12° film 17 - 18 - 19 – 20 Dicembre 2008
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12° film 17 - 18 - 19 – 20 Dicembre 2008
Cineforum G. Verdi - Breganze 34°anno www.cineverdi.it 12 CAST TECNICO ARTISTICO Regia: Nikita Mikhalkov Sceneggiatura: Nikita Mikhalkov Vladimir Moiseyenko - Aleksandr Novototsky Fotografia: Vladislav Opelyants Musica: Eduard Artemyev Montaggio: Andrej Zaitsev - Enzo Meniconi (Russia, 2007) Prodotto da: NIKITA MIKHALKOV E LEONID VERESCHAGIN PER THREE T PRODUCTION Durata: 153' Distribuzione cinematografica: 01 DISTRIBUTION PERSONAGGI E INTERPRETI Presidente Giuria:Nikita Mikhalkov, Amministratore Deleg. Sergei Makovezkij, Tassista:Sergei Garmash, Attore: Michail Efremov “Ne avrete per poco”: queste sono le lapidarie parole con cui il cancelliere accompagna i 12 giurati presso la camera di consiglio, allestita nella tetra palestra di una scuola, affinchè essi decidano, con un verdetto che sembra già scontato, sulla condanna all’ergastolo di un giovane ceceno accusato di aver ucciso il patrigno, un ufficiale russo in congedo. Questa la struttura narrativa impiegata dal regista Nikita Milkhalkov per guidare lo spettatore in un viaggio politico, sociale e umano nella coscienza e nella vita di 12 uomini chiamati a decidere se privare, fino alla morte, della libertà un altro uomo. Il regista prende spunto dall’impianto del film di Sidney Lumet La parola ai giurati (1957), per approfondire il tema dell’amministrazione popolare della giustizia, mutando l’ambientazione e le necessità sottese all’opera. Nel libero remake del regista russo l’impianto apertamente teatrale di 12 12° film uomini rinchiusi in una stanza per decidere della sorte di un altro uomo (l’ergastolo, non più la pena di morte stante la moratoria) viene usato per indagare la caotica e contraddittoria realtà della Russia contemporanea attraverso il tema della giustizia e del valore etico del dubbio e della riflessione. I giurati sono di mezza età, socialmente e geograficamente differenti. Nell’ottima prova attoriale di ognuno di loro i giurati, all’inizio, materializzano davanti agli occhi dello spettatore i tratti del mostro: nella spirale dell’odio e di un nazionalismo esasperato, l’uomo-imputato diventa “un ceceno” e come tale un nemico da combattere. Una voce, però, si stacca dal coro degli accusatori e chiede che ognuno si assuma la responsabilità del voto di colpevolezza dopo aver analizzato nuovamente i fatti. In questo modo viene ridata la parola alla vittima e gradualmente, mano a mano che i giurati fanno rivivere l’evolversi dell’omicidio, in un percorso catartico, essi rivelano i propri pregiudizi ideologi e condizionamenti ambientali finendo per scoprire verità nascoste, interrompendo la spirale del silenzio che avvolge il dramma del giovane ceceno. La trama del film si arricchisce di altre storie solo narrate, non messe in scena, ma raccontate con tale vivida concretezza e brutale realismo da materializzarsi in tutta la loro crudezza. Così sotto il primo livello del thriller processuale comincia ad affiorare il ritratto della Russia di oggi e della varie contraddizioni che la segnano. Il clima claustrofobico e teatrale della palestra in cui sono riuniti i giurati e della cella in cui è rinchiuso il condannato viene spezzato da alcune uscite in esterni. La staticità dell’unità di ambientazione (palestra o cella) lascia il posto al dinamismo dei ritmi di immagini cronistiche fatte di primissimi piani, campi lunghi e piani di sequenza, che tracciano a poco a poco, quasi nella suspence, una realtà angosciante che, nel contempo, serve a svelare sia l’infanzia dell’imputato sia la storia recente di un paese in mutazione economica e culturale. E proprio quando la soluzione sembra evidente a tutti, il conflitto tra la verità scoperta e la giustizia degli uomini introduce un inaspettato ulteriore livello di riflessione: qual è la responsabilità 17 - 18 - 19 – 20 Dicembre 2008 che ciascun giurato si assume votando a favore dell’assoluzione? La risposta dei giurati a questo interrogativo è sfuggente, ognuno di essi si trincera dietro gli impegni della vita quotidiana rifuggendo dal confronto con una domanda forse troppo impegnativa: che cosa sono disposto a fare in prima persona per aiutare l’altro? Non basta pronunciare sentenze giuste, occorre una società disposta a dare esecuzione a decisioni giuste. In questo senso il regista Nikita Mikhalkov, attore sulla scena dando vita al giurato numero 12, in un accorato monologo, mette in discussione il valore di una giustizia legale chiamata a confrontarsi con i valori di umanità che travalicano l’ambito giuridico. Alla fine solo il giovane ceceno, nel libero arbitrio, deciderà se rimanere incatenato in una prigione senza mura alimentata dalla rabbia e dal sentimento di vendetta o volare libero. “La legge è al di sopra di tutto, l’umanità è al di sopra della legge” (Tobya). Ellen Balasso [email protected] Il film della prossima settimana Il Divo Di Paolo Sorrentino Durata 110’ Paolo Sorrentino torna sul grande schermo con una storia direttamente politica. Giulio Andreotti, politico italiano della Democrazia Cristiana, è prossimo ad essere rieletto, per la settima volta, Presidente del Consiglio. La Sfinge, il Gobbo, La Volpe, il Papa nero, Belzebù e, giustappunto, il Divo Giulio sono i soprannomi che vengono accostati a questo personaggio di spicco del panorama nazionale. Il film parla della stagione che va dalla nomina di Andreotti a Presidente del Consiglio all'inizio del Maxiprocesso per associazione mafiosa. Presentato al festival di Cannes 2008, il film riesce ad aggiudicarsi il Premio della giuria, grazie anche ad una sontuosa interpretazione di Tony Servillo (nei panni di Andreotti), quantomai concentrato nello scavare nell'interiorità del personaggio piuttosto che nell'imitazione spicciola del politico. Cineforum G. Verdi - Breganze 12° film 34°anno www.cineverdi.it 17 - 18 - 19 – 20 Dicembre 2008 IL REGISTA Scheda film 12 La locandina L’ATTORE CENNI E CURIOSITA’ SUL FILM: -Vincitore di un Leone Speciale per l'insieme dell'opera al 64 festival di Venezia -Canditato per l'Oscar 2008 al miglior film straniero Una curiosità: Mikhalkov discende dallo zar Romanov. La sua famiglia è passata indenne attraverso la rivoluzione e le purghe staniliane e suo padre ha scritto le parole sia dell'inno sovietico per Stalin, sia dell'inno postsovietico, per Eltsin. - Alla presenza del regista Nikita Mikhalkov e di alcuni attori, Vladimir Putin ha fatto proiettare nella sua dacia fuori Mosca il film '12': lacrime e commozione del presidente russo per l'opera ispirata alla guerra russocecena. - La tragedia cecena non e’ un impulso speculativo per il film, ma solo un contrappunto". Un film che Mikhalkov non esita a definire "molto importante per la Russia e nato dall’impulso, dal desiderio di vedere un gruppo di persone riunite ad affrontare il problema di uno sconosciuto. Non è la guerra cecena ad avere importanza, ma la vita delle persone, degli altri rispetto a cui ormai c'è disinteresse Nikita Mikhalkov è il Presidente della sua società di produzione cinematografica, la "Three T Productions", nonché il Presidente dell'Unione dei Registi Russi, Presidente della Russian Cultural Foundation (Fondazione della Cultura Russa) e membro del Consiglio Presidenziale Russo di Cultura. Nikita Mikhalkov è inoltre membro della European Film Academy, e dell'Accademia di Scienze Umanistiche russa e professore all'Accademia di Scienze Umanistiche di San Marino. NOME: Nikita Mikhalkov DATA DI NASCITA: 25/10/1945 LUOGO DI NASCITA: Mosca Russia (2007) (2002) (1998) (1994) (1994) (1987) (1985) (1983) (1979) (1979) (1976) (1975) (1975) (1970) 12 Il barbiere di Siberia Anna Il sole ingannatore Cechov Urga Territorio d’amore Ocie Ciornie Senza testimoni Cinque serate Alcuni giorni della vita di I.I. Oblomov Partitura incompleta per pianola meccanica Schiava d’amore Amico tra i nemici nemico tra gli amici Un giorno tranquillo alla fine della guerra La colonna sonora Eduard Nikolayevitch Artemyev, nato il 30 Novembre 1937 a Novosibirsk, russo, è uno dei più importanti compositori dell’era dei sintetizzatori (dal 1960 alla fine degli anni ‘80). Dopo aver fatto parte della classe di composizione di Yuri Shaporin, presso il conservatorio di Mosca, è stato introdotto all’elettronica da Yevgeniy Murzin, uno dei primi a costruire un sintetizzatore nel 1960. In occidente, è noto soprattutto per le colonne sonore dei film di Andrei Tarkovsky, Nikita Mikhalkov e Andrei Konchalovsky. Eduard Artemyev insegna al Conservatorio di Mosca. Dal 1962 al 1980 lavora nel Laboratorio di Musica Elettronica di Mosca. Nel 1960 inizia a lavorare per il cinema per il quale ha composto le musiche originali per più di 100 film. NOME: Sergei Makovetsky DATA DI NASCITA: 13/06/1958 LUOGO DI NASCITA: Kiev, Ucraina (2007) (2000) (2000) (1998) (1997) 12 Russky bunt Il fratello grande Pro Urodov i lyudey Tre piccoli omicidi I PROSSIMI FILM IN PROGRAMMA 7 – 8 – 9 – 10 Gennaio 2009 Il Divo 14 – 15 – 16 – 17 Gennaio Juno 21 – 22 – 23 – 24 Gennaio Gone Baby Gone 28 – 29 – 30 – 31 Gennaio Machan 4 -5 – 6 – 7 Febbraio Persepolis Classifica delle votazioni 1 – Il cacciatore di aquiloni 2 - Into the Wilde 3- American Gangster 4- Gomorra 5 - Non pensarci 6- Tutta la vita davanti 7 - Caos Calmo 8 - Bianco e nero 9- Non è un paese per vecchi 10- Il petroliere 11 - Il treno per il Darjeeling 4.64 4,09 3,98 3.81 3,78 3.69 3.68 3.64 3.02 2.93 2.54
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