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Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Dicembre 2005 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 2 Sommario 1. EXECUTIVE SUMMARY .....................................................................................................................................................3 2. CALCOLO DELL’INDICATORE DI ACCESSIBILITÀ INTERCONTINENTALE .........................................4 3. CALCOLO DELL’INDICE DI IMPORTANZA DELLE DESTINAZIONI ...........................................................7 4. CALCOLO DELL’INDICE DI FREQUENZA DI COLLEGAMENTO ............................................................... 14 5. CALCOLO DELL’INDICE DI QUALITÀ DEL SERVIZIO OFFERTO............................................................. 20 6. CALCOLO DELL’INDICE DI PREZZO ....................................................................................................................... 24 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 1. 3 Executive summary In linea con le scelte assunte per l'edizione dell'indicatore intercontinentale aeromerci relativo al mese di giugno 2005 l'applicazione di dicembre considera, accanto alle origini europee storicamente esaminate (con l'esclusione di Stoccolma) ed in virtù della considerevole quantità di cargo annualmente movimentata, gli aeroporti di Copenhagen, Lussemburgo, Monaco e Vienna. L’applicazione dell’indicatore all'insieme di voli diretti offerti dai tredici hub nella settimana inclusa tra i giorni 28 novembre e 4 dicembre 2005 riconferma l'indiscussa e schiacciante superiorità di Francoforte in ambito europeo. Il valore assunto in riferimento all'origine tedesca (100,00) è attribuibile a più fattori di successo, ma è soprattutto la compresenza di tali elementi ad imporre Francoforte quale hub di riferimento nell'ambito del trasporto merci europeo. La formula vincente per Francoforte è infatti efficacemente sintetizzabile nella seguente formula: definizione di un network di collegamenti aerei dedicati (espressamente o parzialmente) alle merci verso i principali centri economici e commerciali mondiali che sia altamente efficiente in termini di frequenza, tempo, capacità e prezzo. E' dunque il continuo e rinnovato impegno di Francoforte verso tale obiettivo, nonché la forte attenzione ai mutamenti del mercato aeromerci mondiale ed alle variabili strategiche del successo in Europa, a giustificare sin dall'inizio delle nostre rilevazioni (settembre 1998) il ruolo di Francoforte quale leader indiscusso nel panorama aeroportuale del traffico cargo. Se consideriamo la realtà a noi più vicina e dunque più interessante, Milano, notiamo un lieve arretramento rispetto alla graduatoria stilata sui dati di giugno 2005: l'hub milanese scende infatti dalla VI (28,2) alla VII (27,1) posizione, preceduto dai quattro colossi aeroportuali in ambito cargo (Francoforte, Parigi, Londra ed Amsterdam), da Lussemburgo e da Bruxelles. L'offerta di Milano si contraddistingue, rispetto alla rilevazione invernale del 2004, per una riduzione del numero di destinazioni (da 58 a 56), con alcune variazioni in termini di rotte servite, una riduzione dei voli effettivi (da 272 a 259) ed il mantenimento di un buon livello della qualità del servizio programmato e delle politiche tariffarie applicate . Quest'ultimo aspetto, si rammenta, si è sempre dimostrato essere altamente concorrenziale in relazione ad ogni destinazione raggiunta e, dunque, un fondamentale punto di forza per il nodo di Milano rispetto ai suoi competitor. I dati esposti consentono di affermare il ruolo di discreta preminenza ricoperto dall'hub lombardo tra gli aeroporti giudicati di "second'ordine" in termini di accessibilità intercontinentale aeromerci, eccezion fatta, come già precisato, per le origini lussemburghese e belga: Copenhagen, Madrid, Monaco, Roma, Vienna e Zurigo. Ingente è ancora, infine, il divario registrato rispetto alle performance dei sistemi tedesco, francese, inglese ed olandese. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 2. 4 Calcolo dell’indicatore di accessibilità intercontinentale L'indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci ha assunto, in riferimento alla settimana 28 novembre-4 dicembre 2005, i seguenti valori: Indicatore Unioncamere Lombardia – CERTeT di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci HUB Francoforte INDICATORE di ACCESSIBILITA' INTERCONTINENTALE nel TRASPORTO AEROMERCI 100,00 Parigi 77,38 Londra 66,17 Amsterdam Lussemburgo Bruxelles Milano 65,42 38,19 32,69 27,07 Copenhagen 27,03 Monaco 22,22 Madrid 20,11 Zurigo 19,21 Roma 16,11 Vienna 9,96 Fonte: CERTeT I risultati esposti hanno una natura prettamente relativa: essi nascono dalla ponderazione dei valori assoluti di accessibilità ottenuti per ciascun hub1 rispetto al maggiore di essi (ndr Francoforte), riproporzionati sull'intervallo [0,100]. Tale rappresentazione ha un duplice pregio: consente una nitida comprensione dei valori ottenuti e garantisce un agile confronto tra i risultati. La Tavola 1 dell'Allegato Statistico esplicita i valori assoluti calcolati per i tredici hub europei in riferimento alla settimana assunta a campione. La costante leadership di Francoforte nel tempo è confermata dai dati sottostanti, i quali illustrano l'andamento dei valori assunti dall'indicatore di accessibilità aeromerci nelle rilevazioni invernali del periodo 2000-2005. Anche il ruolo giocato dalle origini italiane nel panorama europeo risulta confermato, con l'eccezione relativa alla perdita di competitività di Milano a seguito dell'estensione dell'orizzonte di osservazione agli aeroporti di Copenhagen, Lussemburgo, Monaco e Vienna (da 36,21 a 27,07 nel biennio 2004-2005) e la retrocessione di Roma tra il primo (28,04) ed il secondo anno (19,36) di analisi. 1 "Metodologia per la definizione dell’indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci", Unioncamere Lombardia - CERTeT, giugno 2000 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 5 Indicatore Unioncamere Lombardia – CERTeT di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci. Dicembre 2000-2004 HUB 1205 1204 1103 1202 1201 1200 100,00 77,38 100,00 73,80 100,00 72,33 100,00 77,37 100,00 85,42 100,00 86,12 Londra 66,17 69,54 72,32 77,85 76,98 78,59 Amsterdam 65,42 69,13 70,65 67,26 66,26 66,12 Lussemburgo 38,19 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Bruxelles 32,69 29,97 29,81 29,90 35,08 45,20 Milano 27,07 36,21 32,90 27,86 24,37 29,43 Copenhagen 27,03 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Monaco 22,22 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Madrid 20,11 19,59 18,86 20,49 24,41 26,36 Zurigo 19,21 23,15 28,04 32,12 33,09 43,04 Roma 16,11 17,81 18,03 19,90 19,36 28,04 Vienna 9,96 n.d. n.d. n.d. n.d. n.d. Francoforte Parigi Fonte: CERTeT L'originalità dell'approccio metodologico adottato è confermata dal confronto tra i dati ottenuti ed i valori inclusi nella classifica sottostante. Questi ultimi si riferiscono alla quantità di cargo movimentata nel 2004 dagli hub europei esaminati e propongono una gerarchia degli aeroporti discretamente alterata rispetto ai risultati dell'indicatore. Movimentazione cargo nel 2004 (in termini ponderali) HUB CARGO MOVIMENTATO Francoforte 100,00 Parigi 94,62 Londra 102,25 Amsterdam 79,78 Lussemburgo 38,77 Bruxelles 35,84 Milano 19,63 Copenhagen 18,25 Monaco 10,45 Madrid 20,33 Zurigo 18,07 Roma 9,52 Vienna 13,30 Fonte: CERTeT Estendendo l'osservazione all'intero sistema aeroportuale mondiale è decisamente interessante sottolineare un incremento della movimentazione merci complessivamente operata dagli aeroporti italiani nel periodo gennaio-luglio 2005, rispetto all'analogo periodo del 2004, pari al 6,2% a fronte del 2,2% registrato in Europa e del 3,1% in ambito mondiale. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 6 Per quanto concerne il nostro Paese, in particolare, il volato è aumentato del 7% mentre il tasso di crescita del camionato si è attestato sull'1,4%. Una conferma di tale trend sul restante periodo dell'anno, in cui si inserisce l'intervallo di osservazione per il nostro indicatore, consentirà di superare le 870.000 tonnellate movimentate negli aeroporti italiani. Secondo i dati raccolti tra di essi spiccano Orio al Serio, che scalza Fiumicino dal secondo posto (posta esclusa), e Brescia che salta dal XX al IX posto in ragione delle connessioni all cargo effettuate da Ocean Airlines.2 L’indicatore ideato, occorre ora ricordare, valuta sinteticamente quattro distinti elementi caratterizzanti il trasporto aereo delle merci: il numero e l'importanza economico-commerciale delle destinazioni extraeuropee servite, la frequenza di collegamento con ciascuna di esse, la qualità del servizio mediamente offerto ed il prezzo di trasporto. Alla luce di ciò, la piena comprensione dei risultati esposti nel presente paragrafo impone un esame attento del ruolo rivestito dai diversi fattori nell’offerta di connessioni di ciascun hub europeo. I paragrafi seguenti sottolineeranno dunque il contributo prestato dalle differenti variabili, valutate mediante specifici indicatori, alla definizione del panorama statistico qui rilevato. 2 Sole 24 Ore Trasporti, 7/10/2005 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 3. 7 Calcolo dell’indice di importanza delle destinazioni La somma dei valori assunti dall’indice d’importanza in riferimento ad ogni destinazione servita dai singoli hub europei e valutata in termini ponderali rispetto a Francoforte è illustrata nella seguente griglia. La Tavola 3 dell'Allegato Statistico indica i valori assoluti corrispondenti. Importanza delle destinazioni raggiunte IMPORTANZA delle DESTINAZIONI 100,00 HUB Francoforte Parigi 90,11 Londra 87,10 Amsterdam Lussemburgo Bruxelles 85,89 47,72 33,73 Milano Copenhagen Monaco Madrid Zurigo Roma Vienna 49,13 28,67 37,95 27,53 39,08 42,79 30,49 Fonte: CERTeT La comprensione accurata dei valori assunti dall'indice di importanza e, in seconda analisi, dalla misura di accessibilità intercontinentale impone un’analisi quantitativa e qualitativa delle mete extracontinentali raggiunte dalle tredici origini nel periodo di riferimento. A tale proposito consideriamo, in primo luogo, il numero di destinazioni servite dagli hub. Tale informazione è esplicitata nel sottostante prospetto; accanto ad essa si è ritenuto interessante indicare l’incidenza dell’offerta gestita da ogni origine sul totale delle località complessivamente raggiunte. Numero e % di destinazioni raggiunte HUB Francoforte Parigi Londra Amsterdam Lussemburgo Bruxelles Milano Copenhagen Monaco Madrid Zurigo Roma Vienna Totale NUMERO di DESTINAZIONI 121 118 112 % di DESTINAZIONI su TOTALE 53,07 51,75 49,12 98 50 37 56 18 45 40 34 37 30 228 42,98 21,93 16,23 24,56 7,89 19,74 17,54 14,91 16,23 13,16 100,00 Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 8 Se si rapportano i dati raccolti per ciascun hub al numero di mete raggiunte da Francoforte si ottiene un'ulteriore griglia di valori, certamente più rispondente all'esigenza di un rapido ed esaustivo confronto tra l'offerta delle origini stesse. Numero di destinazioni raggiunte (in termini ponderali) HUB I valori evidenziano la consistenza dei network di destinazioni di Francoforte, Parigi, Londra ed Amsterdam (rispettivamente 121, 118, 112 e 98 località), e la somiglianza del servizio attuato dagli aeroporti di Milano (56 mete) e Lussemburgo (50). Per quanto concerne i restanti hub, l'offerta è inferiore al 40% del pacchetto tedesco; tra di essi si evidenziano Monaco e Madrid con 45 e 40 destinazioni extracontinentali servite, mentre Copenhagen raggiunge solo il7,9% delle città complessivamente collegate dalle origini europee (18). NUMERO di DESTINAZIONI Francoforte 100,00 Parigi 97,52 Londra 92,56 Amsterdam 80,99 Lussemburgo 41,32 Bruxelles 30,58 Milano 46,28 Copenhagen 14,88 Monaco 37,19 Madrid 33,06 Zurigo 28,10 Roma 30,58 Vienna 24,79 Fonte: CERTeT I dati esposti confermano l'accresciuta importanza rivestita dal nodo di Amsterdam nelle recenti programmazioni di voli cargo; in linea con la rilevazione effettuata nel mese di dicembre 2004, infatti, la sua offerta corrisponde a circa l'81% della prestazione di Francoforte. Per quanto riguarda Milano e Roma, i valori indicano il raggiungimento di un numero di destinazioni rispettivamente eguale al 24,6 e 16,2% dell'offerta complessiva europea. La tabella seguente offre una lettura dinamica sul periodo dicembre 2004-2005 dell'offerta dei nove sistemi aeroportuali già oggetto di indagine nella passata edizione invernale dell'indicatore aeromerci. Più esplicitamente, essa elenca nella parte sinistra gli hub che in tale lasso temporale hanno visto incrementato il proprio numero di destinazioni e a destra le origini che hanno registrato un decremento del proprio mercato di riferimento. In corrispondenza di ciascun hub è indicata la variazione registrata in termini sia assoluti, sia percentuali. Variazione del numero di destinazioni raggiunte (dicembre 2004-2005) HUB Variazione del numero di destinazioni in termini assoluti Bruxelles Madrid 1 2 HUB % Variazione del numero di destinazioni in termini assoluti 1,80% 5,30% Amsterdam Francoforte Londra Milano Roma Zurigo % -5 -2 -4 -2 -3 -1 -4,90% -1,60% -3,40% -3,40% -7,50% -2,90% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 9 In termini di flusso complessivo, anche a l prestazione dei nove hub è positiva: nel periodo dicembre 2004-2005 si è infatti registrata un'espansione del numero di mete intercontinentali pari a 6 unità, con un corrispondente tasso di crescita dell'2,8%. Per quanto attiene il sistema milanese la perdita di due destinazioni è il risultato algebrico di: • un'estensione dell'offerta di connessioni alle seguenti nuove località: Amman, Jeddah, Karachi, Lahore, Mombasa, Macero, Recife, Riyadh e Santo Domingo. Ad esse si aggiungono, dopo il 4 dicembre, connessioni charter con Phuket e Porto Seguro; • l'elisione di voli diretti per Antigua, Atlanta, Barbados; Casablanca, Dhaka, Dakar, Hurghada, Pechino, Santiago di Cuba, Salvador e Tripoli. L'effettuazione di voli charter verso Antigua, Barbados e Santiago di Cuba è stata comunque prevista nella programmazione invernale di Malpensa per il periodo successivo alla settimana campione. Per quanto riguarda il grado di specializzazione geografica delle origini europee, lo schema sottostante riassume il numero di destinazioni raggiunte da ciascun hub per area extracontinentale di riferimento: Numero di destinazioni per area continentale Numero di destinazioni HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU CPH FRA LON LUX MAD MIL MUC PAR ROM VIE ZRH Totale AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 2 2 4 8 11 1 6 9 12 4 5 3 12 18 1 3 2 8 3 5 0 2 3 0 0 0 0 7 4 0 0 0 0 0 5 0 2 4 0 0 0 1 2 4 0 2 3 5 6 13 3 13 8 10 5 3 8 15 25 2 3 6 5 5 12 1 7 7 12 1 0 3 16 30 4 0 1 5 0 4 1 3 6 1 2 2 4 11 8 2 3 1 0 0 0 0 1 2 6 6 8 6 2 5 0 3 0 2 4 8 0 1 6 10 1 1 7 6 7 0 2 2 0 3 5 0 4 4 6 1 0 2 5 11 0 10 2 19 11 10 1 6 8 8 3 3 5 14 17 1 1 0 0 4 4 1 3 6 4 1 1 1 8 3 0 0 0 0 1 5 0 4 5 6 1 0 0 3 3 2 1 1 3 3 3 0 3 3 0 0 0 1 7 9 0 12 6 27 16 15 3 14 11 28 9 12 14 17 39 5 Fonte: CERTeT I dati esposti evidenziano una specializzazione geografica degli hub parzialmente conforme ai rapporti politici e commerciali storicamente intessuti dagli stessi. Francoforte raggiunge il maggior numero di località asiatiche (37) e centro-sudamericane (26), confermandosi inoltre al servizio di un’ampia porzione dei territori nordamericano (25) e mediorientale (15). Parigi è l'indiscusso leader nei collegamenti con l’Africa (42 mete) e si caratterizza per un consistente paniere di località raggiunte nelle aree asiatica (25), latino-americana (19) e mediorientale (14). Il network londinese risulta fitto e consistente in ogni area continentale; l'hub si attesta in particolare al primo posto per numero di destinazioni nordamericane, mediorientali ed oceaniche CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 10 collegate (rispettivamente 30, 16 e 4). La rete di relazioni di Amsterdam è di buona intensità in Asia (27), Centro-Sud America (24) e Medio Oriente (12); per quanto concerne le rimanenti origini, il servizio attuato offre un collegamento sufficiente con ogni regione considerata. Costituiscono eccezione a tale affermazione le relazioni: • • tra il territorio africano ed i poli di Madrid (4), Vienna (1) e Copenhagen (assenti); tra l'area latino-americana e gli aeroporti di Bruxelles, Copenhagen e Zurigo, inesistenti nel primo caso e minime nei restanti (1 meta servita); • tra l'Asia e Madrid (3); • tra il Medio Oriente ed i centri di Vienna (3), Copenhagen e Madrid (2); • con il territorio oceanico, nulle per ciascun hub ad eccezione di Lussemburgo e Vienna (2). Una forte specializzazione geografica è comunque ravvisabile anche per essi, ad esclusione di Zurigo che ripartisce la propria programmazione tra i territori africano (8), asiatico (9), americano (10) e mediorientale (7) in modo pressoché equo. L'orientamento geografico delle origini europee corrisponde più precisamente a: • l'Africa (16), per Bruxelles; • l'America Latina, per Madrid (26) e Milano (19); • l'America Settentrionale, per Monaco (11). • • l'Asia, per Copenhagen (11), Lussemburgo (14), Milano (15), Monaco (13), Roma (14) e Vienna (14); il Medio Oriente per il Lussemburgo (11); Uno zoom grafico sulla composizione del network di destinazioni extracontinentali servite da Milano e Roma è fornito dalle rappresentazioni sottostanti. Destinazioni extracontinentali servite da Milano con voli aeromerci scheduled diretti 28 novembre - 4 dicembre 2005 America CentroMeridionale 33,9% Asia 26,8% Africa 16,1% Oceania 0,0% Medio Oriente 10,7% America Settentrionale 12,5% Destinazioni extracontinentali servite da Milano con voli aeromerci scheduled diretti 28 novembre - 4 dicembre 2005 Asia 37,8% America CentroMeridionale 18,9% Medio Oriente 21,6% Africa 13,5% Oceania 0,0% America Settentrionale 8,1% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 11 L'indice di importanza delle destinazioni, si ricorda, premia gli hub il cui servizio si indirizza verso Paesi con un notevole interscambio commerciale con il continente europeo; all'interno di ciascun Paese, in particolare, il peso economico è ripartito tra le diverse località raggiunte in termini proporzionali alla quantità di merce movimentata dai rispettivi aeroporti. Tale criterio di valutazione delle destinazioni, più approfonditamente descritto nel documento metodologico già richiamato nel presente rapporto (nota 1), consente di stilare una gerarchia delle località in base alla rilevanza rivestita nelle relazioni commerciali con il territorio europeo. E' dunque evidente che l'offerta da parte di un hub europeo di connessioni aeree verso i principali partner commerciali dell'UE determinerà un valore elevato dell'indice di importanza delle destinazioni e, dunque, un buon posizionamento dell'hub nella graduatoria relativa all'indicatore di accessibilità aeromerci. La tavola sottostante indica il numero di località servite da ciascuna origine europea in riferimento a specifiche "fasce d'importanza commerciale". A tale proposito si rammenta che la funzione "importanza delle destinazioni" è normale; il valore unitario corrisponde alla situazione di massima rilevanza commerciale. Numero di destinazioni per intervalli di valori assunti dall’indice d’importanza Numero di destinazioni VALORI assunti dall'INDICE di IMPORTANZA HUB AMS BRU CPH (0,50; 1,00] 4 1 0 (0,25; 0,50] 12 6 3 (0,10; 0,25] 16 13 3 (0,01; 0,10] 41 12 (0,00; 0 ,01] 25 5 FRA LON LUX MAD MIL MUC PAR ROM VIE ZRH Totale 8 7 5 0 4 10 10 5 3 5 1 7 1 1 1 14 3 11 3 3 3 25 21 9 9 17 12 10 27 7 4 8 45 4 53 48 19 8 25 26 12 17 23 19 47 15 11 12 102 11 12 12 26 11 11 10 50 Fonte: CERTeT La scheda seguente riassume le principali e più recenti decisioni di planning adottate dalle compagnie aeree in merito alla definizione del network di destinazioni oggetto di collegamenti cargo (dedicati e non). Si tratta, più precisamente, di una rassegna di notizie desunte dalle principali testate giornalistiche attinenti il mondo aeroportuale il cui obiettivo è consentire una lettura "orizzontale" dei dati elaborati con il presente rapporto mediante la conoscenza e la comprensione puntuale delle strategie di marketing sottostanti. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News 12 Il Network di Destinazioni • A partire dal 6 gennaio 2006 Air Madagascar ha sospeso i propri voli su Milano, sino ad oggi operati dagli aeroporti di Antananarivo e Nossy Be con Boeing 767. • A partire da ottobre 2005, SAS Cargo ha avviato un nuovo servizio tra Copenhagen e Chicago in cooperazione con Singapore Airlines Cargo, suo partner nell'alleanza WOW. Il collegamento è effettuato 2 volte a settimana con velivoli B747-400F. Copenhagen e Chicago rappresentano i due maggiori hub di network di SAS: il primo collega le principali città del Nord Europa e dei Paesi Baltici, il secondo offre una connessione stradale con 40 tra le principali città del Nord America. • Il I dicembre Ocean Airlines ha inaugurato la nuova rotta tra l'aeroporto di Brescia Montichiari e Lahore; inizialmente la connessione avverrà due volte a settimana in a/r nelle giornate di giovedì e domenica. Con lo scalo a Lahore il collegamento proseguirà verso Shanghai. La scelta del Pakistan quale destinazione strategica è evidentemente dettata dalla constatazione del fatto che tale paese costituisca già oggi un mercato estremamente competitivo nel settore dell'high tech, del tessile e delle pelletterie. Esso riserva inoltre un enorme potenziale di crescita per futuro. • Il 18 dicembre Lufthansa Cargo, in partnership con Air China Cargo, ha inaugurato il proprio collegamento con la città di Chengdu, nella provincia cinese del Sichuan. Più precisamente, Air China Cargo ha avviato tre connessioni aggiuntive tra la Cina e la Germania, due delle quali interessano Chengdu: il vettore cinese vola da Chengdu a Francoforte via Beijing il martedì e la domenica e ferma nella capitale cinese, lungo la rotta di ritorno, il mercoledì ed il sabato. Il volo è operato da velivoli Boeing 747 Freighter. Con tale passo Lufthansa Cargo raggiunge il traguardo di cinque destinazioni cinesi servite: con Chengu, Hong Kong, Beijing, Shanghai e Guangzhou. • Dal I gennaio 2006 Lufthansa Cargo e Swiss WorldCargo operano in partnership nel territorio canadese: le due compagnie aeree hanno infatti siglato un accordo per la regolamentazione delle rispettive attività commerciali nell'area nordamericana di Ontario e Québec. In base all'intesa Swiss WorldCargo avrà la possibilità di operare nuove rotte commerciali su Montréal mentre Lufthansa Cargo aggiungerà Toronto al proprio network. • A partire dal 10 maggio 2006, previa autorizzazione governativa, Continental Airlines opererà un volo giornaliero diretto tra l'aeroporto Newark Liberty International di New York e la città di Colonia, in Germania. La frequenza dei voli sarà ridotta a 5 connessioni settimanali durante il periodo invernale, in risposta alla contrazione della domanda che caratterizza tale fascia dell'anno. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 13 Secondo Jim Summerford, vicepresidente di Continental Airlines Europa, Medio Oriente ed India, l'intento del vettore aereo è continuare a trarre i molteplici benefici che la localizzazione strategica dell'hub di New York può garantire. Newark Liberty è infatti la porta naturale di accesso dall'Europa all'America e, per tale ragione, consente opportunità di viaggio e spostamento ineguagliabili da parte degli altri hub statunitensi. Il nuovo servizio costituirà il solo volo transatlantico scheduled non-stop da Colonia e consentirà un collegamento della città con altre 170 destinazioni del Nord, Centro e Sud America nonché con i Carabi. La scelta di Colonia quale perno della nuova connesisone è semplicemente spiegabile con la forte dinamicità dell'area che costituisce uno dei principali territori di localizzazione dell'industria, del commercio, dell'economia, della scienza e della ricerca. Lo scorso anno Colonia ha registrato un incremento dei visitatori americani pari al 30%. Con l'entrata in esercizio del nuovo collegamento, Colonia diverrà il 28-esimo nodo del network di città servite da Continental Airlines secondo rotte transatlantiche, la quarta in particolare in territorio tedesco, doce la compagnia americana opera dal 1991. • Airbridge Cargo, una compagnia aerea creata lo scorso anno da Volga Dnepr Group, ha avviato un nuovo volo scheduled da Beijing ad Amsterdam via Krasnoyarsk. Il servizio è operato con un Boeing 747 Freighter, il terzo ad aver recentemente raggiunto la sua flotta. Secondo le direttive di Volga Dnepr Group la disponibilità di tre 747 consentono alla compagnia aerea di offrie quattro nuove frequenze scheduled a settimana tra Cina, Russia ed Europa. Airbridge Cargo attualmente opera 6 voli settimanali per Shanghai e 2 collegamenti con Beijing da Amsterdam e Francoforte, via Mosca e Krasnoyarsk. Le quattro nuove connessioni settimanali riguarderanno Shanghai. Obiettivo per il 2006 è estendere il network di destinazioni includendo Nagoya, in Giappone, tra le mete raggiunte. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 4. 14 Calcolo dell’indice di frequenza di collegamento La media dei valori assunti dall’indice di frequenza in riferimento ad ogni destinazione servita dai singoli hub europei e valutata in termini ponderali rispetto a Francoforte è sintetizzata nel presente prospetto. La Tavola 4 dell'Allegato Statistico indica i valori assoluti corrispondenti. Frequenza dei collegamenti effettivi HUB FREQUENZA dei COLLEGAMENTI EFFETTIVI Francoforte Parigi Londra Amsterdam Lussemburgo Bruxelles Milano Copenhagen Monaco Madrid 100,00 102,24 111,89 98,87 62,33 76,27 71,28 82,47 67,63 98,46 Zurigo 97,92 Roma Vienna 72,44 71,94 Font e: CERTeT La comprensione dei valori richiede un esame puntuale dei collegamenti intercontinentali effettivamente operati da ciascun hub nella settimana di osservazione. Il numero di voli effettivi programmato dalle origini europee è indicato nella seguente tabella; accanto ad esso si è ritenuto interessante esplicitare l’incidenza dell’offerta gestita da ciascun hub sul totale delle connessioni effettive complessivamente attuate. Numero e % di voli effettivi HUB Francoforte Parigi Londra NUMERO di VOLI EFFETTIVI 1.168 1.219 % di VOLI EFFETTIVI 17,28% 18,04% 1.847 27,33% Amsterdam 818 12,10% Lussemburgo 159 2,35% Bruxelles Milano Copenhagen 184 259 91 2,72% 3,83% 1,35% Monaco 194 2,87% Madrid Zurigo 353 210 5,22% 3,11% Roma Vienna Totale 143 113 6.758 2,12% 1,67% 100,00% Fonte: CERTeT CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 15 Parametrizzando i dati raccolti per ciascun hub rispetto al numero di voli effettuati da Francoforte è possibile esprimere in termini comparati l'offerta di connessioni aeree delle diverse origini europee. Numero di voli effettivi (in termini ponderali) NUMERO di VOLI EFFETTIVI (in termini ponderali) 100,00% HUB Francoforte Parigi 104,37% Londra 158,13% Amsterdam 70,03% Lussemburgo 13,61% Bruxelles 15,75% Milano 22,17% Copenhagen 7,79% Monaco 16,61% Madrid 30,22% Zurigo 17,98% Roma 12,24% Vienna 9,67% L’osservazione di tali valori evidenzia la netta superiorità di Londra rispetto ad ogni altro nodo; il pacchetto di voli gestito da Parigi, Francoforte ed Amsterdam è rispettivamente pari al 66,0, 63,2 e 44,3% del servizio operato dall'hub britannico, mentre la prestazione di ogni altra origine è inferiore a un quinto della sua offerta. Il servizio complessivamente attuato da Bruxelles, Copenhgen, Lussemburgo, Madrid, Milano, Monaco, Roma, Vienna e Zurigo equivale al 92,4% della programmazione di Londra. Fonte: CERTeT La tavola sottostante consente una lettura dinamica in riferimento al periodo dicembre 2004-2005 dell'offerta di voli cargo diretti attuati dei nove sistemi aeroportuali già oggetto di indagine nella passata edizione invernale dell'indicatore aeromerci. Come già illustrato per l'analoga griglia presentata nel paragrafo 3 in relazione al network di destinazioni, essa indica nella parte sinistra le origini che, nell'intervallo temporale in esame, hanno registrato un aumento dei collegamenti e a destra gli hub che ne hanno subito una contrazione. In corrispondenza di ciascuna origine è indicata la variazione registrata in termini sia assoluti, sia percentuali. Variazione del numero di voli effettivi (dicembre 2004-2005) HUB Variazione del numero di voli effettivi in termini assoluti Bruxelles Londra Madrid Parigi Zurigo 4 96 23 31 4 HUB Variazione del numero di voli effettivi in termini % assoluti 2,22% 5,48% 6,97% 2,61% 1,94% Amsterdam Milano Roma % -52 -13 -5 -5,98% -4,78% -3,38% Fonte: CERTeT Dagli elenchi in tabella è escluso Francoforte in quanto l'hub ha confermato nel 2005 il numero complessivo di voli programmati nell'anno precedente. Per quanto riguarda il totale dei collegamenti attuati dai nove hub storici, l'incremento registrato è stato di 58 voli con un tasso di crescita dello 0,9%. In merito al livello di specializzazione geografica delle origini europee, il prospetto sottostante sintetizza il numero di voli diretti effettivi realizzati da ciascun hub per area extracontinentale di CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 16 riferimento: Numero di voli effettivi per area continentale Numero di destinazioni HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA 1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 10 19 27 40 27 7 85 128 49 23 35 19 130 217 2 7 3 22 10 13 5 15 18 28 23 41 55 3 5 27 CPH FRA LON 18 35 27 26 90 26 111 200 23 26 10 76 170 319 11 18 87 45 35 138 2 119 184 84 3 21 263 785 63 LUX 3 6 7 3 14 44 1 6 4 6 31 30 4 MAD MIL MUC PAR ROM 5 5 4 2 2 62 19 115 73 68 2 57 178 92 31 23 57 128 307 7 2 12 12 32 4 8 49 50 84 85 4 59 4 52 22 5 5 29 22 60 4 12 25 29 10 2 5 34 69 9 10 2 15 24 8 2 2 7 26 36 VIE ZRH Totale 1 17 5 13 6 7 18 133 186 260 217 437 42 529 930 344 149 163 313 906 2053 96 23 28 6 1 11 17 9 29 14 5 41 72 Fonte: CERTeT Un’ampia quota dei voli effettivi complessivamente attuati (59,1%) raggiunge, secondo i dati presentati, le regioni nordamericana ed asiatica; la rimanente parte si distribuisce tra Africa, America Latina e Centrale e Medio Oriente nelle percentuali 11,8, 14,3 e 13,4%. La quota dell'Oceania rappresenta l'1,4% del totale. La specializzazione geografica degli hub europei desumibile dal prospetto è parzialmente conforme alle conclusioni tratte dall’esame della distribuzione spaziale delle destinazioni servite. Francoforte conferma la predilezione per le regioni asiatica (427 voli) e nordamericana (319) assicurando un buon collegamento alle rimanenti aree, mentre i dati relativi a Parigi ribadiscono la sua incontrastata leadership nel raggiungimento del territorio africano (269) riconoscendo una buona prestazione verso le restanti regioni. Londra costituisce l'hub di riferimento nel servizio ad ogni territorio extraeuropeo - ad eccezione dell'Africa, di pertinenza francese, e dell'America centro-meridionale, spagnola - e si attesta al primo posto per numero di connessioni programmate verso Nord America (785), Asia (443), Medio Oriente (263) ed Oceania (63). Amsterdam garantisce un discreto numero di collegamenti ad ogni continente fuorché l’Oceania (2 soli voli, entrambi verso Sydney) e mostra una predilezione per Asia (247) e America Settentrionale (217). Per quanto concerne le rimanenti origini, la programmazione offre una connessione sufficiente con ogni area considerata, eccezion fatta per le relazioni tra: • Africa e Roma (11 voli diretti), Madrid (10), Lussemburgo (9), Monaco (8), Vienna (1) e Copenhagen (nulli); • Asia e Madrid (12); CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 17 • America Latina e Vienna (7), Zurigo (5), Copenhagen (3) e Bruxelles (assenti); • Medio Oriente e Copenhagen (5) e Madrid (4); • Oceania e ciascuna di esse ad eccezione di Vienna (9) e Lussemburgo (4). Una specializzazione geografica è individuabile, in particolare, anche per tali hub, ad esclusione di Bruxelles che ripartisce la propria programmazione tra i territori nordamericano (55 collegamenti), asiatico (46), africano (42) e mediorientale (41) in modo pressoché equo; più precisamente, le aree privilegiate dalle diverse origini corrispondono a: • l'Asia, per Milano (88), Lussemburgo e Vienna (68), Monaco (66), Copenhagen (56) e Roma (51); • l'America Latina, per Madrid (268); • l'America Settentrionale, per Zurigo (72), Monaco (69) e Milano (60). I grafici sottostanti illustrano la suddivisione delle connessioni scheduled direttamente operate dai sistemi aeroportuali milanese e romano nella settimana di dicembre 2005 di riferimento. Voli aeromerci scheduled direttamente operati da Milano 28 novembre - 4 dicembre 2005 Voli aeromerci scheduled direttamente operati da Milano 28 novembre - 4 dicembre 2005 America CentroMeridionale 13,3% America CentroMeridionale 23,6% Asia 34,0% Medio Oriente 8,5% Africa 10,8% Oceania 0,0% Medio Oriente 18,2% Asia 35,7% America Settentrionale 23,2% Africa 7,7% America Settentrionale 25,2% Oceania 0,0% Fonte: CERTeT Ricordando ora, come descritto nel documento metodologico di supporto al seguente rapporto, che: 1. il valore assunto dall’indice di frequenza in riferimento al servizio offerto da un hub ad una specifica destinazione dipende dal numero di connessioni dirette ed effettive destinate dall'hub a tale meta; 2. l'indice di frequenza dei collegamenti effettivi raggiunge il valore massimo se l’offerta garantita ad una destinazione è pari almeno a 13 voli settimanali effettivi appare evidente l'importanza dei dati contenuti sia nella Tavola 7 dell’Allegato Statistico, indicante il numero di collegamenti effettivi programmati nella settimana di osservazione tra ogni coppia hubmeta, sia nel prospetto sottostante, che riassume il numero di destinazioni raggiunte da ciascuna CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 18 origine con efficienza frequenziale massima (almeno 13 connessioni settimanali effettive) e la quota rappresentata da tali mete sul totale di destinazioni servite. Numero e % di destinazioni servite con frequenza massimamente efficiente HUB NUMERO di DESTINAZIONI % di DESTINAZIONI servite con servite con FREQUENZA FREQUENZA MASSIMAMENTE MASSIMAMENTE EFFICIENTE EFFICIENTE Francoforte 32 26,45% Parigi 30 25,42% Londra 42 37,50% Amsterdam 24 24,49% Lussemburgo 1 2,00% Bruxelles 3 8,11% Milano 4 7,14% Copenhagen 2 11,11% Monaco 3 6,67% Madrid 11 27,50% Zurigo 6 17,65% Roma 1 2,70% Vienna 0 0,00% Totale 65 28,51% Font e: CERTeT Per quanto riguarda le, si evidenzia: La seguente finestra apre lo sguardo sulle principali strategie recentemente attuate - o in programma per il prossimo futuro - dai vettori aerei in termini di frequenza dei collegamenti diretti cargo garantiti alle proprie destinazioni extracontinentali. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News • 19 La Frequenza di Collegamento Da settembre 2005 British Airways ha rafforzato il proprio servizio cargo tra Gran Bretagna e Cina portando da 2 a 7 i voli settimanali tra Shanghai e Londra (capacità settimanale pari a 300 tonnellate) e a 6 i voli freighter da Beijing a London (capacità settimanale di 80 tonnellate). La principale preoccupazione che ha guidato le scelte di British Airways è stato riuscire a rendere profittevole il viaggio in entrambe le direzioni di percorrenza; in effetti ancora oggi si registra una domanda consistente lungo la rotta ShanghaiLondra, ma non nella direzione opposta. Un'ipotesi per rendere la rotta più fattibile economicamente è intravista nella riduzione dei costi di volo tra Londra e Shanghai, mediante il carico di merce presso fermate intermedie quali Dubai ed altre località del Medio Oriente. • Dal 31 ottobre Cargolux opera un nuovo collegamento diretto tra Lussemburgo e Dammam, in Arabia Saudita, con frequenza monosettimanale (lunedì). Da Dammam il volo prosegue per Hong Kong, per poi rientrare in Lussemburgo. La connessione è operata con B747 Freighter. Il network di connessioni di Cargolux in Medio oriente ad oggi include 3 voli settimanali per Dubai, due per Sharjah, uno da Sharjah ad Eldoret in Kenia, un volo per Abu Dhabi, Doha, e Dammam, e infine quattro per il Kuwait. Cargolux serve inoltre Beirut e Damasco tre volte a settimana, Amman due volte, ed Istanbul tre volte. • Alla luce dei recenti accordi di liberalizzazione del traffico aereo tra Gran Bretagna ed India, British Airways ha previsto un aumento dei voli tra i due Paesi da 19 a 35 per settimana a partire dal 30 ottobe 2005. Il vettore inglese ha dunque introdotto un collegamento diretto da UK a Bangalore cinque volte a settimana per ogni direzione di viaggio, ha raddoppiato i voli giornalieri per Mumbai (da uno a due) ed ha incrementato le connessioni settimanali per Chennai da due a sei. L'attenzione riservata da British Airways all'area indiana è semplicemente comprensibile se si osservano le cifre previste da IATA per il traffico aereo internazionale in riferimento al periodo 2004-2009; la crescita media annua per il Paese asiatico in tale orizzonte temporale è infatti stimata pari all'8,4%. • A partire dal 30 ottobre, Luxair offre tre nuovi voli da Malpensa (uno il sabato e due la domenica) per il Lussemburgo. Il vettore aereo ha motivato la propria predilezione per l'hub italiano in ragione dell'esistenza di infrastrutture moderne ed efficienti. Malpensa costituisce dunque la miglior base di accesso alla capitale italiana del business; tale evidenza ha guidato la decisione di Luxair di riprogrammare i voli previsti da Milano Orio al Serio all'hub milanese. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 5. 20 Calcolo dell’indice di qualità del servizio offerto Il valore medio dell’indice di qualità del servizio calcolato 3 per ogni destinazione raggiunta dai singoli hub europei e ponderato su Francoforte è sintetizzato nel presente schema. La Tavola 5 dell'Allegato Statistico indica i valori corrispondenti assoluti. Qualità del servizio offerto HUB QUALITA’ del SERVIZIO OFFERTO Francoforte 100,00 Parigi 95,81 Londra 93,58 Amsterdam 109,65 Lussemburgo 159,99 Bruxelles 115,42 Milano 77,09 Copenhagen 123,37 Monaco 77,24 Madrid 82,33 Zurigo 71,10 Roma 69,39 Vienna 76,71 Fonte: CERTeT La comprensione della graduatoria ottenuta impone l’analisi della capacità merci offerta sui voli effettivi operati dagli hub europei nella settimana di osservazione. A tale proposito, la Tavola 8 dell’Allegato Statistico indica il numero di connessioni attuate da ogni origine mediante specifici modelli di aeromobile; le informazioni in essa incluse sono riassunte nel seguente prospetto che indica, in riferimento ad ogni hub, il numero di collegamenti programmati per spazio merci disponibile. Numero di voli effettivi per intervalli di capacità N. di voli effettivi CAPACITÀ (in m3.) [0,00; 150,00] (150,00; 300,00] (300,00; 777,32] HUB AMS BRU 246 357 215 89 7 88 CPH 58 16 17 FRA 404 409 355 LON 522 1204 121 LUX 0 0 159 MAD 254 51 48 MIL 149 87 23 MUC 159 15 20 PAR 565 464 190 ROM VIE 89 54 0 187 10 13 ZRH 86 21 6 Totale 2819 2695 1255 Fonte: CERTeT 3 Si ricorda che l'indice di qualità del servizio considera due fondamentali aspetti del trasporto aeromerci: la capacità di carico dei velivoli utilizzati ed il tempo di viaggio comprensivo delle soste intermedie per rifornimento carburante e cambio dell'equipaggio. Per una trattazione più approfondita, si rimanda a "Metodologia per la definizione dell’indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci", Unioncamere Lombardia - CERTeT, giugno 2000. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 21 Il panorama delineato testimonia una lieve preferenza per modelli di aereo con capacità inclusa tra 50 e 150 m3.; l’utilizzo di tali velivoli caratterizza infatti una quota di collegamenti effettivi pari al 41,6% del totale. Per quanto concerne gli altri intervalli di capacità, l'incidenza corrisponde al 39,8 (150-300 m3.) e al 18,5% (>300 m3.). L'entrata in esercizio di velivoli dotati di un ampio spazio cargo e la progressiva dismissione di aerei a ridotta capacità rendono infine raro l'utilizzo di modelli con capienza inferiore ai 50 m 3. Secondo i dati presentati, la qualità ottimale nel servizio aerocargo è offerta dall'hub di Lussemburgo che spicca tra le origini europee in quanto attua la totalità dei propri voli mediante aerei di capacità pari o superiore a 300 m 3. In particolare, l'89,3% dei voli offerti dall'hub (142 su 159) utilizza BOEING 747-400F freighter. A rafforzamento di tale prerogativa l'origine garantisce tempi di viaggio altamente rapidi e competitivi. Per quanto concerne Milano e Roma, l'utilizzo rispettivamente scarso (8,8%) e nullo di velivoli con capacità non inferiore a 300 m3, accompagnato a tempi di viaggio limitatamente competitivi, penalizza le due origini situandole in decima ed ultima posizione nella graduatoria relativa all'indice di qualità del servizio offerto. In particolare, i velivoli maggiormente utilizzati dai due hub risultano essere il BOEING 767 (all series) ed il BOEING 777-200 (52 e 22 voli). La finestra sottostante illustra i principali accordi commerciali recentemente avviati, stipulati o conclusi dai vettori aerei in merito al potenziamento della propria flotta di velivoli. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News • 22 La Qualità del Servizio Boeing ha consegnato il primo dei due 747-400 Freighter ordinati da Air China Cargo. Il velivolo sarà utilizzato lungo le rotte tra la Cina e l'Europa e la Cina e l'America Settentrionale; esso ha una capacità massima di 124 tonnellate di merce e può viaggiare ad una velocità di 8.240 km/h. La scelta di Air China rispecchia in modo evidente il forte incremento produttivo e commerciale atteso dal paese per i prossimi anni: le previsioni affermano infatti che nel prossimo ventennio il cargo in Cina crescerà ad un tasso annuo del 10,6%; percentuale massima tra quelle attese nei restanti paesi del mondo. • UPS ha confermato il proprio contratto di acquisto di 10 Airbus A380 in versione Freighter, la cui consegna avverrà tra il 2009 ed il 2012. I velivoli potranno trasportare fino a 149.820 Kg di carico lungo tratte della lunghezza di circa 10.400 Km. • Lufthansa Cargo e Swiss WorldCargo hanno stipulato un'intesa per la condivisione di parte della capacità di carico delle rispettive flotte. L’accordo prevede che ciascun vettore possa disporre di spazio per il cargo su specifici voli della compagnia partner. Più precisamente, a partire dallo scorso I dicembre Lufthansa Cargo opera lungo le rotte Francoforte-Shanghai, Tokyo, Osaka, Nagoya, Madras e Teheran destinando spazi di carico alla Swiss World Cargo; già prima di tale data la compagnia aerea tedesca ha potuto avvalersi di parte della capacità del vettore elvetico sulle connessioni Zurigo-Francoforte, Karachi-Zurigo e Montreal-Zurigo. L’accordo sarà prossimamente esteso ad altre rotte. • FedEx incrementerà la propria flotta di velivoli; la compagnia aerea ha infatti già avanzato l'ordine di 6 nuovi A300-600 Freighter più opzioni la cui consegna avverrà nel 2007. Non è stata ancora annunciata la tipologia di motori che equipaggeranno gli aerei. Attualmente FedEx annovera nella propria flotta 47 A300-600 e 54 A310 Freighters. Un ulteriore ordine concerne l'acquisto di 10 Superjumbo A380: FedEx sarà il primo operatore merci ad utilizzare tali velivoli a partire dal 2008. • Secondo i dati presentati all'Air Cargo Conference di Castellanza da Albertina Schiavoni, rappresentante dell'azienda di aviocamionato Freschi & Schiavoni, il 30% delle merci italiane esportate via aereo utilizza hub esteri europei spostandosi dal nostro Paese con camionato. Un analogo fenomeno è registrato in riferimento alle importazioni aeree italiane. (Sole 24 Ore Trasporti, 22/10/2005) • Airbus ha consegnato a KLM il primo degli otto velivoli A330-200 commissionati dal vettore olandese, di cui sei saranno acquistati direttamente da Airbus. La consegna dell'ordine avverrà nei prossimi due anni; i velivoli saranno destinati a rotte no-stop verso il Nord America, l'Africa ed il Medio Oriente. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 23 • Con l'incontro a Tolosa del 26 luglio scorso tra Airbus e China Eastern Airlines, il numero di velivoli A320 consegnati ha raggiunto i 2.500 esemplari. China Eastern Airlines si conferma tra i migliori clienti di Airbus, in quanto già dotato di 92 velivoli in servizio della famiglia A320. • Northwest Airlines sarà il primo vettore americano ad introdurre velivoli della famiglia 787 nella propria flotta. Le consegne sono previste per agosto 2008. In particolare, Northwest Airlines ha scelto motori Rolls-Royce di tipologia Trent 1000 per l'equipaggiamento della propria flotta di Boeing 787 Dreamliner; l'ordine ha un prezzo di listino pari a oltre 2 miliardi di dollari e prevede l'installazione e le parti di ricambio per 18 velivoli, in aggiunta all'opzione su altri 18 aerei. Esso include inoltre un accordo di riparazione a lungo termine, sempre di responsabilità di Rolls-Royce. • Qantas ha manifestato la propria intenzione di rinnovare e potenziare la propria flotta a lungo raggio acquisendo fino 115 velivoli di tipologia B787. L'accordo appena finalizzato include un ordine di 45 aeroplani, opzioni per altri 20 e purchase rights per ulteriori 50. I primi quattro, della serie 787-8, saranno consegnati nel 2008 a Jetstar (sussidiaria di Qantas) in base ad un piano che prevede la messa in linea di 28 unità entro dicembre 2011. L'accordo contempla in particolare la possibilità per Qantas e Jetstar di passare alla serie 787-9. La scelta in termini di motorizzazione non è stata ancora comunicata. • Al Progress Summit III, tenutosi a Seattle, 140 tra compagnie aeree, istituti finanziari e fornitori di componenti per aeroplani si sono riuniti per esaminare con Boeing i progressi sinora compiuti dal programma 787. Secondo i dati illustrati, dall'aprile 2004 ad oggi i velivoli ordinati sono stati 309 e l'incarico è pervenuto da 25 clienti. Si mantengono le date annunciate: l'entrata in produzione avverrà nel 2007, il primo volo sarà effettuato nello stesso anno, mentre la certificazione, la consegna e l'entrata in linea avranno luogo nel 2008. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 6. 24 Calcolo dell’indice di prezzo La media dei valori assunti dall’indice di prezzo in riferimento a ciascuna origine europea nella settimana 28 novembre - 4 dicembre 2005, valutata in termini relativi rispetto all'hub di Francoforte, è espressa nella seguente griglia. La Tavola 6 dell'Allegato Statistico riporta i corrispondenti valori assoluti. Prezzo di trasporto HUB Francoforte Parigi Londra Amsterdam Lussemburgo Bruxelles PREZZO di TRASPORTO 100,00 89,12 78,44 69,94 85,28 96,24 Milano 99,72 Copenhagen Monaco Madrid Zurigo Roma Vienna 97,56 94,60 110,26 83,76 93,64 57,50 Fonte: CERTeT L’esame dei prezzi applicati ai collegamenti offerti dai tredici hub permette la comprensione della graduatoria appena stilata; a tale proposito, la Tavola 9 dell’Allegato Statistico riporta gli importi applicati a ciascuna relazione hub-destinazione con riferimento ad una spedizione del peso di 400 kg. costituita da merce soggetta alle General Commodity Rates. Il seguente prospetto riassume inoltre i dati contenuti nell'Allegato Statistico, indicando il costo mediamente imposto da ogni origine nelle connessioni offerte alle distinte regioni geografiche extracontinentali. CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 25 Prezzo medio di trasporto per area continentale Prezzo medio HUB AREA CONTINENTALE AMS BRU AF1 AF2 AF3 AF4 AS1 AS2 AS3 AS4 LA1 LA2 LA3 LA4 ME1 NA1 SW1 2.492 4.614 2.844 4.150 1.219 1.112 2.089 2.194 2.431 2.921 3.137 2.103 2.809 1.636 2.784 1.175 1.800 2.078 1.131 1.252 1.172 1.348 1.533 966 1.383 1.504 1.125 1.611 1.329 1.161 CPH FRA 1.440 2.321 2.191 2.109 1.070 1.291 1.298 1.550 1.531 1.656 1.588 2.578 1.391 1.097 2.600 LON 1.841 3.830 2.340 3.705 2.121 2.600 2.123 2.569 2.481 2.527 2.032 2.286 1.170 2.929 LUX 1.856 2.111 1.253 2.120 1.365 1.697 2.488 1.952 3.198 2.764 1.492 1.479 3.130 MAD 615 2.196 MIL 764 1.130 2.437 1.392 1.148 1.744 1.024 1.073 1.106 1.556 960 893 1.464 2.638 1.142 1.316 1.152 1.902 885 967 MUC 1.384 2.336 3 .136 1.682 1.277 1.459 1.476 1.424 2.832 1.384 989 PAR 956 5.198 3.317 3.648 1.886 1.252 2.179 1.784 2.041 1.789 2.024 3.428 1.186 984 2.008 ROM VIE ZRH 6.568 3.883 1.174 2.258 2.463 3.161 1.174 552 2.421 1.606 1.236 1.651 2.282 1.715 1.316 1.152 1.468 812 873 5.152 2.979 2.239 2.716 1.3 43 1.095 2.484 1.544 1.548 3.252 1.443 1.244 Fonte: CERTeT L’analisi dei dati esposti permette di osservare una parziale compatibilità tra le politiche tariffarie attuate dagli hub europei e la relativa specializzazione geografica; essa evidenzia inoltre un’elevata indipendenza dei prezzi rispetto alla variabile distanza. La gerarchia stilata in riferimento ai valori assunti dall'indice di prezzo conferma la leadership di Madrid; le politiche tariffarie dell'hub spagnolo sono infatti altamente competitive in riferimento ad ogni area di destinazioni ed i prezzi medi di trasporto minimi nelle connessioni con un'ampia quota del territorio centro-sudamericano (LA1, LA2 ed LA3). Per quanto riguarda Milano e Roma, in terza e settima posizione, le tariffe maggiormente concorrenziali sono rispettivamente applicate a: • l'area AF3 (per la quale il prezzo medio di trasporto da Milano è inferiore agli analoghi prezzi medi delle altre origini europee), parte del continente centro-sudamericano (LA1, LA2 ed LA3), il Medio Oriente e l'Amercia del Nord; • AF1, LA4, ME1 ed NA1 (in ciascun caso le tariffe medie applicate sono le minime), nonché AS2, LA2 ed LA3. La scheda seguente riassume le principali e più recenti politiche tariffarie adottate dalle compagnie aeree nei collegamenti cargo (dedicati e non). CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci Inflight News • 26 Il Prezzo di Trasporto A partire dal 28 novembre 2005 Lufthansa Cargo ha ridotto le tasse sul carburante da 0,55 a 0,50 Euro a l Kg, in risposta alla costante contrazione dei prezzi internazionali del carburante, come attestato dall'indice "fuel price" della compagnia. Ancora prima di Lufthansa Cargo (14 novembe 2005), Aer Lingus Cargo ha ridotto le propri tasse sul carburante in riferimento ai voli internazionali a di 0,05 Euro al Kg. La nuova sovrattassa si applica ad ogni carico che viaggi con Aer Lingus Cargo dall'Irlanda - Belfast - e dalla Germania. Ogni carico che viaggi al di fuori degli Stati Uniti vedrà applicata una tassa sul carburante pari a 0,55 US$ per Kg., con un'imposizione minima di 5 US$. Al di fuori di Canada la tassa corrisponde a US$0.50 per Kg. con un'imposizione minima di 5 US$. Le motivazione che hanno guidato la scelta di Aer Lingus Cargo di ridurre le tasse sul carburante sono le stesse avanzate da Lufthansa Cargo. • In riferimento al 2005 la IATA ha previsto perdite per l’industria del trasporto aereo per 7,4 miliardi di dollari in ragione del forte incremento del prezzo del combustibile. Secondo le dichiarazioni di Giovanni Bisignani, direttore generale e amministratore delegato della IATA, "il petrolio sta impedendo il ritorno del comparto al profitto. Ogni dollaro in più sul prezzo del barile di greggio comporta un aumento di un miliardo di dollari dei costi del settore. La riduzione dei costi e il rendimento dei profitti non sono mai stati più importanti". L’industria del trasporto aereo nordamericana risentirà più pesantemente della crescita dei costi: il passivo è stimato in 8 miliardi di dollari. I vettori europei arriveranno al break even, mentre le compagnie dell’Asia e dell’Oceania registreranno un attivo di un miliardo di dollari. Se si osserva il trend dei costi del carburante nell'ultimo triennio, si avrà una chiara panoramica dell'inasprimento della situazione economica dei vettori aerei: nel 2003 l’industria del trasporto aereo ha speso complessivamente 44 miliardi di dollari in carburanti; nel 2004 tale costo è aumentato a 63 miliardi di dollari, mentre per il 2005 è prevista una spesa di 97 miliardi di dollari. A tale proposito Bisignani ha argutamente osservato che «con un fatturato complessivo di circa 400 miliardi di dollari all’anno un conto di 97 miliardi di dollari per il carburante rappresenta il 25% dei nostri costi totali. In meno di due anni il costo complessivo è più che raddoppiato». • La IATA ha avviato il programma e-freight che costituisce lo step relativo al trasporto aeromerci dell’iniziativa Simplifying the Business,lanciata nel 2004 con l’obiettivo di ridurre i costi dell’industria aerea di 6,5 miliardi di dollari. Il programma ambisce ad eliminare la documentazione cartacea nelle operazioni di trasporto aereo cargo entro il 2010; tale snellimento procedurale potrebbe consentire, secondo la IATA, un risparmio annuo di 1,2 CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06 Indicatore di accessibilità intercontinentale nel trasporto aeromerci 27 miliardi di dollari, calcolato sulla base degli attuali volumi di traffico delle merci, ed una riduzione dei tempi di spedizione del 25%. Secondo quanto dichiarato da Giovanni Bisignani, il mondo del trasporto aereo ha "l’opportunità di creare un sistema armonizzato che semplifichi l’attività cargo, i traffici internazionali, aumenti la sicurezza e supporti i nostri clienti con prodotti più user-friendly, semplicemente utilizzando le attuali tecnologie in maniera più efficace". Il sistema IATA e-freight sarà introdotto in due fasi; secondo Giovanni Bisignani "entro la fine del 2007 l’e-freight sarà una realtà su specifiche rotte chiave. E, entro la fine del 2010, il 95% dei volumi di traffico aeromerci internazionale sarà senza carta". CERTeT Centro di Economia Regionale, dei Trasporti e del Turismo Università Commerciale Luigi Bocconi Indicatore di accessibilità intercontinentale aeromerci_Dicembre 2005.doc 23/03/06
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