Linee di indirizzo
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Linee di indirizzo
S. C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione (SCIAN) SEDE DI DIREZIONE Nichelino Via S. Francesco D’ Assisi n.35 Tel.011.6806836 – Fax 0116806855 e-mail:[email protected] Nichelino,15 aprile 2008 STRUTTURE RESIDENZIALI PER ANZIANI, DISABILI, ADULTI E MINORI Linee guida per la redazione del menù Le raccomandazioni nutrizionali per la popolazione generale sono valide in tutte le età e le condizioni della vita. Queste linee guida riguardano perciò tutte le tipologie di utenti delle strutture residenziali. Anche in una persona che ha superato i 70 anni, quando non vi siano particolari problemi motori e/o di disfagia, sono stati ormai ampiamente dimostrati i vantaggi sulla salute e sulla qualità della vita di un'alimentazione sana, come la “dieta mediterranea”, e di un minimo di attività fisica quotidiana. PERCHÈ CAMBIARE LE LINEE GUIDA PRECEDENTI, I PUNTI SALIENTI IL MENÙ PRINCIPALE E LE POSSIBILITÀ DI SCELTA con le linee guida precedenti si chiedeva di evidenziare le possibilità di scelta da parte dell'ospite, sia a pranzo che a cena, come requisito innanzitutto di buona qualità della vita all'interno delle strutture residenziali. Con questa nuova versione delle linee guida, si chiede invece di scrivere il menù solo con i piatti principali, che devono essere abbinati correttamente e rispettando in linea di massima le frequenze consigliate. Le possibilità di scelta restano invariate, in quanto le alternative fisse di ogni giorno sono specificate con una delle note a parte, che fanno parte integrante del menù stesso. In tal modo si vorrebbero proporre in modo più incisivo anche alimenti facilmente trascurati come verdura cruda e frutta fresca. LE PORZIONI le porzioni raccomandate degli alimenti sono riscritte tenendo conto degli abbinamenti e delle Raccomandazioni dell’Istituto Nazionale della Nutrizione (revisione 2003). 1 IL MENÙ PER DISFAGICI il problema della disfagia è abbastanza diffuso. Non viene più richiesta la “settimana tipo” perché non applicata nella pratica, è richiesto invece di spiegare in che modo e con quali criteri vengono utilizzati gli alimenti del menù generale. CON QUALI CRITERI DEVE ESSERE SCRITTO IL MENÙ PRINCIPALE PRIMI PIATTI In genere viene proposto un piatto asciutto a pranzo ed uno in brodo a cena: questa è l'abitudine prevalente negli anziani (è in ogni caso preferibile per tutti assumere una quantità di carboidrati maggiore a pranzo piuttosto che a cena), tuttavia con altre tipologie di ospiti ed a seconda dell’organizzazione della giornata (ad esempio attività fuori sede durante il giorno) possono essere previste variazioni. Il primo piatto in brodo della cena è di regola di verdura. Per i disfagici, la consistenza ottimale si può ottenere con creme di cereali o di verdura (la patata è un ottimo addensante) o polenta ed è invece piuttosto sbrigativo limitarsi dare “il primo piatto frullato”. SECONDI PIATTI Le frequenze raccomandabili dei secondi piatti sono riportate sulla tabella dell'allegato 2. Il "piatto unico con legumi" è proposto per completezza, mentre è noto che non fa parte delle abitudini alimentari della maggioranza della popolazione, quindi in pratica si chiede di inserire almeno una-due volte alla settimana i legumi nei primi piatti o come contorno, magari abbinandoli a porzioni ridotte dei secondi classici di origine animale. Gli alimenti precotti e/o surgelati già pronti non sono raccomandati per la qualità dei grassi contenuti: solo se richiesti dagli ospiti, possono essere dati saltuariamente; in ogni caso sul menù principale non dovrebbero comparire più di una volta al mese. La carne in scatola, pur non ponendo problemi di carattere strettamente nutrizionale, può essere data su richiesta come alternativa al secondo, ma non deve essere prevista sul menù principale. CONTORNI deve essere incoraggiata l’assunzione di verdura in generale, ed in particolare di verdura cruda di stagione in insalata, che deve essere proposta almeno quattro volte alla settimana sul menù principale. Deve essere scelta, preparata e presentata in modo da essere gradita, in base alla tipologia degli ospiti. Oppure, opzione ancora più raccomandabile, può essere offerta sempre, oltre alla verdura cotta, in almeno uno dei pasti della giornata (specificarlo in tal caso sul menù principale). Le patate com’è noto sono ricche di amido (quindi “a metà strada tra i cerali e gli ortaggi”): sul menù principale devono essere abbinate con un primo piatto in brodo e non asciutto. Sono in genere gradite, quindi devono essere una possibilità di scelta fissa; anche in questo caso l’ideale è “affiancarle” ad un’altra verdura, in modo da evitare la monotonia (e non sovraccaricare di carboidrati se c'è anche la pasta). Questo vale anche per i disfagici: il purè di patate deve essere alternato, o miscelato, con purè di altre verdure. Dove possibile, devono esser proposti anche centrifugati di verdure crude, con addensanti del commercio se necessario. FRUTTA O DESSERT la frutta fresca di stagione deve sempre essere la prima scelta sul menù principale, anche se si è riscontrata l’abitudine diffusa tra gli anziani di mangiare frutta di stagione a pranzo e frutta cotta la sera. 2 Sul menù principale il dolce (o yogurt, o frutta sciroppata) è consigliabile fino ad un paio di volte alla settimana, se possibile insieme con la frutta fresca e non al suo posto. Ai disfagici deve essere dato almeno una volta al giorno frullato di frutta fresca. CONDIMENTI Il menù deve presentare alimenti sani e appetitosi, dove siano usati con moderazione grassi e condimenti (tipo panna, salse, formaggio fuso) privilegiando invece erbe aromatiche, pomodoro, cipolla, aglio, capperi, olive, vino bianco per insaporire. Per cucinare deve essere di regola usato olio di oliva (oppure extravergine), per condire a crudo olio extravergine di oliva. Il burro può essere usato saltuariamente in piatti tipici tradizionali (ad esempio polenta concia, tortelloni burro e salvia). LE PORZIONI Le porzioni consigliate (vedi allegato3) sono come sempre indicative. Non è necessario che siano scritte sul menù, devono essere ragionevolmente adattate agli ospiti, tenendo conto dello stato di salute e dell'attività fisica svolta. COME DEVE ESSERE SCRITTO IL MENÙ PRINCIPALE obbligatoriamente in forma schematica (una settimana per pagina), con almeno quattro settimane estive e quattro invernali; la denominazione di ogni piatto deve essere chiara, in modo che si capisca quali sono le materie prime e come viene preparato; l'alternativa è di allegare le relative grammature; ogni pagina deve riportare l'intestazione della struttura. Si è ritenuto utile riportare l'esempio di una settimana (allegato 1) finalizzato appunto a chiarire: - come devono essere denominati i piatti; - come possono essere indicate le alternative; - quale può essere una distribuzione corretta di secondi piatti; - come fare abbinamenti corretti all'interno di ogni pasto e nella giornata (tra pranzo e cena). LE NOTE, che costituiscono parte integrante del menù, devono descrivere: le alternative fisse la prima colazione le bevande offerte durante il giorno i criteri di preparazione degli alimenti per disfagici, se presenti. (vedi allegato 4) 3 LE DIETE SPECIALI quello che è stato scritto finora riguarda i pasti di tutti i giorni, con l’obiettivo del maggior benessere e qualità della vita possibili per gli ospiti (ed anche per i dipendenti, se usufruiscono di un servizio mensa). Il modello della “dieta mediterranea”, vale a dire pasta e pane sempre rappresentati, verdura cotta e cruda e legumi, pesce, olio di oliva, vino rosso in quantità moderate (in media fino a due bicchieri al giorno) deve essere senz’altro proposto a soggetti, giovani o anziani, nel complesso in buona salute e con appetito. All'opposto vi sono persone che, per disfagia, inappetenza ed eventuali altri problemi di salute concomitanti, in particolare tra gli anziani e tra i disabili, sono a rischio di denutrizione: in questi casi, cercando di proporre sempre piatti graditi, si potrà ricorrere anche con maggior frequenza al consumo di alimenti ad alta densità energetica (vale a dire ricchi di condimenti: olio di oliva innanzitutto, ed anche panna, besciamella, formaggio fuso, e dolci) oppure, per chi non riesce ad assumere un pasto completo, ad un diverso frazionamento dei pasti con l'uso di spuntini (che possono ad esempio anticipare una parte del pasto stesso, cercando di mantenere nella giornata un apporto equilibrato di nutrienti). Eventuali supplementazioni con integratori devono essere valutate dal medico curante. In generale, chiunque necessiti di particolari accorgimenti nell’alimentazione per patologie, ad esempio diabete, ipertensione, insufficienza renale, problemi neurologici con disfagia, deve disporre delle indicazioni specifiche dell’ambulatorio o reparto dove viene seguito. Per il diabete tipo 2 si ricorda che, controllando le porzioni e i dolci, ormai non sono più valide le restrizioni di alcuni anni fa, peraltro ancora diffuse e ingiustificate, ad esempio rispetto a pane, pasta, patate, carote, legumi (questi ultimi all’opposto sono raccomandabili come fonte di proteine vegetali in alternativa alla carne e soprattutto ai formaggi e agli insaccati). COME E QUANDO PRESENTARE LA RICHIESTA DI PARERE il parere deve essere richiesto: quando il menù sia del tutto nuovo, quando il menù approvato sia stato sostanzialmente variato, quando siano trascorsi più di 5 anni dall'ultimo parere rilasciato (telefonare prima). In ogni caso la domanda deve essere scritta seguendo il fac simile. (vedi allegato 5) Il menù vistato da questo Servizio, con le note che ne sono parte integrante, deve essere esposto ed accessibile agli ospiti ed ai parenti/visitatori. I GIORNI DI FESTA, SPERIMENTAZIONI, VARIAZIONI Deve essere sempre prestata attenzione al gradimento degli ospiti: se sopraggiungono nuove richieste, non previste sul menù approvato, o si desidera sperimentare piatti nuovi, questo può senz’altro essere fatto prima di riscrivere il menù e chiedere un nuovo parere. 4 Durante i giorni di festa tutte le eccezioni sono ammesse, purchè le quantità siano ragionevolmente controllate attraverso il personale di assistenza. La Struttura Semplice Igiene della Nutrizione Margherita Meneghin - medico Monica Minutolo - dietista 5 ALLEGATO 1 - Esempio di un menù settimanale invernale lunedì P R A N Z O C E N A martedì mercoledì giovedì venerdì sabato domenica Pasta al pomodoro Risotto allo zafferano Minestrone con pasta Pasta pomodoro e pesto Polenta Pasta con cime di rapa (o altre verdure) Lasagne ( o pasta ripiena o timballo) Pollo (o tacchino) in umido o al forno Svizzere agli aromi( o polpette) Sogliola alla mugnaia (o platessa impanata) Tacchino (o pollo) al forno o in umido Seppioline ( o moscardini) con piselli Frittata con cipolle e/o erbe aromatiche (o sformato con verdura) Arrosto di maiale al latte (o bollito con bagnetto verde) Insalata verde (o mista) Spinaci all’olio ( o finocchi) Patate prezzemolate Broccoli all’olio (o cavolfiori) Insalata verde e rossa Carote all’olio (o misto di verdure lesse in insalata) Cavolfiori all’olio (o cavolini di B.) Frutta Passato di legumi misti con orzo Frutta Passato di verdura con pasta Frutta Tortellini in brodo Yogurt (budino) Minestra di cereali misti Frutta Passato di porri e patate Dolce Passato di zucca e patate Insalata mista con ceci e uova sode Verdure ripiene ( con tritata magra e/o prosc. e/o formaggio) Frutta Pasta e lenticchie (o altri legumi) in brodo Polpette di tacchino (o pollo lesso) Tonno e fagioli in umido Finocchi all’olio (o spinaci) Insalata mista Frutta Frutta Uova strapazzate ( o al tegamino) Rape ( o porri) stufate Frutta Affettati Cavolo cappuccio e carote in insalata Frutta Funghi trifolati Frutta Formaggio fresco Coste (o catalogna) all’olio Patate e carciofi Frutta Frutta 6 ALLEGATO 2 - TABELLA DELLE FREQUENZE Frequenze settimanali consigliate dei secondi piatti: ALIMENTO carne FREQUENZA SETTIMANALE 3-4 volte NOTE alternare carni bianche e rosse pesce 2-3 volte uova 2-3 volte affettati 1-2 volte formaggi 1-2 volte piatto unico legumi+cereali almeno 2 volte da incoraggiare, variando il più possibile le preparazioni un uovo equivale (per le proteine) a circa 50 gr. di carne preferire affettati magri, limitare gli insaccati alternare formaggi freschi e stagionati da incoraggiare per il buon apporto di fibra e di proteine vegetali senza grassi La porzione di secondo dovrebbe essere ridotta quando il primo piatto è di tipo "elaborato", cioè contiene già una certa quantità di proteine (→ tortellini, agnolotti, pasta con ragù, pasta e legumi, pasta con pesce, pasta ai formaggi, lasagne e così via). ALLEGATO 3 - LE PORZIONI MEDIE Tratto da: "Linee guida per una sana alimentazione italiana" - INRAN 2003 GRUPPO DI ALIMENTI ALIMENTI PESO (in grammi e riferito all'alimento crudo) di una porzione media a pasto CEREALI E PATATE pane (1 pagnottina) 50 pasta o riso asciutti 70-80 pasta o riso in brodo 30-40 pasta con ripieno asciutta 130-150 pasta con ripieno in brodo 50-60 patate (2 patate piccole) 200 ORTAGGI E FRUTTA insalate 50 verdura cotta 250 frutta (1 frutto medio o due 150 frutti piccoli) CARNE,PESCE,UOVA,LEGUMI carne fresca 100 carne conservata 50 (affettati e salumi) pesce 120 uova 2 uova legumi secchi 30 legumi freschi (sgranati) 80-120 7 FORMAGGI GRASSI DA CONDIMENTO formaggio fresco formaggio stagionato olio (1 cucchiaio) burro 80-100 50 10 10 ALLEGATO 4 - LE NOTE AL MENU' Le tracce che seguono devono essere rispettate (le spiegazioni e gli esempi sono in corsivo), salvo aggiungere tutte le precisazioni che si ritengono utili. LE ALTERNATIVE FISSE - ai primi piatti del pranzo: pasta o riso in bianco piatto in brodo di verdura e/o minestrina - ai primi piatti della cena: minestrina o semolino latte o caffelatte (se richiesti) - ai secondi: formaggi (formaggi freschi e stagionati, specificare quali)________________________________ affettati (specificare quali, ad esempio prosciutto cotto e crudo, bresaola, salame, ma anche manzo affumicato o arrosto di tacchino)________________________________________ - ai contorni: verdura cruda (quando sul menù principale è proposta verdura cotta) o cotta (quando sul menù principale è proposta verdura cruda) elencare le verdure di stagione, cotte e crude, e quelle surgelate patate o purè - alla frutta: frutta cotta dolce o yogurt (fino a due-tre volte alla settimana) LA PRIMA COLAZIONE Specificare cosa viene offerto per la prima colazione: - bevande (ad esempio latte, the, caffè d'orzo)__________________________________________ - pane, biscotti, fette biscottate, cereali e simili__________________________________________ - altro (ad esempio frutta)___________________________________________________________ 8 LE BEVANDE OFFERTE DURANTE IL GIORNO - nella stagione estiva mattino_________________________________________________________________________ pomeriggio______________________________________________________________________ sera____________________________________________________________________________ - negli altri mesi dell'anno mattino_________________________________________________________________________ pomeriggio______________________________________________________________________ sera____________________________________________________________________________ I CRITERI DI PREPARAZIONE PER I DISFAGICI per chi ha cioè problemi di masticazione e soprattutto di deglutizione. Non si riferiscono gli anziani con protesi o comunque con difficoltà a masticare per problemi ai denti, per i quali sono sufficienti alimenti morbidi e dove necessario ben cotti, insalata tenera e tagliata fine, frutta ben matura sbucciata e tagliata a pezzetti. Per chi ha invece veri e propri problemi di disfagia occorre che gli alimenti abbiano una densità omogenea (quindi ad esempio la minestrina non va bene, sono da evitare in genere alimenti con una doppia consistenza) e non siano appiccicosi. Fare esempi di alimenti dati ai disfagici, se presenti nella struttura: - primi piatti_____________________________________________________________________ - secondi (il pesce dovrebbe essere dato almeno due volte alla settimana)_____________________ - verdura (se possibile, prevedere anche centrifugati di verdura cruda)_______________________ oppure "piatto unico" composto da __________________________________________________ - frutta frutta fresca frullata (specificare quante volte al giorno)_________________________________ frutta cotta frullata (specificare quante volte al giorno)__________________________________ dolce cremoso (specificare quante volte al giorno)______________________________________ - bevande________________________________________________________________________ (specificare se sono usati addensanti per i liquidi e quali) 9 ALLEGATO 5 - LA RICHIESTA DI PARERE Il parere dell'ASL di competenza sul menù è obbligatorio, ai sensi della D.G.R. n. 124-18354 del 14/4/97. Per ogni chiarimento che fosse necessario, telefonare al n° 011 6806 837-840-848 in orario d'ufficio (fax: 011 6806855, e- mail: [email protected]). La domanda deve essere indirizzata a: ASL TO5 - Struttura Semplice Igiene della Nutrizione via San Francesco d’Assisi, 35 10042 NICHELINO (TO) Si prega cortesemente di presentare ogni richiesta di parere sul menù seguendo questo fac simile. Il/la sottoscritto/a_____________________________________in qualità di (direttore, presidente o altro)_______________________del presidio denominato_______________________________ situato nel Comune di___________________c.a.p.______ in via___________________________ _______________________tel._______________fax_____________e-mail__________________, a gestione pubblica/privata*, in possesso/in attesa* di autorizzazione al funzionamento come (ad esempio R.A., R.S.A. o altro),________________________________________________________ con tipologia di ospiti __________________________(ad esempio anziani, disabili, minori o altro) chiede il parere di competenza su variazioni al menù in uso/nuovo menù che si intende adottare* per gli ospiti stessi. Il numero totale di utenti attualmente presenti è__________________________, di cui ______________autosufficienti _____________ non autosufficienti, dei quali ______________con problemi di disfagia altro____________________________________________________________________________ Per quanto riguarda la preparazione dei pasti, viene usata la cucina interna della struttura/sono forniti dalla ditta di catering*________________ _______________________con centro di cottura situato in _______________________________. Alla presente si allegano: - menù (su quattro settimane estive e quattro invernali) redatto in forma schematica; - note al menù riguardanti: le alternative fisse, la prima colazione, le bevande offerte durante la giornata, i criteri di preparazione dei pasti per i disfagici (se presenti). data___________________ firma______________________ (*) riportare la voce che interessa 10