Marina di Pietrasanta. Una villa nel verde. Un incontro conviviale
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Marina di Pietrasanta. Una villa nel verde. Un incontro conviviale
50 Persone People Persone People 51 Al G8 dell’arte Marina di Pietrasanta. Una villa nel verde. Un incontro conviviale che si rinnova ad ogni estate. Galleristi, mercanti e dealers si incontrano per fare il punto sullo stato dell’arte, scambiarsi esperienze, sancire accordi. C’eravamo anche noi. Ecco cosa ci hanno raccontato. Testo di Alessia Lupoli - Foto di Alessandro Moggi particolare, laddove il sistema arte scandisce persino i ritmi di vita». Con una lunga tradizione di famiglia alle spalle Ogni estate si rinnova l’appuntamento. A due Tornabuoni Arte e delegato territoriale dell’As- si è fatto attendere, il connubio arte e turismo ed una personale esperienza maturata nella sua passi dal mare, nella sontuosa Villa dei lecci di sociazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna ha prodotto forti cambiamenti ed in pochi anni galleria di Milano, anche Giulio Tega ha deciso di Marina di Pietrasanta, galleristi, mercanti, dea- e Contemporanea. «Qui c’è la pregiata materia questa città si è aperta, è come sbocciata. Un mettere radici nel centro di Pietrasanta. «Mi piace lers si riuniscono per tracciare un bilancio del- prima che arriva dalle vicine cave di Carrara, percorso che richiama molto il mio modo di la- molto la Versilia. Avendo la fortuna di rappresen- la stagione in corso, per sancire collaborazioni ci sono le maestranze artigiane di lunga e pre- vorare: seleziono alcuni giovani talenti e li se- tare Botero in Italia, ho pensato che fosse inte- ed accordi, per scambiare esperienze e consi- stigiosa tradizione, le fonderie, una comunità guo, li coltivo cercando di valorizzare ogni loro ressante seguirne da vicino il suo lavoro e così mi gli, per concordare nuove strategie di mercato. artistica internazionale, una forte presenza di potenzialità. E’ il gusto di scegliere qualcosa di sono appassionato a questo territorio, scopren- Come in un G8 dell’arte. gallerie e collezionisti. Pietrasanta crea e dif- qualità che si riveli nel tempo». dovi un fecondo tessuto artistico». «Vengo qua Il loro è un mestiere oggi più che mai in bilico tra fonde. E’ naturale che una simile realtà susciti Susanna Orlando è la fondatrice della prima in vacanza», rivela Nicola Luciani della Galleria creatività e mercato, soprattutto da quando l’arte interesse e sia un polo di costante attrazione. galleria di Forte dei Marmi: sin dal 1976 ha Bonaparte di Milano «ma non perdo l’occasione sembra essere diventata una delle forme d’inve- Da Pietrasanta sono passati tutti i grandi, da per incontrare colleghi e collezionisti, per stringe- Lipchitz a Moore, e sulla città continuano a gra- Villa dei lecci a Marina di Pietrasanta. aperto, in via Carducci, il suo piccolo scrigno di stimento più sicure e lo strumento per eccellen- quattordici metri quadrati alle più significative re rapporti. E’ un ambiente molto vivace, proficuo za attraverso il quale nobilitare il proprio status vitare i nomi più importanti». esperienze artistiche del Novecento. Una loca- per la mia professione. Mi considero a tutti gli ef- symbol. Razionalità e passione sono le armi vin- «Nel 1996, quando sono arrivato da queste par- Nell’altra pagina, Roberto Casamonti e Susanna Orlando le pioniera che ha saputo interpretare lo spirito fetti un art dealer, presto la mia consulenza nella centi per dominare questo vivace sistema in con- ti», racconta Marco Rossi di SpiraleArte «l’am- più puro di questa terra di creatività. «Da due selezione e nell’acquisto di opere d’arte, aiuto il tinua evoluzione. E Pietrasanta, da sempre terra biente era molto diverso, chiuso, ma ho capito anni ho aperto a Pietrasanta una vetrina», affer- cliente a capire ciò che desidera, aprendolo, se della scultura, conferma il suo ruolo di centralità subito che si trattava di una cittadina con enor- ma orgogliosa «un piccolo spazio in cui cerco di possibile, a nuovi stimoli». nel panorama artistico nazionale, offrendo uno me potenziale. Ho deciso di investirci aprendo catturare l’attenzione anche di chi normalmente Certamente la figura del gallerista ha subìto una stimolante scenario all’incontro. una galleria ed ancora un’altra nel 1998. Ho non mastica arte, dove l’opera si traduce in site rilevante evoluzione. Ormai la galleria ha acquisi- microcosmo intuito quello che poteva diventare ed è sta- specific project che cambia giorno dopo giorno. to un ruolo di primaria importanza nel successo d’arte, spiega Roberto Casamonti, titolare di ta un’autentica sfida. In effetti lo sviluppo non Perché venire a Pietrasanta? Per il suo clima così di un artista. La funzione maieutica, una mo- «Questa città rappresenta un Persone People 53 derna versione di mecenatismo, è più che mai forte e profonda. Con il sostegno delle gallerie, l’artista muove i primi passi, si fa conoscere con interventi espositivi e mostre, il suo valore arti- cazioni. Un rapporto di fiducia che si costruisce stico cresce sino a trovare una sua precisa collo- sulla comune passione per l’arte». cazione, sino ad affermare la propria identità. A «Il sistema di vendita», conclude Gian Franco Pietrasanta e dintorni di gallerie se ne contano to, conosce perfettamente la materia e l’ambiente innumerevoli, sono in costante apertura, alimen- in cui si muove, sa che cosa vuole e dove cercarlo. tando un significativo movimento di collezionisti Oggi l’informazione circola velocemente, grazie italiani ed esteri. «Un flusso destagionalizzato», ad internet è in grado di conoscere quotazioni, fa notare Vera Docci, titolare dell’omonima galle- ha accesso ad una completa informazione, il che acquirenti, gli scenari sempre più internazionali. ria di Forte dei Marmi. «Il collezionista si confon- implica da parte del gallerista uno sforzo mag- Una realtà in forte espansione. Resta da vedere de nella folla estiva mentre si gode soggiorni di giore nel saper interpretare le esigenze di questa come il settore reagirà a questa crisi economica sole e di mare, ma coltiva i suoi contatti con visite nuova clientela». che stiamo vivendo. La tendenza è all’acquisto mirate anche oltre la bella stagione. Gli interessi «Sugli artisti più noti la richiesta è costante», oculato e consapevole». sono molteplici: alcuni cercano il classico, altri sostiene Vittorio Poleschi della Galleria Poleschi Una riunione, dunque, tra colleghi che si inter- si orientano al contemporaneo con un’attenzione Casa d’Aste di Milano. «Capita di avere lunghe rogano sugli scenari del futuro. Sul tavolo con- crescente per la fotografia». Non esiste un colle- liste d’attesa, ma la ricerca del collezionista è tenuti d’arte e riflessioni commerciali. E non zionista-tipo, le scelte che portano all’acquisto di estremamente ampia. Molti aspirano a giovani potrebbe essere che così. Nell’attuale situazione un’opera dipendono da vari fattori: età, reddito, sui quali investire, terreno tutt’altro che facile: in di recessione, il settore sembra muoversi in con- formazione culturale. «Il mercato dell’arte ha vi- giro ci sono senz’altro numerosi talenti, ma non trotendenza. L’investimento in arte rappresenta sto negli ultimi anni un forte incremento di ope- è così facile trovare opere di qualità». Il fratello un’interessante forma alternativa di risparmi e ratori», dice Alessandro Zodo della Galleria J&G Claudio Poleschi dell’omonima galleria di Lucca gli operatori devono essere pronti a soddisfare le Art di Milano. L’acquirente, sporadico o assiduo aggiunge: «l gallerista interagisce con il collezio- richieste del mercato. E’ questa, senza dubbio, la collezionista, è quasi sempre molto colto, raffina- nista attraverso uno scambio di consigli, di indi- scommessa del momento. Da sinistra: Marco Rossi, Vera Docci, Giulio Tega e Vittorio Poleschi Zonca, vice presidente dell’Associazione Nazionale Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea e titolare della Galleria Zonca & Zonca di Milano «è cambiato, i numeri sono cambiati, i valori, gli The G8 of Art Marina di Pietrasanta. A villa in the green. A convivial meeting, like every summer. Gallerists, merchants, and dealers at a summit to discuss the world art situation, exchange views, seal agreements. We were there too. And this is what they had to say. Every summer, in Marina di Pietrasanta’s sumptuous Villa dei Lecci, gallerists, merchants, and dealers meet to draw up the current season’s balance-sheet, to style collaborative efforts and seal agreements, exchange stories and advice, devise new market strategies. At a G8 of art. Theirs is a business more than ever suspended between creativity and marketing, above all since art seems to have become one of the safest forms of investment as well as a status symbol extraordinaire. Rationality and passion are the essential qualities for rising to the top in this vivacious, evolving system. And Pietrasanta, as ever the land of sculpture, confirms her centrality in 54 Persone People the national art panorama by offering a stimulating scenario for the summit. “This city is a microcosm of art,” explains Roberto Casamonti, owner of Tornabuoni Arte and territorial representative to Italy’s Associazione Nazionale Gallerie d’arte Moderna e Contemporanea (ANGAMC). “Here, we have the Carrara quarries, a workforce of excellent craftspeople, the foundries, an international art community, a great number of galleries and collectors. Pietrasanta creates and exports; it’s only natural that it should become a pole of constant attraction. All the greats have touched on Pietrasanta, from Lipchitz to Moore, and all the top names still gravitate to the city.” “In 1996, when I first came to these parts,” Marco Rossi of SpiraleArte tells us, “the atmosphere was very different, “provincial.” But I understood right away that this was a city with enormous potential. I decided to invest here, opening first one gallery and then another in 1998. It was a challenge, but my intuition was correct: before long, the mix of art and vacationing produced profound changes and in just a few years the city opened up, like a flower blossoming. The path it’s taken strongly recalls my own way of working: I select young talents and nurture them, help them develop to their full potential. Investing in a qual- Persone People ity “item”—a city, artist, or otherwise—that that only improves with age is greatly satisfying.” Susanna Orlando is the founder of Forte dei Marmi’s first art gallery. In 1976 she opened her tiny jewel casket (just fourteen square meters) in Via Carducci, and heaped it full of some of the most significant art of the 20th century. A pioneer venue that interpreted the purest spirit of this land of creativity. “Two years ago, I opened a ‘show-window’ in Pietrasanta,’ she boasts, “where I try to capture the attention even of passers-by who don’t normally hobnob with art, where artworks become site-specific projects that rotate day by day. Why Pietrasanta? It has a special climate; here, the ‘art system’ dictates the rhythms of daily life.” With a long family tradition and first-hand experience at his Milan gallery behind him, Giulio Tega also decided to carve himself a niche in the center of Pietrasanta. “I am very fond of Versilia. Having had the good fortune to represent Botero in Italy, I wanted to follow his work close-up. Long story short, fell in love with this territory and its fertile artistic fabric.” “I come here on vacation,” Nicola Luciani of Da sinistra: Alessandro Zodo, Claudio Poleschi, Gian Franco Zonca e Nicola Luciani Milan’s Galleria Bonaparte confesses, “but I never miss an occasion to meet with colleagues and collectors, to promote good relations, form alliances. This is a lively environment, very profitable for one in my profession. As an art dealer, I consult on selection and purchase, help clients to understand what they really want, and if possible to expose them to new stimuli.” One ineluctable fact is that the figure of the gallerist has evolved in recent times. By now, the gallery plays a fundamental role in decreeing the success of an artist. The maieutic function, a modern version of patronage, is stronger and more widespread than ever: the galleries help artists take their first steps, publicize their work at exhibitions and fairs, enhance their standing in the art market until they affirm their single identities. There are any number of galleries in and around Pietrasanta and new ones opening all the time to serve the large community of Italian and foreign collectors. “Business is deseasonalized,” comments Vera Docci, owner of the gallery of the same name in Forte dei Marmi. “The collectors blend in with the summer crowd but also cultivate contacts with off-season visits. Areas of interests vary: some look to the classical, others the contemporary, and there’s growing interest in photography.” There is no “typical” collector, since purchase of a work of art is conditioned by many factors: age, income, cultural education. “The number of art market operators has boomed 55 in recent years,” we’re told by Alessandro Zodo of Milan’s J&G Art. The purchaser, whether a sporadic buyer or an assiduous collector, is almost always well-educated, sophisticated, perfectly informed about his subject and the art scene: someone who knows what he wants and where to look for it. Today, thanks to the web, clients can access prices and information, which means that the gallerist must devote greater effort to interpreting their needs.” “The demand for well-known artists is never wanes,” we’re told by Vittorio Poleschi of the Galleria Poleschi Casa d’Aste auction house in Milan. “We sometimes have long waiting lists, but collectors’ hunting grounds are extensive. Many want to invest in young artists, but this is by no means easy: while there are many new talents, it’s often hard to find quality works.” His brother Claudio Poleschi, gallery-owner in Lucca, adds: “The gallerist interacts with the collector, offering advice and suggestions, earning his trust and sharing his passion for art.” “The art market has changed,” concludes Gian Franco Zonca, Vice-President of ANGAMC. “The numbers are different; values, buyers, and scenarios are globalizing. The market is evolving, growing. We’re still waiting to see how it will react to this economic crisis. but the trend would seem to be toward shrewd, informed purchasing.” A summit among colleagues to discuss future scenarios. On the table are the contents of art and, of course, business deals. In the current recessive climate, the sector seems to be moving against the tide. Art is an alternative form of investment, and operators must be ready to respond to demands as they arise. Without a doubt, the stakes are high for everybody right now.
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