NOTE ALLA VERSIONE 2010 DELLA “ BUSTA PAGA DEL
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NOTE ALLA VERSIONE 2010 DELLA “ BUSTA PAGA DEL
NOTE ALLA VERSIONE 3.4.2 DEL 2014 “ LA BUSTA PAGA DEL PENSIONATO” (CORRETTO MALFUNZIONAMENTO NUOVE 3 APP IN .XLS – CORRETTA INSTALLAZIONE SU WIN XP) Il programma “La busta paga del pensionato” dalla data odierna può essere scaricato da: http://file.webalice.it, sia nella versione short (per coloro che hanno già installato la versione 3.4.2), sia nella versione full (per nuove installazioni). Attenzione: durante l’installazione potranno esserci richieste di “mantenere i file esistenti sul computer ”rispondere sempre: si”. Le procedure di installazione sono le stesse degli anni scorsi. Si raccomanda di scaricare e salvare i file zip sul desktop, estrarre i file e poi installare cliccando su “setup.exe” e non su altri file. Le versioni possono essere installate senza disinstallare la precedente, il programma conserva i dati già inseriti negli anni precedenti. Altrimenti, potrete conservare la vecchia versione rinominando la vecchia cartella: C:\Programmi\ObisM in C:\Programmi\ObisM2013 e poi installare la nuova (potete averle entrambe). Su sistemi operativi win 7 / 8 occorre, una volta installato il programma, fare clic sull’icona dell’eseguibile e selezionare “esegui come amministratore. Modifiche apportate al programma: - Aggiornamento in tutte le sue parti dei calcoli per l’ObisM 2014 Nella parte delle Utility, sono ste aggiunte tre funzioni aggiuntive: 1) Foglio di calcolo excel per la quota incumulabile SO dal 2009 al 2014 2) Foglio di calcolo excel per la quota incumulabile Assegno IO (doppia riduzione sia per limite di reddito che per tipologia di lavoro) dal 2009 al 2014. NOTA: Per il calcolo delle quote incumulabili compilare solo i campi colorati in giallo nel foglio excel. 3) Foglio di calcolo excel per valutazione IRPEF del reddito da pensione con altri redditi Note al calcolo ObisM 2014: L’INPS ha applicato in via provvisoria a gennaio 2014 la rivalutazione delle pensioni secondo quanto era stabilito dall’articolo 12 del disegno di legge n. 1120/2013, che aveva previsto che la suddetta misura ( 1,2%) dell’aumento delle pensioni diminuisce in relazione all’importo del trattamento pensionistico complessivamente spettante a dicembre 2013, secondo le percentuali riassunte nella tabella seguente. Aumento applicato 1,2 % 1,08 % 0,90 % Reddito pensionistico mensile lordo ( comprensivo di tutte le pensioni di cui è titolare) fino a € 1.486,29 oltre € 1.486,29 e fino a € 1.488,06 sono garantiti €1.504,13 oltre € 1.486,29 e fino a € 1.981,72 oltre € 1.981,72 e fino a € 1.985,25 sono garantiti € 2.003,12 oltre € 1.981,72 e fino a € 2.477,15 oltre € 2.477,15 e fino a € 2.484,53 sono garantiti € 2.499,44 oltre € 2.477,15 e fino a € 2.972,58 oltre € 2.972,58 0,60 % Aumento fisso pari a € 17,84 Successivamente, è entrata in vigore la Legge 27 dicembre 2013, n. 147, (Legge di stabilità 2014), che all’art. 1, comma 483 individua in maniera parzialmente diversa i criteri di applicazione della rivalutazione automatica dei trattamenti pensionistici. La nuova normativa, infatti, ha previsto che: • ai trattamenti di importo compreso fra tre e quattro volte il trattamento minimo (oltre € 1.486,29 e fino a € 1.981,72) deve essere applicata una percentuale di aumento pari a 1,14% anziché 1,08; • ai trattamenti di importo superiore a sei volte il trattamento minimo (oltre € 2.972,58) deve essere attribuito una percentuale di aumento pari a 0,48%; ma……. • dal momento che, per il solo anno 2014, non è riconosciuta la rivalutazione con riferimento alle fasce di importo superiori a sei volte il trattamento minimo INPS, alle pensioni di importo superiore a € 2972,58 anziché un importo fisso di € 17,84 deve essere attribuito un importo fisso di € 14,27. Pertanto, il controllo delle pensioni comprese complessivamente nelle suddette fasce potrà essere effettuato solo quando l’INPS effettuerà i conguagli (si prevede a ?) e…. per calcolare l’importo corretto che l’INPS deve mettere in pagamento da gennaio 2014, occorre fare prima la perequazione (attraverso l’Utility del programma) = importo ObisM 2013 ad importo 2014 e poi fare il normale calcolo con il programma. Addizionali comunali Le ritenute per le addizionali comunali sono state calcolate sulla base delle informazioni fornite dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, aggiornate al 10 novembre 2013. L'importo delle ritenute per addizionali IRPEF è stato determinato dall’INPS in via provvisoria sulla base delle informazioni disponibili a quella data. La verifica delle addizionali sia comunali che regionali va fatta con il modello CUD 2014. L’INPS ha diversificato gli aggiornamenti del conguaglio dell’addizionale comunale (quella pari al 70% per 11 mesi) nel mese di marzo. A coloro i quali non era stata fatta la trattenuta a gennaio l’INPS ha fatto la ritenuta da marzo in 9 mesi anziché 11 A coloro i quali era stata applicata un’aliquota provvisoria, vi è stato il conguaglio di gennaio e febbraio su marzo. Appare appena il caso di segnalare che a Marzo si aggiunge anche l’acconto del 30% dell’addizionale in questione. Tutto regolare invece per i titolari di pensione residenti nei comuni in cui non vi è stata variazione. Il programma tiene conto già dalla rata di gennaio 2014 della variazione per effetto della Legge 27 dicembre 2013, n. 147, (Legge di stabilità 2014), che all’art. 1, comma 483 e naturalmente anche delle aliquote regionali e comunali aggiornate, ripartendo le quote secondo norma e cioè = saldo 2013 al 70% in 11 mesi (da gennaio) e acconto del 30% per il 2014 in 9 mesi (da marzo). Si ringrazia l’INCA Regione Lombardia, per la disponibilità e la concessione dell’utilizzo nelle utility per le quote non cumulabili di SO e IO. Segnalate eventuali malfunzionamenti [email protected] Buon lavoro. Vito Volpe Milano, lì 02 maggio 2014 con esempi pratici via E-mail a: