Sintassi animale - Dipartimento di Filosofia
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Sintassi animale - Dipartimento di Filosofia
L’argomento della lezione Università degli Studi di Milano Sintassi animale I In questa lezione, parleremo delle capacità sintattiche degli animali. I Prima di affrontare questo argomento, tuttavia, riassumiamo brevemente alcune delle osservazioni che abbiamo fatto nelle lezioni precedenti. Sandro Zucchi 2015-2016 S. Zucchi: Sintassi animale 1 L’infinitezza delle lingue naturali umane S. Zucchi: Sintassi animale Limitazioni delle grammatiche regolari I I I I Abbiamo visto che le lingue naturali umane hanno un numero infinito di frasi, formate a partire da un vocabolario finito attraverso regole che consentono di combinare tra loro le parole di questo vocabolario (regole sintattiche). I Abbiamo visto inoltre che le lingue naturali hanno un numero infinito di frasi della forma “se. . . , allora. . . ” e “o. . . o. . . ”. I In queste frasi, a ogni occorrenza di “se” deve corrispondere un’occorrenza non adiacente di “allora” e a ogni occorrenza di “o” deve corrispondere un’altra occorrenza non adiacente di “o”. S. Zucchi: Sintassi animale 2 I 3 Abbiamo visto che le grammatiche regolari sono in grado di generare un numero infinito di frasi. Per esempio, possono generare il linguaggio che consiste nell’insieme di tutte le stringhe (ab)n , per ogni numero n≥1. Tuttavia, abbiamo visto anche che le grammatiche regolari non sono in grado di generare certi linguaggi, che invece possono essere generati dalle grammatiche context-free non regolari. Per esempio, anche limitando il vocabolario a poche parole, le grammatiche regolari, al contrario di quelle context-free che non sono regolari, non sono in grado di generare l’insieme infinito di frasi dell’italiano della forma “se. . . , allora. . . ” e “o. . . o. . . ”. In termini più astratti, le grammatiche regolari, al contrario di quelle context-free non regolari, non sono in grado di generare il linguaggio che consiste esattamente nell’insieme di tutte le stringhe an bn , per ogni numero n≥0. S. Zucchi: Sintassi animale 4 Conclusioni Le capacità sintattiche degli animali produzione I I In base alle osservazioni precedenti, abbiamo tratto questa conclusione: • le grammatiche delle lingue naturali umane non sono regolari, ma devono avere almeno il potere generativo di una grammatica context-free (non regolare). I I Se questa conclusione è corretta, possiamo concludere inoltre che I • gli esseri umani sono in grado di padroneggiare delle grammatiche che hanno almeno il potere generativo di una grammatica context-free non regolare. S. Zucchi: Sintassi animale 5 Il caso della cincia S. Zucchi: Sintassi animale 6 Possibilità combinatorie governate da regole Mentre vola di ramo in ramo, [la cincia bigia nordamericana (Poecile atricapilla)] produce un richiamo di quattro note. Le quattro note, chiamate A, B, C e D, sono sempre prodotte in questa sequenza. La variabilità, tuttavia, emerge quando in una sequenza le note sono ripetute o omesse, con la conseguenza che alcuni richiami sono lunghi e altri brevi. Inoltre, tutti i richiami tendono finire con almeno una nota D. Analizzando un vasto database di suoni, gli zoologi Jack Hailman, Millicent Ficken e Robert Ficken hanno scoperto che le due sequenze più comuni erano AD e BCD, con l’opzione di ripetere uno o più tipi di note in una sequenza, come AADD o BCCDD. Alcune sequenze non occorrevano mai o capitava solo di rado. Per esempio, la nota D non era mai seguita da altre note, e la nota C non era mai seguita dalla sequenza BA. Questo suggerisce che il cervello della cincia limita il modo in cui questi quattro tipi di note discrete sono disposti. Nei limiti imposti da queste condizioni, le cincie hanno un sistema combinatorio aperto che gli permette di generare un numero virtualmente illimitato di tipi di richiami attraverso la ripetizione o l’omissione di note. Da M. Hauser, Menti selvagge. S. Zucchi: Sintassi animale Qualche lezione fa, abbiamo visto alcuni esempi di sistemi di segnalazione che gli animali usano spontaneamente in natura. Per esempio, abbiamo visto il sistema di segnali di allarme dei vervet. Ora, mentre le vocalizzazioni dei vervet permettono di esprimere informazioni precise sul tipo di predatore che viene avvistato, le possibilità di combinazione di queste vocalizzazioni, per quel che ne sappiamo, sono abbastanza ridotte. I vervet possono eseguire questi segnali di allarme ripetutamente e le cose finiscono lı̀. Nel capitolo di Menti selvagge dal titolo “Pettegolezzi sull’arca”, Hauser riporta tuttavia diversi casi di animali (balene, uccelli, scimmie del nuovo mondo) che esibiscono capacità sintattiche più complesse dal punto di vista della produzione dei suoni. Vale a dire, questi animali emettono delle sequenze di suoni complesse e le combinazioni possibili di suoni sembrano essere governate da regole. I In altre parole, le vocalizzazioni della cincia bigia nordamericana sembrano essere governate da una grammatica che determina quali sequenze di note sono possibili e quali no. I La grammatica della cincia bigia genera, ad esempio, queste sequenze: • • • • • I ABCD AD BCD AADD BCCDD Ma non genera queste sequenze: • ABCDC • ADC • CBAD 7 S. Zucchi: Sintassi animale 8 Domande naturali Iniziando dai primati Alla luce di queste osservazioni, viene naturale chiedersi: I che tipi di regole sintattiche sono in grado di usare gli animali? I che tipo di grammatica possono padroneggiare? I che tipi di linguaggi sono in grado di riconoscere? S. Zucchi: Sintassi animale 9 Tamarino dal ciuffo bianco I W. T. Fitch e M. Hauser hanno iniziato a investigare le questioni precedenti in un articolo pubblicato su Science nel 2004. I L’animale che hanno scelto di studiare è un primate non umano: il tamarino dal ciuffo bianco (cotton top tamarin). S. Zucchi: Sintassi animale 10 Tamarino dal ciuffo bianco profilo I I S. Zucchi: Sintassi animale 11 Il tamarino dal ciuffo bianco (saguinus oedipus) vive oggi in una piccola area del nord-ovest della Colombia. Il suo habitat naturale è la foresta tropicale. È stato dichiarato in pericolo di estinzione nel 1973. I tamarini hanno la tendenza ad ammalarsi di tumore al colon e per questo, tra il 1960 e il 1975, da 30.000 a 40.000 tamarini sono stati esportati negli Stati Uniti per essere usati nella ricerca biomedica su questo tipo di tumore. Oggi, la loro sopravvivenza è minacciata soprattutto dalla deforestazione e dal commercio illegale di animali da compagnia. Savage (1990) stima che esistano tra i 300 e i 200 tamarini dal ciuffo bianco in Colombia. Savage et al. (1997) riporta che ci sono 1800 tamarini dal ciuffo bianco in cattività, di cui il 64% si trova in laboratori di ricerca. S. Zucchi: Sintassi animale 12 Perché i tamarini? Ciucci e altri accorgimenti I I I Torniamo a Fitch e Hauser. Perché hanno scelto i tamarini per la loro indagine? I Studi precedenti hanno dimostrato che i tamarini sono abili a distinguere stimoli linguistici attraverso il canale uditivo. I Per esempio, sono in grado di distinguere tra loro i suoni di linguaggi non familiari. Vediamo come questa abilità è stata scoperta. I I S. Zucchi: Sintassi animale 13 L’esperimento di Fitch e Hauser I Lo scopo di Fitch e Hauser è quello di capire che tipi di linguaggi i tamarini sono in grado di riconoscere. I Per raggiungere questo scopo, hanno costruito due linguaggi: Poi hanno cercato di determinare se i tamarini sono in grado di riconoscere questi linguaggi. I Vediamo come hanno fatto. S. Zucchi: Sintassi animale S. Zucchi: Sintassi animale 14 La procedura di abituazione e il test • un linguaggio che può essere generato da una grammatica regolare, • un linguaggio che non può essere generato da una grammatica regolare, ma può essere generato invece da una grammatica context-free. I Ramus et al. (2000) hanno condotto un esperimento sui tamarini e i neonati di pochi giorni facendogli ascoltare delle frasi del giapponese e delle frasi dell’olandese. I soggetti venivano esposti a un certo numero di frasi di una delle due lingue finché si ‘abituavano’. Nel caso dei neonati, l’abituazione veniva segnalata dal fatto che, mentre da principio l’esposizione alle frasi della lingua non familiare catturava la loro attenzione producendo un incremento delle succhiate, da un certo punto in poi le succhiate diminuivano. Nel caso dei tamarini, l’abituazione veniva segnalata dal fatto che, mentre da principio l’esposizione alle frasi della lingua non familiare catturava la loro attenzione inducendoli a voltarsi verso gli altoparlanti, da un certo punto in poi smettevano di voltarsi o si voltavano molto meno. A questo punto, dopo che si erano abituati alle frasi di una lingua, sia ai neonati che ai tamarini venivano fatte ascoltare delle frasi dell’altra lingua. Entrambi si ‘disabituavano’ immediatamente (i neonati succhiavano significativamente di più e i tamarini tornavano voltarsi verso gli altoparlanti). Questo suggerisce che i tamarini, cosı̀ come i neonati, sono in grado di identificare alcuni dei tratti acustici che distinguono un linguaggio da un altro. (Per inciso, né i neonati né i tamarini si disabituavano se le frasi del giapponese e dell’olandese venivano riprodotte all’indietro. Questo suggerisce che, per discriminare, usavano proprietà specifiche del linguaggio.) 15 I Fitch e Hauser hanno fatto ascoltare ai tamarini delle sequenze di suoni appartenenti a un linguaggio finché i tamarini si sono abituati (cioè, finché hanno smesso di voltarsi verso gli altoparlanti che emettevano le frasi). I A questo punto, ad un gruppo di tamarini hanno fatto ascoltare una sequenza nuova appartenente al linguaggio a cui si erano abituati. I Ad un altro gruppo di tamarini hanno fatto ascoltare una sequenza nuova appartenente all’altro linguaggio (cioè, una sequenza che non apparteneva al linguaggio a cui erano abituati). S. Zucchi: Sintassi animale 16 L’idea Controllo L’idea su cui si basa il test è questa: I supponiamo che i tamarini che sentono una frase del linguaggio a cui non sono abituati si voltino più spesso verso gli altoparlanti dei tamarini che sentono una frase del linguaggio a cui sono abituati; questo indica che i tamarini sono in grado di riconoscere quali frasi appartengono al linguaggio a cui sono abituati e quali invece non gli appartengono; I supponiamo invece che i tamarini che sentono una frase del linguaggio a cui non sono abituati si voltino verso gli altoparlanti tanto quanto si voltano i tamarini che sentono una frase del linguaggio a cui sono abituati; questo indica che i tamarini non sono in grado di riconoscere quali frasi appartengono al linguaggio a cui sono abituati e quali invece non gli appartengono. S. Zucchi: Sintassi animale 17 L’alfabeto I Come soggetti di controllo nell’esperimento sono stati usati degli studenti universitari (umani) non ancora laureati. I I soggetti sono stati sottoposti agli stessi stimoli acustici dei tamarini. I Vale a dire, sono stati sottoposti sia alle frasi usate per ‘abituare’ i tamarini (frasi di ‘abituazione’) sia alle frasi presentate ai tamarini dopo l’abituazione (frasi test). I Dopo ogni frase test, è stato chiesto agli studenti se la frase era dello stesso tipo o di tipo diverso rispetto alle frasi precedenti. S. Zucchi: Sintassi animale Convenzioni terminologiche I I 18 I linguaggi usati da Fitch e Hauser per testare le abilità dei tamarini e degli esseri umani sono basati sullo stesso alfabeto, ovvero sull’insieme di sillabe seguente: I {di,ba,la,wu,no,yo,mi,tu,li,pa,bi,mo,gu,do,ka,nu} I Nell’esperimento, le sillabe in grassetto sono pronunciate da una donna e le sillabe non in grassetto sono pronunciate da un uomo. I In questo modo, i due tipi di sillabe sono chiaramente distinguibili in quanto hanno altezze diverse. I I I S. Zucchi: Sintassi animale 19 Chiamiamo le sillabe in grassetto (emesse dalla voce femminile) sillabe di tipo A e le sillabe non in grassetto (emesse dalla voce maschile) sillabe di tipo B. Se abbiamo una sequenza di sillabe che inizia con una sillaba di tipo A seguita da una sillaba di tipo B diremo che la sequenza è di forma AB. Se abbiamo una sequenza di sillabe che inizia con una sillaba di tipo A seguita da una sillaba di tipo B, seguita da una sillaba di tipo A, seguita da una sillaba di tipo B, diremo che la sequenza è di forma ABAB. Se abbiamo una sequenza di sillabe che inizia con una sillaba di tipo A seguita da una sillaba di tipo A, seguita da una sillaba di tipo B, seguita da una sillaba di tipo B, diremo che la sequenza è di forma AABB. E via dicendo. S. Zucchi: Sintassi animale 20 I linguaggi da riconoscere I Esempi di stringhe usate nell’esperimento I due linguaggi da riconoscere sono i seguenti: 1. il linguaggio che consiste di tutte le stringhe di forma AB, ABAB, ABABAB, . . . 2. il linguaggio che consiste di tutte le stringhe di forma AB, AABB, AAABBB, . . . I Entrambi i linguaggi hanno un numero infinito di stringhe. I Per brevità, ci riferiremo al linguaggio 1 come al linguaggio (AB)n e al linguaggio 2 come al linguaggio An Bn . I È possibile dimostrare (anche se non lo faremo qui) che, mentre il linguaggio (AB)n può essere generato da una grammatica regolare, il linguaggio An Bn può essere generato da una grammatica context-free, ma non da una grammatica regolare. S. Zucchi: Sintassi animale Nel caso degli esseri umani, per l’abituazione ai due linguaggi Fitch e Hauser hanno usato stringhe contenenti due o tre sillabe per ogni tipo (A e B). I Invece, per il test successivo all’abituazione al linguaggio context-free, Fitch e Hauser hanno usato stringhe contenenti fino a quattro sillabe per ogni tipo. I Per esempio, dopo essere stati abituati al linguaggio context-free, gli esseri umani venivano esposti anche a stringhe di forma AAAABBBB. I Nel caso dei tamarini, sia per l’abituazione che per il test Fitch e Hauser hanno usato stringhe contenenti due o tre sillabe per ogni tipo (A e B). I Questi sono esempi di stringhe usate nel test che appartengono al linguaggio regolare: la li ba pa (ABAB) di pa wu bi to nu (ABABAB) I Questi sono invece esempi di stringhe usate nel test che appartengono al linguaggio context-free: di yo gu do (AABB) la no yo mo bi gu (AAABBB ) 21 Estensioni I I S. Zucchi: Sintassi animale 22 Esempi di grammatiche I Fitch e Hauser si limitano a descrivere i linguaggi da cui provengono le sequenze di suoni a cui i tamarini sono stati esposti, senza descrivere le grammatiche che generano i linguaggi. I Per concretezza, presentiamo due grammatiche che generano i linguaggi usati da Fitch e Hauser. In questo modo, era possibile verificare se gli esseri umani estendevano le regole che avevano appreso in fase di abituazione anche a stringhe con un numero di sillabe superiore. S. Zucchi: Sintassi animale 23 S. Zucchi: Sintassi animale 24 Una grammatica regolare per il linguaggio (AB)n Una grammatica context-free (non regolare) per An Bn Gr =(VT ,VN ,S,R), dove Gcf =(VT ,VN ,S,R), dove I VT (l’alfabeto terminale) è l’insieme di sillabe {di,ba,la,wu,no,yo,mi,tu,li,pa,bi,mo,gu,do,ka,nu} I VT (l’alfabeto terminale) è l’insieme di sillabe {di,ba,la,wu,no,yo,mi,tu,li,pa,bi,mo,gu,do,ka,nu} I VN (l’alfabeto non terminale) è l’insieme {S,B} I VN (l’alfabeto non terminale) è l’insieme {S,A,B} I S è il simbolo iniziale I S è il simbolo iniziale I R è l’insieme di regole seguente: I R è l’insieme di regole seguente: S → diB S → wuB S → tuB B → paS B → guS B → nuS S → baB S → noB S → miB B → biS B → doS S→ e S → laB S → yoB B → liS B → moS B → kaS S. Zucchi: Sintassi animale S → ASB A → ba A → no A → mi B → bi B → do 25 Derivazione di una stringa del linguaggio regolare di wu tu pa gu nu 26 S A di S B ba pa S. Zucchi: Sintassi animale → → → → → → Derivazione di una stringa del linguaggio context free B li A A A B B B S. Zucchi: Sintassi animale S la S→e A → la A → yo B → li B → mo B → ka S A yo S e B gu B do S e 27 S. Zucchi: Sintassi animale 28 Risultati I I I Rappresentazione grafica I Dopo che i tamarini sono stati abituati alle frasi del linguaggio (AB)n (il linguaggio regolare), è accaduto questo: i tamarini che hanno sentito una frase del linguaggio An Bn (il linguaggio context-free) si sono voltati verso gli altoparlanti molto più spesso dei tamarini che hanno sentito una frase del linguaggio (AB)n . Dopo che i tamarini sono stati abituati alle frasi del linguaggio An Bn (il linguaggio context-free), è accaduto questo: i tamarini che hanno sentito una frase del linguaggio (AB)n si sono voltati verso gli altoparlanti più o meno lo stesso numero di volte dei tamarini che hanno sentito una frase del linguaggio An Bn . Gli studenti, invece, hanno correttamente identificato le frasi che non appartenevano al linguaggio sia dopo essere stati abituati alla frasi del linguaggio regolare sia dopo essere stati abituati alle frasi del linguaggio context-free. S. Zucchi: Sintassi animale I I 29 Le conclusioni di Hauser e Fitch I S. Zucchi: Sintassi animale 30 Voci di dissenso Secondo Fitch e Hauser, i dati precedenti indicano che • i tamarini sono in grado di riconoscere quali frasi appartengono a un linguaggio regolare, • a differenza degli esseri umani, i tamarini non sono in grado di riconoscere quali frasi appartengono a un linguaggio context-free. I I diagrammi inferiori riguardano il caso in cui umani e tamarini sono stati abituati alle frasi del linguaggio context-free; i diagrammi superiori il caso in cui umani e tamarini sono stati abituati alle frasi del linguaggio regolare. La colonna ‘violation’ indica la percentuale di volte in cui i tamarini si sono voltati (e gli umani hanno indicato che si trattava di una frase di tipo diverso) quando hanno udito una frase che non apparteneva al linguaggio a cui erano stati abituati. La colonna ‘consistent’ indica la percentuale di volte in cui i tamarini si sono voltati (e gli umani hanno indicato che si trattava di una frase di tipo diverso) quando hanno udito una frase che apparteneva al linguaggio a cui erano stati abituati. Fitch e Hauser ipotizzano che questa differenza tra tamarini ed esseri umani dipenda dal fatto che i tamarini, a differenza degli esseri umani, non sono in grado di padroneggiare una grammatica context-free, per quanto semplice. S. Zucchi: Sintassi animale 31 I Alcuni ricercatori (Kochanski 2004, Liberman 2004, Perruchet e Rey 2005) hanno obiettato alle conclusioni di Fitch e Hauser. I Questi ricercatori sostengono che i dati ottenuti attraverso l’esperimento che abbiamo descritto possono essere spiegati diversamente. I Qui esamineremo la spiegazione alternativa proposta da Perruchet e Rey. S. Zucchi: Sintassi animale 32 Un’osservazione importante I I Spiegazione alternativa del comportamento degli umani I La spiegazione alternativa dei dati ottenuti da Fitch e Hauser si basa sull’osservazione seguente. Le stringhe di forma (i)-(ii), a differenza delle stringhe di forma (iii)-(iv), non appartengono al linguaggio An Bn : (i) ABAB (ii) ABABAB (i) ABAB (ii) ABABAB (iii) AABB (iv) AAABBB (iii) AABB (iv) AAABBB I I Ma queste stringhe differiscono anche per un altro aspetto: • le stringhe di forma (iii)-(iv) contengono una sola transizione da sillabe di tipo A (emesse da una femmina) a sillabe di tipo B (emesse da un maschio); • invece, le stringhe di forma (i)-(ii) contengono, rispettivamente, due e tre transizioni da sillabe di tipo A a sillabe di tipo B. S. Zucchi: Sintassi animale I 33 Il dato mancante I I Notate che, se gli esseri umani dopo l’abituazione ad An Bn contano le transizioni da A a B nelle stringhe del test, il loro classificare (i)-(ii) come di tipo diverso non indica che sono in grado di distinguere le stringhe che appartengono al linguaggio An Bn da quelle che non gli appartengono: I Se gli esseri umani discriminano tra (i)-(ii) e (iii)-(iv) in base al numero di transizioni da sillabe di tipo A a sillabe di tipo B, come si spiega il comportamento dei tamarini? (i) ABAB (ii) ABABAB Infatti, se gli esseri umani contano le transizioni da A a B dopo l’abituazione ad An Bn , allora dovrebbe disposti ad accettare (v), anche se (v) non appartiene ad An Bn : (iii) AABB (iv) AAABBB I Dovrebbe essere disposti ad accettare (v), in quanto (v) ha una sola transizione da A a B, al pari delle stringhe usate nell’abituazione ad An Bn . Il problema è che Fitch e Hauser non hanno stringhe di forma (v) nel test. Quindi, non sono in grado di escludere la spiegazione alternativa del comportamento degli umani. S. Zucchi: Sintassi animale 34 Perché i tamarini non ce la fanno? (v) AAABB I Ma il comportamento degli esseri umani nel test può essere spiegato invece dal fatto che hanno contato le transizioni da sillabe di tipo A a sillabe di tipo B: dopo esser stati abituati ad An Bn , hanno percepito (i)-(ii) come diverse perché (i)-(ii), a differenza delle stringhe usate per l’abituazione, contengono più di una transizione dal tipo A al tipo B. Per la stessa ragione (differenza nel numero di transizioni) gli esseri umani classificano (iii)-(iv) come diverse dopo essere stati abituati a (AB)n . S. Zucchi: Sintassi animale (i) ABAB (ii) ABABAB I Secondo Fitch e Hauser, gli esseri umani abituati al linguaggio An Bn classificano (i)-(ii), ma non (iii)-(iv), come di tipo diverso in quanto sono in grado di riconoscere quali stringhe appartengono al linguaggio An Bn e quali no: 35 Perché i tamarini abituati al linguaggio (AB)n riconoscono che le stringhe della forma in (iii)-(iv) sono di tipo diverso, mentre quando sono abituati ad An Bn non riconoscono che le stringhe della forma in (i)-(ii) sono di tipo diverso? S. Zucchi: Sintassi animale 36 Spiegazione alternativa del comportamento dei tamarini I Arrivano gli storni Perruchet e Rey propongono questa spiegazione alternativa del comportamento dei tamarini nel test: le stringhe AAABBB [usate da Hauser e Fitch) suonano molto più simili a una lingua naturale umana delle successioni di sillabe. . . che compongono le stringhe ABABAB. Questo può spiegare perché i tamarini si sono orientati selettivamente verso gli altoparlanti quando hanno sentito AAABBB dopo essere stati familiarizzati con l’altra struttura. L’opposto non è accaduto perché probabilmente la “novità” introdotta da ABABAB non presentava alcun interesse potenziale (ad esempio, il nuovo suono non poteva fornire un indizio riguardo alla possibile presenza di esseri umani). Perruchet e Rey (2005). S. Zucchi: Sintassi animale 37 Rattle rattle warble warble I Nel 2006, due anni dopo la pubblicazione del lavoro di Hauser e Fitch, è stato pubblicato su Nature un lavoro di Gentner et al. che indaga le capacità di riconoscimento sintattico di una specie più lontana dall’uomo: lo storno (sturnus vulgaris). I I risultati riportati in questo studio sono sorprendenti, in quanto sembrano indicare che gli storni, opportunamente addestrati, hanno la capacità di riconoscere un linguaggio context-free (non regolare). S. Zucchi: Sintassi animale 38 Storni vs. tamarini I Ecco come G. F. Marcus nell’editoriale di Nature del 27 Aprile 2006 riassume i risultati di Gentner et al.: [Gentner et al. (2006) hanno condotto un esperimento in cui] premiavano degli storni europei perché premessero una barra in risposta a stringhe della forma An Bn generate artificialmente sulla base di suoni che gli storni emettono, come rattle rattle warble warble, e negavano invece la ricompensa per risposte alla grammatica (AB)n (e viceversa, per un altro gruppo di storni). Benché l’apprendimento non sia stato istantaneo, nove uccelli su undici alla fine (dopo 10.000-50.000 tentativi) hanno imparato a discriminare in modo sicuro tra le due grammatiche, riuscendo cosı̀ dove le scimmie avevano fallito. . . . Benché ci siano alcune difficoltà minori, queste sono prove forti che gli esseri umani non sono i soli ad essere in grado di riconoscere [i linguaggi context-free]. S. Zucchi: Sintassi animale I In base ai dati raccolti dal gruppo di Gentner, gli storni, addestrati con stringhe del tipo in 1-2, sono in grado di riconoscere sia nuove stringhe dello stesso tipo sia stringhe del tipo in 3-4, mentre non accettano stringhe del tipo in 5-7: 1. AB 2. AABB 3. AAABBB 4. AAAABBBB 5. *ABAB 6. *ABABAB 7. *ABABABAB I I 39 (Le unità di tipo A (rattles) che compongono le sequenze sono acusticamente simili tra loro, e cosı̀ le unità di tipo B (warbles)). In base a questi dati, gli storni sono dunque in grado di operare il tipo di discriminazioni che, secondo l’esperimento di Fitch e Hauser, i tamarini sono invece incapaci di compiere. S. Zucchi: Sintassi animale 40 Il dato mancante I I La conclusione di Gentner et al. L’esperimento di Gentner et al. permette inoltre di escludere la possibilità che gli storni distinguano i due linguaggi contando le transizioni. Infatti, gli storni addestrati con stringhe del tipo 1-2, rifiutano stringhe del tipo in 8-10, benché, come le stringhe in 1-2, le stringhe 8-10 contengano una sola transizione da A a B: 1. AB 2. AABB I La conclusione che Gentner et al. hanno tratto dall’esperimento precedente è dunque che esiste una specie animale in grado di riconoscere un linguaggio context-free. I Prima di passare ad esaminare il prossimo (e ultimo) esperimento relativo alle capacità di riconoscimento sintattico degli animali, è necessaria una riflessione. 8. *AAABB 9. *AABBB 10. *AAAB I Questo indica che gli storni comprendono che il linguaggio target deve avere un certo numero di suoni di tipo A seguiti dallo stesso numero di suoni di tipo B. S. Zucchi: Sintassi animale 41 Linguaggi An Bn e lingue naturali umane S. Zucchi: Sintassi animale Una differenza significativa I I I I I La nostra discussione sulle capacità di riconoscimento sintattico degli animali si è concentrata finora sui linguaggi della forma An Bn . I La ragione per cui gli sperimentatori hanno concentrato la loro attenzione su questi linguaggi è che, come le lingue naturali umane, non sono generabili da una grammatica regolare. I Tuttavia, gli esempi che abbiamo usato per mostrare che le lingue naturali umane non sono linguaggi regolari, ovvero le frasi “se, . . . allora” e “o. . . o”, differiscono in modo significativo dai linguaggi An Bn che abbiamo considerato. Nei linguaggi An Bn usati negli esperimenti, tutti gli elementi di tipo A sono fonologicamente simili tra loro e tutti gli elementi di tipo B sono fonologicamente simili tra loro. Dunque, è possibile determinare se una stringa appartiene a questi linguaggi contando i due gruppi di elementi fonologicamente simili: se il numero è identico la stringa appartiene al linguaggio, altrimenti, no. Nelle frasi in 11-12, invece, non c’è alcuna somiglianza fonologica tra le occorrenze in grassetto di “se” e “o” e non c’è alcuna somiglianza fonologica tra le occorrenze corrispondenti di “allora” e “o”: 11. se o il cane è triste o il ragazzo è contento, allora il cane è triste, 12. o se il cane è triste, allora il ragazzo è contento o se il ragazzo è contento, allora il cane è triste. I Vediamo perché. S. Zucchi: Sintassi animale 42 43 Dunque, non è possibile determinare se una stringa appartiene all’insieme delle frasi grammaticali dell’italiano della forma “se, . . . allora” e “o. . . o” contando gli elementi fonologicamente simili. S. Zucchi: Sintassi animale 44 Una conseguenza I Arrivano i passeri del Bengala Una conseguenza della differenza precedente è questa: • il modo in cui gli storni riconoscono il linguaggio An Bn al quale sono stati addestrati potrebbe essere essenzialmente diverso dal modo in cui gli esseri umani riconoscono quali frasi della forma “se, . . . allora” e “o. . . o” sono benformate e quali no. I Una mossa naturale a questo punto è quella di indagare le capacità di riconoscimento sintattico degli animali in relazione a un linguaggio context-free che, come le lingue naturali umane, escluda la possibilità di effettuare il riconoscimento contando gli elementi fonologicamente simili. I Questo ci porta al prossimo esperimento. S. Zucchi: Sintassi animale 45 Familiarizzazione I I I I I Gli uccelli canterini, come il passero del Bengala (lonchura striata var. domestica), “cantano delle canzoni sintatticamente complesse; le sequenze di sillabe nelle loro canzoni sono variabili, ma emesse in ordine non casuale, indicando che le canzoni hanno alcuni dei livelli di organizzazione sintattica di base osservati nei linguaggi umani.” I Vediamo uno degli esperimenti condotti da Abe e Watanabe. S. Zucchi: Sintassi animale 46 Nel test (avvenuto dopo 5 minuti di silenzio dalla familiarizzazione), i passeri hanno ascoltato stringhe di due tipi: I stringhe che obbedivano alle regole del linguaggio context-free con cui erano stati familiarizzati (di cui alcune già sentite e alcune nuove): • ♠♥♥♠ • ♣♠♥♥♠♣ • ecc. I ♥♥ ♠♥♥♠ ♥♠♠♥ ecc. stringhe che violavano le regole del linguaggio context-free con cui erano stati familiarizzati: • ♠♥♣♥ • ♠♣♠♥♠♣ • ecc. Un linguaggio con un numero infinito di stringhe di questo genere richiede una grammatica context-free. S. Zucchi: Sintassi animale Nel 2011, uno studio di Abe e Watanabe, pubblicato su Nature neuroscience, ha investigato le capacità di riconoscimento sintattico dei passeri del Bengala. Il test In primo luogo, circa 20 passeri sono stati familiarizzati per 60 minuti con 52 stringhe diverse formate da sillabe accoppiate in un certo modo (le sillabe sono state selezionate dalle canzoni dei passeri). Per esempio, se la sillaba ♥ occorre in prima posizione nella stringa, allora un’altra sillaba ♥ (foneticamente priva di somiglianza con la prima) occorre in ultima posizione; se ♥ occorre in seconda posizione, ♥ occorre in penultima posizione; se ♥ occorre in terza posizione, ♥ occorre in terzultima posizione; e cosı̀ via. Assumendo l’inventario di sillabe {♥, ♠, ♣, ♥, ♠, ♣, }, prive di somiglianza fonetica tra loro, le stringhe con cui i passeri sono stati familiarizzati sono del tipo seguente: 1. 2. 3. 4. I 47 S. Zucchi: Sintassi animale 48 Risultati I I I I I Contare non serve I I passeri del Bengala rispondono a una canzone con un breve richiamo. Abe e Watanabe hanno misurato il numero dei richiami di risposta dopo la familiarizzazione e l’hanno confrontato con il numero dei richiami di risposta alle stringhe del test. Quando i passeri del Bengala hanno udito una sequenza che obbediva alle regole del linguaggio context-free con cui erano stati familiarizzati, non si sono verificate differenze significative nel numero dei richiami di risposta. Quando i passeri del Bengala hanno udito una sequenza che non obbediva alle regole del linguaggio context-free con cui erano stati familiarizzati, si è verificata una diminuzione significativa nel numero dei richiami di risposta. Questi dati sembrano indicare che i passeri del Bengala sono sensibili alle violazioni delle regole del linguaggio context-free. S. Zucchi: Sintassi animale (a) (b) (c) (d) I I 49 Riassumendo I Abbiamo presentato alcuni studi sulle capacità sintattiche degli animali. I In primo luogo, abbiamo visto che le cincie bigie nordamericane sembrano produrre sequenze di suoni governate da regole. I Quindi, abbiamo visto alcuni studi sulle capacità di riconoscimento sintattico dei tamarini, degli umani, degli storni e dei passeri del Bengala. I Abbiamo visto che storni e passeri del bengala sembrano avere la capacità di identificare le violazioni delle regole di un linguaggio context-free. ♠♥♥♠ ♣♠♥♥♠♣ ♠♥♣♥ ♠♥♠♥♠♣ (conforme) (conforme) (violazione) (violazione) Infatti, non esiste alcuna somiglianza fonologica tra le sillabe in blu né alcuna somiglianza fonologica tra le sillabe in rosso. Per distinguere le violazioni dai casi conformi, i passeri devono imparare ad associare elementi particolari tra loro (♥ con ♥, ♣ con ♣, ecc.), cosı̀ come nelle frasi condizionali dobbiamo imparare ad associare “se” con “allora”, e nelle disgiunzioni “o” con “o”. S. Zucchi: Sintassi animale 50 La sorte dei passeri del Bengala I I I I I S. Zucchi: Sintassi animale Si noti che, nell’esperimento che abbiamo descritto, non è possibile distinguere i casi di violazione delle regole, come (c)-(d), dai casi conformi alle regole, come (a)-(b), contando il numero degli elementi successivi che sono fonologicamente simili: 51 L’esperimento sui passeri del Bengala che abbiamo esaminato non era un esperimento cruento, si limitava a registrare le risposte comportamentali dei passeri a diversi tipi di sequenze sonore. Ma Abe e Watanabe non si sono fermati qui. Alcuni dei passeri sono stati uccisi dopo il test per verificare quali zone del cervello erano impegnate nel discriminare le sequenze che comportavano violazioni sintattiche. Ad altri passeri è stata lesionata una parte del cervello (sotto anestesia) e poi sono stati sottoposti al test per verificare che quella zona fosse l’area preposta al compito di discriminazione. Infine, i passeri sono stati uccisi. La procedura è stata approvata dal Comitato per la Ricerca Animale dell’Università di Kyoto. S. Zucchi: Sintassi animale 52