CAT-CIFRIC-Master-in-Psicodiagnostica-III

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CAT-CIFRIC-Master-in-Psicodiagnostica-III
CIFRIC
Centro Italiano Formazione Ricerca e Clinica
in medicina e psicologia
www.cifric.it
Master in Psicodiagnostica Clinica e
Giuridico Peritale
III MODULO
A cura di
dott.ssa Mariangela
 Come
il T.A.T., analizza il comportamento
appercettivo, ciò che il bambino vede e
pensa (percezione al più alto livello di
coscienza)
 Composto di 10 tav. che rappresentano
animali in situazioni diverse
 Somministrabile ai bambini dai 3 ai 10 anni
 “Culture free”, ovvero adattabile a tutti i
contesti culturali e sociali.
 È un test proiettivo che può sostituire il
Rorschach, ripetibile dopo 6 mesi o 1 anno.
 Le
immagini riprodotte mirano ad
ottenere informazioni:
 Oralità, nutrizione, accudimento;
 Rapporto con le figure genitoriali, vissuti
relativi ad entrambe le figure genitoriali,
e alla coppia genitoriale, eventuale senso
di esclusione, abbandono;
 Aggressività, latente o emergente, e
reazioni ad essa
 Affettività.
 Minor
numero di tavole (10)(Bellak)
 Le figure presentano una gestalt
decisamente più semplice
 Le immagini sono composte di animali, in
quanto i bambini si identificano più
facilmente con questi che con le persone
 La consegna risulta notevolmente
semplificata
 CAT-H
ideata per bambini a cui le figure
animali sono troppo infantili e per i quali
non è ancora opportuno l’uso del TAT
 CAT PUZZLE che prevede anche il
coinvolgimento motorio
 CAT-S 10 immagini ciascuna delle quali
può essere presentata da sola per
indagare una tematica in particolare.
Utile nei casi di disagio fisico.
È
preferibile presentarlo come un gioco da
fare insieme. Se non è possibile, spiegare al
bambino che non è una gara, non ci sono
premi né punizioni.
 Vanno annotati anche i comportamenti non
verbali
 È permessa la videoregistrazione, in quanto
non crea problemi al bambino, ma è
necessario il consenso di entrambi i
genitori (Ricordatevi di far firmare il
“Consenso Informato”)
 Molto
importante per il somministratore è
adottare una struttura mentale ricettiva,
simile a quella dei bambini piccoli intenti
ad ascoltare una storia raccontata da un
adulto; ciò aiuterà il somministratore a
costruirsi il giusto scenario mentale che
faciliterà l’avvicinamento al bambino e la
buona comprensione della storia.
 È il somministratore che dovrà trovare la
giusta vicinanza con il bambino e non
viceversa.
 “Adesso
ti faccio vedere dei disegni. Tu mi
dovrai raccontare una storia per ogni
disegno, dirmi quello che succede, quello
che succederà, quello che è successo e
come va a finire la storia. Se è tutto chiaro
possiamo cominciare”
 Non
viene richiesto né il titolo né i
pensieri o i sentimenti
Spesso è necessario incoraggiare e stimolare il
bambino
 Le interruzioni, o pause, sono consentite ma si
dovrà fare attenzione a non farle utilizzare dal
bambino come tecnica per la ricerca di
suggerimenti
 E’ possibile (nel caso il bambino non continui la
storia) rileggere la serie di azioni da lui inventate
e chiedere: cosa pensi succederà dopo?/come
finisce la storia? Senza essere allusivi. (Come
effettuato per il TAT)
 Si può essere anche più direttivi con le domande:
ES Come mai? Che cosa fa? Chi?

 E’ opportuno
effettuare una breve inchiesta
alla fine della somministrazione di tutta la
prova per aver chiaro se la storia fornita è
solo frutto di fantasia o gli ricorda qualcosa
di specifico; successivamente si può
chiedere il personaggio preferito di ogni
storia e perché stabilendo quindi con più
facilità con quale personaggio il bambino si
identifica.
 Ricorda che questa inchiesta è prevista da
Bellak
 Ciò
che mi hai raccontato è frutto della
fantasia o ti ricorda qualcosa? Se sì, cosa?
 Se da nomi ai personaggi chiedere: Chi
sono? Sono persone che conosci? Sono
persone dei fumetti?
 Chi preferisci di più?
 Se tu facessi parte di questa storia chi
saresti?
 Verifica, dunque, la provenienza di luoghi,
nomi, cartoni animati e altro che dovesse
emergere.
 Tavola
della
dell’accudimento
 Affronta
dipendenza
e
temi legati all’oralità
 Si
deduce la figura di riferimento per il
bambino (pollo/gallo o gallina)
 Dà
informazioni sulla rivalità fraterna
 Tavola
della triangolazione edipica
 Chiedere
chi è la madre e chi il padre ci
informa rispetto alla confusione o alla
chiarezza dei ruoli che il bambino
possiede
A
volte la scena è descritta in termini di
lotta a volte come un gioco
 Tavola
dell’autorità e del paterno
 Il
bambino dovrebbe identificarsi con il
topolino
 La
percezione e il vissuto della figura del
leone indicano il rapporto del bambino
con il paterno, con le regole e l’autorità
 Valuta
il rapporto con la madre e il livello
di identificazione
 Indaga
aspetti di rivalità fraterna, legati
al desiderio o alla paura di una nuova
nascita
 Valuta
il rapporto che il bambino vive
con la coppia genitoriale e con la loro
sessualità
 Potrebbero
essere già presenti elementi
legati all’esplorazione del corpo e a
fantasie masturbatorie.
 Immagine
che evoca storie relative ai
rapporti familiari, in completamento alla
tav 5 poiché l’esperienza ha dimostrato
che mette esattamente in luce ciò che,
eventualmente, è rimasto inespresso
nella tav. precedente
 Rileva
come è vissuta l’aggressività e se
il bambino la riesce ad esprimere o
rimane in forma latente, e come la
utilizza.
 L’immagine aggressiva può essere
respinta o si può dedurre dalla scena una
storia inoffensiva
 In
questa tav. si scopre frequentemente il
ruolo che il bambino si attribuisce nella
costellazione familiare e alle regole e
educazione imposta.
 Le tazze per il thè originano talvolta temi
orali.
 Questa
tav. rimanda ad eventuali
problematiche di abbandono, solitudine
e paura del buio.
 Può evocare risposte di curiosità per
quanto accade nella stanza vicina.
 Rimanda
ad eventuali problematiche di
aggressività di tipo anale o di
disubbidienza-punizione legate
all’educazione sfinterica e alla pulizia
 Questa tav. risulta nettamente rivelatrice
delle tendenze regressive.
 Nell’interpretazione, è
importante essere
consapevoli delle inesattezze percettive che
potrebbero esistere in certi gruppi di età e
che possono pertanto influire nelle risposte
del bambino;
 E’ stata registrata infatti un’alta frequenza di
certe omissioni dei piccoli dettagli (es. pipa
o topo tav.1, piccolo canguro nel marsupio
in tav.4) per i bambini più piccoli.
 Ecco perché è consigliabile la
somministrazione a partire da 4-5 anni
 Si
terrà conto sia dei dati quantitativi,
derivanti da alcune ricerche, sia
contenutistici, i quali insieme ai risultati
di ulteriori test, le informazioni
anamnestiche del bambino,
l’osservazione, e i colloqui con i genitori
e/o altri familiari significativi,
permettono di effettuare una valutazione
psicologica del bambino abbastanza
accurata.
 Numero
di parole (Claudia Mazzeschi
pag.277)
 Risp. Frequenti e/o comuni (Passi T.
vecchia edizione, pag.87)
 Tema principale
 Protagonista
 Identificazione
 Pers. Identificati correttamente
 Pers. Modificati
 Sentimenti
dei personaggi
 Pers. Aggiunti
 Pers. Omessi
 Attribuizioni (conflitti identificati o non,
evitati, risolti o non)
 Sensi di colpa
 Fine della storia
 N.B. le tabelle non vanno mai
consegnate!