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GENDEX Italiano Orthoralix 9200 Indice 1. Introduzione 2 2. Standards e Normative 4 3. Procedure di sicurezza 5 4. Descrizione generale 8 5. Pannello di controllo 10 6. Procedure preliminari 11 7. Effettuazione di una esposizione panoramica 13 8. Programma panoramica standard 16 9. Proiezioni speciali 20 10. Qualità Immagine Panoramica 40 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale (opzione Transcan) 46 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico 57 13. Geometria di proiezione 64 14. Procedure igieniche e di pulizia 68 15. Programma di configurazione 69 16. Dati tecnici 71 Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 1 Orthoralix 9200 GENDEX 1. Introduzione Il funzionamento dell’Orthoralix 9200 è controllato tramite il pannello di controllo posto sul lato destro dell’apparecchiatura e il modo selezionato dalla posizione del collimatore nel monoblocco. Il collimatore posto nel monoblocco ha quattro possibili posizioni, che corrispondono ai seguenti modi: • • • • Panoramica Transcan Cefalografia, Latero-Laterale Cefalografia, Antero-Posteriore Il primo modo è disponibile in tutte le versioni dell’Orthoralix 9200, gli altri saranno selezionabili solo se previsti da quella particolare versione dell’apparecchiatura. Una guida pittografica di riferimento rapido è fissata sul lato destro della colonna, a fianco del pannello di controllo. Vi è illustrata la sequenza di istruzioni necessarie per eseguire una esposizione Panoramica Standard. Fare riferimento a questo manuale per capire le differenze esistenti per operare nelle altre modalità panoramiche e nel modo Transcan. Nel caso in cui sia installato il braccio teleradiografo (opzionale, per cefalografia), una guida pittografica di riferimento rapido, simile alla precedente, è fissata sul braccio del cefalostato ed illustra la sequenza delle operazioni da effettuare per eseguire un’esposizione Latero-Laterale. Nel presente manuale sono impiegati tre stili grafici: Normale, per le informazioni che dovrebbero essere lette con cura per utilizzare l'apparecchio. . Note d'approfondimento, indicate dall'icona Avvertenze di sicurezza, indicate dall'icona . Nell’ottica di un impegno costante di Gendex verso un continuo miglioramento tecnico dei suoi prodotti, dati e informazioni contenuti nel presente Manuale dell’Opertore sono soggetti a cambiamento anche senza preavviso. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 2 Orthoralix 9200 GENDEX 1. Istruzioni succinte preliminari Questo manuale è stato redatto per supportare l’utilizzatore nell’uso sicuro ed efficiente dell’apparecchiatura descritta. L’apparecchiatura deve essere utilizzata secondo le procedure contenute nel manuale e non deve essere utilizzata per alcun altro scopo se non per quelli descritti. L’apparecchiatura dovrebbe essere utilizzata soltanto da persone la cui qualifica sia comprovata e, se è il caso, che abbiano seguito uno specifico addestramento sull’apparecchiatura in questione, in particolar modo rispetto alle misure di sicurezza da adottare per la protezione da radiazioni. E’ responsabilità dell’utilizzatore garantire che tutte le normative vigenti in materia di installazione e di utilizzo dell’apparecchiatura siano osservate. L’uso non corretto dell’apparecchiatura o la non osservanza delle norme e dei tempi di manutenzione, solleva la casa produttrice o il suo agente da ogni responsabilità nei confronti di eventuali inadempienze, danni, lesioni e/o altri malfunzionamenti. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 3 Orthoralix 9200 GENDEX 2. Standards e Normative L'apparecchio Orthoralix é conforme ai seguenti standard: • Sicurezza Generale (elettrica/meccanica): IEC 601-1 (1988) + Am 1 (1991) + Am 2 (1995) IEC 601-1-4 (1996)+ Am 1 (1999) IEC 60601-2-7 (1998) IEC 601-2-28 (1993) CSA-C22.2 n. 114 UL 187 • Protezione dalle Radiazioni: IEC 601-1-3 (1994) Röntgenverordung • Interferenze Elettromagnetiche: IEC 60601-1-2 (2001-09) • Lasers IEC 60825-1 (2001) 0051 Il simbolo CE garantisce la conformità del prodotto qui descritto, e fabbricato a partire dall'anno 1998, alla direttiva della Comunità Europea 93/42 relativa ai dispositivi medici. Classificazione L’Orthoralix 9200 è un’apparecchiatura elettromedicale a raggi X di Classe I e Tipo B, secondo la classificazione IEC 601-1 (1988) Spiegazione dei simboli Nell’apparecchiatura e/o in questo manuale sono utilizzati i seguenti simboli: Apparecchiatura classificata di Tipo B da IEC 601.1 Consultare le istruzioni scritte (questo Manuale dell’Operatore) Avvertimento generico di radiazioni Avvertimento inerente i Laser Avvertimento (in questo Manuale dell’Operatore) Nota di approfondimento (in questo Manuale dell’Operatore) Avvertimento pericolo parti meccaniche in movimento. Obblighi di denuncia previsti dalla Direttiva Europea 93/42 Dispositivi Medici: Per ottemperare agli obblighi previsti dalla marcatura CE, l'utilizzatore è tenuto a comunicare al Ministero della Sanità i dati relativi agli incidenti che coinvolgono il dispositivo, nonché le alterazioni delle caratteristiche o delle prestazioni dei medesimi, incluso la inadeguatezza delle istruzioni per l'uso, che possano causare il decesso o il peggioramento delle condizioni di salute del paziente o dell'operatore. Tale comunicazione dovrà inoltre essere prontamente inoltrata al fabbricante o al suo mandatario, per consentire l'adempimento degli obblighi del costruttore previsti dalla direttiva. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 4 Orthoralix 9200 GENDEX 3. Procedure di sicurezza Nell’interesse della sicurezza del paziente e dell’utilizzatore, vanno osservati i punti seguenti: • Generalità L’apparecchiatura non deve mai essere utilizzata in caso sia rilevato un qualsiasi difetto elettrico, meccanico o del sistema radiogeno. Come tutti gli apparecchi elettromedicali, anche questo sistema radiogeno richiede una corretta installazione e utilizzo, ed il mantenimento di un certo livello di manutenzione e servizio per garantire la sicurezza ed un efficiente funzionamento. Fare riferimento al Manuale Tecnico di Servizio per le attività di manutenzione programmata suggerite. Modifiche e migliorie all’apparecchiatura possono essere apportate solo da personale Gendex o da terzi espressamente autorizzati da Gendex e devono essere conformi alle normative locali e alle norme di buon funzionamento riconosciute. Il monoblocco contiene olio minerale dielettrico, che è potenzialmente nocivo in caso di ingestione o di contatto con la pelle o le mucose. In caso di guasto o rotture, tale olio potrebbe accidentalmente percolare all'esterno. In tale eventualità, evitare di entrare in contatto diretto con l'olio o di inspirarne eventuali vapori. Qualora si verifichino dispersioni di modesta entità, l'olio può essere rimosso con un panno, dopo avere indossato guanti impermeabili. • Protezione alle radiazioni L’Orthoralix 9200 dispone di diversi tipi di protezioni per prevenire che una dose eccessiva di radiazioni (da dispersione, raggi secondari o disseminati) possa raggiungere il paziente, l’operatore o altre persone. E’ responsabilità dell Esperto Qualificato (sulla protezione dalle radiazioni) assicurarsi che tutte le opportune misure di sicurezza siano state prese per prevenire che il personale, i pazienti e altre persone in generale, possano essere esposti indebitamente alle radiazioni. Tutto il personale presente in sala esami, deve attenersi alle pratiche di sicurezza contro le radiazioni. Per proteggere il paziente dall’esposizione non necessaria a radiazioni, qualora sia necessario, possono essere utilizzati altri accessori, in aggiunta a quelli normalmente forniti in dotazione a quest’apparecchiatura (p.es. filtri). Bisogna comunque fare attenzione che questi accessori non interferiscano con il corretto funzionamento radiografico dell’apparecchiatura. Per esempio, i collari protettivi piombati vanno in linea di massima evitati perché possono bloccare la traiettoria utile del fascio di raggi x. Dovete sempre osservare quanto descritto nei punti seguenti: - Assicuratevi che le cassette porta pellicola siano in condizioni perfette. - Durante l’esposizione, mantenete una distanza minima di almeno 2m dalla sorgente radiogena. - Tutte le persone non direttamente coinvolte con il paziente, durante l’esposizione devono rimanere al di fuori della sala esami o dietro a schermi protettivi. - É opportuno che il personale porti un film dosimetrico. • Sicurezza elettrica Soltanto personale qualificato deve essere autorizzato a rimuovere le coperture dall’apparecchio, o accedere a parti che includano circuiti sotto tensione. L’apparecchiatura deve essere utilizzata in sale predisposte e conformi alle vigenti norme legislative, per esempio CEI, riguardanti la sicurezza elettrica in sale o altri ambienti operativi adibiti ad uso medico, comprese le disposizioni per un terminale supplementare protettivo di terra per collegamento equipotenziale. Disconnettere sempre l’alimentazione prima di pulire o disinfettare l’apparecchiatura. Non lasciare mai penetrare acqua o altri liquidi all’interno dell’apparecchiatura, in quanto possono provocare corto circuiti o corrosione. • Sicurezza meccanica Devono essere adottate le dovute cautele nell’utilizzo di questo sistema, per garantire che né il paziente né il personale addetto, o i loro indumenti, possano rimanere impigliati in parti in movimento dell’apparecchiatura. L’apparecchiatura contiene componenti meccanici quali cavi, cinghie e ingranaggi, soggetti a normale logoramento da utilizzo. Per prevenire qualsiasi rischio di danno al paziente o all’operatore a seguito di componenti che non sono più in condizioni di sicurezza (per esempio, deterioramento del cavo d’acciaio che sostiene l’assieme radiogeno motorizzato) premunirsi di avere regolari verifiche tecniche ed interventi di manutenzione preventiva. • Sicurezza contro le esplosioni Quest’apparecchiatura non va utilizzata in presenza di vapori o gas infiammabili. Alcuni disinfettanti vaporizzando, formano miscele esplosive. Fate attenzione, nell’utilizzo di tali disinfettanti, che il vapore si sia completamente disperso prima di accendere nuovamente l’apparecchiatura. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 5 Orthoralix 9200 GENDEX • Sicurezza del posizionamento 9200 Durante le procedure per la panoramica, il paziente viene posizionato con l’ausilio di uno specchio collocato di fronte a lui. Nella posizione di reset, il porta cassette si troverà a destra del paziente, mentre il monoblocco a sinistra. Quando si utilizza Orthoralix 9200 con pellicola e cassette con schermi di rinforzo, prestare attenzione al modo in cui si introduce la cassetta nell’apposito porta cassette. Sulla superficie della cassetta fornita insieme a Orthoralix 9200, è presente l’indicazione “lato tubo” che deve essere posta in direzione del monoblocco quando si carica la cassetta. All’interno della cassetta, gli schermi di rinforzo riportano le lettere L (sinistra) ed R (destra) per l’identificazione dei lati dell’immagine. Una volta effettuata l’esposizione, si visualizzeranno le coordinate di posizionamento (L ed R) sull’immagine acquisita: L (sinistra) per indicare il lato sinistro della bocca del paziente, R (destra) per indicare il lato destro della bocca del paziente. Nelle immagini simmetriche è possibile utilizzare sia L che R, mentre nelle immagini con esposizione al 50% solo una lettera (L oppure R), che indica un lato della bocca, risulta utile per l’identificazione dell’immagine. Nessuna lettera viene posta in corrispondenza del centro della bocca. Si raccomanda di prestare attenzione alle lettere L ed R per identificare il lato anatomico e per evitare eventuali errori di valutazione. Le lettere L ed R devono essere mostrate, non riflesse, sulla parte inferiore dell’immagine. Nel caso in cui si utilizza una cassetta con pellicola diversa da quella fornita con Orthoralix 9200, si consiglia di prestare la massima attenzione al modo corretto per l’introduzione e alle istruzioni per l’uso. Se si utilizza Orthoralix 9200 con piastre di fosforo (PSP), la cassetta non è dotata di schermi di rinforzo, pertanto non è inserita alcuna lettera di riferimento. Si raccomanda di consultare attentamente le istruzioni relative alla cassetta, alle piastre di fosforo e al sistema di scansione per una corretta interpretazione dell’immagine. Le piastre di fosforo, generalmente, includono le lettere di riferimento per identificare i lati dell’immagine, quindi l’utente deve seguire le istruzioni del costruttore per un corretto utilizzo. Durante le proiezioni simmetriche cefalometriche, effettuate con pellicola o piastre di fosforo, non si visualizza né L né R sull’immagine in quanto il sistema non è in grado di rilevare se il paziente si trova in una posizione antero-posteriore o postero-anteriore. È responsabilità dell’utente prestare attenzione al lato anatomico. • Sicurezza inerente i Laser Questo sistema è realizzato conformemente alla IEC 60825-1: 2001. La posizione delle sorgenti laser è evidenziata per mezzo delle seguenti etichette identificative (nero su giallo): Sebbene rispettino i requisiti di sicurezza, è raccomandabile all'operatore di evitare di esporre i propri occhi e quelli del paziente direttamente al fascio Laser. • Posizionamento delle aperture dei Laser I due laser per l'illuminazione del piano medio saggittale (fascio laser verticale) e l'illuminazione del piano di Francoforte ( fascio laser orrizontale) sono posizionati dietro lo specchio (si veda la figura a pagina seguente). Il laser per l'illuminazione del canino, corrispondente alla radice dell' incisivo laterale (fascio laser verticale laterale) è posizionato sul braccio rotante, alla sinistra del sensore ( si veda la figura a pagina seguente). Attenzione - l'utilizzo di controlli o regolazioni o l'effettuazione di procedure al di fuori di quelle specificate nel manuale possono risultare in una pericolosa esposizione alla radiazione. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 6 Orthoralix 9200 GENDEX 7 Laser Verticale Laterale Laser piano medio saggittale Laser piano di Francoforte Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 7 Orthoralix 9200 GENDEX 4. Descrizione generale L’Orthoralix è un sistema destinato alla effettuazione di radiografie panoramiche dell’area dento-maxillo-facciale. Il sistema è costituito da: • Colonna motorizzata con carrello contrappesato da fissare a parete o ad uno stativo (opzionale); • Assieme radiogeno motorizzato con controlli per il posizionamento del paziente, i fattori tecnici e la geometria di proiezione radiografica; • Sistema di movimento per cassetta piana per pellicole da 15 x 30 cm; • Monoblocco radiogeno, con alimentazione in corrente continua al tubo raggi x, tramite convertitore elettronico; • Pulsante raggi con supporto per comando a distanza; • Opzionale, un braccio cefalometrico per teleradiografia. Durante l’esposizione panoramica, il tubo a raggi x ed il porta cassetta ruotano attorno alla testa del paziente. Il fascio proveniente dal tubo radiogeno viene collimato tramite un diaframma a fenditura. La cassetta piatta si sposta protetta da un secondo collimatore che provvede a sopprimere le radiazioni diffuse dal paziente. Tutti i movimenti per ottenere la proiezione radiografica panoramica, sono ottenuti tramite quattro motori passo-passo indipendenti e sono controllati da un microprocessore. E’ possibile effettuare esposizioni panoramiche con diverse geometrie di proiezione in funzione dei diversi scopi diagnostici. Il posizionamento del paziente è semplice, accurato e ripetibile, grazie al movimento verticale motorizzato dell'assieme radiogeno, al poggiafronte motorizzato, allo spostamento motorizzato del gruppo generatore raggi X con paziente fermo, alla visualizzazione dei dati di posizionamento e alla disponibilità di vari accessori di posizionamento. Grazie alla tecnologia robotizzata dei movimenti, possono essere eseguite distinte modalità di esposizione con diverse proiezioni geometriche. Le normali radiografie panoramiche sono ottenibili con la modalità 'Panoramica Standard' dove è rappresentata l’intera regione dentale ed alveolare, i rami ascendenti e la regione temporo mandibolare. In aggiunta alla modalità Panoramica Standard sono disponibili programmi per diverse altre modalità di proiezione, a seconda della versione di apparecchio. Le diverse versioni ed opzioni disponibili sono: - Orthoralix 9200 - apparecchiatura con dotazione base di programmi (funzionalità AEC assente); - Orthoralix 9200 Plus - apparecchiatura con dotazione completa di programmi; - Orthoralix 9200AEC - apparecchiatura con dotazione base di programmi con funzione AEC abilitata; - Opzione Dento Maxillo-Facciale (DMF per Orthoralix 9200); - Opzione Tomografia Trasversale (Transcan per Orthoralix 9200); - Opzione Cefalometria (per entrambe le versioni 9200/9200 Plus). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 8 Orthoralix 9200 GENDEX 4. Descrizione generale Aggiungendo ad un apparecchio Orthoralix 9200/9200AEC entrambe le opzioni Maxillo-Facciale e Transcan si ottiene un Orthoralix 9200 nella versione a dotazione completa. Programmi base disponibili per tutte le versioni (9200/9200AEC/9200 Plus): • Panoramica Standard • Panoramica Bambini • Dentatura Ortogonale • Emipanoramica destra • Emipanoramica sinistra • Articolazione Temporo Mandibolare in vista Laterale (Radiogrammi al centro della pellicola) • Articolazione Temporo Mandibolare in vista Laterale (Radiogrammi ai lati della pellicola) Programmi di proiezioni speciali dell’opzione Dento-Maxillo-Facciale: • Emi-Ortogonale sinistra (disponibile anche con l'opzione Transcan) • Emi-Ortogonale destra (disponibile anche con l'opzione Transcan) • Dentizione Frontale (strato ampio) • Articolazione Temporo Mandibolare in vista frontale • Seni mascellari in vista frontale • Seno mascellare destro in vista laterale • Seno mascellare sinistro in vista laterale Programmi proiezione dell’opzione Tomografia Trasversale (Transcan): • RR Incisivi 3mm (Incisivi destra) • RR Posteriori 3mm (Canini, Premolari, Molari destra) • RR Incisivi 6mm (Incisivi destra) • RR Posteriori 6mm (Canini, Premolari, Molari destra) • LL Incisivi 3mm (Incisivi sinistra) • LL Posteriori 3mm (Canini, Premolari, Molari sinistra) • LL Incisivi 6mm (Incisivi sinistra) • LL Posteriori 6mm (Canini, Premolari, Molari sinistra) Se è installata l’opzione braccio tele-radiografo e cefalostato (opzione Ceph), si ha la possibilità (in modo Cefalografia) di avere proiezioni Latero-Laterale ed Antero-Posteriore (o Postero-Anteriore). Modalità AEC Per la maggior parte delle proiezioni di tipo panoramico e nel modo cefalografia (LateroLaterale, Postero-Anteriore o Antero-Posteriore) disponibili nella configurazione '9200 Plus/9200AEC' è possibile attivare la modalità di controllo automatico dell'esposizione. Il sistema attua in tempo reale il controllo della dose necessaria ad ottenere la corretta esposizione del radiogramma, adeguando i fattori tecnici di esposizione preimpostati per la taglia di paziente selezionata (kV nelle proiezioni di tipo Panoramico e il tempo di esposizione in modo Cefalografia). Per maggiori informazioni riferirsi ai paragrafi successivi. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 9 Orthoralix 9200 GENDEX 5. Pannello di controllo L’azione di ciascun tasto è associata ad una, e solo una, funzione o operazione dell’apparecchiatura: quindi l’operatore non utilizza più di un tasto alla volta per eseguire una funzione. Ove applicabile, l’azione di un tasto viene confermata tramite l’accensione di un LED e da un segnale acustico. Ciascun tasto è corredato di un pittogramma illustrativo della funzione ad esso associata. -kV Diminuisce i kV impostati; +kV Aumenta i kV impostati; -mA Diminuisce i mA impostati; +mA Aumenta i mA impostati; -s Diminuisce il tempo d'esposizione (s) impostato (solo nel modo Cefalografia); +s Aumenta il tempo d'esposizione (s) impostato (solo nel modo Cefalografia); L’apparecchiatura è in modo Cefalografia; L’apparecchiatura è in modo Transcan; L’apparecchiatura è in modo Panoramico; Indica la taglia selezionata (piccola, media, grande) Seleziona la taglia del paziente; Seleziona le modalità di proiezione disponibili Seleziona le modalità di proiezione disponibili Seleziona il programma Panoramica Standard; Sposta l’assieme radiogeno motorizzato all’indietro; Sposta l’assieme radiogeno motorizzato in avanti; AEC Attiva e disattiva la modalità AEC Chiude il poggiafronte; Apre il poggiafronte; Accende i laser temporizzati di centratura; Movimento di salita dell'assieme radiogeno; Movimento di discesa dell'assieme radiogeno; Azzeramento, sposta l’assieme radiogeno motorizzato alla posizione di partenza; Ciclo simulato, esegue la simulazione del programma selezionato, effettuando tutti i movimenti ma senza emissione di raggi x; Apparecchio pronto per l’emissione di raggi x; Emissione radiogena in corso; Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 10 Orthoralix 9200 GENDEX 6. Procedure preliminari Prima di posizionare il paziente e di eseguire l’esposizione radiografica, possono essere necessarie alcune operazioni preliminari. In particolare, è necessario che la sensibilità della combinazione schermo-pellicola in uso sia definita e configurata nell’apparecchiatura (se si opera in condizioni diverse da quelle standard). L’Orthoralix 9200 viene fornito con una cassetta radiografica precaricata con schermi di rinforzo a terre rare di alta qualità. Per le modalità di esposizione Panoramica e Transcan, la cassetta da 15x30 cm è corredata di Schermo Kodak Lanex Medium (sensibilità circa 250). Per il modo esposizione Ceph, quando disponibile nell’apparecchiatura, viene fornita una cassetta da 18x24 cm corredata da schermo Kodak Lanex Regular (sensibilità circa 400). La predisposizione dei fattori tecnici di esposizione che l’Orthoralix 9200 propone come standard, per le varie taglie di pazienti e modalità di proiezione, è stata stabilita in base all’utilizzo di questi schermi in combinazione con le pellicole suggerite Kodak EKTAVISION fornite come campioni nella confezione (da utilizzarsi solo per dimostrazione e non per uso clinico), sviluppate con reagenti chimici freschi e specifici per le pellicole in uso nel campo dentale, in una sviluppatrice automatica dentale operante ad una temperatura di 28° con un ciclo totale di processo di 5 minuti approssimativamente (come ad esempio l’apparecchio Gendex GXP). Anche nelle condizioni sopra descritte, si possono avere ampie variazioni nella densità media, o annerimento, della pellicola, ottenute con diversi apparecchi Orthoralix 9200 anche operanti sullo stesso paziente, a causa della diversa resa dei tubi radiogeni, velocità dello specifico schermo di rinforzo, efficienza dello sviluppatrice. In aggiunta, l’utilizzatore può avere le proprie preferenze in fatto di immagini più o meno dense. Con l’apparecchio Orthoralix 9200 è possibile personalizzare la predisposizione del fattore tecnico mA per potersi adattare a differenti sensibilità di esposizione, separatamente per i modi Pan/Transcan e il modo Cefalografia. Questo adattamento deve essere effettuato se l’utilizzatore ritiene che le immagini ottenute risultino troppo chiare (densità insufficiente) o troppo scure (densità eccessiva). L'operazione dovrebbe comunque sempre essere effettuata se si utilizzano pellicole o schermi di rinforzo che abbiano una velocità nominale diversa da quella di riferimento della dotazione standard. La densità media per pellicole dentali viene giudicata ottimale attorno a OD=1.2, ma questo dato può variare ampiamente in funzione delle abitudini di chi esprime la diagnosi e dai risultati desiderati, come anche dal tipo di indagine da effettuare. KODAK, LANEX, EKTAVISION, sono marchi registrati della EASTMAN KODAK COMPANY di ROCHESTER, N.Y., USA. Generalmente per ottenere immagini più scure, diminuire la sensibilità di esposizione, il che causa un aumento nel valore predefinito dei mA; per ottenere invece immagini più chiare, aumentare la sensibilità di esposizione, che causa una diminuzione nel valore predefinito dei mA. Per cambiare il valore preimpostato della sensibiltà di esposizione, vedere al capitolo Programma di configurazione. Il valore predefinito dei mA è inversamente proporzionale in modo lineare alla sensibilità di esposizione. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 11 Orthoralix 9200 GENDEX 6. Procedure preliminari In generale sono sconsigliati accoppiamenti di schermi e pellicole di diverse marche. In particolare, pellicole blu non devono mai essere utilizzate con schermi verdi. Per una buona qualità dell’immagine, è anche essenziale garantire quanto segue: - Assicurarsi che la camera oscura sia veramente a prova di luce, e che sia utilizzata una appropriata luce rossa di sicurezza; - Caricare la cassetta radiografica in camera oscura: - La sviluppatrice delle pellicole deve essere utilizzata concordemente con le istruzioni fornite dal costruttore; - Le condizioni dei reagenti chimici devono essere verificate regolarmente; - I reagenti chimici devono essere sostituiti dopo uno specifico periodo di tempo (in funzione del numero di pellicole sviluppate e delle condizioni di utilizzo) seguendo le istruzioni fornite dal produttore. Impiego di pellicole e cassette radiografiche La cassetta radiografica deve essere scaricata in una camera oscura ad assoluta prova di luce oppure in un apposito caricatore per funzionamento in luce diurna. Tirare la leva posta sul fianco per aprire la cassetta radiografica. Prendere la pellicola in un angolo e toglierla dalla cassetta radiografica; chiudere la cassetta radiografica e sviluppare subito la pellicola. Prendere una pellicola nuova e inserirla nella cassetta radiografica, ponendo cura nel chiudere immediatamente quest’ultima e indi bloccarla. La cassetta radiografica è pertanto pronta per essere inserita nel porta cassette dell’apparecchiatura ed essere utilizzata. Il sistema AEC (controllo automatico dell'esposizione) disponibile con il sistema Orthoralix 9200 Plus/9200AEC e Orthoralix 9200 Plus Ceph/9200AEC Ceph è tarato con le cassette a corredo dell'apparecchio. Il corretto funzionamento dell'automatismo è garantito quindi solo con le cassette fornite. In caso di sostituzione della cassetta (o anche dei soli schermi di rinforzo) è prevista un'apposita procedura di calibrazione, descritta nel manuale tecnico dell'apparecchio. Una valutazione statistica delle lamentele dimostra che la maggior parte dei problemi rilevati sulla qualità dell’immagine sono dovuti ad un trattamento scorretto delle pellicole o ad una errata manipolazione in camera oscura. Per garantire una qualità ottimale dell’immagine, si devono sempre seguire le indicazioni d’uso fornite dalle case costruttrici di pellicole e schermi. I pacchi di pellicole radiografiche devono essere aperti solo nella camera oscura provvista della appropriata luce rossa. La pellicola radiografica è molto sensibile alla pressione. Un pacco di pellicole già aperto dovrebbe essere conservato in posizione verticale per evitare una qualsiasi pressione accidentale su di esso (per esempio, derivante da oggetti pesanti posati sul pacco stesso). I pacchi di pellicole dovrebbero essere immagazzinati in una stanza fresca (10-25°C) con tasso di umidità limitato (atmsfera secca). Attenersi alle indicazioni date dal fabbricante, riportate sulla confezione, le pellicole non devono essere conservate nello stesso locale dov'é installato l'apparecchio panoramico o ove siano presenti altri generatori radiogeni, a meno che non siano riposte in contenitori metallici a prova di raggi x al di fuori del fascio primario.Per ridurre al minimo l’effetto delle scariche elettrostatiche, le pellicole dovrebbero essere prese tenendole solo per un angolo nel momento in cui si carica e scarica la cassetta radiografica. Le pellicole radiografiche e gli schermi di rinforzo non devono mai essere toccati con mani sporche Le radiografie non dovrebbero essere viste e refertate guardandole controluce alla finestra o contro una lampadina ad incandescenza. Esse dovrebbero essere refertate con l’aiuto di un visore retroilluminato, in grado di mascherare i campi di luce in eccesso, posto in un ambiente in penombra. Studi oggettivi indicano che condizioni di visualizzazione improprie possono avere effetti negativi su una corretta refertazione. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 12 Orthoralix 9200 GENDEX 7. Effettuazione di una esposizione panoramica Preparazione Accendete l'apparecchio premendo l'interruttore di alimentazione posto sotto il maniglione. Caricate una cassetta radiografica nel porta cassette panoramiche. Assicuratevi che il monoblocco sia parallelo al porta cassette panoramiche. Altrimenti ruotatelo manualmente nella posizione corretta. Assicuratevi che le levette dei collimatori nel monoblocco (primario) e sul gruppo portacassetta (secondario) siano . Se così in posizione 'modo Panoramico', indicato da non fosse, muovetele azionando gli appositi comandi in posto sul pannello di controllo tale posizione. Il simbolo si illuminerà. Se le posizioni dei collimatori e del monoblocco non sono congruenti, sarà visualizzato il messaggio COLLIMATORE o MONOBLOCCO. Ruotate il monoblocco o muovete i comandi dei collimatore fino a correggere il problema evidenziato. Premete il tasto di azzeramento . Fate attenzione perché l’apparecchiatura deve sempre essere nella condizione di azzeramento come pre-requisito per poter iniziare un qualsiasi programma di esposizione. Portate a termine correttamente le operazioni sopra descritte, saranno visualizzati la modalità di proiezione attualmente selezionata e i dati di esposizione, mentre la spia posta accanto al simbolo di macchina pronta per l’emissione si illuminerà. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 13 Orthoralix 9200 GENDEX 7. Effettuazione di una esposizione panoramica Potete adesso impostare la modalità di esposizione desiderata, tramite i tasti e . All’accensione, l’apparecchiatura si dispone nella modalità Panoramica Standard e la si illumina. In ogni momento, potete selezionare il modo spia del tasto relativo Panoramica Standard premendo il tasto . Se l'opzione AEC (versione 9200 Plus/9200AEC) è abilitata all'accensione dell'apparecchio, i tre indicatori luminosi relativi alle taglie paziente, lampeggieranno e il messaggio 'SELEZIONARE TAGLIA PAZIENTE' sarà visualizzato. Differentemente il modo 'AEC' potrà essere selezionato premendo il tasto identificato con 'AEC'. , tra taglia piccola , taglia media Selezionate il tipo di paziente tramite il tasto , taglia grande . Il paziente di taglia media viene normalmente proposto come preimpostazione. Generalmente si assume classificare un individuo come taglia grande in caso di uomo adulto di grosse proporzioni, o persona anziana con una forte calcificazione delle arcate dentali. I fattori tecnici di esposizione relativi alla selezione effettuata (kV, mA, s) saranno impostati e visualizzati. Con modalità 'AEC' non attivata, se l’operatore ritiene necessario, i valori dei kV e dei mA possono essere modificati separatamente (ciascuno nell’intera gamma di valori) tramite i tasti +kV, -kV, +mA, -mA posti nella parte alta del pannello di controllo. Se il fattore tecnico selezionato differisce da quello preimpostato, il tasto relativo si illuminerà. Il tempo di esposizione (fattore tecnico s) viene determinato unicamente dalla modalità di esposizione scelta. E' possibile comunque sempre tornare al valore preimpostato, premendo il tasto relativo alla dimensione paziente. L’impostazione dei dati di esposizione è in funzione dell’assorbimento del paziente e degli schermi di rinforzo utilizzati, così come del tipo di pellicole e del processo di sviluppo. Aumentando manualmente i mA a partire dal valore preimpostato, si otterrà sulla pellicola un aumento della densità dell’immagine, o annerimento, con un contrasto costante. Il risultato opposto si ottiene diminuendo il valore dei mA, comunque il contrasto dell’immagine rimane costante. Diversamente aumentando manualmente i kV a partire dal valore preimpostato e mantenendo inalterati i mA, si otterrà un annerimento della pellicola con una diminuzione del contrasto. Quindi per ottenere un’immagine poco contrastata con un costante annerimento della pellicola, i kV devono essere aumentati ed i mA diminuiti. Una variazione percentuale dei kV ha come effetto un annerimento della pellicola con un rapporto proporzionale al quadrato (potenza del due) rispetto ad una variazione percentuale dei mA. Si noti che, in accordo con i requisiti degli standard IEC, il valore dei kV visualizzato per un’esposizione panoramica corrisponde al massimo valore che si ha durante l’esposizione. Questo è il valore necessario per compensare l’assorbimento della colonna vertebrale al centro dell’immagine, mentre il valore dei kV in altre parti dell’esposizione può essere diverso dal valore massimo, per tenere in considerazione il minore assorbimento. Per eseguire un ciclo simulato (una simulazione della modalità o programma di proiezione selezionato ma senza emissione di radiazioni), premete il tasto . Questo tasto deve essere tenuto premuto per tutto il periodo del ciclo (il tasto opera in modo “uomo morto”) altrimenti il movimento si bloccherà. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 14 Orthoralix 9200 GENDEX 7. Effettuazione di una esposizione panoramica Per ritornare alla posizione di partenza, premete il tasto di azzeramento . In caso di emergenza durante questa operazione di azzeramento è possibile bloccare il movimento premendo il tasto . Prima di posizionare il paziente, bisogna fargli riporre tutti gli oggetti metallici indossati, quali occhiali, protesi mobili e orecchini e quanti oggetti metallici rimovibili dovessero essere presenti a livello del capo. Se viene impiegato un grembiule di protezione contro le radiazioni, assicuratevi che il collo non sia coperto, altrimenti otterreste un’area non esposta nella radiografia. Una caratteristica dell’Orthoralix 9200 è che, quale che sia la modalità di proiezione panoramica utilizzata, l’ingrandimento dell’immagine al centro dello strato focale è costante attraverso l’intera immagine. La forma dello strato focale si adatta alla struttura di un’arcata dentale media, come riportato e pubblicato dalla letteratura scientifica a seguito di studi indipendenti. Modalità AEC per modalità panoramica e proiezioni speciali: Informazioni Generali La modalità di controllo dell'esposizione 'AEC' è possibile con le versioni Orthoralix 9200 Plus/9200AEC. Il tasto AEC ugualmente presente sulla tastiera della versione '9200' non è abilitato. L' abilitazione o, nel caso, la disattivazione della modalità AEC all'accensione del sistema 9200 Plus, è possibile attraverso il programma di configurazione utente (vedere paragrafo 'Programma Configurazione'). La modalità AEC, per mezzo di un sofisticato sensore, misura instante per instante il valore di dose emergente dal paziente correggendo, aumentando o diminuendo secondo necessità, il valore di kV rispetto al profilo definito per la taglia paziente selezionata (sistema APR, Automatic Profile Recognition). Al termine dell'esposizione, in caso di correzione dei valori durante l'esposizione, l'operatore potrà verificare il valore (massimo raggiunto) realmente applicato tenendo premuto il tasto kV+ (indicatore luminoso acceso) nel caso d'incremento ed il tasto kV(indicatore luminoso acceso) nel caso di diminuzione. Il valore verrà visualizzato sul pannello di controllo. Il limite d'intervento della modalità 'AEC' è fissato in +/- 6kV: se il sistema rileva la necessità di correzioni al di fuori dei valori massimi ammissibili, automaticamente disattiva la modalità 'AEC' (al termine dell'esposizione viene visualizzato il messaggio 'AEC DISATTIVATO'). In questo caso il sistema applicherà il normale profilo definito per la taglia paziente selezionata. Se attivata la modalità AEC, la possibilità di modificare manualmente i fattori tecnici di esposizione è inibita. La modalità AEC è selezionabile su tutte le proiezioni di tipo panoramico e speciali ad eccezione delle emi-ortogonali, dentizione frontale e Transcan. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 15 Orthoralix 9200 GENDEX 8. Programma panoramica standard Quando selezionate il programma Panoramica Standard, il tasto posto sul pannello di controllo si illumina e viene visualizzato il messaggio PANORAMICA STANDR. Se così non fosse, verificate la posizione della leva del collimatore e/o premete il tasto per selezionarlo. Dopo aver caricato la cassetta, eseguito un azzeramento e selezionato la taglia del paziente e i fattori d’esposizione, (vedi “PREPARAZIONE”) potete procedere con il posizionamento del paziente. Normalmente viene usato il morso dato a corredo. La mentoniera trasparente si usa generalmente nel caso di paziente edentulo. Inserite uno di questi accessori nell’apposita presa premendo sulla leva posta sulla parte frontale. Per motivi d’igiene, dovrete coprire il morso con una nuova copertura igienica monouso prima di utilizzarlo con un nuovo paziente. Aprite completamente il poggiafronte motorizzato, se già non lo fosse, con il tasto Con pazienti particolarmente emotivi (ad es. bambini), potete effettuare un ciclo simulato, per prepararli alla procedura di esposizione e per dimostrargli che non sarà ne doloroso ne fastidioso. Posizionate il paziente sotto il poggiafronte e davanti al maniglione. Avvicinate il paziente al morso o mentoniera e posizionate l’assieme radiogeno motorizzato, premendo gli appositi tasti sul pannello di controllo, cosicché il morso sia all’altezza della bocca del paziente (piano di occlusione), o la mentoniera sia all’altezza del mento del paziente. Il movimento verticale dell'assieme radiogeno sulla colonna avviene intervenendo sui comandi (salita) e (discesa) presenti sul pannello di controllo. La pressione CONTINUA di uno dei due tasti determina dopo circa 2 sec di graduale accellerazione lo spostamento dell'assieme alla massima velocità; per il posizionamento 'fine' (millimetrico) sono sufficienti lievi pressioni sui tasti. Il paziente deve afferrare saldamente il maniglione con entrambe le mani il più avanti possibile, spostando i piedi in avanti e tenendoli affiancati in modo che il corpo sia disteso ed inclinato, in modo da essere leggermente appeso (compatibilmente con la possibilità fisica di mantenere questa delicata e disagevole posizione per tutto il tempo dell’esame). Lo scopo è quello di allungare la colonna vertebrale al massimo per diminuire possibili artefatti (ombre radiografiche) che potrebbero essere proiettati sull’immagine. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 16 Orthoralix 9200 GENDEX 8. Programma panoramica standard In ogni caso, se i pazienti non possono assumere la posizione precedentemente descritta (ad es. persone anziane) possono anche rimanere in piedi in una posizione più naturale e confortevole. Possono essere posizionati anche pazienti disabili costretti su sedia a rotelle. Fate in modo che il paziente morda il morso con gli incisivi nelle scanalature presenti. Assicuratevi che non morda troppo in avanti, oltre le scanalature, altrimenti (ad esempio pazienti edentuli) fategli posare il mento sulla mentoniera. Se la mentoniera viene utilizzata per pazienti dentati, dovranno mordere in modo di allineare gli incisivi inferiori e superiori. Accendere i laser di posizionamento tramite il tasto e si spegono automaticamente dopo 30 secondi. . Questi laser sono temporizzati Sebbene rispettino i requisiti di sicurezza, è raccomandabile all'operatore di evitare di esporre i propri occhi e quelli del paziente direttamente al fascio Laser.La posizione delle sorgenti laser è evidenziata per mezzo di etichette di avvertenza. Attenzione - l'utilizzo di controlli o regolazioni o l'effettuazione di procedure al di fuori di quelle specificate nel manuale possono risultare in una pericolosa esposizione alla radiazione. Spostate dolcemente o inclinate lateralmente il capo del paziente fino a che il fascio laser verticale, posto frontalmente, coincida con il piano medio sagittale, ad es. la linea mediana della faccia. Ricordatevi che il centro della dentatura deve corrispondere alla linea mediana dell’accessorio (morso o mentoniera). Il fascio laser orizzontale deve essere fatto coincidere con il margine inferiore dell’orbita, utilizzando la leva posta sul lato destro dello specchio. Inclinate la testa del paziente in avanti o indietro abbassando o alzando dolcemente l’assieme radiogeno motorizzato, così da allineare orizzontalmente il piano di Francoforte (cioè la linea che parte dal margine inferiore dell’orbita e va al trago all’esterno del meato acustico). Fate attenzione a non far male al paziente alzando o abbassando l’assieme radiogeno troppo velocemente (azione insistita oltre 2 sec sui tasti di salita o discesa) . Il fascio laser laterale verticale indica la posizione più frontale dello strato focale durante l’esposizione. Questa dovrà corrispondere, solitamente, alle radici degli incisivi laterali, ciò equivale ad allineare il fascio di luce sul centro dei canini. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 17 Orthoralix 9200 GENDEX 8. Programma panoramica standard Se già non è così, spostate l’intero assieme radiogeno motorizzato e nel contempo anche il fascio laser laterale verticale, dalla posizione (avanti) o il tasto nominale di partenza (7mm) tramite il tasto (indietro). Non spostate il/la paziente stesso. o i tasti spostamento Y e Ogni volta che azionate il tasto laser , la posizione Y di quel momento (espressa in mm lungo l’asse longitudinale) viene mostrata sul visualizzatore per alcuni secondi. Quando viene utilizzato il morso, l’assieme radiogeno motorizzato e il fascio laser laterale verticale devono essere spostati qualche millimetro all’indietro (Y > 7 mm) nel caso di incisivi sporgenti, e qualche millimetro in avanti (Y < 7 mm) nel caso di incisivi diritti. La posizione nominale di partenza sull’asse longitudinale Y, dell’assieme radiogeno motorizzato e del fascio laser laterale verticale, è di 7 mm, cioè il punto più frontale dello strato focale durante l’esposizione è 7 mm dietro l’incavo del morso dove mordono le punte degli incisivi. L’ampiezza totale dello spostamento possibile va da 0 (avanti) a 14 mm (indietro). Quando la testa del paziente è stata posizionata opportunamente, utilizzare i tasti e per chiudere le alette del poggiafronte finchè la fronte si appoggi sulle stesse; assicuratevi che lui/lei non cambino posizione durante l’esame radiografico. Raccomandate al/alla paziente di toccare il palato con la lingua e di rimanere fermo/a durante l’esposizione. Effettuate l’esposizione, premendo il pulsante raggi. Non dimenticatevi di attenervi alle procedure di sicurezza dalle radiazioni. Il pulsante raggi deve essere tenuto premuto con fermezza durante tutta la procedura di esposizione, altrimenti l’emissione raggi ed il movimento si bloccheranno (modo di esposizione “a uomo morto”). Se ciò dovesse capitare, l’apparecchiatura deve essere reinizializzata, la cassetta deve essere ricaricata con una nuova pellicola nel caso in cui siano stati emessi raggi e inoltre deve essere riposizionato il paziente. Durante l’emissione di raggi (il che avviene solo durante una parte dell’intero ciclo, parte del tempo utilizzato per i movimenti dell’apparecchiatura) il segnale giallo posto si accende e viene emesso un segnale acustico, entrambi accanto al tasto direttamente nell’apparecchiatura e, se presente, anche dal comando raggi remoto (posto generalmente fuori dalla portata del fascio radiogeno). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 18 Orthoralix 9200 GENDEX 8. Programma panoramica standard Quando avete concluso il ciclo di esposizione, il poggiafronte automaticamente si aprirà completamente, quindi potrete far uscire il paziente, ripristinare l’apparecchiatura, togliere la cassetta e provvedere allo sviluppo della pellicola. Il tubo radiogeno deve raffreddarsi prima di effettuare un'altra esposizione; il tempo di attesa dipende dai fattori tecnici utilizzati. Durante la fase di raffreddamento, il messaggio "raffreddamento" con il tempo di attesa (decrescente) viene visualizzato sul display. Quando il messaggio scompare è possibile iniziare un nuovo ciclo di esposizione. Specifiche del programma modalità Panoramica Standard: • Tempo Esposizione totale: 12s • Tempo Ciclo totale: 24 s • Ingrandimento: 1.25 • Campo di spostamento dello strato focale (in funzione della morfologia orale): da 0 a 14 mm (riferimento = 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 70 kV per pazienti di piccola taglia, 74 kV per pazienti di taglia media, 78 kV per pazienti di taglia grande. Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 19 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali L’operatività ed il posizionamento del paziente per le altre modalità di proiezione in modo panoramica sono simili a quanto descritto per la Panoramica Standard, quindi fate riferimento quanto prescritto nelle pagine precedenti per ciò che non è altrimenti specificato qui di seguito. Usate i tasti e del pannello di controllo per spostarvi attraverso le diverse modalità di proiezioni disponibili. Il programma selezionato viene visualizzato assieme ai fattori tecnici preimpostati (se abilitata la modalità AEC, lampeggiano gli indicatori luminosi per accanto ai simboli delle taglie dei pazienti). Potete sempre premere il tasto riselezionare la modalità Panoramica Standard. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 20 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Panoramica per Bambini La Panoramica per Bambini è una normale proiezione panoramica, adattata però alla specifica morfologia infantile. Avvantaggiandosi dal fatto che l’arcata dentale dei bambini è più ridotta in dimensioni, è possibile ottenere una buona ortogonalità dei raggi di proiezione nell’area dei premolari, e come conseguenza un’immagine non deformata con modesta sovrapposizione delle corone, pur coprendo l’intero complesso dentomascellare inclusa l’articolazione temporo-mandibolare. L’operatività ed il posizionamento del paziente sono esattamente uguali a quanto descritto per la Panoramica Standard. Specifiche del programma modalità proiezione per bambini: • Tempo Esposizione totale: 11s • Tempo Ciclo totale: 24 s • Ingrandimento: 1.25 • Campo di spostamento dello strato focale (in funzione della morfologia orale): da 0 a 14 mm (riferimento = 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 62 kV per pazienti di piccola taglia, 66 kV per pazienti di taglia media, 70 kV per pazienti di taglia grande. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 21 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 22 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Dentatura ortogonale Dentatura Ortogonale è una modalità di proiezione panoramica limitata ristretta alla sola dentatura, senza i rami ascendenti della mandibola e l’articolazione temporo mandibolare. L’ortogonalità del fascio raggi rispetto a ciascun singolo elemento della dentizione è migliore che nella panoramica standard dell’intero complesso dento-maxillofacciale. Ne consegue che le immagini dei denti (specialmente in zona pre-molari) sono quasi totalmente indeformate e presentano una tracurabile sovrapposizione delle corone. Questa modalità d’immagine richiede un posizionamento più accurato del paziente (consente meno errori di posizionamento), perché lo strato d’immagine è spesso circa la metà che nella Panoramica Standard. Un posizionamento non corretto del paziente potrebbe anche causare artefatti in forma di bande nere verticali, in zona canini molto più evidenti che nel modo Panoramica Standard. Questo programma può essere inadeguato per quei pazienti con incisivi molto sporgenti e non dovrebbe essere utilizzato ogni qualvolta ci si trovi di fronte ad otturazioni con amalgama, ponti, impianti, o altri oggetti radiopachi (metallici) nei molari più posteriori, in quanto questi potrebbero causare artefatti bianchi nell’immagine. L’operatività ed il posizionamento del paziente sono per il resto uguali a quanto descritto nel modo Panoramica Standard. Specifiche del programma modalità Dentatura Ortogonale: • Tempo Esposizione totale: 9.6 s • Tempo Ciclo totale: 24 s • Ingrandimento: 1.25 • Campo di spostamento dello strato focale (in funzione della morfologia orale): da 0 a 14 mm (riferimento = 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 68 kV per pazienti di piccola taglia, 72 kV per pazienti di taglia media, 76 kV per pazienti di taglia grande. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 23 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 24 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Emi-dentatura ortogonale - Destra e Sinistra (opzioni DMF - Transcan) Affinchè sia possibile affiancare un immagine di tipo panoramico ad una di tipo tomografico (Transcan), dello stesso paziente su di un unica pellicola, traendo così vantaggio nella fase clinica e chirurgica dall'esame abbinato dei due esiti, è necessario ricorrere alla proiezione ortogonale di metà arcata. Questi programmi (emi-dentatura destra, emi-dentatura sinistra) sono stati specificati per andare ad occupare la parte di radiogramma lasciata libera (non esposta) dalle esposizioni Transcan. E' indifferente acquisire prima l'immagine Transcan e poi l'emi-dentatura o viceversa (tra l'una e l'altra esposizione la pellicola non dovrà essere cambiata). L’operatività ed il posizionamento del paziente sono uguali a quanto descritto per il programma Dentatura Ortogonale. La proiezione emi-ortogonale essendo derivata dalla proiezione Dentizione Ortogonale garantisce ottime prestazioni (ortogonalità del raggio di proiezione) ma richiede le stesse attenzioni nel posizionamento raccomandate per l'esame della dentatura completa. Specifiche del programma modalità Emi-Dentatura Ortogonale: • Tempo Esposizione totale: 7 s • Tempo Ciclo totale: 24 s • Ingrandimento: 1.25 • Campo di spostamento dello strato focale (in funzione della morfologia orale): da 0 a 14 mm (riferimento = 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 68 kV per pazienti di piccola taglia, 72 kV per pazienti di taglia media, 76 kV per pazienti di taglia grande. La modalità AEC non è per questo programma disponibile. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 25 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 26 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Dentatura Frontale - (opzione DMF) Il programma Dentatura Frontale riproduce gli elementi frontali dell'arcata con strato immagine a fuoco notevolmente più ampio anche rispetto all'esame standard. Questa modalità è raccomandata con pazienti in fase di trattamento ortodontico oppure pazienti con malocclusioni. Lo strato a fuoco più consistente permetterà che la posizione degli incisivi non allineati perfettamente, così come richiesto dalle modalità standard ed ortogonali, non pregiudichi l'esito dell'esame. L’operatività ed il posizionamento del paziente sono le stesse di quanto descritto per il modo Panoramica Standard. Specifiche del programma modalità Dentatura Frontale : • Tempo Esposizione totale: 6.4 s • Tempo Ciclo totale: 24 s • Ingrandimento: 1.25 • Campo di spostamento dello strato focale (in funzione della morfologia orale): da 0 a 14 mm (riferimento = 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 68 kV per pazienti di piccola taglia, 72 kV per pazienti di taglia media, 76 kV per pazienti di taglia grande. La modalità AEC non è per questo programma disponibile. Le parti di radiogramma non esposte dalla proiezione dentatura frontale sono utilizzabili per esposizioni con le proiezioni emi-ortogonale (destro, sinistro; vedi istruzioni nel paragrafo relativo).Tra un esecuzione e l'altra la pellicola non dovrà essere sostituita. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 27 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 28 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Emipanoramica Destra e emipanoramica Sinistra I programmi Arcata Destra e Arcata Sinistra, sono proiezioni specifiche del rispettivo lato della bocca (é rappresentata metà arcata dentale). Il movimento e la conseguente proiezione geometrica sono diversi da quanto realizzato con la Panoramica Standard (non é semplicemente una Panoramica Standard suddivisa in due esposizioni). Ciò favorisce una migliore ortogonalità del fascio raggi rispetto alla dentatura (minor sovrapposizione apparente delle corone nell'area premolari) e una quasi completa assenza di ombra radiografica della colonna vertebrale. Questa modalità é consigliabile per accuratezza e fedeltà di riproduzione oltre che per ridotto carico radiologico qualora l'oggetto della diagnosi sia compreso in una delle emi-arcate. L’operatività ed il posizionamento del paziente sono le stesse di quanto descritto per il modo Panoramica Standard. Specifiche dei programmi modalità Arcata Destra e Arcata Sinistra: • Tempo Esposizione totale: 8 s • Tempo Ciclo totale: 18 s destro 32 s sinistro • Ingrandimento: 1.25 • Fattore kV preimpostato: 70 kV per pazienti di piccola taglia, 74 kV per pazienti di taglia media, 78 kV per pazienti di taglia grande. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 29 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 30 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Esposizione laterale ATM - Centrale ed esterna Il programma per ATM Laterale è una modalità di proiezione dell’Articolazione Temporo Mandibolare sia del lato destro che di quello sinistro, dove l’articolazione temporo mandibolare viene vista proiettata lungo gli assi maggiori dei condili (vista sagittale del condilo). Questa non è esattamente una proiezione laterale, in quanto il condilo non è generalmente perpendicolare al piano medio sagittale del cranio. Con il programma ATM Laterale Centrale, entrambe le articolazioni temporo mandibolari destra e sinistra sono impressionate nella parte centrale della stessa pellicola. Con il programma ATM Laterale Esterna, esse sono visualizzate sulle parti esterne della pellicola. L’area di pellicola utilizzata dal programma Centrale e quella usata dall’Esterna non si sovrappongono mai l'un l'altra. Preferibilmente il paziente può essere posizionato tramite l'apposito cefalostato craniale per esami all’articolazione temporo mandibolare (opzionale). Se questo non è disponibile, il posizionamento può essere effettuato tramite la mentoniera piana (bianca) e l'apposito righello posizionatore. L'oliva auricolare del righello dovrà essere delicatamente inserita nel meato acustico destro del paziente. Si accendano i laser di posizionamento tramite . Si muova in avanti e indietro il capo del il tasto paziente fino a che il laser verticale laterale coincida con il riferimento sul righello. Il centro della fossa dovrebbe essere circa 75 mm posteriormente a questo laser. Per questo posizionamento standard si assume che l'angolo tra l'asse maggiore dei condili e la perpendicolare al piano medio/sagittale sia circa 10°. Qualora tale angolo sia noto con esattezza (esso è determinabile per mezzo di una submento vertice), il posizionamento del paziente potrà avvenire facendo coincidere il repere luminoso con il riferimento dell'angolo indicato sul righello, differente in caso di bocca aperta o di bocca chiusa. In tale modo il parallelismo del fascio radiogeno rispetto all'asse maggiore del condilo sarà ottimizzato per una più corretta valutazione diagnostica. E’ possibile ripetere l’esposizione sullo stesso paziente sia con la bocca aperta che chiusa, senza sostituire la pellicola nella cassetta, ottenendo così sulla stessa pellicola la radiografia di entrambi i lati ripresi nelle due condizioni (se necessario allo scopo di poter valutare per esempio la traslazione del condilo a seguito della protrusione). Per ottenere un ottimale congruenza sulle immagini (accuratezza e univocità del posizionamento, oltre alla possibile riproducibilità) si suggerisce di utilizzare lo speciale cefalostato craniale per esami ATM. Nei programmi ATM, il preposizionamento longitudinale della posizione di partenza dell’assieme radiogeno motorizzato non è consentito, e l’apparecchiatura inizia il ciclo di esposizione dalla posizione standard di azzeramento corrispondente a Y = 7 mm. Il funzionamento è per il resto uguale a quanto descritto nel modo Panoramica Standard. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 31 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Specifiche del programma ATM Laterale: • Tempo Esposizione totale: 8 s • Tempo Ciclo totale: 27 s centrale 30 s esterna • Ingrandimento: 1.23 • Fattore kV preimpostato: 70 kV per pazienti di piccola taglia, 74 kV per pazienti di taglia media, 78 kV per pazienti di taglia grande. Geometria di proiezione radiografica Radiografie tipiche Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 32 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Seni mascellari, vista frontale (Opzione Dento-Maxillo-Facciale) Il programma Seno Frontale effettua la scannografia lineare del cranio in vista posteroanteriore, a livello dei seni mascellari. Per il posizionamento del paziente, utilizzate la mentoniera piana (quella in plastica bianca). Il funzionamento è per il resto uguale a quanto descritto per il modo Panoramica Standard. Potete spostare la posizione del piano d’immagine sia sulla parte anteriore che posteriore, utilizzando i tasti e , in funzione dell’area di interesse nel seno. Specifiche del programma modalità Seno Frontale: • Tempo Esposizione totale: 6.2 s • Tempo Ciclo totale: 22 s • Ingrandimento: 1.24 • Campo di spostamento dello strato focale: da 0 a 14 mm (riferimento : 7 mm) • Fattore kV preimpostato: 72 kV per pazienti di piccola taglia, 76 kV per pazienti di taglia media, 80 kV per pazienti di taglia grande. Le parti di radiogramma non esposte dalla proiezione frontale dei seni mascellari sono utilizzabili per le viste laterali dei seni (destro, sinistro; vedi istruzioni nel paragrafo relativo).Tra un esecuzione e l'altra la pellicola non dovrà essere sostituita. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 33 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 34 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Seno mascellare, vista laterale - Destro e Sinistro (Opzione Dento-Maxillo-Facciale) Il programma Seno Laterale consente una scansione lineare del cranio in vista laterale, limitatamente ai seni mascellari del lato prescelto. Per il posizionamento del paziente utilizzate la mentoniera piana (quella in plastica bianca). In questa modalità non è consentito traslare longitudinalmente la posizione di partenza dell’assieme radiogeno motorizzato, l’apparecchiatura inizia sempre il ciclo espositivo dalla posizione standard di azzeramento che corrisponde a Y = 7 mm. Pertanto il paziente dovrà essere posizionato in modo che la luce verticale laterale di posizionamento cada sul canino. Il funzionamento è per il resto uguale a quanto descritto nel modo Panoramica Standard. Specifiche del programma modalità Seno mascellare, vista laterale (Destro e Sinistro): • Tempo Esposizione totale: • Tempo Ciclo totale: • Ingrandimento: • Fattore kV preimpostato: 2.5 s 18 s destro 26 s sinistro 1.27 70 kV per pazienti di piccola taglia, 74 kV per pazienti di taglia media, 78 kV per pazienti di taglia grande. Le parte centrale del radiogramma non esposta dalla proiezione laterale del seno mascellare è utilizzabile per la vista frontale (vedi istruzioni nel paragrafo relativo). Tra un esecuzione e l'altra la pellicola non dovrà essere sostituita. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 35 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 36 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali ATM Frontale (Opzione Dento-Maxillo-Facciale) La proiezione frontale dell’Articolazione Temporo Mandibolare si ottiene utilizzando il metodo denominato Geometria di Proiezione Inversa. Viene ottenuta una vista frontale di entrambe le articolazioni temporo mandibolari destra e sinistra, su una pellicola unica. Questa proiezione radiografica consente di stimare l’esatta struttura del condilo visto frontalmente, per esempio per la diagnosi di eventuali alterazioni di natura artrosica. In combinazione con la proiezione ATM Laterale essa permette la formazione di un quadro diagnostico completo dell’articolazione temporo-mandibolare. Per il posizionamento del paziente negli esami ATM, viene fortemente raccomandato l’uso dello speciale cefalostato craniale (opzionale). Se non è disponibile, il paziente deve essere posizionato con l’aiuto della mentoniera piana (plastica bianca). La luce verticale laterale di posizionamento dovrà cadere all'incirca in corrispondenza del canino inferiore. Il paziente dovrebbe tenere la mandibola il più sporgente possibile (massima protrusione), oppure la bocca aperta, così da spostare la testa del condilo in avanti, sotto l’eminenza. Il capo dove essere inclinato in avanti e avere il piano di Francoforte leggermente oltre l’orizzontale (approssimativamente 5°, con colonna cervicale di poco più flessa rispetto alla posizione fatta assumere per radiografie in modo Panoramica Standard). Un’eccessiva inclinazione all’indietro può causare la sovrapposizione della base orbitale / volta palatina su parti del condilo di interesse diagnostico. Nel programma ATM non è permesso la traslazione longitudinale della posizione di partenza dell’assieme radiogeno motorizzato e l’apparecchiatura inizia sempre il ciclo espositivo dalla posizione standard di azzeramento che corrisponde a Y = 7 mm. L’operatività è per il resto uguale al modo Panoramica Standard. Specifiche del programma modalità ATM Frontale (Articolazione Temporo Mandibolare): • Tempo Esposizione totale: • Tempo Ciclo totale: • Ingrandimento: • Fattore kV preimpostato: 6s 27 s 1.64 72 kV per pazienti di piccola taglia, 76 kV per pazienti di taglia media, 80 kV per pazienti di taglia grande. Le parti di radiogramma non esposte dalla proiezione frontale delle articolazioni temporo mandibolari sono utilizzabili per le viste laterali (destro, sinistro; vedi istruzioni nel paragrafo relativo).Tra un esecuzione e l'altra la pellicola non dovrà essere sostituita. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 37 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Geometria di proiezione radiografica Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 38 Orthoralix 9200 GENDEX 9. Proiezioni speciali Utilizzo del cefalostato speciale per ATM Lo speciale cefalostato craniale brevettato per esami ATM è progettato per ottenere un posizionamento del capo del paziente stabile, accurato e ripetibile durante l’esame della ATM eseguito con Orthoralix 9200. Con questo cefalostato, il posizionamento del paziente non viene effettuato facendo riferimento alla dentatura, ma piuttosto ai meati acustici, un repere diagnostico molto vicino alla stessa Articolazione Temporo Mandibolare. Il mento è completamente libero di muoversi, cosicché, se necessario, possono essere effettuate due radiografie consecutive con bocca chiusa ed aperta (o arcata dentale protrusa), senza spostare il capo del paziente. Radiografie effettuate con queste modalità sullo stesso paziente sono geometricamente congruenti, cioè forma e misure delle parti anatomiche sono tra loro confrontabili direttamente su diverse radiografie. Il cefalostato ATM si innesta nella presa predisposta per i supporti di posizionamento, e posiziona il paziente tramite tre punti di riferimento regolabili: due centratori auricolari nel meato acustico ed un supporto nasion. Il cefalostato è in grado di accogliere crani con ampiezza inter-temporale tra 120 e 200 mm, ed distanza nasion-meato (proiettata sul piano sagittale) tra 70 e 110 mm (nel caso di proiezione frontale, il capo viene orientato con il piano di Francoforte leggermente inclinato verso il basso, per ridurre, l’eventualità che l'ombra dell'osso zigomatico si proietti sulla testa del condilo dall’osso zigomatico). Assicuratevi che l’Orthoralix 9200 sia nella posizione di azzeramento. Selezionate il modo proiezione ATM appropriato ed i relativi fattori tecnici. Aprite completamente il poggiafronte motorizzato. Togliete il morso o la mentoniera dalla presa ed inserite al loro posto il cefalostato ATM. Assicuratevi che la spina sia innestata saldamente e fino in fondo. Aprite al massimo i centratori auricolari, tramite la leva posizionata sotto al cefalostato. Sbloccate il supporto nasion allentando la manopola posta lateralmente, e spingetelo in avanti il più possibile. Posizionate l’assieme radiogeno motorizzato all’altezza necessaria, cosicché i centratori auricolari siano alla stessa altezza delle orecchie del paziente. Sui centratori auricolari vanno utilizzate le apposite protezioni igieniche, codice 4519 128 20952 (confezioni da 280 pezzi). Posizionate il paziente tra i centratori auricolari, col viso verso lo specchio. Chiedetegli/le di afferrare saldamente il maniglione. Chiudete delicatamente i centratori auricolari nelle orecchie del paziente. Il paziente deve stare in una posizione confortevole e naturale, ma con il collo il più allungato possibile. Regolate l’inclinazione del capo adagiandolo sul supporto nasion, e bloccate quest’ultima posizione girando la manopola appropriata. Effettuate l’esposizione seguendo le indicazioni riportate in questo manuale. References: Welander U, Tronije G, McDavid WD Layer thickness in rotational panoramic radiography: some specific aspects. Dentomaxillofac Radiol 1989; 18:119-127. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 39 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Qualità Immagine Panoramica Sintomi di posizionamento scorretto Posizione corretta: il piano di occlusione è leggermente curvo, i rami ascendenti quasi paralleli. Capo rivolto a sinistra: il lato sinistro è ingrandito, il lato destro rimpicciolito. Posizione scorretta. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 40 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Sintomi di posizionamento scorretto Capo inclinato in avanti: il piano di occlusione è molto curvo, i rami ascendenti convergono. Posizione scorretta. Capo inclinato all'indietro: il piano di occlusione è ondulato, i rami ascendenti divergono. Posizione scorretta. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 41 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Sintomi di posizionamento scorretto Laser verticale troppo indietro: i denti sono rimpiccioliti e le file ravvicinate. Posizione scorretta. Laser verticale troppo avanti: i denti sono ingranditi e le file distanziate. Posizione scorretta. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 42 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Sintomi di posizionamento scorretto Utilizzo del fantoccio tecnico per verificare i parametri geometrici delle proiezioni. E’ disponibile un fantoccio tecnico universale brevettato, fornito come accessorio ad ogni Orthoralix 9200, per misurare i più importanti parametri geometrici delle immagini ottenuta in modo panoramico. Il fantoccio consiste in un forma stampata che incorpora una linea curva radio-opaca la quale riproduce forma e posizione di una linea passante attraverso il punto centrale delle radici dentali, in riferimento alla mascella di un uomo medio. Brevi segmenti radio-opachi, di lunghezza e inclinazione fissa, sono equamente scaglionati lungo questa linea. La posizione più frontale della curva è corredata di una serie di oggetti ellittici per il controllo dell’esatta posizione dello strato focale. Sono inoltre incluse strutture che simulano la posizione e l’inclinazione dei condili (in condizione di occlusione). Il fantoccio deve essere fissato tramite viti nei due fori che sono stati a ciò predisposti nella mentoniera (quella in plastica trasparente). Il fantoccio e la mentoniera, devono quindi essere inseriti nell’apposita presa per accessori di posizionamento. Utilizzate una cassetta senza schermo di rinforzo frontale, lo schermo può essere tolto o, meglio ancora, può essere oscurato interponendo una pellicola nera (una pellicola esposta alla luce ed indi sviluppata). Impostate i fattori tecnici ai valori minimi, per es. 60 kV 3 mA. Lo scopo di questa scelta è di ottenere una densità accettabile della pellicola malgrado il minimo assorbimento da parte del fantoccio. Fate un’esposizione con la modalità di proiezione che volete verificare. Quindi sviluppate adeguatamente la pellicola. Dalla pellicola così trattata possono essere dedotte le seguenti informazioni: - Simmetria della proiezione raggi. - L’esatta posizione dello strato a fuoco nella sua parte più frontale, corrisponde a una immagine perfettamente rotonda in una serie di ovali al centro dell’immagine. Gli ovali più vicini al centro di proiezione (rispetto allo strato focale) sono rappresentati elongati orizzontalmente, quelli più lontani dal centro di proiezione (rispetto allo strato focale) sono rappresentati elongati verticalmente. Se tutti gli ovali della serie vengono mostrati in forma pressoché rotonda, significa che lo strato focale, o piano l’immagine, è ampio e ben centrato rispetto alla forma media dell’arcata dentale. Si noti che la luce laterale verticale, indicante la parte più avanzata dello strato focale, coincide con la parte più frontale della curva ed il centro della serie di ovali. - Lo scostamento del piano d’immagine fornito dall’apparecchiatura rispetto alla curva media della dentatura può essere valutato osservando la forma radiografica dei segmenti verticali. In caso di coincidenza perfetta (sia in forma che posizione), i segmenti saranno visualizzati perfettamente focalizzati al loro centro, corrispondente alla intersezione con la curva media e gradualmente defocalizzati ai loro estremi. - L’ingrandimento orizzontale e verticale in diverse parti dell’immagine può essere misurato direttamente sull’immagine stessa, calcolando lo spazio orizzontale esistente tra ciascun paio di segmenti adiacenti (è di 5 mm in realtà), e dalla proiezione alla verticale della lunghezza dei segmenti. - L’angolo esistente tra il fascio raggi e la curva media della dentatura può essere misurato, in diverse parti dell’immagine, come l’angolo dell’immagine dei segmenti rispetto alla verticale. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 43 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Sintomi di posizionamento scorretto Bibliografia e referenze: 1. Nummikoski P, Prihoda T, Langlais RP, McDavid WD, Welander U Dental and mandibular arch width in three ethnic groups in Texas: a radiographic study. Oral Surg Oral Med Oral Pathol 1988; 64:609-617. 2. Welander U, Nummikoski P, Tronije G, McDavid WD, Legrell PE, Langlais RP Standard forms of dentition and mandible for application in rotational panoramic radiography. Dentomaxillofac Radiol 1989;18:60-67. 3. Molteni R A universal test phantom for dental panoramic radiography MedicaMundi 1991; 36/3:212-217. Forma media di un’arcata dentale standard per la dentatura Y 1:1 X Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 44 Orthoralix 9200 GENDEX 10. Sintomi di posizionamento scorretto Radiografia tipica ottenuta con il fantoccio tecnico Test densità Se abilitato per mezzo del programma di configurazione utente (l'impostazione normalmente é disabilitata), é disponibile un programma per il controllo dell'annerimento (densità) dei film in modalità panoramica. Questo programma consiste nell'esposizione di una sequenza di sette bande (verticali) aventi ciascuna un valore differente di densità; ciò é ottenuto esponendo ogni banda con una dose che é differente da quella usata per l'adiacente, del 20%. Perché la densità del film così raggiunta sia compresa entro i valori ottenibili nella normale operatività, lo schermo di rinforzo anteriore deve essere oscurato con un film precedente esposto alla luce e processato (completamente nero). Le immagini ottenute dovranno essere confrontate con un film campione prodotto nello stesso modo in condizioni di esposizione e trattamento successivo ottimali. Nel caso di difformità tra due film, ad esempio il film realizzato di test é più chiaro di quello campione, uno di questi problemi potrebbe essere insorto: - Soluzioni chimiche esauste (l'esperienza individua questa circostanza come la più probabile); Imperfette condizioni tecniche di trattamento del film (temperatura troppo alta o troppo bassa, errata durata del ciclo, soluzioni chimiche inadatte); Tipo di film inadeguato (non compatibile con gli schermi impiegati); Schermi di rinforzo esauriti o di tipo incompatibile con i film usati; Tubo raggi x deteriorato ad esempio per effetto dell'invecchiamento Malfunzionamento della circuiteria elettronica. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 45 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale (opzione Transcan) 11.1 Descrizione del prodotto L’opzione Transcan è una modalità di proiezione radiografica che utilizza la tecnologia tomografica lineare e realizza immagini di strati, di spessore selezionabile dall’operatore, situati su piani perpendicolari all’arcata dentale (piano trasversale). E’ una modalità proposta per uso implantologico. Affinchè sia possibile un affidabile e riproducibile posizionamento del paziente è previsto l’impiego del posizionatore da utilizzarsi con l’impronta del paziente oppure con un apposito morso, in fase preliminare di centratura a banco e in quella finale, durante l’esposizione. Posizionatore con dispositivi di centratura dell’impronta del paziente (guide di posizionamento) e supporto da banco. L’impronta del paziente deve essere realizzata con i dispositivi forniti (cucchiaio portaimpronte e materiale per impronte). Dal pannello di controllo sono selezionabili quattro programmi che consentono un esame completo delle arcate dentali e della corrispondente parte alveolare: • • • • RR posteriori RR incisivi LL posteriori LL incisivi molari, premolari, canini destra incisivi destra molari, premolari, canini sinistra incisivi sinistra Per ciascun programma è possibile scegliere lo spessore dello strato a fuoco, distribuito simmetricamente in direzione mesio-distale attorno al piano centrale dell'immagine ovvero 3 mm oppure 6 mm. Per ogni programma vengono fatte 3 scansioni poste su piani paralleli distanti tra loro 7 mm, riprodotte sulla stessa pellicola. L'ingrandimento dell'immagine rispetto al piano centrale della tomografia è 1.40. Viene utilizzato il modello matematico dell'arcata dentale e della dentatura secondo Welander e Nummikosky. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 46 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale MODALITA’ TRANSCAN TAGLIA PAZIENTE PROGRAMMA TRANSCAN Piccola Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Media Grande kV mA Sec. 60(*) 64 64(*) 68 68(*) 72 4 4 4 4 4 4 4.6 4.6 4.6 4.6 4.6 4.6 (*) La cassetta radiografica deve essere caricata nel modo seguente, in camera oscura e rispettando questa sequenza: 2 1 - film precedentemente esposto alla luce e quindi sviluppato (completamente nero). 1 2 - film da impressionare. La modalità Transcan è operativa solo con combinazione schermo film uguale o equivalente a quella in dotazione al sistema (Kodak Lanex Medium - Kodak EKTAVISION). MODALITA’ TRANSCAN (personalizzazione dei fattori tecnici) I valori (kV, mA) dei parametri dell’esposizione preimpostati nel software per operare in modalità Transcan si possono modificare seguendo le indicazioni del manuale operatore Orthoralix 9200, indicate nel paragrafo "Programma di configurazione". La tabella qui riprodotta è disponibile per registrare eventuali cambi apportati ai fattori tecnici predefiniti. TAGLIA PAZIENTE PROGRAMMA TRANSCAN Piccola Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Incisivi sinistra-destra Posteriori sinistra-destra Media Grande Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 47 kV mA ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... Sec. 4.6 4.6 4.6 4.6 4.6 4.6 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11. 2 Descrizione dei componenti Dispositivo di posizionamento dell’impronta La funzione del posizionatore è quella di stabilire l’allineamento dell’impronta del paziente (precedentemente ottenuta con il materiale fornito) e specificatamente la zona d’interesse diagnostico individuata su questa, rispetto ai riferimenti riportati sulle guide di posizionamento. I movimenti consentiti dal posizionatore sono illustrati sulle immagini che seguono. ASSE Y ROTAZIONE ANGOLO ASSE X Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 48 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale Guide di posizionamento Le due guide servono per stabilire il miglior posizionamento dell’impronta per indagini che interessano il mascellare superiore o il mascellare inferiore. Opportune spine servono all’innesto della guida sul posizionatore. I riferimenti (serigrafie) riportati rappresentano le zone di interesse dell’arcata dentale e le corrispondenti sezioni Transcan nella loro effettiva posizione. Ciascuna serigrafia è associata ad un programma selezionabile dal pannello di controllo. Un opportuno codice colori distingue la parte sinistra (blu) dalla parte destra (verde). incisivi Guida per superiori Molari, premolari, canini (sinistra, icone blu) Molari, premolari, canini (destra, icone verdi) incisivi Guida per inferiori A = molari 1 = taglio distale b = premolari 2 = taglio centrale 3 = taglio mesiale d = incisivi 1 1 2 3 Assi di riferimento c = canino 1 d 1 2 2 2 3 3 d d d 3 c 3 2 b 3 3 3 2 2 2 1 1 a 1 Guida per superiori Maggio 2005 - Manuale dell'operatore c b 1 a Guida per inferiori 49 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale Supporto da tavolo per il posizionatore Il supporto da tavolo è dotato di un opportuno innesto con vite di fissaggio, per sostenere il posizionatore nelle due possibili situazioni, quando si opera per il mascellare superiore o per il mascellare inferiore, durante la fase pre-esame di centratura dell’impronta. Cucchiai per impronta Materiale per presa d’impronta • La confezione di 24 cucchiai monouso per impronte fornita insieme all’apparecchio è così costituita: 12 pezzi per il mascellare superiore e 12 per il mascellare inferiore (3 diverse dimensioni di arcata). • La confezione comprende i 2 barattoli contenenti i componenti (base e catalizzatore) e relativi cucchiai. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 50 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11.3 Preparazione impronta dentatura Scegliere il cucchiaio per l’arcata superiore o inferiore della taglia adeguata al paziente (piccola, media o grande). Prelevare uguali quantità di materiale, base e catalizzatore, utilizzando metà della capacità degli appositi misurini. Unire i due preparati, amalgamandoli insieme, quindi inserire il composto nel cucchiaio e procedere alla presa d’impronta dell’arcata come indicato nelle istruzioni date dal fornitore. La quantità di materiale d’impressione impiegata deve essere appena sufficiente affinchè sia possibile ricollocarla nella corretta posizione durante l’esposizione raggi X, come descritto nelle pagine successive. Rimuovere la parte eccedente di materiale dall’impronta ottenuta con uno strumento affilato. Se possibile, inserire e fissare (preferibilmente) una sferetta d’acciaio o un cono di guttaperca opportunamente modificato nell’impronta, in corrispondenza dell’obbiettivo diagnostico. In alternativa marcare la parte d’interesse con una penna atossica (inchiostro solubile in acqua) per facilitarne il suo riconoscimento durante la centratura a banco. La sfera o il cono di guttaperca sono reperi molto utili per l’interpretazione dell’esito radiografico ottenuto. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 51 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11.4 Centratura a banco • Inserire il posizionatore nel supporto da tavolo, fissandolo tramite la vite provvista.Per esami riguardanti l’arcata inferiore capovolgere il posizionatore bloccandolo al supporto. • Innestare il cucchiaio sull’apposita forchetta. L’angolo di rotazione necessario per gli esami per l’arcata inferiore è dipendente dalla posizione del piano occlusale rispetto al bordo inferiore della mandibola; normalmente è consigliabile un angolo compreso tra 5° e 10°. Per ottenere una migliore ortogonalità dei raggi di proiezione rispetto alle strutture coinvolte lasciare orizzontale la forchetta/impronta (angolo 0°) per il mascellare superiore e ruotarla verso il basso per la mandibola. Per ottenere un accurato posizionamento dell'impronta rispetto alle serigrafie sulle guide di posizionamento è necessario che l'angolo di osservazione sia ortogonale alla guida stessa. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 52 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale Centratura per superiori • Rendere liberi i movimenti (bracci scorrevoli) del posizionatore allentando i relativi dispositivi di fissaggio. • Inserire negli appositi fori sul posizionatore la guida di posizionamento per il mascellare superiore. Molari, premolari, canini. • Guardando attraverso la guida di posizionamento muovere l'impronta intervenendo sui bracci scorrevoli del posizionatore (assi X-Y e rotazione), fino a far coincidere la posizione della zona di interesse individuata sull’impronta (target diagnostico) con l'icona posta in corrispondenza del taglio centrale (vedere figure nel paragrafo Guide di posizionamento). Incisivi. ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ • Nel caso di una centratura sugli incisivi, occorre far coincidere la zona d'interesse con le icone degli incisivi. • Fissare la posizione serrando le viti provviste. • Rimuovere la guida. Centratura per inferiori. • Inserire negli appositi fori sul posizionatore la guida di posizionamento per il mandibolare. Molari, premolari, canini. • Guardando attraverso la guida di posizionamento muovere l'impronta intervenendo sui bracci scorrevoli del posizionatore (assi X-Y e rotazione), fino a far coincidere la posizione della zona di interesse individuata sull’impronta (target diagnostico) con il taglio centrale. L'impronta dovrà essere ruotata fino a che l'asse longitudinale relativo alla zona d'interesse sia collimato con l'asse longitudinale passante per le diverse icone (vedi figura nel paragrafo Guide di posizionamento). Incisivi. Per la centratura sugli incisivi riferirsi alla procedura prescritta per i superiori (vedi punto precedente). • Fissare la posizione serrando le viti provviste. • Rimuovere la guida. La posizione delle icone dei denti riportate sulla guida, esterne rispetto all’asse sagittale, tiene conto dell’effettiva posizione degli elementi rispetto alla morfologia del mascellare.In ogni caso, è importante che l'impronta ed in particolare la parte comprendente il target diagnostico, sia allineata anche rispetto l'asse longitudinale che passa per le icone (vedere figure) . Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 53 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11.5 Preparazione fase raggi Predisporre l’apparecchiatura in posizione di partenza con il tasto di azzeramento. Inserire la cassetta nel portacassette spingendo sino a sentire lo scatto del dispositivo di bloccaggio e verificare sul pannello di controllo che l’indicatore luminoso accanto al tasto di consenso all’esposizione sia illuminato. Ricordarsi di caricare la cassetta radiografica per gli esami sugli incisivi come descritto nelle pagine precedenti. Selezionare l'apertura sul collimatore secondario per proiezioni Transcan. Posizionare la leva del collimatore sul monobloco radiogeno nella posizione “Transcan” Scegliere dal pannello di controllo il programma Transcan da eseguire tramite i tasti di selezione: sul display appariranno il riferimento del settore con l’indicazione dello spessore dello strato tomografico (3 mm o 6 mm). Selezionare la taglia relativa al paziente (piccola, media, grande) quindi i fattori tecnici preselezionati (la modalità AEC non è disponibile). Alla fine di queste operazioni, inserire il posizionatore sull’apparecchiatura per poter procedere alla fase seguente relativa al posizionamento del paziente. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 54 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale 11.6 Posizionamento paziente Valutare la convenienza di utilizzare uno dei due metodi proposti di seguito rispetto alla difficoltà di esecuzione dell’esame (emotività paziente e sue caratteristiche morfologiche, criticità dell’esame, disponibilità di tempo per l’esecuzione, etc.). Utilizzo dell'impronta. Utilizzo speciale morso transcan. Al fine di rendere meno disagevole per il paziente la fase d’indagine raggi-x è possibile con un attrezzo adatto ridurre in altezza il cucchiaio delle parti laterali (vedi istruzioni date dal fornitore). • Terminata la centratura, rimuovere l'impronta del paziente. • Sostituire la forchetta portaimpronte con lo speciale morso in dotazione. Fare attenzione nel ricollocare nella stessa posizione della forchetta, il morso. • Ricollocare l’impronta sull’arcata verificandone il corretto inserimento, ovvero che tutti gli elementi siano ben inseriti nelle rispettive posizioni. • Invitare il paziente ad addentare il morso facendo in modo che gli incisivi si inseriscano nelle apposite scanalature presenti sul morso. • Avvicinare il paziente al posizionatore fino a che sia possibile ben innestare l'impronta sulla forchetta del posizionatore. • Verificare che il diastema tra gli incisivi del paziente ed il suo piano medio-sagittale siano allineati con il riferimento mediano centrale sul morso. • Verificare che la testa non sia ruotata ne inclinata, eventualmente servendosi delle luci di posizionamento per riferimento • Per entrambe le metodiche sopra descritte (uso dell'impronta o del morso), per esami nell’arcata inferiore mettere il piano mandibolare orizzontale. Per l’arcata superiore porre il piano alatrago in posizione orizzontale. Determinare la richiesta inclinazione del capo alzando e abbassando con cautela l'apparecchio (previo allentamento del fissaggio di tale movimento sul posizionatore). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 55 Orthoralix 9200 GENDEX 11. Effettuazione di una Tomografia trasversale • Operando con l’apposito tasto chiudere le ali del poggiafronte fino a che una tocchi il paziente, così fornendo un riferimento per mantenere fissa la posizione durante l’esposizione. L’uso del poggiafronte è possibile solo in alcune modalità e dipende dalla specifica morfologia del paziente. • Eseguire l’esposizione. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 56 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Preparazione Questo modo è accessibile solo se risulta installato l’accessorio cefalometrico (braccio con craniostato e portacassette). Assicuratevi che l’apparecchiatura sia in funzione, oppure accendetela premendo il pulsante di accensione. Inserite una cassetta carica nel portacassette cefalometrico. La cassetta deve essere inserita in modo che il suo lato sinistro corrisponda alla tacca di riferimento posta sul binario superiore del sostegno, a seconda del formato impiegato e dell’orientamento, cioè 24x18 LL (per Latero-Laterale), 24x18 AP (per Antero-Posteriore o PA), 18x24 LL (per Latero-Laterale) & 30x24 (per tutti in casi). Assicuratevi che il monoblocco sia posto parallelamente al portacassette cefalometrico (e perpendicolarmente al muro). Se così non fosse, fatelo ruotare alla posizione corretta. Assicuratevi che la levetta del collimatore posto nel monoblocco, sia in una delle due posizioni di modo Ceph (proiezione Latero Laterale) e richieste, indicate tramite (proiezione Antero Posteriore / Postero Anteriore). Se così non fosse posizionatela opportunamente. Sul pannello di controllo e verrà visualizzato il messaggio si illuminerà il simbolo LATERO-LATERALE. Se le posizioni del collimatore e del monoblocco non sono fra loro congruenti, viene visualizzato il messaggio COLLIMATORE, in tal caso ruotate il monoblocco o spostate la posizione della levetta del collimatore. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 57 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Premete il tasto ripristino . Si noti che l’apparecchiatura deve sempre essere nella condizione di ripristino quale pre-requisito per poter effettuare qualsiasi esposizione. Se le operazioni sopra descritte sono state eseguite correttamente, saranno visualizzati il messaggio LATERO-LATERALE ed i fattori tecnici di esposizione, e si illuminerà il simbolo di “pronto per emissione radiogena” . Potete impostare la modalità ANTEROPOSTERIORE, tramite i tasti e . Se l'opzione AEC è abilitata all'accensione dell'apparecchio, i tre indicatori luminosi relativi alle taglie paziente, lampeggieranno e il messaggio 'SELEZIONARE TAGLIA PAZIENTE' sarà visualizzato. Differentemente il modo 'AEC' potrà essere selezionato premendo il tasto identificato con 'AEC'. Selezionate il tipo di paziente tramite il tasto , tra taglia piccola , taglia media , taglia grande . Il paziente di taglia media viene normalmente proposto come preimpostazione. I fattori tecnici di esposizione relativi alla selezione effettuata (kV, mA, s) saranno impostati e visualizzati. Se l’operatore ritiene necessario apportare delle variazioni a tali fattori tecnici, potrà variarli singolarmente tramite i tasti +kV, -kV, +mA, -mA, +s, -s posti nella parte alta del pannello di controllo. Se i valori dei fattori tecnici differiscono da quelli di preimpostazione, si illuminerà il tasto relativo al fattore variato. Potete comunque sempre ripristinare i valori di preimpostazione, premendo il tasto relativo alla taglia paziente. La possibilità di modificare manualmente i fattori tecnici di esposizione è abilitata anche se attivata la modalità AEC, ma limitatamente ai fattori tecnici kV e mA. Approssimativamente, per un bambino, diminuite di una misura i kV e il tempo (s), rispetto ai valori dei fattori tecnici preimpostati per un paziente taglia piccola. Da un punto di vista radiografico, cambiare il tempo di esposizione (s) ha sostanzialmente lo stesso effetto che cambiare la corrente (mA) al tubo, con la stessa proporzionalità. Fate riferimento alla sezione EFFETTUAZIONE DI UNA ESPOSIZIONE PANORAMICA se vi servono ulteriori informazioni in merito alla scelta dei fattori tecnici. Prima di posizionare il paziente, bisogna chiedergli di togliersi tutti gli oggetti metallici indossati quali occhiali, protesi mobili e orecchini. Se lui/lei va provvisto di un grembiule di protezione contro le radiazioni, assicuratevi che questo non causi aree non esposte nella radiografia. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 58 Orthoralix 9200 GENDEX Modalità AEC in modo cefalometrico: Informazioni Generali La modalità di controllo dell'esposizione 'AEC' è possibile solo con la versione Orthoralix 9200 Plus/ 9200AEC. Il tasto AEC ugualmente presente sulla tastiera della versione '9200' non è abilitato. L' abilitazione o, nel caso, la disattivazione della modalità AEC all'accensione del sistema 9200 Plus, è possibile attraverso il programma di configurazione utente (vedere paragrafo 'Programma Configurazione'). La modalità AEC, per mezzo di un sofisticato sensore, misura in tempo reale il valore di dose emergente dal paziente correggendo, aumentando o interrompendo secondo necessità, il valore del tempo di esposizione (s) rispetto al quantitativo di dose stimato ottimale per una corretta esposizione del radiogramma. Al termine dell'esposizione, in caso di correzione dei valori durante l'esposizione, l'operatore potrà verificare il valore (massimo raggiunto) realmente applicato tenendo premuto il tasto s+ (indicatore luminoso acceso) nel caso d'incremento, ed il tasto s(indicatore luminoso acceso) nel caso di interruzione del tempo predefinito. Il valore verrà visualizzato sul pannello di controllo. Il limite d'intervento della modalità 'AEC' è fissato in +50% del tempo di esposizione corrispondente alla taglia selezionata dall'operatore. Se il sistema rileva la necessità di correzioni al di fuori dei valori massimi ammissibili, automaticamente disattiva la modalità 'AEC' (al termine dell'esposizione viene visualizzato il messaggio 'AEC DISATTIVATO'). L'operatore potrà verificare il valore (massimo raggiunto) realmente applicato tenendo premuto il tasto s+ (indicatore luminoso acceso). Il valore verrà visualizzato sul pannello di controllo. La modalità AEC è selezionabile sulle proiezioni di tipo panoramico e speciali ad eccezione delle emi-ortogonali, dentizione frontale e Transcan. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 59 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Posizionamento del paziente ed esposizione per radiografia latero-laterale L’impiego più comune dell’accessorio cefalometrico è quello di prendere radiografie del cranio in modo latero-laterale, nella maggioranza dei casi utilizzate per tracciare un cefalogramma con lo scopo di definire un trattamento ortodontico. Esistono diversi metodi per tale definizione, comunque viene generalmente accettato che nella radiografia debbano essere visibili i seguenti tre punti: il pogonion, il nasion, il porion. In aggiunta dovrebbero essere visibili anche il profilo frontale dei tessuti molli, incluso il mento e la punta del naso, e il punto di Bolton e l’ultima vertebra della colonna. Assicuratevi che la levetta del collimatore, posto nel monoblocco, sia in posizione Laterolaterale indicata dal simbolo . Posizionate manualmente il cefalostato, se non lo avete già fatto, afferrando saldamente il suo coperchio circolare, cosicché lo sguardo del paziente sia orientato opposto al muro (il piano sagittale parallelo alla cassetta). Aprite completamente le bacchette auricolari del cefalostato, utilizzando la leva posta sul lato destro del cefalostato. Spostate completamente all’infuori il supporto nasion tramite la leva posta sul lato sinistro del cefalostato, e ruotate verso l’alto il supporto stesso. Posizionate il braccio del cefalostato all’altezza opportuna, in modo che il centratore auricolare si trovi approssimativamente a livello dei meati acustici del paziente. Questa operazione può essere eseguita per mezzo dei comandi presenti sul pannello di controllo oppure più opportunamente azionando il tasto posto sul braccio dietro il cefalostato. Assicuratevi che le protezioni igieniche siano inserite sulle olive auricolari. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 60 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Posizionate il capo del paziente nel cefalostato e delicatamente chiudete le bacchette auricolari tramite la leva, fino a far entrare i centratori auricolari nei meati acustici. Con cautela aggiustate l’altezza, fate in modo che il paziente stia fermo in una posizione naturale con lo sguardo all’orizzonte, il che normalmente corrisponde all’avere il piano di Francoforte in orizzontale. La stabilizzazione del capo è aiutata con il supporto nasion (utile al posizionamento del filtro per i tessuti molli), che può essere ruotato in direzione verticale e spostato sia longitudinalmente (tramite la leva posta sul lato del cefalostato) che in altezza, rilasciando la manopola che gli sta di fronte. Con l’esposizione Latero-laterale è previsto un filtro per tessuti molli, che diminuisce gradualmente le radiazioni nella parte frontale del campo raggi, in questo modo il profilo ed i tessuti molli del volto possono essere visibili sulla radiografia, mentre risulterebbero radiograficamente oscurati dalla dose di maggiore intensità necessaria per le parti più dense del cranio. Questo filtro ha una forma curva così da potersi meglio adattare al profilo del volto. Una leva posta sul lato sinistro del monoblocco consente di posizionare il filtro a tessuti molli in relazione alla posizione del capo rispetto al campo raggi e alla sua specifica morfologia. Cinque segmenti numerati , di altezza gradualmente crescente sono riprodotti sul monoblocco in corrispondenza della leva, sul binario superiore del portacassette e sul craniostato accanto alla leva per la regolazione del supporto nasion. A posizionamento effettuato, l'indicazione letta sul craniostato è il valore da impostare sul monoblocco muovendo la leva (posizione approssimativa in cui l’effetto del filtro a tessuti molli termina). Chiedete al paziente di chiudere la bocca, cioè denti e labbra. Effettuate un’esposizione premendo il pulsante raggi. Non dimenticate di applicare le procedure di sicurezza rispetto alle radiazioni. Corrette operazioni d'installazione e taratura del filtro (vedi paragrafo relativo Manuale d'installazione) sono necessarie affinchè l'impostazione della posizione del filtro per i tessuti molli sia precisa ed affidabile. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 61 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Il pulsante raggi deve essere tenuto premuto a fondo durante l’intero periodo dell’esposizione, altrimenti l’emissione raggi sarà interrotta prematuramente (modo esposizione a “uomo morto”), con il risultato di una pellicola sotto esposta. L’emissione raggi inizia 0,8 s dopo che avete premuto il pulsante. Durante l’emissione raggi si illumina il segnale giallo , e viene emesso un segnale acustico, sia dall’apparecchiatura e, se presente, anche dalla stazione remota. A esposizione conclusa potete liberare il paziente, togliere la cassetta e procedere allo sviluppo della pellicola. Specifiche del modo Cefalografico: • Ingrandimento: 1.1 • Fattore kV preimpostato: 70 kV 0.8 s paziente di taglia piccola, 74 kV 0.8 s paziente di taglia media, 78 kV 0.8 s paziente di taglia grande. Radiografia tipica Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 62 Orthoralix 9200 GENDEX 12. Esecuzione di un'esposizione in modo cefalometrico Posizionamento paziente ed esposizione per radiografia in modo antero posteriore Ruotate il craniostato, afferrando saldamente il coperchio circolare se già non si trovasse in questa condizione, cosicchè il capo del paziente sia rivolto verso il monoblocco e opposto alla cassetta. Assicuratevi che la leva del collimatore posto sul monoblocco sia nella posizione di e che la modalità ANTEROmodo Antero Posteriore, indicata anche dal simbolo POSTERIORE sia selezionata sul pannello di controllo (sono mostrati i fattori tecnici corrispondenti e il messaggio ANTERO-POSTERIORE). A questo punto, la procedura per la preparazione ed effettuazione di una radiografia in modo Antero Posteriore, è uguale a quella già descritta per il modo Latero Laterale. Nel modo proiezione Antero Posteriore non c’è filtro per tessuti molli. Potete ottenere una proiezione Postero Anteriore semplicemente girando il paziente di 180°, in modo che sia rivolto verso la cassetta e non verso il monoblocco. Dovete togliere il supporto nasion dalla sua posizione normale (per L.L.), sganciando la manopola girevole. Specifiche del modo AP / PA: • Ingrandimento: 1.1 • Fattore kV preimpostato: 74 kV 1 s paziente di taglia piccola, 80 kV 1 s paziente di taglia media, 84 kV 1 s paziente di taglia grande. La proiezione Submento-Vertice è possibile posizionando il paziente con la testa opportunamente ruotata all'indietro. Per maggiore semplicità e per garantire un sufficiente livello di comfort al paziente è consigliabile far accomodare il paziente su una sedia idonea allo scopo. Con pazienti di media corporatura sono stati ottenuti buoni risultati con 80kV-8mA1.25s (combinazione schermo/film Kodak, Lanex Medium-EKTAVISION, trattamento automatico). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 63 Orthoralix 9200 GENDEX 13. Geometria di proiezione Vista laterale Centratori auricolari, proiezione laterale Vista dall'alto Centro del cefalostato 24 X 18 L.L. Vista frontale Supporto nasion Centratori auricolari Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 64 Orthoralix 9200 GENDEX 13. Geometria di proiezione Vista laterale Centratori auricolari Vista dall'alto Centro del cefalostato 18 X 24 L.L. Vista frontale Centratori auricolari Maggio 2005 - Manuale dell'operatore Supporto nasion 65 Orthoralix 9200 GENDEX 13. Geometria di proiezione Vista laterale Centratori auricolari, proiezione A.P. o P.A. Vista dall'alto Centro del cefalostato 24 X 18 A.P./P.A. Vista frontale Centratori auricolari Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 66 Orthoralix 9200 GENDEX 13. Geometria di proiezione Vista laterale Vista dall'alto Punto medio dei centratori auricolari, proiezione laterale Punto medio dei centratori auricolari, proiezione a.p. o p.a. 30 X 24 Vista frontale Centratori auricolari Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 67 Orthoralix 9200 GENDEX 14. Procedure igieniche e di pulizia Sostituire sempre il rivestimento in plastica protettiva per il morso, e quelli per le olive auricolari, ad ogni nuovo paziente. Tali protezioni ingieniche vanno conservate in un luogo pulito e asciutto, al riparo dall'esposizione diretta alla luce solare e alla radiazione UV. Potete disinfettare il morso immergendolo in un liquido sterilizzante a freddo, o in autoclave fino a 125°. Le altre parti che vanno a contatto con i pazienti, quali la mentoniera, la maniglia di appoggio, il piattello posizionatore per transcan, e le alette del poggiafronte, vanno tenute pulite e disinfettate. Accertatevi che lo siano prima di posizionare un nuovo paziente. Esse possono essere convenientemente pulite, per esempio, con una soluzione al 2% di ammoniaca. Anche le olive auricolari vanno tenute pulite e disinfettate. Disconnettete sempre l’apparecchiatura dall’alimentazione di rete prima della pulizia o della disinfezione. Fate in modo che non penetri nell’apparecchiatura né acqua, né alcun altro tipo di liquido, in quanto potrebbero causare corto circuiti o corrosione. Tutte le parti dell’apparecchiatura, inclusi gli accessori ed i cavi di connessione, devono essere puliti o disinfettati unicamente con un panno umido e quindi strofinati con un panno asciutto. Non utilizzate solventi (toluene, benzina, eccetera), agenti corrosivi o materiali di pulizia abrasivi. Sono sconsigliati disinfettanti spray in quanto potrebbero penetrare nell’apparecchiatura e causare corto circuiti o corrosione. Se dovete assolutamente utilizzare degli spray, l’apparecchiatura deve essere accuratamente rivestita con un telo di plastica. E’ necessario spegnere l’apparecchiatura e lasciarla raffreddare con largo anticipo per evitare correnti convettive in grado di attirare all’interno dell’apparecchiatura il disinfettante vaporizzato. Dopo la dispersione del disinfettante vaporizzato, potete rimuovere il telo di plastica e rimettere in funzione l’apparecchiatura. Non utilizzate l’apparecchiatura in presenza di disinfettanti che, vaporizzando, formano miscele esplosive ed attendete che i vapori si siano dispersi completamente prima di riutilizzare l’apparecchiatura. Il metodo di disinfezione impiegato, deve rispondere alle normative ed alle raccomandazioni vigenti in materia, comprese quelle riguardanti la prevenzione dei rischi da esplosione. L'Orthoralix contiene sostanze che potrebbero essere nocive per l'ambiente. In particolare, il monoblocco contiene circa 2,5 kg di olio dielettrico. Pertanto, la discarica di parti del sistema deve essere affidata a operatori specializzati in rottamazione industriale. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 68 Orthoralix 9200 GENDEX 15. Programma di configurazione L’utilizzatore può pre-configurare alcuni parametri tramite un modo operativo speciale, il Programma di Configurazione per l’Utilizzatore. Un altro modo operativo speciale è il Programma Servizio, ad uso dei tecnici per l’installazione, la manutenzione e la riparazione dell’apparecchiatura. Fate riferimento al Manuale d'installazione e servizio per il Programma Servizio. Per lanciare il Programma di Configurazione dell’Utilizzatore, tenete premuto, all’accensione dell’apparecchiatura (immediatamente dopo aver dato tensione all’apparecchiatura), il tasto per pochi secondi, fino a che il messaggio “WAIT” scompare dal visualizzatore. Sono disponibili sei funzioni, or , rappresentate anche sul visualizzatore e che sono che possono essere selezionate tramite i tasti confermate con il tasto . Esse sono: Impostazione lingua English, Français, Italiano, Deutch, Espanol. Sensibilità Pan Con questa funzione potete preimpostare la sensibilità o la velocità della combinazione schermi/pellicola utilizzati nei modi Panoramico e Transcan (cassette da 15 x 30 cm), come conseguenza il fattore dei mA preimpostato dall’apparecchiatura per ogni modalità di proiezione cambierà con un rapporto lineare inverso. Durante l’esecuzione di questa funzione, sono visualizzati due valori, contraddistinti con i termini NEW e OLD. Il valore NEW è quello che è stato riselezionato, Il valore OLD è quello precedente (e attuale). Il valore NEW viene o cambiato tramite i tasti , e la selezione effettuata va confermata tramite il tasto . I valori di velocità, nella scala R19, ed i relativi valori dei mA sono: Speed 160 200 250 320 400 500 630 800 mA 15 13 10 8 6 5 4 3 Il valore di preimpostazione (corrispondente ad uno schermo Kodak Lanex Medium) è di 250, pari a 10mA. Sensibilità Ceph Alcune funzioni ed operazioni sono uguali a quanto sopra descritto, ma relativi alla combinazione schermo/ pellicola usati in modo Cefalometria (normalmente cassetta da 18 x 24 cm). Il valore di preimpostazione corrispondente allo schermo Kodak Lanex Regular. Impostazione dei fattori espositivi Tramite questa funzione, è possibile variare individualmente ciascuno dei fattori tecnici preimpostati in ogni modalità di proiezione e di taglia del paziente (eccetto che il tempo esposizione nei modi Panoramica e Transcan, in cui esso è determinato dalla cinematica di proiezione stessa. Per cambiare il valore preimpostato dei fattori tecnici, mentre questa funzione è attiva e rappresentata sul visualizzatore, potete scorrere tra le diverse modalità di proiezione e taglia dei pazienti semplicemente tramite i tasti , , , , , quindi cambiate il valore a piacere, tramite i tasti +kV, -kV, +mA, -mA, +s, -s e confermate l’avvenuta selezione con il tasto . Se cambiate la sensibilità generale, avrete una variazione in modo lineare dei valori dei mA. Esempio: - Sensitività preimpostata (Pan) 250 -> 10 mA; - Sensitività cambiata ad es. 500 -> il valore di corrente preipostato cambia in 5 mA; - Dopo aver preimpostato la corrente (in qualsiasi programma specifico) ad es. 7 mA; - Cambiare (nuovamente) la sensitività a e.g. 320 -> la corrente preimpostata (per il programma sopra indicato) cambia a 11 mA (= 7 x 500/320 circa). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 69 Orthoralix 9200 GENDEX 15. Programma di configurazione Test densità Abilita o disabilita il test densità (se abilitato comparirà tra le normali modalità di proiezione). Modalità AEC Abilita o disabilita all'accensione del sistema la funzione AEC nei programmi dove prevista (se disabilitata, la selezione manuale è sempre possibile premendo il tasto AEC sul pannello di controllo). Tutte le variazioni apportate tramite il Modo Configurazione per l’Utente, possono essere ripristinate ai valori preimpostati selezionando la funzione DEFAULT e confermandola tramite il tasto . Per chiudere ed uscire dal Programma di Configurazione dell’Utente, bisogna spegnere l’apparecchiatura. Messaggi ed allarmi Possono essere visualizzati un certo numero di messaggi di avvertimento in caso si verifichino condizioni anomale: COLLIMATORE Il collimatore non è posto correttamente in alcuna posizione corrispondente ad un qualsiasi modo proiezione. Per eliminare il problema, spostate la leva del collimatore nella posizione adeguata, come indicato dai simboli posti sulla copertura del monoblocco sopra al collimatore. MONOBLOCCO La posizione del monoblocco non è congruente con il modo selezionato, la segnalazione è determinata dalla posizione del collimatore. Per eliminare il problema, ruotate il monoblocco o riselezionate il modo tramite il collimatore. RILASCIO ANTICIPATO L’operatore ha rilasciato il pulsante raggi in anticipo, prima della conclusione dell’esposizione. Premete un tasto qualsiasi per cancellare il messaggio. ARRESTO MOVIMENTO L’operatore ha bloccato il movimento durante un ripristino o un ciclo simulato, prima della sua conclusione. Premete un tasto qualsiasi per cancellare il messaggio. Eseguite nuovamente un ripristino. CASSETTA Alla conclusione di un ciclo di ripristino o mentre tentate di eseguire un’esposizione, non viene riscontrata alcuna cassetta nel porta cassette. Premete un tasto qualsiasi per cancellare il messaggio ed inserite una cassetta. RAFFREDDAMENTO Il monoblocco ha raggiunto il proprio limite di carico termico per il carico di radiografie eseguite, e deve raffreddarsi prima di potere effettuare un’altra emissione raggi. Il numero di secondi necessario per tornare ad un livello termico operabile è mostrato ed aggiornato in continuazione sul visualizzatore. Aspettate fino a che il contatore raggiunga lo zero ed il messaggio scompaia. Altri messaggi d’allarme possono essere visualizzati a causa di guasti tecnici dell’apparecchiatura. Fate riferimento al Manuale d'Installazione e Servizio per queste segnalazioni. Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 70 Orthoralix 9200 GENDEX 16. Dati tecnici Fare riferimento al Manuale Tecnico di Servizio per gli schemi elettrici e per informazioni tecniche più dettagliate. • Alimentatore: 115-250 V ac, ±10 % • Frequenza: 50-60 Hz ±2 Hz • Max. caduta accettabile della tensione di rete a 115V: 4% • Max. potenza richiesta: 10 A a 230 V, 15 A a 115V. • Corrente assorbita in condizioni di riposo: < 0.5 A (250V) ; < 1A (115V) • Forma d’onda alta tensione: rettificata a corrente continua (CC), tramite convertitore elettronico di potenza ad onda quadra (50 kHz) e rettificatore/moltiplicatore di tensione. - 60 kV a 84 kV, in incrementi di 2 kV, tolleranza max dal valore nominale ±3 kV - 3 mA a 15 mA, in incrementi di 1 mA, tolleranza max dal valore nominale ± 7% • Temporizzatore di soccorso: +20% del tempo di esposizione • Tubo radiogeno: GX 100-20 DC • Inclinazione dell’anodo: 5° • Materiale dell’anodo: tungsteno • Massima tensione sopportabile dal tubo: 100 kV • Fattore di impiego: 1:20 max, operando a piena potenza • Filtrazione inerente: 2.5 mm Al equivalenti (84 kV) • Macchia focale: 0.5 mm secondo IEC 336 (1993) • Tasso di dose erogata: circa 0.325 mGy/s a 70 kV, 10 mA, a 1000 mm. • Radiazione dispersa dalla sorgente: meno di 250 µGy/ora (84 kV) a 1 m in qualsiasi direzione. • Fattori di dispersione tecnica: 84 kV, 15 mA, fattore di uso 1:20. • Schermatura del raggio primario (dietro porta cassette): Pan: 1.5 mm Pb ; Ceph 1 mm Pb Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 71 Orthoralix 9200 GENDEX 16. Dati tecnici • Distanza Sorgente-Rivelatore: Panoramica: 505 mm Cefalometria: 1500 mm • Formato rilevatore, Pan: 15 x 30 cm, 5 x 12 “ 3.7 x 131 mm (dimensione del campo raggi al rivelatore) • Formato rilevatore, Transcan 15 x 30 cm, 5 x 12 “ 52 x 131 mm (dimensione del campo raggi al rivelatore) • Formato rilevatore, Ceph: 24 x 18 cm (o 10" x 8") verticale per LL (consigliato) 18 x 24 cm (o 8" x 10") orrizontale per LL 24 x 18 cm (o 10" x 8") verticale per AP (consigliato) 30 x 24 cm verticale (LL o AP) • Lasers - Classe - Lunghezza d'onda - Divergenza del fascio (per fascio collimato) - Durata dell'impulso - Massima uscita • Peso: 2, conforme a IEC 60825-1:2001 650nm < 1 mrd 30 secondi < 1 mW Panoramica Cefalometria 191 kg 211 kg • Condizioni ambientali: Trasporto e immagazzinaggio: - temperatura: - pressione: - Umidità relativa: Min -40°C 500 hPa 10% Max +70°C. 1060 hPa 100% (condensazione compresa) Min +10°C 700 hPa 30% Max +40°C. 1060 hPa 90% (condensazione esclusa) Condizioni operative : - temperatura: - pressione: - umidità relativa: Accessori Craniostato per ATM - cod. 9801 401 30004 Fantoccio tecnico per valutazione della qualità geometrica dell'immagine - cod. 4519 124 20471 Coperture igieniche monouso per il morso - cod. 4519 129 03601 (confezione da 100 pezzi). Coperture igieniche monouso per le olive auricolari - cod. 4519 128 20952 (confezione da 280 pezzi). Per l'identificazione delle parti di ricambio, ci si riferisca al Manuale Tecnico di Servizio (Sezione Q). Maggio 2005 - Manuale dell'operatore 72 Orthoralix 9200 GENDEX 16. Dati tecnici Orthoralix 9200 Maggio 2005 - Manuale dell'operatore Orthoralix 9200 Ceph 73 Orthoralix 9200
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