Storia delle anfetamine (2)
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Storia delle anfetamine (2)
Daniele Segnini Storia delle anfetamine (2) Per il secondo utilizzo, quello in campo scolastico, l’esempio della Svezia sembra davvero significativo. Nel Paese scandinavo le anfetamine furono commercializzate a partire dal 1938, con una martellante campagna pubblicitaria che le consigliava a tutta la popolazione e agli studenti in particolare. Furono sufficienti 6 anni di libera circolazione perché si diffondesse, come in Giappone, un abuso generalizzato di questi stimolanti; nel 1944 le anfetamine furono inserite tra le sostanze stupefacenti, ma la fioritura de mercato illegale mantenne per molti anni il fenomeno sociale dell’abuso, giovanile ma non solo, di anfetamine. In modo analogo negli Stati Uniti, negli anni 50, due anfetamine legali – Dexedrine e Methedrine - divennero sostanze d’abuso per studenti, camionisti e atleti. Tra i tantissimi casi di abuso di anfetamine a livello sportivo – chiaramente con azione di doping – la tragica morte del ciclista inglese Tom Simpson, sulla salita del monte Ventoux, nel luglio del 1967. Il terzo settore di impiego delle anfetamine è stato quello delle cure dimagranti. Il caso italiano è interessante. Nonostante i precedenti del Giappone e della Svezia, per non parlare degli Stati Uniti, nel 1965 furono immesse nel mercato 30 prodotti diversi a base di anfetamine; il più famoso aveva il nome commerciale di Simpamina. La pubblicità di questi farmaci “miracolosi” passò rapidamente dalle riviste di medicina alle riviste a larga diffusione, determinando - a partire dagli anni ’50 negli Usa, 15 anni dopo da noi - una grave e particolare forma di epidemia d'abuso, con moltissimi casi di persone diventate dipendenti all'anfetamina nel corso di cure dimagranti. Lo scrittore Hugh Selby Jr. ha descritto magistralmente questo dramma nel suo libro “Requiem per un sogno”, portato recentemente sullo schermo da Darren Aronoksky (nella foto la locandina del film). Come ha bene rilevato Luigi Cancrini “fra il 1965 e il 1972, le tossicomanie da anfetamine hanno continuato così a verificarsi in Italia in modo del tutto legale: sordi alle denunce ed all’evidenza dei fatti, l’industria continuava a produrre, i grossisti a commerciare, i farmacisti a vendere con la protezione e l'avallo dello Stato." Oggi il consumo di anfetamine - ecstasy e metanfetamina soprattutto - è principalmente un fenomeno giovanile, che riguarderebbe quasi 2 milioni di consumatori in Europa e altrettanti negli Stati Uniti. L'ecstasy è una droga sintetica nata in ambito psichiatrico per approfondire gli effetti della mescalina, il principio attivo del Peyote. A dispetto della recente diffusione, si tratta di una sostanza piuttosto datata: prodotta all'inizio della I Guerra mondiale - nel 1914 - ebbe proprio tra i soldati il suo banco di prova, come altre anfetamine. Il nome chimico esteso dell'ecstasy è 3, 4 metilene-diossi-metamfetamina (Mdma); varianti della stessa classe di sostanze dell'Mdmda sono Mdea (Eve), Mda (più conosciuta come Love drug) e Mbdm (o Tnt). Nel 1996 lo scrittore britannico Irvine Welsh ha raccolto nel libro "Ecstasy" tre storie collegate all'uso della sostanza; da due racconti del libro sono stati tratti dei film. http://www.danielesegnini.it Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 19:53
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