Numero 94 - Collegio Plinio Fraccaro
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Numero 94 - Collegio Plinio Fraccaro
Voci Corridoio di Numero 62—Anno IV settimanale fraccarotto 28 febbraio 2008 NON E’ UN PESCE D’APRILE FraccaroGriziotti 0–2, ovvero, come entrare in campo da damerini con la testa alla colomba pasquale, giocare un tempo a chi fa più lisci e un tempo a chi sbaglia più gol, perdere infine malamente e tutto sommato meritatamente. Scusate per lo spietato sarcasmo di questa frase che mi svolazzava nella testa da quando è finita la partita, volevo solamente sottolineare la sbadataggine della nostra mentalità nell’approccio alla gara. Il bello è che lo sapevamo e non avevamo scuse questa volta. Il torneo intercollegiale di calcio non è il torneo parrocchiale dei chierichetti: o si va in campo con convinzione, con la voglia, o nessuno ti regala la vittoria. Quest’anno poi, sono bastate due partite per metterci davanti agli occhi il livello della competizione, non ci sono squadre che dominano, non c’è una partita già scritta: Chi ha voglia di vincere se la gioca, va in campo e suda quella benedetta ma- Dopo 3 anni di vittorie arriva la prima verasconfitta del Plinio Soccer ad addormentarci per buona parte del glietta, altrimenti si va a giocare a match, non abbiamo sfruttato le uniche curling che è meglio. Non addosso nesoccasioni che siamo riusciti a creare, non suna colpa agli undici che hanno iniziasiamo una squadra schiacciasassi, dobbiato la partita, ci mancherebbe, ma una ramo quindi imparare ad essere cinici e rimanzina non potevo non propinarvela. Un partire nelle prossime partite con umiltà e gol preso dopo pochi minuti su un calcio voglia di giocare a calcio, se continuiamo piazzato evitabile ha messo la gara in salicosì possiamo solo sognarci le gioie ta. La voglia del Griziotti e dell’anno scorso>>. Ragazzi, insomma, nesl’imbambolamento dei nostri, insieme all’infimo terreno di gioco ha reso tutto più difficile. Nessuna scusante, loro hanno giocato, hanno osato, sono stati anche un po’ fortunati e, infatti, se si va ad analizzare la partita dal punto di vista tecnico scopriamo che la palla l’abbiamo giocata noi, soprattutto nel secondo tempo e il risultato giusto contando le occasioni da gol da una parte e dall’altra sarebbe stato il pareggio. La difesa con i generosi “rincalzi” in campo non ha fatto errori plateali, chiudendo bene sulle punte e concedendo obbiettivamente poco. Bene Tony e Violetto, Messi e Gamba hanno stoppato bene i manzi del Griziotti anche se i due gol subiti nascono da due falli e quindi da due calci piazzati al limite dell’area. Giuliano in porta ha fatto anche un mezzo miracolo, ma il sospirato pareggio non è arrivato. Problema principale: la finalizzazione. Valutazione che trova riscontro anche nelle parole di Tinelli: <<Oltre http://www.collegiofraccaro.it/vdc suna tragedia, ma noi dalla tribuna abbiamo avuto proprio la sensazione che la partita l’abbiamo persa prima di iniziare. Dobbiamo ripartire dalle poche e sparute certezze che ci sono rimaste: la reazione, anche se tardiva c’è stata; le palle gol le abbiamo avute anche noi; Ciccio, Jupo e Polo potranno darci una grossa mano nei prossimi impegni e poi l’ultima certezza e cioè che siamo fraccarotti, non è una sconfitta che ci farà deragliare. E’ questo il momento di unirsi è di far si che il canto “ammirate questo collegio” sia gridato da tutti con orgoglio. Parlo ai giocatori, nessuno si senta escluso, perché siete solo voi che potete farlo. Una partita la perdemmo anche nell’anno del penultimo intercollegiale, 2-1 contro il Valla, che poi schiantammo per 4 – 0 in finale. Nulla è perduto, ma da ora in poi non si scherza più. Giovanni Ferrari [email protected] PAGELLE CACCIA GRIZIOTTI—FRACCARO 2-0 RESOCONTO BORROMAICO Elia&Oda a pag.2 Il Nonno a pag.xx WHITE FICTION PLINIO PULP (1° parte) Monto, Oda e Rizzi a pag.xx Pagelle FraccaroGriziotti 0-2 E dopo una settimana di sole arrivano i nuvoloni e la pioggia, dopo la discesa la salita, dopo la tempesta la quiete. Dopo un magico periodo di vittorie che sembrava inesauribile e lo stradominio sportivo in tutte le discipline può arrivare una sconfitta...anche se il meritevolissimo avversario si chiama griziotti. E' sempre difficile dare una valutazione superpartes ai propri compagni (quasi fratelli in alcuni casi) quando sai che loro comunque ce l'hanno messa tutta. Noi di VdC proviamo a farlo: pagelle di fine primoquadrimestre dunque...preparate delle buone scuse da snocciolare ai genitori. Giuliano 6,5. Si arriva alla partita in cui deve dimostrare di cosa è capace, se non bastasse quello fatto finora. Le palle che gli arrivano sono più di quelle a cui è stato abituato ma gli errori rimangono gli stessi: nessuno. Una parata che vale un gol sull'1 a 0 tiene accese le speranze. Nulla può sui due gol, un fortissimo tiro ravvicinato prima e una punizione pressoché perfetta nel finale, sulla quale, anche senza quel passetto di troppo, sarebbe arrivato. FONDAMENTALE. Gamba 5,5. Le due punizioni che portano al gol arrivano da suoi interventi; in ritardo nel primo caso, non gli si può recriminare nulla nel secondo che però porta con se il secondo giallo e l'espulsione pesante in vista Cardano. Per il resto gioca con la solita decisione, tenendo sulle spalle una difesa esordiente. AGNELLO SACRIFICALE. Messina 6-. Nell'inedito ruolo di centrale si comporta bene e senza sbavature. Dopo il 2-0 Tinelli prova, con le sue incursioni laterali, a raggiungere il gol bandiera spostandolo ala e lasciando la difesa a tre. Il tempo è poco ed arriva solo un buon spunto per Igor sulla fascia, ma decisamente fuori misura. SI PUO' DARE DI PIU'. Tony 6+. Dopo la deludente prestazione contro il Don Bosco, alza la voce e si presenta in campo con la decisione e la sicurezza indispensabili in questi casi. Assieme a Violetto è 2 la nota particolarmente positiva di una difesa poco rodata e rimaneggiata. Due importanti chiusure e nessun errore in fase di impostazione fanno ben sperare in un momento in cui la rosa è ridotta all'osso. SPAZZOLONE. Violetto 6+. Anche lui al debutto, realizza il suo sogno: giocare una partita per leggere la sua pagella il Giovedì mattina. E potrà pure bullarsi del suo voto, perché grazie ai 90 minuti (e per questo i crampi!) senza macchia si ritrova tra i top della squadra. Fa fallo quando serve, rischiando anche vicino all'area, ma mai in posizione pericolosa. Gioca ordinato e con umiltà. STANCOVICIOUS. Mimmo 6,5. Unica prestazione sotto la sufficienza contro il Don Bosco, dimostra di aver capito come si gioca: con le palle! Dopo 20 minuti ha già le gambe ricoperte di fango e un buon numero di palloni recuperati. Corre e legna per tutti i 90 minuti difendendo il pallone quando l'appoggio vicino non si trova. Comunque, qualche palla in più per le punte la poteva mettere. BRAVO 'UAGLIONE. Enver 6-. Sputa l'anima e va su più palloni possibili, ma le sue due caviglie aranciformi e il suo ginocchio zufolo fanno si che, nonostante l'impegno, i risultati non siano sufficienti, complice anche una centrocampo poco organizzato. Meriterebbe di più, speriamo nell'assetto della squadra per le prossime partite. SUFFICIENTE CON RISERVA. Piccinno 5,5. In cinque anni di collegio mai visto correre così tanto. Arretrato a centrocampo per le carenze d'organico, dimostra di sapersi mettere al servizio della squadra, come si addice ad un capitano. Anche lui entra nel vortice del centrocampo che non funziona e soffre questa situazione riuscendo solo a sprazzi a servire pallo- ni per le punte. Ci prova sulle punizioni ma questa volta non basta. CAPITANO DEL TITANIC Brizi 5 (Igor al 35'). Non gioca un tempo intero e anche a causa del terreno difficile e del poco grip non riesce a incidere sulle azioni d'attacco. Sta basso cercando il pallone, facendo così perdere peso all'attacco. Al 35esimo viene sostituito da Igor, senza lasciare segni importanti su una partita che probabilmente non è la sua. PESCE FUOR D'ACQUA. Igor 6. Anche lui fa parte della lista infortunati, ma viste le evidenti difficoltà offensive, Tinelli non aspetta la fine del primo tempo per farlo entrare. Con lui migliora il possesso palla in attacco, grazie alle sue capacità aeree e la sua infaticabile corsa su tutti i palloni. Lo ferma solo un brutto fallo del numero 9 avversario che, dopo tante prediche sul fair play del suo capitano, e con il risultato a favore, non disdegna di atterrarlo a palla passata con un colpo sporco al ginocchio. MARTIRE Sasha 5 (Savini al 50'). Mezzo punto se lo gioca la sera prima alla festa del Ghislieri, risultando ancora ubriaco il mattino dopo. Solo pochi eletti, con una squadra decisamente più forte si sono potuti permettere una cosa del genere (regalando comunque prestazioni sottotono). Non brilla né in possesso né in interdizione. Le capacità sembrano esserci ma non stanno ancora spuntando. ALLEGRO CAZZONE. Savini 5+. Il + lo mette Elia perché la tecnica c'è e si vede, seppure a sprazzi. Quello che manca è purtroppo 'a capa! Oltre alla incolore prestazione lo dimostra l'atteggiamento poco serio dei giorni pre-partita, dichiarando a Napo: “Si, ma è il Griziotti...” Potrebbe essere il riferimento del centrocampo, se solo si guardasse qualche videocassetta di Espo! Impara da Mimmo, per ora sei lontano anni luce da quello che ci si aspetta da te! STADIO EMBRIONALE. Genova 5,5. Il fisico c'è, la tecnica sembrerebbe, e a tratti si vede anche la grinta. Pagelle Peccato che il gol sia gol quando la palla entra in rete e non ad un metro dalla porta quando la devi ancora calciare. Nessuno dice che questo ragazzone non ci metta la voglia, ma certe cose sono sintomo troppa sufficienza. Buono il colpo di testa, ma questa volta è la sfiga che mette la palla a fil di palo. INCONCLUDENTE. Arbitro 4. Se non ne ha voglia, po- trebbe stare a casa. Mai vicino all'azione, quando la partita si scalda si tiene a debita distanza lasciando che i giocatori se la sbrighino tra loro. Allontana giustamente dal campo il figlio di Uzzino quando crede di essere al bar anziché sulla linea laterale, se applicasse la stessa dedizione alla partita la sua prestazione sarebbe da 8. SVOGLIATINA ALLA CREMA. Fraccaro 5,5. La squadra non gioca bene in avvio di gara, lasciando il vantaggio agli ospiti. La situazione migliora leggermente sul finire del primo tempo per dare decisivi segni di ripresa nel secondo. Fino al raddoppio la speranza nel pareggio rimane viva, seppur il pesante possesso palla sia vanificato da un attacco improduttivo e un centrocampo poco legato. Sufficiente la difesa all'esordio. Elia &Yoda Voci di Corridoio Questa ragazza ha richiesto di non apparire più sulle amate pagine di VdC. E noi la accontentiamo. Megadirettore galattico Simone Pellegrin Direttore responsabile Giovanni Mason Vice Direttori Onorari Elia Ferrari Giovanni Ferrari Vice Direttori Andrea Violetto Giorgio Montolivo Special Ex Mattia Tonucci Adriano Oda Inviato al Nirvana Carlo de Grazia Inchiostro: il giornale degli studenti dell’Università di Pavia raggiunge in 14 anni la quota record di 93 numeri. Niente male per essere un’iniziativa sponsorizzata con vagonate e vagonate di soldi dall’ A.C.E.R.S.A.T e che sforna un massimo di 8 pagine ogni due settimane. 93 è un bel numero, quasi vicini al 100. Insomma tutti i complimenti da parte di Voci di Corridoio… ah un’appunto: noi per fare 94 numeri, di anni ce ne abbiamo messi 3 e mezzo con una media di 13,5 pagine. Insomma, se avessimo qualcosa da imparare potremmo dire che l’allievo ha superato il maestro, purtroppo siamo semplicemente più bravi e motivati, e c’è poco da fare. SUCCHIA! Mqm: siete la metà di mille e nemmeno una che si sia scomodata a scrivere un articolo sulla caccia al tesoro. Capisco che il risultato non è stato quello sperato, ma insomma… siamo sempre e comunque sul podio! Ricordate che il Collegio restituisce quello che gli dai e sarebbe stato bello per voi rileggere tra anni e anni il numero di oggi e trovarci sopra qualche riga su quell’esperienza che, nonostante tutto, vi ha fatto divertire e vi ha tenuto insieme, nel bel sogno che si vive qui al Collegio Fraccaro. Quindi rimboccarsi le maniche e giù di carta e penna, pretendiamo più collaborazione, altrimenti ce la veniamo a prendere con la forza. INDEGNE! Pino il figlio di Uzzino detto Pizzino o Puzzino: che testa di cazzo! Già entrare in Collegio a Marzo è grave, ma poi mettersi a far cazzate su cazzate è intollerabile. Ringrazia il Signore che ti vogliamo ancora qui dentro, perché l’ignoranza al Fraccaro, è una colpa. Soprattutto se è un’ignoranza intellettuale. Ci sta non sapere che il guarda-linee deve star fermo e zitto, ma non arrivarci denota proprio l’intelligenza mono-neuronica, e la cosa non ci stupisce. Se poi ci aggiungiamo la scena in mensa… si porta rispetto alla gente che lavora, ricordatelo! Ora prepara canotto e braccialo, che sta salendo la marea al piano! MERDA! 3 Party La mia festa al Ghislieri peccato “diressi mi” e li proprio la fanciulla che col sorriso di sfida mi lascio nelle pomeridiane;senza nasconder alcun appagato stupor tra quelle così delicate guance lentigginee;fu subito accorta a servirmi 2 calici di quel veleno che risvegliò l'ES. Due vagheggiamenti insicuri e appariscenti effusioni labiali poi,ci unirono per una frazione di tempo,in cui le nostre anime così abbuiate,in quel caos torbido e tedio di corpi sempre arroventati fra loro;che mi circondavano. Poi la frenesia verde viola ricoperta d'azzurro luccicante mi compresse il fisico elastico costretto a esaurirsi con veloci transizioni oblique con fine d'accidentare la mia materia,insensibile ma orgiasticamente eccitata,contro le vergogne di quegli sempre più ignudi corpi silenti,lasciati maliziosamente incustoditi,come prede facili alla mia caccia. Fortunatamente sventato poi l'inganno tesomi dalla vinaccia,per un torno di senno,mi precipitai oltre quei stipiti maledetti,per tornare a respirare aria pura e ragion d'essere. Mi sentivo come se avessi vomitato palloncini gonfi d'ossigeno vitale. La mente tornava mia anche se affannosamente;la vista da poco ritornata a colloquiare con tutto il resto del corpo,s'illuminò d'una luce bicromatica:lime e arancia;ricci boccoli le coprivano il capo ,il “logos” da lei citato era continuo ma dolce,perfetto a coronare le più alte vette di un corpo che d'un daino silvestre aveva le sembianze. Il mio solito stupore di sempre al suo apparir però venne sporcato da una macchia nera che le contaminava invisibilmente il ventre,le sue parole da sagge a rindondanti si fecero,e il suo portamento nobile accusava qualche svenimento a destra e a manca.......quello che di lei mi colpiva dionisio se lo stava pian piano prendendo in ostaggio per una notte. Il suo primo gelore al vedermi(il mio sempre cosi frenetico e esule mai tranquillamente In mezzo d' un torbido dì pavese,entro peristili di possenti colonnati;m'emozionavo arrogantemente al sol discuter con tre madamigelle italiche,che mancando di timidezza;nonostante;l'ignoranza di chi noi improbabili ospiti fossimo;si proponevano impavide come fiaccole al polo,di replicar con risposte ai nostri inaspettati quanto inerenti quesiti;atti a scoprir quel che sarà della notte gaia,ormai alle porte del tramonto,entro quelle “inespugnabili“mura. Tutto scorreva simpaticamente tra attacchi e imbarazzi,quando al momento dei lasciti, solerte innalzò l'avviso tramite quell'addio da lor parte,tangente ad escludere la mia presenza al ricevimento che simultaneamente fremeva proprio entro quella labile stanza di perimetro,per sfiorire in canti e balli proprio quando la timida luna nottambula si sarebbe impadronita del cielo notturno. Ma dal canto mio un intrepida voce avvisò le vestali della festa,del mio ritorno in loco a più breve termine,di quanto loro potevano immaginare. Indi lor ironicamente,”sorrisermi”con aria imperturbabile e una sicurezza glaciale al mio galante<<ci vediamo stasera>>. I dubbi,in me furon tanti in quelle poche ore in cui le atmosfere della mia pavia,cangiavano da pomeridiane in notturne. Pur io però cangiavo color....dal lieve rosato uniforme della passeggiata sudata lungo il ticino al rosso vinaceo delle mie gote sorridenti al più fraterno Bacco. Lungi dallo sconfortarmi e ben attorniato da crociati bianco rossi,che d'esperienza ne hann' gola;m'arrecai d'innanzi ai cancelli che dividevan me dai satiri e dalle dee terrene. Or loro banchettando avidamente con distillati “miracolici” speravan di liberare,il proprio io al punto tale da mostrar senza “inibo” le lor vergogne. Ma già appena entro...... quell' aria giocosa e atemporale; i miei orecchi biechi avvertono duodenici gemiti non a tutti udibili,provenire dagli antri più intestini di quelle insicure creaturine. Ormai deliranti e schiavi di quella trappola tesa loro dal lucifero dionisio. I primi gemiti della fine che incombe buia,crescevano ritmando le gesta folli e iperboliche degli ignavi baccheggianti. Io me medesimo che Alla proposta della con Bacco vengo a patti gentil ghisleriana di molto spesso mi movevo come un demiurgo dormire sul letto tra i futuri relitti. Or subito al tavolo del esser;mi precede ovunque in pubblico),si trasformo sciolto da un tiepido scirocco,in un ambiguo doppio abbraccio,gesto che afferrai appieno solo superate le prime perplessità,ma soprattutto in altro loco molto più personale,in effetti fu proprio al venir meno della sua lucidità psicofisica,che iniziai a sentire anche il suo secondo abbraccio più metafisico che intimisticamente mi richiedeva aiuto,a uscir dalle enormi mani purpuree bagnate e senza tempo di quel dio festaiolo e traditore. Sensazione indescrivibile in arti tangibili,mi riempiva lo stomaco,l'onore di sentir tra le mie braccia il suo corpo,le cui imperfezioni m' apparivano eleganti segni della sua tangibile umanità trascendentale,ma soprattutto l' impagabile fatto di percepire la fiducia ripostami in quei momenti pur sapendo che io per lei ero niente meno che un estraneo. Tutto..........poi...... si tinse d'emozionanti colori pastello. Mentre la sua fronte affusolata sveniva sul mio palmo della mano,proprio in quel mio arto io distinguevo chiare le sue sofferenze,come se per osmosi indolore stessi vivendo anch'io la sua agonia,il suo soffocamento acido. Ogni suo tremore del ventre m'aggiornava del suo caos intestino. Le sue gambe tremolanti,a tratti cedevano il loro compito solo perchè, sicure di poter contare sulle mie. Ciò mi toccò talmente da accendere brividi caldi di tenerezza sulla schiena che uscivano morbidi ma incontenibili dalle mie labbra in sulla sua schiena,con una dolcezza quasi paterna. Tutto senza ben capirne il significato. Lei esausta crollò addormentata senza preoccupazioni; il respiro affannato tendeva ad armonizzarsi in sinfonia, Mentre io supino sul pavimento,rifiutai le coccole di morfeo; per i miei pensieri ansiosi lunghi fino al mattino, non fosse che già agli albori,come un folletto Clara si svegliò. E Tra imbarazzi nascosti da vuoti discorsi qualunquisti “Ma no tranquilla... sul quotidiano,tutto si sciolIo per terra ci dormo se in un saluto più che emdella mia vita tutti i mercoledì!” blematico <<CI SI VEDE QUANDO CI SI VEDE>> ...E IL TOZ DISSE... 4 TOZ INCHIESTA SULLE FESTE COLLEGIALI: GHISLIERI Rispondono alle domande di Toz ed Elia: Giulia Russo, Antonella Pepe, Isabella Bossolino. Kitsch and chic. aperte agli esterni e sono organizzate rispettivamente da matricole, fagioli e terzi anni. Le altre due feste hanno utenza interna e l’organizzazione ufficiale del collegio, sono la festa dei laureandi e la festa di San Pio. Come è nata l’idea della festa? E’ un evento tradizionale? E’ una festa matricola- Fareste entrare un tipo che si presenta da voi in toga e senza biglietto? No… re (tradizionale). (vedi didascalia della foto NdR) Qual è il nome ufficiale della vostra festa? Chi sono i principali organizzatori? Le I borromaici reggono l’alcol? No, oltre a non reggere l’alcol vomitano in giro… matricole. Come mai si usa il sistema degli inviti Isabella (quella sulla destra): “E tu come diavolo hai fatto ad entrare?” personali? Per avere più responsabilità. Il “Io Tre cose da fare e tre da non fare alla sono il Toz. Limoniamo :-) ?“ (vedi risposta numero 12) collegio impone un numero limitato. festa del Ghislieri. Da fare: vestirsi a E’ vero che esiste una tregua tra voi e il Borromeo durante le feste? Si, è vero. Come gestite la festa per quanto riguarda ruoli e organizzazione? C’è la prevendita dei to la vita… tema, sfondarsi d’alcol, provarci con tutte le bruniane. Da non fare: sboccare in cortile, sboccare sui divani, pisciare nel cortile interno. Perché uno studente dovrebbe essere interes- Quale festa collegiale si avvicina di più alla Un aneddoto particolarmente divertente delle ultime edizioni? Una ragazza ha quasi rischia- biglietti e la lista della spesa, le matricole si sato alla vostra festa? Date tre motivazioni. Si vostra? Quella del collegio Nuovo. Perché dividono in gruppi per svolgere queste man- beve, ci si diverte, c’è gente ed è economica. c’è rivalità tra nuovine e ghislieriani. sioni. Come utilizzate il ricavato della festa? Abbia- Spiegate bene una volta per tutte quante feste fa il Ghislieri in un anno e in cosa si differenziano. Le feste sono cinque e si differen- A quale festa un ghislieriano non dovrebbe mai partecipare? Vedi risposta precedente mo un introito di circa mille euro, per andare in pari con le spese anche gli interni pagano. ziano principalmente per il tema. Tre sono L’ARMADIETTO DI VDC LE SCUSE DI VDC Siccome la mamma dei cretini è sempre incinta, ci ritroviamo ancora con questo problema: con qualcuno che, invece che chiedere normalmente per ottenere tranquillamente, pensa bene di distruggere il nostro armadietto in Sala Carte Nautiche. Dopo innumerevoli discussioni si è arrivati ad ottenere l’aggiustamento della serratura coi soldi del deposito cauzionale, e l’aggiunta di un ulteriore lucchetto. In monito rimane sempre quello: BASTA CHIEDERE!!!! Lo scorso numero (93) e questo (94) escono solo in formato A4 e non nel solito tascabile per gli abbonati a causa dell’esaurimento del toner Ci scusiamo con gli abbonati, e ancora di più pregheremmo tutti di lasciare le copie in sala comune a disposizione di tutti, altrimenti finisce che ci sarà gente che non avrà nemmeno la possibilità di leggerlo… GRAZIE! Ai conigli ladri di trofei. Nonostante il Fraccaro continui a collezionare coppe su coppe, resta aperto l’invito agli ignoti saccheggiatori di teche a palesare la propria identità e le proprie intenzioni circa il trofeo di pallavolo dell’anno 2007/2008, ovvero (in parole semplici e alla portata di tutti): SFIDATECI A QUALCOSA – QUALUNQUE COSA – PER IL RISCATTO DELLA NOSTRA COPPA. VI ATTENDIAMO CON IMPAZIENZA 5 Caccia Devo ringraziare quella bestia infame di Goggia, punti veniva assegnata in base all'ordine di conpericoloso come pochi nel trasportare lo clusione del percorso, risulta quantomeno curiostendardo/lancia, ma sempre con me a correre su so notare che una prova non sostenuta avesse e giù, lungo la colonna Borromaica, cercando di lo stesso valore di una prova non superata. Non tenere unito il gruppo, e partorendo, a volte, frasi c'è bisogno di un genio per capire che, facendosi alla Frank Miller (una su tutte: "Nonno, lo sai che, due conti, certe prove conviene nettamente se potessi, correrei anche per loro!"). Devo ringra- saltarle. Non è mia intenzione recriminare dal Gentili colleghi Fraccarotti, è sempre un piacere per ziare Polini per essere intervenuto immediatamen- momento che anch'io ho fatto parte del Comitame poter scrivere alla vostra redazione. te sul mio crampo a due prove dalla fine, consen- to Organizzativo nelle sue prime fasi (e, comunQuesta volta l'argomento di cui intendo scrivere mi tendomi di finire la gara senza eccessive sofferenze que, dopo abbiamo continuato ad essere rappresta particolarmente a cuore, quindi vi prego di e, al tempo stesso, ricordandomi quanto inutile sia sentati) e che, di conseguenza, non ci sarebbe comprendermi se in certi punti potrei risultare stato conseguire il diploma di soccorritore da sedi- stato impossibile far notare il problema: semplifastidiosamente infervorato. cenne. Devo ringraziare Pennacchio, mio compagno cemente, credo, abbiamo dato per scontato che Come noi tutti sappiamo, martedì scorso si è tenudi crampo, il quale, coricato pochi metri dietro di il regolamento fosse sufficientemente chiaro in ta la seconda edizione della Caccia al Tesoro Interme, vedendomi arrivare è riuscito a partorire un merito alla obbligatorietà di ogni prova e non collegiale, grande intuizione dei colleghi del Collegeniale "sei venuto ad eliminarmi?", salvo rimetter- abbiamo reputato necessario renderlo esplicito. gio Spallanzani e, quest'anno, organizzata su iniziasi in piedi nel giro di pochi secondi e, in meno di In secondo luogo, ho avuto modo di osservare tiva delle colleghe del Collegio Castiglioniun minuto, riprendere a correre. Devo ringraziare che un elemento in grado di fare la differenza è Brugnatelli. Grosso per il militaresco ed eroico silenzio che ha anche l'eliminabilità dei propri membri. Fino a Il resoconto dell'evento lo avete già fatto. Ciò che accompagnato l'espressione di sofferenza marchia- metà gara la nostra squadra è stata perennevorrei fare oggi è scrivere da un punto di vista ta a fuoco sul suo ignobile volto per la quasi totali- mente attaccata al culo della corazzata FraccaBorromaico, per quanto mediato dal mio personale. tà della gara. Devo ringraziare rotta (loro uscivano da Aula '400 e noi entravachi ha pensato all'ammutina- mo) ma, nel corso della seconda metà, i meno Devo premettere che si è trattamento, e anche su questo non allenati (e quelli che avevano sostenuto più to, per me, di uno degli eventi sono ironico: se nessuno mi duramente certe prove) hanno iniziato a rallenpiù importanti ed emozionanti avesse odiato avrei avuto la tare. Mi sembra sufficientemente chiaro che, da quando, quasi tre anni or certezza di non aver fatto il essendo la separazione della squadra sanzionasono, sono passato per la prima mio lavoro. Devo ringraziare ta, di fatto siano i più lenti a stabilire il passo volta sotto le fauci (il mascherotutti quelli che non ho citato dell'intera squadra, rendendo quindi convenienne sovrastante il portone del personalmente perché nessuno te l'eliminazione di certi elementi. Data l'idea nostro Almo Collegio Borromeo). può dire che abbiano fatto che mi ero fatto della competizione cui stavamo Come probabilmente il mio fisico meno degli altri. partecipando, mi sono rifiutato di allontanare gli tradisce, non sono mai stato un Tutti loro mi hanno insegnato elementi più provati, preferendo lo spirito di grande amante di sport di alcun qualcosa su quel senso di Col- corpo all'efficienza della squadra e, di fatto, genere e ho sempre preferito Esempio di mqm stremata legialità che, noi in Borromeo, condannando il nostro Collegio al sesto (o quinuna buona giornata di ozio a un pomeriggio di attività fisica. Tuttavia il nostro amato Decano ha proviamo a trasmettere fin dal primo giorno a ogni to, che dir si voglia) posto. In tutta onestà non reputato opportuno affidare a me la guida della singola matricola e per questo saprò ricompensarli me la sento di dire che rimpiango questa scelta: sì, mi aspettavo un risultato migliore (e, come squadra matricolare e così, al mio esordio in veste a dovere. Gli errori, perché ce ne sono stati tanti (soprattutto me, molti altri dei nostri), ma non sarei stato di rappresentate Borromaico, martedì scorso ho urlato, incitato, insultato e corso fino a limiti che prima dell'inizio della gara), sono a me imputabili coerente con me stesso se avessi buttato fuori non credevo di poter raggiungere, e anche oltre. e, di certo, non a loro. Di più dubito che potessero proprio quegli elementi che, in base a ciò che ho fare. Per questo motivo mi scuso con il nostro espresso prima, stavano dando un senso all'inteAbbiamo corso tanto, probabilmente più di quasi Almo Decano, Thomas "Natalino" Galasso, e con ra partecipazione della squadra. tutti (non abbiamo saltato una singola prova), e quanti avevano creduto in un risultato migliore: la Infine vorrei toccare un argomento poco piacevoverso la fine c'è stato il cedimento fisico generale: responsabilità è mia. Inoltre, dal momento che le: il S. Agostino. Ritengo necessario fare una tre crampi e una mezza storta (io ero un crampo e quanto è stato ottenuto è stato ottenuto da quei premessa: quello che vado a esprimere è, come una mezza storta). Inevitabile, se consideriamo che quindici disgraziati, non reputerei giusto considera- sempre, il mio parere strettamente personale. la quasi totalità di noi non faceva attività fisica re conclusa l'esperienza finché non mi sarò sdebi- S. Agostino sballo divino, dicono. Io, di quel minima almeno dai tempi del culo istituzionale. tato con loro. Questo è il motivo per cui la targa è collegio, direi ben altro ma, in tutta franchezza, Inevitabile ma non fatale per lo spirito. Sono tre rimasta "parcheggiata" in camera mia fino ad ora: non mi va di affrontare una simile caduta di anni che vedo matricole flettersi, strisciare, urlare non verrà esposta finché non potrò dire di aver stile. contro il Nemico (e contro di noi) e fare di tutto reso onore al mio impegno nei loro confronti. Avete presente quei bambini molto soli che, alle per meritare una appartenenza che molti, prima di elementari, per combattere il loro senso di inaentrare, si vergognerebbero anche solo di appogQuanto scritto fino ad ora La squadra di Don Maggi giare (ah, l'idealismo liceale, quando si crede ancopotrebbe tradire un sentimenra nei diritti umani), ma alla Caccia al Tesoro ho talismo che, in tutta franchezvisto altro. Ho visto dei Collegiali (per quanto maza, non mi è proprio e questo tricole) dare tutto ciò che avevano (e anche di più) è il motivo per cui ora sono per qualcosa che va oltre la semplice competiziocostretto a recuperare in ogne. Ho visto dei ragazzini, tutti sotto i vent'anni, gettività, procedendo ad un'acontinuare a muovere gambe, ormai rigide per la nalisi più concreta di certi stanchezza, solo perché era stato detto loro che aspetti dell'evento. questo era ciò che dovevano fare per il loro ColleInnanzitutto devo dire che gio. Si sono divertiti, certo, ma hanno sofferto conon è mia intenzione conteme ho sofferto io e come ha sofferto chiunque non stare il nostro piazzamento: le ha mai rallentato volontariamente il passo per regole erano quelle per tutti e, quattro ore e mezza. evidentemente, in base al Devo ringraziarli tutti, dal primo all'ultimo, per le regolamento quella è la posiemozioni che mi hanno regalato. Devo ringraziare il zione che ci spettava. gruppo di testa, composto da mai più di tre persoAd ogni modo non posso fare ne, perennemente da richiamare all'ordine per a meno di notare una cosa: il evitare di incorrere in sanzioni per la separazione regolamento conteneva un della squadra ma costante sprone, per tutti, a insebug non indifferente. Consideguire e fare meglio di quanto si stesse facendo. rando che buona parte dei Il Borromeo a caccia 6 Caccia deguatezza, tirano i capelli alle compagne e gettano nel fango gli altri bambini? Esempio banale ma, a mio parere, tragicamente appropriato. Sarà un caso che del S. Agostino si parla sempre e solo in seguito a qualche loro bravata e che, nonostante ciò, molti continuino a ignorare la esatta locazione di questo collegio? Non posso parlare per gli altri Collegiali ma io, personalmente sono stanco. Delirio in aula del ‘400 Stanco di stare a guardare le bravate di una legione di incivili (chiedo scusa a quei Collegiali del S. Agostino che non hanno mai preso parte alle attività da vandali dei loro colleghi più tristi). Stanco di ribadire che noi non vogliamo una rivalità con loro. Stanco di replicare alle loro vuote provocazioni o, come sarebbe meglio, di ignorarle. Stanco di dovermi sentir dire dalle mie matricole che, mentre ero stato convocato in Aula '400, uno di quei simpatici burloni aveva provato a dar fuoco al nostro stendardo (ci tengo a specificarlo: la pax era ancora vigente). Sono stanco di loro e del loro atteggiamento profondamente immaturo, quando non direttamente infantile. Alla premiazione mi hanno accusato di "parlare solo quando in mezzo agli altri". Mi chiedo cosa questo possa voler dire. Intendevano forse minacciarmi? Io sono una persona civile e preferisco la dialettica alle mani e, se è lo scontro fisico che cercano, colgo l'occasione per deluderli: le nostre matricole, così come tutti quelli con meno bolli di me, hanno ordine tassativo di ignorare e di non alzare un dito. Quello che non posso fare a meno di chiedermi è perché non ci si possa aspettare un comportamento altrettanto maturo da ragazzi della nostra stessa età e, più o meno, inseriti nel medesimo contesto social-collegiale qua a Pavia. Non mi sono mai piaciute le distinzioni Collegi di merito-ISU: ho sempre creduto che, finché vengono condivisi determinati valori, si ha pari dignità. Da quello che ho avuto modo di vedere, il S. Agostino dimostra ogni giorno di più di volersi allontanare da questi valori. Hanno un'idea diversa di collegialità? Benissimo, la seguano. La seguano con chi la condivide ma non si aspettino di imporla ad altri. La Residenza Golgi non è nemmeno collegio, eppure partecipa a tutte le manifestazioni collegiali, meritandosi tale partecipazione e dimostrando ogni volta (nel bene e nel male) di avere uno spirito di corpo superiore a certi altri collegi propriamente detti. Questo, a mio avviso, è molto significativo nell'individuazione dei criteri distintivi della Collegialità, requisito fonda- mentale, da quel che mi risulta, per ogni manifestazione intercollegiale. Avanzare proposte in questo campo non è di certo il mio ruolo ma non posso fare a meno di manifestare la mia preoccupazione relativamente alla svalutazione delle attività intercollegiali cui dovessero continuare a partecipare certi elementi. Detto ciò, chiudo la polemica. per il grandissimo esempio di umiltà che dovrebbe dare da riflettere a tutti, soprattutto ai grandi Collegi, partendo dal poco Humile Borromeo e passando dal poco umile Fraccaro; - a Ferri, Spalluto, Milanesi, Savini, Bernardini, Erba, Fezzardi, Castagna, Castellana, Polini, Becherucci, Conte (anche se, suo malgrado, assente), Pelizzari, Grosso, Pennacchio e Goggia, per avermi accettato e sostenuto (tra alti e bassi) nonostante la mia totale inesperienza e, soprattutto, per aver sbagliato la domanda sui sette nani (con due Brontoli e uno Sdrucciolo), piazzandoci, di fatto, al primo posto (parimerito con il Don Bosco) nella classifica morale; - a Livia, Deantoni e Putoto, per lo sbatti assurdo che si son presi (Putoto un po' meno, vero schiVorrei concludere facendo una considerazione, per fosissimo figlio degenere?) in Comitato; come la vedo io, fondamentale per comprendere il - alle Castiglioncelle che, nonostante le strane nostro Almo Collegio in questo preciso momento convinzioni circa le dinamiche democratiche, si storico. La decisione di non partecipare alla prima sono prese lo sbatti principale in tutta questa edizione della Caccia al Tesoro fu presa, l'anno storia e, mi è dispiaciuto constatarlo, non si scorso, da certi quint'anni, esponenti di una men- sono viste riconoscere nemmeno questo merito; talità collegiale che, al di là di ogni valutazione di - ai due fagioli dello Spallanzani, distintisi per merito, poggiava su basi ideologiche diverse dalle correttezza, disponibilità e simpatia; nostre. Ora quell'annata non - a certe Nuovine, che c'è più, eccezion fatta per il farebbero bene a imparanostro stimatissimo Decano, re che non è mai saggio al quale riconosco il grandisprendere troppo sul simo merito di aver mostrato serio certe mie battute, grande umiltà nel darmi carta che altrimenti finisce che bianca relativamente all'adesono costretto ad attuarsione alla seconda edizione. le veramente, citando In fase preparatoria, inoltre, l'eroismo di affrontare non mi sono scontrato con senza cuffietta una vasca nessuno dei muri che avevo piena d'acqua, riuscendo già messo in conto: le reazioanche, in qualche modo, ni andavano dall'entusiasmo a farsi male al polso; all'indifferenza, passando dal - ai Fraccarotti, per aversemplice interesse. Questo, ci fatto sognare un nuosecondo me, è fondamentale: vo scontro diretto con la popolazione Borromaica, loro per il podio per per come la vedo io, ha finalalmeno metà gara e, non mente dimostrato di aver ultimo, per averci garanmesso da parte i pregiudizi tito un'accoglienza di accumulati negli anni e, sotutto rispetto presso il prattutto, di aver abbandonaloro Collegio, durante la to la formula "è una cosa da prova; ISU". Per molti di voi questo - nuovamente alle mie L’autore dell’articolo, l’anziano che ha guidato la non significherà molto ma per squadra del Borromeo e vicitore del premio come matricole, per la enorme me, e per molti altri qua den- “miglior accompagnatore” indetto dalla ormai soddisfazione datami con tro, questo vale più della mitica divina alessia (a pecorina). l'immediata risoluzione stessa Caccia al Tesoro. della "Ruota della Fortuna" delle Papere. So di essermi dilungato troppo ma vorrei fare dei A presto. ringraziamenti speciali: Italo "il Nonno" Scalia - al Don Bosco, per la simpatia dimostrata (tanto in Comitato quanto alla prova quanto in tifoseria) e Longobeach si laurea Carissimi amici collegiali ed ex, dopo gli ultimi mesi di intenso studio, sono contento di annunciarvi che finalmente mi laureo. La data e l’ora non è ancora stata fissata comunque è il 15 o 16 Aprile. Per molti la notizia importante potrebbe essere che è già in progetto un rinfresco-aperitivo in sala comune che, se il nostro eminentissimo Rettore me lo permetterà, sarà seguito da una festicciola con musica dal vivo. Non appena possibile vi comunicherò personalmente o tramite facebook la data ed il responso del Rettore. Per tutti gli eX (anche quelli con cui ho perso i contatti): questa comunicazione vale già come invito, quindi chiunque voglia venire si tenga informato. 7 Francesì A Uzzino. Caro Uzzino, aiutami! Non ne posso più, mi assillano continuamente: mi sento seguito, anzi, so per certo che è così, e so pure che la colpa è tua: cercano me per arrivare a te, così ben protetto dai tuoi scagnozzi. L’Organizzazione è potente, molto potente: è riuscita perfino a infiltrare due spie in casa mia; girando per il collegio, spesso vedo un tale mai visto, mi dicono si chiami Carlo, e mi guarda, col suo sguardo, oddio! E Mason non è più lui, mi guarda con più disprezzo del solito, sembra che si aspetti qualcosa da me, e so cos’è quel qualcosa, e tu c’entri. E non farmi ricordare Il Pazzo: sai cosa significa incontrarlo dietro un angolo? E cercare di capire i suoi silenzi? E sentire i suoi occhi che ti seguono mentre ti allontani? Non proferisce parola, e dice più di quanto io possa capire… Uzzino: sono io!!! Aiutami!!! Non pretendo che tu ti possa ricordare di me, del nostro passato, ma nell’ultima settimana della tua vita io ho avuto una parte significativa: ero io a tenerti per mano quando, impaurito, ti apprestavi a salire sull’aeroplano, quello strano marchingegno che si diceva potesse volare, e, insieme, scoprimmo che era proprio così; e quando, al ritorno, ormai vissuta la tua prima volta, hai provato ad affrontare da solo l’avventura, io ti ho svegliato per mostrarti la meraviglia delle Alpi innevate che partivano sotto di noi e si prolungavano all’orizzonte, e le forme del lago di Como, di Lugano e d’Iseo, ed ero sempre io quello che si lamentava di non aver visto l’unico, vero lago. Ero io colui col quale hai dormito la tua prima notte in terra straniera, quando, ignari, scoprimmo essere così rumorosi le pareti di quella casa, Parigi che aspetti Stazione di Porte Maillot ore 10:00: Occhi stanchi, cervello pesante... allegre impressioni. Penso a cosa ci faccio qui, mi ritornano in mente ricordi del giorno prima, o del giorno stesso... è difficile concepire uno stacco se passi la notte in bianco: Vino rosso, tanto... Splendid stramazzato a terra, la valigia di Montolivo, la pagnotta di Idro... Nadal che sbaglia strada all'uscita di Pavia. Ora eccomi qui a Porte Maillot alle 10:00 in punto. Una guida, una cartina, degli autobus sul ciglio del parcheggio... toh, ecco Savini. Penso di non farcela, barcollo, fatico nei discorsi... sono stremato. Ed è qui che a volte, mentre meno te lo aspetti, cambia tutto... un timido sole m'incoraggia, mi da una pacca sulla spalla: cazzo, sono a Parigi! Parigi... è da una vita... 8 o meglio, Ronfolivo. Ero io che, per strada, ti tenevo compagnia e ti consolavo mentre Mappolivo cercava la via più lunga, più difficile, più impervia, per arrivare alle nostre migliaia di destinazioni. Io che seguivo i tuoi deliri artistici. Io che alla tua poesia dicevo “A me non piace”. Io che mi chiedevi “Fammi leggere” e ti rispondevo “No”. Io che ti mostravo i silenzi di quel parco. Io che ti dissi “Voglio un gelato” e così perdemmo il treno, l’ultimo (ah no, era la settimana prima). Io colui che ti ha impedito, tuo malgrado, di ingerire litri di quel seppur buono vino francese e di molestare così le tue care francesine. Io che ti ho detto che quella non era la tua cara Cammella, ma solo una povera dromedaria. Io che ti ho prestato “Les fleur du mal”. Io colui che ha comprato “Ok computer”; e Rimbaud in francese, io che il francese non lo so, ma tu hai capito, un po’ come per “On the Road”. C’ero io a mezzo metro da te, in silenzio, mentre sulla Sua tomba una lacrima cercava la via per uscire dai tuoi occhi, ma tu, uomo, la fermasti; il tutto mentre Fotolivo cercava la sua foto artistica. Io quello su cui vuoi fare la tua tesi di laurea (triennale, specialistica e di dottorato). Io che la sera ti dicevo “Facciamo così” e tu “No”, e alla fine, il giorno dopo, avevo ragione io… Io che ti ho tradotto “Ti ha chiesto perché”, e sempre io che tutt’ora sono convinto di non aver sbagliato. Io che, unico, capivo la bellezza del tuo accento francese. Io che quando per strada mi dicevi “Guarda”, cercavo qualcosa di bello da vedere, ma tu volevi mostrarmi a chi era intitolata la via. Io che, come te, alla fine il concerto Jazz non l’ho visto, e neppure RodriguezLopez, ma i “TV Guests” sì, e alla fine non è stata poi così male, anzi. Io che, nonostante i chilometri macinato, alla fine sono ingrassato, e ho mangiato bene. Io che ho diviso con te una cena alla Rotisserie. Io che, come te, ho ancora i vestiti impregnati della puzza di fritto della “Terra del Fuoco”. Io che alla fine ti ho sentito dire “Facciamo come cazzo volete” e siamo finiti da Charles. Io che come te, e come chiunque altro, non riuscivo a capire Porcolivo, e le sue Mappe Mentali. Io che ho detto a Savini, a cena, che la sua AglioOlioPeperoncino era meglio della tua. Io ero quello a cui, al Louvre e a l’Orsay, chiedevi “Mi presti la macchina fotografica?”. Io che con te ho visto quanto in basso sia caduta la Chiesa a Montmarte. Io che con te ho visto i Boulevard spaziosi e le Rue anguste, il Louvre e la casa di Savini, il parco di Versailles e le pozzanghere per strada, la torre Eiffel e la cantina della festa ebraica, la cupezza di Notre Dame e l’esplosione di colori delle sue vetrate; io che con te ho viaggiato con la metropolitana e con l’aereo. Io, Uzzino, IO!!! Quindi, ti prego, se non per me, almeno per quello che abbiamo vissuto insieme, ridammi la mia libertà, e SCRIVI ‘STO CA...O DI ARTICOLO SU PARIGI!!!!!!!!!!!!!!!! I--o Parigi... l'ho sempre sognata e adesso l'ho trovata. Una strana sensazione mi pervade, ma la conosco, è quasi un deja vù... una cosa magari che ho sempre avuto, e a volte s'addormenta... un ricordo infantile. Ci penso su, quando la metro scorre veloce, e alla fine mi accorgo che è pura e semplice curiosità. Succede sempre, penso a tutti, quando stacchi qualcosa e riattacchi un'altra... la scoperta del nuovo mi fa tremare le gambe. Arriviamo in centro, tra la Sorbonne e les Jardins du Luxembourg, dietro l'ombra del Panthéon. Mi fermo un attimo ed è come se uno spirito mi avesse posseduto: Qui al centro di Parigi... un immenso puzzle d'insensati colori. Ora è tutto piatto, tutto chiaro, scorre liscio come l'olio... si cammina e per un attimo penso di averlo sempre voluto. Cammino e osservo, guardo, a volte attentamente altre no, di sfuggita ma mai di fretta. Parla poco perchè è difficile, non riesco a farlo seriamente. Rue, Place, Boulevard, Avenue... si cammina. L'asfalto è come se prendesse fuoco, brucia i piedi, ma una volta che hai fatto i calli continui e non lo senti più. L'aria è intensa, non ne conosci i colori, non ne conosci gli odori, ne sei affascinato, percepisci la novità. Allora ti rincuori... cammini e vai. Seguo strade scoscese, fatico nelle ripide viuzze. Mi perdo così e mi piace. Mi ritrovo in un fiume di gente nell'immensa Boulevard, conto i negozi e le vetrine, annuso il gas delle insegne al neon. Ma lì, dove finisce il cemento, enormi parchi al tramonto, giochi di luce, bizzarre armonie, quadri impressionisti che qualcuno ha già dipinto. Osservo e cammino e mi sento sfinito. Tutto mi sfinisce, e allora mi riposo, un ristoro inatteso, imprevisto ma meritato. Me lo gusto pienamente e ha un altro sapore, diverso da tutti gli altri. Seduto guardo le punte delle mie scarpe, le accarezzo un po', sorrido e penso che questo è solo il primo giorno... e Parigi mi aspetta. ps. Dedicato a quel Frociazzo di Idro! Dario Maragliano Ke - Kebab a cura di Giorgio Montolivo Strane storie mettono a repentaglio la reputazione del kebab… pura invenzione o verità? Avviandoci alla conclusione di questa rubrica, vedremo (non di svelare, ma) di indagare l’arcano. un’invenzione; tuttavia, in questo caso, la diffidenza per la specialità gastronomica turca si materializza in una storia talmente grave, da destare sospetti. La teoria delle leggende metropolitane può svelare il Parte V – Kebab = Spazzatura? loro modo di circolare; ma dubbia resta la Quest’ultimo aneddoto (vedi “La salsa dei genesi, che in questo caso sembra da ascrisette semi”, VdC n. 93) rende benissimo la versi, piuttosto che alla “diffidenza della gencarenza d’immagine da cui è affetto il panino te”, all’aspra concorrenza di qualche grande girevole; rappresenta la prova evidente che catena di ristorazione fast-food. « Pensateci molte persone sono disposte a credere a qua- un attimo: credete davvero che sette Turchi, come nelle peggiori barzellette, possano met"...i luoghi che vendono kebab si fanno spesso riprendere tersi d’accordo per andare a eiaculare nella nei controlli sanitari per svariati motivi, da cui nascono salsa del kebab? » sbotta indispettito Emre assurde leggende..." Pinar, proprietario di döner in Svizzera e animatore del blog Kebabgeneration. La diffusione di questo mito cela un’opinione purtroppo generalizzata sul kebab: la scarsa pulizia, per l’appunto. Secondo Jean-Pierre Poulain, sociologo dell’alimentazione, la pessima reputazione è dovuta sia « a una dimensione scientifica oggettiva che a un insieme di pregiudizi culturali. Il senso di pulito e sporco variano in base alle diverse culture, senza che questo sia direttamente collegato a un rischio sanitario effettivo. » I luoghi che vendono kebab si fanno spesso riprendere nei controlli sanitari per svariati motivi (congelazione errata, tracciabilità dubbia, olio per friggere riutilizzato troppe volte, stoccaggio a terra): tutto ciò, lungi dal dover essere tollerato, non fa che alimentare certe credenze; mentre questi posti, secondo i rapporti stilati, non sembrano più sporchi di altri locali che propongono cibi lunque leggenda sul suo conto… Per quale da asporto. Del resto, a discolpa del döner, ragione ciò accade? Che la leggenda metropo- giova la considerazione di buon senso di M. litana nasca dalla gente, è risaputo: si tratta, Hadjiat: « In questo genere di ristoranti la secondo l’antropologia moderna, di una narra- cucina è sempre a vista, caratteristica non zione di fantasia che veicola un timore diffu- comune in Italia, per cui certe eventuali manso. Io stesso, che sia a Genova sia a Pavia canze balzerebbero immediatamente sono stato toccato da queste voci sul kebab, all’occhio. ». Alla prossima. ho avuto chiaro che si trattasse di PROVE DEL CORO Giovedì ore 18.30 Camera 13 Per tutti i cantanti: su Plinio, il maestro Valeriano ha creato una cartella “CORO” contenente le tracce audio dei brani da studiare in modo da facilitare il lavoro di tutti. AVVISI TEATRALI • 03-04 aprile Fraschini: “Pensaci, Giacomino!”, 3 biglietti • 07 aprile Fraschini: “Angela Finocchiaro”, 4 biglietti • 17-18 aprile Motoperpetuo: “A ciascuna la sua fatica è sacra”, 1 biglietto • 28-29 aprile Fraschini: “Angels in America”, 4 biglietti Per domande o prenotazioni rivolgersi a Violenza, camera 47 I PERCHÉ DEL SOMA Perché un uomo e una donna non sono mai d’accordo se una cosa è bella o brutta? Ci avete mai fatto caso? Scena tipica: a spasso per via Garibaldi, mano per mano con la tua bella.. ad un tratto lei si ferma davanti ad una vetrina ed esclama “Che bella maglia!!”. Tu annuisci distrattamente.. Lei si ferma, ti guarda severo, e dice “Ma non trovi che sia bellissima?”. Fregato. Con voce timida rispondi: “Mah, veramente..non mi piace molto..”. A questo punto ti sgriderà perché non hai stile, perchè ti piacciono solo cose tamarre, perché non sai distinguere le cose belle da quelle brutte.. Ed è proprio così: Il concetto di "bello" è ge- neralmente soggettivo, ma anche molto diverso tra uomini e donne. In particolare la donna per decidere se una cosa è bella o brutta utilizza più cervello rispetto all’uomo. Infatti, una recente ricerca effettuata sul cervello (fatta dal un team internazionale di scienziati!!) è riuscita a dimostrare che la vista di opere d’arte, di paesaggi piacevoli e, più in generale, di "cose belle" attiva, in maschi e femmine, zone diverse del cervello. Grazie alla magnetoencefalografia (un esame che permette di rilevare l’attività elettrica delle sinapsi) si è scoperto che, mentre nelle donne la vista di immagini "belle" attiva entrambe le aree parietali, nell’uomo accende solo il lato destro della corteccia cerebrale. In parole povere, usiamo meno cervello. Mi dispiace quindi, ma ha ragione lei: quella maglia era davvero bella… Alla prossima! 9 The Poker Fraccaro Challenge “Regole e Informazioni” Il primo torneo di poker sportivo fraccarotto si terrà in data martedì 28 Aprile. La serata si articolerà in questo modo: Ore 20.45 : L'organizzazione da il benvenuto e introduce la serata. Ore 21.00: Inizia il turno di eliminatorie. Ore 23.30: Finisce il turno di eliminatorie e inizia una breve pausa Ore 24.00: Inizio del turno finale. I vincitori dei tavoli eliminatori si sfidano fino all'ultima chip. Ad ogni giocatore verrà assegnato un tavolo estratto a sorte, e un ammontare di chip pari a 10 euro con le quali dovrà battere tutti gli astanti presenti al suo tavolo. Chi si aggiudica il tavolo eliminando tutti gli altri giocatori ha diritto di accedere al tavolo finale. Se al termine del tempo fissato per il primo turno, le 23.30, a qualcuno dei tavoli ancora non fosse emerso un vincitore, il comitato organizzatore deciderà se sospendere la partita, nominando vincitore il chip leader, oppure se prorogare di massimo 15 minuti la partita.Se si proroga per un tavolo, si proroga ovviamente per tutti i restanti tavoli. Terminati i 15 minuti non saranno possibili altre proroghe. Il “buio”, ovvero quell'ammontare di chip che da regolamento, a turno, ogni giocatore pone sul banco prima di aver guardato le carte, aumenta ogni 15 minuti. I partecipanti sono pregati di presentarsi con il dovuto anticipo, come si conviene per siffatta eccezionale occasione, nella quale classe e stile sono qualità ampiamente apprezzate. Chi può iscriversi? Solo Fraccarotti ed ex Fraccarotti sono i benvenuti, quindi tu, maialino che stai leggendo, anche in questa occasione, puoi rassegnarti a grufolar nell'aia. La quota di iscrizione ammonta a 10 EURO, ed è da pagarsi ai responsabili entro giovedì 23 aprile, ore 15.00, pena l'esclusione dal torneo. La quota garantirà a tutti i partecipanti il doveroso intrattenimento, da suddividersi tra vivande e femmine, oltre al giusto riconoscimento per coloro che si riveleranno i campioni del Poker Fraccaro Challenge. N.B. Non sono previsti rientri, quindi è inutile presentarsi con mille euro in contanti. Vi aspettiamo numerosi per questa che, siamo certi, sarà una serata memorabile. I Responsabili: - Gamba (Cam.88) 3488251644 - Gotta (Cam 51) 3403573077 - Violetto (Cam.47) 3478340679 LE INTERVISTE DI VDC - POKERISTA Visto che ormai tra le nostre belle mura il Poker sportivo è largamente diffuso e avvicinandosi il primo torneo di Poker del Fraccaro, noi di VdC abbiamo deciso di intervista qualcuno che del Poker ha fatto un lavoro. Presentati ai lettori di Voci di Corridoio. Ciao mi chiamo Stephane, ho 25 anni, in internet gioco col lo pseudonimo di M3nte e faccio il giocatore professionista oramai da 6 mesi circa. Narraci velocemente la tua esperienza pokeristica fino ad oggi. Ho cominciato a giocare a poker circa 3 anni fa con gli amici. Sono poi approdato al gioco online circa 2 anni fa quando versai per la p r i m a v o l t a qualche euro su una poker room insieme a mio Qui sopra le statistiche di M3nte sul portale un Giocodigitale.it… niente male no? amico. Da quel momento la passione e' cresciuta sempre di più ho migliorato il mio gioco studiando video 10 libri forums e giocando sempre di più. Nell'ultimo anno ho affrontato il gioco in una maniera sempre più professionale e ho cominciato ad ottenere i primi risultati (vincite). Ad ora mi mantengo grazie al poker e posso permettermi anche qualche torneo Live in giro per l'Europa. Perchè il Texan Hold'Em si è diffuso così tanto secondo te? Beh personalmente penso che sia un gioco affascinante. Un mix di abilità e fortuna che provoca molta eccitazione da parte di chi lo gioca! Il marketing effettuato negli ultimi mesi dalle maggiori poker room ha sicuramente contribuito questo. Raccontaci la tua mano più bella. Ho giocato così tante mani che e' difficile scegliere, ma sicuramente una che mi ha dato tante emozioni e' stata quella con cui ho vinto il mio primo piatto al campionato italiano pro a Sanremo. Era appena scattata la pausa cena e quasi tutti i giocatori al tavolo si erano alzati. Io ricevo come mano iniziale AA, rilancio e ricevo un call da un avversario con 67. Riuscii a portarmi a casa il piatto con non poca fatica visto che il mio avversario si intestardì non poco nel tentativo di bluffare un punto che non aveva. Per fortuna i miei due assi ressero e portai a casa il primo grosso piatto del torneo!! Ecco Stephane al CampioPer concludere, dai un consiglio prenato PRO Sanremo. Pro e contro del giocare online. Da giocatore prettamente Online prediligo nettamente questa tipologia di gioco. Si puo' giocare in ogni momento della giornata in qualsiasi posto tu preferisca, connessione permettendo, e infine il gioco e' estremamente piu' veloce; cio' permette di massimizzare le proprie vincite. Beh online non si vivono le stesse emozioni che si possono vivere giocando live, si gioca sempre da soli non si e' mai a contatto con altra gente. Il bello del live e' zioso a tutti i lettori amanti del poker che leggono VdC. Beh se volete intraprendere questa carriera non pensate di poter arrivare così facilmente in alto e vincere soldi senza fatica. Il poker e' un gioco che richiede abilità, serietà e soprattutto pazienza. Se credete di possedere queste qualità allora vale sicuramente la pena tentare Grazie Ste, ti voglio bene! Anche io. Violenza Pulp White Plinio Pulp Fiction (1° parte) Episodio I - A colazione Sabato mattina regnava solo il silenzio: in ogni appartamento, la penombra prolungava il ristoro dei montanari, noncuranti della lesta aurora che cingeva la casa. Solo la signorina Giorgietta Rottenmeier, acconciata la folta chioma rossa, lesta preparava la colazione per i fortunati ospiti: il profumato ensemble di latte, caffè, tè e croissant (posticci) era niente in confronto alle due torte che il giorno prima la premurosa (e un po’ apprensiva) signorina era andata a procurarsi nella bottega di culto di tutte le signore di Bormio. Episodio II – Adolf e Jules Quel venerdì sera le tavole valtellinesi erano cariche non solo di pizzoccheri e sciat… Vino, vino e ancora vino, ha sfregiato per sempre l’innocenza del giovane Adolf, sfuggito al controllo del suo compagno Gesù, in lacrime. Polo, dopo aver tediato per tutto il giorno i compagni di terme con frasi fatte di scarsissima efficacia, ha trovato un perfetto emulo (non in Emule, ma) in Jules Savini, che, realizzando il miglior brindisi di tutte le matricole, ne ha proposto un’imitazione davvero sensazionale (tenuto conto anche del perenne flemma e della monotonia che affliggono la sua voce). Il prevedibile seguito alcolico, per festeggiare la vittoria, si è materializzato nella devastante “gara di vino” contro Cremino, che l’ha visto nuovamente vincitore, nonostante la difficoltà dello scontro… e la pericolosa ostilità di Adolf, nei confronti di chiunque altro bevesse. Episodio III – Il lungo viaggio verso e durante White Plinio Ore 15:30 di giovedì. Tutti pronti per partire: le macchine cariche e incolonnate, ogni autista dotato da Rizzi di istruzioni scritte ed illustrate, sufficienti a un bradipo per arrivare a destinazione in tempo e senza fallo. “E’ semplice - aggiungeva Michele -: basta non uscire a Milano e proseguire oltre Monza.” Ore 16. “Eh ?! Cosa? Dai, ma dove siete?” Queste le poche parole di Oda che, con un’espressione di incredulo terrore, hanno preceduto la notizia che Genova, insieme all’ilare Polo, lo sconclusionamento di Sacha e l’inerte Savini (e nonostante due Tom-tom), era arrivato in piazza del Duomo a Milano. “Dove devo andare?”… Ed era solo l’inizio. Per molti, che ricordiamo con affetto, il viaggio non è mai finito. Da uno degli appartamenti promanava un inebriante aroma, che si sentiva persino sulle scale. Le scale erano all’aperto. Segue nel prossimo numero di VdC Monto, Oda e Rizzi TORNEO INTERCOLLEGIALE DI RUGBY Nella Riunione di ieri in segreteria al C.U.S. si sono definite le linee guida iniziali del progetto di Rugby intercollegiale. Basandosi sulle regole vigenti per i campionati nazionali universitari, che prevedono partite da 7 minuti per tempo con in campo 7 giocatori per squadra, si è pensato di creare un girone all’italiana per i collegi maschili e femminili. Saranno tolte per permettere un più facile svolgimento di gioco, tutte le rimesse laterali e le mischie ordinate, causa talvolta di infortuni. Saranno programmati 3 allenamenti in data 12 19 26 maggio per i maschi e 11 18 25 maggio per le femmine. In questi 3 allenamenti gli istruttori del C.U.S. Pavia Rugby presenteranno il gioco del rugby permettendo a tutti i neofiti partecipanti di acquisire la tecnica base per lo svolgimento sicuro delle partite. L’idea è di inserire uno sport prettamente universitario, pieno di valori, perché il rugby alla fine scoprirete è una filosofia di vita, all’interno dell’intercollegiale dell’anno prossimo. Quest’anno come fu per il dragon boat l’anno scorso sarà prettamente un torneo conoscitivo per tutti i collegi. Al momento le squadre maschili che hanno intenzione di partecipare sono il Fraccaro, cairoli e ghislieri. Ben più nutrita sembra essere la compagine femminile, con castiglioni, maino, ghislieri, santa caterina, nuovo e cardano che vogliono partecipare a questa competizione. La mia speranza e ovviamente quella di partecipare con almeno due formazioni di questo collegio, più una mista di ex collegiali, per fare una specie di super partita finale all star resto del mondo. Aspetto numerose adesioni, soprattutto da tutti quelli che nella vita per una volta possono e vogliono affermare di avere vissuto rugby. Marcone 11 Giochini SAPEVATELO Cari Fraccarotti. Uso il plurale non a caso, visto che la scorsa settimana mi avete dato una gran soddisfazione provandoci in tanti. Quindi mando un enorme grazie a tutti quelli che hanno tentato di dar la soluzione, e se fosse per me vi darei uno Squirting Toys a testa. Purtroppo però il Direttore è cattivo, molto cattivo… quindi son costretto a nominare un solo vincitore… o forse no. Perché ammetto le mie colpe, l’indizio di Babbo Natale era un po’ ambiguo e poteva esser interpretato sia come Polo Nord che come Renne. Anche se, come ha detto Bradpizza, Babbo Natale in realtà viene dalla Lapponia… ma io sono un Redattore magnanimo e così, immolando ai piedi di Mazzon il mio orologio in oro di Mussolini, son riuscito ad ottenere due premi: Franz Pradella (Renna h 12.26) vince il Tinelli in miniatura, mentre Bidello (Polo h 13.02) vince l’ambitissimo Squirting Toys. Numero nuovo, Sapevatelo nuovo. Sapete cosa fare… Soluzione Numero 93: • • • Intruso: Adam West (Batman) Logica: Dieci di quadri Fraccarotto: Sud Sound System (SALENTO), pestelli (FARMACIA), Babbo Natale (RENNE o POLO NORD) 12
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Numero 126 - Collegio Plinio Fraccaro
pennute. La sfida tra noi e i volatili e serrata. Partiamo con un
pizzico di affanno ma recuperiamo bene lo svantaggio. Ai 150
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