L`ELFO_ - Elfo Puccini
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L`ELFO_ - Elfo Puccini
MOLTO DA SCOPRIRE L’ELFO_ 4/ 2013 anno IV stagione 13/14 - GEN/FEB/MAR : Abbonamenti, prezzi e promozioni BIGLIETTERIA ELFO PUCCINI Abbonamenti c.so Buenos Aires 33 Milano tel. 02.0066.06.06 lun/sab 10.30-19.30 dom 14.30-17.30 7 spettacoli a scelta per due persone COPPIA (l’intestatario più un accompagnatore) Mm1 Lima Passante ferroviario Porta Venezia tram 33, autobus 60, 81 Acquisti telefonici 02.00.66.06.06 Intero € 196 (€ 14 a tagliando) Ridotto (Giovani e Anziani) € 168 (€ 12 a tagliando) PRIMA SETTIMANA € 70 (€ 10 a tagliando) (con carta di credito senza costi aggiuntivi) Acquisti online abbonamento personale per 7 spettacoli a scelta, valido esclusivamente per le prime 6 repliche, debutto incluso www.elfo.org www.vivaticket.it PRIMA SETTIMANA IN DUE (con carta di credito o bancomat) € 140 (€ 10 a tagliando) Prezzi 7 spettacoli a scelta per due persone (l'intestatario più un accompagnatore), valido esclusivamente per le prime 6 repliche, debutto incluso INTERO € 30.50 Convenzioni € 27 PIÙ TRE (novità) Giovani € 16 (fino a 25 anni compiuti) € 45 (€ 15 a tagliando) Anziani € 16 abbonamento personale per tre spettacoli a scelta nel trimestre scelto: gennaio-marzo, aprile-giugno (dai 65 anni compiuti) Il martedì posto unico € 20 Nuove Storie posto unico € 15 CARNET Informazioni e programma possono subire variazioni. Tutti gli aggiornamenti sul sito: € 171 (€ 19 a tagliando) www.elfo.org Per le scuole CARTA REGALO Intero € 12 ABBONAMENTO SCUOLA 3 spettacoli € 30 (€ 10 a tagliando) Da concordare presso l’ufficio promozione e scuole: tel. 02.00.66.06.33 [email protected] l’elfo è un periodico edito da Teatridithalia Società Cooperativa Teatro dell’Elfo Impresa Sociale corso buenos aires 33 20124 milano carnet non nominale da 9 ingressi da utilizzare senza vincoli per tutti gli spettacoli della stagione € 61 2 ingressi da utilizzare senza vincoli per tutti gli spettacoli della stagione tutti Gli abbonamenti sono validi per la stagione 2013/2014 dell’Elfo Puccini e per la rassegna Nuove Storie. direttore responsabile barbara caldarini registrazione tribunale di milano, n. 5 del 4 gennaio 2010 redazione flora cucchi, nicola manfredi, veronica pitea stampa arti grafiche bianca e volta via del santuario – 20060 trucazzano (milano) progetto grafico plum (plumdesign.it) dicembre 2013 distribuzione gratuita : senza tempo / classici da vedere, rivedere, stravedere Con i piedi sui gradini della metropolitana e la testa nelle stelle_ "Ecco il prodigio, il prodigio di questo paese... che un ragazzo possa finire coperto di diamanti anche solo grazie alla sua popolarità, al suo sorriso!" È il sogno a occhi aperti di Willy Loman, il commesso viaggiatore protagonista del celebre testo di Arthur Miller: rifarsi attraverso suo figlio Biff, vederlo trionfare, avere successo, essere popolare. Willy ha sempre dato a bere a tutti di essere un grande venditore, ma non lo è mai stato e, nei suoi ultimi due giorni di vita, deve fare i conti con la realtà, con il proprio fallimento esistenziale. Nei figli ha alimentato le stesse illusioni, proiettando su di loro aspettative e delusioni, fino a minarne la felicità. Elfo Puccini Sala Shakespeare 10 GEN / 2 FEB ore 20.30 (domenica 15.30) L’ELFO_ 4 Ormai incapace di stare nella realtà, non distingue più tra presente e passato, sogni e ricordi, tra quanto si agita nella sua testa (il titolo del testo avrebbe dovuto essere proprio il titolo... The inside of his head) e la vita vera. Un classico del Novecento (andato in scena per la prima volta nel 1949) che Elio De Capitani, regista e protagonista, affronta dopo il lavoro su Tennessee Williams, per proseguire una personale riflessione sulla vita d'oggi e sul tema dei rapporti tra giovani e adulti attraverso la drammaturgia americana d'ogni epoca. Accanto a lui nel ruolo della moglie Linda Loman, la sua compagna d'arte e di vita Morte di un commesso viaggiatore di Arthur Miller regia Elio De Capitani Cristina Crippa, protagonista dei suoi recenti allestimenti di Improvvisamente, l’estate scorsa e della Discesa di Orfeo; i due figli (Biff e Happy) sono Angelo Di Genio e Marco Bonadei, giovani attori del superpremiato e applauditissimo gruppo di The history boys, come anche Vincenzo Zampa (Howard) e Andrea Germani che è Bernard, il figlio di Charlie, l'amico-antagonista, interpretato da Federico Vanni (Massimo Brizi dal 21 gennaio). Da History boys arriva anche Gabriele Calindri, da alcuni anni presenza costante nelle produzioni dell'Elfo, che qui è lo zio Ben. Due giovani attrici completano il cast: Alice Redini (già protagonista all'Elfo in Viva l'Italia) e Marta Pizzigallo, premio Hystrio 2013. produzione Teatro dell’Elfo : MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto Nuove Storie apre il 2014 con tragicommedia musicale: SHITZ – PANE, AMORE E... SALAME è un’opera intrisa di umorismo yiddish e racconta la storia di una famiglia ebrea di epoca contemporanea. Hanock Levin, il più importante e controverso drammaturgo israeliano, nella rivisitazione di Filippo Renda con la sua compagnia Idiot Savant/Ludwig, getta uno sguardo spietato su ogni voracità umana: i personaggi rappresentati sulla scena, con caratterizzazioni grottesche e divertenti, sono sgradevoli e cinici, vivono per soddisfare il proprio egoismo e piegano gli affetti alle proprie esigenze utilitaristiche e personali. Le avventure di un vecchio principe _ In un ospedale geriatrico Vecchio, un paziente anziano, dice di venire da una stella dove ha lasciato un fiore. Antoine, l'infermiere che si prende cura di lui, lo ascolta e a volte si spazientisce perché Vecchio si alza di notte, parla con persone che non ci sono ed è preoccupato per il fiore che ha abbandonato. Il giorno delle visite arrivano il primario, un nipote ubriacone, una nipote manager sempre attaccata al cellulare e un altro visitatore che accende e spegne le luci di continuo. Vecchio si sente solo nell'ospedale, cerca gli uomini nei corridoi deserti, confonde i lampioni con le stelle e sogna il suo fiore col quale contemplava l'alba. Antoine resterà sempre più affascinato da questo vecchio folle e fragile che, Elfo Puccini sala FASSBINDER 7 / 12 gen ore 21 (domenica 16) apparentemente senza logica, rimane profondamente coerente con sé stesso e con il suo amore. Quando Antoine capisce che Vecchio gli sta insegnando un altro modo di vivere, Vecchio si accorge che è ora di tornare al suo pianeta. Ho 60 anni, l'età in cui si comincia a pensare di essere vecchi e a desiderare tanto che qualcuno si occupi di noi. Ho così mmaginato insieme al gruppo un Vecchio Principe al qualel'Alzheimer apparentemente fa perdere la memoria (o forse recuperarla). Ho lavorato con gli attori creando immagini e metafore sul tema dell'abbandono, dell'essere inermi, dell'amicizia e del prendersi cura. César Brie IL VECCHIO PRINCIPE di Manuela De Meo, Vincenzo Occhionero, Pietro Traldi regia César Brie IPANE,BLUES E UNA IPARTITA A BURRACO A febbraio torna il gruppo milanese Phoebe Zeitgeist con AMERICAN BLUES dedicato ai blues di Tennessee Williams e ai detriti precipitati di un’America sciolta nel suo sogno. Qui l'immaginario, il desiderio privato, la speranza nel progresso, si afflosciano come il tendone di un circo dismesso e i personaggi di questa storia disegnati da Giuseppe Isgrò sono gli alienati superstiti di questo crollo: irrimediabilmente feriti, abbandonati, persi nel tempo, alla deriva, eppure bislaccamente vitali, dotati di quello spirito folle, necessario ad adattarsi al mondo al termine delle sue possibilità. 7 / 12 gen Shitz. Pane, amore e… salame produzione Teatro presente 11 / 16 feb AMERICAN BLUES Phoebe Zeitgeist Idiot Savant/Ludwig 18 / 23 PELI feb Veronica Cruciani Quattroquinte 1/6 APR ORLANDOORLANDO Indigena Teatro Storie di donne raccontate dalla regista Veronica Cruciani e dalla drammaturga Carlotta Corradi.In Peli le due protagoniste giocano a Burraco. Una partita educata, una conversazione formale, quella confidenza propria dei rapporti adulti appesantiti da una vita di non detti. Una partita a carte che spoglia lentamente le due donne (qui interpretate da due bravissimi attori) dei rituali delle conversazioni borghesi, e dei loro abiti, per trascinarle in un universo di sensazioni, entrando nella dimensione dell'emozione e dell'istinto. Teatro Stabile di Genova 3/7 GIU Fratelli di sangue 10 / 14 GIU 17 / 21 GIU Sempre insieme La lotta nella stalla : la storia siamo noi / letture del presente Lingue Lingua Imperii è quasi una storia del potere della lingua nel mondo occidentale. «È la lingua dell’impero inteso come dominio coercitivo. È la lingua povera, bruta e ingannevole delle propagande fasciste. Sono gli alfabeti e le lingue insegnate a forza. Ma è anche il bavaglio imposto come un dono violento dai dominatori. Infine è il linguaggio stesso della violenza». della memoria _ Elfo Puccini sala Fassbinder 14 / 19 GEN ore 21 (domenica 16) L’ELFO_ 8 Il lavoro di Simone Derai e dei suoi compagni è partito dalle prime pagine dei Sommersi e i salvati di Primo Levi e dalle sue riflessioni sulla memoria dell’Olocausto per costruire «un percorso teatrale in grado di riattivare la memoria su un piano diverso da quello dell’informazione o della narrazione attraverso i documenti; in grado di suscitare l’immemorabile, quel sepolto che lascia sgomenti e che proprio per questo è sottoposto a un processo di oblio». Architettura e arti visive, letteratura e filologia, danza e musica, più un lungo apprendistato teatrale, è ciò di cui si nutre la ricerca di Anagoor, gruppo nato nel 2000 e oggi tra i più maturi e innovativi del teatro italiano. L.I. / LINGUA IMPERII violenta la forza del morso che la ammutoliva drammaturgia Simone Derai, Patrizia Vercesi regia Simone Derai PRODUZIONE Anagoor Abbiamo scelto il romanzo di Erri De Luca Il torto del soldato per il difficile compito di onorare lucidamente la memoria della Shoah. E il testo di De Luca ci pare perfetto per la forza della vicenda immaginata e per la struttura singolare, ideata per dare una circolarità quasi magica e per coglierci di sorpresa nel finale, lasciandoci stupefatti per i bizzarri giochi del caso che sigillano il destino dei tre personaggi. Il prologo ha come voce narrante uno scrittore, assai somigliante all'autore stesso, in vacanza sulle Dolomiti, dove porta con sé i fogli scritti in yiddish con i racconti di Yohoshua Singer, fratello del premio Nobel Isaac, che ha deciso di tradurre. Qui incontriamo la seconda voce narrante, quella di una donna austriaca di circa quarant'anni, accompagnata da un uomo anziano, l'altro protagonista di questa vicenda, il padre, il soldato. La donna ci narra la sua vita e il nodo drammatico che l'ha segnata: a vent'anni la scoperta che il nonno, che vive con lei e la madre, è in realtà suo padre, nazista ricercato per crimini di guerra. Molta letteratura e teatro in questi anni hanno affrontato la storia dal punto di vista dei figli del nazismo, sia in senso lato, generazionale, sia in quello specifico di chi si ritrova per padre un ricercato per crimini di guerra. Ma devo dire che questa figlia ci ha colpiti per la sua apparente, inquietante freddezza, per il suo mistero e il pudore della sua narrazione. L'anziano soldato è appassionato di kabbala fino all'ossessione, in cui individua il segreto della forza del popolo ebraico, e questo giocherà un ruolo sorprendente in quell'incontro in una locanda in cui ipersonaggi appena si sfiorano. Un sorriso, qualche sguardo, la presenza dei fogli scritti in yiddish: da questo incrocio casuale di vite così distanti scaturirà la drammatica svolta del finale del racconto. il giorno della memoria Elfo Puccini sala Shakespeare 27 gen ore 20.30 Cristina Crippa e Elio De Capitani IL TORTO DEL SOLDATO di Erri De Luca con Cristina Crippa e Elio De Capitani produzione Teatro dell'Elfo : gioco d’azzardo / nuovi linguaggi, nuovi protagonisti : irriverenti / e molto divertenti il teatro del martello_ ATTRICE, AUTRICE, RICERCATRICE _ Chi di noi non ha vissuto conflittualmente i rapporti con i genitori, almeno nell’adolescenza? chi non ha avuto momenti in cui si è sentito sopraffatto da insicurezze e paure o schiacciato dal potere degli adulti nella sua ricerca di un identità? Kronoteatro con la trilogia Familia - di cui gli spettatori dell’Elfo hanno già visto lo sconvolgente e struggente Pater familias - indaga con coraggio proprio questi temi, individuando nel conflitto intergenerazionale il percorso principale che conduce alla coscienza di sé. Per i protagonisti dei tre spettacoli la famiglia, l’unico elemento che sembra certo e sicuro, si trasforma ora in prigione che suscita irrefrenabili e violenti desideri di evasione, ora in gabbia dorata, fonte di protezione e sostituto di una vita realmente vissuta. Un “teatro del martello” volto a spazzar via, senza esitazioni, le placide certezze e convenzioni in cui siamo soliti rifugiarci. Un teatro che ci invita a guardare dentro noi stessi, per sbarazzarci di quella collezione di immagini sacre che funge da pilastro alla nostra auto comprensione. Elfo Puccini Sale Bausch e Fassbinder 28 / 29 GEN 30 / 31 GEN 1 / 2 feb ore 21 ore 19.30 ore 21 (domenica 17) Orfani_ la nostra casa Pater Familias_ dentro le mura Hi mummy_ frutto del ventre tuo produzione KRONOTEATRO testi Fiammetta Carena regie Maurizio Sguotti Dura e ironica, ma mai parodistica. Intima nei toni e vera nel dare corpo al dolore, leggera e profonda, Giuliana Musso è una delle più brave autrici-interpreti italiane e non si tira indietro di fronte a temi scomodi, taciuti e negati. Sexmachine, lo spettacolo che l’ha segnalata, racconta di sesso e potere, del misconosciuto universo di chi cerca nelle prostitute quello che i rapporti gratuiti e reciproci non possono soddisfare. Parlano sei personaggi che, visti in sequenza, formano un quadro di contemporanea umanità, complessa, multiforme, ridicola, sincera. Elfo Puccini Sale Bausch e Fassbinder La fabbrica dei preti, il suo ultimo lavoro d’indagine e scrittura, è un reportage della vita nei seminari nel quale dà voce ai tabù e alle frustrazioni dell’indottrinamento, come alla fede sincera di chi crede in Dio o semplicemente nell’uomo e nella vita. Tanti saluti affronta il tema del morire in questi nostri giorni, che hanno smarrito ‘il senso del congedo’. Porta in scena tre clown e a loro consegna il non dicibile: il racconto delle paure, degli smarrimenti e delle soluzioni paradossali che mettiamo in atto di fronte alla morte. Per ridere degli atteggiamenti di un’umanità che si pensa eterna. 14 / 19 GEN 21 / 23 GEN 24 / 26 GEN ore 19.30 (domenica 17.30) ore 21 ore 21 (domenica 16) La fabbrica dei preti Tanti Saluti regia Massimo Somaglino Sexmachine con “Igi” Gianluigi Meggiorin regia Massimo Somaglino Tre spettacoli di e con Giuliana Musso Produzioni La Corte Ospitale elfo puccini_ 7 / 12 gen IL VECCHIO PRINCIPE : stagione 10 gen / 2 feb 25 feb / 2 mar di Arthur Miller regia Elio De Capitani 14 / 26 gen Giuliana Musso LA FABBRICA DEI PRETI TANTI SALUTI SEXMACHINE 14 / 19 gen Anagoor L.I. LINGUA IMPERII 27 gen Cristina Crippa, Elio De Capitani IL TORTO DEL SOLDATO VIVA L’ITALIA Daniele Timpano ALDO MORTO MORTE DI UN COMMESSO VIAGGIATORE 25 apr / 4 mag – 20 / 25 mag 24 feb / 2 mar di César Brie Elio De Capitani, Cristina Crippa molto da scoprire / tragedia EDUCAZIONE SIBERIANA di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro 4 / 9 mar PER FAVORE NIENTE EROI da Raymond Carver regia Corrado Accordino 4 / 16 mar – 7 / 16 apr Antonio Rezza e Flavia Mastrella FOTOFINISH, BAHAMUTH 7-14-21-28, FRATTO_X 5 / 23 marzo da Erri De Luca Ida Marinelli 28 gen / 2 feb da Christa Wolf regia Francesco Frongia Kronoteatro ORFANI _la nostra casa PATER FAMILIAS _dentro le mura HI MUMMY _frutto del ventre tuo 4 / 9 feb Marco Baliani e Stefano Accorsi CASSANDRA 18 / 30 mar IL SERVITORE DI DUE PADRONI da Carlo Goldoni regia Antonio Latella GIOCANDO CON ORLANDO 5 / 16 feb LA PACE PERPETUA di Juan Mayorga regia Jacopo Gassmann 15 / 23 feb Paolo Poli AQUILONI 24 / 29 mar Linda Marlowe BERKOFF’S WOMEN da Steven Berkoff 1 / 13 apr Elio De Capitani, Renato Sarti GOLI OTOK regia Elio De Capitani 18 / 23 2 / 5 apr INVIDIATEMI COME IO HO INVIDIATO VOI FACCIAMO CHE IO ERO IO feb Tindaro Granata L’ELFO_ 12 Maurizio Lastrico regia Gioele Dix di Roberto Scarpetti regia César Brie 29 apr / 18 mag Cristina Crippa edoardo ribatto LA DISCESA DI ORFEO di Tennessee Williams regia Elio De Capitani 5 / 18 mag Umberto Orsini LA LEGGENDA DEL GRANDE INQUISITORE da Dostoevskij regia Pietro Babina 5 / 25 mag IDA MARINELLI, anne lisa nathan Addèla Ole! da elsa morante di Agnese Grieco 21 / 25 mag NON SI UCCIDONO COSÌ ANCHE I CAVALLI? di Horace McCoy uno spettacolo di Michela Lucenti e Gigi Dall’Aglio 3 / 21 giu Cristina Crippa Patricia Savastano LOLA CHE DILATI LA CAMICIA di adalgisa conti regia Marco Baliani 3 / 13 giu Alessandro Bergonzoni NUOVA PRODUZIONE FUORI PROGRAMMA SERATE MUSICALI Stagione d'opera SALA SHAKESPEARE 12 gen 12 feb LA BOHÈME NORMA Orchestra Filarmonica Italiana Direttore Alessandro Arigoni [email protected] www.seratemusicali.it SALA SHAKESPEARE 13 FEB Teatro e carcere TERRA E ACQUA un progetto di Mimmo Sorrentino con i detenuti della Casa circondariale di Vigevano SALA SHAKESPEARE 14 FEB BENVENUTI NEL GHETTO Stormy Six con la partecipazione di Moni Ovadia : irriverenti / e molto divertenti : senza tempo / classici da vedere, rivedere, stravedere Oh Valentino vestito di nuovo... Le donne, i cavallier, l’arme e gli amori _ La fantasia di Paolo Poli vola sulle rime di Pascoli, sulle ali della poesia Aquilone che dà il titolo al suo ultimo successo. Ridendo e giocando smonta e rimonta i testi ‘sacri’ della cultura dei nostri genitori e dei nostri nonni, dissacrante e corrosivo come sempre: «Perché Pascoli? Era il mio cavallo di battaglia alle elementari quando arrivava la preside». Ma niente tragedie famigliari, Cavallina storna o poesia del fanciullino. Nello spettacolo prevalgono le rime più leggere, dove Pascoli sa dare voce a tutto e tutti, ai suoni della natura, ai versi degli animali ai dialetti e alle lingue straniere. Sempre seguendo quella che ormai è riconosciuta come la ‘formula Poli’: «L’impianto scenico fisso con fondali e quinte dipinte del grande Emanuele Luzzati, le musiche birichine e colte di Jacqueline Perrotin, i costumi di Santuzza Calì, sempre colmi di fantasia e colore, le coreografie ironiche e straniate di Claudia Lawrence e le canzonette d’epoca che si intrecciano con alte parole coeve di poeti e scrittori. Quattro boy, sgambettano, cantano e recitano... ». Magda Poli, Corriere della Sera Elfo Puccini sala Shakespeare 15 / 23 feb ore 20.30 (domenica 16) L’ELFO_ 14 Aquiloni due tempi di e con Paolo Poli Produzioni Teatrali Paolo Poli Associazione Culturale Stefano Accorsi e Marco Baliani di nuovo insieme a giocare con i versi dell’Ariosto, dopo il successo del Furioso Orlando. Un nuovo spettacolo che vedrà il regista salire in scena a incalzare e accompagnare il prode Accorsi-Orlando nel suo instancabile giostrare. «La posta in gioco è l’amare e l’amore, amore braccato, tradito, sbagliato, amore amato, dimenticato, sempre ostacolato... I due compagni saltano su e scendono giù dai cavalli in corsa nella giostra in un ludico e ironico carosello di corpi e voci, dandosi l’un l’altro a volte la spinta dell’abbrivio a volte l’inciampo dell’ostacolo, cambiando modi e toni del parlare, narrando, monologando e dialogando. Stefano è il cavalier narrante che tiene le fila dei tanti percorsi, incarnando in mutevole trasformismo tutti i personaggi, giostrando da par suo con sentimenti e passioni, risa furia e pianto in ciel volando tra delusione e incanto. Marco è un folletto saltellante che commenta, insinua, interrompe, suggerisce e spiazza, entrando e uscendo dalla tessitura del racconto, girando in tondo come un jolly errabondo». Elfo Puccini sala Shakespeare 4 / 9 feb ore 20.30 (domenica 16) Giocando con Orlando adattamento teatrale e regia di Marco Baliani produzione Nuovo Teatro diretta da Marco Balsamo : MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto : MAESTRI, PRINCIPI, EROI / generazioni a confronto LA MALA-EDUCAZIONE _ VITA DA CANI _ L’esordio letterario di Nicolai Lilin, Educazione siberiana, è stato Jacopo Gassmann si misura con questo testo di Juan Mayorga - il più importante drammaturgo spagnolo contemporaneo per la sua “prima vera regia teatrale”. Il più giovane dei figli del grande Vittorio, cresciuto a Roma ma diplomato a New York in regia cinematografica e poi alla Royal Academy di Londra, fa rivivere sulla scena questa metafora del mondo contemporaneo dirigendo quattro attori (Pippo Cangiano, Enzo Curcurù, Giampiero Judica, Davide Lorino) nei difficilissimi ruoli di quattro cani. «Il grande dono di Mayorga, racconta nelle sue note di regia, è quello di sapere offrire Elfo Puccini sala Fassbinder 5 / 16 feb ore 21 (domenica 16.30) L’ELFO_ 16 a tutti noi, senza mai volerci educare, delle possibili chiavi di lettura, dei possibili spunti di riflessione rispetto ai conflitti e ai paradossi che ci abitano e che ci dominano. Immanuel, John-John, Odìn e Casius, i cani della Pace perpetua, sono tutti parte e parti di noi stessi. Sono cani parlanti e pensanti, come in una moderna allegoria kafkiana, che però preservano il loro istinto, il loro fiuto e il loro cuore animale, e il cui silenzio ci pone di fronte alla nostra impotenza (vergogna?) di non avere risposte, alle nostre contraddizioni, alla nostra zona grigia». LA PACE PERPETUA di Juan Mayorga regia di Jacopo Gassmann produzione Società per Attori travolgente: venduto in 24 paesi stranieri e tradotto in 19 lingue, è diventato un film diretto da Gabriele Salvatores e interpretato da John Malkovich. Il libro è il crudo resoconto di ciò che significa far parte degli Urka siberiani: uomini che si definiscono “criminali onesti”, gente animata da un’etica forte e antica, capace di brutalità ma anche di esprimere un codice di comportamento che paradossalmente si dichiara incorrotto. Il regista Giuseppe Miale di Mauro e l’autore del romanzo hanno firmato insieme un adattamento teatrale «che si muove intorno alla storia di due fratelli molto diversi tra loro: il primo è Boris, il giusto. Legato agli insegnamenti della tradizione, rispetta gli anziani e cerca di somigliare in tutto a loro. Il secondo è Yuri, il ribelle. Ha lo sguardo proiettato nel futuro, pronto a infrangere ogni regola e a tradire la sua stessa famiglia per amore del denaro, così rapito nel suo sogno americano. In mezzo il vecchio Nonno Kuzja, che cerca di far resistere la tradizione dei criminali onesti, nonostante il devastante impatto della società con il moderno delirio del consumismo occidentale». Elfo Puccini sala Shakespeare 25 FEB / 2 MAR ore 20.30 (domenica 16) Educazione siberiana di Nicolai Lilin e Giuseppe Miale di Mauro regia Giuseppe Miale di Mauro produzione Fondazione del Teatro Stabile di Torino/Teatro Metastasio Stabile della Toscana, Emilia Romagna Teatro Fondazione : gioco d’azzardo / nuovi linguaggi, nuovi protagonisti : la storia siamo noi / letture del presente L’invidia mangia l’anima _ Storia e storie _ Premio Mariangela Melato 2013 come Attore Emergente 4 / 9 mar / Sala BAUSCH ore 19.30 (domenica 15.30) PER FAVORE NIENTE EROI drammaturgia e regia Corrado Accordino La danza immobile Dopo Antropolaroid, applaudito come “una delle rivelazioni più interessanti” della stagione teatrale ‘11/12, Tindaro Granata ha debuttato al Festival delle Colline Torinesi 2013 con il nuovo spettacolo, Invidiatemi come io ho invidiato voi, conquistando di nuovo pubblico e critica. Il testo è basato su una storia vera, spiega il trentaquattrenne attore siciliano, ‹‹ma il riferimento che c’è sotto è puramente metaforico››. Nel raccontare un caso di pedofilia accaduto qualche anno fa in provincia di Perugia, Granata non si limita alla restituzione della vicenda giudiziaria o Elfo Puccini sala Fassbinder 18 / 23 feb ore 21 (domenica 16.30) alla denuncia, ma cerca di far emergere, con la sensibilità che lo contraddistingue, i moti interiori e i sentimenti che muovono i protagonisti: vittime e carnefici. «Il suo teatro ha una vocazione al popolare, ma nel suo contenuto più profondo. Egli incarna quel tipo di autore-interprete, praticamente estinto sui nostri palcoscenici, capace di attingere i suoi personaggi e le sue storie direttamente dalla terra, come nel caso di Antropolaroid, o da una terra cementificata, come nel caso di Invidiatemi». Carmelo Rifici Invidiatemi come io ho invidiato voi scritto e diretto da Tindaro Granata Corrado Accordino mette in scena un maestro della narrativa breve americana in una sorta di conferenza-confessione. «Mi interessava raccontare la forza di Raymond Carver spiega il regista - le sue storie in apparenza molto piccole, ma ricche di una grandissima vitalità. Non quelle di eroi da prima pagina, ma di personaggi normalissimi che splendono nella loro quotidianità». Storie minimali, come la sua scrittura, che si sviluppano sulla scena come in un film di Robert Altman, che proprio ai suoi racconti e a una sua poesia s'ispirò per il capolavoro America oggi. produzione BIBOteatro e Proxima Res Elfo Puccini sala Fassbinder per la tematica trattata lo spettacolo è consigliato ad un pubblico maggiore di anni 14 24 feb/ 2 mar ore 21 (domenica 16.30) Un attore nato negli anni '70, che di quegli anni non ha alcun ricordo o memoria personale, ripercorre la vicenda del sequestro di Aldo Moro, trauma epocale che ha segnato la storia della Repubblica italiana e si confronta con l'impatto che questo evento ha avuto nell'immaginario collettivo. In scena, assieme al suo corpo e a pochi oggetti, solo la volontà di affondare fino al collo in una materia spinosa e delicata senza alcuna retorica o pietismo. «Desolato, io non c'ero quando è morto Moro» precisa Daniele Timpano. «Aldo è morto senza il mio conforto. Era il 9 maggio 1978. Non avevo ancora quattro anni. Quando Moro è morto, non me ne sono accorto... Che un certo Moro fosse morto l'ho scoperto alla televisione una decina di anni dopo, grazie a un film con Volontè. Un film con Aldo morto. Ci ho messo un po' a capire che fosse tratto da una storia vera. E quando? Perché? E come? Chi? Brigate rosse. Era il 9 maggio del 1978. Non avevo ancora quattro anni. Brigate rosse, sì. Ma rosse in che senso?». ALDO MORTO Tragedia drammaturgia, regia, interpretazione Daniele Timpano produzione amnesiA vivacE con il sostegno di Area06 L’ELFO_ 19 : l’altra metà del cielo / storie di donne straordinarie CASSANDRA CHE "VEDE" Eroina classica per eccellenza, Cassandra rivive nella scrittura di Christa Wolf, la più nota scrittrice dell’ex DDR (scomparsa lo scorso 1 dicembre 2011) autrice di un romanzo che ha commosso e ispirato generazioni di lettori. La sacerdotessa troiana, figlia di Ecuba e Priamo, attende la morte nella fortezza di Micene, dove l’ha condotta prigioniera Agamennone. Nelle pagine della Wolf il suo racconto scivola all’indietro, lungo i dieci anni della guerra di Troia, dalla rovina della sua città fino alla fanciullezza, attraverso gli orrori della guerra e i suoi inarrestabili meccanismi. Le sue parole rivelano la potenza del suo sguardo, la capacità di vedere e prevedere seppure inascoltata - di sognare e immaginare una società incruenta e femminile. Ida Marinelli, dopo il debutto nel gennaio 2012, torna in scena con la sua intensa Cassandra diretta da Francesco Frongia, autore anche di scene, costumi e video. L’ELFO_ 20 «Il regista Francesco Frongia porta in scena Cassandra in un’atmosfera onirica e gravida di tensioni, protagonista la bravissima Ida Marinelli che dà voce e corpo a una partitura di sentimenti e ragioni in un fluire pacato, semplice e inarrestabile come il pensiero, acuto e dolente, come la pena del capire, del "vedere" può diventare». Magda Poli, Corriere della Sera Elfo Puccini sala Fassbinder 5 / 23 mar ore 20.30 (domenica 16) I NOSTRI TEMPI «La felice regia di Francesco Frongia nasce da un segno forte, da uno scavo profondo nei recessi più nascosti del testo... Ma a mettere in evidenza la ribellione della scrittrice contro l’emarginazione delle donne, la sua battaglia contro una lingua sostanzialmente negata, ovunque certo, ma soprattutto dove la mancanza della libertà è più forte, a raccontarci questo indicibile orrore e timore è stata fondamentale un’attrice come Ida Marinelli con un’interpretazione trascinante di grande maturità espressiva in cui l’emotività e la ragione nel loro reciproco specchiarsi hanno trovato un equilibrio perfetto. Da non perdere». Maria Grazia Gregori, myword.it CASSANDRA da Christa Wolf regia, video, scene e costumi di Francesco Frongia «Marinelli è una Cassandra ombrosa, androgina, vergognosa della propria bellezza e del proprio dono, prigioniera di una casacca nera, quasi camicia di forza, e di un paio di anfibi. Accompagnata dall'evocativa partitura musicale di Gionata Bettini, l'attrice Premio Ubu restituisce tutta la sofferenza, la passione dell'eroina sciagurata, e commuove». Camilla Tagliabue, Il Fatto Quotidiano PRODUZIONE Teatro dell’Elfo : IRRIVERENTI / e molto divertenti “Qualcuno poteva forse pensare che, col trascorrere degli anni, il fenomeno Antonio RezzaFlavia Mastrella fosse destinato a trovare un po’ di pace, se non il senso della ragione; e invece questa ragione ha sviluppato i suoi artigli fino a raggiungere la follia pura, ma elaborando il pensiero con un’acutezza così forsennatamente logica da fare a pezzi la sedicente realtà, assunta e cavalcata con criteri rigorosamente matematici”. Franco Quadri antologia rezza mastrella Le ultime quattro opere di Flavia Mastrella e Antonio Rezza. Un percorso nel tempo che chiarisce ancora meglio il legame inconfutabile tra l’arte contemporanea e la performance. Flavia Mastrella e Antonio Rezza si occupano di comunicazione involontaria. Hanno partecipato più volte al festival del Cinema di Venezia, realizzato programmi televisivi e vinto il Premio Alinovi per l’arte interdisciplinare nel 2008. Nel gennaio del 2010 presentano a Madrid e a Valencia lo spettacolo Pitecus in lingua spagnola. Nel Giugno del 2011 presentano 7-14-21-28 al Théâtre de la Ville di Parigi. Nel 2012, edito da Barbès, esce il libro La noia incarnita – il teatro involontario di Flavia Mastrella e Antonio Rezza a cura di Rossella Bonito Oliva. Nello stesso anno ha debuttato a Torino e a Roma l’ultimo spettacolo Fratto_X. Nel dicembre 2013 vincono il Premio speciale Ubu "per il lucido percorso di scavo nella crudeltà ottenuto attraverso il genio sfrenato di un attore e l'intuito plastico di un'artista visiva originale. Capaci di creare drammaturgia a partire da un disarmante trasformismo, e sempre concentrati sulle bassezze dell'umanità, intime e manifeste, individuali e collettive, i due artisti plasmano Elfo Puccini Sala Shakespeare ore 21 (domenica ore 17) quattro spettacoli (mai) scritti da Antonio Rezza negli allestimenti di Flavia Mastrella FOTOFINISH di Flavia Mastrella, Antonio Rezza prodotto da F.Mastrella-A.Rezza con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista (mai) scritto da Antonio Rezza allestimento scenico Flavia Mastrella, assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Mattia Vigo È la storia di un uomo che si fotografa per sentirsi meno solo. Apre così uno studio dove si immortala fingendosi ora cliente ora fotografo esperto. L’allestimento scenico è costituito da Cinque elementi, i TOTEM, che sviluppano le braccia e tentano di contenere il circostante. BAHAMUTH di Flavia Mastrella, Antonio Rezza prodotto da F.Mastrella-A.Rezza con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista e Giorgio Gerardi (mai) scritto da Antonio Rezza habitat di Flavia Mastrella assistente alla creazione Massimo Camilli disegno luci Maria Pastore consulente tecnico Mattia Vigo Un uomo steso fa le veci del tiranno. E cede il passo all’atleta di Dio che volteggia sulle sbarre con le braccia della disperazione. La scatola, giocattolo di metallo, legno, stoffa verde e aria, determina un vincolo formale e un’urbanizzazione dello spazio composto di piani d’aria definiti da rette quasi mai parallele. una materia dagli esiti estremamente comici e spiazzanti creando un linguaggio feroce che nella sua misteriosa iperbole riesce a toccare anche un grado nascosto della grazia". 4 / 9 mar 11 / 16 mar 7 / 16 apr 11 / 16 apr Fotofinish Bahamuth 7, 14, 21, 28 Fratto_X prodotti da Mastrella Rezza con FondazioneTeatro Piemonte Europa, TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello (7, 14, 21, 28 coprodotto anche da Teatro 91) L’ELFO_ 24
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