Il Piano di Formazione
Transcript
Il Piano di Formazione
Allegato 5 I l P iano di Formazione www.sviluppoitalia.it Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1. P remessa La realizzazione del Piano strategico della regione Puglia ha consentito di conoscere lo stato attuale del settore turistico pugliese e di tracciare un’ipotesi di sviluppo attraverso la definizione di specifiche linee strategiche, puntando in primo luogo sul turismo culturale e balneare. L’analisi è stata accompagnata anche dall’approfondimento di alcune tematiche trasversali, tra le quali ha occupato un posto di rilievo la Formazione, quale leva fondamentale e imprescindibile per il conseguimento degli obiettivi di crescita e sviluppo turistico della regione. Fin dalle prime fasi di definizione dei contenuti del Piano, infatti, è emersa la necessità di prendere in considerazione anche l’attuale sistema di offerta formativa e di prevedere, se necessario, interventi finalizzati all’acquisizione di professionalità e capacità di management, propedeutici all’attuazione dello stesso Piano. Nello svolgimento delle attività necessarie per la redazione del Piano è stata riscontrata e rilevata più volte la necessità di prevedere interventi di tipo formativo, come risposta a due fattori specifici: ad esempio: il primo, relativo ai fabbisogni e alle criticità che sono state rilevate nell’offerta turistica attuale; il secondo, relativo alla valutazione delle competenze e delle figure professionali necessarie per garantire e/o affiancare l’attuazione dei progetti previsti nel Piano. Questo è avvenuto, ad esempio, durante la fase di analisi e osservazione del territorio, nella visione della Puglia secondo gli stakeholder e ancora nella definizione delle azioni proposte per lo sviluppo dei prodotti turistici individuati. Di fatto, la possibilità di una revisione delle proposte formative si coniuga con il bisogno, ormai diffuso su vasta scala e avvertito sia da operatori privati che dal sistema pubblico di governance, anche di figure professionali con una mentalità di approccio innovativa e con competenze trasversali, in grado di leggere i contesti territoriali, di www.sviluppoitalia.it 2 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia supportare le decisioni strategiche di sviluppo, di gestire gli ambiti di competenza, di comprendere e anticipare le dinamiche dei mercati e di soddisfare le attese e i bisogni della domanda in un contesto di qualità e di efficienza del sistema, secondo la logica della “Total Qualency Management 1 ” della destinazione. Occorre, cioè, che gli attori dello sviluppo locale acquisiscano una nuova mentalità, che superi il tradizionale modo di concepire e classificare i servizi turistici in base alle loro specificità (viaggio, ricettività, ristorazione, ecc.), per arrivare a configurare e costruire un sistema integrato di accoglienza della destinazione. Tale necessità nasce dal fatto che la competizione sui mercati turistici non si gioca più fra singoli servizi, quanto piuttosto tra destinazioni strutturate, con un elevato livello di integrazione fra gli attori e i fattori delle singole filiere, dei segmenti di turismo, degli organismi di governance e del sistema produttivo. Anche la L. 135/2001, introducendo i sistemi turistici locali, ha definito un nuovo modo di concepire e gestire il territorio e le sue risorse con un approccio integrato e di rete, che dovrebbe consentire, da un lato, di superare le frammentazioni e, dall’altro, di arrivare ad una gestione unitaria anche se a livelli e responsabilità differenti fra i diversi organismi pubblici competenti rispetto alle risorse del territorio e al ciclo di ideazione, progettazione, gestione, promozione e commercializzazione dei prodotti turistici. Perché questa visione si traduca in realtà, occorre necessariamente una formazione innovativa, che interessi in maniera trasversale i soggetti pubblici e privati ai vari livelli di professionalità, competenza e responsabilità. In quest'ottica, il Piano ha previsto, fin dalla fase di avviamento, una specifica sezione di approfondimento rispetto al tema della Formazione, che è sfociato nel presente documento, definito anche Piano di Formazione, e ritenuto allo stesso tempo complementare e trasversale rispetto agli obiettivi prioritari del lavoro. 1 Ovvero di qualità/efficienza (Qualenza) di tutto il sistema e dei fattori endogeni, esogeni e degli stakeholder, che concorrono a far funzionare un dato sistema di vita da cui la variabile turismo attinge le risorse per poter competere. www.sviluppoitalia.it 3 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Considerando la rilevanza e la vastità del tema, in questa fase si ritiene opportuno chiarire che il Piano di Formazione non si propone come strumento alternativo o, ancor meno, sostitutivo rispetto alle attività già regolarmente svolte da coloro che sono istituzionalmente preposti e addetti al settore, ma, al contrario, vuole mettere a disposizione il proprio contributo, nell’intento di dare visibilità e di rendere ulteriormente valorizzabili tutte le informazioni che fino ad ora sono state raccolte sull’argomento. Nel presente Piano di Formazione, infatti, sono raccolti ed elaborati i fabbisogni e le criticità emersi nei precedenti capitoli del Piano, i quali, opportunamente integrati, potranno essere funzionali ai processi decisionali e negoziali di definizione delle strategie e degli interventi formativi della Regione Puglia. www.sviluppoitalia.it 4 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 2. Nota metodologica Il settore della formazione, oltre ad essere estremamente ampio dal punto di vista degli ambiti trattati, si caratterizza anche per una notevole complessità e articolazione dei contenuti. Considerando il tipo di contributo che si intende proporre e la circostanza in cui è stato realizzato, ossia in diretta congiunzione con il Piano, il presente documento non intende offrire una trattazione esaustiva di tutte le tematiche connesse e le attività svolte in questo settore, quanto piuttosto riversare una serie di indicazioni e di proposte acquisite e/o prodotte in corso d’opera, in un elaborato di base da utilizzare per alimentare il dialogo fra le parti e per contribuire alla progettazione della formazione nella regione Puglia. Partendo da tali considerazioni, è stato necessario operare, dal punto di vista metodologico, una scelta radicale sul tipo di attività da svolgere, onde evitare una dispersione delle risorse e una sovrapposizione delle sfere di competenza. Coerentemente con quanto indicato, si è deciso di circoscrivere l’ambito di analisi e di attività solo ad alcune aree di intervento, organizzando il lavoro in differenti momenti, riconducibili a cinque macrofasi principali: recepimento ed elaborazione delle istanze rilevate nella fase di realizzazione del Piano; ricostruzione di una parte delle proposte formative realizzate e/o disponibili nel territorio regionale; acquisizione e valutazione delle informazioni di carattere analitico (Istat, Isfol e UnioncamereExcelsior) e strategico (PO FSE Puglia 20072013), dell’andamento del settore turistico e dei fabbisogni formativi e professionali rilevati nel settore turistico; formulazione di proposte professionali e formative; valutazione della coerenza delle proposte con le indicazioni del PO FSE 20072013 e del Piano. www.sviluppoitalia.it 5 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Il lavoro è stato svolto attraverso l’impiego di strumenti di indagine consolidati, quali: analisi documentale (documenti di programmazione, pubblicazioni, ecc.), interviste dirette e telefoniche a testimoni privilegiati (rappresentanti delle associazioni imprenditoriali e di enti bilaterali, amministratori pubblici, ecc.), consultazione di banche dati e siti web. www.sviluppoitalia.it 6 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 3. Contesto normativo nazionale: il DP CM del 13/ 9/ 2002 Prima di procedere nell’illustrazione dei risultati dell’attività svolta, può essere utile fornire una descrizione dell’attuale quadro normativo italiano in materia di professioni e imprese turistiche. Tale tema, infatti, risulta essere piuttosto sfaccettato, soprattutto in ragione dell’autonomia decisionale delle Regioni su questa materia, che a livello locale ha determinato anche una difformità organizzativa piuttosto marcata. Come è noto, la vecchia Legge quadro del turismo 217/1983 definiva le imprese turistiche con un’espressione poco chiara, tanto da suscitare fra gli esperti un dibattito, mai peraltro chiarito, su quali imprese del settore potessero definirsi turistiche. Tale definizione era (art. 5): “Sono imprese turistiche quelle che svolgono attività di gestione di strutture ricettive ed annessi servizi turistici”. La nuova Legge 135/2001 ha demandato all’emanazione di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, di recepimento di un accordo fra Stato e Regioni sui principi per l’armonizzazione, la valorizzazione e lo sviluppo del sistema turistico anche “l’individuazione delle tipologie di imprese turistiche operanti nel settore e delle attività di accoglienza non convenzionale”. Il citato Decreto, emanato in data 13 settembre 2002, all’articolo 1 recita: “Il carattere turistico viene conferito all’impresa unicamente dalla tipologia di attività svolta”; tali attività vengono classificate nelle sei seguenti diverse categorie: 1) Attività ricettive ed attività di gestione di strutture e di complessi con destinazione a vario titolo turisticoricettiva, con annessi servizi turistici ed attività complementari (omissis). Fra di esse possono essere individuate anche attività ricettive speciali, finalizzate alla fruizione di segmenti particolari della domanda e/o alla valorizzazione di specifiche caratteristiche o risorse economiche e/o naturali dell’area. 2) Attività indirizzate prevalentemente ai non residenti, finalizzate all’uso del tempo libero, al benessere della persona, all’arricchimento culturale, all’informazione, la promozione e la comunicazione turistica, www.sviluppoitalia.it 7 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia ove non siano di competenza di altri comparti, fra le quali i parchi a tema e le imprese di gestione di strutture convegnistiche e congressuali, nonché di organizzazione di iniziative e manifestazioni di medesimo oggetto. 3) Attività correlate con la balneazione e la fruizione turistica di arenili (omissis) e il turismo nautico (omissis), le imprese di cabotaggio turistico e di noleggio nautico. 4) Attività di tour operator e di agenzia di viaggio e turismo (omissis), attività locali e territoriali di noleggio, di assistenza e di accoglienza ai turisti. 5) Attività organizzate per la gestione di infrastrutture e di esercizi turistici ed attività operanti, per fini esclusivamente o prevalentemente turistici, nei servizi, nei trasporti e nella mobilità delle persone, nell’applicazione di tecnologie innovative, nonché nella valorizzazione e nella fruizione delle tradizioni locali, delle risorse economiche, di quelle naturali, ivi compreso il termalismo, e delle specialità artistiche e artigianali del territorio (omissis), di indirizzo sportivoricreativo ad alta valenza turistica (omissis), attività per l’esercizio di impianti a fune (omissis) e di gestione delle piste da sci (omissis)” 6) Altre attività individuate autonomamente dalle diverse Regioni (omissis). Oltre a quanto previsto nei sei punti precedenti si definiscono attività turistiche anche quelle svolte non esclusivamente in forma di impresa, consistenti in prestazioni di servizi indirizzati specificamente alla valorizzazione delle tradizioni, delle emergenze culturali e naturalistiche, dei prodotti e delle potenzialità socioeconomiche del territorio ed a particolari segmenti di utenza turistica, quali il turismo equestre, la pescaturismo, l’ittiturismo, il turismo escursionistico, il turismo eno gastronomico, il diving, il turismo giovanile, il turismo sociale, ecc.. Pur essendo stata abrogata la legge 217/1983 dalla nuova legge quadro sul turismo n. 135/2001, il DPCM 13/9/2002, di recepimento dell’accordo fra lo Stato e le Regioni, emanato in base alla stessa legge www.sviluppoitalia.it 8 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia quadro 135/2001, all’articolo 1 stabilisce che: “tutti i riferimenti alla legge 17/5/1983 n. 217 contenuti in atti normativi vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, ove applicabili, si intendono riferiti al presente decreto ed alle normative regionali di settore”. Di fatto, quindi, con questo enunciato il Decreto stesso resuscita la vecchia legge 217/83, che invece avrebbe dovuto definitivamente abrogare. La legge n. 135/2001, con un nuovo enunciato all’articolo 7 comma 5, ha comunque precisato cosa e non più “quali” sono le professioni turistiche, la cui definizione e individuazione viene invece demandata alle regioni: “Sono professioni turistiche quelle che organizzano e forniscono servizi di promozione dell’attività turistica, nonché servizi di assistenza, accoglienza, accompagnamento e guida ai turisti”. Questo enunciato introduce quindi una serie di nuove figure professionali che organizzano e forniscono servizi di promozione dell’attività turistica: sta quindi alle Regioni individuare quali possono essere, e di conseguenza normarle, prevedendo anche appositi piani di formazione professionalizzanti. Le professioni turistiche definite dalla legge quadro 217/83 sono, invece, solo quelle che forniscono servizi di assistenza, accoglienza, accompagnamento e guida ai turisti, con l’unica eccezione dell’organizzatore congressuale, su cui peraltro vi è stata una produzione legislativa regionale alquanto confusa. Queste professioni sono: guida turistica; interprete turistico; accompagnatore turistico o corriere; organizzatore congressuale; istruttore nautico; maestro di sci; guida alpina; aspirante guida alpina o portatore alpino; guida speleologica; animatore turistico. Oltre alle suddette professioni, alcune Regioni ne hanno individuato altre, in base alle specificità del loro patrimonio motivante e della relativa offerta turistica. Esse sono: accompagnatore di media montagna (Abruzzo); accompagnatore di turismo equestre (Piemonte); accompagnatore naturalistico (Piemonte); assistente di turismo equestre (Sardegna); direttore d’albergo (Umbria, Liguria); guida equestre (Umbria); guida escursionistica (Umbria); guida naturalistica (Liguria). www.sviluppoitalia.it 9 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Le indicazioni derivanti dal DPCM del 13/09/2002, nonché dalla L. 135/2001 e dalla più recente L. 40/2007 “Conversione in legge, con modificazioni, del decretolegge 31 gennaio 2007, n. 7, recante misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese”, quindi, possono influenzare e avere una rilevanza anche sui piani di formazione regionali, che potrebbero essere rivisti alla luce di tali mutati scenari e soprattutto dell’innovazione introdotta dai Sistemi Turistici Locali. Questi ultimi, in particolare, hanno consentito di appuntare l’attenzione non più sui soli fattori endogeni del turismo, quanto piuttosto sull’intero sistema territoriale, attraverso il coinvolgimento delle risorse turistiche primarie e dei soggetti attivi, più o meno direttamente, nella filiera. Anche la programmazione della formazione turistica, di conseguenza, dovrebbe tenere conto di tutti questi aspetti e rivolgersi non solo alle necessità delle imprese tradizionali, ma anche e soprattutto a quelle del sistema inteso nel suo complesso, comprese le professioni libere, ma non specificatamente codificate e/o regolamentate. Il presente Piano di Formazione, infine, tiene in considerazione tutti gli aspetti, i fenomeni e i cambiamenti in atto fin qui evidenziati, nell’ottica di preparare e rendere disponibili le professionalità e le competenze necessarie al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo del turismo pugliese, come ipotizzati dal Piano. www.sviluppoitalia.it 10 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 4. Le dinamiche e le prospettive di sviluppo del turismo pugliese Il turismo, più che tutti gli altri settori produttivi, basa la sua capacità di competere soprattutto sulla professionalità e preparazione delle risorse umane, in quanto il prodotto turistico consiste soprattutto in: erogazione di servizi nei confronti del turista e gestione degli stessi in relazione al complesso di strutture, imprese e attività che costituiscono l’offerta turistica del territorio. E’, quindi, di estrema importanza che il sistema della formazione delle risorse umane del settore, risponda a tali dinamiche, tenendo conto anche dei possibili scenari futuri determinati dall’evoluzione del settore turistico su scala nazionale e internazionale. Prima di giungere alla illustrazione del Piano di Formazione, appare utile riportare una panoramica generale sulla situazione del turismo pugliese visto nei suoi differenti aspetti (criticità, potenzialità, capacità di competere, ecc.) e nelle sue dinamiche e possibili evoluzioni in relazione ai mercati. Lo scenario mondiale: tra nuovi stili di vita e mutamenti dei comportamenti di vacanza 2 Secondo il UNWTOWorld Tourism Organization, nel 2020 gli arrivi di turisti internazionali in tutto il mondo raggiungeranno quota 1,6 miliardi: 1,2 miliardi deriveranno da viaggi di brevemedio raggio, 378 milioni da viaggi di lungo raggio. Il mercato europeo realizzerà incrementi al di sotto della media mondiale, anche se l’Europa continuerà a mantenere il valore assoluto più elevato di arrivi internazionali, pur in presenza di una ovvia diminuzione della quota di mercato (dal 54% registrato nel 2005 al 46% nel 2020). 2 Fonte: UNWTOWorld Tourism Organization. www.sviluppoitalia.it 11 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Nel frattempo, nuove destinazioni turistiche si propongono sul mercato, divenendo allo stesso tempo destinazioni e serbatoi di origine di domanda turistica (ad es. la Cina, l’India e il Brasile). L’allungamento della durata media della vita determinerà un aumento degli over 65, che costituirà un target disponibile a spendere e spostarsi per vacanza anche al di fuori dei picchi stagionali classici. Negli Usa e nel Vecchio Continente crescerà la ricerca di turismo residenziale, cioè di periodi di soggiorno prolungati in località dove la qualità della vita è ritenuta migliore rispetto al luogo di residenza abituale. Si tratta di una domanda che presenta un certo grado di anelasticità e che, in periodi di crisi economica, tende a resistere più di quanto accade in altri comparti. Si verificheranno cambiamenti anche nella cura della persona, con un forte aumento dei prodotti fitness e benessere, richiesti anche durante le vacanze, concepite come un mezzo per raggiungere il benessere fisico e psichico. Le vacanze lunghe verranno sostituite da una pluralità di brevi soggiorni nel corso dell’anno, con un grande sviluppo degli short break. Nello stesso tempo ci sarà una attenzione crescente verso le offerte last minute e lowcost, in concomitanza con il ricorso a forme di advanced booking, che consentono notevoli risparmi e quindi l’accesso alle vacanze anche a categorie di persone finora escluse. Si svilupperanno anche forme esperienziali di turismo, caratterizzate da un maggiore contatto con il territorio che, oltre alla fruizione dei beni culturali tradizionali (musei, monumenti, siti archeologici, ecc.) comprendono la scoperta delle produzioni tipiche locali (enogastronomia, artigianato), delle tradizioni, del folklore, degli eventi, fino allo stile di vita della popolazione. In questo nuovo scenario, assumono sempre più rilevanza i Tour Operator che si dedicheranno all’incoming e, quindi, alla valorizzazione e commercializzazione dei prodotti turistici locali, sia verso i mercati nazionali, che internazionali. Diviene, quindi, necessario riqualificare e ridefinire in modo più preciso lo stereotipo del turista in base ai suoi diversi stili di vita, superando quindi il generico concetto di target. Allo stesso modo, è necessario individuare le filiere e le reti di prodotto, www.sviluppoitalia.it 12 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia anche quando una offerta è fortemente caratterizzata in senso territoriale, andando al di là della concezione di sistema turistico locale e individuando nei distretti o nei prodotti una chiave interpretativa coerente con le possibili ipotesi di sviluppo. Le dinamiche della domanda turistica in P uglia 3 Dall’analisi delle presenze (Tabella 1), i principali mercati di domanda turistica per la Puglia, che nel 1995 vedevano l’87,3% dei flussi provenienti dal turismo italiano (86% nel 2004), indicavano Germania, Austria e Svizzera come i 3 più importanti mercati stranieri della regione. Nel 2005 invece, subito dopo la Germania, che si riconferma sempre primo, gli altri principali mercati stranieri della Puglia risultano il Regno Unito, la Svizzera, la Francia e l’Austria. Una crescita considerevole, inoltre, si rileva nelle presenze dei Giapponesi, degli Spagnoli e dei turisti provenienti dai Paesi Bassi e dal Belgio, mentre inizia a crescere la domanda proveniente dai paesi dell’Europa dell’est, specie Polonia e Repubblica Ceca. Tab. 1 A ndamento delle presenze dei principali mercati stranieri, 19952005 confronto P ugliaI talia P uglia I TA LI A Germania presenze 1995 presenze 2005 6.478.609 9.349.559 I talia var. % 2005 1995 presenze 1995 presenze 2005 44,3 173.494.221 206.754.120 var. % 2005 1995 19,2 482.750 464.312 3,8 45.579.308 44.440.599 2,5 Austria 78.243 100.218 28,1 7.709.458 7.509.287 2,6 Svizzera 62.386 109.373 75,3 5.870.359 7.030.858 19,8 Francia 40.512 107.852 166,2 7.146.161 9.380.687 31,3 Stati Uniti d'America 39.218 55,0 6.843.602 11.366.771 66,1 Regno Unito 35.615 114.089 220,3 6.890.427 12.829.290 86,2 Belgio 14.286 32.428 127,0 3.108.117 3.733.645 20,1 Paesi Bassi 11.725 28.298 141,3 3.852.648 8.264.105 114,5 60.791 Grecia 9.895 18.561 87,6 599.015 855.484 42,8 Spagna 5.599 20.313 262,8 2.086.307 4.150.842 99,0 Giappone 5.596 39.323 602,7 3.245.811 3.325.128 2,4 56,4 113.000.571 148.501.052 31,4 TOTA LE P A ESI ESTERI 3 946.404 1.480.215 Fonte: Elaborazioni ISNART su dati ISTAT riferiti a vari anni. www.sviluppoitalia.it 13 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia TOTA LE GEN ERA LE 7.425.013 10.829.774 45,9 286.494.792 355.255.172 24,0 Fonte: elaborazione Isnart su dati Istat anni vari Rispetto al movimento turistico complessivo della Puglia, gli stranieri rappresentano solo il 14,8% degli arrivi e il 13,7% delle presenze, in Puglia, comunque, arriva solo un turista straniero ogni 100 che vengono in Italia. In relazione alla stagionalità, la domanda turistica complessiva (il 79% delle presenze) si concentra nei 4 mesi da giugno a settembre, e ben il 58% nel bimestre luglioagosto, ciò determina un tasso di occupazione lordo delle strutture molto basso: il 24% per le strutture alberghiere e il 10% per quelle extralberghiere (campeggi, villaggi, B&B, case, ecc.). Come si deduce dalla Tabella 2, la distribuzione percentuale dei flussi per prodotto, che nel 1990 vedeva favorite le città d’arte e di interesse storico per una quota di arrivi complessivi pari al 22,7%, nel 2005 raccoglie in queste città solo il 16,3% a beneficio della quota relativa alle destinazioni collinari e di interesse vario. Relativamente agli arrivi per mercati di provenienza, gli italiani diminuiscono nelle città per aumentare nelle altre località collinari e di interesse vario, mentre gli stranieri aumentano leggermente nelle località balneari e quasi raddoppiano in quelle collinari (per entrambi le destinazioni sono soprattutto le strutture complementari a beneficiarne). Il turismo sommerso è stimato fra il 40 e il 50% dei turisti italiani e fra il 10 e il 20% dei turisti stranieri. In particolare nel 2006 si sono verificati questi fenomeni: i turisti nelle abitazioni avrebbero effettuato una spesa pari a 2.646.000 euro, pari al 65,4% della spesa del turismo pernottante nelle strutture ricettive alberghiere classificate. la Puglia ha raccolto 2.048.000 vacanze di turisti italiani nelle destinazioni balneari, con una prevalenza di giovani di età fino a 34 anni www.sviluppoitalia.it 14 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia sul mercato italiano la Puglia è la terza destinazione del Sud, dopo Sicilia e Campania, e la decima regione a livello nazionale la prima tipologia di alloggio scelta è l’ospitalità da amici e parenti (23,2%). Il 19,8% dei turisti sceglie appartamenti o residence in affitto. Gli hotel rappresentano la terza tipologia ricettiva più diffusa, ospitando il 19,6% dei visitatori italiani. Tab. 2 Arrivi e presenze di italiani e stranieri nel complesso degli esercizi per tipo di località (Val. % ) Italiani A nno 1990 Arrivi Presen ze Stranieri Arrivi Presen ze Totale Arrivi Presenz e LOCALITA' DI INTERESSE TURISTICO Città di interesse storico e artistico 24,6 12,8 23,6 9,6 22,7 10,4 Località marine 17,7 29,3 15,7 21,0 16,2 23,6 Località termali 0,8 1,3 7,2 13,6 15,4 22,9 Località collinari e di interesse vario 9,2 6,7 7,8 6,5 1,4 1,6 ALTRE LOCALITA' Capoluoghi di provincia 10,6 7,7 8,9 4,4 9,7 6,1 Altre 37,2 42,1 36,8 44,9 34,5 35,4 16,1 7,7 22,9 12,0 16, 3 7,3 24,6 A nno 2005 LOCALITA' DI INTERESSE TURISTICO Città di interesse storico e artistico Località marine 17,5 28,6 17,3 25,6 16, 5 Località termali 0,7 1,2 7,4 16,8 7,8 16,4 18,5 9,4 13,2 7,6 15, 9 7,3 4,5 2,2 3,9 2,1 4,2 1,9 42,4 100,0 Località collinari e di interesse vario ALTRE LOCALITA' Capoluoghi di provincia Altre TOTA LE GEN ERA LE 42,8 50,9 35,3 36,0 39, 3 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 Fonte: elaborazione Isnart su dati Istat anni vari Per ciò che riguarda turismo straniero, anch’esso soggiorna presso le abitazioni di amici e parenti (28,6% nel 2006, 27,1% nel 2005) più che nelle strutture alberghiere e nei villaggi (28,5% nel 2006 in aumento rispetto al 25,7% del 2005). www.sviluppoitalia.it 15 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia L’offerta turistica pugliese: le imprese del settore 4 L’analisi dei prodotti turistici offerti dal territorio della Puglia non può prescindere da una valutazione della presenza di imprese e attività turistiche che rendono fruibili le proposte dai turisti. Dalla presenza e dalla concentrazione di determinate tipologie di imprese, sia primarie che di servizi specializzati, si può sviluppare, infatti, la possibilità di specializzazione di un territorio verso una precisa vocazione. A questo scopo si è valutata la presenza di imprese per ogni singolo prodotto, o area di prodotto, dell’offerta turistica pugliese, sia per quanto concerne l’offerta primaria (ricettività e ristorazione), sia misurando la presenza di imprese complementari di supporto. Per individuare l’offerta di prodotto turistico di un territorio è indispensabile rilevare il numero di imprese che direttamente e indirettamente si rivolgono al turista, prendendo in considerazione l’offerta ricettiva (alberghiera ed extralberghiera) e il numero di imprese specializzate che insieme concorrono a creare l’offerta turistica della regione. Complessivamente, in Puglia si contano 1.949 strutture ricettive, di cui il 56,2% alberghiere, e 202.417 posti letto di cui il 65,8% negli esercizi complementari, come riassunto nella Tabella 3. Tab. 3 Consistenza dell’offerta turistica della P uglia e dell’I talia (Dicembre 2005)* I mprese e attività varie (sedi e unità locali con attività principale e secondaria) I talia P uglia % P uglia su I talia Alberghi, motel e simili 38.989 1.095 2,8 Affittacamere, Case per vacanza, B&B, Residence 12.526 424 3,4 Agriturismi 13.378 268 2,0 Posti letto negli esercizi alberghieri 2.021.751 69.308 3,4 Posti letto in esercizi extralberghieri 2.378.349 133.109 5,6 Posti letto totali 4.400.100 202.417 4,6 5.790 155 5,6 Ostelli della gioventù 391 7 1,8 Villaggi turistici 759 82 10,8 Campeggi e aree attrezzate per roulotte 4 Fonte: ISNART, Dossier turistico economico della Regione Puglia. www.sviluppoitalia.it 16 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia I mprese e attività varie (sedi e unità locali con attività principale e secondaria) I talia P uglia % P uglia su I talia Ristoranti 154.880 9.585 6,2 Bar, birrerie, pub, caffetterie, enoteche e simili 222.298 10.775 4,8 Agenzie di viaggi, T.O. e assistenza turistica 17.222 739 4,3 Guide e accompagnatori turistici 1.173 67 5,7 Stabilimenti balneari 7.864 435 5,5 Trasporti marittimi e costieri e per vie d’acqua interne 2.438 57 2,3 Attività ricreative, culturali e sportive 14.845 696 4,7 Posti barca in porti e approdi turistici 128.042 8.903 7,0 5.495 166 3,0 393 2 0,5 Centri per il benessere fisico Stabilimenti idropinici ed idrotermali Discoteche, sale da ballo, night club e simili 4.087 136 3,3 Musei e gestione del patrimonio culturale 694 16 2,3 Noleggio di roulotte e camper 462 7 1,5 Noleggio senza equipaggio di imbarcazioni da diporto 4.325 218 5,0 Noleggio senza autista di autovetture 9.787 338 3,5 Sedi, operatori e servizi vari congressuali (**) 5.795 216 3,7 (*) Fonte: XV Rapporto sul Turismo Italiano 2006/2007, elaborazione Mercury su dati Infocamere, ISTAT e organismi vari di categoria (**) Fonte: Ministero per le Attività Produttive (Dati al 31/12/2003) Le località balneari nella regione rappresentano una delle principali offerte di prodotto in termini di capacità ricettiva complessiva, contando 344 strutture (33,5% alberghiere) e circa 67 mila posti letto, con una forte caratterizzazione verso gli esercizi complementari, che rappresentano il 66,5% delle strutture e l’80% dei posti letto. In particolare, l’offerta delle località balneari vede primeggiare, in termini di posti letto, i campeggi e i villaggi turistici (71% sul totale della regione). All’offerta ricettiva si affiancano 349 imprese specializzate nel prodotto balneare, di cui il 67% è rappresentato dagli stabilimenti balneari (con una variazione percentuale rispetto al 2003 del +14,5%), il 15% dai trasporti marittimi, il 13% dai centri balneari e il 3% dai porti turistici (quest’ultimi rappresentano ben il 7% del totale Italia). www.sviluppoitalia.it 17 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Le città d’arte della Puglia contano complessivamente 158 strutture ricettive e 17 mila posti letto, di cui il 60% nel comparto alberghiero. Le città possono vantare un numero ampio di imprese specializzate, ben 1.642 che si orientano prevalentemente su un turismo business. Infatti, l’86% di queste riguarda le organizzazioni e i servizi congressuali, mentre il restante 14% si divide tra i servizi culturali (127 imprese), i musei (75) e le guide turistiche (21). E’ interessante sottolineare il notevole incremento registrato dal 2003 ad oggi relativamente ai servizi culturali, le cui imprese sono aumentate del + 78,9%, passando da 71 a 127. Il turismo verde offre nel complesso una capacità ricettiva di 250 strutture, divise in maniera equa tra alberghiere ed extralberghiere, e 11.144 posti letto prevalentemente alberghieri (72%), che indicano una modesta caratterizzazione del prodotto natura. Le destinazioni del turismo verde contano 148 imprese specializzate di cui il 64% relative ai parchi e il restante 36% agli agriturismi. Le località termali contano 20 strutture ricettive e 2.542 posti letto, si tratta di un’offerta prevalentemente extralberghiera (rispettivamente il 60% delle strutture e il 66% dei posti letto). Sul territorio sono presenti 69 stabilimenti termali, che rappresentano il 17% di tutti gli stabilimenti presenti nel Sud Italia. Le imprese registrate sono aumentate del 6,2% rispetto al 2003, un aumento in linea con il trend nazionale. Analisi dei prodotti turistici pugliesi e benchmarking con quelli delle regioni concorrenti 5 Per determinare la capacità di competere sui mercati, è stata condotta un’indagine di benchmarking dell’offerta turistica della Puglia con quella 5 Fonte: GH – Rapporto conclusivo del progetto di ricerca e di posizionamento per il Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia, novembre 2007. www.sviluppoitalia.it 18 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia di alcune regioni italiane con le quali la Puglia potrebbe confrontarsi sul piano della omogeneità e della tipologia di risorse e, quindi, sui relativi segmenti di turismo. a) Turismo di territorio: ruralità, natura e parchi La motivazione di vacanza legata agli aspetti naturalistici è abbastanza forte per la Puglia, anche se i flussi turistici rivolti alle località collinari e di campagna sono piuttosto contenuti e nelle aree del turismo verde questa motivazione muove appena 9 turisti su 100. In Italia, hanno una posizione di leader Toscana e Umbria, con forte capacità di attrazione anche per il mercato internazionale, mente sta aumentando la competitività della Sicilia, con particolare riferimento al mercato domestico. Occorre, quindi, puntare sulla valorizzazione della “Puglia diffusa”, rilanciando percorsi e itinerari alla scoperta di ricchezze naturali e folkloristiche, con un’attenzione particolare per i prodotti del territorio e le attività sportive complementari sarà dunque fondamentale. b) Cultura e arte Soltanto il 3% delle visite alle città d’arte degli italiani riguarda i centri storici della Puglia, nonostante il grande potenziale di sviluppo che risiede nel patrimonio culturale pugliese. In tal senso, è forse più indicato parlare di ritardo nella valorizzazione, organizzazione e promozione turistica delle risorse presenti, piuttosto che di vero e proprio svantaggio competitivo. In questo segmento la prima posizione spetta alla Sicilia con 53.000 vacanze, segue la Lombardia con 49.000 vacanze. La Puglia appare nettamente sottodimensionata rispetto a queste altre regioni, e i dati assoluti parrebbero relegarla in una posizione secondaria nello scenario competitivo. c) Mare e nautica È un segmento che a livello nazionale mostra grandi volumi, ma bassa redditività e scarsi tassi di crescita. Per il settore nautico emergono alcuni elementi oggettivi che sembrano svantaggiare la Puglia in un www.sviluppoitalia.it 19 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia confronto con altre regioni: essa si colloca al 7° posto per numero di posti barca (8.903, il 7% della dotazione complessiva dell’Italia) e all’8° posto per punti charter (218, il 5% su un totale nazionale di 4.325). Bisogna, inoltre, considerare che l’occupazione dei posti barca nei mesi estivi raggiunge in molti porti il 100%, il che limita le evoluzioni future della domanda a meno che non si crei nuova offerta portuale o non si avviino decisi interventi di destagionalizzazione. Inoltre, i porti pugliesi ospitano in grande maggioranza una domanda che proviene dei bacini di corto raggio e soprattutto dai residenti nella regione. Anche il prodotto balneare vede la Puglia svantaggiata in termini di dotazione di stabilimenti balneari: si posiziona solo all’8° posto con 435 stabilimenti, preceduta al 7° dal Lazio (487), al 6° dall’Abruzzo (493), al 5° dalla Campania (614), al 4° dalle Marche (810), al 3° dalla Toscana (1.009), al 2° dalla Liguria (1.221) e al 1° posto dall’EmiliaRomagna (1.530), che presentano, specie le prime tre in classifica, servizi complementari di altissima quantità e qualità. Un miglioramento della competitività del settore balneare pugliese dovrà necessariamente passare da un potenziamento dei servizi offerti: garantire un’offerta attenta a differenti motivazioni d’acquisto, come il divertimento, lo sport e l’intrattenimento per famiglie con bambini. d) Benessere e turismo della salute La Puglia non possiede risorse sufficientemente adeguate per competere con un turismo specializzato nel termale e benessere. Peraltro, le località termali ospitano appena il 2,6% della ricettività pugliese. Chi è veramente interessato a questo prodotto specifico difficilmente arriva a scegliere una destinazione dove le risorse sono così scarse, sia in termini quantitativi che qualitativi, a meno che non si tratti di turismo interno, che sfrutta il vantaggio oggettivo della vicinanza. Inoltre, le destinazioni termali si collocano geograficamente a ridosso delle località balneari, con riflessi sulla stagionalità del prodotto termale, che è speculare a quella del turismo balneare. e) MICE e Turismo religioso www.sviluppoitalia.it 20 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Nell’immediato un interessante sviluppo del segmento MICE potrebbe essere quello della promozione di workshop, seminari e laboratori intorno ai temi legati alla spiritualità e alla religione, coinvolgendo i grandi intermediari di questo prodotto, in una logica di anticipazione di un eventuale riposizionamento della Campania e della Sicilia, che sono i due più forti competitor. Anche gli attrattori del turismo religioso pugliese potrebbero essere incanalati in una logica di crescita insieme ad altri segmenti, come il MICE, oppure il turismo culturale legato agli itinerari pugliesi della fede. La domanda del segmento religioso, comunque, rimane difficilmente controllabile in una logica di portafoglio, ma potrebbe essere meglio gestita per evitare congestione, o sovraffollamento durante alcuni periodi dell’anno. La ridefinizione dell’identità del turismo pugliese 6 Lo scenario nazionale ed internazionale di sviluppo del settore, la fotografia della domanda turistica pugliese, la mappatura dell’offerta, l’individuazione delle potenzialità e delle criticità di tutti i prodotti turistici pugliesi anche attraverso la ricerca itinerante sul territorio, il confronto con gli altri mercaticompetitor, hanno evidenziato che il turismo pugliese può svilupparsi se: segue la crescente tendenza alla ricerca, nella fruizione turistica, di una componente esperienziale profonda, capace di generare significati e confronti culturali e valoriali. Perché questo livello di incontro con l’altro sia possibile e arricchente, è necessario che il territorio sia a sua volta predisposto ad accogliere un visitatore curioso e sensibile alle componenti umane del viaggiare è in grado di offrire una serie di esperienze di vacanza (cioè di prodotti turistici) diverse 6 Fonte: Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa SpA, “Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia, Bozza preliminare, novembre 2007. www.sviluppoitalia.it 21 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia inizia a rispondere in maniera differenziata al mercato globale delle vacanze, distinto in due macrosegmenti che si ispirano a comportamenti diversi, quello degli indipendent traveller e quello dei package tourist si candida ad essere regione dello slow tourism, cioè di un turismo dai ritmi più lenti e vissuto a livello locale, di tipo esperienziale e lontano dalle frenesie del vivere quotidiano, che si ricollega anche ad una offerta tipica come quella delle masserie. E’ questo il concetto intorno al quale si è lavorato per individuare la sintesi delle strategie nelle quali si articolerà l’individuazione e la promozione dei diversi prodotti. Gli obiettivi generali del turismo pugliese 7 Al fine di accompagnare, passo dopo passo, questo nuovo processo identitario, a partire dalle analisi e dalle valutazioni espresse dal territorio, si delineano di seguito le linee guida e le azioni del Piano ipotizzando che, identificati gli obiettivi di lungo termine (si indica qui il 2020 come orizzonte per il loro perseguimento), si possano avviare una serie di azioni coerenti con gli obiettivi stessi, e tali da consentire una verifica di medio termine (2013) che consenta di valutare i risultati conseguiti ed eventualmente di riorientare il percorso avviato e, in particolare: stabilire una nuova identità del turismo in Puglia che la presenti come un’area in grado di offrire una gamma di esperienze. Inserire la Puglia nel gruppo di testa delle mete turistiche del Sud Italia, recuperando la distanza che la separa da Sicilia e Campania. Nel 2005 la Puglia, con una quota sul totale degli arrivi in Italia del 2,8% (ISTAT), si trova abbastanza distanziata da Sicilia (4,9% degli arrivi su totale Italia nel 2005) e Campania (5% degli arrivi). 7 Favorire una minore stagionalità. Vedi nota n. 6. www.sviluppoitalia.it 22 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Obiettivi specifici e prioritari del turismo pugliese attesi entro il 2020 1) Penetrare maggiormente gli attuali bacini di domanda (Lombardia, Campania, Germania, Regno Unito, ecc.) Risultati attesi: aumento della quota di mercato fino al 6% degli arrivi domestici e al 3% su quello internazionale (obiettivo che potrebbe essere reso più facilmente raggiungibile grazie ai voli low cost, inserendosi peraltro in un contesto favorevole a questo sviluppo anche a livello nazionale), che significa arrivare ad avere una quota di mercato vicina a quella di Sicilia e Campania. Ciò implica un incremento medio annuo degli arrivi superiore alla media delle prime due regioni, le quali, si presume, possano, nello stesso periodo, continuare a incrementare il numero di arrivi. Sul mercato domestico riduzione del peso percentuale delle motivazioni legate alla “visita di parenti ed amici” e alla “possibilità di essere ospitati”, pari al 62% nel primo e 39% nel secondo semestre 2006 (ridurre il peso del turismo “di ritorno”, specie sul mercato domestico). 2) Penetrare nuovi bacini Risultati attesi: aumento della quota del turismo internazionale a circa il 30% (nel 2007 era 16% degli arrivi); obiettivo che potrebbe essere reso più facilmente raggiungibile grazie ai voli low cost già attivi. Diminuzione del peso del turismo interno e delle regioni limitrofe sul totale del turismo domestico. 3) Attrarre segmenti di domanda turistica che creino maggiori effetti di diffusione sul territorio Risultati attesi: www.sviluppoitalia.it 23 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Diminuzione del peso della componente mare sul totale delle motivazioni dei turisti (82,4% per i vacanzieri Italiani nel 2006). Diminuzione del peso relativo della voce Alberghi e pubblici esercizi (I semestre 2006: 76,8%) all’interno del paniere di spesa dei turisti pernottanti in strutture classificate e aumento del peso delle altre voci (indice di una maggiore trasversalità della spesa turistica). Grazie alle sue caratteristiche fisiche e climatiche, nonché alle risorse culturali, la Puglia si trova ad avere le potenzialità per competere in molti mercati e molte linee di prodotto. Tenuto conto della valutazione dell’ambiente competitivo, del progetto identitario e degli interessi e priorità espressi dal territorio, si può ritenere che le linee di prodotto strategiche a medio termine (2013) in grado di muovere il sistema turistico pugliese verso il perseguimento degli obiettivi indicati siano rappresentate da 2 macroprodotti così definiti: “Le Puglie”, per il turismo culturale in senso stretto e per il turismo di territorio e naturalistico; “Il Mare”, per le tipologie di turismo balneare. Le Puglie “Via della Pietra” e “Via Monumentale” sono i segmenti di offerta individuati per ridefinire i principali prodotti nonbalneari della Puglia. La Via della Pietra è innanzitutto turismo di territorio, che trova nella pietra un tratto unificante e caratterizzante dell’intera Regione. Le modalità di fruizione si riferiscono in via prevalente a questo livello tematico, simboleggiato dalla pietra sotto svariate forme: in primo luoghi i borghi e le città di tutta la Puglia, ma anche gravine, trulli, i promontori del Gargano, l’architettura romanicobizantina, ecc., che parlano al turista italiano e straniero anche attraverso la valorizzazione di alcune potenzialità sino ad oggi inespresse: i tratturi e gli antichi tracciati; www.sviluppoitalia.it 24 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia l’importanza del “well being”; un carattere autentico, ma di charme; opportunità di ristoro e riposo per la controra dei turisti. Tutti questi elementi devono contribuire a offrire un’esperienza di “ben essere” inteso in senso totale: dalla comodità dei servizi all’informazione, dalla mobilità alla qualità dei prodotti, ecc.. La Via Monumentale invita a scoprire e riscoprire i grandi tesori d’arte presenti in Puglia, rivolgendosi a coloro che desiderano aggiungere un segmento nuovo e ricco al già conosciuto grand tour d’Italia. Si parla, quindi, dei grandi poli di attrazione internazionale e di quelli minori, con una particolare attenzione per Taranto, quale potenziale centro del circuito museale e monumentale. A fronte di una domanda in espansione e sempre più differenziata, si presenta alla Puglia l’opportunità di un inserimento importante nei circuiti del turismo culturale, proponendo un turismo culturale basato su pochi musei/siti di rilievo, su un patrimonio diffuso ricco e ancora inesplorato da parte di molti mercati, e soprattutto basato su servizi complementari che rendano “leggera”, piacevole, divertente la vacanza e gli spostamenti anche attraverso la valorizzazione di alcune potenzialità sino ad oggi inespresse: Taranto: il rilancio di una città e di un modello; un percorso riconoscibile e leggibile dei musei e siti archeologici di maggiore rilevanza, seguendo criteri moderni di organizzazione museale; un disegno di tale percorso che sul territorio si snoda secondo “Hub & Spokes” Il Mare “Mare Mass Market” e “Plein air” sono i segmenti di offerta individuati per ridefinire i principali prodotti balneari della Puglia. www.sviluppoitalia.it 25 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Mare Mass Market: l’idea di fondo è quella di qualificare l’attuale offerta balneare, attraverso una politica di innalzamento dello standard qualitativo offerto, che potrà rappresentare un valore aggiunto, anche in termini di ricavi potenziali generati dalla maggiore propensione del turista alla spesa. Raggiungendo un migliore rapporto qualitàprezzo, i vantaggi potranno essere valutati sia in termini di positioning del prodotto, che di fidelizzazione del turista, soprattutto grazie alla eliminazione di alcune negatività: la cementificazione delle spiagge; il sommerso delle abitazioni per vacanza (case in affitto e proprietà); la qualità dei servizi, delle strutture e degli insediamenti urbani; la lunghezza della stagione; la tematica dei prezzi; la disponibilità di esercizi ed attività complementari. Plein air: l’idea di fondo è quella di diversificare l’attuale offerta balneare. Un plein air moderno potrebbe essere l’unica forma di turismo in grado di rispondere alle esigenze di bassissimo impatto ambientale, sia per le tipologie urbanistiche che gli sono proprie, sia per un fattore culturale relativo al target, storicamente amante della natura e quindi attento alla sua salvaguardia. La creazione del plein air è interessante anche perché rappresenta un’alternativa balneare molto ambita dai turisti più ricercati e/o metropolitani, in particolare europei e anche perché, in Italia, sono ancora poche le aree che si caratterizzano per l’eccellenza della loro offerta per il plein air. Si tratta, infine, dell’unica alternativa di sviluppo davvero ecosostenibile del turismo balneare, che prevede la realizzazione di tipologie di ricettività alternativa, che potrebbero nascere in alcune selezionate zone costiere (ad es. Salento, Lago di Varano, ecc.): l’ecolodge; il bungalow. www.sviluppoitalia.it 26 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Obiettivi di prodotto a medio termine: Facilitare e stimolare la crescita di prodotti non pienamente sviluppati, o che si trovano ancora ad uno stadio iniziale del loro ciclo di vita. Consolidare e migliorare i prodotti specifici che hanno già raggiunto un discreto livello di maturità. www.sviluppoitalia.it 27 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 5. I punti di debolezza, le criticità e i fabbisogni rilevati dal P iano La realizzazione del Piano ha consentito di rilevare alcune tematiche e criticità ritenute di particolare interesse per il settore della formazione. Tali indicazioni sono la derivazione di due fasi distinte del lavoro e, in particolare: la prima, relativa all’attività di analisi e ascolto del territorio, svolta sia prima che durante la realizzazione del Piano; la seconda, legata alla definizione dei turismi di punta, culturale e balneare, e dei relativi fabbisogni professionali futuri, specificatamente connessi alla progressiva realizzazione dei progetti delineati dal Piano. Il quadro risultante, inoltre, è stato integrato anche con le informazioni e le rilevazioni derivate da alcune attività che sono state svolte prima della stesura del Piano e che hanno contribuito a chiarire ulteriormente i bisogni espressi dal territorio. Di seguito si riepilogano le criticità che, con riferimento al settore turistico nel suo complesso, sono state rilevate nelle seguenti fasi: indagine dal titolo “I fabbisogni del turismo pugliese” condotta da Retecamere e presentata al Forum regionale del turismo pugliese svoltosi a Bari il 24 e 25 novembre 2006; dai gruppi di lavoro che sono stati attivati durante il medesimo Forum; dalle diverse fasi di realizzazione del Piano che ha comportato anche una serie di contatti diretti e rilevazioni sul campo con gli attori locali del settore. L’indagine di Retecamere “ I fabbisogni del turismo pugliese” www.sviluppoitalia.it 28 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia In occasione del Forum regionale del turismo pugliese svoltosi a Bari il 24 e 25 novembre 2006 sono stati illustrati i risultati dell’indagine svolta da Retecamere sui fabbisogni del turismo pugliese e che ne ha rilevato la percezione e le principali aree critiche (punti di forza, di debolezza e aree da miglioramento). Da tale documentazione è stato possibile estrapolare le seguenti debolezze rilevate presso gli operatori del settore turistico e presso la popolazione. Necessità diffusa di un miglioramento del sistema dei trasporti (rete ferroviaria, porti, aeroporti, ecc.). Marcata caratterizzazione della regione come destinazione turistica monoprodotto (turismo balneare). Debolezza delle strategie promozionali adottate sui mercati nazionali e internazionali (eventi culturali, campagne pubblicitarie, ecc.). Basso impatto delle scelte di comunicazione turistica e necessità di rafforzare il brand regionale. Eccessiva offerta di ricettività extralberghiera, spesso di qualità mediobassa. Inadeguato rapporto qualità/prezzo. Limitata capacità del territorio di esprimere un elevato livello di accoglienza nei vari settori (punti informativi, sicurezza, pulizia e decoro urbano, qualità dei servizi, ecc.). I l Forum Regionale del Turismo Nell’ambito del Forum Regionale del Turismo sono stati organizzati quattro gruppi di lavoro che hanno dato vita a 14 tavoli di discussione e confronto su aspetti, sia fondanti, che trasversali del turismo regionale. Attraverso l’analisi delle relazioni finali di ogni gruppo di lavoro è stato possibile sintetizzare una serie di tematiche critiche, di seguito riepilogate. Eccessiva frammentazione della compagine ricettiva, con prevalenza www.sviluppoitalia.it 29 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia di piccoli imprenditori. Basso tasso di utilizzazione delle strutture alberghiere, determinato da una eccessiva stagionalità dell’offerta. Basso livello di infrastrutturazione del territorio (ferrovie, porti, aeroporti, ecc.). Basso livello dei servizi di accoglienza per disabili. Insufficiente promozione delle evidenze culturali e ambientali. Assenza di un calendario puntuale di eventi di eccellenza. Scarsa concorrenzialità dei prezzi delle strutture alberghiere. Difficoltà a reperire posti letto e a stringere accordi in occasione di grandi eventi (come, ad es., quelli sportivi) o per gruppi di studenti. Mancanza di una “cultura di sistema”, soprattutto per i turismi di nicchia (termale e religioso). Mancanza di adeguate sinergie tra enti pubblici e privati finalizzate alla valorizzazione dei principali turismi di nicchia (termale e religioso) e alla gestione e alla promozione delle risorse turistiche (beni culturali e ambientali). Carenza di alcune tipologie di servizi, soprattutto nel settore del turismo culturale e ambientale (guide, ecc.). Carente regolamentazione di alcune nicchie, come il congressuale e il turismo sociale (PCO, ostelli per la gioventù, turismo rurale, ecc.). Scarso rapporto tra gli scali turistici e l’entroterra. Scarsa capacità di stimolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Necessità di incrementare le opportunità formative a tutti i livelli professionali. www.sviluppoitalia.it 30 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia I l P iano Strategico e Studio di Fattibilità per il M arketing e lo Sviluppo Turistico in P uglia Nella redazione del presente Piano, un capitolo specifico è stato dedicato alla illustrazione dei risultati dell’analisi SWOT, la quale ha messo in evidenza le principali criticità rilevate durante lo svolgimento del lavoro. Marcata stagionalità delle attività turistiche determinata dal peso preponderante del turismo balneare. Sbilanciamento dell’offerta ricettiva a favore dell’extralberghiero e alta incidenza delle seconde case. Predominanza di turismo domestico rispetto a quello internazionale. Basso rapporto qualità/prezzo. Ridotta spesa media turistica, rispetto alla media italiana. Scarsa “caratterizzazione della personalità regionale” nei diversi prodotti turistici. Inadeguatezza delle infrastrutture per l’accesso al territorio e per la mobilità al suo interno. Limitata accessibilità al mare. Frequenti situazioni di degrado ambientale e urbano. Basso standard della formazione professionale e inadeguata preparazione linguistica. Mancanza di una diffusa cultura dell’accoglienza. Modesta valorizzazione delle “tipicità” pugliesi. Difficoltà di fruizione del territorio e dei servizi turistici. Le principali criticità legate al settore della formazione L’insieme delle criticità rilevate dal Piano conferma e integra quanto segnalato già nello svolgimento dei precedenti lavori. In linea con queste indicazioni, i progetti proposti per l’indirizzamento strategico e lo www.sviluppoitalia.it 31 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia sviluppo dei prodotti turistici di punta (culturale e balneare) e quelli relativi alle tematiche trasversali, come il Piano di Formazione e il Piano della Qualità, sono tutti orientati al superamento di questi limiti, sebbene con impatti diversi sulla base del prevalente ambito di applicazione. Il Piano di Formazione, più specificatamente, si connota per un rapporto di maggiore relazione con alcune specifiche criticità, che sono di seguito riepilogate: ridotta qualità dei servizi turistici; mancanza di una diffusa cultura dell’accoglienza; scarsa managerialità; insufficienti competenze in materia di aggregazione dell’offerta; scarsa conoscenza delle lingue straniere; debolezza delle competenze in materia di destination management. In linea con quanto esposto, il Piano di Formazione ha come traguardo finale il superamento di queste criticità, direttamente collegate all’attuazione delle scelte strategiche e al successo dei progetti proposti nel Piano per lo sviluppo del turismo pugliese, nonché al perseguimento –in via indiretta del processo di destagionalizzazione della domanda turistica, che ne rappresenta un nodo critico di notevole rilevanza, limitando anche la permanenza sul territorio delle risorse umane più preparate. Attraverso una specifica pianificazione degli interventi e degli strumenti di formazione, pertanto, potranno essere immesse nel mercato del lavoro, non solo le necessarie professionalità e competenze che il settore turistico pugliese richiede già oggi, ma anche quelle il cui fabbisogno è strettamente connesso alla concreta attuazione dei filoni strategici indicati dal Piano, ossia quelli legati al turismo culturale, al turismo balneare, alla qualità dell’offerta e alla destagionalizzazione della domanda. www.sviluppoitalia.it 32 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia www.sviluppoitalia.it 33 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 6. Analisi dell’offerta formativa regionale: quadro sintetico Ad integrazione delle indicazioni provenienti dal Piano, nella fase preliminare di ricostruzione del quadro formativo regionale presente in Puglia, sono stati analizzati alcuni ambiti di offerta ritenuti di particolare interesse ai fini della realizzazione del presente Piano. In particolare, l’obiettivo di questa fase del lavoro è stato quello di ricostruire un quadro di massima delle principali attività formative d’interesse turistico svolte su scala regionale, con riferimento solo ad alcuni specifici settori. L’analisi si è concentrata su: offerta universitaria e postuniversitaria; corsi di formazione e aggiornamento professionale finanziati dal FSE nell’ambito del POR Puglia 20002006; corsi erogati dall’Ente Bilaterale del Turismo Pugliese. Tale selezione è stata determinata dalla volontà di circoscrivere l’ambito di indagine ad alcuni soggetti e settori ritenuti di particolare rappresentatività. E’ evidente, pertanto, che l’analisi non intende essere esaustiva e rappresentativa di tutto l’universo formativo pugliese, soprattutto se si considera che questo settore è, per sua stessa natura, partecipato da una molteplicità di soggetti con competenze e priorità d’intervento tra loro diverse, prime fra tutte le Province, alle quali, con la riforma dei servizi per l’impiego, è stato attribuito un ruolo di maggiore importanza nelle politiche attive del lavoro 8 . Infine si sottolinea che, ad ulteriore integrazione del quadro già delineato, potrebbe essere interessante un confronto rispetto a quanto già esiste, o è stato svolto, nei seguenti settori: aggiornamento e formazione continua sostenute con i fondi e gli strumenti messi a disposizione dalla L. 236/1993 e dalla L. 53/2000, iniziative formative 8 Gli uffici di collocamento sono stati sostituiti dai Centri per l'Impiego, a cui sono state affidate nuove competenze (ad es., preselezione e incontro tra domanda e offerta di lavoro, informazione, orientamento ai percorsi formativi e di inserimento lavorativo anche con riferimento all’occupazione femminile). www.sviluppoitalia.it 34 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia attuate attraverso alcuni programmi comunitari come Leonardo da Vinci e Equal, formazione continua finanziata attraverso i Fondi Paritetici Interprofessionali 9 , alta formazione erogata da soggetti privati (ad es. master organizzati da soggetti non istituzionali, ecc.). I corsi universitari e post universitari Nella fase di analisi è stata effettuata anche una rapida ricognizione dell’offerta formativa universitaria e postuniversitaria d’interesse turistico, proposta in Puglia, con riferimento all’Anno Accademico 2006/2007 e a quello attualmente in corso, 2007/2008. Partendo dalla mappa della formazione realizzata dal Touring Club Italiano su scala nazionale e navigando nei siti istituzionali delle Università pugliesi è stato possibile ricostruire un quadro di massima, che ha tenuto conto sia dei corsi dedicati al turismo, sia di quelli dedicati a settori trasversali o di integrazione alla filiera turistica complessiva. Tutte le Università statali pugliesi, di Bari, Foggia e Lecce, ad esclusione del Politecnico di Bari, propongono corsi universitari o e/o master di interesse turistico 10 , in alcuni casi presso le proprie sedi centrali, in altri presso quelle distaccate, con una presenza abbastanza ramificata sul territorio. L’analisi delle proposte formative degli Atenei pugliesi ha messo in evidenza che l’offerta di corsi universitari dedicati al turismo non è molto consistente, benché sia piuttosto diversificata in termini di Facoltà coinvolte. I percorsi di laurea triennali sono stati attivati principalmente dalle facoltà di Economia (Economia e Commercio con indirizzo 9 A tal proposito, si citano due esperienze interessanti. 1. Il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la formazione continua per le imprese del terziario (For.te) ha realizzato una ricerca intitolata Il turismo nelle località termali, che ha coinvolto anche la Puglia e i cui risultati sono stati presentati nell’ottobre 2007. 2. Recentemente, il Fondo Paritetico Interprofessionale Fondirigenti ha lanciato l’iniziativa I Turismi, con l’obiettivo di formare nuovi manager dello sviluppo, in grado di gestire iniziative di crescita dell’intera filiera turistica, e che vede, tra le aree interessate al progetto, la provincia di Lecce. 10 Un Corso di Laurea di I livello in Management del turismo, dello sport e dello spettacolo, è proposto anche dalla Facoltà di Economia della Libera Università Luis Monnet, con sede a Casamassima (BA). www.sviluppoitalia.it 35 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Economia del turismo e dei beni culturali a Bari, Economia e gestione dei servizi turistici a Foggia), Lettere (Scienze dei Beni Culturali per il turismo e l’ambiente, Università di Bari, sede di Taranto) e Lingue e Letterature Straniere (Lingue e Culture per il turismo a Bari). Decisamente meno variegata è l’offerta universitaria di corsi di laurea specialistica in materia turistica, dove spicca solo un corso interfacoltà dell’Università di Lecce in Economia e gestione delle attività turistiche e culturali. Per quanto riguarda i corsi universitari post laurea, si rileva una predominanza di master di primo livello, attivati soprattutto dalle Facoltà di Economia e di Lingue e Letterature Straniere. Tra questi, in particolare, si distinguono Il master in Economia e management del turismo culturale (Università di Bari, Facoltà di Economia), Il master in Mediazione linguistica per il turismo e le imprese (Università di Bari, Facoltà di Lingue e Letterature Straniere, sede di Fasano) e il Master in economia e gestione sostenibile delle attività turistiche (Università di Foggia, Facoltà di Economia). Tra i master di master di secondo livello, si distingue solo quello in Valorizzazione del patrimonio culturale ai fini di una gestione e fruizione turistica compatibile, attivato dalla Facoltà di Lettere dell’Università di Lecce nell’A.A. 2006/2007. Infine, non risultano attivati dottorati di ricerca dedicati esclusivamente all’approfondimento degli studi nel settore turistico, né in termini di sistema economico, né di governance, mentre esiste un unico corso di specializzazione in Sociologia del turismo, sport e tempo libero, attivato dalla Facoltà di Economia dell’Università di Bari. Come anticipato, a questi corsi specifici per il turismo, si aggiunge un’offerta complementare realizzata soprattutto dalle Facoltà di Lettere, Agraria e Scienza Matematiche, Fisiche e Naturali dedicata al recupero e alla fruizione, anche innovativa, del patrimonio culturale, alla valorizzazione dei prodotti agroalimentari tipici e alle tematiche ambientali. www.sviluppoitalia.it 36 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia I l FSE: i corsi finanziati nel 2006 attraverso le misure del P OR P uglia 20002006 Una parte del lavoro di analisi dell’offerta formativa attuale è stata dedicata ai corsi finanziati con le risorse del FSE e utilizzate per sostenere le diverse misure previste dal POR Puglia 20002006. Partendo dagli assi prioritari di intervento del POR e integrandoli nel corso del lavoro con le schede analitiche di ogni misura contenute nel Complemento di Programmazione (la cui ultima versione è stata pubblicata nel BURP n. 106 del 24/07/2007), è stato possibile ricostruire un quadro di massima, da cui ha preso avvio il lavoro. L’indagine, effettuata nel mese di marzo 2007, si è concentrata in particolar modo sull’insieme delle attività formative più recenti, finanziate nel corso dell’anno 2006, con delle integrazioni relative anche al 2003. Rispetto ad ogni asse del POR Puglia, sono state selezionate le misure finanziate attraverso il FSE ritenute di maggiore interesse per la filiera turistica e per alcuni settori ad essa collegati (ad es. patrimonio culturale, artigianato artistico, ecc.), quindi sono stati raccolti gli esiti degli avvisi relativi al 2006 e contattati i Responsabili di misura per integrazioni e/o chiarimenti 11 . Di seguito si riepilogano le misure considerate. Asse I – Risorse naturali Mis. 1.10 Formazione e sostegno alla imprenditorialità nei settori interessati dall’Asse Asse II – Risorse culturali Mis. 2.3 Formazione e sostegno alla imprenditorialità nei settori interessati dall’Asse Asse III – Risorse umane Mis. 3.2 Inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro di giovani e adulti secondo un approccio preventivo 11 In alcuni casi, per motivi di ordine tecnico, non è stato possibile effettuare un riscontro degli esiti degli avvisi con i rispettivi Responsabili di misura. www.sviluppoitalia.it 37 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Mis. 3.3 Inserimento e reinserimento lavorativo di disoccupati di lunga durata Mis. 3.4 Inserimento e reinserimento lavorativo di gruppi svantaggiati Mis. 3.6 Prevenzione della dispersione scolastica e formativa Mis. 3.7 Formazione Superiore Mis. 3.8 Formazione permanente Mis. 3.9 Sviluppo della competitività delle imprese e formazione continua con priorità alle PMI Mis. 3.10 Potenziamento e sviluppo dei profili professionali nelle P.A. Mis. 3.14 Promozione della partecipazione femminile al mercato del lavoro Asse IV – Sistemi locali di sviluppo Mis. 4.20 Azioni per le risorse umane Asse VI – Reti e nodi di servizio Mis. 6.4 Risorse umane e società dell’informazione. La ricostruzione puntuale dei singoli corsi finanziati nel 2006, sebbene non esaurisca completamente il quadro, ha comunque consentito di osservare alcune dinamiche interessanti ed estremamente utili ai fini del presente Piano 12 . Complessivamente sono stati rilevati circa 40 corsi, per un totale di circa 650 destinatari finali, finanziati prevalentemente dalle misure 2.3 e 1.10. e, in maniera meno significativa, dalle misure 3.4, 3.6, 3.9 e 4.20. 12 Il commento è riferito solo ai corsi finanziati nel 2006. www.sviluppoitalia.it 38 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Sulla base di quanto previsto dalle singole schede di misura, i soggetti destinatari degli interventi sono di diverso tipo. A scopo esemplificativo si citano alcuni dei raggruppamenti prevalenti: personale della Pubblica Amministrazione locale e regionale e dipendenti di enti strumentali della P.A.; giovani e adulti non occupati, che abbiano assolto all’obbligo scolastico o in possesso di qualifica o di titolo di studio di scuola media di 2° grado o laureati; persone a rischio di esclusione sociale, di disagio sociale, immigrati, occupati, famiglie; giovani fino a 18 anni che abbiano o no assolto l’obbligo scolastico ; giovani che hanno adempiuto all’obbligo scolastico, ma che non sono inseriti nei canali dell’obbligo formativo, o che ne siano usciti prima del conseguimento di una qualifica; giovani fino a 18 anni inseriti nei canali dell’obbligo formativo a rischio di dispersione; aziende, organismi di formazione in possesso dei requisiti di cui alla normativa vigente; giovani ed adulti occupati e non occupati. Per quanto attiene la tipologia di corsi, sono stati rilevati sia moduli per l’aggiornamento professionale, e in questi casi il monte orario è inferiore alle 200 ore, sia moduli più lunghi e intensi (ad es. finalizzati alla specializzazione, al perfezionamento, ecc.) con una durata totale fino a 1000 ore. Di particolare interesse è stata l’analisi degli ambiti di attuazione dei singoli corsi. Un numero piuttosto consistente delle iniziative finanziate ha riguardato il settore culturale, sia dal punto di vista delle funzioni tecniche (ad es. Operatore dei beni culturali, Operatore delle tecniche di comunicazione in rete per la valorizzazione del patrimonio culturale, ecc.), sia sotto il profilo delle competenze manageriali e gestionali (ad www.sviluppoitalia.it 39 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia es. Manager culturale, Management e comunicazione pubblica per i beni culturali, ecc.). Un secondo ambito in cui si sono concentrati un discreto numero di corsi è quello relativo al patrimonio ambientale e rurale, che ha contemplato diversi moduli finalizzati alla gestione e alla valorizzazione in chiave turistica dell’ambiente (ad es. Esperto in gestione e valorizzazione di parchi naturali e aree marine protette, Aggiornamento in materia di gestione e tutela delle risorse naturali, ecc.). Meno numerosi, infine, i corsi dedicati al settore turistico “puro” (ad es. Responsabile del turismo sociale, Esperto di marketing e management turistico, ecc.), al settore MICE (Meetings, Incentives, Conferences and Events) e Wellness, al settore della fruizione balneare e della nautica (ad es. Laboratorio esperienziale per i servizi nautici), e al settore dell’artigianato artistico (ad es. Artigianato della lavorazione artistica del legno e dei materiali simili). Al momento, non si dispone di dati consuntivi sull’esito, in termini occupazionali, delle attività formative finanziate con il FSE durante tutto il settennio 20002006 con specifico riferimento agli ambiti d’interesse turistico, questo non consente, pertanto, di conoscere più nel dettaglio alcune informazioni di riscontro (come ad es. la frequenza ai corsi, gli sbocchi occupazionali, ecc.), che potrebbero essere molto utili ai fini di una più completa valutazione 13 . Alcune considerazioni sono comunque desumibili dalla Relazione di Aggiornamento della Valutazione Intermedia (giugno 2006), le cui considerazioni conclusive sono state riportate anche nel PO FSE 2007 13 A tal proposito si segnala che, nell’ambito del documento Realizzazione dei servizi di aggiornamento della valutazione indipendente intermedia del POR Puglia per il periodo 20042005 Rapporto di aggiornamento della valutazione intermedia (a cura del CLES srl, Centro di ricerche e studi sui problemi del Lavoro, dell’Economia e dello Sviluppo, dicembre 2005), è stata presentata un’indagine sui risultati qualitativi e quantitativi ottenuti dalle azioni formative finanziate a valere sulle azioni per l’inserimento e il reinserimento dei giovani e degli adulti (mis. 3.2), dei disoccupati di lunga durata (mis. 3.3) e per la promozione delle pari opportunità (mis. 3.14), ma senza un riscontro specifico con il settore turistico. www.sviluppoitalia.it 40 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 2013 Puglia. La Relazione ha fatto emergere, tra le diverse indicazioni, la necessità di una differenziazione della codifica dei profili professionali, che non sempre corrispondono all’evoluzione del mercato del lavoro e alla richiesta di figure innovative. Questo tema, peraltro particolarmente sentito anche nel comparto turistico, è oggetto di una trattazione più vasta su scala nazionale, che coinvolge i principali attori del settore e che viene illustrata più avanti, nel paragrafo dedicato alla illustrazione del Quadro dei fabbisogni formativi e professionali rilevati nel breve e medio periodo su scala nazionale e regionale. www.sviluppoitalia.it 41 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia I corsi dell’Ente Bilaterale del Turismo della P uglia 14 L'Ente Bilaterale Turismo è un organismo paritetico, senza fini di lucro, costituito dalle organizzazioni imprenditoriali e dai sindacati dei lavoratori maggiormente rappresentativi operanti nel settore turistico 15 . L’Ente Bilaterale del Turismo della Puglia, in particolare, rappresenta la ramificazione territoriale dell’Ente Bilaterale Nazionale Turismo, previsto dal Contratto Nazionale di Lavoro del Settore Turismo, che ha l’obiettivo di coinvolgere le parti sociali nel perseguimento di alcuni scopi, tra i quali è compresa anche la promozione, organizzazione e attuazione di attività di formazione e qualificazione professionale 16 . L’EBT svolge un ruolo di cerniera tra il mondo dei lavoratori e delle imprese e gode, pertanto, di un punto di vista privilegiato su alcuni aspetti del mondo del lavoro, tra i quali la formazione e l’aggiornamento delle risorse umane impiegate. L’EBT, infatti, è in grado di mettere in relazione le richieste provenienti dalle diverse parti sociali, erogando corsi di formazione professionale in tutte e cinque le province pugliesi. In linea di massima, l’EBT della Puglia si occupa delle seguenti tipologie di formazione: Formazione diretta, organizzata in autofinanziamento, gratuita e riservata solo alle imprese e ai lavoratori in regola con l'applicazione del CCNL/Turismo (i lavoratori che intendono partecipare ai corsi di formazione e alle altre iniziative sono tenuti a comprovare l'avvenuta trattenuta delle quote di propria competenza mediante l'esibizione del foglio paga). Formazione istituzionale, attraverso l’organizzazione di corsi che usufruiscono dei finanziamenti comunitari, per il tramite della Regione Puglia e/o delle Amministrazioni provinciali, di norma gratuita e aperta a tutti. 14 Fonte: sito ufficiale dell’Ente Bilaterale del Turismo della Puglia. 15 FAITA, FEDERALBERGHI, FIAVET, FIPE, FILCAMSCGIL, FISASCATCISL e UILTuCSUIL. 16 Altre finalità sono: osservazione e studio del mercato di lavoro, incontro tra domanda e offerta di lavoro, tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori sul lavoro (d.lgs. 626/1994). www.sviluppoitalia.it 42 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Nella fase di analisi delle attività formative già in atto, si è tenuto conto anche dell’offerta proposta da questo ente nel 2007 e nel 2008, attraverso la consultazione del catalogo dei corsi, realizzato con cadenza annuale e disponibile anche on line. I corsi, dedicati a coloro che sono già occupati nel settore, hanno una durata variabile tra le 8 e le 32 ore complessive e sono organizzati per ambiti di attività: Comunicazione e cultura del servizio, Lingue straniere, Sicurezza e igiene, Servizio di sala, Food & Beverage, Housekeeping, Informatica, Agenzie di viaggio e Management. Nel catalogo 2008 sono stati confermati una serie di corsi già attivati nel 2007, come ad esempio, quelli dedicati alle lingue straniere (alfabetizzazione, base e avanzato), all’informatica (Microsoft Word, Excel, Access e Power Point) ai sistemi di tariffazione aerea (Moduli IATA), all’area amministrativa, gestionale e di marketing turistico ricettivo (come ad es. Diritto del lavoro, CCNL e buste paga; Il budget come strumento di controllo nell’azienda turisticoricettiva; Le tecniche di revenue management, Il marketing turisticoalberghiero). Sono state previste, inoltre, anche altre aree di intervento, tra queste, di particolare interesse risultano i corsi dedicati alla qualità dei servizi turistici (ad es. La qualità nei campeggi e nelle strutture ricettive all’aria aperta), alla gestione del front office nelle strutture ricettive alberghiere ed extralberghiere (ad es. La qualità nelle attività di front office) e alla gestione degli stabilimenti balneari (ad es. Il Team Working per una gestione efficiente degli stabilimenti balneari). E’ evidente che i moduli proposti dall’EBT rispondono già ai fabbisogni manifestati dagli operatori del settore ed esprimono come rilevato anche dal Piano la crescente necessità di un incremento: delle competenze degli addetti (capacità linguistiche, informatiche, ma anche tecnicoamministrative); della qualità dei servizi erogati; www.sviluppoitalia.it 43 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia delle capacità gestionali delle figure direttive di riferimento nei diversi sottosettori (ristorazione, ricettività, agenziale, tour operating, ecc.). www.sviluppoitalia.it 44 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 7. Quadro dei fabbisogni formativi e professionali rilevati nel breve e medio periodo su scala nazionale e regionale 17 L’ultima fase di analisi è stata dedicata alla verifica dei fabbisogni rilevati su scala nazionale e regionale attraverso l’impiego di indagini e strumenti, in alcuni casi anche sperimentali, condivisi dai principali attori di riferimento del settore. Nello specifico, si è tenuto conto delle informazioni raccolte ed elaborate dalle banche dati messe a disposizione dell’Isfol e da Unioncamere (Progetto Excelsior), dalle quali è stato possibile estrarre dati sull’andamento complessivo del mercato del lavoro nel settore turistico, sui fabbisogni professionali e sulle previsioni occupazionali nel breve e medio periodo con riferimento alle figure professionali d’interesse turistico classificate nel sistema. In particolare, sono stati acquisiti dati attingendo informazioni quali quantitative dai database consultabili nei seguenti siti web: “Fabbisogni professionali on line 18 ” (http://fabbisogni.isfol.it), a cura dell’Isfol; “Sistema Informativo Excelsior” (http://excelsior.unioncamere.net), a cura di Unioncamere. 17 Principali fonti del presente capitolo: L’analisi dei fabbisogni nella programmazione FSE 20002006: esiti del secondo triennio, Isfol, Collana: I libri del FSE, dicembre 2007; Nomenclatura e classificazione delle Unità Professionali, Isfol, Collana: Temi e Strumenti n. 36, ottobre 2007; europa.doc, Rassegna di documentazione bibliografica n. 3/4 2007 Isfol; Rapporto Excelsior 2007, I fabbisogni professionali e formativi delle imprese italiane nell’industria e nei servizi, Unioncamere, novembre 2007; “I nuovi Fondi strutturali” 2007 2013, “Il Punto su …”, Le monografie del CDS: Temi e Strumenti, Isfol 2006; Il nuovo Fondo Sociale Europeo (20072013) , “Il Punto su …”, Le monografie del CDS: Temi e Strumenti, Isfol 2007. 18 Il sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni professionali fornisce informazioni di carattere qualiquantitativo sui fabbisogni delle figure professionali che operano nei diversi settori di attività economica. Le informazioni contenute nel sistema sono organizzate attraverso le classificazioni statistiche Ateco, per i settori di attività economica, e la NUP IsfolIstat per le professioni. Il sito raccoglie i risultati delle indagini nazionali sui fabbisogni realizzate negli ultimi anni dalle parti sociali costituite in Organismi Bilaterali. A questi si aggiungono i dati quantitativi e previsionali sulle prospettive annuali di assunzione prodotti da Unioncamere e le previsioni di occupazione a medio termine promosse dall'Isfol. Il sito fornisce anche schede informative sulle Unità Professionali scaturite dall’indagine campionaria sulle professioni realizzata da Isfol e Istat. Inoltre, raccoglie documenti di analisi e di studio sul tema dei fabbisogni e i link con i siti nazionali e internazionali. www.sviluppoitalia.it 45 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Questi due strumenti, peraltro, si inseriscono all’interno di un progetto più ampio, per mezzo del quale, grazie alla regia del Ministero del Lavoro e insieme al contributo di altri attori di rilievo come gli Organismi Bilaterali, si intende approdare alla realizzazione di un sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni professionali e formativi con l’obiettivo di: consentire il monitoraggio in tempo reale di tali bisogni e, ove possibile, anticiparli; ricondurre i fabbisogni ad una nomenclatura comune in grado di facilitare allo stesso tempo la conoscenza dei fenomeni e la mobilità del lavoro in termini territoriali e settoriali. Considerando l’importanza interpretativa che rivestono gli aspetti connessi all’omogeneità delle rilevazioni e delle nomenclature utilizzate, si propone di seguito, un breve affondo sul tema. Successivamente, si procede alla restituzione degli esiti derivanti dalle altre fasi del lavoro: quadro delle prospettive di sviluppo economico ed occupazionale del settore turistico in Italia e in Puglia; illustrazione delle figure professionali classificate ed analizzate dal sistema; sintesi dei fabbisogni professionali nel settore turistico, stimati nel breve e medio periodo. Sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni professionali Per garantire ed accrescere la competitività del sistema economico è necessario un adeguamento continuo delle tecnologie e dell’organizzazione del lavoro. In questo quadro, mutano continuamente anche le competenze richieste ai lavoratori che, proprio per esigenze di adattabilità, possono necessitare di interventi formativi mirati. Per rispondere a questo bisogno, il Ministero del Lavoro si sta dotando di un sistema nazionale di osservazione permanente dei fabbisogni www.sviluppoitalia.it 46 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia professionali, che colmi il vuoto precedente e che consenta di conoscere e interpretare gli andamenti della domanda, adottando le migliori strategie per l’occupazione e lo sviluppo economico. Tale sistema, infatti, si “configura come l’interfaccia che consente la comunicazione tra sistema economicoproduttivo e mercato del lavoro dal un lato e tra sistema istruzione/formazione professionale dall’altro” 19 , proponendosi come uno strumento di supporto alle decisioni politiche nel settore occupazionale. Il progetto di realizzazione del sistema, di durata settennale, è iniziato con una fase sperimentale che ha coinvolto i seguenti soggetti attuatori: Organismi Bilaterali e Unioncamere (Progetto Excelsior), che hanno realizzato indagini nazionali di analisi dei fabbisogni finalizzate ad alimentare il sistema informativo; Isfol, che ha allestito la struttura e definito i criteri per l’implementazione e la gestione del sistema informativo stesso. Questa fase si è conclusa alla fine del 2003, approdando ad un primo rilascio del sistema informativo che attualmente eroga dati quali quantitavi attraverso il sito “Fabbisogni professionali on line” ( http://fabbisogni.isfol.it). Successivamente, il Ministero del Lavoro, con DM 13/01/2004 ha istituito una Cabina di Regia con compiti di indirizzo, coordinamento e valutazione delle iniziative avviate per lo sviluppo del sistema di rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi. In quest’ottica, il Ministero ha espresso l’esigenza di: giungere ad una nuova classificazione delle professioni, funzionale al sistema dei fabbisogni e di riferimento per altri sistemi operanti nei settori della formazione/istruzione e nel mercato del lavoro; 19 Cfr. Nomenclatura e classificazione delle Unità Professionali, ISFOL, Collana: Temi e Strumenti n. 36, ottobre 2007. www.sviluppoitalia.it 47 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia definire uno standard nazionale di classificazione e rappresentazione delle figure professionali, eventualmente puntualizzabile dagli enti locali sulla base delle specificità territoriali. Sulla scorta di quanto espresso dal Ministero, l’Isfol è intervenuta sul sistema informativo apportando modifiche alla struttura classificatoria delle professioni e alla rilevazione dei fabbisogni nel breve e medio periodo. In particolare: per quanto attiene la struttura classificatoria, l’Isfol ha operato una nuova classificazione che è approdata alla Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP), partendo dalla Classificazione delle Professioni del 2001 (CP 2001) dell’Istat 20 , di cui rappresenta un maggior livello di dettaglio. La NUP è costituita da un insieme di Unità Professionali tipo (ognuna delle quali è stata concepita per ospitare al proprio interno professioni il più possibile omogenee tra loro), organizzate per categoria e intese come “insiemi di professioni omogenee rispetto a conoscenze, competenze, abilità ed attività lavorative svolte” 21 . La NUP, inoltre, non si configura come un prodotto definitivo, che diventerebbe incapace di restituire la mutevolezza del mercato nel tempo, quanto piuttosto come “uno standard continuamente soggetto a verifica empirica, rigoroso dal punto di vista del metodo e rispettoso del vincolo di raccordo con le classificazioni statistiche del SISTAN” (Vd. Box 1). Per quanto riguarda la rilevazione dei fabbisogni occupazionale ed i relativi forecast, attualmente il sistema informativo dell’Isfol fornisce previsioni occupazionali a breve termine (1 anno), elaborando le indicazioni fornite dal database Excelsior di Unioncamere, e 20 La CP2001 si pone l'obiettivo di ricondurre un insieme non finito di oggetti ad un insieme finito di codici. In tal senso, la classificazione non aspira a raccogliere in maniera esaustiva l'universo delle professioni esistenti, quanto a fornire dei criteri classificatori per comprendere e distinguere in maniera significativa la variabilità del fenomeno esistente e predisporsi a recepire i suoi futuri mutamenti. La CP 2001 è stata messa a punto dall’ISTAT in stretta conformità ai vincoli definiti dalla classificazione internazionale delle professioni ISCO 88 e dal suo adattamento alle esigenze europee voluto dall’organismo statistico dell’Unione Europea (EUROSTAT). 21 Cfr. Nomenclatura e classificazione delle Unità Professionali, ISFOL, Collana: Temi e Strumenti n. 36, ottobre 2007. www.sviluppoitalia.it 48 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia previsioni occupazionali a medio termine (5 anni) attraverso elaborazioni di dati Isfol e Irs. Per il futuro, l’obiettivo è quello di ampliare il sistema informativo sul versante dei fabbisogni professionali e dei forecast, avviando un processo di audit permanente e realizzando studi di carattere anticipatorio, che consentano di raccogliere ed elaborare dati previsionali a breve e medio termine. www.sviluppoitalia.it 49 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Box 1 – La Nomenclatura delle Unità Professionali NUP La classificazione si fonda sul criterio della competenza (skill), definita come capacità di svolgere i compiti di una certa professione, vista nella sua duplice dimensione di livello (skill level) e del campo delle competenze (skill specialization). Il primo criterio porta ad articolare la classificazione italiana in 9 grandi gruppi, disposti in ordine decrescente di complessità ed estensione dei compiti (ad eccezione del I e del IX). La collocazione specifica delle competenze professionale, invece, introduce distinzioni non gerarchiche tra professioni e consente di distinguere, all’interno di ogni Grande Gruppo, il Gruppo, la Classe, la Categoria e le Unità Professionali, contraddistinte da una numerazione decimale articolata progressivamente su cinque cifre (digit) 22 . Di seguito si illustrano un esempio applicativo e una tabella riassuntiva della struttura. Esempio di classificazione 3. Professioni tecniche (Grande gruppo) 3.1 Professioni tecniche nelle scienze fisiche, naturali, nell’ingegneria ed assimilate (Gruppo) 3.1.1 Professioni tecniche nelle scienze quantitative, fisiche e chimiche (Classe) 3.1.1.1 Tecnici fisici (Categoria) 3.1.1.1.1 Tecnici geologi (Unità professionale) 3.1.1.1.2 Tecnici nucleari (Unità professionale) (…) Tab. 4 Struttura della NUP: grandi gruppi per numero di gruppi, classi categorie e unità professionali Grandi gruppi I Legislatori, dirigenti e imprenditori II III Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione Professioni tecniche IV Impiegati V Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Artigiani,operai specializzati e agricoltori VI VII VIII Conduttori di impianti e operai semiqualificati addetti a macchinari fissi e mobili Professioni non qualificate IX Forze armate Tot Gruppi Classi Categ. Unità 3 8 48 56 6 17 69 157 4 17 92 162 2 6 37 43 5 11 47 62 6 24 108 186 4 22 89 116 6 15 28 28 1 1 1 37 121 519 1 811 La NUP, inoltre, ha introdotto una componente descrittiva delle professioni definendo, per ogni livello, i criteri classificatori e i contenuti del lavoro ad esso corrispondente. Ciò ha trasformato la Classificazione in una sorta di “dizionario” delle professioni, fondamentale per avviare un processo di rappresentazione dei contenuti del lavoro basato su un linguaggio comune. 22 Esiste già una parziale codifica delle singole figure professionali con 5 digit, ma queste non sono ancora oggetto di una rilevazione specifica. www.sviluppoitalia.it 50 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Infine, è opportuno ricordare che, nell’ambito della programmazione del FSE, sono state fatte, e/o sono ancora in corso, numerose indagini su scala sia regionale che provinciale relative ai fabbisogni. Si tratta di indagini multiscopo, ossia in grado di descrivere il fabbisogno territoriale valutandolo da diversi punti di vista (ad es. fabbisogni professionali legati allo sviluppo di particolare settori economici, fabbisogno di competenze o necessità di aggiornamento rispetto a specifiche aree formative, ecc.). In Puglia, sono in corso diversi progetti, finanziati con la mis. 3.5 “Adeguamento del sistema della formazione professionale”, che interessano il tema dei fabbisogni formativi e professionali e che si concluderanno nel 2008: 1. Progetto per l’impostazione del repertorio delle qualifiche della Regione Puglia 2. Progetto per la definizione degli standard minimi di competenza e formativi del repertorio delle qualifiche delle unità formative 3. Creazione di un impianto di gestione del riconoscimento dei crediti formativi e della certificazione delle competenze maturate in contesti formativi e di lavoro 4. Sviluppo di un modello di analisi dei fabbisogni professionali e formativi in Regione Puglia 5. Studio di un modello per la qualificazione e per lo sviluppo del sistema della formazione professionale degli operatori della pesca e della maricoltura in Puglia 6. Modello per una rilevazione permanente dei fabbisogni formativi delle piccole e medie imprese pugliesi 7. Adeguamento della formazione professionale in ambito sociale. www.sviluppoitalia.it 51 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Quadro delle prospettive di sviluppo economico ed occupazionale del settore turistico in I talia e in P uglia L’andamento occupazionale delle attività core business del turismo 23 Il quadro storico di riferimento del settore turistico e il suo scenario previsionale, così come illustrati precedentemente, sono stati integrati con alcune considerazioni emergenti dal Rapporto Excelsior 2007 circa gli andamenti occupazionali delle attività di core business del turismo, ossia quelle afferenti direttamente al settore: strutture ricettive alberghiere e complementari, tour operator e agenzie di viaggi 24 . L’indagine riveste particolare interesse soprattutto perché, oltre a concentrarsi su un ristretto ambito settoriale, opera una valutazione dell’andamento occupazionale dal punto di vista dei prodotti turistici (Turismo balneare, Città d’arte, Turismo montano e lacuale, Grandi aree metropolitane e Aree senza vocazione specifica), identificati classificando ogni provincia sulla base della vocazione turistica prevalente. Seguendo questo criterio, le province pugliesi sono state considerate tutte a prevalente vocazione balneare. Questo ha consentito di associare tutta le regione alla lettura del quadro previsionale riferito al prodotto Mare. Nel 2007, le previsioni di crescita più elevate riguardano le Aree senza vocazione specifica (1,7% sullo stock occupazionale totale) e le Grandi aree metropolitane (1,6% sullo stock occupazionale totale), al terzo posto si colloca il Turismo balneare (1,2% sullo stock occupazionale totale), esattamente in linea con la media delle attività core business del turismo (1,2% sullo stock occupazionale totale). Nonostante le previsioni positive, nel 2006 il turismo balneare aveva fatto registrare performance migliori, raggiungendo una percentuale occupazionale pari al 2,7% sullo stock totale, conquistando un ruolo di leader rispetto agli altri prodotti turistici. 23 Rapporto Excelsior 2007, I fabbisogni professionali e formativi delle imprese italiane nell’industria e nei servizi, Unioncamere, novembre 2007. 24 Sono state considerate solo le assunzioni a tempo indeterminato. www.sviluppoitalia.it 52 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Circa i tre quarti del totale delle assunzioni pianificate per il 2007 dalle attività di core business del turismo, riguarderanno profili di livello intermedio (in prevalenza addetti all’accoglienza e all’assistenza dei clienti, cuochi e camerieri), un ulteriore 20% riguarderà figure di tipo operaio, o personale non qualificato, e solo un 5% farà ricorso a profili high skill 25 , rappresentati di solito da operatori e tecnici di agenzie di viaggio, personale addetto all’amministrazione e alla contabilità. Per il 2007, le attività di core business afferenti al turismo balneare, pur in presenza di un saldo occupazionale nella media, stimano di ricorrere in misura modesta alle assunzioni di risorse high skill (fra il 3 e il 4% delle assunzioni totali), mentre quelle nelle aree metropolitane (10%), nelle Aree senza vocazione specifica (7%) e nelle Città d’arte (5%), mostrano una propensione più spiccata. A prescindere dal tipo di formazione richiesta, alla maggior parte delle figure high skill o di livello intermedio per le quali si prevede l’assunzione, i datori di lavoro richiedono anche di avere svolto precedenti esperienze lavorative, a testimonianza dell’importanza che in questo settore rivestono le competenze acquisite on the job. Nello specifico, gli imprenditori del turismo balneare, insieme a quelli delle aree metropolitane, risultano essere particolarmente “esigenti”, poiché ricercano risorse umane che abbiano acquisito un buon livello di istruzione e, al contempo, abbiano maturato una solida esperienza. Gli imprenditori delle Città d’arte, invece, pongono maggiore attenzione ai profili formativi in entrata, piuttosto che all’esperienza già maturata sul campo, posticipando l’acquisizione di competenze specifiche dopo l’ingresso in azienda. Nell’ambito del turismo lacuale e montano, invece, prevale la richiesta di personale esperto, spiegata soprattutto da una necessità più marcata di personale con qualifiche di livello intermedio. 25 I profili high skill rientrano nei grandi gruppi 1 (Dirigenti), 2 (Professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione) e 3 (Professioni tecniche) della classificazione Istat delle professioni. www.sviluppoitalia.it 53 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia La classificazione delle figure professionali e la rilevazione dei fabbisogni Il sistema informativo Attraverso il sistema informativo sui fabbisogni professionali già implementato dall’Isfol è stato possibile ricavare gli andamenti di breve e medio periodo per il settore turistico e per le figure professionali collegate. Le previsioni a breve termine, sono effettuate per ogni categoria professionale (4 digit) e, dal punto di vista territoriale, sono declinate sia su scala nazionale che regionale. Per le previsioni a medio termine, invece, il dato nazionale arriva al terzo digit, mentre quello regionale si arresta al gruppo professionale (2 digit), onde ridurre il margine di errore legato ad una eccessiva parcellizzazione delle previsioni per singola unità professionale. Di seguito sono elencate tutte le singole categorie professionali la cui attività ha un collegamento diretto con il settore turistico, contraddistinte dal codice NUP e dalla loro “posizione” all’interno della Nomenclatura. Grande gruppo 1 – Legislatori, dirigenti e imprenditori Gruppo 1.2 Direttori di grandi aziende private Classe 1.2.2 – Direttori di grandi aziende private Categoria 1.2.2.5 – Direttori di aziende private negli alberghi e nei pubblici esercizi Gruppo 1.3 Gestori e responsabili di piccole imprese Classe 1.3.1 – Gestori e responsabili di piccole imprese Categoria 1.3.1.5 – Gestori e responsabili di piccole imprese negli alberghi e nei pubblici esercizi Grande gruppo 3 – Professioni tecniche Gruppo 3.4 – Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone www.sviluppoitalia.it 54 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Classe 3.4.1 – Professioni tecniche delle attività turistiche, ricettive e assimilate Categoria 3.4.1.1 – Tecnici delle attività ricettive ed assimilati Categoria 3.4.1.2 – Tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni e assimilati Categoria 3.4.1.3 – Animatori turistici e assimilati Categoria 3.4.1.4 – Agenti di viaggio Categoria 3.4.1.5 – Guide ed accompagnatori specializzati Classe 3.4.4 – Tecnici dei servizi ricreativi e culturali Categoria 3.4.4.3 – Tecnici dei musei, delle biblioteche e assimilati Grande gruppo 5 – Professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi Gruppo 5.2 – Professioni qualificate nelle attività turistiche ed alberghiere Classe 5.2.1 – Addetti ai servizi alberghieri ed extralberghieri (esclusi gli addetti alla ristorazione) Categoria 5.2.1.3 – Addetti all’accoglimento, portieri di albergo e assimilati Classe 5.2.2 – Addetti alla ristorazione ai pubblici esercizi Categoria 5.2.2.1 – Cuochi in alberghi e ristoranti Categoria 5.2.2.2 – Addetti alla preparazione e cottura di cibi 26 Categoria 5.2.2.3 – Camerieri e assimilati Categoria 5.2.2.4 – Baristi e assimilati Grande gruppo 8 – Professioni non qualificate Gruppo 8.2 – Professioni non qualificate nelle attività commerciali e dei servizi Classe 8.2.2 – Personale non qualificato nei servizi turistici Categoria 8.2.2.1 – Personale addetto alla pulizia in esercizi alberghieri ed extralberghieri Gruppo 8.4 – Professioni non qualificate nei servizi alla persone e assimilati Classe 8.4.1 – Personale non qualificato nei servizi ricreativi e culturali 26 I dati relativi a questa categoria non sono disponibili on line. www.sviluppoitalia.it 55 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Categoria 8.4.1.0 Personale non qualificato nei servizi ricreativi e culturali. Sintesi dei fabbisogni professionali nel settore turistico stimati nel medio e breve periodo Le previsioni di assunzione a medio termine, valutazione relativa al periodo 20052009 quadro nazionale Classe 1.2.2 – Direttori di grandi aziende private In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa il 2,1%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 1.3.1 – Gestori e responsabili di piccole imprese In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa lo 0,9%, valore al di sotto della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 3.4.1 – Professioni tecniche delle attività turistiche, ricettive e assimilate In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa il 2,6%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 3.4.4 – Tecnici dei servizi ricreativi e culturali In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa il 5,7%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 5.2.1 – Addetti ai servizi alberghieri ed extralberghieri (esclusi gli addetti alla ristorazione) www.sviluppoitalia.it 56 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa il 7,9%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 5.2.2 – Addetti alla ristorazione ai pubblici esercizi In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa l’8,3%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 8.2.2 – Personale non qualificato nei servizi turistici In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa l’8,2%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Classe 8.4.1 – Personale non qualificato nei servizi ricreativi e culturali In Italia, nel periodo 20052009, si prevede un aumento occupazionale di circa il 4,4%, valore al di sopra della crescita occupazionale media nel periodo (2%) Le previsioni di assunzione a medio termine, valutazione relativa al periodo 20052009 quadro regionale Gruppo 1.2 Direttori di grandi aziende private In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede una diminuzione occupazionale del –0,5%, valore al di sotto di quello nazionale (0,8%) Gruppo 1.3 Gestori e responsabili di piccole imprese In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede una diminuzione occupazionale del –1,8%, valore al di sotto di quello nazionale (0,9%) Gruppo 3.4 – Professioni tecniche nei servizi pubblici e alle persone In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede una diminuzione occupazionale del –1,1%, valore al di sotto di quello nazionale (1,4%) www.sviluppoitalia.it 57 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Gruppo 5.2 – Professioni qualificate nelle attività turistiche ed alberghiere In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede un incremento occupazionale del 7,1%, valore al di sotto di quello nazionale (8,2%) Gruppo 8.2 – Professioni non qualificate nelle attività commerciali e dei servizi In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede una diminuzione occupazionale del –0,2%, valore al di sotto di quello nazionale (3,5%) Gruppo 8.4 – Professioni non qualificate nei servizi alla persone e assimilati In Puglia, nel periodo 20052009, si prevede un incremento occupazionale del 4,9%, valore al di sotto di quello nazionale (9,7%) Le previsioni di assunzione a breve termine quadro nazionale e regionale 27 I dati forniti dal sistema informativo dell’Isfol e quelli che si possono rilevare dal Rapporto Excelsior 2007 di Unioncamere, consentono di tracciare un quadro di massima dell’andamento occupazionale di breve periodo su scala nazionale e regionale. Il Rapporto Excelsior 2007 prevede un saldo occupazionale nazionale pari a 83.020 unità, delle quali, circa il 14,5% (pari a 12.040), generate dal settore degli “Alberghi, ristoranti e servizi turistici”, con un saldo positivo rispetto al 2006 pari allo 0,8% per l’occupazione italiana e al 2,1% per il settore turistico. Una quota pari a circa il 5% (4.120 unità) del saldo occupazionale complessivo dell’Italia, sarà generata dalla Puglia che, rispetto al 2006 segna un incremento pari allo 0,6%. Al saldo regionale contribuisce in maniera determinante il settore turistico, o meglio, quello classificato 27 Cfr. Tavv. 37, 37.1, 38, 39, 40, 40.1, 40.2 e 41 del Rapporto Excelsior 2007 Unioncamere. www.sviluppoitalia.it 58 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia come “Alberghi, ristoranti e servizi turistici”, che rappresenta circa il 20,1% (pari a 830 unità) del totale, con un aumento del 4,3% rispetto al 2006. Su scala provinciale, delle 4.120 unità stimate, la quota parte maggiore sarà generata da Bari, Lecce e Brindisi, mentre più modeste dovrebbero essere la performance di Taranto e Foggia. Dal punto di vista delle dimensioni aziendali, si rileva che il totale delle assunzioni previste in Puglia, solo nel settore dei servizi (pari a 2.120 unità), dovrebbe essere generato in primo luogo da piccole aziende (da 1 a 9 dipendenti) e secondariamente da imprese di medie dimensioni (da 10 a 49 dipendenti), mentre le aziende di grandi dimensioni (50 o più dipendenti), fanno segnare una decisa contrazione. Un’ultima considerazione riguarda il personale stagionale, che generalmente caratterizza in maniera piuttosto marcata il settore turistico. Il saldo delle assunzioni stagionali in Puglia, previsto per il 2007, è pari a 16.160 unità, di cui oltre la metà (8.200) imputate al settore turistico (“Alberghi, ristoranti e servizi turistici”). Le informazioni acquisite attraverso il Rapporto Excelsior 2007, sono state integrate con le schede di dettaglio messe a disposizione dal sistema informativo dell’Isfol sul fabbisogni professionali. Da questo database, come già illustrato, è possibile estrarre informazioni di carattere previsionale di breve e medio periodo, oltre che estrarre schede di dettaglio di ogni singola categoria professionale di interesse, sia su scala nazionale che regionale. Pertanto, con riferimento ad ognuna delle categorie precedentemente illustrate, si riportano le schede nazionali disponibili online, contenenti informazioni su: Previsioni di assunzioni totali nel 2007; Dimensioni delle imprese richiedenti; Titolo di studio; Classe di età; Esperienza richiesta; Richiesta conoscenza di lingua straniera; Richiesta conoscenza informatica; Difficoltà di reperimento; Sesso; Tipologia di contratto; Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione. www.sviluppoitalia.it 59 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Quando una parte delle assunzioni previste riguarda la regione Puglia, alla scheda nazionale si affianca anche la scheda regionale di dettaglio. www.sviluppoitalia.it 60 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1.2.2.5 Direttori di aziende private negli alberghi e pubblici esercizi SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 17 NON PREVISTA Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti 0 13 4 Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 0 Diploma superiore 11 Titolo universitario 6 Classe di età 0 Sino a 29 anni 7 30 anni e oltre 10 Non rilevante Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 17 0 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta 17 0 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 17 Da programmatore 0 Non richiesta 0 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 1 16 Sesso Figura femminile Figura maschile Indifferente 1 2 14 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 15 Assunti a tempo determinato 2 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 0 13 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 0 LOMBARDIA 4 LIGURIA 0 TRENTINO ALTO ADIGE 0 VENETO 4 FRIULI VENEZIA GIULIA 0 EMILIA ROMAGNA 3 TOSCANA 0 UMBRIA 0 MARCHE 0 LAZIO 4 ABRUZZO 0 MOLISE 0 CAMPANIA 2 P U GLI A 0 BASILICATA 0 CALABRIA 0 SICILIA 0 SARDEGNA Totale www.sviluppoitalia.it 0 17 61 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1.3.1.5 – Gestori e responsabili di piccole imprese negli alberghi e nei pubblici esercizi SCH EDA N A ZI O N A L E Totale assunzioni previste: Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti SCH EDA R EGI O N A L E 1 NON PREVISTA 0 0 1 Titolo di studio Nessun titolo richiesto Qualifica professionale regionale Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore Titolo universitario 0 0 0 0 1 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre Non rilevante 0 0 1 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 1 0 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta 1 0 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Da programmatore Non richiesta 1 0 0 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 0 1 Sesso Figura femminile Figura maschile Indifferente 0 1 0 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato Assunti apprendisti Assunti altri contratti Assunti parttime Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 0 1 0 0 0 1 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA P U GL I A BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale 0 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0 0 1 3.4.1.1 – Tecnici delle attività ricettive ed assimilati www.sviluppoitalia.it 62 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 172 Dimensione di impresa Totale assunzioni previste: 7 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 16 1 9 Dipendenti 1 10 49 Dipendenti 78 10 49 Dipendenti 6 >=50 Dipendenti 78 >=50 Dipendenti 0 Titolo di studio Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 82 Istruzione professionale e tecnica 0 Diploma superiore 87 Diploma superiore 7 Titolo universitario 3 Titolo universitario 0 Classe di età Classe di età Sino a 29 anni 13 Sino a 29 anni 0 30 anni e oltre 155 30 anni e oltre 7 Non rilevante 0 Non rilevante 4 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Esperienza richiesta 170 2 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Da programmatore Non richiesta 24 Non difficile da reperire 0 139 Figura maschile Indifferente Assunti a tempo determinato 1 Non richiesta 6 Da utilizzatore 1 Da programmatore 0 Non richiesta 6 Difficile da reperire 1 Non difficile da reperire 6 Sesso 5 26 141 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Richiesta Difficoltà di reperimento 30 142 Sesso Figura femminile 1 Richiesta conoscenza informatica 33 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 6 Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere 148 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Esperienza specifica o nel settore Figura femminile 0 Figura maschile 1 Indifferente 6 Tipologia di contratto 13 158 Assunti a tempo indeterminato 7 Assunti a tempo determinato 0 Assunti apprendisti 1 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti altri contratti 0 0 Assunti parttime 0 Assunti per sostituzione 7 Numero max immigrati assunti 0 Assunti parttime Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 138 15 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 70 LOMBARDIA 5 LIGURIA 2 TRENTINO ALTO ADIGE 9 VENETO 1 FRIULI VENEZIA GIULIA 0 EMILIA ROMAGNA TOSCANA 0 41 UMBRIA 0 MARCHE 0 LAZIO 2 ABRUZZO 9 MOLISE 1 CAMPANIA 2 P U GLI A 7 BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale 0 17 1 5 172 3.4.1.2 – Tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni e assimilati www.sviluppoitalia.it 63 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 51 NON PREVISTA Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti 8 8 35 Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 7 Diploma superiore 21 Titolo universitario 23 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre Non rilevante 11 3 37 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 44 7 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta 23 Non richiesta 28 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 44 Da programmatore 0 Non richiesta 7 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 12 Non difficile da reperire 39 Sesso Figura femminile Figura maschile Indifferente 16 7 28 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 33 Assunti a tempo determinato 13 Assunti apprendisti 5 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 7 24 1 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 10 LOMBARDIA 10 LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO 0 0 13 FRIULI VENEZIA GIULIA 1 EMILIA ROMAGNA 1 TOSCANA 0 UMBRIA 0 MARCHE LAZIO 0 15 ABRUZZO 0 MOLISE 0 CAMPANIA 0 P U GLI A 0 BASILICATA 0 CALABRIA 0 SICILIA 0 SARDEGNA Totale 1 51 3.4.1.3 – Animatori turistici e assimilati www.sviluppoitalia.it 64 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 241 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti Totale assunzioni previste: 8 Dimensione di impresa 0 202 39 Titolo di studio 1 9 Dipendenti 0 10 49 Dipendenti 8 >=50 Dipendenti 0 Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 0 Istruzione professionale e tecnica 0 Diploma superiore 81 Diploma superiore 0 Titolo universitario 160 Titolo universitario 8 Classe di età Classe di età Sino a 29 anni 164 Sino a 29 anni 5 30 anni e oltre 69 30 anni e oltre 3 Non rilevante 0 Non rilevante 8 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Esperienza richiesta 99 142 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Esperienza specifica o nel settore 3 Esperienza generica o non richiesta 5 Richiesta conoscenza lingue straniere 156 85 Richiesta conoscenza informatica Richiesta 8 Non richiesta 0 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 0 Da utilizzatore 0 Da programmatore 0 Da programmatore 0 Non richiesta 8 Non richiesta 241 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire Difficoltà di reperimento 51 190 Sesso Difficile da reperire 0 Non difficile da reperire 8 Sesso Figura femminile 5 Figura femminile 0 Figura maschile 0 Figura maschile 0 Indifferente 8 Indifferente 236 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato Tipologia di contratto 30 211 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 166 Assunti a tempo indeterminato 0 Assunti a tempo determinato 8 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 5 Assunti per sostituzione 13 Assunti per sostituzione 0 Numero max immigrati assunti 33 Numero max immigrati assunti 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 73 LOMBARDIA 4 LIGURIA 0 TRENTINO ALTO ADIGE 2 VENETO 0 FRIULI VENEZIA GIULIA 0 EMILIA ROMAGNA 7 TOSCANA 0 UMBRIA 0 MARCHE LAZIO 0 147 ABRUZZO 0 MOLISE 0 CAMPANIA P U GLI A 0 8 BASILICATA 0 CALABRIA 0 SICILIA 0 SARDEGNA Totale 0 241 3.4.1.4 – Agenti di viaggio www.sviluppoitalia.it 65 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI ON A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI ON A LE 2.835 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti Totale assunzioni previste: 187 Dimensione di impresa 2.135 1 9 Dipendenti 187 10 49 Dipendenti 237 10 49 Dipendenti 0 >=50 Dipendenti 463 >=50 Dipendenti 0 Titolo di studio Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore Titolo universitario 84 2.709 42 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 0 187 Titolo universitario 0 Classe di età Sino a 29 anni 2.057 Classe di età Sino a 29 anni 39 30 anni e oltre 349 30 anni e oltre 110 Non rilevante 429 Non rilevante Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Esperienza richiesta 2.107 728 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Non richiesta 92 Non difficile da reperire 2.835 0 0 Richiesta 833 2.002 80 Non difficile da reperire 107 Sesso Figura femminile 189 Figura maschile 2.087 Tipologia di contratto Assunti parttime 0 Difficile da reperire 559 Assunti altri contratti 187 0 Non richiesta Figura maschile Assunti apprendisti 0 Da utilizzatore Da programmatore Figura femminile Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 187 Non richiesta Difficoltà di reperimento Sesso Indifferente 187 0 Richiesta conoscenza informatica Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere 2.743 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Da programmatore 38 40 0 Indifferente 147 Tipologia di contratto 613 1.690 527 5 79 Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 101 75 Assunti apprendisti 11 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime Assunti per sostituzione 940 Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 235 Numero max immigrati assunti 0 75 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA 1.166 482 31 TRENTINO ALTO ADIGE VENETO 45 125 FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA 43 252 TOSCANA UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA P UGLI A 35 31 68 180 2 0 95 187 BASILICATA CALABRIA 4 20 SICILIA SARDEGNA 44 25 Totale 2.835 3.4.1.5 – Guide ed accompagnatori specializzati www.sviluppoitalia.it 66 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 34 NON PREVISTE Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 15 10 49 Dipendenti 17 >=50 Dipendenti 2 Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 2 Diploma superiore 7 Titolo universitario 25 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre Non rilevante 15 3 16 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 21 Esperienza generica o non richiesta 13 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta 34 0 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Da programmatore Non richiesta 6 0 28 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 8 26 Sesso Figura femminile Figura maschile Indifferente 22 0 12 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 9 25 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 0 Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 7 14 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 1 LOMBARDIA 2 LIGURIA 0 TRENTINO ALTO ADIGE 0 VENETO 2 FRIULI VENEZIA GIULIA 3 EMILIA ROMAGNA 0 TOSCANA 0 UMBRIA 0 MARCHE 0 LAZIO 0 ABRUZZO 0 MOLISE 0 CAMPANIA 6 P U GLI A 0 BASILICATA 0 CALABRIA 2 SICILIA 0 SARDEGNA 18 Totale 34 3.4.4.3 – Tecnici dei musei, delle biblioteche e assimilati www.sviluppoitalia.it 67 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI ON A LE SCH EDA R EGI ON A LE Totale assunzioni previste: 2 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 0 10 49 Dipendenti 0 >=50 Dipendenti 2 NON PREVISTE Titolo di studio Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 0 2 Titolo universitario 0 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre 0 2 Non rilevante 0 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 2 Esperienza generica o non richiesta 0 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta 2 Non richiesta 0 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 0 Da programmatore 0 Non richiesta 2 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 0 Non difficile da reperire 2 Sesso Figura femminile 0 Figura maschile 0 Indifferente 2 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 2 Assunti a tempo determinato 0 Assunti apprendisti Assunti altri contratti 0 0 Assunti parttime 0 Assunti per sostituzione 2 Numero max immigrati assunti 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 0 LOMBARDIA 0 LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE 0 0 VENETO 2 FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA TOSCANA 0 0 0 UMBRIA 0 MARCHE LAZIO ABRUZZO 0 0 0 MOLISE 0 CAMPANIA P UGLI A 0 0 BASILICATA CALABRIA 0 0 SICILIA 0 SARDEGNA Totale 0 2 5.2.1.3 – Addetti all’accoglimento, portieri di albergo e assimilati www.sviluppoitalia.it 68 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 1.001 Dimensione di impresa Totale assunzioni previste: 33 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 544 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti 313 10 49 Dipendenti 0 >=50 Dipendenti 144 >=50 Dipendenti 0 Titolo di studio Nessun titolo richiesto Qualifica professionale regionale 33 Titolo di studio 0 63 Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale 8 Istruzione professionale e tecnica 174 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 764 Diploma superiore 25 Titolo universitario 0 Titolo universitario 0 Classe di età 0 Classe di età Sino a 29 anni 290 Sino a 29 anni 25 30 anni e oltre 405 30 anni e oltre 8 Non rilevante 306 Non rilevante 0 Esperienza richiesta Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 676 Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 325 Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Da programmatore Non richiesta 4 Richiesta 4 218 0 Non richiesta 0 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 720 Non difficile da reperire Sesso 113 Figura femminile Figura maschile 506 Figura maschile Indifferente 382 Indifferente Tipologia di contratto 8 0 4 29 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 254 Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 698 Assunti a tempo determinato Numero max immigrati assunti 25 Sesso Figura femminile Assunti per sostituzione 33 Da programmatore 281 Assunti parttime 0 Da utilizzatore Difficile da reperire Assunti altri contratti 33 Non richiesta Richiesta conoscenza informatica 779 Difficoltà di reperimento Assunti apprendisti 0 Richiesta conoscenza lingue straniere 997 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 33 49 0 68 541 84 4 29 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 29 Assunti per sostituzione 0 Numero max immigrati assunti 4 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA 57 100 54 23 153 9 152 TOSCANA 58 UMBRIA 25 MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA P U GLI A BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale 6 28 7 1 172 3 3 0 34 83 6 1.001 5.2.2.1 – Cuochi in alberghi e ristoranti www.sviluppoitalia.it 69 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI ON A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI ON A LE 18.469 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti Totale assunzioni previste: 650 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 303 10 49 Dipendenti 10.020 3.956 10 49 Dipendenti 137 >=50 Dipendenti 4.493 >=50 Dipendenti 210 Titolo di studio Titolo di studio Nessun titolo richiesto 3.590 Nessun titolo richiesto 201 Qualifica professionale regionale 2.789 Qualifica professionale regionale 132 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 3.122 8.967 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 33 284 Titolo universitario 1 Titolo universitario Classe di età Sino a 29 anni 6.478 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre 3.664 30 anni e oltre Non rilevante 8.327 Non rilevante Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Non richiesta Non richiesta 17.674 Non difficile da reperire Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 437 213 Richiesta 32 Non richiesta 618 Richiesta conoscenza informatica 0 0 18.469 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 56 169 Richiesta conoscenza lingue straniere 795 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Da programmatore 425 Esperienza richiesta 13.879 4.590 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta 0 Da utilizzatore Da programmatore 0 0 Non richiesta 650 Difficoltà di reperimento 7.769 10.700 Sesso Difficile da reperire 242 Non difficile da reperire 408 Sesso Figura femminile 2.765 Figura femminile 163 Figura maschile 7.205 Figura maschile 336 Indifferente 8.499 Indifferente 151 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato Assunti apprendisti Assunti altri contratti Tipologia di contratto 5.997 11.154 1.098 220 Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 224 410 Assunti apprendisti 16 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 3.839 Assunti parttime 244 Assunti per sostituzione 9.687 Assunti per sostituzione 277 Numero max immigrati assunti 4.918 Numero max immigrati assunti 59 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 1.439 LOMBARDIA 2.427 LIGURIA 1.078 TRENTINO ALTO ADIGE VENETO 1.628 1.614 FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA 461 1.305 TOSCANA UMBRIA 1.650 299 MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE CAMPANIA P UGLI A BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale 456 1.066 403 112 1.569 650 101 465 1.090 656 18.469 5.2.2.3 – Camerieri e assimilati www.sviluppoitalia.it 70 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N AZI ON ALE SCH EDA REGI ON ALE Totale assunzioni previste: 49.313 Totale assunzioni previste: 1.992 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 24.709 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 1.024 10 49 Dipendenti 11.255 10 49 Dipendenti 554 >=50 Dipendenti 13.349 >=50 Dipendenti 414 Titolo di studio Nessun titolo richiesto Qualifica professionale regionale Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore Titolo universitario Titolo di studio 25.863 4.626 6.457 12.367 0 Classe di età Nessun titolo richiesto Qualifica professionale regionale 937 222 Istruzione professionale e tecnica 268 Diploma superiore Titolo universitario 565 0 Classe di età Sino a 29 anni 19.837 Sino a 29 anni 705 30 anni e oltre Non rilevante 7.390 22.086 30 anni e oltre Non rilevante 494 793 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 27.998 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 21.315 Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 725 Richiesta conoscenza lingue straniere 16.426 32.887 2.004 Richiesta Non richiesta 538 46.771 Da programmatore Non richiesta Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 14.214 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 35.099 Non difficile da reperire Sesso 579 1.413 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Da programmatore Non richiesta 84 54 1.854 716 1.276 Sesso Figura femminile Figura maschile 16.920 7.265 Figura femminile Figura maschile Indifferente 25.128 Indifferente Tipologia di contratto 536 422 1.034 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 10.164 Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato Assunti apprendisti 33.756 3.931 Assunti a tempo determinato Assunti apprendisti Assunti altri contratti 1.267 1.462 462 1.462 68 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime Assunti per sostituzione 15.025 20.153 Assunti parttime Assunti per sostituzione 512 646 Numero max immigrati assunti 20.480 Numero max immigrati assunti 705 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA 2.895 6.525 LIGURIA 2.601 TRENTINO ALTO ADIGE VENETO 4.338 5.122 FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA 1.026 5.309 TOSCANA 4.088 UMBRIA MARCHE 553 1.402 LAZIO 4.046 ABRUZZO MOLISE CAMPANIA P UGLI A BASILICATA CALABRIA SICILIA SARDEGNA Totale 988 137 3.094 1.992 292 822 2.480 1.603 49.313 5.2.2.4 – Baristi e assimilati www.sviluppoitalia.it 71 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 14.774 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti Qualifica professionale regionale 1.087 Dimensione di impresa 12.015 1.784 975 Titolo di studio Nessun titolo richiesto Totale assunzioni previste: 1 9 Dipendenti 938 10 49 Dipendenti 125 >=50 Dipendenti 24 Titolo di studio 9.476 632 Nessun titolo richiesto 719 Qualifica professionale regionale 0 Istruzione professionale e tecnica 1.005 Istruzione professionale e tecnica Diploma superiore 3.661 Diploma superiore 328 Titolo universitario 0 Titolo universitario 0 Classe di età 40 Classe di età Sino a 29 anni 8.671 Sino a 29 anni 550 30 anni e oltre 2.739 30 anni e oltre 257 Non rilevante 3.364 Non rilevante 280 Esperienza richiesta Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 7.832 Esperienza specifica o nel settore 626 Esperienza generica o non richiesta 6.942 Esperienza generica o non richiesta 461 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere 2.524 12.250 Richiesta conoscenza informatica Richiesta 160 Non richiesta 927 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore 0 Da utilizzatore Da programmatore 0 Da programmatore Non richiesta 14.774 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire Non difficile da reperire 0 0 Non richiesta 1.087 Difficoltà di reperimento 4.449 10.325 Sesso Difficile da reperire 132 Non difficile da reperire 955 Sesso Figura femminile 5.320 Figura femminile 196 Figura maschile 2.715 Figura maschile 338 Indifferente 6.739 Indifferente 553 Tipologia di contratto Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 4.029 Assunti a tempo indeterminato 579 Assunti a tempo determinato 7.452 Assunti a tempo determinato 277 Assunti apprendisti 2.959 Assunti apprendisti 222 Assunti altri contratti 334 Assunti altri contratti 9 Assunti parttime 4.809 Assunti parttime 308 Assunti per sostituzione 6.919 Assunti per sostituzione 401 Numero max immigrati assunti 3.790 Numero max immigrati assunti 178 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO FRIULI VENEZIA GIULIA 769 1.327 945 313 1.481 388 EMILIA ROMAGNA 1.615 TOSCANA 1.165 UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE 114 597 1.524 692 63 CAMPANIA 1.225 P U GLI A 1 .0 8 7 BASILICATA 67 CALABRIA 378 SICILIA 712 SARDEGNA Totale 312 14.774 8.2.2.1 – Personale addetto alla pulizia in esercizi alberghieri ed extralberghieri www.sviluppoitalia.it 72 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 6.161 Dimensione di impresa Totale assunzioni previste: 123 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 3.675 1 9 Dipendenti 30 10 49 Dipendenti 1.106 10 49 Dipendenti 57 >=50 Dipendenti 1.380 >=50 Dipendenti 36 Titolo di studio Nessun titolo richiesto Titolo di studio 4.575 Nessun titolo richiesto Qualifica professionale regionale 712 Qualifica professionale regionale Istruzione professionale e tecnica 874 Istruzione professionale e tecnica 83 0 40 Diploma superiore 0 Diploma superiore 0 Titolo universitario 0 Titolo universitario 0 Classe di età Classe di età Sino a 29 anni 1.533 Sino a 29 anni 55 30 anni e oltre 1.578 30 anni e oltre 36 Non rilevante 3.050 Non rilevante 32 Esperienza richiesta Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore 1.903 Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta 4.258 Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere 578 5.583 Richiesta conoscenza informatica Richiesta Da utilizzatore Da programmatore 0 Da programmatore 6.161 Difficoltà di reperimento 0 123 Difficoltà di reperimento 1.338 Difficile da reperire Non difficile da reperire 4.823 Non difficile da reperire Sesso Indifferente 0 Non richiesta Difficile da reperire Figura maschile 123 Richiesta conoscenza informatica 0 Figura femminile 0 Non richiesta Da utilizzatore Non richiesta 6 117 12 111 Sesso 2.714 893 2.554 Tipologia di contratto Figura femminile 36 Figura maschile 0 Indifferente 87 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato 1.614 Assunti a tempo indeterminato Assunti a tempo determinato 4.167 Assunti a tempo determinato Assunti apprendisti 270 Assunti apprendisti Assunti altri contratti 110 Assunti altri contratti Assunti parttime 2.073 Assunti parttime Assunti per sostituzione 3.091 Assunti per sostituzione Numero max immigrati assunti 3.876 Numero max immigrati assunti 8 115 0 0 52 6 77 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA 286 LOMBARDIA 670 LIGURIA 417 TRENTINO ALTO ADIGE 526 VENETO 574 FRIULI VENEZIA GIULIA 217 EMILIA ROMAGNA 440 TOSCANA 534 UMBRIA MARCHE LAZIO ABRUZZO MOLISE 20 131 1.050 67 30 CAMPANIA 492 P U GLI A 1 2 3 BASILICATA 38 CALABRIA 128 SICILIA 159 SARDEGNA Totale 259 6.161 8.4.1.0 Personale non qualificato nei servizi ricreativi e culturali www.sviluppoitalia.it 73 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia SCH EDA N A ZI O N A LE Totale assunzioni previste: SCH EDA R EGI O N A LE 389 Dimensione di impresa 1 9 Dipendenti 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti Totale assunzioni previste: 6 Dimensione di impresa 24 321 44 Titolo di studio 1 9 Dipendenti 0 10 49 Dipendenti >=50 Dipendenti 6 0 Titolo di studio Nessun titolo richiesto 132 Nessun titolo richiesto 0 Qualifica professionale regionale Istruzione professionale e tecnica 221 15 Qualifica professionale regionale Istruzione professionale e tecnica 0 6 Diploma superiore 21 Diploma superiore 0 Titolo universitario 0 Titolo universitario 0 118 Classe di età Sino a 29 anni 6 33 30 anni e oltre 0 Non rilevante 0 Classe di età Sino a 29 anni 30 anni e oltre Non rilevante 238 Esperienza richiesta Esperienza specifica o nel settore Esperienza generica o non richiesta Esperienza richiesta 46 343 Richiesta conoscenza lingue straniere Richiesta Non richiesta Da programmatore Non richiesta Non difficile da reperire Figura maschile Indifferente Assunti a tempo determinato 0 Non richiesta 6 Da utilizzatore 0 0 Da programmatore 0 Non richiesta 6 389 Difficoltà di reperimento 75 314 Difficile da reperire 0 Non difficile da reperire 6 Sesso 125 26 238 Tipologia di contratto Assunti a tempo indeterminato Richiesta Richiesta conoscenza informatica Sesso Figura femminile 6 0 Difficoltà di reperimento Difficile da reperire 0 Esperienza generica o non richiesta Richiesta conoscenza lingue straniere 0 389 Richiesta conoscenza informatica Da utilizzatore Esperienza specifica o nel settore Figura femminile 0 Figura maschile 6 Indifferente 0 Tipologia di contratto 3 380 Assunti apprendisti 6 Assunti altri contratti 0 Assunti a tempo indeterminato 0 Assunti a tempo determinato 6 Assunti apprendisti 0 Assunti altri contratti 0 Assunti parttime 105 Assunti parttime 0 Assunti per sostituzione 115 Assunti per sostituzione 0 Numero max immigrati assunti 309 Numero max immigrati assunti 0 Distribuzione regionale delle previsioni di assunzione 2007 PIEMONTE VALLE D'AOSTA LOMBARDIA LIGURIA TRENTINO ALTO ADIGE VENETO 8 226 0 16 6 FRIULI VENEZIA GIULIA EMILIA ROMAGNA 0 76 TOSCANA 13 UMBRIA MARCHE 6 20 LAZIO ABRUZZO 9 0 MOLISE 0 CAMPANIA 0 P U GLI A 6 BASILICATA CALABRIA 3 0 SICILIA SARDEGNA Totale www.sviluppoitalia.it 0 0 389 74 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 8. I l P O FSE 20072013 Regione P uglia Al fine di allineare il Piano di Formazione agli orientamenti strategici ed operativi settoriali della Regione Puglia, questa parte del lavoro è stata dedicata all’analisi del PO FSE 20072013, approvato dalla Giunta nel febbraio 200728 . La programmazione comunitaria 20072013 ha individuato tre obiettivi prioritari: 1. Convergenza e competitività: interessa gli Stati membri il cui PNL sia inferiore al 90% della media europea e le regioni con PIL inferiore al 75% rispetto al PIL europeo. In Italia ne fanno parte Puglia, Campania, Calabria e Sicilia, che nel precedente periodo di programmazione appartenevano all'area obiettivo 1. Sull'obiettivo convergenza intervengono tre Fondi: il Fondo di coesione, il Fondo europeo di sviluppo regionale e il Fondo sociale europeo. 2. Competitività regionale e occupazione: interessa tutte le regioni europee non incluse nell'obiettivo Convergenza e cioè le regioni ex Obiettivo 2 e 3 e le regioni in Phasing out, quelle aree cioè "in fase di uscita" che erano aree depresse fino al 31.12.1999, ma che non lo sono più a partire dal 1 gennaio 2000. Su questo obiettivo intervengono due Fondi: il FESR e il FSE. 3. Cooperazione territoriale europea: interessa tutte le Regioni europee e incoraggia tutte quelle iniziative a valenza interregionale e di cooperazione transnazionale e transfrontaliera. Su questo obiettivo interviene il FESR. Come indicato, la Puglia rientra nell’obiettivo Convergenza, la cui finalità è quella di accelerare la convergenza degli Stati Membri e delle regioni in ritardo di sviluppo, migliorando le condizioni di crescita e di occupazione. I settori d'intervento sono i seguenti: qualità degli investimenti in capitale fisico e umano, sviluppo dell'innovazione e della 28 I nuovi Fondi strutturali 20072013, “Il Punto su …”, Le monografie del CDS: Temi e Strumenti, Isfol 2006. www.sviluppoitalia.it 75 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia società basata sulla conoscenza, adattabilità ai cambiamenti economici e sociali, tutela dell'ambiente, nonché efficienza amministrativa. In base all’art. 3 del Regolamento (CE) 1081/2006 29 , nell’ambito degli obiettivi Convergenza e Competitività regionale e occupazionale, il FSE sostiene specifiche azioni negli Stati Membri, adottando specifiche strategie nazionali per conseguire significativi risultati in termini di: 1. adattabilità di lavoratori, imprese e imprenditori; 2. occupabilità e inserimento sostenibile nel mercato del lavoro; 3. inclusione sociale e lotta alle discriminazioni ai fini dell’integrazione nel mercato del lavoro; 4. valorizzazione del capitale umano; 5. sviluppo e rafforzamento della transnazionalità e dell’interregionalità; 6. rafforzamento della capacity building 30 . Il PO FSE 20072013 della Puglia, pertanto, è uno degli strumenti attraverso il quale, su scala regionale, trova attuazione il Quadro di riferimento strategico nazionale (che sostituisce i precedenti Quadri Comunitari di Sostegno), e assicura il coordinamento degli aiuti strutturali comunitari destinati alla regione interessata. Infine, prima di passare alla illustrazione delle priorità d’intervento definite dalla programmazione regionale del FSE per il prossimo settennio, si ripropongono i contenuti della matrice SWOT (contenuta nel PO), e una rapida rassegna delle strategie di sviluppo regionale, con riferimento anche agli obiettivi globali, agli Assi prioritari e agli obiettivi specifici. L’analisi SWOT La SWOT si propone come efficace strumento di sintesi degli aspetti salienti riferiti agli ambiti di interesse del FSE: Tessuto socioproduttivo, Mercato del lavoro, Formazione, Pari opportunità. All’interno della tabella 29 Regolamento (CE) n. 1081/2006 del Parlamento Europeo e del Consiglio relativo al FSE e recante abrogazione del Regolamento (CE) n. 1784/1999. 30 Il nuovo Fondo Sociale Europeo (20072013), “Il Punto su …”, Le monografie del CDS: Temi e Strumenti, Isfol 2007. www.sviluppoitalia.it 76 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia sono stati evidenziati in grassetto alcuni dei fattori, sia positivi, che negativi o di rischio, di particolare interesse per il settore turistico e per gli obiettivi e le finalità del Piano di Formazione. www.sviluppoitalia.it 77 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tab. 5 P O FSE 20072013 Regione P uglia: analisi SW OT TESSUTO SOCIO PRODUTTIVO Punti di forza Punti di debolezza Opportunità Minacce Il tasso di iscrizione lordo delle imprese e il tasso di natalità imprenditoriale sono in linea con quello nazionale La capacità di esportare è tra le più elevate del Mezzogiorno (10,2%) Il grado di apertura dei mercati (importazioni) è contenuto (9,9%) L’intensità di accumulazione del capitale è mediamente (20,5% tra il 1998 e il 2003) allineata con il trend nazionale Si è incrementata la capacità di attrarre investimenti esteri E’ presente un sistema regionale di offerta di formazione e di innovazione diffuso sul territorio Una maggiore attenzione della PA all’attuazione di modelli innovativi di governo associato del territorio per quanto concerne l’ambiente, i sistemi produttivi, i servizi sociali Un sistema di imprese diffuso a livello territoriale La presenza di una struttura regionale di offerta di servizi tra i più qualificate a livello meridionale Si mantengono elevati gli indici di povertà regionale (20,2% in termini di popolazione e 19,4% in termini di famiglie) Il numero di addetti alla R&S permane basso (1,3‰ abitanti) L’incidenza della spesa pubblica in R&S rispetto al PIL è modesta (0,47%) L’incidenza della spesa privata (imprese) in R&S rispetto al PIL è modesta (0,15%) Il grado di dipendenza economica permane elevato (16,7%) La capacità di attrazione dei consumi turistici è tra i più bassi del Mezzogiorno (2,7 giornate per abitante) Insufficiente dotazione infrastrutturale, con particolare riferimento al carattere intermodale della rete regionale di trasporti e alle infrastrutture sociali Andamento degli investimenti sia pubblici sia privati Insufficienti livelli di qualità della vita dell’intera comunità regionale che presenta fenomeni di crescente disagio ed emarginazione sociale e il persistere di fenomeni di illegalità e criminalità organizzata Carenza di funzione innovativa nel sistema economico Inadeguatezza della P.A. rispetto ai nuovi compiti e responsabilità La capacità di finanziamento migliorata a livello regionale rispetto alle altre Regioni Obiettivo 1 La capacità di sviluppo dei servizi alle imprese (15,5% tra il 1999 e il 2003) è prossima agli standard nazionali La capacità di sviluppo dei servizi sociali è mediamente superiore al trend che caratterizza le altre regioni del Mezzogiorno Nei sistemi locali del lavoro sono presenti 5 tipologie di specializzazione produttiva e 3 distretti industriali; 12 SLL riguardano produzioni del made in Italy e 3 SLL sono specializzati nella lavorazione del cuoio e della pelletteria Le condizioni di legalità e coesione sociale sono mediamente migliori (11,8 crimini violenti ogni 10.000 abitanti tra il 1999 e il 2003) del trend nazionale e del trend medio delle regioni Ob.1 (escluso Molise) Nuovi modelli di consumo e di spesa indirizzata verso l’offerta di servizi, anche ad elevato contenuto culturale La capacità di esportare prodotti a elevata o crescente produttività è tra i più bassi d’Italia (19,2%) La capacità innovativa è contenuta (0,64%) Indice di criminalità organizzata tra i più elevati del Mezzogiorno Produzioni standardizzate non competitive in termini di costi e prezzi rispetto alle aree internazionali in via di sviluppo Arretratezza del sistema formativo rispetto all’evoluzione delle competenze e dei saperi Lentezza dei processi di adeguamento delle autonomie locali ai nuovi compiti e responsabilità Fenomeni di delocalizzazione produttiva www.sviluppoitalia.it 78 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Punti di forza MERCATO DEL LAVORO FORMAZIONE Punti di debolezza Opportunità Minacce Un ampio numero di giovani in possesso Il tasso di disoccupazione giovanile Nuove tipologie di occupazione offerte dallo Il tasso di occupazione regolare permane di livelli di scolarizzazione medioalti permane elevato (35,4%) sviluppo delle tecnologie della società basso (39,1%) Un ampio potenziale di nuovi posti di lavoro Il tasso di disoccupazione (1564 anni) dell’informazione e dai nuovi bacini di E’ bassa la quota di occupati (classe 2564 impiego nei servizi alla famiglia permane elevato (14,6%) anni) che partecipano ad attività di formazione e istruzione (4,0%) Il tasso di occupazione (1564 anni) permane basso (44,4%) E’ bassa la quota di inoccupati (disoccupati e non forze di lavoro) che partecipano ad Il tasso di occupazione (5564 anni) attività formative e di istruzione (5,6%) permane basso (27,7%) Il tasso di disoccupazione di lunga durata permane elevato (7,8%) L’incidenza della disoccupazione di lunga durata permane elevata (53,6%) Il livello di istruzione della popolazione La quota di adulti (2564 anni) che Il livello di istruzione della popolazione (15 Non è soddisfacente la quota di laureati in adulta è mediamente superiore (60,0%) al partecipano all’apprendimento 19 anni) è in linea con quello nazionale discipline scientifiche e tecnologiche (6,0%) valore nazionale permanente si mantiene mediamente Il tasso di abbandono alla fine del secondo Il numero di giovani che abbandonano Il tasso di partecipazione all’istruzione basso (4,8%) anno delle scuole secondarie superiori e prematuramente gli studi è elevato (29%) secondaria superiore è molto vicino a quello Permane basso il tasso di scolarizzazione mediamente (4,9%) allineato con i trend nazionale superiore (67,2%) nazionali Il tasso di abbandono alla fine del primo anno delle scuole secondarie superiori e mediamente (11,8%) allineato con i trend nazionali www.sviluppoitalia.it 79 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Punti di forza PARI OPPORTUNITA’ un alto potenziale di risorse umane non utilizzate da parte delle donne un grosso potenziale di crescita e sviluppo, anche per l’occupazione femminile, legata alla soddisfazione della domanda di servizi alle famiglie e soprattutto alle donne (custodia dei figli e di altri dipendenti a carico) la crescente presenza di giovani donne con alti livelli di scolarità in discipline tecnico scientifiche. l’incremento dei settori nei quali la competenza femminile è un valore (es. turismo) il quadro normativo e tecnologico (progressiva diffusione della banda larga anche nelle zone interne) favorevole alla conciliazione, trasformazione del telelavoro in ework www.sviluppoitalia.it Punti di debolezza Opportunità Il tasso di disoccupazione femminile è Elevata e crescente propensione quasi il doppio (20,9%) di quello all’autoimpiego femminile maschile Sperimentazione di formule di progettazione Permane un elevato differenziale (27,6%) integrata e di concertazione territoriale tra i tassi di occupazione nella classe 5564 anche in materia di servizi di inclusione Il tasso di disoccupazione giovanile (piani sociali di zona) femminile permane elevato (39,9%) l’incremento generale dell’occupazione che L’incidenza della disoccupazione tende a favorire la riduzione dei gap femminile di lunga durata permane occupazionali di genere elevato (56,4%) Il divario tra i tassi di occupazione di genere permane elevato (35,7%) Il divario tra i tassi di attività di genere permane elevato (36,8%) Permane elevato il differenziale di genere tra i tassi di partecipazione (36,8%) L’assenza di servizi family friendly nelle aree di insediamento produttivo e scarsa diffusione degli strumenti di conciliazione vita – lavoro l’assenza di una rete adeguata di trasporti e infrastrutture sociali Insufficiente partecipazione delle imprese regionali ai programmi che finanziano azioni positive e/o misure di conciliazione Insufficiente livello di spesa pubblica per il raggiungimento dell’obiettivo del miglioramento della qualità della vita delle donne (strutture per la cura come asili o case per anziani, assistenza domiciliare, tempi della città, trasporti, ecc.) Minacce Le donne che lasciano prematuramente gli studi sono percentualmente superiori (9,3%) rispetto a quanto avviene nel Mezzogiorno e in Italia Rimane basso il numero di donne occupate che partecipano ad attività formativa e di istruzione (4,4%) L’aumento della povertà femminile Il progressivo invecchiamento della popolazione, con conseguente aumento del carico di cura per le donne, in assenza di adeguati servizi La modesta domanda di lavoro espressa dalle imprese locali La persistente segregazione delle donne in ruoli professionali tradizionali e bassa finalizzazione al lavoro dell’elevato livello di scolarità femminile I diffusi fenomeni di economia sommersa che colpiscono in prevalenza le donne 80 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia La strategia di sviluppo regionale L’obiettivo generale delle politiche finanziate dal FSE è quello di conseguire, a livello regionale e locale, condizioni migliori di occupabilità, di coesione e di inclusione sociale attraverso: il miglioramento dell’accesso al mercato del lavoro, rendendo più efficaci le istituzioni del mercato del lavoro e i dispositivi di inserimento occupazionale, ed intervenendo altresì su ogni forma di discriminazione; il miglioramento dell’adattabilità dei lavoratori e delle imprese, favorendo la sicurezza, stabilità occupazionale e la qualità del lavoro; l’aumento degli investimenti nella formazione, finalizzato ad elevare le competenze professionali delle persone e la qualità del sistema formativo. La definizione della strategia regionale complessiva, oltre agli obiettivi appena esposti, ha tenuto in considerazione anche alcuni elementi scaturenti dall’analisi e dalla valutazione delle condizioni del contesto regionale e degli esiti della programmazione relativa al precedente settennio. A questi elementi, infine, si aggiungono altri due aspetti di carattere trasversale, relativi alle integrazioni finanziarie e programmatiche tra le diverse politiche di sviluppo governate dalla Regione, interessate o meno dai Fondi strutturali, e alla differenza di genere. Le strategie sopra enunciate sono declinate all’interno di sei Assi di intervento che riprendono le priorità previste dall’art. 3 del Regolamento (CE) FSE 1081/2006. A queste, si aggiunge un Asse dedicato alle azioni di supporto all’attuazione del programma in termini di valutazione, monitoraggio, assistenza tecnica, informazione e pubblicità. Nel dettaglio: Asse I: Adattabilità; Asse II: Occupabilità; Asse III: Inclusione sociale; Asse IV: Capitale umano; Asse V: Transnazionalità e interregionalità; www.sviluppoitalia.it 81 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Asse VI: Assistenza tecnica; Asse VII: Capacità istituzionale. La Regione Puglia ha individuato anche alcune specifiche finalità direttamente connesse all’attuazione della strategia complessiva disegnata, che interessano in maniera trasversale i diversi Assi prioritari del programma e che, in alcuni casi, sono di rilevanza strategica per il settore turistico. Di seguito si riportano le finalità che possono investire, soprattutto in maniera diretta, ma non solo, il settore turistico: promuovere la competitività del sistema produttivo orientando le competenze dei lavoratori e le strategie delle imprese verso i principali elementi di anticipazione dei cambiamenti e di innovazione, organizzativa, tecnologica e di mercato, in grado di valorizzare le produzioni tipiche regionali, ma anche le situazioni di eccellenza, dal punto di vista del know how e della capacità di innovazione, presenti nel territorio regionale. In questo ambito dovrà essere prestata una particolare attenzione al coordinamento ed integrazione con le esigenze di sviluppo e riconversione su cui interverranno gli altri Fondi strutturali, in particolare il FESR, sostenendo soprattutto le strategie adottate per la risoluzione dei punti di debolezza individuati per il settore industriale ed il turismo. In particolare, il turismo potrà costituire una significativa opportunità di crescita dal punto di vista occupazionale e di sviluppo economico a livello locale, intervenendo per la qualificazione delle risorse umane in quegli ambiti aziendali dove maggiormente è stato evidenziato un gap con la situazione media nazionale (promozione, accoglienza, ospitalità, ecc.); sostenere un deciso orientamento delle attività economiche verso il miglioramento della qualità del lavoro, attraverso una strategia integrata che intervenga contestualmente sulle caratteristiche di qualità delle produzioni, sulla sicurezza del lavoro, sull’emersione del lavoro sommerso; intervenire sulle condizioni di accesso al mercato del lavoro e sulle prospettive professionali ed occupazionali delle fasce di popolazione maggiormente a www.sviluppoitalia.it 82 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia rischio di esclusione e di precarizzazione, quali le donne, le persone con più di 45 anni e quelle con basso titolo di studio, gli immigrati, le categorie svantaggiate, i giovani a rischio di dispersione, o che hanno già abbandonato gli studi, gli occupati con contratto di lavoro atipico; incentivare con misure differenziate il ruolo dei giovani nel tessuto economico sociale della regione, attraverso il sostegno alle iniziative specifiche del programma regionale sulle politiche giovanili riguardanti l’accesso al lavoro, il contrasto al precariato, la creazione d’impresa, la formazione per l’inserimento lavorativo, la progettualità di natura scientifica e tecnologica; costruire un sistema regionale della formazione lungo tutto l’arco della vita che sia capace di sostenere le scelte professionali, lavorative e di carriera della popolazione attiva, a partire dall’introduzione ed implementazione di riforme dei sistemi dell’istruzione, della formazione e del lavoro; contribuire attraverso la qualificazione e riqualificazione delle risorse umane ad un maggior sviluppo delle attività di ricerca e diffusione tecnologica a supporto delle innovazioni del sistema produttivo e della ricerca a livello regionale e locale; riformare la capacità d’intervento delle amministrazioni pubbliche per lo sviluppo economico e sociale, con iniziative di capacity building, svolte anche in un contesto di partenariato, di rafforzamento del ruolo e dell’efficacia dei servizi per l’impiego, di scambio transnazionale e interregionale per lo scambio e l’implementazione di buone prassi di policy. Priorità d’intervento Come anticipato, le priorità d’intervento individuate all’interno del PO FSE 2007 2013 della Puglia sono riconducibili ai seguenti 7 Assi, per ognuno dei quali si riportano gli obiettivi specifici ed operativi, nonché una selezione dei contenuti e delle azioni per le quali è stato riscontrato un legame o una connessione con il settore turistico e con gli aspetti formativi ad esso collegati. www.sviluppoitalia.it 83 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Asse I Adattabilità Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nei seguenti obiettivi specifici: sviluppare sistemi di formazione continua e sostenere l’adattabilità dei lavoratori; favorire l’innovazione e la produttività attraverso una migliore organizzazione e qualità del lavoro; sviluppare politiche e servizi per l’anticipazione e gestione dei cambiamenti, promuovere la competitività e l’imprenditorialità. Tali obiettivi specifici si declinano nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: consolidare la qualificazione dei lavoratori con priorità per donne, persone con più di 45 anni e soggetti con basso titolo di studio; rafforzare il canale formativo dell’apprendistato professionalizzante; sviluppare un sistema integrato di qualità e sicurezza del lavoro; sostenere le riorganizzazioni aziendali e il reinserimento nel mercato del lavoro dei lavoratori, nel caso in cui si verifichino crisi produttive aziendali, settoriali e territoriali; accompagnare i processi di innovazione e adattabilità dell'organizzazione del lavoro e dei sistemi produttivi per accrescere la competitività del sistema economico in un'ottica di coesione sociale e qualità dello sviluppo. Contenuti Sviluppo di azioni di formazione continua per il rafforzamento della competitività del sistema produttivo, rivolta in maniera particolare ai temi in grado più di altri di incidere sul rafforzamento delle imprese e sul loro www.sviluppoitalia.it 84 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia posizionamento di mercato (ricerca, innovazione tecnologica ed organizzativa, politiche commerciali e di marchio, sostegno alle reti per l’internazionalizzazione, metodi avanzati di gestione e produzione, ecc.). Questo ambito di intervento sarà strettamente connesso con le linee di azione del FESR e quindi con i fabbisogni emergenti a livello territoriale e settoriale, con attenzione alla diversificazione degli interventi per i settori hi tech, oggetto di sperimentazioni significative a livello locale, e per quelli low tech, che costituiscono il cuore del sistema produttivo regionale (in particolare il settore turistico). Attività Interventi di riqualificazione delle competenze nel settore turistico, in particolare al fine di migliorare il posizionamento strategico dell’offerta pugliese sui mercati nazionali e internazionali, attraverso il miglioramento delle funzioni di promozione, accoglienza, ospitalità, ecc. Iniziative per consolidare le imprese esistenti e diffondere la nascita di cultura imprenditoriale finalizzata alla creazione di nuove imprese. Asse II – Occupabilità Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nei seguenti obiettivi specifici: aumentare l’efficienza, l’efficacia, la qualità e l’inclusività delle istituzioni del mercato del lavoro; attuare politiche per il lavoro attive e preventive, con particolare attenzione all’integrazione dei migranti nel mercato del lavoro, all’invecchiamento attivo, al lavoro autonomo e all’avvio di imprese; migliorare l’accesso delle donne all’occupazione e ridurre le disparità di genere. www.sviluppoitalia.it 85 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tali obiettivi specifici si declinano nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: potenziare la capacità di intervento dei servizi per il lavoro; sostenere l’emersione, la legalità e la sicurezza del lavoro; sostenere la partecipazione al mercato del lavoro e l'inserimento occupazionale tramite l'offerta di misure attive e preventive rivolte in particolare a giovani, disoccupati di lunga durata, persone con basso titolo di studio, e/o con più di 45 anni; sostenere l’inserimento lavorativo dei migranti; sostenere la nuova imprenditorialità in particolare nei settori strategici indicati nel Documento Strategico Regionale e della programmazione regionale a finalità strutturale; sostenere l’accesso delle donne al mercato del lavoro. Contenuti Sostegno alla creazione di impresa e di lavoro autonomo quale strumento per l’introduzione nel sistema economico pugliese delle innovazioni tecnologiche ed organizzative, di processo e di prodotto, in grado di favorire una migliore collocazione del sistema stesso sui mercati nazionali e internazionali. Attività Sostegno all'autoimprenditorialità ed alla creazione di impresa a prevalente partecipazione giovanile; Servizi ed incentivi per formazione, consulenza e orientamento finalizzati al sostegno all’autoimprenditorialità (in forma singola o associata), in particolare per donne giovani, o espulse dal mercato del lavoro, con particolare attenzione ai settori innovativi e/o della tradizione produttiva regionale; Sostegno integrato alla creazione di imprese innovative nei settori a maggior contenuto di innovazione tecnologica e di trasferimento dei risultati della ricerca scientifica www.sviluppoitalia.it 86 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Asse III – Inclusione sociale Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nel seguente obiettivo specifico: sviluppare percorsi d’integrazione e migliorare il (re)inserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati per combattere ogni forma di discriminazione nel mercato del lavoro. Tale obiettivo specifico si declina nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: promuovere azioni di sistema finalizzate alla rimozione delle cause di esclusione e discriminazione sociale delle persone svantaggiate per favorirne l’inserimento sostenibile nel mercato del lavoro, attraverso l'integrazione fra orientamento, accompagnamento, tutoraggio, strumenti di politica attiva, collocamento mirato, servizi sociali e sanitari; supportare l’inserimento e il reinserimento lavorativo dei soggetti svantaggiati; potenziare l’offerta delle nuove imprese e professioni sociali per favorire l’occupabilità delle persone svantaggiate. Per questo Asse non sono stati rilevati contenuti e/o azioni di particolare interesse per il settore turistico. Asse IV – Capitale umano Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nei seguenti obiettivi specifici: www.sviluppoitalia.it 87 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia elaborazione, introduzione e attuazione delle riforme dei sistemi di istruzione, formazione e lavoro per migliorarne l'integrazione e sviluppare l'occupabilità, con particolare attenzione all'orientamento; aumentare la partecipazione all'apprendimento permanente, anche attraverso provvedimenti intesi a ridurre l'abbandono scolastico e le disparità di genere; aumentare l'accesso all'istruzione e alla formazione iniziale, professionale ed universitaria, migliorandone la qualità; creazione di reti tra università, centri tecnologici di ricerca, mondo produttivo e istituzionale, con particolare attenzione alla promozione della ricerca e dell'innovazione. Tali obiettivi specifici si declinano nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: aumentare la qualificazione del sistema regionale dell'istruzione, della formazione e del lavoro; prevenire la dispersione scolastica con interventi di recupero delle competenze ed erogazione di servizi di sostegno; sostenere l'innalzamento della qualificazione e delle professionalità aumentando la frequenza ai percorsi di formazione permanente; favorire l'assolvimento dell’obbligo e la qualificazione di base degli adulti; rafforzare la filiera formativa tecnicoscientifica e i percorsi postlaurea in collegamento con le esigenze di competitività e di innovazione dei sistemi produttivi locali. Contenuti Costruzione di un sistema di formazione permanente a carattere professionalizzante in grado di rendere effettivo l’obiettivo dell’apprendimento lungo tutto l’arco della vita ed innalzare il non soddisfacente livello di partecipazione della popolazione ai percorsi formativi e di educazione che caratterizza la regione Puglia, da sviluppare prioritariamente attraverso la www.sviluppoitalia.it 88 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia formazione a carattere individuale con la messa a regime del catalogo dell’offerta formativa. Attività Interventi per il potenziamento delle figure direttive, manageriali e organizzative nel settore turistico. Asse V – Transnazionalità e interregionalità Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nel seguente obiettivo specifico: promuovere la realizzazione e lo sviluppo di iniziative e di reti su base interregionale e transnazionale, con particolare attenzione allo scambio di buone pratiche. Tali obiettivi specifici si declinano nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: favorire la mobilità transnazionale di studenti, disoccupati e lavoratori per migliorare le competenze e le prospettive di occupabilità; sostenere lo scambio e la diffusione di buone pratiche in particolare attraverso reti di partenariato internazionale; sviluppare la progettualità su base transnazionale e interregionale in particolare negli ambiti dell'inclusione sociale e della competitività dei sistemi produttivi. Contenuti Promozione dell’imprenditorialità e dell’integrazione transnazionale delle filiere economiche. www.sviluppoitalia.it 89 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Attività Azioni di scambio di buone prassi e di metodologie di programmazione e attuazione di iniziative per lo sviluppo del settore turistico con i paesi europei del bacino mediterraneo Asse VI – Assistenza tecnica Obiettivi specifici ed operativi Per l’Asse Assistenza Tecnica si propone il seguente obiettivo specifico: migliorare l’efficacia e l’efficienza dei Programmi Operativi attraverso azioni e strumenti di supporto. Nell’ambito di tale obiettivo specifico si intende realizzare interventi FSE volti al perseguimento dei seguenti obiettivi operativi: sostenere l’esecuzione del PO nelle sue principali fasi di preparazione, gestione, sorveglianza e controllo; rafforzare la capacità amministrativa connessa all’attuazione delle politiche finanziate, anche attraverso il sostegno alla circolazione di pratiche e modelli per migliorare l’efficacia e l’efficienza della gestione del PO; effettuare le valutazioni strategiche e/o operative dell’intervento; dare ampia visibilità al programma con adeguati interventi di informazione e comunicazione. Per questo Asse non sono stati rilevati contenuti e/o azioni di particolare interesse per il settore turistico. www.sviluppoitalia.it 90 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Asse VII – Capacità istituzionale Obiettivi specifici ed operativi Le priorità che la Regione Puglia intende attuare nell’ambito di questo Asse si inquadrano nei seguenti obiettivi specifici: migliorare le politiche, la programmazione, il monitoraggio e la valutazione a livello nazionale, regionale e locale, per aumentare la governance del territorio; rafforzare la capacità istituzionale e dei sistemi nell'implementazione delle politiche e dei programmi. Tali obiettivi specifici si declinano nei seguenti obiettivi operativi che tengono conto del contesto di riferimento in cui l’Asse si inquadra e delle priorità regionali: aumentare i livelli di trasparenza ed efficacia delle azioni della Pubblica Amministrazione tramite riforme amministrative e l'adozione di strumenti e procedure finalizzate all'aumento della competitività del territorio; promuovere l'innovazione e il rafforzamento delle competenze e degli assetti organizzativi della Pubblica Amministrazione. Contenuti Nascita di una nuova capacità di orientamento dello sviluppo regionale e locale che veda il sistema pubblico in grado di offrire e sostenere il sistema economicosociale della regione nelle sue prospettive strategiche di crescita. Attività Interventi di formazione, qualificazione e specializzazione delle competenze professionali degli operatori pubblici presenti nei settori del turismo, dei beni e delle attività culturali ed ambientali, dei collegamenti per la mobilità, industriale e dei servizi; interventi per il miglioramento della capacità di intervento delle amministrazioni urbane in tema ambientale sia sul fronte della integrazione www.sviluppoitalia.it 91 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia della tematica ambientale nei vari strumenti di pianificazione sia per quanto concerne il miglioramento dell’efficienza ambientale negli interventi della P.A.; azioni per il rafforzamento della capacità amministrativa dei funzionari locali coinvolti nei processi di programmazione e gestione di interventi nell’ambito delle città e dei sistemi intercomunali (aree vaste e sistemi turistici e tematici); azioni formative e di assistenza per il miglioramento dei modelli di gestione e valorizzazione delle risorse naturali e culturali, anche nell’ottica della creazione di reti e sistemi. Sinergie con il FESR 20072013 Come indicato dal PO FSE della Puglia, la programmazione 20072013 prevede che l’insieme dei Fondi strutturali dovranno programmare la propria attività –pur nell’autonomia delle proprie politiche– nell’ottica della partecipazione alle prospettive di sviluppo della Regione, intervenendo in maniera combinata sia sui fattori di criticità rilevati, sia sugli obiettivi comuni di aumento strutturale della competitività del sistema produttivo pugliese e di innalzamento dei livelli di coesione e inclusione sociale. In questo ambito, risulta cruciale la relazione tra il FSE e l’insieme delle politiche di carattere strutturale finanziate dal FESR. Il PO FESR 20072013 della Regione Puglia, adottato con Delibera di Giunta Regionale n. 527 del 27 aprile 2007, ha individuato nove Assi prioritari d’intervento, tra i quali si distingue in modo particolare, per il suo legame diretto con il settore turistico, l’Asse IV “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo”. L’obiettivo generale dell’Asse IV è migliorare l’attrattività del territorio regionale a fini turistici e si articola nel seguente obiettivo specifico: valorizzare le risorse naturali, culturali e paesaggistiche trasformandole in vantaggio competitivo per aumentare l’attrattività turistica del territorio in tutti i periodi dell’anno, migliorando la qualità della vita dei residenti e promuovendo nuove forme di sviluppo economico sostenibile. www.sviluppoitalia.it 92 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Il perseguimento di tale obiettivo presuppone, tra l’altro, lo sviluppo di azioni innovative volte ad elevare i livelli di competitività del sistema regionale orientando le filiere produttive verso segmenti di prodotto e di mercato a maggior valore aggiunto nel campo dei servizi, del turismo e dei beni culturali e ambientali. Coerentemente con tale obiettivo, la strategia regionale punta alla promozione del territorio regionale con le sue bellezze paesaggistiche, artistiche ed architettoniche; allo sviluppo di nuove attività capaci di innescare ricadute positive sul territorio regionale, sia in termini di servizi e di nuovi sbocchi occupazionali, sia in termini di incentivazione e mobilitazione di flussi turistici. Nel perseguire tale strategia occorre pertanto operare sulla base di priorità d’intervento che consentano di: potenziare l’integrazione tra i diversi livelli di governo; rafforzare e promuovere reti turistiche materiali e immateriali tra operazioni, servizi e attività produttive tipiche; migliorare ed elevare la qualità dei prodotti e servizi costituenti l’offerta turistica attraverso più incisive azioni di innovazione e di apertura sui mercati internazionali; riqualificare e valorizzare la ricettività; completare le infrastrutture a servizio e sostegno dell’economia turistica; rafforzare i sistemi di commercializzazione e di promozione turistica sfruttando canali innovativi e le nuove forme di intermediazione; diversificare l’offerta turistica regionale attraverso la previsione di iniziative volte a potenziare specifici tematismi. Per qualificare tale strategia di sviluppo è importante un’azione volta a rafforzare ed ampliare i processi di tutela e di valorizzazione del patrimonio culturale, mediante il coinvolgimento di tutte le risorse disponibili (umane, con particolare riferimento ai giovani, materiali e immateriali), completare e potenziare i sistemi a rete e i circuiti territoriali utilizzando modelli di gestione e valorizzazione unitaria ed integrata del patrimonio culturale, al fine di conseguire maggiore qualità nei www.sviluppoitalia.it 93 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia servizi, efficienza nella spesa, adeguate economie di scala e capacità di aggregazione della domanda. L’obiettivo specifico verrà conseguito attraverso i seguenti obiettivi operativi: 1a) promuovere l’economia turistica attraverso la qualificazione, la diversificazione e la promozione dell’offerta turistica integrata dei sistemi territoriali, il completamento e la qualificazione delle infrastrutture ed azioni di marketing territoriale; 1b) tutelare, valorizzare e promuovere i beni storicoculturali al fine di aumentare l’attrattività territoriale; 1c) promuovere infrastrutture e servizi per lo sviluppo delle attività culturali; 1d) promuovere il sostegno e lo sviluppo delle Aree Naturali Protette e l’attuazione della Rete Natura 2000 attraverso lo sviluppo del turismo verde e del marketing territoriale sostenibile 31 . Nel PO FSE 20072013 della Regione Puglia sono richiamate precise sinergie con l’Asse prioritario d’intervento IV del PO FESR “Valorizzazione delle risorse naturali e culturali per l’attrattività e lo sviluppo” con specifico riferimento all’Asse I Adattabilità, all’Asse II Occupabilità e all’Asse IV Capitale Umano. 31 Cfr. PO FESR 20072013 Regione Puglia Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 68 del 9 maggio 2007. www.sviluppoitalia.it 94 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 9. Le proposte del P iano di Formazione L’analisi e la conoscenza del quadro regionale di riferimento hanno consentito di giungere alla definizione di una serie di aree prioritarie d’intervento e di singole azioni formative di potenziale attivazione. In tal senso, le proposte contenute nel Piano di Formazione rappresentano le contromisure ai fabbisogni formativi e professionali che sono stati rilevati rispetto a due fattori chiave, identificabili: nelle criticità del sistema turistico che sono state individuate dal Piano e direttamente connesse alla sfera della formazione; nelle ipotesi di sviluppo auspicate dallo stesso Piano attraverso l’implementazione di strategie volte a sviluppare il turismo del mare e il turismo culturale, nonché a perseguire strategie di destagionalizzazione e di incremento della qualità dell’offerta turistica complessiva, il tutto all’interno di un nuovo modello di governance dell’Organizzazione Turistica Regionale. Come già esposto nel paragrafo dedicato alla rilevazione delle criticità del settore, il Piano di Formazione intende fornire una serie di possibili soluzioni per contrastare alcuni punti deboli del sistema, il cui superamento è considerato strategico ai fini di una concreta applicazione del Piano. Di seguito, si ricordano le principali criticità a carico del settore turistico, per le quali si prevede un trattamento con specifiche iniziative di carattere formativo: Ridotta qualità dei servizi turistici; Mancanza di una diffusa cultura dell’accoglienza; Scarsa managerialità; Insufficienti competenze in materia di aggregazione dell’offerta; Scarsa conoscenza delle lingue straniere; Debolezza delle competenze in materia di destination management. Attraverso le analisi condotte sull’offerta formativa già esistente, è stato possibile rilevare che, ovviamente, molto è stato fatto e si sta facendo in questa direzione. www.sviluppoitalia.it 95 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Nonostante ciò, si ritiene che esistano ancora dei margini di miglioramento sui quali intervenire per proporre figure professionali e competenze in linea con gli scenari futuri tracciati dal Piano e le conseguenti necessità in termini di risorse umane. Prima di illustrare le proposte, si sottolinea ancora una volta come il Piano di Formazione proposto sia strettamente collegato alla concreta attuazione del Piano e all’adozione di un nuovo modello di governance regionale per il turismo. In quest’ottica, quindi, non si intende tanto dare indicazioni sui fabbisogni tradizionali e più tipici del turismo (ad es. camerieri, cuochi, receptionist, ecc.), quanto piuttosto rilevare la necessità di qualifiche e competenze nuove, in grado di gestire i cambiamenti che potranno investire il turismo pugliese come, ad esempio: un migliore e più ampio sfruttamento della risorsa mare, non solo per la balneazione, ma anche per la nautica da diporto e per gli sport e le attività subacquee e di superficie, e attraverso un diverso uso delle spiagge come luoghi di animazione delle località al di là della stagione balneare; una più intensa valorizzazione delle risorse culturali e rurali della Puglia, e dei segmenti e delle attività ad esse collegate, nell’ottica di un arricchimento complessivo delle opportunità di fruizione del territorio; una maggiore internazionalizzazione della domanda turistica regionale determinato da un rafforzamento del settore incoming; l’avvio di un processo più intenso di destagionalizzazione che potrà contare sul supporto sia dei turismi di punta (mare e cultura), sia di quelli ancora non particolarmente maturi, come il settore MICE e, più in generale, degli eventi aggregativi. Il Piano di Formazione non guarda al turismo solo come ad un settore composto da imprese di alloggio, trasporto e intermediazione, ma anche e soprattutto da risorse umane e materiali da mettere a valore e, quindi, da operatori e professionisti di alto profilo, che abbiano una visione sistemica e intersettoriale, in grado di coniugare gli aspetti e le attività peculiari del turismo con quelli dei beni e delle www.sviluppoitalia.it 96 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia risorse culturali e naturali dei territori, nel cui contesto le imprese e attività turistiche operano. Gli obiettivi delle attività formative proposte Il Piano di Formazione tende, da un lato, a formare figure professionali anche non tradizionali e in grado di dare al turismo pugliese, la svolta auspicata dal Piano e, dall’altro, a riposizionare gli attuali addetti attraverso un piano di aggiornamento e formazione continua. Partendo dalle scelte strategiche di sviluppo e dai segmenti/turismi che si vogliono sviluppare e riposizionare, il Piano formativo intende perseguire degli obiettivi fondamentali, finalizzati a rafforzare l’occupazione, l’inclusione sociale, la qualità della vita e lo sviluppo economico. In particolare, tali obiettivi sono: il mantenimento dei livelli occupazionali; l’inserimento o reinserimento lavorativo; la creazione di nuove figure professionali; l’ingresso nel mondo del lavoro; la creazione di nuova imprenditorialità; la riqualificazione e aggiornamento degli attuali occupati; la realizzazione di interventi formativi per fasce deboli. I destinatari delle attività di formazione Di seguito si propone un elenco dei principali destinatari potenziali a cui potrebbero essere rivolte le attività formative previste dal Piano: i manager, dirigenti e funzionari pubblici di: assessorati, enti locali, enti di promozione ecc.; gli occupati nelle imprese private di base: ricettività in generale (alberghiera, extralberghiera), ristorazione, trasporti, produzione e intermediazione di viaggi; www.sviluppoitalia.it 97 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia gli occupati nelle imprese attive in specifici segmenti/tipologie di turismi: turismo congressuale, nautico, culturale, balneare, rurale ecc.; i laureati e diplomati in cerca di occupazione; i laureati e diplomati che intendano svolgere una libera professione; i diplomati degli istituti professionali; coloro che intendono avviare una nuova attività nel settore, in particolare giovani e donne; coloro che intendono riconvertirsi/riposizionarsi. I fabbisogni professionali e le proposte formative Successivamente alla fase di conoscenza e analisi dei fabbisogni del territorio pugliese, si è giunti alla individuazione: di fabbisogni professionali sia di tipo tradizionale, che innovativo; di fabbisogni formativi relativi a tutti i profili proposti (tradizionali e innovativi) e ad una serie di figure professionali già occupate e destinatarie di attività di aggiornamento e formazione continua. La progettazione delle proposte formative si è concentrata in tre specifici ambiti, così denominati: la creazione di nuova occupazione, attraverso iniziative per l’alta formazione o per il conseguimento di qualifiche professionali; l’aggiornamento e la formazione continua; la creazione di impresa. L’insieme delle proposte formative non è stato concepito come un blocco rigido e immutabile, ma come una base di partenza che necessariamente dovrà essere discussa e verificata con il competente Assessorato, al fine di individuarne le www.sviluppoitalia.it 98 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia ulteriori priorità e soprattutto gli strumenti di attuazione. In particolare, potrebbe accadere che: la risposta ai fabbisogni formativi non sia sempre riconducibile all’organizzazione di corsi di qualificazione o di aggiornamento. In tal senso, proprio dal confronto e con gli addetti al settore, potranno derivare indicazioni specifiche sugli strumenti e sulle modalità più appropriate con cui intervenire nei diversi ambiti. Potrebbe, ad esempio, essere sostenuto l’impiego di voucher formativi (anche da spendere in altre regioni), dell’apprendistato, di corsi in alternanza, oppure di interventi anche più impegnativi, come la realizzazione di centri per l’alta formazione. i percorsi formativi siano proposti e/o destinati a persone (ancora non inserite a livello lavorativo) che abbiano già partecipato a precedenti iniziative similari e che necessiterebbero solo di un adattamento delle competenze già acquisite. In questa fase, propedeutica al dialogo e alla negoziazione con l’Assessorato alla Formazione, il Piano si limita alla proposta di attività formative, di seguito illustrate partendo dalla Nuova occupazione e proseguendo con l’Aggiornamento e la formazione continua e con la Creazione di impresa. www.sviluppoitalia.it 99 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia N UOVA OCCUP A ZI ONE All’interno del raggruppamento denominato Nuova occupazione sono comprese le proposte finalizzate all’acquisizione di qualifiche professionali e all’alta formazione, suddivise in quattro sottogruppi così denominati: Operatori e organizzatori dei turismi e dei prodotti, Professioni turistiche o di assistenza al turista, Gestori di imprese o di attività turistiche, Master e area del management dei territori, delle imprese e dei prodotti. Gruppo 1 Operatori/organizzatori di turismi e di prodotti Programmatore turistico dell’incoming Operatore dei turismi del mare Operatore dei turismi all’aria aperta: ippoturismo, cicloturismo, trekking, naturalistico, birdwatching, pescaturismo 32 , ecc. Tecnico dell’accoglienza nelle destinazioni e nei servizi culturali, turistici e commerciali Organizzatore di congressi. Gruppo 2 – Professioni turistiche o di assistenza al turista Guida turistica Animatore turistico Accompagnatore turistico. 32 Rispetto allo specifico settore del pescaturismo e dell’ittiturismo, come riportato nel documento Realizzazione dei servizi di aggiornamento della valutazione indipendente intermedia del POR Puglia per il periodo 20042005, Rapporto di aggiornamento della valutazione intermedia, CLES 2005 sono già state svolte delle attività interessanti finanziate nell’ambito della mis. 4.13 dello Strumento Finanziario di Orientamento della Pesca (SFOP). www.sviluppoitalia.it 100 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Gruppo 3 – Gestori di imprese e attività turistiche Gestore di Strutture ricettive extralberghiere: Bed&Breakfast, Affittacamere, Camping, Residence e Appartamenti di vacanza Operatore di Agriturismi Direttore di strutture ricettive alberghiere Gestore o direttore di stabilimenti balneari. Gruppo 4 – Master e Area del management dei territori, delle imprese e dei prodotti Master in management alberghiero Master in marketing turistico Master in marketing e management delle destinazioni e dei sistemi turistici Master in management del turismo rurale e delle risorse enogastronomiche Master in management degli eventi socioculturali. Solo alcune delle figure proposte nei primi tre gruppi sono riconducili alle classificazioni e alle nomenclature ufficiali e nello specifico: l’Organizzatore di congressi, la Guida turistica, l’Animatore turistico, l’Accompagnatore turistico, Direttore di strutture ricettive alberghiere e il Gestore di Strutture ricettive extralberghiere (Bed&Breakfast, Affittacamere, Camping, Residence e Appartamenti di vacanza). Quest’ultimo profilo, nonostante venga associato alle strutture complementari più note, potrebbe essere orientato, qualora ne ricorressero concretamente le condizioni, verso la nuova ricettività proposta dal Piano, ossia i bungalows e gli ecolodge. Con riferimento ad alcune professioni turistiche tradizionali (Guida turistica, Animatore turistico, Accompagnatore turistico), si è ritenuto opportuno proporre delle iniziative formative soprattutto per la necessità di creare dei nuovi addetti www.sviluppoitalia.it 101 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia con nuove competenze, conoscenze, caratteristiche e professionalità più rispondenti sia ai futuri sviluppi del turismo pugliese, sia ai nuovi target e stili di vita della domanda turistica verso la Puglia, nell’intento anche di favorire l’occupazione femminile e lo sviluppo del lavoro autonomo. Infine si sottolinea che in Puglia non sono stati ancora istituiti gli appositi albi professionali per guide e accompagnatori turistici, la cui attivazione potrebbe contribuire in maniera tangibile alla qualificazione del settore. L’albo, infatti, è un’importante certificazione della qualità delle prestazioni professionali erogate, sia agli occhi dei turisti, sia agli occhi dei tour operator nazionali e internazionali. La certificazione che potrebbe derivare dall’aver frequentato degli appositi corsi di qualificazione e la conseguente iscrizione all’albo, eliminerebbero dal mercato coloro che svolgono questa attività in maniera del tutto impropria, alimentando anche il lavoro sommerso e non qualificato. Gruppo 1 Operatori/ organizzatori di turismi e di prodotti P rogrammatore turistico dell’incoming Profilo Professionale Svolge funzioni tecniche e operative presso le Agenzie di Viaggio con attività di tour operator. Ha il compito di ideare, pianificare, organizzare e collaudare viaggi e soggiorni in base alle direttive del management aziendale. Entra in contatto e avvia le trattative con i vari fornitori dei servizi turistici che vengono assemblati all’interno del pacchetto di viaggio. Lavora a stretto contatto con i responsabili del marketing e della programmazione. Realizza/costruisce i pacchetti di viaggio, valutandone gli aspetti tecnicologistici e calcolando anche i prezzi. In particolare, per i pacchetti incoming, deve avere una perfetta conoscenza soprattutto del sistema di offerta della regione/territorio che intende commercializzare: ricettività, vettori, ristoranti, guide, monumenti, musei, siti naturali ecc. al fine di poter proporre ai T.O. stranieri pacchetti integrati di offerta che consentano ai loro turisti di fruire di servizi altamente professionali. Deve conoscere le varie www.sviluppoitalia.it 102 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia tipologie/segmenti di turismo, soprattutto in relazione alla specializzazione dell’impresa per cui lavora: turismo culturale, turismo naturalistico, turismo balneare, enogastronomico, ecc.. Deve possedere spiccate doti di relazione e di negoziazione. Oltre alle lingue, deve conoscere bene: la geografia, gli aspetti di carattere economico, culturale, naturale, sociale e sanitario dei luoghi verso cui programma i viaggi/soggiorni, la gestione delle imprese di viaggi e turismo, l’organizzazione turistica in generale e in particolare quella delle regioni/nazioni verso cui programma i viaggi/soggiorni, la legislazione turistica in generale e soprattutto quella inerente le responsabilità dell’organizzatore di viaggi nei confronti dei clienti, la statistica del turismo, il marketing turistico, le relazioni pubbliche, le metodologie di calcolo per la determinazione dei prezzi dei pacchetti turistici, la contrattualistica che regola i rapporti commerciali fra clienti e fornitori, l’uso delle tecnologie informatiche e telematiche. Operatore dei Turismi del mare Profilo Professionale Figura professionale innovativa, che ha una nuova visione complessiva della risorsa mare e della sua valorizzazione a fini turistici. E’ una figura manageriale in grado di ideare, progettare e gestire diversi servizi, prodotti e attività praticabili sulle spiagge, nei porti e approdi turistici e a bordo di battelli, yacht e imbarcazioni in generale. E’ un agente di sviluppo dei territori marini e delle località balneari, che pone in stretta interconnessione i servizi, le attività, le strutture e le risorse di cui sono dotati i territori dell’entroterra al fine di farli scoprire ai turisti e ai diportisti. Deve possedere cognizioni e competenze in merito a: elementi di geografia fisica e in particolare di geografia del mare e dei suoi aspetti fisicofenomenologici, elementi di diritto, del codice della navigazione e della normativa applicata alla nautica da diporto; aspetti legali, giuridici e fiscali sulla nautica da diporto, sulla compravendita, la locazione e il noleggio di unità da diporto; norme che regolano la fruizione turisticoricreativa di strutture, mezzi, impianti e attrezzature specifiche; nozioni fondamentali sul nuoto, sulle pratiche subacquee, sulle attività www.sviluppoitalia.it 103 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia sportive praticabili sull’acqua, sul pescaturismo e sullo snorkeling; sul management e gestione dei porti e approdi turistici. Deve avere una conoscenza della legislazione e dell’organizzazione turistica, del marketing e management turistico territoriale, della gestione delle imprese di viaggi e turismo, della lingua inglese e deve saper usare il computer e i vari programmi e software applicativi. Operatore dei turismi all’aria aperta: ippoturismo, cicloturismo, trekking, naturalistico, birdw atching, pescaturismo Profilo Professionale Gestisce un’attività di carattere imprenditoriale che fornisce strutture, supporti, attrezzature, servizi e spazi per la pratica di attività sportive, ricreative, d’animazione, escursionistiche e di scoperta delle risorse naturalistiche dei diversi territori rurali praticabili all’aria aperta. Deve possedere una pluralità di competenze in diversi settori, in modo da fornire consulenza e prestazioni professionali agli imprenditori specializzati nelle diverse attività. Inoltre, possiede conoscenze di carattere giuridiconormativo relative all’uso del territorio e dell’ambiente naturale, al rispetto della natura, alla pratica delle attività sportive, alla responsabilità civile nei confronti dei clienti. Deve avere conoscenze specifiche sulle norme che regolano il settore del turismo, delle imprese e delle professioni turistiche, sulle normative di esercizio, i contenuti e la deontologia professionale, nell’orientering, nella traccia e nella tenuta di percorsi, sentieri, ippovie, itinerari e strade per la pratica del cicloturismo, del trekking e dell’ippoturismo. Inoltre, deve avere nozioni di carattere geografico e naturalistico (in particolare su: zone umide, parchi, riserve, flora, fauna, risorse geologiche e paesaggistiche); nonché di fisiologia, anatomia e psicologia comportamentale del cavallo e, infine, nozioni di primo soccorso. www.sviluppoitalia.it 104 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tecnico dell’accoglienza nelle destinazioni e nei servizi culturali, turistici e commerciali Profilo Professionale Esperto capace di creare, organizzare e gestire i servizi di accoglienza al visitatore nelle città, nei borghi e all’interno delle strutture e dei servizi culturali, di progettare e promuovere itinerari turistici, di rendere accogliente e animata la destinazione turistica attraverso la progettazione di eventi ed iniziative che valorizzano il patrimonio storico, culturale, ambientale e le tradizioni locali, coinvolgendovi la popolazione residente ed attuando le più opportune strategie di promozione turistica a favore della destinazione e della sua immagine sui mercati. Deve avere ottime capacità di coordinamento delle iniziative poste in essere dai responsabili della gestione del patrimonio culturale locale, con quelle specifiche di promozione delle attività turistiche attuate dagli enti, organismi e imprese turistiche locali. Deve avere spiccate doti di creatività, empatia, disponibilità e dinamismo. Può ideare e gestire eventi; attuare piani di promozione; elaborare adeguati piani di accesso e di fruizione del patrimonio culturale locale; tenere corsi di aggiornamento e di formazione per gli operatori, gli addetti e le figure professionali pubbliche e private del settore del turismo sul tema dell’accoglienza turistica; ideare percorsi e itinerari con la relativa segnaletica; elaborare un’adeguata campagna di promozione del patrimonio culturale e turistico del territorio; elaborare piani di qualità per imprese e attività turistiche; elaborare strategie per rendere più accessibili e fruibili anche da parte dei visitatori i servizi locali e commerciali attraverso la progettazione e la gestione dei centri di via. Deve avere conoscenze di carattere giuridico, economico e gestionale in materia di turismo; nonché un’adeguata conoscenza del patrimonio storico, culturale e ambientale della destinazione e delle strategie di gestione, valorizzazione e marketing dello stesso, di una lingua straniera e dei supporti informatici. www.sviluppoitalia.it 105 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Operatore congressuale Profilo professionale E’ il professionista che, all’interno di un’impresa di organizzazione congressuale studia, pianifica, organizza e gestisce in tutte le sue fasi (dall’ideazione al follow up) una manifestazione congressuale per conto di un committente esterno. L’attività di Operatore Congressuale o di Meeting Manager coniuga il settore del turismo e quello della comunicazione in senso lato. Deve avere buone competenze di carattere amministrativo, manageriale, contabile, finanziario e fiscale nel settore della gestione d’impresa, conoscere il settore del turismo; avere competenze nell’ambito della comunicazione (mezzi, canali, modi, tecniche, strumenti e tecnologie multimediali); conoscere lo specifico settore degli eventi aggregativi da un punto di vista, della loro “morfologia”, dell’economia, della legislazione, delle tecniche di organizzazione e gestione, dei mercati e del marketing. In particolare, deve conoscere anche le specifiche problematiche del settore dei congressi medico/farmaceutici, avere competenze nell’ambito delle relazioni pubbliche e delle relazioni sociali, avere competenze nell’ambito della contrattualistica e della gestione dei rapporti commerciali – avere capacità di negoziazione, saper gestire i rapporti interpersonali e il lavoro dei propri collaboratori, possedere un’ottima conoscenza scritta e parlata delle lingue straniere e in particolare dell’inglese, saper usare il computer e i suoi vari programmi e applicazioni, possedere spirito imprenditoriale, capacità organizzative e decisionali, avere attitudine al problem solving e ad impartire e far rispettare le direttive, essere flessibile e avere capacità di autocontrollo. Relazione del profilo con la NUP Questa figura professionale può essere considerata assimilabile a quelle della categoria 3.4.1.2 della NUP, che identifica coloro che lavorano come Tecnici dell’organizzazione di fiere, convegni: “Le professioni comprese nella categoria forniscono servizi per l’organizzazione e gestione di fiere, collocano gli spazi e gli ambienti espositivi disponibili, ne www.sviluppoitalia.it 106 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia organizzano la fruizione da parte del pubblico e degli espositori: organizzano convegni, conferenze e ricevimenti garantendo accoglienza, socialità e servizi ai convenuti”. Gruppo 2 – P rofessioni turistiche o di assistenza al turista In merito alle professioni turistiche e, in particolare, con riferimento alle guide e agli accompagnatori turistici, è opportuno fare una premessa relativa al quadro normativo sia regionale, che nazionale. In linea generale, l’esercizio di queste due professioni è subordinato al superamento di un esame regionale di abilitazione, dal quale consegue il rilascio di un patentino e l’iscrizione negli appositi albi. Nel caso specifico, in Puglia, non esiste una apposita normativa che disciplini organicamente queste attività e non sono stati ancora istituiti i relativi albi professionali. Negli ultimi anni, il quadro normativo di riferimento per queste professioni sta, però, mutando. Il Decreto legge 27 gennaio 2007, n. 7 recante Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attività economiche e la nascita di nuove imprese, noto anche come “Decreto Bersani”, ha previsto, all’articolo 10, comma 4, tra le altre cose, modifiche alla disciplina per l’esercizio delle professioni di guida e accompagnatore turistico a favore di soggetti in possesso di specifici titoli di studio universitari. Nella legge 2 aprile 2007, n. 40 di conversione del citato decreto sono state introdotte importanti modifiche al testo originario. Il nuovo articolo 10 comma 4, pertanto, recita: “Le attività di guida turistica e accompagnatore turistico, come disciplinate dall’articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, non possono essere subordinate all’obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e a requisiti di residenza, fermo restando il possesso dei requisiti di qualificazione professionale previsti dalle normative regionali. Ai soggetti titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell’arte o in archeologia o titolo equipollente, l’esercizio dell’attività di guida turistica non può essere negato, né subordinato allo svolgimento dell’esame www.sviluppoitalia.it 107 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia abilitante o di altre prove selettive, salva la previa verifica delle conoscenze linguistiche e del territorio di riferimento. Al fine di migliorare la qualità dell’offerta del servizio in relazione a specifici territori o contesti tematici, le regioni promuovono sistemi di accreditamento, non vincolanti, per le guide turistiche specializzate in particolari siti, località e settori. Ai soggetti titolari di laurea o diploma universitario in materia turistica o titolo equipollente non può essere negato l’esercizio dell’attività di accompagnatore turistico, fatta salva la previa verifica delle conoscenze specifiche quando non siano state oggetto del corso di studi. I soggetti abilitati allo svolgimento dell’attività di guida turistica nell’ambito dell’ordinamento giuridico del Paese comunitario di appartenenza operano in regime di libera prestazione dei servizi senza necessità di alcuna autorizzazione, né abilitazione, sia essa generale o specifica”. Il comma 6 del medesimo articolo 10 dispone anche l’adeguamento delle disposizioni normative e regolamentari regionali, provinciali e comunali ai principi ivi fissati entro il termine ordinatorio di tre mesi dall’entrata in vigore delle disposizioni legislative statali. Guida turistica Profilo Professionale Accompagna persone singole, o gruppi, nella visita a monumenti, gallerie d’arte, siti archeologici, ville, parchi, chiese, ecc., illustrandone le caratteristiche salienti da un punto di vista storico, artistico, culturale. Deve saper costruire un programma turistico mettendone a punto l’itinerario e programmando i tempi di visita, accompagnare i turisti nell’orario e nel luogo d’incontro stabiliti e secondo l’itinerario concordato, illustrare le caratteristiche e gli elementi d’interesse dei luoghi e siti visitati, deve saper gestire i gruppi e le persone da un punto di vista psicologico e della leadership. Le competenze richieste sono soprattutto legate alle discipline che vengono previste dall’esame di carattere regionale o provinciale obbligatorie per svolgere la professione: storia; storia dell’arte antica, medievale e moderna; archeologia; architettura; urbanistica; legislazione turistica; programmazione di itinerari turistici; geografia del turismo: tutte queste www.sviluppoitalia.it 108 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia competenze e conoscenze vanno riferite all’area regionale dove si intende operare. Deve possedere buone capacità di comunicazione, di relazione e di leadership; deve conoscere discipline quali la sociologia, la psicologia, le relazioni pubbliche. Deve avere un’ottima conoscenza di almeno una lingua straniera. Relazione del profilo con la NUP Questa figura professionale può essere considerata assimilabile a quelle della categoria 3.4.1.5 della NUP, che identifica coloro che lavorano come Guide e accompagnatori specializzati: “Le professioni comprese nella categoria accompagnano singoli o gruppi di turisti in scalate o ascensioni in montagna o in altri itinerari di particolare interesse naturalistico; organizzano le escursioni, consigliano i percorsi indicandone le difficoltà le condizioni migliori in cui seguirli; preparano le attrezzature necessarie; verificano l’adeguatezza di quelle degli escursionisti, li aiutano e li guidano in situazioni di difficoltà; forniscono il primo soccorso in caso di incidenti o malesseri e richiedono aiuto quando necessario e partecipano a spedizioni di soccorso; accompagnano i turisti nei viaggi organizzati garantendo assistenza e servizi ai partecipanti, nei percorsi turistici illustrando e descrivendo e particolarità di opere d’arte, di itinerari paesaggistici, architettonici e di luoghi di interesse storico artistico. L’esercizio delle professioni oggetto della presente categoria può essere regolato dalle Regioni”. A nimatore turistico Profilo Professionale L’animatore turistico organizza e gestisce, all’interno di una struttura turistica (villaggi, alberghi, camping, navi, ecc.), o anche nelle località turistiche e, in particolare, nelle strutture e nei servizi turistici collettivi come grandi impianti sportivi, centri congressi, spiagge, ecc., il tempo libero degli ospiti, proponendo attività ricreative, ludiche, sportive e culturali a cui i turisti possono partecipare www.sviluppoitalia.it 109 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia anche saltuariamente. La figura dell’animatore turistico non riveste solo un ruolo di intrattenitore, ma spesso ci caratterizza da una forte dimensione specialistica. Può, infatti, essere un istruttore sportivo, oppure avere competenze e abilità specifiche in ambito musicale e dello spettacolo in generale. Le attività proposte dall’animatore dipendono in genere dal contesto e dalle località in cui opera: mare, montagna, navi da crociera, eventi aggregativi, dagli accordi presi con i referenti e dalla disponibilità di attrezzature e materiali. Crociere. Le specializzazioni più richieste sono: coreografo; scenografo; costumista; tecnico luci e suoni; musicista; cantante; disk jockey; istruttore in attività come il fitness, il tennis, il nuoto, l’acqua gym, il tiro con l’arco, la vela e il wind surf. Occorre, inoltre, che l’animatore possieda adeguate conoscenze di psicologia sociale e di sociologia. Relazione del profilo con la NUP Questa figura professionale può essere considerata assimilabile a quelle della categoria 3.4.1.3 della NUP, che identifica coloro che lavorano come Animatori turistici e assimilati: “Le professioni comprese nella categoria intrattengono gli ospiti di villaggi turistici, hotel ed altre strutture ricettive; progettano ed organizzano attività per il tempo libero, giochi, gare, feste, spettacoli, lezioni sulla pratica di danze, attività sportive e cura del corpo, artistiche e di artigianato”. A ccompagnatore turistico o Tour Leader Profilo Professionale Accompagna persone singole, o gruppi, durante lo svolgimento di un viaggio, fornendo loro assistenza ed informazioni sulle zone di transito e gestendo gli aspetti logistici del viaggio e i rapporti operativi con i vari fornitori di servizi. Deve occuparsi di tutti i compiti pratici e burocratici come le formalità di frontiera o di dogana; provvedere alla sistemazione negli alberghi, nei ristoranti e sui mezzi di www.sviluppoitalia.it 110 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia trasporto collettivi; far rispettare il programma e gli orari stabiliti; gestire il fondo cassa del gruppo ed occuparsi di tutti gli aspetti amministrativi; gestire i biglietti, i voucher e tutti i documenti di viaggio; deve essere l’interfaccia fra il tour operator che ha organizzato il viaggio e i vari fornitori di servizi in loco; essere il tramite fra i fornitori di servizi e i turisti al fine di garantire loro le migliori prestazioni in coerenza con i contenuti e i servizi previsti nel contratto di viaggio; garantire la sua presenza e disponibilità costanti in qualsiasi momento e situazione; dare consigli e informazioni su attrazioni locali, collegamenti, escursioni, spettacoli ecc.; saper consultare mappe, guide e brochure. Deve avere un’ottima conoscenza di almeno due lingue straniere e una buona cultura generale, possedere spiccate doti di carattere psicologico, di comunicazione e di leadership, conoscere la geografia del turismo; la legislazione turistica e la tecnica dei trasporti; le normative che disciplinano le assicurazioni, la sanità, le relazioni internazionali in materia di visti e di documenti di accesso nei vari paesi; principi di tecnica e di organizzazione turistica; la psicologia e la sociologia del turismo; essere in grado di gestire situazioni di emergenza, contrattempi, conflitti e contestazioni. Relazione del profilo con la NUP Questa figura professionale può essere considerata assimilabile a quelle della categoria 3.4.1.5 della NUP, che identifica coloro che colorano come Guide e accompagnatori specializzati. Vd. quanto indicato per la Guida turistica. “Le professioni comprese nella categoria accompagnano singoli o gruppi di turisti in scalate o ascensioni in montagna o in altri itinerari di particolare interesse naturalistico; organizzano le escursioni, consigliano i percorsi indicandone le difficoltà le condizioni migliori in cui seguirli; preparano le attrezzature necessarie; verificano l’adeguatezza di quelle degli escursionisti, li aiutano e li guidano in situazioni di difficoltà; forniscono il primo soccorso in caso di incidenti o malesseri e richiedono aiuto quando necessario e partecipano a spedizioni di soccorso; accompagnano i turisti nei viaggi organizzati garantendo assistenza e servizi ai www.sviluppoitalia.it 111 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia partecipanti, nei percorsi turistici illustrando e descrivendo e particolarità di opere d’arte, di itinerari paesaggistici, architettonici e di luoghi di interesse storico artistico. L’esercizio delle professioni oggetto della presente categoria può essere regolato dalle Regioni”. Gruppo 3 – Gestione di imprese e attività turistiche Gestore di strutture ricettive extralberghiere: Camping, Bed & Breakfast, A ffittacamere, Residence e A ppartamenti di vacanza Profilo Professionale Deve avere una visione d’insieme del settore delle strutture ricettive extralberghiere e delle problematiche connesse alla loro gestione. E’ una figura professionale intermedia fra un manager e un operatore e deve essere in grado di gestire a fini turistici una serie di strutture diverse a seconda delle circostanze, delle località in cui opera e delle tipologie ricettive che vi prevalgono. Deve conoscere la legislazione turistica; l’organizzazione turistica; le normative specifiche per le strutture ricettive in relazione alle responsabilità nei confronti dei turisti, alle norme sulla sicurezza e alle norme igieniche; i principi di marketing e di management turistico; i principi di amministrazione e di gestione delle strutture ricettive e le normative fiscali e contabili; deve saper usare i sistemi informatici di gestione e conoscere almeno una lingua straniera. Relazione del profilo con la NUP Questa figura professionale può essere considerata assimilabile a quelle delle categorie 1.2.2.5 della NUP, che identifica coloro che lavorano come Direttori di aziende private negli alberghi e pubblici esercizi e 1.3.1.5 che identifica coloro che lavorano come Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese negli alberghi e nei pubblici esercizi. www.sviluppoitalia.it 112 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 1.2.2.5 Direttori di aziende private negli alberghi e pubblici esercizi. “Le professioni classificate in questa categoria, nell’ambito delle imprese o delle organizzazioni che operano nei settori economici dei pubblici esercizi, degli alberghi e dei ristoranti, classificati sotto la sezione H della Classificazione delle attività economiche (ATECO), programmano, dirigono e coordinano le attività inerenti la produzione di beni e di servizi dell’impresa, o dell’organizzazione in cui operano e assicurano l’utilizzazione efficiente delle risorse a disposizione e il raggiungimento degli obiettivi produttivi prefissati”. 1.3.1.5 Imprenditori, gestori e responsabili di piccole imprese negli alberghi e nei pubblici esercizi. “Le professioni classificate in questo categoria, nell’ambito delle imprese o delle organizzazioni che operano nei settori economici dei pubblici esercizi, degli alberghi e dei ristoranti, classificati sotto la sezione H della Classificazione delle attività economiche (ATECO), definiscono, pianificano, implementano e gestiscono le politiche e le strategie di produzione e ne valutano i risultati; negoziano con i fornitori e i clienti, programmano e controllano l’uso efficiente delle risorse; reclutano personale e definiscono i processi di innovazione organizzativa e produttiva. Non sono direttamente impegnati nel processo materiale di produzione”. Operatore di A griturismi Profilo Professionale Conduce e gestisce un agriturismo, cioè un’azienda agricola che offre ricettività e ristorazione, nonché una serie di attività e di servizi complementari come descritti nell’art. 2 della L. 96/2006 di Disciplina dell’agriturismo. L’operatore agrituristico è principalmente un imprenditore agricolo che esercita l’attività di ricezione e ospitalità attraverso l’utilizzazione della propria azienda, gestita anche in forma di società di capitale o di persone, in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali. Può ricorrere anche a soggetti esterni per lo svolgimento di attività e servizi complementari. Lo www.sviluppoitalia.it 113 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia svolgimento dell’attività richiede all’operatore una serie di competenze in diversi campi di attività e in special modo in campo agricolo, nel settore turistico alberghiero, extralberghiero e della ristorazione, nel campo dell’animazione e delle attività ricreative, in campo gestionale, organizzativo e manageriale. Rientrano, infatti, fra le attività agrituristiche quelle di: dare ospitalità in alloggi o in spazi aperti destinati alla sosta dei campeggiatori; somministrare pasti e bevande costituiti prevalentemente da prodotti propri, o di aziende agricole della zona; organizzare degustazioni di prodotti aziendali; organizzare anche all’esterno dei beni fondiari dell’impresa attività ricreative, culturali, didattiche, di pratica sportiva, nonché escursionistiche e di ippoturismo, anche per mezzo di convenzioni con gli enti locali, finalizzate alla valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale. Deve avere competenze/conoscenze in materia di: legislazione e organizzazione delle attività agricole; legislazione turistica e in particolare quella relativa alle strutture ricettive extralberghiere; norme sulla sicurezza e igiene degli alimenti; norme sulla responsabilità civile; norme sulla somministrazione e commercio di prodotti alimentari; principi di economia, di management e di marketing e delle attività turisticoricettive. Deve saper usare il computer e i suoi programmi; deve conoscere bene almeno una lingua straniera; deve saper gestire i rapporti interpersonali e il lavoro dei propri collaboratori; possedere spirito imprenditoriale, capacità organizzative e decisionali. Relazione del profilo con la NUP Vd. quanto indicato per il Gestore di strutture ricettive extralberghiere: Camping, Bed & Breakfast, Affittacamere, Residence e Appartamenti di vacanza. Direttore di strutture ricettive alberghiere Profilo Professionale E’ un manager che sovrintende a tutta l’attività dell’impresa: è il responsabile dell’organizzazione, della gestione e del coordinamento di tutta la struttura, in relazione alle risorse economiche e umane impiegate. Si occupa dell’elaborazione www.sviluppoitalia.it 114 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia delle strategie aziendali, delle politiche finanziarie, delle politiche di gestione e di marketing e dei piani di sviluppo dell’impresa tenendo conto delle risorse di cui dispone e della sua mission. Deve conoscere il settore del turismo in generale e delle sue interrelazioni con i settori che rendono attrattiva e motivante la località di posizionamento della struttura; la legislazione turistica in generale; l’organizzazione turistica locale; le tecniche di management, di economia e di gestione alberghiera relativamente al budgeting, al pricing, allo yield management, al frontoffice e al backoffice; il marketing del turismo e delle imprese turistico ricettive. Deve avere competenze nell’ambito delle relazioni pubbliche, delle relazioni sociali e commerciali con i fornitori e tutti gli stakeholder; deve saper gestire i rapporti interpersonali e il lavoro dei propri collaboratori; deve possedere spirito imprenditoriale, capacità organizzative e decisionali; avere attitudine al problem solving e ad impartire e far rispettare le direttive; essere flessibile e avere capacità di autocontrollo; possedere un’ottima conoscenza scritta e parlata delle lingue straniere e in particolare dell’inglese; saper usare il computer e i suoi vari programmi e applicazioni. Gestore o Direttore di stabilimenti balneari Profilo Professionale E’ responsabile dell’organizzazione e della gestione di un’impresa balneare e sovrintende a tutte le attività dello stabilimento, definendone le strategie e gli obiettivi da raggiungere. E’ responsabile della pianificazione e dell’organizzazione del lavoro di tutto il personale che lavora all’interno della sua struttura: assistenti bagnanti, responsabile servizi a mare, addetti alla reception e ai servizi di ristorazione di bar, personale amministrativo, manutentori del litorale e animatori turistici. Deve possedere specifiche competenze in ambito manageriale e nel settore del marketing e del turismo: principi di economia e di gestione aziendale; tecniche di bilancio e di contabilità aziendale; principi di legislazione, organizzazione e marketing del turismo e delle imprese turistiche; legislazione relativa all’uso dei beni demaniali e ai problemi inerenti la sicurezza e l’assistenza ai bagnanti e ai turisti in generale; gestione delle risorse umane; tecniche di www.sviluppoitalia.it 115 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia negoziazione con i fornitori, le imprese turistiche locali (TO e imprese ricettive) e gli stakeholder; conoscenza di almeno una lingua straniera scritta e parlata. Gruppo 4 – master e area del management delle imprese, dei territori e dei prodotti M aster in management alberghiero Le finalità del master sono quelle di formare un manager che sappia gestire grandi complessi ricettivi e catene alberghiere in una logica di stretta interconnessione con le attività di marketing attuate nei territori, e in relazione alle evoluzioni dei mercati, della domanda turistica internazionale e dell’economia in generale. Deve essere attento nella valutazione delle opportunità e dei rischi insiti in una strategia di sviluppo di carattere globale. Deve inoltre essere in grado di elaborare piani di sviluppo e di gestire al meglio le risorse aziendali. Oltre agli aspetti gestionali interni, deve anche prestare attenzione a tutti i fenomeni e alle opportunità che riguardano esplicitamente il territorio di posizionamento delle strutture e avere una spiccata capacità di gestione delle risorse umane della sua azienda. M aster in marketing turistico Il master intende formare una figura professionale di alto profilo in grado di elaborare piani di marketing turisticoterritoriale che comprendano anche un’analisi delle dinamiche e delle evoluzioni della domanda e dell’offerta nazionale e internazionale, attraverso lo studio sistematico di osservatori, ricerche sulle politiche e strategie messe in atto sia dai territori sia dalla imprese. Deve analizzare i fattori di competitività delle destinazioni attraverso la Swot Analiys, al fine di suggerire le strategie più opportune per far competere sui mercati le destinazioni e le imprese in una logica sistemica e di rete. Deve essere in grado di allestire, confezionare e promocommercializzare prodotti e servizi attraverso www.sviluppoitalia.it 116 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia l’ottimizzazione delle più appropriate strategie del marketing mix e l’uso integrato dei più adeguati strumenti e linguaggi multimediali. M aster in marketing e management delle destinazioni e dei sistemi turistici L’obiettivo del Master è quello di fornire ai partecipanti una formazione approfondita e ad alto contenuto operativo nell’ambito dei processi di progettazione, gestione e promozione del turismo. Il Master si rivolge a professionisti e neolaureati desiderosi di specializzare ed aggiornare le proprie conoscenze per affrontare la complessa realtà del sistematurismo e meglio inserirsi in esso. Il Master vuole contribuire alla formazione di specialisti e incoming manager in grado di progettare, promuovere e gestire l’offerta turistica, partendo dalla valorizzazione del territorio e delle sue risorse artistiche, culturali e paesaggistiche, sfruttando le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per il potenziamento dell’attività di management e marketing della destinazione e delle imprese che ivi operano. M aster in M anagement del turismo rurale e delle risorse enogastronomiche Il manager in uscita da questo Master deve essere in grado di progettare e gestire lo sviluppo turistico dei territori e dei borghi rurali attraverso un’attenta valutazione delle potenzialità dell’offerta dei diversi territori, collegando tutti i soggetti della filiera in una logica di aziendarete. In particolare, egli sarà capace di mettere a valore, organizzandole e rendendole commercializzabili e fruibili dai visitatori, le risorse di carattere storico, artistico, ambientale, culturale, enogastronomico e le tradizioni locali. Contemporaneamente deve avere le competenze per stabilire le necessarie interconnessioni fra il sistema delle risorse e il sistema delle imprese, attività e professioni turistiche, in coerenza sia con gli indirizzi di politica economica della regione, destinati allo sviluppo dei territori rurali, sia con le strategie di marketing degli organismi di promozione turistica. www.sviluppoitalia.it 117 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia M aster per esperto di processi aggregativi d’impresa Il Master intende formare un manager/professionista di alto profilo in grado di progettare e gestire tutti gli aspetti, i processi e le fasi di aggregazione che coinvolgono i diversi soggetti interessati, e curare le attività di management e di marketing del nuovo soggetto giuridico. Deve avere competenze di alto profilo in discipline giuridiche, economiche, di management e di marketing strategico, oltre ad adeguate conoscenze di tutti gli aspetti, le norme e l’organizzazione del settore del turismo. Fornisce consulenze e progetti a favore di enti pubblici, enti locali e territoriali, organismi privati e Sistemi Turistici Locali. M aster in management del turismo culturale e degli eventi socioculturali E’ una figura professionale in grado di fronteggiare gli aspetti economici, finanziari, contabili, organizzativi, giuridici e di marketing che si incontrano per la pianificazione e lo sviluppo dei territori a vocazione turistica e che dispongono di adeguate risorse di carattere culturale, storico, artistico, monumentale, demo etnoantropologico. Il manager deve avere competenze di alto profilo in discipline giuridiche, economiche, di management e di marketing strategico inerenti sia il settore dei beni e delle attività culturali, sia il settore del turismo e degli impatti che le attività turistiche determinano a carico dell’ambiente e del patrimonio culturale. Fornisce consulenze e progetti a favore di enti pubblici, enti locali e territoriali, organismi privati, Sistemi Turistici Locali ed Enti e istituzioni culturali di varia natura. www.sviluppoitalia.it 118 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A GGI ORNA MEN TO E FORMA ZI ON E CONTI NUA L’attivazione di iniziative per l’aggiornamento e la formazione continua si ritengono particolarmente utili e necessari nell’ottica di una rapida attuazione dei progetti del Piano e di una crescita della qualità dell’offerta locale intesa nel suo complesso. Si può ipotizzare, infatti, che le figure professionali previste dal gruppo Nuova occupazione del presente Piano, non saranno in grado di incidere in maniera decisiva nel sistema del turismo pugliese, prima di alcuni anni (presumibilmente 4 o 5). In questo frattempo, occorre che si consolidino nuovi approcci e soprattutto nuove competenze, sempre in coerenza con gli indirizzi che si intendono dare allo sviluppo e al riposizionamento dell’offerta turistica pugliese. Nello specifico, si propongono una serie di attività formative dedicate agli operatori del settore privato e pubblico e destinati sia ai livelli dirigenziali, che più strettamente tecnicooperativi. Le proposte di prima spendibilità potrebbero essere incentrate sui seguenti argomenti: Aggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sull’accoglienza ai turisti portatori di handicap Aggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sui temi della sicurezza Aggiornamento per operatori di bed & breakfast e affittacamere Aggiornamento per gestori di camping e villaggi turistici Aggiornamento per gestori di stabilimenti balneari Aggiornamento per gestori di porti e approdi turistici Aggiornamento per operatori delle strade del vino e dei sapori Aggiornamento in informatica e telematica per operatori delle strutture ricettive extralberghiere www.sviluppoitalia.it 119 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Aggiornamento in informatica e telematica per operatori di agenzie di viaggio incoming Aggiornamento in inglese turistico per vigili urbani e operatori dei servizi pubblici in generale Aggiornamento sulle forme aggregative d’impresa Aggiornamento sui principi di marketing turistico integrato Aggiornamento agli operatori sui ruoli e l’organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Aggiornamento per dipendenti pubblici di settore su: principi di marketing turistico territoriale Aggiornamento per i dipendenti pubblici sui ruoli e l’organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Aggiornamento per dipendenti pubblici e privati sulle leggi regionali e sulla politica comunitaria per il turismo Aggiornamento per funzionari pubblici e operatori privati sulla partecipazione e organizzazione di fiere, borse, workshop di settore Aggiornamento per gestori di strutture ricettive sulle tecniche dello Yield Management. www.sviluppoitalia.it 120 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Obiettivi e contenuti di massima delle proposte formative A ggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sull’accoglienza ai turisti portatori di handicap Migliorare la capacità di accoglienza degli operatori delle strutture ricettive e pararicettive verso i visitatori diversamente abili, consentendo loro pari opportunità nella fruizione di tutti i servizi e dei vari aspetti che caratterizzano la vacanza, riconoscendo loro il diritto a partecipare e ad essere protagonisti delle loro scelte. Il percorso didattico, partendo dall’illustrazione delle norme comportamentali di base e dei principi di buona accoglienza enunciati dai Dipartimenti del Turismo e da quello per gli Affari Sociali, intende supportare gli operatori nella messa in opera delle buone pratiche, alla base della qualità dell’accoglienza a favore di qualunque persona e in particolare di quelle svantaggiate, secondo i principi del Turismo accessibile, e illustrare le norme che riguardano l’eliminazione delle barriere architettoniche. A ggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sui temi della sicurezza Accrescere la consapevolezza sull’importanza che riveste, agli occhi del cliente, il fattore sicurezza, quale elemento determinante nella scelta di una destinazione turistica e della struttura ricettiva ed essenziale per un pieno godimento della vacanza. Il percorso didattico intende garantire all’operatore turistico un costante aggiornamento sulle norme che regolano la costruzione e la manutenzione degli impianti di erogazione (elettricità, acqua, gas, riscaldamento, ecc.), e la gestione delle strutture, dei servizi e degli ambienti di uso individuale e collettivo (impianti sportivi, luoghi di aggregazione, sale congressuali, ecc.), nonché la responsabilità nei confronti dei clienti che dovessero subire danni di qualsiasi natura durante il soggiorno, o nell’uso delle strutture. www.sviluppoitalia.it 121 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A ggiornamento per operatori di bed & breakfast e affittacamere Aggiornare i gestori sulle norme che regolano l’esercizio a livello nazionale e regionale degli affittacamere (artt. 46 e 47 L.R. 11/1999 Regione Puglia) e dell’attività di Bed & Breakfast (L.R. 17/2001; art. 49 L.R. 10/2007 Regione Puglia) dal punto di vista degli adempimenti amministrativi e fiscali; di pubblica sicurezza; della responsabilità civile nei confronti del cliente; dell’igiene e della sicurezza sia delle strutture sia degli alimenti somministrati; delle dotazioni e dei servizi minimi da erogare. Aggiornamento dei gestori sulle modalità di accoglienza degli ospiti prima e durante il soggiorno; sul modo di rapportarsi con i mercati, con le istituzioni, gli organismi di rappresentanza e gli operatori turistici; sull’uso delle tecnologie informatiche; sul decoro e l’arredo; sull’accessibilità e sulla lingua inglese. A ggiornamento per gestori di camping e villaggi turistici Aggiornare i gestori sulle norme nazionali e regionali che regolano l’attività e l’esercizio da un punto di vista amministrativo, gestionale, fiscale e di pubblica sicurezza; sulla prevenzione incendi; sulla responsabilità civile nei confronti del cliente; sull’igiene e la sicurezza delle strutture e degli alimenti somministrati; sui servizi igienici comuni; sull’accessibilità ai turisti portatori di handicap; sulle dotazioni minime e le attrezzature degli spazi comuni interni ed esterni e sulla loro manutenzione; sulla gestione dei rifiuti; sulle norme nazionali ed europee di tutela dell’ambiente. Aggiornamento dei gestori sulle modalità di accoglienza degli ospiti prima e durante il soggiorno; sul modo di rapportarsi con i mercati, con le istituzioni, gli organismi di rappresentanza e gli operatori turistici; sulle attività ricreative e sportive e sui rapporti con i diversi animatori e istruttori; sull’accessibilità, sulla segnaletica interna e di indirizzo; sul rispetto dell’ambiente, sulle principali lingue straniere. www.sviluppoitalia.it 122 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A ggiornamento per gestori di stabilimenti balneari Gli stabilimenti balneari, secondo quanto previsto nell’ambito del Piano, potranno assumere un ruolo ben più ampio e importante di quello esercitato fino ad ora. Le spiagge, infatti, dovrebbero diventare dei veri e propri centri polifunzionali, gestiti in una logica di completamento e integrazione all’offerta delle strutture alberghiere che vi gravitano attorno. Dovranno, quindi, garantire più frequentemente di quanto accade oggi, servizi di ristorazione leggera e rapida, animazione anche serale, aree gioco per bambini, attrezzature per la pratica di sport acquatici e da spiaggia, attrezzature per il fitness, zone relax e wellness, ecc.. L’iniziativa intende fornire ai gestori e agli operatori degli stabilimenti balneari le conoscenze e gli strumenti necessari per avviare, o intensificare, i rapporti di collaborazione con gli operatori turistici e con gli enti di promozione turistica locale e per migliorare e accrescere le competenze (ad es. lingua inglese, ecc.) e i servizi da erogare ai clienti, sempre in un’ottica volta a garantire la qualità e la massima tutela dell’ambiente circostante. A ggiornamento per gestori di porti e approdi turistici Accrescere la consapevolezza dei gestori di porti e approdi turistici sull’importanza strategica che la marina svolge come porta d’ingresso per la scoperta del territorio circostante; trasferire adeguate conoscenze sia in tema di risorse storiche, culturali, enogastronomiche e naturali del territorio, che di supporti, servizi e assistenza in grado di far scoprire tali risorse ai diportisti presenti nell’area; migliorare la conoscenza della lingua inglese. L’iniziativa formativa intende trattare e sviluppare temi che dovrebbero consentire di facilitare l’integrazione tra il diportismo nautico e il turismo di scoperta del territorio, in stretta interconnessione con il sistema turistico pubblico e privato della regione. www.sviluppoitalia.it 123 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A ggiornamento per operatori delle strade del vino e dei sapori Sostenere gli operatori dell’offerta enogastronomica nello sviluppo di un nuovo modo di concepire le risorse locali, attraverso un approccio che passi gradualmente da una logica di prodotto ad una, più ampia, che abbia come obiettivo la valorizzazione dell’intero territorio. Trasferire la più ampia conoscenza della cultura e delle tradizioni enogastronomiche locali e aggiornare il personale di contatto sulle migliori strategie e tecniche di accoglienza verso coloro che desiderano visitare i luoghi di produzione, anche attraverso una maggiore conoscenza delle principali lingue straniere. Per mettere a punto i contenuti dell’iniziativa formativa, potrebbe essere preso a riferimento quanto è stato già fatto in altre regioni come la Toscana, il Piemonte, la Lombardia e l’Emilia Romagna. Un modello organizzativo di particolare interesse è rappresentato dalla Franciacorta, dove è stato sottoscritto, da tutti i soci dell’Associazione Strada del Vino Franciacorta, un disciplinare che impone l’apertura in qualunque giorno dell’anno di almeno tre cantine e/o produttori, i quali devono essere in grado di garantire nelle proprie strutture un adeguato servizio di ospitalità con addetti che si occupino dell’accoglienza, delle degustazioni e dell’intrattenimento dei turisti (ad es. visite guidate, ecc.). A ggiornamento in informatica e telematica per operatori delle strutture ricettive extralberghiere Formare e/o aggiornare gli operatori delle strutture ricettive extralberghiere sul funzionamento e sull’utilizzo dei principali strumenti informatici (Windows, Excel, Access, Internet e Posta elettronica); sui più diffusi sistemi di gestione alberghiera informatizzata; sui ruoli e le funzioni dei GDS (Global Distribution Systems); sulla possibilità di realizzare e/o su come gestire un sito internet commerciale (ad es. per associazioni, consorzi, ecc.); sui principi fondamentali dell’ecommerce e del web marketing. www.sviluppoitalia.it 124 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A ggiornamento in informatica e telematica per operatori di agenzie di viaggio incoming Integrare e accrescere la conoscenza delle tecniche per la costruzione e la promo commercializzazione dei prodotti/pacchetti turistici con gli strumenti più moderni messi a disposizione dall’innovazione tecnologica. L’aggiornamento potrà riguardare moduli IATA, corsi dei più diffusi GDS (ad es. Galileo) e CRS (ad es. Sabre, Amadeus, ecc.), conoscenza dei canali di vendita on line e dei principali leader di settore, utilizzo di un sito internet aziendale ed eventuali opzioni per migliorarne l’utilizzo, strategie e tecniche di web marketing. A ggiornamento in inglese turistico per vigili urbani e operatori dei servizi pubblici in generale Migliorare il livello di accoglienza complessiva con il quale il territorio è in grado di ospitare il turista, che non è espresso solo dagli addetti al settore (ad es. albergatori, camerieri, ecc.), ma dal comportamento di tutta la comunità locale. Spesso, le categorie come quelle dei vigili urbani, dei taxisti, degli autisti dei bus, ma anche degli addetti agli uffici di informazione e accoglienza turistica, ecc., sono le prime con cui i visitatori entrano in contatto e alle quali chiedono informazioni e indicazioni elementari. L’iniziativa formativa si propone, pertanto, di garantire la conoscenza di base della lingua inglese (o di altre lingue straniere nel caso siano maggiormente utili in alcune specifiche località), indispensabile per capire le richieste più elementari di informazione da parte dei turisti e per dare loro un’assistenza adeguata e soddisfacente in caso di necessità. A ggiornamento sulle forme aggregative d’impresa Facilitare l’aggregazione delle piccole imprese, indispensabile per raggiungere e penetrare con successo i mercati e per realizzare economie di scala utili allo sviluppo del sistema imprenditoriale e a contrastarne la debolezza strutturale e finanziaria. L’attività formativa persegue l’intento di illustrare le diverse tipologie di aggregazione, le norme che ne regolano l’esercizio, le loro funzioni e finalità, le www.sviluppoitalia.it 125 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia modalità di costituzione, i servizi che erogano e i vantaggi che derivano alle imprese che si aggregano. Particolare attenzione dovrebbe essere riservata alle seguenti tipologie di forme aggregative, fra quelle più in uso e adatte alle diverse tipologie di imprese e attività turistiche: il franchising; i network; le catene alberghiere; i gruppi di acquisto; le jointventure; le associazioni; i consorzi; le cooperative; i club e le unioni di prodotto; il GEIE. A ggiornamento per operatori privati sui principi di marketing turistico integrato Migliorare il livello di cooperazione e collaborazione tra gli operatori del settore privato e quelli del settore pubblico responsabili delle attività di promozione delle destinazioni. Accrescere le conoscenze e le opportunità per avviare processi e iniziative di promocommercializzazione congiunta dei prodotti e delle risorse turistiche locali, enfatizzando l’importanza comunicativa strategica del loro legame con il territorio e la sua immagine. La proposta formativa intende aggiornare i partecipanti sui principi di marketing integrato e, in particolare, sui soggetti attivi e sui loro ruoli, sulle strategie, sulle tecniche e sulle azioni specifiche che possono essere potenzialmente attuate. A ggiornamento per operatori privati sul ruolo e l’organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Stimolare e motivare gli operatori privati a partecipare alla costituzione e alla operatività dei Sistemi Turistici Locali, attraverso un percorso didattico che sostenga la coazione pubblicoprivata, per gestire i progetti di sviluppo turistico e le attività di promocommercializzazione, attraverso la valorizzazione delle risorse turistiche locali e la crescita della capacità competitiva in una logica di competizione fra territori (ossia destinazioni organizzate e integrate in rete) e non fra singole imprese. L’aggiornamento dovrebbe riguardare i profili normativi e giuridici dei Sistemi Turistici Locali secondo la legge 135/2001 e la L.R. 1/2002 della Puglia; la struttura tecnicoorganizzativa e le opportunità di finanziamenti; le www.sviluppoitalia.it 126 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia forme giuridiche da utilizzare per costituirli; i compiti, le funzioni e le finalità di un STL; i fattoribase che costituiscono un sistema turistico territoriale e i prodotti da costruire e commercializzare. A ggiornamento per dipendenti pubblici di settore sui principi di marketing turistico territoriale Accrescere le conoscenze e le competenze del personale pubblico, al fine di migliorarne qualitativamente le prestazioni professionali in materia di attività e strategie di promozione e organizzazione turistica. La formazione dovrebbe essere incentrata sugli aspetti del marketing strategico e, in particolare, sull’importanza dei fattori del marketing mix specifico per il turismo che, oltre agli elementi classici (prodotto, prezzo, distribuzione, promozione), approfondisca quelli più specifici del turismo, con riferimento alle risorse umane e ai pubblici poteri. Infine, dovrà fornire le basi per analizzare i fattori di competitività dei territori e le dinamiche dei mercati della domanda turistica, evidenziando anche la necessità dell’adozione di una strategia di marketing integrato pubblicoprivato. A ggiornamento per i dipendenti pubblici sui ruoli e l’organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Illustrare ai dipendenti pubblici la filosofia che ha ispirato i Sistemi Turistici Locali, che non sono organismi strumentali della Regione per le attività di promozione turistica, ma nuovi assetti territoriali, che progettano lo sviluppo turistico dei territori nel solco delle lineeguida di politica economica tracciate dalla Regione. Il percorso didattico dovrà mettere in risalto la necessità di una coazione pubblico privata a livello locale, per gestire sia i progetti di sviluppo turistico territoriale, sia le attività di promocommercializzazione dei prodotti/segmenti di turismo, attraverso la valorizzazione delle risorse e del sistema di offerta dei vari territori. I principali contenuti dell’iniziativa formativa dovrebbero riguardare i profili normativi e giuridici dei Sistemi Turistici Locali secondo la legge 135/2001 e la legge n. 1 dell’11 febbraio 2002 della Puglia; la struttura tecnicoorganizzativa e le www.sviluppoitalia.it 127 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia opportunità di finanziamenti; la forma giuridica utilizzare per costituirli; i compiti, le funzioni e le finalità dei STL; le modalità e i parametri di valutazione da parte del soggetto preposto al riconoscimento dei STL; il ruolo della Regione e degli enti locali all’interno del STL; i rapporti del STL con gli organismi regionali di promozione turistica. A ggiornamento per dipendenti pubblici e privati sulle leggi regionali e sulla politica comunitaria per il turismo. Garantire aggiornamento e formazione continua sulle norme vigenti nella regione in materia di imprese, attività e professioni turistiche, sull’assetto istituzionale del settore, sulle competenze regionali, provinciali e locali, sulle provvidenze, incentivazioni e finanziamenti al settore, sui principi e le norme nazionali ed europee che regolano la responsabilità civile delle imprese nell’erogazione dei servizi, sui programmi e gli incentivi allo sviluppo del settore da parte dell’U.E.. A ggiornamento per funzionari pubblici e operatori privati sulla partecipazione e organizzazione di fiere, borse, w orkshop di settore Migliorare e ottimizzare i risultati conseguibili con la partecipazione ad eventi borsistici e fieristici attraverso una maggiore conoscenza delle diverse tipologie, caratteristiche, aspetti, contenuti e finalità degli eventi espositivi nel settore del turismo (borse, fiere, workshop, road show, ecc.). Aumentare la consapevolezza degli operatori rispetto all’ampia offerta di eventi promozionali proposti a livello europeo e nazionale, in maniera tale da indirizzare le scelte verso quelli più coerenti con le caratteristiche del soggetto partecipante e gli obiettivi che si propone di raggiungere con la partecipazione. Dare maggiori indicazioni su come partecipare (espositori, visitatori, buyer, seller, ecc.), su come massimizzare la gestione del budget a disposizione, su come ottimizzare i costi e contenere le spese. www.sviluppoitalia.it 128 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia A ggiornamento per gestori di strutture ricettive sulle tecniche dello Y ield M anagement Aggiornare e formare gli operatori alberghieri sullo Yeld management, ossia su una tecnica di tariffazione delle camere che usa la leva del prezzo come fattore competitivo fondamentale dell’impresa ricettiva, con il supporto di apposite tecnologie informatiche. Lo Yield management è una tecnica capace di ottimizzare le vendite delle camere attraverso una più efficiente gestione delle tariffe: il suo obiettivo è di acquisire la domanda più ampia possibile minimizzando il divario fra i ricavi conseguiti e quelli potenziali. Esso si basa sulla fondamentale premessa della conoscenza, da parte dell’impresa, dei gusti e delle aspettative, sia della propria clientela, sia di quella potenziale, in modo da differenziare il prodotto, offrendo classi di tariffe altrettanto diverse. Lo Yield management è un metodo che aiuta l’albergatore a vendere una camera al prezzo giusto e al cliente giusto, secondo i tempi e i modi di prenotazione e tenendo conto della capacità ricettiva, al fine di ottenerne un tasso di utilizzo soddisfacente e di ottimizzare i ricavi. www.sviluppoitalia.it 129 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia CREAZI ONE DI I M P RESA Le azioni formative relative alla creazione d’impresa dipendono dai settori, dei segmenti e delle tipologie di turismo che si ritengono strategici per lo sviluppo del turismo in Puglia. Allo stato attuale, non è possibile definire con un sufficiente grado di certezza quanti e quali tipi di interventi potrebbero essere concretamente attivati, poiché questo dipenderà in massima parte dalle politiche di sviluppo che verranno adottate su scala regionale. A titolo esemplificativo, si ipotizza che potranno essere realizzati 5 interventi formativi, prendendo come parametro le 5 province pugliesi e che i settori di maggiore interesse potrebbero essere quello balneare e delle attività di animazione dei litorali e quello della fruizione dei beni e delle risorse culturali e ambientali. www.sviluppoitalia.it 130 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tab. 6 Riepilogo delle proposte formative NUOVA OCCUP AZI ONE Gruppo 1 – Operatori e organizzatori di turismi e prodotti Programmatore turistico dell’incoming Operatore dei turismi del mare Operatore dei turismi all’aria aperta: ippoturismo, cicloturismo, trekking, naturalistico, birdwatching, pescaturismo ecc. Tecnico dell’accoglienza nelle destinazioni e nei servizi culturali, turistici e commerciali Organizzatore di congressi Gruppo 2 – P rofessioni turistiche o di assistenza al turista Guida turistica Animatore turistico Accompagnatore turistico Gruppo 3 – Gestori di imprese e attività turistiche Gestore di Strutture ricettive extralberghiere: Bed & Breakfast, Affittacamere, Camping, Residence e Appartamenti di vacanza Operatore di Agriturismi Direttore di strutture ricettive alberghiere Gestore o Direttore di stabilimenti balneari Gruppo 4 – M aster e area del management dei territori, delle imprese e dei prodotti Master in management alberghiero Master in marketing turistico Master in marketing e management delle destinazioni e dei sistemi turistici Master in management del turismo rurale e delle risorse enogastronomiche Master in management degli eventi socioculturali AGGI OR NAM ENTO E FOR M AZI ONE CONTI NUA Aggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sull’accoglienza ai turisti portatori di handicap Aggiornamento per operatori delle strutture ricettive e pararicettive sui temi della sicurezza Aggiornamento per operatori di bed & breakfast e affittacamere Aggiornamento per gestori di camping e villaggi turistici Aggiornamento per gestori di stabilimenti balneari Aggiornamento per gestori di porti e approdi turistici Aggiornamento per operatori delle strade del vino e dei sapori Aggiornamento in informatica e telematica per operatori delle strutture ricettive extralberghiere Aggiornamento in informatica e telematica per operatori di agenzie di viaggio incoming Aggiornamento in inglese turistico per vigili urbani e operatori dei servizi pubblici in generale Aggiornamento sulle forme aggregative d’impresa Aggiornamento sui principi di marketing turistico integrat Aggiornamento agli operatori sui ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Aggiornamento per dipendenti pubblici di settore su: principi di marketing turistico territoriale Aggiornamento per i dipendenti pubblici sui ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali Aggiornamento per dipendenti pubblici e privati sulle leggi regionali e sulla politica comunitaria per il turismo Aggiornamento per funzionari pubblici e operatori privati sulla partecipazione e organizzazione di fiere, borse, workshop di settore Aggiornamento per gestori di strutture ricettive sulle tecniche dello Yield Management CR EAZI ONE D’I M P R ESA Avviamento d’impresa (settori da individuare) www.sviluppoitalia.it 131 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 10. Coerenza del P iano di Formazione con il P O FSE 20072013 della P uglia Il Piano di Formazione, oltre a rispondere alle necessità emerse dal Piano, è stato costruito in coerenza con gli orientamenti espressi dal PO FSE 20072013 della Puglia. Nonostante queste, il Piano di Formazione è e rimane parte integrante del Piano, rispetto al quale si è sviluppato soprattutto come risposta ai fabbisogni e alle criticità espresse dal sistema turistico, inteso innanzi tutto come settore economico. Questo ha determinato una concentrazione dell’attenzione, in primo luogo, verso le professionalità e le competenze ritenute necessarie per agevolare lo sviluppo turistico tracciato dal Piano e, in secondo luogo, come queste entrano in relazione con il PO FSE. E’ importante, quindi, sottolineare che in questa fase si è cercato di garantire una coerenza di massima con gli orientamenti della programmazione operativa del FSE e che soltanto in una fase successiva, attraverso un confronto diretto tra i soggetti interessati (Assessorato al Turismo, Assessorato alla Formazione, parti sociali, ecc.) potranno essere definite delle relazioni più precise e adottate delle scelte più puntuali. Per rendere maggiormente esplicito il rapporto esistente attualmente, è stata realizzata la seguente tabella, dove le principali aree di intervento del Piano di Formazione (Nuova occupazione, Aggiornamento e formazione continua e Creazione d’impresa), sono state messe in relazione sia con gli Assi di intervento, sia con i potenziali destinatari previsti dal PO. Come si evince dalla grafica, le maggiori aree di convergenza, sia sotto il profilo dei contenuti, che per quanto riguarda i possibili destinatari, sono quelle determinate dall’Asse II “Occupabilità” e dall’Asse IV “Capitale Umano”, che riguardano tutti gli ambiti formativi proposti. Importanti sono anche le relazioni con l’Asse I “Adattabilità”, che coinvolgono soprattutto le proposte dedicate all’Aggiornamento e alla formazione continua e le iniziative per favorire la Creazione d’impresa. Infine, sempre con riferimento alle attività ricadenti nel gruppo Aggiornamento e formazione continua, possono essere individuate delle connessioni con l’Asse V “Transnazionalità e interregionalità” e l’Asse VII “Capacità istituzionale”. www.sviluppoitalia.it 132 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tab. 7 – Coerenza del P iano di Formazione con gli Assi strategici ed i potenziali destinatari del P O FSE 20072013 Regione P uglia Piano DI FORMAZIONE PO FSE 20072013 PUGLIA ASSI I Adattabilità II Occupabilità III Inclusione sociale IV Capitale umano V Transnazionalità e interregionalità VI Assistenza tecnica VII Capacità istituzionale www.sviluppoitalia.it Potenziali destinatari Lavoratori e lavoratrici occupate, con particolare attenzione: agli anziani e con bassa qualificazione alle persone in contratto di apprendistato ad imprenditori e manager ai lavoratori autonomi, alle imprese Servizi per l’impiego e ai loro operatori Persone disoccupate, inoccupate e inattive Immigrati Persone portatrici di handicap fisici e mentali Persone in condizioni di svantaggio Persone in cerca di occupazione Studenti Ricercatori Imprese Centri di ricerca Università Amministrazione regionale Persone (nel caso di interventi a carattere individuale) Imprese Regione Puglia Altri organismi pubblici o privati eventualmente coinvolti nella programmazione, nella gestione e nell’esecuzione del POR Regione Puglia Altri organismi pubblici o privati eventualmente coinvolti nella programmazione, nella gestione e nell’esecuzione del POR; Imprese e loro associazioni di categoria NUOVA OCCUPAZIONE AGGIORNAMENTO E CREAZIONE D'IMPRESA FORMAZIONE CONTINUA X X X X X X X X X X 133 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia 11. Coerenza delle proposte formative con le criticità rilevate e con i prodotti turistici strategici del P iano Al fine di rendere più evidente ed esplicita la relazione esistente tra le proposte formative e i risultati delle precedenti fasi del Piano, sono state realizzate delle tabelle sinottiche per una lettura più agevole. Per iniziare, si è proceduto a confrontare le proposte formative con le criticità emerse dal Piano, mentre, a seguire, le stesse proposte sono state messe a confronto con gli obiettivi prioritari e i progetti trasversali definiti dal Piano. Nella prima tabella, l’elenco delle proposte formative contenute nel Piano è stato incrociato con i principali punti di debolezza rilevati dal Piano. Come si evince dalla lettura, molte iniziative rispondono contemporaneamente a più esigenze, soprattutto per aumentare la qualità complessiva dei servizi offerti e la capacità di accoglienza del territorio. Alcune proposte, invece, si concentrano su ambiti specifici e sono orientati a svolgere un’azione mirata, o ad avere, comunque, una valenza più specifica. Rispetto al tema della “Mancanza di una cultura diffusa dell’accoglienza”, si sottolinea che sono stati riportati nella matrice solo i collegamenti più marcati, nonostante si intenda sempre contribuire, in maniera più o meno diretta, all’innalzamento complessivo della capacità d’accoglienza del territorio. Tale tema, infatti, si caratterizza proprio per essere trasversale e fortemente dipendente da una molteplicità di fattori i cui legami con il turismo non sono sempre di immediata evidenza. www.sviluppoitalia.it 134 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tab. 8 Coerenza delle proposte formative con le criticità rilevate dal P iano Tipologia d’intervento N uova occupazione Tecnico dell’accoglienza nelle destinazioni e nei servizi turistico/culturali Ridotta qualità dei servizi turistici Scarsa managerialità I nsufficienti competenze in materia di aggregazione dell’offerta Scarsa conoscenza delle lingue straniere Debolezza delle M ancanza di competenze in una diffusa materia di cultura destination dell’accoglienza management X X Programmatore turistico dell’incoming X X Operatore dei Turismi del mare X X X Operatore dei turismi all'aria aperta X X X Organizzatore di congressi X Guida turistica X Animatore turistico X Accompagnatore turistico o Tour Leader X Gestore di strutture ricettive extralberghiere (Residence, Appartamenti di vacanza, Bed & Breakfast, Affittacamere) X Operatore di agriturismi X Direttore d’albergo X X Gestore di stabilimenti balneari X X Master in management alberghiero X X X X X X X X X X Master in marketing turistico X Master in marketing e management delle destinazioni e dei sistemi turistici X X X Master in management del turismo rurale e delle risorse enogastronomiche X X X Master in management degli eventi socio culturali X X Aggiornamento e formazione continua Accoglienza ai portatori di handicap (operatori) X X Sicurezza nelle strutture e ricettive e pararicettive X X Operatori di bed & breakfast e affittacamere X X X X Gestori di camping e villaggi turistici X X X X Gestori di stabilimenti balneari X X X X Gestori di porti e approdi turistici (operatori) X X Accoglienza “Strade del vino e dei sapori” (operatori) X Informatica e telematica per strutture extralberghiere X X X Informatica e telematica per operatori di agenzie viaggi incoming X X X X X Inglese turistico per vigili urbani e operatori dei servizi pubblici X X Forme aggregative d’impresa (operatori) Marketing turistico integrato per operatori privati X X X X X Principi di marketing turistico integrato per funzionari pubblici X Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali (operatori) X X Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali (enti locali) X X Politiche comunitarie in materia di turismo e beni culturali e ambientali (per funzionari pubblici) X Partecipazione e organizzazione di fiere, borse, workshop di settore Enti pubblici e operatori X Aggiornamento per gestori di strutture ricettive sulle tecniche dello Yeld Management X X Creazione d'impresa Settori da definire www.sviluppoitalia.it 135 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Nella seguente tabella, le criticità sono state anche messe in relazione con le proposte formative ritenute più urgenti, o prioritarie, rispetto agli obiettivi del Piano. Tab. 9 – Le proposte formative prioritarie rispetto alle criticità rilevate CRI TI CI TA' R I LEVATE N UOVA OCCUP AZI ON E Ridotta qualità dei servizi turistici a) Tecnico dell'accoglienza nelle destinazioni nei servizi turistico culturali b) Operatore dei turismi del mare c) Operatori di agriturismi Scarsa managerialità d) Gestori di residence, appartamenti di vacanza, b&b, affittacamere e) Gestori di stabilimenti balneari I nsufficienti competenze in materia di aggregazione dell’offerta Debolezza delle competenze in materia di destination management a) Programmatore turistico dell'incoming FORMAZI ON E CON TI N UA a) Aggiornamento per operatori di b&b e affittacamere b) Aggiornamento per gestori di camping e villaggi turistici c) Aggiornamento per gestori di stabilimenti balneari a) Forme aggregative di impresa b) Principi di marketing turistico integrato per funzionari pubblici c) Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali a) Inglese turistico per operatori dei servizi pubblici (addetti agli uffici di informazione, vigili urbani, ecc.) Scarsa conoscenza delle lingue straniere Mancanza di una diffusa cultura dell’accoglienza Rispetto al gruppo delle proposte relative alla Nuova occupazione, sono stati selezionati come prioritari i seguenti 6 interventi: Tecnico dell'accoglienza nelle destinazioni nei servizi turisticoculturali Operatore dei turismi del mare Operatori di agriturismi www.sviluppoitalia.it 136 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Gestori di residence, appartamenti di vacanza, b&b, affittacamere Gestori di stabilimenti balneari Programmatore turistico dell'incoming. Nell’ambito della Formazione continua, invece, sono stati selezionati come prioritari le seguenti iniziative: Aggiornamento per operatori di b&b e affittacamere Aggiornamento per gestori di camping e villaggi turistici Aggiornamento per gestori di stabilimenti balneari Forme aggregative di impresa Principi di marketing turistico integrato per funzionari pubblici Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali (sia per soggetti pubblici che privati) Inglese turistico per operatori dei servizi pubblici (addetti agli uffici di informazione, vigili urbani, ecc.). Tutte le proposte formative richiamate rispondono soprattutto all’esigenza di neutralizzare le criticità già rilevate, con l’obiettivo di accrescere e articolare sia il prodotto turistico balneare, che culturale nel più breve tempo possibile. Coerentemente con quanto appena esposto, sono stati selezionati un numero di proposte per l’aggiornamento superiore a quelli del gruppo Nuova occupazione, per il loro duplice vantaggio di snellire e facilitare le procedure di selezione dei destinatari delle attività di formazione e di generare effetti positivi in un arco temporale relativamente breve. Successivamente, è stato riportato in tabella il legame tra tutte le proposte formative e gli obiettivi prioritari del Piano, con riferimento sia allo sviluppo dei prodotti turistici “Le Puglie” e “Il Mare”, sia alle azioni di carattere trasversale, come l’innalzamento della qualità complessiva dell’offerta turistica pugliese e la destagionalizzazione dei flussi. www.sviluppoitalia.it 137 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia Tab. 10 Coerenza delle proposte formative con i prodotti turistici strategici del P iano Tipologia d’intervento TURI SM O CULTURA LE " LE P UGLI E" Nuova occupazione Tecnico dell’accoglienza nelle destinazioni e nei servizi turistico/culturali X Programmatore turistico dell’incoming X Operatore dei Turismi del mare TURI SM O BA LNEA RE " I L M A RE" X Organizzatore di congressi X Guida turistica X Animatore turistico X X X X X X X X X X Accompagnatore turistico o Tour Leader X Gestore di strutture ricettive extralberghiere (Residence, Appartamenti di vacanza, Bed & Breakfast, Affittacamere) X X Operatore di agriturismi X Direttore d’albergo X Gestore di stabilimenti balneari X Master in management alberghiero Master in marketing turistico X X Master in marketing e management delle destinazioni e dei sistemi turistici X X X X X X X X X Master in management del turismo rurale e delle risorse enogastronomiche Master in management degli eventi socioculturali DESTA GI ONA LI Z ZA ZI ONE X X Operatore dei turismi all'aria aperta QUA LI TA ' X X X A ggiornamento e formazione continua Accoglienza ai portatori di handicap (operatori) X Sicurezza nelle strutture e ricettive e pararicettive X Operatori di bed & breakfast e affittacamere X Gestori di camping e villaggi turistici X X Gestori di stabilimenti balneari X X X X Gestori di porti e approdi turistici (operatori) Accoglienza “Strade del vino e dei sapori” (operatori) X X X X Informatica e telematica per strutture extralberghiere X Informatica e telematica per operatori di agenzie viaggi incoming X Inglese turistico per vigili urbani e operatori dei servizi pubblici X Forme aggregative d’impresa (per operatori) X X Marketing turistico integrato per operatori privati X X Principi di marketing turistico integrato per funzionari pubblici X X Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali (per operatori) X Ruoli e organizzazione dei Sistemi Turistici Locali (per enti locali) X Politiche comunitarie in materia di turismo e beni culturali e ambientali (per funzionari pubblici) X Partecipazione e organizzazione di fiere, borse, workshop di settore Enti pubblici e operatori X X Aggiornamento per gestori di strutture ricettive sulle tecniche dello Yeld Management X X X Creazione d'impresa Settori da definire www.sviluppoitalia.it 138 Piano strategico e studio di fattibilità per il marketing e lo sviluppo turistico in Puglia La trasposizione delle relazioni in una griglia di sintesi consente di far emergere in maniera più evidente alcuni aspetti di particolare connotazione: le proposte legate al raggruppamento “Nuova occupazione” rispondono soprattutto al fabbisogno di alcune figure professionali che operano in stretta relazione con i settorichiave per lo sviluppo del turismo pugliese, ossia il turismo culturale e/o balneare; le proposte legate al raggruppamento “Aggiornamento e Formazione continua” rispondono soprattutto all’esigenza di trasferire maggiori competenze agli addetti al settore, non tanto con riferimento al singolo prodotto turistico, quanto alla capacità e alle competenze necessarie per incrementare la qualità e l’efficienza del lavoro svolto; alcune proposte sono legate alla necessità di facilitare l’innesco di una destagionalizzazione più efficace, attraverso l’incremento degli operatori o delle competenze necessarie per stimolare e/o influenzare la domanda turistica. www.sviluppoitalia.it 139