Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi
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Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi
Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi I motori a combustione interna alternativi (o motori a pistoni) sono motori dello stesso tipo di quelli usati nelle automobili e vengono impiegati in aeronautica per fornire potenza ad un’elica. Sono stati i primi motori applicati nella propulsione aeronautica e gli unici fino agli anni ’40 del secolo scorso. Oggi sono impiegati soltanto nell’aviazione leggera, nel campo delle piccole potenze. Verranno studiati brevemente mettendo in evidenza alcuni aspetti peculiari delle applicazioni aeronautiche. Le caratteristiche principali sono: Combustione interna (come turbine a gas) – Miscele stechiometriche ( Funzionamento ciclico: rispetto a turbine a gas temperature di combustione più elevate perché la sollecitazione termica non è continua ma intermittente e non ci sono parti rotanti sottoposte ad elevate temperature. ) – Sistema di raffreddamento Vengono classificati secondo criteri diversi tra cui quello in base al ciclo termodinamico (o tipo di accensione): Accensione comandata (o per scintilla, ciclo Otto-Beau de Rochas): la combustione avviene a volume costante; Accensione spontanea (o per compressione, ciclo Diesel): la combustione avviene a pressione costante; quello in base al tipo di ciclo operativo (cioè in base al numero di corse effettuate dal pistone in un ciclo operativo): Motore a due tempi; Motore a quattro tempi; e quello in base al tipo di sistema di raffreddamento: Motori raffreddati ad aria; Motori raffreddati ad acqua. Motori a combustione interna alternativi Valvole Testa PMS Candela PMI ) Si definisce come il rapporto tra volume totale del cilindro 3 Volume inizio compressione Volume fine compressione (14.1) per brevità viene in genere indicato come rapporto di compressione. 14.2 Ciclo Otto ideale D’ora in poi ci si riferirà soltanto all’applicazione più comune per i motori a combustione interna alternativi aeronautici che è quella di un motore ad accensione comandata a 4 tempi basato sul ciclo Otto-Beau de Rochas (cui ci si riferirà per brevità come al ciclo Otto), per quanto siano stati anche utilizzati motori a due tempi e/o ad accensione per compressione. Con motore a quattro tempi si intende che un ciclo viene compiuto con quattro corse del pistone (ad ogni ciclo corrispondono due giri della manovella e quindi dell’albero motore). Ad ogni corsa del pistone (tempo) corrisponde una fase diversa del ciclo compiuto dal motore. I quattro tempi sono i seguenti (Fig. 14.2): c Rapporto di compressione volumetrico e volume della camera di combustione: Il motore è costituito da uno o più cilindri (contenitori di forma cilindrica) all’interno di ciascuno dei quali si muove un pistone (o stantuffo) con un moto rettilineo alternato. La parte superiore del cilindro è detta testa (Fig. 14.1). Al pistone è quindi collegato un meccanismo biella-manovella che permette di trasformare il moto alternativo del pistone in moto rotatorio dell’albero motore. Nel cilindro sono inoltre presenti delle valvole che permettono di regolare l’immissione e l’espulsione della massa gassosa, e, nei motori ad accensione comandata un dispositivo per l’accensione della miscela (uno o più candele in grado di produrre una scarica elettrica). Si ricorda di seguito la terminologia comunemente impiegata per indicare dimensioni e parametri caratteristici di motori a combustione interna alternativi. Volume spostato dal pistone ( Cilindrata 14.1 Schema e nomenclatura Lezione 14 2 d E’ il volume massimo a disposizione della miscela aria-combustibile E’ il volume minimo a disposizione della miscela aria- Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale Università di Roma “La Sapienza” Diametro interno del cilindro. Diametro o alesaggio (bore ) Corsa (stroke ) Distanza tra punto morto superiore e punto morto inferiore. E’ pari a due volte il raggio della manovella. 1.) Corsa di aspirazione. In questa fase la massa di gas che evolverà all’interno del cilindro può entrare in esso grazie all’apertura della valvola di aspirazione. Il pistone va da PMS a PMI. Per aumentare la massa introdotta la valvola si apre prima di PMS e si chiude dopo PMI. La massa di gas all’interno del cilindro cambia mantenendo le proprietà essenzialmente inalterate (almeno nel caso ideale). Tale corsa è quindi (pressione volume indicato, vedi rappresentata da un punto ( ) nel piano termodinamico Fig. 14.3b), mentre è rappresentato dalla linea nel piano (vedi Fig. 14.3a). Per quanto detto sono costanti infatti i valori di e (e quindi di e ) mentre è Punto morto inferiore (PMI) Indica la posizione del pistone più lontana dalla testa del cilindro, quella in cui il volume a disposizione della miscela è pari a . Figura 14.2: Fasi di un motore a combustione interna alternativo a 4 tempi. Punto morto superiore (PMS) Indica la posizione del pistone più prossima alla testa del cilindro, quella in cui il volume a disposizione della miscela è pari a . Volume della camera di combustione combustibile all’interno del cilindro. Volume totale del cilindro all’interno del cilindro. Figura 14.1: Definizioni di corsa, alesaggio, PMS e PMI. costante Corso di Propulsione Aerospaziale (14.2) -, < 0 ; . < 0 . e + ; < ; + -, + isentropiche, ed essendo : ?@ = < . ) ( ) ( ) ( ! " ) ( e (14.3) . ?@ >" + ?@ > ?@ ! (14.4) 4.) Corsa di scarico. Valvola di scarico aperta. I gas combusti escono dal cilindro sia perché a più alta dell’ambiente sia perché spinti dal pistone che va verso PMS. -, / ( / ( ) ( 65 87 9 : ed essendo le 3.) Corsa di espansione. Valvole chiuse. Il pistone viene spinto verso il basso. Il gas si espande compiendo lavoro sul pistone. Prima di PMI si apre la valvola di scarico. # # ; 2.) Corsa di compressione. Valvole chiuse. La miscela all’interno del cilindro viene compressa dal pistone che compie lavoro sul fluido. Verso la fine inizia la combustione e aumenta più rapidamente. Dopo la chiusura delle valvole è costante e quindi è proporzionale a ed entrambi indicano anche la posizione del pistone. Per calcolare le prestazioni fornite da una motore basato sul ciclo Otto ideale, si procede analogamente a quanto fatto in Lezione 4 per il ciclo di turbina a gas, considerando per semplicità che la miscela sia ) costituita esclusivamente da aria, che essa si comporti come un gas ideale e le sue proprietà ( restino costanti. Se si indica con la massa di miscela che, chiusa la valvola di aspirazione, evolve nel cilindro, si ha: 2 . 231 4, a 5 varia da aumenta durante questo primo tempo, e poiché la massa della miscela Motori a combustione interna alternativi Lezione 14 4 . + Il ciclo è simmetrico in quanto compreso tra trasformazioni dello stesso tipo a due a due, e quindi, come per il ciclo Brayton, vale la proprietà: (14.5) 3 e quindi il rendimento si scrive come per il ciclo Brayton, ma mentre in quel caso veniva espresso in termini del rapporto di compressione , nel caso del ciclo Otto si esprime in funzione del rapporto di compressione volumetrico : $ A 3 Qe (14.6) ; < ?@ 1 s (a) Piano (b) Piano v 1 0.8 γ Qu 1 Il comportamento del rendimento in funzione di è mostrato in Fig. 14.4. 2 4 0 65 8 7 9 : T p 4 2 1.4 0.6 ηth,id 1.3 Figura 14.3: Ciclo Otto. 1.2 0.4 0.2 ! 5 10 r 15 0 & ' C B 65 7 65 7 B ( & + -, ' ) ( * / # 8 9 : 65 7 ) ( (14.7) avendo considerato il lavoro e il calore per unità di massa ed avendo introdotto il rapporto aria-combustibile con . La potenza sviluppata dal motore può essere espressa come: . & -, ' Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale B D B / E 9 : 8 0 Nelle corse di aspirazione e scarico le proprietà termodinamiche intensive (pressione , temperatura , e volume specifico ) sono costanti, varia invece il volume . D C 0 . / ( * 30 Una volta noto il rendimento del ciclo, si può esprimere il lavoro fornito dal motore in un ciclo come: . + &. ' ) # 25 Figura 14.4: Rendimento termodinamico del ciclo Otto ideale. . 4-1 Scarico a volume costante. Sottrazione istantanea del calore 20 B ( . 2-3 Combustione a volume costante. Introduzione istantanea del calore 3-4 Espansione isentropica. Lavoro compiuto dal fluido 0 1-2 Compressione isentropica. Lavoro compiuto dal pistone $ # % " Il comportamento ideale del fluido in un motore ad accensione comandata è ben rappresentato dal ciclo Otto ideale, mostrato in Fig. 14.3 dalla trasformazione . In particolare, nei piani termodinamici (che coincide con tranne che per )e si possono identificare le seguenti quattro trasformazioni ideali subite dalla miscela aria-combustibile: lavoro fornito dal motore in un ciclo durata del ciclo Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale (14.8) Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi W ST F ST DU F < $ F F troppo alto è necessario un rapporto di riduzione elevato tra 3. Consumo specifico. Nello studio dei cicli reali si vede che assume un minimo per un valore di basso ( rpm). (14.10) 2. Velocità di rotazione dell’elica. Se albero motore ed elica. 65 8 7 9 : B ( – Il calore non viene acquistato da scambio termico ma da combustione, e viene ceduto con espulsione del gas e non con scambio termico. B Fluido – Soggetto a perdite di carico – Muta la sua natura fisica (combustione) – variano con la temperatura – Combustione né istantanea né completa Di conseguenza il ciclo percorso nel piano Fig. 14.5. Il ciclo reale, disegnato nel piano distingue da quella ideale nelle seguenti fasi: non è più quello ideale, ma quello reale mostrato in viene detto ciclo indicato 2 . E la sua evoluzione si 2. Detonazione. Per valori elevati di si innesca il fenomeno della detonazione. Questa si manifesta come un’autoaccensione della miscela nella fase finale della combustione, che provoca onde di pressione che si propagano rapidamente nel cilindro provocando pressioni irregolari, surriscaldamento locale e una diminuzione del rendimento. Le condizioni che portano alla detonazione dipendono anche dal tipo di combustibile. ! Y – Le trasformazioni non sono isentropiche né adiabatiche (scambio termico attraverso le pareti) B / # 9 : 8 Q / 8 E 9 : NM 9 O : L Macchina dove è la massa di combustibile utilizzata per ciascun ciclo. Dall’analisi del ciclo ideale si può quindi osservare subito che un aumento della potenza insieme ad una riduzione del consumo specifico riferito alla potenza può essere ottenuto con un aumento del rapporto di compressione . Si cerca di realizzare motori per quanto possibile con elevati valori di , tuttavia il valore massimo ammissibile per è limitato da: F Sia la macchina sia il fluido si comportano in modo diverso da quello ideale: (14.12) 1. Pressione massima nel cilindro. Essa cresce con e ciò comporta strutture più pesanti (in grado di resistere a sollecitazioni maggiori). rpm1 . 14.3 Ciclo reale B P assumendo cioè che tutto il volume disponibile viene riempito con miscela fresca. Il consumo specifico ottenuto con un combustibile assegnato è invece semplicemente proporzionale all’inverso del rendimento termodinamico e del potere calorifico del combustibile. Infatti: $ (14.11) In conclusione in campo aeronautico -, avendo osservato che la massa della miscela può essere espressa come il prodotto della densità con cui essa viene immessa nel cilindro per la cilindrata: V F / 8 E 9 : $ I $9 KJ 8 / # 9 : 3G H $ ; 65 7 C B ( < F e la potenza: H F G3 $ I $9 KJ 0 (14.9) F , V , ' 0 H ; 0 F 3G 0 F X0 e deve essere inferiore ad un valore massimo , altrimenti si riducono eccessivamente rendimento e durata del motore. Per aumentare mantenendo costante bisogna quindi ridurre la corsa (a parità di cilindrata perché non si riduca anche la potenza). Poiché il miglior funzionamento del motore si ottiene quando , si può aumentare a parità di cilindrata aumentando il numero di cilindri (e quindi riducendo ). e la durata del ciclo è data dall’inverso del numero di cicli per unità di tempo. Se con si indica il numero di giri al minuto compiuti dalla manovella (cioè dall’albero motore), poiché vengono effettuati è il numero di cicli effettuati ogni minuto e quindi il numero di cicli due giri per ciclo, effettuati ogni secondo. Allora la durata del ciclo in secondi è: 7 V 6 Aspirazione. Al PMS i gas combusti non sono ancora completamente espulsi: una parte si mescola con la miscela fresca variandone le proprietà. Compressione. Si tratta di una trasformazione non adiabatica né reversibile. R . In conseguenza di tali limitazioni si ha Dalla (14.10) si osserva anche che la potenza è proporzionale al numero di giri. In questo senso conviene aumentare il numero di giri di lavoro del motore, tuttavia anche questo è limitato da: Combustione. Non è istantanea come nel caso ideale ma l’accensione avviene prima che il pistone raggiunga PMS e la cessione di calore continua anche in parte della corsa di espansione. H F Corso di Propulsione Aerospaziale (14.13) 2 [ Con si indica “giri al minuto”. Indicato misurato da apparecchiature sperimentali Z 1 \ , Università di Roma “La Sapienza” H 3G 0 ST F , " 1. Velocità media del pistone. Essa può essere calcolata come (spazio percorso)/(durata) di un ciclo: Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale 8 Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi 9 / 8` E $ I $9 8 / # ` KJ La potenza fornita dal motore è data da: (14.17) B ( F (14.18) H 3G ; `5 65 C 897 < : 5a - b 5 $ D F 5a < C H 3G ; B ( `5 65 8 7 9 : $ 5 / # 8` $ I $9 KJ / 8` E Q e utilizzando le (14.15) e (14.16): D ] (14.19) D D $ 8 9 : - b 8` $ D c $ - b dove è stato introdotto anche il rendimento volumetrico . Infatti nell’esprimere la massa della miin funzione della cilindrata , bisogna considerare che la sua densità non sarà pari a quella scela atmosferica ma un po’ più bassa, sia perché viene da condotti “caldi” ( ) sia per la sua velocità ). Il rendimento volumetrico è dunque definito come: ( e quindi la massa della miscela è pari a Espansione. Si tratta di una trasformazione non adiabatica né reversibile. - b D $ $ B B ( 5a `5 65 8 7 9 : 5 / # 8` $ F H 3G ) / 8` E 5 5 0 ) 8 _9 : 0 5 d / 8` E (14.23) Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale Università di Roma “La Sapienza” - b Un aspetto importante nel campo aeronautico è la diminuzione della potenza che si ha all’aumentare della quota. E’ stato visto infatti, dalla (14.18) che la potenza è direttamente proporzionale alla densità, e, come noto la densità dell’aria esterna diminuisce all’aumentare della quota. In realtà la riduzione di potenza con la quota è più spinta di quella della (che a sua volta decresce meno della grazie alla contemporanea riduzione di ), infatti si riduce anche il rendimento volumetrico ( [1]). per tener conto del lavoro speso per vincere 14.4 Comportamento del motore in quota / # _9 : 8 avendo introdotto il rendimento organico (o meccanico) le resistenze passive. 5 5 8` / # 5a avendo utilizzato l’espressione del ciclo ideale e avendo introdotto anche il rendimento di combustione come nel caso dei turbogetti (vedi Lezione 10). Parte di questo lavoro è speso per vincere le resistenze passive: il lavoro di pompaggio del fluido (D in Fig. 14.5) dovuto alle differenze tra pressioni di aspirazione e scarico e pressione ambiente; il lavoro necessario a vincere l’attrito tra le parti meccaniche in movimento; e il lavoro necessario per l’azionamento dei gruppi accessori (pompa acqua, pompa olio, . . . ). Il lavoro disponibile all’albero motore nel caso reale è quindi: (14.16) / E _9 : C (14.15) (14.22) La pressione media effettiva, cosı̀ chiamata in quanto ha le dimensioni di una pressione, indica il lavoro prodotto da un ciclo per unità di cilindrata. Si definiscono potenza indicata e pressione media indicata i valori ottenuti dal ciclo senza tener conto della potenza spesa per gli ausiliari e per vincere gli attriti. Questi valori hanno la stessa espressione dei valori effettivi a meno del rendimento organico : 8 B ( 5a `5 65 87 9 : e di conseguenza si può esprimere il lavoro fornito da un ciclo per unità di massa evolvente nel cilindro come: B P / 8` E dove è la massa di combustibile utilizzata per ciascun ciclo. E’ uso comune esprimere la potenza mediante la pressione media effettiva: (14.14) (14.21) B 8 / # 8/ # 8 _9 9 : : ` O NM L /^# _9 : è / # 9 : 8 ] D . ). Per queste ragioni l’area racchiusa dal ciclo e quindi il lavoro fornito dal ciclo reale (indicato) inferiore a quello ideale . Si definisce allora un rendimento reale `5 (14.20) Il consumo specifico del motore, espresso per unità di potenza prodotta, può essere ottenuto nel caso reale dalle relazioni scritte sopra per la massa della miscela (e quindi di combustibile attraverso ) e per la potenza utile: Scarico. I gas vengono espulsi ad alta velocità con perdite di carico ( / # 8 _9 : `5 / # 8 9 : `5 65 87 9 : ) ( Figura 14.5: Ciclo Otto teorico e indicato (da [2]). Corso di Propulsione Aerospaziale 10 Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi 11 14.4.1 Rimedi alla diminuzione di potenza con la quota Motore con compressore comandato meccanicamente Il motore che non presenta alcun rimedio alla diminuzione della potenza con la quota viene indicato come Motore Semplice. Per annullare gli effetti negativi dell’altitudine si ricorre a motori Adattati o Sovralimentati. La miscela che esce dal carburatore non va direttamente nel cilindro ma passa prima attraverso un compressore centrifugo. Questo è mosso dall’albero motore attraverso un opportuno sistema di riduzione. Il compressore assorbe una quantità di potenza non trascurabile dall’albero motore. Si tratta di un sistema Motori Adattati I motori adattati sono progettati per poter funzionare in modo soddisfacente alla quota , ciò si ottiene con diverse tecniche: gf gf gf gf gf C gf gf gf gf gf gf gf gf gf gf gf ih ih ih ih ih R MCI D si si può e Figura 14.6: Schema di motore con compressore comandato meccanicamente. di potenza per altitudini “medie” rispetto al caso di sovralimentazione con turbocompressore. Si fissa la pressione necessaria ad una certa quota. Si possono avere due casi: 1. Se ad una certa quota la pressione di alimentazione con compressore è uguale a quella senza , tale quota è detta Quota di Ristabilimento. compressore a . 2. Se ad una certa quota la pressione di alimentazione con compressore è maggiore di quella senza compressore a , tale quota è detta Quota di Adattamento. e De e Motori sovralesati Si aumenta la cilindrata e si strozza l’alimentazione a c e e Motori surcompressi All’aumentare di si riduce la potenza. Quindi per riottenere la potenza che si aveva a può pensare di aumentare . Ciò non si può fare con continuità, però stabilito il nuovo strozzare l’aspirazione come per i motori alleggeriti. DU De e c De e ih Motori alleggeriti All’aumentare di si riducono le sollecitazioni sul motore, quindi si progetta il motore per resistere alle sollecitazioni alla quota (quota di adattamento). Tale motore deve essere parzializzato ) altrimenti la , che dipende da diventa maggiore di (strozzato) a quote inferiori ( quella consentita dalle strutture. ih De Carb. Motori sovralimentati Si utilizza un compressore nel circuito di alimentazione per rendere le condizioni di alimentazione meno dipendenti dall’ambiente. Ammissione Ridotta Piena P 14.4.2 Motori sovralimentati La pratica dell’uso del compressore è quella corrente per combattere gli effetti negativi dovuti all’aumento di quota. Si cerca di mantenere elevate le pressioni medie e la potenza aumentando la pressione della carica all’inizio della corsa di compressione. A seconda del sistema usato per muovere il compressore e della configurazione del motore si distinguono: p c,max <p pc p c= ax c,m Sovralimentazione meccanica (supercharging) Sovralimentazione con turbocompressore (turbocharging) Sovralimentazione con turbocompressore e intercooler 0 Sovralimentazione con turbocompressore a due stadi z Figura 14.7: Andamento della potenza al variare della quota per un motore con compressore comandato meccanicamente. Sovralimentazione meccanica e con turbocompressore a due stadi Motore Compound za Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale cresce e può raggiungere valori non sopportabili diminuisce De c E se De e se e Di queste configurazioni si descriveranno brevemente soltanto le prime due (che sono alla base di tutte le altre). ] Motore Turbocompound E F È importante valutare come varia la potenza al di fuori di queste quote. Per accoppiamento diretto, ammissione costante e costante: Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale 12 Lezione 14 Motori a combustione interna alternativi Disposizione dei cilindri: determina la sezione frontale, integrazione con il veicolo dipende anche dal sistema di raffreddamento (aria o liquido): De (c) A “V” ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ ~ (d) A stella kj j kj j T kj j kj j kj j C (b) Contrapposti }| }| |} |} |} |} |} }| }| }| |} |} |} |} }| }| }| |} |} |} |} Il compressore è comandato da una turbina mossa dai gas di scarico, e calettata sullo stesso albero. Il gruppo turbina-compressore è separato dall’albero motore. La perdita di potenza necessaria per far (a) In linea z z z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z z z z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z {z z z z {z {z z {z {z z {z {z z {z {z z yx yx yx yx yx yx yx yx x x x yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx ut ut ut ut t ut ut ut ut t ut ut ut ut t ut ut ut ut t Motore con turbocompressore x x x yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx yx sr sr sr sr rrr sr sr sr sr rs sr sr sr sr sr sr sr r x x DU wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv wv e c $ De De Il problema è quindi limitare sovrapressioni a quote inferiori a . Conviene operare in modo che a quote inferiori a la pressione di alimentazione sia costante e uguale a quella massima consentita. Questo può essere ottenuto con un dispositivo di strozzamento (che è poi la valvola a farfalla). Con costante si ha tuttavia una riduzione della potenza a dovuta al fatto che diminuisce essendo costante e crescendo al diminuire della quota. Inserendo un cambio meccanico che regoli la velocità di rotazione del compressore si possono avere diverse quote di ristabilimento ed evitare cosı̀ la riduzione di potenza a bassa quota. Può essere ammissibile superare la per brevi periodi di tempo (p.es. al decollo). 13 Figura 14.9: Disposizione dei cilindri. on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on on n n R ml ml ml ml ml ml ml ml ml ml ml ml Carb. MCI 14.6 Sistema di raffreddamento Figura 14.8: Schema di motore con turbocompressore. Motori raffreddati ad aria De De e c e c W funzionare la turbina è trascurabile. Questo sistema può essere di grande utilità per i motori a pistoni permettendo potenze elevate anche a 6000 . Possono venire usati anche per aumentare la potenza al decollo. La potenza fornita dalla turbina cresce con il numero di giri, cosı̀ come la pressione di alimentazione. Il gruppo turbina compressore ha in genere compressore centrifugo, mentre la turbina può essere assiale o centripeta. In questa configurazione il compressore non sottrae potenza al motore ed ) per cui non si ha diminuzione inoltre il gruppo turbina compressore è autoregolante (almeno per della potenza per . Si osserva infine che è necessario un collettore dei gas di scarico per far funzionare la turbina in modo continuo e che per quote superiori a quella di adattamento la potenza diminuisce con la quota. Come accennato all’inizio della lezione una delle classificazioni dei motori a combustione interna alternativi è quella basata sulla tipologia del sistema di raffreddamento. Si distinguono due famiglie: Vantaggi: – – – – Leggero Semplice Poca manutenzione No congelamento 14.5 Configurazioni dei motori aeronautici Motori raffreddati a liquido Non si esaminano qui i sistemi ausiliari: carburazione, distribuzione, accensione, lubrificazione, scarico, . . . Per la configurazione ci si limita a ricordare che essa è determinata da numero, dimensione e soprattutto disposizione dei cilindri, scelti in modo da soddisfare le esigenze aeronautiche. Vantaggi: – maggiori Università di Roma “La Sapienza” V Corso di Propulsione Aerospaziale – Dimensionamento e orientamento alette – Ingombro frontale Problemi: – Peso – Circuito di raffreddamento – Radiatore di raffreddamento – Congelamento del liquido q0 con , W W – Motori più compatti H a ; p Diametro dei cilindri: da p Numero dei cilindri: da a – Raffreddamento più uniforme Problemi: Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale Lezione 14 Peso ( ) 81 55 75 227 590 232 600 700 1135 724 1634 85 180 2750 200 235 9.0 2.5 2.0 1.3 1.2 1.4 0.8 0.7 0.7 0.8 0.7 1.1 1.0 0.9 0.9 0.9 15 Domande di verifica / Potenza ( ) 9 22 37 172 485 164 768 974 1641 933 2238 75 187 2984 224 261 Cilindrata ) ( 3300 3100 8000 25000 35000 12900 27000 33900 36700 28000 71500 3300 8900 127100 8900 8900 14.1 Qual’è oggi in aeronautica il campo di applicazione dei motori a pistoni? 14.2 Si descrivano le diverse fasi di un motore a 4 tempi. 14.3 Quanti giri dell’albero motore vengono compiuti in un ciclo di un motore a 4 tempi? 14.4 Cosa si intende per rapporto di compressione volumetrico? 14.5 Quali sono i principali vantaggi e svantaggi di un motore raffreddato a liquido rispetto ad uno raffreddato ad aria? 14.6 Da quale grandezza dipende il rendimento del ciclo Otto ideale? 14.7 Si esprimano la potenza e il consumo specifico di un motore a pistoni ideale in funzione del rendimento del ciclo Otto ideale corrispondente, della cilindrata, del numero di giri, del rapporto di miscela, della densità della miscela e del potere calorifico del combustibile. Tabella 14.1: Proprietà di alcuni motori a pistoni aeronautici. 14.8 In cosa differiscono un motore a cilindri “a stella” e uno a cilindri “in linea”? 14.10 Disegnare il ciclo ideale di un motore a quattro tempi ad accensione comandata (ciclo Otto) nel piano . 14.11 Disegnare il ciclo ideale di un motore a quattro tempi ad accensione comandata (ciclo Otto) nel piano . 0 V per 0 W Y V W Y ! 0 + 14.14 Perché la potenza di un motore a pistoni diminuisce con la quota? V )e Corso di Propulsione Aerospaziale V ] ). 0 < 0 per piccole potenze ( V Y ; ! V * 0 < 0 ; * Y * 14.16 Disegnare lo schema di funzionamento di un motore sovralimentato con turbocompressore. 14.17 Cosa si intende con quota di adattamento? Affidabilità. Università di Roma “La Sapienza” 14.15 Indicare qualitativamente i principali rimedi alla diminuzione di potenza con la quota. W + 0 ] Consumo Specifico. Assume tipicamente i valori per grandi potenze ( 14.12 Si esprimano la potenza e il consumo specifico di un motore a pistoni reale in funzione del rendimento del ciclo Otto ideale corrispondente, della cilindrata, del numero di giri, del rapporto di miscela, della densità della miscela, del potere calorifico del combustibile e dei rendimenti introdotti nella trattazione di questi motori. 14.13 Cosa indica il rendimento volumetrico? ). ed assume tipicamente i valori per grandi potenze H V Y ). V 0 W + ! Y Potenza specifica (potenza per unità di cilindrata). Dipende dalle dimensioni, dal tipo di raffreddamento, da per piccole potenze ( )e ( ). Peso Specifico (peso per unità di cilindrata). Dipende dalle dimensioni, dal tipo di raffreddamento, . . . (tipicamente V Ingombro Frontale (potenza per unità d’area frontale). Dipende dalla configurazione e dal tipo di raffreddamento (tipicamente ] V * V 0 Rapporto Peso/Potenza. Diminuisce se le dimensioni del motore crescono ed assume tipicamente i valori piccole potenze ( ) e di per grandi potenze ( ). 14.9 A parità di corsa, qual’è la grandezza che limita il numero di giri massimo ottenibile da un motore a pistoni? Le proprietà di alcuni motori a combustione interna alternativi impiegati in aeronautica (alcuni dei quali di rilevanza storica) sono riportate in Tab. 14.1. Vengono di seguito riportati i valori tipici dei parametri caratteristici più importanti per le applicazioni aeronautiche. Tra di essi particolare rilievo ha il rapporto peso/potenza: 14.7 Proprietà dei motori a pistoni aeronautici N.ro Cil. 4 3 7 9 12 9 12 12 12 12 28 4 6 36 6 6 Raffredd. Liquido Aria Aria Aria Liquido Aria Liquido Liquido Liquido Liquido Aria Aria Aria Liquido Aria Aria Disp. Cilindri In linea Radiale Rotary Rotary a “V” Radial a “V” a “V” a “V” a “V” Radiale Opposti Opposti Radiale Opposti Opposti Anno 1903 1910 1908 1918 1918 1925 1936 1938 1940 1941 1945 1959 1959 1940s 1960s 1960s Motore Wright Anzani Gnome Bentley BR2 Rolls-Royce Condor Wright J-5 Whirlwind** Rolls-Royce Merlin Mercedes-Benz D-B 601 Napier Sabre Allison V-1710 Pratt & Whitney R-4360 Continental O-200 Lycoming O-540 Lycoming XR-7755 mid Lycoming IO-540-K Lycoming TIO-540-J Motori a combustione interna alternativi 14 14.18 Cosa si intende con quota di ristabilimento? 14.19 Disegnare lo schema di funzionamento di un motore sovralimentato con compressore comandato dall’albero motore. Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale 16 Lezione 14 Esercizi proposti 14.1 Calcolare potenza, pressione media effettiva, consumo specifico e le temperature e pressione massime raggiunte per un motore a combustione interna alternativo avente le seguenti caratteristiche: Opera a punto fisso a livello del mare p Bibliografia giri/min [1] U. Ghezzi. Motori per Aeromobili. Clup, Milano, 1974. W W ! ! ' F 6 cilindri W W p e H ! " B ( 0 , [2] D. Giacosa. Motori Endotermici. Hoepli, Milano, 2000. Proprietà del fluido evolvente costanti e pari a quelle dell’aria W ! + ! " " H @ + " " @ O NM L * . ; N ) p p! E Si consideri il ciclo ideale e si calcoli la spinta generata da un’elica di diametro pari a R. ; ; ; ; . W E e H 14.2 Si confronti la potenza generata dal propulsore dell’esercizio precedente con quella generata dallo stesso propulsore a parità di condizioni ad una quota . R. . Università di Roma “La Sapienza” Corso di Propulsione Aerospaziale
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