Bollettino informativo novembre 2014
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Bollettino informativo novembre 2014
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Programma ◊ Cerimonia di consegna delle distinzioni ai migliori Oli di Oliva Extravergine dell’VIIIº “Concorso Internazionale Cuyoliva 2014” ◊ IVº Concorso Internazionale di Etichette e Packaging di Oli di Oliva, con la valutazione di una giuria di artisti plastici, disegnatori, professionisti e dal pubblico presente ◊ Consegna della Distinzione “Guardiano degli Ulivi 2014” ◊ Consegna dei certificati ai membri del Panello di Valutazione dell’VIIIº Concorso Internazionale Cuyoliva 2014 ◊ Cena di Gala Questo mega evento è organizzato dal Comune di Maipu congiuntamente con le istituzioni componenti del Concorso Internazionale “Cuyoliva 2014”: Camera di Commercio Italiana di Mendoza, Camera Olivicola di Mendoza; Fondazione Seminare; Facoltà di Enologia e Agroindustria dell’Università J. A. Maza; Facoltà di Architettura, Urbanismo e Disegno dell’Università Mendoza e Scuola Internazionale di Turismo, Alberghiera e Gastronomia di Mendoza. Con il patrocinio del Consolato d’Italia a Mendoza, dell’Accademia Italo-Argentina dell’Olivo e del Ministero di Agroindustria della provincia di Mendoza. PROGETTO GREEN LEAF Questo progetto innovativo per il packaging del vino si sostenta nell’ecologia, nell’economia e nel riciclaggio dei materiali. E’ stato sviluppato dall’impresa italiana Enoplastic, e presentato in Argentina dall’impresa Altieri S.A., sua rappresentante, e si unisce ad altre iniziative della “onda verde europea”, come la bottiglia ecologica “Ecova” con meno vetro, che puntano a diminuire l’Impronta di Carbonio. Green Leaf è un tappo di alluminio a vite, con una minore quantità di materiale, minimo costo e minimo uso dell’energia per il suo riciclaggio. Inoltre il suo design particolare impedisce le contraffazioni del suo contenuto. E’ stata premiata nelle categorie “ambiente” e “innovazione” dalla Wine Industry Suppliers of Australia (WISA), la principale associazione di provveditori dell’industria enologica australiana. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA MISSIONE IMPRENDITORIALE A MECSPE 2015 Dal 26 al 28 marzo 2015, nell’Exhibition Center di Parma www.mecspe.com La CCI Mendoza organizza una missione imprenditoriale e la partecipazione alla fiera MecSpe 2013, composta dai seguenti saloni: MecSpe (meccanica specializzata), Subfornitura, Eurostampi, Control Italy (qualità), Motek Italy (montaggio), Plastix Expo (lavoro della plastica), Automotive e Logistica. www.mecspe.com I - membri della CCI Mendoza avranno le seguenti agevolazioni: Ingresso e catalogo della fiera gratuiti. Sconto sugli hotel convenzionati con la fiera e segnalazione hotel con servizio navetta per la fiera incluso. Visita assistita e possibilità di organizzare incontri mirati con gli espositori. Possibilità di utilizzare l’Area Affari della Fiera per gli incontri business. EXPO BUSINESS MATCHING Promos, Agenzia Speciale della CCIAA di Milano, ha sviluppato il programma Expo Business Matching, di utilità per l’imprenditore che visiti l’Esposizione Universale 2015 da realizzarsi a Milano dall’1 maggio al 31 ottobre. Expo Business Matching è una piattaforma online che servirà per promuovere e agevolare lo sviluppo di incontri commerciali e d’affari con imprese d’Italia e del resto del mondo. Sarà operativa verso la fine di novembre nel sito www.expobusinessmatching.com PORTALE D’AFFARI DELLA COMUNITA’ VENETA UnionCamere Veneto ha sviluppato un portale d’affari dove le imprese di tutto il mondo potranno registrarsi ed inserire le proprie caratteristiche merceologiche ed i propri riferimenti di contatto. Il sistema consente di eseguire delle selezioni per Paese e per settore merceologico, oltre che ottenere informazioni di tipo socio/economico dei paesi esteri, tramite le Schede Paese. Indirizzo web del portale: http://regione.veneto.it/web/imprese-nel-mondo/home CONVENTION DELLE CAMERE ITALIANE ALL’ESTERO Ad Ancona, dal 18 al 21 ottobre, si è svolta la 23º Convention delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, principale incontro annuale delle CCIE con le istituzioni, organizzazioni e imprese d’Italia. Durante la Convention sono state analizzate le strategie congiunte per una miglior concretizzazione degli affari tra le imprese italiane e le imprese dei diversi Paesi del mondo dove hanno sede le CCIE. La Convention è conclusa con incontri BtoB tra i rappresentanti esteri e imprese dell’Italia. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA SEMINARIO INTERNAZIONALE NUOVE FRONTIERE DELLO ZAFFERANO Con presenza argentina, il 25 ottobre, presso la Sala Marchini Carrozza, a Fiesole (Firenze), si è realizzato il Seminario Internazionale sulle nuove frontiere dello zafferano: “La corsa all’innovazione”, organizzato dall’Associazione Zafferano Italiano con il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Fiesole. L’esperta argentina Luciana Poggi, dell’Istituto Argentino di Tecnologie Agricole, ha presentato il tema “Esperienze innovative e sperimentali nella coltivazione dello zafferano” e il Segretario Generale della Camera di Commercio Italiana di Mendoza, Pedro Baziuk, ha parlato sulla “Collaborazione in campo agro-alimentare esistente tra Toscana e Mendoza – Valorizzazione dello zafferano”. Il Sindaco del Comune di Fiesole, Anna Ravoni, ha dato i saluti di benvenuto e il Presidente dell’Associazione Zafferano Italiano, Giovanni Piscolla ha fatto l’apertura del Seminario. Sono intervenuti anche ricercatori del Consiglio Nazionale delle Ricerche, della Cooperativa COAE di Albacete, Spagna e del Laboratorio Chimica e Tecnologia Alimentare dell’Università Aristotele di Salonicco, Grecia. www.zafferanoitaliano.it CUYOLIVA INTERNAZIONALE CONSEGNA DEL DIPLOMA DEL PREMIO DELL’EDIZIONE 2013 DEL CONCORSO In una cerimonia privata realizzata nel ristorante “Le Lance”, a Fiesole, Firenze, alla presenza di un gruppo di produttori locali, è stato consegnato il diploma di “Gran Olivo d’Oro” all’impresa Poggio al Sole, corrispondente all’edizione 2013 del Concorso Internazionale Cuyoliva. L’impresario Giovanni Piscolla riceve con emozione e orgoglio il premio che distingue il suo olio tra i migliori d’Italia. CONSUMO RESPONSABILE DEL CIBO L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura (Food and Agriculture Organization – FAO) ha concluso che nel mondo si buttano via all’anno 1.300 milioni di tonnellate di cibo. La superficie della terra dedicata a produrre alimenti che si sprecano supera i 13 milioni di km2 (più di tutta l’Europa). Questi dispendi coinvolgono anche il medio ambiente in quanto si utilizzano inutilmente risorse d’acqua, terra ed energia. La produzione di alimentari utilizza il 25% della superficie abitabile, il 70% del consumo d’acqua (per un kg di carne sono necessari 15.000 litri d’acqua circa), l’80% della deforestazione. I motivi sono vari però i principali sono la mancanza di una buona logistica nei processi produttivi e gli standard elevati della vita con acquisti poco intelligenti. Con l’utilizzo delle tecnologie disponibili queste perdite potrebbero ridursi in forma notevole. Tale spreco ha dato origine a un programma con il saggio: “pensa, alimentati, risparmia”. Il consumatore è uno dei principali attori per prevenire e ridurre lo spreco alimentare. L’educazione e le politiche di stato saranno determinanti per invertire questa situazione. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA PARCO “LOS ALERCES” Il Parco Argentino Los Alerces è una gran area protetta che si localizza nella Provincia del Chubut. E’ stato creato nel 1937 ed ha una superficie totale di 259.570 ettari, diviso in due aree: il Parco Nazionale prettamente protetto con 193.144 ettari e un’area protetta con risorse sfruttabili con 69.856 ettari. Il parco ha un sistema lacustre complesso con numerosi fiumi, ruscelli, cascate, ghiacciai d’altezza e molti specchi d’acqua, tra i quali piccole lagune e nove laghi: Futalaufquen, Menéndez, Verde, Cisne, Rivadavia, Krüger, Stange, Chico e Amutui Quimei. Questi laghi sono interconessi da diversi fiumi, fino a costituire il fiume Futaleufú, dove è stato costruito un complesso idroelettrico. Questo fiume attraversa la frontiera con il Cile e sbocca finalmente nell’Oceano Pacifico. Gli ambienti dell’area protetta possono catalogarsi dentro delle eco-regioni di bosco nordpatagonico e delle Ande alti, con un clima temperato freddo, con grande stazionalità. L’inverno è piovoso e con nevicate, l’estate invece è secca, con notte fresca. 4000 millimetri circa di pioggia annua convertono a questa regione in una dei boschi andinopatagonico più ricchi in vegetazione: il bosco valdiviano. Uno dei motivi della creazione del Parco è stato la protezione dei boschi di lahuán o larice. Questa gigantesca conifera, tra le più longeve della Terra, è stata in rischio di sparire negli inizi del XX secolo causa di uno sfruttamento incontrollato. La Patagonia argentina ha il privilegio di avere una delle formazioni boschifere più antiche e dense di questa specie ancestrale, considerata sacra dalle popolazioni indigeni. Ai lati del lago Menéndez, questi maestuosi esemplari hanno un’età stimata di 4.000 anni ed arrivano ai 75 metri d’altezza ed ai 3,5 metri di diametro. Verso est, la transizione con la steppa mostra boschi meno frondosi dove crescono il maitén (Maytenus boaria) e il cipresso delle Ande. Altri alberi come gli arrayán (Luma apiculata) o i ñire (Nothofagus antarctica) coprono le montagne creando un paesaggio di bellezza incredibile tra fiumi e laghi. Il parco è abitato da molti uccelli e mammiferi. Tra i primi si trovano alcuni assai curiosi come il chucao (Scelorchilus rubecula), el picchio nero patagonico, il caburé andino (Glaucidium jardinii), e la colomba araucana. Nei suoi laghi, fiumi e ruscelli abbondano il salmone e la trotta. Nel Parco trovano rifugio anche dei mammiferi endemici come il puma, il tucotuco, (ctenomys sociabilis) il pudú (Pudu puda) e principalmente il huemul (Hippocamelus bisulcus). Ci sono anche delle specie introdotte dall’uomo come il cervo rosso, il cinghiale, la lepre e il visone. I suoi paesaggi unici lo convertono in uno dei Parchi più belli dell’Argentina. Può essere percorso a piedi attraverso una ventina di sentieri e molte strade per veicoli. CAMERA DI COMMERCIO ITALIANA DI MENDOZA LA CASA SANTA DI LORETO “La Santa Casa di Loreto è il primo Santuario di portata internazionale dedicato alla Vergine e vero cuore mariano della cristianità" (Giovanni Paolo II). Il Santuario di Loreto conserva infatti, secondo un'antica tradizione comprovata dalle ricerche storiche e archeologiche, la casa nazaretana della Madonna. La dimora terrena di Maria a Nazaret era costituita da due parti: da una Grotta scavata nella roccia, tuttora venerata nella basilica dell'Annunciazione a Nazaret, e da una camera in muratura antistante, composta da tre pareti di pietre poste a chiusura della grotta. Nel 1291, quando i crociati furono espulsi definitivamente dalla Palestina, le pareti in muratura della casa della Madonna furono trasportate "per ministero angelico", prima in Illiria (nell'odierna Croazia) e poi a Loreto (10 dicembre 1294). In base a nuovi documenti, ai risultati degli scavi archeologici a Nazaret e nel sottosuolo della Santa Casa (1962-65) e a studi filologici e iconografici, si va confermando l'ipotesi che le pietre della Santa Casa sono state trasportate a Loreto su nave, per iniziativa della nobile famiglia Angeli. Un documento del settembre 1294 di Niceforo Angeli, despota dell'Epiro attesta che, tra le doti della figlia Ithamar, compaiono con spiccata evidenza "le sante pietre portate via dalla Casa della Nostra Signora la Vergine Madre di Dio”. Murate tra le pietre sono state trovate cinque croci di stoffa rossa, probabilmente di cavalieri di un ordine militare che nel medioevo difendevano i luoghi santi e le reliquie. Vi sono stati trovati anche alcuni resti di un uovo di struzzo, il quale subito richiama la Palestina, una simbologia referente al mistero dell'Incarnazione. I raffronti tecnici della Santa Casa con la Grotta di Nazaret vede una contiguità delle due parti. E’ di grande importanza un recente studio sul modo in cui sono lavorate le pietre, cioè secondo l'uso dei Nabatei, diffuso nella Galilea ai tempi di Gesù. Di interesse risultano una sessantina di graffiti incisi sulle pietre di chiara origine giudeo-cristiana e simili a quelli riscontrati a Nazaret. L’altare sorge nella parte che era aperta verso la Grotta. Le tre pareti originali, senza fondamenta, hanno tre metri circa d’altezza. La parte superiore, costruita con mattoni locali, è stata aggiunta di seguito, compresa la volta, per rendere l'ambiente più adatto al culto. Queste sezioni superiori delle pareti, di minor valore storico e devozionale, nel secolo XIV furono coperte da dipinti a fresco, mentre le sottostanti sezioni in pietra furono lasciate a vista, esposte alla venerazione dei fedeli. Il rivestimento marmoreo, che avvolge le pareti della Santa Casa, fu voluto dal Papa Giulio II e fu realizzato nel 1507, su disegno del Bramante, da rinomati artisti del Rinascimento italiano. La statua della Vergine col Bambino, in legno di cedro del Libano, sostituisce quella del secolo XIV, distrutta da un incendio nel 1921. Grandi artisti si sono succeduti lungo i secoli per abbellire il Santuario la cui fama si è diffusa rapidamente in tutto il mondo divenendo meta privilegiata di milioni di pellegrini. L'insigne reliquia della Santa Casa di Maria è per il pellegrino occasione e invito per meditare gli alti messaggi teologici e spirituali legati al mistero dell'Incarnazione e all'annuncio della Salvezza.
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