L`uso dei feromoni nella terapia comportamentale del
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L`uso dei feromoni nella terapia comportamentale del
Riv.Zoot.Vet., vol. 30, n.2, 13-34, 2002 L’uso dei feromoni nella terapia comportamentale del cane. Esperienze cliniche S. Giussani*, R. Colangeli*, F. Fassola* Riassunto - Gli Autori descrivono l’origine ed i principali usi clinici della feromonoterapia nella medicina comportamentale. Vengono inoltre riportati i risultati di alcune esperienze cliniche condotte trattando 6 cani con feromone di appagamento canino (Dog Appeasing Pheromone [D.A.P.]). Summary - The Authors describes the origin and the main clinical uses of the pheromone therapy in the behavioral medicine. Besides the clinical results obtained in six dogs treated with D.A.P. (Dog Appeasing Pheromone) are reported. Key words: pheromones - dog appeasing pheromone. In redazione: novembre 2002. INTRODUZIONE La comunicazione è un fattore fondamentale per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi. Lo scambio di informazioni avviene mediante la trasmissione di segnali di tipo meccanico, chimico o per mezzo di radiazioni che stimolano uno o più strutture sensoriali dell’individuo ricevente (1). I segnali chimici sono il più antico e diffuso mezzo di comunicazione utilizzato nel mondo vegetale e animale. Le prime ricerche sono state realizzate negli insetti ed hanno evidenziato la presenza di alcuni segnali chimici che si differenziavano da quelli della chemiotassi e nelle percezioni olfattiva e gustativa. Gli studi effettuati agli inizi degli anni ’60 hanno permesso l’identificazione e la classificazione di un cospicuo numero di sostanze escrete nell’ambiente esterno, in grado di modificare la fisiologia e/o il comportamento dell’individuo ricevente (9). Queste sostanze, percepite dal sistema olfattorio principale ed accessorio, possono essere portatrici di un messaggio rivolto ad individui della stessa specie o di specie differenti: ad azione interspecifica sono definiti “allomoni” quando portano vantaggi all’individuo che li emette (come ad esempio le secrezioni difensive) e “kairomoni” quando i benefici sono destinati a chi li riceve (come ad esempio l’emissione di terpeni da parte delle conifere malate che segnala ad alcuni insetti la presenza di un albero vulnerabile). Tra le sostanze ad azione intraspecifica, che interessano cioè la stessa specie, incontriamo i “feromoni” (dal greco ϕερειν = portare e ωρµαο = stimolare, eccitare). La comunicazione per mezzo di feromoni non riguarda solo gli insetti ma è ampliamente utilizzata anche da pesci, rettili e mammiferi. I carnivori, tra i mammiferi, sono dotati del maggior numero di strutture in grado di produrre feromoni (5). È ancora poco conosciuto l’insieme dei meccanismi neurofisiologici messi in gioco dalle secrezioni feromonali. Secondo Pageat (1),(3),(4),(5),(6) i feromoni intervengono grazie al coinvolgimento dell’ipotalamo e delle secrezioni ormonali ipofisarie, influenzando in modo particolare la produzione degli ormoni sessuali. Queste sostanze sembrano capaci di provocare modificazioni emozionali che sono alla base dell’emissione di risposte comportamentali differenti (come ad esempio l’evitamento, la fuga o l’aggressione) a seconda delle variazioni dello stato reattivo dell’individuo. In relazione alla loro modalità * Veterinario Libero Professionista. 13 d’azione, i feromoni sono considerati “incitatori” quando provocano una risposta comportamentale immediata (come ad esempio i feromoni sessuali o i feromoni d’identificazione deposti dal gatto sui congeneri o su individui di altre specie con cui l’animale è stato socializzato) e “modificatori” quando producono una serie di trasformazioni fisiologiche e, solo in un secondo tempo, comportamentali (come ad esempio i feromoni contenuti nelle secrezioni del caprone che provocano l’ovulazione nella capra). LE STRUTTURE SECERNENTI Anche se le strutture che secernono i feromoni sono tuttora abbastanza sconosciute, sembra essere assodato che la loro produzione e secrezione sono involontarie. Negli insetti i feromoni sono prodotti da cellule ghiandolari poste nel tegumento e anche nei vertebrati inferiori l’epidermide è la principale fonte di secrezione. Nei mammiferi i feromoni sono escreti da differenti strutture ghiandolari distribuite nell’epidermide e nelle mucose attorno agli orifizi naturali. Nel cane le principali strutture secernenti sono le ghiandole sebacee poste nel solco intermammario, le ghiandole periorali (diffuse nel mento, nelle labbra, nella cute del muso nei pressi delle vibrisse e delle guance), le ghiandole ceruminose poste nel padiglione auricolare, le ghiandole anali (che comprendono le ghiandole epatoidi circumanali, le ghiandole sebacee poste nella parte cutanea dell’ano, la mucosa rettale e i seni paranali), le ghiandole sottocaudali (poste sulla faccia ventrale della base della coda), le ghiandole sopracaudali (poste sulla faccia dorsale della base della coda) e le ghiandole podali (diffuse nei cuscinetti plantari e nella cute della regione interdigitale). Inoltre è possibile evidenziare la presenza di feromoni, definiti “di adozione”, che sembrano essere in soluzione nel liquido amniotico, nella saliva, nell’urina (minzioni sociali) e nelle feci (defecazioni sociali) (10). LA COMPOSIZIONE CHIMICA La composizione chimica dei feromoni non è ancora ben definita. Negli invertebrati le secrezioni sono in gran parte costituite da un ridotto numero di molecole, mentre nei mammiferi si riscontrano alcune decine di componenti. Alla molteplicità dei costituenti è legata la 14 difficoltà riscontrata nella produzione di analoghi sintetici in laboratorio (9). Tra i componenti sono stati identificati in maggior quantità composti organici semplici come acidi organici, alcoli, aldeidi, chetoni, amine, steroidi e terpeni. Il messaggio fondamentale è assicurato soprattutto da tre componenti: l’acido oleico, l’acido palmitico e l’acido linoleico. Questi si associano ad altre sostanze differenti da una specie all’altra, che sono indispensabili per l’espletamento dell’azione feromonale. Ad esempio nel cane e nel gatto l’acido miristico, l’acido pentadecanoico e l’acido stearico sono costituenti essenziali dei feromoni di appagamento. Riprodurre in laboratorio gli effetti della secrezione completa ricorrendo alla miscelazione di una parte dei componenti attivi si è rivelato compito molto difficile in quanto la composizione delle molecole feromonali dipende dalla specie, dall’individuo, dal suo stato fisiologico e dal contesto socio-ambientale di vita. È possibile distinguere due categorie feromonali: l’una composta da feromoni percepibili a breve distanza e l’altra da feromoni che sono identificabili a grande distanza. I primi sono dotati di un elevato peso molecolare che non consente grande volatilità. La contemporanea esecuzione di posture particolari, l’emissione di vocalizzi o la presenza di tracce visibili ne possono facilitare la rilevazione (come ad esempio le minzioni sociali nel cane). La seconda categoria è costituita da feromoni di basso peso molecolare e caratterizzati da grande volatilità: ciò permette lo scambio di informazioni anche a grande distanza. Tra questi alcuni si accompagnano a segnali visivi come per esempio le graffiature nella specie felina. I feromoni sono secreti sotto forma di precursori (proferomoni) spesso inattivi. Grazie a reazioni chimiche (ad esempio di esterificazione o di idrolisi) operate dalla flora batterica saprofita presente sulla cute, i proferomoni vengono attivati a feromoni. Anche il peso molecolare e la relativa volatilità possono essere modificati grazie all’azione batterica. I feromoni possono essere emessi in associazione a proteine o sotto forma libera. Nei roditori e nei lagomorfi è stata messa in evidenza la presenza di una proteina carrier. Nella saliva del topo alcuni ricercatori hanno rilevato una proteina in grado di legare alcuni derivati steroidei che intervengono nel riconoscimento tra i sessi, la ABP (androgen binding protein). Questa struttura, dotata di proprietà adesive, permette la fissazione della molecola su di un gran numero di supporti. La presenza di proteine leganti non è ancora oggi completamen- te accertata nei carnivori, anche se quelle presenti nei roditori e nei lagomorfi mostrano numerose analogie strutturali con la proteina chiamata Feld 1 nel gatto e con l’omologa Canf 1 nel cane, prodotte dalle ghiandole sebacee della cute. Secondo alcuni ricercatori queste proteine sarebbero la causa di fenomeni allergici nell’uomo. La produzione di Feld 1 e di Canf 1 è notevolmente aumentata in quelle affezioni cutanee del cane e del gatto caratterizzate da seborrea. LA PERCEZIONE Le secrezioni feromonali possono essere trasmesse attraverso l’aria, l’acqua, oppure deposte sul suolo o su supporti solidi. Pur possedendo proprietà odorose particolari non agiscono solamente come stimoli olfattivi e non possono essere quindi considerati semplici odori. Costituite da sostanze volatili, come le molecole odorose vere e proprie, arrivano all’organo olfattivo grazie a diffusione per correnti aeree. Negli animali terrestri sono percepite soprattutto attraverso il canale olfattivo ed, in minor misura, tramite il gusto. Negli insetti gli organi olfattivi sono costituiti da minuscoli sensilli posti sulle antenne, sulle zampe, sui palpi ed, a volte, su tutto il corpo. Nei mammiferi esistono due vie che consentono l’accesso delle molecole all’organo olfattivo: la via nasale e la via retro-nasale. La via nasale è implicata nel corso dell’inspirazione, mentre la via retro-nasale convoglia l’aria all’organo olfattivo durante l’espirazione e, quando nella cavità orale sono presenti alimenti, contribuisce alla percezione del gusto. Le molecole odorose, trasportate dalle ciglia immerse nel muco, si fissano sui recettori della mucosa olfattoria che trasmette l’informazione al bulbo olfattorio, ai nuclei dorsomediale e ventroposteromediale del talamo dai quali partono impulsi diretti alla corteccia prefrontale e all’area somoestesica II. In queste ultime strutture avviene l’integrazione e l’interpretazione del segnale olfattivo (15). Le molecole feromonali seguono un percorso diverso, coinvolgendo il sistema olfattivo accessorio. Nella percezione e riconoscimento dei feromoni sembra essere principalmente coinvolto l’organo vomeronasale (OVN) o di Jacobson. L’OVN è costituito da un canale pari, situato nel pavimento della cavità nasale, che sbocca nel canale incisivo. Nel cavallo il canale incisivo termina rostralmente a fondo cieco. L’OVN è particolarmente sviluppato nei rettili ed in parte nei mammiferi: nei grandi mammiferi è lungo 15-20 cm e nei piccoli mammiferi 2-7 cm. Nell’uomo è scarsamente sviluppato alla nascita e sembra atrofizzarsi in seguito (8). La percezione dei feromoni negli artiodattili (Ovidae, Bovidae, Cervidae ), nei perissodattili (Equidae) e nei carnivori avviene grazie al comportamento del Flehmen o Lip-curl che consiste nel sollevamento del labbro superiore con la bocca semiaperta in fase inspiratoria, completato dal leccamento e dall’arricciamento del tartufo nel cane e da movimenti della lingua nel gatto (4). Questo comportamento provoca una trazione verso l’alto del labbro superiore cui fa seguito l’apertura di un opercolo cartilagineo che copre parzialmente il meato incisivo. Di conseguenza il lume di quest’ultimo si apre e nello stesso tempo si assiste ad un collasso del corpo vascolare erettile dell’OVN che permette l’accesso delle molecole alla mucosa olfattiva che tappezza le pareti dell’OVN stesso. I feromoni, sostanze non idrosolubili, si legano a proteine (pheromone binding proteins) disciolte nel muco prodotto dalle ghiandole annesse all’OVN (esistono proteine specifiche per la maggior parte dei feromoni conosciuti). Grazie a questo legame con le proteine le molecole feromonali possono raggiungere i recettori olfattivi che sono immersi in un ambiente idrofilo. Gli impulsi elettrici generati dai recettori seguono il nervo vomeronasale, giungono al bulbo olfattivo accessorio e da qui al sistema limbico (2). Alcuni feromoni, invece, non scatenano il Flehmen, mentre altri sono percepiti contemporaneamente sia grazie al Flehmen sia attraverso la via nasale. Molti Ricercatori ritengono che alcune molecole feromonali, soprattutto quelle presenti nelle secrezioni anali e vaginali, vengono percepite grazie all’intervento di cellule gustative. I FEROMONI DEL CANE La complessità chimica delle secrezioni, la loro ampia diffusione, soprattutto nei carnivori, hanno reso molto difficile il lavoro dei ricercatori. Solo pochissimi feromoni sono stati a tutt’oggi identificati e collegati ad una precisa funzione comportamentale. Per quanto riguarda i mammiferi, i feromoni evidenziati sono stati classificati in relazione alle ghiandole secernenti o in ragione della loro azione. Riconosciamo quindi feromoni di adozione, di appagamento, di identificazione, di delimitazione 15 territoriale, di allarme e sessuali. Nel cane e negli erbivori i feromoni di adozione, disciolti nel liquido amniotico, sono in grado di indurre la madre del neonato a mettere in atto le cure parentali favorendo la nascita del “legame di attaccamento” (madre-cucciolo) (7). In questo modo sarà garantita la sopravvivenza della prole grazie alla somministrazione del cibo, alla presenza di una fonte di calore ed alla protezione dai possibili predatori o dai conspecifici. Queste molecole, di cui a tutt’oggi non sono state identificate le strutture secernenti, scompaiono in media tre giorni dopo la nascita del cucciolo. In seguito ad un parto cesareo oppure al fine di favorire l’adozione di un neonato da parte di un’altra femmina è opportuno conservare una parte del liquido amniotico da utilizzare per cospargere il piccolo prima di presentarlo alla madre (3). Le femmine pluripare sono meno sensibili ai feromoni di adozione in quanto è sufficiente la sola vista del piccolo ad innescare le cure maternali. I feromoni di appagamento sono secreti nel cane a livello del solco intermammario della femmina allattante a partire dal terzo-quinto giorno dopo il parto. Queste secrezioni favoriscono la nascita del legame di “attaccamento primario” tra il cucciolo e le madre. I feromoni secreti dalle ghiandole periorali sono implicati negli scambi sociali (riconoscimento di un individuo, riconoscimento di rango sociale). Anche le secrezioni feromonali emesse dalle ghiandole sopra e sottocaudali sembrano assolvere lo stesso ruolo. I feromoni contenuti nelle secrezioni anali vengono evacuati durante la defecazione e sono implicati nell’identificazione del rango gerarchico e nel comportamento sessuale. Sono costituiti da componenti differenti nei maschi e nelle femmine e vengono frequentemente modificati dall’azione batterica. Donovan (citato da Pageat [3]), raccogliendo le secrezioni anali di femmine in differenti stadi del ciclo sessuale, ha verificato la manifestazione di un comportamento sessuale di cavalcamento in maschi test quando tali secrezioni erano prelevate da femmine in proestro od in estro. In situazione di stress il contenuto dei sacchi anali può fuoriuscire per spremitura ed essere proiettato fino ad una distanza di oltre un metro. Un processo infiammatorio in questa sede può modificare le caratteristiche del secreto e provocare un comportamento di aggressione da parte dei conspecifici facenti parte del gruppo sociale (9). Spesso il cane viene aggredito, dopo una fase di riposo, dai conspecifici che hanno percepito le secrezioni feromonali modificate la- 16 sciate sul terreno. Si può anche osservare un’esacerbazione del comportamento di cavalcamento e di monta da parte dei componenti del gruppo fino ad arrivare ad uno stato di obnubilazione sessuale (12). L’emissione di urina e di feci costituisce un sistema di comunicazione che associa messaggi posturali e olfattivi. La scelta del luogo di emissione, il sollevare l’arto posteriore nel maschio od il treno posteriore nella femmina ed il grattamento del suolo sottolineano la presenza dei feromoni. Si ritiene che il grattamento del suolo effettuato con gli arti anteriori e posteriori al seguito di una marcatura urinaria o fecale può essere completato dalla deposizione di feromoni di status gerarchico attraverso le ghiandole interdigitali. Le ghiandole podali possono secernere feromoni di allarme in situazione di stress. Anche l’urina emessa dalle femmine contiene informazioni feromonali in relazione all’attività sessuale. I feromoni contenuti nelle secrezioni vaginali emesse dalle femmine in estro provocano l’aumento del comportamento di marcatura urinaria nel maschio ed una fase più prolungata di esplorazione olfattiva della regione ano-vaginale. LE APAISINE Nei mammiferi i feromoni di appagamento appartengono alla famiglia delle Apaisine. L’Apaisina è prodotta nel cane dalle ghiandole sebacee presenti nella regione del solco intermammario, nel cavallo nella faccia mediale della coscia e nell’uomo a livello dell’areola del capezzolo. Al fine di aumentarne la volatilità, i batteri saprofiti presenti sulla cute mettono in atto un processo di esterificazione. I feromoni di attaccamento emessi dal cane, dal gatto e dall’uomo sono caratterizzati da affinità di struttura pari al 95% circa mentre esistono notevoli differenze per quanto riguarda gli analoghi feromoni secreti dalla cavalla (11). L’Apaisina favorisce la nascita del “legame di attaccamento primario” (cucciolo-madre), legame che si instaura nella sua completezza tra la seconda e la terza settimana di vita del cucciolo. La madre diviene un punto di riferimento, un polo rassicurante attorno al quale vengono messe in atto le prime esplorazioni e vicino al quale i cuccioli si addormentano ammonticchiati l’uno sull’altro (16). La separazione dei cuccioli dalla madre in questo periodo scatena (sia nei cuccioli sia nella madre) una profonda agitazione caratterizzata da lamenti, modificazione del sonno ed anoressia. L’attac- camento consente un corretto sviluppo sensoriale, psicomotorio e sociale. In occasione dell’esplorazione dell’ambiente circostante, il cucciolo tende ad avvicinarsi alla madre in seguito alla percezione di una situazione di pericolo. In questo periodo di sviluppo comportamentale incentrato intorno alla figura materna, l’Apaisina stabilizza la risposta emozionale del cucciolo, tranquillizzandolo e inducendolo a riprendere il comportamento esploratorio che viene definito “a stella”. Grazie all’esplorazione sarà possibile la memorizzazione di oggetti, di suoni, di odori che andranno a costituire “la banca dati del cucciolo” e di conseguenza la messa in atto dell’omeostasi sensoriale (equilibrio che si instaura tra un individuo e l’ambiente in cui vive e che consiste nell’assenza di risposte emozionali e motorie al di sotto della stimolazione media presente). Inoltre il cucciolo riconosce nei propri simili i futuri partners sociali e sessuali (impregnazione), apprende gli autocontrolli (il morso inibito ed il controllo della motricità) e le regole gerarchiche proprie della vita all’interno di un gruppo sociale. In seguito al distacco, messo in atto a partire dallo svezzamento, il ruolo della madre si modifica ed il cucciolo viene privato dell’appagamento fornito dall’Apaisina. Ne deriva una fase di stress e di ricerca di un nuovo legame all’interno del gruppo sociale di appartenenza. Le ricerche effettuate hanno evidenziato la presenza di una molecola analoga all’Apaisina, prodotta a livello del padiglione auricolare del capogruppo, che sembrerebbe essere responsabile dell’attaccamento del cucciolo al gruppo sociale. Durante tutta la vita del cucciolo e del cane adulto i feromoni di appagamento svolgono, quindi, un ruolo fondamentale per quanto riguarda l’equilibrio emozionale dell’individuo (5). D.A.P. (Dog Appeasing Pheromone). Il Medico Veterinario può avvalersi della feromonoterapia senza l’ausilio farmacologico oppure in associazione a psicofarmaci. In occasione dell’adozione di un cucciolo, di un trasloco, di una vacanza in albergo od in appartamento è possibile utilizzare i feromoni di appagamento collocandoli nella stanza maggiormente frequentata dal cucciolo/cane adulto lasciando il vaporizzatore in sede giorno e notte. I locali possono essere areati anche più volte al giorno poiché i feromoni permangono comunque nell’ambiente. Inoltre durante l’ospedalizzazione del cucciolo/cane adulto presso la clinica o la successiva degenza presso l’abitazione del proprietario, l’applicazione del D.A.P. riduce lo stress del paziente ed accelera il suo adattamento psicofisico. In seguito alla comparsa di sintomi come l’emissione di urina e/o di feci in luogo inappropriato, le distruzioni, i vocalizzi od il leccamento eccessivo, la scelta terapeutica è, secondo noi, strettamente dipendente dalla diagnosi nosografica, funzionale e contestuale effettuata durante la visita comportamentale. Al fine di aiutare il Medico Veterinario Generico ad orientarsi nella scelta della feromonoterapia, cercheremo di porre in relazione i sintomi elencati alle principali affezioni comportamentali in modo che possa essere formulata una corretta ipotesi diagnostica ed un progetto d’intervento. Vorremmo comunque ricordare che i feromoni non possono essere considerati una panacea: la scomparsa dei sintomi mostrati dal paziente deve anche presupporre l’attuazione di una corretta terapia comportamentale. ESPERIENZE CLINICHE PERSONALI Caso n. 1 LA FEROMONOTERAPIA: L’UTILIZZO DEL FEROMONE DI APPAGAMENTO CANINO (DOG APPEASING PHEROMONE [D.A.P.]) La possibilità di utilizzare i feromoni come terapia nelle affezioni comportamentali è nata da lavori svolti da Pageat (1),(3),(4),(5),(6) sulla relazione esistente nel gatto tra il comportamento di marcatura facciale ed il comportamento di marcatura urinaria. Grazie alla nascita della feromonoterapia, le molecole feromonali sono state oggetto di un grande interesse soprattutto nei carnivori. Recentemente lo stesso ricercatore ha sintetizzato l’Apaisina canina, apparsa in commercio con il nome di Segnalamento Lucky, Cocker Spaniel Inglese, maschio intero, 2 mesi circa, peso = 3,5 kg. Ambiente di vita La famiglia è costituita dai genitori e da una figlia ed un figlio adolescenti. Il proprietario si assenta da casa tutta la giornata, la proprietaria è casalinga e i figli rientrano nel primo pomeriggio. La casa, di due piani, è contornata da un piccolo giardino: Lucky vi ha accesso in presenza dei proprietari. 17 Motivo della visita Nel corso della prima visita vaccinale si apprende che il cucciolo viene messo a dormire durante la notte in un locale attiguo alla casa e piange a lungo grattando la porta. Il cane elimina urina e feci in più punti, spesso calpesta le deiezioni imbrattando se stesso, il pavimento e la porta d’ingresso del locale. stesso cuscino posto in un angolo di un locale attiguo alla casa. Il cane si addormenta tra le braccia della proprietaria ed in seguito viene deposto sul giaciglio. Dopo pochi minuti Lucky inizia a piangere ed a grattare la porta: spesso la proprietaria trascorre la notte sul divano con il cucciolo. Comportamenti centrifughi Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere Comportamento di aggressione: La famiglia desidera che Lucky dorma tranquillamente tutta la notte e che impari ad eliminare su di un giornale appositamente predisposto in un angolo del locale. Aggressione predatoria Non rilevata. Aggressione per irritazione È presente solo la fase intimidatoria. Il cucciolo rincula ed a volte abbaia alle persone (uomini e donne) che si avvicinano per accarezzarlo. Le orecchie sono portate all’indietro, la coda è sotto di sé e la postura è bassa. Aggressione gerarchica Non rilevata. Aggressione Territoriale Non rilevata. Aggressione per paura Non rilevata. Manifestazioni organiche dirette Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Presenti Presenti Polipnea Presente Presente Dispepsia (sbadigli, eruttazioni, flatulenze, vomito) Presente (solo sbadigli) Presente Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia) Assenti. Comportamenti centripeti Comportamento alimentare: Lucky m a n g i a (cibo secco di buona qualità) tre volte al giorno. La ciotola è a disposizione giorno e notte. I proprietari spesso assistono al pasto del cane. Lucky non domanda bocconcini durante i pasti dei proprietari ma, questi ultimi, spesso elargiscono cibo. Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: nessuna alterazione. Comportamento eliminatorio: Lucky urina “da femmina” sia nell’ambiente interno sia nell’ambiente esterno. I proprietari puniscono il cane cogliendolo sia “sul fatto” sia a posteriori: gli “mettono il naso dentro” e lo colpiscono con un giornale arrotolato. Le feci sono deposte prevalentemente nell’ambiente esterno ed, a volte, su di un tappeto in cucina. Il sonno: durante il giorno il cane dorme su di un cuscino posto vicino al divano o sul divano stesso; durante la notte Lucky dorme sullo 18 I proprietari prendono Lucky in braccio e lo coccolano per “rassicurarlo”. Comportamento esploratorio: il cane esplora tutte le stanze dell’abitazione ed il giardino: si allontana dai proprietari e, al seguito dell’esplorazione dell’oggetto, si avvicina rapidamente a questi ultimi. L’animale “mordicchia” spesso il cemento e spigoli metallici. Durante le passeggiata (effettuata due volte al giorno) Lucky esplora gli oggetti ma non si avvicina alle persone ed agli altri cani. Comportamenti misti Comportamento sessuale: non si evidenziano monte o cavalcamenti (a carico di altri cani, dei proprietari o di oggetti). Sviluppo comportamentale: il cane è stato acquistato in un negozio la settimana precedente alla visita sanitaria. Lucky possiede un pedigree estero (Paesi dell’Est). L’animale viveva in compagnia del fratello in un ampio box in vetro nel fondo del quale erano sparse ovunque piccole strisce di carta di giornale. Altri comportamenti Giochi: i figli dei proprietari fanno giocare Lucky con le mani ed il cucciolo mordicchia: a volte lascia dei piccoli ematomi. Altri giochi sono il tira e molla ed il lancio di oggetti. Attaccamento: Lucky segue i proprietari di stanza in stanza in casa. Il cucciolo non è mai rimasto a casa da solo. prematuro parlare di Sindrome IpersensibilitàIperattività. La carente socializzazione con gli esseri umani e con i conspecifici deve essere rapidamente affrontata dal momento che il periodo sensibile non è ancora terminato. Diagnosi funzionale Non è presente alcuno stato patologico. Osservazione del cane durante la visita sanitaria Diagnosi contestuale Il cucciolo entra titubante nella sala visite. Quando mi avvicino accucciandomi alla sua altezza, adotto un tono di voce “dolce” e lo chiamo, Lucky si allontana rapidamente e si avvicina alla proprietaria. Lo stesso comportamento viene assunto anche nei confronti del mio collega. Quando lo si fa incontrare con il mio cane, il cucciolo rimane immobile, si lascia annusare e si allontana subito dopo nascondendosi sotto la sedia. I proprietari sono estremamente interessati e disponibili. Prognosi Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Terapia feromonale Visita clinica Il cucciolo, ad un giudizio soggettivo, appare più giovane rispetto alla data di nascita indicata sul libretto sanitario. Lucky presenta un prurito diffuso ed una dermatite profonda provocati da un’infestazione sospettata sostenuta da Sarcoptes canis. Considerazioni I cuccioli che provengono dai Paesi dell’Est sono molto spesso separati dalla madre all’età di circa 40 giorni ed importati in Italia. L’assenza di un adulto educatore e la rottura precoce del legame di attaccamento favoriscono l’insorgere di patologie del comportamento. Diagnosi nosografica Considerando l’età di Lucky, non è possibile rilevare un’entità nosografica specifica. Frequentemente un cucciolo, allontanato improvvisamente dai proprietari durante la notte, piange poiché si trova separato dal gruppo sociale. Inoltre il comportamento eliminatorio è normale per un cane di due mesi di età: infatti il cucciolo riuscirà a trattenere le deiezioni solo a partire dal quarto mese circa. È possibile evidenziare un deficit degli autocontrolli, ma è D.A.P. (posto alla base delle scale). La terapia sarà messa in atto per due-tre mesi circa. Terapia comportamentale Permettere a Lucky di dormire nella camera dei proprietari. Il cuscino del cucciolo sarà posto in un angolo della stanza. Accompagnare Lucky in giardino e/o in passeggiata il più frequentemente possibile, soprattutto al risveglio e dopo i pasti. I proprietari attenderanno con pazienza che il cucciolo elimini e lo premieranno con un “bravo” ed un bocconcino dopo ogni minzione e defecazione correttamente eseguita. Non utilizzare il giornale o i pannolini per cani, in quanto questi ultimi permettono al cucciolo di imparare ad eliminare in casa ed a non trattenere le deiezioni. Non punire Lucky neppure se “colto sul fatto”. I proprietari sono sollecitati a battere le mani e ad esclamare “no” quando osserveranno il cucciolo annusare il pavimento e girare su se stesso. Quindi lo prenderanno in braccio e lo accompagneranno in giardino. In assenza dei proprietari il cucciolo sarà alloggiato nel soggiorno. All’interno dell’abitazione, detergere l’urina con acqua e bicarbonato ed asportare le feci dopo che un altro componente della famiglia 19 avrà allontanato il cucciolo accompagnandolo in passeggiata. Sospendere i giochi eccitanti. Esclamare “ahi!” e punire (utilizzando le punizioni etologiche, cioè comprimendo sulla collottola o ponendo il cucciolo a pancia all’aria fino al rilassamento) Lucky ogni volta che “stringe” con la bocca le mani in modo eccessivo. I proprietari dovranno condurre il cucciolo in passeggiata almeno due volte al giorno e chiedere alle persone che desiderano accarezzare Lucky di avvicinarlo accucciati alla sua altezza e di non guardare il cucciolo mentre quest’ultimo si avvicina. In nessuna occasione Lucky dovrà essere obbligato (ad esempio prendendolo in braccio) al contatto. Condurre il cucciolo almeno una volta al giorno nei parchetti per cani e lasciarlo giocare senza guinzaglio con i conspecifici. La ciotola del cibo sarà fornita dopo il pasto dei proprietari e lasciata in sede per un’ora. Durante il pasto dei proprietari i bocconcini non dovranno essere elargiti al momento ma al termine di esso, nella ciotola. casa tutta la giornata mentre i figli rientrano nel primo pomeriggio. La proprietaria gestisce un negozio di lavanderia nel centro della città. La casa, di due piani, è contornata da un ampio giardino: Iris vi ha accesso in presenza dei proprietari. Motivo della visita Alla prima visita vaccinale si apprende che, fin dal giorno dell’adozione, il cucciolo in casa e in negozio “è una mummia”: Iris rimane sdraiata a lungo sul giaciglio e non esplora alcuna stanza sia della casa sia del negozio. Il cane “si rifiuta” di camminare al guinzaglio quando a passeggio in città. Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere La famiglia desidera che Iris esplori senza paura tutte le stanze della casa ed il negozio. Inoltre vorrebbero condurre il cucciolo in passeggiata il fine settimana ed in vacanza. Risultati ottenuti Manifestazioni organiche dirette Lucky, per quanto riguarda il riposo notturno, ha rivelato i primi miglioramenti dopo circa ventiquattro ore. Alla visita della settimana successiva i proprietari hanno riferito che il cucciolo dormiva tranquillo tutta la notte. Solamente una volta Lucky ha urinato nella camera dei proprietari, ma la sera precedente “erano andati a dormire molto presto”. Dopo un mese circa il cucciolo elimina quasi esclusivamente nell’ambiente esterno, si avvicina (anche se ancora con titubanza) alle persone ed ai cani sconosciuti. Lucky ha imparato a giocare senza provocare ferite od ematomi sulle mani dei proprietari. La terapia feromonale è stata sospesa dopo tre mesi circa. Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Presenti Presenti Polipnea Presente Presente Tremori Presenti Presenti Midriasi Presente Presente Dispepsia (sbadigli, Presente eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli) Presente (solo sbadigli) Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia) Assenti. Caso n. 2 Comportamenti centripeti Segnalamento Comportamento alimentare: Iris mangia (cibo secco di buona qualità) una volta al giorno. La ciotola è posta vicino al giaciglio e resta a disposizione giorno e notte. I proprietari assistono al pasto del cane e lo imboccano in quanto Iris mangia pochissimo. In occasione di un qualsiasi rumore il cucciolo interrompe il pasto e si rifugia sul giaciglio. Iris non assiste al pasto dei proprietari in quanto non entra in cucina. Iris, Golden Retriever, femmina intera, 3 mesi circa, peso = 10,5 kg. Ambiente di vita La famiglia è costituita dai genitori con due figli adolescenti. I proprietari si assentano da 20 Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: nessuna alterazione. Comportamento eliminatorio: Iris urina e defeca sia in casa sia in giardino. I proprietari hanno posto alcuni giornali in soggiorno vicino al giaciglio e, in un angolo, del negozio. Il cucciolo non elimina in negozio e nella strada antistante il negozio stesso. Il sonno: durante il giorno e la notte il cane dorme su un cuscino posto in soggiorno in un angolo tra il divano e la poltrona. In lavanderia il giaciglio di Iris è posto vicino al bancone. Il cucciolo, secondo i proprietari, dorme “giorno e notte”. Iris sussulta in occasione di qualsiasi rumore. Comportamenti centrifughi Comportamento di aggressione: Aggressione predatoria Non rilevata. Aggressione per irritazione Non rilevata. Aggressione gerarchica Non rilevata. Aggressione territoriale Non rilevata. Aggressione per paura Non rilevata. Altri comportamenti Giochi: nonostante le innumerevoli stimolazioni effettuate dai figli dei proprietari, il cucciolo non gioca. Solamente ieri Iris ha preso in bocca una pallina da tennis in giardino. Attaccamento: quando è in casa Iris non segue i proprietari di stanza in stanza e, se da solo, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni emozionali. Osservazione del cane durante la visita sanitaria Il cucciolo entra titubante nella sala visite. Lasciato libero cammina senza meta con la coda tra gli arti posteriori e le orecchie all’indietro. Iris non esplora gli oggetti e non si avvicina a me ed al mio collega. Quando nel deambulare mi urta, il cucciolo si arresta un attimo ma non interagisce con me. In occasione di un rumore violento prodotto in strada, Iris corre intorno al tavolo da visita e si arresta a contatto con le gambe della proprietaria. Quando compare Giorgio, il mio cane, il cucciolo scodinzola, si lascia annusare e lo segue accucciandosi sul giaciglio insieme a lui. Visita clinica Comportamento esploratorio: il cane, in casa, rimane nei pressi del cuscino e si allontana fino ad arrivare all’ingresso del soggiorno. In giardino Iris esplora superficialmente solo la parte di prato cui si accede dall’ingresso della casa. In negozio il cucciolo rimane immobile per ore sul giaciglio. Iris raramente si avvicina ai proprietari e “subisce” rimanendo immobile le loro carezze. Quando le persone si avvicinano per accarezzarlo, il cucciolo si immobilizza e trema. Durante la passeggiata in città Iris deve essere trascinata al guinzaglio in quanto si rifiuta di camminare. In campagna il cucciolo esplora e cammina senza paura. Iris presenta un prurito localizzato ad entrambi i condotti uditivi provocato da un’otite ceruminosa sostenuta da Otodectes cynotis. Diagnosi nosografica Non è possibile rilevare un’entità nosografica specifica. Diagnosi funzionale Non è presente alcuno stato patologico. Si può ritenere che esista un processo patologico di psico-inibizione. Comportamenti misti Comportamento sessuale: non si evidenziano monte o cavalcamenti (a carico di altri cani, dei proprietari o di oggetti). Sviluppo comportamentale: il cane è stato acquistato presso un allevamento in aperta campagna la settimana precedente alla visita sanitaria. Il cucciolo viveva in un box (separato dalla madre) lontano dalla casa dell’allevatore, in fondo ad un grande giardino. Diagnosi contestuale I proprietari sono estremamente interessati e disponibili. Prognosi Data la precocità dell’intervento terapeutico, la 21 prognosi è buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Terapia feromonale D.A.P. (posto in soggiorno ed in lavanderia). La terapia sarà messa in atto per tre-quattro mesi circa. Terapia comportamentale Interrompere ogni contatto visivo, vocale e tattile al seguito dell’irrigidimento del cucciolo, dell’apparizione di sbadigli o di polipnea. Non obbligare Iris ad allontanarsi dal giaciglio in casa/in negozio e ad esplorare le differenti stanze. Non parlare o coccolare il cucciolo al seguito delle manifestazioni neurovegetative legate alla paura. È necessario attendere che Iris si rilassi e quindi premiarla con un tono di voce dolce, una carezza ed un biscotto. Accompagnare il cucciolo più volte al giorno (soprattutto al risveglio e dopo i pasti) in giardino, attendere che urini e/o defechi e quindi premiarlo con un “bravo” ed un bocconcino. Non utilizzare il giornale o i pannolini per cani, in quanto questi ultimi permettono al cucciolo di imparare ad eliminare in casa ed a non trattenere le deiezioni. In relazione al comportamento eliminatorio, i proprietari non dovranno punire Iris neppure se colta sul fatto. Batteranno le mani ed esclameranno “no” quando osserveranno il cucciolo annusare il pavimento e girare su se stesso. Quindi lo accompagneranno in giardino. In caso di eliminazione in luogo non voluto, detergere l’urina con acqua e bicarbonato ed asportare le feci mentre un altro componente della famiglia avrà allontanato il cucciolo accompagnandolo in passeggiata. Coinvolgere Iris in giochi effettuati con la pallina da tennis in giardino. I figli dei proprietari dovranno lanciare la palla a breve distanza ed incitare con la voce il cucciolo ad andarla a riprendere. Quindi somministreranno un premio in cibo al seguito di ogni tentativo andato a buon fine. I proprietari dovranno condurre il cucciolo in passeggiata in campagna almeno due volte alla settimana. Nel caso di persone che desiderano accarezzare Iris, è necessario che si avvicinino al cane senza guardarlo ed in posizione accucciata alla sua altezza e non lo guardino mentre si avvicina. In nessuna occa- 22 sione Iris dovrà essere obbligata (ad esempio prendendola in braccio) al contatto. Condurre il cucciolo almeno una volta al giorno nei parchetti per cani e lasciarlo giocare senza guinzaglio con i conspecifici. Risultati ottenuti Iris ha presentato i primi miglioramenti dopo circa una settimana. Il cucciolo “chiede le carezze” ai proprietari, esplora il soggiorno, la cucina e tutto il giardino. Dopo tre settimane circa, durante le passeggiate, Iris gioca con i conspecifici ed a volte interagisce con le persone. In negozio il comportamento del cane non è migliorato. Dopo otto settimane circa, Iris esplora tutta la casa, gioca con i proprietari, interagisce con i conspecifici e con le persone. In negozio il cucciolo è molto migliorato. Durante le passeggiate in città, Iris si arresta bruscamente solo quando transita un veicolo molto rumoroso mentre normalmente cammina al guinzaglio ed elimina anche nelle aiuole poste in centro alla città. La terapia feromonale è stata sospesa dopo quattro mesi. Caso n. 3 Segnalamento Nelson, Yorkshire Terrier, maschio intero, 4 mesi, peso = 1 kg. Ambiente di vita La famiglia è costituita da una coppia senza figli. La proprietaria si assenta da casa tutta la giornata mentre il proprietario rientra a mezzogiorno e spesso rimane in casa durante il pomeriggio. La casa è contornata da un ampio giardino: Nelson vi ha accesso solamente alla presenza dei proprietari. Motivo della visita Nelson, fin dal momento dell’adozione, “ha paura” del proprietario. In occasione del rientro a casa di quest’ultimo a mezzogiorno, il cane si nasconde dietro al divano (Nelson ha le orecchie all’indietro e la coda tra gli arti posteriori) e si rifiuta di mangiare. Il proprietario è costretto ad allontanarsi dalla stanza, uscendo in giardino, per permettere a Nelson di uscire dal nascondiglio e consumare il pasto. Nelle ultime due settimane il cane abbaia al proprietario alla presenza della proprietaria: Nelson si avvicina rapidamente (il cane ha le orecchie all’indietro e la coda tra gli arti posteriori) e successivamente rincula. Gli abbaiamenti si protraggono per lungo tempo. Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere I proprietari desiderano che Nelson si integri all’interno della famiglia. Il proprietario vorrebbe che il cane non avesse più paura e non si nascondesse più al suo rientro a casa. La famiglia non desidera che Nelson socializzi con altre persone o con altri cani. tari non accompagnano Nelson in giardino durante le evacuazioni. Non sono somministrati premi al seguito delle eliminazioni correttamente eseguite. A volte la proprietaria effettua punizioni a posteriori (utilizzando il tono della voce) quando il cane urina sul pavimento o sui tappeti. Il sonno: durante il giorno Nelson dorme sul divano e sul suo cuscino posto in soggiorno vicino al divano. Spesso il cane si risveglia rapidamente e si nasconde dietro al divano. Durante la notte Nelson riposa sopra una brandina posta nella camera dei proprietari. Il cane dorme circa 12 ore / 24 ore. Il divano, il cuscino e la brandina sono posti in luoghi strategici. Comportamenti centrifughi Comportamento di aggressione: Manifestazioni organiche dirette Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Presenti Presenti Polipnea Presente Presente Tremori Presente Presente Midriasi Presente Assente Dispepsia (sbadigli, Presente eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli) Presente (solo sbadigli) Minzioni emozionali (al rientro a casa della proprietaria) Presenti Assenti Aggressione predatoria Occasionalmente a carico di prede di piccola taglia (lucertole) in giardino. Aggressione per irritazione È presente la sola fase di intimidazione a carico del proprietario e degli amici (soprattutto di sesso maschile) che si recano in visita alla famiglia (quando questi ultimi cercano di accarezzare il cane). La proprietaria parla al cane con voce dolce per tranquillizzarlo e il proprietario offre a Nelson un biscotto. Aggressione gerarchica Non si evidenzia in relazione all’assunzione del cibo o nei pressi del luogo di riposo. Quando i proprietari si abbracciano e/o si baciano il cane “piagnucola” e cammina avanti ed indietro. La proprietaria prende in braccio Nelson e lo coccola. Aggressione territoriale Non rilevata. Aggressione per paura Non rilevata. Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia) Assenti. Comportamenti centripeti Comportamento alimentare: Nelson mangia tre volte al giorno. I proprietari aggiungono starters alla razione (formaggio, pesce). La ciotola è a disposizione giorno e notte. I proprietari (salvo a mezzogiorno) assistono al pasto del cane, altrimenti Nelson interrompe l’assunzione del cibo. Il cane domanda (camminando avanti ed indietro) ed ottiene bocconcini durante la colazione e la cena dei proprietari. Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: nessuna alterazione. Comportamento eliminatorio: il cane elimina sui giornali (posti in cucina, in soggiorno ed in bagno) e nel giardino (in qualsiasi punto). I proprie- Comportamento esploratorio: il cane esplora tutte le stanze dell’abitazione ed il giardino. Spesso i proprietari hanno sorpreso una postura di aspettativa e l’esplorazione statica in occasione dell’introduzione di un nuovo oggetto in casa o di un sacchetto di plastica spinto dal vento in giardino. È presente esplorazione orale a carico di oggetti (foglie, pigne, funghi). Alcune volte il cane distrugge, ingerisce ed in seguito vomita materiali non edibili (giornali, fili elettrici). Appena il cucciolo afferra un oggetto, la proprietaria glielo toglie rapidamente dalla bocca. Al momento 23 della visita il cane è uscito in passeggiata solamente in automobile: “Nelson osserva il mondo dal finestrino”. Comportamenti misti Comportamento sessuale: Nelson non ha effettuato alcun comportamento di monta nei confronti di cani o di esseri umani di sesso femminile. Non si evidenziano cavalcamenti (a carico di altri cani, dei proprietari o di oggetti). Sviluppo comportamentale: il cucciolo è stato adottato presso un privato (una coppia anziana senza figli) all’età di tre mesi circa. Nelson viveva nella taverna della villetta, in un box separato da quello della madre e della sorella di quest’ultima. L’allevatrice si occupava dei cani. Al momento dell’adozione, Nelson si è rifugiato rapidamente nelle braccia della proprietaria, mentre è fuggito dal proprietario che desiderava accarezzarlo. Nelson, una volta arrivato nella nuova casa, si è nascosto dietro il divano per tutta la giornata. In seguito ha iniziato ad esplorare il nuovo ambiente accompagnato dalla nuova proprietaria. proprietaria. La stessa cosa avviene nei miei confronti e nei confronti del mio collega. Successivamente domando alla proprietaria di lasciare la stanza e Nelson si nasconde tra la scrivania e la porta d’uscita. Al rientro della proprietaria chiamo il mio cane: Nelson si sottrae all’esplorazione olfattiva di Giorgio ed abbaia (orecchie in avanti e coda alta) più volte. Visita clinica Il cane, secondo una valutazione soggettiva, appare più giovane rispetto alla data di nascita indicata sul libretto sanitario. L’esame obiettivo generale e particolare sono nella norma. Diagnosi nosografica Sindrome da Privazione Sensoriale stadio 1 (fobie ontogeniche). Vorrei rivalutare la corretta acquisizione degli autocontrolli durante la prossima visita. Diagnosi funzionale Altri comportamenti Stato fobico ⇒ fobia complessa (coinvolgimento di strutture noradrenergiche e dopaminergiche). Giochi: tira e molla, mordicchiare le mani (il cane non provoca dolore durante questo gioco), lancio di oggetti. Il cane gioca solamente con la proprietaria. Attaccamento: Nelson non segue continuamente la proprietaria in casa o in giardino. Spesso il cane rimane sul “suo cuscino”, sul divano ed in giardino da solo. Quando i proprietari sono assenti Nelson non effettua distruzioni, vocalizzi o defecazioni emozionali. Prognosi Osservazione del cane durante la visita comportamentale Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Temo che in futuro possa apparire uno squilibrio gerarchico. Nelson entra in ambulatorio in braccio alla proprietaria. Il cane, una volta deposto a terra, non annusa alcun oggetto ma si alza sugli arti posteriori per salire nuovamente tra le braccia. Dopo qualche minuto inizia ad esplorare la sala visite (l’esplorazione è a stella, incentrata sulla proprietaria): non evidenzio alcuna postura di aspettiva ed esplorazione statica. Quando il proprietario chiama Nelson, il cane lo guarda ma non si muove. Al seguito dell’avvicinarsi del proprietario, il cane ringhia in modo sommesso, rincula e si nasconde sotto la sedia della 24 Diagnosi contestuale I proprietari sono molto interessati e disponibili. Il proprietario non ha paura del cane. Terapia farmacologica D.A.P. (posto in soggiorno) e Selgian 8 kg (0,5 mg/kg una volta al dì al mattino). La terapia sarà messa in atto per tre-quattro mesi circa. Terapia comportamentale Il proprietario dovrà ignorare Nelson (non guardarlo, non parlargli, non accarezzarlo) e muoversi in casa ed in giardino come “se il cane non esistesse”. Potrà lasciare cadere dei bocconcini di cibo mentre cammina e quando il cane è tranquillo sul suo cuscino o sul divano. La proprietaria non deve premiare il cane quando abbaia, ma ignorarlo fino al termine dei vocalizzi. Quindi dovrà premiarlo con il cibo o giocando con lui. Per quanto riguarda il comportamento eliminatorio, è necessario togliere i giornali dalla casa ed accompagnare Nelson in giardino con regolarità premiandolo al seguito di ogni evacuazione correttamente eseguita. Interrompere la somministrazione di punizioni a posteriori. Condurre il cane in passeggiata più volte al giorno, iniziando da luoghi poco rumorosi ed affollati fino ad arrivare (in capo a due - tre settimane) a luoghi molto affollati. Lasciare che Nelson si avvicini spontaneamente alle persone, senza obbligarlo o prenderlo in braccio. Sostituire i giochi eccitanti con lunghe passeggiate. Somministrare il cibo due volte al giorno circa dieci minuti dopo la colazione e la cena dei proprietari. Quando il cucciolo prende in bocca un oggetto, effettuare il “baratto” con un bocconcino. La proprietaria dovrà estrarre delicatamente l’oggetto pronunciando “lascia” e sostituirlo rapidamente con un premio. Ambiente di vita La famiglia è costituita da genitori con una figlia ed un figlio adolescenti. Nella stessa casa vivono anche la madre del proprietario ed una nipote della donna. I proprietari si assentano da casa tutta la giornata mentre i figli rientrano a mezzogiorno e spesso rimangono in casa durante il pomeriggio. La madre del proprietario si assenta raramente dall’abitazione. La casa, di tre piani, è contornata da un ampio giardino: Pongo ha accesso solamente allo scivolo in cemento perché une volta è riuscito a passare tra le sbarre del cancello e si è allontanato. Motivo della visita Pongo, subito dopo la sua adozione urina sia in casa sia sullo scivolo in cemento all’esterno. Il cane ora effettua minzioni sia “da femmina” (al centro del letto nella camera degli ospiti) sia a gamba sollevata in più punti della casa (sullo stipite della porta in cucina e del soggiorno, su di una colonna in un angolo della taverna e sulla valigetta del proprietario). Negli ultimi mesi la frequenza di emissione delle eliminazioni e delle minzioni sociali è aumentata: il cane urina quasi esclusivamente all’interno dell’abitazione. Risultati ottenuti Nelson ha presentato i primi miglioramenti dopo circa un mese: qualche volta si lasciava accarezzare dal proprietario, la sera il cane restava a lungo sul divano accucciato vicino al proprietario. In passeggiata il cane non aveva paura né degli oggetti né dei rumori ma non si avvicinava volentieri alle persone. Dopo tre mesi circa il cane seguiva ovunque il proprietario e si lasciava accarezzare dagli amici della famiglia. Dopo cinque mesi Nelson saliva tra le braccia del proprietario “e gli dava i bacini”. La terapia farmacologica e comportamentale sono state sospese. Caso n. 4 Segnalamento Pongo, Pechinese, maschio intero (criptorichide), 4 anni, peso = 6 kg. Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere La famiglia desidera che il cane impari a “chiedere di uscire” ed elimini solo nell’ambiente esterno. Manifestazioni organiche dirette Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Presenti Presenti Polipnea Presente Presente Dispepsia (sbadigli, Presente eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli) Presente (solo sbadigli) Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia) Assenti. 25 Comportamenti centripeti Comportamenti centrifughi Comportamento alimentare: Pongo mangia (cibo commerciale di buona qualità secco ed umido) una volta al giorno. La ciotola è a disposizione giorno e notte. I proprietari non assistono al pasto del cane. Pongo domanda (abbaiando) ed ottiene bocconcini durante i pasti dei proprietari. Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: nessuna alterazione. Comportamento eliminatorio: dopo la sua adozione il cane urinava “a volte da femmina ed a volte da maschio” sia in casa sia in giardino. Per qualche mese i proprietari hanno utilizzato giornali sparsi in cucina ed in soggiorno. Il cane viene fatto uscire sullo scivolo ogni due ore circa: al mattino la madre del proprietario non accompagna Pongo, mentre durante il pomeriggio spesso la figlia esce insieme al cane e lo invita (utilizzando un tono di voce “duro”) ad urinare. Raramente il cane elimina alla presenza dei proprietari: Pongo viene chiuso fuori se non urina a richiesta. I proprietari puniscono il cane a posteriori: gli “mettono il naso dentro” e lo rincorrono minacciandolo con una ciabatta o con il giornale arrotolato. Al rientro dei proprietari il cane “sa di avere sbagliato” e corre a nascondersi. Le feci sono deposte al centro dello scivolo durante la passeggiata il cane urina a gamba sollevata ad ogni angolo (Pongo emette poche gocce di urina) e defeca in un’aiuola posta vicino a casa. Al momento della visita il cane urina in casa circa quattro - cinque volte al giorno. Pongo, la maggior parte delle volte, evacua una grande quantità di urina (il cane svuota la vescica) mentre raramente elimina poche gocce di urina. Sono descritti dai proprietari dei trascorsi episodi di cistite (diagnosticati dal Medico Veterinario curante tramite un esame delle urine). Il sonno: durante il giorno il cane dorme su di un tappeto al centro della stanza, nel corridoio, e sotto la scrivania nella camera della figlia della proprietaria. Durante la notte Pongo dorme su di un cuscino posto in un angolo della camera da letto della madre del proprietario. Il cane si risveglia spesso sia durante il giorno sia durante la notte: Pongo sussulta ad ogni rumore. Il cane dorme circa 12 ore/24 ore. Comportamento di aggressione: 26 Aggressione predatoria Occasionalmente a carico di prede di piccola taglia (gatti) sullo scivolo. Aggressione per irritazione Non rilevata. Aggressione gerarchica Non rilevata. Aggressione territoriale Non rilevata. Aggressione per paura Non rilevata. Comportamento esploratorio: il cane esplora tutte le stanze dell’abitazione e lo scivolo. Durante le passeggiata (effettuata una volta alla settimana) Pongo esplora gli oggetti e si avvicina alle persone senza alcuna paura. Comportamenti misti Comportamento sessuale: Pongo non ha effettuato alcun comportamento di monta nei confronti di cani o di esseri umani di sesso femminile. Si sono evidenziati cavalcamenti (a carico dei proprietari di sesso femminile). Sviluppo comportamentale: Il cane è stato acquistato in un negozio all’età di cinque mesi circa. Pongo viveva in un piccolo box in vetro sul fondo del quale erano sparse ovunque piccole strisce di carta di giornale. Altri comportamenti Giochi: Pongo lecca ininterrottamente, anche per trenta minuti, un gioco a forma di riccio in plastica. Spesso la figlia lancia un oggetto con i piedi ed il cane “fa il portiere”. Attaccamento: Pongo segue i proprietari di stanza in stanza in casa. Quando i proprietari sono assenti il cane rimane in compagnia della madre del proprietario. Osservazione del cane durante la visita comportamentale Pongo entra con la coda bassa ed andatura titubante nella sala visite. Il cane esplora superficialmente la stanza ed effettua più minzioni sociali. In seguito si sdraia sotto la scrivania per un breve periodo, quindi si sposta vicino alla porta d’ingresso. Quando apro la porta a soffietto di separazione di una stanza attigua, Pongo mi segue, esplora ed effettua più minzioni sociali. Il cane emette piccole quantità di urina. Quando i proprietari lo chiamano, il cane non li guarda neppure, mentre si avvicina rapidamente a me al seguito di “vieni, vieni” pronunciato con un tono di voce “giocoso” abbassandomi sulle ginocchia. Raramente Pongo interagisce con i proprietari: non li guarda e non cerca il contatto (tranne che con la figlia). Il cane interagisce normalmente con il mio cane. Visita clinica L’esame obiettivo generale e particolare sono nella norma. Richiedo al Medico Veterinario curante un nuovo esame delle urine supportato eventualmente da un’indagine ecografia a carico dell’apparato genitourinario. Diagnosi nosografica Non è possibile rilevare un’entità nosografica specifica. Merita attenzione l’osservazione sia delle eliminazioni inappropriate sia delle minzioni sociali. Soggettivamente, alcune minzioni sociali devono essere considerate eliminazioni poiché il cane svuota la vescica. È possibile rilevare un apprendimento non corretto all’eliminazione, una comunicazione patologica proprietario - cane ed uno squilibrio gerarchico. Diagnosi funzionale Stato ansioso di tipo ansia intermittente (coinvolgimento di strutture noradrenergiche e dopaminergiche). Terapia farmacologica D.A.P. (posto in soggiorno) e Selgian 8 kg (0,5 mg/kg una volta al dì al mattino). Questa terapia sarà seguita per due-tre mesi circa. Terapia comportamentale Punire Pongo solo se “viene colto sul fatto”: i proprietari batteranno le mani ed esclameranno “no”. Quindi accompagneranno il cane in una breve passeggiata e lo premieranno al seguito dell’eliminazione nell’ambiente esterno. Interrompere le punizioni a posteriori. Quando i proprietari rientrano a casa non devono “fare gli investigatori” cercando le eventuali eliminazioni. Saluteranno il cane e, fingendosi occupati nella pulizia delle stanze, metteranno in evidenza le eventuali minzioni. Detergere l’urina con acqua e bicarbonato. Accompagnare Pongo in passeggiata almeno quattro volte al giorno: la passeggiata dovrà protrarsi per almeno venti minuti e non terminerà subito dopo l’evacuazione. Il cane sarà accompagnato anche sullo scivolo ma i proprietari resteranno a distanza senza “obbligare Pongo ad eliminare”. Il cane dovrà essere premiato con un “bravo” ed un bocconcino al seguito di ogni eliminazione correttamente eseguita. Giocare frequentemente con Pongo. La ciotola sarà somministrata dopo il pasto dei proprietari e lasciata in sede per un’ora. Durante i pasti dei proprietari i bocconcini non dovranno essere elargiti al momento ma messi nella ciotola e somministrati in un secondo tempo. Acquistare un nuovo cuscino per Pongo e posizionarlo in un angolo del soggiorno. Diagnosi contestuale I proprietari sono estremamente interessati e disponibili. Pongo è stato acquistato per soddisfare il desiderio della figlia di possedere un animale domestico, ma le esigenze etologiche del cane non sono mai state considerate perché non conosciute dai proprietari. Prognosi Buona in relazione ad una parte degli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Non penso che il cane possa imparare a “chiedere di uscire”. Risultati ottenuti Gli esami richiesti non hanno evidenziato alcuna patologia in atto. Pongo ha presentato i primi miglioramenti dopo circa quindici giorni: il cane urinava quasi esclusivamente nell’ambiente esterno. Dopo quaranta giorni circa Pongo urinava e defecava solamente nell’ambiente esterno. La terapia farmacologica a base di Selgian 8 kg viene sospesa dopo tre mesi circa mentre la terapia feromonale viene protratta ancora per un altro mese. Il cane si avvicina alla porta quando desidera uscire per eliminare. 27 Caso n. 5 Segnalamento Attila, Jack Russel Terrier, maschio intero, 10 mesi, peso = 5 kg. Ambiente di vita La famiglia è costituita da genitori con un figlio maggiorenne.Attila è stato acquistato dal figlio senza l’approvazione dei genitori. Il padre ed il figlio lavorano insieme: escono al mattino, rientrano nella pausa pranzo e intorno alle 18. La madre è casalinga e si assenta da casa più volte al giorno. La famiglia vive in una villa contornata da un ampio giardino. Durante il fine settimana il figlio si trasferisce con il cane nella villa in campagna. Motivo della visita La visita comportamentale è richiesta dalla madre in quanto nell’ultima settimana (soprattutto tra le 17 e le 18) il cane, assumendo la postura di gioco, inizia ad abbaiare e cerca di prenderle i piedi, ringhiando. Quindi Attila inizia a saltare e a cercare di afferrarle le mani. La madre ha molta paura ed, urlando e gesticolando, si rifugia in cucina dove telefona al figlio chiedendogli di rientrare a casa immediatamente. Appena padre e figlio rientrano, il cane “li saluta” ed inizia a giocare con la pallina. Spesso il comportamento lamentato avviene anche in presenza di tutti i famigliari: il figlio dice “basta” ed Attila smette immediatamente. Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere La madre desidera che il cane non “l’aggredisca più” in quanto ha molta paura. Secondo il figlio ed il padre il comportamento del cane è normale, “è solo un gioco”. Giornata tipo del cane Attila esce in giardino al mattino presto da solo per eliminare (circa dieci minuti). In seguito viene chiuso in una stanza apposita per circa tre ore. Attila assiste al pasto dei proprietari e successivamente esce in giardi- 28 no da solo per eliminare (circa dieci minuti). Il cane rimane chiuso nell’apposita stanza per alcune ore, a seconda della permanenza a casa della madre. Infatti quando la signora esce, Attila viene confinato. A volte il cane esce per una passeggiata serale al guinzaglio con il figlio per venti minuti circa, altrimenti viene mandato in giardino più volte per eliminare. Manifestazioni organiche dirette Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Assenti Assenti Polipnea Assente Assente Dispepsia (sbadigli, Presente eruttazioni, flatulenze, vomito) (sbadigli e flatulenze) Assente Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia) Assenti. Comportamenti centripeti Comportamento alimentare: Attila mangia (cibo secco) due volte al giorno. La proprietaria aggiunge starters alimentari ai croccantini. La ciotola è posta in cucina. Il cibo è somministrato prima dei pasti dei proprietari e la ciotola resta a disposizione fino alla consumazione del pasto. Il cane mangia qualche boccone e poi si allontana: la proprietaria assiste al pasto del cane e lo invita a mangiare. Attila assiste al pasto dei proprietari, elemosina ed ottiene. Durante il fine settimana la ciotola con il cibo viene fornita dopo il termine del pasto del proprietario ed il cane mangia tutto subito. Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: nessuna alterazione. Comportamento eliminatorio: nessuna alterazione. Il sonno: durante il giorno il cane rimane a lungo chiuso in un’apposita stanza. Attila dorme su di un divano posto di fronte alla porta d’entrata del locale. Una volta libero nella casa, il cane dorme sul divano e su di una poltrona nel soggiorno. Durante la notte Attila riposa sul letto del figlio. Il cane dorme 12 ore/ 24 ore. Comportamenti centrifughi Comportamento di aggressione: Aggressione predatoria Occasionalmente a carico di prede di piccola taglia (uccelli). Aggressione per irritazione Non rilevata. Aggressione gerarchica Il cane ringhia al figlio quando viene preso in braccio (mentre dorme sul divano in soggiorno e sul letto) per essere spostato. Spesso Attila ringhia alla proprietaria quando cerca di togliergli la pallina dalla bocca. Quando il figlio e la madre si avvicinano per salutarsi, il cane si intromette e “piagnucola”. Aggressione territoriale Non rilevata. Aggressione per paura Non rilevata. Quando il cane mette in atto un comportamento di aggressione nei confronti del figlio, quest’ultimo lo sgrida con un tono di voce “dura”. Attila viene invitato dai proprietari in mezzo a loro quando si avvicina in modo che non si senta “escluso”. Comportamento esploratorio: il cane esplora tutte le stanze della casa ed il giardino. Durante le passeggiate il cane tira al guinzaglio e “si oppone” quando i proprietari desiderano cambiare direzione. Spesso il cane abbaia sia a casa sia durante la passeggiata: i proprietari lo coccolano per tranquillizzarlo ed a volte lo sgridano con un tono di voce “duro”. Comportamenti misti Comportamento sessuale: si evidenziano “tentativi” di monta a carico di cani di sesso femminile durante ed al termine del loro calore. Sono presenti cavalcamenti a carico della proprietaria quando Attila si eccita durante i rituali di ritorno (“le feste”) effettuati nei confronti del figlio. Sviluppo comportamentale: Il cane è stato acquistato presso un privato all’età di circa tre mesi. Il cucciolo viveva con il proprio padre e con alcuni dei i fratelli. di del figlio, abbaiando e ringhiando: il proprietario effettua questo gioco molto spesso. Inoltre invita Attila a saltare per farsi mordicchiare le mani (il cane non stringe). Il cane assume la postura di gioco (la parte anteriore del corpo si abbassa mentre il treno posteriore rimane alto, il cane saltella di qua e di là) prima di mettere in atto i comportamenti descritti. Il figlio gioca a correre con Attila (mentre questi cerca di afferrargli i pantaloni e le scarpe), al tira e molla e a fare la lotta con le mani. Il cane rincorre la pallina in casa ed un pallone nel giardino. Attaccamento: spesso il cane segue di stanza in stanza la proprietaria quando sono in casa da soli. Attila preferisce addormentarsi a contatto con i proprietari. Il cane, quando rimane a casa da solo, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni emozionali. Osservazione del cane durante la visita Il cane entra tranquillo in sala visite e prende subito contatto con me, salutandomi a lungo. Quando arriva Giorgio, Attila assume una postura accucciata, i due cani effettuano una corretta esplorazione feromonale ed in seguito si allontanano. Il cane esplora tutta la stanza ed anche il retro dell’ambulatorio. Effettua un’esplorazione orale a carico del pomello ferma - porta e di alcuni giornali posti in uno scaffale. Il proprietario dice basta ed Attila interrompe immediatamente queste esplorazioni. Quando la proprietaria lo prende in braccio, il cane biascica, sbadiglia e si allontana dopo pochi secondi. Cerco di scatenare un gioco di eccitazione ma il cane non pare interessato. Dopo qualche minuto Attila effettua una minzione sociale sullo spigolo che separa la sala visite dal retro dell’ambulatorio. Quindi il cane si addormenta raggomitolandosi tra la porta d’uscita ed il calorifero. Visita clinica L’esame obiettivo generale e particolare sono nella norma. Diagnosi nosografica Altri comportamenti Giochi: il cane gioca in casa rincorrendo i pie- Non è possibile rilevare un’entità nosografica specifica. Si constata uno squilibrio gerarchico e la presenza di una comunicazione pato- 29 logica tra i proprietari ed il cane. Inoltre Attila non compie alcuna attività fisica e di collaborazione durante la giornata: la somministrazione del cibo ed i giochi di eccitazione messi in atto dal figlio costituiscono la relazione principale uomo-cane. Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. in libertà nei boschi attigui alla villa in città e in campagna. Attila mangerà dopo la fine del pasto dei proprietari. La ciotola rimarrà a disposizione per mezz’ora al massimo. I proprietari non devono né assistere al pasto del cane né invitarlo a mangiare. Per quanto riguarda il luogo di riposo è necessario spostare il divano posto nella stanza adibita al cane in una posizione periferica (Attila non deve poter controllare chi entra e chi esce dal locale). Inoltre sarà posto un telo su di una parte del divano in soggiorno e i proprietari permetteranno al cane di riposare sul divano solo quando vi si accuccerà. In ufficio il proprietario collocherà una brandina in un angolo della stanza. Quando i proprietari desiderano spostare il cane mentre dorme, dovranno avvicinarsi (ponendosi lateralmente al divano in modo da lasciare al cane una via di fuga), guardare Attila sulla groppa e chiedergli di scendere senza toccarlo. In occasione della comparsa dei comportamenti lamentati, la proprietaria potrà (a seconda di come si sente): lanciare la pallina al cane, far uscire Attila in giardino, chiudersi in una stanza. Se fosse presente tutta la famiglia, dovranno tutti insieme, uno vicino all’altro (con la madre nel mezzo) chiedere al cane di uscire dalla stanza. Dovranno guardarlo sulla groppa e camminare verso di lui lasciando libero il percorso in direzione della porta di uscita. L’azione deve essere interrotta non appena il cane varcherà la soglia della stanza. Terapia feromonale Risultati ottenuti D.A.P. (posto in soggiorno). Questa terapia sarà seguita per due mesi circa. Attila ha manifestato i primi miglioramenti dopo pochi giorni dall’inizio del trattamento. Secondo la proprietaria, il cane è “molto più tranquillo”: Attila gioca con la proprietaria al lancio della pallina in casa, riposa con lei sul divano e raramente inizia ad abbaiare cercando di afferrarle i piedi. Al termine della quarta settimana di trattamento, la proprietaria è serena perché ha ben compreso che il cane desidera solo giocare. Infatti, ha trovato una strategia: appena Attila inizia ad abbaiare e ad afferrare i piedi, la proprietaria gli chiede di saltare in braccio e il cane si calma immediatamente. Quindi escono in macchina per andare a trovare il padre ed il figlio al lavoro. Dopo due mesi dall’inizio del trattamento i comportamenti lamentati sono pressoché Diagnosi funzionale Non è presente alcuno stato patologico. Diagnosi contestuale La madre è interessata ma poco disponibile in quanto il figlio è “l’unico proprietario” del cane. Inoltre è oppressa da attacchi di panico che provocano un abbassamento della pressione cui fa seguito uno svenimento. La proprietaria teme che il cane “possa mangiarla” durante una crisi lipotimica. Inoltre secondo il marito ed il figlio devono spesso allontanarsi da casa per più giorni, la proprietaria desidererebbe cedere il cane ma d’altra parte non vuole provocare un dolore al proprio figlio. Quest’ultimo, dopo la visita, è estremamente disponibile ad aiutare la madre ad affrontare e a superare la situazione. Prognosi Terapia comportamentale Il cane dovrà compiere una maggiore attività fisica e di collaborazione quotidiana: Attila andrà in ufficio con il figlio al mattino e seguirà la proprietaria (anche rimanendo in macchina) durante il pomeriggio. Il cane effettuerà almeno quattro passeggiate al giorno della durata di almeno venti minuti ciascuna. I giochi di eccitazione saranno sostituiti con alcuni lanci della pallina in giardino (al massimo due o tre lanci) e con lunghe passeggiate 30 scomparsi. La terapia feromonale è stata sospesa dopo tre mesi. Manifestazioni organiche indirette (granuloma da leccamento, obesità, poliuria - polidipsia): Assenti. Caso n. 6 Segnalamento Comportamenti centripeti Lilly, Incrocio, femmina sterilizzata, 8 anni, peso = 15 kg. Comportamento alimentare: Lilly mangia (cibo umido commerciale) due volte al giorno. La ciotola è situata in cucina. Il cibo è somministrato contemporaneamente ai pasti dei proprietari e la ciotola resta a disposizione giorno e notte. I proprietari assistono al pasto del cane: la proprietaria invita il cane a mangiare, lo imbocca ed a volte lo sgrida quando non mangia. Lilly assiste al pasto dei proprietari, elemosina ed ottiene. Comportamento dipsico: nessuna alterazione. Comportamento somestesico: il cane si lecca frequentemente la faccia mediale delle cosce: è presente un eritema generalizzato ed il colore del pelo è modificato. Inoltre, in primavera ed in tarda estate, compare un prurito generalizzato accompagnato dalla presenza di lesioni elementari (papule) diffuse attribuibili ad una risposta allergica. La diagnosi è stata effettuata a seguito di una visita dermatologica specialistica. Il leccamento alla faccia mediale delle cosce è iniziato da circa un anno. Non è presente una fase appetitiva ben definita, mentre la fase di appagamento appare dopo un po’ di tempo. Comportamento eliminatorio: Lilly urina solo nell’ambiente esterno, durante le passeggiate. Frequentemente il cane defeca davanti alla porta della camera da letto dei proprietari. Le feci hanno consistenza normale. Il sonno: durante il giorno e la notte il cane dorme sul divano del soggiorno (davanti alla porta d’entrata della stanza). Lilly si accuccia nel corridoio e davanti alla porta d’ingresso dell’appartamento. Il cane si corica su di una brandina posta sotto il tavolo in cucina durante il pasto dei proprietari. Spesso Lilly sale sul letto dei proprietari durante la notte. Il cane si risveglia ogni due ore circa, cammina per qualche secondo oppure va a bere ed in seguito si riaddormenta. Lilly dorme 10 ore/24 ore. Ambiente di vita La famiglia è costituita da una giovane coppia senza figli. Il proprietario si assenta da casa alcune volte per tutta la giornata mentre altre per tutta la notte. La proprietaria non lavora e rimane quasi sempre a casa. La famiglia vive in un appartamento (dotato di due ampi balconi) posto in un condominio in periferia della città. Motivo della visita Durante la visita sanitaria semestrale si osserva che Lilly cammina avanti ed indietro nelle stanze della casa ansimando sia di giorno sia di notte. Inoltre il cane non mangia fino al ritorno a casa del proprietario. Questi sintomi sono presenti da circa un anno ma si sono accentuati nelle ultime settimane, al seguito del ritorno al lavoro del proprietario dopo un lungo periodo di disoccupazione. Obiettivi che i proprietari vorrebbero raggiungere La famiglia desidera che i sintomi di Lilly non peggiorino in quanto tra poco anche la proprietaria inizierà a lavorare. Manifestazioni organiche dirette Durante la visita comportamentale A casa Tachicardia - Tachipnea Presenti Presenti Polipnea Presente Presente Tremori Presenti Presenti Midriasi Presente Presente Dispepsia (sbadigli, Presente eruttazioni, flatulenze, vomito) (solo sbadigli) Presente (solo sbadigli) 31 Comportamenti centrifughi Comportamenti misti Comportamento di aggressione: Comportamento sessuale: non si evidenziano monte. Sono presenti cavalcamenti a carico della proprietaria. Sviluppo comportamentale: il cane è stato acquistato presso un negozio all’età di circa due mesi. Aggressione predatoria Non rilevata. Aggressione per irritazione Lilly ringhia e rincula quando le persone si avvicinano per accarezzarla, soprattutto se si tratta di individui di sesso maschile. Il cane ringhia e morde la proprietaria quando cerca di farlo scendere dal divano afferrandolo al collare. Lilly non si allontana dal luogo in cui è avvenuto il conflitto. I proprietari prendono in braccio il cane e lo coccolano al fine di “rassicurarlo” in occasione dell’incontro con persone. Al seguito dell’aggressione nei confronti della proprietaria, quest’ultima punisce Lilly utilizzando un tono di voce “duro”. Il cane ringhia alla proprietaria quando cerca di farlo scendere dal divano. Lilly ringhia e morde la proprietaria ed il fratello di quest’ultima quando lo accarezzano sulla brandina. Lilly non si allontana dal luogo in cui è avvenuto il conflitto. Il cane abbaia e si intromette quando i proprietari si abbracciano o si scambiano effusioni. Quando il cane mette in atto un comportamento di aggressione nei confronti della proprietaria e del fratello di quest’ultima, viene inseguito fino a quando si nasconde sotto il letto. Lilly viene invitata dai proprietari in “mezzo a loro” quando si scambiano effusioni in modo che non si senta “esclusa”. Il cane abbaia quando arrivano ospiti e quando questi ultimi vanno via. I proprietari coccolano Lilly per tranquillizzarla. Aggressione gerarchica Aggressione territoriale Aggressione per paura Non rilevata. Comportamento esploratorio: il cane esplora tutte le stanze dell’appartamento. Lilly ansima, trema e cerca di nascondersi in occasione delle urla emesse dai proprietari e dai loro amici che si ritrovano abitualmente a casa per assistere ad una partita di calcio alla televisione. Quando le persone si avvicinano per accarezzarla, Lilly ringhia e rincula. Durante la passeggiata in città il cane si arresta e cerca di fuggire quando avverte l’esplosione di un petardo. 32 Altri comportamenti Giochi: Il cane gioca in casa con una pallina rincorrendola nel corridoio. Attaccamento: Lilly segue i proprietari di stanza in stanza in casa. Il cane chiede continuamente il contatto soprattutto con il proprietario. Lilly si isola nella camera da letto dei proprietari quando la proprietaria esce ed il cane rimane da solo con il proprietario. Lilly quando rimane a casa da sola, non effettua vocalizzi, distruzioni od eliminazioni emozionali. Osservazione del cane durante la visita sanitaria Il cane entra titubante nella sala visite. Lasciato libero si avvicina rapidamente alla porta d’uscita con la coda tra gli arti posteriori e le orecchie indietro. Lilly non esplora gli oggetti e non si avvicina né a me né al mio cane. Quando la proprietaria si siede, il cane le si accuccia vicino e rimane immobile a lungo. Appena entra il mio collega nella stanza, Lilly inizia a camminare avanti ed indietro ansimando tra la porta d’uscita e la proprietaria. Visita clinica L’esame obiettivo generale è nella norma La cute a livello della faccia mediale delle cosce è arrossata ma non si evidenziano papule. Sulle parti glabre non sono evidenti lesioni elementari primarie e secondarie. Diagnosi nosografica Il cane risulta affetto da una sociopatia (stadio 1 o stadio reattivo). Inoltre è possibile evidenziare una carente socializzazione interspecifica (soprattutto nei confronti degli esseri umani di sesso maschile) ed una comunicazione patologica proprietario - cane. Diagnosi funzionale È presente uno stato patologico di ansia intermittente (coinvolgimento di strutture noradrenergiche, dopaminergiche e serotoninergiche). proprietari e lasciata in sede per un’ora. I proprietari possono rimanere nella stessa stanza ma dovranno ignorare il cane. Aumentare il numero delle passeggiate quotidiane, magari conducendo l’animale libero nei campi. Giocare con Lilly a palla durante la passeggiata. Diagnosi contestuale I proprietari sono estremamente interessati e disponibili ma non desiderano affrontare la patologia del comportamento all’origine della sintomatologia. Prognosi Buona in relazione agli obiettivi che i proprietari si sono preposti di raggiungere. Terapia feromonale D.A.P. (posto in corridoio). La terapia sarà messa in atto per due - tre mesi circa. Terapia comportamentale Ignorare Lilly (non coccolare, non rassicurare con un tono di voce “dolce”, non sgridare con un tono di voce “dura”, non guardare e non somministrare cibo) quando cammina avanti ed indietro, non mangia o si isola nella camera da letto dei proprietari. Non accarezzare il cane quando si trova sulla brandina. Se i proprietari lo desiderano è possibile chiamare Lilly e, se quest’ultima si avvicina, coccolarla. Quando si desidera fare scendere il cane dal divano è opportuno avvicinarsi (ponendosi lateralmente al divano stesso e non frontalmente in modo da lasciare al cane stesso una via di fuga), guardare Lilly sulla groppa e chiederle di scendere senza toccarla. Durante la passeggiata i proprietari dovranno chiedere alle persone che desiderano accarezzare Lilly di avvicinarsi accovacciati e di non guardare il cane. Non coccolare il cane al fine di “rassicurarlo” in quanto così facendo viene premiata la paura. Premiare il cane coccolandolo e parlandogli con un tono di voce “dolce” quando si avvicina alle persone senza ringhiare e nascondersi. Somministrare almeno tre pasti al giorno. La ciotola sarà offerta al termine del pasto dei Risultati ottenuti Lilly ha manifestato i primi miglioramenti dopo circa una settimana. Secondo i proprietari il cane in casa è “molto più tranquillo”: ansima raramente, sbadiglia meno frequentemente, non cammina avanti ed indietro né di giorno né di notte e mangia regolarmente (anche in assenza del proprietario). Al termine della terza settimana di trattamento, Lilly continua ad isolarsi nella camera dei proprietari quando rimane da sola con il proprietario. Dopo due mesi il comportamento di aggressione per irritazione e per soggezione gerarchica nei confronti dei proprietari è diminuito: è presente solo la fase appetitiva (il ringhio) mentre è scomparsa la fase consumatoria (il morso). La terapia feromonale è stata sospesa dopo quattro mesi circa. Viene però puntualmente restaurata in occasione di festività (per i rumori dei fuochi di artificio) o di eventi sportivi. CONCLUSIONI Ancorché la sperimentazione descritta sia esigua, i vantaggi dervati dall’uso del D.A.P. accompagnato da una idonea terapia comportamentale sono risultati evidenti. L’evoluzione della ricerca scientifica permetterà nei prossimi anni l’identificazione e l’analisi funzionale di un numero sempre maggiore di altri feromoni. Tra questi, alcuni potranno essere utilizzati come fondamentale ausilio terapeutico nelle affezioni comportamentali. La feromonoterapia è, quindi, destinata a ricoprire un ruolo di notevole importanza nella medicina comportamentale. 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