1 SOMMARIO Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI
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1 SOMMARIO Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI
SOMMARIO Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI Capo I - NORME GENERALI Art. 1 - Campo d'applicazione del Piano Quadro Tratturo Art. 2 - Norme generali Art. 3 - Parametri Urbanistici ed edilizi Titolo II - ATTUAZIONE DEL PIANO Capo I Art. 4 - Procedure di attuazione del Piano Art. 5 - Dotazione dei servizi di urbanizzazione primaria e secondaria Art. 6 - Standards 1 Titolo III - ZONIZZAZIONE Capo I Art. 7 - Suddivisione territorio tratturale sub-urbano di Scerni Capo II - ZONE NON EDIFICABILI Art. 8 - Zona a prato ( E ) Art. 9 - Zona a verde di rispetto ( VR ) Art 10 - Zona destinata a viabilità e parcheggi ( P ) Capo III - ZONE EDIFICABILI Art. 11 - Zona agricola ( E1 ) Art. 12 - Zona di completamento nuclei rurali ( E2 ) Art. 13 - Zona per strutture per lo sport e tempo libero ( VS ) Art. 14 - Zona a verde attrezzato ( VA ) Art. 15 - Zona di espansione integrata a prevalente destinazione residenziale (PA6) Art. 16 - Attrezzature di interesse comune per il culto ( AR ) 2 Art. 17 - Zona RSA ( residenza sanitaria per anziani ) Art. 18 - Zona GAL per attrezzature ricettive Art. 19 - Zona MSA per servizi all’auto ( distribuzione carburanti) Titolo I - DISPOSIZIONI GENERALI 3 Capo I - NORME GENERALI Art. 1 - Campo di applicazione del Piano Quadro Tratturo La disciplina degli interventi sulle aree del territorio comunale comprese all'interno delle Zone tratturali, non assoggettate a Piano di vendita, è regolata dalle presenti Norme elaborate ai sensi della legge 1/6/1939 n. 1089, legge 17/8/1942 n. 1150, D.M. 15/6/76 e D.M. 20/3/80, D.M. 22/12/83 del Ministero dei Beni Culturali e Ambientali e della L.R. 29/7/1986 n. 35, e successive modifiche e integrazioni. Fanno parte integrante del Piano i seguenti elaborati: Tav. A Relazione illustrativa Tav. B Norme Tecniche di Attuazione Tav. 1 Previsioni generali - Tronco suburbano Tav. 2 Previsioni generali - 1°Tronco rurale Tav. 3 Previsioni generali – 2° Tronco rurale Tav. 4 Tav. 5 Tav. 6 Tav. 7 Analisi. Tronco rurale (Coste Osento), “Tratturi, Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826 ” Stralcio tav. 15 Analisi. Tronco suburbano (Piana santa Maria),“Tratturi, Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826” - Stralcio tav. 16 Analisi . Tronco suburbano (San Giacomo) “Tratturi, Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826” - Stralcio tav. 17 Analisi . Tronco rurale (Colle Breccioli) “Tratturi, Tratturelli e Riposi reintegrati con Real Decreto de’ 9 ottobre 1826” Stralcio tav. 18 4 Art. 2 - Norme generali Il presente Piano Quadro Tratturo risulta inserito nel P.R.E. vigente. All'interno delle Zone tratturali valgono le prescrizioni urbanistiche previste dal presente Piano secondo Zone omogenee distinte, tenuto conto dello stato di fatto, delle caratteristiche dei suoli, delle previsioni dello strumento urbanistico vigente e del parere della Soprintendenza Archeologica di Chieti. Art. 3 - Parametri urbanistici ed edilizi L'urbanizzazione e l'edificazione nell'attuazione del presente Piano è regolata dai seguenti parametri urbanistici ed edilizi: Superficie territoriale ( St ): superficie compresa nel perimetro di aree di Zona omogenea al lordo delle aree occorrenti per le sedi viarie e per le urbanizzazioni primaria e secondaria. 5 Superficie fondiaria ( Sf ): superficie del lotto edificabile, depurata delle aree destinate alla viabilità pubblica, all'urbanizzazione primaria e secondaria, comprensiva di eventuale passaggio pedonale aperto al pubblico servizio. Superficie utile ( Su ): superficie lorda di tutti i piani fuori ed entro terra ad esclusione dei servizi tecnici del fabbricato ( centrale termica, elettrica, ecc. ) e dei porticati ad uso pubblico. Volume fabbricabile ( V ): volume degli edifici, calcolato a partire dalla quota di marciapiede ( su verbale di linee e quote dell'ufficio Tecnico del Comune e dal piano di campagna ante- operam, sino all'intradosso del solaio di copertura dell'ultimo piano abitabile, compresi eventuali corpi aggettanti chiusi ( bow-windows ), autorimesse staccate dall'edificio principale ed emergenti dal livello del piano di campagna, il volume dei piani interrati abitabili per l'aliquota emergente dal piano di campagna, con esclusione dei porticati 6 aperti al pubblico uso, dei volumi tecnici emergenti dall'estradosso del solaio di copertura dell'ultimo piano abitabile, quando detti volumi tecnici non superino l'altezza di mt. 2.40. Superficie coperta ( Sc ): area risultante dalla proiezione del piano orizzontale di tutte le parti edificate fuori terra, con esclusione delle parti aggettanti come balconi e sporti di gronda, delimitata dalle superfici esterne delle murature perimetrali. Indice di utilizzazione territoriale ( Iut ): valore massimo del rapporto fra la superficie utile e superficie territoriale. Indice di fabbricabilità territoriale ( Ift ): valore massimo del rapporto fra il volume edificabile e la superficie territoriale. 7 Indice di fabbricabilità fondiaria ( If ): valore massimo del rapporto tra il volume edificabile e la superficie fondiaria. Rapporto massimo di copertura ( Rc ): valore massimo del rapporto misurato in percentuale tra la superficie coperta e la superficie fondiaria. Altezza massima degli edifici ( H max ): essa si misura a partire dal livello del marciapiede pubblico o privato avvolgente l'edificio ( su verbale di linee e quote dettate dall'Ufficio Tecnico del Comune, o a partire dal piano di campagna ante-operam. Nel caso di edifici con copertura a tetto, l'altezza verrà misurata a partire dalla linea superiore della gronda del tetto; se questo abbia pendenza superiore al 40%, l'altezza verrà misurata a partire da una quota posta a metà dell'altezza media del tetto. 8 Distanza minima del fabbricato dal filo stradale ( Ds ): si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni sua parte chiusa ) dal ciglio della strada; dove s'intende per ciglio stradale il limite della piattaforma stradale comprendente la sede viabile e le aree di pertinenza stradale ( cunette, fossi, ecc. ); se la strada è provvista di marciapiede, la distanza minima di cui sopra si misura dal limite più esterno del marciapiede stesso. Distanza minima del fabbricato dai confini di proprietà ( D c ): si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni sua parte chiusa ) dal punto più vicino del confine di proprietà. Distacco minimo da altri fabbricati ( D f ): si determina misurando la minima distanza dell'edificio ( di ogni sua parte chiusa ) dal punto più vicino del più vicino edificio. 9 Titolo II - ATTUAZIONE DEL PIANO CAPO I Art. 4 - Attuazione del Piano Premesso che gli interventi di qualsiasi natura sul percorso tratturale dovranno essere preventivamente autorizzati dalla Soprintendenza Archeologica di Chieti, il Piano Quadro verrà attuato unitamente al P.R.E. vigente mediante: 1°) Piano di alienazione Le aree tratturali sono inalienabili quando appartengono allo stato o altro ente o istituto pubblico. Il Ministero per i BB.CC.AA. può altresì autorizzare l’alienazione di tali beni purchè non derivi danno alla loro conservazione e non sia menomato il pubblico godimento. Con le modalità e nel rispetto della L.R. 29 luglio 1986, n. 35, come modificata dalla L.R. n. 134 del 17-11-1998, possono essere alienati i fondi tratturali ricadenti entro i perimetri urbani o in continuità di centri urbani o di frazioni, fatta eccezione per i terreni tratturali destinati a soddisfare esigenze di carattere pubblico e nel rispetto dei vincoli previsti dal decreto del Ministero per i Beni Culturali ed Ambientali del 22-12-1983. 10 Le aree da alienare saranno delimitate e definite dal Comune conformemente alle leggi vigenti. E' escluso, in ogni caso, l'utilizzo di aree occupate o destinate, nel presente Piano, ad opere di urbanizzazione primaria ( strade, parcheggi, rete idrica, fognante, ecc. ) e di rispetto stradale ( strada provinciale ) della profondità di ml. 5.00 dal nastro d'asfalto. Art. 5 - Dotazione dei servizi di urbanizzazione primaria e secondaria. In tutte le Zone edificabili, qualunque sia la destinazione d'uso, l'edificabilità è subordinata all'esistenza dei servizi di urbanizzazione primaria, di cui all'elenco seguente: 1) strade, piazze; 2) aree di parcheggio ( secondo i disposti del D.M. 2/4/68, n. 1444 e dell'art. 18 della legge 6/8/67 n. 765, e successive modifiche e integrazioni ); 3) rete fognante; 4) rete idrica; 5) rete di distribuzione dell'energia elettrica; 6) rete di pubblica illuminazione; 7) rete telefonica. Inoltre, nelle citate Zone edificabili, qualunque sia la destinazione d'uso, l'edificabilità è subordinata all'esistenza delle aree e delle infrastrutture di urbanizzazione secondaria, vale a dire di tutte quelle 11 opere che sono indispensabili alla collettività e che siano poste al suo servizio: asili nido, scuole materne, scuole dell'obbligo, mercati, delegazioni comunali, chiese ed edifici a carattere religioso, ospedali o condotte mediche o strutture per l'assistenza sanitaria in genere, opere generali di allacciamento ai pubblici servizi, attrezzature varie di interesse collettivo. 2° Area- progetto PA6.2 Comprende l'area tratturale alienata, in località S.Giacomo, che il Piano Regolatore Esecutivo di Scerni prevede a prevalente destinazione residenziale (R4 del P.R.E.), con intervento diretto, mediante convenzione, subordinato al rispetto delle regole per l'edificazione dettate nella tav. 10.2.1. Art. 6 - Standards In sede di previsione del Piano in ossequio al disposto del D.M. 2/4/68 n. 1444, vengono fissati i seguenti valori per gli standards relativi ad ogni abitante, insediato o da insediare, con esclusione delle superfici destinate alle sedi viarie: a) mq. 6.50 di aree per attrezzature di interesse collettivo: religiose, culturali, amministrative, per sociali, pubblici assistenziali, servizi ( uffici sanitarie, postali, protezione civile, ecc. ); Non si prevedono aree per attrezzature scolastiche in quanto lo standard 12 è già ampiamente soddisfatto all’interno del Piano Regolatore Esecutivo vigente del Comune di Scerni. c) mq. 15.00 di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade; d) mq. 2.50 di aree per parcheggi ( in aggiunta alle superfici per parcheggio previste dall'art. 18 della legge 765 ): tali aree - in casi speciali potranno essere distribuite su più livelli. 13 Titolo III - ZONIZZAZIONE Capo I - ZONIZZAZIONE Art. 7 - Suddivisione del territorio tratturale di Scerni Il territorio tratturale è suddiviso, come risulta dall'elaborato grafico " Previsioni Generali " nelle seguenti Zone: E ) Zona a prato E1 ) Zona agricola E2 ) Zona di completamento nuclei rurali VS ) Zona per strutture per lo sport e tempo libero VR ) Zona a verde di rispetto VA ) Zona a verde attrezzato P ) Zona destinata alla viabilità e parcheggi ( previsti dal P.R.E.) 14 P1 ) Zona destinata alla viabilità e parcheggi ( esistenti ) PA6) Zona di espansione integrata a prevalente destinazione residenziale AR ) Attrezzature di interesse comune per il culto; GAL ) Attrezzature ricettive RSA) Residenza sanitaria per anziani MSA) Manutenzione e servizi all’auto Capo II - ZONE NON EDIFICABILI Art. 8 - Zona a prato Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali che conservano le caratteristiche planimetriche e morfologiche dei tratturi. Al fine di tutelare i terreni e di conservarne lo stato originale questa Zona viene vincolata a prato tratturale. Nessuna edificazione, piantumazione o coltivazione sarà consentita. 15 Art. 9 - Zona a verde di rispetto Sono compresi in tale Zona le aree demaniali di limitata profondità dalla strada provinciale. In questa Zona è consentita esclusivamente attività agricola connessa alla coltivazione di piante erbacee a ciclo annuale e di piante erbacee di tipo ornamentale. E' vietata la costruzione di manufatti anche a carattere precario, tuttavia, considerata la presenza di insediamenti abitativi lungo il confine di tutto il percorso tratturale, e che quest'ultimo è stato quasi interamente occupato dai frontisti proprietari degli insediamenti, sono consentite recinzioni purchè realizzate in rete metallica e pali di ferro, con cordolo di cm. 50, lasciando il suolo a prato. La costruzione o ricostruzione di tali recinzioni, all'esterno del perimetro urbano definito ai sensi dell'art.4 del D.L.vo 30/04/92 n.285, non può avere distanza dal confine stradale (provinciale e comunale) inferiore a ml. 3,00 . Art. 10 - Zona destinata a viabilità e parcheggi ( P e P1) Le Zone destinate alla viabilità e parcheggi comprendono le strade, i nodi stradali ed i parcheggi di interesse generale. L'indicazione grafica delle strade, dei nodi stradali e dei parcheggi ha valore indicativo fino alla redazione del progetto dell'opera. Tali Zone sono inedificabili. 16 CAPO III - ZONE EDIFICABILI Art. 11 - Zona agricola ( E1 ) Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali che conservano tuttora la destinazione agricola e che permettono la lettura della conformazione planimetrica e morfologica della fascia tratturale. Al fine di tutelare i terreni e di conservarne lo stato originale, in questa Zona sono consentite le attività agricole. Gli edifici e le opere pubbliche esistenti in questa Zona potranno essere oggetto, previo parere della Soprintendenza Archeologica di Chieti, dei seguenti interventi: 17 a) ordinaria manutenzione: riparazione, rinnovamento e sostituzione di infissi esterni, grondaie e pluviali, manti di copertura, riparazione e rifacimenti di infissi interni, riparazione integrazione ed ammodernamento di impianti che non comportino la costruzione e la destinazione ex novo di locali per servizi igienici e tecnologici; b) straordinaria manutenzione: tinteggiatura, pulitura esterna e rifacimento intonaci o altri rivestimenti esterni; parziali interventi di consolidamento e risanamento delle strutture verticali esterne ed interne; parziali interventi di sostituzione consolidamento e risanamento delle strutture orizzontali - architravi, solai, coperture - demolizioni con spostamenti di tramezzi divisori non portanti; destinazione o riadattamento di locali interni esistenti a servizi igienici e impianti tecnici; rifacimento degli elementi architettonici esterni - inferriate, cornici, zoccolature, infissi, pavimentazioni, vetrine, ecc. - . Art. 12 - Zona di completamento nuclei rurali ( E2 ) Sono compresi in questa Zona i terreni demaniali fortemente occupati da privati con abitazioni ed annessi rustici. Usi consentiti: - agricoltura 18 - residenziale - sport di base - esercizi di vicinato - artigianato produttivo ( limitatamente alle attività di trasformazione dei prodotti agricoli), - commercio all’ingrosso, limitatamente ai prodotti connessi alle attività agricole), - pubblici esercizi, - artigianato di servizio, - verde pubblico attrezzato, - servizi di interesse comune, - servizi culturali e ricreativi. Al fine di favorire il completamento dei nuclei di concentrazione della popolazione sparsa e rendere più efficace l'offerta dei servizi sociali, in tale Zona è consentito il completamento degli edifici residenziali fino all'altezza di ml. 7.50 sul fronte stradale, purché all'interno della superficie coperta esistente. Le aree di risulta tra la superficie occupata dagli immobili e la restante superficie tratturale dovranno essere adibite ad uso prato o a colture erbacee a ciclo annuale. Sono consentite recinzioni purchè realizzate in rete metallica e pali di ferro, con cordolo di cm. 50, lasciando il suolo a prato. La costruzione o ricostruzione di tali recinzioni, all'esterno del perimetro urbano definito ai sensi dell'art.4 del D.L.vo 30/04/92 n.285, non può avere distanza dal confine stradale (provinciale e comunale) inferiore a ml. 3,00 . 19 Art. 13 - Zona d'interesse collettivo, sport e tempo libero (VS) Sono comprese in tale Zona le aree demaniali a ridosso del centro abitato di Scerni nelle quali sono state realizzate attrezzature sportive ed opere di interesse collettivo. In tale Zona è consentita la realizzazione di: - attrezzature sportive e ricreative, attrezzature sociali, uffici pubblici; - attrezzature: culturali, scolastiche, sanitarie, assistenziali, religiose; - impianti per lo spettacolo, oltre al completamento e al potenziamento delle strutture esistenti. In tali Zone il Piano si attua su una superficie minima d'intervento di mq. 1000, salvo diversa indicazione grafica, applicando i seguenti parametri: a) indice di utilizzazione territoriale = 0.45 mq/mq; b) parcheggi di urbanizzazione secondaria = 15 mq/100 mq di superficie fondiaria; c) opere di urbanizzazione primaria; d) altezza massima = ml. 10.00 e) distanza minima dai confini ( anche di Zona ) = ml. 5.00 ; 20 f) parcheggi inerenti alla costruzione: mq. 25/100 mc. di volume fabbricabile per cinema, teatri, impianti sportivi coperti; mq. 20/100 mq. di superficie fondiaria per impianti sportivi scoperti; g) rapporto massimo di copertura : 33%. Art. 14 - Zona a verde attrezzato (VA) Sono compresi in tale Zona le aree demaniali destinate alla conservazione e creazione di parchi urbani. In questa Zona devono essere curate le alberature esistenti e garantite le opere di rimboschimento e rinnovo necessarie. E' ammessa la realizzazione di attrezzature di gioco per ragazzi e impianti ricreativi e culturali a completamento del parco urbano. Art. 15 - Zona di espansione integrata a prevalente destinazione residenziale (PA6.2 del P.R.E.) Sono comprese in questa Zona l'insieme delle aree alienate a prevalente destinazione residenziale finalizzate alla strutturazione urbana del nucleo di S.Giacomo, a prolungamento dell'edificazione lineare esistente in margine al tratturo. Sono costituite integralmente dalle aree destinate dal P.R.E. vigente all'edilizia residenziale di espansione. 21 Usi Principali: 1) residenziale; 2) parcheggi . Usi complementari: 1) terziario diffuso; 2) commercio diffuso; 3) pubblici esercizi; 4) artigianato di servizio. Modalità d'intervento: intervento diretto mediante convenzione. Prescrizioni procedurali: Le aree di nuova edificazione all'interno delle singole sub-aree, per il ruolo che esse rivestono ai fini della riqualificazione costituiscono il comparto ( art. 26 L.R. 18/83 unificato ) unitario di attuazione articolato in sub-comparti. L'attuazione del comparto unitario è subordinata al rispetto dei punti a),b),c),d) delle prescrizioni procedurali. Regole per l'intervento: St 10.755 mq; 1,08 mc/mq V 11.600 mc 22 H max 2 piani abitabili f.t. L'edificazione del comparto unitario o di uno o più comparti è subordinata al rispetto : - delle regole per l'edificazione - delle prescrizioni dimensionali, tipo morfologiche e tecnologiche. In caso di realizzazione per singoli comparti, per rendere identificabile il punto d'innesto del nuovo sistema edificato, è obbligatoria la progettazione architettonica . Art. 16 - Attrezzature di interesse comune per il culto ( Art. 32 del P.R.E.) Comprende l'area di pertinenza della Chiesa di S. Giacomo . Per tale zona il P.R.E. prevede : Usi principali: Servizi religiosi Usi complementari: Residenziale( limitatamente al parroco e/o custode); Istruzione dell'obbligo e assistenza all'infanzia; Servizi socio-sanitari; Servizi culturali e ricreativi. Modalità di intervento: Intervento diretto 23 Tipi di intervento : Nuova costruzione limitatamente agli usi complementari Ristrutturazione, manutenzione ordinaria e straordinaria Regole per l'intervento: Nuova costruzione: Utilizz. fond.= 0,50 mq/mq Art. 17 – Residenza sanitaria per anziani (R S A) Si tratta della ex Scuola Elementare di S.-Giacomo in disuso in quanto lo standard per attrezzature scolastiche è già ampiamente soddisfatto nelle aree esistenti nel centro urbano. Usi principali: assistenza sanitaria Usi complementari: Sport di base; Verde pubblico attrezzato Servizi socio-sanitari Residenziale ( custode) E' consentito l'ampliamento per adeguare le strutture alla nuova destinazione d'uso . Sono consentiti gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e ristrutturazione nel rispetto delle norme riguardanti l'Edilizia Sanitaria. 24 Dovrà inoltre essere destinata a parcheggio la superficie di mq.25/100 mq. di superficie fondiaria per ospedali, case di cura, ambulatori, istituti previdenziali; Art. 18 – Zona per attrezzature ricettive (G A L) Destinata alle attrezzature di tipo ricettivo prevalentemente alberghiero, interessa un fabbricato esistente su area tratturale in loc. Ragna, già adibito a pubblico esercizio. Usi principali: - esercizi alberghieri, pensioni e simili - pubblici esercizi; Usi complementari: - Residenziale (limitatamente all’abitazione del gestore) - commercio diffuso (limitatamente ai prodotti tipici del luogo) - servizi culturali e ricreativi ( limitatamente alle attrezzature ricreative per il tempo libero e per lo sport di base.) Modalità di intervento: diretto Tipi di intervento: NC (nuova costruzione), R (recupero). Regole per l’intervento : If = 0,10 mc/mq H max = 2 piani abitabili fuori terra negli interventi di NC d min= 5 ml dai confini e 10 ml dai fabbricati 25 Il Volume edificabile risultante dall’applicazione dell’If di cui sopra è da considerarsi comprensivo del Ve del fabbricato esistente per il quale è consentito il cambio di destinazione d’uso. Il rilascio della concessione edilizia per l’edificazione anche parziale della volumetria consentita è subordinato ad un progetto di massima unitario dell’intervento che: - sia improntato a criteri di massima tutela e valorizzazione dei caratteri ambientali del luogo; - integri il fabbricato esistente in un rapporto armonico definito con la nuova edificazione, - sia comprensivo delle sistemazioni esterne e delle eventuali attrezzature all’aperto per lo sport ed il tempo libero. Art. 19 – Zona per servizi all’auto – distribuzione carburanti (M S A) E’ indicata col simbolo MSA e comprende le aree tratturali esistenti in loc. San Giacomo/Ragna, destinate a stazione di servizio in sede propria e alle attività connesse all’auto e al trasporto pubblico e privato. Usi principali: distribuzione di carburanti e gas per autotrazione. Usi complementari: - commercio diffuso - pubblici esercizi - servizi per il trasporto pubblico - parcheggio 26 - artigianato di servizio all’auto. Modalità di intervento: diretto Tipi di intervento: NC (nuova costruzione), R (recupero). Regole per l’intervento : a) limitatamente all’uso principale Uf = 0,10 mq/mq H max = 1 piano utile fuori terra b) limitatamente agli usi complementari Uf = 0,50 mq/mq H max = 8,50 m. Scerni, 26-02-2001 ARCH. Gisella LA PALOMBARA 27