IT SCA magazine SHAPE 3 2015 Igiene delle mani
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IT SCA magazine SHAPE 3 2015 Igiene delle mani
3.2015 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS 100 anni per leggere una storia STAMPA, RIVINCITA INIZIATA a m r e F IL PAESE DEGLI AIUTANTI DI BABBO NATALE I migliori siti web tornano alla carta TENDENZE Nuovo uso dell’erba elefantina Pericolo dita sporche * Come * le manipulire bene in Cina un * Igiene, progetto super Prima lavati le mani! Qual è la sua rivista preferita e come preferisce leggerla, su carta oppure online? Nancy Pick Scrittrice, autrice dell’articolo sull’igiene delle mani a pagina 10–19 Shape è la rivista trimestrale di SCA ed è rivolta principalmente ai clienti, agli azionisti e agli analisti, ma anche ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti coloro che sono interessati alle attività e allo sviluppo di SCA. La pubblicazione del prossimo numero è prevista per gennaio 2016 . Editore Joséphine Edwall-Björklund Direttore responsabile Marita Sander Redazione Anna Gullers, Inger Finell Appelberg Ideazione Kristin Päeva Appelberg Stampa Tag Worldwide Indirizzo SCA, Group Communications, Box 200, SE-101 23 Stoccolma, Svezia. Telefono +46 8 7885100 Fax +46 8 6788130 Questo numero di SCA Shape è stato pubblicato in svedese, inglese, spagnolo, tedesco, francese, olandese e italiano, ed è stampato su carta GraphoSilk 90 g/m² prodotta da SCA. Ne è ammessa la riproduzione solo previa autorizzazione di SCA Group Communications. Il contenuto della rivista esprime il punto di vista degli autori degli articoli e delle persone intervistate e non riflette necessariamente le opinioni della redazione o di SCA. SCA Shape è disponibile in abbonamento o può essere letta in formato pdf su www.sca.com. Cambiamenti di indirizzo vanno segnalati a www.sca.com/subscribe o [email protected] 3.2015 L A RIVISTA DI SCA SU TREND, MERCATI E BUSINESS 100 anni per leggere una storia STAMPA, RIVINCITA INIZIATA a m r e F IL PAESE DEGLI AIUTANTI DI BABBO NATALE “Leggo sempre Cook’s Illustrated, la rivista americana con un approccio scientifico alla cucina. Se esistono 13 ricette diverse di salsa al pomodoro per l’enchilada di pollo, gli autori le provano tutte fino a trovare quella giusta. Daniel Dasey Giornalista, autore dell’articolo sulle fibre alternative a pagina 31–35 “Sono cresciuto a Sidney, in Australia, una città bellissima ma lontana da tutto. Da adolescente mi sono imbattuto in un numero del National Geographic e me ne sono subito innamorato. Era come una finestra sul resto del mondo e mi permetteva di capire come si viveva in Amazzonia o in Europa, che all’epoca mi sembravano posti molto esotici. È ancora oggi la mia rivista preferita quando viaggio, e adoro anche sfogliarne i contenuti online”. I collaboratori I SITI DI SCA SUI SOCIAL NETWORK Youtube.com/ SCAeveryday mostra spot e video tratti dalle conferenze stampa di SCA, nonché da presentazioni e interviste con top manager e dipendenti dell’azienda. Facebook.com/SCA si propone di attirare nuovi talenti, di coinvolgere gli utenti e di fornire informazioni complementari a quelle già presenti su sca.com. I migliori siti web tornano alla carta TENDENZE Nuovo uso dell’erba elefantina Pericolo dita sporche * Come * le manipulire bene Igiene, in Cina un * progetto super Prima lavati le mani! Foto di copertina: Getty Images 2 SCA SHAPE 3 2015 Ecco perché molti dei miei piatti preferiti, quelli che preparo sempre, arrivano da questa rivista. Continuo ad abbonarmi alla versione cartacea, così posso leggerla nella vasca da bagno. Per me è persino meglio del comfort food”! Twitter.com/SCAeveryday offre una sintesi efficace di tutte le ultime novità su sca.com e sulle pagine SCA dei social network a beneficio dei vari utenti, dei giornalisti e dei blogger. Slideshare.com/ SCAeveryday è uno spazio da cui analisti e investitori possono scaricare le presentazioni relative ai rapporti trimestrali e alle assemblee generali annuali. Scribd.com/ SCAeveryday rende disponibili online una cinquantina di pubblicazioni, tra cui il rapporto sulla sostenibilità di SCA, il rapporto “Hygiene Matters” e la rivista Shape. Instagram/SCAeveryday Foto di SCA dal mondo. SOMMARIO 06. Il libro del secolo Margaret Atwood è la prima dei 100 autori coinvolti nella scrittura di testi letterari che resteranno segreti per un secolo, prima di essere stampati su carta ottenuta da alberi che stanno crescendo ora in Norvegia. Il progetto è di Katie Paterson, che abbiamo intervistato. 10. Focus: igiene delle mani 36. La popolazione dei Sami, autoctona della Scandinavia, collabora con SCA per aumentare la comprensione di due attività molto diverse tra loro. Lavarsele bene, con acqua e sapone, impedisce la trasmissione delle malattie: un modo economico per evitare problemi di salute. 22. Pulite e sostenibili Usare i canneti per depurare le acque reflue, in modo naturale. L’esperimento della cartiera SCA di Kunheim, in Francia. 26. Carta canta, ancora Le aziende cresciute grazie a Internet ora puntano sulle riviste stampate per rafforzare il rapporto con i clienti. E pensare che qualcuno aveva predetto la morte della carta. 31. A caccia di fibre Cresce la domanda mondiale di carta riciclata e aumenta così anche la ricerca di fibre alternative al legno. E INOLTRE... SCA INFORMA per educare: pagina 20 NEWS DA SCA: pagina 40-43 SAPETE… ...cosa sognava di fare Mollie da una vita? Scoprite a pagina 41 come SCA ha trasformato il suo sogno in realtà. SC SC SCA CA A SHAPE SHA S HA AP PE E 3 20 2015 201 015 3 01 SHAPE UP Scopri cosa succede fuori da SCA RESIGN STUDIO Appena uscite dal bosco, con ancora la corteccia addosso: sono le sedie in legno della serie “Di Corte”, progettate dai designer italiani Andrea Magnani, Giovanni Delvecchio ed Elisabetta Amatori. X www.resign.it Il feto compie 50 anni HA FATTO STORIA il volume Nascerà un bambino, pubblicato nel 1965 dal fotografo Lennart Nilsson, per la prima volta un obiettivo fotografico era riuscito a cogliere gli inizi della vita di un feto in un utero. La rivista Life pubblicò in anteprima, in un servizio di 16 pagine, le foto scattate da Nilsson nell’arco di 4 SCA SHAPE 3 2015 12 anni. Quel numero andò letteralmente a ruba, con 8 milioni di copie vendute in pochi giorni. Quest’anno ricorre il cinquantesimo anniversario della pubblicazione del libro, che è stato tradotto in una ventina di lingue e ha venduto circa 50 milioni di copie (l’ultima edizione è del 2009). Libro salvavita ALCUNI SCIENZIATI americani hanno inventato un libro che può salvare vite umane. Come? Rendendo potabile l’acqua inquinata. Si tratta di un manuale di istruzioni che spiega come e perché filtrare l’acqua. Una volta letto, però, le pagine possono essere strappate e utilizzate come filtri per depurare l’acqua stessa. La carta del libro contiene infatti nanoparticelle di rame o argento con azione germicida. L’invenzione è stata testata per due anni in 25 località diverse dell’Africa e dell’Asia ed ha avuto risultati eccellenti. Un solo libro, è stato calcolato, può filtrare acqua a sufficienza per un consumo di acqua pro capite di quattro anni. APP DEL MESE CI SONO APP in grado di prevedere l’inizio del ciclo mestruale, dell’ovulazione e della sindrome premestruale. Basta inserire la durata consueta del ciclo e la data dell’ultima mestruazione: l’app elabora automaticamente un calendario. Molte applicazioni riescono a stabilire anche quando compariranno i dolori mestruali e gli sbalzi d’umore, o addirittura quando si verificherà il picco della fertilità. L’ALBUM DA ASCOLTARE SOLAMENTE NEL BOSCO “SCARICA L’APP di John Moose e vai in un bosco, solo così potrai ascoltare la musica”. Sono queste le istruzioni che il gruppo folk svedese John Moose ha dato ai suoi fan prima del lancio del primo album. Dopo averlo scaricato, infatti, si può ascoltare con un’app ma solo quando si è in un bosco. Già, perché l’app rileva la posizione dell’ascoltatore con Google Maps. X App per il ciclo mestruale: Periodical – Libresse WomanLog Period Tracker OvuView Queste app sono scaricabili per smartphone con sistemi iOS e Android. johnmoosemusic.com ARTEC UNA CASA DA GUINNESS Il condominio più alto del mondo fatto di legno dovrebbe essere pronto in autunno. È attualmente in costruzione a Bergen, in Norvegia: avrà 14 piani e 62 appartamenti. GRAZIE PER LA CORREZIONE NELL’ULTIMO NUMERO di Shape abbiamo scritto che gli anelli scuri degli alberi indicano la presenza di lignina. Questa, in realtà, è distribuita in tutto il legno. Ringraziamo, per la segnalazione, lo scienziato del legno Örjan Hedberg. SCA SHAPE 3 2015 5 10 DOMANDE “Mentre ero in treno, qualche anno fa, ingannavo il tempo disegnando anelli di alberi e mi è venuto spontaneo ricollegarli ai capitoli di un libro”. Il libro DEL SECOLO L L’artista Katie Paterson ha un progetto: far scrivere 100 testi letterari e tenerli segreti. Perché? Per pubblicarli nel 2114, su alberi che hanno appena iniziato a crescere. testo NANCY PICK foto OLIVER MARK, GIORGIA POLIZZI e opere dell’artista concettuale scozzese Katie Paterson hanno spesso un significato che gli esperti definiscono metafisico. Al momento il suo progetto più ambizioso si chiama “Future Library”: una biblioteca del futuro, che conterrà 100 nuovi testi letterari mantenuti segreti per 100 anni. Come funziona? Ogni anno, per il prossimo secolo, un autore scelto da una commissione scriverà un testo letterario che sarà custodito in una biblioteca di Oslo, in Norvegia. Nel 2114, i 1.000 alberi piantati di recente in un bosco fuori città saranno trasformati in carta per stampare i 100 manoscritti. Quando le è venuta l’idea di “Future Library”? Mentre ero in treno, qualche anno fa: ingannavo il tempo disegnando anelli di alberi e mi è venuto spontaneo ricollegarli ai capitoli di un libro. Da qui è nata l’idea di provare a coltivare un libro per il futuro. Un’idea semplice, che però SCA SHAPE 3 2015 7 21 1 4 MARGARET ATWOOD è stata la prima autrice selezionata per “Future Library”. Atwood, le cui opere spesso trattano del futuro, ha consegnato il suo manoscritto nel maggio 2015, rivelandone solo il titolo: Scribbler Moon. Interessante il paragone che la scrittrice fa tra il testo realizzato per questo progetto e la fiaba della Bella Addormentata: per entrambi, un ritorno alla vita dopo 100 anni. Cosa ha provato quando è stata scelta come prima autrice per “Future Library”? “Mi sono sentita molto onorata e anche felice di partecipare a questo progetto”, dice, “perché esprime la convinzione che tra cento anni l’umanità esisterà ancora!”. si è concretizzata in un progetto molto ambizioso e complesso. Come si è arrivati dalla sua idea ad alberi veri, a scrittori veri e a una biblioteca vera? Tutto è iniziato quando sono stata invitata a una conferenza intitolata “Slow Space” sulla realizzazione di progetti artistici a Oslo. La conferenza si svolgeva tra gli alberi di un bosco, nei giardini e su alcuni isolotti. Allora ho pensato che quella mia idea sugli anelli degli alberi sarebbe stata perfetta per un paese come la Norvegia. Qualche anno dopo, “Future Library” è diventato un progetto artistico commissionato ufficialmente per la città di Oslo e per Bjørvika, il vecchio porto di container. Il Comune ha donato sia il vecchio bosco che i nuovi alberi da piantare. Indubbiamente un progetto artistico che dura un secolo è molto ambizioso, ma la Norvegia è disposta a rischiare. A quale fase del progetto state lavorando ora? La scrittrice Margaret Atwood ha appena consegnato il primo manoscritto. Il prossimo autore sarà David Mitchell. Io ora mi sto occupando del progetto della sala dove verranno conservati i manoscritti, all’ultimo piano della Biblioteca Deichmanske, che oggi ospita gli archivi e le collezioni speciali. Per i prossimi 100 anni il pubblico potrà leggere solo il nome dell’autore e il titolo delle opere. Un secolo è lungo. Pensa che nel 2114 si parlerà ancora di “Future Library” e che i testi saranno effettivamente stampati sulla carta ottenuta dagli alberi del suo bosco? Io mi auguro che il progetto possa essere completato. Nel 2014 abbiamo piantato 1.000 piccoli abeti rossi di Norvegia (ognuno censito in un database computerizzato) e questi alberi 8 SCA SHAPE 3 2015 201 04 continueranno a crescere. Certo, potrebbe accadere qualcosa di imprevedibile: un incendio forestale, una catastrofe ecologica o chissà quale altro evento nella città di Oslo o in Norvegia. Tra 100 anni i libri stampati esisteranno ancora? Chi può dirlo: la tecnologia avanza a un ritmo imprevedibile. Attraverso questo progetto, però, facciamo tutto il possibile per preservare il buon vecchio libro di carta. Come scegliete gli autori? La commissione che si occupa delle selezioni cambia ogni quattro anni, in modo da dare spazio 10 DOMANDE a voci sempre nuove nella scelta degli autori. Ogni anno ci consultiamo su una rosa di candidati e poi facciamo la nostra scelta. Il bello di “Future Library”, per me, è che offre un pretesto per leggere. Attualmente sto ordinando parecchi libri, ma non posso svelare i nomi degli autori: potrebbero essere i futuri scrittori del nostro progetto. Qual è in prospettiva il suo rapporto con il progetto? Resterò tutta la vita nella commissione di “Future Library”. Ma la sostanza di questo progetto è che si propone come un’opera d’arte per le generazioni future. È strano pensare che io non lo vedrò finito. D’altra parte, la maggior parte degli autori dei testi letterari di “Future Library” non è nemmeno nata. Lei è anche scrittrice? Sto lavorando a un libro di idee, perché ne ho talmente tante che io stessa a volte mi sorprendo. Le idee nel libro sono spunti per opere che forse non vedranno mai la luce. A quali altri progetti sta lavorando in questo momento? Ho appena finito di realizzare una candela profumata per una mostra in Francia. Ognuno dei 22 strati di cui si compone la candela ha il profumo di una porzione diversa dello spazio, a partire dalla Terra fino alla Luna, al Sole e allo spazio interstellare. Mi piace collaborare con persone di discipline diverse. Per questo progetto ho lavorato con un biochimico, un candelaio e un profumiere. Nel Regno Unito sto anche lavorando a una struttura che contiene una miriade di specie arboree, per tracciare l’evoluzione della vita degli alberi. È un progetto grosso, che comporta la raccolta di pezzi di legno dagli alberi di tutto il mondo, compresi alcuni estremamente antichi e fossilizzati. A sinistra, Margaret Atwood; a destra, Katie Paterson. Katie Paterson Età: 33 Studi: Edinburgh College of Art; laurea presso la Slade School of Fine Art di Londra. Vive a: Berlino, ma trascorre sei mesi all’anno in Scozia. Famiglia: fidanzata con l’artista Martin John Callanan. Cibo preferito: qualsiasi piatto giapponese. Hobby: “Non ho nessuno degli hobby tradizionali, ma il mio lavoro di artista mi porta a interessarmi delle cose più straordinarie: dai fossili alle stelle cadenti ai telescopi che scrutano mondi passati”. Autore preferito: Tomas Tranströmer, premio Nobel svedese. “Le sue poesie”, dice, “sono semplici ma incredibilmente profonde”. Una volta lei ha fuso e rifuso un meteorite, che è stato poi lanciato nello spazio. Anche a lei piacerebbe andare nello spazio? L’Agenzia Spaziale Europea ha acconsentito a portare il mio meteorite sull’ATV, il veicolo per i rifornimenti della Stazione Spaziale Internazionale. Ogni volta mi sorprende vedere come gli altri accettino di fare delle cose per me. Credo però che il mio incontro ravvicinato con lo spazio si limiterà a questa esperienza. In realtà, non mi alletta granché andare in orbita: amo la Terra e voglio restarci. SCA SHAPE 3 2015 9 VIGNETTE Lavarsi le mani con acqua e sapone potrebbe ridurre anche del 50% i decessi da patologie diarroiche. Piccole AZIONI 10 SCA SHAPE 3 2015 FOCUS: IGIENE DELLE MANI Si sa: lavarsi le mani può impedire la trasmissione di numerose malattie. Ma passare alla pratica non è così semplice, perchè molti non hanno acqua né sapone, mentre altri semplicemente non li usano. testo NANCY PICK foto SHANNON BLACKWELL, GETTY IMAGES I VITALI SCA SHAPE 3 2015 11 Lo sapevi che esiste la giornata globale delle mani lavate? Il 15 ottobre è dedicato a questo tema: aumentare la consapevolezza dell’importanza di lavarsi le mani con il sapone. N 12 SCA SHAPE 3 2015 ON IMPORTA SE abitiamo a New York o a Nairobi: pochi di noi sono abituati a lavarsi bene le mani col sapone, nonostante sia un gesto semplice ed efficace per bloccare la trasmissione di molte malattie. Chiedetelo ad Amy Pickering, esperta di igiene delle mani e di qualità dell’acqua nei Paesi in via di sviluppo. Amy lavora come ricercatrice presso il Woods Institute for the Environment della Stanford University, in California, e si reca regolarmente in Kenya e Bangladesh. “Le patologie diarroiche e respiratorie”, esordisce, “sono due tra le principali cause di morte nel mondo per i bambini sotto i 5 anni. Lavarsi le mani è un ottimo modo di prevenire la trasmissione dei patogeni responsabili di queste malattie”. I germi sono presenti ovunque nella nostra realtà quotidiana: sul carrello della spesa, sul corrimano della metropolitana, sulla macchina del caffè in ufficio. Generalmente non sono pericolosi, almeno se si evita di introdurli nel corpo strofinandosi gli occhi, grattandosi il naso o infilandosi le dita in bocca o nelle orecchie. Questo rischio aumenta nelle nazioni povere, dove l’igiene delle mani è ostacolata soprattutto dalla carenza di acqua e sapone. “La gente”, spiega Amy, “non si rende conto di quanto sia difficile lavarsi le mani senza un rubinetto. L’acqua deve essere presa altrove ed è pesante da trasportare: inoltre, utilizzando un secchio e una tazza se ne consuma tantissima”. Secondo l’UNICEF, lavarsi le mani con il sapone è il gesto più efficace e meno costoso per mantenersi in salute: 3,35 dollari spesi per l’igiene delle mani portano gli stessi vantaggi che si otterrebbero spendendone 11 per la costruzione di una latrina o 200 per il miglioramento della FOCUS: IGIENE DELLE MANI “La gente non si rende conto di quanto sia difficile lavarsi le mani senza un rubinetto”. STORIA DELL’IGIENE DELLE MANI Amy Pickering 1847 AMY PICKERING L’ostetrico austriaco Ignaz Semmelweis è convinto che lavarsi le mani con la candeggina prima di toccare i pazienti possa ridurre la mortalità del 90%. I suoi studi dimostrano che con l’igiene delle mani l’incidenza dei decessi materni dovuti alla febbre da parto cala dal 15% al 2%. Risultati raggiunti ancor prima che Louis Pasteur elabori la sua teoria dei germi come causa delle malattie, e senza che Semmelweis riesca a spiegarne la correlazione. I colleghi, però, non gli credono. Dopo tutto i medici sono dei gentiluomini e, come osserva un altro ostetrico, Charles Meigs, ”i gentiluomini hanno le mani pulite”. 1867 Il britannico Joseph Lister raccomanda ai medici di indossare guanti puliti e di lavarsi le mani con l’acido fenico prima degli interventi chirurgici. Con questa tecnica la mortalità dei suoi pazienti diminuisce dal 45% al 15%. Ancora una volta, gli altri medici sono scettici. GETTY IMAGES 1894 fornitura idrica domestica. Un altro problema è la disponibilità del sapone: chi vive nei Paesi in via di sviluppo tende a utilizzare il sapone principalmente per fare il bucato e lavare i piatti, così spesso si resta senza quando bisogna lavarsi le mani. Amy Pickering U n’innovazione promettente è l’acqua saponata. Invece di utilizzare una saponetta, infatti, si può versare acqua saponata da una bottiglia con un foro nel tappo. I vantaggi? L’acqua saponata è meno costosa della saponetta e la bottiglia non è riutilizzata per altri scopi. L’igiene delle mani può essere un problema anche nelle zone del mondo dove l’acqua abbonda, con conseguenze rilevanti sull’economia. Molte giornate di lavoro vengono infatti perse a causa L’importanza di una corretta igiene delle mani è ormai assodata. Ai chirurghi viene detto di lavarsi le mani con acqua calda e sapone medicinale per 5 minuti e poi strofinarle con etanolo prima dell’intervento.. 1966 Lupe Hernandez, studentessa di scienze infermieristiche in California, inventa un gel igienizzante a base di alcool. 2008 Il 15 ottobre viene lanciata la Giornata mondiale sulla pulizia delle mani, un’iniziativa pubblicoprivata che ogni anno sensibilizza sull’importanza di lavarsi le mani con il sapone come semplice gesto per migliorare la salute dei bambini nel mondo. SCA SHAPE 3 2015 13 Focus: IGIENE delle mani QUANDO LAVARSI LE MANI? rima, durante e dopo la P preparazione dei cibi Prima di mangiare rima e dopo aver accuP dito un malato rima e dopo aver mediP cato un taglio o una ferita opo essere andati in D bagno opo aver cambiato un D pannolino o aver pulito un bambino che è andato in bagno opo essersi soffiati il D naso, dopo aver starnutito o tossito opo aver toccato un D animale, il suo cibo o le sue deiezioni opo aver toccato la D spazzatura 14 sca Shape 3 2015 100.000 delle assenze per malattia (prevenibile) del lavoratore o di un suo familiare, e spesso questo dipende dalla mancata igiene delle mani. Lavandocele bene, dunque, aumentiamo le nostre probabilità di mantenerci in salute. La questione è che non sappiamo farlo o addirittura mentiamo sulle nostre abitudini. Un esempio? Il 99% degli intervistati in un sondaggio, condotto nel Regno Unito durante il 2012, ha dichiarato di aver sempre lavato le mani dopo essere andato in toilette all’autogrill. Dalle registrazioni elettroniche, però, è emerso che in realtà lo hanno fatto solo il 32% degli uomini e il 64% delle donne (tutti gli studi confermano che le donne si lavano le mani più spesso degli uomini). M a cosa significa “lavarsi bene le mani”? Maria Revermann di SCA spiega: “Per difendersi dalle malattie infettive, non basta mettere le dita sotto l’acqua corrente. Bisogna lavare le mani per 30 QUIZ: Ogni anno circa 100.000 persone muoiono nella sola America per infezioni prevenibili contratte negli ospedali. The Economist secondi con tanto sapone, pulendo il palmo della mano, i polpastrelli delle dita e lo spazio tra un dito e l’altro”. Un’altra cosa che la gente spesso sottovaluta è la necessità di asciugare bene le mani: le mani umide possono diventare un ricettacolo di germi, fino a 1.000 volte in più rispetto a quelle asciutte. Lavarsi le mani non è un’opzione, ma esistono valide alternative al sapone: per esempio gli igienizzanti a base di alcool. “L’etanolo”, racconta Amy, “uccide tutti i batteri con cui viene a contatto e poi evapora: è come un martello che li distrugge completamente, senza che possano sviluppare resistenza.” “Negli ultimi decenni la situazione è migliorata perché si è più consapevoli dell’importanza di lavarsi le mani per prevenire la trasmissione delle malattie. Il terrore dell’influenza suina e di quella aviaria hanno indotto la gente a curare l’igiene delle mani”. Se non sempre, per lo meno più di prima. Usatene a volontà! Perché serve lavarsi le mani L’igiene vi preserva da queste malattie infettive? Scopritelo col nostro quiz. 1.Influenza suina. Il virus dell’influenza suina può essere contratto toccandosi il viso dopo il contatto con una superficie contaminata (es. penna o maniglia). Il lavaggio frequente delle mani con il sapone può aiutare a prevenire il contagio. 2. Tubercolosi. Il bacillo della tubercolosi si diffonde nell’aria quando una persona infetta tossisce, espettora o starnutisce. Chi inala questi germi corre il rischio di contrarre la malattia e il lavaggio delle mani non è in grado di scongiurarlo. 3. Salmonellosi. L’ingestione di cibi contaminati dalla salmonella può causare gravi disturbi gastrointestinali. Lavarsi le mani col sapone, soprattutto dopo aver toccato carni crude, può aiutare a prevenire la malattia. 4. HIV/AIDS. Con L’HIV, il virus che causa l’AIDS, il contagio avviene per contatto diretto tra i liquidi organici (sperma o sangue) della persona malata e il sangue o le mucose della persona sana. In questo caso, lavarsi le mani non serve a prevenire l’infezione. 5. Ebola. Il virus Ebola si trasmette per contatto con i liquidi organici della persona malata o con superfici contaminate. Lavarsi le mani con il sapone può proteggere dal contagio. sca Shape 3 2015 15 COME LAVARSI LE MANI ANCHE QUANDO la gente si lava le mani, 1 Lavarsi le mani con acqua tiepida contro i batteri non è meno efficace di quella calda. 2 Usare tanto sapone fino a formare una bella schiuma. 3 Pulire bene lo spazio tra un dito e l’altro e sfregare i pollici. Il sapone non uccide i germi, ma li rimuove insieme alla sporcizia. 4 Sciacquare le mani. 5 Asciugare bene le mani con un asciugamano di carta, che rimuove i germi residui (mentre quello di spugna che li trattiene) 6 Chiudere il rubinetto usando l’asciugamano di carta. I FATTI 150 Studi negli Usa hanno dimostrato che sui palmi delle nostre mani vivono circa 150 specie diverse di batteri. La variabilità dele specie batteriche è più marcata nelle donne che negli uomini. L’“impronta” batterica è unica per ognuno di noi e può essere usata per identificarci. Un articolo del 2014 uscito sul Journal of the American Medical Association raccomanda la messa al bando della stretta di mano nelle strutture sanitarie. Da una ricerca è emerso che i medici che salutavano i loro pazienti (senza essersi lavati preventivamente le mani) con il pugno chiuso riducevano del 75% la trasmissione dei germi. Alternative alla stretta di mano: t*ODIJOPHJBQQPOFTF t$FOOPEFMMBNBOP t"NNJDDBNFOUP t$POUBUUPEJHPNJUP Gli asciugamani di carta sono i più efficaci, perché la carta rimuove dalle mani le particelle cutanee che possono contenere i batteri. POTENZA DEGLI STARNUTI 6OPTUVEJPEFM.*5QVCCMJDBUPOFM 2014 ha rivelato che le goccioline di uno starnuto formano una nube invisibile di gas in grado di spostarsi per decine di metri. 16 SCA SHAPE 3 2015 STOP ALLE STRETTE DI MANO? ANGOLI DELLA CASA DOVE SI ANNIDANO I GERMI 4FDPOEPVOPTUVEJPEFMM6/*$&' e di Domestos (marchio di prodotti per la pulizia della casa) sulla maniglia del frigorifero, sui braccioli del divano e sul joystick della playstation si annidano molti più germi DIFTVMMBUBWPMFUUBEFM8$ GETTY IMAGES raramente lo fa nel modo corretto. Uno studio del 2013 della Michigan State University, negli Usa, ha rivelato che solo il 5% delle persone osservate nei bagni di una città universitaria si lavava le mani in modo da eliminare i germi. Questo significa che il restante 95% non sfregava abbastanza a lungo con il sapone o non lo usava affatto. FOCUS: IGIENE DELLE MANI SCA: Mani pulite, operazione conoscenza T ENERE LE MANI pulite è il modo migliore per prevenire la trasmissione delle infezioni virali e batteriche. SCA promuove in tutto il mondo programmi per l’igiene delle mani allo scopo di migliorare la salute delle persone e offrire loro soluzioni adeguate per l’igiene personale. “Come azienda leader mondiale per l’igiene, riteniamo sia nostro dovere condividere con altri le nostre conoscenze e sensibilizzare le persone”, spiega Lena Söderholm, Global Brand Communication Manager. La cosa migliore è iniziare il prima possibile con le nozioni base: ecco perché SCA sviluppa i suoi programmi educativi nelle scuole materne di Europa, Asia e America. Ma non sono solo i bambini che devono essere informati, in India, per esempio, SCA si reca gratuitamente nei luoghi di lavoro per spiegare ai lavoratori i vantaggi di una corretta igiene delle mani. SCA SHAPE 3 2015 17 FOCUS: IGIENE DELLE MANI Un programma pilota a Shenzhen, nella Cina meridionale, stabilirà se lavarsi le mani può ridurre la trasmissione di una malattia sempre più diffusa. Combattere i virus in Cina L A CHIAMANO “malattia mani piedi bocca”. In Cina (50.000 casi all’anno) colpisce i bambini, soprattutto quelli con meno di 5 anni, e si manifesta con mal di gola, diarrea e spesso vesciche nelle parti del corpo da cui prende il nome. Nel 2014 SCA è stata contattata dal Centro per il controllo delle malattie di Shenzhen e ha accettato di finanziare un progetto di ricerca per verificare se il semplice lavaggio delle mani con il sapone sia in grado di bloccare il contagio. “Ci interessa capire come fare la differenza”, riassume Peter Blomström, Global Director di 18 SCA SHAPE 3 2015 SCA per i mercati emergenti. Quest’ambiziosa ricerca della durata di 6 mesi, condotta nel 2015 dall’Erasmus University Medical Center di Rotterdam, già partner di SCA, coinvolge 18 scuole materne di Shenzhen con un totale di oltre 8.000 bambini. A PARTIRE da maggio, mese in cui il virus è maggiormente aggressivo, a 12 di queste scuole vengono forniti prodotti SCA Tork (sapone e dispenser di asciugamani di carta). Educatori e alunni si lavano le mani cinque volte al giorno. Inoltre, grazie all’app Ella, viene loro insegnato come farlo nel modo migliore. VIGNETTE GETTY IMAGES IMPARARE PRESTO La scuola è un ambiente eccellente per introdurre le abitudini che favoriscono una corretta igiene. Per questo SCA ha messo a punto un’app che insegna ai bambini della scuola materna quanto sia importante lavarsi bene le mani. E ora all’app si affianca anche un kit per bambini più grandi. “LE AVVENTURE di Ella nel lavaggio delle mani” (questo il nome dell’app) è utilizzabile da genitori e insegnanti sia a casa che a scuola, ed usa un approccio divertente e fiabesco per mostrare ai bambini come, quando e perché bisogna lavarsi le mani. “Questa”, spiega Amy Bellcourt, Vice President Communications di SCA, “è una lezione fondamentale che deve essere insegnata già in tenera età, una fase in cui l’apprendimento è più rapido se si usa un approccio ludico. L’iniziativa fa parte del nostro impegno a fare dell’igiene una tematica prioritaria”. L’app ha già avuto molto successo, con oltre 45.000 download in più di 115 Paesi al seguito del suo lancio, avvenuto nel 2013. Una dimostrazione di come Arrivati a novembre, l’Erasmus MC analizzerà i risultati per vedere se lavarsi le mani a scuola può modificare l’incidenza della malattia. Quando l’ospedale ha condotto un programma analogo in 71 scuole materne olandesi, dal 2011 al 2013, i risultati hanno dimostrato che il lavaggio delle mani riduceva significativamente le infezioni gastrointestinali. “Il controllo delle patologie infettive è spesso complicato”, spiega Blomström, “ma prevenire è meglio che curare. Quando veniamo qui a parlare di queste nozioni di base, i cinesi sono molto interessati”. funziona si è tenuta anche nel padiglione dell’aziendadurante le soste a terra della Volvo Ocean Race, la gara velistica a cui SCA ha partecipato con un equipaggio tutto femminile. Dopo ”Ella”, il gruppo ha lanciato un altro kit educativo ispirato al personaggio “Max”. La finalità è la stessa, ma questa volta pensata per bambini più grandi (6–12 anni). Oltre a brochure informative, poster, adesivi, diplomi e materiale di supporto per gli insegnanti, il kit contiene degli esperimenti interattivi, uno dei quali utilizza una scatola a raggi UV per permettere ai bambini di verificare se si sono lavati correttamente le mani. Tutti i materiali del kit “Max” sono ordinabili o scaricabili gratuitamente dal sito Tork. Max e Ella SCA SHAPE 3 2015 19 INFORMARE PER EDUCARE L’informazione è il legame che unisce igiene, salute e qualità della vita. Lo scorso anno le campagne di SCA per la pulizia, rivolte a sensibilizzare adolescenti, donne, bambini, genitori, famiglie e badanti di tutto il mondo, hanno coinvolto 2 milioni di persone. 7.600 4.000 Da 40 anni in Svezia SCA informa insegnanti e studenti sul tema delle foreste e dell’industria a loro connessa. Da quando è stato avviato, nel 1974, al programma hanno partecipato in totale oltre un milione di persone, di cui 7.600 solo nel 2014. In Ungheria a 4.000 bambini è stata insegnata l’importanza di lavarsi le mani, soprattutto per evitare malattie 32% Il 32% degli intervistati teme di ammalarsi a causa della scarsa igiene nei luoghi pubblici. Lo rivela il sondaggio SCA “Hygiene Matters” del 2014. Obiettivo della ricerca: far capire quanto sia importante una buona igiene, contribuire a un dibattito pubblico più informato e migliorare gli standard di pulizia nel mondo.. Perché ho il ciclo MESTRUALE? È IL NUMERO DI PERSONE SENSIBILIZZATE SULL’IGIENE NEL 2014. 2.350 In Italia 2.350 tra infermieri e badanti hanno partecipato a corsi di formazione sull’incontinenza e la cura della pelle. Le lezioni sono state tenute, in varie case di riposo, da personale infermieristico alle dipendenze di SCA. 900.000 900.000 adolescenti colombiane hanno partecipato a programmi educativi per capire meglio cosa accade al corpo femminile durante il ciclo mestruale e la pubertà. L’iniziativa, avviata nel 1989, ha finora interessato 12 milioni di ragazze. 20 SCA SHAPE 3 2015 2.500 Presso strutture sanitarie e ospedali di tutta la Cina sono stati organizzati seminari e programmi formativi riservati a 2.500 tra infermieri e badanti professionali. Tema: la gestione dei pazienti incontinenti. 1.500 Nel corso di una manifestazione podistica in Lettonia, 1.500 donne hanno avuto la possibilità di imparare degli esercizi particolari: quelli per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico e poter così prevenire futuri problemi di incontinenza. Tante ragazze nel mondo sanno ben poco del ciclo mestruale e dell’igiene necessaria in quel momento. Le conseguenze sono gravi: molte di loro, oltre a soffrire di infezioni, sono costrette a stare a casa da scuola o dal lavoro. In collaborazione con il WSSCC, l’organismo delle Nazioni Unite che si occupa delle esigenze igienico-sanitarie degli individui più vulnerabili ed emarginati, SCA vuole rompere il tabù delle mestruazioni, migliorare la conoscenza del ciclo e dell’igiene durante questo periodo. Tutto questo con l’obiettivo di aiutare le donne ad abbattere le barriere che ostacolano la loro piena partecipazione alla società civile. Insieme, SCA e il WSSCC organizzano sessioni educative per le adolescenti, per esempio in Sud Africa e in Cina. 8 MILIONI In India otto milioni di persone sono state sensibilizzate da SCA sull’importanza di una corretta igiene delle mani. TECNOLOGIA VIGNETTE Dalle piante sgorga acqua pulita Per il trattamento delle acque reflue nella sua cartiera di Kunheim, in Francia, SCA ha preso in prestito dalla natura un ingegnoso sistema di depurazione. testo LARS ÖSTERLIND illustrazioni SCA I quattro grandi rettangoli verdi vicino al fiume Reno somigliano ben poco ai tradizionali impianti di trattamento delle acque reflue. Qui la natura fa infatti il suo corso, con solo un piccolo aiuto da parte dell’uomo. I rettangoli sono dei canneti che occupano una superficie totale di 7.500 m2, pari a un campo di calcio, e dal novembre 2015 serviranno a depurare 3.000 m3 di acque reflue, pari a sette piscine da 25 metri, che che derivano dalla produzione giornaliera di tissue, carta igienica e asciugamani di carta nella cartiera SCA di Kunheim, nella Francia nord-orientale. Dopo il trattamento primario fisico-chimico, che avviene nel tradizionale impianto di depurazione della cartiera, i reflui vengono convogliati verso una piccola stazione di pompaggio dotata di un serbatoio da 75 m3. L’acqua viene prima filtrata per rimuovere le fibre residue, poi raffreddata a -30 °C in uno scambiatore di calore, infine convogliata nei quattro bacini attraverso una serie di valvole. I canneti della cartiera SCA sono sistemi a flusso sotterraneo, dove cioè l’acqua fluisce al di sotto del letto filtrante, ecco perché si vedono solo canne mosse dal vento. Visto che l’acqua scorre nel sottosuolo, la sua temperatura raramente scende al di sotto del punto di congelamento. Risultato? Questo sistema biologico depura tutto l’anno. 22 SCA SHAPE 3 2015 Le canne hanno tre funzioni. La prima: il loro apparato radicale molto sviluppato crea dei canali per il passaggio dell’acqua. La seconda: le radici veicolano l’ossigeno in profondità nello strato di sabbia e di ghiaia, favorendo la proliferazione dei batteri che digeriscono e scompongono la materia organica presente nelle acque reflue. La terza: la pianta stessa assorbe alcuni nutrienti dai reflui. Tom Berben LE CANNE VENGONO piantate in bacini il cui fondo è ricoperto da un rivestimento geotessile. Ogni bacino viene infatti riempito con strati di sabbia e ghiaia, che permettono il filtraggio naturale dell’acqua. I canali di scolo sul fondo convogliano infine l’acqua filtrata verso il Reno. La combinazione di batteri, canne e strati filtranti consente di depurare le acque reflue senza utilizzare sostante chimiche. Questa tecnica semplice ma ingegnosa migliora del 20–30% la qualità dell’acqua e completa il trattamento primario dei reflui. Secondo Tom Berben, Environmental Compliance Director di SCA, quello della Francia è il primo e unico esempio dell’utilizzo di questo metodo biologico nelle applicazioni industriali. “Se si ha spazio a sufficienza, questa è la tecnica del futuro”, afferma: “è naturale ed economicamente conveniente, richiede pochissima VIGNETTE “La combinazione di batteri, canne e strati filtranti consente di depurare le acque reflue senza utilizzare sostanze chimiche”.” Tom Berben, Environmental Compliance Director di SCA ACQUA NON TRATTATA STRADA STRADA VENTILAZIONE LETTO FILTRANTE DEFLUSSO DELL’ACQUA DEPURATA CANALI DI SCOLO manutenzione e consuma poca energia, a vantaggio dell’ambiente”. L’alternativa sarebbe infatti utilizzare un bioreattore tradizionale, che incrementerebbe notevolmente il consumo di energia. IL PROGETTO è stato avviato due anni fa, in pre- visione della futura applicazione di normative ambientali europee ancora più vincolanti sullo smaltimento delle acque reflue. “SCA ha deciso di adottare un approccio proattivo. Il progetto entrerà in funzione nel novembre 2015, quindi siamo in anticipo di due anni rispetto ai requisiti normativi che impongono il trattamento biologico”, spiega Berben. Le canne verranno raccolte, avviate al compostaggio e sostituite con piante nuove ogni tre anni. Il passo successivo nel progetto di sostenibilità di SCA sarà aumentare il riciclo dell’acqua depurata. “Oggi”, conclude Berben, “scarichiamo le acque nel fiume, ma dovremmo poterne riutilizzare il 30–40%, così facendo ridurremmo sia il nostro consumo idrico che energetico”. SCA SHAPE 3 2015 23 SCA INSIDE SCA all’ONU QUANTO PESANO SUL RUOLO delle donne nella società i tabù sul ciclo mestruale? Questo tema è stato affrontato recentemente ad un seminario organizzato da SCA e dal Consiglio Cooperativo per le Forniture Idriche e gli Impianti Fognari (WSSCC) presso la sede generale dell’ONU, a New York. Al seminario hanno partecipato una sessantina tra rappresentanti di Ong, agenzie ONU, esponenti dell’industria e delle istituzioni. Chris Williams, Executive Director del WSSCC, ha spiegato come le partnership tra il settore privato, l’ONU e i governi svolgano un ruolo essenziale per migliorare l’accesso alla sanità e aumentare la consapevolezza delle mestruazioni e dell’importanza dell’igiene e per le donne, così che queste possano partecipare attivamente alla vita delle loro comunità. Nel 2014, SCA e il WSSCC hanno avviato una collaborazione che si propone di rompere finalmente i tabù sul ciclo mestruale. C’è stato grande interesse per il seminario organizzato da SCA e WSSCC nel quartier generale delle Nazioni Unite. 24 SCA SHAPE 3 2015 VIGNETTE 6 NUOVE TENDENZE NELLA STAMPA t 3JWJTUFQJáFTDMVTJWF FEFOGBTJTVMWBMPSF EVSBUVSPEFMMBSJWJTUB t / VNFSJQJáMJNJUBUJNBQJáFTDMVTJWJDPODPOTFHVFOUF BVNFOUPEFMQSF[[P QFSDPQJB t .FOPBUUFO[JPOFBMMB WFOEJUBEFMMBTJOHPMB DPQJBBCCPOBNFOUJFBMUSFGPSNFEJ EJTUSJCV[JPOFEJSFUUBTPOPDPOTJEFSBUFQJáJNQPSUBOUJBE FTFNQJPGPSOJSFHSBUVJUBNFOUFMBQVCCMJDB[JPOFBGSPOUF EFMMBDRVJTUPPEJ BMUSJCFOJPTFSWJ[J t .BHHJPSFDPMMBCPSB[JPOFUSBJEJWFSTJ DBOBMJ*NFEJBEJHJUBMJJOQBSUJDPMBSFJ TPDJBMNFEJBWFOHPOPVUJMJ[[BUJQFS QSPNVPWFSFMBDPQJB DBSUBDFB t - BQVCCMJDJUËTVMMBDBSUBTUBNQBUBWJFOFDPOTJEFSBUB DPNFRVBMDPTBDIF BHHJVOHFWBMPSF NFOUSFRVFMMBEJHJUBMFÒTQFTTPQFSDFQJUBDPNFGBTUJEJPTB FEÒQFSDJÛJHOPSBUB t *DPOUFOVUJSFEB[JPOBMJEJWFOUBOP TFNQSFQJáHMPCBMJMFSJWJTUFWFOHPOP USBEPUUFQFSFTTFSFQSPQPTUFTVJWBSJ NFSDBUJ Fonte: Samir Husni 26 SCA SHAPE 3 2015 Dal 2014 il magazine Porter è pubblicato dal sito di e-commerce Net-a-Porter. MERCATI La stampa resiste La credevate morta? E invece no. Nel mondo continuano a nascere progetti digitali supportati da riviste cartacee. testo SARA BERGQVIST foto TOBIAS OHLS D A DIVERSI ANNI si profetizza la morte imminente di riviste e giornali, ma per chi ama la stampa sta emergendo una tendenza di completamente opposta: i progetti digitali che puntano sulle pubblicazioni stampate. Tra questi vi sono media come Politico o siti musicali come Pitchfork, ma anche l’e-commerce o altri business la cui attività principale non è certo l’informazione. Le ragioni di questo fenomeno sono molteplici e hanno in parte a che fare con la credibilità e il “brand building”. Infatti, oggi chiunque può creare un blog, un e-store o un sito Internet, ma per creare una pubblicazione scritta occorrono denaro e competenze: chi lo fa dimostra dunque di essere serio e affidabile. Samir Husni, esperto di media e direttore del Magazine Innovation Center presso la University of Mississippi School of Journalism, negli Usa, pensa che il motivo principale sia economico. “DOVE C’È LA STAMPA girano i soldi, perché è molto più difficile ricavare introiti dai lettori e dagli inserzionisti dei media digitali. Con la pubblicità digitale si guadagna un decimo rispetto alla pubblicità stampata”. Chi ha abbandonato le pubblicazioni stampate a favore di quelle digitali ha pagato questa scelta e ha imparato la lezione. Come la rivista Newsweek, per esempio, che nel 2012, dopo più di 80 anni, ha deciso di uscire solo nella versione digitale. Lo scorso anno è ritornata però alla versione stampata, con una tiratura iniziale di 70.000 copie: poco se paragonato alle 3,3 milioni di copie di qualche anno fa. Tuttavia una tiratura inferiore non è di per sé una cosa negativa. Husni è convinto che in futuro altri seguiranno questa via, associandola però all’offerta di un prodotto più esclusivo. “I giornali erano un prodotto usa e getta: li si leggeva e poi li si gettava via. Oggi i quotidiani assomigliano sempre più ai settimanali e i settimanali ai mensili patinati di cui non ti sbarazzeresti mai. Questo significa che i lettori sono anche disposti a pagare di più”. LE AZIENDE CHE sanno utilizzare media di vario tipo e ne sfruttano le potenzialità possono rafforzare ulteriormente il loro business. Grazie a un mix di video e social media, per esempio, Vanity Fair ha creato un enorme interesse intorno al numero in cui appariva in copertina per la prima volta l’ex olimpionico Bruce Jenner nella sua nuova identità femminile di Caitlyn. Oppure il negozio online di moda di lusso, Net-a-Porter, ha tratto enorme vantaggio dalla pubblicazione della rivista Porter. Oltre a competere con Vogue, infatti, Porter ha rafforzato il brand e continua a creare interesse per i capi di moda venduti nel negozio online. Un’altra realtà digitale che ha fatto il suo ingresso nel mondo della carta stampata è Airbnb, che offre sistemazioni ai turisti di tutto il mondo. Lo scorso anno ha lanciato la rivista di viaggi Pineapple, con articoli su varie città dove l’azienda è presente. La rivista viene distribuita agli iscritti, ma può anche essere acquistata online e in alcuni punti vendita. “Naturalmente tutto ruota intorno al brand, ma SCA SHAPE 3 2015 27 MERCATI 3 1 4 2 7 8 6 5 ALCUNI PROGETTI DIGITALI SUPPORTATI DA PUBBLICAZIONI CARTACEE 1. POLITICO: sito di analisi politiche e articoli per i ben informati; dal 2013 pubblica la rivista Politico 5. ATLAS MAGAZINE: magazine digitale di moda lanciato nel 2012; dal 2014 è affiancato dalla versione stampata 2. AIRBNB: community per l’affitto di appartamenti e case vacanza; nel 2014 ha lanciato la rivista di viaggi Pineapple 6. THE AMERICAN READER: in origine un magazine letterario digitale, nell’autunno 2014 è stato sostituito dalla rivista su carta 3. NET-A-PORTER: sito di e-commerce per la moda di lusso; dal 2014 pubblica la rivista Porter 7. PITCHFORK REVIEW: uno dei siti musicali più influenti del mondo; dal 2014 ha una sua rivista 4. ALLRECIPES: sito gastronomico leader nel mondo; nel 2013 ha lanciato l’omonima rivista di cucina 8. SNEAKER NEWS: sito di e-commerce per le scarpe; nel 2014 ha lanciato la rivista omonima dalla rivista si può anche guadagnare”, continua Husni. Un’altra community che ha investito con successo in una rivista stampata è il sito gastronomico allrecipes.com. Dopo l’acquisto del sito, nel 2012, la casa editrice Meredith ha creato un numero di prova di 36 pagine, che è stato distribuito insieme alle altre sue riviste. Risultato: 350.000 abbonati paganti (che rappresentano la maggior parte dei lettori) e una tiratura attuale di 1.250.000 copie. “La rivista Allrecipes inserisce i contenuti digitali di allrecipes.com in un’esperienza redazionale che dà spazio alle ricette migliori della community”, spiega l’editore, Steven Grune: “Se vuoi trovare subito una ricetta, allrecipes.com è la soluzione ideale, ma se cerchi altri spunti la rivista, che esce sei volte all’anno, è più completa”. 28 SCA SHAPE 3 2015 Samir Husni, direttore del Magazine Innovation Center presso la University of Mississippi School of Journalism. Per definire i contenuti del giornale, i redattori utilizzano i dati provenienti delle ricerche sul web e dell’interazione con gli utenti. Ogni numero contiene circa 60 ricette scelte in base alla stagione e alla popolarità sulla rete, dando spazio agli artefici delle ricette e inserendo giudizi e commenti dal sito. “La rivista e il sito vanno di pari passo, nel senso che per contestualizzare ogni esperienza cerchiamo di giocare sui punti di forza di entrambi. Conosciamo bene i comportamenti di questi appassionati di cucina: vogliono i contenuti in qualsiasi forma: stampa, digitale, app, video”. I proventi derivano prevalentemente dalla vendita degli abbonamenti e la maggior parte degli abbonati ha scoperto l’esistenza della rivista tramite la community. Gli introiti della pubblicità sono andati crescendo numero dopo numero. ALLRECIPES.COM E LA RIVISTA ALLRECIPES Anno di nascita: 1997 per allrecipes.com, 2013 per Allrecipes Lettori: 33 milioni di visite uniche mensili al sito; tiratura attuale di 1.250.000 copie per Allrecipes Frequenza di pubblicazione della rivista: sei volte all’anno Numero di ricette su allrecipes.com: 65.000 Sedi: allrecipes.com ha base a Seattle. Lo staff redazionale di Allrecipes lavora presso la sede generale di Meredith a Des Moines, in Iowa. Lo staff per la pubblicità e il marketing ha l’ufficio centrale a New York e una sede decentrata a Chicago. NASCE GRAPHOSTYLE SI CHIAMA GRAPHOSTYLE ed è una carta patinata leggera, spessorata, a elevata stampabilità, con uno dei migliori profili ambientali sul mercato. Creata da SCA, GraphoStyle è opaca, bianca e corposa, ideale per la stampa di riviste esclusive e adatta anche per pubblicazioni a ridotta foliazione, visto che le sue caratteristiche conferiscono una sensazione di spessore. Alla vista e al tatto la pubblicazione acquista classe ed eleganza: piace perciò a lettori ed inserzionisti. “In Europa abbiamo osservato un aumento evidente nella domanda di carte spessorate e con grado di bianco elevato. C’è inoltre la tendenza a considerare bene la carta con una superficie opaca, perché è di facile lettura e testimonia l’attenzione per l’ambiente”, dice Ulf Edman, Marketing Director della divisione Publication Papers di SCA Ortviken. Edman ricorda che “negli ultimi anni la cartiera SCA di Ortviken è stata in grado di offrire prodotti all’altezza delle aspettative dei clienti”. Il direttore cita GraphoInvent, “una carta naturale ad alto spessore adatta alla stampa di quotidiani, riviste e materiale pubblicitario, che in poco tempo ha conquistato una considerevole quota di mercato. Poi abbiamo ideato GraphoSilk”, continua Edman, “una carta patinata dall’eccellente leggibilità con la quale abbiamo raggiunto volumi di vendita altissimi. Ora con GraphoStyle siamo certi di offrire ai nostri clienti una carta straordinaria in grado di incontrare, come sempre, le loro necessità”. Secondo Husni, la pubblicità stampata è più vantaggiosa di quella digitale, perché non solo contribuisce in maggior misura al rafforzamento del marchio, ma viene anche percepita come parte dalla “brand experience” senza generare fastidio nel consumatore. “In un sondaggio condotto un paio di anni fa nel Regno Unito”, spiega Husni, “ai lettori è stato chiesto di indicare le 10 pagine più gradite nelle loro riviste preferite: tre su 10 erano pagine di pubblicità”. L’esperto è convinto che le riviste stampate continueranno a svolgere un ruolo di primo piano. “La stampa”, riassume, “esisterà fino a quando esisterà l’umanità. È nel nostro DNA. Amiamo avere qualcosa con cui poter interagire fisicamente: del resto, non si può fare un figlio con una moglie digitale!” SCA SHAPE 3 2015 29 MERCATI Largo alle fibre alternative Anche se siamo nell’era digitale, nel mondo c’è sempre più bisogno di carta. Buona parte della domanda è oggi soddisfatta dalle fibre di legno di alta qualità, ma in futuro ci sarà sempre più spazio per altri tipi di fibre, ricavate dal bambù, dalla paglia e da altre specie erbacee. testo DANIEL DASEY foto ISTOCKPHOTO, GETTY IMAGES 31 SCA SHAPE 3 2015 SCA SHAPE 3 2015 31 VIGNETTE Il bambù cresce in fretta. Alcune varietà crescono in altezza di oltre 90 centimetri al giorno. A prima vista, chi vive nei Paesi sviluppati può pensare che la domanda globale di carta sia in calo: giornali digitali al posto di quelli cartacei, e-mail invece di lettere, bollette pagate online. Eppure, con l’incremento della popolazione mondiale e il crescente bisogno di prodotti per l’igiene e l’imballaggio, il bisogno di la carta non è mai stata così forte, lo dicono i numeri. La quantità che utilizziamo è passata, nel giro di 15 anni, da 300 a 400 milioni di tonnellate annue. E il consumo non accenna a diminuire: gli esperti stimano che arriverà a 500 milioni di tonnellate entro il 2025. Parallelamente, però, diminuisce la 32 SCA SHAPE 3 2015 disponibilità mondiale della classica pasta da carta. Oggi questa è garantita per oltre il 50% dal riciclo della carta da macero. Tuttavia, con la riduzione dei giornali cartacei e l’impossibilità di continuare a riciclare più volte lo stesso materiale, per soddisfare la crescente domanda bisogna trovare nuove fonti di fibre. Secondo Bob Hurter, consulente di HurterConsult per l’industria cartaria, la soluzione potrebbe in parte venire dalle cosiddette fibre non legnose, derivate da piante come il bambù, la canna da zucchero e il frumento. Più facili da coltivare e da lavorare rispetto al legno, potrebbero svolgere un ruolo sempre più importante nella produzione di carta nei Paesi in via di sviluppo. Nel frattempo, nelle regioni industrializzate come l’Europa e gli Usa, le preferenze dei consumatori inducono a sperimentare opzioni diverse dal legno, come appunto il bambù e la VIGNETTE MERCATI “La Generazione del Millennio rappresenta un segmento di mercato sempre più interessante: offrire loro un’alternativa diversa dal legno significa avere a cuore le loro esigenze”. Bob Hurter SCA SHAPE 3 2015 33 MERCATI paglia di frumento, per non parlare della tendenza a utilizzare la paglia e le fibre erbacee nei prodotti pressati come i cartoni delle uova. “In aprile si è tenuta un’importante conferenza di settore a cui hanno partecipato alcuni amministratori delegati di grandi aziende cartarie, che hanno parlato della crescente importanza delle fibre non legnose nelle rispettive linee di prodotto”, racconta Hurter. Queste fibre sono oggi utilizzate in molti mercati dove c’è carenza di legno o difficoltà di abbattimento degli alberi. La bagassa, un residuo della lavorazione della canna da zucchero o del sorgo, viene ad esempio impiegata spesso per la produzione della carta in Paesi come Egitto, Colombia, Perù e India (in quest’ultimo si utilizza anche il bambù e la paglia di cereali). CIASCUNA DI QUESTE FIBRE non legnose ha van- taggi e svantaggi: tra i contro, la qualità della carta che se ne ottiene, il limitato periodo di raccolta e le difficoltà di stoccaggio. Altro problema: le fibre non legnose richiedono terra coltivabile, sottraendola quindi alle colture alimentari che, va ricordato, devono sfamare i 7 miliardi di abitanti del pianeta. In realtà negli ultimi anni la percentuale di fibre non legnose impiegate nella produzione mondiale di carta è scesa a circa il 6% rispetto al 12% registrato nel 1980. Come è stato possibile? In buona parte perché l’industria cartaria cinese ha incrementato il recupero della carta da macero, preferendo optare per la produzione su larga scala da 34 SCA SHAPE 3 2015 La paglia di frumento può essere utilizzata per la realizzazione di prodotti pressati come i cartoni delle uova. Canna da zucchero: un altro tipo di fibra non legnosa. fibre di legno rispetto a quella su piccola scala da fibre non legnose. Tuttavia, l’importanza di queste ultime potrebbe tornare a salire in concomitanza alla crescita del mercato globale della carta. Tradizionalmente la disponibilità di fibre di legno di alta qualità è più elevata nei Paesi sviluppati, dove perciò l’utilizzo delle fibre non legnose è dettato sostanzialmente dalle preferenze dei consumatori. Nonostante sia chiaro che una buona gestione forestale è garanzia di sostenibilità, alcuni consumatori giovani ritengono che i prodotti ottenuti da fibre non legnose garantiscano maggiore sostenibilità ambientale. “La Generazione del Millennio rappresenta un segmento di mercato sempre più interessante: offrire loro un’alternativa diversa dal legno significa avere a cuore le loro esigenze”, dice Hurter. Una delle fibre non legnose più promettenti è il bambù, che può essere raccolto in qualsiasi stagione dell’anno e cresce fino a 30 metri di altezza e 30 centimetri di diametro. “Dal bambù”, conclude Hurter, “si possono ricavare minuzzoli come quelli del legno, pressarli e bollirli negli stessi impianti dove si lavora la pasta di legno. A seconda della varietà, si possono ottenere fibre corte, lunghe o medie. E non c’è bisogno di ripiantarlo, perché ricresce più fitto di prima, riducendo così i costi”. VIGNET TE VIGNETTE “L’aggiunta del Miscanthus permette di ottenere prodotti più resistenti”. Dirk Mauler, SCA Le ricerche dimostrano che l’erba elefantina non serve solo per i biocombustibili e le lettiere degli animali, ma anche per la produzione della carta. L’ERBA ELEFANTINA PROMETTE BENE C’È VOLUTO UNO STUDIO di quattro anni e un’analisi sul potenziale delle fibre non legnose in aggiunta alle fibre di legno nel processo di fabbricazione della carta. Risultato? SCA ha individuato in una varietà erbacea asiatica una soluzione molto promettente. Utilizzato da lungo tempo come biocombustibile e per le lettiere degli animali, il Miscanthus giganteus potrebbe trovare un nuovo impiego proprio nell’industria cartaria. Lo studio di SCA ha dimostrato che quest’erba potrebbe infatti essere un utile complemento alle fibre di legno nella produzione di vari prodotti: carta igienica, asciugamani di carta, panno carta da cucina. “I test di laboratorio hanno confermato le proprietà utili di questa pianta, nota come erba elefantina”, spiega Dirk Mauler, Material Development Tissue Director di SCA. “L’aggiunta del Miscanthus permette di ottenere prodotti più resistenti senza pregiudicarne la morbidezza”. Questa particolare pianta dall’Asia si è diffusa in altre parti del mondo, Europa compresa, grazie alla sua grande adattabilità climatica. I PRODOTTI DI CARTA per uso domestico sono costituiti da un mix di fibre corte (per la resistenza) e lunghe (per la morbidezza). Le lunghe derivano dalle conifere delle foreste settentrionali, mentre le fibre corte provengono spesso dall’eucalipto, che potrebbe essere sostituito proprio dal Miscanthus. Tuttavia, l’utilizzo futuro del Miscanthus nei prodotti SCA dipenderà da una serie di fattori. “Il potenziale c’è, ma per utilizzarlo su scala industriale SCA dovrebbe creare delle piantagioni e investire nella produzione”, spiega Mauler. Che aggiunge: “Oggi nel mondo abbiamo tante fibre corte, derivate dall’eucalipto, e anche tante fibre lunghe ottenute dalle conifere settentrionali. È bene comunque avere un’alternativa, per la quale abbiamo anche richiesto un brevetto. D’altra parte non si sa mai quello che potrà succedere nei prossimi 10 anni”. SC SCA CA SHA CA S SHAPE HA AP PE E 3 201 2015 20 0 5 35 Nel regno delle RENNE testo ANNE HAMMARSKJÖLD foto JOHNÉR, GETTY IMAGES 36 SCA SHAPE 3 2015 PROSPETTIVE SCA SHAPE 3 2015 37 PROSPETTIVE Questi animali vagano liberi su quasi la metà del territorio svedese, migrando a seconda delle stagioni. Il loro allevamento è quindi legato alla disponibilità di pascoli. Per migliorare il dialogo tra le società forestali e gli allevatori, SCA ha attuato un programma di formazione in collaborazione con le comunità autoctone dei Sami. I Sami sono la popolazione autoctona della Scandinavia da almeno 2.000 anni. L’allevamento delle renne è una componente molto importante della storia e dell’economia di questo popolo. Grandi mandrie di renne pascolano libere tra le montagne e le foreste della Svezia settentrionale; in inverno i gruppi arrivano a contare circa 250.000 capi. I diritti dei Sami come popolazione autoctona sono tutelati dalla costituzione svedese e dalla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni (UNDRIP). SCA è tra i proprietari forestali decisi a migliorare il dialogo con i rappresentanti degli allevatori di renne. Mats-Åke Lantz, Field Service Director di SCA, ha coordinato un progetto di formazione realizzato nel 2013-2014 in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Sami svedesi (SSR) in rappresentanza degli allevatori di 44 villaggi. “Quando due organizzazioni si incontrano”, 38 SCA SHAPE 3 2015 Da tempo immemorabile i Sami abitano in una regione chiamata Sápmi (Lapponia) che si estende attualmente su quattro nazioni e comprende la Penisola di Kola in Russia, l’estremo nord della Finlandia, le regioni costiere e interne della Norvegia settentrionale e alcune zone della Svezia. spiega Lantz, “il dialogo è fondamentale per il successo di entrambe. Dal 2010 ci consultiamo sulle attività forestali nell’ambito del Forest Stewardship Council (FSC®) e ci siamo resi conto che , oltre al dialogo costante, servono conoscenze più approfondite e una migliore comprensione delle reciproche attività”. Il programma di certificazione FSC per la gestione forestale impone di rispettare i diritti dei popoli indigeni e di considerare l’impatto di varie attività forestali sull’allevamento delle renne. Da qui l’esigenza di confrontarsi con i Sami sull’abbattimento degli alberi, la scelta delle varietà arboree, i metodi di trattamento del terreno, la fertilizzazione delle foreste e la costruzione di strade. Fredrik Juuso, responsabile di progetto per SSR, dice che il progetto di formazione è una buona iniziativa: “La partecipazione è stata alta e questo porta a pensare che la conoscenza dei problemi sia “Quando due organizzazioni si incontrano, il dialogo è fondamentale”. Mats-Åke Lantz, SCA L’arte e l’artigianato dei Sami (duodji) risalgono ai tempi in cui questa popolazione nomade aveva bisogno di oggetti pratici e leggeri. La natura, e in particolare le renne, costituiscono fonte di ispirazione, come si vede in questo fodero di coltello in corno di renna aumentata, anche se è sempre difficile quantificare questo aspetto”. L’iniziativa formativa chiamata “Forest and Reindeer” comprende una pubblicazione e un programma di formazione sia online che in loco. Il personale di SCA chiamato a confrontarsi con i rappresentati degli allevatori di renne deve completare entrambe le formazioni per poter acquisire le competenze necessarie al dialogo. Nel 2014 il primo programma di formazione in loco è stato attuato in sei diverse località all’interno delle proprietà forestali di SCA. Uno dei requisiti richiesti a tutti i partecipanti era quello di aver completato la formazione online. Lantz è soddisfatto dei risultati e della buona collaborazione con l’SSR. “La formazione è un’ottima iniziativa per il dialogo: approfondire le conoscenze fa bene alla comprensione e al consenso”, afferma. Ogni anno, in autunno e in inverno, le renne vengono radunate e marchiate dai rispettivi proprietari. Il marchio si tramanda per generazioni all’interno delle famiglie. Tutti i marchi sono catalogati in un apposito registro. L’allevamento familiare delle renne è parte integrante della società Sami da lunghissimo tempo. Già nel IX secolo questo popolo aveva sviluppato una tecnica di caccia che utilizzava le renne domestiche per attirare quelle selvatiche. Gli animali venivano originariamente utilizzati anche come bestie da soma. SCA SHAPE 3 2015 39 SCA INSIDE ISTOCKPHOTO Ristorante, ecco la vera esperienza in ristorante. Secondo 9 intervistaNON SOLO mangiare e bere. Andati su 10, l’ordine e la pulizia sono più re al ristorante vuol dire anche dare importanti del servizio, e le toiletuno sguardo alla cucina, a come te dovrebbero avere lo stesso stanè apparecchiata la tavola, signifidard della sala. I dati oculometrica interagire con gli altri, andare alla ci hanno invece rivelato che, mentre toilette tra una portata e l’altra. è al ristorante, un cliente fissa circa Nell’ambito di un progetto inno7.000 punti diversi. vativo di ricerca creato per studiare il tipo di esperienza, anche visiva, che i clienti fanno nei ristoranti, recentemente SCA ha condotto un sondaggio su circa 3.000 clienti di locali europei e un esperimento di oculometria sui clienti di un ristorante di Stoccolma. Cosa è emerso dalla ricerca? Che a contare di più è la qualità del cibo, ma che ci sono anche altri dettagli importanti che contribuiscoè la percentuale no a rendere piacevodi chi pensa che le il pranzo o la cena Notizie da SCA Ospitalità per le madri e i loro bimbi TRE ANNI FA SCA ha avviato una collaborazione con l’ospedale pediatrico Bethesda Gyermekkórház di Budapest, in Ungheria. Obiettivo: creare una struttura di accoglienza dedicata alle madri dei bambini ricoverati, che sopportano meglio le cure e guariscono più in fretta se sono vicini alle loro mamme. SCA non si è limitata a finanziare il progetto, ma ha anche dedicato tempo e consulenza commerciale coinvolgendo aziende e clienti privati allo scopo di incrementare gli introiti per la fondazione dell’ospedale. La struttura, che si è aggiudicata il premio CRS Ungheria, verrà inaugurata il 19–20 novembre. 90% ordine e pulizia siano più importanti del servizio. 2.000 ALBERI SONO STATI PIANTATI di recente dai dipendenti SCA nel parco messicano di Guadalupe, a Ciudad Sahagún. L’iniziativa è parte del programma avviato dall’azienda per la riforestazione urbana. Programma educativo sull’igiene femminile in una scuola di Selangor. Libresse per le scuole in Malesia CON IL SUO PROGRAMMA dedi- cato alla scoperta del corpo, il marchio Libresse si rivolge alle pre-adolescenti di 11–12 anni, future consumatrici di prodotti per l’igiene 40 SCA SHAPE 3 2015 femminile. L’iniziativa si basa su spettacoli educativi itineranti, organizzati presso le scuole delle principali città della Malesia. w Pensato per situazioni difficili SFIDA: trovare una soluzione per mantenere Il sogno di Mollie diventa realtà. I sogni non hanno età CON L’INIZIATIVA “Wish of A Life- time”, Mollie Kolenovsky ha potuto realizzare il sogno di una vita, sempre rimandato per dedicarsi alla famiglia: lanciarsi con il paracadute. A 86 anni. Da volontaria della Civil Air Patrol durante la Seconda guerra mondiale, Mollie aveva imparato a impacchettare i paracadute e aveva promesso a se stessa che un giorno sarebbe stata lei a lanciarsi dall’aereo. “Wish of a Lifetime”, sponsorizzato da SCA in collaborazione con Brookdale Senior Living, un’azienda americana cliente di TENA, ha permesso a Mollie di realizzare il suo desiderio nel maggio 2015. La donna ha dichiarato che il lancio con il paracadute è stata l’emozione più incredibile della sua vita. La missione di “Wish of a Lifetime” è promuovere il rispetto e la considerazione per gli anziani, dando loro la possibilità di vivere esperienze gratificanti. Investire sulla pasta di Östrand PER SODDISFARE la crescente domanda di mercato, SCA ha deciso di incrementare la capacità di produzione della pasta di legno nel suo stabilimento Östrand di Timrå, in Svezia. L’operazione comporta un investimento di circa 7,8 miliardi di SEK (830 milioni di euro) in tre anni. La capacità produttiva annuale di pasta sbiancata al solfato arriverà a circa 900.000 tonnellate dalle attuali 430.000. L’avvio della produzione è previsto per il 2018. umide le salviette imbevute. Quest’anno il tema dello SCA University Challenge Contest ha preso spunto dall’esperienza dell’equipaggio tutto femminile di SCA nella Volvo Ocean Race, alle prese con i problemi di igiene in barca. Il concorso è stato vinto da un team della Chalmers University of Technology, in Svezia, che ha proposto una nuova soluzione per i contenitori di salviette imbevute, aggiungendo tre nuove caratteristiche: una guarnizione magnetica, una chiusura elastica e un dispositivo che controlla l’atmosfera all’interno del contenitore. Il team vincitore: Aneesh Venkat, India; Mitica Pecheanu, Romania; Davor Pejic, Svezia. SCA in Messico vola sempre più in alto SCA È RISALITA DI DUE POSTI, raggiungendo la 13a posizione, nella classifica 2015 delle migliori aziende per cui lavorare in Messico e Centro America. Nuovi panni umidi Aumento della produzione di pasta di legno nello stabilimento Östrand di Timrå. SCA HA LANCIATO Easy Clean Wipes, un innovativo dispenser ricaricabile che mantiene umidi più a lungo i panni per la pulizia delle superfici. L’obiettivo è estendere la gamma di prodotti SCA per uso domestico oltre la zona della cucina. SCA SHAPE 3 2015 41 SCA INSIDE Philadelphia, aiutare i giovani a leggere NEGLI ULTIMI NOVE MESI, tutti i martedì i dipendenti SCA del Cira Centre di Philadelphia hanno dedicato un’ora della loro pausa pranzo agli alunni della classe prima della Bache-Martin School. Obiettivo: aiutarli ad imparare a leggere. Il programma di aiuto alla lettura è promosso dal Philadelphia Reads, un ente no-profit che si propone di migliorare l’alfabetizzazione degli studenti più giovani e bisognosi di Philadelphia. Capace di condividere I MERCATI FINANZIARI esigono informazioni Che impresa! Questo dipendente di SCA sa davvero come si fa un barbecue Evviva il barbecue! MARTIN NORDH, operatore di macchina presso la sede SCA di Falkenberg, in Svezia, ha vinto la finale di Grillmästarna (Il re del barbecue), popolare show di cucina della Tv svedese. Il vincitore si è aggiudicato un montepremi di 100.000 SEK (circa 10.500 euro), un viaggio negli Usa 42 SCA SHAPE 3 2015 e un incontro con Chris Lilly, il re americano del barbecue. “L’errore peggiore? Usare il liquido accendifuoco”, ha dichiarato Nordh al giornale Hallandsposten. “Già, perché se si mette il cibo troppo presto sulla griglia, prenderà il sapore del liquido”. approfondite sulla responsabilità sociale d’impresa (RSI) delle società quotate in Borsa. In termini di strategia di RSI e codice di condotta, SCA è stata giudicata tra le migliori nella recente classifica Webranking by Comprend, la principale ricerca europea che valuta in che misura i siti aziendali soddisfano le aspettative dei loro maggiori stakeholder. SCA è risultata prima tra le aziende svedesi e si è classificata nelle prime 10 tra le 500 principali aziende europee. Anche il report annuale del 2014 di SCA ha ottenuto un buon punteggio. Secondo un recente sondaggio della società e.com, che ha classificato 1.660 aziende del mondo nel suo “Report annuale sui report annuali 2015”, SCA è risultata quinta. Il report del gruppo è stato valutato A+, o “primo voto”, che significa aver ottenuto il giudizio migliore. ANNUAL REP ORT 2014 w IL SEDERINO È PIÙ MORBIDO LIBERO TOUCH È IL NUOVO pannoli- no di SCA, morbido e amico della pelle. La morbidezza è garantita da test condotti sia in laboratorio che presso i con con consumatori. Da un test è emerso che 8 ac acquirenti su 10 giudicano Libero To Touch ou più morbido rispetto ai principali prodotti della concorrenza. Inoltre, p rod pannolino è dermatologicamente il pa testato per un’azione delicata sulla te est pelle p elle del bambino. Come tutti i pannolini Libero, anche C gamma Touch ha la cerificazione la a ga Nordic Ecolabel. N Nor Libero Touch sarà disponibile in tutti i L Paesi scandinavi da ottobre e a seguire P Pae negli ne eg altri mercati. SCA investe in Brasile SCA ha deciso di investire in Brasile per un nuovo stabilimento dedicato ai prodotti per l’incontinenza. La produzione dovrebbe iniziare nel 2016. Migliorare l’organizzazione PER CONCENTRARSI MEGLIO sulle attività del gruppo (prodotti forestali e per l’igiene), SCA ha deciso di creare due divisioni: Hygiene e Forest Products. Tutte le industrie forestali e i terreni forestali di proprietà di SCA confluiranno nella divisione Forest Products. Ciclo mestruale, basta tabù “ROMPERÒ IL SILENZIO sul ciclo mestruale, non mi farò intimidire. Sarò orgogliosa di me, passerò parola fuori e dentro casa”. È questo l’invito all’azione che SCA e il Consiglio Cooperativo per le Forniture Idriche e gli Impianti Fognari (WSSCC) hanno lanciato durante la tappa della Volvo Ocean Race all’Aja. Come ha dichiarato nel suo intervento Archana Patkar del WSSCC, “Il ciclo mestruale, la menopausa e l’incontinenza sono tutte fasi della vita. Parliamone e cerchiamo soluzioni pratiche per sconfiggere il silenzio, la vergogna e la paura e lasciare il posto alla comprensione, all’orgoglio e alla dignità. Tutto ciò è fondamentale per dare alle donne e alle adolescenti del mondo la possibilità di esprimere totalmente le loro potenzialità”. Drypers Drypantz premiato in Malesia DRYPERS DRYPANTZ è stato scelto dai consumatori malesiani come miglior prodotto dell’anno nella categoria infanzia (pannolini mutandina). “Product of the Year” premia gli prodotti più innovativi ed è il concorso più votato dai consumatori. SCA SHAPE 3 2015 43
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