Scarica il materiale - SDA Bocconi School of Management
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0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.41 Pagina 39 Il mercato del private equity e degli LBO a cura di valter conca economia & management 2 - 2014 rubrica Il private equity si finanzia con i mini bond π Il trend di mercato Valter Conca [email protected] d’Investimento che ha effettuato solo cinque interventi contro i precedenti 14. Si mantiene vivace il mercato dei Secondary Buy-Out, in leggera crescita rispetto al 2012 con 14 operazioni in società prevalentemente di medie/grandi dimensioni (fatturato medio di 303 milioni di euro). Diminuiscono invece le operazioni di Expansion (27% contro il 32% del 2012) in parte dovute al precitato rallentamento del Fondo Italiano d’Investimento. Ben il 90% del mercato (62 acquisizioni su 69) ha riguardato le PMI con fatturato inferiore a 200 milioni di euro, distribui- le operazioni di secondary buy-out nel 2013 Società acquisita Quota Cedenti Investitori Ansaldo Energia 84,55% First Reserve Corporation Fondo Strategico Italiano Charme Investments Amadeus Capital Partners Limited e Capital Dynamics Assietta Private Equity e IMI Fondi Chiusi Wise Synergo Star Capital Bain Capital e Clessidra CVC Capital Partners Edmond de Rothschild Investment Partners Palladio Finanziaria Ardian Progressio Bridgepoint Orlando Italy Management 25% Alcedo Neip III 100% Permira Emerisque Brands UK Limited Xenon Private Equity Neip III Bellco Biolchim CastFutura Cerved Group F.I.L.A. Fabbrica Italiana Lapis e Affini Idroma La Gardenia Beauty Lafert MCS Italia Nuova Giungas 20% 100% 73,40% 100% 13,75% 88% 100% 25% Plastiape 53,9% Aksia Group PM & Partners Rhiag 100% Alpha Apax Partners Rollon 100% Ardian e Consilium Chequers Capital, Iniziativa Gestione Investimenti, Consilium © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI tabella 1 Il mercato del private equity nel 2013 segna il passo. Il numero di operazioni effettuate cala del 19% passando da 85 nel 2012 a solo 69 nuove acquisizioni nel 2013. Anche le operazioni di add-on (acquisizioni successive della c.d. platform) si dimezzano scendendo da 33 a sole 18 nel 2013. Le prime stime, tuttavia, indicano un sensibile incremento nelle dimensioni delle società acquisite con un fatturato medio di circa 108 milioni di euro (87 milioni nel 2012). Rispetto all’anno precedente si nota il forte rallentamento del Fondo Italiano 39 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.41 Pagina 40 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 rubrica te prevalentemente nei settori del consumer goods e dell’investment goods e componentistica. Il trend di mercato va letto tuttavia a “onda lunga”: bisogna infatti considerare che vi sono molte operazioni attualmente in corso che si potrebbero chiudere nel breve periodo. Continua, invece, lo scarso peso dei deal di maggiore dimensione, con ben tre operazioni su sette concentrate nel settore energetico: ad Ansaldo Energia acquisita dal Fondo Strategico Italiano, al Gruppo Lampogas acquisito da 4D Global Energy Advisor e a SECI Energia acquisita da Glennmont Partners, si affiancano le acquisizioni di Cerved Group da parte di CVC Capital Partners, di F.I.L.A. (oggetti di cancelleria) acquisita da Palladio, Forgital acquisita dal Fondo Italiano d’Investimento e il deal che coinvolge Rhiag, acquisita da APAX Partners. Il massimo valore registrato ha riguardato l’investimento di CVC Capital Partners in Cerved Group con 1130 milioni di euro e un multiplo sull’EBITDA pari a 8,3x. Interessante è anche l’operazione F.I.L.A., che punta su una strategia di acquisizioni successive per raggiungere una quota di fatturato ideale per una quotazione da conclu- © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI tabella 2 40 dere nel prossimo biennio. Nel capitale di F.I.L.A. erano presenti nel 2010 Edmond de Rothschild Investment Partners e Intesa San Paolo con una quota paritetica del 13,75%; nell’ottobre 2013 la società ha chiuso un’operazione di Replacement sostituendo Rothschild con Palladio Finanziaria, con un investimento complessivo di 30 milioni di euro, corrispondente a un multiplo sul fatturato di 1,2x e ad un multiplo sull’EBITDA pari a 7-8x. La società chiude il 2012 con un turnover di 215 milioni di euro, un Enterprise Value di 250 milioni e una PFN di 31,8 milioni. Un segnale di particolare importanza concerne il maggior dinamismo delle way-out che hanno registrato un forte incremento (+48% rispetto al 2012). La maggior parte delle uscite riguardano Secondary Buy Out (14 acquisizioni); alle due IPO Moleskine e Moncler si affiancano poi tre riacquisizioni da parte dei vecchi soci (Ariston Thermo, Special Flanges e Alberto Aspesi). Le rimanenti 21 cessioni sono infine classiche operazioni di trade sale acquisite da investitori industriali. Tra i fondi particolarmente attivi si annoverano Progressio (cessione di Chromavis e Rondine), Mandarin Capital Partners (cessione di Industria le emissioni completate dalle società venture backed Nome Motivo emissione Valore Interesse Durata Primi sui Motori Quotazione Ristrutturazione finanziaria € 2,5 mln 9% 3 Extramot Pro 08/08/2013 Zobele Rifinanziamento linee di credito per il precedente buyout € 180 mln 7,88% 5 Negoziazione OTC Marcolin Finanziamento acquisizione di Viva International e rimborso debiti pregressi € 200 mln 8,50% 6 Extramot Pro 14/11/2013 IVS Group Rifinanziamento linee di credito € 200 mln 7,13% 7 Extramot Pro 04/04/2013 Gamenet Rimborso debito corrente € 200 mln 7,25% 5 Extramot Pro 01/08/2013 Sisal Rifinanziamento linee di credito per precedente buyout € 275 mln 7,25% 4 Extramot Pro 15/05/2013 Guala Closures Rifinanziamento linee di credito per delisting 2008 € 275 mln Euribor 3 mesi + 5,375% 6 Borsa del Lussemburgo Teamsystem Rimborso debito generato dal secondary buyout del 2010 € 300 mln 7,38% 7 Extramot Pro 03/05/2013 Rhiag Group Finanziamento acquisizione di Rhiag-Inter Auto Parts Italia € 200 mln € 215 mln Euribor 3 mesi + 5,5% 7,25% 6 7 Extramot Pro 15/11/2013 Manutencoop Rimborso linee di credito in scadenza € 425 mln 8,25% 5 Extramot Pro 02/08/2013 Cerved Rimborso prestiti bancari, pagamento tasse di emissione e acquisto, pagamento di parte del dovuto a Bain Capital € 250 mln € 300 mln € 230 mln Euribor 3 mesi + 5,37% 6,375% 8% 6 7 8 Extramot Pro 25/03/2013 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.41 Pagina 41 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 π Il finanziamento del private equity mediante mini bond Una novità dell’anno è sicuramente la presenza dei mini bond sul mercato delle società venture backed. La neces- π Anatomia di un deal: Caffita System, il business delle capsule per macchine da caffè Lida Trasciatti [email protected] Inquadramento strategico Caffita System è un’azienda italiana leader nella produzione e commercializzazione di un sistema proprietario di capsule e macchine per l’erogazione di caffè. La società opera all’interno del segmento di mercato del “caffè porzionato” ovvero utilizza una combinazione sofisticata di macchine ad alta tecnologia con un sistema di porzionamento del caffè in capsule. L’azienda è stata fondata nel 2004 da un gruppo di imprenditori e manager con vasta esperienza nel settore: Sergio Zappella, Giovanni Zaccanti, Mario Muttoni, Andrea Clementini e Roberto degli Esposti, che dopo essere stati attivi per più di due decadi a sviluppare il business delle macchine da caffè, hanno intuito la necessità sentita dai clienti di possedere un apparecchio in grado di garantire: Ω velocità e facilità nella preparazione del caffè e nella pulizia rispetto alla tradizionale moka; Ω una corretta macinatura e grammatura, senza sprechi e variabile a seconda dei sistemi; Ω un prodotto di qualità costante nel tempo: il consumatore di caffè è tendenzialmente un consumatore fedele ai propri gusti. sità di finanziare nuovi progetti di crescita, unitamente alla indisponibilità del normale credito bancario, ha spinto alcune società partecipate da fondi di private equity a utilizzare le possibilità offerte dal Decreto Sviluppo (c.d. decreto mini bond). In realtà, date le dimensioni, è bene considerare che ad eccezione dell’emissione di Primi sui Motori, le altre operazioni non rientrerebbero nella sfera propria dei mini bond (tabella 2). Le emissioni di mini bond, date le dimensioni interessanti, potrebbero essere finalizzate dalle società partecipate dai private equity a finanziare progetti di crescita esterna (operazioni di add-on) che, pur allungando l’holding period, aumenterebbero la possibilità di raggiungere una dimensione più appetibile e di conseguenza facilitare una proficua way-out. π Il Caffitaly System è un sistema combinato di macchine e capsule i cui componenti sono coperti da brevetti internazionali. La particolare struttura della capsula permette il confezionamento di qualsiasi tipo di caffè: dall’espresso italiano al caffè lungo americano. Il caffè viene macinato e racchiuso tra due filtri protetti ermeticamente dall’innovativa struttura della capsula. Le macchine da caffè permettono di realizzare caffè porzionato, ma sono anche progettate per consentire la perfetta erogazione di differenti bevande: orzo, tè, camomilla, bevanda al cioccolato, bevanda bianca e tisana. Il Caffitaly System è un sistema “semiaperto” che, a differenza dei “sistemi chiusi”, con un rapporto esclusivo e integrato fra produttore della macchina e produttore del caffè (Nespresso), è stato realizzato per dare la possibilità ai partner (torrefattori, distributori) di inserirsi in qualunque fase del ciclo produttivo, dalla sele- tabella 1 © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Macchine Italiane – IMA –, Gasket International e CIFA) e Synergo (cessione di CastFutura Group, Cobra Automotive Technologies, Cartonplast e Tecnowind). Per quanto riguarda i prezzi, dai primi riscontri si registra un sensibile incremento del multiplo EV/EBITDA, confermato peraltro anche da altre fonti statistiche (Fineurop Soditic); la scarsità di target ideali con struttura e performance compatibili per il private equity e la disponibilità di capitali ancora oggi esuberante rispetto alla domanda tende infatti ad accrescere la competizione sui prezzi. rubrica caffita system dati economici a confronto 2008 2009 2010 2011 2012 Fatturato (€ mln) 9,1 25,2 36,6 68,0 97,5 EBITDA margin 15% 32% 25% 31% 25% Dipendenti 44 65 102 189 227 fonte: bilancio consolidato 2008-2012 41 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.42 Pagina 42 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 rubrica zione del caffè verde al confezionamento in capsula. Dopo una prima fase di start-up durata cinque anni, dal 2009, grazie alla sottoscrizione di importanti accordi commerciali con torrefattori e distributori italiani e internazionali, l’attività di Caffita System si sviluppa con un CAGR del 57% raggiungendo nel 2012 un fatturato di circa 100 milioni di euro e un EBITDA margin del 25%. L’azienda ha due stabilimenti produttivi in Italia e uno in Cina ed esportazioni in oltre sessanta paesi nel mondo. Negli ultimi anni Caffita System è entrata anche nel segmento retail aprendo una decina di punti vendita in Italia. La struttura dell’operazione: obiettivi Nel giugno 2013 Alpha, società di private equity indipendente con circa 1,5 miliardi di euro in gestione, specializzata soprattutto in operazioni del segmento mid-cap in Europa continentale, entra nell’equity di Caffita System con una quota di circa il 63% dell’equity. figura 1 closing è debito, la parte restante è capitale sottoscritto dal Fondo Alpha Private Equity Fund 6. Alpha inoltre, come di consueto in queste operazioni, negozia con i vecchi azionisti una serie di clausole contrattuali e ottiene il controllo della nomina del consiglio di amministrazione. Ulteriori dati vengono riassunti nelle tabelle che seguono. tabella 2 Investitori: Alpha Fondo: Alpha Private Equity Fund 6 Advisor legale: Studio Pedersoli e Associati Advisor contabile e tributario: Deloitte Advisor finanziario: Essentia Advisory Banche finanziatrici: Banca IMI/Intesa Sanpaolo, Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza, GE Capital, MPS Capital Services, UBI Banca struttura dell’operazione tabella 3 Azionisti 100% Criali Investment SA 100% Caffita System SpA attori coinvolti nell’operazione Alpha Manager e azionisti 63% 37% Espresso Cup Investments SA 100% Espresso SpA dettagli dell’operazione Tipologia operazione Management Buy Out Deal value (€ mln) range 180-200 (**) EV/EBITDA range 7-8 % di capitale acquisita circa 63% (*) fonte: (*) alpha (**) il sole 24 ore - milano finanza tabella 4 sintesi dati economico finanziari © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI 100% Caffita System SpA L’operazione si configura come un Management Buy-Out in cui i soci, alla ricerca di un partner intenzionato a seguire il processo di crescita della società con un approccio non puramente finanziario, mantengono il restante 37%. Parte del prezzo pagato da Alpha al momento del 42 Fatturato 2012 (€ mln) 97 EBITDA 2012 (€ mln) 25 EBIT 2012 (€ mln) 17 PFN 2012 (€ mln) 15 PFN/Equity pre-operazione 0,4 PFN/EBITDA 0,6 fonte: bilancio consolidato al 31 dicembre 2012 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.42 Pagina 43 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 Il team di gestione del fondo ha ritenuto che l’investimento in Caffita System fosse di particolare interesse per una serie di motivazioni. vendite globali retail channel fatturato caffita system 2007-12 9.000 120.000 8.000 100.000 7.000 80.000 6.000 5.000 60.000 4.000 40.000 3.000 2.000 20.000 1.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 0 FATTURATO CAFFITA SYSTEM (EURO/000) US $ MLN, VALORE VENDITE REATIL figura 2 Mercato Globale Retail (US $ mln) Fatturato Caffita System (Euro/000) fonte: euromonitor international e bilanci societari porzionato rappresenteranno un quarto delle vendite globali di caffè (Euromonitor International). Trattasi di un settore concentrato geograficamente nel Nord America e in Europa Occidentale (che insieme rappresentano più del 90% del mercato), essendo queste aree geografiche ad alto reddito e con un elevato consumo pro capite di caffè. Si prevede, infine, che una grande spinta nei prossimi anni possa arrivare dai mercati emergenti, come il Sudest Asiatico, l’Europa Orientale, l’America Latina e il Medio Oriente, dove le vendite di caffè porzionato si assestano ancora su percentuali al di sotto del 2% rispetto al consumo globale di caffè. Ω Una forte internazionalizzazione. In questo contesto Caffita System è stata in grado di cogliere le opportunità fornite dal mercato, con una forte esposizione internazionale (l’86% del turnover viene conseguito all’estero). Il mercato principale (secondo gli ultimi dati ufficiali disponibili relativi al bilancio 2012) è la Germania (30 milioni di euro di fatturato), seguita dall’Australia (23 milioni), dall’Italia (13 milioni) e dal Portogallo (9 milioni) (figura 3). La società, poi, ha una presenza consolidata anche in Svizzera, Svezia, Spagna, Austria, Stati Uniti e Israele. Ω Settore in forte crescita. Il settore del figura 3 fatturato caffita system per area geografica caffè porzionato, con un giro d’affari 2009-2012 euro/mln mondiale di 8 miliardi di dollari (figu35 ra 2), è cresciuto nel periodo 200730 2012 a un tasso medio annuo superio25 re al 26%, cinque volte oltre la cresci20 ta media annuale del mercato del 15 caffè. Un’incredibile evoluzione da at10 tribuirsi sia alla novità delle cialde/ 5 capsule, che solo recentemente sono 0 ampiamente disponibili al pubblico, Italia Portogallo Svizzera Svezia Germania Australia Resto del mondo sia alla strategia di differenziazione 2012 2012 2012 2012 del prodotto, rivolto a un consumatore disposto a pagare un premium fonte: dati di bilancio price a fronte dell’elevata qualità del mix combinato di prodotto, servizio e innovazione. Anche se il tasso di crescita del caffè por- Ω Presenza di un management di qualità. I risultati del zionato inizierà ad assottigliarsi a mano a mano che il Gruppo Caffita System dipendono in modo significamercato entrerà in una fase di maturazione, si prevetivo anche dalla qualità del management che ricopre de comunque che entro il 2017 le vendite retail di caffè posizioni fondamentali nella struttura della società e 43 © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI Il valore strategico dell’operazione e prospettive future rubrica 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.42 Pagina 44 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 rubrica nell’organizzazione dell’attività. L’esperienza di soggetti quali Zappella, Zaccanti, Muttoni, Clementini, Roberto degli Esposti e altri soci e manager di lunga militanza nel settore delle macchine da caffè, che risale ai tempi della Saeco, è unica e preziosa. Questi manager con conoscenze tecnologiche, di mercato e finanziarie del settore a 360 gradi e che da più di vent’anni collaborano insieme per il raggiungimento di obiettivi imprenditoriali comuni, rappresentano infatti un asset su cui il fondo Alpha ha deciso di puntare per sviluppare la strategia di crescita ed evoluzione dell’azienda. L’ingresso in scena del fondo Alpha avrà quale principale obiettivo la crescita organica di Caffita System, che punta a incrementare la propria quota di mercato rispetto ai big del settore e a sviluppare la presenza internazionale negli Stati Uniti, in Australia e nei paesi emergenti attraverso significativi investimenti sia nell’area commerciale sia in quella produttiva. π box IL PARERE DELL’ESPERTO A CURA DI RAFFAELLO TORTORA, BUSINESS ENGINEERING NETWORK LA FINANZA AL SERVIZIO DELLA DISTRIBUZIONE DEL GAS HA PRESO AVVIO, SPINTA DAL “DECRETO DEL FARE”, la riorga- © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI nizzazione del settore della distribuzione del gas naturale avviata nel 2000. La riforma prevede di razionalizzare le concessioni, che saranno assegnate in 177 ambiti territoriali (ATEM) in sostituzione delle quasi ottomila concessioni comunali attuali. Con questa riforma, superate le difficoltà di avvio, si dovrebbe conseguire una gestione più efficiente del servizio all’utenza. La riforma sarà attuata con l’espletamento progressivo – in un arco temporale di alcuni anni – di gare a evidenza pubblica per la scelta del nuovo gestore affidatario del servizio. I gestori uscenti dovranno essere indennizzati dal gestore entrante che riscatterà gli impianti e le reti di loro proprietà. Attualmente gli operatori della distribuzione del gas sono 238. I primi dieci operatori (Italgas, Enel, G6, Napoletana Gas, A2A, Hera, Toscana Energia, Gas Natural, Ascopiave ed Estra) controllano quasi il 70% del mercato, così come evidenziato nella tabella 1. Nell’azionariato delle più grandi aziende della distribuzione gas non mancano i fondi d’investimento di Private Equity e infrastrutturali, come F2i, Ardian e Fondo Strategico. È evidente come la riforma sia destinata a mettere in difficoltà gli operatori piccoli e medi, le cui attività saranno in buona parte rilevate dagli operatori più grandi, che possono più facilmente disporre 44 tabella 1 la struttura del mercato del gas Operatori Comuni serviti Popolazione (mln) Quota mercato Primi 10 4.434 41,7 67% Dall’11° al 50° 1.509 15,1 24% Dal 51° al 238° 1.140 5,0 8% delle risorse necessarie per riscattare gli impianti e le reti di ciascun ambito territoriale. Le gare d’ambito saranno gestite da una stazione appaltante (Comune capofila o Amministrazione provinciale) alla quale spetterà il compito di coordinare la raccolta delle informazioni sulle attuali concessioni, di definire gli obiettivi di sviluppo del servizio e il valore di riscatto delle reti e degli impianti, di cui il gestore entrante dovrà farsi carico. La determinazione di un valore equo di riscatto sarà l’elemento più critico del lavoro svolto dalle stazioni appaltanti. 0080.equity_214_0080.equity_214.qxd 14/03/14 10.42 Pagina 45 Il mercato del private equity e degli LBO economia & management 2 - 2014 un impegno ragguardevole per il sistema finanziario, la cui perdurante scarsa liquidità potrebbe comportare difficoltà per l’espletamento delle gare e quindi per l’attuazione della riforma. Alcuni grandi operatori hanno avviato o sono in procinto di avviare collaborazioni stabili con fondi di investimento dedicati alle infrastrutture; ne sono un esempio F2i e Ardian (Enel Rete Gas), Orizzonte SGR e Fondaco SGR (CPL Concordia). Si tratta di uno schema di collaborazione che può attirare l’interesse di player più strutturati e dei fondi. Operatori attratti da un business a basso rischio caratterizzato dalla stabilità dei ricavi e da una redditività garantita da tariffe amministrate e interessati a sfruttare le possibili sinergie operative e potenziare la loro presenza sul mercato attraverso eventuali concentrazioni. L’alternativa per gli operatori che non dovessero disporre di linee di credito sufficienti è la costituzione di alleanze o raggruppamenti temporanei finalizzati alla suddivisione dell’impegno finanziario associato all’acquisizione delle concessioni. L’attuazione della riforma andrà incontro a ostacoli di natura tecnica e amministrativa che dovranno essere superati con l’impegno e il buon senso di tutti i soggetti impegnati nell’espletamento delle gare. Si tratta, in ogni caso, di un’occasione per ristrutturare, razionalizzare e sviluppare il servizio di distribuzione del gas naturale, che rappresenta un tassello importante dell’economia del paese. I bandi per le prime gare d’ambito dovrebbero essere pubblicati nel corso del 2014. π © RCS Libri SpA - TUTTI I DIRITTI SONO RISERVATI I gestori uscenti avranno infatti il problema di ricevere un giusto indennizzo, denominato valore industriale residuo o VIR. D’altro canto, per i gestori entranti si porrà il problema dell’equilibrio finanziario della gestione alla luce delle tariffe applicabili, che sono basate sul valore RAB (Regulatory Asset Base). RAB è il valore del capitale investito netto riconosciuto dall’Autorità ai fini tariffari ed è determinato allo scadere di ogni quadriennio di regolazione in base al metodo del costo storico rivalutato. Il valore RAB potrebbe non coincidere con il valore di riscatto legittimo per il gestore uscente. Sia i gestori entranti sia i gestori uscenti sono soggetti portatori di un legittimo interesse che, in caso di situazioni di squilibrio, potrebbe dovere essere tutelato in sede amministrativa, con conseguenti ritardi nell’attuazione delle procedure. Le gare saranno aggiudicate con il criterio dell’offerta più vantaggiosa per la collettività. Gli enti locali saranno beneficiari di contributi e indennizzi loro spettanti a vario titolo, mentre il gestore entrante dovrà impegnarsi a migliorare ed estendere il servizio così come richiesto dagli enti medesimi. Il valore di indennizzo medio da riconoscere ai gestori uscenti per ciascun ATEM si colloca in una forchetta compresa tra 40 e 150 milioni di euro. Poiché le gare per l’intero complesso dei 177 ATEM saranno espletate in un arco temporale di circa quattro anni, l’impegno complessivo per il sistema finanziario a sostegno dei gestori entranti è stimabile in circa 4 miliardi di euro all’anno. Si tratta di rubrica 45
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