i volti del romanino rabbia e fede
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i volti del romanino rabbia e fede
RASSEGNA STAMPA 2015 W W W. C I E L I V I B R A N T I . I T W W W. F E S T I VA L R O M A N I N O . I T i volti del romanino rabbia e fede BRENO DOMENICA 3 MAGGIO - ORE 20.45 Chiesa di Sant’Antonio ROMANINO A SEI CORDE Giulio Tampalini, chitarra Il più grande maestro italiano delle sei corde, in un concerto sulle orme di Romanino, tra il Rinascimento e i giorni nostri. PISOGNE SABATO 9 MAGGIO - ORE 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve A SCUOLA DI ROMANINO Esito del laboratorio teatrale realizzato dall’attore Filippo Garlanda in collaborazione con l’Istituto Turistico Tassara - Ghislandi di Pisogne. a seguire - ore 21 ROMANINO SULLE PUNTE Studio 76 Scuola di danza Una compagnia di danza rilegge il movimento, i segni e i colori di Romanino, in un progetto originale che rinnova l’incontro creativo tra le arti caratteristico del festival. TAVERNOLA BERGAMASCA SABATO 16 MAGGIO - ORE 20.45 Chiesa di San Pietro ROMANINO PIZZICATO Orchestra di mandolini e chitarre “Il plettro” Alberto Bugatti, direttore Dal Cinquecento al presente, omaggio a Romanino sulle corde di chitarre e mandolini, in un concerto che mescola suggestioni colte e atmosfere popolari. PISOGNE DOMENICA 17 MAGGIO - ORE 18 Chiesa di Santa Maria della Neve IL MIO ROMANINO Franca Grisoni, poetessa Daniela Savoldi, violoncello La massima poetessa dialettale italiana rilegge Romanino, in un dialogo fecondo e coinvolgente tra letteratura, musica e immagine. TUTTI GLI APPUNTAMENTI SONO A INGRESSO LIBERO Con il contributo di COMUNE DI BIENNO COMUNE DI PISOGNE COMUNE DI TAVERNOLA BERGAMASCA PISOGNE DOMENICA 24 MAGGIO - ORE 18 Chiesa di Santa Maria della Neve ROMANINO OPERA APERTA Massimo Minini, gallerista Don Giuseppe Fusari, direttore del Museo Diocesano di Brescia L’arte di Romanino e la contemporaneità: un confronto tra passato e presente. Consegna della prima edizione del Premio Romanino a Massimo Minini. BIENNO DOMENICA 7 GIUGNO - ORE 15 Casa degli artisti READING ROMANINO: in nome della madre Antonio Palazzo, attore Antonio D’Alessandro, chitarra In omaggio al ciclo di affreschi realizzato da Romanino nella chiesa di S. Maria Annunciata, un collage di letture dedicate alla Vergine con un contrappunto musicale a sei corde. Premiazione del concorso di pittura intitolato a Girolamo Romanino. BRENO SABATO 20 GIUGNO - ORE 20.45 Chiesa di Sant’Antonio ROMANINO PIZZICATO Orchestra di mandolini e chitarre “Il plettro” Alberto Bugatti, direttore Dal Cinquecento al presente, omaggio a Romanino sulle corde di chitarre e mandolini, in un concerto che mescola suggestioni colte e atmosfere popolari. PISOGNE SABATO 27 GIUGNO - ORE 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve READING ROMANINO: POESIA E PITTURA IN DIALETTO Filippo Garlanda, attore Davide Bonetti, fisarmonica Il latino maccheronico di Teofilo Folengo, la “pittura in dialetto” di Romanino. Parola e musica raccontano l’irresistibile storia di due artisti controcorrente, giocolieri della lingua e del disegno. PISOGNE SABATO 19 SETTEMBRE - ORE 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve ROMANINO IN CORO Corale “S. Giulia” di Paitone Enzo Loda, direttore Concerto corale con repertorio di musica del Cinquecento e contemporanea. 14 BS TEMPO LIBERO VIVERE LA CITTÀ Mercoledì 29 Aprile 2015 Corriere della Sera La Cina in San Barnaba Musiche e voci dall’estremo oriente Voci dalla Cina. Originale appuntamento con la musica cinese stasera alle 21 all’auditorium San Barnaba (piazzetta Benedetti Michelangeli, Brescia): il Conservatorio Marenzio ospita un concerto del coro della National Taipei University of Education diretto da Martim Sousa Tavares, in un repertorio di musiche originali di autori cinesi. programma ci sono pezzi cinesi classici accompagnati da strumenti tradizionali come flauto e arpa cinese. Non manca l’omaggio all’Europa con «L’Arlesienne, seconda suite» di Bizet e di Wagner «La marcia di Tannhauser». Alla bacchetta il giovane direttore d’orchestra, Martim Sousa Tavares, portoghese d’origine, ma dal 2013 impegnato a perfezionarsi in direzione d’orchestra al Marenzio. Ingresso libero. (f.l.) Il programma prevede diverse canzoni popolari: «L’uccellino», basato su testo poetico e successivamente arrangiato dagli allievi di composizione dell’ateneo, «Fiore tra i fiori», «Casa per sempre» composto da Hsiao Ty-Zen, due pezzi tradizionali, «Voglia della brezza di primavera» e «Il cielo nero nero». Ancora, in © RIPRODUZIONE RISERVATA John Taylor, solo per l’Unesco Il celebre musicista domani sera al Viridarium per la giornata mondiale del jazz M ancava all’appello dal dicembre dell’anno scorso e qualche dubbio sul suo futuro gli appassionati bresciani di musica jazz se l’erano pure fatto venire. Per fortuna, dopo le recenti anteprime di Jazzontheroad, che ritornerà quest’estate in piazza Brusato con nomi e programmi degni di nota, anche Jazz in Eden, l’altra importante rassegna cittadina, scopre finalmente le sue carte. E lo fa con un’anteprima della stagione autunnale, che prenderà poi il via in ottobre, da leccarsi le dita: sull’inedito palco del Viridarium salirà infatti il pianista John Taylor (alle 21.15). Nato a Manchester 73 anni fa, Taylor è uno dei più raffinati pianisti internazionali. Tra i grandi maestri della scena europea, è il tipico rappresentante di quegli artisti che vengono definiti — con una brutta perifrasi — «musicisti per musicisti». Malgrado, infatti, la sua notorietà verso il grande pubblico non sia all’altezza della strabiliante bravura, e nonostante sia effettivamente apprezzato e stimato proprio dalla gran parte dei suoi colleghi, Taylor non è per niente un musicista di nicchia, ma, viceversa, un improvvisatore dalla forte carica comunicativa. Alla ribalta sin dagli anni Settanta grazie soprattutto alla partnership con Kenny Wheeler, con il quale condivideva la particolare vena melodica e compositiva, ha collaborato, nei contesti più diversi, con Jan Garbarek e Enrico Rava, Gil Evans e Lee Konitz, Charlie Mariano e Maria Pia De Vito, Peter Erskine e Marc Johnson, Palle Danielsson e Joey Baron. Dalla big band sino al trio, oppure accompagnando una cantante, Taylor non manca mai di stupire per coerenza, profondità, magistero tecnico e originalità, ma è nelle performance in solitaria, come questa al Viridarium, che si dimostra un talento più unico che raro. L’occasione del concerto di domani è l’International Jazz Day, giornata mondiale del jazz che l’Unesco ha proclamato nel 2011 per celebrare le virtù di questa musica quale «strumento educativo, forza di pace, di unità, di dialogo, e mezzo di comunicazione tra i popoli». Un genere che gode del riconoscimento Unesco, accolto in uno spazio che si è guadagnato lo stesso titolo per le sue bellezze artistiche e il patrimonio storico. Se inizialmente doveva essere l’area praticabile del teatro romano ad accogliere il concerto, l’organizzazione ha infine scelto come cornice il Viridarium di Santa Giulia, in grado di accogliere più spettatori. In occasione del Jazz Day, il coordinamento di Jazz in Eden — Rethink-art, Circolo Quid, Accademia L’altrsuono, Conservatorio Luca Marenzio — ha così programmato una serata che inizierà alle 19.15 con l’esibizione della classe di musica d’insieme di Giovanni Falzone, eccezionale trombettista e insegnante del Marenzio che affiancherà i suoi studenti. A seguire il settetto Sax Family, uno dei più riusciti prodotti dei corsi dell’Altrosuono. Ingresso libero. Giuseppe Viada Musica e fiori Piancogno sulle orme di Sanremo Cantante La francese Langevin Laurianne sarà tra i protagonisti della serata con il cantautore Osvaldo Taddeo. Appuntamento il primo maggio, alle 21, al Pala Vi.Bi di Piancogno, direttore artistico Antonio Pedersoli Il caso Al teatro romano, anzi no. Concerto dirottato all’ultimo Suonala da un’altra parte, John: colpo di teatro (romano). Girano mail e contro mail, sul #Jazzday: cambi di programma ed errata corrige. L’invito arriva ieri mattina: John Taylor e il suo pianoforte «nella suggestiva cornice del teatro romano» domani sera alle 21. Tre righe ed è subito notizia: tornano gli spettacoli tra le gradinate, finalmente. Fermi tutti: due ore più tardi arriva un nuovo messaggio di posta. Alla lettera:«In allegato il comunicato stampa corretto: diversamente da quanto inviatovi questa mattina #Jazzday, la giornata internazionale Unesco del jazz si terrà al Viridarium, presso il Museo di Santa Giulia». È giallo: «Non ne so nulla: qui non hanno spedito nessuna pratica» dice il soprintendente archeologico Filippo Maria Gambari. L’autorizzazione a procedere per il concerto al teatro non è mai arrivata da Milano, perché Milano non l’ha ricevuta da Brescia Musei. «Vengo a sapere da lei di questo evento, ma nessuna polemica: abbiamo tante cose da fare con la mostra su romani e celti, può essere Festival «Rosa camuna» sfuggito. Si vede che l’hanno organizzato per suscitare attenzione sul teatro e sull’esposizione (la vernice l’8 maggio, ndr). E comunque con Brescia abbiamo un ottimo rapporto» fa sapere il funzionario Serena Solano. I sospetti vengono zittiti da Luigi Maria Di Corato, direttore di Brescia Musei: «Taylor è uno dei più grandi artisti del jazz: sarebbe stato un affronto per la città farlo esibire in uno spazio esclusivo come il teatro romano, che può contenere un pubblico ristretto». Aggiungi un posto in platea: hanno spostato il palco in Santa Giulia perché l’evento fosse «inclusivo e potesse accogliere più persone. È ancora area archeologica: restiamo in tema con la giornata Unesco del jazz». (a.tr.) © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Rabbia e fede, la lezione di Romanino Torna il festival intitolato all’artista: musica, poesia e performance in Valle Camonica E rano cotti di lui come adolescenti al primo amore. Testori, Pasolini, Guttuso. Bastò un istante. Come una dea, Girolamo Romanino ammaliò loro e molti altri. Il tempo di uno sguardo alle volte affrescate di Santa Maria della Neve a Pisogne per cadere in un innamoramento senza ritorno. Potere del genio, della fascinazione e dell’arte. Non a caso, da secoli Romanino emoziona i visitatori che scorgono fra le pareti dipinte quelle passioni che non basterebbe una vita per contenerle tutte. «La grande eredità di Romanino è questo: la capacità di intercettare gli umori della contemporaneità». Fabio Larovere, direttore artistico del festival «I volti di Romanino. Rabbia e fede» quest’anno alla quarta edizione, ripropone una rassegna dedicata al grande artista cinquecentesco ma anche all’arte in tutte le sue accezioni. Musica, teatro, interpretazioni, cinema e racconto: il festival è un’occasione per immergersi in un momento culturale di inedita varietà. «Motivo ispiratore della rassegna — spiega Larovere — è che la cultura rappresenta un’energia da liberare nel presente, coinvolgendo studiosi, intellettuali e Rose rosse (e camune) per te. Prendete la cartina geografica e stracciatela: Sanremo è a Piancogno, Val Camonica. Fiori e amplificatori arrivano al «Festival della rosa camuna», rassegna di musica leggera all’edizione numero uno (la organizzano Comune e Proloco, il direttore artistico è Antonio Pedersoli). Il primo maggio, alle 21, al Pala Vi.Bi di Piancogno, prime donne e voci graffiate le canteranno a tutti. Gli organizzatori li hanno selezionati fino all’ultimo acuto: mesi di provini, gargarismi e competizione sfrenata. Alla fine, sono sopravvissuti 13 artisti: si esibiranno con brani inediti. Al vincitore — il verdetto spetta a una giuria presieduta dal tenore Tranquillo Brizzi — una scultura di Perry Bianchini, eccentrico creativo della zona. A sbracciarsi sul podio il maestro Francesco Andreoli: punterà la bacchetta su archi, fiati, chitarre, bassi e percussioni. C’è posto anche per le celebrità, sul palco: oltre agli sfidanti, prenderanno applausi il cantautore Osvaldo Taddeo e la francese Langevin Laurianne. Gli organizzatori ci tengono a far sapere due cose. La prima: «Di festival di questa portata ne organizzano tre o quattro al massimo in tutta Italia». La seconda: «Vogliamo pubblicizzare la Rosa camuna per Expo». Oltretutto, la rassegna coincide con la Fiera dei fiori di Piancogno, che ormai può far partire le pratiche di gemellaggio con Sanremo. I biglietti per la serata costano 7 euro (la prevendita al negozio Gente Moda, in paese). (a.tr.) artisti, molti dei quali giovanissimi, in un cammino di riscoperta e reinvenzione del passato, aperto a nuovi orizzonti creativi». Fra le novità di questa edizione — che debutterà domenica 3 maggio alle 20.45 nella chiesa di Sant’Antonio a Breno con lo spettacolo «Romanino a sei corde» del chitar- A Breno L’inaugurazione domenica sera con Giulio Tampalini in Romanino a sei corde rista Giulio Tampalini — l’introduzione in rassegna di una produzione di danza «Romanino sulle punte» che si terrà sabato 9 maggio alle 21 in Santa Maria della Neve a cura della compagnia Studio 76. Due le chicche letterarie, entrambe a Pisogne: domenica 17 maggio alle 18 la performance «Il mio Romanino» di Franca Grisoni, «massima poetessa dialettale italiana che rileggerà Romanino in un dialogo fecondo e coinvolgente tra letteratura, musica e immagine» e sabato 27 giugno alle 20.45 il reading ispirato al poeta maccheronico Teofilo Folengo. Concerto Il chitarrista Giulio Tampalini Importante collaborazione, oltre a quella con la Comunità Montana di Valle Camonica e i paesi che ospitano le opere di Romanino (Bienno, Breno, Pisogne e Tavernola bergamasca), si svilupperà quest’anno con l’istituto scolastico «Tassara-Ghislandi», grazie al progetto «Devotio ad artem» che vedrà gli studenti coinvolti attivamente nella rassegna. Quest’anno il Festival, che si concluderà il 19 settembre con un grande concerto corale, avrà inoltre in serbo un premio. A riceverlo, il gallerista pisognese Massimo Minini domenica 24 maggio alle 18 in Santa Maria della Neve. Gli spettacoli sono gratuiti. Per tutte le informazioni, consultare il sito festivalromanino.it Eletta Flocchini © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 10297841 43 GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 29 aprile 2015 > SPETTACOLI Musica e poesia per raccontare l’arte di Romanino La chitarra di Tampalini apre «Rabbia e Fede», poi danza e le rime dialettali di Franca Grisoni zione artistica di Fabio Larovere che, ieri pomeriggio, nella chiesa Santa Maria della Neve a Pisogne ha presentato il caSergio Gabossi lendario che da qui a fine giugno (appendice finale il 19 settembre) porteranno in scena a Pisogne, Breno, Bienno e Ta Il Romanino raccontato atvernola Bergamasca concerti traverso i virtuosismi del più e iniziative culturali di grande grande chitarrista italiano e interesse. Presenti all’incontro i rapnel fascino della tradizione dialettale con i versi di Franca presentanti dei Comuni coinGrisoni. E la consegna del pri- volti nella rassegna che si aprimo «Premio Romanino» al gal- rà con il celebre chitarrista brelerista e scrittore Massimo Mi- sciano Giulio Tampalini che domenica prossinini. ma (3 maggio) alAllaquarta edizio- Verrà premiato le 20.45, nella ne, il festival di il gallerista chiesa di Sant’An«Rabbia efede»,inti- Massimo Minini tonioaBreno, pretolato al grande pitsenta «Romanino tore del Rinasci- per i suoi studi a sei corde», un mento, festeggia la sul pittore coraggioso conpiena maturità con un cartellone di eventi ed ini- certoche legamusiche cinqueziative che per due mesi leghe- centesche e contemporanee. La settimana successiva il ranno Vallecamonica e Alto Sebino. Merito dell’associazio- debutto del «Romanino sulle ne «Cieli Vibranti» e della dire- punte» con lo spettacolo di Festival danza ideato da «Studio 76» di Brescia con la rivisitazione a passo di danza della Passione di Cristo e delle scene degli affreschidi Santa Mariadella Neve a Pisogne. Domenica 17 maggio alle ore 18, nella chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, sarà la volta della rilettura del Romanino in compagnia della «regina» della poesia dialettale di casa nostra, Franca Grisoni, che sarà accompagnata da Daniela Savoldi al violoncello. Un doppio appuntamento con i mandolini e le chitarre di Alberto Bugatti, gli incontri con don Giuseppe Fusari, il duo Palazzo-D’Alessandro e Garlanda-Bonetti e il concerto della corale «Santa Giulia» di Paitone, completeranno il cartellone 2015. Il riconoscimento. Il Premio Romanino a Massimo Minini, è il riconoscimento a un gallerista e scrittore che al Romanino ha dedicato anni di studio e ricerca. Notevole anche il coinvolgimento delle scuole del territorio: «Il festival lega oltre quindici comuni italiani, dalle grandi città ai piccoli paesi ha spiegato Larovere - un’occasione unica per riscoprire uno dei più straordinari artisti del Cinquecento». // IN SAN BARNABA Musica antica dalla Cina con il coro dell’Università di Taipei Stasera alle 20.45 nell’Auditorium San Barnaba il Conservatorio di Brescia ospita il Coro della «National Taipei University of Education» guidato dal giovane direttore portoghese Martim Sousa Tavares (ingresso libero). Animatrice del viaggio-studio dei ragazzi orientali è Lin Ling Hui, già allieva del «Marenzio», soprano in carriera ed ora docente all’Università taiwanese. In programma brani di artisti di Taiwan, canzoni popolari antiche, musiche per arpa e per flauto cinese, nonché la Suite n.2 de «L’Arlesienne» di Bizet e la Marcia da «Tannhauser» di Wagner, come omaggio all’Europa. Scintille folk-rock all’Ottava con la Session Americana Dal vivo Si vantano di essere capaci di sorprendere sempre il pubblico con le loro esibizioni dal vivo. E promettono di farlo anche questa sera alle 21 dal palco dell’associazione L’Ottava, in via Lunga 51B in città. Sono i membri di Session FBOgrxNeuPFqeFg7bRRB5torYRVxL0wcLAAQcftFcOc= Americana, una band, ma sarebbe meglio chiamarla un collettivo di musicisti, che viene da Boston, ed è specializzata in un brillante folk-rock eseguito con strumenti insoliti, come una chitarra Parlor che risale a prima della seconda guerra mondiale, un vecchissimo organo Estey, un mandoloncello (una specie di liuto) e un set di armoniche celebre soprattutto per essere «sopravvissuto» all’incendio di un bar. In questo tour, nel quale presentano i brani del loro ultimo e apprezzatissimo disco «Pack Up the Circus», la Session Americana si presenta con Ry Cavanaugh alla chitarra, Billy Beard alla batteria, Dinty Child all’organo e accordion, Kimon Kirk al basso, Jim Fitting all’armonica e Laura Cortese al violino. L’ingresso al concerto costa 5 euro ed è riservato ai soci dell’associazione L’Ottava. Per richiedere la tessera e per informazioni: www.ottava.i. // Per l’inaugurazione. Il chitarrista Giulio Tampalini, che aprirà la rassegna // UMBERTO FAVRETTO REPORTER I VOLTI DEL ROMANINO - RABBIA E FEDE BRENO domenica 3/05 ore 20.45 Chiesa di Sant’Antonio ROMANINO A SEI CORDE GIULIO TAMPALINI Chitarra ---------------------------------------PISOGNE sabato 9/05 ore 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve A SCUOLA DI ROMANINO a seguire ore 21 ROMANINO SULLE PUNTE STUDIO 76 Scuola di danza ---------------------------------------TAVERNOLA BERGAMASCA Sabato 16/05 ore 20.45 Chiesa di San Pietro ROMANINO PIZZICATO Orchestra di mandolini e chitarre «IL PLETTRO» Alberto Bugatti direttore PISOGNE domenica 17/05 ore 18 Chiesa di Santa Maria della Neve IL MIO ROMANINO FRANCA GRISONI poetessa DANIELA SAVOLDI violoncello ---------------------------------------PISOGNE domenica 24/05 ore 18 Chiesa di Santa Maria della Neve ROMANINO OPERA APERTA MASSIMO MININI gallerista DON GIUSEPPE FUSARI direttore del Museo Diocesano di Brescia ---------------------------------------BIENNO domenica 7/06 ore 15 Casa degli artisti READING ROMANINO ANTONIO PALAZZO attore ANTONIO D’ALESSANDRO chitarra BRENO sabato 20/06 ore 20.45 Chiesa di Sant’Antonio ROMANINO PIZZICATO Orchestra di mandolini e chitarre «IL PLETTRO» Alberto Bugatti direttore ---------------------------------------PISOGNE sabato 27/06 ore 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve READING ROMANINO: POESIA E PITTURA IN DIALETTO FILIPPO GARLANDA attore DAVIDE BONETTI fisarmonica ---------------------------------------PISOGNE Sabato 19/9 ore 20.45 Chiesa di Santa Maria della Neve ROMANINO IN CORO CORALE «S. GIULIA» di Paitone Enzo Loda direttore Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero 54 BRESCIAOGGI Giovedì 30 Aprile 2015 CULTURA&SPETTACOLI www.publiadige.it EDITORIA. IlcapolavorodiFitzgerald nelle manidigrafici e redattori LARASSEGNA. Framaggio esettembre L’artediRomanino sisveladalSebino allaValcamonica MAGNIFICO ERAPOCO Laquartaedizione delFestival approdaa Breno,Pisogne, Bienno «Gatsbyilmagnifico».Beltitolo,mainItalianonvende finchénonèritradotto:«IlgrandeGatsby».Trionfo FatalelacopertinanegliUsa.Èperfinocitataneltesto Angela Bosetto Anche per un capolavoro della letteratura la confezione editoriale — il titolo, la copertina — può essere determinante. È il caso del romanzo-simbolo di un’era, quella del jazz, The Great Gatsby di Francis Scott Fitzgerald, pubblicato da Scribner negli Stati Uniti per la prima volta novant'anni fa, il 10 aprile 1925. In Italia giunse nel 1936 con la traduzione di Cesare Giardini; il titolo era Gatsby il magnifico (anche in Francia era stato pubblicato come Gatsby le magnifique). Arnoldo Mondadori lo pubblicò al prezzo di tre lire tra «I romanzi della Palma», la collana popolare che faceva conoscere agli italiani autori stranieri, ma ben presto il libro cadde nel dimenticatoio. Tanto che nel 1948, su suggerimento di Fernanda Pivano, Alberto Mondadori, figlio e allora collaboratore di Arnoldo, si informò addirittura sui diritti per la pubblicazione: alla Mondadori si erano dimenticati di averli già. Fu riesaminata la traduzione di Giardini. «Ammiro troppo Fitzgerald», scrisse Fernanda Pivano ad Alberto Mondadori, «per non suggerirti di far rifare la traduzione». Se ne occupò lei stessa, a partire dal titolo, che diventò Il grande Gatsby. Uscito così, nel 1950, nella collana della «Medusa», il romanzo diventò subito di successo. Nell’edizione originale, importantissima fu invece la copertina, la più famosa della storia dell'editoria americana. Più che un'icona: parte della storia stessa, vistò che arrivò a influenzare lo scritto dell’auto- Per informazioni 030 2911211 Telefono 030.2294.220 Fax 030.2294.229 | E-mail: [email protected] re. È il 1924 e Fitzgerald sta ancora lavorando al manoscritto del romanzo. Nulla è definitivo, neppure il titolo. Lo scrittore vorrebbe chiamarlo Una vita a stelle e strisce, oppure L'amante sbruffone, Sulla strada per West Egg o ancora Trimalcione a West Egg, per anticipare, attraverso la citazione di Petronio, la definizione del protagonista Jay Gatsby (un grande frequentatore di feste, come il Trimalcione del Satyricon) e per nominare subito la West Egg che ospita i nuovi ricchi, contrapposta alla East Egg dove abitano i veri signori. L’editor Maxwell Perkins, però, non è affatto d'accordo: «La gente non capirà mai il riferimento: è troppo elitario». Replica Fitzgerald: «Che ne dici di Sotto il rosso, bianco e blu?» che con i colori della bandiera americana vorrebbe suggerire la critica al capitalismo rampante. «Troppo vago e dispersivo», lo blocca Perkins. «La storia ruota tutta attorno a un misterioso milionario, convinto di poter cambiare il passato e di riconquistare l'amata, no? Allora chiamalo con il nome del protagonista e basta». Così nasce il titolo Gatsby, che Perkins modificherà ulteriormente: The Great Gatsby, omaggio a Il grande Maulnes di Alain Fournier, 1913). E la copertina? Viene incaricato di disegnarla Francis Cugat, artista spagnolo che all' epoca lavorava a New York come illustratore editoriale e disegnatore di manifesti pubblicitari. Gli spiegano la storia a grandi linee, facendogli giusto capire che deve creare un'immagine «capace di comunicare ricchezza, modernità, amore e nostalgia». Con queste so- le indicazioni, Cugat inizia il lavoro e i primi schizzi sono di tipo puramente paesaggistico. Arriva così all'idea di una città che non dorme mai, illuminata come un luna park e avvolta in una notte blu elettrico. Per suggerire il rimpianto dell'amore perduto inserisce sullo sfondo un paio di tristi occhi femminili, da cui sgorga una lacrima, verde come il faro della casa di Daisy, la luce che Gatsby fissa ogni notte nella speranza di potersi un giorno ricongiungere a lei. Ma il sentimento che lega i due non è solo platonico, quindi Cugat prima aggiunge una sensuale bocca rossa, poi osa ancora di più e disegna nelle iridi due donne nude. ILDIPINTO, intitolato Occhi celestiali, è pronto. L'editore Scribner non si sbilancia e ne spedisce una riproduzione a Fitzgerald. L’autore invece ne rimane folgorato. Si affretta a scrivergli: «Per amor di Dio, non dare a nessun altro quella copertina! L'ho scritta nel libro». Basta sfogliare le pagine per trovare omaggi al lavoro di Cugat, dal viso di Daisy «fluttuante nell'oscurità» al cartellone pubblicitario del dottor T.J. Eckleburg, i cui occhi «azzurri e giganteschi» osservano impassibili l'evoluzione degli eventi sino al tragico finale. Di tutt'altro avviso è Ernest Hemingway, il quale, appena vede il volume stampato, esclama: «Scott, che diavolo è questa roba? Sembra un pessimo libro di fantascienza!» L’autore non osa contraddire l’autorevole amico: «Un tempo mi piaceva, ora non più». Una reazione dettata anche dal mancato successo del romanzo (appena 20mila copie vendute sul- IP03121 www.publiadige.it IP03121 Per informazioni 030 2911211 Domenico Benzoni Lacopertinadellaprima edizione: ispiròall’autore partideltesto Laprima edizioneitaliana FrancisScott Fitzgerald le 75mile stampate) e dalle recensioni negative. Nonostante le lodi di letterati come Thomas Stearns Eliot o Edith Wharton, Gatsby esploderà solo dopo la morte del suo autore negli anni Quaranta. Hemingway non cambierà mai idea su quella copertina e trova il modo di denigrarla persino nell'autobiografico Festa mobile: «Un giorno o due dopo il viaggio Scott arrivò con il suo libro. Aveva una sovraccoperta pacchiana e ricordo di essere rimasto imbarazzato per la violenza, il cattivo gusto e l'aspetto equivoco dell'immagine. Scott mi disse di non lasciarmi condizionare da quella, che richiamava un cartello- ne pubblicitario lungo una strada di Long Island che era importante nella storia. Per leggere il libro la tirai via». Con buona pace di Hemingway, negli anni Occhi celestiali è divenuta una delle immagini più copiate, stampate e citate d'America. Basti pensare che nel 2013 la ripubblicazione del libro con in copertina il poster del film Il grande Gatsby di Baz Luhrmann ha scatenato le proteste degli americani perché «non si cambia il vestito a un pilastro della nostra letteratura». E sì che la locandina del film cita espressamente la copertina, con due occhioni inquietanti sopra GastbyDi Caprio. • Pisogne, Bienno, Breno. Tavernola bergamasca, ma anche la Valle Camonica ed il Sebino. Con un’eco che si estende all’intero territorio bresciano. È su quest’area che va a puntare la rassegna «I volti del Romanino, rabbia e fede», giunta alla sua quarta edizione. Una serie di appuntamenti culturali con musica, teatro, laboratori, performance dialettali, convegni… Pronti ad alternarsi tra maggio e settembre e a fare da richiamo anche per i visitatori dell’Expo, invitati a scoprire il patrimonio artistico racchiuso nella chiesa di Santa Maria della Neve in Pisogne, nella chiesa di San Antonio in Breno, in quella di San Pietro a Tavernola. «Un’occasione unica per conoscere uno dei più straordinari artisti del Cinquecento e per visitare i luoghi che ne ospitano le opere – ha spiegato Fabio Larovere dell’associazione Cieli vibranti – facendo ritrovare la bellezza di chiese, castelli, ville altrimenti estranee ai circuiti turistici consolidati». Sulla stessa lunghezza d’onda gli amministratori di Pisogne, con il sindaco Diego Invernici e l’assessore al turismo Lorenza Gorini, Moris Pantegnini di Bienno, Stefano Rocci di Tavernola e Sandra Bassi di Cassa Padana che è tra i vari sponsor. ANCHE QUEST’ANNO è stato coinvolto l’istituto tecnico di formazione turistica. Coinvolta pure la locale scuola secondaria di primo grado che con la professoressa Elettra Gambardella ha «preso in carico l’arte del territorio» realizzando disegni e didascalie degli affreschi del Romanino, effettuando visite guidate e completando l’audioguida turistica. Un fare sistema per avvicinare il turismo al patrimonio Ilmusicista GiulioTampalini artistico del territorio, valorizzandone le eccellenze. E proprio sul fronte delle eccellenze si inserisce la prima edizione del premio Romanino, voluta dall’Amministrazione comunale di Pisogne: un riconoscimento a quel personaggio che ha dato lustro al paese anche oltre i confini locali. Il primo a ricevere il riconoscimento sarà il gallerista Massimo Minini, pisognese di nascita, che «ha dedicato la sua vita alla promozione dell’arte e della cultura facendo apprezzare artisti in tutto il mondo – così si legge nella motivazione- mantenendo però sempre vivo il legame con il paese natale e con la prediletta chiesa di Santa Maria della Neve alla quale ha dedicato diversi scritti». DENSOILPROGRAMMAdel festival: si comincia domenica 3 maggio a Breno con la chitarra di Giulio Tampalini, Pisogne prosegue con la scuola di danza di Alessandra Angiolani, quindi a Tavernola c’è l’orchestra di mandolini e plettro. Poi Bienno con l’omaggio musicale al ciclo di affreschi di Santa Maria Annunciata. E molti altri appuntamenti. Tutto ad ingresso libero. Per il programma specifico, è possibile ricorrere ad Internet: www.festivalromanino.it oppure www.cielivibranti.it. • ILCASO. Lelegge antinazistacolpisceil capolavorosulla Shoah LaRussiabandisce «Maus» perlasvasticain copertina Le librerie russe hanno smesso di vendere Maus — il fumetto-capolavoro di Art Spiegelman, tra le più toccanti denuncie della Shoah — per ottemperare a una legge che vieta la propaganda nazista. Maus è stato rimosso perché sulla copertina «c’è una svastica. Per l’autore americano, Premio Pulitzer con la sua graphic novel, è più che censura «il preludio di qualcosa di ancora più sinistro» che sta succedendo in Russia. Romanzo allegorico per im- magini a sfondo autobiografico, in cui gli ebrei sono raffigurati con le fattezze di topi e i nazisti come gatti, Maus, pubblicato a puntate tra il 1973 e il 1991, si ispira al padre del suo autore, Vladek Spiegelman, e alla sua cicenda di ebreo polacco sopravvissuto alla Shoah. Dalle librerie di Mosca è sparito nell’imminenza delle celebrazioni per i 70 anni dalla fine della Seconda guerra mondiale: la Russia di Putin la ricorderà il prossimo 9 maggio con una parata militare a Mo- sca, dove sfileranno di nuovo le bandiere rosse sovietiche della vittoria. Molte nazioni occidentali, tra cui gli Stati Uniti, hanno deciso di non partecipare per le tensioni sulla crisi in Ucraina. A proposito del libro ritirato, Spiegelman ha detto al giornale britannico «The Guardian» che «è una vergogna, perché il mio è un libro sulla memoria». La legge contro la «propaganda nazista» è stata approvata a dicembre: da allora le autorità hanno preso di mi- Lacopertinabandita in Russia ra negozi di giocattoli e di antichità alla ricerca di oggetti con simboli del Terzo Reich. «Ovviamente Maus non doveva entrarci», protesta l’autore. «Mille grazie al Victory Day, no alla censura». • 30 LA VOCE DEL POPOLO 30 aprile 2015 Buffalora Con ali di farfalla Pisogne La 4a edizione del “Festival del Romanino” Prende il via domenica 3 maggio, con il concerto “Romanino a sei corde” proposto da Giulio Tampalini (nella foto) nella chiesa di Sant’Antonio a Breno, la 4ª edizione del festival “I volti del Romanino. Rabbia e Fede”, promosso dall’associazione “Cieli vibranti”, con il contributo di Regione Lombardia, Provincia di Brescia, Comunità montana e Bim di Valle Camonica e dei Comuni di Bienno, Breno, Pisogne e Tavernola Bergamasca. Nove, compreso quello spettacolo di danza della Scuola 76. Gli altri appuntamenti del festival sono in programma il 16 maggio nella chiesa di San Pietro a Tavernola Bergamasca, il 17 e il 24 maggio, il 27 giugno e il 19 settembre a Pisogne, il 7 giugno a Bienno e il 20 giugno a Breno. Tutti gli appuntamenti de “I volti del Romanino” sono a ingresso libero. Per maggiori informazioni è possibile contattare l’associazione “Cieli vibranti”, tel. 030/395803; info@ cielivibranti.it, www.cielivibranti.it: www.festivalromanino.it. inaugurale, gli appuntamenti messi in calendario dal direttore artistico della manifestazione Fabio Larovere (nella foto). Dopo l’apertura a Breno “I volti del Romanino” prosegue sabato 9 maggio con un doppio appuntamento a Pisogne. Alle 20.45, nella chiesa di Santa Maria della Neve “A scuola di Romanino”, rappresentazione di quanto realizzato nel corso di un laboratorio teatrale condotto dall’attore Filippo Garlanda nel locale Istituto turistico. A segure “Romanino sulle punte”, Il 4 maggio, con inizio alle 20.30, il teatro dell’oratorio di Buffalora ospiterà la presentazione del libro “Con ali di farfalla. Reggere ai dolori della vita”, di Mariella Bombardieri. Con l’autrice interverranno alla presentazione Ennio Pasinetti, Francesca Garioni, Monica Bombardieri e Giorgio Bertanza. La serata è promossa dalla parrocchia, dal locale circolo Acli, dalla sezione Avis di BettoleBuffalora e dal Codisa. EVENTI Dal 1° maggio Iniziativa che vede la collaborazione tra il sistema museale e Brescia mobilità Card per i musei della città DI MASSIMO VENTURELLI I n occasione dell’avvio di Expo, Comune di Brescia, Brescia Mobilità, Fondazione Brescia Musei, Museo Diocesano e Museo della Mille Miglia hanno messo a punto la Brescia Card Museum&Mobility, una tessera che consente di avere accesso a tutti musei della città e di utilizzare tutti i servizi di trasporto pubblico urbano, compresi Bicimia e Automia. La card è stata presentata nei giorni scorsi e pone Brescia al pari di altre città d’arte italiane e straniere a forte attrazione turistica che stanno già sperimentando con successo i van- taggi di questo nuovo strumento che semplifica la fruizione delle città da parte dei turisti. Brescia Card Museum&Mobility, è stata pensata in due versioni: la tessera 24h (del costo di 15 euro) che offre la possibilità di accedere nell’arco della giornata di convalida al complesso museale di Santa Giulia (ad eccezione degli eventi espositivi a pagamento), al parco archeologico di Brescia Romana, al Museo Diocesano e al Museo della Mille Miglia e di usufruire senza alcun limite dei servizi di trasporto pubblico urbano. C’è poi la versione 48h (20 euro) che in più, rispetto alla sorella “più piccola” consente l’accesso al Museo del Risorgimento e il mu- seo delle armi “Luigi Marzoli”. Una volta acquistata la card va attivata attraverso la validazione che può avvenire a bordo dei mezzi pubblici o presso gli appositi totem posti all’ingresso dei musei che hanno aderito all’iniziativa. Uno strumento, è stato più volte specificato nel corso della presentazione, che consente al turista di godere delle bellezze della città in tutta tranquillità, senza l’incombenza di dovere acquistare ogni volta un biglietto d’ingresso diverso. “Con la card – hanno sottolineato sia don Giuseppe Fusari, direttore del Museo diocesano, e Luigi Di Corato – si compie un passo in avanti verso la realizzazione del sistema museale bresciano”. Al proposito il vice sindaco e assessore alla cultura Laura Castelletti e Valerio Prignachi, presidente di Brescia Mobilità hanno ricordato come la card sia uno strumento con potenzialità ancora da sfruttare, in grado di accogliere altre realtà della città e pensata per una vita che va oltre la durata dell’esposizione milanese. La Brescia Card Museum&Mobility sarà utilizzata come strumento di promozione territoriale soprattutto nel contesto di Expo che offrirà l’occasione per farla conoscere al meglio ai turisti che da Milano arriveranno a Bresica. I possessori della Brescia Card Museum&Mobility, grazie alla col- Sarà promossa nel corso di Expo per consentire ai turisti di visitare Brescia con facilità e usando i mezzi pubblici laborazione del consorzio Brescia Centro, potranno accedere a sconti e agevolazioni presso strutture ricettive ed esercizi commerciali convenzionati. La Brescia Card Museum&Mobility può essere acquistata presso gli Infopoint di Brescia Mobilità della stazione, di Largo Formentone e presso l’infopoint Centro di via Trieste, nei musei coinvolti nell’iniziativa, nei punti vendita e nelle strutture convenzionate. A breve, poi, verrà creata un’ampia rete di vendita che includerà anche le struttire ricettive e i punti di accoglienza principali della città, grazie alla sinergia con Federalberghi e Assohotel. IL COMPLESSO MUSEALE DI SANTA GIULIA Brescia Aspettando il Festival della comunità Per la famiglia quattro appuntamenti a teatro Le proposte saranno presentate nelle Sale della comunità delle parrocchie delle diverse zone pastorali DI MASSIMO VENTURELLI Ctb Con le “Conversazioni” si prolunga la stagione di prosa Chiusa ufficialmente la stagione di prosa con “Dipartita finale”, il Ctb ha messo in campo una nuova iniziativa per aiutare il suo pubblico a rileggere alcuni degli spettacoli passati sul palco del Sociale. Si tratta dell’iniziativa “Conversazioni intorno alla stagione di prosa 2014/2015”, un ciclo di incontri ideati da Carla Boroni (nella foto), presidente dello stabile, e da Andrea Cora che ha preso il via il 28 aprile scorso con “Otello da Shakeseare a Verdi” con la riflessione di Roberto Gazich, introdotto da Elena Bonometti, docente di psicologia e consigliere di amministrazione del Ctb. L’inziativa, pensata per prolungare idealmente la stagione sino al prossimo mese di giugno e colmare così quel vuoto che va dall’ultimo spettacolo in cartellone alla presentazione della nuova stagione, prosegue il 5 maggio con “Siamo tutti nato dal Cappotto di Gogolì’” con la relazione di Adriano Dall’Asta, docente di letteratura russa alla Cattolica di Brescia, introdotto da Laura Ferrari, dello stesso ateneo. Il 12 maggio sarà la volta di “Donne contro la guerra: Lisistrata e le altre” con Maria Pia Pattoni, docente di letteratura greca e di storia del teatro greco e latino alla Cattolica, introdotto da Patrizia Del Bono. “La stregoneria in Italia: il caso del processo a Caterina de Medici del 16161617” è la conversazione in programma per il 19 maggio con Giuseppe Farinelli, storico della letteratura italiana e direttore scientifico della rivista “Otto/Novecento”, introdotto da Carla Boroni. Chiude la proposta l’incontro del 26 maggio “Eduardo tra lingua e dialetto. Dal testo alla scena” con Francesco De Nicola, docente di letteratura italiana contemporanea all’Università degli studi di Genova, introdotto da Candida Toaldo, direttore artistico del “Cut La Stanza” della Cattolca di Brescia. La conversazioni si tengono nel foyer del teatro Sociale, in via Cavallotti a Brescia, con inizio alle 17.45. Quattro appuntamenti teatrali per le famiglie nella città che sta aspettando il Festival della comunità. Nel percorso di avvicinamento a quello che sarà il momento centrale del primo anno di “Corpus Hominis”, è forte l’impegno delle diverse zone pastorali di Brescia che si sono impegnate per mettere a punto proposte di approfondimento, incontri, momenti culturali. Un cammino importante che accompagnerà la città al 31 maggio, data in cui prenderà il via il Festival della Comunità che coinvolgerà Brescia per cinque giorni e avrà il suo culmine nella celebrazione della solennità del Corpus Domini. Nel calendario messo a punto figurano anche quattro proposte teatrali per le famiglie. Due sono in programma per la giornata del 17 maggio. Si tratta di “Parabole di un clown” (già conosciuto a Brescia) del Teatro Minimo che sarà proposto alle 16 nella sala della comunità della parrocchia di Santa Maria della Vittoria (zona pastorale Brescia sud), e di “Animali santi” della compagnia “Ferruccio Filipazzi” in programma alle 16.30 nella sala della comunità della parrocchia delle Sante Capitanio e Gerosa (zona pastorale Brescia est). Il 24 maggio, nella Sala della comunità della parrocchia delle Fornaci (zona pastorale Brescia sud) alle 16, la compagnia “Ferruccio Filipazzi” propone lo spettacolo “La notte dei racconti”. Il 31 maggio, giorno di avvio del Festival della Comunità, nella sala della comunità “Mons. Pavanelli” (unità pastorale del Centro storico) l’associazione culturale “Causa” presenta, alle 16, lo spettacolo “Storie del buon Dio”. Fra gli spettacoli del percorso di “Aspettando il Festival della Comunità” va segnalato anche la proposta curata dai giovani dell’oratorio di Cristo Re (zona pastorale Brescia Nord) “Ricicliamo - È Pasqua”, in programma alle 16 nel teatro della parrocchia. Tutti gli spettacoli segnalati sono a ingresso gratuito PARABOLE DI UN CLOWN TEMPO LIBERO Corriere della Sera Domenica 3 Maggio 2015 MUSICA IN PROVINCIA Tampalini in concerto a Breno Echi di Rinascimento sulle corde Una chitarra d’oro per Romanino. Giulio Tampalini, il più grande chitarrista italiano, vincitore di ben due edizioni della «Chitarra d’oro», inaugura oggi alle 20.45 nella chiesa di Sant’Antonio a Breno la quarta edizione del festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede», promosso dall’associazione Cieli Vibranti. La rassegna dedicata al pittore bresciano si muove © RIPRODUZIONE RISERVATA CINEMA CITTÀ E PROVINCIA Thiollier e Geringas grandi ritorni al festival BRESCIA MORETTO CAPRIOLO GEMINI Via Sant’Alessandro - Tel. 030.48.383 DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION Via Palazzolo - Tel. 030.74.60.530 Piazza Medaglie d’Oro, 2 - Tel. 036.45.29.101 Sarà il mio tipo? Avengers: Age of Ultron 16.20-18.45-21.15 E da oggi in vendita i biglietti per l’evento con Muti U n habitué del Festival e un importante ritorno. Doppio appuntamento, oggi e domani, col Festival Pianistico Internazionale. Stasera, alle 20.45 sul palco dell’auditorium san Barnaba di piazza Benedetti Michelangeli sale il pianista franco americano François Joël Thiollier, ospite assiduo della manifestazione, per un concerto dal titolo «Barocco con variazioni». Thiollier propone un articolato programma che include brani di Couperin (La bandoline, Le carillon de C y t h è re , L e ro s s i g n o l e n amour, Le réveil matin), Rameau (Gavotta con Variazioni), Bach (Fantasia in do minore BWV 906, Pastorale in fa maggiore BWV 590), la Ciaccona dalla Partita BWV 1004 di Bach nella trascrizione di Brahms e le Variazioni su un tema di Corelli di Rachmaninov. Domani alle 20.45, invece, al Teatro Grande ritorna dopo vent’anni il celebre violoncellista lituano David Geringas che, Duo David Geringas e Ian Fountain in duo col pianista britannico Ian Fountain, eseguirà le Dodici Variazioni in sol maggiore su tema di Händel di Beethoven, la Sonata in mi minore op. 38 di Brahms e presenterà un progetto legato alle Variazioni Goldberg di Bach: una nuova serie di Variazioni ispirate all’omonimo capolavoro bachiano e affidate a musicisti del nostro tempo. Si tratta in particolare dei compositori statunitensi John Corigliano, Kenneth Frazelle, Christopher Rouse, Peter Lieberson, Peter Schickele e Richard Danielpour. Ognuno di loro ha scritto una o più variazioni su un tema universalmente noto: l’aria delle Variazioni Goldberg di Bach. Da oggi sono anche in vendita i pochi biglietti disponibili per il concerto straordinario del 19 maggio prossimo in onore della beatificazione di Paolo VI che vedrà protagonista Riccardo Muti alla guida dell’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini e della Filarmonica del Festival. Si tratta di posti nei settori di I e II galleria al costo 45 e 35 euro; la biglietteria del Grande (tel. 030 2979333) è aperta dalle ore 15.30 alle 19. Info: festivalpianistico.it. Fabio Larovere © RIPRODUZIONE RISERVATA 14.30-17.00-20.1021.30-22.30 Avengers: Age of Ultron 3d I 7 nani Avengers: Age of Ultron 14.45-16.00-17.40-18.50-20.40-21.40 Mia madre Cenerentola 14.30 - 16.20 Run all night Adaline Adaline - L’eterna giovinezza 18.10 - 20.15 Mia madre 14.30-16.50-19.15-21.40 15.30-18.30-21.30 Samba 14.20-16.45-19.15-21.40 I 7 nani 14.20-15.30-17.30 Le vacanze del piccolo Nicolas 19.30 I bambini sanno 21.40 NUOVO EDEN Via Nino Bixio, 9 - Tel. 030.83.79.404 Selma 18.00 Vizio di forma 21.00 OZ IL REGNO DEL CINEMA 14.30 - 16.20 18.10 Fast and Furious 7 22.30 Via Onzato 56 - Tel. 030.25.51.499 Run all night 15.00-17.30-20.20-22.40 Via Roma, 78 - Tel. 030.98.60.60 Adaline 15.10-17.35-20.20-22.40 Run all night Avengers: Age of Ultron 3d Oops! ho perso l’arca... 15.30-18.30-21.30 15.30 Black sea 17.30-20.20-22.40 Avengers: Age of Ultron Atmos 14.20-17.10-20.00-22.45 Se Dio vuole 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 Home - A casa Humandroid 4k Avengers: Age of Ultron Ritorno al Marigold Hotel 17.10-20.10 Avengers: Age of Ultron 3d 16.40-20.00 Avengers: Age of Ultron 17.40-20.40 I 7 nani 16.50-18.50 Mia madre 20.50 17.20-21.00 20.15-22.40 Child 44 - Il bambino n. 44 17.00-20.30 14.30-17.15-20.00-22.40 Fast and Furious 7 14.30-17.15-20.00-22.40 SOCIALE Samba 20.20 Fast and Furious 7 17.30 COSTA VOLPINO IRIDE-VEGA MULTISALA Via Cavallotti, 20 - Tel. 030.41.140 Via Torrione, 2 - Tel. 035.97.17.17 Mia madre Avengers: Age of Ultron 14.30-16.45-19.00-21.15 Samba Via Quinta, 5 - Tel. 030.20.10. 830 La famiglia Bélier 20.45 Home - a casa Avengers: Age of Ultron 14.10-15.00-16.5018.00-19.50-21.00-22.5 14.00-16.00-18.10 Fast and Furious 7 Run all night 20.10 - 22.30 14.50-17.20-20.00-22.50 14.40 LONATO MULTISALA KING Via Fornace dei Gorghi - Tel. 030.99.13.670 Avengers: Age of Ultron 14.20-15.0017.00 (3d)-18.00-20.00-21.00-22.40 Run all night 15.10-17.40-20.10-22.45 Ritorno al Marigold... 15.30-17.50-20.15-22.45 Mia madre 15.20-20.20 Fast and Furious 7 17.30-22.45 REZZATO TEATRO CTM Via IV Novembre 91 - Tel. 030.29.54.801 Avengers: Age of Ultron 3d 14.00-17.00-19.30-22.00 TEATRO SANTA GIULIA 20.00-22.30 Home - A casa 17.50-21.10 Adaline - L’eterna giovinezza Child 44 14.00-16.00-18.00 Adaline - L’eterna giovinezza 17.10-19.40-22.10 15.30-17.35 15.00-17.50-20.40 14.30-17.15-20.00-22.30 Wild Ritorno al Marigold...14.20 - 17.00 - 19.40 - 22.20 17.00-21.00 Via Sorbanella, 12 - Tel. 030.35.07.911 14.00-16.00 I 7 nani Piazza Duomo, 3 - Tel. 338.61.35.167 CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS I 7 nani Via Rovato, 44 - Tel. 030.77.17.644 15.00-17.30-21.00 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE SUPERCINEMA Mia madre 17.15-22.30 Adaline - L’eterna giovinezza 17.30-20.00-22.30 ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE CASTELMELLA AUDITORIUM G. GABER Avengers: Age of Ultron 3d 14.30-20.00 Avengers: Age of Ultron Viale Italia angolo via Fratelli Ugoni - Tel. 030.28.89.211 Ritorno al Marigold Hotel 20.00-22.00 14.00-16.00-18.00 Spazio Danzarte Villaggio Ferrari, 25 Sarai Per il progetto «Underground connection» spettacolo «Sarai – Primo Studio» a cura di Francesca Penzo. Ore 18, ingresso € 5 MUSICA Chiesa parrocchiale di Urago Mella Via della Chiesa, 126 Le domeniche con l'organo Per il progetto Corpus Hominis, sei appuntamenti didattico-concertistici alla scoperta degli organi delle chiese bresciane, dalle 15 alle 16 per bambini e ragazzi, dalle 16.30 alle 17.30 per gli adulti. Ore 15, info: tel. 030. 578541 Centro Culturale Via San Giovanni Evangelista, 12 Pianoforte a quattro mani Per la rassegna «Domeniche in musica», concerto di Benedek Horvath e Marco Scilironi, musiche di Mozart, Schubert e Schuman. Ore 11.15, biglietti: intero € 5, ridotto € 4 CINEMA Piccolo Cinema Paradiso Via F.Lana, 15 Programmazione Piccolo Cinema Ore 17, «Lo zio Boonmee che si ricorda le vite precedenti» di Weerasethakul; ore 19, omaggio all’autore immortale Carl Theodor Dreyer: proiezione del film «Ordet»; ore 21, proiezione de «Il concerto». Ore 19, info: tel. 030.280010 PROVINCIA GAVARDO Viale Orsolina Avanzi, 64 «59esima Festa di maggio – Fiera di Gavardo e Valle Sabbia»: bancarelle, luna 16.00-21.00 SALò CINEMA TEATRO CRISTAL Largo Dante Alighieri, 4 - Tel. 036.55.21.555 Adaline - L’eterna giovinezza CARNET CITTÀ E PROVINCIA TEATRI Teatro Violino Via Nona Us da le as La compagnia Fant de Cope di Brescia presenta la commedia «Trop prest cara» di Georges Feydeau, libera traduzione e regia di Maurizio Milzani. Ore 15.30, ingresso € 5 BS Albeniz, numi tutelari e banco di prova per ogni adepto delle sei corde. Chiudono il concerto un capolavoro immaginifico come La Catedral di Agustin Barrios Mangorè — in cui s’incontrano Bach e le architetture di Montevideo, contrappunto e contrattempi — e con Tre valzer venezuelani di Antonio Lauro, braccio di ferro tra passione e nostalgia. Il concerto è a ingresso libero. sul filo tra passato e presente, attingendo alle intuizioni e alle inquietudini di Girolamo Romani per disegnare nuovi percorsi artistici. Proprio dal Rinascimento prenderà le mosse il concerto di Tampalini, che eseguirà due pagine del lenese Vincenzo Capirola, virtuoso del liuto, prima di avvicinarsi ai giorni nostri con il Fandango op. 16 di Dionisio Aguado. Le atmosfere latine la faranno da padrone anche nel seguito del programma, in cui spiccano i nomi di Enrique Granados e Isaac MULTISALA WIZ 13 park, divertimenti, eventi, iniziative ed assaggi per riscoprire insieme il Territorio Ore 9, info: www.festadimaggio.it MONTICHIARI Via Brescia, 129 «Seridò» grande festa con stand , aree gioco, spazi creativi, spettacoli ed attrazioni che coinvolgono i piccoli e le loro famiglie. Dalle 9.30 alle 19, € 11, under 12 gratis MONTICHIARI Via Trieste Mostra «Montichiari Contemporanea»: 22 artisti monteclarensi raccontano l’identità della città. Dalle 10 alle 19, chiusura dalle 12 alle 15 ROCCAFRANCA Largo Chiesa Nell'ambito della manifestazione "Festoni 2015" rassegna di cori. Con Coro Parrocchiale di Roccafranca, Coro Nuove Armonie di Orzinuovi, Coro Alpino Rocca San Giorgio di Orzinuovi. Ore 20.30, ingresso libero SIRMIONE Piazza Carducci Ore 17.30, Piazza Carducci , concerto dell'Orchestra del collegio accademico del Conservatorio di Mosca. Ore 19.30, Hotel Pace, concerto de I solisti dell'Accademia Giovani cantanti d'Opera, di San Pietroburgo. Ore 17.30, info: www.sirmionebs.it SIRMIONE Piazza Carducci «Ma nel cuore nessuna croce manca», mostra sulla prima Guerra Mondiale a Palazzo Callas. Dalle 10.30 alle 19, chiusura dalle 12.30 alle 16 TRAVAGLIATO Via Montegrappa 36esima edizione di TravagliatoCavalli, fiera dedicata al mondo del cavallo con concorsi ippici, dimostrazioni, esibizioni, battesimo della sella, stage,. Dalle 9 alle 23, ingresso: intero € 12, ridotto € 8. Info e programma: www.travagliatocavalli.com Codice cliente: 10297841 21.15 49 GIORNALE DI BRESCIA · Domenica 3 maggio 2015 > SPETTACOLI Festival, il «Barocco con variazioni» sulla tastiera di François-Joël Tiollier Couperin, Rameau, Bach, Brahms, Rachmaninov e Scarlatti per l’excursus sul genere musicale Classica Fulvia Conter BRESCIA. Il primo récital pianistico del 52° Festival vede protagonista, stasera alle 20,45 all’auditorium San Barnaba di corso Magenta, uno dei suoi beniamini, il celebre pianista franco-americano François-Joël Thiollier. Il suo bel programma, dal significativo titolo «Barocco con variazioni», è un excursus su una forma, la variazione appunto, che prende deciso avvio nell’Europa musicale del ’600 e continua fino ai nostri giorni. Il concerto inizia con quattro brani di François Couperin: «La bandoline», «Le carillon de Cythère», «Le rossignol en amour», «Le réveil-matin», cui segue la famosissima «Gavotta con Variazioni» in la minore, unico esempio di variazioni nell’arte di Rameau. L’Adagio del Concerto per oboe di Alessandro Marcello trascritto da Bach (BWV 974), precede la Fantasia in do minore BWV 906, la Pastorale in Fa maggiore BWV 590 e la Ciaccona BWV 1004 di Bach, quest’ultima nella trascrizione di Brahms per la sola mano sinistra. Dopo l’intervallo Thiollier interpreta una rarità, le Variazioni sulla «Follia di Con John Taylor il pianoforte è un’altra cosa Successo. Taylor al Nuovo Eden Jazz Il musicista inglese entusiasma il pubblico del Nuovo Eden con fantasia e eleganza Grande successo per la Giornata Internazionale Unesco del Jazz con l’esibizione solistica evocativa,densa di fantasia earte di John Taylor, giovedì sera al Nuovo Eden, primo appuntamento di Jazz in Eden. Il suono di Taylor è pulitissimo, luminoso e raffinato. S’inizia con tre brani suoi, «Coniston Falls», «Ambleside» e «Pure and simple» dove emerge l’importanza dell’invenzione ritmica, resa attraverso moduli di bassi ostinatibasatisullasincopeesugli spostamenti d’accento. È un pianismo onesto, sincero,che si muove nella gentilezza FBOgrxNeuPFgh8TRq9/f5RR9sPUvyI7nQDr2ucA1IFs= enell’eleganza.Ingeneralelacostruzione dei brani appare come un continuo accrescimento di complessità e densità sonora cui fa seguito una rarefazione graduale,cheterminanellariduzione a due linee, nel registro grave e acuto, che spesso procedono per moto contrario in un lirismo quasi vocale. Difficile non notare l’ascendenza storica dell’invenzione: la matrice, il background del lavoro di Taylor è finemente intrecciato con l’eredità classica della musica, che appare nell’uso compositivo della tastiera e nell’attitudine alla polifonia. Seguono brani di altri autori: «Tramonto» di Ralph Towner, «Vaguely Asian» di Steve Swallowche apreconun’introduzione ipnotica realizzata sulle corde del pianoforte, «Reflections in D» di Duke Ellington, magico intrecciodidimensionemelodica orizzontale e armonica verticale, e «Everybody’s song but my own» dell’amico Kenny Wheeler,branoaccoltodalpubblico con grande entusiasmo; bis «Liten visa to Karin» di Liten Stef. La natura percussiva del pianoforte viene esaltata dal ritmo e trasfigurata allo stesso tempo: l’uso delle corde e del legno, di cui stupisce la precisione, trasforma lo strumento ora in chitarra,orainarpa,bongo,scacciapensieri. Domina comunque la presenzasullatastiera,estremamente eloquente ed espressiva, densa di sfumature e colori mai scontati. // VERONICA VERZELETTI Il musicista. François-Joël Thiollier torna stasera in città per il Festival Concerto per Paolo VI Ultimi biglietti per Riccardo Muti al Teatro Grande Da oggi sono in vendita, alla biglietteria del Grande (dalle 15,30 alle 19), gli ultimi biglietti per I e II Galleria per il concerto del 19 maggio, in onore di Papa Paolo VI, conil maestro Riccardo Muti alla guida dell’orchestra Cherubini e della Filarmonica del Festival. In S. Antonio a Breno Giulio Tampalini apre il festival I volti del Romanino Questa sera alle 20,45, nella chiesa di S. Antonio a Breno, il chitarrista Giulio Tampalini inaugurerà il festival «I volti del Romanino - Rabbia e fede». Danza Francesca Penzo con «Sarai» a Spazio Danzarte Danzacontemporanea oggi alle 18 a Spazio Danzarte in via Villaggio Ferrari 25 in città. Francesca Penzo e la compagnia Fattoria Vittadini portano in scena «Sarai». Aperitivo in musica Alessia Zappamiglio dal vivo da Tarantola Alessia Zappamiglio, giovane cantautrice bresciana che si ispira alle grani firme della canzone d’autore, sarà oggi alle 18 alla Libreria Tarantola in viaPorcellaga 4, perun Aperitivo in musica. Spagna» di Alessandro Scarlat- vigliosi ed incomparabili pezti, cui seguono le «Variazioni zi musicali. Su un unico, persu un tema di Corelli» op.42 di sonale tema, il compositore Rachmaninov ed il Preludio scriveun intero mondo di pendella Partita per violino in Mi sieri profondi e potenti». Alessandro Scarlatti, padre maggiore BWV 1006 di Bach della musica italiana scelse, trascritto da Rachmaninov. I graziosissimi, riccamente per esprimere la sua arte della fioriti pezzi di Couperin «Le variazione, con risultati eccelGrand», fanno parte dei quat- lenti e complessi, l’antico bastro libri di «Ordres» (suites) so o motto detto «la Follia di Spagna», già usaper clavicembalo, to da moltissimi apparsi rispettiva- Il pianista mente nel 1713, franco-americano compositori a lui precedenti e coe1717, 1722 e 1730. è protagonista vi. Le Variazioni La Ciaccona, tema questa sera sulla Follia di Cocon 32 variazioni, relli (Sonata per viche chiude la Parti- in San Barnaba olino op.5 n.12), ta in re minore per del primo récital capolavoro del geviolino solo di Ba- della rassegna nere, interessaroch, è molto eseguita nella trascrizione per piano- no Rachmaninov soprattutto forte di Busoni. Ma anche per il celebre tema. Nel 1931 Brahms, nel 1877, vi si era ci- completò le 20 variazioni, che mentato, e per la sola sinistra, presentò in America con tiepiin omaggio a Clara Schu- da accoglienza. L’opera è moderna, priva di mann che si era infortunata la mano destra. Assai ricercato il retorica, difficilissima, dimolavorobrahmsiano, che rispet- strazione del magistero comta con estrema fedeltà e rigore positivo di Rachmaninov, che l’originale bachiano, che ama- trascrisse anche il «Preludio, va tanto da scrivere «la Ciacco- Gavotta e Giga» dalla terza Parna è per me uno dei più mera- tita di Bach. // LA RECENSIONE Un Pedrini in grande forma nel live di giovedì alla Latteria Molloy OMAR, SPLENDE IN CITTÀ L’ENERGIA DI ALBIONE Alessandro Carboni C uore di leone, Omar. Cuore di un bresciano che continua a divertirsi, suonare, sognare. Sogni di rock tra la Penisola e Albione. Oltre ogni ostacolo, oltre ogni operazione chirurgica e matematica, quella spietata che tiene il conto degli anni. Dopo lo stacco forzato di un autunno delicato, Pedrini torna dal vivo al pieno delle forze. Giovedì sera la Latteria Molloy si è riempita ancora una volta per un suo concerto, il trentanovesimo dall’uscita dell’ultimo disco. L’energia londinese, dopo la data d’Oltremanica di marzo, è rimasta in circolo. Forse anche per questo la nuova tournée è intitolata «Omar Pedrini Live: dai Timoria a Londra». Dal vivo i Timoria sono la terra di casa dove rigenerarsi, dalla quale tutto continua spontaneamente a germogliare. Lo si mette in chiaro fin da subito con una certa carica: la delicatezza delle prime strofe di «Via Padana Superiore» scoppia nel crescendo e guida «Verso Oriente», che gonfia un coro in platea, in un viaggio «Senza vento» condiviso con Stefano Marzoli, voce dei NewDress, quartetto bresciano new wave che ha aperto il live in Latteria. Salto al presente con «Che ci vado a fare a Londra?»: «io sto bene qui con voi» risponde Omar dal «Pianeta Blu». Poi si riparte, prima per «Amsterdam», dedicata ai ragazzi del quartiere Urago Mella, amici di una vita, poi per il «Sudamerica». Canzoni birichine come «Mexico» che pulsa di funk e d’adrenalina d’altri tempi, giovani e irrequieti. La coda è affidata alla band: alle chitarre di Marco Grasselli e Carlo Poddighe, al basso di Larry Lancini, alla batteria di Alberto Pavesi. Poi Pedrini riprende il filo del lavoro più recente. «Gaia e la balena» precede «Italia», malinconica metafora per un Paese in difficoltà, ritratto come una donna bella e trascurata, «incontrata per caso in una notte qualunque su una spiaggia dell’Adriatico, Ritorno a casa. Omar Pedrini alla Latteria Molloy con il vestito sgualcito e il trucco sbavato» spiega. La voglia d’Inghilterra si svela con la versione di «A Simple Game of Genius» di Noel Gallagher, ribattezzata e italianizzata «Oh Cecilia». La scaletta sale con «Hey hey, my my» di Neil Young, atto d’amore al rock’n’roll. Breve respiro e Omar torna in scena con addosso i colori della Samp e la maglia dell’amico ed ex rondinella Emiliano Viviano. Si torna ai Timoria per «Freedom» in un acustico solitario. È il tributo a Joe Strummer, ricordato con un applauso. «Sangue impazzito» riesplode in elettrico. Ma l’omaggio più grande Pedrini lo riserva al Brescia, e per un attimo «Nel biancoblu» proietta alla Molloy un angolo di Rigamonti. Il finale è un «Sole spento» che scalda con l’anima soul della voce di Gilda Reghenzi. Quando la festa tace si respira serenità. E l’aria sa di casa. Codice cliente: 10297841 TEMPO LIBERO Corriere della Sera Sabato 9 Maggio 2015 MUSICA & DANZA A Santa Maria della Neve di Pisogne «Romanino sulle punte», la danza sposa la pittura Il gesto pittorico di Romanino è motivo ispiratore per il gesto danzante. Pittura e danza entrano in dialogo nella nuova, originale produzione della quarta edizione del festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede». Stasera alle 20.45, nella chiesa di S. Maria della Neve di Pisogne (nella foto), la rassegna promossa dall’associazione Cieli Serata speciale alla parrocchiale con il maestro Lancelotti S essant’anni in coro. Il coro «Inzino», il primo coro della montagna della provincia di Brescia, festeggia l’importante anniversario con uno speciale concerto in programma questa sera alle 20.45 sul palco del teatro parrocchiale della frazione di Gardone Valtrompia. Con la direzione del maestro Narciso Lancelotti, i coristi eseguono un denso repertorio di canti che narrano anche la storia e le emozioni che in sessant’anni hanno caratterizzato la vita di questo gruppo nato dall’intuizione dell’indimenticabile curato don Nicola Bragadina. Così il sacerdote raccontava le origini di questa avventura: «Cantavano bene, cantavano di lena, cantavano fino a tarda notte ai vari crocicchi del paese, i giovani di Inzino. Cantavano con entusiasmo tutte le canzoni: quelle popolari che ti commuovono, quelle d’amore che sprigionano veri sentimenti e le canzoni di alpini e di !993 Il Papa con il maestro del coro montagna che ti sanno affascinare. Fu proprio per questo, che in quelle sere del gennaio ’55 - mentre salutavo i cantori notturni – mi nacque l’idea nitida e profonda di voler raggruppare in una compagine canora codesti bravissimi giovani, affinché potessero essere CARNET CITTÀ E PROVINCIA TEATRI Teatro Parrocchia Cristo Re Via F. Filzi, 5 Aspettando il Festival della Comunità Per le iniziative di "Corpus Hominis", spettacolo teatrale "Ricicliamo - È Pasqua", a cura dei giovani dell’Oratorio. Ore 16, info: www.corpushominis.it Teatro Sant'Eufemia Via Indipendenza, 35 Us da le as La compagnia Chei de San Brencat porta in scena "El fantasma dela marchesa del bosch leàt", regia di Angela Padercini. Ore 20.30, ingresso € 5 San Desiderio Via Gabriele Rosa, 4 Osip Mandel'stam Scena Sintetica propone lo spettacolo "Osip Mandel'stam: gerundivo, forma mediale del futuro passivo". Ore 21, info: www.scenasintetica.it Teatro Santa Giulia Via Giuseppe Tovini - Villaggio Prealpino Seconda stella a destra La compagnia amatoriale Zazà porta in scena lo spettacolo "Seconda stella a destra", musical dedicato alla favola di Peter Pan. Università degli Studi di Milano - Bicocca Avviso di Appalto Aggiudicato Università degli Studi di Milano - Bicocca. Piazza dell’Ateneo Nuovo 1, 20126 Milano. Contatti: Area RIS, Ufficio Appalti e Lavori, tel. 02/6448.5357,5319 fax 02/6448.5305, email: [email protected]. Indirizzo internet: http://www.unimib.it. Denominazione appalto: procedura negoziata per la ristrutturazione di spazi da adibire ad aula e sale studio studenti e ristrutturazione coperture e pavimentazione cortile interno Settore didattico U9. CUP H41E13000220005 CIG 58429678E5. Tipo appalto: Lavori, esecuzione. Durata: 315 giorni. Procedura negoziata art. 122, comma 7 D. Lgs. 163/06. Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso, art. 122, comma 9 D. Lgs. 163/06. Data di aggiudicazione: 24/4/2015. Soggetti invitati: Impresa Edile A. Beretta S.p.a.; C.E.B. S.r.l.; C.G.R. di Pullara Camillo & C. S.a.s.; Cairati S.r.l.; Centro Meridionale Costruzioni S.r.l.; Civelli Costruzioni S.r.l.; Co.Ed. S.r.l.; Matedil S.r.l.; Nuova Edil S.r.l.; Quadrifoglio S.r.l.; Ra.Ma. Costruzioni Edili S.r.l.; Radaelli Costruzioni S.r.l.; Raimondo Costruzioni S.r.l.; Sada S.r.l.; S.I.M.E.T. S.r.l.. Offerte ricevute: 6. Aggiudicatario: Quadrifoglio S.r.l. Uninominale con sede in via Gran Sasso 16, 20010 Bareggio (MI). Valore appalto: € 996.700,00 importo complessivo IVA esclusa di cui € 33.584,28 oneri sicurezza e base d’appalto € 963.115,72. Importo complessivo di aggiudicazione: € 725.977,79 IVA esclusa di cui € 33.584,28 quali oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso. Subappalto: Si, opere civili. RUP Ing. Giuseppina Scilio. Data di trasmissione avviso alla GURI: 29/04/2015 Il Direttore Generale Vicario Dott. Marco Cavallotti Ore 20.30, offerta libera a favore Ass. Senamù MUSICA Primo Piano - caffè letterario via Cesare Beccaria, 10 MusicaLive@Caffè Concerto degli Ongaku Motel, progetto folk-pop. Ore 21.30, ingresso con tessera meglio curati dal lato tecnico e, cantando insieme, potessero sempre più maturare come gruppo, lievitante l’intero paese!». Un sogno che da sei decenni è realtà, grazie anche all’impegno di tanti, tra cui l’attuale presidente Cesare Giovanelli, con numeri da record: centinaia di concerti, oltre cento coristi che hanno collaborato al gruppo, migliaia di ore di canto e poi rassegne, cd, pubblicazioni, viaggi ed esibizioni in tutto il mondo, tra cui, indimenticabile, quella in Vaticano alla presenza di Giovanni Paolo II. L’occasione del compleanno ha portato all’incisione del settimo cd del coro intitolato «Sessant’anni in canto», con 21 brani che rappresentano un compendio del repertorio accumulato in tanti anni, tra brani vecchi e nuovi. Con lo sguardo e la voce - già rivolti al prossimo traguardo. Fabio Larovere © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA CINEMA CITTÀ E PROVINCIA Le notti di Cabiria Orfeo 9 BRESCIA MORETTO Via Sant’Alessandro - Tel. 030.48.383 Sarà il mio tipo? 16.50-19.10-21.30 SOCIALE Via Cavallotti, 20 - Tel. 030.41.140 Mia madre MULTISALA WIZ Viale Italia angolo via Fratelli Ugoni c/o Centro Commerciale Freccia Rossa - Tel. 030.28.89.211 TEATRO SANTA GIULIA Avengers: Age of Ultron 14.20-17.10-20.00-22.40 Doraemon - Il film 15.10-17.35 Adaline - L’eterna giovinezza 20.15-22.40 I 7 nani 15.30-17.40 Ritorno al Marigold Hotel 17.40-20.10-22.40 Samba 15.10-20.15-22.40 Forza maggiore 15.10-17.40-20.10-22.40 Cake 15.20-17.35-20.30-22.40 Riposo NUOVO EDEN Via Nino Bixio, 9 - Tel. 030.83.79.404 La famiglia Belier 21.00 OZ IL REGNO DEL CINEMA 19.00 21.00 16.50-19.10-21.30 Home - A casa Via Palazzolo - Tel. 030.74.60.530 Avengers: Age of Ultron 17.15-20.10-22.30 Oops! Ho perso l’arca... 15.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 20.15-22.30 Cenerentola 15.15-17.15 Adaline - L’eterna giovinezza 20.15-22.30 I 7 nani 15.15-17.15 CASTELMELLA AUDITORIUM G. GABER Ritorno al Marigold Hotel PICCOLO CINEMA PARADISO Piazza Medaglie d’Oro, 2 - Tel. 036.45.29.101 21.00 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE SUPERCINEMA 17.10 Child 44 - Il bambino n. 44 22.20 Doraemon - Il film 14.50-17.20-20.00 Adaline - L’eterna giovinezza I 7 nani 22.40 14.00-16.00-18.10 Fast & Furious 7 20.10 The Gunman 14.40-17.30-20.20-22.50 Se Dio vuole LONATO MULTISALA KING Via Fornace dei Gorghi - Tel. 030.99.13.670 Piazza Duomo, 3 - Tel. 338.61.35.167 21.00 CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS Avengers: Age of Ultron 17.20-20.00-22.40 The Gunman 17.40-20.10-22.45 Adaline - L’eterna giovinezza 17.50-20.20-22.45 Doraemon - Il film Via Roma, 78 - Tel. 030.98.60.60 REZZATO Via Torrione, 2 - Tel. 035.97.17.17 16.00-18.00-20.00 22.00 17.00-19.45-22.00 DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION 17.15-20.00-22.30 16.00-18.00-20.00 TEATRO CTM Via IV Novembre 91 - Tel. 030.29.54.801 Riposo SALò CINEMA TEATRO CRISTAL Largo Dante Alighieri, 4 - Tel. 036.55.21.555 Mia madre 21.15 ������� � � � �������� � ���� � ��� ��� �� ��� INCONTRI Spazio Aref Piazza Loggia, 11F Quanto gli occhi possono vedere Presentazione della mostra "Quanto gli occhi possono vedere 10 artisti contemporanei a confronto con fotografie della Grande Guerra". Ore 18, ingresso libero LUMEZZANE Via Marconi, 5 Per la rassegna "Vers e Ùs" in scena "Pronto, c'è Soccorso? - Quel che resta di Ippocrate", pièce tragicomica di Nicola e PierPaolo Salvinelli. A cura della Compagnia Teatrale Fior.Di.Norvegesi . Ore 20.45, ingresso ad offerta libera �� ����� ������ ��� �� �� �� � ��� ����� ������ � ������ ���������� � ����� � ��� � ����� ����� �� ��� ������������� �� ������������� � ���� ������������������ ��������� ��� �������� ��� ���� �������� ��� ���� �� ������ �������� ��� ��� ��������������� ��������� ������������ ��� ����� ��� � ��������� ��� ������� ��� ���������� � ���������� ��� �������� ��� ��� ����� ����� � � ���� �� ������� �������� �� � ���� ������� ��� ��������� �� ������ ������� ����� ��� ��� � �� � 21.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 17.45-20.15-22.40 COSTA VOLPINO IRIDE-VEGA MULTISALA Latteria Molloy Via Marziale Ducos, 2 Goat Concerto degli svedesi Goat che presenterammo il nuovo album "Commune". Ore 22, biglietti € 18 PROVINCIA CARPENEDOLO Piazza Martiri della Libertà Concerto "The Big Tune project" con Luca Tononi (pianoforte/tastiere), Fabiano Redolfi (sax tenore), Daniele Scaravelli (basso), Federica Zanotti (batteria). Ore 20.30, ingresso libero 17.20-19.30 Ritorno al Marigold Hotel Riposo Avengers: Age of Ultron Doraemon - Il film 14.30 Ritorno al Marigold Hotel Avengers: Age of Ultron 14.10-15.00-16.50-18.00-19.50-21.00-22.30 The Gunman 15.00-17.30-20.25-22.50 Adaline - L’eterna giovinezza 15.10-17.35-20.25-22.50 Avengers: Age of Ultron 3D 15.30-18.30-21.30 The Gunman 00.15 Doraemon - Il film 15.25-17.45 Black Sea 20.20-22.45 Avengers: Age of Ultron 14.20-17.10-20.00-22.50 Home - A casa 14.20-16.20 Se Dio vuole 20.35-22.35 Avengers: Age of Ultron 00.15 Run all Night - Una notte per sopravvivere 15.00-17.30-20.20-22.45 Avengers: Age of Ultron 14.50-17.40-20.30-23.15 Fast & Furious 7 14.40-17.30-20.15-23.00 Child 44 - Il bambino n. 44 14.45-17.30-20.15-23.00 17.00 16.00-18.00 ERBUSCO Run all Night - Una notte per sopravvivere 20.00-22.40 CAPRIOLO GEMINI Via Onzato 56 - Tel. 030.25.51.499 Il grande dittatore 20.00-22.30 I 7 nani MULTIPLEX PORTE FRANCHE Via Sorbanella, 12 - Tel. 030.35.07.911 Via Francesco Lana, 15 - Tel. 030.28.00.10 17.15-20.00-22.30 Child 44 - Il bambino n. 44 Via Rovato, 44 - Tel. 030.77.17.644 Via Quinta, 5 - Tel. 030.20.10. 830 Doraemon - Il film Avengers: Age of Ultron Ritorno al Marigold Hotel Run all Night - Una notte per sopravvivere 22.30 The Gunman Lio Bar Via Togni Musica live Serata musicale con gli Heathens. Ore 22.30, ingresso libero Galleria Massimo Minini Via Apollonio, 68 Dan Graham Inaugurazione della mostra personale di Dan Graham. Ore 18 BS gesto che vedrà protagoniste sei danzatrici: Manola Adella, Barbara Bernardi, Flavia Fortunati, Jessica Gelao, Sofia Pizzi e Michela Spunghi, con le elaborazioni musicali di Gianluca Gobbi. La serata si apre con una performance che restituisce l’esperienza del laboratorio teatrale «A scuola di Romanino» condotto dall’attore Filippo Garlanda e che ha visto la partecipazione di oltre venti allievi del «Tassara-Ghislandi» di Pisogne. Vibranti presenta il progetto «Romanino sulle punte», spettacolo di danza realizzato appositamente dalla scuola Studio 76, per la regia di Alessandra Angiolani, che spiega: «Romanino è un pittore che, pur trattando temi religiosi, mette sempre al centro le emozioni e i sentimenti degli uomini». Un contrappunto tra disegno, suono e Il coro di Inzino sulla vetta dei 60 anni 15 52 > Sabato 9 maggio 2015 · GIORNALE DI BRESCIA SPETTACOLI Patty Pravo: «Eccomi, su cd e a Donne in cANTo» Stasera tra le cantanti al Pala Banco di Brescia, a settembre il disco con brani di Nannini e Ferro mai ricerca e assistenza». Quali novità discografiche ci porta? Ho appena terminato di registrare un album di nuovi brani, intitolato «Eccomi», seppur in leggero ritardo sulla tabella di marcia (visto che sarebbe dovuto uscire, in un primo momento, proprio in questo mese di maggio). Il suo precedente disco di canzoni inedite risaliva al 2011. Nel mezzo ci sono stati vari tour, compreso quello, recente, nei club d’Italia, che l’ha vista fare tappa anche al Latte Più di Brescia. Come si sente dopo tanti live? Direi che mi sento in forma. La tournée nei club è stata utile per riprendere il contatto diretto con il pubblico. E dopo l’uscita di «Eccomi» comincerò un altro tour nazionale. A proposito del nuovo diCompletano la lista le giovanissime Deborah Iurato sco: di cosa trattano le canzo(da «Amici» 2014), Claudia ni? Sono 12 tracce in cui si parMegrè, Amara (seconda classificata tra le Nuove Proposte la d’amore. Niente temi, insomma, riguardi Sanremo danti il sociale, la 2015), Simonetta Fra le altre politica o l’econoSpiri e la nostra protagoniste mia. Hanno scritRoberta Pompa: Noemi, Anna to per me bravi queste ultime Tatangelo, Paola giovani autori e due, insieme, cantanti big della muteranno la canzo- Turci, Suor sica, che sono pune «Quello che le Cristina, Syria e re miei amici, i donne non dico- la Michielin quali hanno sapuno». La Pompa, inoltre, presenterà in antepri- to affrontare con sensibilità e ma il suo nuovo singolo (e vi- intelligenza questo nuovo ladeo) «Tutte le mie ragioni», in voro. Sto parlando, ad esemrotazione dal 9 maggio sulle pio, di Tiziano Ferro, Zibba, Gianna Nannini e Giuliano piattaforme digitali. Nel pre-spettacolo andran- Sangiorgi. // no in scena le Ladiesgang, i Clap e Alessandra Regosini. La manifestazione canora è organizzata da Music Association e fondazione Ant di Brescia e sarà presentata dalle conduttrici radiofoniche Fiorella Felisetti e Gabriella Capizzi, mentre Alex Rusconi e Luana Vollero animeranno il pre-serata. Tutto il ricavato della kermesse sarà devoluto L’emittente media all’associazione Ant, per fipartner di «Donne in nanziare le visite gratuite per cANTo» è, ancora una la diagnosi precoce del mela- volta, Radio Italia, che stasera noma. Per ulteriori informa- proporrà la diretta dal Pala zioni tel. 030.3099423. Banco di Brescia. Patty Pravo (al secolo Nico- Non manca, tuttavia, Radio letta Strambelli) ritorna a Bresciasette, sempre presente «Donne in cANTo» dopo l’ap- quando si tratta di seguire plaudita apparizione nell’edi- manifestazioni di primissimo zione 2013. A maggior ragio- piano nella nostra città. Ecco, ne, dunque, può lodare que- così, un’altra diretta: «Donne sta iniziativa a scopo benefi- in cANTo Backstage". co: «Sono contenta - dice l’ar- Dalle 17 alle 19, nella tista veneziana - di partecipa- postazione allestita nel foyer re anche quest’anno, con tre dell’impianto di via San Zeno, brani dal vivo, ad una manife- Maddalena Damini e Andrea stazione così originale, che Lombardi intervisteranno le coinvolge solo donne. Spero - protagoniste del concerto. aggiunge - che la nostra esibi- La consolle sarà affidata a zione possa offrire, in qual- Fulvio Marini. La trasmisssione che maniera, un aiuto ai biso- potrà essere seguita anche sul gnosi affinché non si fermino web, in streaming. PRIMA VISIONE «Forza maggiore» UN IMPREVISTO RIVELATORE Alberto Pesce C ome ci si comporta di fronte al pericolo? Secondo tradizione, padre o madre sempre a protezione della prole, rispetto alla donna delicata e fragile più forte e deciso l’uomo. Ma potrebbe anche essere ben diversa l’istintiva reazione con un rovesciamento di ruolo, un emergere a sorpresa di una cruda verità, peso d’anima, «forza maggiore» contro cui tutto si incrina. Lo esemplifica lo svedese Ruben Östlund in un film di rigorosa scrittura, abilmente giostrato tra filtrature thriller, drammaticità interiori, leggeri tocchi surreali, premio della giuria di «Un Certain Regard» a Cannes 2014. Ne è galeotta una valanga, anche se «controllata» per una coreografica visione dalla terrazza di un lussuoso hotel nelle Alpi francesi, di così vasta e polverosa invadenza che gli ospiti hanno l’impressione di restarne travolti. Non importa che la bianca velatura presto si dissolva, che ciascuno torni al proprio tavolo: non è più tale la serena felicità di una famiglia svedese in vacanza. Proprio l’atletico e amorevole papà Tomas, afferrato il cellulare, se ne era fuggito, lasciando alla moglie Ebba il rischioso impegno di salvare i due figli. Tra Ebba che ne resta schifiltata e Tomas, che al ritorno si incaponisce a negare sino al grottesco la propria codardia, ne va in crisi il matrimonio anche con stridenti riflessi sui due bambini. È un distacco che irrigidisce Ebba e sempre più infantilizza Tomas, sino a quando, odiando se stesso, l’uomo disperatamente è costretto ad ammettere i propri torti, forse con pertugio di nuova tenerezza e speranza. Titolo. Forza maggiore Regista. Ruben Östlund Attori. Johannes Kuhnke, Lisa Loven Kongsli, Clara Wettergren Su Radio Bresciasette le interviste nel backstage Il ritorno. Patty Pravo nella precedente edizione Note benefiche Andrea Croxatto «Un concerto per aiutare chi soffre e tante belle canzoni per chi ama la musica italiana, in attesa del mio nuovo album di inediti, "Eccomi", in uscita a settembre». Così si esprime una raggiante Patty Pravo - artista di spicco, ma non l’unica, secondo il cartellone più volte annunciato - che stasera, sabato, salirà sul palco del Pala Banco di Brescia, in città, per offrire il proprio contributo alla quinta edizione di «Donne inCANto», in programma alle 20. Ci sono ancora biglietti disponibili, in vendita a 16, 22 e 32 euro direttamente al botteghino dell’impianto di via San Zeno 168. Oltre a Patty Pravo si esibiranno cantanti del calibro di suor Cristina, Noemi, Anna Tatangelo, Paola Turci, Francesca Michielin, Syria e Silvia Mezzanotte. In particolare, suor Cristina e la Tatangelo duetteranno nel brano «Libera», il pezzo che Anna ha presentato all’ultimo festival di Sanremo. Romanino a Pisogne da recitare e da ballare Rassegna Attori in formazione e sei danzatrici tra i capolavori di S. Maria della Neve PISOGNE. Ritorna e raddoppia il festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede». Stasera alle 20.45 nella chiesa di S. Maria della Neve, la rassegna promossa dall’associazione Cieli Vibranti con il sostegno di Fonda- FBOgrxNeuPGwBtfzpuYQZOrt608Y9n8MbKnIEWx35as= Studio 76. Una foto d’archivio zione della Comunità bresciana e Regione Lombardia, propone due appuntamenti. Il programma. Il primo momen- to è una performance, esito del laboratorio teatrale «A scuola di Romanino» condotto dall’attore Filippo Garlanda, con oltre 20 allievi dell’Istituto turistico Tassara-Ghislandi. Il secondo è la prima produzione originale della IV edizione del festival, «Romanino sulle punte», spettacolo di danza realizzato dalla scuola Studio 76, regia di Alessandra Angiolani, che spiega: «Romanino è un pittore che, pur trattando temi religiosi, mette sempre al centro le emozioni e i sentimenti degli uomini. E per questo è un’altissima fonte di ispirazio- ne». Come sarà costruita la performance? «Alcune scene del ciclo di affreschi - ascesa, crocefissione, sepolcro - ci hanno suggerito movimenti diversi, ora morbidi, ora dolenti o "incatenati". Le musiche sono frutto di una ricerca basata sulla qualità di questi movimenti». In scena ci saranno sei danzatrici: Manola Adella, Barbara Bernardi, Flavia Fortunati, Jessica Gelao, Sofia Pizzi e Michela Spunghi, con le elaborazioni musicali di Gianluca Gobbi. Ingresso libero. In futuro. «Saremo ospiti al Wa- ve Gothic Treffen di Lipsia in Germania, per danzare al concerto di una nota band italiana, gli Ashram», aggiunge Alessandra Angiolani. // LA RECENSIONE Gabriele Vacis al Festival Oblomov VIAGGIO NEL TEMPO CON BUZZATI Sara Polotti H a letto Calvino, nel pomeriggio, e l’ha ripreso la sera nel tendone del festival «Oblomov», al Parco del Mella a Gardone Valtrompia. Ha letto agli spettatori, che da un pilastro del teatro di narrazione non s’aspettavano altro. Lettura. Recitazione, meditazione, racconto tessuto con più racconti. Gabriele Vacis, accompagnato in musica da Roberto Tarasco, è partito da Dino Buzzati e con lui ha terminato. Ha camminato attorno ai racconti sul tempo per creare un pensiero profondissimo su esso. Buzzati, Goethe, Beckett, Calvino; ma ha scomodato anche Tchouang-Tseu, fondatore del taoismo, e il Sean O’Connell impersonato da Sean Penn ne «I sogni segreti» di Walter Mitty. Senza "spaccare". «Non va più di moda, "spaccare", Una suggestiva dai - ha punzecchiato il pubblico -. prova Anche Tchouang-Tseu lo diceva: il di narrazione macellaio non deve spaccare la che ha toccato carne, ma trovare il punto più testi di Goethe tenero per non rovinare le lame». Beckett Eccolo, il senso del discorso di e Calvino Vacis sul tempo; un tempo che nell’Ottocento era il progetto di Carlotta ed Edoardo, nel Novecento il nulla dell’aspettare Godot, e che ora «potrebbe trasformarsi nel secolo della rondine della città invisibile Marozia: il tempo del volo». Alla fine Vacis torna al 1942, a Buzzati e ai suoi Sette Messaggeri. Legge il racconto fino in fondo, dopo la premessa matematicamente ostile ai veri letterati che, ahimé, si devono fidare ciecamente dei calcoli buzzatiani su tempo e distanze percorse dai suoi protagonisti. «È un momento di consapevolezza sul tempo, la fine del racconto: puoi stare, aspettando Godot e Tartari, puoi progettare un parco che godranno i posteri; o puoi invertire la rotta dei tuoi messaggeri». Che non si voltino indietro per portare notizie passate. Che precedano il convoglio, anticipando le terre. «Il tempo può finalmente essere voglia di vivere avanzando verso l’improbabile meta». E, su «C’è tempo» di Fossati, l’applauso ha dato l’arrivederci a Vacis. Codice cliente: 10297841 13 Corriere della Sera Mercoledì 13 Maggio 2015 BS Cultura Tempo libero Nuova Rinascita Laica e plurale, frontiere della scuola Un’occasione per riconsiderare il rapporto tra la sfera pubblica, che nella scuola trova uno snodo fondamentale, e le convinzioni e le pratiche religiose. È questo l’intento di «Scuola laica e plurale», dibattito promosso dalla Nuova Libreria Rinascita in programma oggi alle 17.30 nella sede di via della Posta 7. L’incontro, che rientra nel Maggio culturale della nuova libreria ed è promosso in collaborazione con il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, ha come relatori Domenico Chiesa (ex presidente nazionale del Cidi) e Cesare Pianciola, esponente del Consiglio direttivo del Centro studi Piero Gobetti, del Comitato editoriale dell’Indice dei libri del mese e della redazione di Ècole per la quale ha scritto numerosi articoli sulla laicità dello Stato e della scuola. (t.b.) © RIPRODUZIONE RISERVATA La mostra Un obiettivo sugli anni d’oro di Cinecittà e sulle serate dei divi nei locali di via Veneto: 120 scatti del fotografo esposti alla Wavephotogallery Ciack Chi è Giuseppe Palmas (191877), nato a Cesena, inizia la sua attività nel 1946 a Milano prima come cronista e poi come inviato speciale. Abbandona la penna per la macchina fotografica e nel 1953 si trasferisce a Roma dove immortala i divi della Dolce Vita di via Veneto. Durante l’estate si divide fra la Versilia e la Riviera Romagnola, per testimoniare con i suoi scatti l’inizio del boom economico. Le sue foto, circa 80mila (oltre 4.500 soggetti), coprono 30 anni di storia Italiana che era un ragazzino di 13 anni). «Abbiamo iniziato con una mostra alla biblioteca di Cesena e poi siamo partiti per l’America: alcuni suoi scatti sono stati esposti anche all’Università di New York». La faccia in bianco e nero di Vittorio Gassman, invece, è appesa nel ristorante del SLS Beverly Hills Hotel di Los Angeles, progettato da Philippe Starck. Palmas ha aperto il diaframma sui barboni e sulle case del Polesine allagate: all’inizio, fotografava la cronaca. «Poi a Roma sono arrivati gli attori di Hollywood e si è trasferito là: li ha messi in posa tutti, aveva quell’atteggiamento cui nessuno diceva di no. Villa era diventato proprio un amico di famiglia, la gente si affezionava». Renato Corsini ha scelto 120 Divi del cinema italiano ritratti fuori scena da Giuseppe Palmas: a sinistra, una ammiccante Sofia Loren fotografata nella stanza da bagno. A destra, sopra, Walter Chiari in auto con Lucia Bosè; sotto, Alberto Sordi scherza con Federico Fellini, seduto accanto a Giulietta Masina. Gli scatti sono in mostra da venerdì in via Trieste Gli anni del boom Dopo gli inizi da cronista, sceglie la macchina fotografica e si trasferisce a Roma La Dolce Vita di Palmas L a diva internazionale era in bagno, una Scicolone qualunque: vestaglia a fiori e sorriso al fotografo. Lui era lì con la sua Rolleiflex 6x6 e il suo accento romagnolo: clic. Giuseppe Palmas ha scattato la foto prima che la Loren si sfilasse le calze davanti a Mastroianni: Renato Corsini l’ha scelta come manifesto della mostra. Dell’uomo che ha messo la Dolce vita in camera oscura sono esposti 120 scatti alla Wavephotogallery di via Trieste: la vernice dell’antologica «Giuseppe Palmas» è venerdì (fino al 20 giugno). I divi Li ha messi in posa tutti: aveva dei modi cui nessuno diceva di no Era la Roma che non vuole più saperne del resto del mondo, essendo lei stessa il mondo: le dive si toglievano gli occhiali da sole solo per emanare massimo disprezzo davanti ai seccatori, e il sofà era il mobile più importante nell’ufficio del produttore, il despota di velluto che poteva decidere carriere e primi piani. A Ciampino atterravano Lauren Bacall e Humphrey Bogart. Alfred Hitchcock sbafava i buffet alle cene di gala, e una Mina ancora matrona e mondana girava con il suo cofano-chignon alle feste che contano. Palmas (Cesena, 1946-1977) li ha messi tutti in posa. Ha deciso di entrare in camera oscura una notte, a Milano: faceva il giornalista per il Corriere Lombardo, cronaca nera, l’avevano mandato al solito omicidio. «Papà ha visto che il fotografo era arrivato dopo di lui, se n’era andato via prima e aveva guadagnato di più: ha comprato la macchina fotografica e cambiato mestiere» racconta il figlio Roberto. Lui, che lavora in banca, ha messo insieme gli scatti di una vita: «Ottantamila, ne ho archiviati 7 mila sul sito fotopalmas.com». Su suo padre, nemmeno una didascalia nei libri, sui giornali e nelle riviste specializzate: aveva pubblicato i divi su Epoca, Oggi, L’Europeo, la Domenica del Corriere. Fred Buscaglione gli scriveva i bigliettini, Claudio Villa andava a trovarlo a casa sua, a Cesena, e la figlia di Totò gli ha detto che nessuno aveva mai fatto foto tanto belle in villa, con il padre in babbucce. «E così ho deciso che dovevo far conoscere a tutti il suo talento» dice il figlio, che con il Giuseppe è riuscito ad andare a pescare sgombri — «la sua passione» — solo poche volte (è morto «La mia poesia per Romanino» L’inedito I componimenti di Franca Grisoni sull’opera del pittore, domenica a Pisogne di Franca Grisoni L a maggiore poetessa dialettale italiana di oggi rilegge in versi colui che Giovanni Testori ha definito «il più grande, più torvo e triviale dei pittori in dialetto dell’arte d’ogni regione e d’ogni tempo». Domenica 17 maggio alle 18 la magnifica chiesa della Madonna della Neve di Pisogne, affrescata da Girolamo Romanino, tiene a battesimo le liriche scritte dalla poetessa bresciana Franca Grisoni ispirandosi proprio al grande pittore. L’appuntamento, con ingresso libero e il contrappunto musicale della violoncellista Daniela Savoldi, rientra nel festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede», promosso dal comune di Pisogne e dall’associazione Cieli Vibranti. Proprio il direttore artistico Fabio Larovere ha chiesto a Franca Grisoni di trarre ispirazione dalla parabola artistica di Romanino per questa sua Autrice Franca Grisoni in occasione della consegna del Premio Brescianità nuova creazione letteraria, rinnovando il dialogo fecondo che il pittore ha instaurato nel tempo con grandi personalità della cultura italiana, dal citato Testori a Pierpaolo Pasolini, da Ermanno Olmi a Camillo Togni ed Elisabetta Sgarbi. Ultimo, il professor Giovanni Reale, che ha dedicato a Romanino una pregevole pubblicazione pre- sentata proprio un anno fa a Pisogne, poco prima della scomparsa dell’insigne filosofo. Per questa sua nuova creazione, Franca Grisoni si è fatta pellegrina nei luoghi ove sono le opere dell’artista «che — dice — si innestano sul mio vissuto, che è quello di una convertita». Le sue poesie ripercorrono la storia della salvezza così come l’ha raccontata con la sua arte a tratti sgrammaticata il Romanino, ma con una particolare declinazione mariana. «Parto dall’Annunciazione di Rovato — spiega la stessa autrice — per giungere alla contemplazione di Maria come madre della Chiesa nella tela del santuario della Stella di Concesio, che nei miei versi racconto prima e dopo il restauro, una ferita causata dal furto del dipinto». Nel mezzo, le tappe dell’itinerario terreno di Cristo, narrato dalla Grisoni facendo parlare i modelli che posarono per l’artista («Ho tradotto quel ‘pittore in dialetto’ di Testori come ‘pittore del popolo’» spiega): gli uomini di Montichiari che vestono i panni degli apostoli per la stupenda «Ultima cena» del Duomo, la peccatrice della «Cena in casa di Simone il fariseo» in san Giovanni a Brescia, lo stesso pittore che Franca Grisoni immagina tra i chiamati dell’ultima sua opera, la «Vocazione dei santi Pietro e Andrea», a Modena. «Qui — spiega la poetessa — c’è anche un’analogia tra la vocazione di Romanino alla pittura e la mia vocazione alla scrittura. E alla fine faccio una confessione nel modo più pudico possibile: ci alimenta la stessa fonte, che è evangelica». Roberto Battaglia © RIPRODUZIONE RISERVATA scatti mai stampati in camera oscura: «Sono andato giù a Cesena a prenderli». Sandra Mondaini in piume di struzzo e paillettes, prima che s’infilasse a borbottare nel letto con Raimondo. Sandra Milo, il suo sguardo da civetta, un libro e una rosa in mano. Walter Chiari e Lucia Bosè in auto. Mike Bongiorno che mangia gli spaghetti in spiaggia, Alberto Sordi che strizza le guance a Fellini e Ava Gardner che fa ciao con la mano. La Dolce vita che ha provocato scismi in certi circoli cattolici, quando i miti erano pochi ma eterni e per travolgere la gente bisognava possedere doni eccezionali, essere uniche, inimitabili, dispotiche. Palmas le dive le trattava come voleva lui: «A Brigitte Bardot ha detto che aveva le gambe storte». Alessandra Troncana © RIPRODUZIONE RISERVATA Magnificat anima mea Dominum L’amur encarnat el s’è riconusit nei colpi d’ala möicc da deter dai du picinì che za i s’encontra nele dò fonne, mare ch’i è dré a strenzis. Lure le sent, lure le capis, lure le sculta l’exsultet del sanc dei du picinì. L’è grand del sò sentis e ‘l tò penel el i a canta chí, sot’a casa, le piene de grasia mare de bé fonne che bendis chèi che s’encontra e che i se ‘ncontrarà i fiöi de Dio, fiöi de la lüs che i la magnificarà l’amur encarnat co’ l’orghen del sò fiat Magnificat magnificat magnificat anima mea L’amore incarnato si è riconosciuto nei colpi d’ala mossi da dentro dai due piccini che già s’incontrano nelle due donne, madri che si stanno stringendo. Loro sentono, loro comprendono, loro ascoltano l’exsultet del sangue dei due piccini. È grande il loro sentirsi e il tuo pennello le canta qui, sotto casa, le piene di grazia madri di bene donne che benedicono coloro che si incontrano e che si incontreranno i figli di Dio, figli della luce che lo magnificheranno l’amore incarnato con l’organo del fiato Magnificat magnificat magnificat anima mea 37 GIORNALE DI BRESCIA · Mercoledì 13 maggio 2015 TACCUINO CULTURA Presentazione del libro Cesare Lievi, «La sua mente è un labirinto» Arte e dintorni «Pechakuchanight» per farsi conoscere Philharmoniker Berliner, rinvio per il direttore In mostra a Milano Il bresciano Forgioli «Nell’ombra. Nel sole» Alle 18 alla libreria Cattolica, via Trieste 17/d in città, il regista Cesare Lievi presenta il suo libro, con Pietro Gibellini e Franca Grisoni. Oggi, usando un format giapponese, nel teatro di S. Giovanni, in città, alle 19.40 artisti, architetti e creativi si presentano Nulla di fatto per la scelta di chi dovrà dirigere i Berliner Philharmoniker dal 2018. Se ne riparlerà tra un anno. Alla Permanente, fino al 27/5 il bresciano Alberto Forgioli a confronto con l’omanita Mohammed al Maamri sul tema «Nell’ombra. Nel sole». Nei quadri di Romanino sulle ali della poesia La poetessa Franca Grisoni coi suoi inediti sul grande pittore il 17 maggio sarà a Pisogne di oggi davanti al dipinto; una prostituta che posa dapeccatrice ai piedi del Signore e che, inginocchiata per la sacra rapprePaola Carmignani sentazione, si sente chiamata dal Signore. Oppure chi parla è uno del popolo, persone comuni, che sono state convocate dal pittore per fare i discepoli PISOGNE. A volte l’ispirazione si nutre di occasioni. È accaduto nell’"Ultima Cena" di Montia Franca Grisoni, una delle vo- chiari». Si sorride, anche, di ci più alte della poesia contem- queste voci che in libertà e in poranea, che nella sua Sirmio- semplicità si rivolgono al pittone è stata raggiunta dalla pro- re, al Cristo, alla Madonna posta del Festival «I volti del Ro- («Mare de Dio / e mare aca de manino. Rabbia e fede»: rac- me»)... La Grisoni, avvicinando le opere di Romanino, si è contare «Il mio Romanino». Lo farà, presentando i versi ricordata dell’insegnamento inediti, appositamente compo- di Sant’Ignazio di Loyola che sti per le opere del grande mae- invita a confondersi tra le figustro del colore, domenica pros- re rappresentate, «sentendosi sima, 17 maggio, alle 18 nella chiamati, nella preghiera, a far Chiesa di Santa Maria della Ne- parte intimamente della sacra ve, a Pisogne (ingresso libero), rappresentazione del misteaccompagnata dal violoncello ro». «Ad un certo punto - spiega ancora la poetessa - mi sono di Daniela Savoldi. Crocevia del felice incontro trovata davanti alla "Visitaziotra lo sguardo della poetessa di ne", dipinta sull’anta interna Sirmione e le tele del grande ar- di un organo, e i miei versi si sono originati dal tista bresciano, è il canto del "Magnifidialetto, lingua ma«Ho pensato dre e strumento lirialla vocazione cat" (sulle note di Taizé), che aprono co per la Grisoni, del pittore e chiudono il mio forza di segno e cobresciano testo, e che cantelore per il potente pittore. «A Pisogne e anche a quella rò, a modo mio, all’incontro di Pisoleggerò le mie poedi chi scrive» gne». sie nell’originale e Difronte a «La voanche nella traducazione dei santi zione in italiano, e Pietro e Andrea», a farò per ognuna Modena, «ho penuna breve introdusato alla vocazione zione, per facilitare di Romanino, e anla comprensione che a quella di chi anche a chi non ha scrive. I bisognosi confidenza con il da guarire sono tandialetto», spiega Franca Grisoni ti, e Romanino ce lo FrancaGrisoni,sodPoetessa faintuire lasciandodisfattadi avercompletato un lavoro che l’ha por- ne affiorare alcuni dal bordo tata in giro per l’alta Italia, per della tela, come se ci volesse divedere di persona le opere di re che in quello spazio non ci Romanino e per consultare stanno tutti. "La messe è molesperti d’arte, restauratori, teo- ta, ma gli operai sono pochi", logi, in un confronto scrupolo- dice il Vangelo di Luca. Romaso fra intuizione poetica e rifles- nino lo rende così, molti arrivasione che si fa parola, senza no verso Gesù e la cornice non mai perdere, nella scrittura, la li può contenere. Questa immafreschezza dei puri di cuore, gine mi ha commosso profonche il dialetto veicola da sem- damente». Il percorso fra opere di Ropre nella spesso muta preghiemanino e testi della Grisoni inira dei semplici. «Mi ha interessato lo sguar- zia dall’«Annunciazione» del do di Romanino sulle scene Convento dell’Annunciata a che rappresenta, sullo spazio Rovato e termina con «La Mache definisce il rapporto tra le donna della Stella» del Santuafigure e il paesaggio. Nei versi rio vicino a Gussago. In questo ci sono riscontri puntuali ri- caso il dipinto del Romanino, spetto alle opere a cui essi so- ed i suoi restauri, vengono celeno dedicati, e l’approccio è sta- brati nei versi di Franca Grisoto diverso, diversissimo per ni - come lei stessa spiega - «come nuove manifestazioni della ogni quadro». Chi parla, infatti, nelle 10 po- Madonna, che torna ad appariesie, può essere di volta in vol- re come Madre e come Chiesa ta - spiega la Grisoni - «l’orante a lei consacrata». // Incontri Segni e simboli. Nel manifesto per il Salone del libro di Torino, Goethe (per la Germania, paese ospite) e molti altri simboli dell’edizione 2015 L’INTERVISTA È ispirato a Ornella Tarantola il romanzo di Luca Bianchini «Dimmi che credi al destino» A LONDRA BATTE IL CUORE DELLA LIBRAIA BRESCIANA Enrico Danesi «I l cielo di Londra sembra fatto per raccontare l’amore. Cambia continuamente, e anche quando ti illude con una giornata piena di azzurro, ecco che compare qualche nuvola all’orizzonte, si mette a correre e di colpo la luce è buio e la pioggia si mischia alle tue lacrime. Poi per fortuna passa, passa tutto…». È l’incipit di «Dimmi che credi al destino», uscito ieri per Mondadori e scritto da Luca Bianchini, già conduttore di Tiffany su Radio2, oltre che autore di fortunate pubblicazioni come «Ti seguo ogni notte», «Eros. Lo giuro», «Io che amo solo te». Protagonista del romanzo è Ornella, italiana a Londra, in pena per la crisi della libreria che dirige. Lo sviluppo di quella che è una storia d’amore porta a incontri curiosi: Mr. George, che diventa il confidente della donna; un ragioniere napoletano, barbiere part time; ma anche Patti, che arriva da Milano per confortarla e poi la riporta in patria su una Seicento… Ritmo incalzante, molti personaggi in scena, come suole fare Bianchini, che prende ispirazione dalla bresciana Ornella Tarantola, direttrice dell’Italian Bookshop londinese e sua FBOgrxNeuPGGF2jOrHARKm7wTjCGTLnluo9vxeA75Eg= amica, spunto per una vicenda che è anche un canto di rinascita. Il libro sarà presentato dall’autore e da Ornella Tarantola sabato 16 alle 16,30 al Salone del Libro di Torino. Li abbiamo intervistati. Ornella: sei tu, nel romanzo? Diciamo che ci sono anch’io, insieme ad altro. È una storia piena di invenzioni e di suggestioni. Ma l’Italian Bookshop che dirigi non rischia la chiusura… Non nel modo raccontato nel libro. Ma il palazzo in cui è situato sarà demolito, e il suo futuro non potrà essere dov’è ora. E la cosa mi turba. Luca, perché Londra e perché la «lady book» della City? Per Londra ho grande affetto. E per Ornella grande amicizia. All’Italian Bookshop mi sono sentito subito a casa: il calore umano prima del lavoro, la festa prima dell’impegno, il prosecchino (che a Londra è terribilmente di moda) quale segno di accoglienza. E poi il modo che Ornella ha di dire le cose: irresistibile. Hai ambientato la vicenda ad Hampstead e non a Piccadilly… La vera Ornella vive lì, ed è un pezzo della capitale assolutamente splendido. Quando torno lassù, mi Lady Book. Tarantola, Bianchini e Littizzetto immergo nella vita tranquilla del quartiere e vado in centro solo se costretto, proprio come i veri londinesi. Dopo l’università ero stato a Londra, ma non l’avevo vissuta così, senza affanno, come faccio ora. …e la parte italiana del romanzo è collocata a Verona, non a Brescia… Conosco Verona meglio di Brescia, che pure mi piace molto. È una scelta di rispetto verso Ornella, la sua famiglia, i suoi amici; un modo per marcare una distanza con ciò che ho raccontato: ho mescolato le carte, accostato verità e cose inventate. Cultura bresciana 53 BRESCIAOGGI Sabato 16 Maggio 2015 INIZIATIVE. InSantaGiulia, alMuseoLechidi Montichiarie alle Fondazioni DaComo di Lonatoe Sorlini diCarzago GiacomoCeruti inquattro sedi Ilritrattosimette inmostra Unapproccioscientificorigoroso alleopere del Pitocchetto haconsentito diovviare alla scarsitàdimezzia disposizione Francesco de Leonardis Il ritratto è il tema della mostra dedicata a Giacomo Ceruti detto «il Pitochetto» che viene inaugurata oggi nelle quattro sedi del Museo Lechi di Montichiari, della Fondazione Ugo Da Como di Lonato, della Fondazione Luciano Sorlini di Carzago della Riviera e del Museo di Santa Giulia a Brescia. Una mostra che è riuscita a fare rete raccogliendo istituzioni culturali della città e della provincia attorno a un progetto, partito a Montichiari da un’idea di Paolo Boifava e Stefano Lusardi. Malgrado i pochi mezzi a disposizione ha prodotto una proposta tra le più i importanti di questa primavera espositiva bresciana, grazie al rigore dell’approccio scientifico con cui si è lavorato. LA MOSTRA prende spunto dal nucleo di opere di Giacomo Ceruti conservate nel Museo Lechi, provenienti dalle donazioni dei conti Luigi e Piero Lechi, e anche per questo viene dedicata a Fausto Lechi (1892 - 1979), che fu promotore di memorabili esposizioni tra le quali, giusto ottant’anni fa, nel 1935 quella dedicata alla «Pittura a Brescia nel Sei e Settecento». Si parla di ritratto e nella pit- tura, tradizionalmente, si pensa a uno specifico genere che indaga il volto o la figura umana, ma in Ceruti, come ha osservato Giovanni Testori, «tutto si risolse, anzi, tutto fu nient’altro che “ritratto”; e, a causa dell’ampiezza e della totale umanità di sguardo e riflessione, “ritratto” del mondo intero». La mostra ci offre una verifica di questa intuizione testoriana attraverso le due sezioni di Montichiari e di Brescia. A Montichiari sono esposti i due Ritratti Bonometti e il Ritratto dell’abate Angelo Lechi, caratterizzati da un linguaggio spoglio e semplificato che analizza in modo distaccato i personaggi che va oltre la loro collocazione sociale e ce li restituisce nella stessa condizione di «verità» riservata usualmente ai pitocchi. Sempre provenienti dalla collezione Lechi sono anche il Ritratto di Santa Lechi, il Ritratto del cavalier Giovanni Avogadro e la splendida «Donna che fa la calza», che appartiene al ciclo di Padernello. Accanto a questi vengono presentati «Il bravo» e «Vecchia contadina», già della collezione Monti della Corte, l’ «Autoritratto come pellegrino» del Comune di Abano Terme, il «Ritratto del conte Giovanni Maria Fenaroli», il «Ritratto di gentiluomo di casa LEDONNE DIDESIDERIO Oggialle 15 nellasala conferenzedelMuseo di SantaGiulia (ingresso da viaPiamarta 4,incittà),si terrà ilconvegno «Le Donnedi Desiderio: sulle traccedi Ermengarda», organizzato dall’associazioneA.ST.A.C. conilpatrocinio del Comune diBrescia, Fondazione Brescia Musei, Fondazione Cabe AssociazioneItalia L’ingresso èlibero. Barboglio de Gaioncelli» di collezione privata, che ci colpisce per l’esibito strabismo del personaggio e l’inedito «Pitocco con bastone» che per la prima volta viene prestato in un’esposizione. A BRESCIA, in un’apposita sezione allestita nel Museo di Santa Giulia sono state raccolte tutte le 11 opere del Ceruti che sono attualmente patrimonio della Pinacoteca Tosio Martinengo tra le quali spicca il consistente nucleo di 6 dipinti del ciclo di Padernello. Alla Fondazione Da Como è possibile invece ammirare il «Ritratto del Marchese Carlo Cosimo Medici di Marignano», interessante esempio del- Mauro Corradini LeonardoaMilano Come abbiamo scritto la settimana scorsa, a proposito della riapertura della «Camera degli sposi» di Andrea Mantegna a Mantova, anche per la mostra in Palazzo Reale a Milano, aperta fino a metà luglio, e dedicata a quel genio che è Leonardo da Vinci, poco si può argomentare con il nostro limitato spazio. BASTANO tuttavia poche annotazioni, ad iniziare dal fatto che la mostra milanese raccoglie circa un terzo dell’intera produzione leonardesca, per rendere la rassegna milanese un reale «evento». Poi, a corroborare il giudizio, va segnalato che in mostra si può ammirare (per il primo mese soltanto) il celebre disegno dell’Uomo vitruviano, quello che, con le gambe e le braccia aperte, è contenuto contemporaneamente in un quadrato e in un cerchio: tutti l’abbiamo già visto in riproduzione e lo conosciamo; vederlo dal vero dà ugualmente un brivido. GiacomoCeruti. «Duepoveri inun bosco» SantaGiulia TACCUINO DEL CRITICO la ritrattistica cerutiana dell’ultimo periodo milanese; alla Fondazione Sorlini si può vedere infine la grande tela raffigurante «Diana e le ninfe sorprese da Atteone», un dipinto del periodo milanese già in Palazzo Arconati Visconti che ci fa conoscere un Ceruti capace di confrontarsi con la pittura di storia e di soggetto mitologico. L’esposizione chiude il 20 settembre; giorni ed orari di apertura variano nelle diverse sedi, il biglietto d’ingresso di una delle sedi dà diritto alla riduzione nelle altre; fa eccezione la Fondazione Sorlini dove l’ingresso è gratuito il primo e il terzo sabato del mese dalle 10 alle 12 e dalle 14.30 alle 18. • LA RIFLESSIONE sulle proporzioni, sul senso di una bellezza assoluta, universale, figlia di quel sentimento religioso che vedeva l’Uomo figlio di Dio, accompagna il visitatore attraverso numerose altre pagine, studi sulle umane fisionomie, che Leonardo disegnava come trascrizione di quell’essenza che è la nostra anima. A fianco di alcune celeberrime e giustamente celebrate pagine, disegnate, dipinte e anche scolpite (come scordare «La belle ferronière» - dalla celebre acconciatura - che proviene dal Louvre?), vi sono i numerosi studi scientifici di un genio che ha tentato tutto, realizzato molto, sognato an- che, prevedendo con secoli di anticipo, il volo umano e tanto altro. LA MOSTRA milanese, con le sue oltre duecento opere, analizza il maestro italiano, cerca di sottolinearlo all’interno di un clima culturale, di scandagliarlo nelle sue molteplici potenzialità, di vederne infine l’orma e il segno in alcuni allievi che manterranno intatto il percorso leonardesco nella loro attività artistica. Il mondo di Leonardo, appunto: questa è la mostra in Palazzo Reale; e, se non bastasse, magari ricordandosi di prenotare con un certo anticipo, nel giorno di questa visita, recarsi a poco meno di un chilometro di distanza, dove Leonardo nel suo periodo milanese ha lasciato su un muro nel refettorio del convento adiacente al Santuario di Santa Maria delle Grazie, un altro straordinario segno delle sue capacità. Se al troppo esigente non bastasse, e il visitatore non fosse sazio, l’immersione nel mondo di un grande può continuare con la visita all’altra esposizione in Palazzo Reale, sulla pittura lombarda nei due secoli precedenti l’arrivo di Leonardo a Milano («Arte Lombarda dai Visconti agli Sforza»: dall’inizio del Trecento all’inizio del Cinquecento); per comprendere anche che Leonardo, quando venne al Nord, non trovò un deserto, ma ebbe l’opportunità di porsi in dialogo con una tradizione già consolidata e lasciare quel segno, cui facevamo riferimento. SEGNOche la cultura lombarda ha faticato ad abbandonare. Comprensibilmente. • PISOGNE. AllaMadonnadella Neve lapoetessaaffiancatadalla violoncellistaDaniela Savoldi PUBBLICAZIONI. Editada LietoCollelanuova raccoltadi poesie Ilpercorso sisvilupperàlungo diecistazioni rileggendole opere 52 componimentidelvincitore delpremio Merini Grisoniincontra Romanino ela sua«Bibbia dei poveri» Franca Grisoni incontra Romanino. Nella chiesa di Santa Maria delle Neve a Pisogne, domani alle ore 18, per la quarta edizione del festival «I Volti del Romanino. Rabbia e Fede» curato dall’ Associazione Cieli Vibranti, la poetessa sarà protagonista di «Il mio Romanino», proponendo per la prima volta le liriche ispirate dalle opere del grande pittore bresciano in una serata che vedrà un dialogo fecondo e coinvolgente tra letteratura, musica e pittura grazie all’accompagnamento musicale della violoncellista Daniela Savoldi e alla proiezione di immagini. Franca Grisoni non si pone davanti a Romanino con l’interesse dello storico dell’arte che indaga il linguaggio e i valori della sua pittura, lo considera invece come un compagno di strada con cui condividere un percorso di spiritualità che riguarda la salvezza dell’uomo portata da Cristo. In Romanino ha trovato infatti un artista che ha saputo mettere la verità nelle sue immagini, ha saputo con le sue mani e i suoi colori scrivere quella «Bibbia dei poveri» a cui tutti, anche i più umili, hanno potuto attingere il messaggio della Rivelazione. E in Romanino ha colto una sorta di identità là dove, da poetessa, ha risposto alla stessa chiamata proclamando « sö ‘n fòi de carta che no l’è za pö bianc» il mistero della salvezza in versi essenziali e carichi delle dure sonorità del nostro dialetto. IL PERCORSO di Franca Grisoni si sviluppa lungo dieci stazioni. Punto di partenza è l’Annunciazione (il riferimento pittorico è all’affresco del Convento dell’Annunciata a Rovato) dove l’annuncio a Maria si offre come annuncio ad ognuno; seguono la Visitazione (l’anta d’organo del Duomo di Brescia) e la Vocazione dei santi Pietro e Andrea (Chiesa di S. Pietro a Modena) e qui Romanino si fa evangelizzatore egli Lapoetessa Franca Grisonioggi aPisogne stesso e inventa un paesaggio che non riesce a contenere la moltitudine dei chiamati. Nella Cena in casa del Fariseo (Chiesa di San Giovanni a Brescia) è Maddalena, la peccatrice, che riconosce prima degli stessi discepoli il messaggio di Cristo; vengono poi le tappe della Passione: l’Ultima Cena, il compianto degli ange- li su Cristo morto, la Discesa al Limbo, la Resurrezione e il cammino giunge a conclusione con due momenti in cui protagonista diviene Maria: nell’episodio dell’Assunzione e nella Madonna della Stella che torna ad apparire, per tramite del semplice pastore, come Madre e come Chiesa a lei consacrata. • F.D.L. Mastropasqua,versi persilenzioeorchestra Frammenti di universi distanti eppure mai così vicini che si contaminano, instaurano nuovi e insospettabili dialoghi, prendendo poi forma - filtrati attraverso un bagaglio multiforme di esperienze personali - in un pugno ben assestato di versi che raccontano la vita da un’angolatura non convenzionale. Come non convenzionale, del resto, è pure il percorso esistenziale e professionale di Gianpaolo Mastropasqua, barese scapigliato classe 1979 (ma da anni bresciano d’adozione) già vincitore del premio internazionale Alda Merini che ha da poco pubblicato la sua nuova raccolta di poesie intitolata «Partita per silenzio e orchestra» (edizioni Lieto Colle). Una dichiarazione d’intenti in 52 componimenti, che meglio non potrebbe sintetizzare le camaleontiche vocazioni dell’autore: medico specializzando in psichiatria, diplomato al conservatorio in clarinetto, è nella scintilla della poesia che Mastropasqua riscopre sempre il suo angolo di mon- do più confortevole. «Dove - dice – riesco a mettere insieme tasselli di mondi diversi, plasmandoli e riconducendoli a un sentire più autentico, con l'entusiasmo dell' eterna giovinezza». Ecco allora che le sue visioni, tra flash impressionisti e divagazioni oniriche, raccontano di alberi, uccelli e briciole con la stessa disinvoltura di quando virano invece verso più criptiche interpretazioni di cadute libere, labbra terrestri, citazioni simboliste o retaggi ereditati dal pianeta medicina rielaborati poi ad hoc per la scrittura in versi. È il caso, ad esempio, del ricorrente tema della gravidanza, che si fa ora urgenza metaforica, ora chiave d’accesso verso dimensioni legate alla mitologia classica. Oppure ancora di passi come «Ontoiatra», dove le reminiscenze dentistiche si fondono alle memorie filosofiche creando un neologismo postmoderno che sorprende tanto nel titolo quanto nelle strofe di cui si compone. Il risultato è un cocktail psico-emozionale di GianpaoloMastropasqua vissuti e sensazioni, punteggiato - per citare Michele Passalacqua, che ha curato la prefazione dell’opera - di «canti selvatici, apparizioni di storie fatali, fuochi di idee e cristallizzazioni enigmatiche, porte che si chiudono e si aprono contemporaneamente…». Spalancando gli orizzonti di un mondo poetico che ha bisogno di tempo per essere metabolizzato, ma che inevitabilmente finisce per rapire. Con la stessa elegante, sfuggente delicatezza con cui lo stesso poeta scrive: «Sono solo quest’aria che respiro, pura e bestiale come un quadro mai dipinto». • E.ZUP. 45 GIORNALE DI BRESCIA · Domenica 17 maggio 2015 > SPETTACOLI «Con le mie canzoni voglio raccontare tutte le persone che non hanno voce» L’artista di New Orleans stasera in concerto insieme a Michele Gazich a San Giovanni Folk Rosario Rampulla [email protected] BRESCIA. Due anime affini che trovano sul palco il modo per sublimare una complicità artistica indiscutibile. La cantautrice americana Mary Gauthier (voce e chitarra)e il bresciano Michele Gazich (viola e violino) suoneranno stasera nel chiostro di San Giovanni in contrada San Giovanni 8, in città, per l’unica data italiana del loro tour (inizio del concerto alle 21, biglietto 12 euro. Info: 338.3893862. In caso di pioggia, lo spettacolo si terrà nel teatro adiacente al chiostro). Un appuntamento di cui ci dice proprio la cantautrice di New Orleans, iniziando dalla sua partnership musicale con Gazich. «Suoniamo insieme da molti anni - spiega - e la nostra collaborazione dà frutti sempre migliori. Michele è un artista di altissimo livello ed è una grande gioia poter lavorare con lui. La sua musica parla alla mia anima e il tempo passato con lui sul palco è sempre pieno di felicità». La tua musica viene definite «Alternative country». Ti ci ritrovi? Per me la musica è essenzialmente un veicolo per raccontare storie, come faceva- La poetessa Grisoni in dialogo con l’arte del Romanino A Pisogne i nuovi versi scritti per il Festival con note di violoncello di Daniela Savoldi dialetto sirmionese con la traduzione italiana - saranno contrappuntate dagli interventi musicali della violoncellista Daniela Savoldi. L’autrice introdurrà brevemente i suoi testi, raccontando il suo personale approccio con ogni opera. L’ingresso è libero. PISOGNE. Appuntamento d’eccezione per la IV edizione del festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede». Oggi, domenica, alle 18 nella magnifica Chiesadi S. Maria della Neve di Pisogne, la poetessa Franca Grisoni presenterà «Il mio Romanino», testi originali in dialetto di sua composizione, ispirati alle opere di Girolamo Romani detto il Romanino. Le letture - in Occasione unica. Franca Grisoni è una delle voci più importanti della poesia contemporanea. Da sempre scrive i suoi versi nella lingua del paese natale, Sirmione. Recentemente si è posta in dialogo con le opere del Maestro bresciano, proprio su sollecitazione del festival «I volti del Romanino». I suoi testi hanno ricevuto nel tempo autorevoli recensio- Incontri Un’orchestra speciale e la musica si fa terapia Concerto FBOgrxNeuPGNoVe0U6glNwUQC+rWHUvYYwYw3mQRZmM= ni da parte di critici come Enzo Siciliano, Franco Fortini, Franco Loi, Giovanni Tesio, Giuseppe Langella, per citare solo alcuni dei non bresciani. Numerosi i premi nazionali attribuiti alle sue raccolte, dal Bagutta Opera prima per «La böba», al Premio Viareggio per «De chì», al Biagio Marin. Insieme fra le note. L’immaginesimbolo di Altravoce di Darfo Da Bach a oggi con la chitarrista Laura Mondiello Un percorso. La Grisoni, che è costantemente invitata ad incontri di poesia in ogni parte d’Italia, ha al suo attivo nove raccolte di poesie e due opere per il teatro. La sua opera pubblicata - che si avvicina al migliaio di pagine - è studiata nelle università italiane e anche all’estero. Dieci sono le poesie che Franca Grisoni ora ha dedicato ad altrettante opere di Romanino, accostandole ogni volta in maniera differente. Chi parla, nei suoi versi, può essere un orante dei giorni nostri, la modella di un quadro chiamata a posare per la figura della «peccatrice», o, ad esempio, un contadino che il pittore sta ritraendo per l’«Ultima Cena». // cali, di Borgomanero, e il centro Musicaoltre, di Senago, uniranno le forze formando un ensemble di oltre 60 elementi, composto da persone con disabilità, musicoterapeuti, psicologi, educatori e volontari. Esagramma. Il tutto accadrà se- DARFO. Un’orchestra speciale. È quella che si esibirà a Darfo, nel Centro Congressi di via Romolo Galassi 14, oggi, domenica, alle 16, frutto dell’incontro fra tre gruppi di musicisti provenienti da altrettante scuole di musicoterapia che seguono il protocollo Esagramma, sviluppato a Milano da Licia Sbattella e da mons. Pierangelo Sequeri. Il centro Altravoce, di Darfo, il centro Emisferi musi- Emozioni. Quella di stasera è l’unica data italiana di Mary Gauthier Cosa suonerai a Brescia? noun tempo i trovatori. ConsiDi certo alcune delle canzodero le mie canzoni una via per parlare di chi soffre, di chi ni composte con i soldati, ma ha esistenze fuori dagli stan- anche alcune tratte dai miei dieci album. dard. Gente come me. Recentemente, tu e MicheMichele mi ha accennato alla tua idea di scrivere canzo- le vi siete esibiti nella Catteni sulla tragedia della guerra, drale di Belfast. Anche a Bretraendo ispirazione dai rac- scia il concerto sarà in un edicontanti dei giovani soldati ficio religioso. Ami suonare in questi posti? americani. Pensi Le chiese antidi pubblicare un «Quando che in Europa, gli album con questi suoniamo edifici religiosi, sobrani? insieme no i miei luoghi Sì, ho scritto provo sempre preferiti per i concanzoni con i vetecerti, anche per rani attraverso una grande l’acustica. Sono un’organizzaziogioia» state realizzate per ne denominata amplificare natu«Songwriting with Mary Gauthier ralmente la voce e soldiers». VengoCantautrice il suono degli struno messi assieme menti costruiti in soldati con autori di canzoni professionisti in legno ha un riverbero naturaun centro di recupero e, in le, molto più lungo ed espresogni session di scrittura, si sivo di quello che possono avepassano due giorni insieme, re in un rock club. La meraviprovando a creare brani sul glia del suono mi fa amare le mondo dei soldati, sui loro chiese e un senso di sacralità, traumi. Pubblicherò un al- inoltre, scende su di me. Canbum nel 2016: per me sarà un tare ciò in cui credo, le mie veinno alla pace, mostrando i di- rità in una chiesa mi sembra la cosa giusta da fare». // sastri della guerra. condo i dettami di Esagramma, che offre ai disabili l’opportunità unica di socializzare, contenere il proprio disagio e sviluppare le proprie capacità nel confronto con i capisaldi del repertorio musicale, l’orchestra eseguirà la Quarta Sinfonia di Gustav Mahler. Ingresso libero. Il gemellaggio proseguirà con altri due concerti, uno in programma a Senago il 24 maggio e uno a Borgomanero il 31 maggio. // A. FA. Classica In programma brani della tradizione chitarristica sudamericana mirez, ispirata alla morte della poetessa argentina Alfonsina Storni e con «Verano Porteno» (da Le Stagioni) di Piazzolla. Vincitrice di concorsi e concertista affermata, Laura Mondiello insegna al Conservatorio di Vicenza e tiene il corso di perfezionamento annuale alla Scuola Diocesana S. Cecilia. Sempre oggi pomeriggio, alle 16, nella sede dell’associazione For-Art (in via Casazza), per l’inaugurazionedellamostrafotografica di Laura Giancaterina, si esibiscono Eva Feudo Shoo al violoncello e Dario Bersanini al sax tenore (ingresso libero). Interessante recital della chitarristaLauraMondiello che sarà protagonista del primo «Incontroconlamusica»degliAmicidellaScuolaDiocesanadiMusica Santa Cecilia, in programma oggi alle 18 nell’Aula Magna del Polo Culturale Diocesano, in via Bollani 20 (ingresso libeMusica sacra. A Gambara, nella ro). Laura Mondiello propone un chiesa parrocchiale alle 18,30, importante programma che dopo la S. Messa per il 20° annispazia da Bach ai giorni nostri: versariodellascomparsadi Corsiiniziacon«Tarantos»,compo- nelio Andreoli, viene eseguita la stonel1974dalcompositorecu- «Messa da Requiem» op.48 di Gabriel Fauré. Ne bano Leo Brouwer; sono interpreti l’Orsi prosegue con la A Gambara «Fantasia elegiaca» Requiem di Fauré chestra «Cameristi Virgiliani» diretta op.59 del catalano in ricordo da Marco Zante ed Fernando Sor e con di Cornelio il coro «Opera Hou«Nocturnal after Andreoli se» diretto da AlesJohn Dowland» sandro Trebeschi, op.70, scritto da Benjamin Britten nel 1963 per il solistiilsoprano BarbaraVignucelebre chitarrista Julian Bre- delliedilbaritonoRiccardoCeram. L’opera, una delle più im- ti. A Sarezzo, nel teatro San Fauportantidellaletteratura chitarristicadel ’900, consta di una se- stinoalle15edalle20,saggioderie di 8 brani, tema e variazioni, gli allievi dei corsi dell’Accadebasati sul song «Come, Heavy mia«AndreaPerotti»edellaSanta Cecilia Young Band. Alle 15 si Sleep» di John Dowland. IlconcertocontinuaconlaSu- esibisconogli studentidi pianoite in mi minore BWV 996 di J. S. forte, violino, canto, chitarra e Bach, originale per liuto. Laura bassoelettrico, alle 20quellidelMondiello chiude il récital con laSantaCeciliaYoung Band(in«Alfonsina y el Mar» di Ariel Ra- gresso libero). // F. C. Festival Sold out il concerto di Riccardo Muti Sono esauriti i biglietti per il concerto straordinario di martedì 19 maggio, al teatro Grande, con l’orchestra Cherubini e la Filarmonica del festival di Brescia e Bergamo che saranno dirette dal maestro Riccardo Muti. Il concerto è dedicato alla peatificazione del papa bresciano Paolo VI. Jazz Giorgio Crescini and Friends all’Enosteria Questa sera alle 20,30 all’Enosteria di viale Piave 136 in città, concerto del quartetto composto da Giorgio Crescini, Stefano Naclerio (sax), Marco Mottola (contrabbasso) e William Tononi (chitarra). Ingresso con tessera Arci. A Carpenedolo Prova finale del concorso pianistico A Carpenedolo, a Palazzo Deodato Laffranchi, oggi alle 20,30 concerto finale del Concorso Pianistico «Domenico Scarlatti», organizzato dall'Associazione «Vivaldi». Ladai prestigiosa Giuria, è formata maestri Cristiano Burato (Conservatorio Monteverdi di Bolzano), Giampaolo Stuani (Conservatorio Marenzio di Brescia), Massimiliano Motterle (Conservatorio Giordano di Foggia) e Alberto Arbizzi ( Istituto Pareggiato Peri di Reggio Emilia), per la direzione artistica di Alessandro Trebeschi. 14 Domenica 24 Maggio 2015 Corriere della Sera BS Cultura Spettacoli A Pisogne presidente della Fondazione Brescia Musei, riceverà oggi alle 18 nella chiesa della Madonna della Neve a Pisogne il premio Romanino. Si tratta della prima edizione del riconoscimento voluto dall’amministrazione comunale nell’ambito del festival dedicato al grande pittore rinascimentale, Il Premio Romanino a Massimo Minini Massimo Minini, gallerista di fama internazionale, collaboratore del Corriere della Sera nonché da un anno promosso dall’associazione Cieli Vibranti, per restituire centralità al nome di Romanino e rinsaldare il legame tra l’opera dell’artista e il territorio. Minini riceve una consacrazione civica e culturale nel suo paese natale, in quella chiesa i cui affreschi ha contribuito a far conoscere (e ammirare) attraverso libri, discorsi pubblici, interventi giornalistici. Interverranno il sindaco di Pisogne Diego Invernici, l’assessore alla cultura di Pisogne Lorenza Gorini, naturalmente Massimo Minini e don Giuseppe Fusari, direttore del Museo Diocesano. L’ingresso è libero. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fenomeno Franciacorta Il vino del momento interpretato da due protagonisti. Con interviste in parallelo Ziliani: senza confini il mercato del futuro Le domande Una scommessa del gusto e dell’economia Zanella: è il territorio la nostra arma in più di Maurizio Bertera 1 2 3 4 5 6 7 8 9 Piacevolezza del bere, una storia di successo, un territorio da scoprire Certamente, ma siamo solo all’inizio A parte la primavera, un progetto ben studiato, chiaro, condiviso Quando non si vuole cambiare idea neppure di fronte all’evidenza Sì, anche se a volte ci possono essere piccole incomprensioni, dovute a “difetti di comunicazione” Ce ne vorrebbe il doppio, per avere una certa visibilità nel mondo. Ma meglio con incrementi graduali per non compromettere la qualità Visibilità e conoscenza del prodotto soprattutto da parte dei consumatori stranieri; gli italiani già ci conoscono bene. Il Franciacorta Wine Bar all’interno di Expo sarà un punto di accoglienza piacevole ed economicamente accessibile Lo sviluppo delle esportazioni, in primis nei paesi dove il consumatore ha già una certa cultura enologica. Penso agli USA, al Giappone, al Regno Unito e alla Germania, La battaglia dei prezzi: il Franciacorta deve porsi al posizionamento che si merita All’interlocutore estero dico: “Se vuoi un aperitivo non troppo impegnativo beviti un Prosecco, se vuoi festeggiare un momento importante opta per uno Champagne, se sei appassionato di “bollicine” a tutto pasto scegli un Franciacorta” A una bellissima automobile e una bella azienda di spumanti 10 11 I Chi è Arturo Ziliani, enologo, classe 1960, sposato con Marina, padre di due figli. È figlio di Franco, considerato l’inventore del Franciacorta, lavora da Guido Berlucchi con i fratelli Paolo e Cristina. Responsabile della produzione dal 1996, è amministratore delegato da tre anni. Membro del CdA del Consorzio per la tutela del Franciacorta, è grande appassionato di musica. 12 13 14 15 Non credo sia necessario fare confronti: sono due prodotti diversi, è come chiedere “Preferisci un Brunello o un Barolo?” Salumi, primi piatti, pesce, carne… la lista è lunga. Più facile rispondere alla domanda “Cosa non abbineresti a un Franciacorta?”. Ecco, non lo berrei con i dolci – sbrisolona con Franciacorta Demi sec a parte Avendo un debole per il Pinot nero direi Palazzo Lana Extrême, 100 per cento Pinot Nero, e Cellarius Rosé, dove la varietà a bacca rossa rappresenta il 60 % Cà del Bosco è un bellissima azienda, che ha fatto moltissimo per lo sviluppo e il prestigio del Franciacorta: è condotta da una persona seria e dalle idee chiare l Franciacorta è il vino del momento, in primo piano all’Expo milanese e mai così popolare tra gli appassionati. Abbiamo intervistato i due «signori» del Franciacorta: Maurizio Zanella di Cà del Bosco e Arturo Ziliani di Guido Berlucchi. Quindici domande per capire passato, presente e futuro di un orgoglio del made in Italy enoico. Ma anche per scoprire le passioni dei protagonisti… 1) Se le dico Franciacorta, quale è la prima cosa che le viene in mente? 2) È soddisfatto del lavoro fatto in questi anni? 3) La cosa che la rende più di buon umore? 4) E quella che la maggiormente arrabbiare? 5) C’è unione tra le cantine della Franciacorta? 6) Il Franciacorta ha una produzione sufficiente o ce ne vorrebbe di più? 7) Cosa si aspetta dalla presenza di Franciacorta all’Expo? 8) L’obiettivo più importante dei prossimi anni? 9) L’errore da evitare? 10) Una frase che dice spesso parlando del Franciacorta? 11) Se pronuncio il nome Ferrari, cosa pensa? 12) Tanti considerano lo Champagne meglio del Franciacorta. Cambierà questo modo di pensare? 13) L’abbinamento ideale tra cibo e Franciacorta? 14) L’etichetta della sua azienda più amata da lei? 15) Cosa pensa dell’azienda diretta dal suo «collega»? 1 2 3 4 5 6 7 8 Mi viene immediatamente in mente un vino. Sì, molto. Ma si può fare meglio. Degustare un vino che emoziona. Gli invidiosi che spesso diventano caustici e fanno parte di quel “demi monde” che non ha saputo crescere con la stessa velocità che il vino italiano ha dimostrato con il suo Rinascimento. Sì, è forte. Ma può e deve migliorare. E’ sufficiente. Se, come tutti auspichiamo, Expo avrà il successo di pubblico atteso, sarà un trampolino importante per la diffusione della nostra denominazione nel mondo, ma anche in Italia. Tutelare il territorio per poterlo far diventare la leva promozionale unica e più importante. Non tutelare con intransigenza e intolleranza il nostro territorio. Il ragazzo (il Franciacorta) è fantastico e la ragazza (la Franciacorta) è magica. Una “grande” automobile rossa. 9 10 11 Stasera spettacolo al S. Chiara per ricordare la gallerista scomparsa La gallerista Romana Loda (nella foto) è scomparsa nell’ottobre del 2010. Ha creato e gestito gallerie d’arte a Erbusco e in città N on si dice nulla se si dice che Romana Loda era una gallerista. Sì, lo era, con la Multimedia dal 1973 al 1977 a Erbusco, primo presidio d’arte contemporanea internazionale in provincia; quindi a Brescia, brevemente in via Aleardi, poi fino ad anni recenti in vicolo Calzavellia. Ma Romana, che diceva «non sono niente, ma ho in me tutti i sogni del mondo» e che con quei sogni avrebbe voluto sedurre come una Marilyn Monroe l’immaginario di tutti, era una suffragetta, una pasionaria degli artisti e della cultura anni ’60 e ’70 utopica, libertaria, femminista. Viveva di innamoramenti feroci, di adesioni incondizionate, con la paura di non amare mai ab- bastanza. Sondava esperienze e linguaggi, nell’arte, incarnati da persone vere, per nutrire tutti della vitalità dei suoi artisti. Promuovere mostre ed eventi era per Romana Loda un rendere partecipi di emozioni personalissime, generate da incontri e scontri con artisti che avvolgeva in un abbraccio di scritti, lettere d’amore, concerti, film, ritmi jazz, canzoni degli chansonniers francesi da Jacques Brel a Charles Trenet («Cosa resta dei nostri amori?»), performances di body art, di danza, all’insegna del desiderare ardentemente dal fondo dell’anima. Aggrediva — di parole, ovviamente — chi si mostrava freddo, perplesso. Viveva l’indifferenza come un’offesa, una violenza insop- 13 14 15 Sicuramente sì. Sono due vini diversi per storia, tradizione, cultura e territorio. Il Franciacorta è fantastico perché abbinabile a tutte le ore, a tutti i pasti (esclusi solo dolci e cacciagione). Pinéro. Berlucchi è dove tutto è cominciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Romana Loda, la pasionaria dell’arte Eccentrica 12 Il ricordo Alle 20.30 al teatro Santa Chiara Ctb e associazione Il Burdigalense presentano lo spettacolo For you. Omaggio a Romana Loda. Video di Maurizio Pasetti, regia Giuseppe Marchetti, con Ermes Scaramelli, Chiara Pasquali e 15 testimoni. Ingresso libero portabile: «Sono così invadente che ho disseminato il passato di nemici». Erano gli anni in cui c’era la voglia di dirsi tutto. Ma era di una generosità straordinaria: fu la prima ad aprire la galleria ai giovani. Anzi, dava loro le chiavi: «Non c’è altra cosa che io voglia, che vedervi volere». I suoi artisti erano nomadi, esuli, donchisciotteschi, cavalieri erranti in nome della capacità di aprire altri mondi: «Non abbelliscono la vita, creano un’altra vita». Citava Boris Vian, come lui voleva essere in anticipo sulla vita. E infatti come pioniera di cultura visuale e di incrocio tra le arti lo fu — fin troppo per il conformismo e il finto perbenismo di questa provincia che non la capì —, mentre come gallerista in senso mercantile la si dovrebbe definire una scriteriata dissipatrice, perché non ho ancora ricordato che lei offrì in anticipo tutto un mondo che oggi spopola nei musei e nelle grandi manifestazioni internazionali. Basta citare qualche nome, e i taciuti sono altrettanto eclatanti, delle due rassegne che promosse nel 1974 a Erbusco, a giugno Multimedia (Max Bill, Twombly, Warhol, Beuys, Christo, Kosuth, Sol LeWitt, Buren, Fontana, Burri, Manzoni, Parmiggiani, Merz, Paolini, Alviani, Munari, Villa…) e a settembre Coazione a ripetere, prima mostra in assoluto di donne artiste in Italia, tante convenute in loco (Louise Nevelson, Niki de Saint Phalle, Sonia Delaunay, Diane Arbus, Beverly Pepper, Hanne Darboven, Agnes Martin, Dorotea Rockburne, Ketty La Rocca, Gina Pane, Carla Accardi, Giosetta Fioroni, Verita Monselles, Dadamaino…). E in seguito in galleria o in mostre Chi è Maurizio Zanella, 1956, bolzanino cresciuto a Milano, studi in agraria ha due figli. Ha acquistato una piccola casa in collina – Cà del Bosc – ed è diventato uno dei “grandi” del vino italiano. Fissato con la tecnologia e l’innovazione, guida l’azienda di Erbusco ed è Presidente del Consorzio per la tutela del Franciacorta. Ama la buona cucina e l’arte, le moto e le immersioni. È milanista. diventate storiche curate anche a Falconara, a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, a Castelvecchio a Verona, altre grandi protagoniste della body art e dell’arte «dalla parte delle donne» come M a r i n a A b r a m ov i c , Va l i e Export, Annette Messager, Francesca Woodman, Suzanne Santoro, Nanda Vigo, Jole De Freitas… E mostre di Tàpies, Turcato, Baj, Rotella (tutti amici), dei popisti inglesi, specie Joe Tilson, di tutta la pop italiana, Schifano, Festa, Angeli, Adami, Tadini, Pozzati, del Pezzo, Spoldi. Aveva tutto, mancava di tutto, fino a struggersi in uno sfinimento triste, non perché avesse sparso ovunque semi perché attecchissero senza preoccuparsi di fare raccolto, ma perché l’arte era diventata patinata, e il problema più assillante per tutti era diventata la mancanza di tempo per vere passioni: lei parlò di stagione delle foglie morte. Fausto Lorenzi © RIPRODUZIONE RISERVATA Codice cliente: 10297841 29 GIORNALE DI BRESCIA · Sabato 23 maggio 2015 SEBINO E FRANCIACORTA AGENDA DEL TERRITORIO Iseo Ome Sale Marasino La Crociera dei sapori Oggi «Crociera dei sapori» con degustazione di prodotti e vini bergamaschi. Partenza da Iseo alle 20.30, su prenotazione (035.971483). «Anonimi per Haiti» Inaugura oggi, alle 18.30, la mostra fotografica «Anonimi per Haiti». Aperta al Santuario della Madonna dell'Avello a Cerezzata, fino al 7 giugno. Serata al cinema Per la rassegna Sale in... Cultura, questa sera alle 20.30 nell’ex chiesa dei Disciplini, proiezione del film «War Horse». Ingresso libero. «Ho suonato per Pertini, ma ho nel cuore l’organo della chiesa» Dopo 43 anni il maestro Giancarlo Corna ha lasciato l’incarico nella parrocchiale Sarnico Sara Venchiarutti scritto una lettera colma di affetto. Insieme a lui e al Coro Callidoabbiamovissutolagioia di portare la musica in molti angoli d’Europa. E a Sarnico, ogni domenica, venivano a Messa fedeli da molte località per sentire l’organo». Non chiamatelo pianista. Nemmeno organista. Lui pre- Alla tastiera. Già, l’organo. Il ferisce essere definito «musici- «redeglistrumenti- raccontail sta». Giancarlo Corna (classe musicista -. L’unico che regala 1946) ha alle spalle vent’anni colori,comefosseunatavolozcome docente al Conservato- za». Lo strumento di fronte al rio di Brescia (prima ancora di quale il maestro Corna non ha Verona) oltre che una quantità bisogno di spartiti, basta l’iminfinita di concerti in ogni do- provvisazione. Non a caso, a ve (dall’Inghilterra all’Austria dodici anni, al termine di un passando per Olanda, Spagna, saggio, il maestro Casiraghi lo definì «bambino prodigio». Portogallo e il Vaticano). Eppure, c’è una cosa che tie- «Da allora la mia vita fu consacrata alla musica ne a sottolineare. - continua Gian«Dopo 43 anni, ho E intanto carlo Coran -. Rismesso di suonare i parrocchiani cordo le serate l’organo nella par- stanno già passate alle Fonrocchiale di Sarniraccogliendo tidiBoario:lìsuoco». nai con Giorgio Un dispiacere, per le firme per farlo Gaber, che mi carità. Ma per uno ritornare chiedeva semchehaallietatoalpiapre di dargli del noforte le serate del presidente Sandro Pertini "tu", o con Pippo Baudo che, («Erail1982.Miricordochean- per la cronaca, suonava come dava a letto prestissimo e non camminava: con i piedi piatti. ne voleva sapere della scorta. Conobbi anche Johnny DorelMi chiese di fermarmi con lui, li». Poi l’amicizia con Umberto all’hotelLaurindiSelvaGardena, per più di una settimana. Bossi: «Mi chiese di scrivere Dovettirifiutare:ilConservato- l’inno della Lega. Così feci. rio mi aspettava) o che ha suo- UsaiilparolieredeiPooh perla nato per Papa Paolo VI, forse la parte lirica. Quanto mai: mi parrocchiale sarnicese può chiamò Roby Facchinetti su tutte le furie. Il mio inno non passare in secondo piano. vennemaiusato».MailpensieAffetto. «Macchè - ribadisce ro è sempre all’organo della Corna -, ci tenevo tantissimo. chiesa. «Sa che i miei concittaL’ex parroco don Luciano Ra- dini stanno raccogliendo le firvasio, nei giorni scorsi, mi ha me per farmi tornare?». // Minini, l’arte minimal che vince... in casa Pisogne In principio - era il 1973 - fu semplicemente il «Banco»: essenziale e unico in una Brescia che di arte minimal non conosceva granché. Poi, sospinto dal vento nuovo del «concept», Massimo Minini ha passato le frontiere mostrando il suo passaporto da grande gallerista italiano. A Brescia ha portato artisti come Daniel Buren e Sol LeWitt, ha intuito per primo la genialità di Maurizio Cattelan FBOgrxNeuPFT5bwfeKoD8WJoliGGRonw+qaOlp7naJI= Protagonista. Massimo Minini Memorie. Giancarlo Corna col presidente Sandro Pertini Nella parrocchiale. Il maestro all’organo della chiesa di Sarnico Al pianoforte. Un’immagine recente del maestro Giancarlo Corna mentre suona il pianoforte nella sua casa e si è preso il lusso di dire «no, grazie» ad un invito del Centre Pompidou di Parigi: ma il cuore pisognese non ha mai smesso di battere. E domani sera Pisogne gli assegnerà il prestigioso Premio Romanino. «La verità è che si torna sempre volentieri a casa - ha ammesso il famoso gallerista che sul Romanino ha scritto anche il libro "Il teatro degli sguardi" -. Ricevere un riconoscimento legato a questo grande artista è sicuramente motivo d’orgoglio, ma anche una responsabilità. Pisogne è un paese che negli anni ha creato piccoli e grandi miti locali e ha imparato a fare di necessità virtù». A Massimo Minini è legata la storia e la fortuna di una nuvola nomi legati all’arte concet- tuale, povera e «minimal»: con l’animo tenace del pescatore di lago, quest’uomo di poche parole ha dato spazio e visibilità ai talenti di mezzo mondo arrivando con le sue mostre di opere d’arte e fotografie fino all’Art Basel di Basilea e al Frieze di Londra. Ma ogni moto perpetuo ha il suo punto di equilibrio e, per Minini, il polo di riferimento rimane la terra d’origine. «Chi entra nella chiesa del Romanino si incanta a guardare ma, allo stesso tempo, è guardato da centinaia di occhi: è un’esperienza straordinaria - ha concluso Minini -. Non ho mai abbandonato Pisogne e questo premio ha un significato speciale». Speciale come ogni ritorno a casa. // SERGIO GABOSSI A CURA DELLA REDAZIONE SPETTACOLI | E-mail: [email protected] GIORNO E NOTTE 58 Spettacoli BRESCIAOGGI Sabato 19 Settembre 2015 TAXITEHERAN ALNUOVO EDEN MALGHESETTI,DUECONCERTI ILFILMVINCITOREDELL’ORSOD’ORO ALFESTIVALDIBERLINO2015 STASERASUONERANNOAMAIRANO SABATOPROSSIMOAOSPITALETTO LapellicolafirmatadalregistairanianoJafarPanahisarà proiettatadastaseraalunedì21settembrenellasala cinematografica di via Nino Bixio. Un ritratto emozionante dellacittàdiTeheranvistadaifinestrinidiuntaxi. ANTICIPAZIONI. Per laterzavoltain concertoin un solo anno TrisdeiVerdena iltriobergamasco tornaaBrescia Il28 novembre sulpalcoscenicodel LattePiùLive perpresentareilnuovo album «Endkadenzvol. 2» Ritornoin città dopo dueappuntamenti disuccesso Claudio Andrizzi I Verdena fanno tris a Brescia: l’acclamata rock band bergamasca si prepara infatti a tornare in città per la terza volta in pochi mesi sull’onda del nuovo tour nazionale, in partenza il 22 ottobre da Firenze e dedicato alla promozione del nuovo album «Endkadenz vol 2». Non senza sorpresa, fra le date annunciate nei giorni scorsi da Dna Concerti è spuntata ancora una volta la Leonessa: i Verdena si esibiranno la sera del 28 novembre sul palcoscenico del Lat- tepiù Live, il club di via Di Vittorio (zona industriale) che per altro riaprirà il prossimo weekend dopo una lunga pausa estiva. La band ha già suonato davanti al pubblico bresciano lo scorso 10 aprile, in uno show alla Latteria Artigianale Molloy andato sold out in prevendita. Non contenti, sono tornati la sera del 23 luglio dove hanno riscosso ancora una volta un grande successo come «headliner» del Musical Zoo, il festival del Castello di Brescia. Ora, dopo oltre 50 concerti in tutte le principali città italiane, i Verdena sono pronti a tornare nuovamente in scena QUINZANO. Alla TavernadelleFate Ignoranti STASERA IN CONSERVATORIO Questa sera alle 21, nella Sala Bazzini del Conservatorio di Brescia in piazzetta Arturo Benedetti Michelangeli, Marco Ghiglione terrà una conferenza sul tema «Paolo Francesca e la musica» per i 750 anni dalla nascita di Dante Alighieri. LA FANFARA A CALVISANO Concerto commemorativo per i 20 anni di fondazione della Fanfara dei Bersaglieri di Calvisano, stasera alle 20.45 in piazza Caduti con la Banda Civica. In caso di maltempo i concerto si terrà nella chiesa di Santa Maria della Rosa a Calvisano. PARTY FUNKY AL LIO BAR Notte tutta da ballare al Lio Bar di Brescia: stasera riprende l’appuntamento mensile con il party Lio’s Funk, dedicato alle sonorità funky e soul. In consolle come sempre Dj Joao. L’inizio della serata è previsto per le 23.30 con ingresso libero. DueappuntamenticoniMalghesetti,ilgruppo valtrumplino.Staseraalle21nelCortiledelMuseodella CiviltàContadinadiMairanoperl'XIFestadelContadino sabato26ore21allaCascinaCattafamediOspitaletto EnricoMantovani torna oneman band Appuntamento live sul palcoscenico della Taverna delle Fate Ignoranti con uno dei più apprezzati chitarristi del panorama provinciale: sul palco del locale di Quinzano d’Oglio è di scena questa sera Enrico Mantovani, musicista orceano di lunga militanza e presenza assidua nei calendari live dell’area bresciana. Autodidatta, polistrumentista, Mantovani ha collaborato a lungo con Giorgio Cordini, che lo ha coinvolto in numerosi progetti come ad esempio il tributo a De An- drè «Mille Anni Ancora». Con lui ha inoltre lavorato all’album «Chitarre d’autore» nel 2000. Ha all’attivo un album d’esordio intitolato «Direzione Nulla», oltre un’intensa attività di session man sia dal vivo che in studio di registrazione, con come Massimo Bubola (con il quale continua a suonare attualmente), Massimo Ranieri e molti altri. E’ recentemente entrato nei Matmata e questa sera a Quinzano si proporrà in versione One man band acoustic experiece. • C.A. con un live nel quale primeggeranno le canzoni del secondo volume di «Endkadenz» , uscito il 28 agosto e subito volato al primo posto della classifica di vendita Fimi. Non solo: il disco ha conquistato la posizione regina nella lista dei dischi più ascoltati su Deezer, ed è presente con sei brani (di cui due al 1° e 2° posto) nella chart dei pezzi più condivisi su Spotify. Last but not least, ha raggiunto il sesto posto nella categoria dei vinili più venduti di Amazon. Nel frattempo, il primo volume di «Endkadenz» è in nomination al Premio Tenco come album dell’anno 2015, e IVerdena attesiil28 novembre allaLatteria ArtigianaleMolloy Ilsoldout inprevendita faraddoppiare ancheledate degliScisma diBenvegnù I Ganjas, dal Cile la band delrockpsichedelico VIALANA ILNUOVOFILM DISILVANO AGOSTI AL PICCOLOPARADISO Alle 21, al Piccolo Cinema Paradiso di via Lana, 15 in città alle 17 proiettato il film «Stranamore» di Stanley Kubrick. Alle 19 verrà proposto «Il fascino dell’impossibile» di Silvano Agosti presentato dall’autore. O ASANT’EUFEMIA. Inconcerto questasera ISaturnusgravitano nella galassia del Colony Finale di settimana in grande stile al Circolo Colony di Sant’Eufemia: sul palco del club di via Romolo Gessi 14, vero e proprio tempio bresciano dell’heavy metal, arrivano questa sera i Saturnus, una doom band danese che ferma anche a Brescia nell’ambito del nuovo tour europeo. L’appuntamento è in programma per le 21 con i set di apertura degli Helevorn, gruppo melodic death spagnolo, e degli Autumnal. I biglietti d’ingresso costano 12 euro: come sempre l’entrata al Colony è consentita solo ai soci Acsi, ma la tessera è acquistabile anche all’ingresso a 5 euro, oppure online sul sito circolocolony.org. I Saturnus si sono formati nel 1991 a Copenhagen con un’altra denominazione, assumendo quella attuale solo un paio d’anni più tardi. La band ha inciso fino ad oggi cinque album, a partire dal debutto di «Paradise belongs to you» (1997), seguito a ruota da «For the lovelles» nel 1998: il loro ultimo lavoro, «Saturn in Ascension», risale al 2012 ed è uscito a sei anni dal precedente. • C.A. della loro discografia dopo il grande successo riscosso da «Wow» nel 2011. Intanto la Latteria Artigianale Molloy annuncia un altro «sold out» che ha fatto raddoppiare la data: si tratta del concerto degli Scisma di Paolo Benvegnù che presentano il loro ep «Mr. Newman», il primo prodotto dopo la reunion. Per ovviare alle numerose richieste, la Latteria Artigianale Molloy ha deciso di raddoppiare le date della band gardesana: a quella già in programma sabato 17 ottobre ne viene affiancata anche una venerdì 16 ottobre. • MONTICHIARI. StaseraalCapita Cafè Brevidispettacoli FOTONOTIZIA due pezzi tratti dal disco sono candidati al riconoscimento per la miglior canzone («Un po’ esageri» e «Alieni tra noi»). Sembra insomma non conoscere sosta l’ascesa del trio verso l’olimpo del rock indipendente italiano: nati giusto 20 anni fa, i Verdena hanno intrapreso un cammino che li ha visti in costante crescita sia sul fronte artistico che su quello dei consensi di pubblico. «Endkadenz», che fin dall’inizio è stato definito dal gruppo come un unico lavoro diviso in due per non appesantire il mercato, è il secondo disco doppio consecutivo Arriva da Santiago del Cile la band di scena questa sera al Capita Cafè di Montichiari: si chiamano The Ganjas, suonano un rock psichedelico a tinte forti e hanno incastrato ben due date in territorio bresciano (domani sera si esibiranno anche all’Alberodonte di Rodengo Saiano) nell’ambito di un tour europeo che, la settimana prossima, li porterà a Parigi, a Londra ed al Liverpool Psych Fest. L’appuntamento di questa sera è in programma per le 22 con il set di apertura dei bresciani Dead Candies. Domani a Rodengo la band si esibirà all’ora dell’aperitivo, alle 19.30. I Ganjas si sono formati nel 2000 e sono oggi considerati come una delle migliori rock band dell’America Latina, grazie ad un sound neopsichedelico che ha fatto proseliti anche in Europa. Il gruppo ha pubblicato il suo primo album eponimo nel 2003, seguito nel 2005 da «Laydown». La loro discografia conta 6 titoli: l’ultimo lavoro, «After dark», è del 2014. • C.A. ADRO. All’istitutoMadonnadella Neve GliZoo2 in concertoa Expo UNA BAND bresciana all’Expo. Sono gli Zoo2, tribute band degli U2, chestaseraedomanisuonerannoalle19alPadiglionedellaRepubblica Ceca. Nello spettacolo di circa due ore, tutto rigorosamente live, saràpossibileriascoltarelehitpiùcelebridelquartettoirlandese,nonchégli ultimisuccessidel nuovoalbum«Songs of Innocence». PISOGNE ILCOROSANTA GIULIA NELLACHIESA DISANTA MARIA Per il festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede» concerto dal titolo «Romanino in coro» eseguito dalla corale Santa Giulia di Paitone, alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria della Neve di Pisogne TEATROS.GIULIA MAFET DEBÙ PORTAINSCENA «RADICI» Alle 21 al Teatro S. Giulia del Villaggio Prealpino, in città, operatrici e disabili del centro socio educativo Siwan di Orzinuovi riuniti nella compagnia teatrale «Ma fet debù», portano in scena «Radici». Nosteospited’onore alTalent«Versol’altro» Noste torna in azione e canta per il concorso «Verso L’Altro»: ci sarà anche il cantautore bresciano in qualità di ospite d’onore alla prima serata del talent musicale organizzato dall’associazione Punto Missione Onlus con il Baule della Solidarietà, in programma questa sera all’istituto scolastico Madonna della Neve di Adro. Stefano Gamba, in arte Noste, ha cantato per alcuni anni con i Daloosma (un album all’attivo nel 2009, «Le stanze di Benz») prima di dedicarsi nel 2011 esclusivamente al suo progetto solista. Dopo la pubblicazione del singolo «La barista», nel 2013, lo scorso anno ha esordito ufficialmente con il suo primo album «Sabbia», un disco registrato all’Ottava di Brescia con la produzione artistica di Max Comincini, per il quale l’artista ha anche realizzato la copertina imparando la tecnica del «sand painting». Oltre che come «special guest» della serata, Noste farà anche parte della giuria del concorso. Alle 20.45, entrata libera. • C.A. 39 GIORNALE DI BRESCIA · Venerdì 18 settembre 2015 > «Dietro il genio di Albertone, il cervello di Rodolfo Sonego» Tatti Sanguineti al Musil ha incantato il pubblico con vita e opera dell’autore rimasto dietro le quinte tratti di una panoramica sull’«Italia mai vista», attraverso la proiezione di sequenze commentate da «Il vedovo», «Una vita difficile», «Lo scopone scientifico», ma anche di due documentari didattici, utili a riflettere sulla mente da «uomo di scienza» di Sonego. Quando De Sica intratteneva gli attori ladruncoli di «Sciuscià» Cinema Paolo Fossati RODENGOSAIANO. «Sonego ave- va un’indole da scienziato. Si interessava all’anatomia del moscerino e alla locomozione del gambero d’acqua dolce». Tatti Sanguineti saluta con questa rivelazione il numeroso e attento pubblico accorso al Musil di Rodengo Saiano l’altra sera, per la presentazione del suo libro «Il Cervello di Alberto Sordi. Rodolfo Sonego e il suo cinema» (Adelphi editore, pp.588, 26 €). Un’apertura ad effetto, che ben rispecchia la natura minuziosa dello sceneggiatore di oltre cinquanta dei film interpretati da Alberto Sordi e pare svelare qualcosa del carattere di Sanguineti stesso, che si definisce «un cacciatore di archivi, che sono come le ciliegie: uno tira l’altro». L’oratore è un fiume in piena, capace di intrattenere la platea dalle 19 a mezzanotte (salvo una breve pausa di ristoro), arginato solo dalle domande che invoca avidamente da parte del pubblico e dai «Grappoli di suoni» tra convegno e concerti A Rovato Intanto, l’Accademia Musical-Mente ha aperto la sua prima sede fuori provincia «Grappoli di suoni tra le vigne di Franciacorta e Brescia», anche per brindare alla prima sede fuori provincia (e settima in totale) di Musical-Mente, ch’è stata aperta ad Acquanegra sul Chiese. FBOgrxNeuPEYVqjzIaGMssHtXuvycrDzSPkjImyvlAw= Direttrice. Paola Ceretta Il colpo d’occhio di Sordi. Sanguineti poi confessa di non aver mai apprezzato Alberto Sordi, ma spiega come Sonego, pur adombrato dal successo dell’attore, sia stato in grado di mostrarne il lato geniale. Diceva: «Sordi non è un uomo colto. Ma ha un colpo d’occhio infallibile. Il suo giudizio è sempre immediato e fulminante». E tanti sono i meriti che il libro di Sanguineti restituisce allo sceneggiatore, a partire dal soggetto de «Il sorpasso», del quale Dino Risi senza l’intervento di Sonego non avrebbe girato il tragico finale, annientando la forza dell’intero film. La serata assume dunque i L’Accademia guidata da Paola Ceretta è tra i promotori, unitamentea vari enti e associazioni, della sesta Rassegna delle Orchestre e delle Formazioni di Insiemedelle Scuole di musica franciacortine e della città, impegnate dopodomani, domenica, in una giornata a Rovato. Al mattino, dalle 10 alle 12.30, nella Sala Zenucchini nell’omonima piazza è in programma un convegno, che tratterà del «Nuovo profilo professionale di Docente di musica» (per quanto riguarda sia gli aspetti contrattuali sia la situazione europea), di «Alta formazione musicale: situazione attuale dei percorsi istituzionali» e di «Scuole di musica a confronto: progetti in corso e pro- Con The Flowers of Hell il rock è orchestrale L’abbraccio del pubblico. «Di- temi, cosa volete sapere o vedere?» incalza nelle fasi conclusive Sanguineti, scendendo in platea per confondersi tra la gente, senza smettere di conversare, alla ricerca di un «abbraccio» che arriva puntuale dal pubblico, fatto da tante piccole curiosità e ricambiato con aneddoti raccontati in modo amichevole all’ultimo gruppo di affezionati. «Sorprendetemi con le vostre domande, sono crequesiti posti da Pier Paolo sciuto nel mito dell’improvviPoggio, direttore generale del sazione, per merito di Walter museo e moderatore dell’in- Chiari. Quando lavoravo con contro. lui le serate non finivano mai. Sanguineti racconta la sto- Mi piace stare qui, se vi diverria del cinema in modo bril- tite. E non temete, ritornerò: lante: «Rodolfo hosette sceneggiaSonego era uno «Suo il tragico ture inedite di Soscrittore che ama- finale del nego da mostrarvi va dettare, per "Sorpasso". Con e due miei film su questo sposò una Andreotti da proPolidoro per "Il dattilografa», e iettare, frutto di 19 diavolo" girarono con i tratti di una incontri per un togrande avventu- di nascosto il tale di 45 ore di inra:«unviaggio me- galà dei Nobel» terviste sul cinemorabile fu quelma. “Lei è come lo per realizzare “Il Diavolo”, un balsamo” mi disse al termiuscito nel 1963: Sonego partì ne, chiedendomi di continuacon Sordi e il regista Polidoro re a vederci». Pare lo stesso dealla volta del nord Europa, siderio dell’ultimo gruppetto senzauna sceneggiatura. Scri- di spettatori bresciani. // veva le scene giorno per giorno, in base alle suggestioni del momento. Finirono in Svezia a filmare alcune sequenze durante la cerimonia diassegnazione dei premi Nobel, senza permesso. Un atto creativo e coraggioso, nessun film italiano dell’epoca veniva realizzato in assenza di un piano di produzione ben definito». Tatti Sanguineti ha la Affabulatore. Tatti Sanguineti al Musil // FOTO REPORTER /FAVRETTO SPETTACOLI dirompente capacità di farsi tramite delle testimonianze dei protagonisti della storia del cinema italiano. Tra i tanti personaggi nominati nella serata al Musil, c’è stata l’occasione di ricordare l’attore Franco Interlenghi, celebre interprete del neorealismo scomparso la scorsa settimana, citando un episodio che era solito raccontare. «Nel 1946, durante il periodo delle riprese di “Sciuscià”, nel quartiere dove giravamo si verificavano una serie di piccoli furti notturni. Fu così che il regista Vittorio De Sica iniziò ad intrattenere ogni sera con il canto i ragazzini scritturati per il film. Da allora la catena di saccheggi si interruppe...». getti futuri della rete». Dalle 15, al Foro Boario in piazza Garibaldi, esibizioni/ concerto delle formazioni di insieme dell’Accademia Musical-Mente di Monticelli («180 corde», orchestra di chitarre), di quelle di Gussago, Montirone e Brescia («SvelareGaber»), della scuola Maggini di Botticino, dell’Accademia Pietta di Passirano (gruppo di musica moderna), di Musical-Mente di Paderno («Tiratubi jazz band»), del Centro di formazione musicale Mosca di Palazzolo e dell’Accademia Strickler di Rovato (concerto per orchestra e voci narranti). La direzione artistica della giornata è della stessa Paola Ceretta, quella logistica della Scuola di armonia rovatese. // La band. The Flowers of Hell sono attesi questa sera in città Stasera al Lio Bar BRESCIA. Rock... orchestrale con The Flowers of Hell, stasera alle 23 Lio Bar di via Togni (ingresso libero; a seguire The Foggy Minddjset).ConsedetraToronto e Londra, The Flowers of Hell è un’orchestra sperimentale compostadaunaline-upchevaria da 8 a 16 musicisti indipendenti. Il loro sound, in gran parte strumentale, getta un ponte tra musica classica, post rock, shoegaze, space rock, e la musi- ca drone. La loro musica viene spesso descritta come «un’estensione orchestrale del lavoro di The Velvet Underground e Spacemen 3». Guidata dal compositore sinesteta Greg Jarvis, gran parte del repertorio dell’orchestra è una esplorazione della sinestesia che porta Jarvis a percepire tuttii suoni come fluttuanti forme visive astratte. Nel repertorio dei Flowers of Hell, che hanno inciso fino ad ora cinque album, ci sono, tra le altre, cover di Velvet Underground, Byrds, Spacemen 3, Joy Division. // Stagione del Ctb, al via la vendita abbonamenti Teatro BRESCIA. Con l’apertura del botteghino ai tesserati dell’associazione Amici del Teatro Stabile, prende il via oggi la campagna abbonamenti per la nuova stagione del Ctb. Oggi, venerdì, la biglietteria del Teatro Sociale, in via Felice Cavallotti 20, sarà aperta dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19 esclusivamente per i tesserati all’Associazione Amici del Teatro Stabile e per coloro che intendano sottoscrivere la tessera, i quali potranno usufruire dei seguenti vantaggi: prelazione sul rinnovo degli abbonamenti alla Stagione 2015/2016 (solo per gli abbonamenti che danno diritto a prelazione); possibilità di acquistare in anticipo l’abbonamento alla rassegna «Brescia Contemporanea» al prezzo di 32 € anziché 40 €; possibilità di acquistare in anticipo l’abbonamento alla rassegna «Shakespeare Imago Mundi» al prezzo di 80 € anziché 85€; possibilità di acquistare in anticipo il biglietto per lo spettacolo di fine anno «Oblivion: the human jukebox». Lunedì 21 e martedì 22 settembre, sempre al botteghino del teatro Sociale e con i medesimi orari, sarà possibile esercitare il diritto di prelazione per l’abbonamento «Fedeltà» e per l’abbonamento «Altri Percorsi»,mentre per i nuovi abbonati gli stessi abbonamenti saranno in vendita rispettivamente dal 28 settembre al 2 ottobre, e mercoledì 23 settembre. Informazioni sul sito: www.ctbteatrostabile.it // La corale Santa Giulia dà voce a Romanino A Pisogne Le voci. La corale Santa Giulia PISOGNE. Romanino ritrova la voce, nel concerto corale in programma domani, sabato, alle 20.45 nella chiesa di Santa Maria della Neve a Pisogne, per la quarta edizione del festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede», promosso dall’associazione Cieli Vibranti. Il compito di trasformare in musica la bellezza tormentata degli af- freschi del maestro bresciano è affidato al gruppo corale Santa Giulia di Paitone, diretto da Enzo Loda, che proporrà un viaggio nel tempo, accostando tradizione e contemporaneità. Si ascolteranno così intonazioni gregoriane, pagine rinascimentali, brani barocchi, primizie d’autore e lavori sacri di autori bresciani contemporanei. Il concerto è a ingresso libero. 35 anni di note. La Corale S. Giulia di Paitone ha iniziato la sua attività 1’8 dicembre 1979, festa dell’Immacolata, per merito dell’attuale direttore Enzo Loda e dell’allora parroco don Angelo Treccani. Sorta per il servizio liturgico, da 35 anni svolge con entusiasmo questo compito;contemporaneamente la corale ha tenuto molti concerti e partecipato ad importanti rassegne e concorsi nazionali ed internazionali. Nel suo repertorio anche prime esecuzioni assolute. // TEMPO LIBERO Corriere della Sera Giovedì 17 Settembre 2015 VIVERE LA CITTÀ Appuntamento sabato e domenica I volti del Romanino: canti sacri a Pisogne e jazz a Rodengo Doppio appuntamento nel fine settimana per il festival «I volti del Romanino. Rabbia e fede», promosso dall’associazione Cieli Vibranti nei luoghi che custodiscono opere del grande artista bresciano del Rinascimento. Sabato alle 20,45 nella magnifica chiesa della Madonna della Neve di Pisogne (nella foto), definita da Giovanni Testori «la cappella Sistina © RIPRODUZIONE RISERVATA Bansky, arte e prodezze CINEMA CITTÀ E PROVINCIA del misterioso writer PICCOLO CINEMA PARADISO BRESCIA MORETTO Riposo 21.15 MULTISALA WIZ Al Nuovo Eden rassegna sulla cultura hip hop Viale Italia angolo via Fratelli Ugoni c/o Centro Commerciale Freccia Rossa - Tel. 030.28.89.211 Minions 15.30-17.35-19.45-21.40 Inside Out 15.00-17.10-19.25-21.35 Dove eravamo rimasti A cosa serve l’arte? Dà interessanti risposte il film «Banksy does New York» che questa sera (ore 21) al Nuovo Eden inaugura un ciclo di proiezioni dedicate alla cultura hip hop, di cui writers, rappers e skaters costituiscono gli elementi fondanti. La pellicola, da poco arrivata in Italia e firmata da Chris Moukarbel, racconta il soggiorno a New York del celebre e misterioso street artist di Bristol, che riesce a far parlare di senza rendere mai visibile la sua identità. Nel 2013 Banksy annunciava il quartiere, e non il luogo preciso, nel quale aveva appena finito un suo lavoro sui muri, dando il via ad una vera caccia al tesoro: orde di collezionisti e galleristi, semplici curiosi e fotografi, graffitari dissidenti e tagganti, facevano a gara a vedere l’opera pima che fosse cancellato dalla polizia. Lo stesso sindaco Michael Bloomberg aveva additato Banksy come deturpatore della città. Usando gli hashtag di Twitter, i post su Facebook, Instagram e Vine, i fans vissero il brivido dell’attesa, discutevano dei contenuti sociali delle provocazioni di Banksy e mai l’arte fu comunque così viva, tra necessità del suo essere e mercato dell’apparire. Dopo il buio in sala se ne parlerà con Piera Cristiani, autrice del blog www.campiture.com ed esper- 15.30-19.15-21.40 L’attesa 15.00-17.10-19.15-21.40 Via dalla pazza folla 14.20-16.50-19.15-21.40 Minions 14.30 Inside Out 16.30 No Escape - Colpo di Stato 19.20-21.30 NUOVO EDEN Via Nino Bixio, 9 - Tel. 030.83.79.404 Bansky Does New York 21.00 SOCIALE Via Cavallotti, 20 - Tel. 030.41.140 Marguerite 21.15 Via Palazzolo - Tel. 030.74.60.530 15.00-17.10 Operazione: U.N.C.L.E. 20.20 Self/less 22.40 Un disastro di ragazza 15.00-17.35-20.10-22.40 Minions 14.30-16.30-18.30-20.30-22.30 We Are Your Friends Inside Out 15.30-17.30-19.30-21.30 14.20-16.20-18.30-20.35-22.40 14.30-16.25-18.20-20.45-22.40 Inside Out 15.30-17.45-19.30-21.40 20.00-22.30 Città di carta 20.00-22.30 Inside Out 17.10-18.00-20.10-21.00-22.30 19.30 Tutte lo vogliono Il fascino indiscreto dell’amore 21.15 Città di carta Minions 20.00 We are your friends Il fidanzato di mia sorella 21.30 Minions CASTELMELLA AUDITORIUM G. GABER 17.50-20.30-22.40 17.20-19.50 22.20 17.30-20.00 Fantastic 4 - I fantastici quattro 17.40-20.20-22.50 Amy - The Girl Behind The Name Piazza Duomo, 3 - Tel. 338.61.35.167 Via Fornace dei Gorghi - Tel. 030.99.13.670 Inside Out 20.10-21.00-22.40 CELLATICA CIPIESSE Inside Out 20.10-21.00-22.40 Minions Via Risorgimento 23 - Tel. 030.27.91.881 Riposo CORTE FRANCA MULTIPLEX NEXUS ARTE E CULTURA Galleria Agnellini Arte Moderna Via Soldini, 6/A Robert Rauschenberg Mostra “Robert Rauschenberg” a cura di Dominique Stella. In esposizione circa 20 opere polimateriche create dall’artista tra il 1973 e il 1988. Dalle 10 alle 19.30, chiusura dalle 12.30 alle 15.30 INCONTRI Primo Piano - caffè letterario via Cesare Beccaria, 10 Appuntamenti corsari Per il ciclo di eventi letterari si parlerà di " "Marlene" di Kozeta Nushi. Ore 20, ingresso con tessera 20.15-22.40 Città di carta 20.20-22.40 REZZATO TEATRO CTM Via IV Novembre 91 - Tel. 030.29.54.801 Chiusura estiva Violette COSTA VOLPINO IRIDE-VEGA MULTISALA SALÒ CINEMA TEATRO CRISTAL Inside Out 20.00-22.00 Largo Dante Alighieri, 4 - Tel. 036.55.21.555 Minions 20.00-22.00 Riposo Duomo Vecchio Piazza Duomo Scopribrescia Visita "Brescia curiosa", itinerario serale ricco di aneddoti e fatti stravaganti legati a luoghi cittadini . Ore 21, costo € 6. Prenotazione obbligatoria. Info: tel. 333.4246615 Fonte di Mompiano Via Fontane, 48 La Via dell'Acqua Visita guidata alla fonte aperta a tutti e incontro per gli insegnanti sul progetto didattico "La Via dell'Acqua" destinato alle scuole di ogni grado e ordine. Ore 17, entrata libera Postazione Bicimia Piazza Vittoria Bicimia Per la "Settimana europea della Mobilità Sostenibile" evento "I love Bicimia". Ore 11, partecipazione libera PROVINCIA Museo di Scienza Naturali Via Ozanam, 4 Incontri per bambini Per il ciclo di incontri pomeridiani dedicati ai bambini, laboratorio "Zoo di carta". Ore 16.15, info: tel. 030.2978664. GARDONE RIVIERA Via Vittoriale, 12 Mostra "Anima e materia" con opere di 50 scultori italiani a cura di Vittorio Sgarbi e Alfonso Panzetta. La mostra indaga il rapporto tra Gabriele d'Annunzio e la scultura contemporanea. Dalle 8.30 alle 19, ingresso con biglietto del museo (intero € 16) Museo di Scienza Naturali Via Ozanam, 4 Incontri al Museo “Corso di introduzione allo studio dei funghi” per conoscerne le varietà, l'habitat, il ciclo riproduttivo . Ore 20.45, info e iscrizioni: tel. 030.640565 SIRMIONE Piazza Carducci Mostra-evento del Maestro Vittorio Storaro “Scrivere con la luce. Doppie Impressioni tra fotografia e cinematografia” . Dalle 10.30 alle 19, chiusura dalle 12.30 alle 16.30; ingresso libero 20.25-22.20 Fantastic 4 - I fantastici quattro CARNET CITTÀ E PROVINCIA MUSICA Castello Via Castello Welcome Night L'Università Cattolica saluta i nuovi studenti con un serata in musica con Isaia e l'orchestra di radio clochard, e con la partecipazione straordinaria di Francesco Facchinetti. Conducono la serata Laura e Silvia Squizzato. Ore 21, ingresso libero 22.10 LONATO MULTISALA KING Riposo Via Torrione, 2 - Tel. 035.97.17.17 Tutte lo vogliono Minions Minions Via Roma, 78 - Tel. 030.98.60.60 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40 Minions 20.00-22.30 Via Rovato, 44 - Tel. 030.77.17.644 19.30 - 20.15 - 22.30 CASTIGLIONE DELLE STIVIERE SUPERCINEMA Inside Out 3D 22.30 Fantastic 4 - I fantastici quattro ERBUSCO MULTIPLEX PORTE FRANCHE CAPRIOLO GEMINI Inside Out 20.00 Inside Out 3D Riposo Fantastic 4 - I fantastici quattro 15.10-17.40-20.15-22.40 © RIPRODUZIONE RISERVATA Inside Out Via Quinta, 5 - Tel. 030.20.10. 830 Riposo 14.20-16.25-18.30-20.35-22.40 tista Lee Quinones), che abitualmente dipinge la metropolitana. Infine il 3 ottobre, This Ain’t California di MartenPersiel, la storia di tre adolescenti che attraversano la Ddr a bordo di uno skateboard. Nino Dolfo TEATRO SANTA GIULIA Via Sorbanella, 12 - Tel. 030.35.07.911 Amy - The Girl Behind The Name ta di arte contemporanea e di comunicazione, in particolare nell’area digitale. Questi gli appuntamenti della rassegna, sempre di giovedì. Il 24 settembre Nas:Time is Illmatic di One9, omaggio a uno dei più celebrati e intellettuali rapper, ma anche personaggio controverso perché controvento della scena hip-hop americana:Nas. All’hip hop, nella sua complessità, e quindi anche alla breakdance e al freestyle,viene invece dedicato l’appuntamento di giovedì 1 ottobre con Wild Style di Charlie Ahearn. Un documentario cult, che racconta la storia di un giovane writer newyorkese, Zoro (interpretato dal leggendario graffit- Piazza Medaglie d`Oro, 2 - Tel. 036.45.29.101 Via Onzato 56 - Tel. 030.25.51.499 OZ IL REGNO DEL CINEMA L’opera Un murale di Bansky, misterioso writer newyorkese DARFO BOARIO MULTISALA GARDEN MULTIVISION Via Francesco Lana, 15 - Tel. 030.28.00.10 Sangue BS Samaritana, mensale con piatti, nonché due scene strappate a fine Ottocento ed oggi custodite dalla Pinacoteca Tosio Martinengo (Cena in Emmaus e Cena in casa di Simone il fariseo). Alle 15,30 Fabio Larovere tiene una visita guidata all’Abbazia e alle 16.30 c’è il concerto «Jazz on Romanino» con Giovanni Colombo (piano), Matteo Lorito (contrabbasso), Federico Donati (batteria). Tutti gli appuntamenti hanno ingresso libero. Info: cielivibranti.it; 030.395803. dei poveri», il coro «Santa Giulia» di Paitone diretto da Enzo Loda esegue un programma sacro che rende omaggio a Romanino e al suo straordinario ciclo di affreschi. Domenica il Festival fa tappa all’Abbazia Olivetana di Rodengo Saiano, dove il pittore ha lasciato alcuni affreschi nel refettorio della foresteria: Madonna con Bambino e san Giovannino, Gesù e la Via Sant’Alessandro - Tel. 030.48.383 15 PALAZZO SAN SALVADOR Codice cliente: 10297841 21.00
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