Nel laboratorio di KONICA MINOLTA SENSING - Labworld
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Nel laboratorio di KONICA MINOLTA SENSING - Labworld
Laboratorio del mese Konica Minolta Sensing - MettlerToledo Misura simultanea di Densità, Indice di Rifrazione e Colore su una serie di 30 campioni. Nel laboratorio di Konica Minolta Sensing L’attività di laboratorio di Konica Minolta Sensing consente il migliore utilizzo degli strumenti nel tempo, garantendo affidabilità e precisione. Un aspetto che la società giapponese ritiene essenziale nell’ambito della propria strategia fondata sull’attenzione al cliente e i servizi post-vendita Konica Minolta Sensing - specializzata in strumenti di misura del colore, della luce e della forma - è presente in Italia dal 1997 tramite una filiale commerciale che vanta posizioni di eccellenza nel nostro mercato non solo per l’elevata qualità dei propri strumenti, ma anche per la specificità di un servizio completo e polivalente che affianca il cliente in tutte le necessità. Il laboratorio di Konica Minolta Sensing svolge un’importante lavoro di controllo, manutenzione preventiva e pronto intervento, oltre ad offrire - per i clienti più esigenti - la disponibilità di unità di back-up. 22 LAB IL MONDO DEL LABORATORIO Gennaio-Febbraio 2013 La manutenzione e i controlli periodici dei propri strumenti di misura costituiscono una pratica fondamentale per il loro corretto e affidabile funzionamento. Tale assunto, chiaro e molto ovvio, non sempre si rivela semplice e veloce per problematiche spesso legate all’effettiva accessibilità del servizio, le tempistiche e i costi Quando la manutenzione è preventiva Il laboratorio di Konica Minolta Sensing svolge un’attività volta a rendere tali procedure semplici, automatiche e differenziabili a seconda delle diverse esigenze dei clienti. “Noi crediamo che i clienti Konica Minolta non debbano mai essere lasciati soli - afferma Renato Figini, Responsabile e Sales Manager della filiale italiana - Abbiamo quindi messo a punto diverse soluzioni e livelli di manutenzione che hanno l’obiettivo di rispondere alle specifiche esigenze delle singole aziende”. Non è infatti semplice fissare, ad esempio, la tempistica corretta per l’ispezione o la calibrazione. Alcuni strumenti sono utilizzati in laboratori o ambienti R&D di per sé “puliti” dove gli strumenti sono utilizzati per un numero relativamente ridotto di misurazioni. Altri strumenti invece sono utilizzati per il controllo qualità in linee produttive in condizioni operative difficili e con numerose misurazioni quotidiane il che determina esigenze di controllo del tutto diverse. “In genere consigliamo un intervallo di calibrazione di un anno, come compromesso accettabile per la maggior parte delle applicazioni, modulando diversamente l’entità dell’intervento a seconda delle condizioni operative”spiega Figini. Ma quali sono le operazioni basilari per garantire che il proprio dispositivo sia attendibile? “In generale la manutenzione preventiva che effettuiamo nei nostri laboratori comprende la pulizia e i necessari aggiustamenti per mantenere l’accuratezza di misura nonché la certificazione degli strumenti sotto forma di un documento stampato comprese tutte le condizioni e i risultati di misurazione”. Bisogna tenere presente che la taratura quotidiana non può garantire che lo strumento rimanga nell’ambito delle specifiche dichiarate, mentre una corretta attività di manutenzione dell’efficienza assicura che tali condizioni siano rispettate. “La manutenzione effettuata nei nostri laboratori (o anche on-site, se il cliente lo richiede) oltre a quanto indicato, può comprendere la sostituzione di parti come le lampade allo xenon, nonché di qualsiasi componente opto/ elettronico al fine di raggiungere la precisione specificata. Poi si procede alla calibrazione e taratura.Tarare significa riconoscere le differenze, mentre calibrare implica l’adozione delle misure correttive necessarie a riportare lo strumento nell’ambito di tolleranze definite. In Konica Minolta abbiamo messo a punto una nostra specifica procedura di calibrazione, tramite cui confrontiamo i risultati di misurazione del strumento in corso di test con un altro di riferimento e valori noti”. Gli standard nazionali di ogni paese sono simili e spesso correlati ad accordi internazionali. Tali standard sono mantenuti da istituti come il National Institute of Standards and Technology (NIST) degli Stati Uniti, il National Physical Laboratory (NPL) in Gran Bretagna, il Physikalisch Technische Bundesanstalt (PTB) in Germania, così come l’Institut National de Metologie (INM) in Francia e altri. Konica Minolta ha introdotto un proprio sistema che prevede che gli strumenti di misurazione e altre apparecchiature utilizzati come standard interni siano periodicamente sottoposti a nuova calibrazione utilizzando standard di livello superiore, in linea con quelli industriali nazionali. “La calibrazione non deve essere confusa però con l’operazione quotidiana che viene eseguita dall’operatore sul bianco e sul nero. Queste due azioni sono necessarie per operare all’interno di un intervallo definito di riflessione. Tuttavia, la piastra di taratura del bianco cambia nel corso del tempo e quindi, è necessario predisporre su base regolare un vero e proprio servizio di calibrazione presso un laboratorio autorizzato. In tutti i casi, noi forniamo un certificato che dimostra la tracciabilità di taratura. La tracciabilità è il processo imposto per correlare ogni oggetto standard o strumento di misurazione agli standard nazionali, mediante la calibrazione con uno standard di livello superiore.” I colorimetri Konica Minolta Sensing sono molto utilizzati nel settore alimentare Gennaio-Febbraio 2013 LAB IL MONDO DEL LABORATORIO 23 Laboratorio del mese Gli strumenti di laboratorio per i diversi dispositivi Le procedure applicate per il controllo degli strumenti di misurazione dipendono naturalmente dal tipo di strumento. Gli strumenti Konica Minolta effettuano misurazioni su un’ampia gamma di applicazioni e, quindi, anche lo spettro di procedure di controllo è molto vasto. Konica Minolta utilizza standard differenti per luce, colore e dimensioni, tutti riferibili a standard nazionali o internazionali. Gli strumenti di misurazione della luce, come luxmetri, luminanzometri, colorimetri a luce incidente e spettroradiometri vengono di solito tarati sul banco ottico. Lo strumento di collaudo consiste di un banco ottico di 5 metri installato in una camera oscura, una lampada al tungsteno certificata e alimentata a corrente diretta è utilizzata come standard. Modificando la distanza di misurazione si possono simulare diversi livelli di illuminazione. Per le misurazioni della luminanza si utilizzano come standard dei diffusori certificati. Per gli spettroradiometri, come il modello CS-2000, il banco ottico viene utilizzato per la calibrazione dei livelli di sensibilità, mentre la calibrazione della lunghezza d’onda si effettua con uno spettroscopio. Gli apparecchi di misurazione dei display, come il modello CA-310, sono regolati utilizzando un monitor standard, un generatore video e un set di sonde di riferimento, sempre certificate. Poiché Konica Minolta Sensing adotta a livello globale gli stessi strumenti di calibrazione, la calibrazione del CA-310 risulta compatibile per applicazioni in tutto il mondo. I colorimetri come il modello CR-400 vengono controllati e regolati con piastrelle di svariati colori. Un fattore importante è l’accordo interstrumentale. Le piastrelle a colori BCRA subiscono un effetto termocromatico – un fenomeno per il quale il colore si modifica in funzione della temperatura - e quindi tutte le calibrazioni vengono eseguite in ambiente a temperatura controllata. Nel caso degli spettrofotometri, si procede ad una regolazione tramite spettroscopio, cioè un apparecchio in grado di emettere luce su una banda di lunghezza d’onda molto stretta, o un box di calibrazione per la lunghezza d’onda. Tramite la variazione di lunghezza d’onda è possibile rilevare la sensibilità di ogni singolo sensore negli spettrofotometri o negli spettroradiometri. La calibrazione degli spettrofotometri si basa sulla sensibilità e sul risultato di feedback dato da piastrelle di diversi colori ai fini di un miglior accordo interstrumentale, il cui controllo viene effettuato con piastrelle a colori BCRA certificate. Anche gli strumenti 3D vengono verificati utilizzando apposite forme 3D certificate. Poiché le dimensioni rappresentano un riferimento importante negli strumenti 3D, la verifica si effettua con forme a dimensione predefinita. Poiché anche le dimensioni possono modificarsi in funzione della temperatura, tutte le misurazioni 3D vengono effettuate in ambiente a temperatura controllata. Renato Figini responsabile della filiale italiana 24 LAB IL MONDO DEL LABORATORIO Gennaio-Febbraio 2013
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