Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture
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Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture
Ministero degli Affari Esteri n. 13 Anno 5° - 7 settembre 2011 E C O N O M I A , N O R M AT I V E , O P P O R T U N I T À E O B I E T T I V I A L L’ E S T E R O P E R L E I M P R E S E I TA L I A N E Sommario ARABIA SAUDITA Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture pag 2 RUSSIA L'Italia ospite d'onore alla Fiera del Libro di Mosca pag 4 Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture Prezzi immobiliari in crescita fino al 60% da inizio anno. Avviata a Gedda la costruzione del grattacielo più alto del mondo. Nel budget dello Stato previsti 82 miliardi di dollari per la realizzazione di abitazioni a basso costo. In programma la costruzione di sei nuovi aeroporti e di 23 linee ferroviarie a pagina 2 CUBA L'Avana interessata a tecnologie italiane per solare ed eolico pag 6 SVEZIA Economia in ripresa nel I semestre, ma crescita ridotta per i tassi pag 8 MOLDOVA Un consorzio veneto a sostegno del rilancio vitivinicolo dell'ex-stato sovietico pag 11 GEORGIA Cresce l’interscambio italo-georgiano pag 13 ISRAELE Gerusalemme, interscambio in crescita; l'Italia tra i primi partner pag 14 SETTORI E AZIENDE Auto Finanza Infrastrutture e costruzioni Turismo pag 15 PAESI E MERCATI Turchia pag 18 Una simulazione della spettacolare Kingdom Tower, vista dall’alto. Il progetto dell’edificio è dello studio Adrian Smith + Gordon Gill RUSSIA L'Italia ospite d'onore alla Fiera del Libro di Mosca L'iniziativa è in concomitanza con il 150esimo anniversario dell'Unità d'Italia. Previsti diversi incontri con gli autori. Sono 372 i titoli italiani (sia classici che contemporanei) tradotti in russo nel periodo 2000-2010. a pagina 4 Realizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese - Ufficio I - Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione del Sistema Paese - [email protected] Riad in forte ripresa, trainata da costruzioni e grandi infrastrutture Kingdom Holding società saudita che fa capo direttamente al Principe Alwaleed bin Talal ha annunciato l'inizio dei lavori per la costruzione a Gedda, in società con il Bin Laden Group, della 'Kingdom Tower', che sarà l'edificio più alto del mondo. La torre, in posizione panoramica nella zona di Obhor, di fronte al Mar Rosso, misurerà poco più di 1000 metri, ospiterà il Four Seasons Hotel, appartamenti di lusso, condomini, uffici. Il progetto svilupperà un'area di 530.000 metri quadrati per un costo iniziale di 1,2 miliardi di dollari e la sua realizzazione dovrebbe essere ultimata in 63 mesi. L'iniziativa si inserisce nella forte ripresa in atto del mercato immobiliare saudita che ha registrato un rialzo dei prezzi fino al +60% nella prima metà del 2011. Il dato si inserisce in un contesto di ripresa economica trainato in gran parte, proprio dal settore costruzioni. Il Fondo Monetario Internazionale prevede, infatti, per il 2011 una crescita del PIL pari al 6,5% a fronte del +4,1% registrato nel 2010. Incide, sulle previsioni, l'impatto determinato dal programma pluriennale che mette in cantiere iniziative per un totale di 139 miliardi di dollari, annunciato nel marzo 2011 da Re Abdallah, di cui 67 miliardi dedicati alla costruzione di 500mila unità abitative popolari. Lo stanziamento si aggiunge ai 15 miliardi di dollari già deliberati dal Governo nel 2010, sempre a fini residenziali. Si stima, quindi, che nei prossimi cinque anni verranno costruiti su tutto il territorio saudita circa 1,6 milioni di unità abitative. Per gestire questa evoluzione, nell'aprile 2011 è stato creato un apposito Ministero per l'edilizia che già conta su uno stanziamento iniziale di 4 miliardi di dollari. ARABIA V I E T N ASAUDITA M ECONOMIA La Kingdom Tower, il cui completamento è previsto per il 2017, con in suoi 1.000 metri di sviluppo verticale sarà l’edificio più alto al mondo. Inizialmente era prevista un’altezza di 1 miglio (1,6 Km), ma la morfologia del terreno si è dimostrata inadatta a sorreggere un siffatto edificio. Nelle immagini un renderin generale e un particolare della terrazza a sbalzo. (foto per gentile concessione di Adrian Smith+Gordon Gill Architecture©) Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 2 strutture. È infatti già prevista la costruzione di sei aeroporti, soprattutto allo scopo di collegare le zone più remote del Paese (6,7 miliardi di dollari), due porti (3,2 miliardi di dollari) e 23 linee ferroviarie (25,4 miliardi di dollari). I relativi stanziamenti sono già stati messi a bilancio. Il Governo saudita ha inoltre elaborato piani per la costruzione di nuove centrali elettriche per sostenere i crescenti consumi energetici e le stime del fabbisogno interno lasciano prevedere che gli investimenti in questo settore ammonteranno a circa 100 miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Nel caso specifico, si tratterà di realizzare non solo nuove strutture, ma anche di potenziare e modernizzare le centrali esistenti e il sistema di trasporto e distribuzione in tutto il Paese. ARABIA SAUDITA In questo contesto è previsto anche il rilancio di numerosi progetti edilizi offerti sul mercato saudita, anche da compagnie internazionali. Va rilevato, che ad oggi, solo il 30% dei sauditi è proprietario del proprio alloggio a causa anche di un limitato ricorso allo strumento ipotecario. Larghe fasce della popolazione sono tuttora escluse. Benché il Regno rappresenti il mercato immobiliare più importante tra quelli dei paesi del Golfo, il ricorso a strumenti assimilabili ai mutui (le peculiarità della finanza islamica richiedono soluzioni specifiche) si attesta, in Arabia Saudita, attorno al 2% del valore degli immobili, ben inferiore al 14% di diffusione dei mutui nei vicini Emirati Arabi Uniti. Un forte contributo al rilancio del settore costruzioni dovrebbe provenire dai progetti per la realizzazione di nuove infra- www.ambriad.esteri.it Riad - L’interno dell’aeroporto Leggi gli aggiornamenti su www.notiziariofarnesina.ilsole24ore.com Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 3 L'Italia ospite d'onore alla Fiera del Libro di Mosca L'Italia è Ospite d'Onore della 24° Fiera Internazionale del Libro di Mosca che si tiene dal da mercoledì 7 a lunedì 12 settembre. La partecipazione è promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dal Ministero degli Affari Esteri, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Comitato Italia 150, dal Comitato per l'Anno della Cultura e della Lingua Italiana in Russia e della Cultura e della Lingua Russa in Italia 2011, dall'Associazione Italiana Editori, dall'Ambasciata Italiana a Mosca e dall'Istituto Italiano di Cultura di Mosca con il supporto di Eni come partner principale. Gli autori presenti - diciassette tra i maggiori autori italiani contemporanei, chiamati a rappresentare, attraverso la parola, la scrittura, il pensiero, la bellezza, la complessità e le specificità culturali e sociali del nostro Paese - sono Bruno Arpaia, Antonia Arslan, Pierdomenico Baccalario, Gianrico Carofiglio, Sveva Casati Modignani, Franco Cardini, Patrizia Cavalli, Alessandro D'Avenia, Andrea De Carlo, Maurizio Ferraris, Giulio Giorello, Marco Innocenti, Valerio Massimo Manfredi, Grazia Verasani, Sandro Veronesi, Simona Vinci e Serena Vitale. A loro si affiancano autori e studiosi russi: Maria Archangel'skaia, Gregory Arostev, Ghennady Kiselev, Valerj Ljubin, Eugenij Moskvin, Zahar Prilepin, Irina Prokhorova, Tatiana Ustinova, Natalia Sokolovskaya, Olga Sedakova, Evgenij Solonovich. Il programma culturale previsto è articolato in sezioni, accomunate dal filo conduttore del racconto dei 150 anni dell'Unità italiana: dall'evento inaugurale "Quale patria?" al focus sulle nuove generazioni di Giovine Italia, al mosaico del Paese svelato dai tasselli di Le storie della Storia; dall'esplorazione del genere poliziesco di Alter Ego. L'autore, il personaggio, il giallo a quella dell'evoluzione nei rapporti interpersonali di Emozioni 2.0. Sentimenti, passioni e relazioni nel nuovo millennio letterario; dallo sguardo oltre la fiction di Il racconto della scienza/Il racconto della filosofia al momento di confronto storico, culturale e sociale in Italia-Russia: così lontane, così vicine. Agli appuntamenti live con gli autori si aggiungono le diverse proposte negli altri spazi del Padiglione Italia: gli stand delle istituzioni pubbliche di riferimento, l'esposizione delle storiche Edizioni Nazionali e delle pubblicazioni celebrative per i 150 anni dell'Unità d'Italia, i duemila volumi della libreria dedicata alla migliore produzione editoriale del paese in lingua italiana e in traduzione russa, l'area business riservata agli scambi editoriali tra Italia e Russia. Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 RUSSIA EDITORIA 4 L'editoria italiana ha accolto con favore l'invito dell'International Moscow Book Fair, a testimonianza del profondo interesse dell'editoria russa nei confronti dell'Italia. Un segnale confermato dalle cifre fornite dall'Istituto Italiano di Cultura di Mosca: 366 gli autori italiani (sia classici che contemporanei) tradotti in russo nel periodo 2000-2010, 372 i titoli e 1.124 le edizioni. Lo scambio di diritti, secondo un'indagine Doxa, è passato dai 36 diritti venduti nel 2001 (13 acquistati) ai 217 del 2010 (59 acquistati). La Fiera di Mosca è dunque l'occasione per entrare in contatto diretto con un potenziale serbatoio di lettori, da sempre interessati a tutto ciò che connota e contraddistingue il Made in Italy. Ma è anche un'opportunità per entrare in contatto con editori che non frequentano i consueti circuiti fieristici internazionali. Proprio per dare una risposta concreta a questa crescente domanda, per intensificare gli scambi imprenditoriali e per consolidare la penetrazione diretta della letteratura italiana presso i lettori di lingua russa, l'Associazione Italiana Editori (AIE) ha sollecitato e coordinato la partecipazione diretta degli editori italiani. La risposta è stata ampia: circa 45 editori italiani hanno aderito, contribuendo all'assortimento della libreria italiana e inviando i propri libri per la vendita presso la libreria italiana del Padiglione Italia gestita dalla Libreria Biblio Globus. Dei circa 5mila volumi presenti nella doppia libreria italiana e russa, più di 2mila sono in italiano e sono stati donati dagli editori italiani per una panoramica ampia e diversificata della cultura italiana, con un'attenzione particolare all'opera originale e tradotta degli autori presenti. Al termine della Fiera gli invenduti saranno poi distribuiti alle istituzioni italiane locali a sostegno della loro attività di promozione della lingua e della cultura italiana in Russia. L'attività di AIE ha inoltre consentito agli editori italiani presenti, sia di piccole che di grandi dimensioni, di programmare incontri mirati, destinati allo scambio dei diritti in un'apposita area dedicata. RUSSIA La presenza editoriale www.ambmosca.esteri.it La Fiera del Libro di Mosca: un momento della scorsa edizione Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 5 L'Avana interessata a tecnologie italiane per solare ed eolico La Commissione Energia e Ambiente, costituita per volere del Governo cubano, all'interno dell'Assemblea del Poder Popular, ha stabilito che entro il 2015 una quota pari almeno a l'8,3% dei consumi elettrici del Paese sia coperto attraverso le energie rinnovabili (attualmente la quota è del 7%). Secondo i dati della Commissione, al 31 dicembre 2010 nell'isola sarebbero operativi 26.000 siti produttivi e utenze (non tutti connessi alla rete) che utilizzano pannelli fotovoltaici, generatori eolici, centrali mini idroelettriche, generatori alimentati a biogas, biocarburanti e biomasse. Complessivamente, queste installazioni hanno prodotto 178,1 GWh di energia. In particolare: Filiera eolica - A Cuba sono operanti quattro parchi eolici con tecnologia francese, spagnola e cinese, realizzati in diverse parti dell'Isola. In totale, nel settore eolico il Governo cubano stima di poter arrivare ad una capacità di generazione di 1.200/3.500 MW. Filiera fotovoltaica - Particolarmente diffuso l'utilizzo di pannelli solari soprattutto in scuole, ospedali, edifici pubblici: sono circa 8mila installazioni. Da rilevare che Cuba oggi esporta e installa pannelli solari anche in Venezuela e Bolivia. Biomasse - Un programma, avviato quest'anno, prevede la realizzazione di 5 centrali a biomassa da 35 MW alimentate da residui della canna da zucchero (bagassa) in collaborazione con la britannica Havana Energy e comporterà un investimento di 250 milioni di dollari. È stato calcolato che l'installazione di impianti alimentati da bagassa nelle 56 raffinerie di zucchero operanti nel Paese, consentirebbe di alimentare una potenza di 1.500 MW pari alla metà dell'attuale fabbisogno elettrico. Il primo sorgerà presso lo Zuccherificio di Puerto Rodondo a 250 chilometri dall'Avana, con 12mila ettari di terre coltivate. Havana Energy sta anche sperimentando un'apparecchiatura portatile da 300 KW per la produzione di energia con carbone attivato (la cosiddet- V IUEBTAN A M C ENERGIA Archimede Solar Energy L'impianto di Archimede Solar Energy, localizzato a Priolo di Gargallo (Siracusa) è composto da 30.000 m² di specchi parabolici che fanno convergere la luce solare su 5.400 metri di tubazioni in cui scorre un fluido di sali fusi (nitrati di sodio e potassio) che grazie all'energia assorbita raggiungono temperature pari a 550 gradi. Il calore accumulato viene impie- gato per alimentare la turbina di una centrale a vapore, abbinata a un impianto di cogenerazione alimentato a gas. Inaugurato nel 2010, è il primo al mondo di questo tipo. Ha una potenza elettrica di circa 5 MW in grado di soddisfare il bisogno di circa 4mila famiglie. Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 6 CUBA ENEA ha anche proposto di finanziare alcune borse di studio in Italia per giovani tecnici cubani sia nel settore delle energie rinnovabili che in quello delle telecomunicazioni. Presente all'incontro anche l'IILA (Istituto Italo Latino Americano) di Roma che ha presentato un progetto di cooperazione finanziato con fondi propri (115.000 euro) da realizzarsi con il coinvolgimento di Ducati Energia che prevede l'installazione di micro generatori eolici (da 1-3 kW) in zone rurali, che potrebbero alimentare utenze domestiche non connesse alla rete elettrica nazionale. Nel corso dell'incontro è stata sottolineata l'opportunità di utilizzo di energie rinnovabili nel comparto turistico-alberghiero dove possono operare anche imprese miste (joint venture con partner stranieri). Un particolare interesse a questa filiera è stato riscontrato da parte della veneziana Be-Energy specializzata nei software di controllo (sicurezza) e nell'impiantistica per alberghi e ospedali. BE-Energy ha già fornito i suoi si stemi per l'Hotel Melià dell'Avana. ta carbonella) ricavato da un cespuglio (marabu) ad alto tenore di carbonio, che ha invaso oltre un milione di ettari nell'isola e funziona a vapore. Infine Cuba sta sperimentando la coltivazione di jatropa per la produzione di energia da biomasse e olio combustibile. In giugno, all’Avana, a margine della Conferenza Internazionale sulle Energie Rinnovabili (CIER 2011), si è svolto un incontro organizzato da ENEA e dalla Engineering di Roma. In tale occasione il Ministero dell'Industria di Base (MINBAS) cubano ha manifestato l'interesse a sviluppare progetti congiunti con l'Italia. Particolare interesse è stato manifestato dai cubani per la tecnologia del solare termodinamico a concentrazione, presentata dal consorzio Archimede Solar Energy Spa, guidato da ENEA che utilizza sali fusi come termovettore per accumulare calore. MINBAS e l'ENEA hanno concordato di organizzare un incontro con le controparti cubane in Italia nel periodo maggio-giugno 2012 in cui sarebbe inclusa una visita di tecnici cubani all'impianto sperimentale di Archimede Solar Energy ubicato a Priolo di Gargallo. www.amblavana.esteri.it Revolucion Energetica Cuba ha sempre dovuto confrontarsi con il problema della scarsità di risorse energetiche, ma è anche uno dei Paesi in via di Sviluppo che ha concentrato i maggiori sforzi nel risparmio energetico e nello sviluppo di fonti rinnovabili, tanto che la materia è diventata oggetto di "tour turistici" a tema. La prima "Revolucion Energetica" risale agli anni '90 con l'installazione di pannelli solari soprattutto nelle scuole localizzate in zone rurali e isolate dalla rete (oggi sono più di 2.600 impianti). Successivamente il Governo dell'Avana ha puntato molto anche sul risparmio energetico imponendo la sostituzione di 9 milioni di lampade a incandescenza con quella a fluorescenza. È stato il primo Paese al mondo a prendere un provve- dimento di questo tipo. Sostituite anche milioni di apparecchiature poco efficienti: 2 milioni di frigoriferi, 260mila pompe per irrigazione, 182mila condizionatori e un milione di ventilatori. Nelle cucine sono state fatte entrare 3 milioni di pentole a pressione e di bollitori per la cottura del riso. Contestualmente l'Ente elettrico cubano ha installato milioni di contatori nelle abitazioni (aumentando le tariffe per chi utilizza più di 100 kWh al mese). Il tutto accompagnato da una massiccia campagna di informazione nelle scuole, nelle strade e sui media. Attualmente il fabbisogno elettrico di Cuba ammonta a circa 6mila MW e si calcola che il 95% della popolazione sia collegato alla rete elettrica. Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 7 Economia in ripresa nel I semestre, ma crescita ridotta per i tassi La crescita è stata del 6,4% su base annua trainata da consumi e investimenti. Entro il 2014 il tasso scenderà a livelli strutturali (6%). Timori per un ulteriore rafforzamento della corona, che penalizzerebbe l'export Secondo gli ultimi dati del dipartimento studi congiunturali del National Institute of Economic Research (NIER), la crescita dell'economia svedese è continuata anche nel 2011, seppure con un rallentamento, peraltro atteso, dopo il record dell'ultimo trimestre del 2010 (+7,3% annuo). Nel primo trimestre 2011 l'aumento è stato del 6,4% su base annua e dello +0,8% rispetto al quarto trimestre 2010. Nel secondo trimestre la crescita è stata del 5,3% annuo e dell'1% rispetto al trimestre precedente. Nei prossimi mesi del 2011 è previsto che un rallenta- SVEZIA CONGIUNTURA mento continuerà in seguito alla dinamica più contenuta delle esportazioni. La crescita prevista del PIL per l'intero 2011 è del 4,4 per cento. Secondo NIER, nel prossimo triennio (2012-2015) i consumi privati e gli investimenti, in particolare nel settore manifatturiero, continueranno ad aumentare con un impatto positivo sul tasso di crescita del PIL previsto in media pari a circa il 3% annuo con una punta del 3,3% nel 2012. Gli investimenti fissi lordi in particolare aumenteranno in media del 10% l'anno nel periodo 2011-2013, trainati dal- Stoccolma - Il Cambio della Guardia a Palazzo Reale Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 8 mento si riduceva all'1,7% (indice CPIF). Eliminando anche il fattore energia e altre componenti finanziarie e fiscali scendeva allo 0,8%. Nel 2012 però l'inflazione strutturale dovrebbe aumentare e fino al 2014 l'inflazione misurata dall'indice CPI, secondo NIER, resterà al di sopra dell'obiettivo del 2% della Banca Centrale. Pertanto, si prevede che entro fine anno, questa sarà costretta ad aumentare il tasso di riferimento (riacquisto a breve su titoli) dello 0,5 per raggiungere il 2,25%. Ulteriori aumenti sono previsti nel 2012 in cui il tasso di riferimento dovrebbe assestarsi attorno al 3% per crescere ulteriormente al 3,5% entro la fine del 2013. Secondo NIER, nell'impostare la politica monetaria, Banca Centrale deve tenere conto del livello di utilizzazione degli impianti e delle risorse produttive, che è tuttora basso a seguito delle conseguenze SVEZIA la diminuzione degli impianti sottoutilizzati, dall'aumento della domanda e da favorevoli condizioni di finanziamento. Successivamente (2014-15) la crescita degli investimenti dovrebbe ridursi attorno al 5% l'anno. In questo contesto è previsto anche un aumento dell'occupazione pari al 2,4% nel 2011 con la creazione 107.000 nuovi posti di lavoro. Grazie a questa dinamica, entro il 2015 il tasso di disoccupazione dovrebbe scendere su livelli vicini al 6%, un dato vicino al cosiddetto tasso di disoccupazione strutturale. L'inflazione invece è attualmente al di sopra dell'obiettivo del 2% della Banca Centrale, ma il dato è in parte dovuto a motivi contingenti. Nel maggio 2011 infatti, l'indice dei prezzi al consumo (CPI) era salito del 3,3%, soprattutto a causa dell'aumento dei tassi di interesse sui mutui. Escludendo queste componenti, l'au- Stoccolma - Panorama della città vecchia (foto Johannes Akkach) Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 9 Sul fronte esterno il rafforzamento della corona, dovrebbe invece causare una certa erosione dell'export in volume. La moneta svedese, che ha continuato a rafforzarsi nei confronti del dollaro e dell'euro, dovrebbe recuperare un ulteriore 1% nel 2012. Ma in termini reali l'aumento sarà più consistente, in quanto l'inflazione in Svezia è prevista a un livello inferiore agli altri Paesi. Nel lungo periodo dovrebbero poi contribuire a questo rafforzamento anche altri fattori tra i quali la forte posizione creditizia netta del Paese sull'estero. Resta da determinare se gli esportatori saranno in grado di compensare il conseguente rafforzamento del tasso di cambio, con una relativa fissità dei prezzi. Le importazioni dovrebbero invece aumentare a un ritmo superiore alle esportazioni, se non altro in conseguenza dell'aumento dei consumi e degli investimenti. Appare quindi inevitabile un deterioramento del saldo della bilancia commerciale. SVEZIA della crisi economica e che, prevedibilmente, non ritornerà su livelli pienamente soddisfacenti fino al 2014. Il NIER ritiene quindi che i tassi di interesse dovranno essere mantenuti più bassi per assecondare la ripresa dalla domanda interna ma anche per evitare l'eccessivo rafforzamento della corona svedese (SEK). Successivamente con il ritrovato equilibrio dell'utilizzazione degli impianti e dell'occupazione, la politica monetaria potrà tornare a essere meno espansiva e il tasso di riferimento potrà essere innalzato al 4,25% nel 2014 per poi normalizzarsi al 4%, che il NIER considera il livello di equilibrio. La gestione monetaria è agevolata sul fronte interno dall'elevato livello del risparmio privato e dalla situazione consolidata delle finanze pubbliche che dovrebbero consentire al Governo di evitare aumenti delle tasse o tagli alla spesa e che dovrebbe registrare una crescita più lenta rispetto alle entrate. Nel periodo 2012-2015 si dovrebbe pertanto creare un margine di circa 85 miliardi di corone per misure non finanziate, di cui 30 miliardi di nel 2012. www.ambaccra.esteri.it Un tipico paesaggio della campagna svedese Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 10 Un consorzio veneto a sostegno del rilancio vitivinicolo dell’ex-stato sovietico Il Paese era il principale produttore di vino dell'impero zarista e dell'ex Urss. Ma ora cerca di farsi strada su altri mercati Il Ministero dell'Agricoltura della Moldova ha siglato un accordo di collaborazione nel settore viti-vinicolo con un consorzio di imprenditori veneti, i quali hanno formato all'uopo un'associazione senza scopo di lucro (Sviluppo Culturale e Promozione Italianità). La Moldova è uno dei maggiori produttori vitivinicoli dell'Europa orientale, con caratteristiche paragonabili a quella della Borgogna e del Veneto e una tradizione nel settore che risale all'antichità (i vini dell'antica Dacia) con periodi di splendore e di crisi. Il Paese è stato il maggior produttore dell'impero zarista e dell'ex Urss. Le aree coltivate a vigneto ammontano a circa 150mila ettari di cui 50mila genericamente dedicati al consumo locale il resto a produzioni commerciali. Sono concentrate in quattro diverse regioni: le zone pianeggianti di Balti nel nord, quella collinosa di Codru (regione centrale) con le denominazioni più M O L D O VA AGROALIMENTARE pregiate (Milestii Mici, Cricova, Cojusna), Cahul nel sud conosciuta soprattutto per il Merlot, e Nistreana nel sudest al confine con l'Ucraina (denominazioni più conosciute: Purcari e Tedora). Si calcola che il settore vitivinicolo copra una quota pari al 18%-20% del PIL e al 28-30 % delle esportazioni della Moldova e che occupi una quota pari al 27% della forza lavoro. La produzione è valutata in 200-300 milioni di bottiglie di vino all'anno in aggiunta a 20 milioni di bottiglie di spumanti e 4milioni di litri di brandy. Il 95% è esportato. Ma, a partire dal 2006, il settore ha sofferto pesantemente a causa di un crescente numero di ostacoli alla commercializzazione di vino moldavo imposti dalla Russia, principale mercato di sbocco (52,8% dell'export totale di quell'anno che sale all'85,2% con aggiunta di Ucraina, Bielorussia e altri Paesi CSI) dove i vini della Moldova sono importati Grandi vini e megacantine Sono undici le denominazioni riconosciute dall'Ue dei vini Moldavi: Purcari, Romanesti, Stauceni, Siscani, Cahul, Rezeni, Taraclia, Ungheni, Codru, Vulcanesti, Comrat. Sono vini bianchi e rossi prodotti da uve Chardonnay, Pinot (nero bianco e grigio), Cabernet Sauvignon, Merlot, Aligoté, Moscato (Ottonel), Pinot (blanc, gris), Chardonnay, Sauvignon, Feteasca), Traminer, Riesling, Silvaner, Cahor, Sacrari, Rara Neagra. Una delle particolarità del Paese è rappresentata da due immensi centri di stoccaggio sotterraneo situati in grotte calcaree a notevole profondità (dai 30 ai 150 metri) localizzate a Cricova (100 chilometri di percorso sotterraneo con spazi dedicati soprattutto agli spumanti) Milestii-Mici (50 chilometri) e Branesti con una capacità di stoccaggio pari a 1 milione di ettolitri. Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 11 ze della Moldova, che a sua volta erogherà, tramite banche locali, prestiti su 10 anni a un tasso pari al 5,5%, per un ammontare unitario che potrà essere da 25mila euro a 2 milioni di euro a favore dei singoli coltivatori e fino a 5 milioni a favore dei singoli produttori di vino. La gestione tecnica dell'intero pacchetto sarà affidata a un'Unità di supervisione costituita presso il Ministero dell'Agricoltura della Moldova, da esperti europei. L'Unità potrà beneficiare anche di un'iniziativa a dono della Cooperazione italiana, che sarà versata in tranches semestrali per promuoverne e sostenerne l'attività. In questo contesto si inserisce anche l'accordo con la neocostituita Sviluppo Culturale e Promozione Italianità. Stando a dichiarazioni rilasciate dal Ministro dell'Agricoltura Vasile Bumacov all'organizzazione locale, Vin Moldova, è previsto che chi accederà ai finanziamenti (imprese locali ma anche joint venture con partner stranieri) partecipi in proprio agli investimenti programmati (attrezzature, miglioramenti in campo ecc) per il 50% dell'investimento previsto. Bumacov ha anche specificato che i prestiti non potranno essere utilizzati per ripianare debiti esistenti ma dovranno essere utilizzati per nuovi investimenti. "Per il ripianamento dei debiti delle aziende in difficoltà stiamo studiando altre formule con le nostre banche e con la Banca Europea di Ricostruzione e Sviluppo" ha spiegato. M O L D O VA sia imbottigliati che sotto forma sfusa. La conseguenza è stata un calo della produzione dai 240 milioni di litri del 2005 a 140 milioni del 2006 e delle esportazioni da 313 a 138 milioni di euro con conseguente fallimento di numerosi viticoltori e case vinicole che avevano investito nella modernizzazione della loro attività. Va rilevato infatti che tra il 2001 e il 2005 la produzione era salita da 120 fino, appunto, a 240 milioni di litri. Successivamente l'Unione Europea (13,9% dell'export di vino della Moldova) ha aperto una quota di importazione da questo Paese, in esenzione di dazio, pari a 10 milioni di litri. Ma soprattutto, nel novembre 2010, la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha concordato con il Governo di Chisinau, uno specifico piano di sviluppo per il rilancio del settore (Moldova Wine-Growing and Wine-Making Sector Restructuring Program) che potrà beneficiare di un prestito di 75 milioni euro. Il finanziamento BEI ha l'obiettivo di portare il Paese a produrre vini di qualità, in grado di acquisire una denominazione di origine riconosciuta sui mercati internazionali, promuovere l'applicazione di moderni sistemi di management, allineare la normativa della Moldova a quella dei Paesi dell'Unione Europea. I fondi potranno essere spesi lungo tutta la filiera: dai vivai, alle attività di produzione e imbottigliamento, ai controlli di qualità. I finanziamenti saranno erogati su 12 anni, con tre anni di grazia, al tasso annuo del 3% a favore del Ministero delle Finan- www.ambchisinau.esteri.it Moldova - La cantina “Milestii Mici” si estende per 250 Km, dei quali solo 120 sono attualmente in uso. Con i suoi 2 milioni di bottiglie, ospita, secondo il Guinness dei Primati, la più grande collezione di vini al mondo. (Foto Serhio/Wikipedia) Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 12 Cresce l’interscambio italo-georgiano L’Italia terzo partner commerciale di Tbilisi tra i Paesi Ue Secondo dati Istat, l'interscambio italogeorgiano nel periodo gennaio-aprile 2011 ammonta a 41 milioni di euro, con un aumento del 4,1%, che consolida la tendenza positiva registrata nei mesi precedenti. I dati Istat sono sostanzialmente coerenti con quelli pubblicati dall'Ufficio Nazionale di Statistica della Georgia riguardo al primo semestre 2011 che quantifica l'interscambio commerciale bilaterale in 103 milioni di dollari USA, con un aumento del 57,4% rispetto al periodo gennaio-giugno 2010. In particolare le esportazioni italiane in Georgia sono cresciute di oltre il 30%, per un controvalore complessivo di oltre 73 milioni di dollari. L'export georgiano verso l'Italia ammonta a 29,5 milioni con un aumento del 223%. Il saldo commerciale risultante per l'Italia secondo i dati Istat, nei primi quattro mesi del 2011 sfiora i 22 milioni di euro, mentre per l'Ufficio di Statistica georgiano nel primo semestre ammonta a quasi 44 milioni di dollari. Scomponendo i dati Istat, si può notare che l'incremento delle esportazioni italiane è riconducibile principalmente alla voce ‘oli di petrolio o di minerali bituminosi’(+198%), che rappresenta, da sola, circa un quinto del totale delle nostre esportazioni dirette verso la Georgia. L'aumento delle importazioni italiane dalla Georgia, sempre secondo i dati Istat, è dovuto ai cospicui incrementi delle voci ‘concimi azotati, minerali o chimici’ (+192%), che coprono circa un terzo del totale e di quelle relative ai ‘frutti a guscio’, utilizzati prevalentemente dall'industria dolciaria italiana (+182%), che coprono un ulteriore 20 per cento. Secondo le statistiche georgiane, l'Italia è il dodicesimo partner commerciale del Paese e il terzo (dopo Ger mania e Bulgaria) tra i Paesi UE. GEORGIA BILANCIA COMMERCIALE www.ambtbilisi.esteri.it Georgia - La Valle dell’Alazani, nota per i suoi vigneti Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 13 Gerusalemme, interscambio in crescita; l’Italia tra i primi partner Le voci più rilevanti dell'export italiano verso Israele sono i macchinari; la principale voce dell'import italiano da Israele è rappresentata dai prodotti chimico/farmaceutici La bilancia commerciale d'Israele ha fatto registrare nel primo semestre un aumento dell'interscambio commerciale pari al 22% per un totale di 65,5 miliardi di dollari. Al netto delle transazioni relative ai diamanti, l'interscambio scende a 54 miliardi di dollari, con un incremento del 18,4% rispetto al 2010. Le esportazioni sono aumentate dell'8% per un ammontare totale di 22,8 miliardi. Più consistente l'aumento delle importazioni (+ 27,5% annuo) che totalizzano 31,1 miliardi di dollari. Il disavanzo commerciale sale così a 8,3 miliardi, con un incremento di ben 153% rispetto al 2010. In particolare, sempre al netto delle transazioni di diamanti (che vengono lavorati nel Paese) le esportazioni italiane sono state pari a 1.608 milioni con un incremento del 41,6% rispetto all'anno precedente. Le importazioni italiane sono state pari a 718 milioni con un incremento dell'1,5% rispetto all'anno precedente. ISRAELE BILANCIA COMMERCIALE L'Italia si conferma uno dei maggiori partner di Israele in ambito Unione Europea, con una quota del 14,9 % sul totale delle importazioni israeliane dai Paesi UE. Le voci più rilevanti dell'export italiano verso Israele sono i macchinari (452 milioni di dollari) in crescita del +42% su base annua, i metalli di base (252) milioni in crescita del +185%. Seguono prodotti chimici (+30%), veicoli (+46%), prodotti in plastica e gomma (+22%), tessili (-13%), articoli in pietra, cemento, ceramica e vetro (+22%), strumenti precisione (+21%). La principale voce dell'import italiano da Israele è rappresentata dai prodotti chimico/farmaceutici per un totale 236 milioni (-29%); seguita da prodotti in plastica e gomma (+24,2%) e da macchinari ed attrezzature elettriche ed elettroniche (+34%). www.ambtelaviv.esteri.it Irrigazione computerizzata nel Sinai israeliano Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 14 FINANZA Turchia: vendite record per il mercato delle quattro ruote Repubblica Ceca: cresce la rete di filiali Unicredit In Turchia, le vendite di automobili e veicoli leggeri sono cresciute del 42,5% nei primi sette mesi del 2011, rispetto allo stesso periodo del 2010, facendo registrare il dato più alto di tutti i tempi. Il totale ammonta a 483.950 unità tra gennaio e luglio, di cui il 70% d'importazione. L'aumento però si scompone in una crescita del 76,2% nel primo trimestre 2011 e del 36,6% nel secondo. Il dato di luglio, in particolare, è dovuto in parte alle misure della Banca Centrale turca volte a mantenere il tasso di crescita dei prestiti al 25%. Tali misure dovrebbero avere un impatto ancora maggiore nel secondo semestre, secondo quanto dichiarato dall'Associazione dei Distributori di Automobili (ODD). www.ambankara.esteri.it Praga - La filiale di Unicredit Bank in Arbesovo-nam Unicredit Bank Czech Republic, la controllata del Gruppo Unicredit nella Repubblica Ceca, prevede di superare la soglia delle 100 filiali. Nel corso dell'ultimo anno ne ha aperte più di 40. La banca che ha conquistato il primo posto nella classifica dei migliori istituti di credito del Paese, redatta dal quotidiano Hospodárské Noviny Daily, ha chiuso il primo semestre del 2011 con un utile netto pari a 668 milioni di corone (oltre 27 milioni di euro). Sul risultato incide la svalutazione per 858 milioni (al netto delle imposte) del portafoglio di titoli di Stato greci. Al 30 giugno 2011 il portafoglio prestiti risultava in crescita del 4,2% su base annua, gli accantonamenti per sofferenze in calo dell'11% e l'indice di patrimonializzazione (CAR) è salito al 14,55% rispetto al 12,72% di un anno prima. Nella Repubblica Ceca è presente anche il gruppo Intesa Sanpaolo con una filiale a Praga della slovacca VUB Banka che ha totalizzato nel primo trimestre del 2011 un utile netto di circa 43 milioni di euro. SETTORI E AZIENDE AUTO www.ambpraga.esteri.it Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 15 Le principali banche commerciali turche hanno chiuso il primo semestre del 2011 con un elevato livello di profitti, nonostante i vincoli di riserva obbligatoria siano stati aumentati dalla Banca Centrale. Yapi Kredi, la prima banca privata turca controllata da Unicredit, e Koç Holding hanno fatto segnare un utile netto di 1,1 miliardi di lire turche nella prima metà del 2011. Tra le banche statali, particolarmente positiva la performance di Halkbank, settimo istituto creditizio del Paese per valore di asset, che ha registrato un utile netto pari a 1,03 miliardi lire (607 milioni di dollari) con un volume di nuovi prestiti pari a 67 miliardi. Secondo i dati pubblicati dall'Agenzia per la Regolamentazione e la Supervisione delle Banche (BRSA), i prestiti bancari sono cresciuti del 18% da inizio anno, attestandosi a 631,9 miliardi, con un aumento pari al 37 per cento. www.ambankara.esteri.it INFRASTRUTTURE E COSTRUZIONI Australia: Perth investirà in metropolitane e trasporti Il Ministro dei Trasporti del Governo del Western Australia Troy Buswell ha presentato di recente il Piano ventennale dei trasporti per la città di Perth con cui propone di affrontare le crescenti esigenze di trasporto urbano, derivanti dal previsto aumento della popolazione cittadina dagli attuali 1,7 milioni a 2,5 milioni di abitanti. In questo contesto, si prevede che l'uso dei trasporti pubblici a Perth, che è aumentato del 67% negli ultimi 10 anni, possa ulteriormente raddoppiare nel corso del prossimo ventennio. Il Piano prevede: - l'estensione della rete ferroviaria urbana con un nuovo collegamento all'aeroporto di Perth e l'estensione della linea Nord fino a Yanchep, per un costo stimato di 1,2 miliardi di dollari australiani; - la costruzione di una ferrovia leggera da Mirrabooka al centro di Perth, per un costo stimato di 1 miliardo; - la realizzazione di circa 180 km di corsie dedicate per gli Autobus (Bus Rapid Transit service), per un costo stimato di 343 milioni; - l'espansione della flotta di autobus e vetture ferroviarie in dotazione alle società di trasporto pubblico, per un costo stimato di 1,2 miliardi. Per maggiori informazioni si può visitare il sito (www.transport.wa.gov.au) del Dipartimento dei Trasporti del Governo del Western Australia. SETTORI E AZIENDE Turchia: utili record per le grandi banche www.ambcanberra.esteri.it Lo skyline di Perth Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 16 Turchia, al via la costruzione di 30 nuovi porti turistici L'Associazione turca delle aziende del turismo prevede la costruzione, entro il 2023, di 30 nuovi porti turistici, che porterebbero a 30mila i posti barca disponibili nel Paese. Attualmente essi sono 18mila, distribuiti in 35 "marine", come vengono chiamati i porti turistici attrezzati. Secondo Serdar Çitak, Direttore Generale della "marina" Ataköy di Istanbul, il più antico porto del Paese, il settore offre elevati margini di guadagno e prevede una forte crescita della domanda di posti barca per mega-yacht da più di 24 metri. Istanbul - L’Atakoy Marina Tredici milioni di visitatori stranieri in Turchia (I semestre) Nella prima metà del 2011 in Turchia sono confluiti 13 milioni di turisti, il 12,5% in più dello stesso periodo del 2010. In particolare, nel mese di giugno è stata registrata la presenza di 3,7 milioni di turisti, un aumento dell'8% rispetto al giugno 2010. Secondo quanto reso noto dal Ministero della Cultura e del Turismo, al primo posto si collocano i tedeschi, con il 14,7% del totale. A seguire i russi con l'11,4%, i britannici con il 7,4% e gli iraniani al 7%. Secondo Ahmet Barut, presidente della Federazione alberghiera turca (TÜROFED), con un giro d'affari previsto di 25 miliardi di dollari per il 2011, la Turchia si posizionerebbe all'ottavo posto nel mondo tra i Paesi con il più alto fatturato derivante dal turismo, un gradino più in alto rispetto al 2010. L'obiettivo, prosegue Barut, è quello di entrare nella top five nei prossimi 10 anni. SETTORI E AZIENDE TURISMO www.ambankara.esteri.it Per iscriversi a questa newsletter compilate il modulo all’indirizzo www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese/ DiplomaziaEconomica/Newsletter/ Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 17 Crescono gli investimenti diretti dall'estero Secondo i dati forniti dal Ministero dell'Economia turco, gli investimenti diretti esteri in Turchia nei primi cinque mesi del 2011 si sono attestati a 5.613 milioni di dollari, in crescita del 117,7% rispetto allo stesso periodo del 2010. Gli investimenti immobiliari sono aumentati a 1.086 milioni di dollari, contro i 1.078 milioni del 2010. Nel primo semestre del 2011 le aziende italiane hanno investito 30 milioni, in aumento del 33,0% rispetto allo stesso periodo del 2010, ma decisamente al di sotto dei valori riscontrati per Francia (718 milioni), USA (340 milioni), Paesi Bassi (349 milioni), Regno Unito (374 milioni), Germania (194 milioni) e Paesi del Golfo (59 milioni). Sono 853 le imprese italiane operanti in Turchia di cui 5 costituite nel solo mese di maggio 2011. PAESI E MERCATI TURCHIA www.ambankara.esteri.it Newsletter quindicinale Realizzata dal Sole 24 Ore in collaborazione con la Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese Ufficio I - Coordinamento delle iniziative di internazionalizzazione del Sistema Paese – [email protected] www.esteri.it/MAE/IT/Ministero/Servizi/Imprese Direttore Responsabile: Fabio Tamburini Proprietario ed Editore: Il Sole 24 ORE S.p.A. Radiocor Agenzia d’informazione Redazione: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Tel: 02.30221 - Fax: 02.3022.481 Pubblicazione quindicinale in formato elettronico Registrazione Tribunale di Milano n. 266 del 2 Maggio 2007 Sede Legale: Via Monte Rosa, 91 20149 Milano Progetto editoriale e grafico: Il Sole 24 ORE S.p.A. - Radiocor Agenzia d’informazione Copyright 2011 - Il Sole 24 ORE S.p.A Radiocor Agenzia d’informazione È vietata la riproduzione, anche parziale o ad uso interno con qualsiasi mezzo, non autorizzata. Diplomazia Economica Italiana - n. 13 - 7 settembre 2011 18
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