un pari a quebec city lascia il titolo a pascal e nega a hopkins un
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un pari a quebec city lascia il titolo a pascal e nega a hopkins un
19/12/2010 21.25.00 UN PARI A QUEBEC CITY LASCIA IL TITOLO A PASCAL E NEGA A HOPKINS UN ALTRO RECORD di Marco Zonta Si é concluso con il risultato meno atteso il match del Pepsi Coliseum tra il campione Wbc dei medio massimi Jean Pascal (+26 -1 =1, 16 ko) e Bernard Hopkins (+51 -5 =2, 32 ko). Due atterramenti ai danni del pugile di Philadalphia nella prima e nella terza ripresa e una seconda parte del confronto nella quale il beniamino di casa ha lasciato maggior iniziativa all'avversario, accusando un po' di stanchezza, hanno regolato il risultato del confronto su questi cartellini : 114-112 (Hopkins), 114-114, 113-113. Se alla fine del confronto Bernard Hopkins si é ritrovato in una situazione simile a quella patita con Jermain Taylor, con un confronto iniziato in svantaggio, poi recuperato e finito in modo convincente, c'é da sottolineare la maturità e il giusto approccio di Pascal, anche se limitatamente all'inizio del confronto. Hopkins si é infatti trovato a dover attaccare un avversario che lo ha affrontato da incontrista, attendendolo e colpendolo quasi sempre al momento giusto, senza farsi trascinare nel clinch o nella boxe dalla corta distanza. Il confronto, piuttosto tattico, ha visto Hopkins cadere nel tranello del campione Wbc, quando attaccandolo alla fine della prima ripresa, é caduto faccia avanti tra le corde, su un destro stampatosi poco dietro l'orecchio, unico pertugio disponibile. Il conteggio comminato dal referee Michael Griffin, é stato il primo ricevuto dall' Hall of famer di Philadelphia dal lontano 1994, quando subì due atterramenti per mano di Segundo Mercado, riuscendo a pareggiare il match, proprio come in questa occasione. Incredulo, mostrando un amaro sorriso, ritenendo di essere stato colpito alla nuca, Hopkins é tornato all'angolo. A mio avviso l'atterramento, simile a quello più duro subito da Allan Green dall'amico Glen Johnson, é da ritenersi regolare. Nella seconda ripresa lo sfidante, più aggressivo, ma comunque misurato a causa dell'atteggiamento intelligentemente attendista di Pascal, ha subito qualche sporadico colpo ben piazzato dal canadese, che con i suoi larghi ma mirati gancioni, ha convinto di più del rivale. Il terzo round si é contraddistinto per un secondo atterramento subito dal pugile ospite, questa volta più pulito, avvenuto su un'aggressione di Pascal, che lo ha dapprima mancato con un gancio sinistro, per poi impattare sulla mandibola scoperta del Boia con il medesimo colpo, quello che ha procurato l'ulteriore seppur veloce atterramento su Hopkins. Per la prima volta dal match con Calzaghe, il pugile statunitense si é trovato di nuovo in difficoltà, ma come sempre é accaduto nella sua carriera, Hopkins ha saputo recuperare, rendendo la vita dannatamente dura ai giudici. Dal quarto round Hopkins ha iniziato a macinare al corpo l'avversario, é andato a segno con qualche buon colpo tenendo l'iniziativa, mentre il pugile canadese si é limitato a colpire con un gancio dietro la nuca l'avversario, mettendolo al tappeto ma giustamente, senza alcun conteggio del referee. Mentre la difesa molto migliorata di Pascal, lo ha protetto dai colpi più pericolosi al volto, il gancio sinistro di Hopkins al corpo, il destro al volto e il jab nonché la costante iniziativa sull'arretrante e poco attivo campione, gli hanno fruttato tutte le riprese fino all'ottava, dove un ritorno del pugile di Laval ha permesso al campione forse di prevalere, anche se di misura. Il nono round ha visto lo sfidante, ormai padrone del ring, colpire duro per tre volte Pascal con il gancio destro e il campione restituire una bella combinazione di ganci nei momenti finali. Dopo una equilibrata decima ripresa, nella successiva la stanchezza si é palesata nel campione Wbc, che ha subito molti colpi, restituendone di suoi, ma con meno precisione e quantità. L'incredibile sagacia tattica del maestro Hopkins, con il suo costante lavoro al corpo, gli ha permesso di stancare l'avversario per dominarlo nel finale e ben figurare al cospetto dei giudici. Un contatto tra le gambe dei due ha fatto scivolare Pascal al tappeto, ma non vi é stato giustamente conteggio. Il pugile di casa, stanco ma reattivo, é riuscito a piazzare alcuni buoni colpi d'incontro e qualche montante durante le numerose fasi di clinch, ma é stato lo sfidante a braccarlo, colpirlo più duramente e a sembrare più fresco e reattivo nonostante il notevole svantaggio anagrafico. Credo che un pari sia il risultato giusto e il risultato a maggioranza che é scaturito, dovuto all'estremo equilibrio, in un match dove però Bernard Hopkins ha fatto e finito meglio in generale, ha giustamente dato luogo al cartellino di Steve Marrow (114-112 per lo sfidante). Avessi dovuto scegliere forzatamente un vincitore avrei preferito Hopkins, molto più convincente del rinnovato ma insicuro campione nelle dichiarazioni finali. Di sicuro un rematch si deve fare, per cancellare ogni dubbio e anche in una prossima occasione, vedrei favorito il pugile della Golden Boy, che dovrà eventualmente evitare le distrazioni che gli sono costate i due atterramenti lampo. A far saltare su tutte le ire Richard Schaefer il pari del giudice Daniel Van de Wiele nella decima ripresa, contro i due 10-9 per Hopkins degli altri giudici, che avrebbe fatto prevalere il quarantacinquenne nato nella Pennsylvania. Ho trovato anche io la decima ripresa piuttosto equilibrata, ma dovendo scegliere l'avrei conferita ad Hopkins. Molto probabile che l'influenza del CEO della Golden Boy e l'obbiettiva controversia del verdetto, convinceranno Jose Sulaiman ad ordinare un rematch, magari questa volta nella tana dello sfidante. Foto tratte da sports.yahoo.com 19/12/2010 21.25.00 - Marco Zonta - (C) www.boxenet.it
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