1. Monitoraggio sismico del territorio nazionale - L`Istituto
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1. Monitoraggio sismico del territorio nazionale - L`Istituto
Direttore Responsabile: Enzo Boschi Coordinamento Editoriale: Giuseppe Di Capua, Gianluca Valensise Redazione Testi: Giuseppe Di Capua Progetto Grafico: Laboratorio Grafica e Immagini - INGV Roma Progetto Editoriale: Francesca Di Stefano - Centro Editoriale Nazionale - INGV Roma © 2008 INGV Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia Via di Vigna Murata, 605 - 00143 Roma Tel. 06/518601 Fax 06/5041181 http://www.ingv.it Sommario ! Introduzione __________________________________________________________________ 7! Personale ___________________________________________________________________ 9! 1. Monitoraggio sismico del territorio nazionale ______________________________________ 11! 2. Monitoraggio accelerometrico del territorio nazionale _______________________________ 15! 3. Monitoraggio geochimico delle aree vulcaniche ____________________________________ 17! 4. Monitoraggio geodetico delle aree vulcaniche _____________________________________ 23! 4.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) _____________________ 23! 4.2. Etna _________________________________________________________________ 24! 4.3. Vulcano-Lipari__________________________________________________________ 25! 4.4. Stromboli _____________________________________________________________ 26! 4.5. Pantelleria_____________________________________________________________ 26! 5. Monitoraggio sismico delle aree vulcaniche _______________________________________ 27! 5.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) _____________________ 27! 5.2. Stromboli _____________________________________________________________ 28! 5.3. Etna _________________________________________________________________ 28! 5.4. Apparati vulcanici delle Isole Eolie __________________________________________ 30! 6. Sorveglianza vulcanologica ___________________________________________________ 31! 6.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) _____________________ 31! 6.2. Stromboli _____________________________________________________________ 31! 6.3. Etna _________________________________________________________________ 32! 6.4. Vulcano ______________________________________________________________ 33! 7. Monitoraggio gravimetrico e magnetico __________________________________________ 35! 7.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) _____________________ 35! 7.4. Etna _________________________________________________________________ 35! 8. Rete GPS nazionale ________________________________________________________ 41! 8.1 Organizzazione della rete _________________________________________________ 41! 8.2. Strumentazione disponibile________________________________________________ 41! 9. Telerilevamento ____________________________________________________________ 43! 10. Monitoraggio mareografico __________________________________________________ 45! 10.1. Organizzazione della rete ________________________________________________ 45! 11. Attività di sala operativa _____________________________________________________ 47! 11.1. Etna ________________________________________________________________ 49! 11.2. Stromboli ____________________________________________________________ 49! 12. Supporto al Dipartimento della Protezione Civile in fase di emergenza _________________ 51! 12.1. Stromboli ____________________________________________________________ 51! Introduzione L'art. 5 della Convenzione tra il Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per “Attività di sorveglianza sismica e vulcanica sul territorio nazionale, di consulenza tecnico - scientifica e di studi sul rischio sismico e vulcanico, anche con riferimento a zone di particolare interesse” (1/1/'07 - 31/12/'09), sottoscritta in data 11/4/'07, regola le modalità di finanziamento per le diverse annualità della Convenzione. In particolare, l’art. 5.4 della Convenzione prevede che il finanziamento del 2008 relativamente alle attività sub lettera a) venga erogato per il 50% successivamente alla approvazione da parte di codesto Dipartimento di un programma delle attività da svolgere nell'anno di riferimento (2008), e per il restante 50% al termine del primo semestre di attività (I semestre 2008), previa approvazione della rendicontazione delle spese sostenute. Il presente documento rappresenta il Programma delle Attività 2008 di cui alla voce 5.2 sub lettera a). Alla stesura di questo programma hanno concorso tutte le Sezioni INGV che sono impegnate nel monitoraggio e nella sorveglianza sismica e vulcanologica del territorio nazionale, ovvero il Centro Nazionale Terremoti di Roma e le Sezioni di Catania, Napoli-Osservatorio Vesuviano, Milano e Palermo. Si precisa che alle attività di cui alla voce 5.2 sub lettera a) concorre anche il personale delle altre Sezioni scientifiche nonché dell’Amministrazione Centrale, ad esempio per lo svolgimento dei turni di sorveglianza. 7 Personale Si prevede che per lo svolgimento delle attività di cui alla voce 5.2 sub lettera a) vengano utilizzate le stesse unità di personale che hanno concorso nella prima annualità. Nella tabella che segue si riportano le spese previste per il personale, suddivise per ciascuna Sezione dell’INGV. Il costo reale verrà rendicontato al termine del I e del II semestre 2008. !e#ione! Costo!previsto!(Euro)! 123.591 Amministrazione!Centrale! Bologna! 77.501 Catania! 3.323.604 Centro!Nazionale!Terremoti! 2.407.071 Milano!"!Pavia!–!Sismologia!Applicata!all'Ingegneria! 122.264 2.643.999 Napoli!–!Osservatorio!Vesuviano! 735.129 Palermo!–!Geochimica! 12.947 Pisa! 647.992 Roma!1!–!Sismologia!e!Tettonofisica! Roma!2!–!Geomagnetismo,!Aeronomia!e!Geofisica!Ambientale! 10.094.098 1otale!4oce!A!"!!pese!per!il!personale! 9 1. Monitoraggio sismico del territorio nazionale 1.1. Reti disponibili e loro organizzazione 1.1.1. Rete Sismica Nazionale La Rete Sismica Nazionale, gestita dal Centro Nazionale Terremoti (CNT), si compone attualmente di oltre 250 stazioni remote che trasmettono dati in tempo reale mediante tecnologie diverse (analogica in cavo, digitale su linea RUPA, su Internet, via satellite con 2 differenti satelliti utilizzati, ponti radio). A queste, contribuiscono i dati ricevuti da altri reti locali/regionali/estere, quali la rete dell’Osservatorio Vesuviano, la rete sismica Etnea, della Sicilia Orientale, e delle Isole Eolie gestita dalla Sezione di Catania, la rete VBB MedNet, la rete dell’Italia Nord Occidentale dell’Università di Genova, la rete del Mugello, la rete della Regione Marche, la Rete Svizzera dell’ETH Zurigo. 1.1.2. Rete Euro-Mediterranea (MedNet) Un’importante integrazione al monitoraggio sismico proviene anche da stazioni operanti al di fuori del territorio nazionale, sia gestite direttamente dall’Istituto tramite il progetto MedNet che gestite da altri Enti, ma partecipanti ad un meccanismo di scambio dati ormai ben consolidato su chiave europea. 1.1.3. La rete mobile Si compone di da 12 stazioni sismiche standalone e da 8 stazioni sismiche con connettività ponte radio Wi-Fi + satellite vengono poste in esercizio nel più breve tempo possibile nell’area colpita, al fine di monitorare ed analizzare in dettaglio la sismicità locale. 1.1.4. Rete OBS Tale rete si compone di 7 OBS utilizzati in campagne di monitoraggio per periodi di circa sei mesi. 1.2. Reti fisse 1.2.1. Gestione e manutenzione delle stazioni sismiche La manutenzione delle stazioni della rete avviene in collaborazione tra il Laboratorio Sismologico del Centro Nazionale Terremoti, con l’Osservatorio di Grottaminarda, l’Osservatorio di Gibilmanna, l’Osservatorio di Ancona, e con personale del CNT ubicato presso altre sedi (Milano, L’Aquila), e con altri enti con cui sussiste una convenzione di collaborazione (Università di Genova, Osservatorio di Prato, Osservatorio di Perugina, ecc.). Le attività di manutenzione vanno dal continuo aggiornamento HW/SW della strumentazione, al monitoraggio della qualità di funzionamento, alla diagnostica, ed agli interventi in sito. Le missioni rappresentano l’impegno più importante con una previsione media di una visita a 4-5 siti per mese con squadre composte da due persone. 1.2.2. Controllo dell’acquisizione e della qualità dei dati Personale turnista e di laboratorio è dedicato al monitoraggio regolare e costante dello stato di funzionamento della strumentazione remota, dei sistemi di trasmissione dati, e dei sistemi di acquisizione e di elaborazione centralizzati. Rappresenta in parte attività routinaria di sala operativa ma anche attività del Laboratorio Sismologico e del Centro Analisi Dati Sismologici del CNT. Ultimamente è stato sviluppato apposito software per il controllo di qualità delle registrazioni sismometriche che permette di diagnosticare facilmente tutti gli anelli della catena che va dalla stazione in sito fino alla sua acquisizione in sala. 1.2.3. Rete Euro-Mediterranea (MedNet) La gestione e la manutenzione delle stazioni della rete MedNet avviene attraverso dei protocolli di intesa con gli osservatori presenti nei paesi ospitanti la strumentazione con il fine di limitare al massimo le missioni all’estero per la manutenzione delle stazioni. Generalmente vengono comunque considerate necessarie alcune missioni per la sostituzione di parti non funzionanti ove il problema non sia risolvibile localmente 1.2.4. Rete OBS Le stazioni OBS vengono usate nell’ambito di progetti scientifici dedicati alla comprensione della sismotettonica. Nel corso del 2008 saranno installati 5 OBS nell’area dello stretto di Messina e l’attività sarà concentrata sulle campagne di installazione e recupero (Giugno e Ottobre 2008). La manutenzione delle stazioni consiste nella loro messa in opera dopo l’uso per diversi mesi ad alte profondità dove la corrosione diventa un fenomeno importante per la vita delle stazioni stesse. 1.3. Reti mobili La rete mobile del CNT è composta da 52 strumenti, 40 dei quali sono costantemente usati in campagne di misura per progetti scientifici. Le altre 12 stazioni sono collocate in magazzino per poter essere usate all’occorrenza di un evento sismico significativo. Nel corso del 2008 le 40 stazioni saranno usate per i seguenti esperimenti: ! Progetto Messina 1908-2008: 15 stazioni. ! Progetto monitoraggio Basilicata: 10 stazioni. ! Progetto faglia Alto-tiberina: 5 stazioni. ! Progetto Alto Lazio: 10 stazioni. 12 A queste stazioni che possono registrare in modalità stand-alone, si aggiungono le stazioni sismiche di pronto intervento che possono essere collegate in real time con la sala di monitoraggio del CNT. Nel corso del 2008 la configurazione della stazioni in trasmissione sarà di 8 unità pronte per le emergenza sismiche. 1.4. Strumentazione disponibile SISMOMETRI TRILLIUM 120 TRILLIUM 240 LENNARTZ LE-3D/5S 15 20 22 GEOTECH S-13 70 ACQUISITORI QUANTERRA Q4120 QUANTERRA Q730 QUANTERRA Q330 TAURUS CARINA 8 6 3 25 32 OBS/H 7 13 2. Monitoraggio accelerometrico del territorio nazionale 2.1. Organizzazione della rete Da alcuni anni l’INGV gestisce una rete accelerometrica sul territorio nazionale costituita circa 80 stazioni collegate alla sede del CNT a Roma o presso la sezione di Milano in dial-up, con modem telefonico, o “on demand”, mediante connessione satellitare. Nel corso del 2008 si prevede sia l’attività di ottimizzazione, soprattutto per la parte delle trasmissioni in dial-up, che di manutenzione alle infrastrutture dei siti. 2.2. Strumentazione disponibile SENSORI Tipo Produttore Numero Episensor FBA ES-T Kinemetrics 116 Tipo Produttore Numero GAIA INGV-DPC 120 TRIDENT Nanometrics 160 Mars88/MC Lennartz-Electronics 12 Reftek 130-01 (3 Canali) Reftek 8 Reftek 130-01 (6 Canali) Reftek 6 ACQUISITORI 15 3. Monitoraggio geochimico delle aree vulcaniche Le attività svolte dalla Sezione di Palermo dell’INGV nell’ambito della sorveglianza geochimica dei vulcani attivi italiani, sono mirate allo studio e al monitoraggio delle fasi fluide rilasciate da sistemi vulcanici e geotermici ad essi connessi, quali acque di falda, emissioni fumaroliche, mofete, pennacchi vulcanici etc. I presupposti scientifici che stanno alla base di tali attività scaturiscono dal fatto che le specie gassose disciolte nel magma vengono rilasciate in quantità considerevoli durante le fasi di depressurizzazione e risalita di quest’ultimo. In tal senso, lo studio delle fasi gassose assume un ruolo di fondamentale importanza nella valutazione delle condizioni chimicofisiche del magma e dello stato di attività del sistema vulcanico. Le attività del 2008 saranno finalizzate all’ottimizzazione delle reti esistenti, curando il miglioramento tecnologico delle stazioni, della sensoristica e dei sistemi di trasmissione dati. Nelle aree monitorate saranno effettuati campionamenti discreti per la misura di parametri chimico-fisici e di composizione chimica ed isotopica dei fluidi rilasciati (composizione chimica ed isotopica di acquiferi, di emissioni gassose di bassa ed alta temperatura e variazioni dei flussi diffusi di CO2 dai suoli). Le frequenze di intervento saranno adeguate al livello di criticità dell’area. I dati acquisiti attraverso il monitoraggio discreto e continuo serviranno a migliorare i modelli geochimici di riferimento per la circolazione dei fluidi nel sistema vulcanico. Inoltre, attraverso lo studio delle variazioni composizionali delle fasi fluide circolanti nei sistemi vulcanici monitorati si ricaveranno utili informazioni sui trasferimenti di massa ed energia verso la superficie che potranno essere utilizzate per le valutazioni di pericolosità vulcanica. In tale senso, lo studio dei gas nei plume vulcanici, in particolare quello del rapporto C/S, si è dimostrato un buon indicatore nell’individuazione di fenomeni di risalita del magma, divenendo un elemento di fondamentale importanza nella formulazione di ipotesi a breve ed imminente termine sull’evoluzione dell’attività vulcanica come già osservato per l’Etna e lo Stromboli. Per quanto riguarda i vulcani attivi della Campania, la Sezione di Napoli-OV, tramite sistemi automatici installati al Campi Flegrei ad al Vesuvio, provvederà al monitoraggio continuo del flussi diffusi di CO2 e di parametri fisici quali le temperature, oltre ai parametri di controllo di tipo ambientale. Inoltre saranno effettuati per tutti i vulcani campani monitorati campionamenti discreti per la misura di parametri chimico-fisici, tra cui variazioni dei flussi diffusi di CO2 dai suoli, e di composizione chimica ed isotopica dei fluidi rilasciati. Reti Per quanto riguarda le reti di monitoraggio continuo le attività nel 2008 della Sezione di Palermo saranno orientate al mantenimento in efficienza delle reti esistenti, al loro ampliamento e all’innovazione tecnologica. Gran parte dei componenti utilizzati nell’assemblaggio delle reti sono sviluppati e realizzati da personale della Sezione. Proseguiranno gli studi sulle misure del flusso di calore dai suoli in area craterica a Vulcano, Stromboli ed Etna, per monitorare l’effetto in superficie delle variazioni di apporto energetico di origine idrotermale, magmatico e/o sismico che interessano il sistema vulcanico attivo. 17 Laboratori Verranno mantenuti in efficienza i laboratori geochimici e tecnologici che sono parte integrante del sistema di sorveglianza geochimica della Sezione di Palermo: ! Cromatografia liquida (determinazione elementi maggiori e minori nelle acque); ! Gas-cromatografia (analisi chimica di gas liberi e disciolti); ! Spettrometria di massa per la misura degli isotopi stabili (H2, O2, CO2, N2); ! Spettrometria di massa per la misura degli isotopi dei gas nobili (He, Ne e Ar); ! Elementi in tracce (ICP-MS, ICP-Ottico); ! Meccanica (meccanica di precisione e tecnologia di alto vuoto di supporto ai laboratori, alle operazioni di campionamento in ambienti estremi ed alla realizzazione delle stazioni acque e gas per le reti); ! Elettronica (costruzione di moduli hardware, implementazione e sviluppo di sensori per la misura di parametri geochimici da utilizzare per le stazioni di monitoraggio geochimico). Nel 2008 verrà realizzato un nuovo laboratorio per la misura della composizione isotopica dei gas nobili nelle inclusioni fluide presenti nelle olivine e nei pirosseni dei prodotti eruttivi. In particolare verrà acquisita un Laser Ablation e la relativa strumentazione a supporto (gruppo continuità, condizionamento, armadio antideflagrazione e sistemi di distribuzione dei gas e sicurezza. Lo strumento verrà collegato ad uno spettrometro di massa (isotopi di gas nobili) già presente nei laboratori e ad un ICP-MS per le relative analisi chimiche ed isotopiche di nuova acquisizione. 3.1 Etna 3.1.1. Monitoraggio discreto Le frequenze di intervento, da parte della Sezione di Palermo, saranno mensili o quindicinali in relazione al livello di criticità dell’area. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 15 pozzi e sorgenti, dei gas da 8 punti di degassamento anomalo sui fianchi dell’edificio e di 5 fumarole dell’area craterica per la misura di parametri chimico-fisici delle acque e dei gas e della loro composizione chimica ed isotopica. Verranno effettuate campagne mensili per la misura dei flussi diffusi di CO2 dai suoli nelle aree di Paternò, Zafferana e della faglia della Pernicana. 3.1.2. Reti per il monitoraggio continuo dei parametri geochimici Nell’area etnea sono presenti le seguenti reti di monitoraggio geochimico: ! ETNAGAS per il monitoraggio dei flussi diffusi di CO2 dai suoli; ! ETNAACQUE per il monitoraggio dei parametri chimico-fisici delle acque; ! ETNAPLUME per la misura del rapporto C/S nel plume. 18 L’attività nel 2008 da parte della Sezione di Palermo prevede il mantenimento in efficienza delle reti esistenti. Inoltre, secondo quanto previsto nel Programma di Accordo Quadro con la Regione Siciliana, queste reti verranno ampliate e/o rinnovate. 3.2. Vulcano 3.2.1 Monitoraggio discreto Le frequenze di intervento della Sezione di Palermo saranno mensili o bimestrali in relazione al livello di criticità dell’area. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 8 pozzi nell’area di Vulcano Porto e dei gas di 4 fumarole dell’area craterica per la misura di parametri chimico-fisici e della loro composizione chimica ed isotopica. Verranno effettuate campagne mensili per la misura dei flussi diffusi di CO2 dai suoli nell’area di Vulcano Porto. 3.2.2. Reti per il monitoraggio continuo dei parametri geochimici Nell’area di Vulcano Porto e del cratere de La Fossa sono presenti le seguenti reti di monitoraggio: ! VULCANOGAS per il monitoraggio dei flussi diffusi di CO2 dai suoli; ! VULCANOACQUE per il monitoraggio dei parametri chimico-fisici delle acque; ! VULCANOFUM per la misura delle temperature delle fumarole crateriche e dei gradienti di temperatura al suolo. L’attività nel 2008 della Sezione di Palermo prevede il mantenimento in efficienza delle reti esistenti. Secondo quanto previsto nel Programma di Accordo Quadro con la Regione Siciliana, queste reti verranno ampliate e/o rinnovate. In particolare si prevede l’installazione di 5 nuove stazioni (2 acque e 3 per la misura dei flussi di CO2 dai suoli). 3.3. Stromboli 3.3.1 Monitoraggio discreto Le frequenze di intervento della Sezione di Palermo saranno mensili o bimestrali in relazione al livello di criticità dell’area. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 4 pozzi e dei gas di 2 fumarole dell’area craterica per la misura di parametri chimico-fisici e della loro composizione chimica ed isotopica. 3.3.2. Reti per il monitoraggio continuo dei parametri geochimici Nell’isola di Stromboli sono presenti le seguenti stazioni di monitoraggio: ! 3 stazioni per il monitoraggio dei flussi di CO2 diffusi dai suoli; 19 ! 1 stazione per il monitoraggio dei parametri chimico fisici delle acque (con TDGP); ! 2 stazioni per la misura del rapporto C/S nel plume; ! 1 stazione per il gradiente di temperatura nei suoli. L’attività nel 2008 della Sezione di Palermo prevede il mantenimento in efficienza delle reti esistenti. Secondo quanto previsto nel Programma di Accordo Quadro con la Regione Siciliana, queste reti verranno ampliate ed innovate tecnologicamente. 3.4. Vesuvio 3.4.1. Strumentazione disponibile Per il monitoraggio continuo del Vesuvio la Sezione di Napoli-OV dispone di una stazione fissa per la misura automatica dei flussi CO2; di una stazione meteo in area craterica; di una telecamera all’infrarosso termico fissa per il controllo delle aree esalative diffuse. Nel corso del 2008 proseguirà l’attività di monitoraggio con questi sistemi automatici. 3.4.2 Monitoraggio discreto Presso la Sezione di Napoli-OV per le analisi discrete di laboratorio, che saranno effettuate nel corso del 2008 con frequenza mensile sui prelievi realizzati dai campi fumarolici sommitali del Vesuvio, sono disponibili uno spettrometro di massa, 2 cromatografi ionici, 4 gascromatrografi per analisi gas da campionamenti periodici; 2 camere da accumulo portatili per misure di flusso CO2. Tale strumentazione è utilizzata anche per il monitoraggio geochimico discreto delle altre aree vulcaniche attive della Campania Le frequenze di intervento della Sezione di Palermo saranno trimestrali. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 11 pozzi e sorgenti nell’area vesuviana per la misura di parametri chimico-fisici delle acque e della loro composizione chimica ed isotopica. 3.5. Campi Flegrei 3.5.1. Strumentazione disponibile La Sezione di Napoli-OV dispone di 2 stazioni automatiche per la misura dei flussi di CO2 rispettivamente nell’area della Sofatara e di Pisciarelli; di una stazione meteo area craterica; di 2 telecamere infrarosso termico fisse per il controllo delle aree esalative diffuse 3.5.2 Monitoraggio discreto Presso la Sezione di Napoli-OV le analisi discrete saranno realizzate nel corso del 2008 con frequenza mensile sui prelievi delle emissioni gassose effettuati nell’area della Solfatara e Pisciarelli (vedi paragrafo 3.4.1). 20 La frequenza di intervento della Sezione di Palermo sarà semestrale. Le indagini consisteranno in campionamenti dei gas di 2 fumarole della Solfatara per la misura della loro composizione chimica ed isotopica. 3.6. Ischia 3.6.1. Strumentazione disponibile Per le analisi di laboratorio presso la Sezione di Napoli-OV sono disponibili uno spettrometro di massa, 2 cromatografi ionici, 4 gascromatrografi per analisi gas da campionamenti periodici; 2 camere da accumulo portatili per misure di flusso CO2 (vedi paragrafo 3.4.1). 3.6.1 Monitoraggio discreto Presso la Sezione di Napoli-OV le analisi discrete saranno realizzate nel corso del 2008 sui prelievi delle emissioni gassose effettuati nell’area di Donna Rachele. Tali misure saranno completate da quelle termiche effettuate mensilmente nell’area, nell’ambito delle attività di sorveglianza vulcanologica svolte della Sezione. La frequenza di intervento della Sezione di Palermo sarà semestrale. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 15 pozzi e sorgenti, dei gas da 5 punti di degassamento anomalo per la misura di parametri chimico-fisici delle acque e dei gas e della loro composizione chimica ed isotopica. 3.7. Pantelleria 3.7.1 Monitoraggio discreto La frequenza di intervento della Sezione di Palermo sarà semestrale. Le indagini consisteranno in campionamenti delle acque di 15 pozzi, dei gas da 5 punti di degassamento anomalo per la misura di parametri chimico-fisici delle acque e dei gas e della loro composizione chimica ed isotopica. 3.7.2. Reti per il monitoraggio continuo dei parametri geochimici Secondo quanto previsto nel Programma di Accordo Quadro con la Regione Siciliana, la stazione per il monitoraggio del flusso diffuso dai suoli e dei tenori in atmosfera di CO2 sviluppata nell’ambito di un progetto di ricerca verrà aggiornata con nuovo hardware e resa permanente. 21 3.8. Panarea 3.8.1 Monitoraggio discreto La Sezione di Palermo prevede un campionamento estensivo delle emissioni in terraferma e del campo fumarolico sottomarino. Le indagini consisteranno in campionamenti di acque e gas da 5 punti di degassamento anomalo per la misura di parametri chimico-fisici delle acque e dei gas e della loro composizione chimica ed isotopica. 22 4. Monitoraggio geodetico delle aree vulcaniche 4.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) Il monitoraggio geodetico delle aree a vulcanismo attivo della Campania è realizzato dalla Sezione di Napoli-OV in modo automatico, tramite reti permanenti costitute da sistemi GPS, clinometrici e mareografici, tutti in grado di centralizzazione dei dati presso la Sezione, e con misure periodiche, realizzate con campagne GPS su vertici predisposti, campagne di livellazioni di precisione, analisi interferometriche tramite dati satellitari SAR. Nel corso della prima metà del 2008, oltre alla regolare gestione delle reti già operanti, è previsto il potenziamento dei sistemi di centralizzazione della rete permanente GPS per la realizzazione di elaborazioni su campionamenti ad 1 secondo. Inoltre è prevista la realizzazione di un primo pozzo di media profondità (circa 30 metri) nell’area Flegrea, da utilizzarsi per una nuova stazione climonetrica ad alta risoluzione ( < 10 nRad), la cui installazione è prevista nel corso della convezione 2007-2009, Sempre per l’area flegrea saranno ripetute le misure di livellazione che, in modo parziale o completo rispetto alla rete di capisaldi, hanno una cadenza semestrale. Per necessità logistiche sarà necessario inoltre riposizionare la stazione mareografica di Torre del Greco. Infine si provvederà, in modo regolare, all’elaborazione dei dati SAR utilizzati sia per il monitoraggio geodetico delle aree della Campania, in particolare dei Campi Flegrei, che nell’ambito progetti di sviluppo e ricerca realizzati nell’ambito delle collaborazioni con DPC (p.e. ASI-SRV). 4.1.1. Strumentazione disponibile 4.1.1.1 Rete GPS La rete GPS permanente dell’area vulcanica napoletana (NeVoCGPS) è attualmente costituita da 25 stazioni. I dati acquisiti sono trasmessi alla Banca Dati Geodetici della Sezione di Napoli-OV con varie tecnologie (ADLS, GSM, WiFi), in funzione della logistica dei vari siti. I dati trasmessi sono quotidianamente verificati tramite il software di controllo TEQC. Quelli che superano le soglie minime richieste, prefissate per quantità e qualità, sono quindi elaborati con il software Bernese (ver. 5.0) utilizzando procedure automatiche. Oltre alla rete fissa, per un ulteriore controllo delle deformazioni, sono realizzate campagne specifiche di misura GPS, per le quali sono predisposti dei vertici ( rete “NVAGN” Neapolitan Volcanic Area Gps Network), 5 ubicati in zone esterne per riferimento, 38 in area flegrea, 26 in area vesuviana e 24 ad Ischia. La dotazione strumentale per queste misure discrete è costituita da 19 ricevitori GPS con acquisizione locale dei dati (6 Leica GX1220; 8 Leica GX1230 e 5 Leica SR520). 4.1.1.2. Rete Clinometrica La rete clinometrica è composta da 6 stazioni ai Campi Flegrei e 3 stazioni al Vesuvio, tutte centralizzate presso il Centro di Monitoraggio della Sezione di Napoli-OV. Le stazioni sono 23 equipaggiate con sensori biassiali Applied Geomechanics mod. 700 (risoluzione fino a 0.1 microRad), dotati anche di rilevatore interno della temperatura. Due stazioni della rete dei Campi Flegrei hanno doppio sensore, uno da superficie ed uno in pozzo, quest’ultimo posto alla profondità di circa 10 metri. 4.1.1.3. Livellazioni di precisione Complessivamente le reti di livellazione gestite dalla Sezione di Napoli-OV hanno uno sviluppo lineare approssimativamente di 900 Km, comprendendo ca. 1600 capisaldi, e sono suddivise tra la Piana Campana, l’area vulcanica napoletana e le aree vulcaniche esterne all’area napoletana (Etna 150 km - ca. 250 capisaldi, con 20 km in Piano Pernicana; Vulcano 24 km - 100 capisaldi; Pantelleria 48 km - 100 capisaldi). Per l’area dei vulcani attivi napoletani, la rete si sviluppa linearmente per 130 km con 340 capisaldi nei Campi Flegrei, dove è organizzata in 14 circuiti concatenati. Al Vesuvio ha uno sviluppo lineare di ca. 250 km, con 325 capisaldi in 17 circuiti concatenati. La rete di Ischia si sviluppa linearmente per 100 Km ed è organizzata in 9 circuiti concatenati. 4.2. Etna Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio geodetico dell’Etna, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi, il cui potenziamento sarà attuato nell’ambito del programma di attività già concordato secondo l’Allegato Tecnico 5b. Nell’ambito della manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti GPS permanenti, si provvederà al completamento della stazione di M. Scavo. Nel corso dell’anno il potenziamento prevede la realizzazione di tre nuove stazioni di cui due (ECHR e EMSL) multiparametriche (cioè, GPS e sismiche), con trasmissione satellitare, ed una, sull’isola Lachea, nell’ambito di una convenzione con l’ente gestore dell’area marina protetta. Si provvederà, inoltre, alla ristrutturazione del sistema di elaborazione dei dati GPS delle reti permanenti, aggiornando l’HW ed il sistema di archiviazione dei dati, in co-finanziamento con il progetto “Sicilia”. Il monitoraggio clinometrico continuerà la sperimentazione su sensori di nuova generazione, anche utilizzando siti di test appositamente realizzati; in tale ambito saranno anche sviluppati nuovi sistemi di acquisizione. Verrà inoltre ulteriormente perfezionato il sistema di visualizzazione dei segnali clinometrici presso la Sede di Catania. Nel corso del 2008 si svolgeranno l’annuale campagna di misura della rete GPS dell’Etna e le campagne sulle reti locali della Faglia della Pernicana, quest’ultime con frequenza quadrimestrale. Infine, si provvederà all’elaborazione dei dati SAR che si renderanno disponibili nell’ambito progetti sviluppati in collaborazione con DPC (p.e. PREVIEW e ASI-SRV). Ovviamente, qualora le condizioni di attività dell’Etna lo rendessero necessario, si provvederà a potenziare le reti e/o modificare le strategie di misura, al fine di soddisfare le esigenze di monitoraggio di eventuali eventi eruttivi. 24 4.2.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi gestiti dalla Sezione di Catania. Tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi N. Stazioni Permanenti Multiparametriche (Clinometriche e GPS). 5 Stazioni Permanenti GPS. 15 Stazioni Permanenti Clinometriche. 5 Stazioni Permanenti Estensimetriche. 4 Capisaldi per campagne di misure di Geodesia Terrestre (EDM) e GPS. 6 Capisaldi per campagne di misure di Geodesia Terrestre (EDM). 38 Capisaldi per campagne di misure GPS. 77 4.3. Vulcano-Lipari Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio geodetico dell’area Lipari-Vulcano, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi, il cui potenziamento sarà attuato nell’ambito del programma d’attività già concordato secondo l’Allegato Tecnico 5b. Nell’ambito della manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti GPS permanenti, si provvederà al completamento del collegamento WiFi tra le stazioni remote e l’Osservatorio di Lipari. Nel corso del 2008 si svolgeranno le annuali campagne di misura della rete GPS tra le isole di Lipari e Vulcano e di quella del Cratere della Fossa di Vulcano. 4.3.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi gestiti dalla Sezione di Catania. Tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi N. Stazioni Permanenti Multiparametriche (Clinometriche e GPS) 3 Stazioni Permanenti GPS 4 Stazioni Permanenti Clinometriche 3 Capisaldi per campagne di misure di Geodesia Terrestre (Stazione Totale) e GPS 1 Capisaldi per campagne di misure di Geodesia Terrestre (Stazione Totale) 12 Capisaldi per campagne di misure GPS 23 25 4.4. Stromboli Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio geodetico dello Stromboli, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi, il cui potenziamento sarà attuato nell’ambito del programma d’attività già concordato secondo l’Allegato Tecnico 5b. Nell’ambito della manutenzione ordinaria e straordinaria delle reti clinometriche, si provvederà al completamento delle istallazioni dei sensori clinometrici nei siti, già realizzati, del COA e di Timpone del Fuoco. Inoltre, si provvederà alla manutenzione straordinaria del sito della Stazione Totale del sistema THEODOROS, per ovviare ai problemi di vetustà che questo ha presentato negli ultimi anni. 4.4.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi gestiti dalla Sezione di Catania. Tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi N. Stazioni Permanenti Multiparametriche (Clinometriche e GPS) 3 Stazioni Permanenti GPS 2 Capisaldi per campagne di misure di Geodesia Terrestre (Stazione Totale) 22 4.5. Pantelleria Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio geodetico di Pantelleria, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi. In particolare è prevista la misura della rete di capisaldi GPS nella prima metà dell’anno. 4.5.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi gestiti dalla Sezione di Catania. Tipologia di stazioni permanenti o di capisaldi N. Stazioni Permanenti Multiparametriche (Clinometriche e GPS) 3 Capisaldi per campagne di misure GPS 10 26 5. Monitoraggio sismico delle aree vulcaniche 5.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) Oltre alla regolare gestione della rete sismica sia permanente che mobile, la Sezione di Napoli-OV nel corso del primo semestre 2008 proseguirà nel potenziamento dei sistemi di centralizzazione dei dati sismici, sia estendendo la rete di trasmissione numerica a larga banda, realizzata tramite nodi basati su tecnologia WiFi a 2 e 5 Ghz, che utilizzando linee secondarie di back-up ADSL. Saranno inoltre installati i nuovi acquisitori a basso consumo GILDA ed i sistemi di telecontrollo realizzati dalla Sezione di Napoli-OV, per un miglioramento dell’affidabilità delle reti. Infine entrerà in funzione una nuova stazione a larga banda collocata sul fondale marino nel Golfo di Pozzuoli provvista di sistema di alimentazione autonomo ed apparato di controllo e trasmissione dei dati, tramite un collegamento via cavo ad una meda di appoggio 5.1.1. Organizzazione delle reti Il sistema di monitoraggio sismico dei vulcani della Campania è realizzato con una rete strumentale centralizzata presso il Centro di Monitoraggio della Sezione di Napoli-OV. Il sistema di centralizzazione è di tipo misto, essendo basato su trasmissione sia analogica che numerica ( sistemi radio UHF, sistemi numerici a larga banda da 2 e 5 Ghz, collegamenti con linee punto punto analogiche e linee di backup ADSL). Il sistema di gestione ed analisi presso il Centro di Monitoraggio consente il controllo diretto dei segnali tramite interfacce grafiche, il backup dei dati con un sistema ridondato, l’analisi supervisionata dei segnali, il popolamento della banca dati GeOVes. Inoltre, è presente un sistema di trigger e localizzazione automatica degli eventi sismici, ed uno automatico per l’analisi dei dati di array. Alla rete sismica fissa centralizzata è affiancata la rete mobile, per una successiva integrazione dei dati, per la verifica di nuovi siti, per studi specifici ed infine per il potenziamento temporaneo della rete fissa in aree di particolare interesse. 5.1.2. Reti fisse La rete sismica fissa del Vesuvio, centralizzata presso il Centro di Monitoraggio della Sezione di Napoli-OV, comprende 12 postazioni realizzate sulla struttura del vulcano, equipaggiate con stazioni a corto periodo (11) ed a banda larga (2). Inoltre è presente un array collocato sulla struttura del vulcano, realizzato con 16 geofoni a tre componenti, per il controllo del microtremore. Infine sono presenti 2 stazioni esterne alla struttura vulcanica (Sorrento e Nola), per un migliore vincolo degli eventi sismici di maggiore energia e profondità. La rete sismica fissa del Campi Flegrei comprende 12 stazioni, di cui 9 a corto periodo e 3 larga banda. La rete è integrata dai dati, sempre centralizzati presso il Centro di Monitoraggio OV, provenienti da 3 stazioni sismiche a larga banda e 3 dilatometri realizzati da AMRA s.c.a.r.l. La rete fissa di Ischia è costituita da 3 stazioni a corto periodo. 27 5.1.3. Reti mobili La rete mobile della Sezione di Napoli-OV è dotata di 27 acquisitori numerici a 24 bits (15 Lennartz MARSlite e 5 M24, 6 Nanometrics Taurus, 1 Reftek mod. 130-1), di 9 acquisitori Lennatrz PCM5800 a 12 bits (gain ranging) e di un acquisitore a 48 canali, realizzato in collaborazione con l’Università di Granada. Sono disponibili 59 sismometri triassiali (32 Lennartz LE-3Dlite e 15 LE3D/20s, 6 Guralp CMG-40T, 6 Geotech KS-2000), 16 accelerometri Kinemetrics Episensor e 53 idrofoni (50 Geospace MP24 – L1, 3 RESON). Nel corso della prima metà del 2008, la rete mobile opererà ai Campi Flegrei con 9 stazioni, di cui 7 dotate di geofoni a larga banda e 2 a corto periodo. Tre delle stazioni mobili dell’area flegrea saranno anche dotate di accelerometro. Al Vesuvio opereranno 5 stazioni mobili, di cui una la larga banda. 5.2. Stromboli Nel corso della prima metà del 2008 è previsto in potenziamento del sistema di trasmissione dei dati della rete sismica. In particolare saranno sostituiti alcuni degli apparati realizzati con tecnologia WiFi che centralizzano i dati rilevati dalle stazioni a bassa quota. 5.2.1. Organizzazione delle reti La rete, costituta da stazioni sismiche a larga banda, è centralizzata parzialmente sull’isola, presso il COA, ed una parte presso l’Osservatorio INGV di Lipari. Per la trasmissione dei dati sono utilizzati radiomodem UHF, sistemi WiFi da 2.5 e 5.0 Ghz ed un collegamento locale in fibra ottica, quest’ultimo messo a disposizione dal Dipartimento della Protezione Civile. La centralizzazione finale dei dati presso i Centri di Monitoraggio INGV delle Sezioni di Napoli-OV e di Catania avviene tramite rete telematica GARR. Presso il Centro di Monitoraggio della Sezione di Napoli-OV è attivo un sistema di analisi automatica (sistema EOLO) per il riconoscimento e l’analisi dei segnali sismici VLP e del tremore vulcanico. 5.2.2. Reti fisse La rete sismica fissa è costituita da 13 stazioni a larga banda, tutte dotate di acquisitori sviluppati dall’INGV. A questa rete sono affiancati due dilatometri da pozzo, in grado di rilevare anche le deformazioni dinamiche indotte dalle sorgenti dei segnali sismici. 5.3. Etna Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio e della sorveglianza sismica dell’Etna, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi, il cui potenziamento sarà attuato nell’ambito del programma di attività già concordato secondo l’Allegato Tecnico 5b. Tali attività riguarderanno 28 la sistematica e regolare acquisizione, pre-elaborazione e analisi dei dati provenienti dal sistema di rilevamento sismico, nonchè la pianificazione e la realizzazione di interventi specifici mediante la rete mobile per monitorare eventuali fenomeni eruttivi che potrebbero verificatisi. Inoltre, verrà garantito il controllo dell’attività sismica attraverso lo svolgimento di un servizio di reperibilità sismologica (ricercatori) e di reperibilità tecnica e informatica (tecnici e tecnologi) e la partecipazione del personale afferente ai turni H24 nella sala operativa di sorveglianza dell’istituto. Il servizio di reperibilità sismologica comprenderà la produzione di rapporti settimanali e di comunicati giornalieri nel caso in cui si verificano eventi sismici significativi. A questo si aggiungono le attività che verranno condotte dal gruppo Macrosismico nel caso di eventi particolarmente energetici, fortemente avvertiti o oltre la soglia del danno. In linea con quanto condotto nel 2007, nel corso del 2008 si procederà alla gestione/manutenzione/ottimizzazione/sviluppo del sistema di monitoraggio sismico e delle tecniche di analisi per lo studio delle sorgenti sismiche. Relativamente all’ottimizzazione della rete di monitoraggio si prevede di convertire una decina di stazioni analogiche in stazioni digitali a larga-banda, di potenziare la rete infrasonica sommitale e di procedere a re-installare alcune stazioni analogiche. Nell’ambito del progetto “Sicilia” si prevede anche di procedere all’acquisizione di nuova strumentazione digitale e di un secondo Hub satellitare da installare a Catania, nonchè programmare una nuova gara d’appalto per la realizzazione e/o l’adeguamento di alcune stazioni remote. L’ottimizzazione/sviluppo dei sistemi di analisi in tempo reale, basati sui dati provenienti dai sistemi centralizzati, e di quelli fuori linea sarà mirato a migliorare la funzionalità della Sala Operativa e del Gruppo di Analisi Sismiche. Nel corso del 2008 si prevede di ottimizzare/sviluppare ulteriormente e portare in real-time il sistema di analisi e classificazione dei dati sismo-vulcanici (tremore, eventi VT, eventi a lungo-periodo ed esplosioni) nel dominio tempo-frequenza, già operativo in near-real time. Ulteriori attività riguarderanno l’ottimizzazione/sviluppo della banca-dati strumentale, con particolare riguardo alla catalogazione dei segnali sismici e ai risultati delle elaborazioni di base. Inoltre, relativamente a questa tematica si continuerà il regolare aggiornamento del catalogo sismico e macrosismico dei terremoti attraverso il gruppo di analisi e di quello macrosismico. 5.3.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la dotazione strumentale gestita dalla Sezione di Catania. RSP n° stazioni sensore campionamento acquisizione/immagaz. Digitale 21 larga-banda Trillium (40s) 100 Hz continuo Analogica 13 SP (1s) Mark o Lennartz 100 Hz continuo in digitale __________________________________________________________________________________________________ RSM 10 larga-banda Lennartz (20s) variabile continuo/trigger __________________________________________________________________________________________________ RA Digitale 2 Kinemetrics- Episensor 200 Hz a richiesta su trigger __________________________________________________________________________________________________ RI 5 microfono a condensatore 100 Hz continuo con una sensibilità di 80 mV/Pa __________________________________________________________________________________________________ RMT 3 Vaisala (vento, pressione 15 s atm, temp., umidità, precipitazione) 29 continuo 5.4. Apparati vulcanici delle Isole Eolie Le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ambito del monitoraggio e della sorveglianza sismica delle isole Eolie, saranno principalmente finalizzate a mantenere in efficienza gli attuali sistemi osservativi, il cui potenziamento sarà attuato nell’ambito del programma di attività già concordato secondo l’Allegato Tecnico 5b. Tali attività riguarderanno la sistematica e regolare acquisizione, pre-elaborazione e analisi dei dati provenienti dal sistema di rilevamento sismico, nonchè la pianificazione e la realizzazione di interventi specifici mediante la rete mobile per monitorare eventuali fenomeni eruttivi che potrebbero verificatisi allo Stromboli. Relativamente all’ottimizzazione dei segnali acquistiti, si procederà nel corso del 2008 alla ridefinizione delle caratteristiche della rete Wlan dedicata al trasferimento delle stazioni di Vulcano IVCR, IVLT e IVUG presso l’Osservatorio di Lipari. Infatti, le osservazioni effettuate sulla qualità dei collegamenti relativi alle nuove installazioni hanno evidenziato delle anomalie di trasmissione che verranno rimosse. Nell’ambito del progetto “Sicilia” si prevede anche di procedere all’acquisizione e all’installazione di nuova strumentazione digitale che sostituirà quella analogica ancora in uso. Si rimanda a quanto riportato per il vulcano Etna per gli aspetti relativi al controllo dell’attività sismica, la gestione/manutenzione del sistema di monitoraggio sismico e delle tecniche di analisi per lo studio delle sorgenti sismiche. 5.4.1. Strumentazione disponibile Lo schema che segue riassume la dotazione strumentale gestita dalla Sezione di Catania. RSP n. stazioni sensore campionamento acquisizione/immagaz. Digitale 7 larga-banda Trillium (40s) 100 Hz continuo Digitale 16bit 5 larga-banda Lennartz (20s) 100 Hz continuo Analogica 3 SP (1s) Kinemetrics 100 Hz continuo in digitale ____________________________________________________________________________________________ RSM 10 larga-banda Lennartz (20s) variabile continuo/trigger ____________________________________________________________________________________________ RA Digitale 2 Kinemetrics- Episensor 30 200 Hz a richiesta su trigger 6. Sorveglianza vulcanologica 6.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) Tra le attività che verranno svolte nel corso del 2008 per la sorveglianza dei vulcani attivi della Campania dalla Sezione di Napoli-OV si prevede di effettuare con cadenza mensile i rilievi termici mediate telecamera delle aree caratterizzate da anomalie termiche e da emissioni fumaroliche (area craterica al Vesuvio, area Solfatara-Pisciarelli ai Campi Flegrei, area di Donna Rachele e Forio ad Ischia), controllate anche tramite misure puntuali realizzate con termocoppie. 6.1.1. Strumentazione disponibile La sorveglianza vulcanica della Sezione di Napoli-OV è realizzata con strumentazione che consente sia rilievi di campagna che analisi di laboratorio, su campioni selezionati. Per le attività di campagna sono disponibili un distanziometro laser Leica Vectronix VECTORTM modello B, un GPS Leica mod GS20, alcune termocoppie Tersid, un igrometro/termometro digitale portatile modello 635, una camera digitale Canon MVX350i ed una macchina fotografica Canon powershot S2 IS, un termofreatimetro MATP/FREA-13 (L=150 m), un campionatore di acqua MATP/CAMP-2 (C=250cc, L=100m), una telecamera termica portatile FLIR modello ThermaCAMTM S60 (risoluzione di 320x240 pixel) e una modello ThermaCAMTM SC640 (risoluzione 640 x 480 pixel). Per le analisi è disponibile un laboratorio per la preparazione di campioni per analisi isotopiche, realizzate tramite Spettrometro di Massa a sorgente solida multicollettore TRITON TI. Inoltre è disponibile uno spettrometro infrarosso FTIR per le analisi di concentrazione CO2/H2O in inclusioni silicatiche in minerali. Infine è attrezzato un laboratorio per la realizzazione di analisi sedimentologiche. 6.2. Stromboli Tra le attività che verranno svolte nel corso del 2008 dalla Sezione di Catania, nell’ ambito del monitoraggio e della sorveglianza vulcanica dello Stromboli, si prevede di effettuare con cadenza più o meno regolare i rilievi termici sia da terra che da elicottero (in funzione della disponibilità), per verificare l’attività ai crateri sommitali. I dati raccolti verranno inseriti nei rapporti settimanali inviati a DPC. A queste indagini si aggiungeranno quelle petrochimiche, composizionali e dei componenti sulla cenere campionata nel corso di una eventuale attività esplosiva; questa verrà raccolta anche tramite nuovi campionatori automatici appositamente progettati per lo Stromboli. Si procederà anche alla regolare analisi dei dati registrati dalle telecamere fisse installate sullo Stromboli, i cui risultati verranno regolarmente inseriti nei rapporti multidisciplinari inviati a DPC con cadenza fissa settimanale. A Stromboli verrà gestita/manutenzionata la rete fissa di UV scanner a trasmissione wireless, che permette una misurazione pressoché continua del flusso di SO2 dai crateri sommitali durante le ore 31 diurne. Inoltre, si prevede di installare sul Pizzo uno FTIR per la misura continua dei rapporti tra specie gassose, parametro ritenuto di notevole importanza per l’individuazione di nuovi apporti magmatici dall’area sorgente. Anche per quanto riguarda l’analisi dei dati geochimici, i risultati ottenuti verranno regolarmente inseriti nei comunicati settimanali per il DPC. Infine, in collaborazione con l’INGV-OV e con due ricercatori dell’Università di Würzburg (Germania), che hanno brevettato un sistema costituito da sensori elettrici per il rilievo dell’attività esplosiva anche in condizioni di non visibilità, si procederà a installare sperimentalmente 2 di questi sensori elettrici in prossimità di una stazione sismica della rete permanente. 6.4.1. Strumentazione disponibile Nella tabella seguente viene elencata la dotazione strumentale della Sezione di Catania. Microscopio Zeiss polarizzante in luce trasmessa Microscopio Leitz polarizzante in luce trasmessa Microscopio elettronico LEO 1430 con Microanalisi a dispersione di energia (EDS) INCAEnergy della Oxford Instruments Pressa idraulica Enerpac con puntale in acciaio Frantoio a mascelle RETSCH (BBO/RE990) per granulazione del campione Mulino ad anelli di agata per polverizzazione del campione CAMSIZER per effettuare analisi granulometriche nell’intervallo 30 !m to 30 mm STUFA ELETTRICA per essicazione di campioni vulcanici SET DI SETACCI per eseguire vagliatura manuale di campioni incoernti nell’intervallo 30 !m to 30 mm Microscopio binoculare Zeiss per osservare in luce diretta campioni vulcanici N° 2 Sistemi portatili di misura del flusso di CO2 dal suolo N° 2 Sistemi portatili per la misura dell’emissione di radon e thoron dal suolo Rete radon all’Etna, composta da 5 stazioni di misura continua con sonde tipo Barasol Strumento portatile Durridge RAD7 per mappature radon Una rete di 5 ‘UV scanners’ (Rete FLAME Etna) che permette la misura del flusso di SO2 emesso dall’Etna fino a 200 volte al giorno Uno spettrometro mini-DOAS che permette sia la misura del flusso di SO2 tramite il metodo delle traverse, sia la misura del rapporto SO2/BrO nel plume Uno FTIR ‘Bruker’ che misura la composizione dei gas Una rete di 4 ‘UV scanners’ (Rete FLAME Stromboli) che permette la misura del flusso di SO2 emesso dallo Stromboli fino a 200 volte al giorno Uno FTIR ‘Midac’ che misura la composizione dei gas emessi dallo Stromboli 6.3. Etna La Sezione di Catania, nel corso del 2008, procederà ad effettuare con cadenza più o meno regolare i rilievi termici sia da terra che da elicottero (in funzione della disponibilità), per verificare l’attività ai crateri sommitali. I dati raccolti verranno inseriti nei rapporti settimanali inviati a DPC. A 32 queste indagini si aggiungeranno quelle petrochimiche, composizionali e dei componenti sulla cenere campionata nel corso di una eventuale attività esplosiva Al fine di ottimizzare il sistema di sorveglianza visivo, nel corso dell’anno si procederà all’installazione di una nuova telecamera alla Montagnola, che dovrebbe prevedere anche una telecamera termica, che permetterebbe di visionare meglio il fianco meridionale del vulcano che maggiormente ha prodotto fratture eruttive negli ultimi anni. Tutte le informazioni sullo stato del vulcano verranno trasmesse regolarmente al DPC attraverso rapporti settimanali, che contengono anche le informazioni sul flusso di SO2. Quest’ultimo verrà regolarmente rilevato dalla rete fissa FLAMES (5 stazioni sul versante sud-orientale del vulcano), i cui dati sono integrati con le misure effettuate con il sistema delle traverse e con le analisi delle immagini registrate dalla rete di telecamere fisse. I rapporti potranno assumere anche cadenza giornaliera o plurigiornaliera durante le fasi di maggiore attività del vulcano. Le strutture tettoniche all’Etna, oltre che con rilievi strutturali, verranno monitorate anche attraverso campagne di misura discrete del flusso di gas dal suolo (CO2 e radon) in aree ben precise, individuate come zone indicative per monitorare eventuali movimenti di magma dal profondo. A queste mappature discrete si aggiungono 5 stazioni radon fisse. Per queste stazioni è prevista l’implementazione con trasmissione diretta dei dati. I prodotti dell’attività eruttiva verranno analizzati presso i laboratori dell’INGV Catania sia per la composizione chimica che per la morfoscopia, le granulometrie, l’analisi dei componenti, e la distribuzione delle vescicole, e questi dati vengono trasmessi attraverso rapporti periodici pubblicati sulla pagina web. 6.4. Vulcano La Sezione di Catania, nel corso del 2008, continuerà con regolarità l’attività di monitoraggio dell’attività fumarolica dell’isola di Vulcano attraverso una telecamera nel visibile ubicata a Lipari, ed una telecamera termica posizionata all’interno del cratere che registra immagini discrete durante la notte, quando la riflessione solare non incide sulle misure. L’integrazione di un monitoraggio con telecamera termica è giustificato dal fatto che l’area fumarolica a più alta temperatura, negli anni passati ha mostrato variazioni significative sia della temperatura massima che dell’estensione dell’area soggetta ad anomalie termiche. I dati termici vengono trasmessi automaticamente ed analizzati in tempo reale da un software dedicato. 33 7. Monitoraggio gravimetrico e magnetico 7.1. Vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Campi Flegrei, Ischia) Nel corso del primo semestre 2008 la Sezione di Napoli-OV effettuerà una campagna gravimetrica ai Campi Flegrei su tutte le stazioni della rete, incluse quelle all’interno del cratere Solfatara. E’ anche prevista una campagna di misure gravimetriche nell’area vesuviana e all’isola di Ischia, sempre sull’intera rete delle due aree. Per Ischia la rete sarà riferita alla stazione assoluta di Napoli, mediante collegamenti con il vertice ISG01 (Ischia Porto) 7.1.1. Strumentazione disponibile La rete gravimetrica dei vulcani attivi della Campania, che comprende 82 punti di misura, è realizzata ai Campi Flegrei con 26 vertici, al Vesuvio con 31 vertici e a Ischia con 25 vertici. I vertici delle diverse aree sono tutti posizionati in corrispondenza o in prossimità di capisaldi delle linee di livellazione di precisione. Le reti sono collegate alla stazione gravimetrica assoluta di Napoli, assunta quale riferimento. Le misure sui vertici sono eseguite con il gravimetro LaCoste & Romberg, modello D numero 85 (LCR-D85). 7.4. Etna Nel corso del 2008, la Sezione di Catania, oltre a garantire il normale funzionamento delle reti permanenti di monitoraggio gravimetrico e magnetico, procederà ad effettuare misure gravimetriche discrete lungo i 71 capisaldi della rete generale comprendente i profili EO e NS; quest’ultimi saranno battuti con cadenza quasi mensile. In collaborazione con l’INRiM di Torino, saranno inoltre condotte misure di gravità assoluta in 5 siti dell’Etna in corrispondenza delle stazioni in registrazione continua. Le 8 stazioni magnetiche per la misura in continuo del campo totale saranno integrate con tre magnetometri fluxgate (sviluppati dalla Sezione di Roma2) per la misura del campo vettoriale. Per una migliore definizione dei fenomeni connessi alla dinamica del Rift di NE saranno eseguite misure congiunte di gravimetria, magnetismo e GPS. Sarà inoltre realizzata una banca dati disponibile in internet per la consultazione di dati magnetici, gravimetrici e potenziale spontaneo acquisiti all’Etna dal 1997. La disponibilità della banca dati consentirà lo sviluppo di ricerche di modellistica fisico-matematica che rappresentano un elemento fondamentale per la comprensione della dinamica dei vulcani, per la valutazione della loro pericolosità e la mitigazione del rischio. 7.4.1. Strumentazione disponibile La rete gravimetrica, gestita dalla Sezione di Catania, comprende 71 capisaldi per misure discrete. 35 Località Acronimo Longitudine N (m) Latitudine E (m) Quota (m) Monte Denza MDZ 496624 4172853 1710 Monte Fontanelle MFO 496198 4174919 1850 Monte Palestro MPA 497328 4171624 1902 Monte Nunziata MNZ 495914 4179465 1609 Bosco chiuso BCH 494765 4181869 1625 Rifugio La Nave RLN 579859 4184875 1475 Monte Spagnolo MSP 584709 4186557 1429 Monte S. Maria MSM 498795 4186248 1615 Grotta dei Lamponi GLA 500999 4185838 1706 Grotta delle Palombe GPA 502496 4186315 1574 Monte Rosso MRO 504631 4185400 1600 Linguaglossa LIN 511639 4188710 560 Bivio Randazzo BRA 509533 4187300 725 Mandra del Re MRE 508309 4185484 1070 Mareneve MAR 506256 4184604 1408 Ripida di Piano Provenzana RPP 504521 4183604 1680 Piano Provenzana PPR 503316 4183216 1770 Bivio Baracca BBA 505305 4181831 1609 Rifugio Citelli RCI 505244 4179811 1741 Cubania CUB 506500 4180347 1450 Casa Pietracannone CPC 507756 4177851 1140 Bivio Fornazzo BFO 509874 4176452 830 Monte Vetore MVE 499570 4171597 1650 Piano Bottara PBO 498964 4169218 1300 Monte S. Leo MSL 498919 4166488 1020 Belpasso BEL 498650 4161659 600 Zafferana ZAF 509936 4171341 525 Hotel Primavera HP 508417 4171544 680 Poligono Tiro PT 507360 4171703 980 Bivio Pomiciaro BP 506179 4172062 1140 Monte Monaco M0 504824 4172388 1350 Frattura Valle FV4 503677 4172650 1550 Casa del Vescovo CV 502294 4172298 1690 36 Frattura Monte FM4 501677 4172309 1750 Monti Silvestri MS 500747 4172507 1860 Rifugio Sapienza SA 499802 4172521 1890 Timpa Grassorelli TG 499320 4172213 1860 Bivio Vetore VE 498612 4171824 1740 Grande Albergo GA 497691 4171810 1700 Ingresso Forestale IF 497327 4171625 1660 Cancello Forestale CF 496218 4171728 1560 Casa dell'Erba CE 494590 4171301 1320 Casa Ciancio CC 493206 4170348 1130 Casa Chiavaro CH 489949 4170568 910 ADR 486122 4169863 590 Casa lava CL 499547 4173220 2100 Pilone Funivia FV 499550 4174148 2410 Piccolo rifugio RF 500000 4174440 2510 Casa Rossa CS 500178 4174886 2585 Cisternazza CZ 500747 4175666 2640 Torre del Filosofo PH 500049 4176725 2920 Monte Frumento Supino FS 500024 4176105 2950 Monte Vulcarolo VU 498836 4177411 3000 Bocca Nuova BN 498592 4177915 3010 Monte Supino SU 498772 4178269 3090 Cratere Centrale CT 498963 4178729 3090 Punta Lucia PL 498929 4179349 2985 Bocca Subterminale BS 499284 4179623 2960 Mongibello MG 500195 4179763 2845 Piano delle Concazze CO 500638 4180072 2800 Portella Giumenta PG 501279 4180155 2781 Poggio di Lenze LZ 500484 4180442 2700 Monte Dagalotto DG 500585 4181057 2610 Monti Deserti DS 500562 4181036 2490 I Due Pizzi DP 500826 4181964 2410 Monte Pizzillo PZ 501223 4182432 2320 Monte Corbara MC 501787 4182678 2200 Adrano 37 Umberto e Margherita UM 502517 4183343 2100 MPO 505815 4173696 1420 Lave del 1981 L81 497565 4187011 1350 Bivio Pirao BPR 498805 4189830 1100 Monte Pomiciaro Inoltre la rete gravimetrica comprende 3 stazioni remote in acquisizione continua. Località Latitudine Longitudine Quota Strumentazione Serra La Nave 497691 4171810 1704 m 1 gravimetro L&R Belvedere 500612 4176655 2670 m 1 gravimetro L&R Pizzi Deneri 501354 4179730 2794 m 1 gravimetro L&R La rete magnetica è composta da 10 magnetometri scalari e 2 magnetometri vettoriali in registrazione continua: Località Latitudine Longitudine Quota Strumentazione Serra La Nave 497691 4171810 1704 m 1 magnetometro scalare 1 magnetometro vettoriale Cisternazza 500712 4174995 2600 m 1 magnetometro scalare Belvedere 500612 4176655 2670 m 1 magnetometro scalare M.F.Supino 499642 4176812 2940 m 1 magnetometro scalare Bocca Nuova 498653 4178115 2930 m 1 magnetometro scalare Punta Lucia 498869 4180081 2875 m 1 magnetometro scalare Pizzi Deneri 501354 4179730 2794 m 1 magnetometro scalare 1 magnetometro vettoriale Portella della Giumenta 500544 4180863 2688 m 1 magnetometro scalare Dagalotto 500738 4182123 2600 m 1 magnetometro scalare Cesarò 477394 4188926 1340 m 1 magnetometro scalare La rete geoelettrica è composta da 4 stazioni per la misura dei potenziali spontanei in registrazione continua: Località Latitudine Longitudine Quota Serra La Nave 497691 4171810 1704 m Cisternazza 500712 4174995 2600 m M.F.Supino 499642 4176812 2940 m Pizzi Deneri 501354 4179730 2794 m 38 Strumentazione 1 stazione per la misura dei potenziali spontanei 1 stazione per la misura dei potenziali spontanei 1 stazione per la misura dei potenziali spontanei 1 stazione per la misura dei potenziali spontanei 7.5. Stromboli La Sezione di Catania, nel corso del 2008, assicurerà il regolare funzionamento del sistema di monitoraggio multiparametrico a Stromboli costituito da tre stazioni magnetiche, una stazione gravimetrica ed una stazione per la misura del potenziale spontaneo. Nel corso del 2008, sarà modificata la configurazione dei sensori magnetici. Attualmente ogni stazione è equipaggiata con un gradiometro GSM-90G ad effetto Overhauser dotato di due sensori posizionati a distanza verticale di 50cm. Utilizzando gli stessi sensori, si vuole variare la loro configurazione posizionandoli a distanza orizzontale di circa 50m l’uno dall’altro. Sarà inoltre realizzata una banca dati disponibile in internet per la consultazione di dati magnetici, gravimetrici e potenziale spontaneo acquisiti allo Stromboli dal 2003. La disponibilità della banca dati consentirà l’applicazione di tecniche di analisi multivariate per il riconoscimento di precursori nelle serie temporali dei campi di potenziale. 7.5.1. Strumentazione disponibile La rete multiparametrica in registrazione continua di Stromboli, gestita dalla Sezione di Catania, è formata da 1 stazione gravimetrica, 3 stazioni magnetiche in configurazione gradiometrica ed una stazione per la misura del potenziale spontaneo. Località Latitudine Longitudine Quota Strumentazione Osservatorio dell’Università di Firenze 512472 4259194 200 1 gravimetro L&R Punta Lena 518407 4291656 25 m 1 magnetometro scalare Punta dei Corvi 516983 4294184 160 m 1 magnetometro scalare Liscione 519419 4294516 500 m 1 magnetometro scalare Liscione 519419 4294516 500 m 1 stazione per la misura dei potenziali spontanei 7.6. Simulazione dei flussi lavici La Sezione di Catania, nel corso del 2008, continuerà le ricerche di modellistica fisica dei processi vulcanici con le relative applicazioni, finalizzate alla valutazione della pericolosità. Per quanto riguarda i processi pre-eruttivi, le ricerche saranno mirate a quantificare le dinamiche di unrest e i precursori attraverso sia la messa a punto di strumenti per l’inversione congiunta di diversi parametri geofisici sia lo sviluppo di modelli numerici capaci di considerare gli effetti legati alla topografia e alle etrogeneità. Lo studio dei fenomeni eruttivi invece riguarderà soprattutto le simulazioni dei flussi lavici. Questa attività sarà condotta attraverso lo sviluppo sia di nuovi modelli numerici in grado di descrivere la formazione dei tunnel lavici sia l’applicazione di tecniche satellitari per stimare quasi in tempo reale il flusso delle colate durante le eruzioni. 39 8. Rete GPS nazionale 8.1 Organizzazione della rete La Rete Integrata Nazionale GPS (RING, http://ring.gm.ingv.it) si compone di 130 ricevitori collegati quasi tutti in real time attraverso connessioni satellitari, internet o altri sistemi di comunicazione e che coprono omogeneamente l’intero territorio nazionale. I dati vengono acquisiti principalmente presso tre distinti centri: presso la sede del Centro Nazionale Terremoti di Roma, presso la Sezione di Catania e all’Osservatorio di Grottaminarda che gestisce anche la distribuzione dei dati, il controllo di qualità e la relativa banca dati. I dati vengono analizzati presso 5 centri di analisi dell’INGV che forniscono giornalmente le soluzioni in termini di coordinate, le serie temporali delle stazioni e il campo di velocità associato. Nel corso del 2008, l’Osservatorio di Grottaminarda comincerà a gestire la distribuzione dei dati di numerose altre reti sia regionale che a scala nazionale. La gestione della rete comporta un notevole impegno per garantire la continuità del funzionamento della strumentazione con frequenti missioni di manutenzione alle stazioni. 8.2. Strumentazione disponibile Stazioni CGPS in connessione satellitare in real-time con campionamento a 30s: 73. Stazioni CGPS in connessione internet in real time con campionamento a 1s: 36. Altre connessioni (UMTS etc) in real time con campionamento a 1s: 14. Stazioni in locale con necessario update: 7. 41 9. Telerilevamento Continuerà l’attività di monitoraggio sulle aree vulcaniche effettuata con sistemi di telerilevamento tramite dati satellitari utilizzando la stazione di ricezione TERASCAN L-Band HPRT. I dati arrivano al laboratorio di Telerilevamento del Centro Nazionale Terremoti in real time 6-10 volte al giorno; il Laboratorio di Telerilevamento riceve anche dati MODIS mediante un sistema di caricameto via FTP dall’ESA relativamente all’antenna situata nelle Isole Canarie. Le analisi hanno riguardano le stime del tasso effusivo (ER) ed il riconoscimento e stima del contenuto di ceneri nei plumes vulcanici generati durante le eruzioni. Sono inoltre analizzati i dati METEOSAT-MSG acquisiti dal sistema VCF installato presso la Sezione di Catania, le immagini georeferenziate in UTM WGS84, che forniscono risposte rapide sull’attività esplosiva, la loro pubblicazione automatica con invio al sito ad accesso privilegiato per la Protezione Civile (http://dpc.ct.ingv.it/). Altri sistemi di telerilevamento utilizzati per il monitoraggio sono relativi a sensori UV scanners istallati nelle reti FLAME di Etna e Stromboli che analizzano il contenuto dei plumes emessi dai due vulcani. 43 10. Monitoraggio mareografico 10.1. Organizzazione della rete La rete mareografica gestita dalla Sezione di Napoli-OV è costituita da 9 stazioni di cui 4 ubicate nell’area flegrea (Nisida, Pozzuoli Porto, Pozzuoli Molo Sud-Cantieri e Miseno), una di recente installazione, nel Porto di Forio, sulla costa occidentale dell’isola d’Ischia, 2 stazioni nell’area vesuviana, rispettivamente a Torre del Greco e Castellammare di Stabia ed infine 2 stazioni, una nel Porto di Napoli ed una più esterna, nel Porto di Agropoli (Golfo di Salerno), utilizzate come siti di riferimento nel controllo dei movimenti verticali del suolo delle aree vulcaniche monitorate. Tutte le stazioni trasmettono i dati mareografici in modo automatico al Centro di Monitoraggio della Sezione di Napoli-OV. 45 11. Attività di sala operativa Sezione di Catania Presso la Sala Operativa della Sezione di Catania viene effettuata attività di monitoraggio e sorveglianza dell’intero complesso geodinamico siciliano. La programmazione per l’anno 2008 prevede le normali attività di gestione della Sala Operativa, condotte dal personale a questa afferente e che riguardano la gestione e manutenzione delle reti informatiche, dei sistemi presenti in sala operativa e delle telecamere, l’organizzazione delle attività di turnazione H24 relativamente ai turni di sorveglianza e, non ultimo, per il personale preposto la gestione delle attività di reperibilità di settore. Nel corso del 2008 si procederà ad una serie di interventi di manutenzione straordinaria dei sistemi presenti in Sala Operativa e soprattutto alla progettazione di un nuovo sistema di visualizzazione. La realizzazione di un nuovo sistema ad alta efficienza e con un maggior numero di monitor, permetterà una migliore fruizione dei segnali ed un controllo più accurato dei sistemi e delle aree di interesse. Verrà, inoltre, regolarmente gestita/manutenzionata la rete di telecamere presente sia all’Etna che allo Stromboli, che operano sia nello spettro del visibile, del’infrarosso e nel termico. Tutti i dati raccolti vengono allo stato attuale immagazzinati in sistemi di storage (NAS) dotati di ridondanza con controllo di QoS, che garantiscono la fruizione immediata e/o differita dei dati significativi. Per il 2008 si prevede di procedere ad una gara per la realizzazione di unità SAN per migliorare tutte le caratteristiche dei sistemi presenti. I dati verranno resi disponibili su opportuni repository e parte di essi sarà resa fruibile attraverso la pubblicazione sui siti Intranet, sul sito appositamente realizzato per DPC (ad accesso ristretto) e, non ultimo, attraverso la pubblicazione ufficiale sul sito Web.A questo lavoro si affiancherà l’ormai necessaria ottimizzazione delle reti, caratterizzata da alcuni anni da un costante incremento in termini di macchine presenti in rete ed un cospicuo aumento della quantità dei dati trasferiti. Centro Nazionale Terremoti Nella sala operativa di Roma vengono raccolti e analizzati i segnali provenienti dalle stazioni sismiche componenti la Rete Sismica Nazionale Centralizzata. Codici di calcolo, sviluppati prevalentemente da tecnici informatici dell’Istituto, consentono di rappresentare su monitor, in maniera del tutto automatica, la segnalazione di un evento, le sue coordinate ipocentrali, la sua magnitudo, la qualità della localizzazione, i comuni più vicini all’epicentro, e molte altre informazioni rappresentate tramite applicazioni grafiche GIS. I dati forniti sono verificati e, se necessario, corretti dai sismologi sempre presenti in sala attraverso codici di analisi delle singole forme d’onda e, conseguentemente, trasmessi al Dipartimento della Protezione Civile. L’Istituto garantisce, nell’arco delle 24 ore, per tutti i giorni dell’anno, la presenza di almeno 3 unità di personale: due sismologi e un tecnico. Il servizio è organizzato nell’arco delle 24 ore in 3 turni: mattina, pomeriggio e notte. Il numero di ricercatori e tecnici coinvolti nei turni è notevole. 47 Nella composizione dei turni sono rappresentate tutte le qualifiche e tutti i livelli stipendiali in cui si articola il personale dell’Istituto, dal dirigente all’assistente tecnico. Si tratta di 65 ricercatori e di 30 tecnici nella sala di Roma, con un impegno in media in 2.3 mesi/persona all’anno. Sezione di Napoli-OV Presso la Sala di Monitoraggio della Sezione sono centralizzati i dati delle reti di monitoraggio sismico dei vulcani attivi della Campania (Vesuvio, Ischia e Campi Flegrei), di alcune stazioni sismiche esterne a carattere regionale e della rete di monitoraggio sismico dello Stromboli. Inoltre sono ricevuti, in quanto ritrasmessi dalla sezione di Roma-CNT, anche i segnali sismici di alcune stazioni a scala regionale della Rete Sismica Nazionale Centralizzata. Alcuni segnali dei vulcani monitorati dalla Sezione sono visualizzati presso il CF del DPC tramite collegamento informatico VPN appositamente realizzato per DPC. Il sistema di gestione, controllo ed analisi dei dati sismici sono basati su codici di calcolo ed interfacce numeriche sviluppati prevalentemente dal personale della Sezione. In caso di necessità le informazioni sono rapidamente trasmesse al Dipartimento della Protezione Civile tramite le procedure prestabilite, che comprendono anche l’uso di una linea punto-punto collegata alla Sala Situazione Italia del DPC. Oltre alla segnalazione di eventi specifici tramite comunicati, da diversi anni la Sezione emette un bollettino quotidiano sull’attività sismica dello Stromboli. Sempre nella Sala di Monitoraggio OV sono visualizzati i dati della rete mareografica, della rete per il controllo delle emissioni della CO2 dai suoli e dei parametri atmosferici di controllo, le immagini delle telecamere termiche fisse, le analisi interferometriche realizzate con le tecniche satellitari SAR. Attualmente la sezione garantisce quotidianamente la costante presenza di 2 unità di personale, organizzato nell’arco delle 24 ore in 3 turni. Nel corso del 2008, oltre a garantire il funzionamento dei sistemi realizzati e la regolare turnazione del personale, saranno potenziati e resi più sicuri i sistemi di storage dei dati, con la realizzazione di un sistema di mirroring esterno, e lo sviluppo di un sistema di banca dati comune, per la gestione congiunta di tutti i dati multiparametrici. Sezione di Palermo La sala monitoraggio della Sezione di Palermo dell’INGV verrà trasformata in sala operativa con la presenza di un ricercatore/tecnologo dalle ore 7 alle ore 15 (giorni festivi compresi). Nella sala operativa della Sezione di Palermo convergono i dati delle reti di monitoraggio continuo di parametri geochimici installate a Vulcano, Stromboli, Etna, Vesuvio, Pantelleria. Le stazioni automatiche acquisiscono in tempo reale alcuni parametri spia che sono in grado di dare indicazioni sulle eventuali evoluzioni dei sistemi monitorati. In ottemperanza all’Accordo di Programma Quadro con la Regione Siciliana, il sistema di visualizzazione ed elaborazione dati verrà rinnovato ed ampliato in modo da gestire con efficienza le nuove stazioni permanenti per il monitoraggo dei parametri geochimici. 48 La strumentazione disponibile è composta da un sistema di visualizzazione multimonitor e di elaborazione dati acquisiti dalle reti di monitoraggio continuo. Le stazioni automatiche permanenti acquisiscono in near real time i seguenti parametri: ! Flussi di CO2 esalanti dal suolo; ! Parametri atmosferici (pressione, temperatura, velocità del vento, umidità, piovosità); ! Temperatura dei fluidi fumarolici e del suolo a varie profondità; ! Temperatura dell’acqua; ! Livello freatico; ! Conducibilità elettrica; ! pH; ! Pressione totale dei gas disciolti (TDGP); ! Rapporti CO2/SO2 nei plume vulcanici. I dati trasmessi dalle stazioni vengono acquisiti ed elaborati automaticamente dai computer della sala di monitoraggio ed immagazzinati in appositi data base. Vengono anche immagazzinati tutti i dati disponibili, relativi al monitoraggio discreto dei sistemi vulcanici controllati, aggiornati all’ultimo campionamento (composizione chimica ed isotopica di acquiferi, di emissioni gasssose di bassa ed alta temperatura, flussi diffusi di CO2 dai suoli etc.). 11.1. Etna Nella Sala Operativa dell’INGV di Catania sono disponibili ad oggi strumenti avanzati per la visualizzazione dei segnali acquisiti dalla rete multiparametrica dell’Etna. Oltre 30 monitor segnalano in tempo reale variazioni significative di segnali multidisciplinari a largo spettro. A titolo di esempio ci si riferisce a segnali sismici, immagini di telecamere, immagini satellitari, informazioni sui venti, simulazioni delle dispersioni di ceneri, localizzazioni automatiche, variazioni di tremore, informazioni sulla localizzazione di quest’ultimo, sistemi di verifica del funzionamento delle reti di interconnessioni tra le sedi etc. 11.2. Stromboli Dopo l’attività caratterizzata dall’episodio eruttivo del 15 marzo 2007 che ha comportato il danneggiamento o la distruzione di alcuni sistemi remoti, la Sezione di Catania procederà, nel corso del 2008, al parziale ripristino di tali sistemi e alla normale gestione/manutenzione di quelli presenti sia al COA che sul campo. Presso la Sala Ced del COA sono presenti alcuni sistemi per il controllo continuo dell’attività del vulcano Stromboli di tipo multidisciplinare e tutti i dati acquisiti vengono trasferiti anche alle Sale Operative di Catania e Napoli dove integrano i sistemi presenti. 49 Per il 2008 si intende proporre un intervento per l’ampliamento di banda dei sistemi di interconnessione e di manutenzione di alcune tratte di trasporto dati, relative ai sensori presenti sul campo. 50 12. Supporto al Dipartimento della Protezione Civile in fase di emergenza 12.1. Stromboli Nell’ambito di queste attività per il DPC, la Sezione di Catania vuole dare il consueto risalto all’attività svolte da parte della sua Sala Operativa, relativamente alle procedure di intervento, di comunicazione giornaliera dei parametri più significativi, alla gestione congiunta delle attività di manutenzione attraverso il supporto dei mezzi aerei del Dipartimento della Protezione Civile, nonché alla manutenzione ordinaria e straordinaria degli apparati presenti al COA e alla infrastruttura di rete per dare il massimo supporto al DPC in caso di evento calamitoso. Infine, sempre nell’ambito delle attività di supporto al DPC, verrà regolarmente fornito il rapporto settimanale sintetico sullo stato deformativo rilevato dai sistemi osservativi geodeti istallati sull’isola di Stromboli. La Sezione di Napoli-OV, nel corso del 2008 garantirà la continuità nella redazione dei bollettini quotidiani sullo stato dell’attività sismica del vulcano, la emissione di comunicati straordinari in caso di specifici eventi e le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria delle stazioni sismiche, anche con il supporto dei mezzi aerei messi a disposizione del DPC. Sempre nel corso del 2008 la Sezione Napoli-OV intende estendere la rete di trasmissione dei dati a larga banda, da effettuare in collaborazione con la Sezione di CT, con la realizzazione di un ponte tra la rete di trasmissione già attiva alla base del vulcano e l’area sommitale, anche in previsione di eventuali necessità di estensione della rete strumentale INGV per il monitoraggio del vulcano in caso di attività straordinaria. 51 ! ! http://www.ingv.it Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ROMA Via di Vigna Murata, 605 - 00143 Roma NAPOLI OSSERVATORIO VESUVIANO Via Diocleziano, 328 - 80124 Napoli CATANIA Piazza Roma, 2 - 95123 Catania MILANO Via Bassini, 15 - 20133 Milano PALERMO Via Ugo La Malfa, 153 - 90146 Palermo BOLOGNA Via Donato Creti, 12 - 40128 Bologna PISA Via della Faggiola, 32 - 56126 Pisa
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