Progetto Libenter CT
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Attività in convenzione con la Regione Emilia-Romagna “Sostenibilità ambientale del territorio, monitoraggio e valutazione delle politiche ambientali.” Progetto Libenter CT Analisi economico-ambientali di contesto per la diffusione di tecnologie e sistemi di produzione più puliti Report 2006 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Gruppo di lavoro di ERVET Emilia-Romagna Valorizzazione Economica Territorio S.p.a.: Enrico Cancila, Coordinatore Funzione Efficienza Ambientale Carlotta Ranieri, Guido Croce Responsabili di Progetto Marica Chiarappa Gaspare Antonio Giglio Angela Amorusi 2 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Progetto Libenter CT Analisi economico-ambientali di contesto per la diffusione di tecnologie e sistemi di produzione più puliti Anno 2006 INDICE Capitolo 1 – INTRODUZIONE: le attività svolte nel 2006 per la diffusione delle tecnologie pulite in Regione Emilia-Romagna...........................................................................................................4 Capitolo 2 – GLI APPROFONDIMENTI SETTORIALI......................................................................8 Le realtà produttive delle province emiliano-romagnole e il settore metalmeccanico scelto per le analisi di approfondimento del 2006 ...........................................................................................8 I processi produttivi tipici del settore metalmeccanico, i relativi aspetti ambientali e le opzioni tecnico-gestionali di miglioramento .......................................................................................... 10 Lavorazione a caldo.......................................................................................................... 11 Lavorazione a freddo........................................................................................................ 12 Trafilatura ....................................................................................................................... 14 Rivestimento.................................................................................................................... 14 Sgrassaggio-Sverniciatura................................................................................................. 15 Verniciatura ..................................................................................................................... 17 Correlazioni tra stati ambientali locali e impatti caratteristici delle lavorazioni meccaniche............ 19 Le correlazioni esistenti tra l’Ecolabel e le migliori tecniche e tecnologie disponibili ...................... 19 Elementi di trasferibilità alle piccole e medie imprese ................................................................ 21 Lavorazione a caldo.......................................................................................................... 23 Lavorazione a freddo........................................................................................................ 23 Trafilatura ....................................................................................................................... 24 Rivestimento.................................................................................................................... 25 Sgrassaggio-Sverniciatura................................................................................................. 25 Verniciatura ..................................................................................................................... 26 Capitolo 3 – LE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE E NETWORKING...................................................... 28 Il sito web dedicato alle tecnologie pulite per le imprese ........................................................... 29 La Monografia del settore Agroalimentare ................................................................................ 31 Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 – – – – – – Diagrammi di flusso ed aspetti ambientali dei processi analizzati Matrici di analisi delle opzioni tecnologiche e gestionali di miglioramento Indirizzario per la divulgazione del materiale e il coinvolgimento del network Comunicazioni di aggiornamento del sito web www.tecnologiepulite.it Volantino illustrativo del sito www.tecnologiepulite.it Presentazione del sito web www.tecnologiepulite.it 3 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Capitolo 1 – INTRODUZIONE: le attività svolte nel 2006 per la diffusione delle tecnologie pulite in Regione Emilia-Romagna La necessità di trovare un punto di equilibrio tra lo sviluppo economico, e il benessere della società e dell’ambiente, rappresenta una condizione fondamentale non solo per la tutela della qualità della vita ma anche per il mantenimento dello sviluppo economico stesso che da tali risorse trae sostentamento. Quando si parla di sviluppo sostenibile quindi non si può prescindere da considerare come fondamentali le condizioni di crescita economica delle attività produttive unite alle strategie per ridurre sempre di più l’impatto ambientale collegato ad esse. Per quanto concerne l’ambito produttivo, l’obiettivo della sostenibilità è raggiungibile partendo dalla corretta applicazione della legislazione ambientale per sviluppare poi iniziative a carattere volontario che permettano alle imprese di raggiungere risultati di prevenzione e controllo dell’inquinamento superiori a quelli connessi con il mero rispetto della normativa. La Commissione Europea ha indicato nelle “tecnologie ambientali” la strada attraverso cui ridurre l’impatto ambientale delle produzioni. Tali soluzioni, di carattere tecnologico ma anche di tipo gestionale, possono servire ad incrementare l’efficienza di utilizzo delle risorse naturali, a consentire l’impiego di risorse rinnovabili e a contenere i rilasci inquinanti nell’ambiente (in termini di emissioni, scarichi, rifiuti, ecc.), sia tramite approcci end-of-pipe, ovvero mirati a trattare i flussi di inquinamento generati, sia intervenendo con strategie di tipo preventivo (le cosiddette “tecnologie più pulite”). L’impegno delle imprese per realizzare una “riconversione ecologica” delle produzioni può non essere cosa da poco, richiedendo in alcuni casi anche investimenti importanti il cui peso viene maggiormente avvertito nelle realtà produttive medio-piccole. Diventa quindi importante il sostegno che le Pubbliche Amministrazioni possono offrire alle imprese proattive attraverso erogazione di finanziamenti, semplificazione dei procedimenti amministrativi, diffusione di informazioni di carattere tecnico-tecnologico e realizzazione di iniziative rivolte ai consumatori per incrementare la risposta del mercato al miglioramento del profilo ambientale delle produzioni. In relazione a tali considerazioni la Regione Emilia-Romagna ha avviato specifiche attività volte rafforzare la diffusione, sul proprio territorio, di sistemi di produzione sempre più eco-efficienti tra le imprese dei settori produttivi più rilevanti sia dal punto di vista economico che dell’impatto ambientale generato. Nel corso delle attività del 2004 sono stati identificati gli ambiti di approfondimento da sviluppare nel tempo, secondo una logica di priorità di intervento stabilita in funzione delle ricadute che ogni azione realizzata avrà per il miglioramento ambientale dei processi e di specifiche situazioni locali di criticità ambientale, e sono stati messi a punto gli strumenti di supporto per stimolare ed agevolare l’adozione delle migliori tecnologie disponibili e delle tecnologie più pulite presso le imprese, partendo dall’analisi degli ambiti individuati come prioritari (ovvero settore metalmeccanico, allevamenti suinicoli e avicoli, produzione di carta e articoli in carta). I primi settori produttivi su cui sono stati effettuali gli approfondimenti sono: - trasformazione dei metalli ferrosi (prima parte) - fusione dei metalli non ferrosi - Settore della carta - Settore zootecnico 4 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Nel corso delle attività del 2005 è stato operato un ampliamento dei settori produttivi verso i quali promuovere sistemi di produzione e tecnologie “pulite” e sono stati trattati: - il settore agroalimentare nelle sue diverse componenti (allevamenti bovini, macellazione delle carni, trattamento dei sottoprodotti di macellazione, produzione di prosciutti e altri derivati, produzione di formaggi, produzioni ortofrutticole, produzioni vitivinicole, produzione di conserve, produzione di pasta, pane e altri prodotti da forno); - l’industria dei prodotti minerari (per la produzione di cemento e calce); - il settore tessile; - il settore calzaturiero. Nel corso del 2006 è stato approfondito il settore metalmeccanico, mirando a completare le diverse tipologie di trasformazione dei metalli presenti nel settore. Per tutti gli ambiti di approfondimento sono stati analizzati: - processi di lavorazione e relativi aspetti ambientali; - migliori tecniche disponibili sul mercato per ottenere una riduzione degli impatti sull’ambiente; - elementi di applicabilità delle soluzioni migliorative a realtà produttive medio-piccole; - correlazione, ove pertinente, tra l’adozione delle migliori tecniche indicate per ciascun settore e il raggiungimento delle prestazioni di prodotto previste dal marchio europeo di echitettatura ecologica (Ecolabel). L’ampliamento progressivo degli approfondimenti settoriali realizzati di anno in anno ha lo scopo di mettere a disposizione informazioni utili, inerenti le possibilità di miglioramento ambientale, per tutti i processi di rilievo nelle varie realtà emiliano-romagnole e aumentare così le ricadute positive offerte dalle soluzioni gestionali e tecnologiche prospettate. In sintesi ad oggi sono stati operati i seguenti approfondimenti con le relative modalità di diffusione: Settore Produttivo Approfondimento e diffusione trasformazione dei metalli ferrosi processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI sito web processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI sito web relativi aspetti relativi aspetti processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI correlazioni ecolabel relativi aspetti relativi aspetti fusione dei metalli non ferrosi Produzione e lavorazione della carta sito web allevamenti processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili 5 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 trasferibilità alle PMI sito web monografia settoriale agroalimentare processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI relativi aspetti relativi aspetti relativi aspetti relativi aspetti relativi aspetti monografia settoriale Prodotti minerari processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI correlazioni ecolabel sito web tessile processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI correlazioni ecolabel sito web calzaturiero processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI correlazioni ecolabel sito web Lavorazioni meccaniche processi di lavorazione e ambientali; migliori tecniche disponibili trasferibilità alle PMI Al fine di ampliare la diffusione delle informazioni alle imprese e di realizzare un coinvolgimento dei portatori di interesse, nel 2005 è stato sviluppato e reso attivo il sito web www.tecnologiepulite.it incentrato sulla promozione delle tecniche di produzione a basso impatto ambientale per i settori produttivi importanti per l’Emilia-Romagna. Il sito è ha lo scopo di mettere a disposizione di amministratori, enti di controllo, aziende e cittadini informazioni sui cicli produttivi dei principali settori regionali, sugli impatti ambientali correlati e sulle soluzioni industriali innovative. All’interno del sito sono stati evidenziati gli aspetti di carattere territoriale, ovvero le criticità ambientali caratterizzanti le varie province in relazione agli input e output dei processi industriali operanti nei diversi territori. Questa sezione può essere di particolare interesse per i decisori pubblici che dalle informazioni presentate possono trarre indicazioni per la realizzazione di iniziative locali di sostenibilità. Attraverso gli spazi dedicati ai fornitori, alle domande ricorrenti e a 6 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 segnalazioni di vario tipo (eventi connessi al tema, finanziamenti, ecc.) si è voluto inoltre attivare un canale informativo privilegiato per i possibili utenti delle migliori tecniche disponibili presentate. Nel corso del 2006 il lavoro svolto da Ervet ha dato continuità alle attività di ampliamento, aggiornamento e mantenimento del sito web e ha sviluppato attività di comunicazione e presentazione dell’iniziativa, in modo da ampliare il più possibile il network di soggetti interessati e di soggetti attivi nella diffusione delle conoscenze sul tema. Come ulteriore mezzo di diffusione della conoscenza sul tema delle tecnologie più pulite si sta sviluppando una collana di manuali tecnici monografici dedicati ai diversi settori di cui sono state analizzate interazioni ambientali caratteristiche e soluzioni di miglioramento adottabili, anche da parte di imprese medio-piccole. Durante l’anno 2005 si è stato creato il manuale dedicato agli allevamenti con l’obbiettivo di conseguire una maggiore sostenibilità delle produzioni zootecniche ed individuare ed applicare soluzioni mirate a prevenire o contenere gli impatti ambientali prodotti. Le attività zootecniche costituiscono, infatti, per l’economia dell’Emilia-Romagna un importante comparto produttivo da cui, però, si generano impatti sull’ambiente non trascurabili, in particolare in termini di inquinamento dei corpi idrici (sotterranei e superficiali) ed emissione di gas che contribuiscono all’effetto serra e alle piogge acide. La monografia quindi si è proposta come strumento mirato alla diffusione delle tecniche di produzione pulite per le attività legate al settore degli allevamenti presenti sul territorio regionale. Inoltre è da sottolineare che la monografia realizzata ha il merito di aver riunito in un unico testo le varie tecniche a basso impatto ambientale applicabili agli allevamenti, estendendo l’approfondimento anche ad aspetti legati all’alimentazione ed al benessere degli animali. Con gli stessi obiettivi, per completare la filiera e data la rilevanza del settore in regione, nel corso del 2006 è stato prodotto il manuale relativo al settore agroalimentare, analizzandone le diverse produzioni caratteristiche (macellazione e trasformazione della carne; produzione di latte, latticini e formaggi; conserviero; settore vinicolo; essiccazione e macinatura cereali; produzione di pane, pasta e altri prodotti da forno; produzione di caffè). 7 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Capitolo 2 – GLI APPROFONDIMENTI SETTORIALI L’analisi di contesto condotta nel 2004 ha indicato quali sono i settori produttivi più importanti, sia a livello di intera regione che per le singole realtà provinciali. Essi rappresentano quindi il target delle analisi relative agli aspetti ambientali generati dai processi e alle soluzioni disponibili per conseguire un miglioramento di tali aspetti. Gli ambiti di approfondimento trattati nel corso del 2006 hanno riguardato il settore delle lavorazioni meccaniche. Le realtà produttive delle province emiliano-romagnole e il metalmeccanico scelto per le analisi di approfondimento del 2006 settore Il settore metalmeccanico risulta a livello regionale uno dei più rilevanti sia in termini occupazionali che in termini di numerosità delle aziende. Anche i dati economici relativi al valore aggiunto e investimenti confermano l’elevato grado di attività del settore. Regione Emilia-Romagna 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 0 Allev. Animali Estraz. Petolio Ind. estrattive Ind. alimentari Ind. tabacco Ind. tessili Vestiario Prep. concia e Ind. legno Fabbr. carta Editoria stampa Fabbr. di coke, Prod. chimici Art. gomma e minerali non Prod. metalli Lav. in metallo macchine per ufficio Elettriche radiotelevisivi app. medicali autoveicoli, trasporto Fabbr. mobili, riciclaggio Prod. e distrib. Smalt. rifiuti 2.000 1991 1996 2001 L’analisi dei dati economici caratterizzanti l’industria manifatturiera delle varie Province dell’EmiliaRomagna mette in luce l’importante ruolo rivestito ovunque dalle produzioni meccaniche, infatti come si legge nella tabella seguente a livello provinciale il settore caratterizza l’economia di tutte le Province. 8 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Settori rilevanti a livello provinciale (analisi su dati ISTAT 2001) Provincia Piacenza Parma Reggio Emilia Modena Bologna Forlì-Cesena Rimini Ravenna Ferrara Settori rilevanti • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • Specializzazione nel contesto provinciale metalmeccanico agro-alimentare legno e mobili energetico agro-alimentare metalmeccanico legno e mobili carta metalmeccanico agro-alimentare minerali non metalliferi abbigliamento e tessile legno e mobili carta metalmeccanico agro-alimentare minerali non metalliferi biomedicale abbigliamento e tessile carta energetico metalmeccanico agro-alimentare editoria e stampa biomedicale preparazione e concia cuoio carta legno e mobili energetico metalmeccanico agro-alimentare legno e mobili preparazione e concia cuoio abbigliamento metalmeccanico agro-alimentare legno e mobili abbigliamento preparazione e concia cuoio biomedicale editoria e stampa metalmeccanico agro-alimentare abbigliamento legno minerali non metalliferi metalmeccanico abbigliamento agro-alimentare legno • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • • 9 Macchine utensili e di precisione Produzione salumi Fabbricazione porte e finestre Produzione e distribuzione energia elettrica Produzione formaggio, salumi e conserve Produzione macchine lavorazione alimentari Fabbricazione porte e finestre Fabbricazione articoli in carta/cartone Produzione macchine agricole Produzione formaggio e salumi Produzione piastrelle e lastre in ceramica Confezionamento vestiario Fabbricazione porte, finestre e mobili Fabbricazione pasta carta e articoli in carta/cartone Lavorazioni meccaniche Produzione formaggi e salumi Produzione piastrelle e lastre in ceramica Articoli in plastica e apparecchi elettromedicali Confezionamento vestiario fabbricazione articoli in carta/cartone Produzione e distribuzione energia elettrica Fabbricazione macchine automatiche ed elettriche Produzione formaggi e salumi Attività di editoria e stampa Articoli in plastica e apparecchi elettromedicali Fabbricazione borse e articoli di viaggio fabbricazione articoli in carta/cartone Fabbricazione porte, finestre e mobili Produzione e distribuzione energia elettrica Fabbricazione macchine Produzione carne e conserve Fabbricazione porte, finestre e poltrone Fabbricazioni parti e accessori per calzature Confezionamento vestiario Produzione macchine elaborazione legno Produzione carne e conserve Fabbricazione porte e finestre ed elementi per edilizia Confezionamento vestiario Fabbricazioni articoli da viaggio, borse e sellerie Fabbricazione articoli in plastica Attività di editoria e stampa Fabbricazione macchine Produzione carne e conserve Confezionamento vestiario Fabbricazione porte e finestre ed elementi per edilizia Produzione ceramica per usi domestici e ornamentali Fabbricazione macchine Confezionamento vestiario Produzione conserve Fabbricazione porte e finestre Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 I processi produttivi tipici del settore metalmeccanico, i relativi aspetti ambientali e le opzioni tecnico-gestionali di miglioramento Come emerso dall’analisi dei dati economici, il settore metalmeccanico riveste una grande importanza in Emilia-Romagna con numerose imprese operanti in questo comparto in tutte le province. Il settore risulta ricco di specifiche produzioni a seconda della tipologia di trasformazioni realizzate e delle caratteristiche del prodotto finito. Ciò rende utile un’identificazione puntuale delle lavorazioni svolte e degli aspetti ambientali generati al fine di indirizzare in maniera più specifica l’individuazione delle idonee soluzioni di miglioramento ambientale. Nel 2004 sono state affrontate le fasi di produzione e trasformazione dei metalli attraverso un primo approfondimento di dettaglio in merito agli impatti ambientali generati e alle soluzioni tecnologiche e gestionali indicati come più idonee al contenimento degli stessi in un’ottica di controllo e prevenzione integrata dell’inquinamento. L’attività relativa ai metalli ferrosi si è composta di una serie di processi specifici ciascuno caratterizzato da lavorazioni peculiari che hanno riguardato: la produzione di acciaio al forno elettrico; il rivestimento metalli; la trasformazione dei metalli e le lavorazioni meccaniche. Nel corso del 2006 è stato completato il quadro del settore approfondendo le fasi delle diverse lavorazioni meccaniche. In particolare sono state oggetto di studio le seguenti trasformazioni che comprendono nelle fasi di processo le diverse lavorazioni meccaniche : - lavorazione a caldo; - lavorazione a freddo; - trafilatura; - rivestimento; - sgrassaggio; - verniciatura. Le aziende che operano nel settore metalmeccanico possono avere processi produttivi composti da una o più tipologie di trasformazione, gli approfondimenti effettuati comprendono le diverse fasi di lavorazione meccanica con l’obiettivo di coprire l’ampio spettro di lavorazioni che possono essere presenti nelle diverse fasi di produzione di oggetti meccanici. Le diverse lavorazioni trattate di seguito e comprese nei processi di trasformazione possono essere utilizzate dalle aziende separatamente in relazione alla specificità della produzione e possono inoltre essere distribuite in diverse fasi del processo produttivo in relazione alla tipologia e alle caratteristiche del prodotto che l’azienda metalmeccanica deve ottenere Per ogni tipologia di trasformazione si è proceduto a ricostruire i diagrammi di flusso che associano alle singole fasi di lavoro i flussi (di materia ed energia) in ingresso ed in uscita, esplicitando così i fattori ambientali correlati alle diverse fasi di processo. I dettagli relativi agli specifici aspetti ambientali sono stati quindi analizzati per ogni fase di lavorazione riportata nei diagrammi di flusso: in apposita tabella sono state esplicitate le peculiari interazioni ambientali che ogni lavorazione di ciascun processo tipo genera con l’ambiente. I fattori ambientali che sono stati considerati sono: - consumo di materie prime, compreso l’impiego di sostanze pericolose; 10 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 - consumi energetici; consumi idrici; emissioni atmosferiche; produzione di rifiuti; rumore; scarichi liquidi; odori; contaminazione del suolo; campi elettromagnetici; traffico. I processi produttivi tipo delle fasi di lavorazione considerate, in forma di diagrammi di flusso, e le relative tabelle descrittive degli aspetti ambientali generati sono riportati nell’Allegato 1. Nei paragrafi successivi sono stati sinteticamente inquadrati le fasi produttive analizzate, i relativi aspetti ambientali e le opzioni tecnologiche e gestionali di miglioramento segnalate nei documenti di riferimento. I risultati di tali approfondimenti sono riportati in dettaglio nell’Allegato 2. Lavorazione a caldo Nel processo di trasformazione tramite laminazione a caldo sono state comprese le seguenti fasi di lavorazione: - - - - condizionamento dei semilavorati/scriccatura - trattamento atto a eliminare i difetti superficiali di semilavorati siderurgici prima del processo di trasformazione a caldo mediante sfiammatura ; rettifica/smerigliatura - operazione di lavorazione meccanica di finitura nella quale, con l'uso di una mola abrasiva, si asportano quantità minime di metallo al fine di ottenere prodotti con strette tolleranze dimensionali e buona finitura superficiale; riscaldo del semilavorato – trattamento mirato a portare il materiale alle opportune temperature per la laminazione; discagliatura - operazione di rimozione a caldo dello strato di ossido superficiale delle billette ottenuta mediante getto di acqua o aria ad alta pressione; laminazione - deformazione a caldo di metalli, atta a produrre tubi, nastri, lamiere, fogli, barre o vergella. L'insieme delle gabbie di laminazione in sequenza si definisce treno. Questo processo può essere seguito dalle operazioni di fucinatura (lavorazione plastica di un pezzo metallico mediante la quale si dà a esso la forma voluta portandolo a una determinata temperatura e sottoponendolo a pressioni dinamiche (martello, mazza, maglio, berta) o statiche (pressa)) e stampaggio (lavorazioni per deformazione plastica dei metalli o di altri materiali, sia a freddo, sia a caldo, per la riproduzione in serie di pezzi, in cui l'utensile di lavoro è detto stampo) del materiale; finitura – Le operazioni di finitura comprendono diverse lavorazioni quali: sbavatura: operazione meccanica che si esegue alle estremità dei tubi o di altri manufatti per eliminare le frange di metallo prodottesi durante il taglio alla sega; smussatura: operazione meccanica con utensile atta a preparare le estremità dei manufatti (tubi, lamiere ecc.) per la successiva saldatura; taglio (tornitura: taglio ottenuto mediante moto rotatorio del pezzo metallico mentre il tagliente penetra nel materiale del pezzo e ne stacca la parte in eccesso formando così un truciolo;fresatura e foratura: taglio ottenuto 11 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 - mediante moto rotatorio del tagliente; cesoiatura: taglio con lame di lamiere e profilati), calandratura: operazione per spianare o curvare lamiere o tubi metallici saldatura: collegamento per fusione di parti solide che realizza la continuità del materiale fra le parti che vengono unite; preparazione dei rulli per la laminazione e trattamento delle acque - fase comune Le lavorazioni suddette richiedono come risorse in ingresso al processo (input): - consumi di materie prime costituite da prodotti semilavorati, oli, e sostanze pericolose come detergenti e flocculanti; - consumi energetici rappresentati da energia elettrica e combustibili; - consumi idrici dovuti all’utilizzo dell’acqua di processo e di raffreddamento. Gli output generati dal processo riguardano: - produzione di rifiuti costituiti da scorie metalliche, sfridi, scorie dei forni, materiale refrattario, oli usati e fanghi; - Emissioni atmosferiche quali polveri contenenti metalli (ossidi di ferro, cromo, nichel, piombo, rame), emissioni derivanti dal processo di combustione per il riscaldo dei forni ( NOx, SOx, CO, idrocarburi); - Scarichi liquidi composti da reflui contenenti scorie ferrose e oli (da contatto con i macchinari o perdite). Le principali soluzioni tecniche per il miglioramento degli aspetti ambientali prodotti riguardano: - recupero e riutilizzo dei metalli di scarto dai filtri, dalla separazione dei solidi sospesi nelle acque e dai fanghi; sistemi di trattamento dei gas e abbattimento delle polveri, utilizzo di bruciatori a basse emissioni; recupero di calore nei forni, riduzione delle perdite di calore; riduzione del consumo di acqua tramite operazioni in sistemi a circuito chiuso. Lavorazione a freddo Nel processo di trasformazione tramite laminazione a freddo sono state comprese le seguenti fasi di lavorazione: - - - decapaggio - trattamento atto a eliminare gli strati di ossidi superficiali formatisi durante la lavorazione. Viene eseguito immergendo i prodotti in bagni chimici atti a sciogliere o distaccare gli ossidi, minimizzando la dissoluzione del metallo base; laminazione - deformazione a freddo di metalli, atta a produrre tubi, nastri, lamiere, fogli, barre o vergella. L'insieme delle gabbie di laminazione in sequenza si definisce treno. Questo processo può essere seguito dalle operazioni di fucinatura (lavorazione plastica di un pezzo metallico mediante la quale si dà a esso la forma voluta portandolo a una determinata temperatura e sottoponendolo a pressioni dinamiche (martello, mazza, maglio, berta) o statiche (pressa)) e stampaggio (lavorazioni per deformazione plastica dei metalli o di altri materiali, sia a freddo, sia a caldo, per la riproduzione in serie di pezzi, in cui l'utensile di lavoro è detto stampo) del materiale; sgrassaggio – (si veda approfondimento nei paragrafi successivi); ricottura - trattamento termico che consiste nel portare il materiale ad una temperatura vicina a quella di trasformazione austenite-ferrite per un tempo sufficiente a modificare la struttura e ridurre la durezza. Viene utilizzata in generale per migliorare la lavorazione all'utensile e la deformabilità a freddo dell'acciaio; 12 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 - - - tempra - operazione di trattamento termico che consiste nel portare l'acciaio alla temperatura di austenitizzazione1 e nel raffreddarlo poi con i mezzi di spegnimento più opportuni (acqua, olio, sali, ecc.) in modo da provocare la formazione di martensite; finitura – Le operazioni di finitura comprendono diverse lavorazioni quali: sbavatura: operazione meccanica che si esegue alle estremità dei tubi o di altri manufatti per eliminare le frange di metallo prodottesi durante il taglio alla sega; smussatura: operazione meccanica con utensile atta a preparare le estremità dei manufatti (tubi, lamiere ecc.) per la successiva saldatura; taglio (tornitura: taglio ottenuto mediante moto rotatorio del pezzo metallico mentre il tagliente penetra nel materiale del pezzo e ne stacca la parte in eccesso formando così un truciolo;fresatura e foratura: taglio ottenuto mediante moto rotatorio del tagliente; cesoiatura: taglio con lame di lamiere e profilati), calandratura: operazione per spianare o curvare lamiere o tubi metallici saldatura: collegamento per fusione di parti solide che realizza la continuità del materiale fra le parti che vengono unite; preparazione dei rulli per la laminazione e trattamento delle acque - fasi comuni. Le lavorazioni suddette richiedono come risorse in ingresso al processo (input): - consumi di materie prime costituite da agenti di decapaggio (HCl, oli anticorrosivi,H2SO4, Ca(OH)2, HNO3, HF, H2O2), oli per le emulsioni, detergenti per lo sgrassaggio, gas inerti H2 N2, fluido per la tempra, imballaggi; - consumi energetici rappresentati da energia elettrica e combustibili; - consumi idrici dovuti all’utilizzo dell’acqua di processo e di raffreddamento e utilizzo di acqua industriale (demineralizzata per le emulsioni). Gli output generati dal processo riguardano: - produzione di rifiuti costituiti da scorie metalliche, sfridi, oli usati, fanghi, fluidi di tempra e di raffreddamento esausti, imballaggi; - Emissioni atmosferiche quali polveri contenenti metalli, fumi alcalini, gas contenenti S02 e NOx; - Scarichi liquidi composti da reflui contenenti scorie ferrose e grassi. Le principali soluzioni tecniche per il miglioramento degli aspetti ambientali prodotti riguardano: - Rigenerazione e recupero degli acidi; - recupero e riutilizzo dei metalli di scarto dai filtri, dalla separazione dei solidi sospesi nelle acque, dai fanghi; sistemi di trattamento dei gas e abbattimento delle polveri, utilizzo di bruciatori a basse emissioni; recupero di calore nei forni, riduzione delle perdite di calore; riduzione del consumo di acqua tramite operazioni in sistemi a circuito chiuso. - 1 AUSTENITE: Tipo di struttura cristallina del ferro e degli acciai generalmente stabile solo a temperatura elevate. L'aggiunta di opportuni elementi, ad esempio il nichel, può renderla stabile anche a temperatura ambiente. 13 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Trafilatura Nel processo di trasformazione tramite trafilatura sono state comprese le seguenti fasi di lavorazione: - discagliatura e decapaggio meccanico (operazione di rimozione a caldo dello strato di ossido superficiale delle billette ottenuta mediante getto di acqua o aria ad alta pressione, il decapaggio meccanico sfruttando la fragilità dell'ossido rispetto alla tenacità del metallo, viene eseguito indirizzando getti d'aria a pressione contenenti sabbia o sferette metalliche sulla superficie del prodotto da trattare (sabbiatura o pallinatura); - decapaggio (trattamento atto a eliminare gli strati di ossidi superficiali formatisi durante la lavorazione. Viene eseguito immergendo i prodotti in bagni chimici atti a sciogliere o distaccare gli ossidi, minimizzando la dissoluzione del metallo base); - trafilatura (il trafilato è un prodotto avente differente forme di sezione retta, ottenuto per deformazione a freddo senza asportazione di materiale. Questa lavorazione conferisce al prodotto particolari caratteristiche di forma, precisione dimensionale e strato superficiale, generalmente si tratta di barre tubi o fili tondi); - ricottura e patentamento (trattamento di tempra con bagni di piombo che viene applicato ai fili di acciaio che devono avere particolari caratteristiche di resistenza). Le lavorazioni suddette richiedono come risorse in ingresso al processo (input): - consumi di materie prime costituite da materiali abrasivi, acidi (HCl,H2SO4) H2 inibitori, lubrificanti alcalini e additivi, emulsioni, piombo, gas inerti H2 N2, oli; - consumi energetici rappresentati da energia elettrica e combustibili; - consumi idrici dovuti all’utilizzo dell’acqua di processo e di raffreddamento e di diluizione dei lubrificanti. Gli output generati dal processo riguardano: - produzione di rifiuti costituiti da scorie metalliche, sfridi, oli usati, fanghi, bagni di piombo e bagni acidi esauriti; - Emissioni atmosferiche quali polveri contenenti metalli, aerosol (HCl, H2SO4), prodotti di combustione; - Scarichi liquidi composti da reflui contenenti scorie ferrose, grassi e piombo. Le principali soluzioni tecniche per il miglioramento degli aspetti ambientali prodotti riguardano: - rigenerazione e recupero degli acidi; recupero e riutilizzo dei lubrificanti; sistemi di trattamento dei gas e abbattimento; riduzione del consumo di acqua tramite operazioni in sistemi a circuito chiuso; corretta gestione del bagno di piombo e dei rifiuti contenti piombo. Rivestimento I trattamenti di rivestimento dei metalli erano stati approfonditi nel 2004 per quanto riguarda i processi di zincatura e cromatura. Altre tipologie di processi galvanici sono l’alluminatura e la stagnatura. I processi di rivestimento metalli comprende le attività di: - sgrassaggio; - decapaggio; - lavaggio dei pezzi metallici, - flussaggio ed essiccazione degli stessi 14 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 - rivestimento; - finitura. Gli aspetti ambientali legati ai diversi processi galvanici sono gli stessi per tutte le tipologie di processo e riguardano i consumi energetici e di materie prime (comprese sostanze pericolose), consumi idrici per le diluizioni e per i lavaggi, reflui derivanti dai bagni di sgrassaggio, emissioni atmosferiche dai forni e dal riscaldamento dei bagni. Le tecnologie di miglioramento applicabili sono: riutilizzo e riciclaggio dei fanghi oleosi; sgrassaggio biologico con pulizia in situ; recupero per evaporazione della frazione di acido libero dai liquidi di decapaggio esausti; separazione delle vasche del decapaggio dallo strippaggio per il riutilizzo dei liquidi di strippaggio esausti; lavaggio statico o a cascata, ovvero mediante l’immersione dei pezzi metallici in una o più vasche che contengono acqua per evitare il trascinamento di materiale nelle vasche dei bagni successivi; rigenerazione in situ della soluzione di flussaggio utilizzando H2O2; impiego di scambiatori a tubo e mantello per recuperare calore dai fumi di combustione. Sgrassaggio-Sverniciatura La finalità principale delle operazioni di sgrassaggio/sverniciatura è quella di ottenere una superficie completamente priva di contaminanti siano essi solidi (polvere, ossidi, grasso, sali, vernici, inchiostri) o fluidi (es. oli); tale pulizia non solo migliora l’aspetto estetico del pezzo ma è requisito necessario ad operazioni di finitura quali ad esempio l’applicazione di vernici, inchiostri, adesivi, resine o sostanze plastiche. La tecnica tradizionale più comune si basa sull’utilizzo di solventi, con i quali si formano bagni in cui sono immersi i pezzi da trattare. Le impurità sono allontanate per soluzione nella fase solvente e per deposizione; i pezzi sono poi fatti asciugare grazie all’elevata volatilità dei solventi mentre la soluzione è riutilizzata fino al raggiungimento di un grado di contaminazione tale da precluderne un ulteriore utilizzo. L’ input tipico del processo di sopra descritto di sgrassaggio è il consumo di sostanze pericolose, in particolare solventi. Per quanto riguarda gli output si individuano come principali: • le emissioni atmosferiche di COV (composti organici volatili) determinate dall’elevata volatilità dei solventi sia in fase di immersione (in particolare per le vasche aperte) che di asciugatura. Collegato a questo aspetto vi può essere anche quello degli odori; • la produzione di rifiuti pericolosi (solvente esausto, imballaggi vuoti di solvente, fanghi di sgrassaggio) ingenti soprattutto in caso non vi sia depurazione e riciclo del solvente stesso; • il rischio incendio determinato dallo stoccaggio e utilizzo di prodotti infiammabili (solventi). Diverse sono le opzioni tecnologiche e i prodotti sgrassanti a minor impatto ambientale che possono essere utilizzati per l’attività di sgrassaggio/sverniciatura. Grazie ad esse è possibile ridurre o anche annullare il consumo di sostanze pericolose, la produzione di rifiuti pericolosi e l’immissione in atmosfera di composti organici volatili. L’ampia gamma di tali tecnologie/prodotti permette di coprire una vasta combinazione di necessità di sgrassaggio quanto a substrato, grado e tipo di contaminazione, necessità di pulizia, etc. 15 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Tra i prodotti a minor impatto ambientale utili all’attività di sgrassaggio ricordiamo: - soluzioni semiacquose: costituite da miscele di solventi e acqua addizionate ad additivi vari (tensioattivi, inibitori di corrosione, etc.) rappresentano la soluzione più vicina a quella tradizionale permettendo però di ridurre in modo significativo gli impatti determinati da un utilizzo esclusivo di solventi; - soluzioni acquose acide o basiche: si tratta di soluzioni acquose a pH acido o basico. Non sono presenti solventi. Gli impatti ambientali legati a queste tecnologie sono legate in particolare agli scarichi idrici. Molte altre sono le tecnologie alcune ad un buon grado di maturazione, altre più innovative, utilizzabili nello sgrassaggio industriale: - ultrasuoni e megasuoni: sfruttano le capacità di onde soniche ad alta e altissima frequenza di aggredire e permettere il distacco delle particelle di contaminante dal substrato. Sono utilizzati soprattutto in soluzioni acquose, i consumi energetici possono essere significativi; - macchine lavatrici automatiche: possono funzionare con miscela solventi, semi acquose o acquose. Sono sistemi integrati chiusi che permettono la depurazione e riutilizzo della soluzione e sono dunque in grado di abbattere notevolmente i consumi di solventi e gli impatti correlati. Possono comprendere al loro interno sistemi ad ultrasuoni, a pressione, ecc.; - processi abrasivi: sono sistemi che sfruttano le proprietà di abrasione di diverse tipologie di materiali (plastica, bicarbonato, amido, CO2 solida, etc.) sparati ad alta velocità attraverso flussi d’aria o acqua sul pezzo per distaccare ruggine, vernice (etc). I processi a secco possono determinare emissioni significative di polveri; - getti ad alta e bassa pressione: funzionano con un principio del tutto simile a quello dei sistemi abrasivi, in questo caso però è l’acqua che nell’impatto ad elevate pressioni con il pezzo da trattare ne permette il distacco dal contaminante. Nel caso non ci sia un sistema di depurazione e ricircolo può determinare consumi idrici consistenti; - lavaggio a vapore: l’elevata temperatura e la pressione di impatto con il substrato da trattare permettono la pulizia da grassi, particolato, oli, ecc.; - plasma: sistema ad alta tecnologia utilizzato perlopiù nell’industria elettronica per l’asportazione di film sottili di contaminanti organici che vengono ossidati da gas (ossigeno e/o gas inerti) sottoforma di ioni (plasma) a CO2 e H2O; - fluido supercritico: è utilizzata normalmente CO2 che ad elevate temperature e pressioni ha caratteristiche intermedie tra i gas e i liquidi e capacità solventi dell’esano con le quali è possibile, come in un normale sistema a solvente, pulire la superficie del substrato. È un sistema ad alta tecnologia che può essere energivoro; - laser: vaporizza residui di vernice, particolato, grassi dalla superficie del substrato permettendone una pulizia di elevato grado; - UV/ozono: utilizzato per l’asportazione di film sottili di contaminanti organici che vengono ossidati dalle onde UV e dall’ozono; - xenon: utilizzato per l’asportazione di film sottili di contaminanti organici l’impulso luminoso riscalda gli strati di contaminante fino alla rottura dei legami e al distacco; - termosverniciatura: consiste nella combustione in forno dello strato verniciante, determina emissioni di COV; - letto fluido: combina l’effetto termico della termosverniciatura a quello abrasivo di particelle solide che costituiscono il letto fluido. È un processo ad elevato consumo energetico; - sale fuso: si tratta di sale fuso ad alta temperatura in grado di aggredire spessi strati di contaminante quali vernice, inchiostro, rivestimenti plastici. Gli impatti più rilevanti sono il consumo di energia e le emissioni di vapori; - azoto liquido: liquido a bassissime temperature rende fragile e rompe lo strato verniciante. È collegato ad un sistema abrasivo che permette l’allontanamento delle scaglie di vernice. 16 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Verniciatura Come altri trattamenti di finitura anche la verniciatura ha una duplice principale funzione, di protezione ed estetica. Le fasi del processo di verniciatura sono sostanzialmente due: l’applicazione e l’indurimento del film verniciante. A secondo delle diverse tecnologie presenti nel mercato queste due fasi possono essere differenti. Per ciò che concerne l’applicazione le combinazioni tecniche – prodotto verniciante possono essere innumerevoli e sono di seguito sintetizzate le principali. L’applicazione può essere: - applicata con pistole che possono essere dotate di sistema: • ad aria compressa, airless, elettrostatico: per vernici allo stato liquido (es. a solvente) • alla fiamma: con vernice in polvere; • elettrostatico: con vernici in polvere; - per immersione: per vernice in polvere, autoforetiche, vernici a elettrodeposizione, - spray: EBC, UV, - con lame o rulli applicatori: per vernici plastisol, EBC, UV. L’indurimento del film verniciante dipende in larga parte dalle caratteristiche specifiche del prodotto verniciante. Per i prodotti più comuni (vernici a solvente, altosolido e a base acquosa) l’indurimento dello strato avviene per evaporazione del solvente (organico o acquoso) sia a temperatura ambiente che controllata. Per le vernici in polvere e per i plastisol sono utilizzati forni a infrarosso o convenzionali, dopo essere stata portata ad alte temperature inizia per queste vernici la polimerizzazione mentre il processo di indurimento termina con il raffreddamento. Infine per le vernici EBC e UV sono rispettivamente necessarie lampade a fasci elettronici e ad ultra violetto, mentre per le vernici autoforetiche l’indurimento avviene per reazione ossidoriduttiva. Le principali risorse di cui l’attività di verniciatura necessita sono: - consumi di sostanze pericolose: sono prevalentemente costituite dalle stesse vernici o dai solventi utilizzati per la diluizione; - consumi energetici: per quanto riguarda l’energia elettrica i più tipici sono quelli necessari al funzionamento delle macchine che applicano lo strato verniciante (pistole, rulli applicatori, carroponte per immersione pezzi, etc.) ovvero quelli derivanti dal funzionamento di lampade EB o UV. Possono essere più rilevanti i consumi di energia (elettrica o combustibili) necessari per la fase di indurimento quali forni o ambienti a temperatura controllata. Consumo di combustibili è altresì presente in impianti di elevate dimensioni per il funzionamento di combustori termici. I principali output del processo sono invece: - Emissioni atmosferiche: rappresentano l’impatto più significativo soprattutto per la vasta diffusione di vernici a base di solvente che determinano l’emissioni di elevati quantitativi di composti organici volatili (COV). Rifiuti: si tratta di rifiuti perlopiù pericolosi costituiti da morchie di verniciature, imballaggi e stracci contaminati di vernice e solventi, carboni attivi e filtri a secco esausti. 17 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Le opzioni gestionali e tecnologiche adottabili dalle aziende metalmeccaniche che effettuano la verniciatura riguardano: - l’utilizzo di prodotti vernicianti a basso contenuto di COV quali: • vernici a base acquosa; • vernici ad alto solido; • vernici in polvere; • plastisol; • vernici autoforetiche; • vernici UV e EBC; • vernici a elettrodeposizione. - l’utilizzo di tecniche di applicazione a maggiore efficienza in grado di ridurre i consumi di sostanze pericolose e la conseguente produzione di rifiuti ed emissioni atmosferiche. In particolare le tecniche di atomizzazione ad elevata efficienza sono: • airless; • mista; • HVLP; • alla fiamma; • elettrostatica a pistola. 18 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Correlazioni tra stati ambientali locali e impatti caratteristici delle lavorazioni meccaniche Le lavorazioni meccaniche sono caratteristiche delle diverse realtà produttive emiliano-romagnole e generano aspetti ambientali comuni a tutti i processi di trasformazione dei metalli. In particolare i principali aspetti ambientali che caratterizzano i processi del comparto i seguenti: - consumi idrici; consumi energetici sia in termini di energia termica che di energia elettrica; produzione di reflui contenti metalli e sostanze oleose; emissioni atmosferiche; produzione di rifiuti; utilizzo di sostanze pericolose. Tali aspetti contribuiscono a generare situazioni di criticità che si riscontrano in modo abbastanza diffuso su tutto il territorio regionale, quali: - abbassamento della falda a seguito dei prelievi di acque sotterranee; - scadente qualità dell’aria dovuta alla presenza di inquinanti prodotti da processi di combustione (NOx, SOx, polveri sottili); - produzione di rifiuti da trattamenti e lavorazioni meccaniche; - elevati consumi di energia elettrica e termica. Queste considerazioni mettono in evidenza l’importanza degli approfondimenti effettuati sulle possibilità di miglioramento ambientale dei processi meccanici e di sviluppare iniziative di sostegno allo sviluppo di produzioni pulite in tale settore in quanto: - ci si rivolge ad un ampio insieme di imprese; - si può rispondere a problematiche ambientali diffuse e non specifiche solo di alcuni territori. Le correlazioni esistenti tra l’Ecolabel e le migliori tecniche e tecnologie disponibili La collaborazione con il mercato è sicuramente una delle linee strategiche attraverso cui creare modelli di produzione e consumo più sostenibili e il marchio Ecolabel è una via per mettere in campo tali strategie permettendo al consumatore finale di identificare quei prodotti che soddisfano specifici requisiti di prestazione ambientale. Tutti i sistemi di etichettatura ecologica, siano essi rivolti al consumatore finale come l’Ecolabel o siano un mezzo di comunicazione tra aziende come la DAP – dichiarazione ambientale di prodotto, sono strumenti volontari funzionali a trasmettere alle parti interessate una “radiografia ambientale” di un determinato prodotto che consente di effettuare scelte consapevoli di acquisto. Oltre al livello di prestazione ambientale raggiunto, un ulteriore criterio di scelta è dato dalle modalità con cui si è pervenuti a tale risultato: soluzioni a carattere preventivo e tecnologie ecoefficienti solitamente consentono di raggiungere elevati livelli prestazionali e di migliorare il profilo ambientale di un prodotto in funzione di diversi fattori di impatto. Questo tipo di opzioni di miglioramento dovrebbe essere quindi privilegiato non solo dagli stakeholders sensibili alla tematica della tutela ambientale ma anche da parte degli stessi produttori in quanto si incrementano i vantaggi ottenibili: oltre al vantaggio esterno di competizione con altri prodotti meno eco-compatibili possono essere infatti realizzati, a parità di risultato prestazionale sul 19 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 prodotto, benefici interni in termini di risparmio, efficace rispetto della normativa, miglioramento degli aspetti di sicurezza, ecc. La disponibilità di informazioni in merito alle migliori tecnologie disponibili o a tecnologie innovative e più pulite permette pertanto alle imprese di orientarsi per identificare le modalità con cui raggiungere nuovi livelli di prestazione ambientale delle produzioni e sfruttare al meglio le potenzialità di risparmio economico e di mercato. Esplicitando le correlazioni tra i requisiti prestazionali richiesti alle varie categorie di prodotto per cui è possibile assegnare il marchio Ecolabel e le diverse opzioni di miglioramento ambientale identificate per i diversi processi produttivi si vuole agevolare l’individuazione da parte delle imprese delle più idonee soluzioni che possano essere sfruttate anche a livello di mercato. In questo modo l’impegno al miglioramento ambientale viene supportato anche da un ritorno in termini di immagine e di comunicazione, superando la dimensione dell’adeguamento normativo per entrare in quella di una vera e propria scelta di marketing. Relativamente alle lavorazioni meccaniche questo tipo di analisi è stata affrontata per la produzione di elettrodomestici. - Per ciò che concerne i vari settori ISTAT che compongono complessivamente il cosiddetto settore metalmeccanico, possono essere ricercate correlazioni tra le BAT (soluzioni gestionali e tecniche funzionali al conseguimento di miglioramenti ambientali nei processi produttivi) indicate dai documenti di riferimento settoriali ed i criteri ecologici stabiliti per prodotti finiti che derivano, in tutto o in parte, dalle lavorazioni metalmeccaniche, ovvero elettrodomestici e apparecchiature elettroniche. - Nello specifico, l’approfondimento analitico mirato a verificare come le BAT individuate per il settore metalmeccanico possano contribuire al soddisfacimento dei criteri ecolabel è stato effettuato per le seguenti categorie di prodotto: aspirapolvere; lavastoviglie; lavatrice; frigorifero; televisore; personal computer; computer portatile. - In tabella sono stati elencati i principali criteri ecolabel stabiliti per ognuna delle categorie di prodotto prese in esame in correlazione con il settore metalmeccanico Criterio prestazionale Aspirapolvere definito Efficienza energetica Consumo idrico Consumo detersivi Rumore Ritiro e riciclaggio Estensione durata di vita Potenziale di riduzione dell’ozono Potenziale di riscaldamento globale Emissioni elettromagnetiche Mercurio Categoria prodotto Lavatrice Lavastoviglie Frigorifero Televisione Personal computer Portatile x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x x 20 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Tra i criteri più importanti si sottolineano in particolar modo quelli relativi all’efficienza energetica, all’estensione della durata di vita utile (compresa la possibilità e facilità di trovare e montare pezzi di ricambio) e alla possibilità, una volta giunti a fine vita del prodotto, di poter facilmente suddividere i diversi componenti e materiali ai fini di massimizzare il recupero delle parti valorizzabili. Con l’esclusione di televisori e frigoriferi, un altro criterio importante per tutti gli elettrodomestici e le apparecchiature elettroniche è l’intensità rumorosa. Altri importanti criteri sono quelli dell’efficienza idrica e del consumo di sostanze detergenti per lavatrici e lavastoviglie. Per quanto riguarda computer fissi e portatili particolare attenzione è data alle emissioni elettromagnetiche mentre per ciò che concerne i frigoriferi significativa importanza riveste la tipologia di gas di raffreddamento utilizzati (in relazione al potenziale di riduzione dell’ozono e di riscaldamento globale ad essi associati). Come si può ben capire, la soddisfazione di tali criteri dipende dalla progettazione (ecodesign) delle apparecchiature in relazione alle diverse parti (meccaniche ed elettriche), dal software di gestione, dai materiali o sostanze utilizzate nella composizione dei pezzi, dalla presenza di parti schermanti, dall’adeguatezza di istruzioni per l’uso, ecc. Se quindi può risultare importante, ai fini del marchio ecologico, la qualità di un determinato metallo dotato di caratteristiche quali leggerezza o resistenza in grado di migliorare le prestazioni complessive dell’apparecchiatura (es. durata della vita, ritiro e riciclaggio), non è individuabile alcuna relazione con le tecnologie che hanno permesso di fondere e modellare il pezzo. Non esistono dunque punti di incontro tra i criteri ecolabel visti (dipendenti dalla progettazione in senso lato dell’apparecchiatura) e le tecnologie industriali di trasformazione dei pezzi metallici utilizzati per la costruzione delle medesime categorie di prodotto. Elementi di trasferibilità alle piccole e medie imprese Gli impatti ambientali prodotti dalle attività industriali risultano importanti sia quando sono generati dalle realtà produttive di grandi dimensioni impegnate in processi produttivi di entità rilevante, sia quando sono generati da una moltitudine di piccole e medie imprese che determinano modificazioni sull’ambiente in conseguenza di un effetto cumulativo di aspetti ambientali singolarmente non rilevanti. Le migliori tecnologie disponibili segnalate non sono sempre direttamente applicabili anche in realtà di piccole dimensioni; in particolare per quanto riguarda le opzioni suggerite per l’applicazione della normativa IPPC che sono mirate a migliorare le prestazioni ambientali delle imprese soggette alla nuova autorizzazione integrata, ovvero di impianti per i quali è riconosciuto un impatto ambientale significativo e che presentano una certa dimensione produttiva, è opportuno verificarne la trasferibilità anche alle PMI. Poichè il tessuto produttivo emiliano-romagnolo è caratterizzato dal una presenza rilevantedi piccole e medie imprese quasi in tutti i settori produttivi, il raggiungimento dei benefici ambientali connessi con l’adozione delle BAT indicate per i vari settori interessati dall’applicazione della normativa IPPC verrebbe potenziato attraverso la diffusione delle migliori tecnologie disponibili e di sistemi di produzione più puliti anche ad impianti di dimensioni inferiori a quelle che determinano il campo di applicazione della nuova normativa. Oltre a ciò, come evidenziato dall’analisi economica effettuata, in regione risultano particolarmente rilevanti anche settori produttivi che non sono sottoposti alla disciplina IPPC ed anche in questo 21 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 caso risulta importante, per l’ottenimento di risultati significativi di miglioramento ambientale, il coinvolgimento anche di realtà produttive medio-piccole nell’applicazione di tecniche e tecnologie più pulite. Mettere le PMI nelle condizioni di avvalersi di tecniche e tecnologie eco-efficienti significa offrire anche ad esse la possibilità di incrementare le proprie prestazioni produttive grazie alla possibilità di conseguire risultati interni in termini di risparmio energetico, idrico, di materiali nonché di riduzione di scarti e rifiuti oltre che di rilascio di inquinanti da sottoporre a depurazione. A livello generale si può dire che la possibilità di adottare o meno una determinata tecnologia dipende da valutazioni di fattibilità di natura: - tecnica; - gestionale; - economica. Nel caso specifico di PMI l’analisi della trasferibilità tecnologica va correlata a: - caratteristiche impiantistiche, poiché l’installazione di determinate tecnologie è possibile solo su strutture di certe dimensioni e per determinate tipologie di impianti; - produttività degli impianti, in quanto l’adozione di alcune soluzioni impiantistiche è conveniente solo per produzioni superiori a determinate soglie quantitative; - caratteristiche strutturali, poiché per alcune BAT possono esservi limitazioni connesse con le caratteristiche costruttive degli stabilimenti (ad esempio nel caso di particolari ingombri spaziali). L’indubbio beneficio ambientale derivante dall’adozione di BAT deve quindi essere correlato alle possibilità di installazione, esercizio e manutenzione delle tecnologie da parte delle aziende, oltre che ai possibili vantaggi interni conseguibili. La variabile costi rappresenta l’elemento più sensibile nella valutazione della trasferibilità dalle grosse realtà aziendali alle piccole imprese, pertanto appare chiaro come le PMI possano privilegiare, tendenzialmente, le tecnologie pulite che non prevedono ingenti investimenti o quelle che, a fronte di investimenti iniziali anche onerosi, comportino risparmi economici significativi durante il funzionamento dell’impianto, quali ad esempio: minori consumi di energia o di materie prime, l’utilizzo di sostanze meno costose, la riduzione nella produzione di rifiuti speciali o la produzione di rifiuti che prevedono minori costi di smaltimento, il recupero ed il riutilizzo interno delle acque e degli scarti di lavorazione. Nel caso di soluzioni migliorative di carattere gestionale l’adozione all’interno delle PMI comporta generalmente riflessi limitati sul piano economico e risulta sicuramente più facile la trasferibilità da impianti di dimensioni rilevanti a realtà produttive ridotte. Durante l’analisi dei documenti di riferimento si è quindi tenuto conto dell’esigenza di diffusione delle soluzioni prospettate anche presso le PMI e sono state valutate di volta in volta i potenziali di trasferibilità delle varie opzioni, tenendo conto dei requisiti generali sopra riportati. Nei paragrafi successivi vengono fornite, in forma tabellare di più immediata consultazione, indicazioni di trasferibilità tecnologica utili ad orientare la scelta delle PMI del settore metalmeccanico verso le soluzioni meglio adattabili a realtà di piccole dimensioni e con minori possibilità di investimento. Dove possibile o utile sono state inserite anche alcune note esplicative a commento delle condizioni di trasferibilità e delle eventuali difficoltà di adozione delle soluzioni presentate nei contesti produttivi specificati. 22 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Lavorazione a caldo fase scriccatura rettifica ricottura e formatura discagliatura BAT Trasferibilità note raccolta separata e riutilizzo di scorie si e sfridi non oleosi trattamento e riutilizzo dell'acqua di no elevato costo degli processo mediante la separazione impianti dei solidi riciclo dei materiali di scarto si evitare le perdite di aria e di calore si durante il caricamento mediante una minima apertura della porta o mediante l'istallazione di porte multisegmentate con chiusure a tenuta stagna scelta attenta del combustibile e si ottimizzazione delle condizioni di accensione recupero di calore dai gas tramite: no elevato costo degli alimentazione al preriscaldamento; impianti e necessità di utilizzo di bruciatori a recupero di spazi e linee adatta calore; utilizzo di caldaie a calore recuperato o sistemi di raffreddamento a evaporazione; bruciatori a basse emissioni si difficoltà nel riadattare le linee dei forni negli impianti esistenti limitare la temperatura dell'aria al si preriscaldamento si ridurre le perdite di calore nei prodotti intermedi minimizzando il tempo di stoccaggio, isolando i pezzi, ottimizzando la logistica della carica allineamento del materiale si finitura recupero degli ossidi di ferro tramite il trattamento delle acque con separazione dei solidi raffreddamento utilizzo di un sistema separato per le acque di raffreddamento operante in circuito chiuso no elevato costo degli impianti si Lavorazione a freddo fase svolgitura BAT trattamento e riutilizzo dell'acqua di processo mediante la separazione dei solidi Trasferibilità note no elevato costo degli impianti 23 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 adeguato stoccaggio e raccolta per prevenire la corrosione preventiva disincrostazione meccanica pre-decapaggio elettrolitico rigenerazione e riutilizzo dell'HCl usato recupero dell'acido solforico tramite cristallizzazione recupero dell'acido usato (acidi misti) tramite scambio ionico o dialisi o rigenerazione dell'acido tramite arrostimento o processi di evaporazione riscaldamento indiretto degli acidi tramite scambiatori di calore o combustione sommersa sistema a cascata delle acque di lavaggio e riutilizzo dell'over-flow sgrassaggio circuito di sgrassaggio con pulizia e ricircolo delle soluzioni forni di bruciatori a basse emissioni ricottura bruciatori a recupero o preriscaldamento con gas di recupero finitura lubrificazione elettrostatica raffreddamento utilizzo di un sistema separato per le acque di raffreddamento operante in circuito chiuso decapaggio si no no no processo complesso e antieconomico processo complesso e antieconomico processo complesso e antieconomico si si si si si si si Trafilatura fase decapaggio BAT recupero e rigenerazione degli acidi trafilatura a circuito chiuso dell'acqua di secco raffreddamento trafilatura a circuito chiuso dell'acqua di umido raffreddamento ricottura lavaggio e riutilizzo dei lubrificanti trattamento dei lubrificanti usati per ridurre il contenuto di oli nei rifiuti corretta gestione del bagno di piombo: mantenere una copertura del bagno per minimizzare le perdite per ossidazione e ridurre le perdite energetiche rimuovere le impurità dal bagno per prevenire la formazione di polveri minimizzare il trascinamento del piombo con le componenti Trasferibilità note no processo complesso e antieconomico si si si no si 24 processo complesso e antieconomico Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 riutilizzo dei rifiuti contenenti piombo si nell'industria dei metalli non ferrosi circuito chiuso del bagno di si raffreddamento Rivestimento fase Sgrassaggio Decapaggio e strippaggio BAT Riutilizzo e riciclaggio dei fanghi oleosi Sgrassaggio biologico con pulizia in situ Trasferibilità Si Recupero per evaporazione della frazione di acido libero dai liquidi di decapaggio esausti Separazione delle vasche di decapaggio dallo strippaggio per il riutilizzo dei liquidi di strippaggio esausti Lavaggio statico o a cascata no no Rigenerazione in situ della soluzione di flussaggio utilizzando H2O2 Impiego di scambiatori a tubo e Rivestimento mantello per recuperare calore dai fumi di combustione Non applicabile per gli impianti con elevata produttività, non è possibile garantire il mantenimento delle condizioni equilibrate necessarie per la vita e l’attività dei batteri. Processo complesso e antieconomico Si no Lavaggio Flussaggio note Comporta un consumo maggiore di acqua e rallenta la produzione nelle piccole aziende si si Sgrassaggio-Sverniciatura BAT suggerite Prodotti a basso contenuto di COV Soluzioni semiacquose Soluzioni acquose Tecnologie Impianti a ultrasuoni Impianti a megasuoni Lavatrici automatiche integrate Sistemi abrasivi Getti ad alta pressione Trasferibilità Note SI SI NO NO I costi iniziali per l’acquisto potrebbero rappresentare un diffusione nelle PMI. I costi iniziali per l’acquisto potrebbero rappresentare un diffusione nelle PMI. dell’impianto ostacolo alla dell’impianto ostacolo alla SI SI NO 25 I costi iniziali per l’acquisto dell’impianto potrebbero rappresentare un ostacolo alla diffusione nelle PMI. Dotati inoltre di sistema Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Getti a bassa pressione SI Impianti al plasma NO Vapore Fluido supercritico di depurazione e ricircolo possono necessitare di spazi ingenti. Dotati di sistema di depurazione e ricircolo possono però necessitare di spazi ingenti. I costi iniziali per l’acquisto dell’impianto e l’elevato livello tecnologico potrebbero rappresentare un ostacolo alla diffusione nelle PMI. SI NO Laser NO Impianti UV/Ozono Lampade allo xenon Termosverniciatura Impianti a letto fluido I costi iniziali per l’acquisto dell’impianto potrebbero rappresentare un ostacolo alla diffusione nelle PMI. I costi iniziali per l’acquisto dell’impianto e l’elevato livello tecnologico potrebbero rappresentare un ostacolo alla diffusione nelle PMI. SI SI SI NO Bagni di sale fuso NO Processo criogenico con azoto liquido I costi iniziali per l’acquisto potrebbero rappresentare un diffusione nelle PMI. I costi iniziali per l’acquisto potrebbero rappresentare un diffusione nelle PMI. dell’impianto ostacolo alla dell’impianto ostacolo alla SI Verniciatura BAT suggerite Vernici a base acquosa Vernici ad alto solido Vernici in polvere Plastisol Vernici Autoforetiche Vernici UV Vernici EBC Vernici ad elettrodeposizione Trasferibilità Note Prodotti a basso contenuto di COV SI SI I costi iniziali per l’acquisto degli impianti (vasche per immersione, forni per la NO polimerizzazione, etc.) possono essere elevati. I costi iniziali per l’acquisto degli impianti NO (rulli applicatori, forni per la polimerizzazione, etc.) possono essere elevati. SI I costi capitali per l’istallazione di un impianto di tal genere e comprendenti nuovo NO equipaggiamento, modifiche al sistema elettrico, addestramento del personale, possono essere significativi. I costi capitali per l’istallazione di un impianto di tal genere e comprendenti nuovo NO equipaggiamento, modifiche al sistema elettrico, addestramento del personale, possono essere significativi. Oltre a costi iniziali elevati e alla necessità di spazio necessario alle vasche il sistema è NO alquanto energivoro e necessita di notevole perizia da parte degli addetti. Tecniche di atomizzazione 26 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Airless Mista HVLP Alla fiamma Elettrostatica a pistola SI SI SI NO SI 27 I consumi energetici possono essere rilevanti. Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Capitolo 3 – LE ATTIVITA’ DI DIFFUSIONE E NETWORKING La divulgazione e lo scambio di informazioni relative alle tecnologie produttive a minor impatto ambientale sono aspetti fondamentali nell’ambito di azioni mirate a diffondere l’applicazione di tali sistemi di produzione più puliti. L’efficacia di diffusione viene potenziata quanto più ampio è il coinvolgimento dei vari portatori di interesse: sicuramente è importante che l’informazione sulle tecnologie pulite raggiunga le imprese in cui tali tecnologie possono trovare collocazione ma è di notevole importanza veicolare conoscenza su impatti ambientali delle produzioni e modalità di produzione ecoefficienti anche verso i consumatori, al fine di fornire loro gli strumenti mediante i quali maturare consapevolezza in merito alle ricadute che la produzione dei vari beni genera sull’ambiente e spingere quindi l’acquisto di prodotti più “ecologici”. Rivolgersi anche alle amministrazioni pubbliche può tradursi nello sviluppo di politiche locali dedicate a sostenere l’introduzione di tecnologie pulite nei contesti produttivi presenti nei vari territori, in risposta anche a specifiche criticità ambientali migliorabili attraverso un contenimento della pressione produttiva. Essendo poi le autorità locali impegnate in ruoli istituzionali quale quello autorizzatorio, gli approfondimenti circa tecniche e tecnologie a basso impatto applicabili nei vari settori produttivi agevolano rapporti di collaborazione pubblico-privata per la ricerca di soluzioni condivise nell’ambito dell’iter di rilascio delle autorizzazioni e favoriscono, in tali contesti, un approccio preventivo che si traduce in una forte spinta propulsiva per la trasformazione ecoefficiente delle attività economiche. Per le aziende, soprattutto per le PMI, può risultare di particolare interesse una fonte informativa che presenti loro le principali opzioni di miglioramento adottabili, evidenziandone caratteristiche, ricadute positive ed eventuali problematiche, in quanto fornisce gli elementi per poter individuare la soluzione più adatta alle varie esigenze. Destinare informazioni anche al consumatore finale significa porre le basi per orientare il mercato verso prodotti a basso impatto ambientale, innescando così un circuito virtuoso che premia le imprese attive nella tutela dell’ambiente e stimola le altre aziende a sviluppare anch’esse nuove forme di produzione e prodotti più puliti. Al fine di aumentare le connessioni tra la fase di produzione e quella di acquisto, oltre a condividere le informazioni relative agli impatti dei processi e alle soluzioni migliorative possibili, è opportuno sviluppare campagne di informazione circa gli strumenti di comunicazione immediata che identificano il profilo ambientale dei prodotti (come le etichettature ecologiche o loghi identificativi di processi controllati e volti ad un miglioramento costante o altre simbologie utili a trasmettere le caratteristiche ambientali dei prodotti) attraverso i quali il consumatore può facilmente effettuare le proprie scelte di acquisto. 28 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 Il sito web dedicato alle tecnologie pulite per le imprese Nell’ambito delle attività di supporto alla Regione Emilia - Romagna per la diffusione delle tecnologie pulite, il lavoro svolto al 2006 da Ervet ha dato continuità alle attività di ampliamento e di mantenimento del sito web www.tecnologiepulite.it, attivato nel 2005 allo scopo di diffondere le tecniche industriali innovative che consentono un controllo preventivo ed integrato dell’inquinamento e di informare amministratori, enti di controllo, aziende e altri soggetti interessati a confrontarsi con le sfide dello sviluppo sostenibile raccogliendo esperienze e sperimentazioni realizzate. Il sito è stato sviluppato secondo una struttura destinata ad arricchirsi nel tempo di nuovi contenuti; il materiale divulgato nel corso del 2006 ha interessato i settori produttivi approfonditi l’anno precedente, nel dettaglio sono stati pubblicati: • gli approfondimenti tecnici su nuovi settori quali: minerali non metalliferi (calce e cemento), agroalimentare nelle sue diverse componenti (macellazione delle carni, trattamento dei sottoprodotti di macellazione, produzione di prosciutti e altri derivati, produzione di formaggi, produzioni ortofrutticole, produzioni vitivinicole, produzione di conserve, produzione di pasta, pane e altri prodotti da forno), calzaturiero (fabbricazione scarpe) e tessile (tintorie, lavaggio industriale e confezionamento di maglie e vestiti); • le schede BAT (Best available techniques) relativamente ai settori: della produzione e lavorazione della carta (produzione di pasta carta e produzione e creazione del foglio di carta), della produzione e lavorazione di metalli (fusione dei metalli non ferrosi e trasformazione dei metalli ferrosi), minerali non metalliferi, calzaturiero e tessile; L’ampliamento progressivo degli approfondimenti settoriali realizzato di anno in anno ha lo scopo di mettere a disposizione informazioni utili, inerenti le possibilità di miglioramento ambientale, per tutti i processi di rilievo nelle varie realtà emiliano-romagnole e aumentare così le ricadute positive offerte dalle soluzioni gestionali e tecnologiche prospettate. Sono state mantenute attive, ampliate e aggiornate: • • • • la sezione di normativa ambientale mirata a presentare gli specifici richiami della normativa all’adozione di soluzioni di tutela ambientale e ad evidenziare come l’approccio orientato alla prevenzione permetta di soddisfare, in modo molto spesso più efficiente e conveniente, le richieste di legge. La sezione è stata ampliata con un’analisi di approfondimento sui diversi soggetti chiamati a perseguire dalla normativa obiettivi di miglioramento ambientale attraverso tecnologie pulite (aziende private, imprese ricadenti nelle aree ecologicamente attrezzate, gestori di servizi pubblici e pubbliche amministrazioni), inoltre è stata aggiornata la matrice di correlazione, tra le disposizioni di legge in campo ambientale e l’impiego di tecnologie pulite, con il Testo Unico Dlgs 152/2006; la sezione tecniche di produzione e territorio, spazio dedicato alle criticità ambientali che caratterizzano le varie Province dell’Emilia – Romagna, è stata aggiornata con i nuovi documenti pubblicati dai vari Enti locali utilizzati come fonte bibliografica (Rapporto sullo Stato dell’Ambiente, Rapporto sui rifiuti urbani e speciali, Valutazione della qualità dell’aria, ecc.); la vetrina fornitori che grazie alla continua adesione di nuovi fornitori di tecnologie contribuiscono a mantenere attivo il canale informativo per i possibili utenti delle migliori tecniche disponibili presentate nel sito; la sezione news in cui vengono progressivamente segnalate le diverse novità di interesse connessi al tema delle produzioni e tecnologie pulite, quali: novità normative, eventi (seminari, convegni, fiere), iniziative di supporto alla diffusione delle tecnologie e 29 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 • • • produzioni pulite (come bandi di finanziamento, semplificazioni amministrative, progetti pilota, ecc.). Oltre a queste notizie, lo strumento delle news viene utilizzato anche per evidenziare gli aggiornamenti apportati al sito come l’apertura di nuove sezioni, l’inserimento di ulteriori approfondimenti, la pubblicazione di nuovi documenti, ecc. l’area download sviluppata per offrire agli utenti del sito ulteriori informazioni connesse al tema delle produzioni e tecnologie pulite è stata arricchita con l’inserimento di documenti realizzati da Ervet nel corso dell’anno, quali il report “La diffusione degli strumenti volontari di gestione dell’ambiente in Emilia-Romagna” e la pubblicazione “La gestione sostenibile delle aree produttive”. la sezione “le vostre domande”, mirata a dare continuità al network creato tra i vari portatori di interesse coinvolti dalla tematica delle tecnologie pulite, per dare risposta alle domande e ai dubbi più frequenti che possono porsi gli interessati ai temi della prevenzione e del controllo dell’inquinamento e delle tecnologie pulite e per esporre eventuali difficoltà di applicazione o utilizzo di alcune tecnologie tramite il contatto [email protected]. la sezione link una raccolta di siti incrementata per offrire continuamente agli utenti del sito ulteriori informazioni connesse al tema delle produzioni e tecnologie pulite All’interno del sito inoltre sono state attivate due nuove sezioni dedicate: • alla presentazione di casi studio, questo spazio del sito è stato dedicato alla pubblicazione di casi concreti di applicazione di tecnologie a basso impatto ambientale allo scopo di fornire indicazioni applicative ad altre realtà interessate da analoghe soluzioni; • alle soluzioni tecnologiche applicabili a scala di area industriale sezione dedicata all’individuazione delle possibili soluzioni tecnologiche, infrastrutturali o elementi gestionali applicabili alle imprese ricadenti in un’area industriale, che basandosi sull’esistenza di necessità condivise da più aziende, vedono l’implementazione di infrastrutture comuni e/o servizi gestiti in forma unitaria. Per potenziare la divulgazione delle informazioni si è provveduto a trasmettere, tramite e-mail (Allegato 3), a tutti i componenti del network la comunicazione di aggiornamenti realizzati con richiamo periodico al sito con comunicazione del 7 settembre e comunicazione del 6 novembre 2006 (Allegato 4). Per presentare il sito web sono inoltre stati utilizzati due eventi pubblici di grandi rilevanza: - evento fieristico: SANA, nell’ambito del Convegno “EMAS crea EMAS: amministrare, produrre, consumare meglio” ; - evento fieristico: ECOMONDO (Allegato 6). In tali occasioni e in tutte le occasioni di scambio pubblico che si sono presentate durante il corso dell’anno si è provveduto a pubblicizzare sempre lo strumento informativo realizzato tramite la diffusione di un volantino illustrativo del sito web (Allegato 5). La notizia di aggiornamento del sito è stata riportata anche sul portale ermesambiente della Regione Emilia - Romagna e sul sito di Ervet. Da ricordare alcune citazioni, riguardanti il sito Tecnologie pulite, pubblicate su quotidiani (Il Domani del 12/09/2006), riviste locali (CentoCieli quadrimestrale dell’Assessorato Ambiente della Regione Emilia –Romagna, 8 novembre 2006) e siti di approfondimento delle tematiche ambientali (Laboratorio per la gestione dell’acqua, energia, rifiuti). 30 Progetto Libenter CT – rapporto finale 2006 La Monografia del settore Agroalimentare Al fine di produrre degli strumenti tecnici che presentino un grado di approfondimento, e quindi un carattere di operatività, elevato si è ritenuto utile procedere alla stesura di manuali incentrati su tutti gli aspetti inerenti il miglioramento ambientale, attraverso l’adozione di tecnologie pulite, di ciascun settore produttivo di rilievo in Emilia-Romagna. Queste monografie settoriali contengono, in maniera più organica, approfondita e comunicativa, le informazioni ottenute dalle analisi condotte sui vari settori. Nel 2005 si è stato sviluppato il manuale dedicato agli allevamenti (suini, avicoli e bovini) essendo questo il settore, dei tre analizzati nel corso del 2004, con il maggior numero di imprese operanti in Regione e con un elevato numero di impianti sottoposti a normativa IPPC. Nel 2006 data la rilevanza del settore in regione e per completare la filiera è stato prodotto il manuale relativo al settore agroalimentare. Lo scopo del manuale monografico è quello di fornire alle parti interessate, ovvero le aziende agroalimentari, le associazioni ma anche le amministrazioni pubbliche e la cittadinanza, informazioni utili circa le diverse possibilità adottabili per migliorare il profilo ambientale dei settori agroalimentari più importanti per l’Emilia-Romagna in relazione alle varie problematiche generate. La peculiarità della monografia è data dall’aver riunito in un unico testo le varie tecniche a basso impatto ambientale applicabili al settore. Nella monografia è stato dato particolare risalto alle tecnologie che permettono di ridurre i consumi di risorse e di evitare o perlomeno minimizzare “a monte” l’inquinamento delle diverse matrici ambientali (acqua, aria, suolo) trascurando volutamente le tecnologie “a valle” di depurazione a meno che queste non fossero funzionali ad un recupero di materia o energia. Con l’intento di agevolare la consultazione dei testi ed incrementare il “potenziale operativo” della monografia, la presentazione delle diverse opzioni tecnologiche e gestionali di miglioramento ambientale, adottabili dalle imprese del comparto agro-alimentare, è stata suddivisa in funzione della problematica ambientale che ciascuna soluzione si propone di migliorare. E’ stato inoltre evidenziato lo specifico campo di applicazione di ciascuna tecnica riportata, mettendo in luce l’esistenza di molteplici soluzioni comuni ai diversi processi, accanto a tecnologie invece specificatamente sviluppate per particolari processi. Le produzioni caratteristiche del settore che sono state oggetto di studio sono: - Macellazione e trasformazione della carne; - Produzione di latte, latticini e formaggi; - Il settore conserviero; - Il settore vinicolo; - Essiccazione e macinatura cereali; - La produzione di pane, pasta e altri prodotti da forno; - Produzione di caffè. 31 Allegato 1 Diagrammi di flusso ed aspetti ambientali dei processi analizzati LIBENTER CT - Analisi economico-ambientali di contesto per la diffusione di tecnologie e sistemi di produzione più puliti PROCESSO DI LAVORAZIONE A CALDO Legenda consumo materie prime consumi energetici rifiuti condizionamento dei semilavorati: scriccatura e rettifica rumore consumi idrici consumi energetici fasi di processo risorse in ingresso sottoprodotti e prodotti finiti inquinanti in uscita emissioni atmosferiche rumore Riscaldo del semilavorato emissioni atmosferiche consumi idrici rifiuti scarichi liquidi consumi energetici Discagliatura Rumore consumi idrici Rifiuti Rumore consumi energetici rifiuti Laminazione consumi idrici emissioni atmosferiche amissioni atmosferiche finitura consumi energetici rifiuti prodotto consumo materie prime trattamento acque consumi idrici consumo materie prime consumi idrici Allegato 3 preparazione dei rulli scarichi liquidi Rifiuti emissioni atmosferiche Rifiuti Processi Tipo - Laminazione a caldo 1 di 12 LIBENTER CT - Analisi economico-ambientali di contesto per la diffusione di tecnologie e sistemi di produzione più puliti Lavorazione a caldo Fasi processo Input caratteristici Output caratteristici Condizionamento del semilavorato Consumo materie prime: consumo di semilavorati (bramme, blumi e billette). Consumi energetici: energia elettrica, gas combustibile. Consumi idrici: utilizzo di acqua nella fase di scriccatura Rifiuti: scorie che derivano dalle attività di scriccatura e rettifica Rumore: livello sonoro rilevante prodotto dalle attività Emissioni atmosferiche: polveri contenenti metalli prodotte dalle attività (ossidi di ferro, cromo, nichel, piombo, rame) Consumi energetici: consumi di combustibili Consumi idrici: utilizzo di acqua di raffreddamento Rumore: livello sonoro rilevante prodotto dal funzionamento del forno. Emissioni atmosferiche:derivanti dal processo di combustione dei combustibili per il riscaldo dei forni ( Nox, Sox, CO, idrocarburi). Rifiuti: scorie che derivano dal forno, materiale refrattario Discagliatura Consumi idrici: consumi idrici per la rimozione di scaglie. Consumi energetici: consumi energia elettrica per funzionamento macchine. Scarichi liquidi: reflui conteneti scorie ferrose e oli(da contatto con i macchinari o perdite). Rifiuti: scorie ferrose, oli Rumore: prodotto dalle macchine Laminazione Consumi energetici: consumi di energia e olio per il funzionamento delle macchine di laminazione. Consumi idrici: utilizzo di acqua di processo Emissioni atmosferiche: principalmente costituite da polveri che possono provenire dalle gabbie di laminazione. Scarichi liquidi: reflui contenenti solidi sospesi e oli. Rumore: prodotto dalle macchine di laminazione. Riscaldo del semilavorato Finitura Allegato 3 Consumi energetici: consumi di Emissioni atmosferiche: polveri energia e olio per il funzionamento delle Rifiuti: scorie metalliche macchine Prodotto finale Trattamento acque consumo materie prime: agenti flocculanti e altre sostanze per il trattamento consumi idrici: utilizzo acqua di processo rifiuti: fanghi scarichi liquidi: acque contenenti metalli Preparazione dei Rulli consumo materie prime: fluidi di rettifica per le emulsioni consumi idrici: utilizzo acqua di raffreddamento e per le emulsioni rifiuti: fanghi, emulsioni esauste, rifiuti oleosi emissioni atmosferiche: polveri, cromo Processi Tipo - Laminazione a caldo 2 di 12 PROCESSO DI LAVORAZIONE A FREDDO Legenda rifiuti consumo materie prime decapaggio scarichi liquidi consumi energetici consumi idrici emissioni atmosferiche consumo materie prime consumi energetici scarichi liquidi laminazione emissioni atmosferiche consumi idrici rifiuti consumo materie prime scarichi liquidi consumi energetici sgrassaggio emissioni atmosferiche consumi idrici rifiuti consumo materie prime consumi energetici scarichi liquidi ricottura emissioni atmosferiche consumi idrici scarichi liquidi consumi energetici rifiuti tempra consumi idrici emissioni atmosferiche consumo materie prime amissioni atmosferiche consumo materie prime finitura consumi energetici rifiuti consumi idrici prodotto consumo materie prime trattamento acque consumi idrici consumo materie prime consumi idrici preparazione dei rulli scarichi liquidi Rifiuti emissioni atmosferiche Rifiuti fasi di processo risorse in ingresso sottoprodotti e prodotti finiti inquinanti in uscita Lavorazione a freddo Fasi processo Input caratteristici Output caratteristici decapaggio Consumo materie prime: agenti di decapaggio (HCl, oli anticorrosivi,H2SO4, Ca(OH)2, HNO3, HF, H2O2) Consumi energetici: energia elettrica, gas combustibile, vapore. Consumi idrici: utilizzo di acqua industriale (demineralizzata) e di raffreddamento Rifiuti: fanghi, scorie, sfridi, oli esausti Scarichi liquidi: bagno di decapaggio esausto, acque di scarico con solidi sospesi e metalli Emissioni atmosferiche: gas, polveri, SO2, Nox, HCl, Cl, H2SO4,HF laminazione Consumo di materie prime: oli per le emulsioni Consumi energetici: consumi di Scarichi liquidi: acque reflue e di raffreddamento combustibili, vapore e energia elettrica Emissioni atmosferiche: polveri e idrocarburi Consumi idrici: utilizzo di acqua Rifiuti: oli esausti, emulsioni, fanghi, sfridi industriale (demineralizzata per le emulsioni) e di raffreddamento sgrassaggio Consumo di materie prime: detergenti per lo sgrassaggio Consumi idrici: consumi idrici per Scarichi liquidi: reflui conteneti solidi sospesi e oli l'attività Emissioni atmosferiche: fumi alcalini Consumi energetici: consumi energia elettrica per funzionamento macchine. ricottura Consumo di materie prime: gas inerti H2 N2, agenti chimici, oli anticorrosivi Consumi idrici: acqua di raffreddamento, acqua di processo Consumi energetici: consumi energia elettrica e combustibili, vapore Scarichi liquidi: reflui di raffreddamento, acque di scarico contenenti oli e solidi sospesi Emissioni atmosferiche: gas contenenti S02 e Nox Rifiuti: fanghi, scorie tempra Consumo di materie prime: fluido per la tempra, oli anticorrosivi Consumi energetici: consumi di energia elettrica Consumi idrici: utilizzo di acqua di processo e di rafffreddamento Scarichi liquidi: acque reflue Rifiuti: oli, fanghi, fludi di tempra e di raffreddamento esausti Emissioni atmosferiche: emisiioni di gas Finitura Consumi energetici: consumi di energia elettrica Consumi idrici: acqua di raffreddamento Consumi di materie prime: oli anticorrosivi, imballaggi Emissioni atmosferiche: polveri Rifiuti: sfridi metallici e oli, imballaggi. Prodotto finale Trattamento acque consumo materie prime: agenti flocculanti e altre sostanze per il trattamento consumi idrici: utilizzo acqua di processo rifiuti: fanghi scarichi liquidi: acque contenenti metalli, solidi sospesi, grassi Preparazione dei Rulli consumo materie prime: fluidi di rettifica per le emulsioni consumi idrici: utilizzo acqua di raffreddamento e per le emulsioni rifiuti: fanghi, emulsioni esauste, rifiuti oleosi emissioni atmosferiche: polveri, cromo TRAFILATURA Legenda fasi di processo consumo materie prime discagliatura e decapaggio meccanico rifiuti decapaggio scarichi liquidi emissioni atmosferiche consumi idrici rifiuti consumo materie prime rifiuti consumi energetici trafilatura emissioni atmosferiche consumi idrici rifiuti consumo materie prime consumi energetici ricottura e patentamento scarichi liquidi emissioni atmosferiche consumi idrici sottoprodotti e prodotti finiti inquinanti in uscita consumo materie prime consumi energetici risorse in ingresso trafilatura Fasi processo Input caratteristici discagliatura e decapaggio meccanico Consumo materie prime: materiali abrasivi decapaggio Consumo di materie prime: acidi (HCl,H2SO4) H2 inibitori Consumi energetici: consumi di energia elettrica Consumi idrici: utilizzo di acqua di lavaggio trafilatura ricottura e patentamento Output caratteristici Rifiuti: scorie, sfridi, Scarichi liquidi: acque reflue e di raffreddamento Emissioni atmosferiche: aerosol (HCl, H2SO4) Rifiuti: acidi esauriti Consumo di materie prime: lubrificanti alcalini e additivi, emulsioni Consumi idrici: acqua di rifiuti: sostanze esaurite, fanghi raffreddamento e di diluizione dei Emissioni atmosferiche: polveri lubrificanti Consumi energetici: consumi energia elettrica per funzionamento macchine. Consumo di materie prime: piombo, gas inerti H2 N2, oli, HCl Consumi idrici: acqua di raffreddamento, acqua di spegnimento Consumi energetici: consumi energia elettrica e combustibili, vapore Scarichi liquidi: reflui di raffreddamento, reflui contentnti Pb e solidi sospesi Emissioni atmosferiche: gas esausti e prodotti di combustione Rifiuti: bagni di piombo, bagni acidi PROCESSO DI RIVESTIMENTO METALLI Legenda fasi di processo consumo materie prime consumi idrici Sgrassaggio Rifiuti consumi energetici consumi idrici consumo materie prime scarichi liquidi Emissioni atmosferiche Decapaggio Rifiuti consumi energetici consumi energetici Lavaggio Scarichi liquidi consumi idrici consumi idrici consumo materie prime Flussaggio Scarichi liquidi Essiccazione e preriscaldamento emissioni atmosferiche Rivestimento Emissioni atmosferiche consumi energetici consumi energetici consumo materie prime consumi energetici consumi idrici Finitura scarichi liquidi prodotto risorse in ingresso sottoprodotti e prodotti finiti inquinanti in uscita Rivestimento di metalli Fasi processo Input caratteristici Output caratteristici Sgrassaggio Consumo materie prime: pezzi in metallo, consumo di idrossido di sodio, carbonati, fosfati, silicati e tensioattivi superficiali come bagni alcalini. Scarichi liquidi: reflui derivanti dai bagni di sgrassaggio. Consumi energetici: consumo di olio Rifiuti: Produzione di fanghi derivanti dai bagni. combustibile o gas per il riscaldamento dei bagni Consumi idrici: di acqua per i bagni di sgrassaggio. Decapaggio Consum i energetici: consumo di olio combustibile o gas per il riscaldamento dei bagni Consumi idrici: acqua per diluire i bagni di decapaggio. Consumo materie prime: consumo di acido cloridrico e/o acido solforico. Lavaggio Emissioni atmosferiche: generazione di vapori dal riscaldamento dei bagni. Rifiuti: Produzione di liquidi di decapaggio esausto quali l'acido libero, cloruro di ferro, cloruro di zinco, ecc. Consumi energetici: consumi d'acqua Scarichi liquidi: reflui provenienti dal lavaggio dei pezzi e di gas o olio combustibile per metallici. riscaldare le acque di lavaggio. Flussaggio Consumi energetici: consumo di olio combustibile o gas per il riscaldamento dei bagni Consumi idrici: acqua per diluire i Scarichi liquidi: reflui provenienti dal flussaggio. bagni. Consumo materie prime: consumo di cloruri e sali. Essiccazione e preriscaldamento Consumi energetici: consumi di olio Emissioni atmosferiche: emissioni prodotte dal combustibile o gas per il funzionamento funzionamento del forno di essiccazione. del forno di essiccazione. Rivestimento Consumo materie prime: consumo di materiali per il rivestimento quali zinco, cromo, ecc. Emissioni atmosferiche: emissioni prodotte dal Consumi energetici: consumo di olio riscaldamento del materiale fuso. combustibile o gas per il riscaldamento del materiale fuso. Finitura Consumi idrici: consumi idrici per il raffreddamento dei pezzi. Scarichi liquidi: reflui dal raffreddamento dei pezzi. Prodotto: prodotti in acciaio zincati, cromati, ecc. SGRASSAGGIO emissioni atmosferiche consumo sostanze pericolose consumi energetici sgrassaggio tradizionale con utilizzo di solventi rischio incendio Prodotto finito sgrassato contaminazione del suolo e delle acque Legenda fasi di processo rifiuti risorse in ingresso odori sottoprodotti e prodotti finiti inquinanti in uscita Fasi processo sgrassaggio Input caratteristici Output caratteristici Consumi energetici per il funzionamento di macchine (se presenti) lavatrici, agitatori, sistemi a ultrasuoni e per impianti di depurazione e ricircolo di Emissioni atmosferiche: COV solventi. produzione di rifiuti (solventi esausti, contenitori di prodotti pericolosi vuoti, carboni attivi Consumi di combustibile o filtri esausti) per funzionamento odori combustori termici rischio incendio inquinamento del suolo e della falda in seguito a sversamenti accidentali di prodotti pericolosi consumo di sostanze pericolose (solventi clorurati e non) VERNICIATURA consumo sostanze pericolose consumi energetici emissioni atmosferiche applicazione della vernice (liquida, in polvere, etc.) consumi idrici consumi energetici contaminazione del suolo e delle acque fasi di processo rifiuti risorse in ingresso odori sottoprodotti e prodotti finiti indurimento della vernice inquinanti in uscita emissioni atmosferiche Prodotto finito verniciato Legenda Fasi processo Input caratteristici Consumi energetici per il funzionamento di pistole o altri macchinari per la distribuzione, per sistema elettrostatico (se presente), per combustore termico delle emissioni atm. se presente applicazione della vernice consumo di sostanze pericolose (vernici e solventi) Output caratteristici - Emissioni atmosferiche: COV - produzione di rifiuti (filtri esausti, morchie di verniciatura, contenitori di prodotti pericolosi, carboni attivi esausti) - odori consumi idrici per sistemi di abbattimento ad umido inquinamento del suolo e della falda in seguito a sversamenti accidentali di prodotti pericolosi indurimento Consumi energetici per riscaldamento area di essiccazione, per forno di - Emissioni atmosferiche: COV essiccazione (se presente) - odori o fiamma, per funzionamento lampade UV, EBC Allegato 2 Matrici di analisi delle opzioni tecnologiche e gestionali di miglioramento nome BREF Reference document on Best Available Techniques in the ferrous metals processing industry Fase di BAT suggerite processo / tipo lavorazione processi di laminazion scriccatura filtri in tessuto per l'abbattimento trasformazi e a caldo delle polveri precipitatore elettrostatico one dei metalli raccolta separata e riutilizzo di ferrosi scorie e sfridi non oleosi rettifica cappa di raccolta delle emissioni e abbattimento con filtri in tessuto trattamento e riutilizzo dell'acqua di processo mediante la separazione dei solidi riciclo dei materiali di scarto settore campo di produttiv applicazi one o ricottura e formatura evitare le perdite di aria e di calore durante il caricamento mediante una minima apertura della porta o mediante l'istallazione di porte multisegmentate con chisure a tenuta stagna Tecnolog ie più pulite no no si no si fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche emissioni atmosferiche rifiuti aspetti ambientali emissioni di polveri emissioni di polveri in caso di fumi ad elevata umidità produzione di scarti di lavorazione emissioni di polveri emissioni atmosferiche scarichi liquidi consumo di acqua di processo si rifiuti si consumi energetici produzione di scarti di lavorazione perdite di aria e calore durate il caricamento dei forni nome BREF settore campo di produttiv applicazi one o Fase di processo / tipo lavorazione discagliatura BAT suggerite Tecnolog ie più pulite fattori ambientali coinvolti aspetti ambientali scelta attenta del combustibile e ottimizzazione delle condizioni di accensione recupero di calore dai gas tramite: alimentazione al preriscaldamento; utilizzo di bruciatori a recupero di calore; utilizzo di caldaie a calore recuperato o sistemi di raffreddamento a evaporazione; si emissioni atmosferiche emissioni di SO2 dai forni si consumi energetici emissioni atmosferiche consumo di combustibile per produzione di calore nei forni emissioni di NOx bruciatori a basse emissioni si emissioni di NOx limitare la temperatura dell'aria al preriscaldamento si emissioni atmosferiche consumi energetici emissioni atmosferiche emissioni atmosferiche consumi energetici si ridurre le perdite di calore nei prodotti intermedi minimizzando il tempo di stoccaggio, isolando i pezzi, ottimizzando la logistica della carica allineamento del materiale si consumi di combustibile emissioni di SO2 CO2 e CO emissioni di NOx consumi di combustibile consumi utilizzo di energia elettrica e energetici di acqua di processo consumi idrici nome BREF settore campo di produttiv applicazi one o Fase di BAT suggerite processo / tipo lavorazione recuepro delgi ossidi di ferro tramite finitura il trattamento delle acque con separazione dei solidi filtri in tessuto per la raccolta e il recupero delle polveri calandratura e cappa di intercettazione saldatura abbattimento con filtri in tessuto raffreddament utilizzo di un sistema separato per le o acque di raffreddamento operante in circuito chiuso trattamento sistema delle acque in circuito delle acque chiuso recupero e riutilizzo degli scarti metallici dalle acque preparazopne raccolta dei grassi dalle articolazioni dei rulli dei macchinari e adeguato smaltimento recupero riutilizzo delle emulsioni recupero dei metalli dai fanghi e riutilizzo Tecnolog ie più pulite fattori ambientali coinvolti aspetti ambientali si scarichi liquidi acque di scarico contenti ossidi di ferro no emissioni emissioni di polveri atmosferiche emissioni emissioni di polveri atmosferiche consumi idrici consumo di acqua di raffreddamento no si si consumi idrici consumi di acqua si scarichi liquidi acque di scarico contenenti solidi metallici scarichi liquidi acque di scarico contenenti rifiuti grassi produzione di rifiuti consumi idrici consumi idrici per le rifiuti emulsioni produzione di rifiuti no si si rifiuti produzione di fanghi contenenti metalli nome BREF Fase di BAT suggerite processo / tipo lavorazione laminazion svolgitura trattamento e riutilizzo dell'acqua di e a freddo processo mediante la separazione dei solidi filtri in tessuto per l'abbattimento delle polveri adeguato stoccaggio e raccolta pre decapaggio prevenire la corrosione preventiva disincrostazione meccanica pre-decapaggio elettrolitico rigenerazione e riutilizzo dell'HCl usato recupero dell'acido solforico tramite cristallizzazione recupero dell'acido usato (acidi misti) tramite scambio ionico o dialisi o rigenerazione dell'acido tramite arrostimento o provessi di evaporazione Installazione di un'unità di estrazione ed il trattamento dell'aria estratta dai bagni di decapaggio mediante scrubber riscaldamento indiretto degli acidi tramite scambiatori di calore o combustione sommersa settore campo di produttiv applicazi one o sistema a cascata delle acque di lavaggio e ritilizzo dell'over-flow Tecnolog ie più pulite fattori ambientali coinvolti aspetti ambientali si scarichi liquidi consumo di acqua di processo no emissioni atmosferiche emissioni di polveri consumo di acido per decapaggio produzione di acidi di rifiuto si si si no si si sostanze pericolose sostanze pericolose sostanze pericolose produzione di acidi di rifiuto Emissioni atmosferiche Emissioni di HCl, SO2, HF, NO2, polveri consumi energetici sostanze pericolose consumi idrici consumi di combustibile consumo maggiore di acidi per non necessaria diluizione produzione di acidi di rifiuto produzione di acidi di rifiuto consumo acqua per il lavaggio nome BREF settore campo di produttiv applicazi one o Fase di BAT suggerite processo / tipo lavorazione laminazione e abbattimento delle emissioni dei gas tempra con sepratori droplet sgrassaggio circuito di sgrassaggio con pulizia e ricircolo delle soluzioni forni di bruciatori a basse emissioni ricottura bruciatori a recupero o preriscaldamento con gas di recupero finitura calandratura e saldatura raffreddament o preparazione dei rulli Tecnolog ie più pulite no si si si fattori ambientali coinvolti aspetti ambientali emissioni atmosferiche sostanze pericolose emissioni atmosferiche consumi energetici emissioni atmosferiche emissioni di idrocarburi emissioni utilizzo di soluzioni per lo sgrassaggio emissioni di NOx consumo di combustibile per produzione di calore del preriscaldamento emissioni di NOx cappe di estrazione dei fumi e abbatimento con precipitatore elettrostatico lubrificazione elettrostatica no emissioni atmosferiche si filtri in tessuto per l'abbattimento delle polveri utilizzo di un sistema separato per le acque di raffreddamento operante in circuito chiuso raccolta dei grassi dalle articolazioni dei macchinari e adeguato smaltimento recupero riutilizzo delle emulsioni no sostanze consumo di lubrificanti pericolose emissioni emissioni di polveri atmosferiche consumi idrici consumo di acqua di raffreddamento recupero dei metalli dai fanghi e riutilizzo si no si si scarichi liquidi acque di scarico contenenti rifiuti grassi produzione di rifiuti consumi idrici consumi idrici per le rifiuti emulsioni produzione di rifiuti rifiuti produzione di fanghi contenenti metalli nome BREF Fase di BAT suggerite Tecnolog fattori processo / ie più ambientali tipo pulite coinvolti lavorazione Installazione di un'unità di trafilatura decapaggio no Emissioni estrazione laterale ed il trattamento dell'aria estratta dai bagni di atmosferiche decapaggio si sostanze recupero e rigenerazione degli acidi pericolose trafilatura a circuto chiuso dell'acqua di si consumi idrici secco raffreddamento chisura della macchina di trafilatura no emissioni atmosferiche trafilatura a circuto chiuso dell'acqua di si consumi idrici umido raffreddamento lavaggio e riutilizzo dei lubrificanti si sostanze pericolose trattamento dei lubrificanti usati per si rifiuti ridurre il contenuto di oli nei rifiuti settore campo di produttiv applicazi one o disoleatura della acque di scarico no ricottura e si corretta gestione del bagno di patentamento piombo: mantenere una copertura del bagno per minimizzare le perdite per ossidazione e ridurre le perdite energetiche rimuovere le impurità dal bango per prevenire la formazione di polveri minimizzare il trascinamento del piombo con le componenti adeguato stoccaggio dei rifiuti no contenti piombo riutilizzo dei rifiuti contenenti si piombo nell'industria dei metalli non ferrosi circuito chiuso del bagno di si raffreddamento aspetti ambientali Emissioni di vapori di HCl produzione di acidi di rifiuto consumo di acqua di raffreddamento emissioni di gas consumo di acqua di raffreddamento consumo di lubrificanti produzione di rifiuti oleosi scarichi liquidi acque di scarico oleose emissioni emissioni di Pb atmosferiche rifiuti rifiuti produzione di rifiuti contenenti piombo produzione di rifiuti contenenti piombo consumi idrici consumi di acqua di raffreddamento nome BREF settore produttivo campo di applicazione Reference document on Best Available Techniques in the ferrous metals processing industry processi di trasformazion e dei metalli ferrosi trattamenti galvanici per il rivestimento dei metalli Fase di processo / tipo lavorazione Sgrassaggio Decapaggio e strippaggio BAT suggerite Tecnolog ie più pulite fattori ambientali coinvolti aspetti ambientali Pulizia delle soluzioni sgrassanti per allungarne la durata (tramite schiumatura, centrifuga, ecc.) e riutilizzo, riciclaggio dei fanghi oleosi, ad esempio termicamente Emissioni atmosferiche, SI (riciclo sostanze interno) pericolose, rifiuti. Emissioni di COV dall'utilizzo di solventi; consumo di solventi e detersivi; fanghi oleosi. Sgrassaggio biologico con pulizia in situ (rimozione di grassi ed oli dalla soluzionme sgrassante) tramite batteri. SI Installazione di un'unità di estrazione ed il trattamento dell'aria estratta dai bagni di decapaggio. Emissioni atmosferiche, sostanze pericolose, rifiuti. Emissioni di COV dall'utilizzo di solventi; consumo di solventi e detersivi; fanghi oleosi. NO Emissioni atmosferiche Emissioni di HCl Utilizzo di inibitori di decapaggio per evitare un sovra-decapaggio. NO Sostanze pericolose Consumo di acido per decapaggio. Recupero per evaporazione della frazione di acido libero dai liquidi di decapaggio esausti tramite un SI (riciclo Sostanze evaporatore rapido a circolazione interno) pericolose forzata con condensazione/separazione in due fasi controllate. Recupero mediante estrazione liquido-liquido della frazione di acido libero dai liquidi di SI (riciclo Sostanze decapaggio esausti tramite interno) pericolose l'agente estraente TBP tributilfosfato. Consumo di acido per decapaggio. Consumo di acido per decapaggio. Rimozione delle zinco dall'acido tramite l'ossidazione con perossido SI (riciclo Consumo di idrogeno e neutralizzazione con interno) materie prime ammoniaca. Consumi di zinco per rivestimento metalli. Separazione delle vasche del decapaggio dallo strippaggio per il SI (riciclo Sostanze riutilizzo dei liquidi di strippaggio interno) pericolose esausti. Consumo di liquidi di strippaggio. nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione Lavaggio BAT suggerite rivestimento fattori ambientali coinvolti Utilizzo dell'acqua di lavaggio per il SI (riciclo Consumo rabbocco dei bagni precedenti. interno) risorse idriche Lavaggio statico o a cascata Flussaggio Tecnolog ie più pulite NO Rigenerazione in situ della soluzione di flussaggio utilizzando SI (riciclo H2O2, l'ossidazione elettrolitica e interno) lo scambio di ioni. Cattura delle emissioni tramite cabina o tramite estrazione a bordo vasca, seguita da NO abbattimento della polvere (tramite filtri a manica o scrubber ad umido). Impiego di scambiatori a tubo e mantello per recuperare calore dai SI (riciclo fumi di combustione e trasferirlo interno) alle soluzioni di flussaggio e sgrassaggio. aspetti ambientali Consumo d'acqua per il lavaggio. Sostanze pericolose Consumo di sostanze per il bagni di flussaggio. Sostanze pericolose Consumo di sostanze per il bagni di flussaggio. Emissioni atmosferiche Emissioni di polveri. Consumo di energia Consumo di energia elettrica o metano per riscaldamento. nome BREF - settore produttivo campo di applicazione processi di trasformazione dei metalli ferrosi processi di verniciatura dei metalli Fase di processo / tipo lavorazione sgrassaggio BAT suggerite Tecnologie più pulite soluzioni semiacquose SI soluzioni acquose SI macchine lavatrici SI automatiche integrate e in linea fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; consumo sostanze pericolose; rischio incendio; consumi idrici; consumo sostanze pericolose. emissioni atmosferiche; consumo sostanze pericolose; rischio incendio; consumi idrici; scarichi idrici. emissioni atmosferiche; riduzione consumo sostanze pericolose; rischio incendio (con soluzioni acquose o semiacquose) riduzione rifiuti; consumi energetici; aspetti ambientali emissioni di COV ; minore consumo di solventi per utilizzo parziale di acqua; soluzioni non infiammabili; consumo idrico per aggiunta acqua a soluzione sgrassante; consumo acidi o basi per sgrassatura. emissioni di COV ; annullamento consumo di solventi; soluzioni non infiammabili; consumo idrico per aggiunta acqua a soluzione sgrassante; consumo acidi o basi per soluzione sgrassante; scarichi idrici (se presenti) delle soluzioni acquose esauste emissioni di COV per ridotto o nullo utilizzo di solventi o, nel caso di utilizzo di solventi per forte limitazione perdite (sistema chiuso) ; consumo di sostanze pericolose per depurazione e riciclo; riduzione rischio incendio (con soluzioni acquose o semiacquose) riduzione rifiuti; consumo energetico per funzionamento macchina nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite Tecnologie più pulite ultrasuoni SI megasuoni SI abrasivi plastici SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; consumo sostanze pericolose; rischio incendio; consumo energetico emissioni atmosferiche; consumo sostanze pericolose; rischio incendio; consumo energetico emissioni atmosferiche; consumo sostanze pericolose; rischio incendio; emissioni atmosferiche; consumi energetici; rifiuti aspetti ambientali emissioni di COV per utilizzo soluzioni a basso o nulla conc di solventi; riduzione rischio incendio; consumi energetici per funzionamento macchina ad ultrasuoni emissioni di COV per utilizzo soluzioni a basso o nulla conc di solventi; riduzione rischio incendio; consumi energetici per funzionamento macchina ad ultrasuoni emissioni di COV annullate per assenza di utilizzo di solventi; assenza di soluzioni esauste; minore riscio incendio per assenza solventi; emissioni di polveri; rifiuti costituiti da particelle plastiche e contaminante; consumi energetici per compressori; nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite Tecnologie più pulite amido di grano SI schiume abrasive SI bicarbonato di sodio SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; consumi energetici; emissioni atmosferiche; rischio incendio; rifiuti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; rifiuti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; rifiuti consumi idrici scarichi idrici aspetti ambientali riduzione emissioni di COV per assenza di solventi ; consumi energetici per funzionamento compressori; emissioni di polveri; rischio incendio esplosione per polvere di grano; rifiuti contenenti amido e contaminante annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; consumi energetici per funzionamento compressori; emissioni di polveri; residui materiale abrasivo e contaminante annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; consumi energetici per funzionamento compressori; consumi idrici se usato come mezzo acqua; emissioni di polveri; residuo materiale abravivo; scarichi idrici (se usato come mezzo acqua) nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite pellets e fiocchi di CO2 Tecnologie più pulite SI spazzolatura automatica SI getti ad alta e bassa pressione SI lavaggio a vapore SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rischio incendio; consumi energetici; consumi idrici; emissioni atmosferiche; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; aspetti ambientali annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; consumi energetici per funzionamento compressori; annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi ; consumi energetici per funzionamento compressori; emissioni di polveri; annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; consumi energetici per funzionamento compressori; consumi idrici; emissioni di aerosol; annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; consumi energetici per produzione vapore in pressione; emissioni di vapori e aerosol; nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite Tecnologie più pulite plasma SI fluido supercritico SI laser SI UV/Ozono SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; aspetti ambientali annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; assenza di rifiuti; consumi energetici per produzione plasma; annullamento emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; riduzione produzione rifiuti; consumi energetici per produzione fluido supercritico; riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; assenza di rifiuti; consumi energetici per produzione laser; riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; assenza di rifiuti; consumi energetici per produzione laser; nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite Tecnologie più pulite lampade allo xenon SI termosverniciatura SI rimozione in letto fluido SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; aspetti ambientali riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; riduzione della produzione di rifiuti; consumi energetici per lampade allo xenon; riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; Eliminazione della produzione di rifiuti; consumi energetici forno e post combustore; riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; riduzione della produzione di rifiuti; consumi energetici letto fluido; nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite bagni in sale fuso Tecnologie più pulite SI processo criogenico con SI azoto liquido fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; consumi energetici; consumi idrici; scarichi idrici. emissioni atmosferiche; sostanze pericolose; rifiuti; rischio incendio; aspetti ambientali riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; riduzione della produzione di rifiuti; consumi energetici per formazione bagno di sale fuso; consumo idrico per raffreddamento e risciacquo; scarico idrico per raffreddamento e risciacquo. riduzione emissioni di COV e rischio incendio per assenza di solventi; annullamento consumo sostanze pericolose; riduzione della produzione di rifiuti; nome BREF - settore produttivo processi di trasformazione dei metalli ferrosi campo di applicazione processi di verniciatura dei metalli Fase di processo / tipo lavorazione verniciatura BAT suggerite Tecnolog ie più pulite vernici a base acquosa SI vernici ad alto solido SI vernici in polvere SI vernici plastisol SI Vernici autoforetiche SI vernici a elettrodeposizione SI fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche; consumi idrici emissioni atmosferiche aspetti ambientali emissioni di COV ; consumo idrico per aggiunta acqua a vernice emissioni di COV emissioni di COV ; emissioni consumo energetico per atmosferiche; funzionamento forno di consumi energetici essiccazione emissioni di COV; emissioni accidentali di acido emissioni cloridrico nel caso la cottura atmosferiche; superi determinate emissioni temperature; atmosferiche; consumi energetici per consumo processo di plastificazione del energetico prodotto verniciante sul supporto emissioni emissioni di COV atmosferiche emissioni emissioni di COV atmosferiche vernici EBC SI emissioni emissioni di COV ; atmosferiche; consumi energetici dovuti alla consumi energetici creazione di raggi elettronici vernici UV SI emissioni emissioni di COV ; atmosferiche; consumi energetici dovuti alla consumi energetici creazione di raggi UV atomizzazione airless SI emissioni atmosferiche emissioni di COV nome BREF settore produttivo campo di applicazione Fase di processo / tipo lavorazione BAT suggerite Tecnolog ie più pulite atomizzazione mista SI atomizzazione HVLP SI atomizzazione alla fiamma SI atomizzazione elettrostatica SI a pistola e a rotazione fattori ambientali coinvolti emissioni atmosferiche emissioni atmosferiche aspetti ambientali emissioni di COV emissioni di COV emissioni di COV ; emissioni consumi energetici per il atmosferiche; raggiungimento di alte consumi energetici temperature emissioni atmosferiche emissioni di COV Allegato 3 Indirizzario per la divulgazione del materiale e il coinvolgimento del network NOME Master in Programmazione di Ambienti Urbani Sostenibili INDIRIZZO E-MAIL [email protected] CATEGORIE Università (contatti convegno) Università di Bologna dipartimento di chimica industriale [email protected] Università (contatti convegno) Dipartimento I.T.A.C.A. La Sapienza, Roma [email protected] Università (contatti convegno) IEFE - Università Bocconi [email protected] Università (contatti convegno) Unibo-Polo Rimini [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna [email protected] Università (contatti convegno) Universita di Bari [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna - Polo di Rimini [email protected] Università (contatti convegno) Università di Bologna - Polo di Rimini [email protected] Università (contatti convegno) Universita di Brescia-Fac. Ing [email protected] Università (contatti convegno) Università di Ferrara [email protected] Università (contatti convegno) Università Milano Bicocca [email protected] Università (contatti convegno) Universita di Studi di Molise [email protected] Università (contatti convegno) DODA EUKRASIA FERRZOOTECNIA PROGECO BLUENERGY CONTROL MOLIERE AIRONE SERVICE DFI FIC BALTUR CEFLA GGE ICAM ICAM (Ing. Sereni) ICAM (Borgato) SOC. BI TOPCAST LG ENGINEERING Studio Walter Simonini [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornitori Fornit ori Fornitori Fornitori Fornitori (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) (sito) NOME Unibo - Area ricerca Unibo - chimica ind Unibo - ing.chimica, mineraria, tecnologie ambientali INDIRIZZO E-MAIL CATEGORIE [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected]. Università RER unibo.it Unibo - ing.chimica, mineraria, tecnologie ambientali [email protected] Università RER Unibo - ing. Energetica, nucleare, controllo ambientale Unibo - Scienze e tecnologie agroambientali Unicatt.piacenza - Agraria_Centro di ricerca per la zootecnica e l'ambiente Unicatt.piacenza - Agraria_Centro di ricerca biotecnologie Unicatt.piacenza Agraria_Economia agroalimentare Unicatt.piacenza - Agraria_Centro di ricerca per la qualità del sist. agroalimentare Politecnico.torino DIPARTIMENTO DI SCIENZA DEI MATERIALI E INGEGNERIA CHIMICA Politecnico.torino DIPARTIMENTO ENERGETICA FISICA TECNICA AMBIENTALE Politecnico.milano - centro di ricerca_Analisi di gestione dei sistemi ambientali Politecnico.bari - dip ingeneria ambientale e civile Politecnico.bari - dip ingeneria ambientale e civile Unipr - Ingegneria per l' Ambiente e il territorio Unipr - Scienze ambientali_sez genetica e biotecnologie ambientali [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università RER [email protected] Università RER Unipr - Scienze ambientali_gestione risorse ecologico ambientali Unipr - dip di chimica - lab vetro e ceramica Unipr - dip di ingegneria industriale Unipr - dip di ingegneria industriale (resp.dip) Unimore - facoltà di agraria provincia di Belluno - ambiente [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] medri--at--ied.unipr.it Università RER Università RER [email protected] [email protected] Università RER provincia provincia di belluno - sviluppo economico Comune di Bologna Assessorato Ambiente Comune di Bologna Assessorato Urbanistica, Pianificazione territoriale Comune di Bologna AREA URBANISTICA AMBIENTE E MOBILITA' [email protected] provincia [email protected] ologna.it comune [email protected] na.it comune [email protected] na.it comune NOME Comune di Bologna SETTORE AMBIENTE E VERDE URBANO Comune di Ferrara Servizio Ambiente INDIRIZZO E-MAIL [email protected] comune CATEGORIE [email protected] comune Comune di Ferrara Assessorato Ambiente [email protected] comune Comune di Forlì Assessorato Ambiente [email protected] comune Comune Cesena Ass.Ambiente e Mobilità [email protected] comune Comune di Modena Ass.Ambiente [email protected] comune Comune di Modena Settore Ambiente [email protected] comune Comune di Parma Ass.Ambiente [email protected] comune Comune di Piacenza Servizio Ambiente [email protected] comune Comune di Ravenna Ass.Ambiente [email protected] comune Comune di Ravenna Servizio Ambiente [email protected] comune Comune di Reggio Emilia Ass.Ambiente Segreteria.AssessoreMontanari@mun icipio.re.it comune Comune di Reggio Emilia Servizio Ambiente [email protected] comune Comune di Forlì Servizio Ambiente [email protected] comune Comune di Rimini Settore Ambiente [email protected] comune Comune di Rimini Ass.Ambiente [email protected] comune Comune di Bologna IV Commissione Consiliare "Territorio Ambiente Infrastrutture" [email protected] comune Comune di Ferrara Servizio … [email protected] comune Comune di Ferrara Comune di Ravenna Comune di Ravenna Comune di Ravenna Comune di Ravenna Comune di Ravenna COMUNE DI RAVENNA Comune di Ravenna Comune di Ferrara Comune di Forli Comune di Modena Settore Urbanistica [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] comune comune comune comune comune comune comune comune comune comune comune Comune di Parma Settore Ambiente [email protected] comune NOME comune di Asti - ambiente INDIRIZZO E-MAIL [email protected] CATEGORIE Regione Marche Servizio Ambiente e Difesa del Suolo [email protected] [email protected] regione Regione Liguria Dipartimento Ambiente [email protected] [email protected] regione regione lazio - ambiente [email protected] [email protected] [email protected] regione regione lazio - industria regione basilicata - ambiente [email protected] [email protected] a.it [email protected] [email protected] regione regione regione basilicata - industria [email protected] regione [email protected] regione puglia - ambiente [email protected] regione puglia - industria regione veneto - ambiente regione veneto - industria [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione [email protected] [email protected] o.it regione lombardia - ambiente [email protected] regione ia.it regione lombardia - industria [email protected] regione a.it reione piemonte - ambiente regione piemonte- industria Settore Programmazione dello sviluppo sostenibile [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Comune di Schio Comune Arezzo Comune Arezzo Comune Canossa Comune Celle Ligure Comune Contagnola Comune di Arezzo Comune di Aquila [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] comune regione regione regione regione comune comune comune comune comune comune comune comune Comune di Aquila Comune di Bergeggi (SV) Comune di Castello Moni Comune di Colle Brianza [email protected] [email protected] [email protected] comune comune comune comune Comune di Ello [email protected] comune NOME Comune di Ello Comune di Ello Comune di Giussano Comune di Grosseto Comune di Grosseto Comune di Grosseto Comune di Grosseto Comune di Latina INDIRIZZO E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] CATEGORIE Comune di Limbiate Comune di Lucca Comune di Lucca Comune di Lucca Comune di Lucca Comune di Montechiarugolo [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] .it comune comune comune comune comune comune Comune di Montechiarugolo [email protected] t comune Comune di Montechiarugolo Comune di Schio Comune di Schio COMUNE DI SPELLO Comune S. Michele T.to comune di Spoleto Comunita Porti Adriatici Provincia Pesaro Provincia di Mantova Regione Emilia-Romagna Assessorato attività produttive [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] comune comune comune comune comune comune comune provincia provincia regione Regione Emilia-Romagna Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Commissione III Territorio, Ambiente, Mobilità [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna Ambiente, difesa del suolo e della costa. Regione Emilia-Romagna Direzione Generale Attività produttive, commercio e turismo. Regione Emilia-Romagna Assessorato attività produttive [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Regione Emilia-Romagna Assessorato Salute [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna Assessorato scuola, formazione professionale, università, lavoro, pari opportunità [email protected] regione comune comune comune comune comune comune comune comune NOME Regione Emilia-Romagna Ambiente, difesa del suolo e della costa. Affari giuridici e generali e programazione finanziaria Regione Emilia-Romagna Ambiente, difesa del suolo e della costa. Comunicazione,Educazione ambientale,Agenda 21 locale Regione Emilia-Romagna Ambiente, difesa del suolo e della costa. Tutela e risanamento risorsa acqua Regione Emilia-Romagna SERVIZIO DIFESA SUOLO E BONIFICA INDIRIZZO E-MAIL [email protected] regione CATEGORIE [email protected] regione [email protected] regione [email protected] [email protected] regione Regione Emilia-Romagna SERVIZIO GEOLOGICO, SISMICO E DEI SUOLI Regione Emilia-Romagna SERVIZIO PARCHI E RISORSE FORESTALI Regione Emilia-Romagna SERVIZIO PIANIFICAZIONE DI BACINO E DELLA COSTA Regione Emilia-Romagna SERVIZIO PROTEZIONE CIVILE [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna SERVIZIO RIFIUTI E BONIFICA SITI Regione Emilia-Romagna SERVIZIO RISANAMENTO ATMOSFERICO, ACUSTICO, ELETTROMAGNETICO Regione Emilia-Romagna SERVIZIO TECNICO BACINI CONCA E MARECCHIA Regione Emilia-Romagna SERVIZIO TECNICO BACINO FIUMI ROMAGNOLI Regione Emilia-Romagna SERVIZIO TECNICO BACINO PO DI VOLANO Regione Emilia-Romagna SERVIZIO TECNICO BACINO RENO [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna SERVIZIO VALUTAZIONE IMPATTO E PROMOZIONE SOSTENIBILITA' AMBIENTALE Regione Emilia-Romagna SERVIZIO AIUTI ALLE IMPRESE [email protected] [email protected] regione [email protected] regione Regione Emilia-Romagna SERVIZIO PRODUZIONI ANIMALI [email protected] regione Regione Emilia-Romagna [email protected] SERVIZIO PRODUZIONI VEGETALI regione Regione Emilia-Romagna [email protected] SERVIZIO SVILUPPO DEL SISTEMA AGROALIMENTARE regione NOME Regione Emilia-Romagna SERVIZIO VALORIZZAZIONE DELLE PRODUZIONI Regione Emilia-Romagna SERVIZIO POLITICHE DI SVILUPPO ECONOMICO INDIRIZZO E-MAIL [email protected] CATEGORIE [email protected] [email protected] regione Regione Emilia-Romagna SERVIZIO POLITICHE ENERGETICHE Regione Emilia-Romagna SERVIZIO POLITICHE INDUSTRIALI [email protected] regione [email protected] [email protected] regione Provincia di Bologna Assessorato Ambiente [email protected] provincia t Provincia di Bologna Assessorato Attività Produttive [email protected] provincia Provincia di Bologna Settore Ambiente [email protected] a.it provincia Provincia di Bologna Settore Attività Produttive [email protected] provincia Provincia di Bologna Servizio qualità e sistemi ambientali Provincia di Bologna Servizio qualità e sistemi ambientali Provincia di Bologna Servizio Tutela Ambientale [email protected] a.it provincia [email protected] provincia [email protected] provincia Provincia di Ferrara Assessorato Agricoltura e Ambiente Provincia di Ferrara Settore Agricoltura e Ambiente Servizio Politiche della Sostenibilità e Cooperazione Internazionale Provincia di Ferrara Settore Agricoltura e Ambiente Servizio Risorse Idriche e Tutela Ambientale Provincia di Ferrara Assessorato Attività Produttive [email protected] provincia [email protected] provincia [email protected] provincia [email protected] provincia Provincia di Ferrara Servizio Agricoltura e Ambiente [email protected] provincia Provincia di Ferrara Servizio Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Modena Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Modena Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Modena Assessorato Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Parma Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Modena Controlli Ambientali [email protected] provincia regione NOME Provincia di Parma Servizio Ambiente INDIRIZZO E-MAIL [email protected] provincia CATEGORIE Provincia di Parma Servizio Agricoltura e attività produttive Provincia di Piacenza Assessorato Ambiente [email protected] provincia [email protected] provincia Provincia di Piacenza Assessorato Attività Produttive [email protected] provincia Provincia di Piacenza Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Piacenza Servizio Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Reggio Emilia Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Reggio Emilia Assessorato Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Reggio Emilia Servizio Attività produttive [email protected] provincia .it Provincia di Ravenna Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Ravenna Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Ravenna Servizio Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Rimini Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Rimini Assessorato Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Rimini Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Rimini Servizio Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Forlì-Cesena Assessorato Attività produttive [email protected] provincia Provincia di Forlì-Cesena Assessorato Ambiente [email protected] provincia Provincia di Forlì-Cesena Servizio Ambiente/Ufficio qualità dell'aria, energia, inquinamento acustico, elettromagnetico Provincia di Forlì-Cesena Servizio Attività produttive [email protected] provincia [email protected] provincia Provincia di Parma Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Forlì-Cesena Servizio Ambiente [email protected] provincia Provincia di Bologna Servizio Industria Artigianato e Commercio Provincia Parma Assessorato Agricoltura, Alimentazione, Sviluppo rurale, Montagna, Forestazione, Attività produttive e commerciali [email protected] a.it provincia [email protected] provincia NOME Provincia di Ravenna Assessorato Industria INDIRIZZO E-MAIL [email protected] CATEGORIE Provincia di Bologna [email protected] provincia na.it Provincia di Bologna Provincia di Ferrara Settore Ambiente e Agricoltura Servizio: Politiche della Sostenibilità e Cooperazione Internazionale ufficio Valutazioni complesse Provincia di Ferrara Settore Ambiente e Agricoltura Servizio: Politiche della Sostenibilità e Cooperazione Internazionale ufficio Agenda 21 INFEA Provincia di Ravenna PROVINCIA DI REGGIO EMILIA Provincia Modena Settore Attività produttive [email protected] [email protected] provincia provincia [email protected] provincia [email protected] [email protected] [email protected] provincia provincia provincia tecnocivis pierburg [email protected] environment@kolbenschmidt pierburg.com Impresa Impresa MCZ San Paolo IMI Criveller company conegliano ansaldo energia ansaldo ferrovia ansaldo superconduttori ansaldo veicoli [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa marangoni ENI mapei ENEA ENEA ENEA [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA ENEA CNR ASTER Environmental Park Environmental Park Centro Ceramico Bologna [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] furgiuele@casaccia .enea.it [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca provincia NOME IEFE Scuola Sant'Anna CISE APAT APAT APAT APAT APAT APAT ARPA Bologna ARPA Bologna ARPA Bologna ARPA Bologna ARPA Cesena ARPA Cesena ARPA Ferrara ARPA Ferrara ARPA Ferrara ARPA Ferrara ARPA Ferrara ARPA Ferrara ARPA Forlì ARPA Forlì ARPA Forlì ARPA Modena ARPA Modena ARPA Parma ARPA Parma ARPA Piacenza ARPA Piacenza ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Ravenna ARPA Reggio Emilia ARPA Emilia-Romagna ARPA Emilia-Romagna ARPA Emilia-Romagna ARPA Emilia-Romagna ARPA Rimini ARPA Rimini ARPAT ARPAV NOMISMA NOMISMA NOMISMA NOMISMA Istituto per la Promozione Industriale INDIRIZZO E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] CATEGORIE Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Controllo Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca Ente di Ricerca NOME Laboratorio di telematica del territorio A. Cesana (fonderie) Tecnocentro (lavorazione metalli) ASHLAND ITALIA S.p.A. Foundry Products Division FOUNDRY AUTOMATION S.a.s FATA ALUMINIUM S.p.A. HOUGHTON ITALIA S.p.A. H.LEVENIT S.r.l. MARBO ITALIA S.p.A. PROGELTA S.r.l. foundry engineering - industrial automation SATEF HUTTENES ALBERTUS S.p.A. SAVELLI S.p.A. NOVAC ENGINEERING S.r.l. BANFI CARLO S.p.A. FOUNDRY SERVICE S.p.A. ITALPRESSE S.p.A. TAURUS 80 S.p.A. - TAURUS ENG. DIV. Università Ferrara - dip ingegneriatecnologie Università Ferrara - dip ingegneria (direttore dip.) Università Ferrara - dip ingegneria (preside) Università di Bologna polo Ravenna - Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali (segretario) Università di Bologna - polo Cesena - Ingegneria dip. Elettronica informatica sistemistica-apiCe — Laboratorio di ricerca applicata e di trasferimento tecnologico Università di Lecce DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED AMBIENTALI Università di Lecce DIPARTIMENTO DI SCIENZE E TECNOLOGIE BIOLOGICHE ED AMBIENTALI (segretario) Università di Lecce DIPARTIMENTO DI INGEGNERIA DELL'INNOVAZIONE (direttore) Università di Siena dip Scienze Ambientali - (direttore) Università di Siena dip Scienze Ambientali - Geochimica area ricerca Università di Siena dip Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi (direttore) Università di Siena dip Scienze e Tecnologie Chimiche e dei Biosistemi area ricerca INDIRIZZO E-MAIL [email protected] Ente di Ricerca CATEGORIE [email protected] [email protected] [email protected] Fornitore Fornitore Fornitore [email protected] [email protected] [email protected] Fornitore Fornitore Fornitore [email protected] [email protected] Fornitore Fornitore [email protected] Fornitore [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Fornitore Fornitore Fornitore Fornitore Fornitore Fornitore [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università RER [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università NOME Università di Siena dip Chimica (direttore) INDIRIZZO E-MAIL CATEGORIE Università Università di Siena dip Chimica Area ricerca Energia e Ambiente [email protected] Università Unione regionale delle Camere di commercio dell'Emilia-Romagna Laboratorio per la gestione dell'acqua Laboratorio per la gestione dell'energia Laboratorio per la gestione dei rifiuti IAMC-CNR Dr. Ennio Marsella (direttore) Napoli IRC-CNR Dr. Gennaro Russo (direttore) Napoli IBBA - CNR Dr Roberto Bollini (direttore) Milano IABBAM-CNR Dr. Lino Ferrara (direttore) Napoli Università di Padova - Agraria-Dip. Biotecnologie agrarie (direttore) Università di Padova - Agraria-Dip. Agronomia ambientale e produzioni vegetali (direttore) Università di Padova - Agraria-Dip. Scienze animali (direttore) Università di Padova - IngegneriaDip. Ing. Ambientale (direttore) Università di Padova - IngegneriaDip. Ing. Chimica (direttore) Università di Padova - IngegneriaDip. Tecniche e gestione dei sistemi industriali (direttore) Università di Roma-SapienzaIngegneria-dip.Energia (direttore) Università di Roma-SapienzaIngegneria-dip.Ing. chimica Dr. Giuseppe Liuzzo (direttore) Università di Roma-SapienzaIngegneria-dip.Ing. chimica - Area ricerca (responsabile) Università di Roma-SapienzaIngegneria-dip.Ing. chimica - Area ricerca (responsabile) FOUNDEQ (organizzazione fiere) Provincia di Macerata - Servizio Ambiente Provincia di Macerata - Servizio Attività Produttive Guido Guarini Matteucci Acetaia Caselli ACETAIA PICCI SNC Acetaia San Giacomo Acetaia Sereni ANTICA FATTORIA CASEIFICIO SCALABRINI DI UGO E BRUNO S.S. ARISTIDE BIANCHI S.R.L. [email protected] Agenzie e società Centro di Ricerca Centro di Ricerca Centro di Ricerca [email protected] Ente di Ricerca [email protected] Ente di Ricerca [email protected] Ente di Ricerca [email protected] Ente di Ricerca [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università [email protected] Università t [email protected] [email protected] Agenzie e società provincia [email protected] provincia [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa [email protected] Impresa NOME Azienda Bissoni Azienda vitivinicola Corte Beneficio Cantina Bartolini CANTINA COOP. COLLI DI SCANDIANO E CANOSSA Cantina del Ponte CANTINA SOC. PUIANELLO S.C.R.L. Cantina sociale cooperativa di Forlì Predappio CANTINA SOCIALE DI ARCETO SOCIETA` COOPERATIVA AGRICOLA Cantina sociale di Bazzano s.r.l Cantina Sociale di Gualtieri scrl CANTINA SOCIALE DUE TORRI DI MONTECCHIO E S. ILARIO Cantina Sociale Settecani CANTINE BERTOLANI ALFREDO SNC Cantine Cooperative Riunite scrl Caseificio Comellini Caseificio Matteo CASEIFICIO PORCARI E TAMBINI Caseificio sociale Castellazzo caseificio Sociale San Celestino soc. coop. s.r.l Drei Donà - Tenuta La PalazzaF.LLI GHIRARDI F.lli Billo Latteria Nuova Mandrio LATTERIA SOCIALE COOPERATIVA TABIANO LEPORATI Lodi corazza vigne e vini s.s. di Corazza Cesare e Silvia LUPPI MEDICI ERMETE E FIGLI SRL Prosciuttificio Leonardi s.n.c. Quiete del Rio RIGHI SRL SALUMIFICIO COLLI SNC SALUMIFICIO GIANFERRARI F.LLI SNC Salumificio Rossi - Cà di Parma Umberto Cesari S.R.L. Vini Pregiati Celli s.n.c. Società Cooperativa Agricola"La Libertà" Poderi dal Nespoli a.n.c. Modenaceti s.r.l. Frascineti FEREOLI GINO & FIGLIO FERRARINI & BONETTI DISCANDIANO SRL Cà Bruciata INDIRIZZO E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa CATEGORIE [email protected] [email protected] Impresa Impresa commerciale@cantina predappioforli.it [email protected] Impresa [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa [email protected] [email protected] Impresa Impresa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] info@ latteriatabiano.it Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa [email protected] [email protected] Impresa Impresa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] [email protected] Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa Impresa NOME AZ. PRATI VINI az. vitivinicola Casali az. Braschi INDIRIZZO E-MAIL [email protected] [email protected] [email protected] CATEGORIE Impresa Impresa Impresa Allegato 4 Comunicazioni di aggiornamento del sito web www.tecnologiepulite.it Comunicazione del 7 Settembre 2006 E’ on line la versione aggiornata del sito web dedicato alle tecnologie ambientali Vi segnaliamo che è on line da settembre 2006 la versione rinnovata del sito web www.tecnologiepulite.it curato da ERVET e dedicato alle tecnologie ambientali applicabili ai vari settori produttivi prevalenti in Emilia-Romagna (agroalimentare, allevamenti, produzione della carta, ceramico, metalmeccanico, calzaturiero e tessile). Il sito si pone l’obiettivo di diffondere le tecniche industriali innovative che consentono un controllo preventivo ed integrato dell’inquinamento e di informare amministratori, enti di controllo, aziende e altri soggetti interessati a confrontarsi con le sfide dello sviluppo sostenibile raccogliendo esperienze e sperimentazioni realizzate. A tal fine sono state attivate una vetrina dei fornitori di tecnologie pulite e uno spazio per casi applicativi dove è possibile segnalare tecnologie e sperimentazioni che ritenete interessanti. Tra gli argomenti trattati troverete approfondimenti sugli impatti dei sistemi produttivi e le criticità del territorio, sugli aspetti ambientali dei diversi settori e le relative soluzioni pulite applicabili, sulle potenzialità delle tecniche pulite nello sviluppo di “prodotti verdi”, sulle soluzioni tecnologiche applicabili a scala di area industriale. ERVET presenterà la nuova versione del sito in occasione del Convegno “EMAS crea EMAS: amministrare, produrre, consumare meglio” il prossimo 7 settembre 2006 organizzato dalla Provincia di Bologna nell’ambito del SANA (Salone internazionale del Naturale, Alimentazione, Salute e Ambiente). Comunicazione del 6 Novembre 2006 Oggetto: Aggiornamento sito web Tecnologie Pulite Vi comunichiamo che è on-line la versione aggiornata del sito web www.tecnologiepulite.it curato da ERVET (Agenzia di sviluppo dell’Emilia-Romagna per la valorizzazione economica del territorio) e dedicato alle tecnologie ambientali applicabili ai vari settori produttivi prevalenti in Emilia-Romagna (agroalimentare, allevamenti, produzione della carta, ceramico, metalmeccanico, calzaturie ro e tessile). Il sito si pone l’obiettivo di diffondere le tecniche industriali innovative che consentono un controllo preventivo ed integrato dell’inquinamento e di informare amministratori, enti di controllo, aziende e altri soggetti interessati a confrontarsi con le sfide dello sviluppo sostenibile raccogliendo esperienze e sperimentazioni realizzate. All’interno del sito troverete schede descrittive di dettaglio delle tecnologie disponibili per ogni settore economico analizzato, approfondimenti normativi, approfondimenti sugli impatti dei sistemi produttivi e le criticità del territorio, sugli aspetti ambientali dei diversi comparti e le relative soluzioni pulite applicabili, sulle potenzialità delle tecniche pulite nello sviluppo di “prodotti verdi”, sulle soluzioni tecnologiche applicabili a scala di area industriale. Il sito si arricchisce, inoltre, di una “vetrina fornitori” gratuita e aperta a tutti coloro che vogliano “esporre” e l proprie tecnologie a ridotto impatto e uno spazio per “casi studio” aperto a segnalazioni di casi concreti di applicazioni ed esperienze. Il sito si va continuamente arricchendo grazie all’inserimento progressivo di nuovi settori, alla partecipazione di nuovi fornitori di tecnologie pulite e al continuo inserimento di tecnologie innovative e sperimentazioni. Questo contribuisce ad un progressivo incremento della comunità di utenti del sito. F Vi segnaliamo che il sito www.tecnologiepulite.it verrà presentato ad Ecomondo 2006, venite a visitarci dall’ 8 all’11 novembre allo stand “Vetrina della sostenibilità” pad. B1- Rimini fiera. Per i fornitori F Vi segnaliamo che il sito www.tecnologiepulite.it verrà presentato ad Ecomondo 2006. Venite a visitarci saremo lieti di accogliervi presso lo stand di ERVET 026 – pad. B1- Rimini fiera.. Qualora non desideriate ricevere più comunicazioni dal presente indirizzo di posta elettronica è sufficiente inviare una mail di risposta al messaggio con oggetto "cancellatemi". Allegato 5 Volantino illustrativo del sito web www.tecnologiepulite.it ERVET - Emilia Romagna Valorizzazione Economica Territorio, agenzia di sviluppo regionale, con il sito web www.tecnologiepulite.it è attiva nella diffusione di tecniche di produzione pulite nel territorio regionale. Tecnologie e prassi operative attente all’impatto sull’ambiente rappresentano uno strumento fondamentale, oltre che per il miglioramento delle produzioni e per dare risposta a problematiche ambientali territoriali, per l’attuazione di politiche integrate di prodotto, il mercato di prodotti verdi e la qualificazione ambientale di aree industriali. Con il temine “tecnologie pulite” si comprendono tutti gli impianti, i macchinari, i prodotti e le prassi gestionali che consentono di ridurre gli impatti ambientali causati dai processi produttivi e, più in generale, dalle attività dell’uomo. Le soluzioni di carattere preventivo, ovvero le opzioni “più pulite”, oltre a garantire un impatto ambientale complessivamente più contenuto, implicano svariati vantaggi per chi le applica (in termini economici, gestionali e di immagine). Il sito www.tecnologiepulite.it mette a disposizione di amministratori, enti di controllo, aziende e altri interessati informazioni (derivanti da istituzioni ed enti autorevoli impegnati nel campo delle tecnologie pulite e delle migliori pratiche) sulle soluzioni industriali innovative che consentono un approccio di prevenzione e controllo integrato dell’inquinamento. Attraverso il sito si promuove anche la creazione di un network per diffondere capillarmente le informazioni e stimolare il confronto tra tutti i soggetti coinvolti sul tema delle produzioni a basso impatto ambientale. Il sito presenta approfondimenti tecnici, dedicati a agevolare l’individuazione e l’adozione delle tecnologie pulite applicabili alle diverse situazioni, relativi a: • impatti dei sistemi produttivi e criticità del territorio; • processi produttivi e aspetti ambientali peculiari; • soluzioni a basso impatto ambientale per i vari settori produttivi di rilievo; • tecnologie e tecniche realizzabili in aree produttive; • criteri Ecolabel e soluzioni tecnologiche idonee a soddisfarne i requisiti; • casi applicativi; • vetrina dei fornitori di tecnologie pulite. una comunità per le tecnologie pulite link utili tecnologie pulite e normativa ambientale area download scelta delle migliori tecniche news Per richiedere maggiori informazioni e per inviare suggerimenti o richieste puoi scriverci all’indirizzo [email protected] Allegato 6 Presentazione del sito web www.tecnologiepulite.it TECNOLOGIE PULITE Tecniche per lo sviluppo sostenibile Un sito web per le Tecnologie Pulite www.tecnologiepulite.it Guido Croce ERVET SpA Emilia-Romagna Valorizzazione Economica del Territorio Scopo del sito web • Fornire informazioni inerenti le tecnologie pulite e le prassi gestionali attente all’impatto sull’ambiente. • Identificare gli strumenti per il miglioramento delle produzioni e per dare risposta a problematiche ambientali territoriali, per l’attuazione di politiche integrate di prodotto, il mercato di prodotti verdi e la qualificazione ambientale di aree industriali. 1 A chi è indirizzato il sito web? • Imprese dei settori industriali presenti nel territorio emiliano-romagnolo: – – – – – – • • • • Allevamenti Agroalimentare Metalmeccanico Produzione di carta e cartone Tessile Calzaturiero Enti di controllo e ricerca Università Associazioni di categoria Cittadini 2 Sezioni del sito web • Tecnologie per i settori produttivi – Descrizione processi industriali – Descrizione impatti ambientali – Descrizione tecnologie pulite applicabili • Vetrina fornitori – Descrizione prodotti forniti • Casi studio • Pubblicazioni CT (Area Download) Tecnologie per settori produttivi 3 4 Vetrina Fornitori 5 6 Casi Studio 7 Pubblicazioni 8