Goccia a Goccia di Davide Mazzoni - Eccher Music

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Goccia a Goccia di Davide Mazzoni - Eccher Music
 TIZIANO MAZZONI
"Goccia
a Goccia"
Eccher Music/Self Distribuzione
Uscita
16 GIUNGO 2011
1. Ad occhi aperti
2. Storie segrete
3. Cambio
4. Goccia a goccia
5. Dall'altra parte dell'Atlantico
6. Lentamente
7. Mi ricorderò di te
8. La casa della strega
9. Solo come un cane
10. Quando il cielo
11. Come un soffio di vento
12. Vien'mi incontro nel buio
"Goccia a goccia"
“Goccia a goccia” è stato composto tra la primavere del 2007 e l’autunno del 2009.
L'album è costituito da 12 brani originali che testimoniano fedelmente, quasi come un
diario di viaggio interiore, i diversi momenti di una relazione.
Realizzato da un nucleo base di musicisti (Tiziano Mazzoni, Ellade Bandini, Franco Testa,
Giorgio Cordini e Pippo Guarnera), “Goccia a goccia” vede la partecipazione di numerosi
ospiti speciali che, ciascuno con la peculiarità del proprio stile, ne hanno arricchito il
contenuto musicale e la varietà dei colori. Tra questi Ettore Bonafé (percussioni),
Anchise Bolchi (violino), Riccardo Tesi (organetto), Nick Becattini (chitarra elettrica) ed
Edoardo Palermo (mandolino).
Dal suono prevalentemente acustico il CD alterna momenti rock blues ad altri più vicini
al bluegrass ed alla irish ballad. Un suono che ha precisi riferimenti nel grande rock
d’autore: dall’aspro mix elettro-acustico del Bob Dylan di “Blood on the tracks” e di
"Doppio lungo Addio" di Massimo Bubola, alle atmosfere cajun del Daniel Lanois di
“Acadie”, dal Van Morrison più intimo di “Into the music” alla esplosione di colori della
Band di “Music from Big Pink”. Il tutto profondamente assimilato e ricomposto in modo
personale e originale sia per quanto riguarda la costruzione armonica e melodica che
nell’esposizione dei temi narrati.
Casa discografica ed ufficio stampa:
Eccher Music - Via Catena, 26 Grezzana (Vr)
[email protected] - www.ecchermusic.com
Referente Stampa: Erika Ardemagni 346/9777966
"Goccia a goccia"
- Le canzoni1-Ad occhi aperti
La canzone è stata composta a pochi giorni dalla scomparsa di Maurizio Ferretti,
musicista, autore (vedi il brano “Donna” sul primo CD di Tiziano Mazzoni “Zaccaria per
terra”) e ricercatore musicale pistoiese ed è a lui dedicata. Attraverso un’alternanza di
flashback e impressioni attuali si articola una storia che non è più soltanto quella del
protagonista ma che via, via diventa un ricordo comune che ci appartiene e ci unisce. Dal
primo concerto di Maurizio Ferretti al quale Tiziano ha assistito nel lontano ’76 e dalla
genuina immediatezza e speranza di quegli anni fino all’attuale vuoto di valori e
l’assordante silenzio di informazione. Dietro al quale, come sempre, si celano le vere
manovre del potere. Pace apparente di fronte alla quale, come Maurizio cantava e la
saggezza popolare insegna, bisogna stare “ad occhi aperti”.
Potente rhythm&blues dalle sonorità acustiche nel quale spiccano i vivaci ed efficaci
interventi dell’hammond di Pippo Guarnera. Si alternano in un continuo interplay
Riccardo Tesi, Nick Becattini e Marco Pierozzi, musicisti pistoiesi che hanno collaborato
con Maurizio Ferretti in momenti diversi della sua attività musicale. Chiudono il brano,
come in un saluto, i loro interventi e quello finale dell’armonica di Tiziano
2-Storie segrete
È la vera apertura del disco che illustra quelle che saranno le storie di qui innanzi
narrate. Storie segrete, appunto, e che si articolano in un viaggio più o meno tortuoso
attraverso i diversi momenti di una relazione. Dalla passione alla crisi, dalla speranza
alla rabbia.
L’andamento è quello di un reel irlandese, in questo caso potenziato dalle percussioni di
Ettore Bonafè. Il tessuto musicale è creato da un continuo interplay tra mandolino e
organetto su una base ritmica di tabla, acustica e contrabbasso.
3-Cambio
È la ribellione, il desiderio di cambiare, dall’indirizzo ai propri desideri, per spostarsi dal
luogo dove si soffre. La speranza che un’altra identità, anagrafica e sentimentale, ci
sottragga al giogo al quale si è legati. O al quale a volte ci si sente destinati.
Potente rock blues che unisce il sapore cajun dell’organetto di Riccardo Tesi con
l’atmosfera blues del dobro di Tiziano. Il tutto impreziosito dagli efficaci interventi di
Pippo Guarnera all’hammond.
4-Goccia a goccia
I passi, conseguenti ed inevitabili, che la fine di ogni amore impone. Specie se la fine è un
lento affievolirsi di passione con l’incedere dell’età. Racconta di un amore tra vecchi e al
tempo stesso della vecchiaia di un amore. Ma esprime anche una reciproca
comprensione e il sincero abbandono ad un ballo del quale si sa che non è possibile
evitare nemmeno un passo. È il brano che da il titolo al CD e forse il momento più
riuscito in termini di sintesi letteraria e musicale.
L’incedere è quello di un sirtaki dal ritmo costante ma con influenze Klezmer che
rimandano ad atmosfere tipiche del mondo di Leonard Cohen. L’insieme suona
comunque originale ed espressivo. Interessanti gli interventi di Riccardo tesi all’organetto
diatonico e di Giorgio Cordini al bouzouki.
5-Dall’altra parte dell’Atlantico
Dal deserto dell’Arizona alla verde toscana: racconto di un ritorno fisico ed emozionale,
dal gelo di una separazione al calore di un’ostinata speranza.
E il calore, la luce e l’ariosità ci conducono in mondo musicale marcatamente africano
dove le percussioni ed il vibrafono di Ettore Bonafé sono in evidenza. Interessante
l’elettrica di Tiziano, suonata in stile afro, che apporta al brano un tono di immediatezza
e vivacità. Coloratii e incisivi, anche in questo caso, gli interventi di Pippo Guarnera
all’hammond.
6-Lentamente
Il presente sentimentale, la sua interpretazione, la descrizione dell’altra e la ribellione a
un dolore che forse si è già superato nella lontananza di un fortuito distacco. E ciò
attraverso un processo di comprensione che è non solo capacità di penetrazione ma
anche rassegnazione e, quindi, inevitabilmente lento.
Il brano apre con un ostinato ed aspro arpeggio di dobro che fa da contrappeso al mesto
incedere dei versi. Lo sviluppo avviene poi in chiave irish ballad sebbene sia evidente il
lavoro di arrangiamento, soprattutto a livello ritmico, che apre a contaminazioni etniche
di diversa origine. Molto espressivo il solo finale di violino in puro stile irlandese che, su
un ritmo che lentamente si trasforma in quello di una giga, esprime quasi una funzione
liberatoria.
7-Mi ricorderò di te
Brano che ha forti influenze dilaniane sia per quanto riguarda il testo (“I’ll remember
you”, “Oh Sister”) che musicali (“Black Diamond Bay”). Anche se questi sono i chiari ed
esplicitamente
dichiarati riferimenti, il brano mantiene comunque una propria
originalità nell’esposizione dei temi: il ricordo di una persona amata, probabilmente di un
amico, che travalica i confini del tempo, dell’abitudine, di un più o meno volontario oblio,
fino al limite estremo. È il ricordo dell’infanzia, dei giochi e dei primi amori vissuti nei
nascondigli e i rifugi di una periferia fatta polvere e ruggine. “Ruggine” come il primo
soprannome che Tiziano si è guadagnato sul campo, nella campagna pistoiese dei primi
’60, a causa della sua scarsa compiacenza verso i “grandi”.
Vivace ritmica cajun dove il violino di Anchise Bolchi e il dobro di Francesco Bocciardi
duettano negli interplay della voce. Dovuta e voluta la citazione del maestro
nell’armonica di Tiziano.
8-Come un soffio di vento
È il senso di precarietà, di non appartenenza, di urgenza. Il desiderio di divenire
fisicamente quasi impercettibili perché non si ha lo spazio per un’esistenza concreta. Può
prestarsi a due chiavi di lettura, una emozionale e sentimentale l’altra spaziale e
meramente geografica
Il brano si apre con un dialogo tra il bouzouki di Giorgio Cordini e la chitarra acustica di
Tiziano per poi aprirsi con l’intervento della ritmica di Ellade Bandini e Franco Testa.
Degni di nota gli interventi di Pippo Guarrnera, qui impeccabile tessitore di delicati
intrecci armonici. Interessante anche il pianoforte di Stefano Melone che appare e
scompare a sostenere le aperture del brano.
9-Solo come un cane
Ironica visione della parabola di una relazione insostenibile. Che si ricorda, talvolta si
rimpiange ma dalla quale fondamentalmente si è ben lieti di essere usciti. Anche a costo
di rimanere “soli come un cane”.
Bluegrass è l’incedere ritmico e il contesto musicale. In primo piano il violino di Anchise
Bolchi che si alterna in eleganti contrappunti in stile con il mandolino di Edoardo
Martinez. Simpatica e vivace la partecipazione di Luigi Grechi che duetta con la voce di
Tiziano con interventi dal sapore hillbilly.
10-Quando il cielo lava il viso alla città
A volte può bastare una piccola variazione di un ordine precostituito per rendere palesi
differenze sostanziali che la propaganda ci persuade ad appianare. A volte basta un
semplice temporale a rendere lampante la differenza tra chi ha un tetto sulla testa e chi
no. Quasi un gospel natalizio su un degrado generale nel quale si perdono di vista le
necessità primarie e chi ne è vittima. E in questo tripudio di natività, tra i cori degli
angeli e gli arcangeli, un padreterno forse non molto onnipotente ma certamente più
umano, si accorge che l’evoluzione di quanto da lui creato, nonostante le buone
intenzioni, non è forse stata delle più felici.
Gospel lento, quasi una via di mezzo tra uno swing e uno shuffle, dove la chitarra blues
di Nick Becattini dialoga con l’hammond e il dobro. Caratteristico l’utilizzo del mandolino
che da un lato sostiene la ritmica, dall’altro è estremamente lirico nei suoi trillati
riportandoci a quelle “dusty roads” della Grande Depressione lungo le quali Woody
Guthrie e John Steinbeck ci hanno accompagnato. Uno stupendo solo di hammond di
Pippo Guarnera, quasi come un urlo liberatorio, chiude questo viaggio attraverso una
moderna povertà.
11-La casa della strega
Quasi una fiaba antica senza il lieto fine. È il dolore inconsapevolmente prodotto per
mancanza di coscienza, è la crudeltà dell’innocenza inconsapevole che, proprio perché
tale, diventa malvagità e soddisfacimento dei bisogni primari. È la paura per placare la
quale tutto diventa lecito. Sono gli artigli nascosti sotto guanti preziosi. La strega alla fine
è la stessa Biancaneve.
Lenta ballata dall’atmosfera misteriosa sospesa tra i chiaroscuri nebbiosi del delta blues
e il luminoso tepore dei focolari nostrani dove i cantastorie narravano i loro affascinanti
e, a volte, terribili racconti. Originale ed espressiva l’enfatica ritmica di Ellade Bandini
sulla quale si innestano il violino e il dobro a lavorare intorno alla”nota del diavolo”.
Forse più canonica l’interpretazione vocale che in questo episodio si ispira agli stilemi
espressivi dei grandi autori della canzone italiana, da Fabrizio De André a Massimo
Bubola.
12-Vien’mi incontro nel buio
È la catarsi, l’abbraccio. Un dettagliato racconto dei diversi momenti di disperazione e di
vuoto causati da un’assenza. L’inquietudine di una presenza ossessiva che diventa
insostenibile. Due tendenze opposte che sono dilanianti ma che attraverso la sofferenza
spogliano i due protagonisti di ogni effimera sovrastruttura. Fino all’ incontro finale, che
avviene non casualmente nel buio di una notte che è anche esistenziale, nel quale un
abbraccio finale riavvicina anche se forse non ricompone. Una compassione come
partecipazione a un dolore comune, le mani che si stringono e l’attesa che il mattino
porti una nuova speranza.
Forti nell’arrangiamento i riferimenti, quasi citazioni, al rock-blues anni ’70: da The Band
a Leon Russel, dal Dylan di New Morning a Van Morrison. Degni di nota il felice fraseggio
del dobro di Francesco Bocciardi e, come sempre, l’hammond di Pippo Guarnera, il cui
apporto espressivo ed emozionale pervade tutto il CD.
Tiziano Mazzoni
note biografiche
Nasce a Pistoia il 22 febbraio 1959. Fin da ragazzo si appassiona alla musica Blues ed è
proprio al blues che dedica i primi anni di vita artistica. Nel 1993 e nel 1995 partecipa
infatti al Pistoia Blues Festival.
Oltre al mondo del Blues Tiziano comincia ad approfondire e a conoscere il percorso dei
maggiori rappresentanti della musica d’autore italiana, e in particolare dell’opera di
Fabrizio De André, Massimo Bubola, Francesco De Gregori, Piero Ciampi. È così che, a
partire dal 2002 Tiziano inizia a lavorare alla rilettura e interpretazione dei brani del
grande artista genovese e realizza il progetto Shiloq (dal siriano “scirocco”), che tra gli
altri ospiti vede la presenza di due musicisti storici di De Andrè, (Giorgio Cordini ed
Ellade Bandini). Proprio con Shiloq partecipa al concerto per il 25° anniversario del disco
live di Fabrizio De André e della PFM tenutosi al Saschall di Firenze nel gennaio 2004.
Ed è proprio la canzone d'autore italiana a risvegliare in Tiziano, che da sempre scrive, la
voglia di proporre anche la sua musica. Decide così di dedicarsi scrittura di canzoni
inedite e alla traduzione di testi classici del folk e del rock americano (Woody Guthrie,
Bob Dylan), suo primo e duraturo amore.
Nel 2007 viene pubblicato il suo primo album: Zaccaria per terra, che ottiene buoni
riscontri dalla critica. Particolarmente significativa la recensione della prestigiosa rivista
“Buscadero” (luglio/agosto 2007).
Dal maggio 2009 inizia una collaborazione live con Luigi Grechi (autore, interprete e
ricercatore musicale, noto ai più per la sua Il bandito e il campione, portata al successo
dal fratello Francesco De Gregori) con il quale suona in Festival e club.
Nel 2011 dopo due anni di lavorazione pubblica il suo secondo Album "Goccia a Goccia".
Partecipano alla sua realizzazione molti musicisti prestigiosi come Giorgio Cordini
(bouzouki, mandolino e chitarre), Ellade Bandini (batteria), Franco Testa (contrabbasso),
Pippo Guarnera (hammond), Riccardo Tesi (organetto), Ettore Bonafé (percussioni),
Mascia Anguillesi e Giulio Conte (voci), Edoardo Palermo (mandolino) e Anchise Bolchi
(violino). Ospiti speciali: Luigi Grechi, Nick Becattini, Luigi Giuliani e Marco Pierozzi. Il
mixaggio è di Stefano Melone, fonico e musicista, per lungo tempo a fianco di Ivano
Fossati e suo collaboratore anche nella pre-produzione di Anime Salve, realizzata insieme
a Fabrizio De André).
Il nuovo CD di Tiziano Mazzoni, dal titolo di “Goccia a goccia”, viene pubblicato dalla
Eccher Music, storica etichetta indipendente del Rock e Folk d'autore, sotto la
supervisione artistica di Massimo Bubola, distribuito da Self Distribuzione.
Per scaricare le fotografie di Tiziano Mazzoni andare su:
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