Metodologia progettuale della comunicazione visiva

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Metodologia progettuale della comunicazione visiva
ACCADEMIADI BELLEARTIDI BRERA
Vi B
ViaBrera,28Milano20121
28 Mil
20121
www.accademiadibrera.milano.it
METODOLOGIA
A PROGETTUALE
E DELLA
A
COMUNICAZIONE VISIVA
p¶ sp}lssvG
h h YWX\ YWX]
hUhUGYWX\TYWX]
w™–UG nœšŒ——ŒGkGuˆ—–“
Tuttociò
che riusciamo a
cheriusciamoa
pensareea
comunicare:
mappe,schemi,
diagrammi
unromanzo,una
melodia,un
quadro,una
poesia
L’aspetto
sensibilediuna
cosa:ilcontorno,
lasuperficie
Una
moltitudine
moltitudine
dicose
(Gestalt)
Diamounaforma
riconoscibileanchealle
cosechenonce
l’hanno(nuvole,macchie,
sassi)
Ilprincipiodelcentro:
IRRADIAMENTO
Portoghesi,progettoperilteatroliricodiCagliari,1965
scaricheelettricheecellulanervosa,daLimaDeFaria
PRINCIPI DEL
CENTRO:
CONCENTRICITA’
come forza di
contrazione
centripeta e di
irradiazione
centrifuga
Cerchinell’acqua
cristallidimonocicloesilamina
Sezionedel
troncodi
douglas
Movimentoconcentrico
dellestelle
TARAXACUM
OFFICINALE
E.Haeckel,scheletridiradiolari
“Chi mai non vorrebbe, come artista, dimorare là, dove
l’organo centrale d’ogni moto temporale e spaziale –si
chiami esso cervello o cuore della creazione- determina
tutte le
l funzioni?
f
Nell grembo
b d
della
ll natura, nell fondo
f d
primordiale della creazione, dove è custodita la chiave
segreta del tutto?” Klee
Klee:dalcaosalcosmo.Ilpuntocomecentrocosmogonico
ToreiE.,Cerchio“Enso”,Giappone,17911792
ILMANDALAE’UNDIAGRAMMADELCOSMO
ILPRINCIPIODELCENTRO
AGISCE COME FORZA DI
AGISCECOMEFORZADI
CONTRAZIONENELLA
FORMAZIONEDELLE
FORMECONCENTRICHE,,
IMPRIMENDOLORO
COMPATEZZAECHIUSURA
Botticelli,TondoMadonna
Botticelli,
Tondo Madonna
delMagnificat,1483,Firenza
Uffizi
VenerediWillendorf– 24000a.c.
Gaetano Pesce, La mamma, 1969
ILPRINCIPIODELMINIMO
LesuperficidiPlateau:catenoide,onduloide,nodoide
Iltetraedroèilpoliedroche
racchiude il minimo volume nella
racchiudeilminimovolumenella
massimasuperficie
Lasferaèilpoliedrocheracchiude
ilvolumemassimoconilminimo
dellasuperficie
paraboloide
speciediLagena
L.Lobmeyr bicchieridicristallo1856
BrunoMunari,Falkland,1964
LE FORME DELLA PASTA DISEGNATE DA GIUGIARO
LEFORMEDELLAPASTADISEGNATEDAGIUGIARO
Giugiaro,progettodelleMarille
AlvarAalto.SavoyVase,1936
Iprocessididivisioneregolaredel
piano e dello spazio
pianoedellospazio
tridimensionalegeneranoil
concettodimodulo
Kuhncostruzionenelreticolodell'ottagono
Ilprincipiodelminimoportaalla
divisioneeallaripetizioneregolare,
pp
apprezzatonellanaturacomenell’arte
Divisioneregolareinmoduliesagonali
dello spazio del favo delle api
dellospaziodelfavodelleapi
M.C.Escher,rilievideimotividecorativi
dellemaiolichediAlhambra,Granada,
Spagna
ventaglio.IsoleMarshall,fogliedipandano
efibreidiibisco,1890
murodicintadell'AcroplidiArpino,Lazio
Brancusi,LaColonnainfinita,1937;
TrguJiu,Romania,giardinipubblici
Ognidecorazionemusivasibasasullaripetizioneelasimmetria
voltadellaMoscheadelloSHAHDIISFAHAN,1611
MoscheaNasralMulikdiShiraz,Iran,XIXsec.;voltaamuqamas
ILPRINCIPIODELMINIMOPRESIEDEAIPROCESSIFORMATIVIDELLADIVISIONEEDELLA
RIPETIZIONENELLANATURAENELL’ARTE
C.R.Mackintosh–
SediaperlaHilhouse1902
PagodadeltempiodiYsakushijidiNara,VII° sec.
DonaldJudd,Untitled,1969,
ILPRINCIPIODELMINIMOAGISCENELLACREAZIONEDELLEFORMEARTISTICHECOMEUNPROCESSOTENDENTEA
UNAPROGRESSIVARIDUZIONEDEGLIELEMENTIPLASTICIEPITTORICI
Picasso,testadi
toro,1943
VanDoesburg,riduzioneprogressivadellaforma
diunamuccaapuripiani
Picasso,riduzionedelvolumedellaformadeltoroasoloelementolineare
FORME CHIUSE PRIMARIE DALL’ARTE PREISTORICA ALL’ARTE MODERNA
C.Brancusi,Lamusaaddormentata,1910
C.Brancusi,Sculturaperciechi,1925
C.Brancusi,Lamusaaddormentata,1917
PierodellaFrancesca,
part.Madonnadell'uovo147074,Brera,Milano
ILPRINCIPIODELLACRESCITA
Laramificazioneèlaformadiespansionenellospaziopiù
comunetraleformenaturaliperchéconsenteiltragittopiù
brevetrailcentroelaperiferianellasaturazionedelpianoedi
raggiungeretuttiipuntiestremidiunvolumetridimensionale
Leonardo,studidibotanica,
1499,ManoscrittoM,f.78v
Ramificazionimineraliefluviali
Dendritidimanganese
deltadelfiumeColorado USA
LARAMIFICAZIONE
Piantaombrellifera
Portoghesi.MoscheadiRoma
CappelladiEnricoVII°,WestminsterAbbey,XVI° sec.
ILCANONEDELLEPROPORZIONIDELCORPOUMANO
La storia delle proporzioni rivela le differenti espressioni della “volonta artistica”
(Kunstwollen) che si è materializzata nelle opere di architettura, pittura e scultura,
ed è quindi un riflesso della storia dello stile di un epoca.
Leproporzionidelcorpo
umanosecondoilcanoneegizio
Policleto,Doriforo(ca.445a.C.)
leonardo,studioproporzionidell'uomovitruviano
LEPROPORZIONIANTROPOMETRICHECOMEMODELLICOSTRUTTIVI
NelDeArchitectura,l’architettoromanoVitruvioMarcoPollione(84a.c.)individuasei“Fondamentiestetici
dell’artearchitettonica”:ordinatio
de
a te a c tetto ca o d at o (o
(ordine);dispositio
d e); d spos t o (d
(disposizione);eurythmia
spos o e); eu yt
a (eu
(euritmia);symmetria
t a); sy
et a
(proporzione);decor (convenienza);edistributio (distribuzione).“L’ordinatioconsistenellagiustaproporzionee
misuradellesingolepartidiun’opera,separatamentepreseenellororapportodiproporzioneedisimmetriacon
iltutto(…)l’armonicarealizzazionediquesta(l’opera)nelsuocomplessoinrelazioneallesingolepartichele
p g
compongono.”
FrancescoGiorgi,canoneantropometricoperleproporzioni
dellapiantadiunachiesa
LeCorbusier,LeModulor,
LASEZIONEAUREANELL’ARCHITETTURA
Ilrapportotraillatoe
ladiagonalediun
pentagonoregolareè
t
l
è
ditipoaureo
Per Le Corbusier il
PerLeCorbusier
il
disegnodellapianta
comunicainuna
formaconcentrata
come un cristallo la
comeuncristallola
vera“intenzione
motrice(…)la
piantaèl’elemento
generatore è la
generatore,èla
determinazionedi
tutto”.
schemicompositividellepiantedellevilledelPalladio
LAPROGRESSIONEDICRESCITA
DELLASPIRALEEQUIANGOLARE
RIPROPONEUNRAPPORTO
AUREOTRALEPARTI
ognicurvapianacheprocedadaunpunto
fissoapolotalechel’areavettorialedi
qualsiasisettoresiasempreunognomone
dell’interafiguraprecedenteèdettaspirale
equiangolareologaritmica
SezionedelNautilus:spiraleequiangolare
IlvorticeperLeonardo
rappresentalaformazione
originariadel“primocaos”,la
visualizzazionedell’impulso
formativodacuihaavutoorigine
l’infinitavarietàditutteleforme
dellanatura.
laformadeitessutidelcuoreèmodellata
dalfluirespiraliformedelsangue
Conchigliadiungasteropodo,genereArchitectonica
Leonardo,
studioditestafemminile
perLeda,(part.)1506
1508,W.12518.
ILPRINCIPIOPARTE/TUTTO
Gestaltqualitat diC.VonEhrenfels (1890),ovveroladefinizionedelconcettodiqualitàformalee
diunitàindivisibiledellaforma,sintetizzatanelnotoassunto:
il tuttononèugualeallasommadelleparti.
L’unità a cui la varietà e la
molteplicità delle parti danno
luogo è resa possibile dal principio
formativo della “sstruttura che
connette” (Bateson),
connette
(Bateson) una unitas
multiplex immanente alle diverse
realtà fisiche, percettive e creative
che,
h come una danza
d
ddi parti
interagenti precipua di ciascun
ambito, configura profonde e
segrete interconnessioni tra la
morfogenesi delle forme naturali e
la fformazione delle forme
f
culturali.
LASTRUTTURAATTIENEALLADISPOSIZIONE E
ALLARELAZIONE CHEINTRATTENGONOLE
COMPONENTIINTERNEALLAMATERIA
Leduestrutturecristallinedelcarbonio a)diamanteeb)grafite
La relazione che intrattiene la parte con il
tutto si manifesta come una tensione,
equivalente
i l
a una forza
f
l cuii natura puòò
la
essere sia fisica, che psichica o percettiva
“La maggior parte dei popoli del mondo pensa
spontaneamente
p
solo secondo una l ogica
g
strutturale basata sulla compressione … al
contrario la natura utilizza in modo continuo
quello che io chiamo la tensione e solo in
modo
d discontinuo
di
i
e isolato
i l la
l compressione.”
i
”
Fuller,CupolageodeticadellaExpodel1967diMontreal
B.Fuller,plasticotensegrale
B
Fuller plastico tensegrale
sferico,StanfordUniversity
Libraries
Geometriasinergetica
“SSinergia significa il
comportamento dell’intero sistema
in quanto trascendente quello dei
singoli composti e di ogni loro
sottoraggruppamento … questa è
la legge dell
dell’intero
intero sistema …
suddiviso in macro e micro entità
definitisi esclusivamente in via
reciproca.” B. Fuller
LASTRUTTURADELLEFORZEISOSTATICHECONNETTELEPARTICONILTUTTO
Ciò che sostiene un
ponte non sono le
pietre ma la curva
dell’arco
dell
arco disegnata
dalla loro
disposizione
curve isostatiche di un piano
Nella composizione il principio della relazione parte-tutto agisce sulla giustapposizione delle
componenti per conferire unità ed equilibrio all’opera. «La bellezza è accordo delle parti in
relazione al tutto al quale esse sono legate
legate… come esige la concinnitas,
concinnitas cioè la legge fondamentale e
più esatta della natura» L. B. Alberti
Unità del tutto: coordinazione
AntonellodaMessina,SanGerolamo,
Unità molteplice: subordinazione al motivo dominante
RubensP.,Deposizionedallacroce,161214,NotreDame,Anversa
Nella natura, come
nell’arte,, oggni p
parte è
già un tutto
Come della “Belle
Noiseuse”,
N
i
” il dipinto
di i
segreto del mitico
Frenhofer del
«Capolavoro
p
sconosciuto» di Balzac,
non si vede altro che
un piede, anche il cane
di G
Goya è sommerso
da una muraglia di
colore, uno spazio
aperto
p
incombente
vuoto seppur pieno,
allo stesso tempo, che
rappresenta l’approdo
d ll’estenuante
dell
t
t ricerca
i
dell’assoluto: “l’arcano
della natura” e “la
nuda verità della
forma”.
Picasso, Il capolavoro sconosciuto di Balzac
F. Goya, Un cane, 1820-1823,
Prado, Madrid
LAPARTE(ILDETTAGLIO)E’PIU’DELTUTTO?
JanBruegeldeiVelluti,Allegoriadellavistaedell’odorato,1618;oliosupannello,65x109cm.MuseoDelPrado,Madrid
LAPARTEPIU’DELTUTTO
«unpre­zioso
«
un pre zioso pic
pic­colo
colo lembo di muro giallo … una preziosa opera d’arte
d arte
cinese, d’una bellezza che poteva bastare a se stessa «
“Non
Non stac
stac­cava
cava lo sguardo…dal pre
pre­zioso
zioso pic
pic­colo
colo lembo di
muro giallo (di cui non ricordava) era dipinto così bene da
far pensare, se lo si guardava isolatamente, a una preziosa
opera d’arte cinese, d’una bellezza che poteva bastare a se
stessa … E’ cosìì che
h avreii dovuto
d
scrivere,
i
pensava. I miei
i i
ultimi libri sono troppo secchi, avrei dovuto stendere più
strati di colore, rendere la mia frase preziosa in sé, come
qquel p
piccolo lembo di muro ggiallo”.
Mar­cel Proust, La Pri­gio­niera, in Alla ri­cerca del tempo per­duto,
Lapartecomeframmento
MarcoRicci,Capriccioconrovineromane,1720,NationalGalleryofArt,Washington
Quando la parte è un tutto non-finito
«Ciò che è fatto in tutto non è finito del tutto … una cosa molto finita può non essere
per nulla fatta» - Baudelaire
B dl i
Michelangelo,SanMatteo;15051506;
Accademia,Firenze
ILTUTTO
E’
UGUALEALLA
PARTE?
TonyCragg,“SchüsselBowl”,1981,
Installazioneaparete,Collection
HypoVereinsbank– MemberofUniCr
MedardoRosso,Impressionedibambinodavantiallecucine
economiche(1892)
RotondadeipanoramiaLeicesterSquare,Londra,1801
PRINCIPIODELLAMORFIA
PRINCIPIO
DELL’AMORFIA
L’INDETERMINAZIONEPERCETTIVAECOGNITIVA
Stereogrammi
PRINCIPIODELL’AMORFIA
L INDETERMINAZIONE
L’INDETERMINAZIONE
PERCETTIVAECOGNITIVA
CAOSPERCETTIVOE“CAOS”GENETICO
IL CAOS COME PRINCIPIO MORFOGENETICO DEL DISORDINE ENTROPICO
ILCAOSCOMEPRINCIPIOMORFOGENETICODELDISORDINEENTROPICO
(CAOS)OPPUREDI UNORDINESUPERIORE(CASOCOSA)
Perungiocodiforzeoppostevengonoelaborateforme
complessenellequaliconvivonostrutturazionee
disordine.Deformazioneeformazionesonosinonimi
dellanascitadiunnuovomondoincuiilcanone
organicodellarealtàconcretaèsostituito,(…)un
mondochenellostravolgimentodellanaturascopre
p
potentimezziespressivi.Baltrusaitis
p
L’AMORFIA E’ IL PRINCIPIO FORMATIVO CHE
PRESIEDE AD OGNI PROCESSO DI AMBIVALENZA E
INSTABILITA’ PERCETTIVA E ALLA DEFORMAZIONE
Bacon,RitrattodiMichelLeiris,1976,CentreG.Pompidou,Parigi
INDETERMINAZIONEPERCETTIVA
nontuttociòcheappareèvisibile
ILE FORME
INFORMI
DEL INCONSCIO
DEL’INCONSCIO
DELLA MATERIA
STILE SURREALE
Septaria,Spagna
Lamacchiaèl’informe,
l’i
l’inconsciodellamateria,lo
i d ll
i l
stadiosorgivodiogniprocessodi
formazione
Durer,Storiadiunsogno,1525
Goya,Ilsonnodellaragionegenerai
mostri,
incisionedellaserieCapricci,1796
LAPOETICADELL’INFORME,DELDIFFORME,DELBRUTTO
JeanDubuffet,L'interloquè,1954,GalleriaMalborourgh,Londra
lateoriadeifrattalispiegailprincipio
dell’autosimilarita’morfologica
Pollock,FullFathomFive,1947(part
Helge vonKochnel1904
von Koch nel 1904
descrisseunacurvadetta“a
fioccodineve”conlemedesime
caratteristiche,ingrado,cioè,di
saturaretuttal’estensionediun
piano:lasuadimensioneeraun
po’piùdiunoepo’menodi
due dato che si estendeva dalla
due,datochesiestendevadalla
unidimensionalità dellalineaalla
p
bidimensionalitàdelpiano.
Questacurvafuconsideratadai
matematiciun“mostro”,
l’equivalentediunaforma
mostruosa,simileaduna
chimera.
chimera
/ಬ,55(*2/$5(*(1(5$,/
5(*2/$5(
la teoria dei frattali introduce il principio
p
p
dell’autosimilarita’ morfologica
Karl Blossfeldt, fotografie di steli e
gemme di piante Equisetum
Tempio Sikhara di Girnaz
LAMETAMORFOSICOMEMETODOLOGIA
PROGETTUALEDIOGGETTIFITOMORFI,
ZOOMORFIEBIOMORFI
FernandoeUmberto
Campana,Corallo2004
ZAHAHadidarchitetctsFondazionelABiennalediarchitettura2008
EttoreSottsass,MobileCarlton,1981
L’ordine
L’
di
d l disordine,
del
di di
esemplificato
lifi t nell concetto
tt di caos, il
quale ha anch’esso le sue leggi, come ha dimostrato Ilya
Prigogine, che governano un universo in cui “il tempo non è
dissipazione, ma è creazione, in cui l’instabilità, le fluttuazioni e
l’irreversibilità giocano un ruolo a tutti i livelli della natura
chimica, ecologica, climatologia, e infine cosmologica” e che ci
restituiscono “un’immagine della natura come un’opera d’arte.”
Ilya Prigogine. IL CAOS NON GENERA DISORDINE, MA UN
ORDINE DIFFERENTE E PIU’ COMPLESSO
F.Gehry,schizzoeModelloperlaLouisVuittonFondation
y,
p
forCreationnelBoisdeBologne,Parigi
F.Gehry,ModellodelRayandMariaStataCenteralMIT
L’INDETERMINATO,L’INFORME
COSTITUISCEILNUOVOPARADIGMA
DELLASCIENZAEDELL’ARTEDEL
NOSTROTEMPO
Fuksas,disegnodellanuvola
MichaelLeyton,Ilterzoedificioamministrativo,
secondolaGrammaticaprocessuale
ILPRINCIPIODELLEPOLARITA’EDELLETRANSIZIONI
“ leleggieleregoledella
natura,secondolequalitutto
avvieneesimutadauna
forma nell’altra
formanell
altra,sono
sono
dovunquesemprelemedesime
equindiunasolaemedesima
devepureesserelamanieradi
conoscere la natura delle cose
conoscerelanaturadellecose
qualicheessesiano,ecioè
medianteleleggieleregole
universali dellanatura.”
Spinoza
YinYang,quattropolarità
Lepolaritàmorfologiche:pianatonda(1e2),pienavuota(3e4),aperta
chiusa(6e7),rettilineacurvilinea(5e12),assemblatacompatta(5e3),
statica mobile (3 e 9) e clidea topologica d ra e molle (3 e 7) solida
staticamobile(3e9),euclideatopologica,duraemolle(3e7),solida
gassosa(3e13),compressaimpaccata(7e8),irradiataintrecciata(10e11)
concavaconvessa(10e2),ordinatacaotica(3e13)…
Lequattroforzepolarigeneratricideiquattroelementi
naturali
icinquesolidiplatonici
associatiaglielementi
naturali
IquattroPRINCIPIdiAristotele
Pietremodellateaformadipoliedri,Scozia,2000a.c.
CONTRASTO DI CHIARO-SCURO
Rembrandt: La cena di Emmaus, Parigi
Leombrenonsonolanegazionedelvisibilepoichéinessevediamoforme,rilievie
profonditàdellospazio
LotteReiniger,LeavventuredelprincipeAchmed,1926
“Nell’attodell’osservarediunartista...glioggettiilluminatiperdonoilloronome:ombre eluci
formano sistemi e problemi del tutto particolari che non dipendono da alcuna scienza.”Valery
formanosistemieproblemideltuttoparticolari,chenondipendonodaalcunascienza
”V l
Durer,studiodelpanneggiodiunafiguraseduta,1508
QUANDOLA LUCEE’NERAE
L’OMBRA E’ BIANCA
L’OMBRAE’BIANCA
PERCEZIONEERAFFIGURAZIONEDEL
CHIARO SCURO
CHIAROSCURO
dallalavagnanera
alfogliobianco
ildilemmadiWilliamMolyneux
Ilcontrastochiaroscuroèlamanifestazionepercettivadella
polarità cosmica tra la luce e le tenebre Nella foggiatura di un
polaritàcosmicatralaluceeletenebre.Nellafoggiaturadiun
vasoodiunvetrosoffiatosialternanospinteecontrospinte
diforzecentrifugheediforzecentripete
Vermeer,Soldatoconragazzasorridente,1658,
Polaritàetransizionispazialiemorfologiche
Congeniteallaformasonoleoccorrenzedicostanza emutamento,dicontinuo ediscontinuo,diframmento edi
totalità,dichiusura
li à di hi
ediapertura,distatica
di
di
i edidinamica,dimolteplicità
di di
i di
l li i à ediunità,distruttura
di i à di
edievento,di
di
di
modulo edirapporto,diordine edicaos,diforze edicampo,dipieno edivuoto,dispazio editempo,dinatura e
dicultura,dimateria edipsiche...Indiversamisuraepertinenzaognicoppiaponeunavarietàdipoligravitazionali
comunitantoaiprocessifisiciquantoaquellibiologicieaquelliartisticiepercettivi.“Ilprocessoformativo,dice
G h è il
Goethe,èilprocessosupremo,l’unico,sianellanaturachenell’arte.”
l’ i
i
ll
h
ll’
”
MaxBill,NastrodiMobius,CentrePompidou,Paris
CritchlowK.,Generazionedeipoligonidibase,
LETRASFORMAZIONIMORFOLOGICHEGENERANOFORMEDITRANSIZIONETRADUEPOLI
“ d
“Mediantel’azionecombinatadiforzeappropriate
l’
b
d f
qualsiasiformadellamateriapossatrasformarsiin
un’altra:esattamentecomedaunamassainforme
dicretal’artistamodellalesueopere.”D.Thompson
Durer,variazionifisiognomichedeivolti
Thompson,trasformazioniassialicarapacegranchio
IlPRINCIPIODELLETRANSIZIONIINTERPOLARI
LudwigWittgenstein:la“rappresentazioneperspicua
diunaleggesegreta(...) checonsisteappuntonel
vedereleconnessioni.Diquil’importanzadeltrovare
anelli intermedi ”
anelliintermedi.
LaneFoxA.,PittRivers,passaggiodalmalgaal
boomerangedevoluzionedellearmiaustraliane
diagrammadelletransizionimorfologiche
Anchelavariazionedellaformadiunatipologiadioggettipuòessereilrisultatodi
unatrasformazionemorfologica
FORMEDITRANSIZIONE:raccordimorfologiciegiunzioni
VernerPanton,SediaS,1955
IlmetodoprogettualediEisenman
EISENMAN,diagrammidelle
traccecerebralidiunostato
emozionaletrasformatein
f
formesolideevuoti
ld
Eisenman.Lasovrapposizionedisolidievuoti
modellaunarelazionecomplessadispazi
d ll
l
l
d
interstizialichedarannoformaall'edificio
dellaBiblioterca
EISENMAN, modelli informatici e
plastici del corpo dell'edificio
LEFORMEELEFIGUREDELLETRANSIZIONI
Klee,Angelodubbioso,1940,ZentrumPaul
KleeBerna
Metamorfosidellalemniscatadelfiore
PRINCIPIODELLACOSTANZAODELMUTAMENTO
Ernst Chladni (1756 1824) forme prodotte dalla
ErnstChladni(17561824),formeprodottedalla
sabbiasudiunalastradimetallofattavibrarecon
unarchettodaviolino
MUTAMENTO DI STATODELLA
STATO DELLA
MATERIAECOSTANZA DELLE
STRUTTURE
iseisistemicristallografici
Ognimutamentosimanifestasottoformadimovimento
bassorilievoAssiro,Assurbanipala
cacciadileoni,Palazzo
i di l
i P l
Boccioni,Formeunichedella
continuitànellospazio,1913
JulesMarey,Esperimenticronofotografici,1887
LAPIANTAORIGINARIA
“Avevoavutol’intuizionecheinquell’organodellapiantachesolitamentedesigniamocomefogliasicelaunautentico
Proteo capace di nascondersi e di manifestarsi rivestendo tutte le forme tanto all’origine
Proteo,capacedinascondersiedimanifestarsirivestendotutteleforme,tantoall
originechenellosviluppoavanzatola
che nello sviluppo avanzato la
piantaèpursemprefoglia,cosìinscindibilmenteunitaalfuturogermogliochel’unononèpensabilesenzal’altro”W:Goethe
Goethe,metamorfosidellaforma
dellafoglia
JuliusSachs,Lapianta
originariadiGoethe,1887
TURPINUrpflanze
L’occhio coglie con immediatezza le INVARIANTI PERCETTIVE presenti nella
forma di un oggetto quando è orientato in modo da mostrare ll’informazione
informazione visiva
necessaria al suo immediato riconoscimento.
La loro trascrizione grafica corrisponde al disegno delle forme canoniche
LATENDENZAAPRIVILEGIAREGLIELEMENTIINVARIANTIPORTAAGLI
STEREOTIPI MORFOLOGICI
STEREOTIPIMORFOLOGICI
I.Biederman :Igeoni eglioggettiche
possonocomporre
ontogenesiefilogenesidelleformecanoniche
A.Durer,Ilrinoceronte,1515
ILPRINCIPIODELVUOTOEDELCAMPO
“Quandosiarrivaalleparticelleprimechecostituisconolamateria,sembrachenoncisiaalcuna
giustificazionenelpensarediesseancoracomeformatedaunaqualchemateria.Essesono,come
chesia,pureforme,nient’altrocheforme;ciòchesiritrovainosservazionisuccessiveèquesta
forma,nonunpezzettoindividualedimateria.” ErwinSchrodinger
Leforzechemuovonoicorpiformanodeicampidiforze,unarealtà
particolare,governatadaproprieleggi.Lamaterianonèpiùunamassa
compostadaatomi,mauncontinuocheriempietuttolospazio,incuii
centri di forze irradiano linee di forza vibrantichesiestendonointutto
centridiforzeirradianolineediforza
vibranti che si estendono in tutto
lospaziogravitazionale,giacché“lagravitazioneèunaproprietàdella
materiachedipendedaunaforza,edèproprioquestaforzache
costituiscelamateria”.
J.C.Maxwell,Campoelettromagnetico,1871
Il vuoto non è un nulla, un niente, una pura assenza,
qualcosa di essenzialmente negativo da contrapporre al pieno,
alla concretezza delle cose e di quanto riteniamo sia fatta la
realtà.
Diversamente da quanto la cultura occidentale per secoli ha
creduto il vuoto è pura energia che fluttua, si intensifica e
p
in ogni
g dove dello spazio,
p
da quello
q
finito a
si espande
quello infinito: è il centro e la periferia, l’interno e l’esterno
g cosa; è il senza-forma da cui ha origine
g la
di ogni
morfogenesi di tutte le forme possibili.
Il vuoto ha la densità dell’iintenso e i contorni dell’eestenso
LEFORMEDELVUOTO
Cartesio, dottrina dei vortici, Principi di filosofia, 1640
Rutherford modellostilizzatodell'atomodiLithium
Portoghesi,strutturaarchitettonicacheriproponequelladiuncampogeneratodaun
polomagnetico
l
ti
Matisse
raccomandava
diprivilegiaree
disegnare
disegnare
le formedel
vuoto
tralefoglie
Laforzadelvuoto
all’internodellaformaplastica
Moore,UnescoReclining
figure,1957
Leformedelvuoto
all’internodelcampo
L.Fontana,
Concettospaziale,attesa,1960
Il vuoto come sfondo, dentro e fuori la
figura, è una forza attiva nel
completamento amodale
MATISSE:disegnodidonnaconcappello
IN OGNI COSA VISIBILE SI NASCONDONO TRATTI E ASPETTI DEL TUTTO INVISIBILI
Degas, Studio per Madame Gobillard, Parigi Louvre
Lépicié, Studio di uomo inclinato, Parigi, Louvre
QUALE’LAFUNZIONEDELVUOTO?
“Trenta raggi convergono nel mozzo
Ma è il vuoto del mozzo l’essenziale della
ruota.
I vasi sono fatti di argilla
Ma è il vuoto interno che fa l’essenza del vaso.
Mura con finestre e porte formano una casa
Ma è il vuoto di essi che ne fa l’essenza”.
Lao-Tze; Tao-Te Ching
vedutadelgiardinozenRyoanjidiKyoto,
g
y
j
y ,
XV° sec.
graficodelladisposizionedellepietredel
fi d ll di
ii
d ll i t d l
giardinodiRyoanjidiKyoto
Ilvuotoèlaformadellosfondo
I colori del VUOTO
i colori che interessano non sono
quelli
ll d
dell’impressione
ll’
visiva statica,
ma quelli dell’aspetto mutevole e
incessante della vita di ogni cosa: il
nero è il colore
l
d
dell fremito
f
i segreto
di un’anima e si suddivide in cinque
sfumature considerate ciascuna come
un colore indipendente:
chiao: nero bruciato
nung: concentrato
chung: carico
tan: diluito
ch’ing: chiaro
SHIH T'AO, (1642-1707)
Fiori di loto,
inchiostro su carta
ToreiE.,Cerchio “Enso”,Giappone,17911792