Newsletter n.71 del 16 Maggio 2011
Transcript
Newsletter n.71 del 16 Maggio 2011
Ministero degli Affari Esteri n. 7 Anno 5° - 16 maggio 2011 E C O N O M I A , N O R M AT I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I TA L I A N E Sommario STATI UNITI Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare pag 2 MESSICO Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo pag 3 Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare Entrerà in vigore nel 2012. Food and Drugs Administration avrà maggiori poteri di controllo preventivo e potrà ritirare dal mercato i prodotti giudicati nocivi. Standard fitosanitari più severi. Registrazione obbligatoria per i prodotti stranieri a pagina 2 ARGENTINA Buenos Aires: cresce l'import dall'Italia pag 5 FINLANDIA Economia in ripresa, per l'Italia saldo commerciale positivo pag 7 OMAN Mascate, scoperti nuovi giacimenti di gas e petrolio pag 9 TURCHIA Istanbul interessata a nuovi collegamenti via mare con Venezia pag 10 HONG KONG L'Italia protagonista all'International Jewellery Show pag 11 SETTORI E AZIENDE Cantieristica Edilizia e costruzioni Elettrodomestici Energia Trasporti Turismo pag 13 PAESI E MERCATI Cina pag 17 MESSICO Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo Lo stabilimento dovrebbe produrre veicoli commerciali. Possibile anche il lancio di un secondo modello Fiat, oltre alla Cinquecento costruita a Toluca a pagina 3 Realizzata dal Sole 24Ore in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Farnesina (DGSP) - [email protected] Washington: varata la nuova legge sulla sicurezza alimentare Il Congresso degli Stati Uniti ha definitivamente congedato la legge (FSMA: Food Safety Modernization Act) che aggiorna la normativa sulla sicurezza alimentare varata una settantina di anni fa. È previsto che entro il giugno del 2012 diventino operative le nuove disposizioni sul controllo sanitario dei prodotti alimentari americani e stranieri, in particolare ortofrutticoli ed ittici. La nuova disciplina prevede l'introduzione di standard fitosanitari più elevati, controlli più frequenti presso le aziende nazionali ed estere e l'identificazione di enti riconosciuti ai fini della certificazione di conformità. Rispetto al passato, il nuovo sistema appare incentrato in maggior misura sulla prevenzione. Vengono accresciute le prerogative della US Food and Drug Administration (FDA) e rafforzata la sua struttura. In particolare, l'Agenzia federale potrà imporre il ritiro di un prodotto il cui consumo sia considerato nocivo. FDA ha già notificato all'Organizzazione Mondiale del Commercio la nuova normativa FSMA al fine di raccogliere commenti e suggerimenti per la sua applicazione. La normativa infatti, potrebbe presentare aspetti di particolare criticità dal punto di vista delle barriere al commercio. Ha inoltre creato una pagina web consultabile nelle lingue (tra cui l'italiano) dei principali Paesi che esportano negli Stati Uniti, dove saranno periodicamente inserite le disposizioni attuative adottate (http://www.fda.gov/Food/FoodSafety/FSMA/ucm242834.htm). Controlli a campione Nel nuovo sistema, la FDA incrementerà le ispezioni a campione presso le aziende nazionali ed estere: per l'anno in corso, ha programmato di effettuare circa 600 controlli. Le aziende italiane coinvolte dovrebbero essere una trentina. Il numero delle ispezioni sarà raddoppiato annualmente fino al 2016, quando saranno esaminate 19.200 aziende. L'Agenzia potrà, in via preventiva, precludere l'accesso al mercato americano ai prodotti provenienti dalle ditte straniere che non accettano le ispezioni. Le aziende straniere che sono parte della catena di produzione di derrate alimentari destinate al mercato americano avranno l'obbligo, dal 2012, di registrarsi presso la FDA, rinnovando la procedura ogni due anni. La normativa attribuisce agli importatori statunitensi notevoli responsabilità (importer accountability), in quanto avranno il compito di verificare ed attestare che i fornitori stranieri abbiano predisposto controlli fito-sanitari adeguati agli standard americani. È previsto però l’accesso ad una corsia preferenziale qualora vengano esibite certificazioni prodotte dai fornitori e rilasciate da enti terzi accreditati presso la FDA, che sta procedendo a redigere un elenco di questi soggetti. La lista completa però sarà disponibile solo tra due anni. FDAha istituito un indirizzo informatico, [email protected] al quale inviare commenti, richieste e suggerimenti. Da parte americana è stata infine auspicata una intensa collaborazione con i Paesi fornitori per favorire lo scambio di 'best practices'. S V TI EATTNI AUMN I T I LEGISLATURA www.ambwashington.esteri.it Leggi gli aggiornamenti su www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 2 Chrysler in trattative per una nuova fabbrica a Saltillo Dopo il rilancio della fabbrica di Toluca la partnership Fiat-Chrysler sta valutando l'ulteriore espansione di un altro sito messicano, quello di Saltillo dove Chrysler già produce diversi furgoni Dodge e dove nel 2010 ha aperto un nuovo stabilimento di motori con un investimento di circa 500 milioni di dollari. Il Presidente di Chrysler Mexico, Joseph Chamasrour, ha dichiarato alla stampa locale che è stata aperta una trattativa con il Governo messicano per un'ulteriore espansione con una nuova linea che produrrà veicoli commerciali con un investimento previsto che supera i 500 milioni di dollari. Se la trattativa avrà esito positivo, a Santillo (in alternativa al Brasile) potrebbe essere prodotto il modello Ducato della Fiat. Intanto per lo stabilimento di Toluca, dove è stata recentemente avviata la produzione della Cinquecento, Fiat conferma l'obiettivo di produzione: saranno costruite centomila vetture/anno vendute per metà sul mercato nordamericano (inclusi Messico e Canada) e per l'altra metà su quello sudamericano con una quota, non ancora definita, che sarà commercializzata anche in Cina. L'intera operazione ha comportato un investimento di 550 milioni di dollari, di cui 400 finanziati con linee di credito agevolate da due banche statali: Nafin e Bancomext. Ora è previsto un ulteriore investimento di 150 milioni (nel 2012) per la versione elettrica della piccola Fiat. A Toluca, accanto alla Cinquecento, sarà prodotto anche il nuovo crossover Freemont di derivazione Chrysler (stessa piattaforma della Dodge Journey già prodotta nello stesso stabilimento) che sostituirà la Fiat Ulysses e che sarà venduta con motorizzazione di entrambe le case. In occasione dell'inaugurazione ufficiale della nuova linea di produzione della 500, in marzo, Sergio Marchionne, Amministratore delegato di Fiat, Fiat Automobiles e di Chrysler, ha anche ipotizzato la produzione di un ulteriore modello Fiat in Messico, senza però indicare su quale dei tre siti produttivi Chrysler nel Paese dovrebbe essere avviata la nuova linea. Il Paese é da tempo utilizzato come piattaforma di produzione low cost da numerosi produttori di auto statunitensi e stranieri, che puntano al mercato USA. V IEESTSNI AC M M O AUTO Stabilimenti Chrysler in Messico Toluca Saltillo 1. Assemblaggio Dodge Journey, Fiat 500 2.500 operai e 220 tecnici e impiegati 2. Stampaggio scocche per Journey e Fiat 500 170 operai e 30 tecnici e impiegati 1. Produzione motori da 3.600 a 6.100 cc incluso nuovo Pentastar per modelli Challenger e Cherokee 260 operai e 20 tecnici e impiegati 2. Assemblaggio furgoni Dodge RAM e DX heavy duty 1740 operai e 180 tecnici e impiegati 3. Stampaggio scocche e assemblaggio cabine per furgoni Dodge RAM e DX 260 operai e 30 tecnici e impiegati 1. Assemblaggio furgoni (Dodge RAM 1.500 e Dakota) 2.340 operai e 115 tecnici e impiegati Warren 2. Stampaggio scocche e componenti in lamiera per diversi modelli Chrysler 1.175 operai e 115 tecnici e impiegati Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 3 università del Paese infatti, escono ogni anno circa 90mila nuovi tecnici ed ingegneri. Si aggiungono un tessuto molto diversificato di fornitori e subfornitori di componenti e i forti incentivi forniti dal Governo. www.ambcittadelmessico.esteri.it Ternium (famiglia Rocca) avvia la costruzione di una nuova fabbrica Ternium, il "secondo" braccio americano del gruppo Rocca ha annunciato l'avvio dei lavori per la costruzione di una linea di galvanizzato a caldo che sorgerà nei pressi di Monterrey, per la produzione di lamiere zincate destinate principalmente al mercato dell'auto. L'impianto fa capo alla Tenigal, società controllata al 51% da Ternium e al 49% da Nippon Steel. La produzione iniziale sarà di 400mila tonnellate/anno. L'investimento programmato è di 350 milioni di dollari. L'avvio della produzione è fissato per il 2013. È già previsto che lo stabilimento, che sorge su un'area di 437 ettari e che inizialmente darà lavoro ad oltre 500 operai, possa subire successivi ampliamenti. La catena di controllo di Ternium fa capo alla San Faustin, la finanziaria della famiglia Rocca con una partecipazione V IEESTSNI AC M M O L'attività ha risentito in misura limitata della crisi finanziaria. Nel 2010 infatti, la produzione di auto del Paese é cresciuta del 50% e le esportazioni del 52%. Il principale vantaggio é rappresentato dalla grande disponibilità di forza lavoro con un costo molto ridotto. Che non riguarda soltanto la manodopera. Dalle diretta anche di Tenaris (11%). Il 24% del capitale è collocato in Borsa (NYSE). La società ha chiuso il 2010 con vendite pari a 7,4 miliardi di dollari. In particolare le vendite di prodotti siderurgici sono state di 8,1 milioni di tonnellate di cui 6,8 erano prodotti piani e 1,3 prodotti lunghi. Ternium è una società estremamente liquida grazie anche ai rimborsi derivanti dalla nazionalizzazione della controllata venezuelana Sidor. Ha chiuso il 2010 con un margine operativo di 1.054 milioni di dollari. Dispone di liquidità per quasi 2,6 miliardi di dollari a fronte di debiti finanziari e verso banche per 1,9 miliardi. La generazione di cash flow è stata di 457 milioni. Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 4 Buenos Aires: cresce l'import dall'Italia La voce doganale più rilevante sono i macchinari industriali. Il Paese deve modernizzare l'apparato produttivo. Il Made in Italy soffre per... l'affinità con il nostro Paese Le statistiche doganali argentine riferite al 2010 evidenziano una significativa ripresa (+52,7% annuo) delle importazioni dall'Italia per un totale di 1.295,5 milioni di dollari, su livelli lievemente superiori a quelli, ante crisi, del 2008 (1.205,2 milioni). La quota preponderante (55%) è rappresentata dall'esportazione di beni strumentali (+47%), parti di ricambio e componentistica (+60,1%) per un valore di 715 milioni di dollari. Indice, questo, di una significativa ripresa dell'industria locale che ha bisogno di rinnovare la parte obsoleta del proprio parco di macchinari industriali. I macchinari italiani sono tradizionalmente apprezzati dagli industriali argentini per diversi motivi: un buon ARGENTINA COMMERCIO ESTERO rapporto qualità-prezzo, la facilità di comunicazione tra i due Paesi e, non ultima, l'origine italiana di molti di loro. Complessivamente si calcola che l'Italia copra il 5,5% della domanda per questo tipo di beni. Il secondo raggruppamento merceologico per importanza (31,3% del totale) delle esportazioni italiane in Argentina è rappresentato dai beni intermedi che hanno registrato una crescita su base annua del 65%, per un valore complessivo di 406 milioni di dollari. Si tratta prevalentemente di prodotti del settore chimico farmaceutico (inclusi vaccini) ma anche di strumentazione, apparecchiature e materiale elettrico, semilavorati siderurgici, strumenti ottici. Buenos Aires nel 1536, poco dopo la sua fondazione. Incisione di Ulrich Schmidel (Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 5 Più ridotta (16,9%) la crescita nell'esportazione dei beni di consumo (alimentari e non) che coprono una quota pari all'11% dell'export italiano in questo Paese per un totale di 142 milioni di dollari. Nonostante o forse proprio per l'origine italiana di una significativa componente della popolazione argentina, i prodotti del made in Italy non sono necessariamente considerati come uno status symbol. E infatti coprono una percentuale ridotta (2,1%) del mercato argentino. Gli argentini, senza distinzioni di provenienza, si considerano soprattutto americani e infatti l'importazione di beni di consumo dagli Usa è quattro volte superiore a quella dall'Italia, che è preceduta anche dalla Germania e dalla Francia. Va aggiunto che la fabbricazione di molti prodotti alimentari di tipo italiano (pasta, conserve e salumi) è effettuata sul posto. Saldo commerciale positivo per Buenos Aires Occorre aggiungere anche l'effetto dei dazi estremamente elevati imposti dalle Autorità locali a protezione dei prodotti argentini: 35% per abbigliamento, calzature, auto di grossa cilindrata e biancheria; 31,5% per l'olio d'oliva, 26% per filati e tessuti, 20% per il vino ma anche per borse e occhiali. Si aggiungono l'imposta speciale sui beni di lusso (25% sui gioielli, in aggiunta a una tassa doganale del 18%). I dati delle Dogane argentine indicano anche una crescita piuttosto contenuta (+6,8% annuo) delle esportazioni argentine verso l'Italia, rappresentate per il 67% da prodotti della zootecnia (incluso cuoio) e cereali. Seguono ortofrutta e prodotti industriali. Il dato complessivo ammonta a 1.603 milioni di dollari con un saldo positivo per l'Argentina di 305,7 milioni di dollari in calo rispetto ai 650 milioni del 2009. ARGENTINA Il prodotto italiano non è status symbol www.ambbuenosaires.esteri.it È calcolato (censimento del 2010) che più di 25 milioni di argentini hanno almeno un antenato italiano. È il più importante gruppo etnico del Paese. Nella foto la sfilata inaugurale della XXVI Fiesta Nacional del Inmigrante (foto Leandro Kibisz/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 6 Economia in ripresa, per l'Italia saldo commerciale positivo Aumentano le esportazioni in direzione di Svezia e Germania. Sono ripartiti anche i consumi, soprattutto di beni durevoli I dati relativi all'ultimo trimestre del 2010, pubblicati dall'Istituto Nazionale di Statistica finlandese, confermano l'andamento positivo dell'economia finlandese a partire dal secondo trimestre, che si traducono in una crescita complessiva del PIL del 3,1%, per il 2010. Il valore del PIL finlandese permane comunque più basso del livello 2007, anteriore alla recessione internazionale. Una parte significativa della ripresa è da attribuire all'aumento delle esportazioni (+5,1%) sostenuta dalla solida domanda di Germania e Svezia che sono i maggiori partners commerciali della Finlandia. La quota delle esportazioni verso questi due Paesi, destinatari di oltre un quinto dell'export totale finlandese, è FINLANDIA CONGIUNTURA incrementata rispettivamente del 13% e del 36%. I comparti fondanti dell'economia nazionale con maggiore propensione all'export sono la filiera cartario-forestale, che ha registrato una crescita del 9,8%, seguita dalla metallurgia (+5,3%). L'industria manifatturiera in generale ha registrato un aumento del 3,9%. Ripartono consumi, edilizia e commercio Relativamente sostenuto l'aumento dei consumi privati (+2,6%) favorito dal più elevato livello di reddito disponibile (+3,8%). Più consistente la crescita nel comparto dei beni durevoli Helsinki - La città vista dal porto (foto Mirko Paananen/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 7 tarie (+2,4%), derivanti da variazioni nelle aliquote delle imposte indirette, il deficit di bilancio si è attestato al 2,5% del PIL, valore che, pur rientrando nei parametri del Patto di Stabilità, costituisce un leggero deterioramento rispetto all'anno precedente (2,2%). Il debito consolidato, quantificato a circa 87 miliardi di euro, copre una quota pari al 48,4% del PIL. Nel 2009 era del 44%. A seguito della crisi, che nel 2009 aveva drasticamente assottigliato di circa un terzo l'interscambio bilaterale, in ripresa (+9,1% annuo) i rapporti commerciali con l'Italia che si erano ridotti di quasi un terzo nel 2009. La crescita in valore dell'export italiano (+17%) è stata notevolmente più consistente rispetto a quella finlandese (+1,8%), determinando pertanto un saldo della bilancia commerciale lievemente favorevole all'Italia (pari a 63 milioni di euro). FINLANDIA (+12,5%) rispetto ai beni di consumo ordinari (+2,4). Stabili invece gli investimenti totali (+0,8%) sorretti in realtà dal solo settore edilizio (+22,2%) che compensa il declino degli altri comparti. Le attività terziarie hanno registrato un incremento modesto (1,8%) ad eccezione del commercio (+5,9%), in gran parte dovuto al notevole incremento di vendite di auto nuove. La ripresa della domanda e, soprattutto, il consistente incremento dei prezzi dei beni d'importazione (+5,6%) hanno favorito la spirale inflazionistica: il livello generale dei prezzi, dopo una stasi ad inizio anno, ha cominciato a lievitare velocemente nella seconda metà del 2010, attestandosi su un indice medio del 2,1%. Il tasso di disoccupazione si è assestato all'8,4%, senza variazioni rispetto al 2009. La ripresa delle attività produttive non ha pertanto riassorbito l'emorragia di posti di lavoro verificatasi durante la fase più acuta della recessione. Nonostante le maggiori entrate tribu- www.ambhelsinki.esteri.it Turku - veduta notturna (foto Ville Säävuori/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 8 Mascate, scoperti nuovi giacimenti di gas e petrolio La capacità dei nuovi pozzi di greggio è stata stimata intorno agli 800 milioni di barili; per il gas si calcolano oltre duecento milioni di metri cubi di portata PDO (Petroleum Development Oman), l'ente omanita responsabile per l'estrazione e la produzione di idrocarburi, ha scoperto nei mesi scorsi nuovi consistenti giacimenti di petrolio e gas nel sottosuolo del Paese. L'annuncio è stato dato dal Ministro omanita del Petrolio, Al Rumhi, e dall'Amministratore Delegato di PDO, Raul Restucci. Un nuovo giacimento di gas è situato a Khulud, nella zona centro-occidentale del Sultanato e quattro depositi di petrolio sono stati individuati nelle aree di Al Amal, Aqeeq, Sayyah e Al Ghubar, sempre nella regione centrale dell'Oman. La capacità dei nuovi giacimenti di greggio è stata stimata dai tecnici di PDO intorno agli 800 milioni di barili, mentre il pozzo di Khulud avrebbe oltre duecento milioni di metri cubi di portata di gas, a una profondità di cinquemila metri nel sottosuolo. Nei prossimi mesi i tecnici petroliferi dell'Ente governativo omanita effettueranno campionature degli idro- OMAN ENERGIA carburi in vista della successiva commercializzazione. La produzione media giornaliera attuale del Sultanato è di oltre 860mila barili di petrolio che, secondo le stime del Ministero del Petrolio, potrebbero salire a 900mila nel prossimo anno e ad oltre un milione nel triennio successivo. Il prezzo medio attuale di vendita (l'Oman non fa parte del cartello dell'Opec) si attesta sui 77 dollari per barile. I nuovi giacimenti scoperti nei mesi scorsi e quelli che si prevede di esplorare nel prossimo futuro, già individuati dalla campionatura satellitare, accresceranno notevolmente le riserve petrolifere del Sultanato, con un conseguente arricchimento delle riserve statali a vantaggio degli ambiziosi programmi di sviluppo infrastrutturale richiesti per il quinquennio 2011-2016 dal Sultano Qaboos. www.ambmascate.esteri.it Oman - Il forte di Sohar. Nelle vicinanze della cittadina è stata costruita la prima piattaforma petrolifera omanita Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 9 Istanbul interessata a nuovi collegamenti via mare con Venezia Il modello del corridoio marittimo è quello già operante che collega i porti di Istanbul, Cesme e Mersin a Trieste L'Autorità Portuale di Venezia ha presentato a Istanbul, nel corso di un incontro tenutosi a Palazzo Venezia dove ha sede il Consolato Generale d'Italia, il progetto del nuovo terminale per le Autostrade del Mare che sorgerà nell'area di Fusina. Sarà dotato di 2 darsene con 4 banchine in grado di ospitare contemporaneamente 4 navi. Lo affiancherà una piattaforma logistica di interscambio ruota-rotaia con adiacenti fabbricati, magazzini, piazzali e parcheggi per un'area complessiva di 36 ettari. Obiettivo dell'incontro a cui hanno partecipato il Sottosegretario agli Affari Marittimi del Governo di Ankara, Hasan Naiboglu, congiuntamente ai Presidenti di diverse Autorità Portuali e Camere di Commercio Marittime del Paese e ai maggiori operatori turchi del settore navigazione, trasporti e logistica, era di promuovere un nuovo corridoio marittimo di collegamento con l'Europa Settentrionale da e verso la Turchia. Il modello è quello già operante che collega i porti di Istanbul, Cesme e Mersin a Trieste basato su una quindicina di navi ro-ro (camion e rimorchi) e ro-pax (auto e passeggeri). TURCHIA TRASPORTI Attraverso il trasporto marittimo passa l'89% dei flussi commerciali da e verso la Turchia. Nel 2009, i 176 porti turchi (di cui 32 ancora in mano alle autorità pubbliche e 144 privatizzati) hanno gestito 348 milioni di tonnellate di merci con oltre 322mila veicoli trasportati attraverso ro-ro. Si aggiungono più di un milione e settecentomila passeggeri su navi crociera (+26% annuo). In particolare i flussi commerciali tra la Turchia ed i Paesi UE, sono ammontati nel 2009 a 44 milioni di tonnellate, il 19% delle quali relative all'Italia. Il Sottosegretario Naiboglu ha infine lanciato la proposta di costituire un gruppo di lavoro tra le Autorità Portuali turche e italiane interessate, con il coinvolgimento del settore privato, volto a dar vita allo sviluppo di progetti congiunti in campo marittimo e intermodale, mettendo a beneficio le rispettive competenze. Nel corso dell'incontro i trasportatori turchi hanno auspicato un aumento delle quote di autorizzazioni di transito su stra da concesse dall'Italia. www.ambankara.esteri.it Istanbul - Il ponte Fatih Sultan Mehmet Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 10 L’Italia protagonista all’International Jewellery Show La rassegna ha ospitato un numero record di espositori: oltre 2.800, in rappresentanza di ben 46 diversi Paesi Nel 2010 le esportazioni italiane di gioielleria verso Hong Kong hanno registrato un totale di 539 milioni di dollari USA e una quota di mercato dell'8,4%. L'Italia si colloca al quinto posto tra i fornitori di gioielli e preziosi, preceduta da Cina continentale, India, Francia e Stati Uniti. Da rilevare che in occasione dell'International Jewellery Show (HKIJS) di Hong Kong, giunto quest'anno alla sua ventottesima edizione, l'Italia ha svolto il ruolo di Paese partner. HONG KONG GIOIELLERIA Erano rappresentate 130 aziende provenienti dai diversi distretti (Vicenza, Valenza, Arezzo, Milano e Napoli), la maggior parte delle quali (118) riunite dall'ICE in un unico padiglione nazionale. Due sono stati quest'anno i momenti qualificanti: un seminario sulla Gioielleria Italiana e una serata di gala con una sfilata di gioielli, dinanzi ad un pubblico di oltre 400 persone, tra autorità locali, operatori, compratori e media (sia stampa che TV). L’Italia, Paese partner della manifestazione, ha organizzato un seminario e una serata di gala dal titolo “Jewels of Italy” (foto www.htdc.com) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 11 A livello mondiale, Hong Kong è tra i primi esportatori di preziosi e il primo per bigiotteria. Nel 2010 le esportazioni totali di gioielleria di Hong Kong sono state di 5,4 miliardi di dollari USA (+21,54% sul 2009), mentre le importazioni hanno mostrato un incremento ancor più significativo: 6,24 miliardi (+49.62%). In particolare le esportazioni verso l'Italia sono state di 236 milioni di dollari USA. L'Italia si colloca al sesto posto tra i Paesi di destinazione delle esportazioni dopo Stati Uniti, Svizzera, Cina continentale, Regno Unito e Francia. È da rilevare comunque che i dati di import/export risentono di numerose duplicazioni e imprecisioni in quanto Hong Kong è soprattutto una grande piazza di trading e di ri-esportazione da e verso diverse provenienze. HONG KONG International Jewellery Show è organizzato da Trade Development Council di Hong Kong, (TDC), in collaborazione con le maggiori associazioni di categoria locali (Hong Kong Jeweller's Goldsmiths' Association, Hong Kong Jewellery & Jade Manufacturers Association, Hong Kong Jewellery Manufacturers' Association e Diamond Federation of Hong Kong). La rassegna ha ospitato un numero record di espositori: oltre 2.800, in rappresentanza di ben 46 diversi Paesi e con un aumento del 10% rispetto al 2010. Secondo una prima stima degli organizzatori, il flusso di compratori ha superato del 15% quello dello scorso anno, con circa 38.000 presenze. Anche quest'anno l'HKTDC ha sponsorizzato compratori giunti alla fiera a seguito di missioni economiche sovvenzionate. www.conshongkong.esteri.it Un’immagine della Fiera Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 12 EDILIZIA E COSTRUZIONI Stati Uniti: Drillmec (gruppo Trevi) costruirà piattaforme per Pemex Albania: Officine Maccaferri avvia un nuovo stabilimento Drillmec (Gruppo Trevi) ha acquisito in marzo una commessa del valore di 105 milioni di dollari da parte della Pemex (Petroleos Mexicanos) per la costruzione e manutenzione di tre piattaforme petrolifere con una potenza di 1,500 HP cadauna. Saranno costruite nello stabilimento che la Drillmec ha aperto a Houston nel 2009 per essere successivamente trasportate e assemblate in Messico. La consegna è prevista entro il marzo 2012. In Usa Drillmec è assegnataria anche di una quota dei lavori assegnati dall'US Corps of Engineers per la ricostruzione degli argini del Mississippi a New Orleans. Maccaferri Balkans, controllata al 70% da Officine Maccaferri di Bologna, per il 19% da Simest e per la quota restante dal socio albanese Huta ha inaugurato un nuovo stabilimento in Albania che produce reti e gabbioni metallici per il controllo dell'erosione destinati non solo al mercato albanese ma anche ai Paesi vicini (Macedonia, Kosovo, Grecia e Turchia). È il primo stabilimento di Maccaferri nei Balcani. SETTORI E AZIENDE CANTIERISTICA www.ambtirana.esteri.it www.conshouston.esteri.it Una lavoro di protezione del territorio realizzato da Officine Maccaferri in Albania (foto www.officinemaccaferri.com) Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 13 Astaldi e Ansaldo STS si sono definitivamente aggiudicate due contratti per la realizzazione di opere ferroviarie nell'ambito della costruzione della linea ad alta velocità Mecca-Gedda-Medina (Progetto Haramain) per le quali erano state già identificate come preferred bidders alla fine del 2010. Le società italiane partecipano a un consorzio guidato dal gruppo Saudi Oger (facente capo alla famiglia Hariri) che si è visto assegnare i lavori per la realizzazione delle stazioni ferroviarie di Gedda e della King Adullah Economic City per un valore complessivo di 4,7 miliardi di reali (circa un miliardo di euro). Tra gli altri partecipanti al consorzio figurano Singapore Electronics e il gruppo di costruzioni saudita El Seif. La realizzazione delle stazioni di Mecca e Medina (contratto del valore leggermente inferiore a quello assegnato a Saudi Oger) è stata invece affidata al consorzio guidato dal gruppo Saudi Bin Laden, comprendente la tedesca Deutsche Bahn e la turca Yapi Merkezi. ELETTRODOMESTICI Cile: De Longhi apre una sede per i mercati in America Latina ll gruppo De Longhi ha deciso di aprire una sede regionale in Cile con responsabilità estesa ai mercati di Argentina, Bolivia, Perù, Paraguay e Uruguay. Opererà sia per De Longhi che per la controllata Kenwood. In Cile il gruppo prevede di fatturare nel 2011 circa 6 milioni di dollari Usa. De Longhi ha già una presenza diretta in Brasile. In America Latina le vendite del gruppo nel 2010, hanno registrato una crescita del 50%. SETTORI E AZIENDE Arabia Saudita: ad Astaldi e Sts un contratto per stazioni ferroviarie www.ambsantiago.esteri.it Saudi Railway Organization Projects La linea rossa rappresenta la linea ad alta velocità Haramain High Speed Rail Project. Gli altri progetti della Saudi Railway Organization Projects in Arabia Saudita Occidentale sono: Arancio: la tratta esistente al 2008. Blu scuro: il Saudi Landbridge. Verde: Ferrovia Nord-Sud. www.ambriad.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 14 Grecia: Elpedison venderà energia ai distributori di carburante Elpedison ha siglato in Grecia un accordo con due società locali del settore della distribuzione di carburante (EKO ABEE ed Hellenic Fuels, subentrata a BP) per la fornitura di energia a tutti i distributori sparsi nel Paese. Elpedison è una joint venture creata nel 2008 da Edison con la società greca Hellenic Petroleum. www.ambatene.esteri.it Norvegia: nuovi sondaggi per il giacimento Zidane 1 Buone prospettive per Edison in Norvegia: la perforazione del primo pozzo (Zidane 1) nella piattaforma continentale della concessione (N°435) in partnership con RWE Dea Norge farebbe prevedere la presenza di riserve stimate intorno ai 9-11 miliardi di metri cubi di gas naturale. Edison ha una quota del 10%. L'attività di perforazione per il periodo 20112012 prevede altri 4 pozzi, di cui tre nel Mare del Nord e uno nel Mar di Norvegia. Edison International Norway Branch, con sede a Stavanger, è attualmente titolare di quote in cinque licenze esplorative, nel Mare del Nord, tre nel Mare di Norvegia e una nel Mare di Barents dove è anche operatore con una quota del 60% (l'altro partner è la norvegese North Energy con il 40%) così come in un'altra concessione (587) nel Mare di Norvegia. SETTORI E AZIENDE ENERGIA www.amboslo.esteri.it Una piattaforma per l’esplorazione di giacimenti di gas sottomarini Per iscriversi a questa newsletter compilate il modulo all’indirizzo www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese/ DiplomaziaEconomica/Newsletter/ Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 15 TURISMO Malta: Thetis fornirà sistemi di gestione e controllo per autobus Panama: cresce l’afflusso di visitatori stranieri La società italiana di ingegneria Thetis, con sede all'Arsenale di Venezia, fornirà i sistemi informatici per la localizzazione in tempo reale dei mezzi, biglietteria elettronica, videosorveglianza, conteggio dei passeggeri e gestione di tre parcheggi di scambio del servizio di trasporto su autobus. Committente la società Arriva (gruppo Deutsche Bahn) che gestisce il trasporto su ruota operante sulle isole di Malta e Gozo e che ha avviato un massiccio rinnovo della flotta (264 autobus). Il sistema fornito da Thetis invierà anche le previsioni di arrivo degli autobus a circa 100 pannelli elettronici installati ai terminal e alle principali fermate. Arriva è uno dei principali attori internazionali nel settore del trasporto pubblico, con circa 38.500 dipendenti, e servizi su gomma, ferro ed acqua in 11 Paesi europei. www.amblavalletta.esteri.it Panama - Una nave da crociera attraversa il Canale Secondo gli ultimi dati elaborati dall’Autorità per il Turismo panamense, nel 2010 l'afflusso di visitatori stranieri nel Paese è cresciuto del 13% rispetto al 2009, per un totale di 1,6 milioni di unità che hanno generato introiti valutari per 1,676 milioni di dollari USA. ATP prevede che il trend positivo continuerà anche nel corso del 2011, con una crescita media del 12%. Nel gennaio 2011 gli ingressi dall'estero sono stati di 205.657 unità, 22.620 in più rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Prevalgono le provenienze da Colombia, Venezuela, Argentina e Brasile, seguite da America del Nord, Europa (in maggioranza Spagna, Italia e Francia) e dall'America Centrale. I dati alberghieri confermano l'andamento positivo del settore, con un tasso di occupazione del 74% per gli alberghi con più di 100 stanze. La Camera Panamense per il Turismo (Camtur) sta mettendo a punto un nuovo codice di condotta per garantire un servizio affidabile e adeguato ad una clientela internazionale. A tale riguardo, la stessa Camtur prevede di certificare le prime 30 imprese turistiche panamensi entro fine anno. SETTORI E AZIENDE TRASPORTI www.ambpanama.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 16 L'Italia al terzo posto tra gli esportatori europei Ammontano a 14 miliardi di dollari USA le esportazioni italiane verso la Repubblica Popolare Cinese, con un aumento del 27,2% su base annua. L'Italia si colloca al terzo posto tra gli esportatori europei, davanti al Regno Unito, con oltre 11 miliardi di dollari, peraltro in forte aumento (+43,5% annuo). Al primo posto si colloca la Germania (+33,4% annuo) con oltre 74, miliardi di dollari, seguita a distanza dalla Francia (+31,9%) con oltre 17 miliardi. In forte crescita (+45,2%) anche la Spagna con oltre 6 miliardi. Le esportazioni cinesi verso l'Italia ammontano a 31 miliardi di dollari, con un aumento del 53% rispetto al 2009. L'interscambio tra i due Pae- si, quindi, si chiude con un rilevante deficit per l'Italia. La principale voce dell'export italiano è rappresentata, come sempre, dai macchinari industriali con oltre 7 miliardi di dollari, in aumento del 24% su base annua, seguiti dai prodotti siderurgici con 882 milioni (+10%), tessili con 879 milioni di dollari (24,5%), prodotti dell'ottica e della meccanica di precisione, con oltre 558 milioni (+21,8%) e dai veicoli con 472 milioni (+17%). Tra le altre voci fanno registrare una crescita notevole (+214%) i gioielli e preziosi con quasi 77 milioni, i prodotti della filiera del latte (+99,1%) e, con livelli assoluti ancora modesti ma una dinamica superiore alla media, l'olio d'oliva (+85,4%), gli articoli in plastica (+60,9%), le preparazioni alimentari e i vini (+59,4%), la pelletteria (+42,3%), le scarpe, i prodotti per la casa e i giocattoli. PAESI E MERCATI CINA www.ambpechino.esteri.it Le risaie a terrazzo di Guangxi Newsletter quindicinale realizzata da Il Sole 24 Ore Radiocor in collaborazione con l’Ufficio Sostegno Imprese della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese della Farnesina: [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese Direttore Responsabile: Fabio Tamburini Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Radiocor Agenzia d’informazione Redazione: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Tel: 02.30221 - Fax: 02.3022.481 Pubblicazione quindicinale in formato elettronico Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 2 Maggio 2007 Sede Legale: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Progetto editoriale e grafico: Il Sole 24 ORE S.p.A. - Radiocor Agenzia d’informazione Copyright 2011 - Il Sole 24 ORE S.p.A Radiocor Agenzia d’informazione È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Diplomazia Economica Italiana - n. 7 - 16 maggio 2011 17
Documenti analoghi
Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture
al Mar Rosso, misurerà poco più di 1000
metri, ospiterà il Four Seasons Hotel,
appartamenti di lusso, condomini, uffici.
Il progetto svilupperà un'area di 530.000
metri quadrati per un costo inizia...
Newsletter n.6 del 17 Gennaio 2008
una connessione su rotaia con la Transiberiana in direzione della Cina, sono
stati avviati in novembre e dovrebbero
concludersi entro la fine del 2008. L'investimento ammonta a circa 420 milioni di...