‟ tutti. Tu che idea te ne sei fatta?” “Perché vuoi sapere quali sono le mie idee in proposito? Non ti bastano le tue?” “In verità io mi sono fatto delle idee, anche abbastanza precise, ma vorrei confrontarle con le tue come ai vecchi tempi, altrimenti che amici saremmo?” “E chi ti dice che siamo amici? E quando lo saremmo stati? Non mi risulta”. “Scusami, Carneade. Mi ero dimenticato che di questi tempi per la politica si guastano anche amicizie consolidate. Io sono all‟antica: non mi piacciono i saltimbanchi della politica. Vuol dire che d‟ora in poi ti porterò solo la ciotola con il cibo finchè 238 non decidi di andare pure tu. Ti saluto”. ad Arcore “Dove vai? Io non voglio andare da nessuna parte. Mi piace rimanere in questo giardino, ma non sopporto che tu mi debba dettare la tua agenda. Posso avere la possibilità di cambiare idea?” “Ma certamente! Non credo di averti imposto mai le mie idee. Ci siamo confrontati spesso e spesso ci siamo trovati in disaccordo. Non è successo mai nulla di grave tra di noi. Però anch‟io non sopporto i salti della quaglia repentini senza giustificati motivi, solo perché una persona “impersona” il pensiero unico. Questo non mi va e combatto con tutte le mie forze perché non ci sia un‟omologazione totale nella politica, nella società, nella cultura che non solo distrugge le coscienze, ma induce a guardare le cose in una sola direzione e solo in superficie: solo fumo negli occhi”. 239 “Che ti devo dire? Che le scelte di Berlusconi verso candidature di donne di bella presenza, provenienti dal mondo dello spettacolo, come veline, troniste, attrici, ecc. siano sbagliate, non me lo sentirai mai dire, anche perchè è pura invenzione della sinistra come sostiene egli sostiene. Ed io gli credo perchè un uomo come lui non può mentire, nè ha mai mentito". "Ma se le sue smentite del giorno dopo sono proverbiali?" "E' sempre la sinistra sostenerlo: Berlusconi non smentisce mai!" "Significa bugie?" che sono io a si a dire "Se devo scegliere tra te e Berlusconi in fatto di bugie, scelgo lui: tu sì che sei un bugiardo. E per quanto riguarda la 240 candidatura di Emanuele Filiberto di Savoia nelle liste dell'UDC credo che non sia una scelta sbagliata. Posso essere in disaccordo con te?” “Ci mancherebbe! Fino a qualche tempo fa avresti solo fatto il diavolo a quattro davanti a simili sconcezze, ma ne è passata di acqua sotto i ponti. Non ti interessa neppure che la stessa Veronica, sai chi è Veronica?, critichi aspramente le scelte del marito? Che tante altre donne, anche non belle, possano rappresentare degnamente l‟Italia in Europa? E che la scelta di Berlusconi sia una sorta di razzismo, neanche ti interessa? Ho sentito per radio una donna intelligente dire ciò che io pedissequamente ripeto e ne sono rimasto “basito”. Che Italia è questa? E‟ veramente l‟Italia dello spettacolo o della spettacolarizzazione? Sono deluso, 241 arrabbiato e amareggiato. E tu sei un doppiogiochista!" “Ed io sono meravigliato. Meravigliato di te. Non riesci proprio a “entrare” nel nuovo mondo. Ma non ti rendi conto che ormai c‟è un‟elite che decide per tutti? E l‟elite è formata da bella gente, da gente elegante, da gente che ha il portafoglio gonfio e, quindi, ha il diritto, ormai irreversibile, di esercitare non solo il suo fascino, ma anche e soprattutto il suo potere di decidere ciò che è buono e ciò che è male,secondo il suo metro? Gli altri sono solo marionette, manichini, oggetti da spostare a piacimento. Come te e, in una certa misura, come me. Ma io mi sto mettendo in linea”. “Mi spaventi. Se è così vuol dire che non ho capito nulla. Mai. Ho sempre pensato che le situazioni di partenza, disuguali quanto si vuole, potessero essere modificate in itinere. Non è così? Per cui 242 qualsiasi sforzo si faccia per cambiare in meglio questa società costituisce uno sforzo inutile? Che imbecille che sono! Pensa che per quanto riguarda Emanuele Filiberto di Savoia avevo già previsto, dopo la sua vittoria a “Ballando con le stelle”, una sua candidatura alle elezioni europee. Mai che fosse l‟UDC a farla, vista la propensione del premier a guardare con occhi languidi verso il mondo dello spettacolo. Ma poi ho capito. Tu sicuramente prima di me”. “Vuoi mettere una bella donna con un uomo sia pure con il sangue blu nelle vene? E poi dove la metti la concorrenza anche se non ci sono concorrenti che tengano per il presidente del consiglio dei ministri”. “Quando feci la previsione della sua candidatura fu più un‟esorcizzazione che altro. Purtroppo si è avverata e da parte di chi? Di un partito che ha 243 sempre predicato bene e razzolato male. In politica, in religione, nei rapporti con gli altri. Quando poi stamattina ho sentito, sempre per radio, una signora dire: “Siamo passati da una monarchia tragedia ad una monarchia farsa”, mi sono cascate le braccia. Siamo all‟indecenza allo stato puro”. “Ma tu chi credi di essere? Come ti permetti di giudicare impunemente gli altri? Gli altri sono uomini come te e come me. Tutti hanno gli stessi diritti: sia le veline, sia Emanuele Filiberto, sia…” “Sia Carneade, vorresti dire? No, amico mio. Io lotto per le pari opportunità, non per i privilegi”. Salgo in fretta le scale, per quanto me lo consentano le mie gambe, e guadagno la cucina per farmi un caffè scacciapensieri. 244