Il Wound Care basato sulle prove di efficacia 4.2 Dicembre 2013
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Il Wound Care basato sulle prove di efficacia 4.2 Dicembre 2013
ISSN 2282-6688 Vol. 5 Numero 1 Dicembre 2013 In questo numero : Editoriale Lentamente Muore Angela Peghetti Efficacia di una medicazione di Idrogel e poliuretano per il trattamento di tagli e abrasioni. Un RCT in aperto di fase III Angela Peghetti, Tommaso Bianchi, Elisabetta Ghelli VOL.5 Numero 1 - Dicembre 2013 Periodico online – Quadrimestrale v Edizione AISLeC - Autorizzazione del Tribunale di Bologna n. 8168 del 15 marzo 2011 Manuka honey vs. hydrogel – a prospective, open label, multicentre, randomised controlled trial to compare desloughing efficacy and healing outcomes in venous ulcers Aicha Bassout Valutare l’impatto del dolore sulla qualità di vita dei pazienti con ulcere vascolari degli arti inferiori. Fabio Trotto Editoriale Lentamente Muore Angela Peghetti Efficacia di una medicazione di Idrogel e poliuretano per il trattamento di tagli e abrasioni. Un RCT in aperto di fase III Angela Peghetti, Tommaso Bianchi, Elisabetta Ghelli Manuka honey vs. hydrogel – a prospective, open label, multicentre, randomised controlled trial to compare desloughing efficacy and healing outcomes in venous ulcers Aicha Bassout Valutare l’impatto del dolore sulla qualità di vita dei pazienti con ulcere vascolari degli arti inferiori. Fabio Trotto Comitato scientifico editoriale Coordinatore Angela Peghetti Giovanni), Ilaria Teobaldi, Rina Bizzini, Claudia Magli Bologna Coordinatore del profilo di competenze dell’infermiere specialista in wound care: Responsabile/coordinatore: Francesca Falciani Componenti: Patrizia Terrosi , Luca Innocenti , Massimo Rivolo, Federica Liberale, Gloria Caminati Board editoriale della rivista: Responsabile/coordinatore: Veronica Ruggeri Componenti: Anna Maria Di Gianfilippo, Annalisa Viola , Miro Sollazzo, Aicha Bassout, Massimo Rivolo Elaborazione revisioni sistematiche: Responsabile/coordinatore: Giovanni Pomponio Componenti: Marilena Moretti, Ermano Grementieri, Aicha Bassout, Annalisa Viola , Loredana Osbello, Maria Camerlingo, Lucia Manfredi, Lara (specializzanda Traduzioni Claudia Caula & Valeria Castelli Monitor Ricerca primaria Emilia Lo Palo, Cosetta Pompei Redazione Massimo Rivolo Lentamente Muore Angela Peghetti “Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su bianco e i puntini sulle “i” piuttosto che un insieme di emozioni, proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti all’errore e ai sentimenti. Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul lavoro, chi non rischia la certezza per l’incertezza, per inseguire un sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente chi distrugge l’amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante. Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce. Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare. Soltanto l’ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida felicità.” Pablo Neruda Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 3 Ancora davanti un foglio bianco su cui scrivere un altro editoriale, e mentre pensavo ai concetti, agli argomenti, mi sono risuonate in testa le parole di Pablo Neruda, come un ritornello costante riferito però al momento che stiamo “subendo” più che “vivendo”. Le professioni sanitarie travolte dall’onda dei tagli, si vedono tagliata anche la voglia di credere nelle istanze che da sempre hanno guidato gli ideali, gli entusiasmi, la voglia di fare e di assistere e curare. Come perseverare? Cari amici! Noi ci crediamo, crediamo nella rete, crediamo nella serietà e nell’affidabilità di tanti di noi, che con costanza e intraprendenza portano avanti il proprio lavoro malgrado tutto… Una persona a noi tanto cara e di recente scomparsa, impersonava tutto questo: caro Pietro (molti di voi hanno conosciuto Pietro Forte in occasione del congresso nazionale di Milano), un grazie da tutti noi, per quello che eri e per come ci hai trasmesso serenità anche nei momenti più difficili. Non sono solo parole, cercheremo di ricordarti degnamente in occasione del Convegno che si svolgerà il 24 maggio 2014 a San Marino. Ma intanto, mentre la vita scorre, vogliamo mantenere fede all’impegno che ci contraddistingue e che ha contraddistinto Pietro, abbiamo idee e progetti e voglia di riprendere in mano le redini di una sanità che stà correndo a briglia sciolta … Consapevoli come ribadito da Neruda, che “essere vivi richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare”. Angela Peghetti 4 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Efficacia di una medicazione di Idrogel e poliuretano per il trattamento di tagli e abrasioni. Un RCT in aperto di fase III (presentazione dei risultati preliminari) Autori: Tommaso Bianchi, MD PhD*§ Angela Peghetti °; Elisabetta Ghelli MD* * Unità di dermatologia del dipartimento medico, Ospedale Bellaria, Azienda USL Bologna, Bologna, Italy. ° Governo clinico, qualità, formazione Direzione Sanitaria - Area Sicurezza delle cure. Azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna Policlinico S.Orsola-Malpighi, Bologna, Italy. ABSTRACT Background: For many years health-related research has promoted significant developments in the field of wound care. Today, in fact, health care professionals have many types of products that exploit the principles proposed by research and enable the application of “Advanced” dressing systems. It has encouraged the delivery of clinical services and optimal management both in the context of dressing / treatment of wounds and in prevention aspects*. Objectives: The AISLeC scientific committee has prepared a randomised and controlled experiment in a specialist Clinical Centre in order to produce statistically significant results in relation to healing. The objectives of this study are: to evaluate and contextualise the use of one specific type of “advanced” wound dressing to demonstrate its clinical efficacy through the evaluation of healing rates (the study’s primary outcome), to support its use from an health economics perspective Materials and Methods: This study consists of a phase III randomised open trial between two parallel groups stratified by type of wound. The product to be analysed** belonging to the advanced dressing category will be compared with normal dressing treatment according to the practice typically applied in the research centre. The traditional dressing consists of cotton gauze and a non-occlusive plaster. The research protocol was recorded in the Clinical Trial.gov database (registration number: NCT01573234), and authorisation of the ethics committee of reference was requested. Data analysis: With 180 evaluable wounds (90 per group) it will be possible to highlight the following: Assuming a difference in effectiveness of the dressings of approximately 10%, with this number it can be stated that this difference in effectiveness is statistically significant with a power of 80%. The cases were considered equal to 5%, the probability of error alpha and the two tailed chi-squared test was used. Data analysis will be performed according to the intention to treat principles. Conclusions: Today, the research being carried out within the context of wound care provides few studies of high methodological quality. As a result, the treatment decisions tend to be determined on the basis of empirical evidence. Professionals therefore continue to be uncertain about the best treatment to be applied for cuts and grazes. This RCT aims to guide the choice of the best topical treatment on the basis of sound evidence. Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 5 Background Grazie alla ricerca scientifica svolta negli anni, i professionisti della salute dispongono oggi di una vasta gamma di prodotti per trattare o prevenire l’insorgenza delle lesioni cutanee. Le ferite acute sono interruzioni dell’integrità cutanea e dei tessuti sottostanti che si possono formare in qualsiasi parte del corpo. Il danno tissutale, che porta all’insorgenza di una ferita acuta, può essere causato da molti meccanismi, quali ad esempio i traumi causati da oggetti contundenti, taglienti, laceranti e/o perforanti, l’esposizione ambientale a sostanze chimiche, temperature estreme, pressioni eccessive o radiazioni. L’interruzione dell’integrità cutanea, causata da qualsiasi di questi meccanismi, permette l’ingresso di organismi che possono portare ad infezione locale o sistemica1. Ogni giorno vengono eseguite diverse migliaia di procedure chirurgiche in tutto il mondo, la maggior parte di queste procedure sviluppano delle ferite acute da taglio in cui i bordi delle ferite stesse vengono avvicinati per facilitare la cicatrizzazione utilizzando punti, punti metallici, clip o colle. Successivamente, le ferite vengono spesso coperte con una medicazione che agisce da barriera nei confronti dell’ambiente esterno, al fine di proteggerle dall’aggressione di microrganismi e di conseguenza dalle infezioni. Le medicazioni tradizionali sono costituite da garze che non sono in grado di gestire l’essudato che si forma sulla ferita e di garantire l’occlusività della medicazione e spesso si imbrigliano con il tessuto di granulazione causando un trauma al cambio della medicazione stessa. Le medicazioni che favoriscono la guarigione in ambiente umido, garantiscono un basso grado di adesività alla ferita, una condizione di semi occlusività ed un adeguato controllo dell’essudato. Obiettivi Questo studio è stato stato condotto per valutare l’efficacia clinica di una medicazione in idrogel, ricoperta da un film di poliuretano (MySKIN Artsana, ITA), associato alla clinical best practice locale, versus una medicazione tradizionale in garza associata alla clinical best practice locale (Stericompress, Artsana, ITA) in soggetti portatori di ferite acute. L’end point primario è stato quello di valutare la differenza in termini di guarigione della ferita (ri-epitelizzazione) tra i due gruppi. Materiali e metodi Questo è uno studio randomizzato e controllato di fase III in aperto condotto in due gruppi paralleli. La randomizzazione è stata bilanciata (allocation ratio 1:1). Lo studio ha ricevuto l’approvazione del comitato etico del centro in cui si è svolta la ricerca, il protocollo di ricerca è stato registrato nel Clinical Trial.gov database (registration number: NCT01573234), ogni paziente è stato arruolato dopo aver rilasciato il consenso informato. 6 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Criteri di eleggibilità dei pazienti Sono stati arruolati pazienti di età superiore ai 18 anni portatori di ferite acute, anche suturate. Criteri di inclusione: area della lesione che rientrava in 80 cm2, trattamenti precedenti con medicazioni tradizionali in garza. Criteri di esclusione: stadio terminale di malattia, terapie sistemiche concomitanti quali corticosteroidi e/o radioterapia e/o chemioterapia e/o terapie immunosoppressive, allergie note alle medicazioni oggetto del trattamento, presenza nella ferita di necrosi secca e/o escara, segni clinici locali o sistemici di infiammazione e/o infezione. Arruolamento Sono stati arruolati 127 pazienti afferenti alla chirurgia dermatologica ambulatoriale dell’Ospedale Bellaria di Bologna, da gennaio 2012 a maggio 2013. Intervento I pazienti arruolati nel gruppo sperimentale sono stati trattati secondo la best practice locale (detersione con soluzione fisiologica) e medicati con il dispositivo a base di idrogel e film di poliuretano mentre i pazienti del gruppo di controllo, oltre alla best practice locale (detersione con soluzione fisiologica) sono stati medicati con medicazione tradizionale in garza fissata con cerotto. Entrambi I trattamenti si sono protratti per un minimo di 14 giorni fino ad un massimo di 21 giorni. I pazienti randomizzati nel gruppo di controllo, sono stati istruiti a medicare giornalmente la ferita per un totale di 14-21 cambi di medicazione. I pazienti arruolati nel gruppo sperimentale sono stati istruiti a medicare la ferita ogni 3 giorni al giorno 4, 7, 10, 13 per un totale di 5-7 cambi medicazione. Outcomes primari e secondari L’outcome primario relativo all’efficacia del trattamento è stato la guarigione, evidenziando una differenza di efficacia di almeno il 10% tra i due trattamenti. La valutazione dell’outcome è stata effettuata al giorno 7, 14 e 21, utilizzando la Bates-Jensen Wound Assessment Tool (BWAT)2. La BWAT è una scala composta da 13 items (misura della ferita, profondità, bordi, sottominature, tipo di tessuto necrotico, quantità di tessuto necrotico, tipo di essudato, quantità di essudato, colore della cute perilesionale, edema dei tessuti perilesionali, indurimento dei tessuti perilesionali, quantità di tessuto di granulazione, riepitelizzazione). La misura e la profondità della ferita sono state rilevate utilizzando un righello sterile. Lo score totale è stato ricavato sommando il risultato della valutazione di ogni singolo item (ogni item valutato ha uno score che varia da un minimo di 1 nel caso della situazione peggiore ad un massimo di 5 nel caso della situazione migliore; lo score complessivo può intercorrere in un range che va da 13 a 60)2. Il valore complessivo dei diversi item della BWAT è stato rilevato al giorno 7, 14 e 21 per entrambi i gruppi di pazienti. Outcomes secondari Dolore inteso come: • Differenza di dolore al cambio di medicazione tra i due gruppi di pazienti. • Differenza di dolore nel periodo intercorrente tra una medicazione e l’altra tra i due gruppi di pazienti. Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 7 Il dolore è stato valutato utilizzando la Numeric Pain Rating Scale (NRS: valori da 0 a 10). La rilevazione del dolore è stata effettuata al giorno 1, 7, 14, 21 per entrambi i gruppi. Facilità di utilizzo della medicazione e performance delle medicazioni stesse, valutate come: Endpoints secondari relativi alla facilità di impiego e la performance della medicazione erano: • Facilità di applicazione • Facilità di rimozione •Adesività •Assorbimento A tutti questi item è stato assegnato uno score da 1 a 5 e la rilevazione degli stessi è stata effettuata al giorno 7, 14 e 21 per entrambi i gruppi di pazienti, utilizzando una scala analogica visiva da 1 a 5. Metodi statistici utilizzati per calcolare la Potenza dello studio e gli outcomes primary e secondari La dimensione del campione (80 pazienti per gruppo) è stata calcolata per dimostrare una potenza del 90% ed un livello di significatività pari al 5% (alfa = 0.05, ß = 0.10), mentre un minimo di 63 pazienti per gruppo dovrebbe completare la raccolta dati per dimostrare una differenza del 10% di efficacia tra le due medicazioni nella guarigione delle ferite; in questo caso è possibile affermare che la differenza di efficacia è statisticamente significativa con una potenza pari all’80% ed un livello di significatività pari al 5% (alfa = 0.05, ß = 0.10). La significatività delle differenze tra i due gruppi di studio in termini di caratteristiche dei pazienti è stata calcolata utilizzando il Wilcoxon rank-sum test per le variabili continue, nel caso di variabili non equamente distribuite è stato utilizzato t-test a due code. L’efficacia del trattamento tra i due gruppi è stata calcolata utilizzando il Fisher’s exact test o il Cochran-Mantel-Haenszel Chi-square test. Non è stata effettuata nessuna analisi ad interim. I risultati sono stati calcolati seguendo il principio dell’intention to treat. Metodi utilizzati per generare la sequenza di randomizzazione Per l’allocazione dei partecipanti è stata utilizzata una lista di numeri generata da un software gestito da un centro di ricerca esterno ai ricercatori e disponibile su http://www.randomizer.org Tipo di randomizzazione e allocation concealment I partecipanti sono stati assegnati ai due gruppi utilizzando una randomizzazione semplice (numeri random assegnati dal computer) per ognuno dei due gruppi di trattamento. L’allocazione è stata nascosta ai ricercatori che dovevano aprire una busta opaca e sigillata dopo l’arruolamento del paziente per assegnare lo stesso al gruppo di trattamento. Cecità Non applicabile Consort Flow diagram Come evidenziato dal Consort Flow Diagram, 26 soggetti non sono stati randomizzati per problemi logistici in quanto era loro impossibile eseguire i controlli previsti al follow-up. 3 pazienti appartenenti al gruppo sperimentale e 2 pazienti appartenenti al gruppo di controllo hanno interrotto il trattamento al giorno 7 per insorgenza di dermatite allergica da contatto imputabile alla medicazione. 8 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 CONSORT 2010 Flow Diagram Enrollment Valutati come eleggibili (n=153 ) Esclusi (n= 26 ) • Non presentavano i criteri di inclusione (n=0) • Non hanno accettato di partecipare (n=26) • Altre ragioni (n=0) Randomizzati (n=127) Allocation Allocati all’intervento (n=65) • Hanno ricevuto l’intervento per cui erano stati allocati (n=65) • Non hanno ricevuto l’intervento per cui erano stati allocati (n=0) Allocati all’intervento (n=62) • Hanno ricevuto l’intervento per cui erano stati allocati (n=62) • Non hanno ricevuto l’intervento per cui erano stati allocati (n=0) Follow-Up Persi al follow-up (dermatite da contatto) (n=2) Hanno interrotto il trattamento (n=0 Persi al follow-up (dermatite da contatto) (n=3) Hanno interrotto il trattamento (n=0) Analysis Analizzati (n=65) • Esclusi dall’analisi (n=0) Analizzati (n=62) • Esclusi dall’analisi (n=0) Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 9 Risultati Caratteristiche dei pazienti Da gennaio 2012 a maggio 2013 sono stati arruolati complessivamente 127 pazienti: 65 nel gruppo sperimentale e 62 nel gruppo di controllo. Le caratteristiche demografiche e cliniche sono descritte nella tabella 1. Tabella 1. Caratteristiche dei pazienti Gruppo sperimentale (n. 65) Gruppo di controllo (n. 62) P-value Maschi 32 32 Non significativo Femmine 33 30 Non significativo Età aa. 21-40 9 6 Non significativo Età aa. 4-60 37 39 Non significativo Età aa.61-80 15 14 Non significativo Età >80 aa. 4 3 Non significativo Età media 59.96 58.01 Non significativo Ferita da taglio 63 61 Non significativo Ferita da abrasione 2 1 Non significativo Le caratteristiche della ferita al momento dell’arruolamento sono descritte nella tabella 2. Tabella 2. Caratteristiche della ferita al momento dell’arruolamento Gruppo sperimentale (n. 65) Gruppo di controllo (n. 62) P-value Lung x Largh <4cm2 35 48 <0.05 Lung x Largh 4-16 cm2 30 14 <0.05 2 0 Non significativo Dimesioni Bordi Indistinti, non chiaramente visibili Contorni chiaramente visibili 4 5 Non significativo Ben distinti 59 57 Non significativo Non presente 28 24 Non significativo <2cm in ogni area 37 35 Non significativo Tipo – non presente 65 62 Non significativo Quantità - assente 65 62 Non significativo Sottominazioni Tessuto necrotico ESSUDATO Tipo/ Quantità Siero/sanguigno 4 5 Non significativo Nessuno/sanguimolento 61 57 Non significativo Scarso 32 45 0.57 Poco 20 8 <0.05 Moderato 13 9 <0.05 Normale 60 59 Non significativo Rosso brillante 5 3 Non significativo Minimo gonfiore 65 61 Non significativo Indurimento 0 1 Non significativo 65 62 Non significativo 18,2 Non significativo COLORE PELLE CIRCOSTANTE EDEMA TESSUTI PERIFERICI TESSUTO DI GRANULAZIONE Ferita a spessore parziale 17.2 MEDIA PUNTEGGIO COMPLESSIVO BWAT - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 10 Outcomes Hanno completato il follow-up 62 pazienti nel gruppo sperimentale e 60 pazienti nel gruppo di controllo. I pazienti persi al follow-up sono stati esclusi dai ricercatori in settima giornata in quanto hanno presentato dermatite allergica (verosimilmente riferita ai componenti delle medicazioni) ma gli outcomes rilevati contestualmente sono stati inseriti nella valutazione complessiva dei risultati per rispettare i principi dell’intention to treat. L’outcome principale è rappresentato dalla guarigione delle ferite valutata attraverso la misurazione dello score complessivo della BWAT nei giorni 7, 14 e 21 dall’arruolamento. I risultati hanno evidenziato una differenza statisticamente significativa relativa alla guarigione nel gruppo di pazienti medicati con Idogel e film di poliuretano rispetto le medicazioni tradizionali (vedi grafico 1 e tabella 3). Grafico 1. Guarigione BWAT valutata confrontando le medie dei punteggi complessivi della Tabella 3. Valutazione dell’efficacia delle medicazioni in termini di guarigione rilevata attraverso la misurazione del punteggio medio della BWAT nei due gruppi Medicazioni in Idrogel vs medicazioni tradizionali Giorno 0 arruolamento P-value 0.16 Giorno 7 P-value 0.035 Giorno 14 P-value 0.022 Outcome secondari: lo studio non ha evidenziato differenze significative tra i due gruppi nella valutazione del dolore sia al cambio di medicazione che negli intervalli tra una medicazione e l’altra. Si sono evidenziate differenze significative a favore del gruppo sperimentale (Idrogel e film di poliuretano) in termini di facilità di medicazione, di adesività e di assorbimento (vedi tabella 4). Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 11 Tabella 4. Valutazione degli outcomes secondari Medicazioni in Idrogel vs medicazioni tradizionali Facilità di applicazione Adesività Assorbimento Giorno 0 vs giorno 7 Giorno 0 vs giorno 14 P-value <0.05 P-value <0.05 P-value <0.05 Non significativo P-value <0.05 P-value <0.05 Manca la valutazione degli outcomes al giorno 21 in quanto 63 ferite su 65 erano guarite in 14° giornata. È in corso l’analisi per sottogruppi di età e di score della BWAT, i risultati definitivi verranno diffusi via web. Discussione L’utilizzo delle medicazioni che creano un microambiente umido nelle ferite acute rappresenta ancora oggi un argomento controverso in quanto non sono disponibili studi di buona qualità metodologica o che hanno visto l’arruolamento di campioni consistenti di pazienti, condotti in questo specifico setting assistenziale6,7,8. La maggior parte degli studi riguardano comunque ferite da ustioni o ferite di pazienti sottoposti a chirurgia maggiore9,10. Questo studio, sulla base dei presupposti indicati, si è posto l’obiettivo di fare chiarezza rispetto le scelte da applicare al paziente portatore di ferite acute da taglio o abrasione, al fine di fornire indicazioni ai prestatori di cure che operano in questo specifico setting. Le carenze informative, riguardano ancora comunque i pazienti portatori di abrasioni in quanto nel periodo di follow up non si sono praticamente verificati casi per poter permettere l’arruolamento di questa tipologia di ferita. Il fatto che però praticamente tutte le lesioni fossero da taglio, rende i risultati complessivi molto più forti in quanto il calcolo della potenza dello studio teneva conto di due tipologie di ferite. Anche se la qualità della vita non è stata presa in considerazione come uno degli outcome dello studio, il 74% dei pazienti appartenenti al gruppo sperimentale (Myskin), avrebbe consigliato l'uso di questa specifica medicazione, contro il 42% dei pazienti appartenenti al gruppo di controllo (Stericompress garza). Conclusioni Questo studio ci permette di concludere che le medicazioni in Idrogel e film di Poliuretano sono facili da utilizzare, sono maggiormente accettate dai pazienti e garantiscono in maniera significativa la facilità di guarigione nei pazienti con ferite da taglio. Fonti di finanziamento Questo è uno studio spontaneo privo di fonti di finanziamento, ARTSANA S.p.A. ha fornito a titolo gratuito le medicazioni per il trattamento dei pazienti di tutti e due i bracci dello studio ed ha pagato il compenso relativo alla richiesta di autorizzazione del comitato etico dell’Azienda USL di Bologna. 12 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Bibliografia 1. Lee CK, Hansen SL. Management of acute wounds. Surg Clin North Am. 2009 Jun;89(3):659-76. doi: 10.1016/j.suc.2009.03.005. Review. 2. Bates-Jensen BM. The Pressure Sore Status Tool a few thousand assessments later. Adv Wound Care. 1997 Sep;10(5):65-73. 3. Flaherty SA. Pain measurement tools for clinical practice and research. AANA J. 1996 Apr;64(2):133-40. 4. Altman DG, Schulz KF, Moher D, Egger M, Davidoff F, Elbourne D, Gøtzsche PC, Lang T; CONSORT GROUP (Consolidated Standards of Reporting Trials). 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Il metodo di sbrigliamento (debridement ) deve essere valutato singolarmente, a seconda delle condizioni del paziente. (Falanga 2002). Obiettivo Valutare se il miele di Manuka è efficace come agente di debridement (per la rimozione dello slough) nelle ulcere vascolare venose alla 4° settimana dal trattamento e la guarigione dell’ulcere alla 12° settimana. Formulazione del quesito Il miele di Manuka è più efficace nel desloughing (riduzione di slough) e nella guarigione delle ulcere venose? PICO P: Pazienti adulti con ulcere venose I: Medicazioni a base di miele di Manuka C: Medicazioni a base di Idrogel (IntaSite gel) O: Efficacia nel desloughing in 4 settimane, Guarigione in 12 settimane M: RCT open label Parole chiave nursing, randomised control trials, research, tissue viability, venous leg ulcer, wound care. 14 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Banche dati Parole chiave Journal [nursing] of clinical [randomized Nursing controlled trials] [research] [tissue viability] [ venous Leg Ulcer] [wound care] n. Documenti reperiti n. Documenti selezionati Tipologia documento Documenti selezionati 1 1 RCT Manuka honey vs. hydrogel – a prospective, open label, multicentre, randomised controlled trial to compare desloughing efficacy and healing outcomes in venous ulcers Autori/ anno Pazienti Georgina Gethin and Seamus Cowman 108 pazienti con 54 pazienti sono stati trattati ulcere venose con 50% con miele di Manuk della lesione coperta di (intervento) slough, ABPI ≥0.8 l’ulcera <100cm2 escluse: pz con terapia antibiotica, steroidi; ulcere tumorale e cavitarie Pubblicato : 11 giugno 2008 Intervento o fattore eziologico, diagnostico, prognostico Intervento alternativo o gold standard diagnostico Risultato (princi- Commento pali outcomes) 54 pazienti sono stati trattati con Idrogel (controllo) A 4 settimane: debridement: intervento: 67% Controllo: 52.9% (p 00,0=0.054) Miele è più efficace nello sbrigliamento dello slough; ha un tasso di guarigione maggiore dell’idrogel A 12 settimane Guarigione: intervento: 44% Controllo: 33% (p= 0.037) SCHEDA PER LA VALUTAZIONE DEGLI STUDI DI TRATTAMENTO “Nurse clinic versus home delivery of evidence-based community leg ulcer care: a randomized health services trial.” PMID: 19036149 Domande preliminari 1 . Lo studio si basa su una domanda di ricerca chiaramente formulata? Una domanda di ricerca è chiaramente formulata se sono indicati la popolazione studiata, l’intervento erogato, i risultati considerati. L’obiettivo è di valutare se il miele di Manuka riduce lo slough a 4 settimane dal trattamento e Migliora il tasso di guarigionea 12 settimane. P: paziente con lesioni vascolari. I: miele di Manuka C: idrogel O: desloughing, guarigione 2. Gli autori hanno utilizzato il disegno di studio adeguato? A. I risultati sono validi? 3. Il gruppo sperimentale ed il gruppo di controllo erano simili in termini di prognosi all’inizio dello studio? Studio Controllato Randomizzato 3.1 L’assegnazione dei pazienti al trattamento era randomizzata? La randomizzazione è stata generata utilizzando un numero di serie progressivo consegnato in buste chiuse e previa del consenso per la partecipazione allo studio. Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 15 3.2 La randomizzazione era tenuta nascosta? Non è stato possibile tenere la randomizzazione nascosta, è uno studio prospettico in open label 3.3 I pazienti sono stati analizzati nel gruppo a cui erano stati randomizzati (intention to treat)? Le analisi sono state condotte utilizzando intention to treat, cioè tutti i pazienti randomizzati sono inclusi nella valutazione. 3.4 I gruppi erano simili per tutti i determinanti conosciuti per l’outcome considerato? Non ci sono differenze significativi, intervento n°: 54 controllo n°: 54 età : 68.50, 68.30 %slough 85.5 75.15 Ipertensione 14 19 Recidive 10 8 4. Il gruppo sperimentale ed il gruppo di controllo mantenevano una stessa prognosi anche dopo l’avvio dello studio? 4.1 I pazienti erano ciechi rispetto al trattamento? 4.2 Gli operatori erano ciechi rispetto al trattamento? 4.3 Gli analisti degli outcome erano ciechi rispetto al trattamento? 4.4 Il follow-up era completo? No No Non specificato Si B. Quali sono i risultati? 5. Quant’è grande l’effetto del trattamento (considerare i diversi end points)? 6. Quant’è precisa la stima dell’effetto del trattamento? Questo studio non ha confermato l’ipotesi che le cure infermieristiche migliorano il tasso d i guarigione. A4 settimane: riduzione di slough: intervento: 67% Controllo: 52.9% (p =0.054 A 12 settimane Guarigione: intervento: 44% Controllo: 33% (p= 0.037) riduzione di slough Gruppo End Point + - inter 36 18 54 Contr.29 25 54 65 43 108 16 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Rischio nel gruppo di controllo = (c/(c+d)) = CER = Rischio nel gruppo sperimentale = (a/(a+b)) = EER = Rischio relativo = CER/EER = RR = Riduzione del rischio relativo = CER -EER/CER = RRR= Riduzione del rischio assoluto = CER -EER = ARR = Odds ratio = ad/bc = OR = Number need to treat = 1/ ARR = NNT = Guarigione Gruppo 0,537 0.667 1.,241 0,214 -0,130 1,724 8 I.C.95% 0,4040 I.C.95% 0,5409 I.C.95% 0,9093 I.C.95% -0,0906 I.C.95% -0,3126 I.C.95% 0,7914 19 0,6700 0,7924 1,6947 0, 6947 0,0533 3,7560 infinito End Point inter. Contr. + 24 18 42 Rischio nel gruppo di controllo = (c/(c+d)) = CER = Rischio nel gruppo sperimentale = (a/(a+b)) = EER = Rischio relativo = CER/EER = RR = Riduzione del rischio relativo = CER -EER/CER = RRR= Riduzione del rischio assoluto = CER -EER = ARR = Odds ratio = ad/bc = OR = Number need to treat = 1/ ARR = NNT = - 30 36 66 0,333 0,444 1,333 0,333 -0,111 1,600 9 54 54 108 I.C.95% 0,2075 I.C.95% 0,3119 I.C.95% 0,8243 I.C.95% -0,1756 I.C.95% -0,2937 I.C.95% 0,7335 14 0,4590 0,5769 2,1565 1,1565 0,0715 3,4900 infinito C. I risultati potranno essere applicati nell’assistenza ai pazienti? 7. I pazienti dello studio sono simili a quelli del mio ambito clinico? I pazienti del mio ambiente lavorativo è simili a quello dello studio. 8. Gli outcome considerati sono clinicamente rilevanti? I risultati possono essere utilizzati in tutti quel contesti in cui vengono trattati le lesione venose croniche. In questo studio non è stato trattato il costo del trattamento. 9. I benefici bilanciano i danni potenziali ed i costi? Risultati I risultati ottenuti in questo studio suggeriscono che il miele di Manuka sia un efficace agenti autolitico di debridement come dimostrato da 67% dei casi di intervento contro il 52% trattati con idrogel in 4 settimane di trattamento. la granulazione e la guarigione erano come obbiettivo alla 12 settimana tuttavia è stata raggiunta nel 44% dei pazienti trattati con il miele contro il 33% trattati con idrogel. Ci sono stati gli aventi avversi forse non sono da attribuire direttamente al trattamento ma hanno un peso significativo: nel gruppo di trattamento i ritirati sono 9 paziente ,di qui 6 pz con l’infezione della ferita in studio, 1pz con infezione non in sede della lesione, 1pz su sua richiesta ha lasciato il trattamento, 1 pz non compliance con il trattamento. Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 17 “Nel gruppo di controllo i ritirati sono 17 paziente, ,di qui 12 pz con l’infezione della ferita in studio, 1pz con infezione non in sede della lesione, 4pz su loro richiesta hanno lasciato il trattamento. Tuttavia Le analisi sono state condotte utilizzando intention to treat, cioè tutti i pazienti randomizzati sono inclusi nella valutazione. Conclusione Nel trattamento delle ulcere venose la riduzione del edema deve essere l’obbiettivo principale della terapia , da tenere in considerazione fino alla guarigione e questo può avvenire con l’utilizzo di una terapia compressiva adeguata, ma la presenza di slough ritarda la guarigione. I tessuti devitalizzati devono essere sbrigliati in quanto sono serbatoio di infezione e il debridementt è riconosciuto quale processo essenziale per la guarigione delle ferite croniche( Wolkot et al,2009), il debidement è necessario anche per accertare l’estensione dell’ulcera che un fattore fondamentale per la gestione della lesione. Questo studio ha evidenziato che il miele di Manuka ha un azione multiforme nella gestione delle ulcere, dalla riduzione dello slough ( debridement autolitico) fino alla guarigione. 18 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Valutare l’impatto del dolore sulla qualità di vita dei pazienti con ulcere vascolari degli arti inferiori. Fabio Trotto, Infermiere Specialist in Wound Care, AOU Careggi Firenze Introduzione Le lesioni croniche degli arti inferiori costituiscono un notevole problema sanitario ed economicosociale. Le indagini di prevalenza A.I.S.Le.C. condotte esclusivamente nei servizi assistenziali domiciliari segnalano dati allarmanti: nel 1999 le lesioni vascolari erano il 20.07%, nel 2002 il 25.85%. L’Associazione Internazionale per lo Studio del Dolore definisce il dolore come “un’esperienza emotiva e sensoriale non piacevole associata a danno ai tessuti, reale o potenziale, o descritta in termini di tale danno” . Il dolore cronico rappresenta uno dei principali problemi sanitari dei nostri giorni e figura fra i motivi più frequenti di consultazione medica . Secondo i dati dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità), il dolore cronico affligge l’1% della popolazione mondiale, alterandone le capacità fisiche, emotive e lavorative. I costi diretti per la diagnosi e il trattamento, ma anche i costi indiretti -causati dalle interruzioni del lavoro di breve e lunga durata e le perdite di guadagno- costituiscono un carico sempre più importante per il sistema sanitario e sociale . Il dolore è un sintomo che incide in maniera estrema sulla qualità di vita (QoL) del paziente con ulcere degli arti inferiori rappresentando un ostacolo alla guarigione. Il dolore avvertito a seguito di lesione tessutale svolge una funzione protettiva importante in quanto avverte il corpo del danno e porta al riposo consentendo la rigenerazione dei tessuti colpiti . Nei dolori cronici persistenti (>7 settimane) tale funzione fisiologica può essere compromessa, ostacolando il processo rigenerativo . È anche stato riscontrato che il cambio della medicazione è una delle esperienze più dolorose dei pazienti affetti da lesioni croniche. L’arrivo delle medicazioni avanzate ha ridotto notevolmente l’impatto del dolore causato da interventi terapeutici e il cambio della medicazione e altre operazioni dolorose condotte su lesioni croniche quali lo sbrigliamento vengono ora eseguite con più attenzione e cautela . http://www.iasp-pain.org www.cittadinanzattiva.it Ibidem 2 European Wound Management Association (EWMA), Position document: Pain at wound dressing changes, London: MEP Ltd, 2002 Ibidem 4 Ibidem 4 Ibidem 4 Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 19 Obiettivi Valutare l’impatto del dolore sulla qualità di vita dei pazienti con ulcere vascolari degli arti inferiori. Materiali e metodi La ricerca è stata effettuata attraverso la banca dati PubMed. Keywords: leg ulcer, venous ulcer, vascular ulcers, pain, nursing assessment, quality of life, human. Limiti: adulti, pubblicazioni degli ultimi 7 anni, free full text. Quesito secondo il metodo Pico: P = soggetti con lesioni vascolari croniche degli arti inferiori I = valutare la prevalenza del dolore attraverso la somministrazione di un questionario C= O = migliore qualità della vita del paziente Documenti rilevati Banche dati Parole chiave PubMed • Activities of Daily Living/psychology; •Aged; •Cross-Sectional Studies; •Humans; • Leg Ulcer/complications*; • Nursing Assessment; • Pain ; • Quality of Life/ psychology* PubMed • Activities of Daily Living/psychology; •Aged; •Cross-Sectional Studies; •Humans; • Leg Ulcer/complications*; • Nursing Assessment; •Pain; • Quality of Life/ psychology* n. Documenti reperiti 2 Tabella 1. Documenti rilevati 20 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 n. Documen- Tipologia docuti selezionati mento 2 Documenti selezionati Cross-Sectional Stu- J Wound Care. 2007 dies Sep;16(8):347-51. Pain and quality of life in patients with vascular leg ulcers: an Italian multicentre study. Guarnera G, Tinelli G, Abeni D, Di Pietro C, Sampogna F, Tabolli S. PMID: 17927081 Cross-Sectional Studies Eur J Vasc Endovasc Surg. 2007 Nov;34(5):613-8. Epub 2007 Aug 1. Measuring the health status of patients with vascular leg ulcers and the burden for their caregivers. Tabolli S, Tinelli G, Guarnera G, Di Pietro C, Sampogna F, Abeni D. PMID:17683953 Descrizione sintetica degli articoli selezionati Autori/ anno Pazienti Intervento o fattore eziologico, diagnostico, prognostico Guarnera G, 381 paValutazione del dolore Tinelli G, Abe- zienti (233 nei pz con ulcere vasconi D, Di Pietro femmine e lari. Somministrazione del C, Sampogna 148 maQuestionario SF-12. VAS F, Tabolli S. schi) somm.ta in 3 fasi: giorno, 2007 notte e al cambio medicaz Risultati (principali outcomes) Commenti I valori medi del dolore VAS più alti nelle donne rispetto agli uomini per i tre periodi di valutazione (p <0,01). Ulcere presenti da più tempo (>12 mesi)erano causa di dolore di intensità maggiore rispetto ad ulcere di età < a 3 mesi p<0,01 Valori VAS costantemente elevati al cambio di medicazione. Il 66% dei pazienti ha ricevuto somministrazione antalgica. Solo il 23% ha ricevuto un trattamento del dolore raccomandato dall’OMS. Più spesso la somm.ne avveniva “al bisogno” (66%) o saltuariamente (11%). Non sono chiari i risultati delle analisi statistiche. Gli autori hanno fornito stime che necessitano di ulteriori specifiche. Non è stato indicato chi ha analizzato i risultati. Generalmente, per la rilevazione del dolore nella popolazione adulta è più frequente l’utilizzo della NRS. Approvato dal comitato etico. Tabolli S, Tinelli G, Guarnera G, Di Pietro C, Sampogna F, Abeni D 2007 Le ulcere vascolari degli arti inferiori sono molto dolorose e questo peggiora la qualità della vita.. I caregiver erano principalmente di sesso femminile (54%), il 45% presentava un basso livello di istruzione. Nel 54% dei casi sono stati costretti a ridurre le attività lavorative. Il reddito familiare riportato dai pazienti nella maggior parte dei casi (64%) era inferiore alle 10.000 euro l’anno senza alcun sostegno statale. Campione ridotto. I pazienti con ulcere venose rispetto ad altre tipologie di lesione hanno un peso inferiore nel coinvolgimento sociale dei caregiver p = 0.03. Analisi statistiche evidenziate sia graficamente che per iscritto, valide. Approvato dal comitato etico. 80 pazienti e i loro caregivers sono stati osservati. Valutazione del dolore e degli effetti ad esso correlati nei pz con ulcere vascolari e nei caregivers. Ai pz veniva somministrato il questionario SF-12 e la scala VAS mentre ai familiari il family strain questionnaire (FSQ). VAS somm.ta in 3 fasi: giorno, notte e al momento della somministraz. dei farmaci Tabella 2. Descrizione sintetica degli studi selezionati Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 21 Risultati Lo studio “Pain and quality of life in patients with vascular leg ulcers: an Italian multicentre study” prevedeva la somministrazione della scala analogica visiva (VAS) per la valutazione del dolore in tre fasi: giorno, notte e al cambio della medicazione. Sono stati osservati 381 pazienti (233 femmine, 148 maschi) da settembre a novembre 2006. I pazienti presentavano lesioni venose (52%), ischemica (11%), ad eziologia mista (10%), ipertensive (2%), microangiopatiche (2%), diabete (9%) e di altro tipo (14%). L’obiettivo era quello di valutare il dolore dei pazienti con ulcere venose e misurarne l’impatto congiuntamente ad un questionario (SF-12) per la valutazione della qualità della vita. Il questionario è la versione abbreviata dell’SF-36 utilizzato dall’Istat per la valutazione dello stato di salute degli italiani e raccoglie alcune quesiti relativi alle componenti fisiche (pressione arteriosa, indice pressorio braccio-caviglia –ABPI-, valutazioni microbiologiche, caratteristiche dell’ulcera, etc) e altri relativi alle componenti psicologiche. Gli studi selezionati sono simili in termini di tipologia di popolazione osservata. I criteri di inclusione dei pazienti nello studio sono: presenza di ulcere degli arti inferiori, età >18 anni, capacità di leggere e scrivere e assenza di problemi fisici o mentali che possano compromettere la comprensione del questionario. Gli sperimentatori hanno ricevuto l’approvazione del comitato etico per i relativi protocolli di studio. Le differenze tra i punteggi VAS e tra i punteggi SF-12 sono stati calcolati con il t-test o analisi della varianza. Tutte le analisi sono state eseguite utilizzando la versione del software statistico Stata 9 per Windows. La valutazione clinica iniziale del paziente veniva effettuata dal personale medico di ogni centro partecipante. La scelta della medicazione veniva determinata dalle caratteristiche della lesione. Le caratteristiche dei pazienti dello studio PMID: 17927081 sono riassunte nella tab. 3. Le donne manifestavano maggiore dolore e una peggiore qualità di vita rispetto agli uomini (p <0,01). Venivano registrati valori elevati di VAS durante il giorno (44.4) e la notte (44.9), ma il valore più elevato era al cambio di medicazione il cui valore era simile tra ulcere venose e ulcere di altra eziologia (57.5 contro 56.3). Sesso Maschi Femmine Età* <65 65-74 >75 Attività Sedentaria Moderata Intensa Eziologia Venosa Altra natura No. di ulcere 1 No % 148 233 39 61 110 126 145 29 33 38 203 126 52 53 33 14 198 183 52 48 244 64 22 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 >1 Estensione ulcere (cm²) <5 5-9 10-29 >30 Età dell’Ulcera (mesi) >3 3-5 6-12 >12 dato mancante Ulcere recidivanti nessuna 1 2 >2 Dato mancante 137 36 100 77 90 114 26 20 24 30 67 62 83 117 52 18 17 22 31 14 163 63 44 47 64 43 17 12 12 17 * Media ± DS (69.3 ± 12.9) Tabella 3. Caratteristiche dei pazienti (n=381) I valori medi registrati per la scala VAS sono sintetizzati nella tab. 4. Il dolore era più alto nelle donne rispetto agli uomini per i tre periodi di valutazione (giorno, notte e cambio di medicazione) (p <0,01). I pazienti con ulcera insorta da meno di tre mesi presentava valori medi minori della VAS (38,7) rispetto ai punteggi ottenuti dai pazienti che presentavano un’ulcera da più di 12 mesi (53,8) p <0,01. Al cambio di medicazione i valori sono stati elevati in entrambi i gruppi. Sesso Uomo Donna Anni <65 65-74 >75 Ulcere recidivanti Nessuna 1 2 >2 Ulcera durata (mesi) <3 3-5 6-12 >12 Diametro ulcere (cm2) <5 5-9 Giorno Notte Cambio Medicazione 40.9 52.2 43.2 53.6 48.3 61.3 45.3 47.3 50.0 42.2 51.4 54.1 54.4 53.4 60.0 45.5 45.3 51.7 50.8 49 46.3 47.5 57.4 53 58 64.4 52.6 38.7 45.8 52.5 53.8 36.9 56.1 54.7 53.9 46.8 49.1 52.7 62.9 41.8 49.5 43.1 51.9 47.6 62.3 Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 23 10-29 >30 Eziologia Ulcere Venose Arteriose 47.0 57.8 47.2 59.5 52.5 68.9 44.4 52.4 44.9 55.8 57.5 56.3 p <0,05 nei valori evidenziati Tabella 4. I punteggi medi del dolore alla scala VAS I valori medi registrati per il questionario SF-12 sono riassunti nella tab.5. I risultati evidenziano che le donne soffrono più degli uomini, dato evidenziato sia nelle componenti fisiche che in quelle mentali del questionario (p <0,01). I pazienti anziani hanno una peggiore qualità di vita p <0,01. Sesso Uomini Femmine Anni <65 65-74 >75 Eziologia Venosa Arteriosa Diametro ulcere (cm2) <5 5-9 10-29 >30 Ulcera durata (mesi) <3 3-5 6-12 >12 Ulcere recidivanti nessuna 1 2 >2 Fisici Mentali 38.9 36.3 44.3 40.4 39.1 36.4 36.3 41.5 41.5 42.4 39.7 34.6 43.2 40.1 39.5 38.5 38.0 33.0 43.0 43.9 42.8 38.4 40.9 37.5 36.6 35.9 42.3 40.7 41.7 42.5 37.4 39.1 38.3 35.7 41.2 41.1 44.1 43.7 p <0,05 nei valori evidenziati Tab. 5 - Valori medi registrati per il questionario SF-12 Il 66% dei pazienti ha ricevuto la somministrazione di paracetamolo, diclofenac e codeina. Tuttavia, solo il 23% ha ricevuto un adeguato trattamento del dolore come raccomandato dall’OMS. Gli analgesici venivano utilizzati “al bisogno” (66%) o saltuariamente (11%). 24 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 Nel secondo studio sono stati osservati un totale di 80 pazienti (51 femmine, 29 maschi) da agosto a gennaio 2006. Due pazienti si sono ritirati dallo studio. Presentavano ulcere venose nel 45% dei casi e nel 55% altri tipi. I siti degli arti maggiormente colpiti erano 40% malleolare, 51 % le gambe, 3.5% dite dei piedi, 2 % tallone, 3,5% piede. La diagnosi di ulcera specifica veniva eseguita da uno specialista in base alla CEAP (clinica, eziologia, Anatomia, Pathofisiology). Le dimensioni del’ulcera dimensioni sono state valutate con il Visitrak® (Smith & Nephew, Hull, Regno Unito). I criteri di inclusione dei pazienti nello studio sono stai: pz con ulcere vascolari e suo caregiver principale, età >18 anni, Esclusione dallo studio: analfabetismo, problemi fisici e psichici che possono compromettere la comprensione dei questionari. Il caregiver è stato contattato da un infermiere che ha spiegato lo scopo dello studio e ottenuto il consenso informato. La scelta del questionario SF-12 da parte degli autori deriva dal fatto che è uno strumento di facile utilizzo, adatto per l’uso in una popolazione anziana. Anche in questo studio è stato monitorato il dolore relativo all’ulcera vascolare del paziente in tre diverse situazioni: durante il giorno, al momento della somministrazione dei farmaci e di notte. Il Family Strain Questionnaire – Short Form (FSQ) è composto da 44 item dicotomici (si/no) finalizzati a misurare il grado di stress che il caregiver sta sperimentando. Il FSQSF non fornisce alcuna diagnosi psicologica ne specifica l’intervento: piu alto e il punteggio, maggiore e il sovraccarico percepito dal caregiver e piu a rischio e la persona. 35 item sono volti ad indagare 5 dimensioni (32): sovraccarico emozionale [FSQ1: gamma punteggio = 0-14], coinvolgimento sociale [FSQ2: gamma punteggio = 0-7], bisogno di conoscenze circa la malattia [FSQ3: gamma punteggio = 0-4], qualità delle relazioni familiari [FSQ4: gamma punteggio = 0-4] e pensieri di morte del proprio assistito [FSQ5: gamma punteggio = 0-6] . Per tutti i fattori l’elevazione del punteggio indica la presenza di problemi, ad eccezione del fattore 4, il cui punteggio elevato indica una buona qualità delle relazioni familiari. I rimanenti 9 item, che riguardano esperienze di vergogna e sconforto, non misurano uno specifico costrutto o dominio e vengono utilizzati unicamente per scopi clinici. Nel presente lavoro sono considerati solo i punteggi ai 5 fattori; gli autori del FSQ non prevedono la possibilità di un punteggio totale complessivo. Le sedi maggiormente coinvolte dalla presenza di ulcere vascolari sono state le seguenti: 35 (40%) malleolare, 45 (51%) gambe, 3 (3,5%) dita dei piedi, 2 (2%) tallone, 3 (3.5%) piede. I caregiver erano principalmente di sesso femminile (54%), il 45% presentava un basso livello di istruzione. Nel 54% dei casi sono stati costretti a ridurre le attività lavorative. Il reddito familiare riportato dai pazienti nella maggior parte dei casi (64%) era inferiore alle 10.000 euro l’anno senza alcun sostegno statale. I pazienti con ulcere venose rispetto ad altre tipologie di lesione hanno un peso inferiore nel coinvolgimento sociale dei caregiver (3.9 ± 2.1 vs. 4.7 ± 1.5, p = 0.03). Il coinvolgimento emotivo e sociale dei caregivers era significativamente più alto nei pazienti con peggiori punteggi fisici nella SF-12. I valori medi del dolore misurati con la VAS (durante il giorno, al momento della somministrazione del farmaco, di notte) erano 59, 66 e 57, Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 - 25 rispettivamente, con una va tra i valori notturni e differenza quelli dopo statisticamente somministrazione significatianalgesica. Discussione Gli studi confermano che le ulcere vascolari sono molto dolorose con una diretta correlazione con l’età e l’area interessata comportando un peggioramento della qualità della vita. Si rende necessario fare particolare attenzione nella valutazione e nella gestione del dolore in questi pazienti soprattutto durante il cambio di medicazione. Il dolore durante procedure associate alla medicazione delle ferite può essere curato grazie ad una combinazione di accurata valutazione, scelta della medicazione idonea, attenta cura delle ferite e trattamenti individualizzati di analgesici . É fondamentale comprendere che il dolore causato dalle ferite è multidimensionale e che l’ambiente psicosociale del paziente influenzerà e avrà impatto sull’esperienza psicologica del dolore. Gli studi individuati, seppur con le loro limitazioni metodologiche, possono rappresentare uno spunto per ulteriori approfondimenti. È evidente come la gestione del dolore sia importante per la qualità di vita dei pazienti ma anche per il benessere dei loro familiari per i molteplici risvolti della problematica. Le linee guida raccomandano lo sviluppo di obiettivi di trattamento mutuamente concordati tra paziente e professionista della salute, basati sulle osservazioni cliniche, sulle attuali prove di efficacia, sull’opinione degli esperti e sulle preferenze del paziente. Prima di intraprendere la cura della lesione, occorre sviluppare un piano di cura basato sugli obiettivi assistenziali per quel particolare assistito. Conclusioni Le lesioni dell’arto inferiore costituiscono un problema di grande rilevanza sanitaria. È ormai accertato che il dolore non trattato influenza negativamente la guarigione delle ferite e ha un impatto negativo sulla qualità della vita . Vi è una enorme mole di ricerca sull’impatto che le ulcere della gamba hanno sulla qualità della vita dei pazienti (Chase et al., 2000; Cullum & Roe, 1995; Douglas, 2001; Flett et al., 1994; Franks et al., 1995; Hareendran et al., 2005; Hopkins, 2004; Jull et al., 2004; Lindholm et al., 1993; Phillips et al., 1994; Price & Harding, 1996; Rich & McLachlan, 2003; Walshe, 1995; Wissing et al., 2002) . Nonostante l’introduzione di medicazioni tecnologicamente avanzate, la consapevolezza su come trattare correttamente un’ulcera e il dolore ad essa connesso non è però così diffusa come potrebbe sembrare. Anche in presenza di trattamenti standard, raccomandati da linee guida internazionali per la gestione delle ulcere, frequentemente non vengono adottate. Il trattamento delle ulcere richiede un approccio completo al paziente e alla sua famiglia al fine di ottenere i massimi benefici dagli interventi assistenziali posti in essere. 26 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 BIBLIOGRAFIA http://www.iasp-pain.org Colombo G.L, La gestione del dolore cronico in Italia. 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Gli articoli proposti per la pubblicazione debbono essere inviati per e-mail a: [email protected], avendo l’accortezza che il file zippato non superi i 6 megabyte qltrimenti è necessario che il file venga diviso ed inviato in più volte, oppure è necessario dividere il testo da tabelle e figure e procedere all’invio di email separate. Il testo degli articoli deve essere digitato utilizzando un programma di video scrittura (tipo MSWord®) e salvato in formato .doc, su una facciata, con doppia spaziatura (lasciando sulla sinistra un margine di 5 cm). Il testo deve essere il più conciso possibile, compatibilmente con la massima chiarezza di esposizione: non si devono in ogni caso superare le 10-12 cartelle di 30 righe a 60 battute per riga. Gli articoli devono essere accompagnati da un riassunto significativo in italiano, per un massimo di 250 parole; il riassunto deve essere fornito anche in inglese. I riassunti sia in italiano sia in inglese devono essere divisi in: Obiettivi, Materiali e Metodi, Risultati, Discussione, Conclusioni. Le figure e tabelle devono essere scelte secondo criteri di chiarezza e semplicità; devono essere numerate progressivamente in cifre arabe ed accompagnate da brevi ed esaurienti didascalie. Nel testo deve essere chiaramente indicata la posizione di inserimento. Diagrammi e illustrazioni, allestiti allo scopo di rendere più agevole la comprensione del testo, devono essere sottoposti alla rivista in veste grafica accurata, tale da permettere la riproduzione accurata senza modifiche. Le citazioni bibliografiche devono essere strettamente pertinenti e riferirsi esclusivamente a tutti 28 - Il Wound Care basato su prove di efficacia - Italian Journal of WOCN Volume 5 Numero 1 - Dicembre 2013 gli autori citati nel testo. Nel corpo del testo stesso i riferimenti bibliografici sono numerati secondo ordine di citazione; nella bibliografia al termine dell’articolo ad ogni numero corrisponde la citazione completa del lavoro al quale ci si riferisce. La bibliografia dovrà essere redatta secondo le norme riportate nell’Index Medicus. I modelli sotto riportati esemplificano rispettivamente come si cita: un articolo, un libro, un capitolo preso da un libro. Calvani M. Monitoraggio e trattamento della fetopatia diabetica. Rec Progr Med 1982; 72:350-55. 1 Ferrata A, Storti E, Mauri C. Le malattie del sangue (2 ed.). Milano: Vallardi, 1958, pag. 74. 2 Volterra V. Crisi di identità storica ed attuale dello psichiatra. In: Giberti E (ed). L’identità dello psichiatra. Roma: Il Pensiero Scientifico Editore, 1982. 3 Ogni articolo è redatto sotto la responsabilità diretta dell’/degli Autore/i, che devrà/ dovranno firmare l’articolo stesso e fornire i riferimenti anagrafici completi. Quando il contenuto dell’articolo esprime o può coinvolgere responsabilità e punti di vista dell’Ente (o Istituto, Divisione, Servizi, ecc.) nel quale l’Autore o gli Autori lavorano o quando gli Autori parlano a nome delle stesse istituzioni, dovrà essere fornita anche l’autorizzazione dei rispettivi responsabili. Gli articoli inviati alla Rivista saranno sottoposti all’esame della redazione e dei collaboratori ed esperti di riferimento per i vari settori. L’accettazione, la richiesta di revisione, o la nonaccettazione saranno notificati e motivati per iscritto agli Autori entro il più breve tempo possibile, all’indirizzo e-mail che gli Autori avranno fornito per eventuali comunicazioni. AISLeC Società Scientifica Italiana a Carattere Multidisciplinare Associazione Infermieristica per lo Studio delle Lesioni Cutanee
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