balthus - Villa medici

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balthus - Villa medici
comunicato stampa
BALTHUS
Scuderie del Quirinale, La retrospettiva
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, L’atelier
24 ottobre 2015 – 31 gennaio 2016
a cura di Cécile Debray
Le Scuderie del Quirinale e l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
presentano, dal 24 ottobre 2015 al 31 gennaio 2016, la mostra Balthus, una
grande retrospettiva organizzata a quindici anni dalla morte del pittore e dall’ultima
esposizione che gli è stata dedicata in Italia. La mostra sarà in seguito al
Kunstforum di Vienna dal 19 febbraio al 16 giugno 2016, prima monografica
dell’artista in Austria.
Curata da Cécile Debray, conservatrice al Museo nazionale d’arte moderna Centre
Pompidou, con la collaborazione di Matteo Lafranconi per la sezione alle Scuderie
del Quirinale a Roma e di Evelyn Benesch per Vienna, la mostra riunisce più di
duecento opere: quadri provenienti da importanti musei e da collezioni private
prestigiose, ma anche un’ampia selezione di disegni e di fotografie. L’esposizione
ripercorre la carriera di Balthus proponendo nuovi spunti di riflessione sul lavoro di
uno dei più originali artisti del Novecento.
Balthus è profondamente legato all’Italia. Il suo primo viaggio nel nostro paese, nel
1926, rappresenta uno spartiacque per la sua vocazione artistica. Folgorato dalla
scoperta dei maestri del Rinascimento toscano, in particolare di Piero della
Francesca, Balthus ne eredita la chiarezza formale, la capacità narrativa, il senso
della composizione. È proprio da questa tradizione – integrata dalla conoscenza dei
movimenti italiani del Realismo magico e della Metafisica, oltre che dalla Nuova
Oggettività tedesca – che trae origine quell’atmosfera sospesa ed enigmatica che è
caratteristica distintiva delle sue opere, in particolare dei capolavori degli anni Trenta.
Il legame con l’Italia si rafforza a partire dal 1961, quando viene nominato direttore
dell'Accademia di Francia a Roma. Rimane a Villa Medici fino al 1977, e qui sviluppa
una nuova pratica del disegno e della pittura, traendo ispirazione dalle tecniche del
passato per reinventare la propria. In questo periodo intraprende degli importanti
lavori di restauro di Villa Medici, che ancora oggi caratterizzano gli spazi interni del
palazzo e i giardini.
Alle Scuderie del Quirinale la mostra presenta circa centocinquanta opere,
riunendo capolavori appartenenti a tutte le fasi della carriera di Balthus, in un
percorso cronologico che si sviluppa attorno ad alcuni temi centrali: l’eredità
rinascimentale, l’infanzia, l'influenza di opere letterarie come Cime tempestose di
Emily Brontë e Le avventure di Alice nel paese delle meraviglie di Lewis Carroll;
l’importanza degli scambi con Antonin Artaud, André Derain, Alberto Giacometti o
con suo fratello Pierre Klossowski. Saranno esposte opere chiave, come La toilette
de Cathy (1933), Le Roi des chats (1935), Les enfants Blanchard (1937), La
Patience (1946-48), La Chambre (1952-54), Le Rêve II (1956-57), La Phalène
(1959), Les Joueurs de cartes (1968-73), Le Peintre et son modèle (1980-81).
A Villa Medici l’esposizione si focalizza invece sul processo di lavoro dell'artista
durante il periodo romano e negli anni successivi. Attraverso più di cinquanta opere
tra dipinti, disegni e fotografie, i visitatori hanno l'opportunità di scoprire gli aspetti
meno noti dell'universo creativo di Balthus, nella cornice unica di Villa Medici che per
diciassette anni è stata il suo laboratorio artistico. La mostra propone diversi
capolavori, tra cui La chambre turque (1963-66), eccezionalmente prestato dal
Centre Pompidou ed esposto poco lontano dalla stanza che raffigura, Japonaise à la
table rouge (1967-76) e Nu de profil (1973-77). Questi celebri dipinti sono
accompagnati da una selezione di schizzi, fotografie e disegni preparatori che
permette di ripercorrere le diverse fasi di lavoro. Il percorso non si limita alle sale
d’esposizione ma include alcuni dei luoghi più emblematici di Villa Medici, reinventati
da Balthus attraverso un metodo inedito di applicazione del colore. Inoltre la camera
turca, raffigurata nell’omonimo quadro, è per la prima volta accessibile al pubblico.
A Vienna la mostra, che inaugura a febbraio 2016, mette invece in particolare
evidenza i legami tra Balthus e la cultura germanica, rivelando l’influenza decisiva del
pensiero mitteleuropeo sul lavoro del pittore.
L’esposizione è accompagnata da un importante catalogo, pubblicato da Electa, che
comprende diversi saggi firmati da specialisti internazionali dell’opera di Balthus.
Balthus
Balthasar Klossowski de Rola, detto Balthus nasce a Parigi nel 1908. Ha origini polacche da
parte del padre, Erich Klossowski, storico dell'arte, pittore e scenografo, e russe da parte
della madre, la pittrice Baladine Klossowska. Durante la Prima guerra mondiale la famiglia
Klossowski si rifugia in Svizzera. I suoi genitori si separano poco dopo e Balthus trascorre
l’infanzia a Ginevra. Cresce in un ambiente cosmopolita intriso di cultura germanica, quello
del salotto letterario animato da sua madre e dal poeta Rainer Maria Rilke, mentore e figura
paterna del giovane Balthus, e frequenta personalità del calibro di André Gide, Maurice Denis
e Pierre Bonnard. Dal 1925 al 1927 vive a Parigi, dove realizza le prime vedute del Jardin du
Luxembourg e di altri scorci cittadini. Nel 1933 si installa stabilmente a Parigi, dove frequenta
gli amici di suo fratello Pierre Klossowski, tra cui Georges Bataille, Pierre-Jean Jouve e Pierre
Leyris, ma anche i Surrealisti, dai quali però si sente distante. La galleria Pierre organizza la
sua prima mostra personale nel 1934, che suscita grande interesse nel mondo artistico, e
colpisce in particolare Antonin Artaud e Pierre-Jean Jouve, che hanno firmato le prime
critiche dedicate a Balthus. Nel 1953 si trasferisce nel castello di Chassy nel Morvan, dove
rimane per quasi otto anni. Nel 1956 il Museo di arte moderna di New York gli dedica una
grande retrospettiva. È direttore dell'Accademia di Francia a Roma dal 1961 al 1977. Balthus
muore il 18 febbraio 2001 nel suo chalet a Rossinière, in Svizzera, dove ha vissuto dopo il
suo ritorno da Roma.
Orari di apertura della mostra alle Scuderie del Quirinale: da domenica a giovedì 10.0020.00, venerdì e sabato 10.00-22.30 (ultimo ingresso un'ora prima dell'orario di chiusura).
Orari di apertura della mostra a Villa Medici: da martedì a domenica (chiuso il lunedì)
10.00-19.00 (ultimo ingresso alle 18.30).
Biglietto della mostra alle Scuderie del Quirinale: 12 euro (intero), 9,50 euro (ridotto).
Biglietto della mostra a Villa Medici: 12 euro (intero), 6 euro (ridotto). Biglietto valido per
l’ingresso alla mostra e la visita di Villa Medici.
Oltre alle riduzioni abituali, chi si recherà in una delle due sedi espositive con il biglietto della
mostra Balthus emesso nell’altra sede, beneficerà dell'ingresso ridotto.
Scuderie del Quirinale
via XXIV Maggio 16 - 00187 Roma
T 06 39967500
www.scuderiequirinale.it
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
viale Trinità dei Monti 1 - 00187 Roma
T 06 67 611
www.villamedici.it
Ufficio stampa Azienda Speciale Palaexpo
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T +39 06 48 94 12 06 / [email protected]
Segreteria - Dario Santarsiero
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Ufficio stampa Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
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Francesca Venuto
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