INDIA, IL TRIANGOLO D`ORO L`amore non è nato in India, ma è qui
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INDIA, IL TRIANGOLO D`ORO L`amore non è nato in India, ma è qui
INDIA, IL TRIANGOLO D’ORO L’amore non è nato in India, ma è qui che ha raggiunto la perfezione QUOTA DI PARTECIPAZIONE PER PERSONA 26 giugno, 12 luglio e 4 settembre 2014 Prezzo base, minimo 2 passeggeri: Euro 940,00 Prezzo base, da 10 a 19 passeggeri: Euro 855,00 Prezzo base, da 20 passeggeri: Euro 815,00 Supplemento singola: Euro 295,00 Itinerario di viaggio: 1° giorno, Italia – Zurigo - Delhi Partenza dall’Italia con volo di linea Swiss Air per Delhi, scalo a Zurigo. Pasti e pernottamento a bordo. 2° giorno, Delhi Arrivo incontro con il nostro corrispondente. Trasferimento all’Hotel Crowne Plaza (5 stelle). Camere subito a disposizione. Riposo. Stato di Delhi, circa 14.000.000 abitanti, m 221 s.l.mare. Capitale federale dell’India dal 1911 (prima la capitale imperiale inglese era Calcutta) è una città enorme i cui sobborghi, con milioni di abitanti, straripano negli stati di Haryana e Uttar Pradesh. L’allargamento è selvaggio, ben diversamente dalla Delhi del passato: si contano infatti 8 Delhi storiche, tutte una accanto all’altra, e non sovrimposte, da quella Rajput del 10° secolo alla New Delhi di Sir Edwin Lutjens del 20° secolo. Gli antichi monumenti di Delhi sorgono in tutti i quartieri: nella Delhi di Shah Jahan chiamata Old Delhi, ci sono la Moschea del Venerdì e il Forte Rosso degli imperatori Moghul; nella New Delhi di Lutjens l’Osservatorio Jantar Mantar, il Vecchio Forte Purana Qila e il Dargarh di Nizamuddin Aulya, ove i Sufi cantano al tramonto, le tombe dei Re Lodi, il mausoleo di Safdarjang e quello dell’Imperatore Humayun. Più a sud ci sono le Delhi più antiche, con il Qutb Minar, il poco visitato complesso dell’Hauz Khas e la fortezza trecentesca di Tuglaqabad. Gli immensi sobborghi si chiamano Gurgaon, South Delhi, Noida, Ghaziabad e sono pieni di grattacieli disseminati, costruiti senza piano regolatore né infrastruttura. Per anni e anni l’aeroporto Indira Gandhi è stato simbolo di confusione e inefficienza: ora c’è un nuovo enorme aeroporto che funziona abbastanza bene. Per tutte queste regioni Delhi, a prescindere dall’inquinamento, dal traffico e dal disordine, è una città affascinante. Al mattino, visita del Mausoleo di Humayun. La Tomba di Humayun è un complesso di edifici inerenti la sepoltura dell'Imperatore moghul Humayun, commissionato dalla moglie dello stesso, Hamida Banu Begum nel 1562 d.C. e progettato dall'architetto persiano Mirak Mirza Ghiyath. Si tratta della prima tomba-giardino nel Subcontinente indiano, e si nel quartiere di Nizamuddin East, vicina alla cittadella Dina-panah (nota anche come Purana Qila) fondata da Humayun nel 1533. Si tratta anche della prima struttura in arenaria rossa di simili dimensioni. Il complesso è stato dichiarato Patrimonio dell'umanità UNESCO nel 1993, e da questa data è oggetto di importanti lavori di restauro, tuttora in corso. Pranzo in hotel. Pomeriggio visita del Qutb Minar. il più alto minareto in mattoni del mondo ed è situato nella città di Delhi. L'edificio è alto 72,5 metri, il diametro è di 14,3 metri alla base, mentre misura 2,75 metri alla sommità. È composto da cinque piani che si affacciano in altrettante balconate. Esso è il più famoso dei monumenti che compongono il Complesso di Qutb, che nel 1993 è stato inserito nell'elenco dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO. La costruzione del minareto è stata commissionata, alla fine del XII secolo, dall'imperatore afghano Qutb-u-din Aibak, dalla quale prende il nome. La costruzione venne interrotta al primo piano dopo la morte dell'imperatore. I successivi tre piani vennero continuati dal suo successore Iltutmish chiamato comunemente Altamash. Venne ultimata nel 1230. Nel 1326 Il Qutb Minar venne colpito da un fulmine. Muhammad-bin-Tughluq effettuò delle riparazioni per i danni causati. A seguito di un altro fulmine, nel 1368, il minareto venne nuovamente danneggiato. In seguito l'ultimo piano venne sostituito con gli attuali due piani da Firuz Shah Tughluq. Nel 1503, dopo un ulteriore danneggiamento da parte di un fulmine, i due piani superiori sono stati riparati ed ampliati da Sikandar Lodi. A causa di un terremoto, all'inizio del XIX secolo, la cupola che sovrastava la struttura cadde e venne sostituita da una nello stile del tardo Moghul. La differenza di stile era così forte che nel 1848 venne rimossa ed ora giace a sud-est del minareto stesso. Cena in hotel. 3° giorno, Delhi - Jaipur Prima colazione. Sistemazione all’hotel Ramada Plaza. Partenza per Jaipur, la città rosa capitale del Rajasthan. Jaipur è stata fondata da Sawai Jai Singh II Kachwaha, sovrano rajput di clan solare nel 1723. Trovava la vecchia capitale, Amber, angusta, chiusa tra i colli che ne impedivano la crescita. Con l’aiuto di un brillante matematico bengalese, Vidhyadhar Bhattachariya pianifico’ la prima città indiana costruita con un progetto. E’ a forma di quadrato, divisa in nove quartieri, due centrali per palazzi ed edifici amministrativi, e sette per bazar e abitazioni civili. In seguito venne costruito un decimo quartiere che oggi si chiama “dei proprietari di elefanti”. Il colore rosso-ruggine degli intonaci data solo dal 1883, con la visita del Principe di Galles. Pranzo in hotel. Nel pomeriggio, visita del City Palace, che include il Municipio, il bellissimo Palazzo dei Venti, la reggia Chandra Mahal, l’Osservatorio Jantar Mantar, la Torre Ishwari Lat, la sala delle udienze private a quella delle udienze pubbliche, oggi adibita a museo. Intorno al Palazzo di Città sono i bazar, che pullulano di negozi di orefici, perché Jaipur è sede di 20000 tagliatori di pietre preziose colorate, e di moltissimi artigiani dello smalto su metallo. Passeggiata nel bazar dei gioiellieri. Cena in hotel. 4° giorno, Jaipur Prima colazione. Al mattino, visita del Forte di Amber con salita a dorso d’elefante. La Fortezza di Amber o Amer si trova ad una decina di chilometri da Jaipur. Fatta costruire da Raja Man Singh è uno dei migliori esempi di architettura Rajput, ed è stata per secoli la dimora della famiglia reggente di Kachhawa prima che la capitale venisse trasferita a Jaipur. La cittadella sorge su una collina dalla cui sommità si controlla tutta la vallata. Il muro esterno e la fortezza sono in pietra arenaria e conferiscono un aspetto austero e grezzo, che contrastano con gli interni eleganti, ricchi di marmo bianco e finemente decorati con bassorilievi, pietre preziose e migliaia di specchi e specchietti incastonati nelle pareti. Visita, poi discesa a piedi e pranzo in ristorante. Pomeriggio libero. Cena in hotel. 5° giorno, Jaipur – Fatehpur Sikri - Agra Prima colazione. Al mattino, partenza per Fatehpur Sikri. La costruzione della città iniziò nel 1571, due anni dopo la nascita dell'erede Jahangir, ed Akbar scelse come sito della sua nuova capitale la collina dove viveva lo sceicco; questi morì molto avanti negli anni poco dopo l'inizio dei lavori. Akbar volle quindi erigergli una grandiosa tomba nel cortile della nuova grande moschea. La città fu costruita assai velocemente e dal 1573 vi lavorarono anche molti artigiani provenienti dal Gujarat, conquistato da Akbar proprio in quell'anno. Il nome Fatehpur significa proprio città della vittoria. La città era collegata ad Agra, la vecchia capitale, da una ampia strada limitata da una serie ininterrotta di botteghe di artigiani. Nel 1585 Akbar e la corte trasferirono la capitale a Lahore, apparentemente a causa della mancanza d'acqua, ma più probabilmente per essere più vicini all'esercito che era impegnato in campagne militari nel nord dell'India. La città declinò rapidamente e venne abbandonata nel giro di pochi anni. Fatehpur Sikri è il più tipico esempio di città murata moghul, con aree private e pubbliche ben delimitate e porte di accesso imponenti. La architettura è un misto di stile indù ed islamico e riflette la visione politica e filosofica degli imperatori moghul ed il loro stile di governo. Dopo l'abbandono forzato della città, molti dei palazzi e delle moschee furono saccheggiate; l'attuale stato di conservazione, molto buono, si deve ai lavori di consolidamento iniziati dal viceré Lord Curzon. Quello che oggi rimane della capitale di Akbar è l'area del palazzo, costituita da numerosi edifici separati, che si affacciano su una piazza molto ampia, e da una vasta moschea, collegata al palazzo. Al contrario di altri palazzi precedenti, non si trova all'interno di una cittadella. Non sono rimaste tracce delle abitazioni private della gente comune che vi abitava. L'area del palazzo, come in altri successivi palazzi moghul, non è caratterizzata da strade, ma da terrazze con edifici individuali, ognuno con la sua funzione specifica. Visita, poi proseguimento per Jaipur. Pranzo in ristorante. Nel tardo pomeriggio arrivo ad Agra. Le sue origini sono incerte. E’ a km 226 al sud di Delhi ed era capitale del re Sikander Lodi che qui morì nel 1517. Con la conquista Moghul del 1526 divenne una delle città principali dell’impero, capitale di Akbar fino al 1571, quando questi prima si spostò a Fatehpur Sikri (1571) e poi a Lahore (1585). Akbar tornò ad Agra nel 1599 e qui morì nel 1605. Shah Jahan abbellì la città con grandi monumenti. Nel 1761 i Jat saccheggiarono Agra. Gli Inglesi la conquistarono nel 1803. Sistemazione all’hotel Trident. Cena in hotel. 6° giorno, Agra Prima colazione. Al mattino, visita del Taj Mahal, una delle meraviglie del mondo. A seconda delle ore del giorno il marmo di Makrana con il quale è costruito prende tinte diverse. Il mausoleo è stato costruito dall’architetto di Shiraz Isa Khan e dal suo allievo Ustad Ahmed, e 20000 operai lavorarono dal 1632 al 1648 per completarlo. Venne concepito da Shah Jahan come monumento alla sua sposa favorita, Arjumand Banu, che sposò nel 1612 e gli dette 14 figli, prima di morire di parto nel 1629. Il monumento è alto come una casa di 20 piani, e si trova su di un plinto alto m 6,70, largo m 95. A ogni angolo del mausoleo è un minareto di marmo alto 41 metri. La tomba è a base quadrata, con lati di m 56, e una cupola alta 57. Ai due lati del Taj sono due eleganti moschee di arenaria rossa. Sulla sponda opposta del Jamuna si erge la tomba di Itimad-ud-Daulah (1622-1628), padre dell’imperatrice Nur Jahan. La costruzione ha agli angoli quattro minareti ottagonali e una decorazione ricca in “pietra dura”. Poi visita del Forte di Agra. Il Forte domina il centro della città. Eretto da Akbar tra il 1569 e il 1573, è sulla riva destra del fiume sacro Jamuna. Il forte ha 4 porte, mura altissime. All’interno del Forte sono bellissimi edifici, come la Moti Masjid, la sala delle Udienze Pubbliche, la Nagina Masjid, il Mina Bazar, la Sala delle Udienze private, il Bagno Reale, la Sala degli Specchi, i Padiglioni Dorati, il Palazzo di Jahangir, il padiglione Sabingarh. Pranzo in ristorante. Pomeriggio libero. Cena in hotel. 7° giorno, Agra - Delhi Prima colazione. Al mattino, partenza per Delhi. Pranzo in ristorante. Pomeriggio, visita della Moschea Jami Masjid, la più grande moschea dell'India, il cui nome significa moschea del venerdì. Si trova nella parte vecchia di Delhi, è un edificio imponente, iniziato a costruire nel 1644 e terminato 14 anni dopo. L’imperatore Shah Jahan ordinò la costruzione di questo monumento. Per accedere alla Jami Masjid vi sono tre grandi porte, la maggiore delle quali era riservata esclusivamente all'Imperatore. Spiccano inoltre le quattro torri e i due minareti, di 40 metri d'altezza, che offrono una vista panoramica sulla città. Il cortile principale della moschea misura 408 metri quadrati e il suo pavimento è realizzato in pietra rossa. Al centro troviamo un grande vasca di marmo dove i fedeli si lavano le mani prima di pregare. Poi visita del Forte Rosso noto anche come Lal Qil'ah, patrimonio dell'umanità UNESCO. Il Forte e la città di Shahjahanabad vennero costruiti anch’essi dall'imperatore Shah Jahan nel 1639. La pianta e l'estetica del Forte rappresentano lo zenith della creatività Mogol che prevalse durante il regno di Shahjahan. Vennero aggiunte in seguito molte parti. Le più importanti fasi di sviluppo avvennero durante il regno di Aurangzeb e dei successivi. Il forte si trova lungo il fiume Yamuna che scorre nei fossati che circondano le mura. La costruzione del Forte Rosso iniziò nel 1638 e venne completata nel 1648. Il muro è lungo 2,5 km, ed ha un'altezza variabile tra i 16 metri sul lato del fiume ai 33 metri dalla parte della città. Le misurazioni mostrarono che il progetto venne steso usando una griglia quadrata di 82 metri. Il Forte Rosso venne concepito come un blocco unico, e le successive modifiche non hanno cambiato lo schema in modo deciso. Nel XVIII secolo i saccheggiatori danneggiarono alcune sezioni del palazzo. Dopo i moti indiani del 1857, quando il Forte venne usato come quartier generale, il British Army occupò e distrusse i quattro quinti dei padiglioni e dei giardini. Il Forte Rosso mostra l'alto livello raggiunto dall'arte di quel periodo. Le opere all'interno del Forte sono una sintesi di arte Persiana, Europea e Indiana che portò allo sviluppo dello stile Shahjahani particolarmente ricco per forme, espressioni e colori. Il Forte è uno dei complessi importanti dell'India e racchiude una grande fetta di storia indiana e della sua arte. È un simbolo di potere e di brillantezza architetturale. Anche prima di essere dichiarato sito di importanza nazionale, nel 1913, vennero svolti lavori per la conservazione del sito. Camere a disposizione fino al trasferimento in aeroporto. Dopo cena, trasferimento in aeroporto e check-in al banco partenze Swiss. 8° giorno, Delhi – Zurigo - Italia Volo di rientro in Italia con Swiss Air via Zurigo. Altre spese: Tasse aeroportuali: Euro 275,00 soggette a riconferma Visto per l’India: Euro 90,00 Pacchetto assicurativo: Euro 35,00 fino a Euro 1.000; Euro 70,00 fino a Euro 2.000 (comprende medico bagaglio e annullamento, massimale medico Euro 15.000) Mance: Euro 35,00 La quota comprende: volo a/r Swiss o altra compagnia, pernottamenti in hotel 4/5 stelle come da programma o similari, la pensione completa. Ingressi ai monumenti e visite come da programma. Trasporto in auto o minibus in base al numero di passeggeri. Guide locali parlanti italiano, accompagnatore locale parlante italiano dall’arrivo a Delhi alla ripartenza da Delhi per minimo 6 passeggeri. Kit da viaggio, guida dell’India. La quota non comprende: mance, visto, pacchetto assicurativo, tasse aeroportuali, bevande, extra. Cambio utilizzato: Euro 1,00 = INR 70 Informazioni utili: Lingue : Sedici lingue, compreso l'Hindi e L'Inglese (uff.) Religioni : 81,3% induista, 12% musulmana, 2,3% cristiana, 1,9% sikh, 2,5% buddhista, jain, parsi Moneta : Rupia Indiana (INR) Fuso orario : GMT+5:30: +4:30'h (rispetto all'ora solare italiana); +3:30'h (rispetto all'ora legale italiana) Documenti validi : Passaporto necessario, con validità residua di almeno 6 mesi. È possibile guidare con la patente internazionale. Visto : Obbligatorio, può essere unicamente rilasciato dagli uffici diplomatico/consolari del Paese presenti in Italia. Le autorità indiane non rilasciano visti all’arrivo in aeroporto. Particolari divieti : Somme superiori all’equivalente di 5.000 dollari USA in contanti e 10.000 dollari USA in travellers cheques sono da dichiarare alle autorità doganali all’arrivo in aeroporto, mentre per l’esportazione di oggetti di grande valore o in grandi quantità è necessario acquisire un’autorizzazione della dogana prima dell’uscita dal Paese. Non è consentito esportare oggetti antichi di più di 100 anni e prodotti derivanti da animali protetti (avorio, pelle di serpente o di altri animali selvatici) inclusi i prodotti tessili (come lo shatush) derivanti da animali protetti. Per recarsi negli Stati di Mizoram, Manipur, Nagaland, Sikkim e Arunachal Pradesh è necessario richiedere un permesso speciale all'Under Secretary del Ministry for Human Resources. Pene molto severe per chi fa uso di droghe. Carte di credito : Accettate le principali carte (soprattutto VISA) nei grandi centri. Prelievo presso gli sportelli bancomat disponibile. Clima : Nella stagione caldo-secca (febbraio-aprile), nelle pianure si hanno temperature fino ai 45°C. Da maggio sono presenti le forti piogge monsoniche. Nelle zone collinari, ai piedi dell’Himalaya e nel Deccan, le temperature sono più basse, mentre sulle alte vette del nord a giugno inizia la fase del disgelo ed è possibile avventurarsi col trekking. Da maggio a ottobre, prima nel sud, poi al nord, si ha la stagione piovosa dei monsoni con conseguente aumento del tasso di umidità e temperature medie di 30°C. Piove tutti i giorni e il rischio di frane e inondazioni è rilevante. Da ottobre a febbraio si ha una stagione fresca con minime di 7°-15° C e massime di 20°-30° C; verso dicembre e gennaio a nord le temperature si abbassano, sulle montagne nevica, nel sud temperature tiepide: a New Delhi le temperature oscillano tra 6° e 2°C. Telecomunicazioni : Prefissi: dall' ltalia 0091; per l'Italia 0039 Copertura mobile, voce e dati: Aircel Cellular Ltd. GSM 900 CellOne A&N GSM 900 AirTel GSM 900/1800 BPL Mobile GSM 900 Aircel GSM 900/1800 Hutch GSM 900/1800 IDEA Cellular Limited GSM 900/1800 IdeaEscotel GSM 900 Mahanagar Telephone Nigam Ltd GSM 900 Reliance Telecom Private Ltd GSM 900 Spice Telecom GSM 900 Mobilink GSM 900/1800 Ufone GSM 900 Paktel GSM 900 Telenor Pakistan Pvt Ltd. GSM 900/1800 Warid Telecom PVT Ltd GSM 900/1800 I cellulari italiani sono attivi soltanto nelle principali città. È consigliabile acquistare una scheda locale. Elettricità : 230V 50Hz. Spine di tipo C (europea a 2 poli) e D (indiana a 3 poli). In qualche zona è utilizzata la corrente continua. Salute : Vaccinazioni obbligatorie: nessuna. Certificato per la Febbre Gialla per i viaggiatori provenienti dall’Africa, dall’America Latina e dalla Papuasia e Nuova Guinea. Raccomandazioni: non assumere acqua corrente e non bere latte e bevande di produzione locale (se non bollite), evitare di aggiungere il ghiaccio, i gelati possono rappresentare un rischio; scegliere gli alimenti con la massima attenzione; portare con sé farmaci di uso quotidiano. Evitare di consumare cibi crudi, in particolar modo la carne; sbucciare la frutta. Eventuale profilassi antimalarica e antimeningococcica solo se si sosta per lunghi periodi e durante la stagione monsonica. Cosa mettere in valigia : Capi comodi, meglio se in fibre naturali, scarpe comode e sandali, capi pesanti per la sera e per le stagioni più fredde; costume da bagno, eventuale sacco a pelo, occhiali da sole, cappello, creme solari, prodotti contro le zanzare ed eventuale zanzariera, collirio, k-way, torcia elettrica, borraccia, coltellino multiuso, farmaci di uso personale. Le donne indiane non mostrano mai le gambe e le spalle quindi è meglio evitare pantaloncini corti, minigonne e canottiere.
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