Salve Babbano, bentornato nel mondo magico creato da J.K.
Transcript
Salve Babbano, bentornato nel mondo magico creato da J.K.
Salve Babbano, bentornato nel mondo magico creato da J.K. Rowling. Quante volte ti è capitato di incontrare qualcuno che alzando il sopracciglio ha sentenziato: «Leggi Harry Potter? Ma le storie di elfi e magia sono cose da bambini!» . Forse sul momento non hai saputo cosa rispondergli. Un certo Albus Silente avrebbe ribattuto che questo tizio “Di Elfi Domestici e storie per bambini, di amore, fedeltà e innocenza … non sa e non capisce niente. Niente”. Noi invece vogliamo capire, vogliamo afferrare i segreti dell’incantesimo che ha soggiogato milioni di persone in tutto il pianeta. Perché ci siamo fatti catturare da questo mondo immaginario? Forse perché non è poi così lontano dal nostro. Forse perché parla di ragazzi che crescono, e noi tutti, a qualsiasi età, abbiamo bisogno di crescere, magari accompagnati da un vecchio con la barba d’argento che ci riveli qualche mistero. Quindi eccoli: dieci saggi che, pur senza barba e bacchetta, ci aiuteranno ad approfondire alcuni aspetti magici e imperscrutabili presenti nella saga del giovane mago, proprio come nella vita quotidiana. Ovviamente, nello spazio e nel tempo limitato che è stato loro concesso, non potranno dirci tutto di tutto e sarà nostro compito continuare a cercare nuove domande e altre risposte. Potrai sfogliare queste pagine come una qualsiasi lettura, così il tizio che non ama le favole non avrà nulla da ridire. Oppure potrai farti trascinare con me a King’s Cross, raggiungere il binario 9 e ¾ e indossare un mantello dell’invisibilità perché, si sa, questi maghi e streghe sono un po’ fissati con la segretezza. Il tizio che non ama le favole inorridirà di sicuro, e questo renderà il nostro viaggio ancora più divertente. Dopo la grande battaglia che ha visto Harry trionfare su Voldemort, Hogwarts sarà stata ricostruita e gli studenti, a settembre, vi faranno ritorno. Cosa si racconteranno durante il viaggio? Quale episodio staranno ripercorrendo? Quali significati scopriranno, e scopriremo, tentando di osservare oltre il fitto velo di righe tracciato dalla penna di J.K. Rowling? Luci dall’Ombra: tracce archetipiche in Harry Potter di Rita Ricci Luci dall’Ombra: tracce archetipiche in Harry Potter To live outside the law, you must be honest (Bob Dylan) Sala Comune della Torre di Corvonero, poco prima della grande battaglia di Hogwarts. Harry Potter sta cercando con tutte le sue forze il diadema di Priscilla, trasformato da Voldemort in Horcrux. Luna Lovegood ha appena Schiantato Alecto Carrow, una dei Mangiamorte che hanno sostituito i professori della scuola. I Corvonero accorrono dai lori dormitori e Harry si nasconde sotto il Mantello dell’Invisibilità. Amycus Carrow, accompagnato da Minerva McGranitt, irrompe nella Sala Comune in cerca del giovane mago per consegnarlo al Signore Oscuro. Amycus avanzò fino a trovarsi oltraggiosamente vicino alla professoressa McGranitt, il volto a pochi centimetri dal suo. Lei non indietreggiò e lo guardò dall’alto come se fosse qualcosa di disgustoso appiccicato sul sedile di un water. «Non me ne frega niente di cosa permette lei, Minerva McGranitt. Il suo tempo è finito. I capi adesso siamo noi e se non mi appoggia la pagherà cara». E le sputò in faccia. Harry uscì da sotto il Mantello, alzò la bacchetta e disse: «Questo non dovevi farlo». Mentre Amycus si voltava, Harry gridò: «Crucio!». Il Mangiamorte fu sollevato da terra. Si contorse in aria come un uomo che annega, ululando per il dolore, e poi, in un frastuono di vetri rotti, crollò sulle ante di una libreria e si afflosciò a terra, privo di sensi. «Adesso ho capito cosa voleva dire Bellatrix» commentò Harry, col sangue che gli pulsava nelle tempie, «bisogna proprio volerlo».1 In quel momento, nella Torre dei Corvonero, accade una cosa molto importante: Harry lancia una delle Maledizione Senza Perdono, anatemi illegali per i quali, se usati contro un essere umano, è prevista dal Ministero della Magia la condanna a vita nella prigione di Azkaban. Le Maledizioni Imperius, Cruciatus e Avada Kedavra hanno bisogno di essere sostenute da un grande potere magico, non si insegnano a scuola, non basta sapere che esistono e imparare a pronunciarle nel modo corretto. È Bellatrix Black, la più fondamentalista dei Mangiamorte che lo spiega a Harry in uno degli episodi più drammatici della saga: la morte di Sirius. Harry, sconvolto, sta inseguendo Bellatrix, subito dopo che la strega ha ucciso il cugino. Un odio mai provato sommerse Harry, spingendolo a lasciare il riparo della fontana. «Crucio!» gridò. Bellatrix strillò e cadde, ma non si contorse né urlò di dolore come Neville... eccola di nuovo in piedi, ansante, senza più ridere. (...) «Non avevi mai usato una Maledizione Senza Perdono, vero, ragazzo?» sbraitò. Aveva abbandonato la vocetta in1 J.K. Rowling, Harry Potter e i doni della morte, Salani Editore, Milano, 2008, pp. 545-546 fantile. «Devi VOLERLO, Potter! Devi VOLER provocare dolore... goderne... una giusta collera non può farmi male per molto... ma ti insegnerò io come si fa, d’accordo? Ti darò una lezione...».2 Dov’è la differenza? Perchè Harry due anni prima non riesce a imporre la Maledizione Cruciatus a Bellatrix e alla fine della storia, nella Torre dei Corvonero, sceglie di punire in questo modo Amycus, colpevole di aver insultato la professoressa McGranitt? La spiegazione risiede nel fatto che in due anni sono accadute molte cose, il ragazzo è cresciuto, ha compreso molto su sé stesso e sugli altri: ha imparato a controllare e utilizzare la sua Ombra. 2 J.K. Rowling, Harry Potter e l’Ordine della fenice, Salani Editore, Milano, 2003, p. 751
Documenti analoghi
Harry Potter 5 film
Harry è fuorioso con i suoi amici, Ron e Hermione, e con Silente poiché ritiene che lo
stiano tenendo all'oscuro di troppe cose mentre lui è confinato a Privet Drive.
Nel frattempo a Little Whinghi...