ALFAFETOPROTEINA MODALITA` DI RICHIESTA
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ALFAFETOPROTEINA MODALITA` DI RICHIESTA
ALFAFETOPROTEINA MODALITA' DI RICHIESTA: Pazienti interni: tramite modulo interno prestampato. Pazienti esterni: tramite richiesta del medico curante. PREPARAZIONE DEL PAZIENTE ALL'ESAME: Il paziente deve trovarsi in condizioni basali dopo un digiuno di circa 10 ore. MODALITA' DI RACCOLTA DEL CAMPIONE: - Prelievo venoso. - Utilizzo del sistema sottovuoto o di siringa monouso o butterfly. - Utilizzo provetta senza additivi (rosso-marrone). MODALITA’ DI TRASPORTO DEL CAMPIONE: Pazienti interni: da ogni stanza i campioni sono portati da un infermiere in un contenitore adeguato in laboratorio. Pazienti esterni: dalla sala prelievi (attigua al laboratorio) i campioni, attraverso l’apposita finestra, sono consegnati al laboratorio. Vedi procedura. MODALITA' DI CONSERVAZIONE DEL CAMPIONE: La provetta madre dopo essere stata processata è conservata tra 2° e 8°C per 6 giorni Se il campione non può essere processato subito, il surnatante è raccolto mediante pipetta monouso in una provetta di plastica tappata, su cui è applicata l’etichetta con codice a barre, e conservata secondo le modalità previste dalla metodica descritta nella scheda tecnica. Evitare congelamenti ripetuti. FASE PRE-ANALITICA: Sulla provetta madre è posta un etichetta con codice a barre che permette la trasmissione bidirezionale dei dati (esami richiesti e relativi risultati) tra il PC dello strumento e il PC gestionale. La provetta madre è centrifugata a 3750 rpm per 8 minuti. FASE ANALITICA: La provetta madre è posizionata sul rack porta campioni dello strumento ROCHE COBAS 6000 dalla preanalitica COBAS p 312, che provvede alla registrazione del check-in e quindi processata secondo le modalità analitiche previste. FASE POST-ANALITICA: I dati ottenuti vengono validati tecnicamente poi clinicamente e quindi firmati digitalmente. CRITERI DI VALIDAZIONE DEL DATO ANALITICO: Analisi dei controlli qualità interni secondo le regole di Westgard e controlli qualità esterni (VEQ). VALORI PANICO: Non applicabile. CARATTERISTICHE E DESCRIZIONE DEL METODO: Il metodo per la determinazione quantitativa di AFP è un immunodosaggio “sandwich” in chemiluminescenza. Un anticorpo monoclonale di topo specifico è adeso a particelle magnetiche (fase solida). Un altro anticorpo monoclonale è collegato ad un derivato dell’isoluminolo (coniugato anticorpo-isoluminolo). Durante una prima incubazione, l'AFP presente nei calibratori, campioni o controlli si lega all'anticorpo monoclonale di fase solida e, successivamente, dopo una fase di lavaggio durante una seconda incubazione, l'anticorpo coniugato reagisce con l'AFP già legata alla fase solida. Dopo l’incubazione, il materiale non legato viene rimosso mediante un ciclo di lavaggio. In seguito, vengono aggiunti i reagenti starter che inducono una reazione di chemiluminescenza. Il segnale luminoso, e quindi la quantità di coniugato anticorpoisoluminolo, è misurato da un fotomoltiplicatore in unità relative di luce (RLU, relative light units) ed è indicativo della concentrazione di AFP presente nei calibratori, nei campioni o nei controlli. PRECISIONE, ACCURATEZZA E SENSIBILITA’: Vedi scheda tecnica. INTERFERENZE: Alcuna. SIGNIFICATIVITA’ (VARIABILITA’ ANALITICA E VARIABILITA’ BIOLOGICA): VA: vedi scheda tecnica. COMPILAZIONE, TRASMISSIONE E CONSEGNA REFERTI: I risultati, dopo la validazione tecnica sono controllati e validati clinicamente per poi essere firmati digitalmente dal responsabile del laboratorio o da chi ne fa le veci. Dopo la firma digitale i referti sono disponibili on line per essere visionati dai reparti se i pazienti sono interni. Per i pazienti esterni i referti possono essere stampati su richiesta alla segreteria o sono accessibili via internet tramite l’utilizzo dell’apposito codice rilasciato al momento dell’accettazione del paziente dalla segreteria. PRINCIPALI CRITERI INTERPRETATIVI: L’ AFP è una glicoproteina sintetizzata dal fegato, dal sacco vitellino e, in misura minore, dal tratto gastro-intestinale del feto. Durante la gravidanza la concentrazione dell’AFP nel liquido amniotico raggiunge il massimo verso la 13a settimana e poi decresce rapidamente fino alla 22a per poi continuare a decrescere più lentamente. Il dosaggio nel sangue materno può rivelare anomalie della chiusura del tubo neurale, spina bifida e aiuta a monitorare gravidanze a rischio. In oncologia tassi elevati di AFP sono trovati nel 70% dei carcinomi epato-cellulari primari e dei tumori germinali non seminomatosi del testicolo. Aumenti si possono avere anche in caso di epatiti, tumori del tratto gastrointestinale. Dopo l’ablazione chirurgica del tumore, consente di valutare la terapia ed evidenziare le recidive. TEMPO DI ATTESA PER L'ESAME: Uguale o inferiore a 8 ore. 23/09/2015 ms_04481798190V13.0 AFP AFP – α1-fetoproteina Elecsys 2010 MODULAR ANALYTICS E170 04481798 190 cobas e 411 100 cobas e 601 cobas e 602 Italiano Nota Il valore di AFP di un campione prelevato da un paziente può differire a seconda del metodo impiegato. Il risultato trovato nel laboratorio deve quindi sempre contenere un’indicazione relativa al metodo di determinazione di AFP utilizzato. I valori di AFP di campioni prelevati da pazienti che sono stati dosati con metodi diversi non possono essere paragonati l’uno con l’altro e possono causare interpretazioni mediche errate. Se nel corso del monitoraggio di una terapia avviene un cambio del metodo di determinazione di AFP, i valori ottenuti durante la fase di passaggio vanno confermati mediante misurazioni parallele con entrambi i metodi. Finalità d’uso Test immunologico per la determinazione quantitativa in vitro dell'α1‑fetoproteina nel siero e nel plasma umani. Questo test è da utilizzare nei seguenti casi: ▪ a supporto della gestione di pazienti con tumori a cellule germinali non seminomatosi. ▪ come un componente in combinazione con altri parametri, per valutare il rischio di trisomia 21 (sindrome di Down). Per la diagnosi di aberrazioni cromosomiche sono necessarie ulteriori analisi. L’esecuzione dell’ImmunoAssay in ElettroChemiLuminescenza “ECLIA” è destinata all’uso sugli immunoanalizzatori Elecsys e cobas e. Sommario L’alfa1‑fetoproteina, una glicoproteina simile all’albumina e con un peso molecolare di 70000 Da, viene prodotta nel sacco vitellino, in cellule epatiche non differenziate nonché nel tratto gastrointestinale fetale.1,2 Il 70‑95 % dei pazienti con carcinoma epatocellulare primario presenta valori elevati di AFP.3 Più avanzato è lo stadio del tumore a cellule germinali non seminomatoso, più alti sono i valori di AFP. La gonadotropina corionica umana (hCG) e l’AFP sono importanti indicatori prognostici della probabilità di sopravvivenza in pazienti con avanzati tumori a cellule germinali non seminomatosi.4,5,6 Tuttora non è stato possibile rilevare una correlazione tra la concentrazione di AFP e la dimensione tumorale, la crescita tumorale, lo stadio o il grado di malignità. Valori di AFP particolarmente elevati sono praticamente la prova di un carcinoma primario delle cellule epatiche. In caso di metastasi epatiche, i valori di AFP sono generalmente inferiori a 350‑400 IU/mL. Poiché i valori di AFP aumentano durante la rigenerazione del fegato, si riscontrano valori di AFP moderatamente elevati in caso di cirrosi epatica causata dall’alcol, di epatite virale acuta nonché nei portatori di HBsAg.7 Tuttavia, non è consigliabile la determinazione dell’AFP per lo screening atto alla diagnosi di cancro nella popolazione generale. Concentrazioni elevate di AFP nel siero materno o nel liquido amniotico durante la gravidanza possono indicare spina bifida, anencefalia, atresia esofagea e gravidanza plurigemellare.8,9,10,11 La misurazione di AFP contribuisce alla valutazione del rischio di trisomia 21 (sindrome di Down) nel secondo trimestre di gravidanza insieme all'hCG+β e altri parametri quali l'età gestazionale ed il peso materno esatti. In caso di gravidanza affetta da trisomia 21, la concentrazione di AFP nel siero materno risulta diminuita, mentre la concentrazione di hCG+β nel siero materno è pari a circa 2 volte la mediana normale.12 Il rischio di gravidanza affetta da trisomia 21 nel secondo trimestre può essere calcolato da un software appropriato (vedere 2015-01, V 13.0 Italiano la sezione “Materiali necessari (ma non forniti)”), impiegando l'algoritmo descritto da Wald13 ed i rispettivi parametri test-specifici.12,13,14,15,16,17,18 Principio del test Principio sandwich. Durata complessiva del test: 18 minuti. ▪ 1a incubazione: 10 µL di campione, un anticorpo monoclonale biotinilato specifico anti-AFP e un anticorpo monoclonale specifico anti-PTH marcato con un complesso di rutenioa) reagiscono formando un complesso sandwich. ▪ 2a incubazione: dopo l’aggiunta di microparticelle rivestite di streptavidina, il complesso si lega alla fase solida mediante l’interazione biotina-streptavidina. ▪ La miscela di reazione viene aspirata nella cella di misura dove le microparticelle vengono attratte magneticamente alla superficie dell’elettrodo. Successivamente si eliminano le sostanze non legate impiegando ProCell/ProCell M. Applicando una tensione all’elettrodo, si induce l’emissione chemiluminescente che viene misurata mediante il fotomoltiplicatore. ▪ I risultati vengono calcolati in base ad una curva di calibrazione, che viene generata in modo specifico per lo strumento con una calibrazione a 2 punti e con una curva master fornita insieme al codice a barre del reattivo. a) Complesso di rutenio (II) tris(2,2’-bipiridile) (Ru(bpy) ) Reattivi – soluzioni pronte all'uso Il rack-pack reagenti è contrassegnato con AFP. M Microparticelle rivestite di streptavidina (tappo trasparente), 1 flacone, 6.5 mL: microparticelle rivestite di streptavidina 0.72 mg/mL; conservante. R1 Anticorpi anti-AFP~biotina (tappo grigio), 1 flacone, 10 mL: anticorpi (murini) monoclonali biotinilati anti-AFP 4.5 mg/L; tampone fosfato 100 mmol/L, pH 6.0; conservante. R2 Anticorpi anti-AFP~Ru(bpy) (tappo nero), 1 flacone, 10 mL: anticorpi (murini) monoclonali anti-AFP marcati con un complesso di rutenio 12.0 mg/L; tampone fosfato 100 mmol/L, pH 6.0; conservante. Precauzioni e avvertenze Per uso diagnostico in vitro. Osservare le precauzioni normalmente adottate durante la manipolazione dei reagenti di laboratorio. Lo smaltimento di tutti i rifiuti deve avvenire secondo le direttive locali. Scheda dati di sicurezza disponibile su richiesta per gli utilizzatori professionali. Evitare la formazione di schiuma in tutti i reattivi e tipi di campione (campioni, calibratori e controlli). Utilizzo dei reattivi I reattivi contenuti nella confezione formano un’unità inseparabile e sono pronti all’uso. Tutte le informazioni necessarie per l’utilizzo corretto vengono lette nello strumento dai codici a barre dei rispettivi reattivi. Conservazione e stabilità Conservare a 2‑8 °C. Non congelare. Conservare la confezione di reattivi Elecsys in posizione verticale in modo da garantire la completa disponibilità delle microparticelle durante il mescolamento automatico prima dell’uso. 1/4 ms_04481798190V13.0 AFP AFP – α1-fetoproteina Stabilità: ▪ prima dell’apertura a 2‑8 °C fino alla data di scadenza indicata dopo l’apertura a 2‑8 °C 12 settimane su Elecsys 2010, MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 411 e cobas e 601 8 settimane su cobas e 602 4 settimane 11706802001, AssayCup Elecsys 2010, 60 x 60 coppette di reazione ▪ 11706799001, AssayTip Elecsys 2010, 30 x 120 puntali di pipettaggio Accessori per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602: ▪ ▪ Prelievo e preparazione dei campioni Solo i tipi di campione elencati di seguito sono stati testati e risultano accettabili. Siero, prelevato con provette standard per prelievi di campioni o con provette contenenti gel di separazione. Plasma con litio eparina, sodio eparina, K3‑EDTA e citrato di sodio. Se si impiega il citrato di sodio, correggere i risultati del +10 %. Valutazione: recupero 90‑110 % del valore nel siero o slope 0.9‑1.1 + intercetta < ±2 x limite di sensibilità analitica + coefficiente di correlazione > 0.95. Stabilità: 7 giorni a 2‑8 °C, 3 mesi a ‑20 °C.19 L'appropriatezza di campioni di plasma per la stima del rischio di trisomia 21 non è stata valutata. I tipi di campione elencati sono stati testati impiegando una selezione di provette per il prelievo di campioni disponibili in commercio al momento dell'analisi; non sono, quindi, state testate tutte le provette disponibili di tutte le case produttrici. Alcuni sistemi per il prelievo di campioni di vari produttori possono contenere diversi materiali e in alcuni casi possono interferire sui risultati del test. Quando si trattano i campioni in provette primarie (sistemi per il prelievo di campioni), seguire le istruzioni del produttore delle provette. I campioni contenenti precipitati devono essere centrifugati prima dell’esecuzione del test. Non impiegare campioni inattivati a caldo. Non impiegare campioni e controlli stabilizzati con azide. Assicurarsi che i campioni, i calibratori ed i controlli al momento della misura siano alla temperatura di 20‑25 °C. Per evitare un’eventuale evaporazione, analizzare/misurare i campioni, calibratori e controlli che si trovano sugli analizzatori entro 2 ore. Materiali a disposizione Per i reattivi, vedere la sezione “Reattivi – soluzioni pronte all'uso”. Materiali necessari (ma non forniti) ▪ 04487761190, AFP CalSet II, per 4 x 1 mL ▪ 11776452122, PreciControl Tumor Marker, per 2 x 3 mL ciascuno di PreciControl Tumor Marker 1 e 2, oppure 11731416190, PreciControl Universal, per 2 x 3 mL ciascuno di PreciControl Universal 1 e 2 ▪ 11732277122, Diluent Universal, 2 x 16 mL di diluente, oppure 03183971122, Diluent Universal, 2 x 36 mL di diluente ▪ Normale attrezzatura da laboratorio ▪ Analizzatore Elecsys 2010, MODULAR ANALYTICS E170 o cobas e Per il calcolo del rischio di trisomia 21: ▪ Un software appropriato, ad es. 05126193, SsdwLab (V5.0 o superiore), licenza per utente singolo 05195047, SsdwLab (V5.0 o superiore), licenza per più utenti ▪ 03271749190, HCG+β, 100 test ▪ 03302652190, HCG+β CalSet, per 4 x 1 mL Accessori per gli analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411: ▪ ▪ 11662988122, ProCell, 6 x 380 mL di tampone del sistema 11662970122, CleanCell, 6 x 380 mL di soluzione di lavaggio per celle di misura ▪ 11930346122, SysWash Elecsys, 1 x 500 mL di additivo per l’acqua di lavaggio ▪ 11933159001, adapter per SysClean 04880340190, ProCell M, 2 x 2 L di tampone del sistema 04880293190, CleanCell M, 2 x 2 L di soluzione di lavaggio per celle di misura ▪ 03023141001, PC/CC‑Cups, 12 coppette per il preriscaldamento di ProCell M e di CleanCell M prima dell'uso ▪ 03005712190, ProbeWash M, 12 x 70 mL di soluzione di lavaggio per la conclusione del run ed il lavaggio al cambio di reattivi ▪ 12102137001, AssayTip/AssayCup Combimagazine M, 48 supporti da 84 coppette di reazione e 84 puntali di pipettaggio, sacchetti per rifiuti ▪ 03023150001, WasteLiner, sacchetti per rifiuti ▪ 03027651001, SysClean Adapter M Accessori per tutti gli analizzatori: ▪ 11298500316, SysClean Elecsys, 5 x 100 mL di soluzione di lavaggio per il sistema Esecuzione Per una performance ottimale del test, attenersi alle indicazioni riportate nel presente documento per l'analizzatore in questione. Per le istruzioni specifiche dell'analizzatore relative all'esecuzione del test, consultare il manuale d'uso dello strumento. La risospensione delle microparticelle prima dell’uso avrà luogo automaticamente. Leggere i parametri test‑specifici nello strumento dal codice a barre del reattivo. Nel caso eccezionale che non sia possibile leggere il codice a barre, digitare la sequenza di 15 cifre. Portare i reattivi conservati al fresco alla temperatura di ca. 20 °C e collocarli nel rotore portareattivi (20 °C) dell'analizzatore. Evitare la formazione di schiuma. La regolazione della temperatura esatta, l’apertura e la chiusura dei flaconi avranno luogo automaticamente nello strumento. Calibrazione Tracciabilità: questo metodo è stato standardizzato contro il 1o Standard di Riferimento IRP 72/225 dell’OMS. Ogni set di reattivi Elecsys possiede un'etichetta con codice a barre contenente le informazioni specifiche per la calibrazione del rispettivo lotto di reattivo. La curva master preimpostata viene adattata all'analizzatore impiegando l'appropriato CalSet. Frequenza di calibrazione: effettuare una calibrazione per ogni lotto con reattivo fresco (al massimo 24 ore dopo l’identificazione della confezione di reattivo sull'analizzatore). Si consiglia di ripetere la calibrazione come segue: ▪ dopo 1 mese (28 giorni) se si impiega lo stesso lotto di reattivo ▪ dopo 7 giorni (se si impiega la stessa confezione di reattivo sull'analizzatore) ▪ all’occorrenza: ad es. se un controllo di qualità si trova al di fuori dei limiti definiti Controllo di qualità Per il controllo di qualità, impiegare PreciControl Tumor Marker oppure PreciControl Universal. In aggiunta, è possibile utilizzare altro materiale di controllo appropriato. I controlli per le diverse concentrazioni devono essere eseguiti individualmente almeno 1 volta ogni 24 ore quando il test è in uso, al cambio di ogni confezione di reattivi e dopo ogni calibrazione. Gli intervalli ed i limiti del controllo dovranno essere conformi alle esigenze individuali di ogni laboratorio. I valori ottenuti devono rientrare nei limiti definiti. Ogni laboratorio deve definire delle misure correttive da attuare nel caso che alcuni valori siano al di fuori dei limiti definiti. Per il controllo di qualità, attenersi alle normative vigenti e alle linee guida locali. 2/4 2015-01, V 13.0 Italiano ms_04481798190V13.0 AFP AFP – α1-fetoproteina Calcolo L’analizzatore effettua il calcolo automatico della concentrazione dell’analita di ogni campione (in IU/mL, in ng/mL, in kIU/L oppure, inoltre, in IU/L per gli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602). Settimane 14 15 16 17 18 19 N 382 1782 2386 975 353 146 IU/mL 23.2 25.6 30.0 33.5 40.1 45.5 Fattori di conversione: ng/mL 27.9 30.9 36.1 40.4 48.3 54.8 IU/mL x 1.21 = ng/mL ng/mL x 0.83 = IU/mL Limiti del metodo – interferenze L’ittero (bilirubina < 1112 µmol/L oppure < 65 mg/dL), l’emolisi (Hb < 1.4 mmol/L oppure < 2.2 g/dL), la lipemia (Intralipid < 1500 mg/dL) e la biotina (< 246 nmol/L oppure < 60 ng/mL) non interferiscono sul test. Valutazione: recupero entro ±10 % del valore iniziale. Ai pazienti sottoposti a terapia con alti dosaggi di biotina (>5 mg/die), il campione dovrà essere prelevato almeno 8 ore dopo l’ultima somministrazione di biotina. Non sono state osservate interferenze da fattori reumatoidi fino ad una concentrazione di 1500 IU/mL. Nessun effetto hook in caso di concentrazioni di AFP fino ad 1 milione IU/mL (1.21 milioni ng/mL). Tra 26 farmaci di frequente impiego, testati in vitro, non si è osservata alcuna interferenza nel test. In casi rari possono riscontrarsi interferenze causate da titoli estremamente alti di anticorpi diretti contro anticorpi specifici anti‑analita, di anticorpi anti‑streptavidina o di anticorpi anti‑rutenio. Tali effetti sono ridotti al minimo attraverso un procedimento appropriato del test. Ai fini diagnostici, i risultati devono sempre essere valutati congiuntamente con la storia clinica del paziente, con gli esami clinici e con altre evidenze cliniche. Limiti ed intervalli Intervallo di misura 0.500‑1000 IU/mL oppure 0.605‑1210 ng/mL (definito dal limite di sensibilità inferiore e dal massimo valore della curva master). I valori al di sotto del limite di sensibilità vengono indicati come <0.500 IU/mL oppure <0.605 ng/mL. I valori al di sopra dell’intervallo di misura vengono indicati come >1000 IU/mL oppure >1210 ng/mL (oppure, su campioni diluiti 1:50, fino a 50000 IU/mL oppure 60500 ng/mL). Limiti inferiori di misura Limite di sensibilità inferiore del test Limite di sensibilità inferiore: 0.50 IU/mL (0.61 ng/mL) Il limite di sensibilità inferiore rappresenta la minima concentrazione misurabile dell’analita che può essere distinta dallo zero. Viene calcolato come il valore che si trova 2 deviazioni standard al di sopra dello standard più basso (calibratore master, standard 1 + 2 DS, studio relativo alla ripetibilità, n = 21). Diluizione I campioni con concentrazioni di AFP al di sopra dell’intervallo di misura possono essere diluiti con Diluent Universal. È raccomandata la diluizione 1:50 (automaticamente dagli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, Elecsys 2010 e cobas e, o manualmente). La concentrazione del campione diluito deve essere > 20 IU/mL (> 24 ng/mL). Dopo la diluizione manuale, moltiplicare il risultato per il fattore di diluizione. Dopo la diluizione automatica, il software degli analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, Elecsys 2010 e cobas e calcola automaticamente la concentrazione del campione. Valori di riferimento Qui di seguito sono riportati i risultati degli studi con il test AFP Elecsys: a) Studio multicentrico “Analizzatore Elecsys 2010”, stato: settembre 1997, e studio relativo all'intervallo di riferimento, condotto in Germania ed in Francia; dati valutati nel settembre 1998. Impiegando i campioni di siero prelevati da 646 soggetti sani, sono stati ottenuti i seguenti valori di AFP: ≤5.8 IU/mL oppure ≤7.0 ng/mL per il 95 % dei risultati. Mediane per l’AFP per settimane di gravidanza (definite come le settimane complete dopo l’inizio dell’ultima mestruazione): 2015-01, V 13.0 Italiano b) Studio multicentrico per la determinazione dei valori di riferimento, per valutare il rischio di trisomia 21 nel siero materno (n. di studio: BO1P019, stato: marzo 2003). Sono stati valutati i valori dei campioni di siero prelevati da un totale di 1753 donne gravide (nelle settimane gestazionali rilevanti 14‑18). Le misurazioni con il test HCG+β Elecsys e con il test AFP Elecsys sono state condotte in 5 centri clinici in Belgio, in Francia ed in Germania. Per ogni campione si è riportata l'età gestazionale (in giorni) determinata mediante ultrasuoni. Applicando l'analisi di regressione log-lineare di tutti i 1753 valori di AFP contro l'età gestazionale, si sono calcolate le seguenti mediane per il centro delle rispettive settimane (ad es. settimana 14 + 3 giorni): Settimane 14 15 16 17 18 IU/mL 20.9 24.0 27.6 31.7 36.4 ng/mL 25.3 29.0 33.3 38.3 44.0 Nota: per gli esami prenatali si consiglia di rivalutare le mediane periodicamente (1‑3 anni) e ad ogni cambio di metodo. L'applicabilità dei valori di riferimento a campioni di plasma non è stata verificata. Ogni laboratorio deve controllare l’applicabilità dei valori di riferimento alla propria popolazione di pazienti e, se necessario, determinare intervalli di riferimento propri. Dati specifici sulla performance del test Qui di seguito sono riportati i dati rappresentativi delle prestazioni sugli analizzatori. I risultati dei singoli laboratori possono differire da questi. Precisione La precisione è stata determinata impiegando reattivi Elecsys, pool di sieri umani e controlli, eseguiti in base ad un protocollo un protocollo modificato (EP5‑A) del CLSI (Clinical and Laboratory Standards Institute): 6 volte al giorno per 10 giorni (n = 60); ripetibilità sull'analizzatore MODULAR ANALYTICS E170, n = 21. Sono stati ottenuti i seguenti risultati: Analizzatori Elecsys 2010 e cobas e 411 Ripetibilità Campione SUb) 1 SU 2 Mediana DS Precisione intermedia CV DS CV IU/mL ng/mL IU/mL ng/mL % IU/mL ng/mL % 12.8 15.5 0.26 0.31 2.0 0.39 0.47 3.1 42.6 51.5 0.63 0.76 1.5 1.02 1.24 2.4 SU 3 566 685 11.2 13.5 2.0 15.6 18.9 2.8 PC TMc)1 8.01 9.69 0.22 0.27 2.8 0.28 0.33 3.4 PC TM2 86.8 105.0 1.92 2.33 2.2 2.33 2.82 2.7 b) SU = siero umano c) PC TM = PreciControl Tumor Marker Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602 Ripetibilità Campione Media IU/ mL 3/4 ng/ mL DS IU/ mL Precisione intermedia CV ng/ mL % Media IU/ mL ng/ mL DS IU/ mL CV ng/ mL % SU 1 14.8 17.8 0.27 0.33 1.8 14.1 17.0 0.53 0.64 3.8 SU 2 46.7 56.5 0.65 0.79 1.4 44.6 53.9 1.14 1.38 2.6 SU 3 745 901 11.7 14.2 1.6 711 860 23.4 28.3 3.3 ms_04481798190V13.0 AFP AFP – α1-fetoproteina Analizzatori MODULAR ANALYTICS E170, cobas e 601 e cobas e 602 Ripetibilità Campione Media IU/ mL ng/ mL DS IU/ mL Precisione intermedia CV ng/ mL % Media IU/ mL ng/ mL DS IU/ mL CV ng/ mL % PC TM1 9.35 11.3 0.21 0.25 2.2 9.1 11.0 0.26 0.31 2.8 PC TM2 104 126 2.49 3.01 2.4 103 125 2.54 3.07 2.5 Confronto tra metodi Il confronto del test AFP Elecsys (y) con il metodo Enzymun‑Test AFP (x), impiegando campioni prelevati da pazienti ospedalizzati, ha prodotto le seguenti correlazioni (IU/mL): Numero dei campioni misurati: 77 Passing/Bablok20 Regressione lineare y = 0.92x – 1.51 y = 0.90x + 0.35 τ = 0.975 r = 0.998 Le concentrazioni dei campioni erano comprese tra ca. 2 e 500 IU/mL (tra ca. 2.4 e 600 ng/mL). Letteratura 1 Taketa K. Alpha-Fetoprotein in the 1990s. In: Sell SS. Serological cancer markers. Humana Press 1992;31-46, ISBN: 0-89603-209-4. 2 Ruoslathi E, Engvall E, Kessler MJ. Chemical Properties of AlphaFetoprotein. In: Herberman RB, McIntire KR (eds). Immunodiagnosis of Cancer. New York: Marcel Dekker Inc 1979:101-117. 3 Ramsey WH, Wu GY. Hepatocellular carcinoma: update on diagnosis and treatment. Dig-Dis 1995;13,2:81-91. 4 Sato Y, Nakata K, Kato Y, et al. Early recognition of hepatocellular carcinoma based on altered profiles of alpha-fetoprotein. N Engl J Med 1993;328(25):1802-1806. 5 Klepp O. Serum tumor markers in testicular and extragonadal germ cell malignancies. Scand J Clin Lab Invest Suppl 1991;206:28-41. 6 Sturgeon C. Practice Guidelines for Tumor Marker Use in the Clinic. Clin Chem 2002;48(8):1151-1159. 7 Stuart KE, Anand AJ, Jenkins RL. Hepatocellular Carcinoma in the United States. Cancer 1996;77,11:2217-2222. 8 Brewer JA, Tank ES. 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GIT-Verlag, Darmstadt 1996:10. ISBN 3-928865-22-6. 20 Bablok W, Passing H, Bender R, et al. A general regression procedure for method transformation. Application of linear regression procedures for method comparison studies in clinical chemistry, Part III. J Clin Chem Clin Biochem 1988 Nov;26(11):783-790. Per ulteriori informazioni, consultare il manuale d’uso appropriato per il relativo analizzatore, i rispettivi fogli di applicazione, la Product Information e le metodiche di tutti i componenti necessari (se disponibili nel vostro paese). In questa metodica, per separare la parte intera da quella frazionaria in un numero decimale si usa sempre il punto. Il separatore delle migliaia non è utilizzato. Simboli Oltre a quelli indicati nello standard ISO 15223‑1, Roche Diagnostics impiega i seguenti simboli: Contenuto della confezione Analizzatori/strumenti su cui i reagenti possono essere usati Reattivo Calibratore Volume dopo ricostituzione o mescolamento Le aggiunte o modifiche significative sono indicate mediante una linea verticale posizionata al margine. © 2013, Roche Diagnostics Roche Diagnostics GmbH, Sandhofer Strasse 116, D‑68305 Mannheim www.roche.com 4/4 2015-01, V 13.0 Italiano
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