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LA SICILIA e provincia Redazione: via Giardini, 10 tel. 0923 28304 [email protected] 41 domenica 25 aprile 2010 CALCIO. Trapani, l’imperativo CALCIO. Il Mazara in trasferta CALCIO. Enna-Riviera è battere il Palazzolo ma senza stipendi vale la salvezza Il Trapani gioca oggi in casa alle 15 al Provinciale contro il Palazzolo. Vincere per restare in corsa CITTÀ. 41 I giocatori del Mazara sono partiti per la trasferta di Rossano Calabro. Devono vincere per salvarsi 41 Partita decisiva per la Riviera Marmi che può solo vincere per evitare di scendere in Promozione Nasce il Comitato che ha raccolto 3mila firme. «Troppa concentrazione e troppi errori» «Strisce blu, tutto da rifare» «Sindaco Fazio, ferma tutto». Facebook è stato il motore che ha acceso l’attenzione sulle nuove strisce blu. Un gruppo con 4.323 iscritti, un altro con 451. Ed ora un comitato che raccoglie le firme per far cambiare idea al sindaco. E’ il Comitato per la ridefinizione del piano operativo gestionale dei parcheggi pubblici a pagamento. La sede è in via Basiricò n. 5. Un punto d’incontro e discussione continua ad essere internet. Le firme raccolte sono già 3.000. L’obiettivo del Comitato è di portarle al sindaco quando saranno 4.000-5.000. C’è anche la richiesta di un consiglio straordinario. Il Comitato è operativo da 3 settimane. Parte da un presupposto. L’amministrazione non può chiedere un salto di qualità alla città con una imposizione dall’altoe punta «alla ridefinizione delle aree di localizzazione degli stalli di sosta a pagamento». Il rischio che viene paventato è quello di una eccessiva concentrazione delle strisce blu in una parte della città. Il progetto contestato ha come sui punti di forza il centro storico e la via Fardella. Per i rappresentanti del Comitato ci sono ancora le condizioni per costruire un nuovo piano delle strisce blu. Sotto accusa finiscono anche le aree destinate a parcheggi liberi. La petizione popolare che accompagna la raccolta di firme sviluppa le controdeduzioni entrando nel merito delle scelte fatte dall’amministrazione. Quello proposto è infatti un contro-piano da mettere a confronto con il progetto che non è mai stato attivato; Fazio ha ribadito che non darà il via libera alle strisce blu fin quando non ci sarà un quadro chiaro della gestione del servizio. Ha anche detto di considerarla una fase sperimentale. Ma il Comitato ritiene di avere già individuato punti di crisi che possono essere affrontati prima dell’avvio del servizio. Uno strumento per avviare un confronto diretto con l’amministrazione è quello del «tavolo pubblico di discussione». Il Comitato raccoglie le firme in diversi siti della città ed il passaparola su facebook ha dato i suoi riscontri positivi. VITO MANCA All’interno CITTÀ Si completa il S. Domenico Altri 600 mila euro in arrivo per completare il grande Polo culturale PAG. 38 CITTÀ Si montano i primi lidi Nonostante le pessime condizioni del tempo a San Giuliano si iniziano a montare gli stabilimenti GRECO PAG. 38 MAZARA «Cartello per il farmaco» La denuncia di un cittadino per un farmaco che in città costa il doppio che altrove MEZZAPELLE PAG. 39 STRISCE BLU IN VIA XXX GENNAIO TERRITORIO. Manca solo il visto della Corte dei conti per scongiurare il rischio idrogeologico IL CASO A SALEMI «L’impegno di Giammarinaro contro il Piano sanitario» SALEMI. La «sanità» continua a restare il «piatto forte» dell’impegno dell’ex deputato regionale Pino Giammarinaro. Sebbene privo di incarichi politici, e da tempo, con i sospetti di collusione con la mafia che lo hanno inseguito, nonostante una assoluzione (per 4 anni è stato un sorvegliato speciale), Giammarinaro non demorde l’impegno pubblico. Poi sulle sorti dell’ospedale di Salemi è diventato una sorta di «capo popolo». Obiettivo è quello di screditare il piano di riordino sanitario presentato dall’assessore regionale Massimo Russo. Giovedì scorso, Giammarinaro, senza comparire ufficialmente, ma affidando Il l’organizzazione ad un comitato costiconsigliere tuito all’indomani del piano di riordino, è stato artefice di una riunione prendendo Venuti a prestito i locali comunali assegnati aldenuncia di l’Avis. Ma prima dell’avvio della riunione ha avuto il tempo di mettere alla porta il non aver capogruppo del Pd Domenico Venuti. potuto Scontro fisico evitato, ma i nervi, dicono, partecipare sono stati a fior di pelle. Venuti, prima è stato avvicinato da un all’incontro consigliere comunale, Ferro, che lo ha invitato ad andare via «perchè non gradito»: «Ho capito che l’intervento era stato sollecitato da Giammarinaro, e quando ho chiesto che fosse lui a dirmi di andare via, lo stesso si è presentato dinanzi a me. Mi sono sentito anche circondato, ho difeso le mie ragioni, ricevendo parole di disprezzo, ho detto che se la riunione era pubblica non avevo motivo di andare, se fosse stata privata me ne sarei andato. Ad un certo punto, dopo avere tenuto anche un botta e risposta continuo, mi hanno detto che era una riunione privata e allora sono andato via, vedendomi raggiungere quando ero in auto ancora da Giammarinaro intento a non terminare l’agitata discussione». Quanto accaduto a Venuti è stato oggetto di interventi di solidarietà, dalla segreteria del Pd e dal deputato Gucciardi che ha parlato di «malcelata intimidazione» e ha anticipato la presentazione di una interrogazione parlamentare. R. G. Salinagrande, in arrivo quattro milioni Il visto della Corte dei Conti è imminente. Stanno per arrivare 4 milioni di euro per mitigare il rischio idrogeologico nella frazione di Salinagrande. L’ha annunciato il deputato regionale dell’Mpa Paolo Ruggirello. «Le casa - dice - sono state invase dall’acqua, ma gli enti locali non sono mai potuti intervenire per mancanza di fondi e della necessaria progettualità». Ora ci sono entrambi. Il progetto è de Genio Civile ed è stato definito dall’ingegnere Giuseppe Piazza, che ha potuto contare sulla collaborazione dell’ingegnere Giuseppe Pirrello e dell’architetto Gaspare Motisi. Le opere da realizzare sono state inserite nel parco progetti regionale. «Saranno necessarie aggiunge Ruggirello - una serie di ope- ALLAGAMENTI NELLA FRAZIONE DI SALINAGRANDE AMBIENTE N ENZO SCIABICA Nel 2010, anno della biodiversità, ci si augura che possa espandersi nel Pantano Leone, che ha le potenzialità per accoglierlo e che nel passato ha fatto registrare una delle più alte percentuali di nidificazione nazionale di «moretta tabaccata». A questo fine il CoMARSALA Rifiuti e sprechi Viaggio nella raccolta differenziata FABIO D’ANNA PAG. 40 grande sensibilità istituzionale ed interesse per il territorio di Trapani». Altre realtà della provincia avranno un riscontro concreto alle loro richieste. Tra le opere da realizzare il consolidamento del costone roccioso della zona Crocifissello ad Erice (300 mila euro), il consolidamento ed il ripristino della funzionalità delle infrastrutture nella zona Tonnarella a Mazara del Vallo (800 mila euro), il consolidamento del versante orientale del centro abitato di Poggioreale (un milione 500 mila euro), la sistemazione del costone roccioso di Monte Rosa a Salemi (un milione 500 mila euro) e la collocazione della rete paramassi nella zona di Macari a San Vito Lo Capo (450 mila euro). V. M. VALDERICE LAGO PREOLA, BIODIVERSITÀ DA TUTELARE el seguire la nidificazione della «moretta tabaccata», rara anatra di origine turchestano - mediterranea, stanziale nella riserva Lago Preola e Gorghi Tondi e nel Pantano Leone di Campobello di Mazara, il 15 aprile nel gorgo Murana, sono stati rilevati i primi due polli sultani della stagione. Il pollo sultano estinto in zona, secondo l’ornitologo Aurelio Bugio intorno al 1927, per Francesco Orlando intorno al 1935, ha fatto ritorno ai laghetti Preola nel 2005 e da allora è stato rilevato annualmente. re idrauliche volte ad intercettare le acque provenienti dal bacino imbrifero sotteso al torrente Verderame». L’intervento sul territorio della frazione trapanese prevede l’allargamento del ponte ferroviario sul Verderame ed una serie di canali di gronda a protezione dell’abitato. L’allargamento è già in corso. I 4 milioni di euro saranno utilizzati anche per l’installazione di un sistema di telecontrollo per i livelli di piena. Un altro sistema di controllo sarà realizzato per verificare l’intensità di pioggia. Per l’onorevole Ruggirello "il finanziamento è fondamentale per ridare serenità ad un’intera comunità che ha subito gravi danni dalle alluvioni. Ringrazio l’assessore regionale al Territorio ed Ambiente Roberto Di Mauro che ha mostrato mune di Campobello non può lasciare il Pantano Leone nel più assoluto abbandono e degrado, dovrebbe anzi provvedere a realizzare parte del progetto di riqualificazione ambientale finanziato dal Ministero dell’Ambiente e dalla Provincia. Purtroppo della presenza della «moretta tabaccata» si parla poco. Il Ministero dell’Ambiente per tutelare la specie, nel 2005 ha finanziato un progetto per rendere ricettivo il Pantano Leone che ha fatto registrare la più alta densità riproduttiva della specie in Sicilia. Panella presenta «Ayatollah atomici» VALDERICE. Domani alle 17,30 al Mulino Excelsior di Valderice, Carlo Panella presenterà il libro «Ayatollah atomici» edito da Mursia. Una rilettura della corrispondenze di Teheran per «Lotta Continua» a trenta anni di distanza dalla rivoluzione islamica che ha spazzato via il regno dello scià. Il punto di vista dei uno dei più valenti inviati italiani sulle aspettative di quel tempo ma anche sugli errori di com- messi dalla stampa internazionale. Rilette oggi, aiutano a comprendere le radici del fondamentalismo islamico, le sue implicazioni negli equilibri mondiali, a fronte del pericolo di un Iran dotato di bomba atomica. L’incontro organizzato dal Comune di Valderice nell’ambito della rassegna «Non di solo pane»“ e curato da Giacomo Pilati. Letture di Stefania Renda. CAMPOBELLO DI MAZARA: UNA PROPOSTA DI SCIOGLIMENTO RIMASTA TALE Ingerenze mafiose, ma il ministero non procede IL COMUNE DI CAMPOBELLO DI MAZARA CAMPOBELLO. Una proposta di scioglimento rimasta sul tavolo del ministero dell’Interno. Inquinamento mafioso è la risultanza dell’ispezione due anni addietro condotta all’interno del Comune di Campobello da una terna di ispettori nominata dal Viminale. Un rapporto voluminoso il loro che però è rimasto non trattato per l’assunzione di una decisione finale, ma nemmeno risulta essere stato chiuso con un giudizio che ne sancisse l’infondatezza. Il lavoro di ispezione ha preso spunto dalle indagini antimafia «Golem», quelle sui favoreggiatori del latitante Matteo Messina Denaro, e da indagini nel tempo condotte dall’ufficio Digos della Questura. Il rapporto classificato come «riservato», consegna un quadro chiaro che intanto riguarda la cerchia di parentele «pericolose» che circondano amministratori e consiglieri comunali, se non gli stessi amministratori, tra loro c’è chi avrebbe precedenti penali, che se non fanno scattare incompatibilità col mandato ricevuto dagli elettori, darebbero conferma dell’esistenza di possibili contatti con soggetti della criminalità organizzata e mafiosa. Ingerenze esterne dagli ispettori sarebbero state riscontrate a proposito dell’assunzione di atti amministrativi. Così come agli ispettori non sarebbe sfuggita la circostanza che esponenti della criminalità mafiosa erano usi a frequentare il Comune, anche con la scusa di colloquiare con congiunti o parenti, alcuni dei quali collocati in uffici importanti dell’amministrazione comunale. Ma se il «caso» Campobello è rimasto fermo sulla soglia dello scioglimento per mafia, resta «vivo» nelle indagini della Procura antimafia di Palermo. Indagati, finiti in manette, sono stati visti assieme ad amministratori, una certa confidenza alcuni di loro l’avrebbero mo- strata con lo stesso sindaco Ciro Caravà. Di lui parla (ascoltato grazie alle intercettazioni) mostrando di avere capacità di influenza, il «falsario» romano Domenico Nardo, sospettato di avere predisposto falsi passaporti per consentire movimenti in liberà di Matteo Messina Denaro. L’ingerenza di Nardo avrebbe riguardato l’organizzazione di spettacoli musicali durante le stagioni estive campobellesi. Da ultimo poi a proposito di «contatti» tra politica e mafia è scoppiato il caso del consigliere comunale del Pd Nino Grigoli, ha ricevuto un avviso di garanzia nel contesto dell’operazione «Golem 2», è nipote del «re» del commercio, Giuseppe Grigoli, sotto processo per mafia con il latitante Messina Denaro. E il giovane Grigoli si sarebbe interessato di appurare che lo zio non decidesse di «pentirsi» una volta arrestato. RINO GIACALONE