Associazione Nazionale Maestri di Ballo
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Modena, 18 settembre 2009 Associazione Nazionale Maestri di Ballo Lettera aperta del Consigliere Petracca Pietro Luigi I Professionisti del Ballo e della Danza e le “certezze” del Dott. Franco Querzè Quando non tutte le ciambelle vengono col buco! Ente Professionale di categoria fondata nel 1945 Sono venuto a conoscenza di alcune lettere pubblicate sul sito www.fdsi.it della FederDanza Sport Italia (di seguito FDSI) in cui il Presidente Dott. Franco Querzè, socio ANMB, scrive argomentazioni che poco hanno di costruttivo, se non la denigrazione e l’offesa dell’intera categoria dei Professionisti italiani della Danza e del Ballo, ma principalmente dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo, del suo Presidente, di noi tutti del Consiglio Direttivo Nazionale e dei Soci tutti. Dopo la risposta del Presidente IDC Caterina Arzenton e del Presidente ANMB Nicoli Giovanni, ai quali va tutto il sostegno da parte nostra in quanto persone a conoscenza di come le vicende si sono svolte, corre l’obbligo di spiegare ai nostri Associati altri particolari a supporto di fatti ed eventi accaduti e che hanno lo scopo di delineare lo spirito che ci accompagna nel nostro operato dirigenziale, che è sinonimo di trasparenza, partecipazione e condivisione per chi come me è stato eletto per dirigere la nostra Associazione Nazionale Maestri di Ballo e ha sempre combattuto per tali sani principio. Rimango esterrefatto di come il soggetto in causa, il Sig. Franco Querzè, usi forme e contenuti nelle sue missive per celare quello che da sempre lo ha contraddistinto e lo farà ricordare come l’uomo che ha tentato di tutto per aprire un divario insormontabile tra Professionisti e dilettanti, sin dai tempi in cui la Danza Sportiva italiana attraversava momenti di gloria con notevole soddisfazione da parte degli operatori professionali, nonché da parte dei nostri allievi. Basta ricordare che con l’avvento della UPID, federazione dei Professionisti, nata da una costola dell’ANMB, per contrastare il potere di chi all’epoca governava l’Associazione Nazionale Maestri di Ballo formata da personaggi autorevoli, dimostrava dì perseguire le idee del Sig. Querzè, pubblicate anche nel periodico Master della FDSI. Da lì inizio una lunga e continua conflagrazione nei confronti dei Professionisti, che vedeva in primis coinvolto e poi incriminato il rapporto tra Maestri e allievi. Sembrava quasi di trovarsi di fronte a una sorta di slogan pubblicitario : “la Federazione degli amatori difende gli interessi degli allievi dei Maestri di Ballo”. Cosa ovviamente assurda, e se mi è permesso superata, perché sono convinto che un allievo è ben felice di ricevere l’appoggio del proprio insegnante più che di una Federazione Dilettantistica. E permettetemi tutto questo divario noi non lo vediamo e non lo vogliamo! Ben tutti sappiamo quanto è costata la nostra “Professionalità”, ognuno di noi conosce il proprio percorso formativo, indice di sacrificio, dedizione, successi e il più delle volte anche di delusione alle nostre singole aspettative; ma non è concesso a nessuno di remare contro coloro che, per amor proprio e per amore della propria professione e nel rispetto dei nostri allievi, hanno creduto e investito in questo mondo: i Maestri di Ballo. Tanto meno permettiamo a nessuno di insinuare che l’operato del Professionista “è la fine della Danza Sportiva libera ed autonoma”. Bensì sappiamo bene che l’opera didattica del Maestro produce allievi e che gli stessi, sotto la guida dei loro Insegnanti, riempiono le Federazioni Dilettantistiche costituendosi in Associazioni Sportive Dilettantistiche. Ma dal Sig. Querzè queste strategie sono ben prevedibili, visto che il passato insegna che tal modo di fare ricalca comportamenti che non giovano a nessuno, ma destabilizzano solo tutto. Ricordo ancora, dopo la costituzione della FIDS Federazione Italiana Danza Sportiva e il consequenziale riconoscimento da parte del Coni, il Sig. Querzè –traghettatore della manovra politica dell’epoca - venne “COMMISSARIATO” dal Coni, per le ragioni a tutti note dall’epoca e rimase in sordina con la FDSI con l’attività istituzionale sospesa fino all’anno 2005. Infatti a marzo 2005 a una parte della dirigenza ANMB –stanca degli attacchi istituzionali e della prepotenza della FIDS, guidata dall’attuale Presidente Ferruccio Galvagno - venne offerta da parte del Sig. Querzè la riattivazione dell’attività istituzionale della FDSI che avrebbe garantito, attraverso la collaborazione con l’ANMB, una alternativa alla FIDS credibile per l’organizzazione della “Danza Sportiva Libera”. Ricordo ancora gli scritti del Sig. Querzè che indicava la FDSI “braccio dilettantistico dell’ANMB”. Tante furono le dimissioni dalla FIDS, compresa la mia, e tanto fu il contributo numerico che i Soci ANMB diedero per ripopolare la FDSI rappresentata dal Sig. Querzè. Ancora ricordo quanto impegno, lavoro e dedizione, nonostante gli attacchi della FIDS ci sono costati a tutti noi soci ANMB. Ma l’arte del ringraziare chi ha contribuito in forma diversa in questi casi è difficile da espletare. Nella Dirigenza Nazionale FDSI entrarono 4 rispettabilissimi colleghi, professionisti ANMB e in tutti i Comitati Regionali FDSI vennero eletti Soci ANMB secondo quanto previsto dallo Statuto della Federazione chiamata in causa. Nel movimento dell’epoca erano anche coinvolti personaggi di spicco di fama mondiale come Caterina Arzenton, Jerry Abrate – al quale ultimo attribuiamo i meriti per il primo riconoscimento che FDSI ottenne dopo la riattivazione con la IDU in Russia – e continuando Luca Baricchi, Augusto Schiavo e tanti altri, ancora all’epoca Soci ANMB. Tutto sembrava andare verso il verso giusto, i numeri aumentavano, la qualità cresceva, addirittura si arrivò ad una richiesta avanzata dalla FDSI nei confronti ANMB, di attribuzione al Consiglio Direttivo Nazionale ANMB della cura del Settore Tecnico della FederDanza Sport Italia. Ricordo che il Maestro Francia Stefano venne nominato dal Consiglio Direttivo ANMB, quale delegato con potere deliberante ai rapporti con FDSI. Mentre in Italia le cose sembravano andar bene, la World Dance Council (di seguito WDC), dopo una serie di tentativi di conciliazione, congelava l’operato del CIDS, organo di rappresentanza internazionale per il WDC delle tre consorelle Associazioni Professionistiche ANMB-FIPD-FITD, e lo sostituiva temporaneamente con il CIDI composto per la maggior parte dai nomi di lustro internazionalmente riconosciuti sopra menzionati-. Il CIDI , composto di soli Professionisti, aveva il compito di ridare un nuovo equilibrio alle forze sia Professionistiche sia Dilettantistiche in gioco in Italia e costituire il nuovo “Full Member WDC” per l’Italia. Ciò prova la non interferenza di nessuna delle persone di cui il Sig. Querzè si lamenta. Già da lì, la politica del Sig. Querzè, che convinse la maggioranza del Consiglio Direttivo ANMB, poneva in essere il tentativo di far riconoscere ANMB come “Full Member”; manovra che si è dimostrata uno dei peggiori fallimenti del Professionismo ANMB. Infatti, la risposta del WDC fu chiara, ossia “no” al riconoscimento dell’ANMB e “si” al riconoscimento dell’Italian Dance Council (di seguito IDC) – costituito da li a poco dai Maestri Arzenton Caterina, Jerry Abrate, Augusto Schiavo, Massimo Giorgianni, Luca Baricchi, Nicola Iannaco e Nicola Amato. Questo allontanò dall’ANMB un numero consistente di Soci di spessore internazionale. Ancora oggi il Sig. Querzè tenta di arrampicarsi sugli specchi, per lamentarsi non si sa bene di che cosa. Nello stesso tempo in ANMB con le dimissioni del Presidente Bevini, il quale per un lungo periodo aveva tenuto al suo fianco il Sig. Querzè, come persona di fiducia e la preventiva destituzione del mandato dell’intero Consiglio Direttivo Nazionale si arrivò al rimpasto della dirigenza ANMB e alla elezione da parte dei Soci ANMB del nuovo gruppo dirigenziale, capitanata dall’attuale Presidente Nicoli, il quale per coerenza politica ha dato fiducia al nuovo gruppo eletto non avvalendosi più della figura della persona di fiducia. Questa presa di distanza forse non risultò gradita al Sig. Querzè. Il 29 aprile 2008 spinto da incresciose situazioni politiche che si erano venute a creare tra ANMB e IDC, si arrivò ad una interruzione dei dialoghi, i contrasti suggeriti dall’ingerenza del Sig. Querzè che in qualità di Socio ANMB e Presidente della FDSI, avanzava richieste impossibili verso il WDC-IDC, aumentavano la diatriba tra i due organismi associativi; feci notare a tutto il Consiglio Direttivo Nazionale ANMB che alcuni soci erano in netto contrasto con quanto dettato dal nostro Statuto e da lì si passò all’espulsione motivata dei Soci Arzenton Caterina, Abrate Jerry e Iannaco Nicola. Ricordo che il Consiglio Direttivo Nazionale voto in piena maggioranza la mia motivata proposta. Questo in risposta a quanto scritto nella missiva del Sig. Querzè che sembra cadere dalle nuvole, come se fosse all’oscuro di tutto e come se volesse ancora una volta nascondere quanto apprezzò quell’espulsione: sembrava quasi che avesse ottenuto una “rivincita”, tanto che pubblicò una lettera prolissa per esaltare l’accaduto. Ma questo lascia pensare molto!!! Peggio ancora, quando si pone la domanda , sempre il Sig. Querzè, perché io fossi un “accanito sostenitore” dell’IDC; forse al Socio ANMB Querzè, che attribuisce al sottoscritto certe attestazioni, manca qualche piccolo particolare che gli potrebbe chiarire le sue infondate e personali affermazioni: 1. Applicare o far rispettare la norma statutaria è un mio dovere come Dirigente ANMB; e lo farò sempre nei confronti di chiunque. Questo vale per tutti i componenti del CDN ANMB e per ogni singolo Socio nel rispetto istituzionale e delle regole associative; 2. Un atto di tale importanza non ha nulla a che vedere con i rapporti personali di amicizia e rispetto che il comune vivere ci dona; quindi il rapporto ANMB-IDC è una rapporto istituzionale al quale son chiamato a dare soluzioni, mentre il rapporto personale PetraccaArzenton o Petracca-Iannaco appartiene alla mia sfera privata di cui non devo dar conto al Sig. Querzè; 3. “Essere accanito sostenitore del IDC”, mi piacerebbe comprendere da dove il Sig. Querzè trovi argomentazione in tal senso. Sono convinto solo di una cosa: il dialogo IDC-ANMB riaperto con il Presidente Arzenton in occasione dei Campionati del Mondo Amateur League WDC svoltisi a Parigi il dicembre scorso in presenza del sottoscritto e del Vice-Presidente Vicario ANMB, la successiva delega del CDN ANMB a continuare i rapporti, fino alla stesura dell’accordo che ormai è ben noto a tutti porterà, come già sta facendo, i suoi benefici a tutta l’Associazione Nazionale Maestri di Ballo; 4. ANMB ha ottenuto ciò che da sempre aspettava e meritava; ossia il riconoscimento con esclusività come Associazione per Professionisti per il rilascio dei diplomi di Maestro di Ballo sotto l’egida del WDC; impegno preso e mantenuto con i nostri elettori; 5. Continuo ricordando al Socio Querzè che noi ANMB da Statuto abbiamo l’obbligo di avere i rapporti aperti con la WDC e quindi con IDC per l’Italia; Sicuramente noi ANMB, i rapporti e il dialogo per una fattiva collaborazione non li abbiamo mai chiusi a nessuno: i tempi, le esigenze dei nostri associati ci spingono a fare sempre meglio. È chiaro che se tutto in questo ci fosse stata almeno la presenza del Sig. Querzè, allora la sua mano avrebbe scritto in forma diversa: sarebbe stata la mossa politica dell’anno, forse si sarebbero “santificate” la parti che hanno convenuto tutto ciò; ma il mio pensiero mi convince che non saremmo arrivati mai a un accordo sereno e rispettoso delle parti. Ripercorrendo le righe del Sig. Querzè noto una sostanziale paura, che secondo quanto scritto, un gruppo di professionisti avrebbero dovuto “appropriarsi” della FederDanza Sport Italia, ma non vedo mai scritto un elenco di nomi per comprendere tale sgomento. Da quello che si evince dallo Statuto FDSI per candidarsi alla Presidenza si ha bisogno di almeno 2 anni continuativi e completi da bilancio, ossia dal 1° settembre al 31 agosto. Questo al quanto strano mi fa pensare ad una curiosa particolarità dello Statuto FDSI: Come può un professionista essere tesserato al 1° di settembre attraverso l’Art 19? Visto che il tesseramento ART.19 passa attraverso le Associazioni Sportive Dilettantistiche che rinnovano e iscrivono i loro associati non prima delle aperture delle attività, vale a dire settembre inoltrato nessun professionista avrebbe potuto candidarsi alla presidenza della FDSI. Quindi chi sono questi Professionisti, che ignari dello Statuto secondo il Sig. Querzè avrebbero voluto appropriarsi della FDSI? Posso solo affermare che la democrazia, intesa come partecipazione attiva e incondizionata alla vita associativa, in questo è diventata qualcosa di opinabile che ognuno si costruisce a suo uso e consumo. Ciò induce a chiedere quale interpretazione dà il Sig. Querzè al termine democrazia per la FDSI? Come delegato del CDN ANMB al rapporto con i Comitati Regionali ANMB, dopo le deposizioni del delegato ANMB-FDSI , nonché Vice-Presidente Vicario Francia Stefano, ho fatto una mia indagine sul territorio italiano e sono venuto a conoscenza di quanto segue: • i quattro Soci ANMB, anche Consiglieri Nazionali FDSI si sono dimessi dalla carica sociale che ricoprivano in FederdDanza Sport Italia; • i Comitati Regionali FDSI Lazio, Puglia, Calabria, Sardegna (Regioni in cui la FDSI svolgeva buona parte dell’attività istituzionale e dove FDSI raccoglieva la maggior parte di tesserati) si sono dimessi; • la maggioranza dei Comitati Regionali ANMB, sono contrari al contenuto delle lettere pubblicate dal Querzè, in quanto non rispettose nei confronti dei Professionisti ANMB. Al Sig. Querzè chiediamo come mai è accaduto tutto ciò. Come mai tanto dissenso? Continuando, so per certo che centinaia di Associazioni Sportive Dilettantistiche – affiliate FDSI per la scorsa stagione 2008/2009- nelle quali operano Soci ANMB, dopo aver saputo di quanto sopra riportato e della nuova collaborazione nata con la Federazione Italiana Danza Amatori (di seguito FIDA) hanno scelto di abbandonare FDSI per entrare nella nuova realtà. Ci chiediamo come, di fronte a tale grave perdita della FDSI, il Sig. Querzè abbia avuto il coraggio di fare insinuazioni contro chi fino a poco tempo fa sedeva con lui e operava in stretta collaborazione. Mettere le mani avanti, ha un significato ben preciso in questa faccenda; tutto questo polverone sollevato dal Sig. Querzè ha avuto inizio dopo che la Federazione Italiana Danze Jazz (rappresentata dal Presidente Giancarlo Carotti) e la Federazione Italiana Danza Amatoriale (rappresentata dal Presidente Nicola Iannaco) hanno chiesto la giusta collaborazione e collocazione con l’ANMB. Ricordo che in queste Federazioni dilettantistiche operano Maestri ANMB, degni del nostro rispetto e della nostra considerazione. Forse il Presidente della FDSI reclama oggi una esclusività che a onor del vero non può mai pretendere? E come fa ad attribuirsi il merito, come scrive il Sig. Querzè, guadagnato del rispetto dei “suoi” Dirigenti, dei “suoi” Presidenti delle Associazioni, dei “suoi” Atleti, mi spiace contraddire: è mio costume dover dire la verità sempre ed in ogni luogo; ma qualcosa non ha funzionato e sono convinto che una cosi grave perdita di soci per la FDSI non può essere attribuita ad “arrampicatori travestiti da amici”, bensì forse a come la Dirigenza FDSI ha operato in questo periodo dal 2005 a oggi. Non so come il Sig. Querzè vede il mondo della Danza Sportiva e il rapporto con le persone che ne fanno parte, in questo momento ho serie perplessità in merito, ma ancora oggi sentirsi dire che il Presidente della FDSI si sentiva “confortato da un accordo con l’ANMB”, dopo che, grazie ai Soci Maestri dell’Associazione Nazionale Maestri di Ballo che con i loro allievi hanno riempito una “scatola vuota e chiusa” quale la FDSI costituendo di fatto ciò che si è dimostrato, penso che sia un offesa che l’ANMB non merita. Ma del resto nella vita ci si deve aspettare di tutto, specialmente da chi mai te l’aspetti. Io come Socio ANMB e come Dirigente Nazionale, ma in primis come “uomo”, al posto del Sig. Querzè prima di uscire con tali e gravi affermazioni avrei preferito dimettermi; anche perché remare contro l’evidenza dei fatti non ha un senso. Nella vita bisogna avere coraggio e coerenza. Forse prima bisognerà contare le perdite? Oggi l’ANMB è chiamata, attraverso le sue alte cariche sociali, a difendere l’immagine dei propri associati, la categoria dei Professionisti, che vedono nelle Federazioni Dilettantistiche, qualunque esse siano, opportunità lavorative e di crescita e non di offesa del proprio impegno come educatori, come esperti e innanzitutto come persone serie e degne di rispetto. Mi dispiace! Questo è tutto, con buona pace del Sig. Querzè. Il Consigliera Nazionale ANMB Pietro Luigi Petracca
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