MODULO 1 – LEZIONE 2 – CENNI STORICI
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MODULO 1 – LEZIONE 2 – CENNI STORICI
MODULO 1 – LEZIONE 2 – CENNI STORICI Obiettivi L’obiettivo di questo paragrafo è di tentare di delineare il percorso della Psicologia Moderna, quale si è sviluppato negli ultimi due secoli, senza avere la pretesa di fornire un panorama esaustivo. Sono stati trascurati contributi di per sé rilevanti, ma che potevano risultare, ai nostri fini, ridondanti. È stata fatta la scelta di accennare soltanto a quegli autori e a quelle “scuole” che hanno meglio caratterizzato e accompagnato l’evoluzione della Psicologia. Uno sguardo al passato Nell’opera di illustri filosofi, fino a tutto il 18° secolo, possiamo trovare in Nuce la formulazione di ipotesi e teorie, che verranno fatte proprie dagli psicologi dell’età moderna e contemporanea, ad esempio: - Nel “De Anima” di Aristotele. - Nel “Cogito ergo sum” di Descartes (dualismo tra corpo e anima). - Nel meccanicismo psicologico di Hobbes , ossia nella riduzione dell’uomo a macchina, cioè materia dotata di movimento. - In Spinoza che ipotizza un aspetto di realtà della sostanza posto nell’aspetto di pensabilità o concepibilità. - Nella conoscenza intuitiva, o immediatamente presente, e nella conoscenza discorsiva (che ha bisogno di dimostrazione) di Locke. - In Hume, secondo cui la conoscenza è nell’esperienza. Le percezioni sono unicamente legate alla sensazione e si dividono in due classi: 1 - Impressioni o sensazioni forti. 2 - Idee o percezioni deboli. Nel 1800 nasce la Psicologia Dall’esigenza di trovare una della nuova definizione della natura e dei limiti della conoscenza umana, nasce la Psicologia. Essa ha il compito di descrivere le sensazioni e le idee, come si presentano agli esseri umani coscienti o che provano sensazioni. I dati della psicologia risultarono, perciò, circoscritti ai contenuti della coscienza del singolo. La mente viene considerata un sistema meccanico complesso, che opera in base a principi analoghi a quelli dei sistemi meccanici. Compito dello psicologo • Analisi della mente conscia nei suoi elementi fondamentali (le sensazioni e le idee) • Individuazione delle leggi di associazione in base alle quali le Sensazioni e le Idee si associano • Descrivere le operazioni della mente • Descrivere le modalità di consapevolezza Wilhelm Wundt Presso l’Università di Lipsia (seconda metà del 1800) nasce la Psicologia come scienza 1873 - 74 Wundt pubblica, Lineamenti di psicologia Fisiologica con cui si propone di fare della Psicologia una disciplina autonoma. La Psicologia si svincola dalla Filosofia. La mente elaboratrice di sensazioni e percezioni Messaggi nervosi provenienti dagli organi di senso Cervello elaboratore di sensazioni A Lipsia gli psicologi analizzano come la mente elabora le sensazioni che giungono al cervello dagli organi di senso. Esperienza immediata come oggetto di studio Per Wundt, dunque, oggetto di studio della psicologia era l’esperienza immediata. In altri termini, mentre lo psicologo studia la propria percezione (calore e colore, come sensazione, della fiamma di fronte ad un fenomeno fisico (esempio: sostanza che brucia). Lo scienziato (chimico) può osservare, invece, il colore, come fenomeno fisico, della reazione chimica della sostanza, il calore sviluppato o la composizione degli elementi risultanti dalla combustione. Introspezione Metodo elettivo per esaminare l’esperienza immediata. Osservare i processi psichici in maniera sistematica e diretta: - Sensoriali - Percettivi - Cognitivi - Decisionali che hanno luogo nel momento in cui si esperisce la realtà. Associazionismo atomistico - Osservazione sistematica: - Processi psichici - Scomposizione - Ricomposizione Con l’osservazione sistematica i processi vengono scomposti nelle unità elementari (o atomi), che li compongono, non più scomponibili. Il processo viene poi ricomposto attraverso le associazioni di unità elementari (teoria dell’elementarismo psicologico o dell’associazionismo atomistico). Schema di analisi della reazione di Wundt • Stimolazione • Percezione (presentazione alla coscienza dei dati sensoriali) • Appercezione (identificazione, appropriazione, sintesi) • Volontà (sentimenti e pulsioni portano all’azione) Appercezione • Wundt si serve di questo termine per descrivere il processo tramite il quale alcuni elementi vengono messi a fuoco e resi dominanti nella coscienza in un atto di sintesi creativa. Charles Darwin Sullo sviluppo delle varie teorie psicologiche che hanno applicato i concetti dell’evoluzionismo, viene giocato un ruolo fondamentale, anche se indiretto, dalla pubblicazione, nel 1859, dell’ Origine della specie di Charles Darwin. Ma è con L’espressione delle emozioni negli uomini e negli animali (1872), che conquista il suo posto nella Storia della Psicologia. Dimostra: a) Le reazioni emotive sono contraddistinte da sintomi fisici. b) Reazioni hanno caratteristiche comuni in specie diverse. c) E’ possibile un confronto diretto con la specie umana. E. B. Titchner e lo strutturalismo Inglese, allievo di Wundt, fonda la facoltà di Psicologia della Cornell University Studia in laboratorio (derivazione fisiologica) i processi sensoriali e l’organizzazione percettiva La Psicologia Scientifica deve basarsi unicamente su osservazioni rigorosamente controllate dei dati sulla struttura della mente. Titchner si oppone all’introspezionismo e considera le sensazioni, le immagini e le emozioni e i loro attributi come basi per l’analisi degli stati di coscienza. ostacoli • Molte menti sono inaccessibili all’introspezione. • Non è possibile controllare la correttezza di due differenti analisi sul medesimo individuo o di due differenti introspezionisti. Il Funzionalismo di William James Istruttore di anatomia e fisiologia ad Harvard: organizza un laboratorio (1875/76) e tiene un corso di Psicologia sperimentale (primo insegnamento di Psicologia in una Università). Con Principles of Psychology (1890) determina il passaggio, in America, dalla filosofia mentale alla psicologia empirica. Si contrappone al rigido strutturalismo tedesco e il suo approccio non è condizionato da teorie precostituite. Precursore del Behaviorismo. Il Funzionalismo oggetto della Psicologia è l’organismo vivente in lotta con l’ambiente (a cui si deve adattare). Suo compito è: 1. Studiare le funzioni del pensiero (funzionalismo). 2. Dimostrare le modalità del pensiero nel fronteggiare le sfide esistenziali. C’è una corrispondenza immediata tra gli stati di coscienza (che è un tutto dinamico e continuo) e i processi del cervello. John Dewey D. nel 1897, alla Chicago University, sviluppa gli orientamenti precedenti, in prospettiva funzionalista. Pubblica sulla Psychological Review “il concetto di arco riflesso in psicologia”, in cui si oppone alla scomposizione dell’attività in elementi (atomi), poi da ricomporre. L’attività è continua: consta dello stimolo e della risposta, della sensazione e del movimento. Il contesto può cambiare la percezione dello stimolo. E. L. Thorndike Pubblica nel 1911 “Animal Intelligence” Si oppone all’antropomorfismo dei darwiniani, che attribuiscono agli animali capacità intellettive di livello umano. Propone spiegazioni rigorosamente meccanicistiche dell’adattabilità degli animali. Essi apprendono quelle risposte (legge dell’effetto) che hanno, per loro, carattere di ricompensa (rinforzo) e non quelle che esitano in punizione. Il connessionismo di Thorndike Le ricerche di Thorndike identificarono come base dell’apprendimento l’associazione tra le impressioni sensoriali e gli impulsi all’azione, tale associazione divenne poi nota come legame o connessione e connessionismo fu definita la sua teoria dell’apprendimento. Inoltre, condussero, per la prima volta, a formulare un modello di psicologia basato sullo schema Stimolo - Risposta (S - R). La legge dell’effetto, invece, ha costituito la premessa per la costruzione di una teoria della motivazione, che scaturisce dal modo in cui “impulsi” o “bisogni” fondamentali vengono suscitati e sono soddisfatti. È da considerarsi, forse, il principale precursore del Comportamentismo come venne formulato da Watson.
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