La BWI LAVORO
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La BWI LAVORO
Terzo congresso mondiale | 1- 5 dicembre 2013 | Bangkok | Thailandia La BWI Dicembre 2013 Le dieci priorità della BWI LAVORO BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO LA FORZA DI BWI A LIVELLO MONDIALE Nell’Internazionale dei lavoratori edili e del legno si uniscono in una sola voce di risonanza mondiale i lavoratori e i loro sindacati nei settori dell’edilizia, dei materiali edili, della silvicoltura e del legno. Riunendo i lavoratori, riconoscendo le diversità, sostenendo l’attività di organizzazione e la lotta all’ingiustizia, BWI contribuisce alla creazione di un mondo più equo per i lavoratori che costruiscono il nostro futuro. Uniti rivendichiamo dignità lavorativa, rispetto per i diritti dei lavoratori, parità uomo-donna e strategie per una crescita sostenibile. OGGI ABBIAMO AFFILIATE IN 134 PAESI SILVICOLTURA 13 MILIONI, EDILIZIA 12 MILIONI PER UN TOTALE DI 12 MILIONI DI ISCRITTI E 333 AFFILIATE STIAMO ORGANIZZANDO PER OTTENERE GIUSTIZIA E POSTI DI LAVORO! La BWI LAVORO È ORA DI CELEBRARE I RISULTATI RAGGIUNTI IN QUESTO PERIODO INTERCONGRESSUALE: 4,000 AGENTI FORMATI IN MATERIA DI IGIENE E SICUREZZA 10,000 LAVORATORI MIGRANTI ORGANIZZATI 120,000 FIRME PER LA PETIZIONE IKEA 18 AQI CON MULTINAZIONALI E 14 RETI SINDACALI REGIONALI L’Internazionale dei lavoratori edili e del legno è una federazione sindacale di portata mondiale nata nel dicembre 2005 dalla fusione della Federazione internazionale dei lavoratori edili e del legno (IFBWW) e della Federazione mondiale dei sindacati dei lavoratori edili e del legno (WFBW). 2 LAVORO BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI POSTI DI LAVORO, GIUSTIZIA E SVILUPPO SOSTENIBILE BWI si impegna affinché gli oltre duecento milioni di persone attive in tutto il mondo nell’edilizia, nel settore del legno e nella silvicoltura possano avere un posto di lavoro dignitoso. Nel corso dell’ultimo periodo intercongressuale, nonostante la crisi finanziaria e le politiche di globalizzazione neoliberiste, BWI è riuscita a consolidare la propria capacità di organizzazione strategica. Assieme, siamo stati in grado comportare miglioramenti per alcuni dei lavoratori più sfruttati e vulnerabili, da quelli assunti a contratto nel settore del cemento, agli immigrati nei cantieri edili, agli addetti alle segherie delle foreste tropicali, ai bambini che lavorano nelle fornaci di mattoni. Benché ancora molto rimanga da fare, abbiamo incrementato la partecipazione giovanile e femminile ai processi decisionali sindacali. Siamo oggi riconosciuti in quanto voce autorevole nel dibattito sul cambiamento climatico e lo sviluppo sostenibile. In questo periodo di immense trasformazioni sociali, economiche e ambientali, nel concordare le aree di priorità su cui concentrarci per il futuro dobbiamo riflettere attentamente sulle esperienze degli ultimi quattro anni. Da molti punti di vista dobbiamo mirare più in alto, rafforzare la nostra coordinazione e il lavoro di rete e sfruttare le nostre risorse quanto più strategicamente possibile. La BWI Questa rivista illustra per grandi linee i principali risultati ottenuti sulla base delle dieci priorità del piano d’azione adottato nel dicembre 2009 in occasione del Congresso di Lille (Francia). piano d’azione adottato nel dicembre 2009 in occasione del Congresso di Lille (Francia). Il numero delle conquiste in fatto di organizzazione, di risultati a livello di politiche, di campagne culminate con un successo e delle vittorie per la solidarietà cui BWI e le sue affiliate hanno contribuito è troppo alto perché io possa elencarli tutti. Per questo abbiamo il sito internet (http://www.bwint.org) e la relazione completa del Congresso. Quello che troverete qui è un approfondimento di alcune delle iniziative mondiali, regionali e nazionali per cui BWI è orgogliosa di essersi battuta ed aver raggiunto risultati. Portatene a casa una copia per condividerla con i vostri familiari e tesserati, ma servitevene soprattutto per sostenere il vostro operatoin ambito organizzativo! Ambet Yuson Segretario generale BWI 3 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 1 Organizzazione e contrattazione con le multinazionali BWI è andata sempre più concentrandosi sull’organizzazione dei lavoratori nelle società multinazionali (SMN), alla luce del fatto che le loro operazioni hanno subito un’enorme espansione in tutto il mondo. La strategia in tal senso prevede l’applicazione di diversi strumenti, i più importanti dei quali sono gli accordi quadro internazionali (AQI), il cui punto forte sta nel raggio d’azione mondiale, sia dal punto di vista geografico che della catena di fornitura. Ora la sfida sarà fare in modo che gli impegni assunti con gli AQI per il rispetto dei diritti dei lavoratori diventino una realtà globale. Le attività di organizzazione sono sostenute da una strategia comunicativa completa di cui fa parte l’osservatore aziendale BWI Company Monitor (http://blogs.bwint.org/mnc) COSA È STATO RAGGIUNTO? L’organizzazione conferisce una posizione vantaggiosa sugli accordi mondiali Dall’ultimo congresso, BWI ha condotto con buoni risultati un gran numero di campagne di organizzazione tra la forza lavoro degli appalti gestiti da SMN. Queste hanno portato a negoziare accordi collettivi locali e in alcuni casi a nuovi accordi quadro internazionali. Nuovi AQI: BWI ha sottoscritto cinque AQI: uno con il gigante francese dell’energia GDF-Suez, uno con la società tedesca di lavorazione del legno Pfleiderer e altri tre con le società edili spagnole FCC, OHL e Ferrovial. L’AQI già sottoscritto con Lafarge è stato rinegoziato allo scopo di rendere le disposizioni sul diritto di organizzazione più stringenti, migliorare le norme relative ai subappalti, i lavoratori immigrati e l’igiene e la sicurezza sul lavoro, ed integrarvi meccanismi di monitoraggio più serrati. Sono in corso negoziati con la società edile Dragados e la società silvicola finnico-svedese Stora Enso. RISULTATI: Sono state condotte campagne di organizzazione in cantieri di SMN di tutte le regioni. Successi fondamentali sono stati riportati in Brasile, Panama, India, Serbia, Polonia, Ghana, Namibia e Senegal. Si è giunto alla sottoscrizione di nuovi accordi collettivi a copertura di oltre cinquecento mila lavoratori. Più di sessanta cantieri e stabilimenti edili sono stati sottoposti a ispezioni da parte di missioni internazionali. Sono stati conclusi cinque nuovi AQI, portando così a diciotto il totale. 4 BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI NOT ON OUR WATCH! Monitoraggio continuo e audit di responsabilità sociale Gruppi di riferimento e reti aziendali si impegnano al fianco dell’amministrazione ed eseguono audit regolari della responsabilità sociale di Skanska, Lafarge, Royal BAM, Faber Castell, Staedtler e Schwan Stabilo. Le affiliate delle sedi centrali e degli stabilimenti locali di queste aziende hanno rilevato pratiche anti-sindacali e condizioni lavorative di sfruttamento, soprattutto tra i lavoratori assunti in subappalto. Un audit della responsabilità sociale presso lo stabilimento Faber-Castell di Goa (India) ne ha evitato la chiusura e ha portato ad un nuovo accordo collettivo con miglioramenti di termini e condizioni. Il gruppo di riferimento Skanska si è riunito con il Consiglio di fabbrica europeo nel 2013. Una missione investigativa con il sindacato della sede centrale dell’olandese Royal Bam nel cantiere di un appalto stradale in Tanzania ha fatto in modo che la società concedesse accesso al sito per organizzare i lavoratori e ha portato alla sottoscrizione di un accordo collettivo favorevole. Campagne aziendali di portata mondiale BWI ha lanciato svariate campagne aziendali mondiali mirando alle pratiche antisindacali delle SMN, soprattutto per quanto concerne i loro fornitori e subappaltatori. Queste campagne sono state accompagnate dalla pubblicazione di regolari aggiornamenti dell’osservatore aziendale BWI. BWI e IndustriALL hanno presentato denuncia contro HOLCIM facendo leva sulle direttive OCSE in materia di società multinazionali, e sfruttando informazioni rilevate nel corso di una missione investigativa. In collaborazione con UNIA, affiliata svizzera BWI, le ONG locali ed altre federazioni sindacali mondiali hanno realizzato manifestazioni fuori dalla sede in cui gli azionisti Holcim si sono riuniti in occasione del centesimo anniversario della fondazione della società. Ha ricevuto un’attenzione mediatica considerevole l’organizzazione, contemporanea all’evento, di una serie di conferenze dei leader dei rappresentanti dei lavoratori a contratto. Creazione di influenze sindacali sulla base di reti aziendali regionali e mondiali Sono state create delle reti aziendali regionali e mondiali come strumento per il lancio di campagne e l’esercizio di pressioni sulle SMN. Le reti si prefiggono lo scopo di agevolare i contatti tra sindacati all’interno di una stessa SMN e di consentire al sindacato della sede centrale della stessa di assistere i sindacati nelle operazioni all’estero, al fine di garantire il rispetto delle normative sul lavoro e le politiche aziendali. Le reti creano inoltre alleanze con altri settori, i consumatori ed il grande pubblico. Sono già quattordici reti mondiali e regionali BWI in funzione, tra cui Holcim, Swedwood e Kronospan. Conferenza di Madrid sulle società multinazionali “La conferenza BWI dell’ottobre 2011 si è rivelata un vero successo. A parteciparvi sono stati duecentotrenta sindacalisti provenienti da quarantadue paesi. Abbiamo discusso di accordi quadro internazionali tra sindacati e aziende, di reti d’impresa internazionali ed appalti infrastrutturali come quello del Canale di Panama, dei corridoi stradali e ferroviari nei Balcani, degli europei di calcio 2012 in Polonia e Ucraina, dei mondiali 2014 in Brasile e delle centrali idroelettriche in Africa. A partire da questa piattaforma comune abbiamo perseguito le nostre attività nel periodo intercongressuale”. Klaus Wiesehügel Presidente della BWI La Rete delle SMN ucraine del cemento: “In Ucraina abbiamo quattordici cementifici di cui dodici gestiti da SMN. I principali sono HeidelbergCement, Lafarge ed Irish Cement Roadstone Holdings. Alcuni degli stabilimenti si trovano in aree urbane, altri terreni deserti. Le condizioni retributive e di altro tipo possono differire notevolmente anche all’interno della stessa SMN. Dal 2004 realizziamo reti nazionali all’interno della stessa SMN, con l’intenzione di concludere un accordo collettivo per ciascuna SMN. Gli AQI sono davvero importanti nei nostri negoziati. Intratteniamo contratti con le affiliate del paese d’origine della SMN in Francia e Germania, dalle quali ci giunge sostegno. Ci siamo riuniti in occasione del Comitato europeo BWI e dell’ultimo Congresso BWI di Lille. Sul lungo periodo stiamo discutendo modalità per raggiungere un accordo collettivo mondiale per ciascuna SMN. Un giorno ce la faremo!” Vasilij Andrejev Presidente, Sindacato ucraino dei lavoratori edili (CBMIWUU) 5 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO GLI STRUMENTI CHIAVE SUL FRONTE IKEA: I DIRITTI DEI LAVORATORI! IKEA è un chiaro esempio di società di portata mondiale che applica due diversi standard. Dal 2008 BWI e l’Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (IAMAW), che organizza lavoratori nel settore del legno, hanno cercato di fare in modo che i rappresentanti sindacali avessero accesso a oltre trecento lavoratori operanti nel nuovo stabilimento Swedwood di Danville (Virginia) nel quale sono stati rilevati problemi di igiene e sicurezza e di discriminazione razziale. L’amministrazione Swedwood si è dimostrata estremamente ostile nei confronti del sindacato, ha assoldato uno studio legale noto per le posizioni antisindacali assunte, ha allontanato gli attivisti sindacali e cercato di dividere la forza lavoro. Dopo mille giorni di negoziati falliti, il sindacato ha indetto elezioni sindacali. BWI assieme all’affiliata svedese GS, ha dato man forte nella realizzazione di una campagna di organizzazione su un periodo di tre anni. Approfittando dell’importanza attribuita da IKEA alla propria immagine pubblica di azienda socialmente responsabile, la campagna è stata messa a punto per portare all’attenzione di tesserati “Nel ripensare al caso Danville, ciò che mi colpisce è la determinazione dimostrata dai lavoratori nel battersi per i propri diritti. Visto l’ambiente ostile, possiamo dire di aver portato a casa un grande risultato; il successo della campagna è strettamente legato al lavoro sul posto fatto a Danville. Abbiamo potuto vedere, ad esempio, come le campagne per la solidarietà internazionale possano essere integrate al lavoro organizzativo di base fatto a livello di stabilimento. Dove tutte le diverse componenti interagiscono, lì si trova la forza motrice in grado di portare cambiamento. Ed un ottimo esempio di cosa accade quando BWI passa all’azione!”. Per-Olof Sjöö Vicepresidente BWI 6 sindacali, consumatori e grande pubblico l’uso di due diversi standard da parte dell’azienda. In organizzazione congiunta con change.org e American Rights at Work, sono state raccolte oltre centoventi mila firme per inviare una petizione all’amministratore delegato IKEA. In tutto il mondo, le affiliate BWI hanno organizzato iniziative fuori dai negozi della catena svedese, mentre proteste di alto profilo in Svizzera, Svezia, Germania e Danimarca hanno ricevuto considerevole copertura mediatica. Tra queste iniziative, anche una con cui si chiedeva di farsi una foto davanti ad uno dei negozi tenendo un cartello con scritto “I vote for IKEA/Swedwood Union”, e ancora la spedizione di messaggi video e di lettere personalizzate di solidarietà ai lavoratori di Danville. In Belgio, Francia e Olanda, le affiliate hanno organizzato una campagna con cui si invitava a telefonare ai negozi IKEA richiedendo che Swedwood smettesse di interferire con le campagne elettorali. BWI ha sollevato la questione alla conferenza OIL del giugno 2011, e distribuito adesivi e volantini ai delegati dei lavoratori. Negli USA la copertura mediatica sia in TV che nei maggiori quotidiani è stata considerevole. RISULTATI: Nel luglio 2011 le elezioni si sono tenute regolarmente, con il 76% dei voti a favore del sindacato il quale, in seguito a ciò, è stato riconosciuto da quattro dei sei fornitori IKEA negli USA. L’attenzione si è ora spostata sull’Europa centro-orientale. Nell’ottobre 2012 si è tenuto in Polonia un incontro mondiale Swedwood. Undici stabilimenti polacchi Swedwood hanno sottoscritto un accordo di contrattazione collettiva nel febbraio 2013. Iniziative di organizzazione sono state lanciate in Russia e Ungheria. È in corso di realizzazione un’Alleanza Swedwood mondiale. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI BWI EUROPA Reazione BWI alla crisi dell’Euro Dall’inizio della crisi dell’Euro, sono entrati a far parte del programma politico il dumping salariale, l’abbassamento dei minimi salariali e delle pensioni minime, l’innalzamento dell’età pensionabile, tagli alle prestazioni assistenziali e ai servizi pubblici, licenziamenti di massa, messa in pericolo dell’autonomia nella contrattazione salariale, aumento di disuguaglianza e povertà, indebolimento dei diritti dei lavoratori e addirittura della democrazia. In quasi tutti i paesi si è verificato un aumento di populismo di destra, sentimenti antisindacali, xenofobia e razzismo. Nonostante le draconiane politiche di austerità o, meglio, proprio a causa di queste, la grande crisi del debito pubblico non accenna a diminuire. L’Europa è entrata in una nuova fase di recessione. La disoccupazione supera oggi una media del 10%; i disoccupati raggiungono i 23,8 milioni, mentre il tasso di disoccupazione giovanile si attesta al 22,1%, tra cui si contano quasi 5,5 milioni di giovani al di sotto dei venticinque anni. Un individuo su quattro è prossimo alla soglia della povertà. In molti paesi, la posizione dei sindacati è stata indebolita dagli ingenti attacchi sferrati da governi e datori di lavoro. La situazione non è però uniforme in tutti i paesi UE. In Germania, Francia, Austria, Svizzera e nei paesi scandinavi le cose non vanno poi così male, dove non vanno addirittura bene. Il divario economico con i paesi dell’Europa sud-orientale si sta ampliando, fatto questo che rende difficile il perseguimento di una strategia o una politica congiunta e coordinata. Lo stesso dicasi per il settore edile e della lavorazione del legno. Le grandi differenze nella situazione socio-economica nei diversi paesi stanno ulteriormente radicando la tendenza all’isolazionismo nazionale. BWI ha auspicato la messa a punto di iniziative congiunte per contrastare queste tendenze e promuovere la solidarietà in Europa. Il manifesto EFBWW di Palermo e i Piani d’azione BWI e NFBWW propongono chiare politiche alternative: I sindacati in Europa hanno inoltre fatto richiesto un sostanzioso programma d’investimento destinato alla riconversione ecologica di edifici, a nuovi appalti infrastrutturali e a nuove fonti energetiche. Nel programma dovrebbe essere inserita un’iniziativa di portata europea per la rimozione degli asbesti rimanenti negli edifici e per un impiego del legno rispettoso del clima. Un intervento di questo tipo avrebbe il potenziale per creare posti di lavoro dignitosi per un’Europa ecologica e sociale. “Constatiamo con profondo rammarico il declino nelle iscrizioni di numerose affiliate Europee, cosa che va di pari passo con una riduzione dei loro contributi a BWI. Va posto un freno a questa erosione, se vogliamo affrontare come si deve le sfide impegnative poste dall’economia capitalista globalizzata. L’esempio di diversi sindacati, tra cui anche Unia (Svizzera) ci dimostra che questa tendenza negativa non è inevitabile. Certo un’inversione della stessa impone ai sindacati di orientare il proprio agire alla mobilitazione, di porre enfasi sulla loro presenza nei luoghi di lavoro, sull’applicazione delle “migliori pratiche” mutuate dalle organizzazioni Europee con cui collaborano, nonché su efficaci iniziative di solidarietà internazionale. Le campagne “Fair Games - Fair Play” nel quadro dei campionati mondiali di calcio 2010 e 2014, e della coppa Europa 2012 dimostrano che, se ben pianificata, la solidarietà internazionale può agevolare la raccolta di iscrizioni e il consolidamento organizzativo dei sindacati. Perché questo accada, dobbiamo tuttavia essere certi che BWI disponga delle necessarie risorse”. Vasco Pedrina Vicepresidente di BWI per l’Europa Il Comitato Europeo BWI e gli incontri congiunti del Presidio tra EFBWW, NFBWW e BWI hanno portato ad una più stretta coordinazione. Queste le principali aree di collaborazione: 1. Creazione di posti di lavoro ed eco-impiego 2. Precariato in Europa 3. Lavoratori migranti 4. Difesa di diritti sindacali e democrazia 7 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO Le affiliate europee hanno attivamente contribuito all’applicazione delle priorità mondiali BWI tramite gli AQI e i meccanismi di monitoraggio delle banche multilaterali di sviluppo (BMS), l’esercizio di influenze a livello europeo ed internazionale, la difesa dei diritti dei lavoratori immigrati nell’ambito di BWI Connect ed altre iniziative di solidarietà. In Europa centro-orientale è ormai generalmente riconosciuto il fatto che senza il sostegno di BWI, di AQI e dei meccanismi delle BMS, molti sindacati non sarebbero in grado di raccogliere nuove iscrizioni. Se in alcuni paesi l’incremento sembra modesto, si osservano una nuova dinamica e rispetto per il ruolo dei sindacati. Turchia: Sostegno democratico e solidarietà pratica per rafforzare la posizione dei sindacati RISULTATI: Nel 2010 YOL-IŞ ha organizzato seimila e trecento lavoratori impiegati in subappalti della Direzione per le autostrade, sulla base della legge sugli appalti pubblici. Poiché nella legge turca sul lavoro adottata nel 2012 la costruzione di centrali elettriche è contemplata all’interno del settore edile, YOL-IŞ ha creato una squadra specializzata per il tesseramento di lavoratori in quest’area. AĞAÇ-İŞ sta portando avanti una campagna di organizzazione nel settore privato delle società di lavorazione del legno. Nonostante l’atmosfera antisindacale, sono stati tesserati settecento nuovi iscritti ed è stata organizzata una sussidiaria Faber-Castell sulla base dell’AQI. I diritti sindacali in Turchia non si sono ancora del tutto affermati. Se il quadro legale per la libertà di associazione è migliorato con l’adozione nel 2012 della nuova normativa sul lavoro, i diritti di organizzazione, di sciopero e di contrattazione collettiva non sono ancora in linea con gli standard europei e le convenzioni OIL. I datori di lavoro si rifiutano spesso di rispettare i diritti dei propri dipendenti, la magistratura non è super partes e il governo reagisce con la violenza alle proteste pacifiche. In Turchia “Organising for the Future” (progetto congiunto con le affiliate BWI) si è proposto di difendere i diritti sindacali, fornire formazione sulle tecniche di organizzazione e di realizzazione di campagne di tesseramento. Il progetto comprende inoltre una componente pilota per l’aumento della visibilità mediatica e l’espressione di un programma sindacale forte. Dumping sociale: L’OIL fa appello al governo svedese per l’emendamento della legislazione Nel giugno 2013 Ambet Yuson, in qualità di presidente del Consiglio dei sindacati mundiali ha scritto a Recep Tayyip Erdoğan, primo ministro della Repubblica di Turchia per condannare la violenta repressione dei manifestanti di Parco Gezi. “Il movimento sindacale mondiale è turbato per come il Suo Governo ha fatto della repressione violenta una prassi. Le rivolgiamo un appello affinché coloro che sono stati incarcerati per aver preso parte a manifestazioni pacifiche siano immediatamente rilasciati.” Ambet Yuson Segretario generale della BWI 8 Il caso noto e di lunga data che vedeva coinvolti l’affiliata BWI Byggnads e il subappaltatore lettone Laval un Partneri in Svezia sembra aver raggiunto una conclusione soddisfacente. Con una decisione di portata storica, a marzo 2013 il comitato di esperti OIL ha richiesto che il governo emendasse la legislazione “di modo che i sindacati che rappresentano lavoratori impiegati all’estero non vedano i propri diritti diminuiti sulla base della nazionalità dell’impresa”. Il comitato dichiara inoltre che le restrizioni dei diritti sindacali all’azione industriale violano la Convenzione OIL 87. Il caso di cui sopra risale al 2004, quando la società lettone, subappaltata per la costruzione di una scuola nel comune di Vaxholm, rifiutò di sottoscrivere un accordo collettivo con Byggnads. Quando Byggnads e il sindacato svedese degli elettricisti (SEF) organizzarono un blocco della società, Laval portò il caso ai tribunali del lavoro e, sostenuto BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI dall’assistenza legale della Corte Europea di Giustizia, il tribunale decretò l’illegalità del blocco obbligando i sindacati a corrispondere un sostanzioso risarcimento a Laval. In seguito il governo svedese applicò nuove restrizioni che limitavano i diritti sindacali di intraprendere un’azione industriale nei confronti di imprese straniere che inviavano lavoratori in Svezia. Questa situazione ebbe gravi implicazioni in tutto il resto dell’UE, poiché poteva comportare la non applicabilità degli accordi di contrattazione collettiva ai lavoratori inviati all’estero. RISULTATI: L’OIL ha ora invitato il governo svedese ad annullare tali restrizioni. Secondo le normative OIL, i lavoratori stranieri assunti da società straniere per lavorare in Svezia devono essere tutelati dagli accordi collettivi. BWI ha fornito ai sindacati svedesi il proprio sostegno per l’analisi del caso presso l’OIL. Programmi innovativi I sindacati sono coinvolti in programmi di edilizia sostenibile in molti paesi. In Belgio FGTB è parte della Alleanza occupazione-ambiente in Vallonia. L’Alleanza si pone come obiettivo la riduzione il consumo di energia da parte dei cittadini e la creazione di posti di lavoro grazie ad un piano ambizioso di rinnovamento di tutti gli edifici della Vallonia che presentino scarsi livelli d’isolamento. L’iniziativa dovrebbe portare alla creazione di migliaia di posti di lavoro entro il 2014. In Croazia SGH ha partecipato alla stesura del piano “Eco-crescita per la Croazia”. il quale prevede la graduale ristrutturazione delle politiche di investimento per favorire le tecnologie pulite, ivi inclusi fonti rinnovabili, trasporti ecologici, gestione idrica e dei rifiuti, e sostenibilità di agricoltura, silvicoltura e turismo. “La svolta ecologica del settore edile può essere un’opportunità per aumentare il livello delle condizioni di lavoro nell’intero settore, se accompagnata da programmi formativi che rispondano alla richiesta di nuove competenze e dal miglioramento dei sistemi d’ispezione”. Marion Hellmann Assistente segretario generale BWI Un’Europa sociale ed ecologica Le affiliate BWI stanno contribuendo in diversi modi alle iniziative per un’Europa ecologica. La piattaforma d’azione BWI/EFBWW/NFBWW per un’Europa sociale ed ecologica è stata promossa in occasione della COP 2010 di Copenhagen sul cambiamento climatico, della COP 2011 di Durban e della Conferenza mondiale 2012 sullo sviluppo sostenibile Rio+20 a Rio de Janeiro. Una riconversione ecologica che si concentri sulla creazione di posti di lavoro stabili e di qualità costituisce il fulcro di questa politica che renderà necessari nuovi profili occupazionali e nuovi programmi di formazione professionale. 9 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 2 Organizzazione dei sindacati in progetti infrastrutturali a finanziamento statale PERCHÉ PUNTARE AGLI APPALTI INFRASTRUTTURALI? Gli appalti infrastrutturali si svolgono su ampia scala e offrono occupazione a considerevoli contingenti di forza lavoro per periodi di tempo prolungati. Trattandosi spesso iniziative di rilievo, essi non sfuggono all’attenzione mediatica né al giudizio del grande pubblico. Dal 2010 tutte le banche di sviluppo finanzianti lo sviluppo di infrastrutture sono tenute a garantire il rispetto delle norme sul lavoro e d’igiene e sicurezza nei cantieri degli appalti. Poiché in numerosi casi il principale appaltatore è una multinazionale, l’affiliata BWI del paese d’origine può esercitare pressioni, soprattutto se BWI ha sottoscritto un accordo quadro internazionale con la società in questione. Dopo aver organizzato appalti infrastrutturali su ampia scala, è spesso più facile per un sindacato raccogliere nuove iscrizioni ed ottenere riconoscimento in altri cantieri. 10 Politica di influenza delle banche multilaterali di sviluppo BWI ha collaborato con la Federazione internazionale degli ingegneri consulenti (FIDIC) affinché si impegnasse al fianco del Gruppo della Banca Mondiale affinché includesse clausole sul lavoro vincolanti nei propri documenti sulle gare d’appalto. RISULTATI: Tra le Condizioni generali armonizzate per gli appalti edili delle banche multilaterali di sviluppo (BMS) e FIDIC si contemplano ora norme in materia ambientale, di igiene e sicurezza, disposizioni su frodi e corruzione e sui quattro diritti lavorativi fondamentali: libertà di associazione, diritto effettivo di contrattazione collettiva, non discriminazione e pari opportunità, e assenza di lavoro forzato o infantile. Le norme si applicano a tutti i lavoratori, siano essi assunti direttamente o meno, in modalità sia permanente che temporanea. BWI ha presentato raccomandazioni alla Strategia per il lavoro e la tutela previdenziale 2012-2022 della Banca Mondiale, sottolineando quanto vitale sia conferire priorità alla creazione di posti di lavoro e al lavoro dignitoso. BWI ha rivendicato la necessità di una strategia sul lavoro mirante alla qualità, alle prestazioni e ai risultati come anche alla garanzia di una sostenibilità socio-ambientale degli investimenti. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI RISULTATI: La relazione mondiale sullo sviluppo 2013 s’intitola Posti di lavoro. BWI è ora membro dei gruppi consultivi di esperti impegnati nelle due grandi revisioni della Banca Mondiale e mantiene inoltre informate le affiliate sulle modalità di partecipazione alle consultazioni che si svolgeranno fino a metà 2014. Un approccio pansettoriale BWI ha migliorato la propria collaborazione con il settore degli appalti rinnovando il partenariato con la Confederation of International Contractors Association (CICA) per raggiungere un approccio comune sul come rendere operative le normative sul lavoro, dalla fase di stima alla gestione pratica del cantiere. A tale scopo, si sono tenute a giugno 2011 e 2012 due conferenze congiuntamente organizzate da CICA e FIDIC con la partecipazione di BMS. Organizzazione di appalti infrastrutturali A seguito del primo successo ottenuto con l’appalto della diga idroelettrica Bujagali in Uganda, i sindacati hanno approfondito la propria conoscenza dei meccanismi delle BMS e stanno puntando a nuovi appalti infrastrutturali che si trovano nella fase iniziale del ciclo contrattuale. RISULTATI: Le affiliate BWI si stanno organizzando in oltre venti grandi cantieri infrastrutturali e cresce il numero di appalti che si stanno preparando ad abbordare. Circa settantamila lavoratori in questi appalti sono ora tutelati da accordi di contrattazione collettiva. UNA MISSIONE GLOBALE È ALL’OPERA PER IL RAGGIUNGIMENTO DI UN ACCORDO COLLETTIVO PER I LAVORATORI ADDETTI ALL’AMPLIAMENTO DEL CANALE DI PANAMA Nel periodo di picco, queste operazioni daranno impiego a settemila lavoratori edili. Il cliente è l’Autorità del Canale di Panama e i principali appaltatori sono riuniti in un consorzio noto come “United for the Canal Group”, all’interno del quale vi sono multinazionali di nazionalità spagnola, italiana, belga nonché la società panamense CUSA. Le operazioni di ampliamento del canale sono iniziate nel 2010 e l’affiliata BWI SUNTRACS ha dato avvio all’organizzazione dei lavoratori per ottenere riconoscimento ai fini della contrattazione collettiva. L’Autorità del Canale di Panama è un ente legale a sé stante e i salari minimi sono stati determinati sulla base del Decreto n. 3 risalente al 1980. Al contempo, il governo panamense ha adottato la Legge 30, la quale ha minato seriamente la libertà di associazione e di sciopero, mentre la Legge 14 ha posto restrizioni ai diritti civili. Quando le pretese avanzate da SUNTRACS sono state respinte, è stata indetta un’azione industriale. Nel luglio 2010 il governo ha reagito con una violenta repressione nei confronti delle proteste civili e sindacali, arrestando alcuni leader SUNTRACS e licenziando molti altri. BWI e le affiliate di Spagna, Italia e Belgio assieme ad altri rappresentanti di sindacati internazionali hanno realizzato una missione a Panama nell’agosto 2010. La missione si è riunita con l’Autorità del Canale di Panama e i principali appaltatori per richiedere che si mantenesse fede agli obblighi sul rispetto dei diritti del lavoro previsti dalle condizioni di prestito delle BMS. La missione ha inoltre sottolineato che la non ottemperanza degli stessi potrebbe arrecare potenziale danni all’immagine internazionale delle aziende coinvolte. RISULTATI: Dopo una serie di incontri di follow-up, SUNTRACS è riuscita a negoziare il primo accordo di contrattazione collettiva, che ha raggiunto buoni risultati sul fronte di igiene e sicurezza, previdenza sociale ed altre questioni, benché i salari fossero considerati ancora troppo bassi. Altri scioperi nel 2011 e 2012 hanno portato al raggiungimento di livelli di paga decenti per i lavoratori del cantiere. In parte anche grazie all’esperienza pregressa, è stato più facile raggiungere degli accordi con il consorzio Panama City Metro Line 1, un grande appalto per la realizzazione di una linea di metropolitana lunga 14 km che attraversava il centro della città. Ciò ha portato anche alla sottoscrizione dei nuovi accordi quadro internazionali con la società edile spagnola FCC, la quale fa parte del Consorzio Metro Line 1. 11 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 3 Campagna mondiale per i diritti dei lavoratori migranti Il programma BWI per la migrazione mondiale, noto come BWI Connect, si concentra su tre grandi aree: organizzazione, servizi essenziali e comunicazione, ed esercizio di influenze a livello politico. Nell’ambito del programma è stata assunta un’ampia serie di iniziative per organizzare e sostenere i lavoratori immigrati che si trovano in condizioni di estremo sfruttamento. COSA È STATO RAGGIUNTO? Organizzazione di lavoratori migranti nepalesi, in Nepal e all’estero. Ogni anno almeno quattrocento mila lavoratori lasciano il Nepal diretti negli stati del Golfo, Hong Kong, Malesia e Corea del Sud, dove spesso cadono vittima delle truffe messe in atto dalle agenzie di collocamento informali e sono costretti ad accettare condizioni ben al di sotto di quanto era stato loro inizialmente promesso. Lo sportello GEFONT per i lavoratori migranti fornisce assistenza sia ai lavoratori in partenza che a quelli di ritorno. Esso inoltre esercita pressioni presso il governo e l’Associazione nepalese delle agenzie di collocamento “In genere i lavoratori vengono assunti da agenti locali e non vengono pertanto mai in contatto con la principale agenzia di collocamento, e men che meno con il datore di lavoro finale. A causa di questo sistema, molti lavoratori immigrati arrivano nei paesi di destinazione senza conoscere i propri diritti e sono perciò estremamente esposti allo sfruttamento.” Samar Thapa GEFONT Sportello per i lavoratori migranti, Nepal 12 straniere (NAFAE) per ottenere il rafforzamento delle regolamentazioni in merito alle agenzie di collocamento. Tramite il Comitato delle affiliate nepalesi BWI, i sindacati dell’edilizia, CUPPEC e CAWUN organizzano su base regolare corsi di formazione per i lavoratori che hanno intenzione di espatriare. I sindacati distribuiscono inoltre le guide BWI Connect in cui i lavoratori migranti possono trovare importanti informazioni circa i propri diritti, la legislazione e i contatti sindacali nei paesi di destinazione. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI RISULTATI: In Malesia, grazie ad un memorandum d’intesa tra le affiliate BWI, TEUPM e CCUPE, è stato fatto arrivare un organizzatore dal Nepal perché organizzasse i lavoratori nepalesi immigrati. Ora questa iniziativa sta per essere attuata con il gruppo di sostegno GEFONT in Malesia. Ad oggi TEUPM ha organizzato oltre mille e cinquecento lavoratori migranti. A Hong Kong, BWI ha fornito sostegno alla propria affiliata, il sindacato generale dei lavoratori edili, per la formazione del sindacato dei lavoratori edili nepalesi. Finora sono cinquecento i tesserati. Europa sudorientale: Nel 2011, le affiliate in Europa sudorientale hanno sottoscritto un accordo di collaborazione in tema di “organizzazione e promozione dei diritti dei lavoratori migranti nei Balcani occidentali”. Si è concordata l’esecuzione di una mappatura della subregione, la realizzazione di materiale per le campagne e lo sviluppo di programmi congiunti. In Serbia, è stata messa a punto una rete di organizzatori che dopo essere stati formati sono stati in grado di creare contatti con duecento cinquanta lavoratori. In Croazia, il sindacato ha organizzato oltre duecento lavoratori immigrati in un appalto stradale. Lavoratori immigrati tagichi: I sindacati tagichi hanno sottoscritto un accordo di collaborazione regionale con vari sindacati dell’Asia centrale per quanto concerne i lavoratori immigrati provenienti dai loro paesi, molti dei quali partono per trovare lavoro in Russia e Kazakistan. Il sindacato tagico dei materiali edili ha organizzato un programma di formazione pre-partenza per lavoratori emigranti, sfruttando i mass-media per fornire informazioni sulle attività del sindacato e raggiungere così anche potenziali interessati. Così facendo, ha reclutato novecento lavoratori e realizzato una banca dati per il monitoraggio dei flussi migratori. Organizzazione di lavoratori immigrati in UE e Svizzera BWI Connect ha fornito alle affiliate una piattaforma di condivisione di esperienze e strategie di organizzazione dei lavoratori migranti. Ad esempio, UNIA in Svizzera si è resa conto dell’importanza di assumere organizzatori in grado di parlare le lingue delle comunità migranti. Il sindacato infatti è stato contattato da un gruppo di dieci lavoratori edili polacchi dopo che nel 2012 aveva assunto un organizzatore che ne parlava la lingua. Questi operavano presso il cantiere di un albergo, venivano retribuiti irregolarmente, lavoravano cinquantotto ore la settimana e si chiedevano loro costi di alloggio eccessivamente alti. L’intervento di UNIA ha fatto sì che ottenessero gli stipendi in arretrato e fossero informati sui loro diritti di lavoratori. Gli stessi si sono poi iscritti al sindacato. Nel corso di un incontro tra le affiliate BWI italiane (FILLEACGIL, FENEAL-UIL, and FILCA-CISL) e l’affiliata tunisina (FBGG-UGTT) a dicembre 2012 si è concordato di collaborare per sostenere ed organizzare i lavoratori tunisini emigrati in Italia. I tunisini si sono impegnati a condurre uno studio di identificazione dei punti di partenza dei tunisini che partono per l’Italia attraverso canali sia regolari che irregolari. Stanno inoltre diffondendo informazioni circa le condizioni occupazionali e i diritti del lavoro in Italia, nonché sui pericoli e gli elevati costi dell’emigrazione, soprattutto se tramite i canali irregolari. 13 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO “SENZA DI NOI NESSUN MONDIALE 2022 IN QATAR” In Qatar i lavoratori immigrati (provenienti principalmente dall’Asia meridionale) costituiscono il 99% della forza lavoro edile e nonostante le autorità qatariane assicurino il contrario, non sussiste un quadro legale che consenta ai sindacati indipendenti di operare. Ai lavoratori immigrati è proibito iscriversi ai sindacati e in base al sistema della kefala (sponsorizzazione del lavoratore) non hanno diritto di cambiare datore di lavoro. Come parte della campagna sportiva per i campionati mondiali 2022, BWI ha condotto una missione in Qatar assieme ad organizzatori sindacali di India e Nepal, grazie alla quale si è riusciti ad entrare in diretto contatto con i lavoratori immigrati nei cantieri, nei campi e quartieri residenziali e nel corso di eventi di comunità. Le principali preoccupazioni sollevate dai lavoratori avevano a che vedere con le discrepanze tra le effettive condizioni di lavoro e quanto stabilito per contratto, gli stipendi in arretrato, le scadenti condizioni di alloggio e il fatto di non aver diritto a fare rientro a casa per emergenze familiari. Inoltre, i lavoratori nepalesi sono retribuiti meno dei colleghi indiani. Nel corso della COP 18 tenutasi in Qatar, BWI ha sottolineato la situazione dei lavoratori immigrati nel corso della marcia della società civile. BWI e altri sindacati mondiali hanno anche coordinato il cartellone pubblicitario “Without Us” affisso sui tram pubblici nel corso della conferenza OIL nel giugno 2012 per sensibilizzare sul contributo dei lavoratori immigrati all’economia locale. 14 BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Servizi essenziali e comunicazione Esercizio di influenze a livello politico Malesia: In Malesia è stato istituito, come programma pilota, un telefono amico via sms grazie al quale i lavoratori immigrati possono inviare messaggi ad uno sportello di assistenza centrale e ricevere consulenza da parte del personale sindacale. Questo era parte di un accordo di collaborazione tra uffici regionali BWI, PSI e UNI e le loro affiliate in Malesia, assieme ai centri nazionali in Malesia, Nepal e Indonesia. In un anno sono giunti oltre cinquecento sms e si prevede ora di proporre lo stesso servizio in altre regioni. BWI ha svolto un ruolo di primo piano nell’esercizio di influenze a livello di politiche migratorie. In qualità di presidente del gruppo di lavoro sulla migrazione del Consiglio di Global Unions (CGU), BWI ha inoltre aiutato nella formulazione di posizioni unificate in materia di sviluppo e migrazione, e nella promozione di un modello basato sui diritti. Le questioni migratorie rivestono ora un’importanza prioritaria nei programma del movimento sindacale internazionale; il diritto dei lavoratori migranti ad avere un lavoro dignitoso costituisce un importante campo Blog sulla migrazione BWI e guide per i lavoratori migranti: Il blog di BWI Connect fornisce informazioni e aggiornamenti regolari circa i diritti dei lavoratori migranti, le attività sindacali e le strategie di organizzazione. Ogni mese le visite al blog superano quota mille. Vd. http://connect.bwint.org BWI ha anche realizzato una serie di guide contenenti delucidazioni sui diritti legali dei lavoratori migranti e altre informazioni utili, come le modalità di richiesta di un permesso di lavoro, dell’assicurazione medica e dell’assistenziale sociale nel paese di destinazione. Per Asia, Caraibi, America centrale, Asia centrale, Africa orientale, Mercosur e Europa sudorientale sono state stilate delle guide regionali, mentre per Italia, Giordania, Libano, Russia, Thailandia e Qatar sono disponibili guide paese. d’interesse per l’OIL. BWI era a capo della richiesta rivolta da Global Unions all’OIL affinché si intraprendessero azioni forti sul fronte migrazione, questione centrale che sarà ora discussa dell’organo direttivo OIL in ogni sua seduta. BWI ha inoltre assunto un ruolo guida nell’esercizio di pressioni politiche presso organizzazioni regionali e mondiali, come ad esempio ASEAN, Comunità dell’Africa Orientale e il Forum Internazionale sulla Migrazione e lo Sviluppo (GFMD) e le Nazioni Unite. BWI è membro del Comitato di organizzazione della società civile di GFMD, in seno al quale le organizzazioni civiche hanno riconosciuto il ruolo guida di BWI nella governance mondiale della migrazione. Ad ottobre 2013, BWI ha portato la delegazione sindacale al secondo dialogo ONU ad alto livello sulla migrazione e a novembre 2013 ha assunto un ruolo cruciale nella riunione tripartita dell’OIL sulla migrazione lavorativa, nel corso della quale è stato analizzato il follow-up OIL dell’incontro ONU. Con una delegazione di quasi cinquanta rappresentanti, BWI ha inoltre preso parte al Forum sociale mondiale 2012 sulla migrazione (FSMM) tenutosi a Quezon City (Filippine) per la prima volta in Asia. BWI ha anche coordinato un seminario sul diritto ad un impiego dignitoso con il quale si è voluto prendere in esame diverse strategie per migliorare le capacità dei sindacati e di altri movimenti sociali di organizzare i lavoratori migranti e affrontare le questioni che li riguardano. 15 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO BWI ASIA PACIFICO In Asia Pacifico ci si è concentrati sulla contrattazione orientata al risultato, al fine di consolidare l’opera di organizzazione, contrattazione e influenza portata avanti da BWI e dalle affiliate nella regione. Queste ultime hanno potuto partecipare a corsi di formazione per il miglioramento delle tecniche di reclutamento e contrattazione. Le strategie sono ideate per affrontare direttamente l’ambiente in cui molti sindacati operano e per reagire a quanto in esso accade, ivi inclusi repressioni antisindacali, rifiuto di negoziare e inerzia da parte del governo nei confronti della violazioni di diritti. Capitolo Birmania BWI ha fornito costante sostegno alla Federazione dei sindacati di Birmania (FTUB) durante l’esilio cui erano stati costretti, fornendo assistenza sia per poter continuare nell’organizzazione dei lavoratori birmani emigrati in Thailandia sia nelle loro operazioni in territorio Birmano. L’appoggio dato da BWI è stato di natura finanziaria e politica, al fine di sostenere gli organizzatori sindacali, realizzare attività di sensibilizzazione ed esercitare pressioni lungo le zone di confine con la Thailandia. Dopo che in Birmania la libertà democratica è relativamente aumentata e le operazioni birmane di FTUB nell’ambito dell’operazione legale della Federazione dei sindacati di Myanmar (FTUM) si sono trasformate, BWI ha continuato a fornire sostegno alle attività sindacali in Thailandia collaborando anche con FTUM nel portare assistenza per lo sviluppo di sindacati nei settori BWI in territorio birmano. Organizzazione di lavoratori informali nelle zone rurali dell’India In India, ai sensi dell’Atto di nazionale Mahatma Gandhi per la garanzia del lavoro rurale (MGNREGA), il governo e tenuto ad assicurare almeno cento giorni all’anno di lavoro retribuito ad ogni famiglia i cui membri adulti dichiarino di volere lavorare come manodopera non qualificata svolgendo mansioni manuali. L’iniziativa era stata inizialmente lanciata come programma pilota nel 2005 per acquisire poi carattere nazionale nel 2008. Le affiliate sono riuscite a servirsene per esercitare pressioni ed ottenere l’occupazione di cui i lavoratori tanto necessitano e al contempo organizzarli. Si stima che oltre trentamila lavoratori siano finora stati tesserati e che le affiliate abbiamo beneficiato di significativi incrementi nelle iscrizioni di lungo termine. “BWI ha il fegato di uscire e prendere l’iniziativa. Sarà schiva, estranea ad atteggiamenti prevaricanti, ma porta a termine il lavoro e come!” “Sono davvero tante le organizzazioni che hanno contribuito al processo di riforma in Birmania, ma ai sindacati va riconosciuto il merito di aver dato il via al movimento delle sanzioni. La CISL internazionale nel 1996 ha sollevato per la prima volta la necessità di sospendere la Birmania dal Sistema di preferenze generalizzate. Siamo relativamente fiduciosi che ora il processo politico si muoverà a rapidi passi. Perlomeno sussiste lo spazio politico, anche se va praticamente affrontato ogni aspetto del paese, e benché i sindacati stiano crescendo bene, molte sono ancora le necessità. Dobbiamo essere maggiormente a contatto con i lavoratori sul posto di lavoro e svolgere opera di sensibilizzazione circa il ruolo dei sindacati in una democrazia. Stiamo preparando il Congresso FTUM 2014 e continueremo a lavorare con le parti sociali in Myanmar. La vera grande sfida è il progresso socio-economico. In questo BWI è stata fondamentale. BWI ha il fegato per uscire e prendere l’iniziativa. Sarà schiva, estranea ad atteggiamenti prevaricanti, ma porta a termine il lavoro e come!”. Fornisce ai sindacati assistenza pratica e al contempo aiuta nella realizzazione di un’economia sostenibile favorendo il processo di certificazione. L’Associazione degli esportatori di legname di Myanmar sta iniziando a rendersi conto che la certificazione è imprescindibile se si desidera ampliare le proprie esportazioni. In tal senso BWI detiene un ruolo cruciale”. Maung Maung Segretario generale, Federazione dei sindacati di Myanmar, giugno 2013, Ginevra 16 BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Thailandia: difesa dei diritti dei lavoratori migranti birmani BWI si è impegnata nella difesa dei diritti di oltre due milioni di lavoratori birmani emigrati in Thailandia. Questi si trovano ad operare in condizioni estremamente dure e pericolose, e sono spesso soggetti ad abusi da parte degli ufficiali di frontiera e datori di lavoro senza scrupoli. BWI partecipa alla campagna volta a garantire ai lavoratori migranti pari accesso al Fondo di risarcimento per gli operai thailandesi, cui avrebbero legalmente diritto. In singoli casi di sfruttamento e di trattamento ingiusto, BWI ha fornito assistenza legale e sta sostenendo le spinte all’organizzazione provenienti dai settori di sua pertinenza. RISULTATI: Circa quattromila nuovi tesserati fanno ora parte della Federazione dei lavoratori edili e del legno di Thailandia (BWFT). Stanno progredendo i negoziati tra BWFT ed alleanze nell’area. Il Comitato thailandese per la solidarietà lavorativa (TLSC) si è di recente affiliato a BWI. TLSC conta circa diciottomila membri provenienti da diciotto sindacati aziendali. RISULTATI: L’organizzazione di appalti infrastrutturali pubblici ha dato risultati positivi. In Cambogia, BWTUC è riuscita ad accedere ad un appalto di ristrutturazione ferroviaria di grande portata finanziato dalla BAsS, organizzandone i lavoratori e sottoscrivendo un accordo collettivo. Il sindacato francese CGT ha avuto un ruolo significativo nell’esercizio di pressioni sull’appaltatore (la società francese TSO) e nel fornire sostegno a BWTUC quando questa ha espresso preoccupazioni circa le condizioni di lavoro presso l’amministrazione dell’appalto e direttamente alla BAsS. L’accordo collettivo ha fissato per la Cambogia un nuovo standard che prevede il sostanziale incremento dei livelli salariali (fino al 25% in più per le fasce di retribuzione più basse), l’aumento della sicurezza sul posto di lavoro, congedi malattia retribuiti, copertura delle spese mediche e i tanto agognati miglioramenti delle condizioni di vita. Esercizio di pressioni sulla banca asiatica di sviluppo (BAsS) e organizzazione di appalti infrastrutturali da questa finanziati Miglioramenti nelle condizioni di lavoro grazie alla Construction Network Dal 2005, in associazione con altre federazioni sindacali mondiali, BWI esercita pressioni sulla BAsS affinché integri le normative OIL sul lavoro alle proprie procedure operative ufficiali e alla documentazione per i contratti di appalto, soprattutto dall’adozione nel 2010 delle condizioni generali armonizzate per i contratti edili delle BMS. Sindacati mondiali hanno lanciato un appello affinché la BAsS desse vita ad un partenariato con i sindacati, sul modello di quelli già in atto con il WWF ed altri attori. Essi criticano inoltre la BAsS per il continuo sostegno finanziario fornito agli appalti per la privatizzazione delle imprese di pubblici servizi, molti dei quali finiti in modo disastroso. BWI ha documentato le violazioni dei diritti dei lavoratori negli appalti finanziati dalla BAsS. Queste preoccupazioni sono state direttamente sollevate in una riunione con il presidente e i direttori esecutivi della BAsS in occasione dell’incontro annuale dei governatori a maggio 2011. La Construction Network (Rete edile) è stata fondata nel 2005 con l’obiettivo di mettere a punto e realizzare uno strumento che i sindacati edili potessero utilizzare per organizzare i lavoratori del settore, difenderne i diritti e migliorarne le condizioni di vita e di lavoro nella regione Asia Pacifico. Inizialmente, le aree di interesse comune di concentravano sull’organizzazione di società multinazionali e di lavoratori immigrati, e la realizzazione di campagne su questioni occupazionali e di sicurezza, in particolare per il divieto degli asbesti. Più tardi, alla rete sono state associate nuove aree d’intervento, tra cui l’organizzazione di appalti infrastrutturali finanziati dalla Banca asiatica di sviluppo (BAsS) e l’impegno al fianco di questa, l’organizzazione dei finti lavoratori autonomi, l’esercizio di influenze a livello politico assieme all’Associazione delle nazioni del sudest asiatico (ASEAN) e la creazione di relazioni con le reti edili di Europa, Africa e America Latina. 17 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 4 Sostenibilità della silvicoltura Le zone forestali contribuiscono al sostentamento di oltre 1,6 milioni di persone. Esse coprono il 26% della superficie terrestre e svolgono un ruolo significativo nella riduzione della povertà. Pur essendo le foreste beni pubblici mondiali, oggi meno dell’8% delle foreste tropicali è gestito in modo sostenibile. Cifra queste che corrisponde ad un miglioramento minimo rispetto al 5% certificato quattro anni or sono. I settori del legno e della silvicoltura sono diventati i grandi obiettivi organizzativi per BWI. Tra le zone cui puntare vi sono Amazzonia e Bacino del fiume Congo, Asia sudorientale e Pacifico, soprattutto Indonesia, e le aree della “cintura verde” dell’Europa centrorientale. Sono state formate delle reti per l’organizzazione di campagne attorno alle maggiori multinazionali. BWI ha consolidato la propria attività sui sistemi di certificazione forestale e l’ha associata alla questione del cambiamento climatico. 18 COSA È STATO RAGGIUNTO? Creazione di un’identità settoriale più forte La realizzazione di studi dettagliati su diversi subsettori della catena produttiva del legno, e di reti regionali e aziendali, ha consentito a BWI di sviluppare chiare posizioni politiche intese ad assistere le affiliate nel loro impegno accanto ai lavoratori, e presso governi ed altre istituzioni. Organizzazione della catena di produzione Sono stati fondati nuovi sindacati, ad esempio nello stato di Pará nell’Amazzonia brasiliana, dove il sindacato del legno di Moju ha organizzato la totalità dei lavoratori delle ventidue segherie della zona. Per la regione, si prevede una crescita significativa. Reti nelle multinazionali: Raiply Group, Africa e Arauco Cile La rete sindacale Raiply conta iscritti in Kenya, Uganda, Tanzania, Ruanda e Malawi. Essa ha consolidato il programma di contrattazione collettiva, che ora include lo sviluppo di competenze, questioni di igiene e sicurezza, parità uomo-donna, HIV e AIDS sul luogo di lavoro. È ancora in via di sviluppo il processo di armonizzazione transfrontaliera delle condizioni di lavoro. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI L’organizzazione di reti nelle multinazionali del legno e la silvicultura è parte della strategia volta a coinvolgere i sindacati nel processo di certificazione, in società quali Arauco e Masisa (Cile e Venezuela), Greenheart (Suriname) ecc. Sono state messe a punto delle visite a foreste certificate per la formazione di leader sindacali e il rafforzamento delle reti e delle alleanze in America Latina e Caraibi. INDONESIA: RICONOSCIMENTO DEL DIRITTO A UN MINIMO SALARIALE DIGNITOSO L’Indonesian Forestry and Allied Workers’ Union (FSP KAHUTINDO) nella provincia di Kalimantan Orientale ha finalmente cantato vittoria quando presidente provinciale ha concordato di adeguare i minimi salariali all’effettivo costo della vita. A novembre 2012, il governo e le associazioni di categoria del Wage Board (comitato per lo scaglionamento RISULTATI: Le iscrizioni BWI al Gruppo Raiply raggiungono oggi i settemila membri su un potenziale massimo di quindicimila, pari a una densità sindacale del 46%. Del gruppo Arauco fanno parte quasi 4.982 iscritti BWI su un potenziale di 24.912 tesserati in Cile. salariale) di Kalimantan Orientale hanno insistito per un minimo salariale di Rp. 1.405.000, corrispondente a solo l’80% del costo della vita di base, quando l’aumento richiesto dal sindacato era del 103%. Il sindacato ha indetto una manifestazione e nonostante la pioggia battente, cinquemila tesserati si sono riversati per cinque ore nelle strade principali di Samarinda, causando un enorme imbottigliamento. Il governo ha invitato il sindacato a negoziare, e dopo due ore cariche di tensione, ha assunto la coraggiosa decisione di fissare per il 2013 il livello salariale per la provincia a Rp. 1.752.073 (49% di aumento). Forest Certification) e l’FSC (Forest Stewardship Council), ha consolidato il quadro delle politiche portando risultati sul fronte dell’organizzazione sindacale. BWI ha assistito formando ispettori interni per garantire che le normative sul lavoro siano debitamente integrate al processo di certificazione. PEFC collabora con BWI in Malesia, Myanmar e Indonesia. “Apprezziamo la volontà politica dimostrata dal presidente provinciale. A livello nazionale, la microproduttività di Kalimantan Orientale si attesta seconda dopo Jakarta, ma i minimi salariali non erano stati adeguati al costo della vita. Il sindacato ha deciso che era giunto il momento di porre fine a quest’incresciosa tradizione”. Khoirul Anam Presidente FSP KAHUTINDO Sfruttamento della certificazione forestale come metodo di organizzazione e di creazione di politiche La partecipazione di BWI ai processi di certificazione forestale, ivi inclusi il PEFC (Programme for Endorsement of Dopo un dibattito di sei anni, l’approvazione da parte di FSC di nuovi principi ha segnato il raggiungimento di un importante risultato. Il principio n. 2 sui lavoratori rimanda alle convenzioni fondamentali OIL e al fatto che le aziende certificate si impegnano a corrispondere salari di sussistenza. Il prossimo passo prevede l’adozione di una serie di indicatori internazionali per misurare delle prestazioni sul posto e metterle a confronto con uno standard internazionale. CTF Cile e FENTIMAP Perù sono coinvolte nelle iniziative nazionali FSC nei propri rispettivi paesi. BWI ha inoltre formato sindacalisti sulla conduzione di audit della responsabilità sociale sul posto di lavoro, ad esempio in Amazzonia. Nel contesto europeo, FOREST Europe (conferenza ministeriale sulla tutela delle foreste in Europa) sviluppa strategie comuni per la gestione sostenibile delle foreste nei suoi quarantasei stati membro. BWI, in associazione con EFBWW, è riuscita ad esercitare pressioni per una dichiarazione congiunta tra EFBWW e le associazioni di categoria riguardante la necessità di includere un riferimento alle convenzioni fondamentali OIL nell’accordo FOREST Europe. I governi hanno cercato di evitare che la questione dei diritti dei lavoratori fosse contemplata nel quadro dell’accordo. 19 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 5 Fair Games - Fair Play! Campagna per il lavoro dignitoso nel quadro degli eventi sportivi La campagna sportiva BWI ha aumentato i tesseramenti e migliorato le condizioni lavorative nei principali cantieri edili degli appalti di realizzazione degli stadi e delle infrastrutture correlate, in preparazione degli imminenti megaeventi sportivi. Al contempo BWI partecipa alle campagne sportive di diversi paesi ampliando così il proprio orizzonte di pianificazione, dato che nel prossimo periodo intercongressuale avranno luogo quattro grandi eventi sportivi. BWI opera inoltre nell’ambito di un’ampia alleanza con Playfair, CSI, vari sindacati e altre ONG con cui si mira ad ottenere il sostegno del grande pubblico sugli obiettivi del lavoro dignitoso. Per il fatto di essere costantemente sottoposti al giudizio del pubblico e allo sguardo attento dei media, la FIFA ed altre organizzazioni sportive, ivi incluso il CIO (Comitato olimpico internazionale) e l’UEFA (Unione delle federazioni calcistiche europee), hanno ricevuto pressioni circa l’assunzione di impegni per il lavoro dignitoso e il rispetto delle normative sul lavoro nelle linee guida da applicare in materia di gare d’appalto. 20 Sud Africa - Grandi vittorie per i lavoratori edili: Il periodo intercongressuale 2010-2013 è iniziato con la dirittura d’arrivo dei campionati mondiali in Sud Africa e si è concluso con la campagna in Brasile. In Sud Africa sono stati tesserati quasi trentamila lavoratori, cosa che ha impresso una sostanziale spinta all’affiliazione BWI in Africa. I cantieri edili degli stadi sono stati teatro di ventisei scioperi, di cui uno durato otto giorni al quale hanno partecipato oltre settantamila lavoratori in trentacinque cantieri edili. In risposta agli scioperi e alle rivendicazioni dei lavoratori, la FIFA ha espresso una dichiarazione a sostegno del lavoro dignitoso: una chiara vittoria per BWI! Le iniziative di sciopero hanno portato ad un aumento salariale del 12% e ad altri miglioramenti. I sindacati edili sono stati inoltre in grado di unirsi per una serie di rivendicazioni congiunte. Alla conferenza plenaria OIL, la FIFA ha ricevuto dal segretario generale BWI un cartellino giallo, fatto che ha ricevuto un’ampia copertura mediatica internazionale. RISULTATI: In Sud Africa sono stati tesserati quasi trentamila lavoratori, la qual cosa ha impresso un potente slancio all’affiliazione BWI in Africa. La FIFA ha regalato ai lavoratori in Sud Africa cinquantaquattro mila biglietti per gli incontri di calcio. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Giochi del Commonwealth 2010, Nuova Delhi (India): Riflettori sui corruzione e caduti del lavoro I cantieri edili in India non solo erano tarmati dalla corruzione ma sono stati anche teatro di diversi incidenti che hanno causato quarantadue decessi dichiarati. Le affiliate indiane hanno organizzato campagne di tesseramento nei cantieri riportando serie violazioni dei diritti dei lavoratori e delle normative sull’igiene e la sicurezza nel luogo di lavoro, poi confermati dalla corte suprema di Nuova Delhi. Nel 2010, alla Federazione dei Giochi del Commonwealth (CGF) è andato il cartellino rosso del Direttivo mondiale BWI, per non aver tenuto fede ai propri principi di “umanità, uguaglianza e destino”. BWI ha rivolto un appello alla CGF affinché includesse le normative fondamentali sul lavoro nel proprio statuto e si impegnasse affinché in futuro non si verifichino forme di sfruttamento. Europei 2012 in Ucraina e Polonia: è inaccettabile che gli Europei di calcio abbiamo causato venti incidenti mortali sul lavoro! BWI e le affiliate polacche e ucraine hanno richiesto l’avvio di un dialogo con la UEFA per quel che concerne la responsabilità di quest’ultima nel garantire la dignità lavorativa nei cantieri di sua sponsorizzazione. Nel corso delle operazioni di realizzazione degli stadi si sono verificate venti morti bianche, di cui otto nello stadio di Kiev. Se da un lato la UEFA ha ignorato la richiesta, dall’altro sono stati raggiunti risultati altrove. RISULTATI: Il Ministero ucraino per lo sviluppo e l’edilizia regionale ha riconosciuto CBMIWUU come organizzazione rappresentativa dei lavoratori edili impiegati nell’ambito degli Europei 2012. Il Ministero ha anche concordato con i sindacati aumenti salariali e il diritto di accesso ai cantieri a fini organizzativi, la qual cosa ha consentito ai sindacati di tesserare 1.670 nuovi iscritti. È stato però difficile contattare i lavoratori impiegati nei quattrocento subappalti in cui si verificavano numerose violazioni delle disposizioni di igiene e sicurezza. In Polonia d’altro canto, il sindacato ha sottoscritto con sette multinazionali un accordo per il rispetto da parte dei subappaltatori delle normative fondamentali di igiene e sicurezza, non solo nelle strutture sportive ma nell’intero settore. 21 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO FOTBOLLS-VM I BRASILIEN 2014: STRIKING TO SCORE! Lanciata nel marzo 2011, la campagna è stata messa a punto per ottenere il rispetto in Brasile del programma OIL sul lavoro dignitoso. La campagna ha consolidato l’unione e l’organizzazione dei sindacati. Tra il 2011 e aprile 2013 gli scioperi hanno raggiunto quota venticinque. I sindacati hanno ottenuto aumenti salariali del 12-21% ed altri miglioramenti, e a marzo 2012 hanno presentato al governo e alle associazioni di categoria una serie di richieste negoziali congiunte, cosa che ha dato come risultato l’Impegno nazionale tripartito per il miglioramento delle condizioni lavorative nel settore edile, che contempla minimi salariali ed altri vantaggi. L’impegno è stato sottoscritto da alcune delle principali multinazionali (ivi inclusa Odebrecht). RISULTATI: In Sud Africa sono stati tesserati quasi trentamila lavoratori, la qual cosa ha impresso un potente slancio all’affiliazione BWI in Africa. La FIFA ha regalato ai lavoratori in Sud Africa cinquantaquattro mila biglietti per gli incontri di calcio. 22 Mondiali 2022 in Qatar: inizia il fervore Nel puntare alle priorità sportive e migratorie di BWI, questa campagna afferma il principio basilare secondo cui solo i paesi che rispettano i diritti sindacali dovrebbero aver diritto ad ospitare i mondiali. Il Codice qatariano del lavoro impedisce tuttavia il tesseramento sindacale ad alcune categorie di lavoratori, tra cui impiegati statali e del governo, lavoratori domestici e immigrati. BWI e la CSI hanno presentato una denuncia congiunta presso il comitato OIL per la libertà di associazione e continuano a invitare la FIFA ad assumersi la responsabilità di tutelare i diritti dei lavoratori impegnati nella costruzione di stadi. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI BWI AFRICA E MEDIO ORIENTE Passi avanti sulla strada delle parità uomo-donna nel processo decisionale Protagoniste della nuova corsa all’Africa, le società multinazionali stanno investendo ingenti quantitativi di denaro nelle miniere, la silvicoltura e l’agricoltura nella regione. La decisione di riconoscere come priorità l’organizzazione delle multinazionali e degli appalti infrastrutturali pubblici ha già portato i suoi frutti. In Africa, le iscrizioni a BWI nell’ultimo periodo intercongressuale sono cresciute di quasi il 10%. Si sono registrati importanti risultati con alcuni accordi settoriali nazionali e segnali di aumentata efficienza. La parità uomo-donna è stata una delle priorità del programma dell’Africa centrorientale e gli sviluppi riportati sono stati significativi. Si espandono le reti regionali nelle multinazionali in Africa La rete sindacale Lafarge in Malawi, Mozambico, Sud Africa, Zambia e Zimbabwe copre ora oltre diecimila lavoratori. Sono stati raggiunti importanti miglioramenti delle condizioni lavorative grazie ai confronti operati tra diversi paesi. La rete Holcim in Egitto, Giordania, Libano e Tunisia ha agevolato il tesseramento di oltre mille nuovi iscritti; sono nati nuovi sindacati di stabilimento e si sono sottoscritti nuovi accordi collettivi. Organizzazione di appalti infrastrutturali pubblici L’organizzazione degli appalti per opere pubbliche ha dato portato numerosi risultati positivi. Quello per la diga idroelettrica di Bujagali, a Jinja (Uganda) è stato il primo grande appalto infrastrutturale finanziato dall’IFC (braccio finanziario della Banca Mondiale) dopo che aveva assunto l’impegno di rispettare nuove normative sul lavoro. BWI e l’affiliata Uganda Building and Construction Union (UBCCECAWU) sono riusciti, esercitando pressioni su IFC e il principale appaltatore, ad ottenere il riconoscimento del sindacato. La quasi totalità dei duemila e cinquecento lavoratori del cantiere si sono tesserati. Il raggiungimento di questo importante risultato, ha incoraggiato i sindacati della regione a perseguire iniziative di organizzazione in altri appalti infrastrutturali a finanziamento esterno. Il sindacato ha organizzato in Senegal il cantiere della strada a pedaggio Dakar-Diamniado finanziato da IFC, e in Sud Africa la joint-venture per l’impianto elettrico Medupi e Kusile, con oltre diecimila nuovi tesserati. Altri esempi provengono da Tanzania, Namibia ed Etiopia. RISULTATI: Aumento della rappresentanza femminile tra la leadership sindacale. In Africa orientale, le donne con cariche dirigenziali sono aumentate dal 5 al 20%. Alcuni accordi hanno apportato miglioramenti alle disposizioni sui congedi di maternità al di là del riconoscimento nazionale. In Ghana, la Timber and Woodworkers Union (TWU) ha puntato in particolar modo al tesseramento delle lavoratrici, ed ora conta più del 30% di donne nelle proprie strutture sindacali. Diritti sindacali e iniziative solidali urgenti Le frequenti violazioni dei diritti umani e sindacali hanno portato BWI a lanciare appelli affinché nella regione si organizzassero con urgenza azioni di solidarietà almeno quattro o cinque volte l’anno. I sindacalisti di Zimbabwe, Swaziland e Guinea sono stati spesso vittime di vessazioni e alcuni sono stati arrestati. Altrove i tesserati sindacali sono stati espulsi e allontanati dai propri alloggi per le attività sindacali svolte. BWI ha lanciato diversi appelli a sostegno dei sindacati nel corso della primavera araba in Tunisia, Bahrein, Egitto, Yemen e Libia, esprimendo inoltre il proprio sostegno ai sindacati palestinesi nella loro lotta per la pace, l’autodeterminazione, il lavoro dignitoso e lo sviluppo delle risorse giovanili. Miglioramento di alcuni contratti collettivi nazionali In Sud Africa i sindacati hanno negoziato un contratto collettivo contenente migliorie alle condizioni di lavoro, nonché un programma di sviluppo di competenze destinato ai lavoratori edili. In Tunisia, UGTT e GFBWW hanno negoziato per il settore edile un incremento salariale minimo del 6% al netto del tasso di inflazione, oltre alle indennità di trasporto. I sindacati di Mozambico e Zimbabwe hanno riportato risultati positivi negli accordi nazionali sui minimi salariali per il settore edile. 23 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO LA PRIMAVERA ARABA Il mondo intero ha visto giovani e vecchi in nord Africa e Medio Oriente rivendicare pratiche di governo democratiche, riforme economiche e una società più equa. I sindacati si trovano ora ad affrontare le sfide post-rivoluzionarie come indurre i datori di lavoro ad impegnarsi per il miglioramento delle condizioni di lavoro, soprattutto per le fasce più vulnerabili, tra cui le donne, i giovani e gli immigrati. La gente ha scoperto di poter cambiare le cose “In Bahrein stiamo chiedendo riforme non rivoluzione. Siamo riusciti a mobilitare l’opinione pubblica e i sindacati. La gente si è resa conto di avere la possibilità di passare al contrattacco e prendere in mano il proprio futuro. Questa importante scoperta ispira la gente a continuare, nonostante i licenziamenti, gli arresti ed altri sacrifici. Non va mai dimenticato che è più facile “sovvertire un regime” che “creare una democrazia”. La sfida democratica porta con sé considerazioni di natura non solo politica ma anche economica, cosa che comporta equo accesso ai servizi pubblici, programmi di contrasto della povertà e della discriminazione e il raggiungimento di uno sviluppo sostenibile. Queste sono le vere sfide che ci attendono. La Tunisia è stata teatro della maggior parte dei cambiamenti per il sostegno diffuso dei cittadini. I sindacati tunisini, inclusa UGTT, sono profondamente coinvolti nel processo di trasformazione. In Egitto e Libia il conflitto tra forze rivoluzionarie e conservative è ancora in corso e durerà ancora del tempo. Credo però che alla fine le forze progressiste avranno la meglio. La gente ha scoperto di poter cambiare le cose. Non si può più tornare indietro”. Salman Jaffar Al Mahfoodh Segretario generale, General Federation of Bahrain Trade Unions 24 Le società edili cinesi: la grande sfida del prossimo futuro Nel corso dell’ultimo decennio, le società edili cinesi hanno drasticamente aumentato la propria presenza in Africa. Un esempio è l’Uganda, dove hanno praticamente monopolizzato i principali progetti infrastrutturali aggiudicandosi oltre l’80% degli appalti. Nel 2012 erano più di trenta le società edili cinesi operanti in Tanzania, per un totale di tremila lavoratori cinesi e oltre trentamila dipendenti tanzaniani. In alcuni paesi, sembra che l’atteggiamento di queste imprese nei confronti della sindacalizzazione stia cambiando. Le affiliate BWI di Ghana, Kenya e Uganda hanno riferito di essere state in grado di organizzarle e di aver recentemente sottoscritto accordi di contrattazione collettiva. Nel corso del prossimo periodo intercongressuale, l’organizzazione di appalti infrastrutturali di cui il principale appaltatore sia una società cinese diventerà necessariamente un punto di prioritaria importanza. RISULTATI: Entro inizio 2013, la Ghana Construction and Building Materials Workers Union (CBMWU) aveva sottoscritto otto accordi collettivi con diverse società cinesi. Questi contemplano, tra le altre cose, il riconoscimento dei sindacati, le clausole di sicurezza sindacale, diritti individuali e collettivi, processi procedurali per affrontare conflitti di interessi e di diritti, disposizioni monetarie e non, ferie retribuite e buonuscita. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI PRIORITÀ 6 Esercizio di pressioni per un’occupazione stabile, sicura ed ecologica BWI SI IMPEGNA IN TUTTO IL MONDO CONTRO IL CAMBIAMENTO CLIMATICO E A FAVORE DI PROGRAMMI ECOLOGICI E DI TUTELA Il cambiamento climatico rappresenta una delle grandi sfide dei prossimi decenni e i settori di edilizia, legno e silvicoltura svolgeranno un ruolo chiave in tal senso, visto il loro enorme potenziale nel contribuire alla riduzione delle emissioni di CO2. I sindacati devono esprimersi con voce decisa nel fissare nuove normative in fatto di eco-edilizia e infrastrutture sostenibili. Essi sono chiamati a collaborare con l’industria nella progettazione di edifici sani, sicuri e a basso livello di emissioni, ivi incluso in programmi di retrofit, conservazione dell’energia e d’isolamento per ridurne il consumo, e il riciclaggio di materiali edili. Occupazione e formazione sono al centro delle iniziative sul cambiamento climatico portate avanti da tutti i sindacati. Stabilità dei posti di lavoro: un’aspirazione per la maggioranza BWI ha organizzato due conferenza sui settori sostenibili prima della Conferenza di Durban 2011 sul cambiamento climatico (COP 17) e della Conferenza mondiale 2012 sullo sviluppo sostenibile (Summit Rio+20). Gli eventi mettevano in luce l’enorme potenziale dei settori edili e della silvicoltura nel trasformare le economie in modo da migliorare la protezione del clima, creare nuovi posti di lavoro e aumentare la sostenibilità. Campagna contro il lavoro tramite intermediario in Namibia e Sud Africa Il precariato nei settori dell’edilizia, dei materiali edili e della silvicoltura è sempre esistito, soprattutto nei paesi in via di sviluppo in cui solo una minoranza dei lavoratori gode di contratti a tempo indeterminato e previdenza sociale. L’accesso all’occupazione stabile con forme di tutela previdenziale rimane un aspirazione per la grande maggioranza dei lavoratori nei paesi in via di sviluppo. I sindacati BWI riconoscono di dover organizzare i lavoratori che non godono di contratti permanenti e sta acquisendo esperienza sulle modalità di organizzazione della mano d’opera assunta in subappalto e tramite agenzia, nonché dei lavoratori autonomi dipendenti. Il Consiglio mondiale del 2011 ha adottato una politica di superamento del precariato. Nel 2007, la Namibia ha approvato una nuova legge sul lavoro d’importanza storica con la quale si è abolito la figura dei terzisti e dell’impiego tramite intermediario. La corte suprema ha successivamente dichiarato la norma incostituzionale poiché viola il diritto di svolgere un’attività commerciale. Ciò nonostante, il governo si è pubblicamente impegnato a ridurre il ricorso ai terzisti. In Sud Africa, BWI assieme ai centri sindacali nazionali ha promosso un 25 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO dibattito sull’impiego di agenti del lavoro nel corso della “Campagna per il lavoro dignitoso alle porte del 2010 e oltre”. Il governo sta ora rivedendo la legislazione sul lavoro e ponendo l’accento sull’applicazione di pratiche lavorative corrette e sul trattamento equo dei lavoratori in subappalto. Sicurezza sul lavoro: i sindacati forti salvano delle vite I luoghi di lavoro organizzati con rappresentanti formati sulle normative di igiene e sicurezza sono più sicuri di quelli non organizzati. BWI ha lavorato affinché negli AQI queste disposizioni fossero migliorate, anche per quanto riguarda la previdenza sociale e gli alloggi, fornendo formazione in materia e dando vita ad appositi comitati nei cantieri di appalti infrastrutturali affidati a multinazionali. BWI sottolinea il ruolo positivo che i sindacati possono svolgere nella prevenzione di incidenti e patologie, facendo in modo che i principali appaltatori assumano la responsabilità di assicurare parità di diritti e condizioni a tutti i lavoratori in subappalto. Nei settori del legno e della silvicoltura dal 2010 si pone l’accento sulla prevenzione dei rischi legati all’esposizione a solventi e pesticidi, sulla riduzione delle emissioni di polveri, sui rischi legati alle vibrazioni e sulla prevenzione di danni mioscheletrici causati da mansioni ripetitive e/o manuali. Nella lavorazione del legno e nei mobilifici, BWI sprona le lavoratrici ad assumere posizione in qualità di rappresentanti per le normative di igiene e sicurezza, e a concentrarsi sulle preoccupazioni di specifica rilevanza per le donne. L’alternativa esiste “BWI sostiene la riduzione del 25-40% delle emissioni di anidride carbonica del 1990 entro il 2020 e un aumento della temperatura non superiore ai due gradi. Rivendichiamo un’imposta di transazione finanziaria per il finanziamento del Fondo verde sul clima. Queste sono le posizioni inequivocabili che tutte le affiliate possono sostenere. Eco-impiego significa posti di lavoro dignitosi, con sicurezza e previdenza sociale, e rispetto per i diritti dei lavoratori. Come ho sottolineato a giugno 2013 in occasione della Commissione OIL sullo sviluppo sostenibile, il lavoro dignitoso e l’eco-impiego, lo sviluppo sostenibile dev’essere economicamente attuabile; non può perdere di vista le necessità ambientali, l’integrazione sociale e la dignità del lavoro. Una transizione giusta impone che lo stato assuma un ruolo attivo in tal senso. Ad indicarci la strada del cambiamento sono tutti gli indicatori mondiali e le catastrofi ambientali a catena. Le nostre richieste sono pienamente giustificate e attuabili. Esistono alternative e lavorando uniti in BWI potremo esprimerci con voce autorevole per un futuro migliore”. Gerardo Martinez Vicepresidente regionale BWI per America Latina e Caraibi, e segretario generale di Construction Workers’ Union UOCRA, Argentina 26 RISULTATI: Negli ultimi quattro anni, i corsi gestiti da BWI hanno formato circa quattromila tesserati in merito alle normative di igiene e sicurezza sul lavoro. BWI ha scritto e diretto un manuale OIL su tali norme nel settore edile partecipando alla stesura di un nuovo Codice deontologico sulla sicurezza dei macchinari. Il 28 aprile i sindacati BWI hanno preso parte alla Giornata internazionale commemorativa dei lavoratori, giornata annuale di commemorazione dei lavoratori feriti e deceduti in tutto il mondo. Nel 2013, BWI ha lanciato un Manifesto di dieci punti in materia di igiene e sicurezza richiedendo tra le altre cose nuove normative legalmente vincolanti sulle polveri, un limite massimo di peso di venticinque chili, l’aumento delle ispezioni, e multe più salate per i datori di lavoro. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Campagna mondiale contro gli asbesti: gli asbesti uccidono e BWI ne vuole la proibizione Quasi trecento individui muoiono ogni giorno per patologie polmonari legate agli asbesti. Durante quattro anni, BWI è stata attiva in conferenze, missioni, manifestazioni, proteste e campagne per l’invio di lettere, contribuendo ad articoli e dando visibilità al messaggio: “Gli asbesti uccidono e BWI ne vuole la proibizione”. BWI ha sostenuto i Piani d’azione nazionali sull’eliminazione delle patologie legate agli asbesti, in diversi paesi come in India, in Malesia, nelle Filippine e in Thailandia in collaborazione con il Segretariato internazionale per l’abolizione degli asbesti (IBAS). I sindacati agiscono da “cane da guardia” per la diminuzione delle procedure burocratiche e l’attuazione pratica del programma. “MGNREGA ha aiutato a porre un freno all’esodo di massa dalle zone rurali nelle grandi città. Il programma costituisce il fiore all’occhiello del governo, ed è il secondo al mondo per estensione in fatto di workfare. Esso ha ridato speranza a milioni di persone e, nel riconoscere priorità alle lavoratrici, promuove la parità. Grazie a questo programma inoltre le affiliate BWI si sono viste offrire la grande opportunità di rivolgersi ad un ampia fetta della forza lavoro rurale. Trattandosi di un programma nazionale del governo, è pieno zeppo di aspetti burocratici che causano ritardi di registrazione o rifiuti, e l’instaurarsi di pratiche di corruzione. Ciò nonostante l’applicazione è migliorata nei diversi luoghi dove i sindacati sono presenti a fare da “cane da guardia” assistendo i lavoratori nella registrazione, nell’ottenimento delle tessere di lavoro e pertanto nell’accesso all’occupazione. La maggior parte dei posti di lavoro disponibili sono nei settori BWI, ad esempio per il miglioramento della connettività rurale, il rinnovo dei corpi d’acqua, nuovi impianti d’irrigazione e così via. Laddove il sindacato assiste nella richiesta della tessera di lavoro, il lavoratore si rende anche conto che tesserandosi i suoi diritti saranno protetti e la sua vita lavorativa tutelata anche in futuro. Entro l’inizio del 2013, il sindacato calcola di aver tesserato oltre trentamila lavoratori grazie al MGNREGA. Il programma funziona quindi bene su diversi fronti e sostiene lo sviluppo economico, sociale e ambientale dell’India”. RISULTATI: In questo periodo abbiamo portato a casa a vittorie di grande importanza. Il processo di Torino nel febbraio 2012 ha portato alla condanna dei dirigenti Eternit a sedici anni di carcere e al pagamento di multe pecuniarie. Da dietro le quinte, BWI ha contribuito alle operazioni che hanno portato a questa sentenza, fornendo contatti e opinioni di esperti. BWI ha collaborato con IBAS e altre organizzazioni per la pubblicazione di un libro intitolato “Eternit and the Great Asbestos Trial”, ora disponibile in diverse lingue. Il testo analizza le operazioni di Eternit in sette paesi, e dimostra come la società abbia puntato con costanza ai profitti, incurante del prezzo pagato dai lavoratori, dai loro familiari, dai consumatori e dalle comunità. In Canada nel 2011 sono state chiuse le due ultime miniere di asbesti e l’anno successivo si è posto fine all’esportazione di questi prodotti. È stato inoltre sciolto l’istituto Chrysotile, la lobby principale del settore degli asbesti che aveva sede in Canada. Sono queste vittorie che dimostrano come il mondo sia sempre più vicino alla proibizione globale. R. C. Khuntia Presidente INBFCWF, India 27 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 7 Parità per le donne, posti di lavoro per i giovani e istruzione per i bambini PARITÀ PER LE DONNE Benché i settori BWI continuino ad essere di forte prevalenza maschile, le donne in alcuni paesi arrivano a costituire fino ad un terzo dei tesserati. Per garantire l’accorpamento delle questioni delle pari opportunità uomo-donna ai programmi sindacali e un’adeguata rappresentanza femminile nelle posizioni di leadership, BWI ha messo a punto reti regionali e mondiali della donna e ha invitato alla formazione di comitati nazionali della donna assieme all’adozione di politiche sindacali di genere. Nel corso del periodo intercongressuale, ai membri dei comitati regionali della donna è stata data la possibilità di prendere parte ad incontri in altre regioni, al fine di apprendere, condividere e sostenersi reciprocamente. BWI fornisce alle donne formazione sulle competenze non tradizionali, le normative di igiene e sicurezza e le questioni di genere e coordina inoltre le mobilitazioni della giornata internazionale della donna. 28 COSA È STATO RAGGIUNTO? Al Congresso 2009, BWI ha adottato una risoluzione con cui si chiedeva una partecipazione femminile del 30% a tutti gli eventi BWI. Se l’obiettivo non è stato raggiunto in modo uniforme, è in chiaro aumento la partecipazione femminile in tutte le attività. Audit di genere sulla situazione delle lavoratrici nelle affiliate BWI sono stati condotti in Asia, America Latina e Africa. Questi nel 2012 sono stati accompagnati da una serie di seminari strategici regionali rivolti ai leader donne e alle attiviste di affiliate BWI, con l’obiettivo di fare il punto sulla politica e la strategia BWI in relazione alle questioni di genere e dell’integrazione uomo-donna. Nelle Filippine, India e Nepal, le affiliate BWI hanno sottoscritto accordi con le associazioni di categoria e gli istituti di formazione statali perché fornissero spazi per i corsi rivolti a donne in giovane età. La maggior parte di coloro che avevano terminato la formazione si è poi iscritta al sindacato dando vita a cooperative edili per la presentazione di offerte negli appalti indetti da imprese private e ministeri statali. Molte sono inoltre diventate organizzatrici sindacali. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI In America Latina, sono numerose le donne ad essere divenute rappresentanti per la sicurezza. Nel 2012 la Conferenza regionale della donna “Sindacati migliori, maggior parità” invitava ad una più ampia partecipazione femminile a tutti i livelli, ivi compreso quello delle iniziative nazionali per il dialogo sociale. La rete della donna per l’Europa sudorientale si concentra sulle modalità di contrasto del precariato, soprattutto dopo che le misure di austerità approvate in ragione della crisi finanziaria hanno colpito in modo sproporzionato le donne. È stato prodotto materiale divulgativo e sono avvenuti scambi di informazioni ed esperienze su base regolare. In Africa orientale, la spinta al reclutamento sindacale negli appalti infrastrutturali di dedicava con particolare attenzione alle donne. La maggior parte degli accordi di contrattazione collettiva comprendono ora clausole di promozione della parità tra i generi. A Laxmanbhai, il sindacato edile keniota ha tesserato duecentonovantuno lavoratori, quarantuno dei quali donne, ed è riuscito nell’esercizio di pressioni sull’azienda affinché assumesse più donne - due operatrici di ruspe sono state assunte l’8 marzo 2012, la giornata internazionale della donna. A livello internazionale, BWI ha prodotto nel 2012 un almanacco della donna sottolineando le questioni di rilevanza per le sindacaliste. BWI ha anche dato visibilità ad una serie di video, articoli e storie in occasione delle celebrazioni dell’8 marzo 2012 e 2013, giornate in cui il sito BWI è stato preso d’assalto da più di duemila visitatori, il massimo di visite giornaliere registrate. I giovani organizzano i giovani! “Il mio primo compito come tempista di cantiere risale al 2001. Era il mio primo contatto con un sindacato. La mia non è una famiglia sindacalizzata. Solo che quando mi accorgo di un problema non aspetto il giorno dopo: lo sollevo seduta stante. Da questo punto di vista sono una testa dura! Vengo da una famiglia numerosa: sono la più vecchia di sette fratelli e mio padre ha avuto trentuno figli da diverse donne. Quindi dovendo aiutare per le tasse scolastiche dei miei fratelli più giovani mi sono trasferita nella capitale Windhoek per cercare lavoro. Ho lavorato come volontaria per un sindacato fino a quando non ho trovato un lavoro retribuito, e pochi mesi dopo il sindacato mi ha offerto un lavoro prima come receptionista e poi come organizzatrice di sezione. E adesso, dall’anno scorso, sono segretario generale... una donna di 35 anni! Penso che uno dei punti di svolta per me sia stato quando ho partecipato all’incontro dei giovani lavoratori prima della conferenza regionale BWI Africa e MENA in Etiopia. In quell’occasione ho raccolto un sacco di idee e mi sono sentita sostenuta, soprattutto dalla rappresentante regionale. E tutto questo mi ha dato coraggio. Sono tornata e ho buttato giù un piano di tesseramento, dedicato in particolare ai giovani. Abbiamo utilizzato lo slogan BWI “I giovani organizzano i giovani”. Nel 2010 i tesserati erano aumentati in due anni da tremila a ottomila, e nel 2012 al Congresso, quando sono stata eletta, erano diventati quindicimila. Nel nostro piano c’erano un sacco di idee. Andavamo porta a porta per parlare coi lavoratori. Organizzavamo riunioni regolari a ora di pranzo con il permesso dell’azienda. In questo modo riuscivamo ad identificare i problemi e trovare soluzioni. Abbiamo curato le relazioni personali coi lavoratori e incontrandoli avevamo anche la possibilità di spiegare loro cosa sono i sindacati. Abbiamo mandato i nostri giovani organizzatori alle fermate degli autobus a distribuire materiale stampato. Abbiamo sfruttato la radio per puntare i riflettori sui datori di lavoro che non rispettavano le leggi nazionali, e messo in piedi programmi di formazione anche radiofonici. Da quando sono stata eletta segretario generale, ho cercato di assumere più giovani tra gli organizzatori di sezione. Oggi la quota giovanile tra i tesserati si attesta tra il 20 e il 30% dei nostri tesserati. Ed è importante, perché sono loro il futuro dei sindacati”. Justina Jonas Segretario generale Metal and Allied Workers’ Union, Namibia 29 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO Posti di lavoro per i giovani Festival mondiale dei giovani: BWI incentiva i giovani lavoratori a tesserarsi e ad assumere un ruolo chiave in seno ai sindacati. A livello regionale, BWI ha promosso l’adozione di politiche e reti di giovani e, a livello nazionale, l’attuazione di strutture giovanili e programmi di potenziamento della capacità. Il primo Festival mondiale BWI dei giovani è stato organizzato in Germania nel giugno 2013 sulla scia della lunga tradizione europea delle scuole estive dedicate alla gioventù. Ad esso hanno preso parte trecentosettanta giovani lavoratori che hanno discusso il modo in cui i sindacati nazionali e mondiali possono unirsi ad altri movimenti sociali internazionali per influenzare la politica e le politiche socio-economiche, soprattutto quelle concernenti le condizioni d’impiego, il lavoro dignitoso e il cambiamento climatico. I gruppi hanno inoltre discusso di organizzazione e tesseramento, HIV e AIDS sul posto di lavoro, organizzazione di appalti infrastrutturali, formazione professionale giovanile, campagne sportive BWI e della risoluzione BWI sui giovani lavoratori da presentare al Congresso 2013. In Asia centrale e transcaucasica, i giovani lavoratori dei sindacati di Azerbaigian, Kazakistan, Kirghizistan e Tagikistan dal 2009 prendono parte ad una serie di seminari di formazione, e sfruttano le competenze così acquisite per tesserare nuovi membri e sostenere i processi di contrattazione collettiva. In questi quattro paesi nel 2010 sono stati tesserati settemila e ottocento nuovi giovani iscritti. 30 BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Istruzione per i bambini Il lavoro minorile, soprattutto in Asia meridionale, costituisce ormai da un decennio una priorità BWI e si è confermato essere un buono strumento di organizzazione dei lavoratori di settori scarsamente organizzati, come quelli della silvicoltura, delle cave di pietra e delle fornaci di mattoni. I sindacati hanno incrementato le iscrizioni e raggiunto importanti risultati per quanto concerne le condizioni di lavoro e i diritti dei lavoratori. RISULTATI: Bhatha Mazdoor Sabha (BMS, Punjab) ha negoziato un incremento salariale del 30% nel 2012, sottoscrivendo un accordo con l’associazione dei proprietari delle fornaci di mattoni. L’incidenza del lavoro minorile diminuisce all’aumentare del reddito familiare. Nel 2012 il progetto BWI contro il lavoro minorile ha sostenuto ventisette scuole in India, Nepal e Bangladesh tramite l’istituzione senza scopo di lucro Child Learn, ottenendo l’iscrizione di 2.369 bambini, di cui 1.119 femmine. Le scuole si occupano di loro fino ai quattordici anni, seguono programmi ministeriali e molte sono state riconosciute dallo stato, aspetto che consente agli allievi di accedere ad ulteriori risorse. I dodici sindacati coinvolti nel progetto hanno sfruttato le opportunità a fini organizzativi e per esercitare pressioni per i diritti dei lavoratori. I tesseramenti hanno subito un forte incremento. La collaborazione con diverse parti interessate è stata consolidata, soprattutto con la Federazione indiana degli insegnanti delle scuole primarie e la Federazione indiana dei produttori di mattoni e piastrelle. Nel 2012 il governo indiano ha presentato al parlamento una proposta di emendamento della normativa nazionale sul lavoro minorile. La definizione legale di “minorile” si estende ora fino ai diciotto anni di età; qualsiasi forma di lavoro minorile è proibita fino ai quattordici anni e per le occupazioni pericolose fino ai diciotto. Le affiliate BWI hanno preso parte all’ampia mobilitazione della società civile che prevedeva manifestazioni e petizioni alle autorità politiche, tra cui il presidente e il primo ministro, al fine di indurre il governo ad emendare la legge. BWI è impegnata in un nuovo progetto energetico a livello di comunità promosso a Jodhpur (Rajasthan) da GDF-Suez, la quale mette a disposizione le competenze tecniche per fornire energia solare alla colonia di lavoratori impiegati presso la cava di pietre. La colonia dispone anche di una scuola contro il lavoro minorile e di una clinica sostenute da BWI. Una prima visita di controllo ha avuto luogo a settembre 2013. Da bambino lavoratore a dirigente scolastico: “La mia famiglia è originaria dello stato confinante di Madhya Pradesh. Mia madre aveva un chiosco del tè ad Agra, vicino alla sede sindacale, e siccome le entrate non erano sufficienti ho iniziato a lavorare in una fabbrichetta quando ero ancora piuttosto giovane. Il sindacato mi ha aiutata nell’ammissione alla scuola quando avevo dieci anni. Dopo che ero riuscita a portare a termine le scuole superiori, mi è stato offerto un posto come insegnante alla scuola contro il lavoro minorile di Dhanoli Village. Il sindacato mi ha sostenuta anche con il corso di formazione per insegnanti ed ora sono direttrice della scuola. Il nostro obiettivo è quello di mantenere contatti regolari con la comunità e con il Ministero dell’Istruzione. Per quanto possibile, cerchiamo di trasferire i bambini alle scuole statali e forniamo assistenza a quelli che hanno il potenziale per accedere all’istruzione superiore. Child Learn e un’organizzazione senza scopo di lucro fondata nel 2003. Difende gli investimenti in terreni ed edifici ad uso scolastico e impiega le proprie risorse per finanziare borse di studio, cliniche, l’istallazione di pannelli solari per le scuole, e le nostre nuove scuole mobili. Consideriamo Child Learn come il braccio sociale del sindacato”. Pinky Jain Segretario sindacale Uttar Pradesh Gramin Mazdoor Sangathan (UPGMS) e dirigente scolastico alla Scuola BWI contro il lavoro infantile di Dhanoli Village, Agra 31 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO BWI NORD AMERICA Costruire l’America: la reazione sindacale alla recessione La crisi finanziaria globale, conseguenza di una gestione scellerata e irresponsabile dei servizi bancari alle imprese, ha avuto inizio negli USA, devastando l’economia nazionale e, al picco della recessione, ha portato alla disoccupazione del 9% della forza lavoro. L’affiliata BWI LIUNA stima che attualmente siano più di un milione i lavoratori edili disoccupati negli USA, vale a dire il 17% dell’intera forza lavoro dell’edilizia. Lanciata all’inizio del 2010, l’iniziativa “Build America” è stata ideata per investire nelle infrastrutture pubbliche di cui tanto si sentiva l’assenza, creare posti di lavoro e stimolare l’economia. L’iniziativa si è concentrata sulla ristrutturazione dei ponti americani, un quarto dei quali necessitano urgenti riparazioni. In molti stati, LIUNA ha affisso avvisi con cui comunicava agli automobilisti lo stato in cui versavano i ponti, invitando a contattare il rappresentante locale per sostenere la proposta di legge Highways Bill. Il primo disegno di legge presentato dal presidente Obama nel 2011 prevedeva un ampio programma edile di sei anni con un budget di cinquecentocinquantasei miliardi di dollari. Nonostante siano stati adottati sostanziosi progetti di stimolo che prevedevano anche misure di rinnovamento e retrofit, a causa di politiche di parte, la Legge sui trasporti adottata nel 2012 aveva subito un notevole ridimensionamento. Devo qui menzionare il straordinario sostegno di GS Svezia. La reazione da parte di Per Olof Sjöö e dei dirigenti di GS è stata di gran lunga superiore a quanto ci aspettavamo. Non è facile per un presidente esporsi assumendo posizioni pubbliche tanto coraggiose, come ha fatto Per Olof, contro uno dei maggiori datori di lavoro nazionali, presso il quale i propri tesserati vengono trattati in genere molto bene. So che ha dovuto far fronte a pressioni politiche interne. A riconoscimento del coraggio e del sostegno espressi, American Rights at Work ha insignito Per del premio 2012 per i diritti umani Eleanor Roosevelt. Non avrebbe potuto accadere senza la campagna mondiale della BWI “BWI e IAMAW sono state in grado di indurre i maggiori consumatori al mondo di fibre di legno a sostenere sempre di più alla difesa delle normative OIL sul lavoro, anche quando non siano contemplate dalle leggi nazionali statunitensi. Oggi sono migliaia i lavoratori in USA e Polonia a godere della tutela di un accordo collettivo raggiunto grazie all’intervento della campagna internazionale IKEA indetta da BWI. L’aspetto positivo dell’AQI IKEA di BWI è che è stato possibile sfruttarlo per spiegare ai dirigenti Swedwood/ IKEA le scorrettezze di cui erano autori esponendoli al giudizio dell’intero pianeta. Purtroppo IKEA non voleva applicare l’AQI senza la campagna di solidarietà internazionale BWI. Non saremmo riusciti a raggiungere questo risultato senza il duro e scrupoloso lavoro portato avanti da BWI per mobilitare il sostegno delle affiliate di tutto il mondo. Credo che la risoluzione del Congresso di Lille in merito a Swedwood/IKEA sia stata di fondamentale importanza. Ha infatti diffuso informazioni e mobilitato le affiliate, consentendo a BWI di concentrare risorse sulla campagna. La risoluzione e gli emendamenti apportati dai delegati svedesi hanno marcato l’inizio della campagna di solidarietà. 32 IAMAW è ora impegnata in un’altra campagna con JELDWEN, un’azienda canadese-statunitense, terza al mondo nella produzione di serramenti, che in Europa risulta essere a tutti gli effetti un buon datore di lavoro e che tuttavia qui negli USA, come in Canada e Australia, non si comporta da azienda responsabile. JELD-WEN infatti viola su base giornaliera i diritti dei lavoratori, interferendo anche con il processo elettorale sindacale, e ha inoltre incaricato un consulente legale noto per le posizioni antisindacali assunte. Oltre a questo, le operazioni dell’azienda sono tra le più pericolose degli USA. La politica di assunzione prevede la concessione di contratti a tempo determinato, ed essendo molti dei dipendenti immigrati senza documenti, sono spesso vulnerabili e sprovvisti di tutela legale negli Stati Uniti. JELD-WEN sfrutta la situazione offrendo loro salari al di sotto della soglia di povertà nazionale con tassi di licenziamento elevati. C’è un detto negli Stati Uniti, secondo il quale un “fulmine non colpisce mai due volte”. Speriamo tuttavia che il quadro e la struttura della campagna mondiale Swedwood/IKEA indetta da BWI possano aiutarci a fare giustizia per i dipendenti JELD-WEN qui negli USA, in Canada e in Australia”. Bill Street Capo dipartimento dei lavoratori del legno dipendenti, Associazione internazionale dei macchinisti e dei lavoratori aerospaziali (IAMAW) BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI Le affiliate BWI si servono degli accordi quadro internazionali per rafforzare l’organizzazione negli Stati Uniti Le affiliate BWI sostengono le donne impegnate in attività economiche non tradizionali Le affiliate BWI hanno condotto discussioni con i sindacati delle sedi principali di diverse multinazionali al fine di rafforzare l’applicazione delle disposizioni degli AQI negli USA. La SMART (Associazione internazionale dei lavoratori aerei, ferroviari, dei trasporti e della lamiera) ha ospitato una riunione con Byggnads per trattare le modalità di applicazione dell’AQI Skanska. I camionisti hanno discusso con Hochtief e i sindacati della sede principale OHL sul come migliorare la coordinazione tra i sindacati dei diversi stabilimenti, interrogandosi al contempo sulle modalità di realizzazione delle strutture di dialogo sociale e di sviluppo di una strategia di più lungo termine. Le affiliate BWI hanno sostenuto la formazione di donne nell’acquisizione di competenze utili allo svolgimento di attività economiche non tradizionali. A maggio 2012, in occasione della seconda conferenza nazionale delle operaie “Women Building the Nation” a Sacramento (California), per la prima volta ai membri donna di affiliate BWI, Iron Workers, Sheet Metal Workers, Teamsters e LIUNA si è aggiunta una delegazione internazionale. La conferenza, cui hanno partecipato oltre cinquecento operaie, si è svolta in una serie di sessioni plenarie e seminari su questioni quali la leadership femminile nei sindacati, il ruolo dei comitati della donna, i programmi di tirocinio, il mentoring e la creazione di reti sociali. Justina Jones di MANWU (Namibia) e Sandy Cijintje di SEBI (Curaçao) hanno partecipato ad uno scambio di esperienze, facendo notare che le sfide cui fanno fronte le operaie in USA non sono poi tanto diverse da quelle dei loro rispettivi paesi di provenienza. I lavoratori sprovvisti di documenti escono alla luce del sole Le affiliate BWI si sono associate alla coalizione costituita per sostenere appieno una riforma dell’immigrazione. A giugno 2013 è stato approvato in Senato un disegno di legge bipartisan che prevedeva un “percorso su tredici anni” per l’attribuzione della cittadinanza a quelli che si stimano essere undici milioni di immigrati illegali in USA. LIUNA controbatte dicendo che l’attuale sistema è scorretto e che un percorso meritato di acquisizione della cittadinanza implica che i datori di lavoro non abbiano lavoratori di “classe B” cui abbassare il livello retributivo e delle condizioni di lavoro. LIUNA sostiene inoltre che i diritti di cittadinanza rafforzerebbero il sindacato e aiuterebbero gli immigrati sprovvisti di documenti ad uscire dall’ombra. Sono numerosi i lavoratori immigrati nel settore edile e i sindacati locali hanno preso parte a coalizioni molto efficaci con comunità e centri di lavoratori. 33 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO BWI IN AMERICA LATINA E CARAIBI Il comitato regionale BWI per l’America Latina e i Caraibi ha criticato aspramente le attuali politiche di FMI e Banca Mondiale, sostenendo che gli interessi del capitale finanziario non dovrebbero venire prima delle esigenze dell’economia reale di produzione e lavoro. Il comitato asserisce inoltre che i sindacati sono protagonisti dello sviluppo socio-economico e che gli stati dovrebbero pertanto promuovere la libertà di associazione e la contrattazione collettiva. Gli investimenti in infrastrutture pubbliche in America Latina ammontano a 100.000 USD annui per i prossimi cinque anni. Le affiliate BWI rivendicano un dialogo sociale efficace in grado di garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori e che i nuovi appalti infrastrutturali rispondano alle esigenze dei popoli della regione. Si è verificato un significativo aumento sia del numero di affiliate che dei tesseramenti totali nella regione. Dal 2009 al 2012 la quantità di affiliate è cresciuta da quarantadue a sessantotto e, a loro volta, i tesseramenti delle affiliate BWI in America Latina e Caraibi sono aumentati di più del 100%. L’unità d’azione passa per l’organizzazione Nel corso da quattro anni, l’affiliazione di nuove organizzazioni ha portato ad un aumento dei tesseramenti nella regione andina. In Venezuela, è stato sottoscritto congiuntamente da quattro sindacati (tra cui anche affiliate BWI) un accordo collettivo di settore dal quale tutti i lavoratori del settore edile hanno tratto beneficio, quando fino a pochi anni fa una simile unità d’azione sembrava quasi impossibile. Nel 2013, come effetto del dialogo tra queste organizzazioni, BWI accoglie una nuova affiliata venezuelana. 34 In centro America tutte le affiliate concordano sulla priorità comune di organizzare appalti infrastrutturali e società multinazionali, al fine di rafforzare i sindacati e dare applicazione ad accordi di contrattazione collettiva e al dialogo sociale. Ultimamente una nuova affiliata haitiana è entrata a far parte della subregione. Il miglioramento della comunicazione tra ufficio regionale e le affiliate ha inoltre contribuito ad aumentare l’unità d’azione. Organizzazione dei lavoratori immigrati nei Caraibi Dal 2009 i sindacati dei paesi caraibici di Barbados, Bermuda, Curaçao, Guyana, Giamaica, Trinidad e Tobago hanno realizzato attività miranti ad organizzare i lavoratori immigrati. Il tasso di immigrazione nei Caraibi è storicamente stato elevato e questo tipo di iniziative non costituisce pertanto una novità. Si sono tuttavia registrati aumenti nei flussi migratori provenienti da paesi esterni alla regione, come Brasile, Cina, Colombia, Filippine, Portogallo e Venezuela. I sindacati hanno coinvolto i propri iscritti in una serie di strategie, compresa la fornitura di servizi di consulenza legale, il coinvolgimento dei media e lo svolgimento di programmi educativi sull’importanza del contributo degli immigrati per l’economia. In tal modo i sindacati hanno ottenuto in totale un aumento di tesseramenti del 10%. La rete dei materiali edili BWI ha stabilito una rete settoriale dei materiali edili assieme a sindacati delle multinazionali Lafarge, Holcim, ETEX, Argos (Colombia), CEMEX (Messico), Loma Negra (Argentina) e Votorantin (Brasile). La rete copre i quattordici paesi in cui queste multinazionali hanno stabilimenti produttivi ed ha un enorme potenziale di crescita. Uno degli obiettivi della rete è quello di affrontare la questione BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI del lavoro a contratto e battersi per il “pari trattamento dei lavoratori che svolgono le stesse mansioni all’interno dello stesso stabilimento”. Un’altra campagna lanciata nell’ottobre 2012 punta a ridurre il peso dei sacchi di cemento da quarantadue a venticinque chili. Agli amministratori aziendali sono state inviate lettere che illustravano i buoni motivi a sostegno della riduzione del peso e con le quali si chiedevano loro riunioni di follow-up. Odebrecht, Brasile: Una rete interregionale per la sottoscrizione di un nuovo AQI Principale società edile dell’America Latina, Odebrecht dà occupazione a novantunmila lavoratori, di cui un decimo è assunto con contratti temporanei. L’azienda gestisce cantieri in tredici paesi della regione, nonché in Africa, Asia e Europa. La rete aziendale Odebrecht, cui BWI ha dato vita nel 2011, nel 2012 si è ampliata inglobando sindacati di Mozambico e Angola. Il piano è quello di sviluppare una strategia integrata allo scopo di sottoscrivere un AQI che copra anche i fornitori Odebrecht. RISULTATI: La rete Odebrecht ha già raggiunto alcuni risultati positivi. Nella Repubblica Dominicana, l’affiliata FENTICOMMC aveva denunciato la società per violazioni contro le norme pensionistiche. Nel 2012, dopo che l’ufficio regionale BWI era intervenuto sostenuto anche dall’autorità acquisita dalla nuova rete, Odebrecht ha riconosciuto di non aver versato correttamente i contributi e ha adottato misure per porre rimedio alla questione. Il risultato è stato inoltre migliorato dal riconoscimento di FENTICOMMC da parte dei lavoratori nei cantieri edili del paese. Gruppo Arauco Arauco è un’altra multinazionale con sede principale in Cile. La creazione da parte del sindacato CTF di una federazione per i dipendenti Arauco, i tesseramenti sono aumentati di quasi il 50% nel 2012, per un totale di oltre settemila lavoratori. Il Gruppo internazionale dei dipendenti Arauco (GITA) conta ora tra le sue fila sindacati di Argentina, Brasile e Cile. L’obiettivo di lungo periodo è la sottoscrizione di un AQI con Arauco. Spazio di convergenza “Quando abbiamo lanciato la campagna, BWI aveva cinque affiliate in Brasile di cui nessuna rappresentava direttamente tesserati attivi nella costruzione di stadi. Oggi BWI conta ventisei affiliate. La grande sfida è stato il raggiungimento del consenso circa un programma comune tra i sindacati di cinque diversi centri nazionali. Alla fine ce l’abbiamo fatta. Abbiamo concordato di procedere coi punti su cui sussisteva consenso. Dalle affiliate BWI di tutto il mondo provenivano forte sostegno e solidarietà per l’ondata di scioperi riusciti nell’ambito dei cantieri edili dei mondiali. Credo che siamo riusciti nei nostri intenti perché i sindacati avevano capito che la campagna era uno spazio per la convergenza di idee ed azioni”. Adalberto Galvão (Bebeto) Presidente SINTEPAV-BA e coordinatore della campagna presso lo stadio Arena Fonte Nova, Bahia (Brasile) 35 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO PRIORITÀ 8 Comunicazioni BWI ha adottato una chiara strategia comunicativa investendo nello sviluppo di un sito internet dinamico e informativo in sei lingue, e assicurando la propria presenza nei social media, compresi blog, Facebook, podcast e video. La campagna online Swedwood/IKEA per i diritti sindacali, ad esempio, ha raccolto 120,000 firme online. Si pubblicano anche le campagne di solidarietà e vengono caricati video con cui si segnalano anche le giornate speciali. La serie di video sulle Voci femminili BWI per l’8 marzo ha generato oltre 2,000 visitatori giornalieri. BWI ha prodotto diverso materiale informativo tra cui “Flash”, campagne, una serie di opuscoli su questioni chiave e la mappatura dei flussi migratori con cui punta a far conoscere la propria attività e ad aumentarne la visibilità. RISULTATI: Il sito internet BWI riceve 20,000 visite. Gli articoli vengono commentatati e ripresi anche dalle testate principali. Uno frequente scambio di informazioni su questioni chiave è ora in atto sia a livello regionale che interregionale. La risposta agli appelli d’urgenza per azioni di solidarietà online è notevolmente aumentata. 36 La campagna brasiliana per il lavoro dignitoso in vista del 2014 ed oltre (http://brazil.bwint.org) ha attirato un ampio numero di lettori, raggiungendo un record di 560,000 visite nel 2012. BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI PRIORITÀ 9 Potenziamento della capacità a livello regionale e mondiale Ogni anno BWI attua circa quarantacinque progetti finanziandoli grazie al sostegno di venticinque diverse organizzazioni. Durante quattro anni, BWI ha formato personale regionale nelle aree strategiche delle campagne settoriali, dell’esercizio di influenze a livello politico, e della creazione e manutenzione dei sindacati. Per consolidare i progetti sono stati organizzati corsi di pianificazione strategica, ideazione progettuale e formazione gestionale. I progetti sono basati su un approccio organizzativo di settore e sono stati raccolti in un catalogo, ora disponibile nel sito internet, con il quale si intende fornire ai sindacati e alla dirigenza BWI una panoramica sui diversi progetti. Per seguire il processo di applicazione di questi progetti è inoltre stato messo a punto uno strumento di valutazione interna. La PMD - banca dati per la gestione dei progetti - è uno strumento tecnico che migliorerà notevolmente l’efficacia di gestione facendo risparmiare al personale BWI tempo prezioso che potrà dedicare ad altre mansioni. Al momento, si tratta di uno strumento contabile e di monitoraggio finanziario, ma gli ulteriori sviluppi cui sarà sottoposto nel periodo a venire lo porteranno a sostenere il ciclo di rendicontazione commentato. 37 BWI @ WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI LAVORO RISULTATI: La PMD ha migliorato • il meccanismo di controllo per l’autorizzazione del trasferimento di fondi; • il monitoraggio spese, attraverso un’analisi dettagliata degli scostamenti; • la scrittura dei registri contabili di progetto; • il livello qualitativo generale della rendicontazione finanziaria. Questo strumento ha inoltre ridotto i tempi HQ necessari al consolidamento contabile del progetto. Lavorando con la leadership regionale, BWI ha identificato sindacati ad elevato potenziale di crescita, in grado di applicare i progetti in modo autonomo e di assumere un ruolo guida all’interno della subregione per futuri interventi progettuali. In tal modo BWI ha consolidato la propria funzione e la coordinazione tra i diversi livelli dell’organizzazione. “L’opera progettuale di BWI ha contribuito a rafforzare la capacità organizzativa e la sostenibilità finanziaria delle affiliate sostenendo i tesseramenti e organizzando nei luoghi di lavoro. I progetti sono inoltre importanti per lo sviluppo di reti sindacali, sia tematiche che regionali, la qual cosa contribuisce a migliorare la coordinazione e l’apprendimento. Tra il 2010 e il 2012 i progetti sostenuti da LO-TCO hanno portato al tesseramento di oltre 100,000 nuovi iscritti in tutto il mondo all’interno di BWI. Sono stati formati 54 dirigenti e attivisti sindacali, che sono andati ad aumentare le competenze amministrative dei sindacati d’appartenenza nonché la capacità di istruire i propri iscritti, organizzare e negoziare. Le affiliate che avevano ricevuto sostegno per progetti hanno sottoscritto 59 accordi collettivi grazie ai quali si sono ottenuti aumenti salariali e altri benefici”. Christer Wälivaara Direttore segretariato LO-TCO 38 BWI @LAVORO WORK | Le dieci priorità della BWI La BWI PRIORITÀ 10 Sostenibilità finanziaria a livello regionale e mondiale BWI incrementa la propria sostenibilità “Il Fondo per la sostenibilità dei progetti e l’organizzazione di campagne, noto come Fondo SPOC, è stato istituito sulla base della decisione assunta dal Direttivo mondiale nel giugno 2010, con la quale s’intendeva supplire alle “lacune” delle organizzazioni che offrono sostegno solidale e che si vedono sempre più limitate dalle condizioni imposte dai governi circa i paesi che hanno diritto di ricevere assistenza. Il Brasile, il Sud Africa, l’India e la Malesia ad esempio sono spesso considerati “troppo ricchi” per beneficiare degli aiuti internazionali allo sviluppo. Dal punto di vista di BWI tuttavia è essenziale assistere i sindacati di questi paesi aiutandoli a sviluppare le proprie capacità organizzative e ad instaurare contatti con i lavoratori maggiormente sfruttati e discriminati. Non va dimenticato che nelle rispettive regioni questi sindacati sono anche motori di cambiamento. Inoltre, ovunque siano in atto violazioni dei diritti umani dei sindacalisti, BWI deve fornire loro assistenza, indipendentemente dal PIL del paese di appartenenza. RISULTATI: Le regioni sono maggiormente in grado di fornire sostegno alle proprie operazioni regionali. Mentre le iscrizioni in Europa e Nord America sono diminuite per l’impatto della crisi finanziaria e delle misure di austerità, in Asia Pacifico il livello è rimasto stabile. Le quote saldate nella regione Africa/MENA sono invece cresciute del 40% dal 2008 al 2012, e nello stesso periodo in America Latina e Caraibi i tesseramenti sono incrementati di oltre il 100%, come conseguenza del notevole aumento di iscrizioni in Brasile. Il Fondo SPOC funziona in modo simile ad una cassa mutua. Siamo attualmente in fase di realizzazione, per poter impiegare in futuro i proventi del fondo per interventi progettuali e attività solidali. Contiamo sulla famiglia BWI affinché, nella misura del possibile, ci aiuti con contributi una tantum o su base annuale. Questa famiglia conta oggi 333 affiliate, e se un gran numero di esse potrà contribuire anche in piccola misura, riusciremo a raggiungere una somma considerevole”. “Confermati dalle organizzazioni donatrici, l’alto livello di capacità e l’elevato standard degli interventi progettuali di BWI sono stati riconosciuti dai membri del gruppo di lavoro finanziario. Sarà pertanto fondamentale mantenere gli stessi livelli qualitativi e migliorare costantemente le capacità della struttura regionale”. Ambet Yuson Segretario generale BWI Steinar Karlssen Auditor BWI 39 La BWI LAVORO Building and Wood Worker’s International 54 route des Acacias CH-1227 Carouge GE Switzerland Tel.: +41 22 827 37 77 Fax: +41 22 827 37 70 Email: [email protected] www.bwint.org L’Internazionale dei lavoratori edili e del legno (BWI) è una federazione sindacale mondiale in seno alla quale si riuniscono sindacati liberi e democratici aventi iscritti nei settori dell’edilizia, dei materiali edili, del legno, della silvicoltura e dei settori alleati. BWI riunisce trecentotrentatré sindacati, per un totale di circa dodici milioni di iscritti in centotrenta paesi. La sede principale si trova a Ginevra (Svizzera). Vi sono uffici regionali e di progetto dislocati a Panama, in Malesia, in Sud Africa, India, Burkina Faso, Cambogia, Kenya, Libano, Russia, Perù, Brasile e Thailandia. BWI ha fatto propria la missione di promuovere lo sviluppo dei sindacati nei nostri settori in tutto il mondo, e di favorire e applicare i diritti dei lavoratori nel contesto dello sviluppo sostenibile. © Building and Wood Workers’ International, Ginevra, ottobre 2013 www.bwint.org
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