1 SOMMARIO Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI

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1 SOMMARIO Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI
SOMMARIO
Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI
Capo I - NORME GENERALI
Art. 1
- Campo d'applicazione del Piano Quadro Tratturo
Art. 2
- Norme generali
Art. 3
- Parametri Urbanistici ed edilizi
Titolo II - ATTUAZIONE DEL PIANO
Capo I
Art. 4
- Procedure di attuazione del Piano
Art. 5
- Dotazione dei servizi di urbanizzazione primaria e secondaria
Art. 6
- Standards
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Titolo III - ZONIZZAZIONE
Capo I
Art. 7
- Suddivisione territorio tratturale sub-urbano di Scerni
Capo II - ZONE NON EDIFICABILI
Art. 8
- Zona a prato ( E )
Art. 9
- Zona a verde di rispetto ( VR )
Art 10 - Zona destinata a viabilità e parcheggi ( P )
Capo III - ZONE EDIFICABILI
Art. 11 - Zona agricola ( E1 )
Art. 12 - Zona di completamento nuclei rurali ( E2 )
Art. 13 - Zona per strutture per lo sport e tempo libero ( VS )
Art. 14 - Zona a verde attrezzato ( VA )
Art.
15
- Zona di espansione integrata a prevalente destinazione
residenziale (PA6)
Art. 16 - Attrezzature di interesse comune per il culto ( AR )
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Art. 17 - Zona RSA ( residenza sanitaria per anziani )
Art. 18 - Zona GAL per attrezzature ricettive
Art. 19 - Zona MSA per servizi all’auto ( distribuzione carburanti)
Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI
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Capo I - NORME GENERALI
Art. 1 - Campo di applicazione del Piano Quadro Tratturo
La disciplina degli interventi sulle aree del territorio comunale
comprese all'interno delle Zone tratturali, non assoggettate a Piano di
vendita, è regolata dalle presenti Norme elaborate ai sensi della legge
1/6/1939 n. 1089, legge 17/8/1942 n. 1150, D.M. 15/6/76 e D.M.
20/3/80, D.M. 22/12/83 del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e
della L.R. 29/7/1986 n. 35, e successive modifiche e integrazioni.
Fanno parte integrante del Piano i seguenti elaborati:
Tav. A Relazione illustrativa
Tav. B Norme Tecniche di Attuazione
Tav. 1
Previsioni generali - Tronco suburbano
Tav. 2
Previsioni generali - 1°Tronco rurale
Tav. 3
Previsioni generali – 2° Tronco rurale
Tav. 4
Tav. 5
Tav. 6
Tav. 7
Analisi. Tronco rurale (Coste Osento), “Tratturi, Tratturelli e
Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826 ” Stralcio tav. 15
Analisi. Tronco suburbano (Piana santa Maria),“Tratturi,
Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre
1826” - Stralcio tav. 16
Analisi . Tronco suburbano (San Giacomo) “Tratturi,
Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre
1826” - Stralcio tav. 17
Analisi . Tronco rurale (Colle Breccioli) “Tratturi, Tratturelli e
Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826”
Stralcio tav. 18
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Art. 2 - Norme generali
Il presente Piano Quadro Tratturo risulta inserito nel P.R.E.
vigente.
All'interno
delle
Zone
tratturali valgono le prescrizioni
urbanistiche previste dal presente Piano secondo Zone omogenee
distinte, tenuto conto dello stato di fatto, delle caratteristiche dei suoli,
delle previsioni dello strumento urbanistico vigente e del parere della
Soprintendenza Archeologica di Chieti.
Art. 3 - Parametri urbanistici ed edilizi
L'urbanizzazione e l'edificazione nell'attuazione del presente Piano
è regolata dai seguenti parametri urbanistici ed edilizi:
Superficie territoriale ( St ):
superficie compresa nel perimetro di aree di Zona omogenea al
lordo delle aree occorrenti per le sedi viarie e per le urbanizzazioni
primaria e secondaria.
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Superficie fondiaria ( Sf ):
superficie del lotto edificabile, depurata delle aree destinate alla
viabilità pubblica, all'urbanizzazione primaria e
secondaria,
comprensiva di eventuale passaggio pedonale aperto al pubblico
servizio.
Superficie utile ( Su ):
superficie lorda di tutti i piani fuori ed entro terra ad esclusione dei
servizi tecnici del fabbricato ( centrale termica, elettrica, ecc. ) e
dei porticati ad uso pubblico.
Volume fabbricabile ( V ):
volume degli edifici, calcolato a partire dalla quota di marciapiede
( su verbale di linee e quote dell'ufficio Tecnico del Comune e dal
piano di campagna ante- operam, sino all'intradosso del solaio di
copertura dell'ultimo piano abitabile, compresi eventuali corpi
aggettanti chiusi ( bow-windows ), autorimesse staccate
dall'edificio principale ed emergenti dal livello del piano di
campagna, il volume dei piani interrati abitabili per l'aliquota
emergente dal piano di campagna, con esclusione dei porticati
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aperti al pubblico uso, dei volumi tecnici emergenti dall'estradosso
del solaio di copertura dell'ultimo piano abitabile, quando detti
volumi tecnici non superino l'altezza di mt. 2.40.
Superficie coperta ( Sc ):
area risultante dalla proiezione del piano orizzontale di tutte le
parti edificate fuori terra, con esclusione delle parti aggettanti
come balconi e sporti di gronda, delimitata dalle superfici esterne
delle murature perimetrali.
Indice di utilizzazione territoriale ( Iut ):
valore massimo del rapporto fra la superficie utile e superficie
territoriale.
Indice di fabbricabilità territoriale ( Ift ):
valore massimo del rapporto fra il volume edificabile e la
superficie territoriale.
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Indice di fabbricabilità fondiaria ( If ):
valore massimo del rapporto tra il volume edificabile e la
superficie
fondiaria.
Rapporto massimo di copertura ( Rc ):
valore massimo del rapporto misurato in percentuale tra la
superficie coperta e la superficie fondiaria.
Altezza massima degli edifici ( H max ):
essa si misura a partire dal livello del marciapiede pubblico o
privato avvolgente l'edificio ( su verbale di linee e quote dettate
dall'Ufficio Tecnico del Comune, o a partire dal piano di
campagna ante-operam. Nel caso di edifici con copertura a tetto,
l'altezza verrà misurata a partire dalla linea superiore della gronda
del tetto; se questo abbia pendenza superiore al 40%, l'altezza
verrà misurata a partire da una quota posta a metà dell'altezza
media del tetto.
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Distanza minima del fabbricato dal filo stradale ( Ds ):
si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni
sua parte chiusa ) dal ciglio della strada; dove s'intende per ciglio
stradale il limite della piattaforma stradale comprendente la sede
viabile e le aree di pertinenza stradale ( cunette, fossi, ecc. ); se la
strada è provvista di marciapiede, la distanza minima di cui sopra
si misura dal limite più esterno del marciapiede stesso.
Distanza minima del fabbricato dai confini di proprietà ( D c ):
si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni
sua parte chiusa ) dal punto più vicino del confine di proprietà.
Distacco minimo da altri fabbricati ( D f ):
si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni
sua parte chiusa ) dal punto più vicino del più vicino edificio.
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Titolo II - ATTUAZIONE DEL PIANO
CAPO I
Art. 4 - Attuazione del Piano
Premesso che gli interventi di qualsiasi natura sul percorso
tratturale
dovranno
essere
preventivamente
autorizzati
dalla
Soprintendenza Archeologica di Chieti, il Piano Quadro verrà attuato
unitamente al P.R.E. vigente mediante:
1°) Piano di alienazione
Le aree tratturali sono inalienabili quando appartengono allo stato
o altro ente o istituto pubblico. Il Ministero per i BB.CC.AA. può altresì
autorizzare l’alienazione di tali beni purchè non derivi danno alla loro
conservazione e non sia menomato il pubblico godimento.
Con le modalità e nel rispetto della L.R. 29 luglio 1986, n. 35, come
modificata dalla L.R. n. 134 del 17-11-1998, possono essere alienati i
fondi tratturali ricadenti entro i perimetri urbani o in continuità di centri
urbani o di frazioni, fatta eccezione per i terreni tratturali destinati a
soddisfare esigenze di carattere pubblico e nel rispetto dei vincoli
previsti dal decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del
22-12-1983.
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Le aree da alienare saranno delimitate e definite dal Comune
conformemente alle leggi vigenti.
E' escluso, in ogni caso, l'utilizzo di aree occupate o destinate, nel
presente Piano, ad opere di urbanizzazione primaria ( strade, parcheggi,
rete idrica, fognante, ecc. ) e di rispetto stradale ( strada provinciale )
della profondità di ml. 5.00 dal nastro d'asfalto.
Art. 5 - Dotazione dei servizi di urbanizzazione primaria e secondaria.
In tutte le Zone edificabili, qualunque sia la destinazione d'uso,
l'edificabilità è subordinata all'esistenza dei servizi di urbanizzazione
primaria, di cui all'elenco seguente:
1) strade, piazze;
2) aree di parcheggio ( secondo i disposti del D.M. 2/4/68, n. 1444
e
dell'art. 18 della legge 6/8/67 n. 765, e successive modifiche e
integrazioni );
3) rete fognante;
4) rete idrica;
5) rete di distribuzione dell'energia elettrica;
6) rete di pubblica illuminazione;
7) rete telefonica.
Inoltre, nelle citate Zone edificabili, qualunque sia la destinazione
d'uso, l'edificabilità è subordinata all'esistenza delle aree e delle
infrastrutture di urbanizzazione secondaria, vale a dire di tutte quelle
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opere che sono indispensabili alla collettività e che siano poste al suo
servizio:
asili nido, scuole materne, scuole dell'obbligo, mercati, delegazioni
comunali, chiese ed edifici a carattere religioso, ospedali o condotte
mediche o strutture per l'assistenza sanitaria in genere, opere generali di
allacciamento ai pubblici servizi, attrezzature varie di interesse
collettivo.
2° Area- progetto PA6.2
Comprende l'area tratturale alienata, in località S.Giacomo, che il
Piano Regolatore Esecutivo di Scerni prevede a prevalente destinazione
residenziale (R4 del P.R.E.), con intervento diretto, mediante
convenzione, subordinato al rispetto delle regole per l'edificazione
dettate nella tav. 10.2.1.
Art. 6 - Standards
In sede di previsione del Piano in ossequio al disposto del D.M.
2/4/68 n. 1444, vengono fissati i seguenti valori per gli standards relativi
ad ogni abitante, insediato o da insediare, con esclusione delle superfici
destinate alle sedi viarie:
a) mq. 6.50 di aree per attrezzature di interesse collettivo:
religiose,
culturali,
amministrative, per
sociali,
pubblici
assistenziali,
servizi
(
uffici
sanitarie,
postali,
protezione civile, ecc. );
Non si prevedono aree per attrezzature scolastiche in quanto lo standard
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è già ampiamente soddisfatto all’interno del Piano Regolatore Esecutivo
vigente del Comune di Scerni.
c) mq. 15.00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il
gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con
esclusione di fasce verdi lungo le strade;
d) mq. 2.50 di aree per parcheggi ( in aggiunta alle superfici per
parcheggio previste dall'art. 18 della legge 765 ): tali aree - in casi
speciali potranno essere distribuite su più livelli.
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Titolo III - ZONIZZAZIONE
Capo I - ZONIZZAZIONE
Art. 7 - Suddivisione del territorio tratturale di Scerni
Il territorio tratturale è suddiviso, come risulta dall'elaborato
grafico " Previsioni Generali " nelle seguenti Zone:
E ) Zona a prato
E1 ) Zona agricola
E2 ) Zona di completamento nuclei rurali
VS ) Zona per strutture per lo sport e tempo libero
VR ) Zona a verde di rispetto
VA ) Zona a verde attrezzato
P ) Zona destinata alla viabilità e parcheggi ( previsti dal P.R.E.)
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P1 ) Zona destinata alla viabilità e parcheggi ( esistenti )
PA6) Zona di espansione integrata a prevalente destinazione residenziale
AR ) Attrezzature di interesse comune per il culto;
GAL ) Attrezzature ricettive
RSA) Residenza sanitaria per anziani
MSA) Manutenzione e servizi all’auto
Capo II - ZONE NON EDIFICABILI
Art. 8 - Zona a prato
Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali che conservano
le caratteristiche planimetriche e morfologiche dei tratturi.
Al fine di tutelare i terreni e di conservarne lo stato originale
questa Zona viene vincolata a prato tratturale. Nessuna edificazione,
piantumazione o coltivazione sarà consentita.
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Art. 9 - Zona a verde di rispetto
Sono compresi in tale Zona le aree demaniali di limitata
profondità dalla strada provinciale.
In questa Zona è consentita esclusivamente attività agricola
connessa alla coltivazione di piante erbacee a ciclo annuale e di piante
erbacee di tipo ornamentale.
E' vietata la costruzione di manufatti anche a carattere precario,
tuttavia, considerata la presenza di insediamenti abitativi lungo il confine
di tutto il percorso tratturale, e che quest'ultimo è stato quasi interamente
occupato dai frontisti proprietari degli insediamenti, sono consentite
recinzioni purchè realizzate in rete metallica e pali di ferro, con cordolo
di cm. 50, lasciando il suolo a prato.
La costruzione o ricostruzione
di tali recinzioni, all'esterno del
perimetro urbano definito ai sensi dell'art.4 del D.L.vo 30/04/92 n.285,
non può avere distanza dal confine stradale (provinciale e comunale)
inferiore a ml. 3,00 .
Art. 10 - Zona destinata a viabilità e parcheggi ( P e P1)
Le Zone destinate alla viabilità e parcheggi comprendono le
strade, i nodi stradali ed i parcheggi di interesse generale.
L'indicazione grafica delle strade, dei nodi stradali e dei parcheggi
ha valore indicativo fino alla redazione del progetto dell'opera.
Tali Zone sono inedificabili.
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CAPO III - ZONE EDIFICABILI
Art. 11 - Zona agricola ( E1 )
Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali che conservano
tuttora la destinazione agricola e che permettono la lettura della
conformazione planimetrica e morfologica della fascia tratturale.
Al fine di tutelare i terreni e di conservarne lo stato originale, in
questa Zona sono consentite le attività agricole.
Gli edifici e le opere pubbliche esistenti in questa Zona potranno
essere oggetto, previo parere della Soprintendenza Archeologica di
Chieti, dei seguenti interventi:
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a) ordinaria manutenzione:
riparazione, rinnovamento e sostituzione di infissi esterni, grondaie e
pluviali, manti di copertura, riparazione e rifacimenti di infissi interni,
riparazione integrazione ed ammodernamento di impianti che non
comportino la costruzione e la destinazione ex novo di locali per servizi
igienici e tecnologici;
b) straordinaria manutenzione:
tinteggiatura, pulitura esterna e rifacimento intonaci o altri rivestimenti
esterni; parziali interventi di consolidamento e risanamento delle
strutture verticali esterne ed interne; parziali interventi di sostituzione
consolidamento e risanamento delle strutture orizzontali - architravi,
solai, coperture - demolizioni con spostamenti di tramezzi divisori non
portanti; destinazione o riadattamento di locali interni esistenti a servizi
igienici e impianti tecnici; rifacimento degli elementi architettonici
esterni - inferriate, cornici, zoccolature, infissi, pavimentazioni, vetrine,
ecc. - .
Art. 12 - Zona di completamento nuclei rurali ( E2 )
Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali fortemente
occupati da privati con abitazioni ed annessi rustici.
Usi consentiti:
- agricoltura
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- residenziale
- sport di base
- esercizi di vicinato
- artigianato produttivo ( limitatamente alle attività di trasformazione
dei prodotti agricoli),
- commercio all’ingrosso, limitatamente ai prodotti connessi alle
attività agricole),
- pubblici esercizi,
- artigianato di servizio,
- verde pubblico attrezzato,
- servizi di interesse comune,
- servizi culturali e ricreativi.
Al fine di favorire il completamento dei nuclei di concentrazione
della popolazione sparsa e rendere più efficace l'offerta dei servizi
sociali, in tale Zona è consentito il completamento degli edifici
residenziali fino all'altezza di ml. 7.50 sul fronte stradale, purché
all'interno della superficie coperta esistente.
Le aree di risulta tra la superficie occupata dagli immobili e la
restante superficie tratturale dovranno essere adibite ad uso prato o a
colture erbacee a ciclo annuale.
Sono consentite recinzioni purchè realizzate in rete metallica e pali
di ferro, con cordolo di cm. 50, lasciando il suolo a prato.
La costruzione o ricostruzione di tali recinzioni, all'esterno del
perimetro urbano definito ai sensi dell'art.4 del D.L.vo 30/04/92 n.285,
non può avere distanza dal confine stradale (provinciale e comunale)
inferiore a ml. 3,00 .
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Art. 13 - Zona d'interesse collettivo, sport e tempo libero (VS)
Sono comprese in tale Zona le aree demaniali a ridosso del centro
abitato di Scerni nelle quali sono state realizzate attrezzature sportive ed
opere di interesse collettivo.
In tale Zona è consentita la realizzazione di:
- attrezzature sportive e ricreative, attrezzature sociali, uffici
pubblici;
- attrezzature: culturali, scolastiche, sanitarie, assistenziali,
religiose;
- impianti per lo spettacolo, oltre al completamento e al
potenziamento delle strutture esistenti.
In tali Zone il Piano si attua su una superficie minima d'intervento
di mq. 1000, salvo diversa indicazione grafica, applicando i seguenti
parametri:
a) indice di utilizzazione territoriale
= 0.45 mq/mq;
b) parcheggi di urbanizzazione secondaria
= 15
mq/100 mq di
superficie fondiaria;
c) opere di urbanizzazione primaria;
d) altezza massima
= ml. 10.00
e) distanza minima dai confini ( anche di Zona ) = ml. 5.00 ;
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f) parcheggi inerenti alla costruzione:
mq. 25/100 mc. di volume
fabbricabile per cinema, teatri, impianti sportivi coperti; mq. 20/100 mq.
di superficie fondiaria per impianti sportivi scoperti;
g) rapporto massimo di copertura :
33%.
Art. 14 - Zona a verde attrezzato (VA)
Sono compresi in tale Zona le aree demaniali destinate alla
conservazione e creazione di parchi urbani.
In questa Zona devono essere curate le alberature esistenti e
garantite le opere di rimboschimento e rinnovo necessarie.
E' ammessa la realizzazione di attrezzature di gioco per ragazzi e
impianti ricreativi e culturali a completamento del parco urbano.
Art. 15
- Zona di espansione integrata a prevalente destinazione
residenziale (PA6.2 del P.R.E.)
Sono comprese in questa Zona l'insieme delle aree alienate a
prevalente destinazione residenziale finalizzate alla strutturazione urbana
del nucleo di S.Giacomo, a prolungamento dell'edificazione lineare
esistente in margine al tratturo.
Sono costituite integralmente dalle aree destinate dal P.R.E.
vigente all'edilizia residenziale di espansione.
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Usi Principali:
1) residenziale;
2) parcheggi .
Usi complementari:
1) terziario diffuso;
2) commercio diffuso;
3) pubblici esercizi;
4) artigianato di servizio.
Modalità d'intervento:
intervento diretto mediante convenzione.
Prescrizioni procedurali:
Le aree di nuova edificazione all'interno delle singole sub-aree,
per il ruolo che esse rivestono ai fini della riqualificazione costituiscono
il comparto
( art. 26 L.R. 18/83 unificato ) unitario di attuazione
articolato in sub-comparti.
L'attuazione del comparto unitario è subordinata al rispetto dei
punti a),b),c),d) delle prescrizioni procedurali.
Regole per l'intervento:
St
10.755 mq;
1,08 mc/mq
V
11.600 mc
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H max
2 piani abitabili f.t.
L'edificazione del comparto unitario o di uno o più comparti è
subordinata al rispetto :
- delle regole per l'edificazione
-
delle
prescrizioni
dimensionali,
tipo
morfologiche
e
tecnologiche.
In caso di realizzazione per singoli comparti, per rendere identificabile il
punto d'innesto del nuovo sistema edificato, è obbligatoria la
progettazione architettonica .
Art. 16 - Attrezzature di interesse comune per il culto ( Art. 32 del
P.R.E.)
Comprende l'area di pertinenza della Chiesa di S. Giacomo .
Per tale zona il P.R.E. prevede :
Usi principali:
Servizi religiosi
Usi complementari:
Residenziale( limitatamente al parroco e/o
custode);
Istruzione dell'obbligo e assistenza all'infanzia;
Servizi socio-sanitari;
Servizi culturali e ricreativi.
Modalità di intervento:
Intervento diretto
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Tipi di intervento :
Nuova costruzione limitatamente agli usi
complementari
Ristrutturazione, manutenzione ordinaria e
straordinaria
Regole per l'intervento: Nuova costruzione: Utilizz. fond.= 0,50 mq/mq
Art. 17 – Residenza sanitaria per anziani (R S A)
Si tratta della ex Scuola Elementare di S.-Giacomo in disuso in
quanto lo standard per attrezzature scolastiche è già ampiamente
soddisfatto nelle aree esistenti nel centro urbano.
Usi principali:
assistenza sanitaria
Usi complementari:
Sport di base;
Verde pubblico attrezzato
Servizi socio-sanitari
Residenziale ( custode)
E' consentito l'ampliamento per adeguare le strutture alla nuova
destinazione d'uso .
Sono consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e
ristrutturazione nel rispetto delle norme riguardanti l'Edilizia Sanitaria.
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Dovrà inoltre essere destinata a parcheggio la superficie di
mq.25/100 mq. di superficie fondiaria per ospedali, case di cura,
ambulatori, istituti previdenziali;
Art. 18 – Zona per attrezzature ricettive (G A L)
Destinata alle attrezzature di tipo ricettivo prevalentemente alberghiero,
interessa un fabbricato esistente su area tratturale in loc. Ragna, già
adibito a pubblico esercizio.
Usi principali:
- esercizi alberghieri, pensioni e simili
-
pubblici esercizi;
Usi complementari:
- Residenziale (limitatamente all’abitazione del gestore)
- commercio diffuso (limitatamente ai prodotti tipici del luogo)
- servizi culturali e ricreativi ( limitatamente alle attrezzature ricreative
per il tempo libero e per lo sport di base.)
Modalità di intervento: diretto
Tipi di intervento: NC (nuova costruzione), R (recupero).
Regole per l’intervento : If = 0,10 mc/mq
H max = 2 piani abitabili fuori terra negli
interventi di NC
d min= 5 ml dai confini e 10 ml dai fabbricati
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Il Volume edificabile risultante dall’applicazione dell’If di cui sopra è da
considerarsi comprensivo del Ve del fabbricato esistente per il quale è
consentito il cambio di destinazione d’uso.
Il rilascio della concessione edilizia per l’edificazione anche
parziale della volumetria consentita è subordinato ad un progetto di
massima unitario dell’intervento che:
- sia improntato a criteri di massima tutela e valorizzazione dei caratteri
ambientali del luogo;
- integri il fabbricato esistente in un rapporto armonico definito con la
nuova edificazione,
- sia comprensivo delle sistemazioni esterne e delle eventuali
attrezzature all’aperto per lo sport ed il tempo libero.
Art. 19 – Zona per servizi all’auto – distribuzione carburanti (M S A)
E’ indicata col simbolo MSA e comprende le aree tratturali
esistenti in loc. San Giacomo/Ragna, destinate a stazione di servizio in
sede propria e alle attività connesse all’auto e al trasporto pubblico e
privato.
Usi principali: distribuzione di carburanti e gas per autotrazione.
Usi complementari:
- commercio diffuso
-
pubblici esercizi
-
servizi per il trasporto pubblico
-
parcheggio
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-
artigianato di servizio all’auto.
Modalità di intervento: diretto
Tipi di intervento: NC (nuova costruzione), R (recupero).
Regole per l’intervento : a) limitatamente all’uso principale
Uf = 0,10 mq/mq
H max = 1 piano utile fuori terra
b) limitatamente agli usi complementari
Uf = 0,50 mq/mq
H max = 8,50 m.
Scerni, 26-02-2001
ARCH. Gisella LA PALOMBARA
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