progetto educativo - asilo nido tanti baci

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progetto educativo - asilo nido tanti baci
Asilo Nido
Tanti Baci
PROGETTO EDUCATIVO
Via degli Imbriani 10
20158 Milano
www.asilonidotantibaci.it
[email protected]
tel. 02 39311405 – 366 2652878
Asilo Nido Tanti Baci
Progetto Educativo
PREMESSA
Il progetto educativo dell'Asilo Nido Tanti Baci nasce con l'intento di sottolineare
l’intenzionalità educativa con la quale programmiamo e costruiamo ambienti e
momenti di apprendimento e di esperienza attraverso i quali favorire la crescita
serena del bambino in un ambiente che funga da ponte di collegamento tra la
sua famiglia e il mondo della scuola.
La programmazione è l’elemento che più garantisce interventi didattici idonei in
funzione delle diverse esigenze e peculiarità di ciascun bambino. Proprio per
questo, la programmazione del nostro nido sarà flessibile ed improntata su
notevole elasticità, per adattare il programma ai ritmi di sviluppo e di crescita di
ciascuno, nonché alle sue caratteristiche e ai bisogni del bambino e della famiglia.
Nel nostro progetto, intendiamo costruire l'intervento educativo e didattico con
strumenti e metodologie utilizzati in modo sistematico: l'osservazione del bambino, l'auto-osservazione dell'educatore, la formazione e l'aggiornamento professionale vogliono essere strumenti indispensabili per creare un servizio educativo attento ai bisogni del bambino, della famiglia e del personale educativo.
I PUNTI PRINCIPALI DEL NOSTRO PROGETTO
Il percorso che l’Asilo Nido Tanti baci segue nella costruzione del proprio progetto educativo, approfondisce i seguenti punti fondamentali:
1. Organizzazione e sviluppo della struttura educativa nel suo complesso
2. Conoscenza dei ritmi di crescita del bambino
3. Il fare e il pensare dell'educatore
4. La dimensione del "piccolo gruppo" di bambini
5. Gli spazi educativi
6. I tempi dei bambini
- I momenti della giornata
- La giornata tipo all’interno del nido
- L’inserimento del bambino
- L’accompagnamento verso l’autonomia
7. I giochi dei bambini
- Le attività
8. Il rapporto con la famiglia
9. La continuità tra il nido e la scuola dell'infanzia
10. La documentazione
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Progetto Educativo
1. ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO DELLA STRUTTURA
EDUCATIVA NEL SUO COMPLESSO
L'Asilo Nido Tanti Baci offre ai bambini di età compresa tra i 3 e i 36 mesi un
luogo sereno e rassicurante di socializzazione e di stimolo delle loro potenzialità
cognitive, affettive, relazionali e sociali nella prospettiva del loro benessere e del
loro sviluppo armonico. Collabora con le famiglie nella cura dei figli, favorendo la
continuità educativa e la condivisione degli obiettivi e dei metodi.
La nostra struttura pone al centro il bambino nella sua individualità, accettandone
le peculiarità e le caratteristiche, costruendo e adeguando il progetto educativo
sulla base di esse.
2. CONOSCENZA DEI RITMI DI CRESCITA DEL BAMBINO
La conoscenza dei ritmi di crescita del bambino rappresenta per noi la base
dell'azione educativa. Per questo motivo agiamo su due fronti: la formazione del
personale educativo e l'osservazione del bambino.
La formazione del personale è in continua evoluzione: avviene attraverso letture
specifiche, analisi del comportamento del bambino durante il gioco, studio delle
implicazioni psicologiche nella relazione con i bambini, analisi del ruolo che l'adulto
ha nel gioco e nell'educazione in generale del bambino. Tutto lo staff educativo
segue ogni anno un preciso percorso di formazione e aggiornamento, centrato
su tematiche specifiche emerse nel lavoro quotidiano con i bambini.
L'altro strumento che per noi è centrale è l'osservazione del bambino: ogni
bambino viene osservato durante i diversi momenti educativi e le attività
rispettando la sua individualità e specificità. Il bambino non viene considerato
come una “tabula rasa” su cui imprimere conoscenze, bensì come un “centro
attivo di competenze”. Questo perché crediamo nel fatto che il bambino nasce
“competente” e dispone già di nozioni, valori e criteri di valutazione che orientano
concretamente la sua esperienza.
Per noi ogni bambino è unico e crediamo che la nostra sensibilità e competenza
debbano essere al servizio della sua originalità. È importante, quindi, una gestione
educativa dei bambini centrata non su una concezione lineare o direttiva
dell’apprendimento, ma su una specifica competenza dell’educatrice che
struttura degli interventi formativi in grado di favorire nei bambini l’emergere
delle proprie vocazioni e della propria motivazione all’apprendimento. Le
educatrici così non si sostituiscono ai bambini ma li aiutano a tirar fuori il meglio
di sé, utilizzando ascolto, comprensione e disponibilità a cogliere esigenze e
peculiarità di ciascuno.
La metodologia utilizzata è dunque di tipo esperienziale, perché il laboratorio,
inteso come luogo di scoperta e di riconoscimento delle proprie potenzialità,
rappresenta la pedagogia attiva del nostro nido. Il bambino è considerato così il
protagonista e co–costruttore della sua crescita in interazione con gli altri e con
il mondo che lo circonda; da qui deriva la nostra scelta di utilizzare al meglio lo
spazio per garantire contesti attivi, “a misura di bambino”.
Ecco perché affermiamo anche che la conoscenza dei ritmi di sviluppo del
bambino è un obiettivo che l'educatore si prefigge senza però giungere a
"giudizi", "etichettature" o "ricette educative": conoscere il bambino significa per
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noi desiderare sempre di essere protagonisti a fianco del bambino perché
anche lui diventi, sempre di più, protagonista e autonomo. Il bambino esiste
anzitutto attraverso il corpo in relazione con l’altro, attraverso l’azione ed il gioco.
Egli apprende di più attraverso l’azione ed il piacere che essa genera che
attraverso altre modalità. Proprio il piacere vissuto favorisce lo sviluppo
armonico del bambino, base importante per un rapporto positivo e equilibrato
con se stesso e con l’altro, purché lo si aiuti nella sua consapevolezza e lo si
riconosca nella sua originalità. Il bambino diventa protagonista assoluto: esprime
le proprie potenzialità e capacità (creative, comunicative, motorie, simboliche,
ecc.) e ricerca nuove tappe da conquistare (sperimentazione, ideazione,
realizzazione, trasformazione).
3. IL FARE E IL PENSARE DELL'EDUCATORE
L'educatore ha oggi sempre di più il compito di rendere il proprio intervento
educativo professionale e non "occasionale": il fare e il pensare dell'educatore si
sostanziano nel dare attenzione al bambino e al suo sviluppo ma anche alle
modificazioni che intervengono nel proprio ruolo e pensiero di educatore.
Per noi, “programmare” significa avere la competenza pedagogica nella gestione
dell’intervento educativo; la programmazione è dunque uno strumento basilare
che consente all’inizio dell’anno di impostare punti di riferimento comuni e
obiettivi condivisi per tutte le educatrici. La programmazione è infatti il
contenitore complessivo delle diverse attività, si realizza lungo un arco di tempo
significativo, è finalizzata agli obiettivi di apprendimento e, anno dopo anno,
rappresenta un indicatore efficace del progetto educativo oltre che un quadro
di riferimento per l’équipe.
È attraverso il lavoro di gruppo che si esplica l’azione metodologia per cui le
educatrici elaborano il progetto pedagogico e programmano obiettivi e
interventi educativi/didattici, come risultato di scelte comuni e di strategie che
nascono dal reciproco confronto, avvalendosi delle competenze altrui come
risorsa e non come rivalità.
La formazione dell’Asilo Nido Tanti Baci, per i suoi educatori, occupa uno dei vari
ambiti che costituiscono la crescita professionale e non occasionale.
Ogni educatore deve misurarsi con la realizzazione di uno spazio, fisico e
mentale, in cui il bambino, insieme al gruppo e all'educatore stesso, trovi motivo di
crescita, scoperta, e contenimento. In secondo luogo, l'educatore è invitato a
pensare alle proposte di gioco a cui affiancare la costruzione di un clima
relazionale di fiducia e affetto di cui i bambini hanno bisogno, tenendo conto che
a questo gioco prende parte attiva anche la famiglia, con la propria storia
personale, valori ed affetti.
L'osservazione e la discussione in gruppo degli elementi che compongono il
lavoro educativo sono i principali strumenti di lavoro che cerchiamo di offrire nel
nostro percorso formativo. Per poter rispondere ai bisogni e alle domande dei
bambini e degli adulti è necessario operare un lavoro di attenta osservazione al
fine di effettuare una progettazione pensata sulle persone con le quali siamo in
relazione all’interno di uno specifico contesto e non una progettazione lontana
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dalla concretezza della realtà contestuale e territoriale in cui si opera.
Questo consente all’educatore e all’équipe di valutare cambiamenti, evoluzioni o
regressioni dei bambini, per formulare ipotesi educative, per verificarne la
validità e adattare la progettazione pedagogica in itinere.
4. LA DIMENSIONE DEL "PICCOLO GRUPPO" DI BAMBINI
Il progetto educativo che l’Asilo Nido Tanti baci intende attuare prende in
considerazione la dimensione del "piccolo gruppo" di bambini intendendo con
essa lo spazio adatto per l'esperienza di gioco e di crescita: nel piccolo gruppo si
ha l'occasione di conoscersi, confrontarsi, imitarsi, "contagiarsi" nel gioco e nella
scoperta.
Inoltre, le occasioni di gioco in piccolo gruppo vengono stimolate anche perché
offrono all'educatore la possibilità di osservare le relazioni tra bambini e le
proprie reazioni di fronte alle dinamiche che si creano nel gruppo e non solo nel
rapporto individuale con il bambino stesso. I comportamenti del bambino
vengono così "letti" sia nella dimensione individuale che in quella di gruppo: in
questo modo è possibile costruire delle strategie educative che utilizzino la
dimensione gruppale per la risoluzione di conflitti e la spiegazione di molti
comportamenti.
Le attività svolte nel gruppo dei coetanei sono centrali nel percorso educativo
dei bambini, soprattutto verso l'acquisizione delle competenze relazionali: esse
permettono loro di confrontarsi, imitarsi, imparare dagli altri, rispettare i turni e gli
spazi altrui, nonché comprendere il significato della condivisione. Anche le
attenzioni delle educatrici, così come i giochi e i materiali, devono essere
condivise: ogni bambino avrà un momento privilegiato con l'educatrice, ma deve
imparare ad accettare e rispettare anche i momenti dei compagni.
Alcune attività, inoltre, vengono svolte da tutti i bambini insieme, come ad
esempio il momento dell'accoglienza, la merenda e le attività del pomeriggio.
Inoltre, consideriamo il bambino sempre bisognoso della vicinanza ai genitori, ma
anche in grado di instaurare legami diversificati con più figure di riferimento,
purché all’interno di un contenimento affettivo costante che garantisca stabilità
al processo di crescita e di costruzione dell’identità personale. Il destino dello
spazio potenziale tra madre e bambino, che nasce nei primi stadi dell'esistenza
dell'individuo, in rapporto alla fiducia del lattante nell'attendibilità della figura
materna, determina la "qualità" del gioco e dell'esperienza culturale di ogni essere
umano.
Ci manteniamo insomma nell’ambito di una co-educazione, in cui tutti i soggetti
coinvolti imparano e crescono insieme. Crediamo, inoltre, che i bambini siano
desiderosi di relazioni e che sappiano relazionarsi intenzionalmente con gli adulti
e con i pari in modo complesso e sostanzialmente pacifico, mettendo in atto
dapprima modalità di riconoscimento empatico dello stato d’animo degli altri, e
poi scegliendo anche amicizie privilegiate e sperimentando modalità di
risoluzione dei conflitti (istinto di pace) attraverso tentativi di contrattazione e
negoziazione.
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La motivazione a stare con gli altri permette, così, la precoce capacità di imitare
e di interiorizzare gestualità e regole, di rispettare e farle rispettare ai più piccoli
con il piacere quotidiano e crescente dell’autonomia e della sicurezza.
5. GLI SPAZI EDUCATIVI
Partendo dalla considerazione che lo spazio gioca un ruolo centrale nel percorso
educativo dei bambini, particolare attenzione viene attribuita all'organizzazione
della struttura e alla scelta degli arredi e dei materiali di gioco: essi devono essere
a norma ed in grado di offrire al bambino attività, contesti e relazioni che
stimolino la crescita in maniera completa ed adeguata. Durante i diversi momenti
della giornata, ogni educatrice deve farsi “regista” dello spazio, organizzandolo e
riordinandolo, facendo in modo che il bambino ne possa comprendere la
funzione e si senta libero di esplorarlo e di sfruttarlo al meglio.
L'igiene e la cura dei locali, degli arredi e dei materiali di gioco è un altro aspetto a
cui dedichiamo particolare attenzione: rappresenta infatti una condizione
indispensabile per il benessere dei bambini e degli adulti.
Ogni stanza viene arredata con arredi e materiali a norma e definita da elementi
che possano servire al gioco in piccolo o grande gruppo, ai momenti di cura, al
rapporto individuale con l'educatore, al ritrovare le figure familiari.
I materiali di gioco sono a disposizione dei bambini, secondo una suddivisione
progettata dallo staff educativo e verificata nel tempo; il bambino ha così modo
di sperimentare in uno spazio pensato da un adulto che sostiene, incoraggia e
condivide il senso dei giochi e di ogni momento educativo.
Le pareti delle stanze di gioco vengono lasciate il più libere possibile da
decorazioni per evitare quello che é stato definito "stress visivo" o percettivo
provocato da grandi decorazioni e da colori troppo intensi. Verranno dedicati
apposti spazi per l'esposizione dei lavori dei bambini, siano essi di gruppo o
individuali, così che ciascuno possa imparare a riconoscere il prodotto delle
proprie attività.
Nella struttura sono presenti diversi spazi caratterizzati da elementi riconoscibili
dai bambini, come il colore e l'arredamento, e dedicati allo svolgimento di
specifiche attività; questo è utile per la scansione temporale e spaziale della
giornata e delle attività.
La struttura è composta come segue:
- Ingresso/corridoio: qui si accolgono bambini e genitori al momento
dell'ingresso, vi sono degli armadietti in cui ogni bambino ha un suo spazio
riconoscibile grazie a una foto. Qui si trovano anche le bacheche con gli
avvisi e le comunicazioni con le famiglie.
- Grande stanza azzurra: la stanza azzurra è dedicata ai momenti in cui i
bambini passano tutti insieme, come l'accoglienza, il momento dei canti, la
merenda e le attività del pomeriggio. È arredata con grandi tappeti colorati
e vi sono numerosi giochi, adatti alle diverse età dei bambini.
- Stanza morbida: è la stanza dedicata ai lattanti e alla psicomotricità; vi
sono materassoni morbidi e diverso materiale utile alle attività psicomotorie
(cubi, cilindri, tunnel, ecc.).
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- Stanza del gioco simbolico: la stanza gialla è quella dedicata al gioco
simbolico, rappresenta la ricostruzione di una casa, con tavola, cucina,
lavatrice, ferro da stiro, riproduzioni di frutta e verdura e degli oggetti usati
anche a casa. È inoltre presente un grande specchio nel quale i bambini
possono guardarsi mentre svolgono le azioni che vedono compiere ai
genitori quando sono a casa.
- Stanza delle attività pittoriche e artistiche: la stanza arancione è
dedicata alle attività pittoriche e artistiche, vi sono qui due tavoli e diversi
armadietti e carrelli con tutto il materiale a disposizione dei bambini. La
stanza è inoltre attraversata da un nastro appeso, al quale vengono
attaccati i lavori dei bambini al termine dell'attività.
- Stanza verde: è la stanza della lettura e viene utilizzata anche per altre
attività quando la stanza blu è occupata da un altro gruppo.
- Stanza da bagno: il nostro bagno è una grande stanza, nella quale sono
presenti, oltre agli spazi e i materiali per il bagno e il cambio dei bambini,
anche i materiali e i mobili per le attività di travaso. Questa stanza viene usata
ad esempio anche per la vendemmia che viene fatta in ottobre, nonché per
tutte quelle attività in cui i bambini rischiano di bagnarsi o sporcarsi e per le
quali risulta importante essere vicini allo spazio del cambio e alla vaschetta.
- Sono inoltre presenti una cucina interna, un bagno del personale
educativo, un bagno per la cuoca, un ufficio.
Solitamente la giornata comincia nella stanza azzurra, in cui i bambini aspettano i
propri compagni giocando e cantando fino al momento della merenda. Dopo si
dividono i tre gruppi che scelgono la stanza in base alle attività previste (che si
svolgono a rotazione durante la settimana). Per la pappa e per la nanna vengono
usate diverse stanze (ad esempio stanza arancione, stanza morbida, stanza
verde), in modo che ogni gruppo abbia un suo spazio dedicato. Dopo il risveglio e
il cambio tutti i bambini fanno merenda nella stanza blu e fanno le ultime attività
tutti insieme fino al momento dell'uscita.
6. I TEMPI DEI BAMBINI
Il progetto educativo dell’Asilo Nido Tanti Baci si basa sull'idea che il bambino è
“competente” e che l'adulto entra in relazione con lui nel rispetto dei suoi tempi di
apprendimento e di crescita. Questo significa che soprattutto nel gruppo dei
lattanti i momenti di cura vengono attuati secondo le necessità e i bisogni dei
singoli bambini considerando che a quest'età anche un solo mese di differenza
prevede ritmi fisiologici ed esigenze molto differenti.
Nel concreto, durante la mattinata al nido, i bambini della sezione lattanti che ne
hanno necessità vengono accompagnati nello spazio adibito alla nanna
assecondando così il loro fisiologico bisogno di dormire. Proprio per questo il
ruolo dell'educatore è quello di organizzare la giornata in un susseguirsi di
momenti che la scandiscano secondo ritmi fisiologici rispetto all'età dei bambini
presenti nel gruppo.
Col passare del tempo e la crescita dei bambini i ritmi fisiologici diventano
sempre più simili e il tempo individuale diventa il tempo del gruppo.
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Qui di seguito vi proponiamo il susseguirsi dei momenti della giornata al nido che
si basano sui ritmi fisiologici dei bambini fino a tre anni.
6.1 I MOMENTI DELLA GIORNATA
Per noi, tutti i momenti della giornata educativa devono essere vissuti come
momenti ludici, sia che essi siano momenti di routine o che siano momenti di
gioco, perché il bambino apprende e fa esperienza solo attraverso il gioco.
Ogni momento della giornata assume un significato ben preciso, sia per
l'organizzazione educativa che per il singolo bambino; si arriva a creare così una
sorta di routine, utile ai bambini per imparare la scansione dei tempi e dei
momenti della giornata.
Il momento dell'accoglienza
Il momento è particolarmente delicato perché il bambino deve vivere, insieme ai
suoi genitori, il distacco fisico ed emotivo. L'educatore deve entrare a far parte
della relazione tra genitore e bambino e giocare una relazione a tre, rispettando i
ritmi del bambino, le sue emozioni, e l'atteggiamento del genitore. Lasciamo che il
bambino entri con calma, senza dare fretta alla madre, senza negare i sentimenti
del bambino e del genitore. Cerchiamo di essere un punto di riferimento calmo
e sereno e diamo al bambino il messaggio che il genitore ritornerà, indicandogli
una scansione temporale precisa ("La mamma viene dopo la merenda").
L'accoglienza viene svolta all'interno dello spazio giochi principale.
Il momento del gioco libero
In questo momento, i bambini che sono arrivati possono giocare liberamente
nello spazio giochi principale e usufruire di tutti gli angoli a loro disposizione.
L'educatore ha il compito di far trovare ai bambini tutti gli angoli ordinati,
riordinare quando la situazione si fa confusa, stare seduto a giocare con i
bambini e mai sulla soglia della porta ad attendere i bambini in arrivo.
Il momento del bagno/cambio
In questo momento, i bambini in piccoli gruppi vengono accompagnati in bagno
per fare pipì/cambiare il pannolino e lavarsi le mani prima di fare la merenda.
E' un momento in cui bambini ed educatore instaurano un rapporto di fiducia e
confidenza e deve essere vissuto con tranquillità e consentire l'attenzione
individualizzata a ciascun bambino.
Il momento della merenda
Questo momento è molto importante, perché anche accettare del cibo da
persone non familiari, presuppone la creazione di un rapporto di fiducia con
l'educatore. Non pensiamo che mangiare sia solo una questione fisiologica: alla
base dei comportamenti alimentari di ciascuno di noi, c'è una storia che inizia
proprio da piccoli. Abituiamo il bambino a sentire la tranquillità e la gioia di questo
momento: andare tutti insieme a fare la merenda è socializzante, è divertente.
L'educatore, inoltre, dà un ritmo alla merenda introducendo alcuni riti: prendere la
bavaglia, sedersi al tavolo, cantare una canzoncina o parlare prima che la
merenda arrivi.
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Il momento di gioco
In questo momento i bambini vengono divisi in gruppi e svolgono le attività
previste per la mattinata. Proponiamo circa 10 attività che vengono svolte a
rotazione da tutti i gruppi nel corso della settimana; ogni attività viene declinata e
impostata seguendo la programmazione e gli obiettivi dell'anno educativo.
Il momento del bagno/cambio
Questo momento del bagno ha la funzione di "ripulire" i bambini dopo i giochi,
spesso sporchevoli, e di cambiare il pannolino e fare pipì.
Il momento del pranzo
Il momento del pasto è delicato, come quello della merenda: ancora di più
dobbiamo trasmettere al bambino il messaggio che pranzare insieme è
divertente, piacevole. Anche qui cerchiamo di introdurre gli stessi riti della
merenda e di rendere piacevole lo spazio con qualche particolare. Diamo al
pranzo tutto il tempo necessario. Quando un bambino termina di mangiare,
cerchiamo di farlo aspettare insieme al suo gruppo.
Il momento prima della nanna
Quando il pranzo è terminato, i bambini possono dirigersi nello spazio giochi prima
di andare a nanna e di una sosta in bagno. In questo momento l'educatore
propone attività tranquille, per preparare i bambini al riposo: una canzone, la
proposta di un libro, un primo momento di relax e poi... in bagno per prepararsi
belli puliti alla nanna!
Il momento della nanna
Come per gli altri momenti di cure fisiche, anche la nanna viene preparata in
modo particolare e attento dall'educatore. I bambini hanno i propri ritmi per
addormentarsi e l'educatore segue individualmente l'addormentamento dei
bambini. L'atmosfera deve essere chiaramente tranquilla, riposante: può essere
introdotta la musica dei carillon oppure di una ninna nanna tranquilla, a volume
basso.
Il momento del risveglio
I ritmi del sonno sono diversi per ciascun bambino motivo per cui cerchiamo di
creare una zona accanto allo spazio della nanna in cui i bambini che si sono già
svegliati possano trovare dei giochi da fare a tappeto.
Il momento della merenda
Dopo il risveglio e il cambio, i bambini hanno solitamente molta fame: si sono
riposati e hanno bisogno di nuove energie per giocare. Questo momento della
merenda precede altri momenti di gioco oppure l'uscita del bambino.
Il momento del ricongiungimento
I bambini possono attendere i propri genitori nello spazio giochi, insieme ad uno o
più educatori. I giochi proposti sono giochi tranquilli, come i libretti, le canzoncine,
l'angolo morbido, che favoriscono il ricongiungimento del bambino con i propri
genitori.
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Compito dell'educatore è quello di preparare i bambini al ricongiungimento con i
genitori, proponendo attività raccolte in cui l'educatore possa parlare con i
bambini, ripensare alla giornata trascorsa, rimettere nel bambino l'immagine dei
genitori. Cerchiamo quindi di creare uno spazio e o uno strumento per la
comunicazione con i genitori, in cui riferire cosa è successo durante la giornata.
6.2 LA GIORNATA TIPO
La giornata all'Asilo Nido Tanti Baci è organizzata in diversi momenti di routine;
questi rappresentano per i bambini importanti punti di riferimento che
scandiscono lo scorrere del tempo e attribuiscono ad ogni momento uno
specifico significato.
8.00 – 9.30
Momento d’ingresso e di accoglienza dei bimbi, che si incontreranno per giocare tutti insieme dopo aver salutato mamma e papà
augurandogli una buona giornata
9.30 – 9.45 Cantiamo tutti insieme
9.45 – 10.00 Evviva la merenda (mela, pera o banana)
10.00 – 11.00 Svolgimento della prima attività
11.00 – 11.45 Svolgimento della seconda attività
11.45
Tutti a tavola
13.00
Tutti a nanna
15.30
Sveglia
16.00
Facciamo merenda (succo e biscotti)
16.30 – 18.00 Continuiamo a giocare con tante mini attività
6.3 L’INSERIMENTO DEL BAMBINO
Parlare di inserimento significa pensare che un bambino ha bisogno di tempo, e
di un tempo organizzato per lui, per poter accettare altre figure adulte, i giochi,
gli spazi e i bambini intorno a lui.
L'inserimento al nido è un momento delicato sia per il bambino che per la famiglia,
poiché rappresenta la prima vera separazione tra le figure che fino a quel
momento hanno condiviso la maggior parte dei momenti della giornata. Per
questa ragione proponiamo un inserimento graduale di circa due settimane in cui
bambino e genitore condividono alcuni momenti con un'educatrice e con altri
bambini per conoscere gli spazi, i momenti di routine e le attività e per garantire
un adeguato passaggio di fiducia tra tutte le figure coinvolte. Le modalità di
inserimento del bambino seguono una traccia prestabilita ma vengono
concordate con i genitori al momento dell'iscrizione, per andare incontro alle
esigenze della famiglia e rispettare le abitudini e i bisogni del bambino.
Al momento dell'iscrizione, la coordinatrice farà un colloquio con i genitori o la
famiglia del bambini volto a conoscerlo e a comprenderne caratteristiche e
abitudini.
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La traccia prestabilita per l'inserimento dei bambini è la seguente:
PRIMA SETTIMANA:
- 1° giorno: 1 ora, insieme al genitore,
- 2° giorno: 1 ora, di cui 5 minuti senza il genitore,
- 3° giorno: 1 ora, di cui 10 minuti senza il genitore,
- 4° giorno: 1 ora, di cui 15 minuti senza il genitore,
- 5° giorno: 1 ora, di cui 30 minuti senza il genitore.
SECONDA SETTIMANA:
- 1° giorno: 30 minuti insieme al genitore e 1 ora da solo,
- 2° giorno: 30 minuti insieme al genitore e 1,5 ore da solo,
- 3° giorno: 15 minuti insieme al genitore e 2,5 ore da solo,
- 4° giorno: permanenza fino alle 12:30 senza il genitore, prima pappa all'asilo,
- 5° giorno: permanenza fino alle 14:30 senza il genitore, prima nanna all'asilo.
Al fine di conoscere al meglio i bambini fin dai primi momenti, verrà chiesto ai
genitori di compilare una scheda informativa sulle abitudini, le caratteristiche e
i comportamenti del figlio (ad esempio se usa il ciuccio, quali giochi preferisce,
ecc.). Inoltre, al termine del periodo di inserimento, il personale educativo
compilerà una scheda di osservazione centrata soprattutto sui comportamenti
del bambino nel momento del distacco dal genitore.
6.4 L'ACCOMPAGNAMENTO VERSO L'AUTONOMIA
Un altro momento delicato che riguarda i tempi dei bambini è quello della fine del
percorso presso l'asilo nido e l'ingresso alla scuola materna. In questo periodo
l'obiettivo delle educatrici, in sinergia con la famiglia, sarà quello di accompagnare
il bambino verso il raggiungimento di una maggiore autonomia e indipendenza.
Rispettando sempre i tempi dei bambini, si concorderanno con i genitori delle
strategie di intervento (ad esempio togliere il pannolino, mangiare da solo in modo
adeguato, ecc.), che devono appunto essere condivise con la famiglia e attuate
in modo coerente e continuativo.
7. I GIOCHI DEL BAMBINO
L'idea fondamentale che l’Asilo Nido Tanti Baci prende in considerazione
riguardo ai giochi dei bambini è che il gioco è un'azione libera e che il bambino
cresce grazie ad esso e alla consapevole presenza di un adulto partecipe ed in
grado di dare contenimento e stimolo a questa esperienza. Il gioco costituisce
per il bambino la principale modalità di esercizio delle abilità che via via egli
acquisisce oltre che uno dei primi e più importanti comportamenti spontanei del
bambino, determinato dai suoi bisogni, dai suoi istinti, dalle sue emozioni.
L'educatore viene invitato ad essere "regista" della situazione di gioco e come tale
deve tenere sotto controllo l'organizzazione e le modalità d'uso dello spazio, la
preparazione dei materiali, l'osservazione e la verifica dei comportamenti del
bambino durante il gioco.
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Particolare attenzione viene data ai giochi di scoperta, alla manipolazione, ai giochi
motori, al gioco simbolico, alla lettura di immagini, al gioco musicale e ritmico. Tutte
le attività ludiche vengono modellate sulla base delle caratteristiche dei bambini
e della loro età: cosa possono manipolare o assaggiare, quali abilità motorie (micro
e macro) hanno acquisito e di quali stimoli hanno necessità.
Il gioco spontaneo viene considerato come momento comunque gestito
dall'educatore, attento a predisporre uno spazio in cui il bambino possa trovare
autonomamente momenti e stimoli per gioco, da solo o in gruppo.
7.1 LE ATTIVITA'
Le attività principali che proponiamo ai nostri ospiti sono circa 10, e vengono
svolte a rotazione nell'arco della settimana. Ogni attività viene declinata secondo
gli obiettivi prefissati e seguendo il programma educativo dell'anno in corso;
inoltre, tutto viene svolto secondo i principi del gioco e della scoperta, lasciando il
bambino libero di sperimentare e di esprimersi.
−
pittura
−
psicomotricità
−
gioco euristico
−
gioco simbolico
−
manipolazione
−
musica e ballo
−
travestimenti
−
cesta dei tesori
−
travasi
−
lettura
8. IL RAPPORTO CON LE FAMIGLIE
L’Asilo Nido Tanti baci è consapevole che le famiglie che si rivolgono alla nostra
struttura richiedono la massima sicurezza e qualità: per questo il nostro lavoro si
basa sulla creazione di un reciproco rapporto di fiducia, grazie al quale riusciamo
a costruire un percorso educativo coerente e condiviso con la famiglia.
L'ascolto viene ritenuto uno dei principali strumenti per costruire il clima di fiducia
e di relazione: i giudizi che possono emergere, le difficoltà comunicative, i dubbi
e le ansie dell'educatore vengono riprese e discusse nelle riunioni che il gruppo di
lavoro svolge settimanalmente.
Questo rapporto di fiducia viene creato già nei primi istanti in cui i genitori
vengono a visitare il nostro nido: la coordinatrice accoglie la famiglia facendole
vedere lo spazio e raccontando qual è il nostro metodo di lavoro, sottolineando
l'importanza che diamo al ruolo centrale della famiglia l'attenzione che in ogni
momento dedichiamo alle peculiarità del singolo bambino.
Gli educatori accompagnano poi la famiglia a conoscere ed approfondire il tema
del "che cosa" e "come" si svolge ogni momento della giornata, raccontando come
si svolgono le attività e i significati che esse hanno nella crescita del bambino.
In questo modo i genitori comprendono meglio come si svolge la giornata tipo dei
bambini al nido, quali esperienze potranno fare e il clima nel quale saranno inseriti.
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I momenti di festa e le giornate a "servizio aperto" sono ulteriori occasioni di
conoscenza tra educatori e famiglie oltre che a incontri periodici sullo
svolgimento delle attività e la crescita del bambino. Altre occasioni di scambio e
confronto con le famiglie si sostanziano nella proposta di incontri tematici o
"tavole rotonde" su argomenti specifici relativi allo sviluppo del bambino.
Sia le educatrici che la coordinatrice, inoltre, sono disponibili per colloqui individuali
e consulenze di supporto alla genitorialità e alla gestione dei figli nei momenti più
difficili.
Infine, i tempi e le modalità di alcuni passaggi, come ad esempio togliere il
pannolino, verranno concordati con le famiglie per rispettare al meglio le
esigenze del bambino e dei genitori e per creare una collaborazione forte e
solida.
9. LA CONTINUITA' TRA IL NIDO E LA SCUOLA DELL'INFANZIA
Il passaggio dall’Asilo Nido alla Scuola dell’Infanzia implica per il bambino l’incontro
con il “nuovo” che spesso viene vissuto dal bambino come un momento di
incertezza, altresì si associa ad un sentimento di curiosità, una spinta fiduciosa
all’apertura verso la novità.
Il progetto educativo dell’Asilo Nido Tanti Baci attribuisce un forte significato al
principio della continuità educativa e, quindi, persegue un raccordo sempre
meglio coordinato con la Scuola dell’Infanzia. La scuola che lo accoglierà dovrà
farsi carico di una valorizzazione piena del vissuto del bambino nella sua
precedente esperienza.
Il tentativo, quindi, è quello di offrire, nel passaggio evolutivo, esperienze comuni
e momenti di incontro-scoperta per favorire un clima di accoglienza e di
curiosità verso il nuovo ambiente ai bambini e alle loro famiglie.
Durante questo percorso di reciproca conoscenza il progetto si sviluppa su
proposte legate a esigenze di carattere immediatamente pratico-operative
generate da scelte spontanee e anche originali: le visite dei bambini dell’ultimo
anno di frequenza al nido alle scuole dell’infanzia referenti, la condivisione di
momenti di routine come la merenda e le attività al loro interno, lo scambio di
informazioni fra insegnanti ed educatori.
Per continuità, quindi, non intendiamo solo un passaggio di informazioni, ma un
vero e proprio progetto educativo che si evolve in relazione al progressivo
sviluppo del bambino. La finalità è quella di creare le condizioni che rendano più
familiare al bambino del Nido la sua futura scuola, attenuando nei suoi vissuti i
sentimenti negativi e sostenendo viceversa la curiosità, la tensione fiduciosa e
aperta verso la novità.
Il bambino avrà modo così di esperire nel passaggio una coerenza di senso che
magari si sostanzia in proposte differenti in apparenza, perché modulate sul suo
crescere, ma che in profondità gli restituisce il significato di un racconto che
continua, sullo sfondo del quale le novità non spaventano, anzi vengono ospitate
come spunti curiosi per tessere nuove e sempre più ricche trame di
conoscenza.
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Asilo Nido Tanti Baci
Progetto Educativo
10. LA DOCUMENTAZIONE
Il progetto educativo dell’Asilo Nido Tanti baci acquista la sua forma completa
nella documentazione precisa e puntuale del fare e del pensare educativo
messo in atto.
Oltre alla normale documentazione "burocratica" riguardante la famiglia ed il
bambino, scheda d'iscrizione, deleghe, certificati, ecc..., viene costruita una
documentazione relativa ai seguenti ambiti:
•
•
•
•
la storia del bambino e le sua abitudini
i giochi dei bambini
il rapporto con la famiglia
il lavoro dell'educatore
La lettura e rilettura della documentazione prodotta viene da noi considerata uno
strumento necessario per la crescita professionale e per essere sempre aperti
ai cambiamenti e a rispondere alle nuove esigenze del bambino, della famiglia,
dell'educatore.
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