Micromammiferi - Studio Naturalistico Hyla
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Micromammiferi - Studio Naturalistico Hyla
CORSO DI ZOOLOGIA AMBIENTALE Prof. Bernardino Ragni Dipartimento di Chimica, Biologia, Biotecnologie UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PERUGIA Università degli Studi di Perugia Anno Accademico 20132013-2014 Prof. Bernardino Ragni I Piccoli mammiferi dell’Umbria: Riconoscimento e tecniche di studio Aprile 2014 Dott. Naturalista Francesca Montioni PICCOLI MAMMIFERI O MICROMAMMIFERI Con il termine micromammiferi, micromammiferi non si fa riferimento ad una unità tassonomica. Comprende tutte le specie appartenenti agli Ordini degli Insettivori e dei Roditori di taglia limite paragonabile a quella dello scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) (lunghezza testa tronco circa 250 mm) 1 Ordine Insectivora Mustiolo (Suncus etruscus) Riccio europeo (Erinaceus europaeus) Forme variabili in relazione alle abitudini di vita: terrestri, acquatiche o sotterranee Talpa (Talpa sp.) Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) 2 Ordine Insectivora Gruppo con caratteri primitivi •Cranio con scatola cranica piccola, emisferi cerebrali privi di solchi e circonvoluzioni Cranio in norma lateralis di Neomys sp. • Denti acuminati, tendenti ad assumere forma conica e sempre provvisti di radici • Muso appuntito con occhi piccoli Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) •Arti piuttosto corti con 5 dita munite di unghie più o meno sviluppate 3 Ordine Insectivora •Olfatto e tatto sono molto sviluppati (peli sensoriali), anche l’udito è buono, nonostante le orecchie siano piccole e parzialmente o completamente coperte di pelo; la vista è ridotta. Talpa (Talpa sp.) •Attivi specialmente di notte. •Si nutrono in prevalenza di Insetti e altri Invertebrati: da questo prendono il nome!! •Risentono Toporagno acquatico di Miller (Neomys pesticidi fodiens) negativamente dell’uso di 4 Ordine Insectivora • Erinaceidi Famiglia Erinaceidae • Erinaceus Riccio europeo (Erinaceus europaeus) • Soricidi Famiglia Soricidae • Sorex •Neomys • Crocidura • Suncus Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) • Talpidi Famiglia Talpidae • Talpa Talpa europea (Talpa europaea) 5 Famiglia Erinaceidae (Linnaeus, 1758) Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758) Corpo raccolto e tozzo Rivestito di peli modificati: Aculei Musculus orbicularis e musculus caudodorsalis presenti nella porzione dorsale della cute formano una calotta che contraendosi avvolge a sacco il corpo, tendendo cosi la cute e drizzando gli aculei. 6 Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758) Il più grande degli Insettivori italiani Lunghezza testa-tronco: 22,527,5 cm Lunghezza coda: 1,5-3 cm Peso: 400-1200 g • Cranio largo e robusto • Arco zigomatico completo • 36 denti Formula dentaria I 3/2, C 1/1, P 3/2, M 3/3 7 Riccio europeo Erinaceus europaeus (Linnaeus, 1758) Frequenta un ampia gamma di ambienti, sia aperti che ricchi di vegetazione, comuni nelle aree suburbane e rurali, soprattutto orti e giardini. Solitari e territoriali, hanno home range maschili dai 5,5 ai 102,5 ha (Scaravelli Altamore, 2001). Predatore caratterizzato da un ampio spettro alimentare: Insetti, Artropodi, lombrichi, uova e piccoli vertebrati, oltre a frutti e funghi Attività principalmente crepuscolare e notturna. Unico tra gli insettivori italiani: in inverno cade in letargo 8 Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni • “Topi velenosi” per credenza popolare In grado di produrre sostanze tossiche nella saliva • Odorano di muschio • Piccola proboscide detta anche tromba Crocidura ventre bianco (Crocidura leucodon • Arti brevi • Occhi piccoli Toporagno nano (Sorex minutus) • Corpo allungato, cilindrico e taglia ridotta 9 Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni • Metabolismo basale elevatissimo • Olfatto, tatto e udito molto sviluppati per l’attività predatoria • E’ possibile rinvenire anche individui morti senza causa apparente Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) • Assenza di arcata zigomatica • I incisivo grande e proteso anteriormente 10 Famiglia Soricidae (G. Fischer, 1814) o Toporagni • In Italia sono presenti quattro generi: − Neomys − Sorex − Crocidura − Suncus Crani di (dall’alto) Sorex sp., Neomys sp., Suncus etruscus e Crocidura sp. Morfologia dei padiglioni auricolari in Soricinae e in Crocidurinae Emimandibole destre in norma lingualis di (dall’alto) Sorex sp., Neomys sp. Suncus etruscus e Crocidura sp. Code di (dall’alto) di Crocidura sp., Sorex sp., Neomys fodiens e N. anomalus 11 Genere Sorex (Linnaeus, 1758) • Toporagni legati all’ambiente terrestre; • Coda cilindrica ricoperta di pelo raso uniforme • 32 denti cuspidati colorati Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 3/1, M 3/3 • Allo stato attuale non esiste una chiave morfologica per la distinzione delle varie specie (discriminanti solo gli esami cariologici e genetici) • In Umbria risultano presenti due specie: − Toporagno nano (Sorex minutus) − Toporagno appenninico (Sorex samniticus) Sorex sp. 1 2 Toporagno appenninico Sorex samniticus (Altobello, 1926) Distinta recentemente in base a studi cariologici dal toporagno comune Sorex araneus (Graf et al., 1989) Lunghezza testa-tronco: 6,2-8,2 cm Lunghezza coda: 3-5,7 cm Peso: 4-16 g Morfologicamente simile ai congeneri S. antinorii, S. arunchi e S. araneus risulta abbastanza separata da analisi biometriche del cranio (Brenda (2002) Sorex sp. Incisivi superiori sinistri di Sorex antinori e di Endemismo italiano S. samniticus Specie piuttosto euriecia, presente dal livello del mare a quote non troppo elevate. La distribuzione della specie è influenzata negativamente della copertura vegetale (Mortelliti et alii, 2007) 1 3 Toporagno nano Sorex minutus (Linnaeus, 1758) • Taglia piccola • Morfologicamente simile a Sorex samniticus e S. araneus • Coda sensibilmente maggiore dei congeneri • Pelliccia bruno chiara sul dorso e grigio biancastra sul ventre, colorazione che si ripete anche nella coda • Specie sciafila, microterma spiccatamente legata ad ambienti forestali con buona copertura vegetale Lunghezza testa-tronco: 46,4 cm Lunghezza coda: 3-4,6 cm Peso: 2,5-7,5 g Sorex sp. 1 4 Genere Neomys (Kaup, 1829) • Provvisti di ghiandole secernenti saliva tossica per catturare prede • Piedi posteriori frangiati e coda carenata con setole utili per il nuoto Piedi anteriori e posteriori di Neomys fodiens e di N. anomalus Particolare della coda di Neomys sp. • 30 denti cuspidati pigmentati Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 2/1, M 3/3 Cranio e emimandibola in norma lingualis di Neomys sp. Disposizione del disegno facciale tra a) Toporagno d’acqua (Neomys fodiens) e b) Toporagno acquatico di Miller (Neomys anomalus) 15 Toporagno d’acqua Neomys fodiens (Pennant, 1771) • Strettamente legato alle formazioni ripariali e ai corsi d’acqua con buona copertura vegetale Lunghezza testa-tronco: 6,39,6 cm Lunghezza coda: 4,7-8,2 cm Peso: 8-23 g • Si ciba prevalentemente di prede terrestri ma anche di specie acquatiche 16 Toporagno acquatico di Miller, Neomys anomalus (Cabrera, 1907) • Lunghezza testa-tronco: 6,19,2 cm Lunghezza coda: 4,7-5,7 cm Peso: 8-23 g Predilige ambienti umidi e paludosi associati a fitta vegetazione igrofila Toporagno acquatico di Miller (Neomys fodiens) • • Dieta costituita da Insetti, vermi, lumache e a volte piccoli vertebrati (Anfibi e Pesci) Predato da Uccelli acquatici e di ambienti ripariali (aironi), Strigiformi e Rettili (Colubridi) Suncus etruscus e Genere Crocidura Toporagni dai denti banchi Padiglioni auricolari evidenti Crocidura sp. Crani di (dall’alto) Suncus etruscus e Crocidura sp. Emimandibole destre in norma lingualis di (dall’alto) Suncus etruscus e Crocidura sp. Coda provvista di lunghi peli radi il nome crocidura, di origine greca, significa appunto coda pelosa 1 7 Mustiolo Suncus etruscus (Savi, 1822) E’ il più piccolo mammifero europeo Lunghezza testa-tronco: 3,5-5,2 cm Lunghezza coda: 2,4-3,0 cm Peso: 1,5-2,5 g 30 denti bianchi Formula dentaria I 3/1, C 1/1, P 2/1, M 3/3 La coda di sezione pressoché quadrata Specie tipicamente di ambienti a bioclima mediterraneo dove preferisce uliveti e vigneti, soprattutto se vi sono muretti a secco o mucchi di pietraie 1 8 Crocidura ventrebianco Crocidura leucodon (Hermann, 1780) Lunghezza testa-tronco: 6-9 cm Lunghezza coda: 2,7-4,3 cm Peso: 6-15 g L’eco-etologia della Crocidura ventrebianco non è molto conosciuta ma si rinviene generalmente sia in ambienti boschivi che aperti, anche agricoli 19 Crocidura minore Crocidura suaveolens (Pallas, 1811) Più piccola del congenere Lunghezza testa-tronco: 58,2 cm Lunghezza coda: 2,4-4,4 cm Peso: 3,5-6 g Il caravanning curioso modo delle femmine di spostare i piccoli in caso di pericolo Specie ubiquitaria ed antropofila che si rinviene sia negli ambienti boschivi e di macchia mediterranea che in quelli aperti Canova, 1992). 20 Genere Talpa (Linnaeus, 1758) Tatto principale organo di senso: setole sensoriali e prolungamenti sensibili (Organi di Eimer) Adattamento alla vita ipogea e all’escavazione 44 Denti di forma variabile (eterodonti) differenziati in incisivi, canini, premolari e molari Dieta composta da Macroinvertebrati del suolo 2 1 Genere Talpa (Linnaeus, 1758) In Italia sono presenti tre specie: − Talpa europea Talpa europea − Talpa romana Talpa romana − Talpa cieca Talpa caeca Considerata impropriamente nociva La distinzione morfologica non sempre permette la distinzione specifica che si basa su lunghezza condilo basale, forma del bacino e mesostilo dei molari superiori. Ponte osseo tra sacro e ischio Crani in norma dorsalis e in norma ventralis di (da sinistra) Talpa romana, Talpa europea e Talpa caeca. Bacino cecoide in norma dorsalis di Talpa caeca e bacino europoide in norma dorsalis di Talpa europaea 2 2 I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821) Ampio range dimensionale Scoiattolo comune (Sciurus vulgaris) Topolino delle risaie(Micromys minutus) Forme terrestri, arboricole, ipogee e anfibie Ghiro(Glis glis) Arvicola rossastra(Myodes glareolus) 2 3 Ordine Roditori Rodentia (Bowdich, 1821) Cranio basso ed allungato. Denti a crescita continua privi di radici. Incisivi robusti e notevolmente ricurvi, per “rodere” e tagliare gli alimenti Mancano completamente dei canini sostituiti dal “diastema” Cranio ed emimandibola di Arvicola rossastra (Myodes glareolus) Superficie dei denti con tubercoli e piana Olfatto e udito sviluppati, vista efficiente eccetto che nelle specie sotterranee. 2 4 I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821) Si cibano in prevalenza di vegetali (semi, gemme, germogli, fiori), molti hanno un’alimentazione varia, che comprende anche insetti o altro. La densità delle popolazioni possono variare notevolmente in rapporto alle condizioni locali (esplosioni demografiche) Essendo serbatoi di virus e batteri alcune specie possono diffondere malattie pericolose anche per l’uomo. Estremamente importanti per gli ecosistemi in cui vivono: −Rappresentano la base alimentare per molti Vertebrati −Contribuiscono al rinnovo dei boschi mediante la 2 dispersione dei semi 5 Martora(Martes martes) Volpe (Vulpes vulpes) Puzzola (Mustela putorius) Alcuni PREDATORI Faina(Martes foina) Gatto selvatico (Felis silvestris) Gufo reale (bubo bubo) Biacco(Hierophis viridiflavuss) Barbagianni (Tyto alba) Allocco (Strix aluco) Vipera(Vipera aspis) I Roditori Ordine Rodentia (Bowdich, 1821) Ordine più ricco di specie della Classe Mammalia, diffuse su tutta la terra. Per l’Umbria ad ora distinguiamo: • Famiglia Hystricidae (Istricidi) • Famiglia Myocastoridae (Miocastoridi) • Famiglia Sciuridae (Sciuridi)− Sciurus vulgaris, S. carolinensis Sciurus • Famiglia Gliridae (Gliridi) −Eliomys −Glis −Muscardinus Eliomys quercinus Glis glis Muscardinus avellanarius • Famiglia Cricetidae (Cricetidi) −Myodes −Arvicola −Microtus Myodes (Clethrionomis) glareolus Arvicola amphybius (=A. terrestris) Microtus savii • Famiglia Muridae (Muridi) −Mus −Apodemus −Rattus −Micromys Mus domesticus Apodemus sylvaticus, A. flavicollis Rattus rattus, R. norvegicus Micromys minutus 2 6 Scoiattolo comune Sciurus vulgaris (Linnaeus, 1788) Lunghezza testa-tronco: 19-25 cm Lunghezza coda: 17-24 cm Peso: 200-350 g La specie mostra grande variabilità di colore: individui rossicci, marroni o addirittura neri, inoltre la livrea invernale e quella estiva sono diverse. Adattamenti alla vita arboricola come arti posteriori atti al salto, unghie lunghe e ricurve che facilitano l'arrampicata sui tronchi e coda con ruolo fondamentale negli spostamenti (contrappeso o timone quando salta da un ramo all'altro), durante il sonno ci si arrotola e contribuisce a mantenere calore corporeo, nel corteggiamento serve per farsi notare. 2 7 Scoiattolo comune Sciurus vulgaris (Linnaeus, 1788) Vista acuta, con buona capacità di inquadrare strutture verticali. Caratteristiche reazioni di fuga in caso di pericolo con discesa a spirale attorno al tronco. Si nutre prevalentemente di semi di alberi di (conifere e latifoglie) Immagazzina in buche scavate nel terreno frutti secchi e semi di varie piante, favorendo la germinazione casuale di alcune piante. D’inverno non va in letargo ma riduce le sue attività dormendo molto. 2 8 Scoiattolo grigio Sciurus carolinensis (Gmelin, 1788) Introdotto in Piemonte e in Liguria nel 1948 dove risulta in espansione Lunghezza testa-corpo: 38-52,5 cm Lunghezza coda: 15-25 cm Peso: 340-750 g PRESENTE dal 2000 in Umbria Costituisce un problema di conservazione e gestione esercitando un impatto negativo sulle biocenosi naturali e sulle attività agricole, sia per l’alimentazione che per lo scortecciamento. Adattato in particolar modo ai boschi di latifoglie, anche se può colonizzare i boschi di conifere o misti, pur essendo arboricolo, passa molto tempo al suolo alla ricerca di nutrimento. 29 Quercino Eliomys quercinus (Linnaues, 1766) Lunghezza testa-tronco: 1017 cm Lunghezza coda: 9-15 cm Peso: 45-120 g Specie di piccole dimensioni, muso appuntito con occhi grandi e caratteristica “maschera” facciale nera che parte dalle vibrisse e si estende attorno agli occhi ed in parte attorno alle orecchie. La pelliccia va dal grigio al giallo-bruno sul dorso ed è bianco-giallastro sul ventre. Coda appiattita terminante con un ciuffo di peli bianchi e neri. Ha spiccate abitudini arboricole, ciò nonostante, tra i Gliridi italiani, è quello che trascorre più tempo a terra. Fondamentalmente onnivoro 30 Ghiro Glis glis (Linnaeus, 1766) Lunghezza testa-tronco: 14,221,5 cm Lunghezza coda: 12,7-19,1 cm Peso: 78-240 g Le caratteristiche più evidenti di questo roditore sono la colorazione grigioargento e bianca, il muso appuntito, i grandi occhi e la coda lunga e folta. Particolarmente abile ad arrampicarsi e capace di saltare da un ramo all’altro utilizzando la coda come timone e contrappeso, raramente scende a terra. Trascorre l’inverno in letargo insieme al suo gruppo familiare. Specie particolarmente legata a boschi di latifoglie o misti, purché esista sufficiente diversità di specie arboree in grado di offrire nutrimento . Curioso frequentatore di edifici abbandonati e di soffitte e sottotetti anche abitati 31 Moscardino Muscardinus avellanarius (Linnaeus, 1766) Lunghezza testa-tronco: 6-9 cm Lunghezza coda: 5,5-8 cm Peso: 15-30 g E’il più piccolo tra i Gliridi presenti in Italia. Ha occhi grandi e coda pelosa di forma clavata, la sua caratteristica più evidente è la colorazione arancione-rossiccia della pelliccia sul dorso e sulla coda. Conduce vita arboricola, buon arrampicatore e saltatore. Coda che è parzialmente prensile. Preferisce gli strati più bassi della vegetazione. Trascorre la stagione fredda in letargo. Non accumula cibo nel nido e, quando il clima si fa più mite, interrompe occasionalmente il sonno per uscire in cerca di cibo. 32 Arvicola rossastra Myodes glareolus (Schreber, 1780) (= Clethrionomys glareolus) Le Arvicole si distinguono dai “topi” per il muso tondeggiante (testa poco distinta dal tronco) la coda decisamente più corta, padiglioni auricolari più piccoli e meno sporgenti. Lunghezza testa-tronco: 10-11 cm Lunghezza coda: 3,6-7,2 cm Peso: 14-40 g Tipica pelliccia rossastra sul dorso che insieme alle dimensioni mediamente più grandi la distingue dall’arvicola di Savi. Specie tipicamente boschiva, anche se può, occasionalmente, essere catturata anche in tipologie ambientali “aperte”. Vive sul terreno e costruisce della vaste reti di gallerie che arrivano fino ad una camera nido e a diverse camere magazzino dove vengono accumulate le riserve di cibo. 33 Arvicola di Savi Microtus savii (de Sélys Longchamps, 1838) Lunghezza testa-tronco: 7,2-10,5 cm Lunghezza coda: 2,1-3,5 cm Peso: 14-24 g L’arvicola di Savi è un endemismo italiano Il colore della pelliccia va dal bruno al marrone e assume anche toni molto scuri. Aspetto tipico delle arvicole: collo non ben differenziato, coda e arti corti. Orecchie e occhi sono piccoli. Vive in ambienti aperti. Conduce vita ipogea. Il suo alimento principale sono le parti ipogee di piante erbacee, spontanee e coltivate, per questo motivo, può provocare danni ingenti alle colture agricole. 3 4 Arvicola acquatica Arvicola amphibius (Linnaeus, 1758) (= A. terrestris) Lunghezza testa-tronco: 12-23,5 cm Lunghezza coda: 4-14,6 cm Peso: 60-200 g Capo poco distinto, muso arrotondato, arti e coda corti. La pelliccia è scura. Rispetto alle altre arvicole umbre è più grande e vive in prossimità di corpi idrici (per questo a volte viene scambiata con il ratto). Ben adattata alla vita acquatica, nuota con abilità, può immergersi per diversi secondi, ed è provvista di una folta pelliccia il cui strato di pelo esterno è idrofobo e che può anche trattenere delle bolle d'aria, offrendole un buon isolamento termico. 35 Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829) Aspetto tipico della Famiglia Muridae capo ben distinto dal corpo, muso appuntito, orecchie grandi e allungate, occhi grandi, sporgenti e scuri. Topo selvatico collo giallo Apodemus flavicollis (Melchior, 1834) Lunghezza testa-tronco 8,8-13 cm Lunghezza coda: 9-13,5 cm Peso: 10-45 g Dimensioni più grandi Dorso marrone-rossastro, ventre bianco. Passaggio di colore dorso/ventre netto. Topo selvatico Apodemus sylvaticus (Linnaeus, 1758) Lunghezza testa-tronco 9,7-11 cm Lunghezza coda: 6,9-11,5 cm Peso: 13-27 g Dimensioni più piccole Dorso marrone-bruno, ventre bianco “sporco”. Passaggio di colore dorso/ventre graduale. 3 6 Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829) Caratteristiche dentarie diagnostiche ma non applicabili ad individui in vivo Le caratteristiche morfologiche delle due specie sono estremamente sovrapposte e all’interno della stessa specie, ci sono variazioni da una popolazione all’altra. Macchia gulare viene spesso descritta gialla ed estesa sul petto in Apodemus flavicollis e piccola o assente in Apodemus sylvaticus ma: carattere poco diagnostico nelle popolazioni italiane L’unico modo certo di distinguere Apodemus sylvaticus e Apodemus flavicollis è l’analisi genetica. 3 7 Topi selvatici Genere Apodemus (Kaup, 1829) CRITERIO ECOLOGICO Il topo selvatico collo giallo necessità di ambienti forestali con fitta copertura vegetale, preferibilmente boschi maturi di tipo mesofilo a quote collinari o montane. Il topo selvatico si adatta praticamente ad ogni tipo di ambiente comprese le aree coltivate o in prossimità delle abitazioni umane. Tra le varie tipologie forestali predilige quelle termofile e a quote più basse rispetto a quelle predilette dal congenere 3 8 Topolino domestico Mus musculus (Linnaeus, 1758) Lunghezza testa-tronco: 5,4-12 cm Lunghezza coda: 17-23 cm Peso: 10-28 g Occhi decisamente meno sporgenti che negli Apodemus, orecchie più piccole e meno pronunciate. Colorazione grigio – grigio scuro, più chiaro sul dorso, coda piuttosto scura. Si può trovare nei pressi di infrastrutture, ma anche in prati , arbusteti, coltivi e boschi. 39 Genere Rattus (Fisher, 1803) Ratto nero Rattus rattus (Linnaeus, 1758) Lunghezza testa-tronco: 15-24 cm Lunghezza coda: 11,5-26 cm Peso: 145-280 g Più piccolo, ha muso più appuntito, orecchie più grandi e coda più lunga. Il mantello ha colorazione molto variabile, può essere completamente scuro oppure marrone-ocra sul dorso e bianca o grigia sul ventre. Predilige le parti alte delle abitazioni Ratto bruno Rattus norvegicusus (Berkenhout, 1769) Lunghezza testa-tronco: 21,4-29 cm Lunghezza coda: 17-23 cm Peso: 275-520 g Più massiccio, ha muso meno appuntito, orecchie più piccole e coda più corta. Mantello marronegrigio con sfumature ocra sul dorso e grigie sul ventre. Fortemente legato agli ambienti duciacquicoli diffuso soprattutto negli impianti fognari, e nelle parti basse delle case. 4 Fondamentalmente onnivoro 0 Topolino delle risaie (Micromys minutus) (Pallas, 1771) E’ il più piccolo Roditore italiano. Lunghezza testa-tronco: 5-8 cm Lunghezza coda: 5-7 cm Peso: 5-11 g Il mantello sulle parti superiori ha una colorazione bruno-rossastra d’estate che diviene più scura d’inverno, sulle parti inferiori la colorazione è bianco-grigiastra. La coda è poco pelosa, mediamente lunga e prensile nella sua porzione terminale. L’alimentazione seppur onnivora è principalmente granivora (semi di piante erbacee e palustri) Fino al 2000 presenza accertata solo nella pianura padana e in Toscana. Nello stesso anno è stata riscontrata la presenza anche nel settore sudorientale del lago Trasimeno, provenienza incerta. (Ragni e Chiappini, 2000) 41 Metodi di studio dei Micromammiferi Esistono molteplici metodologie di studio La scelta della metodologia più appropriata è da effettuare in base al tipo di indagine da svolgere Metodologie che si basano sulla cattura: − Kill trapping − Live trapping Posizionamento di Cassette nido Analisi dei peli con Hair tube Analisi dei boli di Strigiformi 4 2 Metodi di studio dei Micromammiferi Kill trapping Live trapping Snap trap LOT (Locasciulli Osvaldo trap) LUNA 4 3 Metodi di studio dei Micromammiferi LUNA 4 3 Metodi di studio dei Micromammiferi Cassetta nido Hair tube 4 4 Metodi di studio dei Micromammiferi Analisi delle borre di Strigiforme Barbagianni (Tyto alba) Allocco (Strix aluco) 45 Testi consigliati Grazie per l’attenzione!
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