MW Italia - CLN Group
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Gruppo c.l.n. - BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2011 Organi sociali di C.L.N. S.p.A. Consiglio di Amministrazione PRESIDENTE Aurora Magnetto AMMINISTRATORE DELEGATO Aurora Magnetto Vincenzo Perris Gabriele Perris Magnetto CONSIGLIERI Vijay Goyal François Max Eduard Rumpf Alain Legrix François Daniel Golay Jean Luc Maurange Raffaella Perris Magnetto Jean Martin Van der Hoeven Mario Zibetti Collegio Sindacale PRESIDENTE Mario Pia SINDACI EFFETTIVI Vittorino Pizzoni Giovanni Sala SINDACI SUPPLENTI Alessandra Odorisio Riccardo Ronchi Società di revisione Deloitte & touche S.P.A. Relazione sulla Gestione Signori Azionisti, l’esercizio al 31 dicembre 2011 chiude con un utile netto di pertinenza del Gruppo di 13,5 milioni di Euro, dopo aver stanziato ammortamenti per 87 milioni di Euro ed imposte per 22 milioni di Euro. Per una corretta valutazione delle performance ottenute dal Gruppo nel corso dell’esercizio è utile un accenno allo scenario economico, con particolare riferimento ai mercati in cui il Gruppo opera. Mercato Acciaio Dopo un continuo e significativo aumento del consumo apparente di acciaio nella UE-27 nel periodo 2003/2007, è iniziata la progressiva contrazione dei consumi in tutte le principali aree geografiche mondiali, Asia esclusa, iniziata nell’ultimo quadrimestre del 2008 e proseguita in accentuazione nell’esercizio 2009 (con il minimo storico di 115 milioni ton). Il biennio 2010/2011 vede l’inversione del trend in UE, per il miglioramento complessivo del quadro internazionale, che ha consentito già nel 2010 un primo recupero (+19%) sul 2009, consolidatosi poi nel 2011 sul livello di 146 milioni ton. Questo dato, pur in considerevole miglioramento (+27%) rispetto al 2009, resta purtroppo ancora molto distante (-38 milioni ton, pari a -21%) rispetto al 2007 e soprattutto è molto disomogeneo nei vari Paesi UE, dove l’Italia ed il Sud Europa evidenziano dati peggiori rispetto alla media UE, mentre i Paesi del Nord UE e del blocco dell’Est UE segnalano dati migliori. In termini di produzione mondiale di acciaio, dopo il calo vistoso del 2009 che ha risparmiato solo l’Asia, il 2010 ha evidenziato un primo recupero di circa il +15% a livello mondo e del +25% in UE-27, consolidatosi nel 2011 sul valore di circa 1,5 miliardi ton (mondo), con l’UE a +27% sul 2009 e con l’Italia a +44% con un +9 milioni ton circa, con una significativa quota destinata all’esportazione. Da sottolineare ancora i valori di assoluto rilievo espressi dalle produzioni asiatiche ed in particolare dalla Cina, che hanno portato lo share dell’area BRIC ad oltre il 60%, con la sola Cina al 46% della produzione totale mondiale, inserita in un contesto asiatico che complessivamente vale il 64% del totale. Il violento ridimensionamento dei consumi, accentuato specialmente nei mercati più maturi, Sud UE in primis, è stato sicuramente determinato dal calo del consumo reale in molti settori fortemente steel intensive (primi fra tutti la costruzione e l’automotive), solo a tratti bilanciato da un miglioramento della domanda apparente, soprattutto dopo il significativo processo di destoccaggio che ha caratterizzato l’intero 2009. 5 Il 2011 ha infatti consuntivato un significativo recupero, più del consumo apparente che di quello reale, trend che ha contraddistinto anche il settore della distribuzione da centro servizio, con un miglioramento del 2011 sul 2009 nell’ordine di circa il +8%, malgrado l’arretramento (-3,7%) rispetto al 2010 e il più significativo gap con il 2007/2008 (-25% circa). L’andamento del 2011 ha avuto trend opposti tra il periodo gennaio/luglio e l’ultimo quadrimestre, mesi in cui il rallentamento della domanda è stato consistente (negativo anche rispetto allo stesso periodo del biennio 2009/2010), con la redditività delle aziende operanti nella distribuzione che hanno quindi beneficiato del positivo trend di mercato nella prima parte dell’anno, anche se con nette differenze tra i vari settori e prodotti, sacrificando in parte tale risultato nel corso dell’ultimo quadrimestre. Nel 2011 è stato riconfermato l’aumento strutturale della volatilità, con cicli siderurgici più brevi, caratterizzati da maggiori variazioni dei prezzi, la cui dinamica è condizionata dal trend delle principali materie prime (soprattutto minerale ferro, coking coal e rottame), sostenuta dalla domanda asiatica, area dove si “formano” i prezzi internazionali dei prodotti in $/ton, che in UE arrivano “ritradotti” dal cambio €/$, ulteriore variabile imprevedibile del nostro sistema. L’eccessiva strutturale competizione già presente nel comparto distributivo dei centri di servizio italiani, amplificatasi con i cali dei consumi post 2008, ha condizionato la possibilità di consuntivare una migliore redditività gestionale, avendo il mercato evidenziato alcuni “passaggi” critici, che nel consuntivo hanno pesato sul risultato dell’anno, che resta comunque su valori ancora positivi. In sintesi, a livello di divisione SSC, il recupero dei volumi venduti, associato ad un miglioramento della marginalità unitaria, riferiti ad una più efficiente struttura dei costi complessivi di funzionamento, hanno permesso al nostro Gruppo di ottenere soddisfacenti risultati negli indici economici del 2011. Mercato automotive Per quanto riguarda il mercato passengers cars (“PSC”), a livello UE 27 le immatricolazioni di auto sono scese del 1,7% nel 2011 a 13,1 milioni di veicoli rispetto al 2010 (esercizio che già aveva rilevato una flessione del 5,5% rispetto al 2009), principalmente a causa del permanere delle situazioni di difficoltà ed incertezza in Europa occidentale. Con riferimento ai principali paesi, i cali maggiori si sono avvertiti in Spagna (-17,7%), in Italia (-10,9%), in UK (-4,4%) ed in Francia (-2,1%) mentre in significativo aumento sono risultate le immatricolazioni 6 in Germania (+8,8%). Per quanto riguarda le performance dei principali clienti carmakers del Gruppo CLN in Europa, hanno registrato immatricolazioni in calo nel 2011 il Gruppo Fiat (-12,1%), PSA (-9%) e Renault (-8,4%), mentre in forte crescita è risultata BMW (+7,6%). Per quanto riguarda il settore dei Light Commercial Vehicles (“LCV”) in Europa (EU 27 + EFTA), l’andamento è stato ancora una volta in controtendenza (+7,5%) rispetto al comparto PSC: sono cresciute le vendite in Francia (+2,7%), Germania (+18,8%) e UK (+ 16,7%); in calo sono risultate invece Italia (-6,1%) e Spagna (-10,1%). Per quanto riguarda le performance dei principali clienti del Gruppo CLN operanti in Europa sul mercato LCV, tutti hanno registrato immatricolazioni in progresso, in particolare Renault (+4,7%), il Gruppo Fiat (+5,2%) e PSA (+2,6%). Con riferimento ai principali mercati extra-europei nei quali il Gruppo opera: il mercato Turco ha continuato a crescere nel 2011 del 16,5% (seppure ad un ritmo inferiore rispetto al 2010); il mercato Russo ha registrato una forte ripresa delle immatricolazioni (+39%) dopo un biennio di stagnazione; il mercato Sud Americano ha registrato in Brasile immatricolazioni di PSC sostanzialmente stabili nel 2011 rispetto al 2010, mentre sono cresciute le immatricolazioni LCV del 13,8%; il mercato Sud Africano prosegue un percorso di forte sviluppo che ha visto registrare una crescita del 17,5% per quanto attiene il comparto PSC e del 12% per il LCV. . . . . In tale scenario le Divisioni Ruote ed Automotive hanno saputo far fronte alle difficoltà del mercato PSC in Europa occidentale grazie alla diversificazione dei clienti, alla presenza in alcuni segmenti (quali quelli A/B) colpiti in misura inferiore dal calo del mercato, alla diversificazione delle aree geografiche ed all’ampliamento delle gamme di prodotti e processi; il miglioramento del mercato LCV ha invece generato indubbi benefici a livello di risultati economici. Le strategie di sviluppo e diversificazione avviate negli ultimi anni, le azioni di ristrutturazione e riorganizzazione produttiva già avviate nel 2009 e proseguite sino ad oggi (in particolare in Italia ed in Francia), hanno permesso al Gruppo di raggiungere risultati più che soddisfacenti nonostante le difficoltà del mercato di riferimento. 7 (Giappone) 2,50% MW ITALIA SPA (Italia) 100% 97,50% GIANETTI RUOTE SPA (Italia) 97,50% 100% TOPY INDUSTR TIO EP SY INDUSTRIES (Giappone) (Giappone) MW FRANCE S.A. 2,50% (Francia) MW ITALIA SPAMW ITALIA SPA (Italia) 2,50% 10 MA SP (Italia) (Italia MW ROMANIA Il Gruppo e la sua attività 98,58% 100% 100% S.A. GIANETTI GIANETTI RUOTE SPA RUOTE SPA (Romania) (Italia) (Italia) 100% 100% S.A. MW FRANCE MW FRANCE S.A. (Francia)D.R. 100% Il Gruppo CLN opera in tre differenti business: Centri di Servizio Siderurgico, produzione ruote in acciaio (auto, moto e veicoli commerciali/ industriali), produzione di particolari stampati per automobili e veicoli commerciali ed è organizzato in tre differenti business units. (Francia) (Francia) 98,58% 100% MW ROMANIA MW ROMANIA 98,S.A. 58% S.A. MW DEUTSCHLAND (Romania) (Romania) (Germania) 100% 100% D.R. 100% D.R. MW POLAND (Francia) (Francia) (Polonia) MW MW 100% 100% MW Lublin 100%DEUTSCHLAND DEUTSCHLAND (Germania) (Germania) (Polonia) MW WHEELS SA (PTY) LTD MW100% POLAND MW POLAND 100% 100% (Polonia) (Sud Africa)(Polonia) MW 10Lublin 0% 100% MW Lublin (Polonia) (Polonia) AR Machine Co. 10,00% (Iran) MW WHEELS SA (PTY) LTD 100% 100% MW WHEELS SA (PTY) LTD MW EURODISK LLC (Sud Africa) 69,50% (Sud Africa) 100% MWPT B.V. (Olanda) 10,00% (Russia) 100% Machine Co.AR Machine Co. AR10,00% (Iran) (Iran) MW EURODISK TRADE LLC (Russia) 69,50% 69,50%B.V. MWPT 85,1% 100%B.V. MWPT MW EURODISK 100% LLC MW EURODISK LLC (Olanda) (Olanda) (Russia) (Russia) EXCEL RIM Co. , EXCEL RIM SDN 55% BHD Ltd 100% 100% (Giappone) (Malesia) MW EURODISK MW EURODISK TRADE LLC TRADE LLC (Russia) 85,1% (Russia) EXCEL RIM Co. EXCEL , RIM Co. EXCEL , RIM SDNEXCEL RIM S 85 ,1% 5Ltd 5% 5 5% BHD BHD Ltd (Giappone) (Giappone) (Malesia) Il Grafico che segue riporta la struttura legale del Gruppo al 31 dicembre 2011. 8 CENTRI DI DISTRIBUZION RUOTE STAMPAGGIO E ASSEMBLAGGIO ALTRI CENTRI DI DISTRIBUZION CENTRI DI DISTRIBUZION RUOTE RUOTE (Malesia) C.L.N. SPA C.L.N. SPA (Italia) (Italia) ES 100% 100% MA SPA MA SPA (Italia) (Italia) 100% CANESSA SPA CANESSA SPA (Italia) M.A.C. Metallurgica M.A.C. Metallurgica Assemblaggi CarpenterieCarpenterie 100,00% 100,00Assemblaggi % SpA (Italia) 99,99% SpA (Italia) 50,00% 9,25% 25,00% (Italy) 0,01% 100% CLN SERBIA CLN SERBIA 100% Doo Doo (Serbia) (Serbia) 25% O.M.V. 25% CANESSA SLOVAKIA CANESSA SLOVAKIA S.R.O. S.R.O. WM srl (Italia) WM srl (Italia) 51,00% 80,00% (Italia) 100% 100% (Italia) 80,00% G.R.B. SRLG.R.B. SRL (Italia) (Italia) PMC Automotive PMC Automotive Italia Srl Italia Srl 100% (Italia) PMC Automotive PMC Automotive 100% Doo Doo (Serbia) (Serbia) 17,85 % (Francia) 15% 51,00% 51,00%ITLA SRL ITLA SRL 35% 50,00% ALMASIDER 50,00ALMASIDER % 100 % 48,00% 48,00% (Italia) (Italia) (Croazia) (Croazia) 17,85 ETROMEX % ETROMEX S. POLO S. POLO 15% LAMIERE SPA LAMIERE SPA (Italia) (Italia) 35GERVASI % GERVASI POLSKA (Polonia) POLSKA (Polonia) 100 % SRL AVISCALI AVISCALI SRL (Italia) (Italia) (Francia) EUROSTAMP S.A.S. S.A.S. 100,00% 100,00%EUROSTAMP 60,00% (Francia) O.M.V. (Italia) (Messico) (Messico) E.M.A.R.C. E.M.A.R.C. S.p.A. S.p.A. (Italia) (Italia) MA S.A.S. FRANCE S.A.S. 100,00% 100,00% MA FRANCE (Italia) PRORENA PRORENA ORTOLANOORTOLANO 51,00% (Italia) (Italia) (Italy) (Italia) 0,01% 99,99% TESCO GO TESCO S.P.A. GO S.P.A. PMC Automotive S.p.A. S.p.A. 50,00%PMC Automotive 9,25% (Italia) (Slovacchia)(Slovacchia) WAGON AUTOMOTIVE WAGON AUTOMOTIVE SRL SRL 100,00% 100,00% 100,00% 100,00% (Italia) (Italia) 25,00% 100% 60,00% COSKUNOZCOSKUNOZ MA MA OTOMOTIV OTOMOTIV A.S. A.S. (Francia) (Turchia) METALTRANCIATI METALTRANCIATI (Italia) (Turchia) 100,00% 100,00% 10,00% IMMOBILIERE IMMOBILIERE DE VILLERS DE VILLERS (Francia) (Francia) 51% 51% SALL NUOVA NUOVA SALL (Italia) (Italia) 100% (Italia) 100% MIM Steel MIM Steel 10,00% ProcessingProcessing Gmbh Gmbh (Germania) (Germania) 39% CELLINO CELLINO S.R.L. 39% S.R.L. 100% (Italia) (Italia) 100% L.I.M.A. Lavorazione L.I.M.A. Lavorazione 100,00% 100,00% 60,00% 37,48% IDEST S.A.R.L. IDEST S.A.R.L. (Francia) (Francia) Italiana Metalli Italiana Affini Metalli Affini 37,48% UM CORPORATION UM CORPORATION S.A.S. S.A.S. 60,00% (Francia) S.P.A. S.P.A. (Italia) (Italia) 100% RIZZATO NASTRI RIZZATO NASTRI ACCIAIO SPA ACCIAIO SPA (Italia) (Italia) DEUTSCHLAND DEUTSCHLAND Gmbh Gmbh (Germania) (Germania) 20,00% S.A. POLSKA S.A. 100,00% 100,00%DELFO POLSKA 49,00% DELFO (Polonia) MW EURODISK LLC (Russia) (Polonia) E.MA. POLSKA E.MA. SpPOLSKA Sp Zoo Zoo (Polonia) 35,00% 49,00% 99,71% SHL S.A. (Polonia) PROMA PROMA (Polonia) (Polonia) Z.o.o. Sp Z.o.o. 35,00% POLAND SpPOLAND 49,00% (Malesia) 50,00% SHL S.A. (Polonia) 50,00% (Italia) 50% 100% Intek CM SRLIntek (Italia) CM SRL (Italia) 100% Ocevi CM SRLOcevi (Italia) CM SRL (Italia) 50% C.T.L. SRL (Italia) C.T.L. SRL (Italia) IDROENERG 0,01% IDROENERG (Italia) (Italia) 0,01% 0,01% CVA tradingCVA trading (Italia) (Italia) IM (Italia) CHIERI CHIERI (Italia) (Italia) 0,01% ENERGIA ENERGIA 0,01% 7,50% 7,50% Inc 20% 20% CIR Srl 5,35% 7,73% 25,91% 5,35% 7,73% DELNA 25,91% AIRCOM USAIRCOM US Inc (U.S.A.) (U.S.A.) (Italia) (Italia) CIR Srl (Italia) DELNA (Italia) EMARC SRL EMARC SRL (Romania) (Romania) JBM MA AUTOMOTIVE JBM MA AUTOMOTIVE (PVT) LTD (PVT) LTD (India) SIMEST 5,50% 94,50% IM (Italia) C.S.M. (Italia) 0,01% (Polonia) DP METAL PROCESSING DP METAL PROCESSING Sp Sp Zoo Zoo 100,00% 100,00% (Polonia) (Polonia) 99,71% SDN XCEL RIM SDN BHD 49,00% 20,00% 4% C.S.M. 100% SHL Production SHL SpProduction Zoo Sp Zoo (Polonia) (Polonia) 100% (Francia) MA AUTOMOTIVE 100,00% 100,00% MA AUTOMOTIVE 4% 100% CELMAC SRLCELMAC (Italia) SRL (Italia) MA Tool and MA Die Tool (Pty) and Die (Pty) Ltd Ltd (India) SIMEST 100% MA Automotive MA Automotive South Africa South Africa 100% (Pty) Ltd (Pty) Ltd 94,50% (Sud Africa)(Sud Africa) 100% 5,50% (Sud Africa)(Sud Africa) MA Automotive MA Automotive 100% 100% Rosslyn (Pty) Rosslyn Ltd (Pty) Ltd (Sud Africa) (Sud Africa) IG TOOLING IGAND TOOLING LIGHTAND LIGHT 80,00% ENGINEERING (Pty) Ltd (Pty) Ltd20,00% 80,00%ENGINEERING 20,00% 80,00% TOOLING PROPERTY20,00% IG TOOLING IGPROPERTY 80,00% 20,00% 80,00% 80,00% CLAUDLYNN CLAUDLYNN 20,00% INVESTMENTS INVESTMENTS (Pty)Ltd (Pty)Ltd (Sud Africa)(Sud Africa) 20,00% 80,00% RENSOR PROPERTY 20,00% 80,00% RENSOR PROPERTY 20,00% 95,00% 95,00% (Sud Africa)(Sud Africa) (Pty)Ltd (Pty)Ltd INVESTMENTS INVESTMENTS (Sud Africa)(Sud Africa) (Pty) Ltd (Pty) Ltd (Sud Africa)(Sud Africa) MA AUTOMOTIVE MA AUTOMOTIVE ARGENTINA ARGENTINA S.A. S.A. 5,00% August August Lapple 100% Lapple EAST LONDON EAST LONDON (Pty) Ltd (Pty) Ltd (Sud Africa) (Sud Africa) 5,00% (Argentina) (Argentina) 82,79% MA AUTOMOTIVE MA AUTOMOTIVE BRASIL BRASIL LTDA LTDA 82,79% (Brasile) (Brasile) 17,21% SIMEST 17,21% SIMEST 9 10 3 divisioni – automotive, ruote e distribuzione acciaio – lʼapproccio “dalla parte del cliente”, e il prodotto/servizio gestito come sistema. 11 FATTI SALIENTI DEL 2011 Tra gli eventi di spicco che hanno caratterizzato l’esercizio 2011 vanno ricordati i seguenti: Febbraio Nel mese di Febbraio MA ha raggiunto le intese di massima per la cessione della propria partecipazione del 18,99% in Igenieria de Productos Metalicos ad un prezzo di Euro 8 milioni; il passaggio delle azioni e l’incasso del corrispettivo è stato completato nel mese di giugno. Marzo Le controllate MAD e Delfo Polska hanno deliberato l’acquisto di due presse a trasferta, per un investimento complessivo stimabile in circa Euro 20 milioni. Aprile Nel mese di Aprile MA ed il Gruppo Proma hanno raggiunto le intese per la costituzione di PMC SpA (detenuta pariteticamente) nella quale sono confluite le rispettive partecipazioni in PMC Automotive D.o.o; PMC SpA ha quindi proceduto, nel mese di Settembre, a rilevare il ramo d’azienda operativo nello stampaggio di Frigostamp S.p.A. (Bruino). Nel corso del 2011 PMC D.o.o. ha completato gli investimenti relativi allo stampaggio ed ha attualmente in corso di finalizzazione quelli per l’assemblaggio di componenti per la Fiat 500/L prodotta a Kragujevac; al fine di supportare i relativi investimenti, nel mese di dicembre, Simest S.p.A. è intervenuta nel capitale sociale della società serba. Nel mese di Aprile 2011 MW Italia e Jantsa AS (produttore turco di ruote truck) hanno firmato un Joint Venture Agreement finalizzato alla costituzione di una NewCo denominata JMW AS in Turchia (detenuta pariteticamente dai due soci) che sarà attiva nella produzione e commercializzazione di ruote auto e truck. Il nuovo stabilimento avrà una capacità produttiva di circa 2 milioni di ruote PSC – la cui produzione inizierà nel quarto trimestre 2012 - e di 1 milione di ruote truck, con inizio produzione successiva. Sempre nel mese di aprile MW Italia e il Gruppo Dorbyl hanno raggiunto le intese in forza delle quali MW ha acquisito il restante 50% delle azioni della società sudafricana Dorbyl-MW e ha sciolto conseguentemente il rapporto di JV paritetico che legava i due gruppi. Dal mese di maggio i risultati della società, ridenominata MWSA, sono consolidati integralmente nel conto economico del Gruppo CLN. 12 Maggio Nel mese di Maggio Canessa ha ceduto la propria partecipazione del 30% nella Commerciale Siderurgica del Sud. Luglio Nel mese di luglio MA South Africa ha perfezionato l’acquisizione del residuo 20% delle azioni della IG Tooling; in forza di tale operazione il Gruppo CLN è divenuto azionista unico. Novembre Nel mese di novembre la controllata sudafricana MA Tool and Die ha ricevuto la nomination letter da parte di Daimler per la fornitura di particolari stampati, sia di pannelleria esterna in alluminio che di parti strutturali in acciaio, per il progetto BR 205 (Nuova Classe C Mercedes) da realizzarsi presso il sito produttivo di East London. Sempre a novembre GM ha nominato MA Tool and Die come fornitore di componenti stampate per il progetto RT 50 (Nuovo Pick Up) da realizzarsi presso il sito di Port Elizabeth. Per finanziare le due iniziative (unitamente al completamento degli investimenti relativi al progetto BMW F 30 – Nuova Serie 3), si sono ottenute le manifestazioni di interesse da ABSA Bank e da Simest. Sempre nel mese di novembre la controllata MA Argentina e il Gruppo Fumiscor hanno siglato un JV finalizzato alla costituzione di una NewCo (detenuta pariteticamente) per la fornitura di particolari stampati presso lo stabilimento FGA di Cordoba. Dicembre Nel mese di dicembre MW Italia ha siglato il contratto di vendita della totalità delle quote detenute nella Sanremo Radaelli S.r.l.; conseguentemente lo stato patrimoniale della società non è più stato consolidato a fine anno (mentre il consolidamento è ancora stato effettuato integralmente per il conto economico). In data 22 dicembre 2011 PSA Peugeot Citroen, nello sviluppo del piano “Excellence de la Relation Fournisseurs”, ha nominato il Gruppo CLN “Fournisseur Majeur”. I criteri individuati per l’attribuzione del prestigioso riconoscimento sono la competenza tecnica ed industriale e la capacità di gestire nel tempo progetti complessi a costante livello di eccellenza. Tale premio conferma la solidità della relazione e l’impegno a lungo termine con il Cliente PSA. 13 L’ANDAMENTO ECONOMICO, PATRIMONIALE E FINANZIARIO Conto economico riclassificato Gruppo CLN FATTURATO (Euro/’000) Margine Operativo Lordo (EBITDA) % fatturato Utile Operativo (EBIT) % fatturato Risultato gestione finanziaria Utili/(Perdite) su cambi Risultato partecipazioni ad Equity Risultato gestione straordinaria Utile Ante Imposte (EBT) % fatturato Imposte sul reddito % Tasso medio d’imposta Utile Netto (EAT) % fatturato Gruppo CLN 2011 2010 2009 2008 1.892.373 1.700.886 1.412.532 2.026.384 8,5 10,5 3,3 8,9 73.240 89.068 -43.273 84.006 3,9 5,2 -3,1 4,1 -32.892 -21.206 -29.693 -42.353 -769 -6.393 -19.333 -5.402 160.330 7.112 178.344 -1.868 46.226 -3.476 -11.153 -7.778 -18.540 41.061 -95.339 22.944 2,1 2,4 -6,7 1,1 -21.794 -24.124 -4.688 -11.744 -56,0 -59,0 4,9 -51,2 17.119 16.937 -100.027 11.200 0,9 1,0 -7,1 0,6 38.913 436 180.725 -2.154 In termini generali, l’esercizio 2011 si è chiuso con un fatturato pari ad Euro 1.892,4 milioni, in significativo aumento rispetto al 2010 (+11,2%) ed un EBITDA pari ad Euro 160,3 milioni (-10,1% rispetto all’esercizio precedente). L’incremento del fatturato è stato generalizzato presso tutte le divisioni del Gruppo. Sull’incremento del fatturato hanno inciso in modo significativo: (i)il diverso perimetro di consolidamento che ha portato nel 2011 a consolidare le società operative nello Stampaggio in Sud Africa per tutti e 12 i mesi (mentre erano consolidate solo per 7 mesi nel 2010 – impatto quantificabile in Euro 34 milioni) e dal mese di maggio la controllata in Sud Africa produttrice di ruote (impatto Euro 16 milioni); inoltre le società Giapponese e Malesiana acquistate dalla Divisione Ruote a settembre 2010 sono state consolidate anch’esse per 12 mesi (soli 3 mesi nel 2010 – impatto pari ad Euro 6 milioni); infine la controllata in Russia produttrice di ruote ha apportato maggiori ricavi per Euro 7 milioni 14 (ii)prezzi medi della materia prima nel 2011 più alti che nel 2010, che hanno quindi determinato prezzi di vendita più alti a parità di margini. Sul peggioramento dell’EBITDA 2011 hanno pesato da un lato la presenza di proventi non ricorrenti nello scorso esercizio (principalmente in Sud Africa e Sud America), dall’altro un peggioramento dei volumi PSC in Europa (in particolare nell’ultimo trimestre dell’esercizio) e l’uscita di produzione di alcuni modelli PSA in Sud America. Tali fattori negativi sono stati solo parzialmente controbilanciati dai maggiori volumi in Sud Africa. Inoltre nel 2011 la divisione SSC ha dovuto contabilizzare a fine anno svalutazioni del proprio stock di acciaio, per allinearsi ai nuovi prezzi di mercato, con un impatto negativo per circa Euro 5 milioni (svalutazioni non presenti nel 2010). In termini di distribuzione geografica dei risultati, si conferma una marcata disomogeneità tra i risultati raggiunti dalle unità produttive ubicate all’estero e quelli delle unità produttive italiane, queste ultime in contrazione rispetto al 2010 e con risultati non soddisfacenti (alcune unità presentano ancora redditività negativa). È proseguita anche nel 2011 (così come nei precedenti due esercizi) l’opera di monitoring costante della recuperabilità degli investimenti fatti in passato, in particolare ante crisi del 2008/2009. In tale ottica si è ritenuto prudenziale appostare (tra gli oneri straordinari) una svalutazione di Euro 8 milioni relativamente alle operations russe del Gruppo. Anche le operazioni di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale avviate nel 2009 (e che avevano portato a sostenere nel 2009 e nel 2010 oneri straordinari pari ad Euro 17,9 milioni ed Euro 6 milioni rispettivamente sono proseguite anche nel 2011 e i relativi costi, pari a circa Euro 5 milioni, risultano iscritti anch’essi all’interno della gestione straordinaria. Per quanto attiene alla gestione partecipazioni, il 2011 si chiude con un importante beneficio (Euro 6 milioni iscritto tra i proventi straordinari) relativo alla vendita della partecipazione in IPM. Divisione SSC FATTURATO (Euro/’000) Margine Operativo Lordo (EBITDA) % fatturato 2011 543.174 14.917 2,7% 2010 477.401 13.311 Variaz. 65.773 1.606 2,8% La divisione centri di servizio ha registrato un forte incremento di fatturato (+13,7%) principalmente legato all’effetto prezzo dell’acciaio mentre i volumi non hanno segnato variazioni di rilievo. 15 Il nostro business nel mondo Ci impegniamo a sviluppare le nostre attività su scala globale, rispettando tutte le persone, i clienti e i fornitori con cui lavoriamo. Operiamo con trasparenza, onestà Oggiono Oggiono Caselette Grassobbio Grassobbio Ceriano Laghetto Civate Civate Brescia Parma FR - Tergnier FR - Pontcharra Ancona Rivoli Rivoli Atessa Fiano FR - Biache-Saint-Vaast FR - Villers la Montagne FR - Aulnay sous Bois Melfi Chivasso Cassino Atella CLN Group Sites Steel Service Centres Stamping and Assembly Wheels * Corporate Plants under construction 16 BR - Porto Real AR - Buenos Aires SA - Port Elizabeth e riservatezza, nel rispetto delle norme vigenti. Questo approccio è un contenuto essenziale in ogni nostra scelta di business. RU-Kingisepp – St. Petersburg PL - Skarzysko-Kamienna PL - Kielce DE - Treuen PL - Poznan PL - Tychy PL - Lublin * CN - Chongqing * CN - Beijing SK - Kosice RO - Dragasani HR - Kumrovec TR - Bursa SR - Kostolac TR - Aydin SR - Kragujevac IR - Tehran IN - Chakan - Pune * J - Tokio MAL - Pinang SA - Port Elizabeth SA - Alberton SA - Rosslyn SA - Berlin 17 Come ricordato in precedenza, la divisione SSC ha dovuto procedere ad una svalutazione a fine anno dei propri stock di Euro 5 milioni per riallineare ai valori di mercato. Divisione Wheels FATTURATO (Euro/’000) Margine Operativo Lordo (EBITDA) % fatturato 2011 296.082 23.791 8,0% 2010 237.549 26.721 Variaz 58.533 (2.930) 11,2% Il 2011 anche per la Divisione Ruote ha visto un significativo aumento del fatturato (+24,6%) determinato in gran parte (Euro 34 milioni) dal differente perimetro di consolidamento del 2011 commentato in precedenza (Giappone, Malesia, Russia e Sud Africa) ed all’incremento di prezzo della materia prima traslato sui prezzi di vendita (i volumi non sono saliti rispetto al 2010). Il maggior fatturato non ha generato benefici in termini di EBITDA che è invece diminuito rispetto allo scorso anno essenzialmente a seguito delle peggiori performance delle società italiane della divisione. Divisione Automotive FATTURATO (Euro/’000) Margine Operativo Lordo (EBITDA) % fatturato 2011 1.200.254 121.621 10,1% 2010 1.116.981 138.710 12,4% Variaz. 83.273 (17.089) L’esercizio 2011 per la Divisione Automotive è stato caratterizzato da un incremento del fatturato, imputabile per Euro 34 milioni al diverso perimetro di consolidamento ricordato in precedenza (Sud Africa) e per Euro 46 milioni ai maggiori fatturati conseguiti principalmente in Francia (Euro 29 milioni) e Turchia (Euro 12 milioni). La contrazione dell’EBITDA trova invece origine dalle peggiori performance in Sud America, in Polonia ed in Italia connesse, da un lato, a dinamiche di contrazione del mercato PSC (in particolare nell’ultimo trimestre dell’esercizio), dall’altro, a fenomeni di rimodulazione del portafoglio modelli/produzioni attuato da alcuni clienti. 18 Stato patrimoniale riclassificato (Euro/’000) 31.12.2011 31.12.2010 31.12.2009 31.12.2008 Crediti commerciali netti 239.665 287.773 254.210 269.493 (Debiti commerciali netti) -294.641 -339.884 -298.390 -362.653 Rimanenze Finali 291.351 298.698 287.125 460.910 Altre attività / (Passività) a breve -39.622 -73.773 -60.986 -71.297 CAPITALE CIRCOLANTE NETTO 172.814 181.959 296.453 624.450 659.423 620.293 646.300 Immobil. Immateriali Nette 15.311 19.285 35.591 49.759 Partecipazioni 65.250 67.879 68.128 59.134 -65.173 -60.012 -68.156 -48.835 -5.823 -2.601 -2.299 -13.121 Immobil. Materiali Nette Fondi Imposte differite attive / (Passive) 196.753 CAPITALE INVESTITO NETTO 830.768 856.788 835.516 989.690 PATRIMONIO NETTO 398.569 409.462 375.942 364.961 (Disponibilità liquide) -63.582 -74.183 -59.523 -49.979 (Titoli immobilizzati) -19.442 -19.448 -19.184 -26.206 -3.965 -5.004 -5.046 -1.828 (Titoli non immobilizzati) (Crediti finanziari netti, ratei e risconti finanziari netti) Debiti finanziari a breve 3.497 -2.140 -4.001 1.417 365.933 375.950 329.137 398.347 Debiti finanziari a lungo 149.758 172.151 218.191 302.978 CAPITALE INVESTITO NETTO 830.768 856.788 835.516 989.690 DEBITO /(CREDITO) FIN. NETTO 432.199 447.326 459.574 624.729 Per quanto riguarda la situazione patrimoniale, a livello di Gruppo CLN si è registrato nel 2011 un aumento del capitale circolante netto di circa Euro 24 milioni, principalmente riconducibili alla riduzione degli acconti da clienti per la realizzazione di attrezzature ed alla riduzione dei debiti tributari. Segnaliamo come il capitale circolante netto risulti esposto al netto degli effetti delle operazioni di smobilizzo pro-soluto di crediti commerciali, stimabili al 31.12.11 complessivamente in Euro 161 milioni (Euro 118 milioni al 31.12.10). 19 Il decremento del capitale investito netto di Euro 26 milioni è spiegato essenzialmente dagli ammortamenti maggiori rispetto agli investimenti e dalle dinamiche dei tassi di cambio soprattutto con Rand e Zloty. Il patrimonio netto totale scende di Euro 11 milioni principalmente a causa della forte riduzione della riserva da conversione (Euro 23 milioni) e dei dividendi erogati agli azionisti (5,2 milioni) che hanno più che assorbito il risultato dell’esercizio; l’ingresso di SIMEST in quota di minoranza sulle attività Sudafricane dello stampaggio ha generato un incremento del patrimonio dei terzi di circa Euro 4 milioni. L’indebitamento netto risulta (come già nei passati 3 esercizi) ancora in discesa: i flussi di cassa derivanti dalla gestione operativa hanno consentito di coprire interamente gli investimenti nell’anno. Ricordiamo che nel mese di luglio 2007 la Capogruppo CLN S.p.A. aveva siglato un contratto di finanziamento in pool capo filato da Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. per complessivi 135 milioni di Euro; di essi residuano al 31 dicembre 2011 Euro 47,2 milioni. Il finanziamento prevede covenants economico finanziari che poggiano sui seguenti rapporti: 1.Debito Netto/Equity 2.Debito Netto/EBITDA 3.EBITDA/Oneri finanziari netti Al 31 dicembre 2011 tali indicatori risultano rispettati. Principali indicatori economici e finanziari Il principale indicatore economico per il Gruppo CLN è rappresentato dall’EBITDA, mentre il principale indicatore finanziario è rappresentato dal Debito Netto (come illustrati nei riclassificato economico e patrimoniale sopra riportati). Di seguito vengono forniti altri indicatori economici e finanziari di interesse. ROE - Return On Equity (Risultato netto/patrimonio netto) Esprime in misura sintetica la redditività aziendale, intesa come remunerazione dei mezzi propri investiti dagli azionisti. ROE 20 Anno 2011 4,3% Anno 2010 4,1% ROI - Return On Investment (EBIT/Capitale Investito Netto) Esprime in misura sintetica la redditività caratteristica dell’azienda, escludendo quindi la componente finanziaria e straordinaria, rispetto al capitale investito netto. ROI Anno 2011 8,8% Anno 2010 10,4% ROS - Return On Sales (EBIT/Ricavi di Vendita) Esprime in misura sintetica la capacità delle vendite di produrre reddito ROS Anno 2011 3,9% Anno 2010 5,2% Mezzi Propri/Capitale Investito Esprime il rapporto tra Patrimonio Netto e Capitale Investito. Equity/Cap. Inv. Anno 2011 48% Anno 2010 48% Indice di disponibilità Esprime la capacità dell’attivo a breve (commerciale, finanziario e disponibilità liquide) di coprire le Passività Correnti (commerciali e finanziarie). Att. a breve./Pass. Corr. Anno 2011 0,89 Anno 2010 0,88 Nella determinazione del rapporto si sono inclusi nell’attivo circolante anche gli “altri titoli” classificati in bilancio tra le “immobilizzazioni finanziarie”; questo poiché tali titoli sono prontamente monetizzabili. Al 31 dicembre 2011 tale rapporto risulta inferiore a 1 ma in linea rispetto allo scorso esercizio; a riguardo, come più ampiamente evidenziato nel successivo paragrafo relativo al Rischio di Liquidità, si segnala che a tale data il Gruppo disponeva di linee finanziarie per Euro 41 milioni (escluso smobilizzo fatture). Inoltre, nel corso del 2012, il Gruppo ha raggiunto le intese di massima con un pool di banche (tra le quali figurano Intesa Sanpaolo, Unicredit, BNP ParisBas e Monte dei Paschi di Siena) per la stipula di un syndacated loan (Euro 225/250 milioni) finalizzato a finanziare le nuove iniziative 21 di sviluppo ed a rimpiazzare finanziamenti a medio/lungo termine rimborsati nel 2011 e negli esercizi precedenti. Alla data attuale è in corso il processo di deliberazione finale da parte degli istituti di credito. Indice di autocopertura del capitale fisso Esprime la porzione del capitale immobilizzato finanziato dai Mezzi Propri. Equity/Immobilizzazioni Anno 2011 56,5% Anno 2010 54,5% Nella determinazione del rapporto si sono esclusi dalle immobilizzazioni gli “altri titoli” classificati in bilancio tra le “immobilizzazioni finanziarie”; questo poiché tali titoli sono prontamente monetizzabili. PRINCIPALI RISCHI E INCERTEZZE A CUI IL GRUPPO È SOTTOPOSTO Rischi di natura finanziaria Il Gruppo CLN è esposto a rischi di natura finanziaria correlati alla sua operatività che monitora costantemente per mitigarne gli effetti: rischio di credito, in relazione ai normali rapporti commerciali con clienti; rischio di liquidità, con particolare riferimento alla disponibilità di risorse finanziarie e all’accesso al mercato del credito; rischi finanziari (principalmente relativi ai tassi di cambio e di interesse), in quanto il Gruppo CLN opera a livello internazionale in aree valutarie diverse e, nella sua attività, è potenzialmente esposto alla variabilità delle valute e relativi tassi di interesse. . . . Rischio di credito La massima esposizione teorica al rischio di credito del Gruppo CLN al 31 dicembre 2011 è rappresentata dal valore contabile dei crediti esposti in bilancio. Il Gruppo adotta specifiche politiche commerciali volte a monitorare la solvibilità dei propri clienti e pone in essere operazioni di smobilizzo crediti con società di factoring su base di accordi pro soluto, cedendo pertanto il relativo rischio. Sono oggetto di accantonamenti specifici le posizioni creditizie che hanno un’oggettiva 22 condizione di inesigibilità parziale o totale. A fronte di crediti che non sono oggetto di svalutazione individuale vengono talvolta stanziati, per ragioni prudenziali, fondi su base collettiva, tenuto conto dell’esperienza storica. Rischio di liquidità I principali fattori che incidono sulla situazione di liquidità del Gruppo CLN sono da una parte le risorse generate e assorbite dalla gestione operativa e dall’altra quelle impiegate negli investimenti effettuati per lo sviluppo produttivo, strategico e nel servizio del debito. Il Gruppo monitora costantemente l’andamento delle disponibilità liquide, dei flussi finanziari (consuntivi e previsivi) e delle linee disponibili attraverso report di tesoreria. In particolare al 31 dicembre 2011 le disponibilità liquide (incluso i titoli in portafoglio) ammontano ad Euro 87 milioni, le linee disponibili per anticipazioni finanziare a breve termine ammontano ad Euro 41 milioni mentre le linee disponibili per anticipo su fatture s.b.f./factoring pro solvendo ammontano a complessivi Euro 174 milioni. Rischio di cambio Il Gruppo CLN è esposto al rischio finanziario derivante dalla variazione dei tassi di cambio, che si origina operando in un contesto internazionale in cui le transazioni, commerciali e finanziarie, possono essere denominate in una valuta diversa da quella di conto nonché dalla conversione in Euro dei bilanci individuali redatti in valuta estera dalle società consolidate. Tali oscillazioni possono influire sul risultato economico del Gruppo e sul patrimonio netto. In particolare nel 2011 i principali rapporti di cambio a cui il Gruppo CLN è esposto riguardano: EUR/Zloty; EUR/Pesos Argentino; EUR/Real; EUR/Leu; EUR/Rand. . . . . . Rischio di tasso d’interesse Il Gruppo CLN effettua su base ricorrente cessioni di crediti (pro solvendo e pro soluto) derivanti dalla propria attività commerciale e inoltre ricorre, inoltre, ad altre forme tecniche di finanziamento, sia a breve (hot money, finanziamento import/export) che a medio e lungo termine normalmente a tassi di interesse variabili. Variazioni nei livelli dei tassi d’interesse di mercato influenzano pertanto il livello degli oneri finanziari netti. 23 Rischi di business Il Gruppo CLN è esposto ad alcuni rischi tipici dei settori in cui l’azienda opera, e principalmente: Rischi connessi al prezzo dell’acciaio In particolare, variazioni del costo della nostra materia prima (coils), significative per ampiezza e particolarmente rapide nelle tempistiche di realizzo, possono esporre il gruppo al rischio di isteresi nel recuperare tale maggior costo del venduto sulla propria clientela finale. Se nelle divisioni ruote e automotive le variazioni di prezzo della materia prima sono di norma trasferite al cliente, per la divisione SSC, va invece ricordato come, mentre il prezzo dell’acciaio è ormai influenzato da dinamiche “globali” (trend di costo delle materie prime, fra tutte rottame, minerale di ferro, carbone e dalla situazione dei consumi di acciaio provenienti dai mercati emergenti con l’Asia determinante), la domanda finale di acciaio processato è influenzata da dinamiche sostanzialmente “locali”. Nel corso degli ultimi tre esercizi, il mercato in cui opera la divisione SSC è stato (e sarà) strutturalmente caratterizzato da una marcata volatilità nei prezzi, con oscillazioni violente e rapide, presenti più volte nello stesso esercizio, caratterizzato quindi da una serie di microcicli, che amplificano ulteriormente gli atteggiamenti di carattere speculativo nelle decisioni di acquisto (formazione della domanda) sia della distribuzione, che degli utilizzatori finali, attivi principalmente nel comparto “industria generica”, aumentando quindi il rischio connesso alla nostra attività. Rischi connessi all’andamento del mercato automotive Le performance del Gruppo risentono in maniera significativa dell’andamento del settore automotive, principalmente nel mercato europeo, sud americano e sud africano. Tali mercati sono altamente concorrenziali in termini di qualità dei prodotti, di innovazione e, in particolare negli ultimi anni, di prezzo. Inoltre, a causa della contrazione della domanda di veicoli, la capacità produttiva installata dai principali costruttori a livello mondiale supera la domanda. Come noto il mercato automotive risente poi in modo più marcato rispetto ad altri settori industriali di fattori di rischio ed incertezza quali l’incremento o il decremento del prodotto nazionale lordo, il livello di fiducia dei consumatori e delle imprese, l’andamento dei tassi di interesse per il credito al consumo, fattori sempre determinanti per l’acquisto di beni durevoli. Il mercato automotive, inoltre, ha storicamente risentito di elevata ciclicità di ampiezza e durata sempre difficile da prevedere. Ad esempio, la recessione economica globale nel 2008 e nella prima parte del 2009 ha influenzato molto negativamente il mercato automotive e questo ha quindi inciso sui risultati del 24 Gruppo. L’attuale debolezza economica dei paesi dell’Eurozona, tra cui l’Italia, sta generando incertezza circa la possibile evoluzione dell’attività economica in generale, e del comparto automotive in particolare. In Europa, nonostante le misure adottate da molti Governi, dalla UE, dalle autorità monetarie e anche da enti privati per fornire supporto finanziario agli stati membri dell’Unione Europea in difficoltà e per fronteggiare l’eventualità di un default del debito sovrano da parte di alcuni Paesi Europei, persistono riserve sul peso del debito di certi Paesi dell’Eurozona e sulla loro capacità di onorare gli impegni finanziari futuri, sulla stabilità complessiva dell’euro e sulla funzionalità dell’euro come moneta unica (o, in circostanze più estreme, sulla possibile dissoluzione dell’euro stesso), in considerazione della diversità dei contesti economici e politici tra gli Stati Membri dell’Eurozona. Tra l’altro tale situazione di incertezza nel mondo della finanza europea ha comportato un inasprimento nei tassi applicati alle imprese ed un generale restringimento nel credito all’economia reale. Questi potenziali sviluppi potrebbero impattare negativamente i business e le attività del Gruppo Il Gruppo CLN fronteggia, per quanto possibile, tali rischi attraverso politiche di ampliamento della propria clientela, di diversificazione geografica seguendo i propri clienti produttori d’auto nelle loro nuove iniziative di business e nell’ampliamento delle gamme di prodotti e processi. In tale ottica si devono inquadrare le nuove iniziative che il Gruppo ha intrapreso in passato in Sud Africa, India, Russia e più recentemente in Serbia, Turchia e Cina. Rischi relativi alle vendite sui mercati internazionali Una parte sempre più significativa delle attività produttive e delle vendite del Gruppo hanno luogo al di fuori dell’Italia e si prevede che tale aspetto tenderà ulteriormente ad evidenziarsi nei futuri esercizi. Ciò espone il Gruppo ai tipici rischi connessi all’operare su scala globale quale l’esposizione a condizioni economiche e a politiche locali, attuazione di politiche restrittive di importazioni e/o esportazioni, alla sottoposizione di molteplici regimi fiscali. Rischi legati alla presenza in paesi emergenti Il Gruppo opera in diversi paesi emergenti sia direttamente (Brasile, Argentina, Sud Africa) che tramite accordi di Joint Venture ed altri accordi di cooperazione (Turchia, India, Russia, Serbia e, dal 2012, anche Cina). L’esposizione del Gruppo all’andamento di questi paesi è aumentata negli ultimi anni. Il verificarsi di sviluppi politici o economici sfavorevoli in tali aree potrebbero incidere in maniera negativa sui risultati economici e sulla situazione finanziaria. 25 Molti dei nostri principali clienti OEM hanno avviato in passato – e intendono proseguire in futuro – politiche di globalizzazione al fine di raggiungere i mercati emergenti; il nostro Gruppo, in taluni casi, ha seguito in tali iniziative i propri clienti. La capacità dei nostri clienti di raggiungere i loro obiettivi ed il loro livello di successo influenzerà anche la redditività delle nostre iniziative al loro seguito. Rischi connessi agli accordi di joint ventures Il Gruppo sta perseguendo una politica volta alla ricerca di opportunità di joint ventures ed alleanze per realizzare obiettivi di verticalizzazione produttiva, fidelizzazione ed espansione commerciale, ottimizzazione degli impegni di capitale e riduzione dei rischi, in particolare connessi all’entrata in paesi in via di sviluppo. Tali accordi si concretizzano talvolta attraverso l’acquisizione di partecipazioni di maggioranza, ma anche paritetiche o di minoranza. Il raggiungimento degli obiettivi alla base della stipula di tali intese è influenzato da molteplici fattori quali i rapporti con i rispettivi partners, la visione condivisa delle strategie future da perseguire, problematiche di natura tecnica, finanziaria e normative locali. Rischi connessi alla elevata concorrenza Il mercato della fornitura di componenti per autoveicoli agli OEM è caratterizzato, sia per quanto riguarda la produzione di ruote che per quella di particolari stampati, da elevata competitività. Il nostro Gruppo si trova a competere con un elevato numero di concorrenti aventi gradi di forza (finanziaria ed industriale) molto diversi tra di loro; alcuni di essi si trovano in alcune aree di prodotto/processo ad avere posizioni dominanti rispetto alla nostra; altri invece si trovano a dover affrontare profondi processi di ristrutturazione e di riorganizzazione. In taluni paesi emergenti si stanno affacciando nuovi soggetti che potrebbero far alzare ulteriormente il grado di concorrenza. Rischi connessi alle politiche di outsourcing degli OEM Sia il mercato della produzione di ruote che quello della produzione di particolari stampati risentono fortemente delle politiche di outsourcing adottate dagli OEM. Le decisioni in merito all’outsourcing adottate dagli OEM risentono di molteplici fattori: disponibilità nelle varie sedi di capacità produttiva interna, percezione della rilevanza strategica di alcuni componenti rispetto ad altri, disponibilità finanziarie, costi di produzione, qualità, tempistiche di consegna, know how. Tali scelte/strategie degli OEM determinano le dimensioni dei mercati attuali/potenziali per tutti coloro i quali operano nel settore della componentistica automotive. 26 INFORMAZIONI RELATIVE ALLE RELAZIONI CON L’AMBIENTE E ALLA SICUREZZA Il Gruppo svolge la propria attività nel rispetto delle disposizioni vigenti in materia di tutela dell’ambiente con riferimento ai settori di appartenenza. In particolare, si sottolinea come l'attività svolta, sia per i materiali trattati che per i consumi energetici e i rifiuti prodotti, possa essere considerata a basso impatto ambientale. Per quanto concerne la normativa REACH, basata sul Regolamento Europeo CE n. 1907/2006 (introduzione di un sistema di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostanze chimiche circolanti sul territorio dell’Unione Europea), il Gruppo ha continuato - nell’anno 2011 - a monitorare l’evoluzione della normativa attraverso il gruppo di lavoro creatosi nel 2008. In particolare, si è posta l’attenzione sulla Candidate List (elenco emanato dall’ECHA circa le sostanze vietate) affinché le sostanze contenute in tale elenco non siano presenti né nei prodotti realizzati né in quelli acquistati dalle società del Gruppo. Per quanto riguarda gli aspetti di Salute e Sicurezza sul lavoro, nel corso del 2011 sono proseguiti i lavori e la formazione relativi al Progetto Sicurezza lanciato nel 2009, con l'introduzione di nuove attività volte a migliorare la performance di ogni divisione in materia di Sicurezza. Il suddetto progetto rappresenta il primo passo verso la realizzazione di un Sistema di Gestione della Salute e Sicurezza sul lavoro volto a: garantire la tutela della salute e della prevenzione dei rischi nel rispetto della normativa vigente. Individuare le opportune misure di prevenzione e protezione al fine di ridurre al minimo gli eventi infortunistici. Fornire al management aziendale un sistema gestionale efficiente ed efficace che consenta un’attività permanente di individuazione e gestione dei problemi emergenti ed un ordinato flusso di informazioni in grado di supportare adeguatamente le responsabilità decisionali ed operative. Incrementare il coinvolgimento, la motivazione e la sensibilizzazione del personale. Aumentare l’efficienza e le prestazioni nell’ottica del miglioramento continuo. Contribuire a migliorare i livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Migliorare la propria immagine interna ed esterna, quindi avere una maggiore affidabilità verso clienti, fornitori ed enti/autorità di controllo. Ridurre progressivamente i costi della salute e sicurezza sul lavoro. . . . . . . . . 27 28 Salute, sicurezza e ambiente sono priorità assolute per tutte le società del gruppo, in riferimento agli ambienti di lavoro, alle macchine e agli impianti utilizzati negli stabilimenti e nei trasporti. Ogni persona viene informata, motivata e coinvolta nella condivisione dell’obiettivo “zero incidenti”. L’ambiente, inteso come natura, è un patrimonio irrinunciabile per il territorio e le comunità, e il gruppo CLN ha avviato il progetto Green Point per creare zone verdi e fiorite in ogni stabilimento, organizzate e curate direttamente dal personale interno. 29 Le azioni previste per il 2012, si basano sull’analisi della tipologia degli infortuni del 2011, che mette in evidenzia come l’aspetto comportamentale possa fare la differenza e possa costituire ormai il più significativo valore aggiunto nell’affrontare il tema Sicurezza e Salute nei vari stabilimenti. La totale convinzione nella possibilità di prevenzione degli infortuni passa obbligatoriamente attraverso un più allargato e capillare coinvolgimento dei dipendenti a tutti i livelli di responsabilità e attraverso un più metodico, strutturale e condiviso presidio sui comportamenti. LE ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO Gli investimenti relativi all’attività di ricerca e sviluppo sostenuta dal Gruppo, completamente spesati in conto economico, si sono focalizzati in particolare su: l’applicazione di soluzioni innovative legate all’utilizzo dei materiali; le soluzioni di prodotto tese ad aumentarne la sicurezza e l’affidabilità; l’efficientamento dei principali processi produttivi; la velocità di risposta e di proposta verso i clienti. . . . . RAPPORTI CON IMPRESE CORRELATE I rapporti fra le società del Gruppo sono regolati a condizioni di mercato. I rapporti tra la società CLN e le sue società controllate e collegate, nonché tra le stesse società, sono prevalentemente di natura commerciale. Di seguito riportiamo un prospetto di sintesi che evidenzia i rapporti patrimoniali ed economici intercorsi tra le società del Gruppo (valori in migliaia di Euro): 30 JBM – MA Ltd ITLA SRL LIMA ALMASIDER GERVASI POLSKA Prorena Ortolano IM Italia EMARC OMV Metaltranciati DELNA AVISCALI PROMA POLAND GRUPPO PMC GRUPPO CELLINO CIR TOTALE JBM – MA Ltd ITLA SRL LIMA ALMASIDER GERVASI POLSKA Prorena Ortolano IM Italia EMARC OMV Metaltranciati DELNA GRUPPO PMC PROMA POLAND GRUPPO CELLINO CIR ALTRE TOTALE Crediti Debiti Commerciali Commerciali 8.656 2.369 1 33 33 1.055 8 2 2.975 503 42 851 5 19 11 3 198 166 718 217 4.145 1.607 2 21.053 2.566 Ricavi Operativi 504 9.757 28 336 306 13.679 146 1.774 444 86 76 680 229 10.499 503 9 39.056 Costi Operativi (13) (19) 27 525 5 948 187 6.256 548 8.464 Crediti Finanziari 750 2.000 2.006 4.756 Debiti Finanziari - Ricavi Finanziari 62 62 Costi Finanziari - 31 32 As a Global Brain. Lavorare in partnership significa andare lontano per essere vicino ai nostri clienti; accogliere le loro sfide e opportunità, impegnandoci ad offrirne di nuove; lavorare in una rete relazionale che valorizzi tutti i soggetti coinvolti, per costruire insieme opportunità di sviluppo comune; dare continuità alla collaborazione e al dialogo, per migliorare il nostro domani. 33 Con riferimento ai rapporti in essere con società correlate, ed in particolare con riferimento ai rapporti di partecipazione nei quali il Gruppo CLN detiene una quota non superiore al 50%, si precisa che, ad eccezione di casi specifici in cui il controllo della partecipata è esercitato congiuntamente con altro azionista/socio (al 31 dicembre 2011 unicamente per le seguenti società: PMC Automotive, MA-JBM, Almasider, Prorena Ortolano s.r.l. e Itla s.r.l.), il Gruppo CLN non controlla in alcun modo le scelte economico finanziarie della società partecipata. Ne deriva che, al di fuori dei limitati casi di controllo congiunto sopra menzionati, in tutte le altre situazioni il Gruppo CLN non determina le scelte strategiche, né è in grado di determinare le politiche gestionali, in particolare in termini di gestione dei rapporti con clienti, con fornitori, con il personale dipendente e con gli istituti di credito. FATTI DI RILIEVO AVVENUTI DOPO LA CHIUSURA DELL’ESERCIZIO I principali fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 2011 sono così sintetizzabili: Nel mese di febbraio 2012 MW Italia e Shanghai Baosteel International Economic and Trading Co., Ltd (“Baosteel”) hanno siglato un JV agreement finalizzato alla costituzione di una NewCo denominata Chongqing Baosteel – MW Wheels Co. Ltd, nella quale MW deterrà una partecipazione del 25%. La NewCo avrà una capacità produttiva di 3,5 milioni di ruote PSC/LCV e sarà ubicata nella provincia di Chongqing (Cina). Nel mese di febbraio 2012 Canessa S.p.A. ha deliberato di apportare, mediante un’operazione di conferimento di ramo d’azienda, l’attività produttiva dello stabilimento di Fontanellato a favore della correlata Prorena Ortolano S.r.l. In forza di tale conferimento, il Gruppo CLN ha acquisito il controllo della Prorena Ortolano s.r.l. che verrà quindi inclusa nel bilancio consolidato 2012. Nel mese di marzo MW Italia ed il Gruppo WPT hanno raggiunte le intese in forza delle quali MW rileverà il residuo 30,5% delle azioni di MWPT BV; tutti gli oneri relativi sono già stati accertati nel bilancio consolidato 2011. Sempre nel mese di marzo Gianetti Ruote S.p.A., ha partecipato all’aumento del capitale della Fluid & Mechanical Engineering s.r.l. acquisendo il 20% delle quote. In data 12 Aprile MA e Shougang Group Corporation hanno siglato un accordo per la costituzione di una JV paritetica per la produzione di particolari stampati, assemblati e roll-formed nell’area di Beijing (Cina). . . . . . 34 PREVEDIBILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE Il primo bimestre del 2012 ha confermato in buona sostanza gli andamenti dell’ultimo trimestre del 2011. I mercati di riferimento hanno iniziato l’anno all’insegna dell’incertezza e con livelli di domanda tendenzialmente in calo rispetto all’analogo periodo dello scorso esercizio. Mercato Acciaio Secondo le previsioni delle principali associazioni di categoria, quali Eurofer (per i produttori) ed Eurometal (per la distribuzione), il consumo apparente 2012 nella UE-27 è previsto in riduzione (-2%) rispetto al 2011, evidenziando un forte divario (-22%) rispetto al 2007, pur con significative differenze tra i differenti Paesi comunitari, con la Germania che ancora una volta ha le migliori opportunità di performance, grazie alle possibilità di esportazione, soprattutto in Far East, nel settore automotive e nella meccanica. Il trend del PIL in Europa è stimato prossimo allo zero, con Paesi come l’Italia in fase recessiva (-1,2%) con conseguenti stime del consumo apparente italiano riviste al ribasso (-23% rispetto al 2007) e con un trend stimato particolarmente critico nella prima parte del 2012. La forte volatilità dei prezzi di acquisto dei coils hanno già visto, in questi primi mesi del 2012, consuntivare un aumento di poco inferiore ai +100 €/t (pari circa a +20%), rispetto ai valori minimi di fine 2011. L’attuale situazione del mercato italiano purtroppo non evidenzia ancora una domanda solida e stabile e, a maggior ragione, in presenza di situazioni esogene fuori dal nostro controllo, potrà presentare situazioni di criticità che andranno ad impattare sul nostro mercato domestico, in termini di consumi e prezzi. Resta quindi d’obbligo la prudenza nel valutare l’evoluzione della gestione 2012, che sembra connotarsi comunque per la Divisione SSC come un anno caratterizzato da una domanda ancora fortemente disallineata rispetto alla capacità di offerta installata e dove l’attenzione ai costi complessivi di funzionamento deve essere primaria per ridurre il break-even aziendale, dato che volumi e marginalità rimarranno a tratti sotto particolare pressione, a causa dello strutturale eccesso di competizione presente sul mercato distributivo italiano. Mercato Automotive Per quanto riguarda il mercato Passengers Cars (“PSC”), a livello UE 27 le immatricolazioni di auto sono scese del 8,2% nel primo bimestre 2012 rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, confermando quindi la debolezza nella domanda che già 35 aveva caratterizzato gli ultimi mesi del 2011, seppur con significative differenze a livello dei vari paesi; Germania, UK e Spagna infatti non hanno risentito di cali significativi mentre Francia (-20%) ed Italia (-17,8%) hanno confermato pienamente le difficoltà che già si erano palesate nel corso del 2011. Per quanto riguarda le performance dei principali clienti carmakers del Gruppo CLN in Europa è stato registrato un calo di immatricolazioni nel primo bimestre 2012 rispetto all’analogo periodo del 2011: Gruppo Fiat (-16,4%), PSA (-15,8%), Renault (-24,6%) e BMW (-3,4%). Anche il settore dei Light Commercial Vehicles (“LCV”) in Europa nel primo bimestre 2012 è stato complessivamente in contrazione (-9,2%), anche qui però con marcate diversità tra paese e paese: Italia -31,5%, Spagna -22,8%, Francia -3,4%, UK -20,3% mentre la Germania non ha mostrato variazioni di rilievo rispetto all’analogo periodo del 2011. Per quanto riguarda le performance dei principali clienti del Gruppo CLN operanti in Europa sul mercato LCV, si segnalano buoni risultati rispetto al Q1 2010 di Renault (+9,8%), del Gruppo Fiat (+7,5%) e PSA (+10%). Da quanto sopra riportato, si comprende come anche l’esercizio 2012 presenterà ancora incertezze in merito all’evoluzione della domanda in Europa con significative e marcate differenze tra i differenti paesi/ carmakers/ modelli/segmenti. In tale contesto la Divisione Automotive continuerà a perseguire le proprie strategie finalizzate alla diversificazione dei clienti e delle aree geografiche, del posizionamento dei propri prodotti per segmento e modello, del consolidamento delle efficienze realizzate nel 2009- 2011 e dei risultati attesi dalle attività di ristrutturazione messe in atto. Un’ulteriore spinta dovrebbe provenire dalle iniziative avviate in nuovi mercati nei quali la Divisione non era presente (Sud Africa in particolare) e dalle quali si attende anche nel medio periodo un importante contributo al consolidamento e alla crescita, mentre altre iniziative di internazionalizzazione verranno concretamente avviate in Cina (di particolare rilievo il JV agreement recentemente siglato con Shougang). La Divisione Ruote si attende in tale scenario una sostanziale conferma delle positive performance registrate nel 2011 in Romania e Polonia, mentre prevede una contrazione in Francia; permarranno in sofferenza le unità italiane, ancora in corso di ristrutturazione e con volumi inadeguati a conseguire l’equilibrio economico. Proseguirà invece il percorso già tracciato in passato di internazionalizzazione, in particolare in Turchia attraverso il Joint Venture Agreement siglato con Jantsa e in Cina con il Joint Venture Agreement siglato con Baosteel. Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Sig.ra Aurora Magnetto 36 38 I nostri stabilimenti 39 BILANCIO CONSOLIDATO al 31 dicembre 2011 Stato patrimoniale consolidato ATTIVO CREDITI Vs. SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI IMMOBILIZZAZIONI I Immobilizzazioni immateriali Costi di impianto e di ampliamento Costi di ricerca, di sviluppo e di pubblicità Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere d’ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento Immobilizzazioni in corso e acconti Altre Differenze da consolidamento Totale immobilizzazioni immateriali II Immobilizzazioni materiali Terreni e fabbricati Impianti e macchinario Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso e acconti Totale immobilizzazioni materiali III Immobilizzazioni finanziarie Partecipazioni in: imprese controllate imprese collegate imprese controllanti altre imprese Totale partecipazioni Crediti: verso imprese controllate verso imprese collegate verso controllanti verso altri Totale crediti Altri titoli Azioni proprie Totale immobilizzazioni finanziarie Totale immobilizzazioni ATTIVO CIRCOLANTE I Rimanenze Materie prime sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Lavori in corso su ordinazione Prodotti finiti e merci Acconti Totale rimanenze 42 (Importi in migliaia di Euro) 31.12.2011 31.12.2010 0 0 0 541 412 859 204 678 3.816 8.801 15.311 225.368 340.723 13.901 5.068 39.390 624.450 0 2.624 690 1.074 271 519 4.329 9.778 19.285 236.821 353.327 17.280 6.187 45.808 659.423 749 57.590 0 6.911 65.250 632 54.733 0 12.514 67.879 0 750 0 370 1.120 19.442 0 85.812 725.573 154.804 29.814 43.870 60.818 2.045 291.351 0 3.000 0 1.268 4.268 19.448 0 91.595 770.303 158.550 28.969 52.955 53.214 5.010 298.698 ATTIVO (segue) Crediti Verso clienti esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Verso imprese controllate esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Verso collegate esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Verso controllanti esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Tributari esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Imposte anticipate esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Verso altre imprese esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Verso altri esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Totale crediti Attività finanziarie che non costituiscono III immobilizzazioni Partecipazioni Altri titoli Azioni proprie Totale attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni IV Disponibilità liquide Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Totale disponibilità liquide Totale attivo circolante RATEI E RISCONTI ATTIVI Ratei e risconti Totale ratei e risconti TOTALE ATTIVO II (Importi in migliaia di Euro) 31.12.2011 31.12.2010 239.273 392 47.589 161 385.971 287.423 350 1.318 0 26.055 221 0 0 19.703 1.775 13.804 21.709 877 0 45.100 35 418.370 0 3.965 0 0 5.004 0 3.965 5.004 62.639 943 63.582 744.869 74.074 109 74.183 796.255 2.477 2.477 1.472.919 4.870 4.870 1.571.428 2.000 0 22.166 0 0 0 28.996 888 17.971 25.642 893 0 43 PASSIVO PATRIMONIO NETTO I Capitale II Riserva da sovrapprezzo delle azioni III Riserve di rivalutazione IV Riserva legale V Riserva per azioni proprie in portafoglio VI Riserve statutarie VII Altre riserve: - Riserva conto capitale - Riserva di consolidamento - Riserva di conversione VIII Utili (perdite) portati a nuovo IX Utile (perdita) dell’esercizio TOTALE PATRIMONIO NETTO di Gruppo Capitale di azionisti terzi TOTALE PATRIMONIO NETTO FONDI PER RISCHI E ONERI per trattamento di quiescenza e obblighi simili Fondi per imposte, anche differite Altri Totale fondi per rischi e oneri TRATTAMENTO DI FINE RAPPORTO DI LAVORO SUBORDINATO DEBITI Obbligazioni Obbligazioni convertibili Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti verso altri finanziatori esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Acconti Debiti verso fornitori esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti rappresentati da titoli di credito Debiti verso controllate esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti verso collegate esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo 44 (Importi in migliaia di Euro) 31.12.2011 31.12.2010 235.000 0 13.463 4.075 0 0 235.000 0 13.463 3.720 0 0 100.000 7.630 -17.934 16.766 13.467 372.467 26.102 398.569 100.000 7.553 5.060 9.140 13.151 387.087 22.375 409.462 9.757 51.346 30.964 92.067 9.972 39.503 24.162 73.637 22.541 24.488 0 0 0 0 0 12 282.276 88.500 272.590 99.914 83.069 61.258 44.888 101.917 72.236 65.547 294.641 0 588 339.884 0 1.431 0 0 0 0 2.559 0 459 0 PASSIVO (segue) Debiti verso controllanti esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti verso altre imprese esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti tributari esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Altri debiti esigibili entro l’esercizio successivo esigibili oltre l’esercizio successivo Totale debiti RATEI E RISCONTI Aggi di emissione Altri ratei e risconti Totale ratei e risconti TOTALE PASSIVO (Importi in migliaia di Euro) 31.12.2011 0 0 7 0 31.12.2010 0 0 20.031 0 137 0 29.643 834 17.563 227 17.927 339 33.297 1.502 930.406 27.451 3.230 1.033.551 29.336 29.336 1.472.919 30.290 30.290 1.571.428 45 CONTI D’ORDINE (Importi in migliaia di Euro) 31.12.2011 31.12.2010 GARANZIE FIDEJUSSORIE 18.609 3.847 TOTALE GARANZIE PRESTATE 18.609 3.847 25.283 43.500 25.283 43.500 981 2.153 981 2.153 44.873 49.500 GARANZIE PRESTATE IMPEGNI Impegni per operazioni di finanzia derivata TOTALE IMPEGNI CONTI RISCHI Avvalli e fideiussioni ricevute da terzi TOTALE CONTI RISCHI TOTALE CONTI D’ORDINE 46 Conto economico consolidato A) VALORE DELLA PRODUZIONE Ricavi delle vendite e delle prestazioni Variazioni delle rimanenze di prodotti in corso di lavorazione, semilavorati e finiti Variazione dei lavori in corso su ordinazione Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni Altri ricavi e proventi Totale valore delle produzione B) COSTI DELLA PRODUZIONE Per materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Per servizi Per godimento di beni di terzi Per il personale: salari e stipendi oneri sociali trattamento di fine rapporto trattamento di quiescenza e simili altri costi Totale per il personale Ammortamenti e svalutazioni: ammortamento delle immobilizzazioni immateriali ammortamento delle immobilizzazioni materiali altre svalutazioni delle immobilizzazioni svalutazione dei crediti e delle disponibilità liquide Totale ammortamenti e svalutazioni Variazione delle rimanenze di materie prime, sussidiarie, di consumo e merci Accantonamenti per rischi Altri accantonamenti Oneri diversi di gestione Totale costi della produzione Differenza tra valore e costi della produzione C) PROVENTI E ONERI FINANZIARI Proventi da partecipazioni: proventi da imprese controllate proventi da imprese collegate proventi da imprese controllanti proventi in altre imprese Totale proventi da partecipazioni (Importi in migliaia di Euro) 2011 2010 1.892.373 1.700.886 11.128 665 -6.217 91 200.864 2.098.239 -20.938 172 219.463 1.900.248 1.388.284 1.221.624 209.181 13.507 190.040 13.427 207.819 57.291 6.545 1.008 31.386 304.049 189.720 56.123 6.857 650 23.296 276.646 7.137 9.982 79.953 1.130 79.294 2.398 1.674 2.809 89.894 94.483 -4.340 -1.783 5.573 1.914 16.937 2.024.999 73.240 1.326 1.000 14.417 1.811.180 89.068 0 0 0 0 0 0 0 0 385 385 47 Conto economico (segue) Altri proventi finanziari: - da crediti iscritti nelle immobilizzazioni imprese controllate imprese collegate (Importi in migliaia di Euro) 2011 2010 0 0 62 109 2 74 64 183 443 375 292 1.214 interessi e commissioni da imprese controllate 0 0 interessi e commissioni da imprese controllanti 0 imprese controllanti altri Totale da crediti iscritti nelle immobilizzazioni - da titoli iscritti nelle immobilizzazioni che non costituiscono partecipazioni - da titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Proventi diversi dai precedenti interessi e commissioni da imprese collegate 0 0 0 28 interessi e commissioni da altri e proventi vari 2.085 1.441 Totale proventi diversi dai precedenti 2.085 1.469 Totale altri proventi finanziari 2.884 3.241 altri 35.776 24.447 Totale interessi ed altri oneri finanziari 35.776 24.447 7.112 -1.868 0 Interessi ed altri oneri finanziari imprese controllate imprese collegate imprese controllanti altre imprese gruppo Utili e perdite su cambi Totale proventi e oneri finanziari D) RETTIFICHE DI VALORE DI ATTIVITÀ FINANZIARIE Rivalutazioni: 48 di partecipazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni Totale rivalutazioni -25.780 -22.688 2.537 2.529 0 0 0 0 2.537 2.529 Conto economico (segue) Svalutazioni: di partecipazioni di immobilizzazioni finanziarie che non costituiscono partecipazioni di titoli iscritti nell’attivo circolante che non costituiscono partecipazioni di crediti finanziari Totale svalutazioni Totale delle rettifiche di valore delle att. finanziarie E) PROVENTI E ONERI STRAORDINARI Proventi plusvalenze da alienazioni altri Totale proventi straordinari minusvalenze da alienazioni imposte relative ad esercizi precedenti Altri oneri Totale oneri straordinari Totale delle partite straordinarie RISULTATO PRIMA DELLE IMPOSTE Imposte correnti Imposte anticipate e differite Imposte sul reddito dell’esercizio UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO DI GRUPPO E DI TERZI Perdita (utile) di competenza di azionisti terzi UTILE (PERDITA) DELL’ESERCIZIO DEL GRUPPO (Importi in migliaia di Euro) 2011 2010 3.306 9.308 0 0 0 0 3.306 9.308 -769 -6.779 598 2.084 11.470 4.680 995 836 10.872 53 2.596 1.354 18.200 21.030 19.248 23.220 -7.778 -18.540 18.893 28.290 38.913 2.901 41.061 -4.166 21.794 24.124 17.119 16.937 -3.652 -3.786 13.467 13.151 49 Nota integrativa al bilancio consolidato al 31 dicembre 2011 1. ATTIVITÀ PRINCIPALI CLN S.p.A. è un ente giuridico di diritto italiano. CLN S.p.A. e le sue controllate (“il Gruppo”) operano in circa 16 paesi in 3 differenti linee di business: centri di servizio siderurgico (prelavorazione di coils in acciaio e lavorazione della lamiera in generale), stampaggio e produzione ruote in acciaio. Le operazioni effettuate con parti correlate rientrano nel normale corso di attività delle società del Gruppo e sono prevalentemente di natura commerciale. Dette operazioni sono regolate a condizioni di mercato 2. FORMA E CONTENUTO DEL BILANCIO CONSOLIDATO Il bilancio consolidato è stato redatto in conformità alle disposizioni del Capo III del D. Lgs. n. 127/1991, tenuto conto delle variazioni e interpretazioni introdotte dal D. Lgs., 17 gennaio 2003 n°6 e successive modifiche, integrate dai principi contabili emanati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e dei Ragionieri nonché dall’Organismo Italiano di Contabilità e, in mancanza e ove non in contrasto, da quelli emanati dell’International Accounting Standards Board (I.A.S.B.). Essi sono stati applicati secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività, nonché tenendo conto della funzione economica dell’elemento dell’attivo o del passivo considerato. Il bilancio consolidato è costituito dallo Stato Patrimoniale e dal Conto Economico consolidati e dalla Nota Integrativa. I fatti di rilievo intervenuti dopo la chiusura dell’esercizio, illustrati nella Relazione sulla gestione, costituiscono parte integrante della presente Nota integrativa. Il Bilancio consolidato è stato predisposto consolidando con il metodo dell’integrazione globale i bilanci della CLN S.p.A., Società Capogruppo, nonché quelli di tutte le società italiane ed estere dove la stessa detiene direttamente o indirettamente la maggioranza dei diritti di voto. L’area di consolidamento è riportata in allegato alla Nota Integrativa. Le società del Gruppo, le relative denominazioni, sedi, oggetto sociale, capitale sociale e percentuali di partecipazione diretta ed indiretta sono elencate in allegato alla presente Nota Integrativa. I bilanci oggetto di consolidamento sono riferiti alla stessa data di chiusura della Capogruppo. 51 Si precisa che nell’allegato bilancio consolidato non si è proceduto a deroghe ai sensi del 4° comma art. 2423 del c.c. Tutte le voci contenute nei prospetti di bilancio sono state confrontate con le corrispondenti voci dell’esercizio precedente. Gli importi indicati nel bilancio e nella Nota Integrativa sono tutti espressi in migliaia di Euro, salvo dove diversamente indicato. Principi di consolidamento Il bilancio consolidato è stato redatto includendo i bilanci al 31 dicembre 2011 delle società del Gruppo inserite nell’area di consolidamento predisposti dai Consigli di Amministrazione per l’approvazione da parte delle singole Assemblee, opportunamente modificati, ove ritenuto necessario, per uniformarli ai criteri di valutazione adottati dalla Capogruppo. I bilanci espressi in moneta estera sono stati convertiti in Euro applicando alle singole poste del conto economico il cambio medio dell’anno. Gli elementi dello stato patrimoniale sono stati invece convertiti ai cambi di fine anno. Le differenze originate dalla conversione del patrimonio netto iniziale ai cambi di fine esercizio sono state imputate alle riserve del patrimonio netto consolidato. I tassi di cambio applicati sono riportati nel paragrafo “altre informazioni” della Nota Integrativa. Tutte le imprese controllate incluse nell’area di consolidamento sono consolidate con il metodo dell’integrazione globale, così sintetizzabile: a. assunzione delle attività, delle passività, dei costi e dei ricavi nel loro ammontare complessivo, prescindendo dall’entità della partecipazione detenuta e attribuendo, in genere, ai Soci di minoranza, in apposite voci, la quota del patrimonio netto e del risultato dell’esercizio di loro spettanza. b. la differenza emergente all’atto dell’acquisto dall’eliminazione del valore di carico della partecipazione in un’impresa inclusa nell’area di consolidamento, a fronte della corrispondente quota di patrimonio netto, è imputata, ove possibile, agli elementi dell’attivo e del passivo dell’impresa medesima. L’eventuale residuo è così trattato: se positivo è iscritto nella voce “differenza da consolidamento” delle immobilizzazioni immateriali ed è ammortizzato in quote costanti in relazione alla prevista recuperabilità dello stesso; se negativo è iscritto in una voce del patrimonio netto come “riserva di consolidamento”, ovvero, quando sia dovuto a previsione di risultati economici sfavorevoli, in una voce denominata “fondo di consolidamento per rischi ed oneri futuri”. . . 52 c. eliminazione dei crediti e dei debiti, nonché dei costi e dei ricavi intercorrenti fra le imprese consolidate. Inoltre, sono state eliminate: le plusvalenze derivanti da trasferimenti di immobilizzazioni tra imprese consolidate; gli utili, se significativi, derivanti da operazioni tra imprese consolidate relative a cessioni di beni che permangono come rimanenze presso l’impresa acquirente; le svalutazioni e i ripristini di valore di partecipazioni immobilizzate in imprese consolidate, di crediti infragruppo, nonché i dividendi infragruppo. . . . 3. CRITERI DI VALUTAZIONE Ai sensi dell’articolo 2426 del c.c. esponiamo i criteri di valutazione adottati per la redazione del bilancio, che sono omogenei a quelli del precedente esercizio. Immobilizzazioni Immateriali Le immobilizzazioni immateriali sono iscritte al costo di acquisto o di produzione. Nel costo sono compresi gli oneri accessori e i costi diretti e indiretti per la quota ragionevolmente imputabile all’immobilizzazione. In tutti i casi, il costo sostenuto, come sopra definito, non eccede il valore recuperabile. Le immobilizzazioni immateriali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio in relazione alla residua possibilità di utilizzo futuro per tali beni. I piani di ammortamento hanno diversa durata a seconda delle prospettive di impiego economico stimate con riferimento alle immobilizzazioni. Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell’esercizio risultino durevolmente di valore inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia, ad eccezione dell’avviamento, non potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano meno le ragioni della rettifica. Ove le svalutazioni derivanti da perdite durevoli di valore derivino da operazioni di natura straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o ridimensionamento produttivo, le medesime vengono classificate come oneri straordinari. Immobilizzazioni Materiali Le immobilizzazioni materiali sono iscritte al costo di acquisto o produzione aumentato, per alcuni di essi, dagli incrementi relativi alle rivalutazioni di legge o dai plusvalori 53 allocati per differenze originate tra i costi di nuove acquisizioni e il patrimonio netto acquisito, al netto dei relativi ammortamenti. Le immobilizzazioni materiali, la cui utilizzazione è limitata nel tempo, sono sistematicamente ammortizzate in ogni esercizio sulla base di aliquote economicotecniche costanti, determinate in relazione alle residue possibilità di utilizzo dei beni. I coefficienti applicati sono i seguenti: Fabbricati industriali e costruzioni leggere Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni 3% - 10% 6,7% - 17,5% 5% - 25% 12% - 25% Il periodo di ammortamento decorre dall’esercizio in cui il bene viene utilizzato e nel primo esercizio tali aliquote sono ridotte, in via forfettaria, al 50%, sul presupposto che la quota di ammortamento così ottenuta non si discosti significativamente da quella calcolata a partire dal momento in cui il cespite è disponibile e pronto per l’uso. Le immobilizzazioni che alla data di chiusura dell’esercizio risultino durevolmente di valore inferiore a quello contabilizzato sono iscritte a tale minore valore, che tuttavia non potrà essere mantenuto nei successivi bilanci qualora vengano meno le ragioni della rettifica. Ove le svalutazioni derivanti da perdite durevoli di valore derivino da operazioni di natura straordinaria, di riconversione produttiva, ristrutturazione o ridimensionamento produttivo, le medesime vengono classificate come oneri straordinari. I costi di manutenzione aventi natura ordinaria sono addebitati integralmente al Conto Economico. I costi di manutenzione aventi natura incrementativa sono attribuiti ai cespiti cui si riferiscono ed ammortizzati in relazione alle residue possibilità di utilizzo degli stessi. Nel valore delle immobilizzazioni non sono compresi gli oneri finanziari sostenuti per l’acquisto o la fabbricazione degli stessi. Gli acconti ed i costi per immobilizzazioni materiali in corso di costruzione, che non sono entrati in uso al termine dell’esercizio, sono evidenziati separatamente. I contratti di leasing sono stati contabilizzati in bilancio consolidato secondo i criteri previsti dalla metodologia finanziaria. In particolare, il valore capitale dei beni, inclusivo delle quote di canoni iniziali inclusi nei risconti attivi nei bilanci d’esercizio, è stato incluso nelle immobilizzazioni materiali, mentre i debiti per canoni di leasing in linea di capitale sono stati inclusi nei debiti finanziari a medio/lungo termine. I canoni di leasing contabilizzati nei bilanci d’esercizio sono stati sostituiti con 54 gli ammortamenti calcolati sulla vita utile degli immobili oggetto di leasing, con i relativi interessi passivi, iscritti negli oneri finanziari e le relative imposte differite stanziate. In deroga ai principi contabili generalmente accettati in Italia, ove: (i)consentito da leggi speciali, e (ii)ritenuto opportuno al fine di fornire una rappresentazione maggiormente veritiera e corretta dei valori dei terreni e dei fabbricati, il Gruppo ha contabilizzato (nel rispetto dei limiti previsti dalla legge) rivalutazioni con contropartita riserve di patrimonio netto. I valori rivalutati non eccedono comunque i valori recuperabili. Immobilizzazioni finanziarie Non sono incluse nel bilancio consolidato le controllate inattive (in fase di start-up) in quanto la loro influenza sul totale delle attività, passività, sulla posizione finanziaria netta e sul risultato del Gruppo è irrilevante. Le partecipazioni in società collegate sono valutate secondo il metodo del patrimonio netto; la differenza positiva (negativa) tra il valore calcolato con tale criterio e il valore iscritto nel bilancio precedente, per la parte derivante da utili (perdite), è iscritta in apposita voce del Conto economico. Nella valutazione secondo il metodo del patrimonio netto delle società collegate sono tenute in considerazione le partecipazioni in società controllate e collegate da queste possedute. Le partecipazioni in altre imprese sono iscritte invece al costo, eventualmente ridotto per tener conto di perdite durevoli di valore. I crediti sono valutati al presumibile valore di realizzo. I titoli obbligazionari in portafoglio sono iscritti al costo ed eventualmente svalutate in caso di perdite durevoli di valore. Rimanenze Le rimanenze sono iscritte al minore tra il costo di acquisto o di produzione, determinato secondo il metodo del FIFO, ed il valore di presumibile realizzo desumibile dall’andamento del mercato. Il valore così ottenuto non differisce in misura apprezzabile dai costi correnti per stesse categorie di beni. I costi di fabbricazione comprendono il costo delle materie prime, i costi diretti e tutti quelli indirettamente imputabili alla produzione. Le scorte obsolete o di lento rigiro sono svalutate in relazione alla loro possibilità di utilizzo o realizzo. 55 Crediti I crediti iscritti nell’Attivo Circolante sono esposti al loro valore nominale. In particolare, con riguardo ai crediti commerciali, questi sono ricondotti al loro valore di presumibile realizzazione, in coerenza con quanto previsto dall’art. 2426 c.c., mediante stanziamento di un adeguato importo al fondo svalutazione crediti. Il Gruppo pone in essere operazioni di smobilizzo del proprio portafoglio di crediti commerciali attraverso operazioni di cartolarizzazione (“securitization”) od operazioni di factoring. In talune fattispecie le operazioni di cessione possono avvenire in modalità “pro–solvendo”, per cui sul Gruppo permane il rischio di insolvenza del creditore ceduto. In tali ipotesi, i crediti non vengono rimossi dal bilancio. Ratei e Risconti I ratei costituiscono la contropartita numeraria dell’accertamento della quota di competenza di costi (se passivi) e di ricavi (se attivi) comuni a più esercizi, per i quali, alla data del bilancio, non si sono ancora verificate le corrispondenti variazioni di disponibilità monetarie o di crediti e debiti. I risconti rappresentano la contropartita di porzioni di costi (se attivi) e di ricavi (se passivi) comuni a più esercizi non imputabili al risultato economico dell’esercizio relativo al periodo nel corso del quale si è avuta la corrispondente variazione monetaria o di crediti e debiti. Essi esprimono il valore di prestazioni ancora da ricevere o comunque utilizzabili nei futuri esercizi, se attivi, e il valore di prestazioni ancora da effettuare o per le quali non sono ancora stati sostenuti i corrispondenti costi, se passivi. I criteri di misurazione adottati costituiscono l’applicazione del generale principio di correlazione dei costi e dei ricavi in ragione di esercizio. Dividendi pagabili agli azionisti I dividendi pagabili sono rappresentati come movimento di patrimonio netto nell’esercizio in cui sono approvati dall’Assemblea degli Azionisti. Fondi per rischi ed oneri I fondi per rischi ed oneri sono stanziati per coprire oneri, perdite o debiti di esistenza certa o probabile, dei quali tuttavia alla chiusura dell’esercizio non erano determinabili 56 l’ammontare o la data di sopravvenienza. Gli stanziamenti riflettono la migliore stima possibile sulla base degli elementi a disposizione. Si segnala che in tale voce è allocato anche il fondo per imposte, anche differite. Trattamento di Fine Rapporto di lavoro subordinato Il trattamento di fine rapporto, accantonato dalle società italiane del Gruppo, viene stanziato per coprire l’intera passività maturata nei confronti di ciascun dipendente, in conformità alla legislazione vigente ed ai contratti collettivi di lavoro e integrativi aziendali. La Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007) ha introdotto nuove regole per il TFR (Trattamento di fine rapporto) maturando dal 1° gennaio 2007. Per effetto della riforma della previdenza complementare: le quote di TFR maturate fino al 31.12.2006 rimangono in azienda; le quote di TFR maturate a partire dal 1° gennaio 2007 sono state, a scelta del dipendente, secondo le modalità di adesione esplicita o adesione tacita: a)destinate a forme di previdenza complementare; b)mantenute in azienda, la quale ha provveduto a trasferire le quote di TFR al Fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS. A livello patrimoniale la voce “Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato” rappresenta il residuo del fondo esistente al 31 dicembre 2011; nella voce “Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale” figura il debito maturato al 31 dicembre relativo alle quote di Trattamento di fine rapporto ancora da versare ai fondi pensione e agli enti previdenziali. . . Debiti I debiti sono iscritti al loro valore nominale. Impegni, Garanzie e Rischi Nei conti d’ordine sono riportati gli importi degli effettivi rischi, impegni e garanzie in essere alla data di bilancio. Riconoscimento dei ricavi I ricavi sono rilevati contabilmente secondo il criterio della competenza e al netto di resi, sconti, abbuoni e premi. I ricavi per la vendita di beni sono riconosciuti al momento del passaggio di proprietà che generalmente coincide con la spedizione o la consegna 57 dei beni. I ricavi per prestazioni di servizi sono riconosciuti al momento di effettuazione della prestazione. Riconoscimento dei costi e spese I costi e le spese sono contabilizzati seguendo il principio della competenza. Interessi Attivi e Passivi, Proventi ed Oneri Gli interessi attivi e passivi, nonché gli altri proventi e spese sono rilevati ed esposti in bilancio secondo il principio della competenza temporale, con il computo dei relativi ratei e risconti. Imposte Le imposte sul reddito dell’esercizio sono determinate in base alla normativa vigente nei diversi paesi in cui le imprese del Gruppo operano. Le società italiane del Gruppo a partire dal 2004 aderiscono al Consolidato Fiscale Nazionale ai sensi degli articoli 117/129 del testo Unico delle Imposte sul Reddito (T.U.I.R). La società CLN S.p.A. funge da consolidante e determina un’unica base imponibile per il gruppo di società aderenti al consolidato fiscale, beneficiando della possibilità di compensare redditi imponibili con perdite fiscali in un’unica dichiarazione. Ciascuna società aderente al consolidato fiscale apporta integralmente alla società consolidante il reddito imponibile rilevando un debito nei confronti della medesima pari all’IRES da versare; le società che appostano perdite fiscali iscrivono un credito nei confronti della stessa pari all’IRES per la parte di perdita effettivamente compensata a livello di Gruppo. Sono, inoltre, determinate le imposte differite e anticipate relative alle più significative operazioni di consolidamento e a tutte le differenze temporanee tra i valori dell’attivo e del passivo consolidati ed i corrispondenti valori rilevanti ai fini fiscali risultanti dai bilanci d’esercizio delle società consolidate. In particolare, le attività per imposte anticipate, classificate nella relativa voce, sono iscritte solo se esiste la ragionevole certezza del loro recupero. Le imposte differite passive, classificate tra i “Fondi per imposte, anche differite”, non sono invece iscritte qualora esistano scarse probabilità che il relativo debito insorga. Inoltre, come consentito dai principi contabili di riferimento, il beneficio fiscale derivante 58 dal riporto a nuovo di perdite fiscali è rilevato quando sussiste la ragionevole certezza dell’esistenza di futuri redditi imponibili nel periodo in cui le perdite sono riportabili. Dividendi da società partecipate I dividendi distribuiti da società partecipate non incluse nel consolidamento sono contabilizzati nell’esercizio in cui gli stessi vengono deliberati. Altre informazioni La tabella seguente elenca i cambi utilizzati per le valute fissate diverse dall’Euro: (Fonte: Banca d’Italia) Valuta Nazione Peso Argentina Zloty Polonia Real Nuovo Leu Rupia Indiana Rublo Rand Kuna Yen Brasile Romania India Russia 31.12.2011 5,568 Cambio Medio 2011 5,745 31.12.2010 5,31 4,458 4,12 3,975 2,416 4,323 68,713 41,765 2,326 4,239 2,218 4,262 64,886 59,758 40,885 40,82 Sud Africa 10,483 10,097 8,863 Giappone 100,2 110,959 108,65 Croazia Ringgit Malaysia Nuova Lira Turca Turchia Dinaro Serbia 7,537 4,106 2,443 106,177 7,439 4,256 2,338 101,966 7,383 4,095 2,069 106,045 59 4. NOTE AI DATI PATRIMONIALI FINANZIARI CONSOLIDATI PER L’ESERCIZIO AL 31 DICEMBRE 2011 4.1 Attività Immobilizzate Immobilizzazioni immateriali Ammontano al 31 dicembre 2011 a 15.312 migliaia di Euro e sono così ripartite. 31.12.2011 Costi di impianto e ampliamento Costi di ricerca, sviluppo e pubblicità Diritti di brevetto industriale e utilizz. opere ingegno Concessioni, licenze, marchi e diritti simili Avviamento 0 31.12.2010 541 2.624 412 690 859 1.074 3.816 4.329 678 519 204 Altre Differenze da consolidamento 271 8.801 Immobilizzazioni in corso ed acconti Totale 0 9.778 15.311 19.285 Nel corso del 2011 le variazioni nel costo originario delle Attività immateriali sono le seguenti: Costo storico al 31.12.2010 Investimenti Disinvestimenti Delta perimetro Riclassifiche e altre variazioni Costo storico al 31.12.2011 60 Costi di impianto e di amp. to Costi di Brevetti Licenze Avviam. ricerca, e opere e to sviluppo, dell’ingegno marchi pubblicità Altre 2.813 26.285 Imm. in Differenza corso e di Cons.to acconti 28.261 Totale 20.140 53.903 5.215 4.567 519 141.704 0 0 362 302 180 223 0 1.010 2.077 -1 -167 -66 -105 -200 -276 0 -385 -1.201 -21 178 4 -258 6 1.368 0 -466 810 20.118 53.914 5.515 4.506 2.799 27.600 28.261 678 143.390 Le variazioni nei relativi fondi di ammortamento sono state le seguenti: Fondo amm.to al 31.12.2010 Incrementi Utilizzi Delta perimetro Riclassifiche e altre variazioni Fondo amm.to al 31.12.2011 Costi di impianto e di amp. to Costi di Brevetti ricerca, Licenze Avviam. e opere sviluppo, e marchi to dell’ingegno pubblicità Imm. in Differenza corso e di Cons.to acconti Altre 2.542 21.956 18.484 Totale 20.140 51.279 4.526 3.492 0 122.420 0 2.626 613 421 72 1.815 976 0 6.523 -1 -167 -36 -64 -20 -172 0 0 -460 -21 -365 0 -202 0 184 0 0 -404 20.118 53.373 5.103 3.647 2.594 23.783 19.460 0 128.079 Il valore contabile delle Attività immateriali è pertanto così analizzabile: Valore netto contabile al 31.12.2010 Incrementi e Amm.ti Disinvestimenti/ Utilizzi Delta perimetro Riclassifiche e altre variazioni Valore netto contabile al 31.12.2011 Costi di impianto e di amp. to Costi di Brevetti Licenze ricerca, Avviam. e opere e sviluppo, to dell’ingegno marchi pubblicità 0 2.624 690 1.074 0 -2.626 -251 -119 0 -30 -41 0 0 271 Differenza Imm. in di Cons. corso e to acconti Altre Totale 4.329 9.778 519 19.285 108 -1.592 -976 1.010 -4.446 -180 -105 0 -385 -741 0 0 0 0 0 -466 1.213 0 543 3 -55 5 1.184 -1 0 541 412 859 204 3.816 8.801 678 15.311 Con riferimento alla voce “Differenza di consolidamento” la tabella sottostante riporta il dettaglio degli avviamenti determinati come differenza tra il valore della partecipazione e il pro-quota di patrimonio netto delle società controllate alla data del primo consolidamento non allocate sulle poste dell’attivo e del passivo dell’impresa acquisita. 61 Avviamento 31.12.2010 MAC, Delfo Polska e SHL 9.778 Ammortamenti/ altre variazioni Impairment -976 31.12.2011 8.801 L’ammortamento è effettuato in periodi di 5-10-15 anni dalla data di acquisto della partecipazione in funzione della residua possibilità di utilizzazione. Il valore residuo della “Differenza di consolidamento” è ritenuto recuperabile sulla base delle previsioni di redditività della controllate e delle azioni e dei programmi previsti per il prossimo futuro. Immobilizzazioni materiali Ammontano al 31 dicembre 2011 a circa 624.450 migliaia di Euro e sono così ripartite: Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Immobilizzazioni in corso Totale 31.12.2011 225.368 340.723 13.901 5.069 39.390 624.450 31.12.2010 236.821 353.327 17.280 6.187 45.808 659.423 Di seguito riportiamo un dettaglio delle singole voci: Terreni e fabbricati: includono gli immobili in cui le società del Gruppo svolgono la propria attività. Impianti e macchinari: tale voce include le linee produttive utilizzate nel processo di lavorazione. Attrezzature industriali e commerciali: includono le attrezzature a supporto del processo produttivo. Altri beni: la voce in oggetto include le macchine elettriche ed elettroniche e gli arredi. . . . . Nel corso del 2011 le variazioni nel costo originario delle Immobilizzazioni materiali sono le seguenti: 62 Costo storico al 31.12.2010 Investimenti Disinvestimenti Delta perimetro Riclassifiche e altre variazioni Costo storico al 31.12.2011 Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Imm. in corso e acconti 1.036.294 134.307 31.410 45.808 1.620.652 34.855 3.512 936 30.160 80.678 Terreni e fabbricati Impianti e macchinari 372.833 11.215 Totale -3.379 -31.009 -4.399 -1.380 -40.167 -9.551 21.141 -7.023 -149 -36.578 -32.160 371.118 1.061.281 126.397 30.817 39.390 1.629.003 Le variazioni nei relativi fondi di ammortamento sono state le seguenti: Fondo amm.to al 31.12.2010 Incrementi Utilizzi Delta perimetro Riclassifiche e altre variazioni Fondo amm.to al 31.12.2011 Terreni e fabbricati Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Imm. in corso e acconti 136.012 682.967 117.027 25.222 0 961.229 14.847 60.947 5.343 1.537 0 0 82.674 -33.384 Totale -2.614 -25.315 -4.339 -1.116 -2.495 1.958 -5.534 105 0 -5.966 145.750 720.557 112.497 25.748 0 1.004.553 63 Il valore contabile delle Attività materiali è pertanto così analizzabile: Terreni e fabbricati Valore netto contabile al 236.821 31.12.2010 Incrementi e -3.631 Amm.ti Disinvestimenti/ -765 Utilizzi Delta Perimetro Riclassifiche e -7.057 altre variazioni Valore netto contabile al 225.368 31.12.2011 Impianti e macchinari Attrezzature industriali e commerciali Altri beni Imm. in corso e acconti Totale 353.327 17.280 6.187 45.808 659.423 -26.093 -1.831 -602 30.160 -1.997 -5.694 -59 -264 0 -6.782 19.183 -1.489 -253 -36.578 -26.194 340.723 13.901 5.069 39.390 624.450 Tra gli investimenti significativi dell’esercizio ricordiamo: per la divisione SSC, l’investimento nell’impianto fotovoltaico di CLN (circa Euro 2,2 milioni); per la divisione Wheels, l’acquisto di una pressa Mecfond in Romania (euro 3,5 milioni circa) e gli investimenti effettuati sul fabbricato di Kingisepp in Russia (circa Euro 1 milione); per la divisione Automotive di rilievo gli investimenti (principalmente per transfer press) in Germania ed in Polonia (circa Euro 18 milioni), in Sud Africa per nuovi progetti Ford/ BMW (Euro 10 milioni) e in WM per una nuova linea di profilatura (Euro 7 milioni). . . . Per quanto riguarda le immobilizzazioni in corso al 31.12.2011 (Euro 39.390 migliaia), esse riguardano principalmente: MAD e Delfo Polska (Euro 8,2 milioni ed Euro 3,6 milioni rispettivamente) relativamente agli investimenti per l’acquisto di transfer press, WM (Euro 6,3 milioni) relativi ad una nuova linea di profilatura, MW Romania (Euro 4,3 milioni) per l’acquisto di una nuova pressa e MW Lublin (Euro 2,9 milioni) per l’acquisto di una linea cerchi ed assemblaggio. Immobilizzazioni finanziarie Ammontano al 31 dicembre 2011 a 85.812 migliaia di Euro (91.595 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010) e sono costituite da: 64 Partecipazioni In imprese controllate Claudlynn Investments Rensor Property IG Investments Aviscali Altre TOTALE controllate In imprese collegate Metaltranciati Gervasi Polska OMV Ema Polska Emarc Romania DELNA Almasider Lima Proma Poland JBM – MA MWSA Prorena Ortolano Itla S.r.l. Etromex Cellino S.r.l. PMC S.p.A. PMC D.o.o. Comm. Sid. del Sud CIR S.p.A. TOTALE collegate In altre imprese SPL Emarc IPM MIM Gmbh IM CSM AR Machine CIR S.p.A. Aircom Altre minori TOTALE altre imprese TOTALE Quota % ValutaSaldo al Acquisizioni Altre Svalutazione Saldo al interessenza zione 31-12-10 / Cessioni variazioni allineamento 31-12-11 31-12-11 Costo Costo Costo Costo Costo 100,00 100,00 100,00 100,00 n/a Equity Equity Equity Costo Costo Equity Equity Equity Costo Equity LxL Equity Equity Costo Equity Equity Equity Equity Equity 48,00 35,00 25,00 49,00 49,00 31,26 50,00 37,48 35,00 50,00 100,00 51,00 51,00 17,85 39,00 50,00 27,75 0,00 20,00 Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo Costo 15,00 9,25 0,00 10,00 20,00 4,00 9,75 20,00 7,5 44 244 267 77 632 12 19 76 21 128 1.690 366 1.718 75 10.402 1.654 1.600 4.382 566 13.687 6.735 350 11.358 8 142 54.733 2.066 1.705 2.090 450 1.400 335 557 3.500 140 271 12.514 67.879 56 263 343 66 21 749 -11 -11 -102 19 3.108 -2.090 -2.211 -769 -769 2.066 1.681 450 1.400 335 557 140 282 6.911 65.250 -361 -1.094 151 -557 -566 -529 -255 -234 1.232 1.145 7 -388 -8 3.250 -142 1.588 366 1.357 19 75 9.459 1.654 1.600 3.591 14.390 7.625 350 11.365 2.862 1.289 57.590 3.500 517 -24 -3.500 -2.090 1.146 11 -3.513 -3.006 65 Le società immobiliari sud africane (Claudlynn Investment, Rensor Property e IG Investment) e la società italiana Aviscali non sono consolidate con il metodo integrale poiché per esse il consolidamento non avrebbe generato impatti di rilievo. Con riferimento alle società collegate: per quanto riguarda MWSA, l’acquisizione delle quote di controllo è stata effettuata nel corso dell’esercizio; la società è quindi stata consolidata con il metodo integrale nel bilancio consolidato 2011 le restanti svalutazioni/rivalutazioni delle partecipazioni derivano unicamente dalla presa in carico del pro quota delle perdite/ utili generati nell’esercizio. . . Per quanto riguarda le partecipazioni in Prorena Ortolano S.r.l. e in Itla S.r.l., tali società non sono state consolidate integralmente, pur in presenza di una interessenza del 51%, come conseguenza delle regole di governance esistenti con l’altro socio che configurano per entrambe un controllo congiunto paritetico. Le società sono state dunque valutate con il metodo del patrimonio netto, in coerenza con quanto fatto in tutti i casi di controllo congiunto. Di seguito si riportano per completezza i principali dati economici e patrimoniali di Prorena Ortolano S.r.l. e Itla S.r.l. al 31 dicembre 2011 (€/000): Patrimonio netto Totale Attivo Ricavi delle vendite Risultato netto Prorena Ortolano Srl 20.356 Itla Srl 9.797 59.695 35.721 3.563 2.743 79.343 51.652 Crediti finanziari Al 31 dicembre 2011 la voce include principalmente i crediti finanziari verso Itla S.r.l. (Euro 0,75 milioni) a fronte di un contratto di finanziamento siglato a gennaio 2010 e scadente a dicembre 2012. Altri titoli La voce include principalmente i Titoli di Stato Italiani (Euro 19 milioni) detenuti dalla società controllante CLN S.p.A. L’iscrizione in bilancio consolidato dei suddetti titoli è al costo, e la destinazione degli stessi è ritenuta durevole. 66 4.2 Attivo circolante Rimanenze Materie prime, sussidiarie e di consumo Prodotti in corso di lavorazione e semilavorati Lavori in corso su ordinazione Prodotti finiti e merci Acconti Totale 31.12.2011 154.804 29.814 43.870 60.818 2.045 291.351 31.12.2010 158.550 28.969 52.955 53.214 5.010 298.698 Il valore delle rimanenze di magazzino è esposto al netto di un fondo svalutazione pari a 21.131 migliaia di Euro (16.304 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010) stanziato a fronte di materie prime non più impiegabili per la produzione corrente e di prodotti finiti, merci e materie sussidiarie obsoleti o a lenta rotazione e, infine, per adeguare il valore delle scorte al valore di mercato quando questi è risultato essere minusvalente. Il fondo svalutazione magazzino ha subito nel corso dell’esercizio la seguente movimentazione e la sua entità a fine anno è da ritenersi congrua in relazione ai rischi in essere: Fondo svalutazione magazzino al 31.12.10 16.304 Utilizzi/ altre variazioni -1.858 Accantonamenti Fondo svalutazione magazzino al 31.12.11 6.685 21.131 Il fondo al 31.12.2011 risulta stanziato per Euro 15,5 milioni su materie prime, per Euro 1,3 milioni su semilavorati e per Euro 4,3 milioni su prodotti finiti. L’incremento del fondo svalutazione magazzino riguarda principalmente la componente stanziata sullo stock di acciaio delle società della divisione SSC (pari a circa Euro 5 milioni) al fine di riallineare le scorte ai prezzi di mercato. I lavori in corso su ordinazione rappresentano principalmente i costi per attrezzature e stampi sostenuti dal settore automotive per l’approntamento della produzione di nuovi modelli. All’entrata in produzione tali attrezzature vengono fatturate al cliente mentre i costi, sospesi a magazzino durante la fase di realizzazione, vengono rilasciati a conto economico. Il relativo margine viene quindi rateizzato in cinque anni (supposta durata media di produzione) per attribuire ad ogni esercizio l’effettiva redditività del business. 67 Finanziariamente l’impatto è comunque in buona parte coperto dagli acconti incassati dai clienti committenti, classificati in bilancio tra i debiti. Crediti I crediti dell’attivo circolante sono analizzabili come segue: Verso Clienti Verso controllate 31.12.2011 239.665 2.000 31.12.2010 287.773 1.318 Verso collegate 22.166 26.276 Imposte anticipate 43.613 35.513 Tributari Verso altre imprese Verso altri Totale 29.884 893 47.750 385.971 21.478 877 45.135 418.370 Crediti verso clienti I crediti verso clienti, pari a 239.665 migliaia di Euro a fine esercizio (287.773 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010), sono esposti al netto di fondi svalutazione per 12.486 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011. I crediti commerciali sono esposti al netto di operazioni di cartolarizzazione/pro-soluto per complessivi 161 milioni di Euro (118 milioni di Euro al 31 dicembre 2010). Il fondo svalutazione crediti ha subito nel corso dell’esercizio la seguente movimentazione e la sua entità a fine anno è da ritenersi congrua in relazione ai rischi in essere: Fondo svalutazione crediti al 31.12.10 11.939 Utilizzi/ altre variazioni -1.644 Accantonamenti Fondo svalutazione crediti al 31.12.11 Crediti verso imprese controllate 2.191 12.486 I crediti verso società controllate sono costituiti per Euro 2 milioni dai crediti finanziari vantati verso la società Aviscali. 68 Crediti verso imprese collegate I crediti verso società collegate al 31 dicembre 2011 ammontano a circa 22.166 migliaia di Euro (26.276 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010). La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011: Crediti verso collegate Gervasi Polska 31.12.2011 31.12.2010 8 1.204 166 89 Almasider 1.055 1.263 Itla S.r.l. 2.368 4.587 Cellino Group 3.915 3.692 CDS Proma Poland Metaltranciati OMV MWSA Prorena Ortolano Delna JBM – MA Gruppo Lima CTL Gruppo PMC CIR Totale 0 11 20 0 2.975 3 4 7 72 2.888 2.518 3 8.656 9.549 230 - 33 400 2.724 - 22.166 26.276 2 - Il Gruppo CLN intrattiene rapporti prevalentemente di natura commerciale con le società collegate. I crediti sopra esposti hanno natura commerciale ad eccezione delle seguenti posizioni: per quanto riguarda il credito verso JBM-MA, esso origina prevalentemente per effetto della cessione di linee di stampaggio perfezionate nel corso dell’esercizio 2008. le posizioni verso il Gruppo PMC includono un finanziamento pari ad Euro 2 milioni concesso da MA; le posizioni verso Prorena Ortolano includono un credito di Euro 1,6 milioni derivante dall’adesione della collegata al consolidato fiscale di Gruppo CLN. le posizioni verso Itla s.r.l. includono un credito di Euro 0,7 milioni derivante dall’adesione della collegata al consolidato fiscale di Gruppo CLN. . . . . 69 Crediti tributari I crediti tributari sono in gran parte composti da crediti verso l’Erario italiano per IVA (19.309 migliaia di Euro) e imposte sul reddito (7.320 migliaia di Euro). Crediti per imposte anticipate La voce Crediti per imposte anticipate, pari a 43.613 migliaia di Euro (35.513 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010) è commentata nella nota relativa al “Fondo imposte, anche differite”. Crediti verso altre imprese I crediti verso altre imprese al 31 dicembre 2011 ammontano a circa 893 migliaia di Euro (877 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010). La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011: Crediti verso altre imprese IM S.p.A. 31.12.2011 31.12.2010 42 92 Emarc 851 667 Totale 893 877 Altre minori Crediti verso altri - 118 I crediti verso altri ammontano a 47.750 migliaia di Euro (45.135 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010). In tale voce trovano classificazione tra gli altri: Crediti verso società di factoring a fronte di crediti ceduti e non ancora anticipati per Euro 20,3 milioni (Euro 21,7 milioni al 31 dicembre 2010); le principali posizioni sono: (i) Wagon Italia verso Mediofactoring per Euro 14,5 (Euro 13,2 milioni al 31 dicembre 2010); (ii) Eurostamp verso Banque Palatine per Euro 1,4 milioni (Euro 4 milioni al 31 dicembre 2010); (iii) MW France per Euro 0,4 milioni verso Eurofacteur (Euro 3,3 milioni al 31 dicembre 2010). Anticipi a fornitori per Euro 10,6 milioni (Euro 4,7 milioni al 31 dicembre 2010). Crediti verso il personale dipendente per Euro 1,8 milioni (Euro 1,5 milioni al 31 dicembre 2010). Crediti verso enti previdenziali per Euro 1,5 milioni (Euro 1,2 milioni al 31 dicembre 2010). Altri crediti diversi per Euro 12,5 milioni (Euro 14,1 milioni al 31 dicembre 2010). . . . . . 70 Disponibilità liquide Le disponibilità liquide ammontano a 63.582 migliaia di Euro e sono così composte: Depositi bancari e postali Denaro e valori in cassa Totale 31.12.2011 62.639 943 63.582 31.12.2010 74.074 109 74.183 4.3 ratei e risconti Ratei Risconti Totale 31.12.2011 931 1.546 2.477 31.12.2010 3.329 1.541 4.870 I ratei e i risconti attivi sono iscritti in bilancio a conclusione di accertamenti e valorizzazioni eseguite a norma di legge, rispondendo allo scopo di far confluire nell’esercizio le componenti di competenza. La voce include risconti attivi di assicurazioni, consulenze amministrative e canoni di locazione. 71 4.4 patrimonio netto e passivo Patrimonio netto Capitale sociale Riserva da sovrapprezzo delle azioni Riserva di rivalutazione Riserva legale Altre riserve: - Riserva conto capitale - Riserva di consolidamento - Riserva di conversione Utile (perdite) portate a nuovo Utile (perdita) del periodo Totale patrimonio netto di Gruppo Quota del patrimonio netto di Terzi Totale patrimonio netto 31.12.2011 235.000 13.463 4.075 31.12.2010 235.000 0 13.463 3.720 100.000 7.630 -17.934 16.766 13.467 372.467 26.102 398.569 100.000 7.553 5.060 9.140 13.151 387.087 22.375 409.462 Il capitale sociale al 31 dicembre 2011, interamente sottoscritto e versato, risulta composto da numero 235.000.000 azioni ordinarie di valore unitario pari ad 1 Euro. Il prospetto che segue, riconcilia il Risultato netto e il Patrimonio netto della Capogruppo ed i corrispondenti dati risultanti dal bilancio consolidato (in migliaia di Euro): Bilancio d’esercizio CLN S.p.A. Eliminazione valore di carico delle partecipazioni consolidate Contabilizzazione del risultato di esercizio e del Patrimonio netto conseguiti dalle controllate consolidate Storno dividendi Storno svalutazione partecipazioni Altre rettifiche Bilancio consolidato Quota dei Terzi Bilancio consolidato di Gruppo 72 Risultato netto 5.874 Patrimonio netto 369.283 -679.493 55.643 721.123 -40.150 16.330 -20.578 17.119 -3.652 13.467 -20.786 0 8.442 398.569 -26.102 372.467 Viene fornita nel prospetto che segue, la movimentazione del Patrimonio netto consolidato (in migliaia di Euro): Altre Totale Totale Riserve Riserve e Capitale Risultato Patrimonio Quota Patrimonio conto risultati Sociale dell’esercizio netto di Terzi netto capitale portati a di Gruppo consolidato nuovo Saldo al 31 235.000 100.000 126.234 dicembre 2009 Destinazione 0 0 (102.773) risultato 2009 Dividendi 0 0 1.918 Differenze cambio ed altre 0 0 13.557 variazioni Risultato 2010 0 0 0 Saldo al 31 dicembre 235.000 100.000 38.936 2010 Destinazione 0 0 13.151 risultato 2010 Dividendi 0 0 (5.170) Differenze cambio ed altre 0 0 (22.916) variazioni Risultato 2011 0 0 0 Saldo al 31 235.000 100.000 24.001 dicembre 2011 (102.773) 102.773 0 358.461 17.481 0 375.942 0 0 1.918 (3.329) (1.411) 0 13.557 4.437 17.994 13.151 13.151 3.786 16.937 387.087 22.375 409.462 13.151 (13.151) 0 0 0 0 (5.170) (2.614) (7.784) 0 (22.916) 2.688 (20.228) 13.467 13.467 3.652 17.119 372.467 26.102 398.569 13.467 Le differenze di cambio derivano dall’adeguamento ai tassi di cambio al 31 dicembre 2011 dei patrimoni netti iniziali delle società consolidate che predispongono i bilanci in valute diverse da quella del bilancio consolidato. La variazione negativa del 2011 è principalmente connessa al deprezzamento dello zloty polacco e del rand sudafricano. 73 Fondi per rischi ed oneri Per trattamento di quiescenza e obblighi simili 31.12.2011 9.757 31.12.2010 9.972 Fondo per imposte, anche differite 51.346 39.503 Totale 92.067 73.637 Altri fondi 30.964 24.162 Fondo per trattamento di quiescenza e obblighi simili Il fondo trattamento di quiescenza e obblighi simili pari a 9.757 migliaia di Euro accoglie oltre agli stanziamenti effettuati per far fronte all’indennità suppletiva di clientela, le indennità maturate a favore di dipendenti istituite in osservanza di accordi contrattuali o disposizioni di legge. Fondo imposte Il fondo imposte al 31 dicembre 2011 accoglie le passività per imposte differite emerse in capo alle singole società per Euro 49.436 migliaia ed i fondi rischi fiscali per Euro 1.910 migliaia. Il fondo imposte differite, al netto delle attività per imposte anticipate (classificate separatamente nell’attivo patrimoniale), è così composto: Fondo imposte differite Attività per imposte anticipate Totale 31.12.2011 49.436 (43.613) 5.823 Dettaglio imposte differite Ammortamenti anticipati Differenza LIFO/FIFO Leasing (IAS 17) Rivalutazione cespiti (*) e altre minori Totale imposte differite passive (A) Fondi tassati Ammortamenti civili superiori al limite fiscale e altre variazioni Beneficio fiscale su perdite riportabili a nuovo Totale imposte anticipate (B) TOTALE (A)-(B) (*) Mac, Delfo Polska e SHL. 74 31.12.2010 38.113 (35.513) 2.600 31.12.2011 4.126 4.814 30.237 10.259 49.436 5.709 31.12.2010 7.898 4.110 11.809 14.296 38.113 3.935 26.914 17.524 10.990 43.613 5.823 14.054 35.513 2.600 La tabella seguente fornisce indicazione dell’ammontare delle differenze temporanee, del relativo tax asset/liability teorico ed effettivo con indicazione delle previsioni di rientro: Fondi tassati Perdite fiscali a nuovo Ammortamenti civili superiori al limite fiscale ed altre variazioni Totale Crediti per imposte anticipate Ammortamenti anticipati Differenza FIFO/LIFO Leasing (IAS 17) Rivalutazioni cespiti ed altre variazioni Totale fondo imposte differite Ammontare Rientra Rientra Rientra Rientra Rientra DTA/DTL Allo- Valore in differenza tra 1 tra 2 tra 3 tra 4 oltre 4 teorico wance bilancio temporanea anno anni anni anni anni 37.010 9.524 -3.815 5.709 5.183 304 27 27 168 201.091 95.052 333.153 57.155 -46.165 10.990 444 347 0 28.393 -1.479 26.914 14.865 4.293 3.730 1.984 95.072 -51.459 43.613 20.492 4.944 3.757 2.011 12.410 0 10.200 2.042 19.651 4.259 -133 4.126 1.130 911 793 752 540 15.430 4.814 0 4.814 4.702 10 10 10 81 96.812 31.927 -1.690 30.237 2.013 2.676 2.179 35.239 12.186 -1.927 10.259 5.729 1.141 1.136 167.132 53.186 -3.750 49.436 13.574 4.738 4.118 2.383 20.986 712 1.542 3.857 23.149 Come si evince dalla tabella, al 31 dicembre 2011 risultano iscritti deferred tax assets su perdite fiscali riportabili a nuovo per Euro 11 milioni. Nel complesso le perdite fiscali riportabili a nuovo da parte delle società incluse nel perimetro di consolidamento integrale ammontano ad Euro 201 milioni (generate principalmente dalle società italiane, francesi, russe e sudafricane del Gruppo; la quasi totalità è illimitatamente riportabile a nuovo); il beneficio fiscale teorico su tali perdite ammonterebbe a complessivi Euro 57 milioni di cui, come detto, solo 11 milioni effettivamente contabilizzati. La differenza (“allowance”) di Euro 46 milioni rappresenta la quota di beneficio fiscale prudenzialmente non attivata nel bilancio al 31 dicembre 2011. 75 Altri fondi I fondi per altri rischi ed oneri ammontano a 30.964 migliaia di Euro (24.162 migliaia al 31 dicembre 2010) e rappresentano gli accantonamenti che le singole società hanno effettuato principalmente per ristrutturazioni aziendali, rischi contrattuali, commerciali e contenziosi. In particolare tra gli altri fondi trovano iscrizione: fondi ristrutturazione per Euro 4,7 milioni (Euro 6,5 milioni al 31 dicembre 2010) a fronte delle iniziative intraprese per fronteggiare i cali produttivi laddove considerati permanenti. fondi rischi per cause legali per Euro 8,6 milioni (Euro 8 milioni al 31 dicembre 2010); fondi rischi per cause di lavoro per Euro 3,5 milioni (Euro 2,7 milioni al 31 dicembre 2010); fondi rischi garanzia prodotto e rischi commerciali in genere per Euro 5,7 milioni (Euro 3 milioni al 31 dicembre 2010); . . . . Trattamento di fine rapporto lavoro subordinato Il fondo pari a 22.541 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 (24.488 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010) riflette l’indennità maturata dai dipendenti delle società italiane. Trattamento di fine rapporto al 31.12.10 24.488 Utilizzi/ altre variazioni (8.492) Accantonamenti Trattamento di fine rapporto al 31.12.11 6.545 22.541 La movimentazione del fondo è così analizzabile: La voce “Accantonamento” comprende la quota di rivalutazione del fondo preesistente calcolata in conformità alle disposizioni di legge, nonché la quota che, in base alla riforma previdenziale, è stata destinata a forma di previdenza integrativa complementare o trasferita al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS. La voce “Utilizzi e Altre variazioni” è riferita alle liquidazioni di TFR in occasione della cessazione di rapporti di lavoro, alle liquidazioni di eventuali anticipazioni, nonché alle quote trasferite al fondo di Tesoreria istituito presso l’INPS o versate ad altre forme di previdenza integrativa indicate dal singolo dipendente. . . 76 Debiti I debiti ammontano al 31 dicembre 2011 a 930.406 migliaia di Euro. Di seguito si riporta la relativa suddivisione: 31.12.2011 Debiti verso soci per finanziamenti Debiti verso banche 31.12.2010 - 370.776 12 372.504 Debiti verso altri finanziatori 144.327 174.153 Debiti verso fornitori 294.641 339.884 - - Acconti 44.888 Debiti rappresentati da titoli di credito 65.547 588 Debiti verso controllate Debiti verso collegate 1.431 2.559 459 Debiti tributari 20.031 30.477 Altri debiti 34.799 30.681 Debiti verso altre imprese 7 Debiti verso istituti di previdenza sociale 137 17.790 Totale 18.266 930.406 1.033.511 Debiti verso banche e debiti verso altri finanziatori La tabella seguente fornisce il dettaglio dei debiti verso banche e verso altri finanziatori al 31.12.11: Debiti verso banche c/c Banche finanziamenti a breve termine Autoliquidante Fin. bancari a M-L/T DEBITI VERSO BANCHE Debiti verso altri fin Leasing Factoring (pro solvendo) DEB. VERSO ALTRI FIN. Totale Entro 12 mesi Scadenti Scadenti Scadenti nel nel nel 2013 2014 2015 Scadenti nel Fidi 2016 Residui e oltre 29.855 4.039 4.039 123.205 123.205 11.891 94.096 94.096 84.609 13.583 126.355 427 0 149.436 60.936 47.760 17.699 9.458 13.583 370.776 282.276 34.807 27.848 47.760 1.187 17.699 4.223 9.458 1.121 72.835 18.535 14.578 15.187 3.434 21.102 144.327 83.069 15.765 19.410 4.555 21.529 36.686 36.686 0 0 89.764 89.764 77 Di seguito si propone la situazione quale risultava al 31.12.10: 11.388 11.388 0 0 Scadenti nel Fidi 2015 e Residui oltre 0 0 27.658 95.752 95.752 0 0 0 0 31.386 87.138 87.138 0 0 0 0 122.696 178.226 78.312 55.394 34.041 3.221 7.258 0 DEBITI VERSO BANCHE 372.504 272.590 55.394 34.041 3.221 7.258 181.740 Debiti verso altri fin 27.606 20.026 1.011 1.058 4.125 1.386 0 Leasing 90.390 25.734 17.659 13.626 11.232 22.139 0 Factoring (pro solvendo) 56.157 56.157 0 0 0 0 56.993 174.153 101.917 18.670 14.684 15.357 23.525 56.993 Debiti verso banche c/c Banche finanziamenti a breve termine Autoliquidante Fin. bancari a M-L/T DEB. VERSO ALTRI FIN. Totale Entro 12 mesi Scadenti Scadenti Scadenti nel nel nel 2012 2013 2014 La voce “autoliquidante” rappresenta le anticipazioni su fatture salvo buon fine; la voce “banche conto finanziamento a breve termine” include principalmente linee di denaro caldo e anticipi import. La voce finanziamenti bancari a m/l termine include il finanziamento in pool siglato nel mese di luglio 2007 con Banca Monte dei Paschi di Siena S.p.A. per complessivi 135 milioni di Euro; di essi residuano circa Euro 47,2 milioni al 31 dicembre 2011. Il finanziamento è accompagnato da covenants economico-finanziari calcolati sui dati del bilancio consolidato del Gruppo CLN; Al 31 dicembre 2011 tali indicatori risultano rispettati. Per i commenti relativi al decremento dell’indebitamento finanziario rispetto allo scorso esercizio si rimanda alla Relazione sulla Gestione Acconti Gli acconti includono principalmente le somme versate in anticipo dai committenti per la realizzazione di attrezzatura specifica destinata ad essere rivenduta al momento del completamento e del lancio della produzione di particolari stampati in serie. Gli importi maggiormente significativi sono stati incassati dalle controllate MA France (Euro 5,5 milioni – realizzazione attrezzatura per cliente PSA), Eurostamp (Euro 5,6 milioni – principalmente realizzazione attrezzatura per cliente Renault/Nissan), MAD 78 (Euro 13,1 milioni – realizzazione attrezzatura per i clienti BMW/Daimler) e dalla MA Automotive Brasil (complessivi Euro 13,3 milioni – realizzazione attrezzatura per cliente PSA). Debiti verso fornitori I debiti verso i fornitori, pari a 294.641 migliaia di Euro a fine esercizio (339.884 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010), sono iscritti al netto degli sconti commerciali. Debiti verso collegate I debiti verso società collegate al 31 dicembre 2011 ammontano a 2.559 migliaia di Euro (459 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010). La tabella seguente riepiloga i rapporti più significativi alla data del 31 dicembre 2011: Debiti verso collegate Delna Cellino Group Prorena Ortolano Itla PMC Group Altri Totale 31.12.2011 31.12.2010 198 174 503 23 1.607 170 1 87 217 33 2.559 - 5 459 Debiti verso altre imprese I debiti verso altre imprese al 31 dicembre 2011 ammontano a Euro 7 migliaia ( 137 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010). Debiti verso altre imprese 31.12.2011 31.12.2010 Emarc 5 41 Totale 7 137 Altri 2 96 79 Debiti tributari I debiti tributari ammontano a 20.031 migliaia di Euro al 31 dicembre 2011 e sono così costituiti: Debiti per imposte sul reddito 31.12.2011 5.644 Debiti per ritenute fiscali da versare 2.722 Debiti verso erario per IRAP 1.414 Altri debiti verso erario, inclusa IVA 10.251 Totale 20.031 31.12.2010 13.275 1.897 1.391 13.914 30.477 Debiti verso istituti di previdenza e sicurezza sociale I debiti verso istituti di previdenza e di sicurezza sociale il cui saldo al 31 dicembre 2011 è pari a 17.790 migliaia di Euro accoglie per le società operative italiane principalmente i debiti verso l’INPS, l’INAIL e le forme di previdenza integrative individuate dai dipendenti. Debiti verso altri La voce altri debiti pari a 34.798 migliaia di Euro include principalmente i debiti verso il personale per competenze maturate e non ancora liquidate. La tabella seguente mostra il dettaglio: Debiti verso dipendenti Altri debiti Totale 31.12.2011 20.789 14.009 34.798 31.12.2010 19.389 11.292 30.681 4.5 ratei e risconti passivi Ratei Risconti Totale 31.12.2011 6.300 23.036 29.336 31.12.2010 5.529 24.761 30.290 La voce risconti riflette principalmente (Euro 14 milioni) la metodologia di contabilizzazione delle commesse che prevede la rateizzazione del margine in cinque 80 anni per attribuire ad ogni esercizio l’effettiva redditività del business; inoltre la voce include i risconti relativi ai contributi in conto capitale ottenuti da alcune società della Divisione Stampaggio (Euro 1 milione). La voce ratei, include principalmente i ratei su retribuzioni ed oneri ai dipendenti. 4.6 conti d’ordine L’esposizione dei conti d’ordine è fornita negli schemi di bilancio ai quali si rimanda. Le garanzie fideiussorie sono state concesse per Euro 1,8 milioni a clienti terzi, per Euro 12,5 milioni a Simest e per Euro 3,9 milioni alla collegata MA-JBM. Per quanto riguarda gli impegni per operazioni di finanza derivata, essi si riferiscono a contratti di Interest rate Swap sottoscritti dalle controllate MA e MAC su (nozionale complessivo al 31.12.11 Euro 8,3 milioni; fair value alla data negativo per Euro 0,1 milioni) al fine di trasformare da variabile in fisso il tasso di interesse su alcuni finanziamenti a medio lungo termine e ad operazioni di acquisto a termine di valuta (controvalore Euro 17 milioni) sottoscritti da Delfo Polska per minimizzare il rischio cambio sulle forniture di acciaio in Euro. 5. NOTE AI DATI ECONOMICI CONSOLIDATI PER L’ESERCIZIO 2011 Prima di procedere all’analisi delle singole voci, si rammenta che i commenti sull’andamento della gestione sono già esposti, a norma del comma 1° dell’art. 2428 del c.c., nell’ambito della Relazione sulla Gestione. In considerazione dei precedenti commenti alle voci dello Stato Patrimoniale, le analisi che seguono si limitano alle sole poste principali. 81 5.1 Ricavi Ricavi delle vendite Il Gruppo CLN ha raggiunto nel corso dell’esercizio 2011 il fatturato di 1.892.373 migliaia di Euro. Il Gruppo è suddiviso in settori di attività ed opera in diverse aree geografiche. La ripartizione per settore dei ricavi delle vendite è la seguente: Ricavi per vendita di acciaio 2011 406.909 2010 346.782 Ricavi per vendita di particolari stampati 1.191.054 1.119.008 Totale 1.892.373 1.700.886 Ricavi per vendita di ruote 294.410 235.096 La ripartizione per area di destinazione è la seguente: Vendite Italia Vendite altri paesi UE (27) Vendite extra UE Totale 2011 572.464 2010 521.943 930.176 856.888 1.892.373 1.700.886 389.733 322.055 Per quanto riguarda le vendite verso altri paesi UE, l’incremento 2011 è principalmente attribuibile alla Francia (+ 33 milioni) ed alla Germania (+32 milioni); con riferimento invece alle vendite verso altri paesi Extra UE l’incremento 2011 è principalmente attribuibile a Sud Africa (+50 milioni) e Turchia (+11 milioni). 82 Altri ricavi e proventi La voce altri ricavi e proventi al 31 dicembre 2011 ammonta a 200.864 migliaia di Euro (219.463 migliaia di Euro al 31 dicembre 2010): Vendita rottami sfridi e scarti Vendita attrezzature Plusvalenze ordinarie da vendita cespiti 2011 127.765 50.804 2.023 Affitti attivi Rilasci di fondi rischi Proventi diversi Totale 2010 102.488 98.986 583 2.782 1.696 13.661 12.659 3.829 200.864 3.051 219.463 Il significativo incremento dei ricavi da vendita sfridi deriva in parte dal delta perimetro Sud Africano dello stampaggio, e più in generale da un incremento medio dei prezzi del rottame. Il marcato decremento dei ricavi da vendita attrezzatura è legato al fatto che nel 2010 si erano completati e fatturati al cliente stampi significativi realizzati dalle controllate francesi, tedesche e sudamericane della divisione stampaggio. 5.2 Costi della produzione Costi per acquisti di materie prime, sussidiarie, di consumo e di merci Tale voce, pari ad 1.388.284 migliaia di Euro, è così dettagliata (importi in migliaia di Euro): Materie prime Sussidiarie di consumo Merci per la commercializzazione Altri acquisti Totale 2011 1.237.892 37.411 88.542 24.439 1.388.284 2010 1.099.688 23.891 78.071 19.974 1.221.624 Il significativo incremento dei costi per acquisto materie prime deriva sia dal delta perimetro (Sud Africa in particolare) che dal significativo incremento del prezzo medio di acquisto dell’acciaio per il 2011 rispetto al 2010. 83 Costi per servizi Nel 2011 i costi per servizi ammontano a 209.181 migliaia di Euro e sono così analizzabili: Trasporti Lavorazioni affidate a terzi Prestazioni per manutenzioni Acquisti energia Acquisti altre utenze 2011 44.922 36.157 29.789 25.019 9.396 Legali, consulenze, revisione 24.995 21.789 8.256 6.477 2.863 4.446 Emolumenti verso amministratori 3.857 3.998 Emolumenti sindaci 4.012 921 Postali, telefoniche, fax 3.007 2.011 1.670 2.504 2.265 1.044 Costi per servizi di pulizia 4.877 Spese viaggio 6.396 Costi mensa Costi per servizi di sicurezza 704 3.112 Prestazioni pubblicitarie e promozionali Totale 27.014 2.768 Consulenze tecniche Altri costi per servizi 43.775 6.516 Assicurazioni Spese bancarie 2010 2.380 22.925 209.181 591 4.578 5.202 2.744 26.241 190.040 Costi per il godimento di beni di terzi Nel 2011 i costi per godimento beni di terzi ammontano a 13.507 migliaia di Euro e sono così analizzabili: Affitti passivi, canoni e noleggi Altri Totale 84 2011 10.827 2.680 13.507 2010 10.532 2.895 13.427 Costi per il personale dipendente Salari e stipendi Oneri sociali Trattamento di fine rapporto Trattamento di quiescenza ed obblighi simili Costi relativi a contratti di lavoro interinale Altri costi Totale 2011 207.819 2010 189.720 57.291 56.123 6.545 6.857 1.008 650 20.704 14.078 304.049 276.646 10.682 9.218 Il numero medio dei dipendenti, suddiviso per categorie, è il seguente: Dirigenti e quadri 2011 349 2010 216 Impiegati 1.849 2.120 Totale 8.688 8.754 Operai 6.490 6.418 Il numero puntuale di personale interinale ammonta al 31 dicembre 2011 a 1.317 unità. Con riferimento al dato puntuale, i dipendenti complessivi ammontavano a 8.501 unità. Ammortamenti e svalutazioni La ripartizione delle quattro sottovoci richieste è già presentata nel conto economico. Oneri diversi di gestione Tali oneri ammontano a circa 16.937 migliaia di Euro e sono così dettagliati: Imposte indirette Contributi associativi e borse di studio Altri oneri Totale 2011 11.069 318 5.550 16.937 2010 10.304 322 3.791 14.417 85 5.3 Gestione finanziaria Proventi da partecipazioni La voce proventi da partecipazioni include i dividendi ricevuti dal Gruppo da parte delle partecipate non consolidate. Altri proventi finanziari Interessi attivi bancari 2011 Interessi da titoli iscritti nelle immobilizzazioni 173 2010 442 Altri proventi finanziari 375 2.269 Totale 98 2.768 2.884 3.241 Altri oneri finanziari Interessi passivi bancari 2011 Altri interessi e commissioni Totale 12.009 23.767 35.776 2010 9.133 15.314 24.447 Il peggioramento degli oneri finanziari netti rispetto al 2010 è spiegato principalmente dal differente perimetro di consolidamento (Russia e Sud Africa) e da un incremento dei tassi medi di riferimento e spread applicati sul debito denominato in Euro ed in Zloty. Rettifiche di valore delle attività finanziarie Le Rivalutazioni e le Svalutazioni di partecipazioni comprendono la quota di risultato netto delle società valutate con il metodo del patrimonio netto. 86 5.4 gestione straordinaria Proventi straordinari Plusvalenze da alienazioni 2011 Sopravvenienze attive 598 2010 4.828 Altri proventi 1.894 6.044 Totale 2.084 702 11.470 4.680 Gli altri proventi straordinari includono principalmente il provento derivante dalla cessione della partecipazione in IPM operata nel corso dell’esercizio Oneri straordinari Minusvalenze da alienazioni Imposte esercizi precedenti Altri oneri straordinari Totale 2011 995 53 18.200 19.248 2010 836 1.354 21.030 23.220 La voce altri oneri straordinari per l’esercizio include principalmente: oneri di ristrutturazione aziendale per Euro 5,1 milioni (Euro 5,3 milioni nell’esercizio 2010). svalutazioni per perdita durevole di valore (“impairment”) di avviamenti (differenze da consolidamento) per Euro 9,4 milioni (Euro 12,5 milioni nel 2010). . . 87 5.5 Imposte sul reddito Tale voce è composta dalle imposte correnti e dalle imposte differite nette. Le imposte correnti si riferiscono all’IRES o imposte equivalenti per le società estere e ad IRAP per le sole società italiane. Di seguito riportiamo dettaglio (importi in migliaia di Euro): IRES e altre imposte societarie 2011 15.615 IRAP 3.278 Totale imposte correnti 18.893 Totale imposte sul reddito 21.794 Imposte anticipate e differite 2.901 2010 25.368 2.922 28.290 (4.166) 24.124 Se escludiamo il carico di IRAP, il tax rate 2011 per il Gruppo è pari al 47,5%, dunque molto elevato. Sul tax rate hanno inciso principalmente gli effetti delle svalutazioni di alcune differenze da consolidamento, accantonamenti straordinari e svalutazione partecipazioni (euro 9 milioni, indeducibili, effetto fiscale relativo stimabile in Euro 2,4 milioni circa) l’impatto delle altre riprese fiscali permanent in aumento in Italia (euro 8 milioni, effetto fiscale relativo stimabile in 2,1 milioni) e il fatto di non aver stanziato imposte anticipate sulle perdite d’esercizio originate dalle controllate russe (tax asset stimabile in circa Euro 2 milioni), in assenza di ragionevole certezza sulla recuperabilità futura. 5.6 COMPENSI SPETTANTI AI REVISORI LEGALI I corrispettivi spettanti per il servizio di revisione contabile del Bilancio Consolidato 2011 ammontano a Euro 34.000*. (*) gli onorari indicati non includono i compensi relativi alle attività di revisione contabile effettuate sulle società controllate del gruppo. 88 Per il Consiglio di Amministrazione Il Presidente Sig.ra Aurora Magnetto Rendiconto finanziario (Importi in migliaia di Euro) A) Disponibilità e mezzi equivalenti ad inizio periodo Utile operativo Ammortamenti Variazione delle imposte differite Imposte B) C) D) E) Variazione fondi rischi ed oneri futuri Disponibilità generate (assorbite) prima delle variazioni del capitale di funzionamento Variazione del capitale circolante Disponibilità generate (assorbite) dalle operazioni del periodo Investimenti in attività materiali ed immateriali (al netto delle dismissioni) Variazione nelle attività finanziarie Disponibilità generate (assorbite) da attività di investimento Free cash Flow Proventi/(oneri) finanziari (447.326) 73.240 87.090 3.222 (21.794) 31.12.2010 (459.574) 89.068 89.276 302 (24.124) 5.161 (19.331) 146.919 135.191 (23.938) (14.214) 122.981 120.978 (70.013) (61.060) 2.629 (1.865) (67.384) (62.925) 55.597 58.053 (25.780) (22.688) Proventi/(oneri) straordinari (7.778) (5.950) Dividendi (7.784) (1.411) 4.115 489 Rettifiche di valore di attività finanziarie Differenze cambi di conversione Versamenti c/ capitale Altre variazioni di capitale Disponibilità generate (assorbite) da attività di F) finanziamento G) Variazione netta delle disponibilità monetarie H) 31.12.2011 Variazione area di consolidamento Disponibilità e mezzi equivalenti a fine periodo (769) (2.474) - (6.779) 12.135 35.000 (40.470) 10.796 15.127 68.850 - (432.199) (56.600) (447.326) Per quanto riguarda la composizione della voce Disponibilità e mezzi equivalenti a fine periodo si rimanda a quanto esposto nella Relazione sulla Gestione. La variazione area di consolidamento 2010 include gli effetti sull’indebitamento netto del Gruppo quali si sono originati al momento dell’acquisizione del Gruppo MWPT, di RK Excel Japan/Malaysia e delle attività sudafricane della divisione stampaggio. 89 Imprese incluse nel consolidamento con il metodo integrale Sede Capitale Sociale Oggetto Sociale Impresa Controllante Part.ne della Controllante (%) Nota 1 Caselette (TO) Lavorazione e commercio lamiere Euro 235.000.000 Canessa S.p.A Caselette (TO) Lavorazione e commercio lamiere Euro 27.300.000 100,00 Canessa Slovakia s.r.o. Kosice Slovacchia Lavorazione e commercio lamiere Euro 10.000.001 100,00 Nuova Sall S.p.A. Torino Produzione Stampi Euro 1.500.000 51,00 MW Italia S.p.A. Rivoli (TO) Produzione e vendita ruote in acciaio Euro 40.000.000 97,50 Gianetti Ruote S.p.A. Ceriano Laghetto (MB) Produzione e vendita ruote in acciaio Euro 11.615.676 97,50 MW France S.A. Tergnier (Francia) Produzione e vendita ruote in acciaio Euro 15.191.155 97,50 Dragasani (Romania) Produzione e vendita ruote in acciaio Nuovo Leu 29.323.712 96,10 MW Deutschland GmbH Pluderhausen (Germania) Vendita ruote in acciaio Euro 100.000 97,50 D.R. S.a.r.l. Pontcharra (Francia) Vendita ruote in acciaio Euro 50.000 97,50 Amsterdam (Olanda) Holding di partecipazioni Euro 20.000 67,76 MW Eurodisk LLC Kingisepp (Russia) Produzione e vendita ruote in acciaio Rubli 1.228.854.270 67,76 MW Eurodisk Trade LLC Kingisepp (Russia) Vendita ruote in acciaio Rubli 219.385.900 67,76 CLN S.p.A. Imprese Controllate MW Romania S.A. MWPT B.V. 91 Sede Imprese Controllate MW Poland S.P. Z o.o. Varsavia (Polonia) Excel Rim Co., LTD Tokyo (Giappone) Excel Rim Sdn Bhd Penang (Malaysia) MW Lublin SP. Z o.o. Lublin (Polonia) MW Wheels SA (Pty) Ltd Benoni South (Sud Africa) MA S.p.A. Melfi (PZ) Capitale Sociale Oggetto Sociale Produzione e commercializzazione ruote in acciaio Produzione e vendita cerchi in acciaio/ alluminio per motocicli Produzione e vendita cerchi in acciaio/ alluminio per motocicli Produzione e commercializzazione ruote in acciaio Produzione e commercializzazione ruote in acciaio 50.000 97,50 Yen 10.000.000 82,97 MYR 10.800.802 45,63 Zloty 45.888.000 97,50 Rand 4.000 97,50 Euro 100.000.000 100,00 Wagon Automotive Fiano (TO) s.r.l. Stampaggio lamiere e Euro assemblaggio 1.000.000 100,00 WM S.r.l Chivasso (TO) Stampaggio lamiere e Euro assemblaggio 5.000.000 100,00 Eurostamp S.a.s. Villers la Montagne (Francia) Stampaggio lamiera, verniciatura e assemblaggio Euro 10.249.995 100,00 MA France S.a.s. Aulnay sous Bois (Francia) Stampaggio lamiere e Euro assemblaggio 15.000.000 100,00 MA Automotive Deutschland GmbH Treuen (Germania) Stampaggio lamiere e Euro assemblaggio 10.000.000 100,00 UM Corporation S.a.s Biache Saint Stampaggio lamiere e Euro Vaast (Francia) assemblaggio 7.000.000 60,00 IDEST S.a.r.l. Aulnay sous Bois (Francia) Servizi amministrativi, Euro commerciali e diversi 8.000 100,00 MA Automotive Argentina S.A. Buenos Aires (Argentina) Stampaggio lamiere e Pesos assemblaggio 2.400.000 100,00 MA Automotive Brasil Ltda. Porto Real (Brasile) Stampaggio lamiere e Reais assemblaggio 26.741.757 82,79 Coskunoz MA Otomotiv A.S. Bursa (Turchia) Nuove Stampaggio lamiere e Lire assemblaggio Turche 5.850.000 60,00 92 Holding di partecipazioni Zloty Part.ne della Controllante (%) Elenco partecipazioni rilevanti Sede Immobiliere de Villers S.A.R.L DP Metal Processing Sp. Z o.o. Zaklady Wyrobòw Metalowych SHL.S.A. Delfo Polska S.A. Capitale Sociale Oggetto Sociale Part.ne della Controllante (%) Villers la Montagne (Francia) Gestione immobili Euro 29.510.000 100,00 Tychy (Polonia) Lavorazione e commercio lamiere Zloty 50.000 100,00 Gestione immobili Zloty 27.000.000 99,71 Stampaggio lamiere e Zloty assemblaggio 500.000 100,00 Stampaggio lamiere e Euro assemblaggio 21.939.974 100,00 Kielce (Polonia) Tychy (Polonia) M.A.C. Metallurgica Chivasso (TO) Assemblaggi Carpenterie S.p.A. Rosslyn MA Automotive South Africa (Pty) Ltd (Sud Africa) Alberton IG Tooling and Light Engineering (Pty) Ltd (Sud Africa) Rosslyn MA Automotive Rosslyn (Pty) Ltd (Sud Africa) Rosslyn MA Tool and Die (Pty) Ltd (Sud Africa) Holding di partecipazioni Rand 1.059.280 94,50 Produzione Stampi Rand 4.000 98,90 Stampaggio lamiere e assemblaggio Rand 1.578.947 94,50 Produzione Stampi Rand 301 94,50 Nota 1: percentuale complessiva diretta più indiretta (escluse le quote detenute tramite Società collegate) 93 ELENCO DELLE IMPRESE VALUTATE CON IL METODO DEL PATRIMONIO NETTO Ragione sociale Sede Capitale Sociale Percen.le di possesso del Gruppo ITLA S.r.l. Oggiono (LC) Euro 2.500.000 LIMA S.p.A. Milano (MI) Euro 1.560.000 37,48 Metaltranciati S.r.l. Ozzano dell’Emilia (BO) Euro 566.800 48,00 ALMASIDER d.o.o Kumrovec (Croazia) Kuna 29.320.000 50,00 Aviscali S.r.l. Torino Euro 30.000 100,00 Lesmo (MB) Euro 2.500.000 25,00 Gervasi Polska Sp. Z o.o Kielce (Polonia) Zloty 4.000.000 35,00 PMC Automotive S.P.A. San Ncola La Strada (CE) Euro 6.500.0000 50,00 JBM – MA New Delhi (India) Automotive (Ptv) Ltd Rupie 608.992.000 50,00 Delna S.p.A. Brivio (LC) Euro 2.000.000 31,26 Prorena-Ortolano S.r.l. Civate (Lecco) Euro 1.272.532 51,00 Cellino S.r.l. Grugliasco (TO) Euro 245.902 39,00 CIR S.r.l. Verona (VR) Euro 12.000.000 20,00 O.M.V. Officine Metallurgiche Ventura S.p.A. 94 51,00 ELENCO DELLE IMPRESE VALUTATE CON IL METODO DEL COSTO Ragione sociale Sede Capitale Sociale Emarc srl Dragasani (Romania) Nuovo Leu Proma Poland Sp. Z o.o. Tychy (Polonia) Percen.le di possesso del Gruppo 90.000 49,00 Zloty 15.500.000 35,00 Ema Polska Sp. Zoo Kielce (Polonia) Zloty 50.000 49,00 IM S.p.A. Torino (TO) Euro 364.000 20,00 MIM G.m.b.h. Treuen (Germania) Euro 450.000 10,00 Etromex S de RL de CV San Pedro – Nuovo Leon (Messico) Pesos 32.500.000 17,85 Centro Sviluppo Materiali S.p.A. Roma Euro 520.000 4,00 AR Machine Co. Teheran (Iran) Rials/000 33.000.000 9,75 Rensor Property (Pty) Ltd Alberton (Sud Africa) Rand 1.000 98,90 Alberton (Sud Africa) Rand 6.000 98,90 Alberton (Sud Africa) Rand 1.000 98,90 TESCO GO S.p.A. Moncalieri (TO) Euro 780.000 25,00 E.M.A.R.C. S.p.A. Vinovo (TO) Euro 11.500.000 9,25 S.Polo Lamiere S.p.A. S.Polo di Torrile (PR) Euro 600.000 15,00 CLN Serbia doo Kostolac (Serbia) Euro 500 100,00 AIRCOM US Inc. U.S.A. Dollari 2.500.000 7,50 IG Tooling Property Investments (Pty) Ltd Claudlynn Investments (Pty) Ltd 95 Indice Organi sociali.................................................................................................................................... 3 Relazione sulla gestione. .............................................................................................................. 5 Bilancio consolidato....................................................................................................................... 41 Nota integrativa al Bilancio Consolidato................................................................................. 51 Relazione della Società di Revisione......................................................................................... 96 Sede legale e direzione generale C.L.N. S.p.A. C.so Susa 13/15 10040 Caselette (TO) Tel. 011 9782111 Fax 011 9688972 www.gruppocln.com Foto Studio Aldo Ferrero - Torino Archivio Aziendale CLN SpA Studio e Progetto Grafico Cinzano-Dri - Torino Realizzazione Impianti Litterae - Torino Impaginazione e stampa Musumeci S.p.A. Quart (Valle d’Aosta)
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