La Sicilia

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LA SICILIA
e provincia
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domenica 25 aprile 2010
CALCIO. Trapani, l’imperativo
CALCIO. Il Mazara in trasferta
CALCIO. Enna-Riviera
è battere il Palazzolo
ma senza stipendi
vale la salvezza
Il Trapani gioca oggi in casa alle 15 al Provinciale
contro il Palazzolo. Vincere per restare in corsa
CITTÀ.
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I giocatori del Mazara sono partiti per la trasferta di
Rossano Calabro. Devono vincere per salvarsi
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Partita decisiva per la Riviera Marmi che può solo
vincere per evitare di scendere in Promozione
Nasce il Comitato che ha raccolto 3mila firme. «Troppa concentrazione e troppi errori»
«Strisce blu, tutto da rifare»
«Sindaco Fazio, ferma tutto». Facebook è stato il
motore che ha acceso l’attenzione sulle nuove
strisce blu. Un gruppo con 4.323 iscritti, un altro
con 451. Ed ora un comitato che raccoglie le firme
per far cambiare idea al sindaco. E’ il Comitato per
la ridefinizione del piano operativo gestionale dei
parcheggi pubblici a pagamento. La sede è in via
Basiricò n. 5. Un punto d’incontro e discussione
continua ad essere internet. Le firme raccolte
sono già 3.000. L’obiettivo del Comitato è di
portarle al sindaco quando saranno 4.000-5.000.
C’è anche la richiesta di un consiglio
straordinario. Il Comitato è operativo da 3
settimane. Parte da un presupposto.
L’amministrazione non può chiedere un salto di
qualità alla città con una imposizione dall’altoe
punta «alla ridefinizione delle aree di
localizzazione degli stalli di sosta a pagamento». Il
rischio che viene paventato è quello di una
eccessiva concentrazione delle strisce blu in una
parte della città. Il progetto contestato ha come
sui punti di forza il centro storico e la via Fardella.
Per i rappresentanti del Comitato ci sono ancora
le condizioni per costruire un nuovo piano delle
strisce blu. Sotto accusa finiscono anche le aree
destinate a parcheggi liberi. La petizione popolare
che accompagna la raccolta di firme sviluppa le
controdeduzioni entrando nel merito delle scelte
fatte dall’amministrazione. Quello proposto è
infatti un contro-piano da mettere a confronto
con il progetto che non è mai stato attivato; Fazio
ha ribadito che non darà il via libera alle strisce
blu fin quando non ci sarà un quadro chiaro della
gestione del servizio. Ha anche detto di
considerarla una fase sperimentale. Ma il
Comitato ritiene di avere già individuato punti di
crisi che possono essere affrontati prima
dell’avvio del servizio. Uno strumento per avviare
un confronto diretto con l’amministrazione è
quello del «tavolo pubblico di discussione». Il
Comitato raccoglie le firme in diversi siti della
città ed il passaparola su facebook ha dato i suoi
riscontri positivi.
VITO MANCA
All’interno
CITTÀ
Si completa
il S. Domenico
Altri 600 mila euro in arrivo
per completare il grande Polo
culturale
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CITTÀ
Si montano
i primi lidi
Nonostante le pessime condizioni
del tempo a San Giuliano si
iniziano a montare gli stabilimenti
GRECO
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MAZARA
«Cartello
per il farmaco»
La denuncia di un cittadino per
un farmaco che in città costa il
doppio che altrove
MEZZAPELLE
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STRISCE BLU IN VIA XXX GENNAIO
TERRITORIO. Manca solo il visto della Corte dei conti per scongiurare il rischio idrogeologico
IL CASO A SALEMI
«L’impegno di Giammarinaro
contro il Piano sanitario»
SALEMI. La «sanità» continua a restare il «piatto forte»
dell’impegno dell’ex deputato regionale Pino Giammarinaro. Sebbene privo di incarichi politici, e da tempo,
con i sospetti di collusione con la mafia che lo hanno inseguito, nonostante una assoluzione (per 4 anni è stato un sorvegliato speciale), Giammarinaro non demorde l’impegno pubblico. Poi sulle sorti dell’ospedale di
Salemi è diventato una sorta di «capo popolo». Obiettivo è quello di screditare il piano di riordino sanitario
presentato dall’assessore regionale Massimo Russo.
Giovedì scorso, Giammarinaro, senza
comparire ufficialmente, ma affidando
Il
l’organizzazione ad un comitato costiconsigliere tuito all’indomani del piano di riordino, è
stato artefice di una riunione prendendo
Venuti
a prestito i locali comunali assegnati aldenuncia di l’Avis. Ma prima dell’avvio della riunione
ha avuto il tempo di mettere alla porta il
non aver
capogruppo del Pd Domenico Venuti.
potuto
Scontro fisico evitato, ma i nervi, dicono,
partecipare sono stati a fior di pelle.
Venuti, prima è stato avvicinato da un
all’incontro consigliere comunale, Ferro, che lo ha invitato ad andare via «perchè non gradito»:
«Ho capito che l’intervento era stato sollecitato da
Giammarinaro, e quando ho chiesto che fosse lui a
dirmi di andare via, lo stesso si è presentato dinanzi a
me. Mi sono sentito anche circondato, ho difeso le mie
ragioni, ricevendo parole di disprezzo, ho detto che se
la riunione era pubblica non avevo motivo di andare, se
fosse stata privata me ne sarei andato. Ad un certo punto, dopo avere tenuto anche un botta e risposta continuo, mi hanno detto che era una riunione privata e allora sono andato via, vedendomi raggiungere quando
ero in auto ancora da Giammarinaro intento a non
terminare l’agitata discussione».
Quanto accaduto a Venuti è stato oggetto di interventi di solidarietà, dalla segreteria del Pd e dal deputato Gucciardi che ha parlato di «malcelata intimidazione» e ha anticipato la presentazione di una interrogazione parlamentare.
R. G.
Salinagrande, in arrivo quattro milioni
Il visto della Corte dei Conti è imminente. Stanno per arrivare 4 milioni di euro per mitigare il rischio idrogeologico
nella frazione di Salinagrande. L’ha annunciato il deputato regionale dell’Mpa
Paolo Ruggirello. «Le casa - dice - sono
state invase dall’acqua, ma gli enti locali non sono mai potuti intervenire per
mancanza di fondi e della necessaria
progettualità».
Ora ci sono entrambi. Il progetto è de
Genio Civile ed è stato definito dall’ingegnere Giuseppe Piazza, che ha potuto contare sulla collaborazione dell’ingegnere Giuseppe Pirrello e dell’architetto Gaspare Motisi. Le opere da realizzare sono state inserite nel parco progetti regionale. «Saranno necessarie aggiunge Ruggirello - una serie di ope-
ALLAGAMENTI NELLA FRAZIONE DI SALINAGRANDE
AMBIENTE
N
ENZO SCIABICA
Nel 2010, anno della biodiversità,
ci si augura che possa espandersi
nel Pantano Leone, che ha le potenzialità per accoglierlo e che
nel passato ha fatto registrare una
delle più alte percentuali di nidificazione nazionale di «moretta
tabaccata». A questo fine il CoMARSALA
Rifiuti e sprechi
Viaggio nella raccolta differenziata
FABIO D’ANNA PAG. 40
grande sensibilità istituzionale ed interesse per il territorio di Trapani».
Altre realtà della provincia avranno
un riscontro concreto alle loro richieste.
Tra le opere da realizzare il consolidamento del costone roccioso della zona
Crocifissello ad Erice (300 mila euro), il
consolidamento ed il ripristino della
funzionalità delle infrastrutture nella
zona Tonnarella a Mazara del Vallo (800
mila euro), il consolidamento del versante orientale del centro abitato di
Poggioreale (un milione 500 mila euro),
la sistemazione del costone roccioso di
Monte Rosa a Salemi (un milione 500
mila euro) e la collocazione della rete
paramassi nella zona di Macari a San
Vito Lo Capo (450 mila euro).
V. M.
VALDERICE
LAGO PREOLA, BIODIVERSITÀ DA TUTELARE
el seguire la nidificazione della «moretta tabaccata», rara anatra di origine turchestano - mediterranea,
stanziale nella riserva Lago Preola e Gorghi Tondi e nel Pantano
Leone di Campobello di Mazara, il
15 aprile nel gorgo Murana, sono
stati rilevati i primi due polli sultani della stagione. Il pollo sultano estinto in zona, secondo l’ornitologo Aurelio Bugio intorno al
1927, per Francesco Orlando intorno al 1935, ha fatto ritorno ai
laghetti Preola nel 2005 e da allora è stato rilevato annualmente.
re idrauliche volte ad intercettare le acque provenienti dal bacino imbrifero
sotteso al torrente Verderame». L’intervento sul territorio della frazione trapanese prevede l’allargamento del ponte
ferroviario sul Verderame ed una serie
di canali di gronda a protezione dell’abitato. L’allargamento è già in corso. I 4
milioni di euro saranno utilizzati anche
per l’installazione di un sistema di telecontrollo per i livelli di piena. Un altro
sistema di controllo sarà realizzato per
verificare l’intensità di pioggia. Per l’onorevole Ruggirello "il finanziamento è
fondamentale per ridare serenità ad
un’intera comunità che ha subito gravi
danni dalle alluvioni. Ringrazio l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Roberto Di Mauro che ha mostrato
mune di Campobello non può lasciare il Pantano Leone nel più
assoluto abbandono e degrado,
dovrebbe anzi provvedere a realizzare parte del progetto di riqualificazione ambientale finanziato dal Ministero dell’Ambiente
e dalla Provincia.
Purtroppo della presenza della
«moretta tabaccata» si parla poco.
Il Ministero dell’Ambiente per tutelare la specie, nel 2005 ha finanziato un progetto per rendere
ricettivo il Pantano Leone che ha
fatto registrare la più alta densità
riproduttiva della specie in Sicilia.
Panella presenta
«Ayatollah atomici»
VALDERICE. Domani alle 17,30 al Mulino Excelsior di Valderice, Carlo
Panella presenterà il libro «Ayatollah atomici» edito da Mursia. Una
rilettura della corrispondenze di
Teheran per «Lotta Continua» a
trenta anni di distanza dalla rivoluzione islamica che ha spazzato via
il regno dello scià. Il punto di vista
dei uno dei più valenti inviati italiani sulle aspettative di quel tempo ma anche sugli errori di com-
messi dalla stampa internazionale. Rilette oggi, aiutano a comprendere le radici del fondamentalismo
islamico, le sue implicazioni negli
equilibri mondiali, a fronte del pericolo di un Iran dotato di bomba
atomica.
L’incontro organizzato dal Comune di Valderice nell’ambito della rassegna «Non di solo pane»“ e
curato da Giacomo Pilati. Letture di
Stefania Renda.
CAMPOBELLO DI MAZARA: UNA PROPOSTA DI SCIOGLIMENTO RIMASTA TALE
Ingerenze mafiose, ma il ministero non procede
IL COMUNE DI CAMPOBELLO DI MAZARA
CAMPOBELLO. Una proposta di scioglimento rimasta sul
tavolo del ministero dell’Interno. Inquinamento mafioso è la risultanza dell’ispezione due anni addietro condotta all’interno del Comune di Campobello da una terna di ispettori nominata dal Viminale. Un rapporto voluminoso il loro che però è rimasto non trattato per l’assunzione di una decisione finale, ma nemmeno risulta
essere stato chiuso con un giudizio che ne sancisse
l’infondatezza. Il lavoro di ispezione ha preso spunto dalle indagini antimafia «Golem», quelle sui favoreggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, e da indagini nel
tempo condotte dall’ufficio Digos della Questura. Il rapporto classificato come «riservato», consegna un quadro
chiaro che intanto riguarda la cerchia di parentele «pericolose» che circondano amministratori e consiglieri comunali, se non gli stessi amministratori, tra loro c’è chi
avrebbe precedenti penali, che se non fanno scattare incompatibilità col mandato ricevuto dagli elettori, darebbero conferma dell’esistenza di possibili contatti con
soggetti della criminalità organizzata e mafiosa. Ingerenze esterne dagli ispettori sarebbero state riscontrate a proposito dell’assunzione di atti amministrativi. Così come agli ispettori non sarebbe sfuggita la circostanza che esponenti della criminalità mafiosa erano usi a
frequentare il Comune, anche con la scusa di colloquiare con congiunti o parenti, alcuni dei quali collocati in uffici importanti dell’amministrazione comunale.
Ma se il «caso» Campobello è rimasto fermo sulla soglia dello scioglimento per mafia, resta «vivo» nelle indagini della Procura antimafia di Palermo. Indagati, finiti in manette, sono stati visti assieme ad amministratori, una certa confidenza alcuni di loro l’avrebbero mo-
strata con lo stesso sindaco Ciro Caravà. Di lui parla
(ascoltato grazie alle intercettazioni) mostrando di avere capacità di influenza, il «falsario» romano Domenico
Nardo, sospettato di avere predisposto falsi passaporti
per consentire movimenti in liberà di Matteo Messina
Denaro. L’ingerenza di Nardo avrebbe riguardato l’organizzazione di spettacoli musicali durante le stagioni
estive campobellesi. Da ultimo poi a proposito di «contatti» tra politica e mafia è scoppiato il caso del consigliere comunale del Pd Nino Grigoli, ha ricevuto un avviso
di garanzia nel contesto dell’operazione «Golem 2», è nipote del «re» del commercio, Giuseppe Grigoli, sotto processo per mafia con il latitante Messina Denaro. E il giovane Grigoli si sarebbe interessato di appurare che lo zio
non decidesse di «pentirsi» una volta arrestato.
RINO GIACALONE