Primo Piano di marzo 2007
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Primo Piano di marzo 2007
2 marzo 2007 Mensile correggese di informazione e confronto di idee Edito dal Circolo Culturale Primo Piano Gli immigrati a Correggio sono più di duemila Gli studenti dell’Einaudi vicini ai giovani pazienti dell’ospedale Due negozi diversi: la Bottega del Mondo e Muzik Station A Cinepiù cresce il pubblico ma non la qualità dei film A Correggio tutti devono sentirsi a casa propria Intervista al Sindaco sul futuro del nostro comune: ambiente, partecipazione e qualità della vita sociale. Una politica più sana e più attenta alle persone E’ la richiesta principale che lavoratori dipendenti, artigiani e commercianti hanno avanzato incontrando Maino Marchi. In marzo i congressi di sezione sul nuovo Partito Democratico. Nel mese di gennaio abbiamo organizzato come DS alcuni incontri di approfondimento sulla legge finanziaria e sulle riforme del governo Prodi, assieme al “nostro” deputato dell’Ulivo Maino Marchi. Luci e ombre nel giudizio dei lavoratori autonomi e dipendenti su legge finanziaria e prime riforme del governo Prodi 2 Marchi fa parte della Commissione bilancio e tesoro della Camera dei Deputati e opera pertanto all’interno di un osservatorio privilegiato rispetto ai provvedimenti economici e finanziari che, di volta in volta, vengono discussi e adottati in Parlamento. Dopo un confronto interno al nostro direttivo comunale, il 12 gennaio ci siamo incontrati con i lavoratori autonomi impegnati nelle associazioni locali di categoria degli agricoltori, degli artigiani e dei commercianti: CIA-CNA-Confesercenti. Il 19 dello stesso mese è stata la volta del sindacato CGIL-CSIL-UIL che abbiamo incontrato assieme ai lavoratori rappresentanti sindacali delle principali aziende correggesi. Gli incontri avevano come obiettivo, oltre alla conoscenza e all’approfondimento delle scelte del governo, il dialogo e l’ascolto con i rappresentanti del mondo del lavoro per raccogliere i giudizi, le idee e gli stimoli utili e necessari, sia per chi è stato eletto dai cittadini e siede in Parlamento, sia per chi come noi opera all’interno di un partito politico come i D.S. che intende rappresentare e tutelare i bisogni delle persone e l’interesse collettivo del Paese. Sono stati incontri non rituali, partecipati, che hanno visto la presenza complessiva di un centinaio di persone che hanno espresso con sin- cerità e passione dubbi, perplessità, preoccupazioni, problemi, riconducibili ad alcuni grandi temi generali che qui di seguito richiamo. Il percorso di approvazione della legge finanziaria è stato giudicato troppo travagliato, contraddittorio e discutibile sul piano politico e della comunicazione, deficitario sul piano della concertazione, in particolare con gli Enti locali e con le Associazioni di categoria. Tutti elementi che hanno penalizzato e messo in secondo piano gli obiettivi che questa finanziaria doveva tenere insieme: risanamento, sviluppo ed equità. Una finanziaria che doveva essere lo strumento con cui avviare una nuova politica economica e sociale, capace di ridurre il deficit pubblico, riattivare investimenti e crescita, ridistribuire redditi e prelievo fiscale secondo principi di equità. Un provvedimento che per essere solido nelle scelte, per avere forza e continuità, per dare un senso ai tanti sacrifici richiesti, deve essere accompagnato da importanti riforme per ottenere maggiore giustizia e più coesione sociale. In molti hanno sostenuto l’urgenza delle riforme, da portare avanti con coerenza e determinazione. In diversi hanno denunciato la mancanza di coesione sociale, l’eccessivo corporativismo, la ricerca dell’interesse personale “di bottega” a scapito In Italia prevalgono piccoli e grandi egoismi che non aiutano a risolvere i problemi generali dell’interesse collettivo. Atteggiamenti questi che si sono registrati in particolare tra diverse parti sociali quando hanno incontrato il governo. La discussione ha poi fatto rilevare come l’Italia si trovi in una situazione molto seria e pesante, da affrontare sul piano del risanamento economico, dello sviluppo, della crescita, dell’equità, ma anche sul piano morale ed etico. E sicuramente manca una piena consapevolezza di questa ultima necessità. E’ del tutto evidente la perdita del senso di appartenenza collettiva ad una comunità sociale unita, si fa sempre più strada Il Paese ha bisogno di partiti responsabili che abbiano a cuore l’interesse collettivo l’individualismo esasperato, prevalgono piccoli, grandi egoismi. Un Paese con problemi seri, drammatici e urgenti, ha bisogno di partiti che con coerenza e senso di responsabilità, abbiano come guida al loro agire l’interesse generale dei cittadini e non il bisogno di affermazione e visibilità personale. In diversi hanno denunciato la smania di protagonismo, il bisogno di apparire da parte di certi parlamentari e di certe forze politiche, in particolare di quelle più piccole. La conflittualità interna all’Unione di centrosinistra è stata criticata con forza in diversi interventi ed è stata giudicata come atteggiamento che ha destabilizzato e deluso i cittadini, ha generato confusione, ha distolto dai problemi reali, esaltando interessi parziali che hanno messo il Governo quasi sotto ricatto. Un richiesta ricorrente e pressante è stata quella di un nuovo ruolo della politica. Una politica più sana, con meno costi per lo Stato e più vicina alla gente, con parlamentari e dirigenti politici più attenti nel “dare l’esempio” e nell’aver presente l’interesse di tutti. Oltre a riflessioni di carattere generale, diversi interventi hanno poi riguardato nello specifico provvedimenti relativi alle varie categorie lavorative, i temi del lavoro, del welfare, della sanità delle pensioni. C’è chi ha chiesto di non “criminalizzare” i lavoratori autonomi che non sono tutti evasori, bensì in maggioranza lavoratori che scommettono sulla propria attività e che contribuiscono allo sviluppo economico e sociale del Paese. Altri, pur riconoscendo alcune positive novità introdotte dalla finanziaria in merito ad esempio al taglio delle tasse sul lavoro, hanno denunciato le difficoltà nel tirare avanti e nel sostenere la propria famiglia con salari e stipendi che a fatica permettono di vivere dignitosamente. Generalizzando un po’ si può dire che se i lavoratori dipendenti hanno espresso in maggioranza un giudizio abbastanza positivo, soprattutto per i segnali di discontinuità che questo governo ha adottato rispetto a quello precedente, un po’ più critici sono stati artigiani e commercianti che hanno sostenuto come l’aumento delle tasse possa mettere in crisi un settore già in difficoltà come è quello delle piccole e piccolissime imprese. Marchi ha replicato sostenendo che già nei prossimi mesi con l’entrata in vigore della finanziaria, che permetterà la crescita dei consumi in particolare delle famiglie a più basso reddito (con benefici diretti e indiretti per molti) e con l’applicazione delle nuove normative sulle liberalizzazioni (i cosiddetti “pacchetti Bersani”) e a favore del lavoro, i vantaggi si noteranno maggiormente e potrà aprirsi per l’Italia una fase nuova di crescita e di sviluppo, all’insegna di una maggiore equità e giustizia sociale. Alle riflessioni critiche, ai dubbi e alle preoccupazioni di molti, Marchi ha risposto con chiarezza e competenza, ma soprattutto con grande onestà e sincerità, senza nascondere problemi e criticità. Una sincerità ed una franchezza particolarmente apprezzate e che hanno reso gli incontri “ veri, utili e necessari”, da ripetere, come da molti è stato riconosciuto e richiesto e a cui Maino Marchi si è reso disponibile. Per noi sono stati una significativa conferma dell’importanza di questo percorso di ascolto che dobbiamo assolutamente praticare e che deve servire, a chi ricopre incarichi politici, per svolgere meglio il proprio ruolo, con un’attività politica fatta davvero con la gente e per la gente, un’urgenza non più rinviabile pena il distacco dalla società. I prossimi appuntamenti in programma, dopo la stagione dei congressi, nel mese di aprile, sono tre incontri con le Associazioni di volontariato sociale, culturale e sportivo, patrimonio importante per la nostra comunità, che rappresentano una buona ragione di impegno per tante persone. Una grande risorsa da cui ricevere stimoli e contributi e da cui prendere sicuramente esempio. Ora ci aspetta un momento importante, decisivo per il futuro nostro, della sinistra e del Paese. Ci attende un Congresso nazionale che dovrà dirci se avviare o meno la fase di costituzione del nuovo Partito Democratico. I CONGRESSI DI SEZIONE DEI DS DI CORREGGIO Budrio: ex sala ARCI - martedì 20 marzo Canolo e Fosdondo: circolo ARCI - martedì 20 marzo Lemizzone e Prato: circolo Quadrifoglio - lunedì 12 marzo Madrio: circolo ARCI - giovedì 15 marzo Espansione sud: sede DS espansione sud - mercoledì 14 marzo Cittadina: bocciofila Vicentini lunedì 19 marzo Gli iscritti ai D.S. sono chiamati al voto per la nascita o meno del Partito Democratico Un partito nuovo che ispirandosi all’esperienza dell’Ulivo, possa rilanciare la sinistra democratica italiana, facendo incontrare le tante anime ed esperienze popolari della tradizione e delle novità delle culture politiche italiane: dal cattolicesimo democratico al socialismo riformista della sinistra storica, dall’ambientalismo al pensiero laico, democratico e liberale. Un partito nuovo che sappia essere, con il pensiero e con il progetto politico, il perno fondamentale del centrosinistra, alternativa forte e credibile ad un centrodestra retrogrado, illiberale, conservatore. Dopo la presentazione pubblica a Correggio delle tre diverse mozioni congressuali del 27 febbraio la scelta del se e del come fare il nuovo Partito Democratico coinvolgerà, in marzo, con i congressi di sezione tutti i nostri iscritti. Mi auguro che anche i tanti cittadini elettori o comunque vicini ai D.S. partecipino e dicano la loro su questo progetto. Vorrei che i congressi a Correggio fossero l’occasione, non solo per contare i voti a favore di una delle tre diverse mozioni, ma anche per ascoltare, approfondire, confrontarci e raccogliere i pensieri diffusi del popolo della sinistra. Adele Bartoli 3 A Correggio tutti devono sentirsi a casa propria Intervista al sindaco Marzio Iotti sul futuro del nostro comune. Ambiente, partecipazione, qualità della vita sociale: temi decisivi per la nostra comunità. Correggio ha toccato il traguardo di 23.000 abitanti; pensi che debba continuare a crescere? Ritieni che il nostro tessuto economico e produttivo, il territorio e la qualità della "coesione sociale" che contraddistingue la nostra comunità possano reggere un'ulteriore crescita? “Il piano regolatore del 2000 ha disegnato una città da 25.000 abitanti, numero a cui ci stiamo gradualmente avvicinando. Occorre con- avere riguardo a queste due direttive fondamentali? “Ho affermato che le due sostenibilità sono strettamente legate: dove sono presenti seri problemi sociali, quelli ambientali diventano secondari; dove ci fossero serissimi pro- Correggio non è un’isola ma un comune inserito in una dimensione globale siderare però che, al di là delle previsioni dello strumento urbanistico, Correggio è inserita in un contesto provinciale di crescita demografica che origina da una situazione economica relativamente positiva. Come ho già avuto modo di affermare, Correggio non è un isola ma una realtà immersa in una dimensione globale, una realtà che risente inevitabilmente di ciò che la circonda. Rispetto alla coesione sociale, il dato quantitativo in sé, pur importante, non è ciò che deve più preoccupare. Piuttosto, in un’ epoca in cui la mobilità di frange sociali problematiche può essere rapidissima, bisogna essere capaci di leggere in tempo le criticità che si stanno generando per non perdere il controllo della situazione, e prevenire problemi con azioni e politiche tempestive.” 4 Hai parlato di sostenibilità sociale ed ambientale. Credi che siano questi i pilastri su cui si fonda il benessere della città? Perché l'agire amministrativo e politico di chi sarà chiamato a governare anche in futuro questa città deve blemi ambientali, la prima conseguenza sarebbe un’insostenibilità sociale… Credo che la città ‘ideale’ oggi sia quella che riesce a conservare una sua identità in equilibrio tra la dimensione locale (luogo che senti e riconosci come casa tua) e la dimensione globale (luogo aperto, che si misura con l’esterno, che compete, in grado di offrire le opportunità e i servizi per essere collegati al mondo). Non è facile ottenere questo equilibrio, ma ritengo che la dimensione e la collocazione correggese siano in questo senso favorevoli… Qualsiasi amministratore attuale e futuro sa che si può vivere bene solo in una realtà in cui la situazione sociale e ambientale sono tali da garantire sicurezza e qualità di vita ai residenti.” Ci sono tematiche che hanno caratterizzato sin qui il tuo mandato: energia, partecipazione… saranno quelle che caratterizzeranno anche i prossimi anni? “I due temi citati sono senz’altro per me importanti. Sulla questione energetica, credo non si tratti più di una scelta ma piuttosto di una necessità. Siamo in terribile ritardo, e sarei felice che la nostra città potesse diventare un punto di riferimento per le politiche di efficienza energetica e innovazione tecnologica nel settore delle fonti rinnovabili. Crescere in questi settori è anche un’opportunità economica per il futuro. Farò di tutto perché Correggio su questo tema sia ‘un passo avanti’. Sulla partecipazione abbiamo lavorato e intendiamo impegnarci ancora. Abbiamo nuove idee ma l’argomento è complesso. Chi amministra deve aver ben presente che la voce dell’interesse collettivo stenta a farsi sentire, mentre quella dell’interesse particolare è sempre piuttosto forte e vivace. Tutte le nostre iniziative ‘pubbliche’ finiscono per rivolgersi ad una piccola fascia della cittadinanza che tra l'altro è quella più attrezzata, che sa come muoversi, che conosce i modi per Sulle politiche energetiche faremo di tutto per essere un passo avanti farsi sentire. C'è una parte della città che inesorabilmente è silenziosa, non partecipa, oppure delega, pur avendo gli stessi diritti degli altri, considerato che le scelte che si fanno ricadono su tutti. Stiamo cer- DITTA FP COSTRUZIONE E RIPARAZIONE CILINDRI OLEODINAMICI Via Fossa Ronchi, 13/A - BUDRIO DI CORREGGIO Tel. 0522/697112 - Fax 0522/697186 E-mail: [email protected] Sito Internet: www.fpoleodinamica.it cando di migliorare nell’informazione e nell’ascolto, oggi ci sono molti più strumenti a disposizione e vogliamo usarli al meglio. Penso che, insieme a questi, i temi che caratterizzeranno i prossimi anni saranno quelli della nostra complessiva capacità di innovazione, della gestione dell’immigrazione e di una rinnovata coesione sociale.” Pannelli solari Correggio ha di fronte a sé l'elaborazione del Piano Strutturale Comunale. E' un'opportunità per riflettere sul futuro della nostra città. Come possiamo costruirlo? “Questa sarà una buona occasione per fare un’esperienza partecipativa: un grande momento di riflessione e discussione su cosa vorremmo essere in futuro come comunità, dove vorremmo andare. Prima di tutto occorrerà informare i cittadini su cosa è questo strumento, istituito dalla legge regionale n.20 del 2000, e su quali sono le differenze con il vecchio Piano Regolatore Generale. Si tratta poi di mettere in campo e investire su più canali di comunicazione bidirezionale con la città, per discutere con i suoi attori, i portatori L’efficienza di un gruppo al servizio del cliente di interessi diffusi, le parti sociali, l’associazionismo. Le scelte urbanistiche per il futuro di Correggio non riguardano solo i mattoni, l’asfalto, le aree verdi, i dati quantitativi, ma riguardano anche la sostenibilità complessiva, la mobilità, l’assetto sociale, tutte materie dove occorre la disponibilità ad innovare anche la nostra stessa cultura in tema di ambiente e di sviluppo, trovandoci dentro a cambiamenti globali accelerati che rischiano di spiazzarci dal punto di vista economico e della conoscenza.” L'immigrazione di cittadini extracomunitari o comunitari è un fenomeno in forte ascesa, (già da qualche anno a dire la verità), e che forse continuerà a crescere. La sfida è dunque sempre più quella dell’integrazione. Anche per Correggio si tratta di una sfida? Se sì, come la città potrà affrontarla? “I residenti immigrati hanno moltiplicato in pochi anni la loro presenza, incidendo molto sull’assetto dei nostri servizi e sull’impianto del nostro welfare, insieme ad altri fenomeni come l’allungamento della vita e l’accorciamento della ‘catena famigliare’. Ci siamo avvicinati ad un quadro più ‘europeo’ nella composizione della popolazione, con tutta la complessità che una società multiculturale comporta. E’ assolutamente necessaria la gradualità (anche nel dato numerico), la prevenzione delle conseguenze sociali, altrimenti non si può parlare di integrazione e multiculturalità. Credo che ad oggi, anche grazie ad un lavoro poco appariscente ma intenso, si siano contenuti gli effetti conflittuali e le reazioni xenofobe. Siamo, anche in questo caso, di fronte alla necessità di tenere altissima l’attenzione, di avere antenne sensibili, per intervenire in tempo e prevenire le distorsioni. La dimensione della nostra città, insieme ad un’ intensa collaborazione tra le istituzioni, le forze dell’ordine, i servizi sanitari e sociali, consentono un controllo sociale sufficiente.” Correggio città alla portata dei ragazzi, dei bambini, degli anziani, delle famiglie, dei soggetti deboli. Tutto questo richiede attenzione e investimenti nelle aree verdi, nelle piste ciclabili, nei parchi, nella mobilità sostenibile. L'amministrazione ha fatto molto in questi anni su questi temi. Continuerà ad investire? e in che modo? “Bisogna essere molto espliciti: il grosso degli investimenti fatti negli scorsi anni sono derivati dai nuovi insediamenti residenziali e produttivi. In genere la più significativa fonte Stiamo completando le opere sulla viabilità e per le scuole, faremo investimenti su verde, ciclabili, qualità urbana finanziaria per gli investimenti dei Comuni è quella derivante dall’attività edilizia sul territorio. Ritengo che a Correggio quelle risorse, generate da una crescita urbana intensa, siano state usate bene, per fare opere necessarie e positive anche nel segno della sostenibilità come quelle esemplificate nella domanda, ma è chiaro che quel ritmo di crescita non poteva continuare a lungo. Parallelamente, sono calati anche i trasferimenti dalla Regione e dallo Stato, quindi ora avremo meno soldi per gli investimenti. Dobbiamo finire le opere Il ritmo di crescita residenziale e produttivo degli scorsi anni non può continuare a lungo iniziate, come la tangenziale Est, abbiamo iniziato opere nuove, come la tangenziale Nord, stiamo completando investimenti come la nuova Caserma dei Carabinieri, e stiamo investendo molto sull’edilizia scolastica (le nuove e innovative scuole elementare e per l’infanzia). Non smetteremo di guardare in futuro anche alle opere che hanno fatto 5 di Correggio un termine di paragone Correggio centro di servizi, polo per il verde, la ciclabilità e la qualità industriale forte nella metalmeccanica e nella plastica, ricco di urbana in generale.” attività commerciali. Come può Correggio città attrattiva, polo Correggio continuare ad essere culturale (vedi prossima apertura competitiva in questi settori? E di Correggio Art Home), polo sco- come supportare le attività economiche ed industriali? lastico, centro di formazione... “Correggio è diventata da un po’ di “Una pubblica amministrazione deve tempo a questa parte più attraente: fare il possibile perché le attività è un dato di fatto, lo dicono i numeri economiche e imprenditoriali presendelle presenze. Gran parte di questa ti sul territorio siano nelle condizioni attrattività è generata da iniziative di competere, e non perdere opporpubbliche: teatro, attività culturali, tunità di innovazione in termini di fiere e altri momenti di intratteni- servizi, di collegamenti, di reperibilità mento. E’ importante il contributo di risorse umane. Pensiamo per della Proloco. Molti visitatori, prove- esempio alla viabilità, alle reti tecnonienti anche da fuori provincia , logiche, alla disponibilità di alloggi, stanno riscoprendo la nostra città, che si presenta bella e ricca di occasioni. Abbiamo in questi anni deciso di continuare e intensificare l’impegno affinchè Correggio moltiplichi le sue già buone possibilità. Per migliorare l’acustica del Salone Impegno che non è solo finanziario delle feste, sono in corso i lavori ma anche ideativo. La prossima di istallazione di 440 pannelli foapertura del centro di documenta- noassorbenti che abbatterano il zione su Antonio Allegri è un altro riverbero sonoro nella grande sala passo importante: un investimento dell’immobile dei D.S., nella zona che aumenta la nostra offerta cultu- sportiva di via Fazzano. I pannelli, rale e formativa. Anche gli operatori di schiuma espansa, che i volontari privati danno segni di vitalità, la cura stanno montando in verticale sul che abbiamo dedicato al rapporto soffitto della struttura assorbono con loro sta dando buoni frutti. Nes- la rumorosità prodotta dal vociferasuno può chiamarsi fuori da questo re delle persone. La spesa comimpegno e attendersi tutto da altri, plessiva per i materiali è di 9.000 si deve collaborare e fare sistema, euro e il risparmio grazie al volonottimizzando le risorse disponibili.” tariato è di 2.000 euro circa. Un di servizi specifici alle imprese, eccetera: in questo senso si è investito, e stiamo continuando a farlo. Ma l’altro imperativo deve essere quello di salvaguardare la qualità e la vivibilità del territorio, anzi di migliorarla… perché siamo ormai tutti consapevoli che qualità e vivibilità dei luoghi sono oggi fattori di sviluppo. Se vogliamo avere qui non solo la parte semplicemente produttiva dell’impresa ma anche la ricerca,lo sviluppo e la direzione, il nostro territorio deve offrire qualità e vivibilità da tutti i punti di vista, la presenza di servizi di elevato livello, di offerta culturale, di capacità di accoglienza, di un’oggettiva sicurezza, dove la multiculturalità è una risorsa e non un peso da sopportare. Qualità e vivibilità dei luoghi sono oggi fattori di sviluppo Il resto è compito delle imprese stesse e ricordo che investire in conoscenza , in sapere, in ricerca non è per forza solo compito dell’ente pubblico”. a cura di Rita Carrozza Lavori al Salone: grazie ai volontari 6 grazie sentito ai volontari per aver permesso di migliorare l’ambiente dedicato a feste e cene popolari. La festa dell’otto marzo dedicata alle donne afgane La tradizionale cena al Salone delle Feste organizzata dai D.S. in occasione della festa della donna è dedicata quest’anno alle donne afgane dell’associazione Rawa. Valli e Guidetti ABBIGLIAMENTO DONNA dalla tg. 46 alla 60 NUOVI ARRIVI Corso Mazzini, 44/C CORREGGIO garantiti i diritti fondamentali di tutti. L’associazione fondata da Meena fu presa di mira, da una parte, dagli occupanti sovietici, dopo l’occu- foto Giovanni Diffidenti Da alcuni anni la festa dell’otto marzo, organizzata al Salone delle feste, si caratterizza per essere sì, un momento di svago e di divertimento ma anche l’occasione per riflettere di problemi sociali e politici a più ampio respiro. “Penso che la festa della donna debba avere questa duplice valenza – afferma Adele Bartoli, segretario dei Democratici di Sinistra di Correggio – perché si possa sottolineare l’importanza del ruolo della donna ed ampliare gli orizzonti delle donne e degli uomini della nostra comunità, su temi di portata internazionale”. E’ per tale motivo che, quest’anno, la celebrazione dell’otto marzo sarà dedicata alle donne afgane e, in particolare, alla diffusione della conoscenza dei progetti promossi dal Coordinamento italiano a sostegno di Rawa. Rawa, l’associazione rivoluzionaria delle donne d’Afganistan, è stata fondata nel 1977 a Kabul, ad opera di un gruppo di donne intellettuali guidate da Meena, che fu assassinata a Quetta, in Pakistan, nel 1987 ad opera degli agenti afgani dell’allora KGB, in connivenza con i fondamentalisti di Gulbuddin Hekmatyar. Fin dalla sua fondazione, Rawa ha avuto come obiettivo il rispetto delle donne, attraverso anche la creazione di una società democratica, dove fossero pazione del 1979, e dall’altra, dai fondamentalisti. Dopo il rovesciamento del regime installato nel 1992, l’attività di Rawa si è concentrata soprattutto sulla difesa dei diritti delle donne. “Penso che quello dell’Afganistan – continua Adele Bartoli - sia uno dei conflitti dimenticati di cui, invece, la comunità internazionale dovrebbe farsi carico. Avevamo già organizzato alla festa dell’unità di luglio la presentazione del libro di Elena Montecchi ‘Le bimbe di Kabul’, i cui proventi sono destinati al finanziamento di progetti di scolarizzazione dei bambini. La situazione in cui versa l’Afganistan è particolarmente grave. In base a dati raccolti da Rawa è in aumento la percentuale di suicidi tra le donne, come è in crescita il consumo ed il traffico di narcotici. In un paese in cui omicidi, rapimenti, stupri di donne e bambini sono all’ordine del giorno, aumentano i disoccupati ed i senzatetto, occorre intervenire per ridare una speranza alla popolazione, la fiducia nel futuro”. Vista l’importanza del tema, si sta pensando ad ampliare l’iniziativa e ad estenderla anche ad altri ambiti, al di fuori di quello della festa della donna, programmando altri appuntamenti di dibattito e confronto, da stabilire nei prossimi mesi. “Rispetto all’attuale complessa discussione parlamentare sulla politica estera del governo - sostiene Adele Bartoli - voglio solo ricordare che le donne di Rawa chiedono non solo il mantenimento delle truppe ONU in Afganistan, ma il loro potenziamento come forze militari di pace con truppe di Paesi che non abbiano interessi di parte, con l’obiettivo di disarmare tutti i gruppi armati, di sconfiggere i fondamentalisti e di riconsegnare l’Afganistan al popolo afgano”. Prima dell’Afganistan, l’attenzione delle donne DS negli scorsi anni si è soffermata sulla condizione femminile in Burkina-Faso, il paese africano in cui vengono praticate, in larga misura, mutilazioni genitali femminili. In quel caso si partecipò alla raccolta di fondi per la costruzione di un consultorio, che offrisse alle donne le dovute informazioni sulle conseguenze sanitarie delle mutilazioni. Luisa Cigarini GIOVEDì 8 MARZO 2007 Salone delle Feste - ore 20.00 MENU Antipasto fantasia Risotto al radicchio; farfalle con stracchino, prosciutto e piselli Scaloppine all’aceto balsamico con contorno di patate arrosto o insalata mista Profumo di donna acqua , vino, caffè Per informazioni sede DS via Conciapelli, 9/G - Correggio Tel. 0522.692340 - 333.3256352 (dal lunedì al sabato, dalle 9 alle 12) 7 La politica è cercare di migliorare sempre Proseguiamo l’inchiesta tra la Sinistra Giovanile di Correggio sul significato della politica e su come la si fa tutti i giorni. Elisa mi ha scritto, una settimana fa, un messaggio chiedendomi di scrivere un articolo sul significato che la parola politica ha per me. Io ovviamente, pensando fosse uno scherzo, non ci ho fatto caso: impossibile che Elisa, tra tutti i suoi amici che sanno scrivere e si esprimono meglio di me, venga a chiederemi di scrivere qualcosa! Lei non è così politicamente scorretta... pensavo… invece mi sbagliavo! Così oggi mi ha ordinato di farle avere questo articolo assolutamente, e io… obbedisco. Io penso che fare politica voglia dire ragionare sulla cosa corretta da fare e farla trovando la strada giusta. Io penso che per fare politica bisogna tener sempre presente: il rispetto per tutto ciò che ci circonda e la dignità della nostra persona. Politica è capire che il benessere di una nazione non si calcola con il PIL. Politica è capire che non servono a niente le domeniche ecologiche o i blocchi del traffico se poi non si incominciano a sfruttare seriamente le energie rinnovabili. Politica è capire che se fai una guerra preventiva per eliminare armi di distruzione di massa mai esistite solo perché ti interessa il petrolio sei un assassino. Politica è capire che l’unico modo di TAMAGNINI GIANNI IMPIANTI TERMOIDRAULICI VIA CANOLO 2/B CORREGGIO (RE) 338-5060522 (fax: 0522-690319) [email protected] 8 Politica è capire che se vizio mio figlio fin da quando nasce, poi il giorno che mi tratta male non è colpa della televisione. Politica è avere il coraggio di dire cosa penso. Politica è capire che se faccio cadere il governo in cui sono stato eletto per una stupida questione di principio sono un buffone ed è molto meglio se cambio mestiere. Politica è capire che se giudico inutile una legge come quella sui PACS che riguarda centinaia di migliaia di individui allora sono proprio fuori dal mondo. Politica è stare ad ascoltare le ragioni degli altri fino alla fine, anche quando ti sembrano assurde. Politica è capire che se hai bisogno di picchiarti con qualcuno la domenica allo stadio per sentirti realizzato, allora sei un fallito. Politica è capire che se in un paese ci sono centinaia di migliaia di questi falliti, allora c’è qualcosa che non và. Politica è cercare di migliorarsi sempre, e per migliorarsi sempre oltre che a forza e coraggio serve anche l’aiuto di chi ti sta intorno. E’ per questo che anche io nel mio piccolo cerco di fare politica. di risolvere il problema dell’immigrazione è non considerarlo un problema ma una ricchezza. Politica è capire che non è aumentando il numero di laureati che si aumenta il livello di cultura di un paese, ma aumentando le loro conoscenze. Politica è capire che all’università italiana non servono più soldi ma serve una seria riforma. Politica è capire che se affermo che i PACS rovinano la famiglia e poi mi sono sposato due volte (Silvio) oppure convivo (Pierferdi), sono un buffone ipocrita. Politica è capire che se penso solo ai miei interessi e poi mi lamento Dedicato ad Elisa. perché il paese va male sono un bufIacopo Gianotti fone coglione. L’uomo macchina e l’immortalità nuove frontiere della scienza Al 2° Darwin Day si è parlato di come le tecnologie possono cambiare i destini dell’uomo. Ma non è tutto oro quello che luccica. Il professor Giuseppe O. Longo, docente di teoria dell’informazione alla facoltà di ingegneria dell’università di Trieste, e l’ingegner Galeazzo Sciarretta, ideatore di apparecchiature diagnostiche ed autore, insieme al genetista Edoardo Boncinelli, del libro: “Verso l’immortalità?”, sono stati gli animatori della seconda edizione del “Darwin day”, che ha preso il via la mattina del 17 febbraio con la consueta animazione della compagnia teatrale “Gli spavaldi”. L’iniziativa è stata organizzata dall’associazione culturale “Al simposio”, in collaborazione con la biblioteca comunale, Auser, sezione Soci Coop consumatori Nordest e Centro culturale “Lucio Lombardo Radice” e Camera del Lavoro. Il “Darwin day” è un progetto a carattere internazionale istituito nel 2003, a ridosso dell’anniversario della nascita di Charles Darwin (12 febbraio 1809), autore della teoria evoluzionistica, per discutere di argomenti scientifici, al di fuori di improbabili ingerenze etiche e morali. Dopo l’edizione dello scorso anno quando, con il professor Carlo Biondi, antropologo dell’università dell’Aquila, si parlò delle nuove scoperte della teoria evoluzionistica, l’argomento scelto per la seconda edizione del “Darwin day” è stato quello del rapporto tra uomo e tecnologia, abbinato al tema della possibilità di un prolungamento della vita media, fino a raggiungere l’immortalità. A tal proposito si è espresso l’ingegner Sciarretta: “I ritrovati della genetica - ha detto consentirebbero, se portati alle estreme conseguenze, di arrivare a selezionare una specie umana, capace di resistere all’avanzare del tempo, così come le possibilità offerte dalla sostituzione di organi deteriorati, potrebbero far sì che ci fosse la possibilità di creare corpi giovani in foto Cigarini cui installare cervelli di uomini giunti al termine della loro vita. A partire da queste premesse, senza troppo addentrarsi in dissertazioni etiche, si possono fare alcune considerazioni: pur avendo un corpo giovane, daremmo l’immortalità ad un individuo con un cervello vecchio, privo di tutte le pulsioni innovative tipiche di un cervello giovane. In seconda battuta, non faremmo che aumentare gli effetti negativi, già evidenti nella nostra società, per il prolungamento della vita media: la natura ha creato un principio d’ordine basato sul ricambio generazionale, oggi molto rallentato”. Il professor Longo si è soffermato maggiormente sul connubio tra tecnologia ed intelligenza umana, in particolare, sull’ampliamento delle capacità della mente umana, offer to da un diffuso utilizzo dell’intelligenza artificiale. “La tecnologia appartiene alla vita umana fin dalle sue origini - ha spiegato Longo - ed è entrata come elemento comune dell’esistenza, nell’ultimo secolo. L’accelerazione di questo processo si è avuta con l’ingresso dei computer nella vita quotidiana: un fatto che, da un lato, ha comportato un miglioramento, dall’altro ha fatto sì che le persone perdessero qualcosa di sé. Ci sono alcuni individui, ad esempio, che abituati a scrivere con il computer hanno perso la manualità del gesto. Altri che non sono più in grado di effettuare una ricerca, senza ricorrere all’ausilio di internet, perdendo la capacità di citazione bibliografica. Ho definito, personalmente, questo tipo di connubio tra mente umana e macchina ‘simbionte’ ovvero: un essere vivente in cui la parte artificiale è il prolungamento di quella umana”. Se sia desiderabile divenire mezzi automi o vivere all’infinito, ancora non è dato saperlo ma è certo che le possibilità non mancano, alcune delle quali sono già visibili nella realtà. E’ per tale motivo che per alleviare il sentimento di angoscia verso il futuro, suscitato dai temi della conferenza, la giornata si è conclusa con una cena dedicata ai sapori ed ai cibi tipici da portare nel futuro. Luisa Cigarini 9 Gli studenti dell’Einaudi vicini ai giovani pazienti dell’ospedale Un aiuto, per vivere meglio il ricovero nel reparto di riabilitazione del S. Sebastiano, viene offerto tutte le settimane dai ragazzi dell’Istituto tecnico. 10 presso il Reparto Riabilitazione in Anche quest’anno l’ITS Einaudi ha reparto, coi quali collaborano. voluto affiancare all’attività pura- “Certo, per il reparto e per i degenti conseguenza d’un incidente stradamente didattica una serie di progetti si tratta di una collaborazione pre- le. Si tratta per loro d’un piccolo gesto che ha però un enorme significato. Li fa sentire utili, li coinvolge in prima persona in situazioni inesplorate che richiedono sensibilità, attenzione ai bisogni degli altri, disponibilità all’ascolto e alla comunicazione. Da anni il POF dell’ITS Einaudi prevede attività d’educazione alla salute e alla solidarietà. Inoltre, da tre anni è attivo il Gruppo Progetto Valerio, costituitosi in ricordo dell’ex studente Valerio Torelli. In occasione del quarto anniversario della sua scomparsa sono state effettuate diverse donazioni, tra le quali anche una serie di attrezzature didatticoriabilitative al Reparto del San Sebastiano. Alcuni studenti coinvolti nel progetto E.R. avevano già partecipato ad che potessero spronare ed accom- ziosa, ma mi piace pensare che il altre iniziative di volontariato. Altri pagnare i ragazzi nella propria cre- valore più grande di questo progetto sono alla loro prima esperienza. scita emotiva e sociale. Tra le tante stia nella crescita umana di chi vi Per tutti si tratta di un’attività che attività svolte - a partire da quelle partecipa” sostiene Giuliana Turci. rimarrà impressa nella loro memoria nate sulla spinta dell’allora studente Abbiamo chiesto ai protagonisti per tutta la vita. Valerio Torelli - quest’anno ve né dell’esperienza di raccontarcela. LA PAROLA AI PROTAGONISTI una che ha meritato l’attenzione E.R. STUDENTI IN PRIMA LINEA Gli studenti coinvolti nel progetto dei media nazionali. Come ci spiega Giuliana Turci - E’iniziato presso l’ITS Einaudi un sono una quindicina e frequentano responsabile per l’Azienda Sanitaria nuovo, originale progetto denomina- classi diverse. provinciale del Distretto di Correggio to “E.R. Studenti in prima linea”. Ecco le loro opinioni. - si tratta di un progetto che ha Sono stati gli stessi studenti a Monica: “Mi pare un’ottima iniziatipreso il via quasi per caso. E’ infatti scegliere questo nome, prendendo va, un momento di crescita personato dal fortunato incontro tra un spunto dalla nota serie televisiva istituto scolastico particolarmente che racconta la vita in un Pronto sensibile ai temi del sociale e Soccorso americano. In realtà, nella l’esigenza dell’Azienda sanitaria di versione correggese la sigla E.R. permettere ai giovani, in cura presso non sta per Emergency Room, ma la riabilitazione, di ricreare una rete per Einaudi-Riabilitazione. Il progetamicale con propri coetanei. Pen- to, infatti, coinvolge il Reparto Riasata per un degente straniero - bilitazione Intensiva dell’Ospedale quindi lontano dalla propria cerchia San Sebastiano, l’AVO e l’Istituto • Esperienza e serietà di amici - l’attività ha poi incontrato Einaudi. al vostro servizio tra gli studenti un grosso consenso Per due pomeriggi alla settimana Utilizzo di nuove • gli studenti, a turno, a gruppi di tre, ed ha potuto ampliarsi. tecniche computerizzate I partecipanti sono stati formati dal dedicano due ore del loro tempo personale e dai volontari AVO del libero ad un coetaneo ricoverato Via Gramsci, 23 Correggio - Tel. 694989 nale e sociale, un modo per trasmettere ai giovani principi sani per la vita. Sin dall’inizio ci siamo sentiti protagonisti attivi, noi stessi abbiamo deciso il nome del progetto per trasmettere con entusiasmo la nostra disponibilità nell’aiutare chi si trova in situazioni di difficoltà.” Valentina: “All’inizio avevamo tanti timori: cosa dire? come comunicare? E questo creava imbarazzo. E’ bastato il primo incontro per rompere il ghiaccio e togliere ogni tensione. Con Volodia c’è stata molta spontaneità, ci siamo sentiti a nostro agio e siamo diventati amici con estrema naturalezza.” Xue: “Sono nata in Colombia e mi trovo qui da cinque mesi per un progetto d’Intercultura. Nel mio paese sono già donatrice di sangue, ma con quest’esperienza ho amplia- SUPERMERCATO La qualità lascia il segno Via Don Minzoni 27/29 tel. 0522/691607 Via Tondelli 4 CORREGGIO (RE) to le mie amicizie e le mie esperienze di solidarietà.” Come spiega l’insegnante coordinatrice, prof.ssa Alessandra Barbieri il progetto vuole avere un grande significato educativo: “Quando, qualche mese fa, ho contattato il Reparto Riabilitazione per dare la disponibilità dell’ITS Einaudi ad un eventuale progetto d’istruzione ai lungodegenti, non m’aspettavo che da lì a poco sarebbe nata una così proficua collaborazione. La scuola rappresenta oggi una risorsa fondamentale, un ambiente privilegiato per l’educazione e la formazione dei giovani. Oltre ad una preparazione culturale e professionale, é opportuno che offra percorsi nuovi, esperienze significative che stimolino la loro curiosità e che li coinvolgano emotivamente, recupe- rando quella motivazione che a volte non emerge nell’attività scolastica. I giovani, a volte, appaiono isolati nel loro mondo, con l’iPod, le cuffie e quel messaggiare frenetico… Ma noi adulti quanto ci impegnamo per comunicare con loro? E, soprattutto, quanto ci preoccupiamo davvero per il loro futuro? E’ importante proporre iniziative in grado d’incidere sulle loro abitudini e sul loro stile di vita. ‘E.R. Studenti in prima linea’ è un’esperienza d’altissimo valore morale, educativo ed umano”. Dello stesso parere è il Dirigente Scolastico Giuseppe Adriano Rossi: “ Q u e s t ’ i n i z i a t i va s m e n t i s c e l’opinione diffusa che gli adolescenti non siano generosi e sensibili verso le persone in difficoltà. Gli studenti di questa scuola dedicano ore al volontariato sottraendole al tempo libero. Il Progetto E.R. li fa maturare sotto il profilo sociale, civile e personale. Notevole è la soddisfazione quando la loro opera disinteressata e preziosa raggiunge, come in questo caso, concreti risultati”. Il progetto è stato reso possibile dalla disponibilità delle professoresse Alessandra Barbieri, Susi Fabbri e Cristina Guidotti e dal proficuo, consolidato rapporto tra l’Istituto e le diverse realtà istituzionali ed associative del territorio: in questo caso il Distretto Sanitario, l’Ospedale San Sebastiano e l’AVO. In particolare ringrazio la Dott.ssa Giuliana Turci, la Dott.ssa Antonella Messori, il Dott. Giuseppe Di Mare, il Dott. Rodolfo Brianti, la Logopedista Cristina Reverberi e la Signora Angela Incerti. prof.ssa Ivonne Begotti 11 Sono più di duemila gli immigrati a Correggio Indiani e pakistani sono in maggioranza. Cresce la presenza femminile. Nel 2006 riconosciute trenta nuove cittadinanze italiane a correggesi di origine straniera. Duemilasessantacinque immigrati provenienti da settantatre paesi diversi dei cinque continenti. E' questa la fotografia, al 31 dicembre 2006, dell'immigrazione correggese. Un fenomeno, quello migratorio, in costante e continua crescita e che pone problemi nuovi da risolvere e nuove opportunità da cogliere. La situazione correggese è perfettamente in linea con quella provinciale per quanto riguarda l'evoluzione numerica, ma ha alcune peculiarità e alcuni segnali di novità che vale la pena elencare. PIU' PAKISTANI CHE INDIANI Nelle prime settimane del 2007 è avvenuto un sorprasso storico: la comunità straniera più numerosa non è più quella indiana, come è sempre stato da quando il fenomeno migratorio è diventato rilevante. I pakistani hanno effettuato il soprasso e viaggiano rapidamente verso quota 500 che con ogni probabilità supereranno entro la fine dell'anno. Ragionando per macroaree geografiche, le persone provenienti dell'Asia centro-meridionale costituiscono da sole più del 50% degli immigrati residenti a Correggio, a conferma di una caratteristica unica nel panorama provinciale che vede invece prevalente una presenza di immigrati nord africani. La comunità marocchina costituisce la terza realtà insediata a Correggio e da quell'area geografica arriva anche un discreto numero di tunisini; pochi, invece, gli algerini e praticamente assenti gli egiziani che invece ritroviamo in buon numero a Reggio Emilia. I NUOVI ARRIVI: CINA E EUROPA DELL'EST L'evoluzione temporale dei dati sull'immigrazione dimostra come l'immigrazione dalla Cina e dai paesi dell'Europa dell'Est sia la principale novità degli ultimi anni, anche se si tratta di due comunità molto differenti l'una dall'altra. I 115 cinesi residenti a Correggio (quarto gruppo nazionale in assoluto) sono praticamente invisibili e poco o per nulla integrati con la comunità locale con cui hanno contatti estremamente rarefatti. Ben diversa la situazione delle comunità dell'Europa dell'Est che si sono sviluppate in particolare negli ultimi cinque anni in relazione al fenomeno delle badanti. Il loro ruolo sociale, spesso di sostegno ai nostri anziani, è sotto gli occhi di tutti e la loro presenza, anche negli spazi pubblici della città, è costante e ben visibile. SEMPRE PIU' DONNE La presenza femminile tra la popolazione immigrata è in lento ma costante aumento. Dal 41,1% del 2001 siamo ormai prossimi alla parità con il 47,7% a fine 2006. Il fenomeno ha due motivazioni principali. Da una parte c'è la tendenza dei gruppi nazionali più consolidati a riunire le famiglie attraverso lo strumento del ricongiungimento familiare. Il ricongiungimento interessa in modo particolare indiani e marocchini, mentre tra i pakistani è massima la disparità diBoniniLorenzo&C. 12 Calendario uscite. * Prima metà del mese: numeri di febbraio, marzo, aprile, maggio, giugno, luglio. * A fine mese: numeri di settembre ottobre, novembre, dicembre. tra presenza maschile e femminile. In compenso esistono gruppi di immigrati composti quasi esclusivamente da donne; è il caso delle ucraine e delle polacche, in cui la presenza femminile è anche sei volte maggiore rispetto a quella maschile. I NUOVI ITALIANI Le statistiche sulla presenza degli stranieri vanno prese con le dovute cautele perché da sole non descrivono con precisione il fenomeno migratorio, nemmeno nei suoi contorni numerici. Da qualche anno, infatti, è iniziato un fenomeno destinato ad incidere profondamente non solo sulle statistiche, ma anche nella nostra vita di tutti i giorni. Cresce il numero dei cittadini stranieri che acquisiscono la cittadinanza italiana. Solo nel 2006 sono stati più di una trentina le richieste di cittadinanza accolte. Questi cittadini cessano di essere stranieri, acquisiscono a pieno titolo i diritti e i doveri di tutti gli italiani ed escono dalle statistiche sulla popolazione straniera. E' probabilmente anche per questo motivo che si è registrato il sorpasso dei pakistani sugli indiani: sono proprio questi ultimi a chiedere con maggiore frequenza la cittadinanza italiana. Marcello Bulgarelli I numeri degli immigrati residenti a Correggio 2000 Tot 2001 Tot 2002 Tot 2003 Tot 2004 Tot M 2005 F Tot M 2006 F Tot India Pakistan Marocco Cina Tunisia Ucraina Romania Albania Turchia Polonia Ghana Algeria 266 214 114 43 38 6 10 39 53 9 50 9 298 223 125 68 55 7 20 46 54 9 49 17 326 238 127 75 67 6 26 48 54 13 47 19 359 303 155 87 77 74 53 60 59 33 53 22 409 371 164 94 84 95 71 63 53 38 51 30 250 259 91 47 62 8 26 42 31 9 19 20 180 122 78 37 35 79 51 35 25 35 20 6 430 381 169 84 97 87 77 77 56 44 39 26 266 319 101 61 69 12 34 44 29 9 19 21 201 146 80 54 40 97 66 38 30 42 20 6 467 465 181 115 109 109 100 82 59 51 39 27 Altre nazionalità 93 95 128 180 201 73 146 219 96 165 261 1066 TOTALE IMMIGRATI 944 TOTALE RESIDENTI 20769 20857 5,1% 4,5% % IMMIGRATI 1174 20874 5,6% 849 1786 1080 985 2065 937 1515 1724 22375 11309 11699 23008 11407 10968 21441 21953 7,1% 7,9% 8,5% 7,4% 8,0% 9,5% 8,4% 9,0% 13 I Co.Mi.Ci. correggesi e la Bottega del Mondo In via Montepegni, sotto l’orologio della piazza, il negozio di prodotti equi e solidali gestito da volontari è luogo d’incontro e di iniziative. Caro lettore o cara lettrice, forse ti sei accorto che a Correggio in via Monte Pegni (tra il tappetaio e il barbiere) esiste una piccola bottega… Non lasciarti ingannare dalle apparenze, non è un bazar o un negozio strambo, è la Bottega del Mondo Ravinala. Le botteghe del mondo sono distributori ultimi dei prodotti del commercio equo e solidale (ecco a questo punto vi starete già chiedendo che cos’è…). Il commercio equo e solidale si propone come alternativa al commercio tradizionale; si rivolge ai consumatori, ai mezzi di informazione e ai g ov e r n i p e r p r o m u ov e r e condizioni di lavoro dignitose e salari adeguati a chi i prodotti li lavora. Cerca di costruire rapporti economici improntati al rispetto dei diritti umani, alla solidarietà, alla salvaguardia dell’ambiente e alla trasparenza dell’attività economica. Ma in pratica, come funziona? Importando direttamente dalle cooperative di produttori, saltando così le numerose intermediazioni che spesso causano speculazioni. Pagando un prezzo concordato con i produttori stessi che garantisca un giusto compenso e che permet- 14 ta, cioè, di avere uno stile di vita dignitoso. Anticipando il pagamento delle merci (fino al 50% del valore) e offrendo una collaborazione continua e du- ratura (così da consentire ai lavoratori di non indebitarsi per l’acquisto della materie prime). Salvaguardando le tecniche di lavorazione tradizionali e utilizzando materie prime di provenienza locale. Incoraggiando metodi di produzione rispettosi dell’ambiente, quindi lavorazioni non inquinanti e basate su metodi naturali e biologiche. Informando trasparentemente sulle caratteristiche del prodotto e su tutti i passaggi economici che determinano il prezzo di vendita. Ora tornando alla nostra Bottega di via Monte Pegni ti possiamo dire ancora di più! Lo sapevi che è interamente gestita da volontari del Co.Mi.Co? Che oltre ad avere a cuore la diffusione del commercio equo solidale, sostengono attività legate alla mondialità, all’ambiente e alla solidarietà, e cercano di promuovere l’incontro tra popoli, culture e religioni diverse all’interno della realtà locale di Correggio? Ma soprattutto, per noi volontari, la Bottega è un luogo di incontro ove creare relazioni umane, dove chi entra è considerato una persona da coinvolgere e attivare, una persona con cui confrontarci, condividere le nostre idee e le nostre campagne. Quest’anno, ad esempio, a tutti coloro che vengono a trovarci, correggesi e non, proponiamo di seguire con noi il percorso “Cambieresti?”. Ogni terzo sabato del mese saremo in piazza con una nuova tappa e un nuovo tema, per pensare a nuove strade, cercare soluzioni e stili di vita alternativi, e scegliere i nostri piccoli passi di cambiamento. Febbraio è stato il mese del risparmio energetico, dove oltre a proporre libri, idee e il decalogo per il risparmio quotidiano abbiamo “Sfidato Energeticamente” 100 famiglie Correggesi o persone che avessero voglia di impegnarsi e concretizzare in una piccola azione quotidiana il desiderio di vivere in una società più eco-sostenibile. Speriamo di averti chiarito, almeno un po’, chi siamo e cosa vorremmo fare, ma soprattutto di averti incuriosito e quindi di vederti presto nella nostra bottega. I Co.Mi.Ci Volontari della bottega Del Mondo Ravinala di Correggio QUANDO - il negozio è aperto tutti i mercoledì, venerdì e sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 19.30; - tutti i primi lunedì del mese i volontari si incontrano per stare insieme,formarsi e confrontarsi; - ogni terzo sabato del mese si è invitati a scoprire la nuova tappa del “Cambieresti?” Muzik Station luogo d’incontro dove si suona e si impara Il negozio, in via I° Maggio al villaggio artigiani, è anche un locale molto frequentato dai giovani che amano la musica e che la vogliono conoscere. E' nel 2000 che l'idea di Chicco e Gianni comincia a prendere forma... creare un negozio di strumenti musicali che sia però punto d'incontro, aggregazione e discussione per le giovani leve della musica correggese e non solo. Intorno ai primi anni ‘80 si pongono gli esordi musicali di un’intera generazione che coltiva la passione per la musica: imbracciate le prime chitarre si abbozzavano accordi e così nascono i primi gruppi musicali locali, c’è lo Yellow Rose che noleggia strumenti e quel bellissimo movimento chiamato Correggio Mon Amour dal titolo del festival delle band giovanili voluto dal Comune. Da quell’ambiente di provincia ricco e stimolante si formano e traggono ispirazione Ligabue, gli En Manque D'Autre (poi AFA) e i Mamamicarburo solo per citarne alcuni. Col passare degli anni l’entusiasmo per tali iniziative è scemato e proprio l’assenza di significativi punti di riferimento e di aggregazione per i musicisti di Correggio fa scoccare la scintilla: la disponibilità di un vecchio capannone da ristrutturare nella vecchia zona artigianale della cittadina apre la strada a due possibilità: un locale dove promuovere la musica live e dare spazio a gruppi emergenti o aprire un negozio di strumenti musicali (che manca già da tanto tempo) dove ci sia l’opportunità per i gruppi di suonare, di fare lezioni musicali e di rifornirsi di materia prima... Insomma si voleva lavorare nell'ambito musicale e possibilmente incrementare quel movimento così impor tante a Correggio che porta le giovani leve a preferire di imbracciare uno strumento e coltivare una propria personale cultura musicale. Vince l’idea del negozio, ci si rimbocca le maniche, si coinvolgono i genitori e una manciata di fantastici amici e si comincia a lavorare di martello, cazzuola e pennello per ristrutturare quello che poi sarebbe diventato il Muzik Station. A fianco dello spazio vendita di strumenti vengono ricavate anche due sale prove a disposizione di chiunque voglia esercitarsi e viene creata la “succursale rock” della scuola di musica Erato, dove un manipolo di ottimi insegnanti impartisce lezioni di chitarra acustica, elettrica, batteria e basso. Da questa collaborazione nascono eventi interessanti quali la creazione di un laboratorio di musica d'insieme dove si insegna ai ragazzi a suonare in un gruppo musicale e in una sala prove. Dopo i primi tre incontri - il primo dedicato ai basic groove, il secondo all'arrangiamento e il terzo alla filosofia rock - ve ne saranno altri due - uno dedicato alla tecnica vocale (10 marzo con Augusta Trebeschi) e uno all'evoluzione delle idee musi- cali (7 aprile con i Mamamicarburo). Altre iniziative sono i saggi dove i ragazzi hanno la possibilità di con- frontarsi in un gruppo o soli con il pubblico di un teatro o di una piazza. Altre collaborazioni con il Cafè Teatro o il Galera portano all'organizzazione di concerti. Ricordiamo quello in occasione delle notti bianche a Correggio davanti al Teatro. I risultati sono ottimi... tanti ragazzi imbracciano una chitarra, un basso o una batteria e contagiano gli altri a macchia d'olio, alcuni dopo il laboratorio di propedeutica rock di Max Ice Ghiacci (fantastico nell'occasione) vanno a ricercare i brani dei Beatles, dei Rolling Stones, dei Clash ecc, rinasce il Correggio Mon Amour (grazie ad alcuni volenterosi) con una periodica pubblicazione tramite mail. Prossimi appuntamenti sono i due incontri già citati e in occasione del 5° e 6° compleanno del negozio e delle notti bianche verrà organizzato in collaborazione con il Cafè Teatro un concerto tributo a Joe Strummer ed ai Clash con diverse band sul palco. 15 A Cinepiù cresce il pubblico ma non la qualità dei film Per aumentare i film d’essai il gestore chiede più soldi al Comune. Ma forse sarebbe già utile rinunciare ai titoli più banali a favore di produzioni più dignitose. A due anni dall’inaugurazione del nuovo Cinepiù, avvenuta il 12 marzo 2005, le tre sale correggesi si sono affermate e stanno raccogliendo pubblico soprattutto tra le famiglie, 2005 un po’ stentata – ma eravamo già in primavera e l’estate successiva è arrivata presto – il 2006 ha segnato dati numerici positivi e soprattutto le ultime due stagioni au- un po’ meno tra gli amanti del cinema di qualità che non si accontentano della sola rassegna del martedì e giovedì sera. Andrea Maluccelli, “figlio d’arte” in quanto il padre è stato proprietario di diverse sale in regione tra cui il Cristallo a Correggio fin dagli esordi degli anni ’60, è il titolare della società che gestisce il cinema, nei locali in affitto da Unieco adiacenti al supermercato Coop. Nel 2006 ci dice che le presenze sono state all’incirca 65.000. Due biglietti su tre vengono strappati mediamente nei fine settimana e alla domenica gli incassi sono i più alti in assoluto, poco meno della metà del totale tunno-inverno hanno consolidato la crescita. “Abbiamo avuto bisogno di tempo – ci dice Maluccelli – per farci conoscere soprattutto dal pubblico dei comuni vicini”. “I servizi che offriamo – commenta ancora il titolare – ci sembrano buoni e funzionali: dalla comodità del parcheggio all’accoglienza e al confort degli ingressi in un locale che non risulta essere eccessivamente invasivo come accade in altre realtà più grandi (il riferimento è al servizio bar e alla cartellonistica ed esposizione pubblicitaria)”. Anche il servizio di prenotazione dei posti sembra trovare un certo interesse. Alla domanda se si registra una particolarità del pubblico di Cinepiù, rispetto al resto d’Italia, Maluccelli sostiene che a Correggio c’è un po’ più di richiesta di qualità. L’utenza correggese è la famiglia e non solo i teen ager che la fanno da padroni negli altri cinema. Adulti, amanti del cinema ed anche bambini con i genitori sono in buon numero. Di conseguenza, secondo Maluccelli, non funzionano e vengono programmati Nel 2006 le presenze sono state 65.000. Gli utenti domenicali tra i 500 e i 600 16 settimanale. Si può ipotizzare che siano tra 500 e 600 gli utenti domenicali del piccolo multiplex di Correggio. Dopo una partenza nel meno i “filmoni” più commerciali, i cosiddetti “blockbuster” e quasi mai i film horror che invece in molte altre realtà vanno per la maggiore. La scelta dei film è legata al potenziale incasso previsto tenendo conto soprattutto della pubblicità che la distribuzione nazionale effettua e garantisce prima e durante la settimana di uscita del film. Maluccelli ci fa capire che pur notando una leggera particolarità del pubblico locale, le regole commerciali sono ormai, a suo dire, per lo più standardizzate. A Natale bisogna programmare i “cinepanettoni” con Boldi e De Sica per 3 o 4 settimane di fila (!), non si può rinunciare ai titoli più pubblicizzati e quindi maggiormente attesi dal grande pubblico, è necessario prestare attenzione alla commedia leggera italiana, uno spazio va lasciato ai bambini e quindi ai film di animazione e poi, infine, si sta a vedere come vanno gli incassi nei primi giorni per decidere se mantenere il film anche nelle Andrea Maluccelli: le regole commerciali sono ormai standard settimane successive contando sull’effetto passaparola. Secondo questo schema, per scelte diverse, anche solo leggermente un po’ più coraggiose, vicine al cinema d’essai, lo spazio è assai poco. Se si escludono i film della rassegna infrasettimanale del Comune, non sempre si riesce a trovare, tra i 3-4 titoli in programmazione, una proposta che lusinghi un pubblico più esigente. Spesso bisogna accontentarsi o meglio migrare a Reggio al Cristallo, all’Olimpia, al Rosebud o al Jolly di Villa Cella dove la proposta di qualità è pressoché sicura. Su questo fronte Reggio batte Correggio 4 a 0. “Per fare film di qualità – sostiene Maluccelli – è necessario un forte aiuto degli enti pubblici: dove non ci sono questi sostegni, le sale d’essai scompaiono”. “A Correggio – afferma ancora Maluccelli – siamo riusciti a mantenere due serate di programmazione solo grazie alla convenzione con il Comune, che ci ha sostenuto economicamente già a partire dalla riapertura del Cristallo nei primi anni ‘80”. A suo parere tra le proposte d’essai pochi sono i film che fanno buoni incassi, la maggioranza avrebbe un numero limitato di estimatori. E poi spesso queste pellicole non vengono sostenute a livello nazionale da una adeguata pubblicità, a volte sono anche di difficile reperibilità in quanto il numero di copie in distribuzione è inferiore ad una per regione. Altro tema affrontato con il gestore di Cinepiù è quello delle ricadute possibili dopo l’apertura della multisala reggiana del Giglio, con ben 11 schermi, avvenuta lo scorso 15 febbraio. Secondo Andrea Maluccelli non ci saranno cali significativi di pubblico per la struttura correggese. “Il nostro pubblico proviene prevalentemente oltre che da Correggio dai comuni vicini di S.Martino in Rio, Rio, Novellara… qualcuno da Carpi e un po’ da Reggio; questi ultimi potrebbero trasferirsi alle sale del Giglio ma non prevedo travasi significativi”. Secondo Alessandro Pelli che, oltre ad essere direttore del teatro, segue per il Comune assieme agli altri componenti del comitato cinema la rassegna infrasettimanale di qualità, Cinepiù dopo una partenza debole nere anche senza gli aiuti del Cosi è ora stabilizzato bene. Probabil- mune. Una valutazione che è mente la dimensione contenuta del l’esatto opposto di quella del gestore. Forse sarebbe sufficiente LA CONVENZIONE CON IL COMUNE raggiungere la mediazione di proseguire, da una parte, la rassegna del L’Amministrazione Comumartedì e giovedì sera con il sostenale riconosce alla gestione di Cinegno del Comune e, dall’altra, di più una somma annua di 15.500 estendere la programmazione di euro per avere in cambio la rasseulteriori film di qualità in maniera gna del martedì e giovedì sera da stabile e costante nelle altre giorottobre a maggio (escluse le settinate e serate di apertura senza mane con festività infrasettimanali), oneri aggiuntivi per l’ente locale. dove i film programmati sono scelti Basterebbe forse, ad esempio, aver tra quelli indicati dal Comune attraprogrammato in febbraio, anziché verso il comitato cinema. Inoltre il ad esempio il film fantasy un po’ gestore del multisala si impegna a gestire autonomamente il cinema demenziale “Una notte al museo” estivo nei mesi di luglio ed agosto. e uno stracotto “Hannibal Lecter”, Complessivamente le serate di aperpellicole commerciali ma di qualità tura sono all’incirca una sessantina come l’ultimo di Pupi Avati “La cena a Cinepiù e circa 50 nel periodo per farli conoscere” con Diego Abaestivo nell’ex cinema estivo di viale tantuono e “Diamanti di sangue” Cottafavi. con Leonardo Di Caprio o ancora “Lettere da Iwo Jima” di Clint Eamultiplex, ha raccolto oltre al pub- stwood o “L’ultimo re di Scozia” blico locale una parte di una utenza dell’inglese Kevin Macdonald, tutti più ampia che non ama gli quanti usciti in febbraio. Una scelta “ipermercati del cinema”. A differenza di Maluccelli, Pelli ritiene che Uno schermo dedicato grazie alla presenza di un pubblico a film di qualità si sostiene stabile, stimabile tra le 200 e le economicamente da solo? 300 persone, che segue da anni i film della rassegna correggese, sarebbe già ora possibile da parte che alla fine potrebbe essere stata del gestore la programmazione di economicamente più fruttuosa, oltre film d’essai o comunque di qualità che culturalmente e, perché no, anche nei fine settimana con risul- anche educativamente più interestati economici sostenibili. Anzi, per sante ed utile. il direttore del teatro, uno schermo Siamo ormai in molti a pensare che dedicato o almeno una programma- dal punto di vista cinematografico zione che preveda in modo conti- Correggio si meriti un po’ di più… nuativo un film su tre di buona Guido Pelliciardi valenza culturale si potrebbe soste- I titoli della rassegna martedì 6 e giovedì 8 marzo IL GRANDE CAPO regia: Lars Von Trier martedì 27 e giovedì 29 marzo CUORI regia: Alain Resnais martedì 13 e giovedì 15 marzo BOBBY regia: Emilio Estevez martedì 3 e giovedì 5 aprile GRIDO regia: Pippo Delbono Un’immagine da “Nuovomondo” martedì 20 e giovedì 22 marzo LE LUCI DELLA SERA regia: Aki Kaurismari martedì e giovedì 12 aprile NUOVOMONDO regia: Emanuele Crialese spettacoli ore 21.15 prezzo intera rassegna euro 15; biglietto singolo euro 5 17 Leggera, pagina di satira Iniziative culturali a cura della Sinistra Giovanile Da grande non voglio fare il papà… o forse sì? Da grande non voglio fare il genitore. Intendiamoci, è una razza interessante quella del genitore moderno, non fraintendetemi. Esemplare unico, ma certamente non raro, di quella nobile virtù che difende l’irreprensibilità del proprio figlio: “Non sgridate mio figlio non sa quello che fa”. Progenitore di quel futuro conflitto che vedrà scontrarsi padri e figli a suon di “Ignoranza al potere” e “Ti prego non andare! Hai 40anni ma non sei ancora pronto per quel brutto mondo”. Personaggio curioso, impavido, pronto a difendere la propria prole a spada tratta e per questo dotato di mezzi all’avanguardia: SUV insonorizzati, indistruttibili, invadenti e muniti di bull-bar anti aggressione. Moderno cavaliere, in sella al suo fido destriero, in una mano il volante, nell’altra il videofonino-fax-televisionemacchinetta del caffé di ultima generazione, si lancia nell’arena a sfidare gli avversari. Correggio come la savana, e i simpatici vecchiettini che circolano per strada (nonostante una rete ciclabile da fare invidia alla muraglia cinese), inconsapevoli trofei da appendere sopra al caminetto. “Cara oggi ne ho preso uno grosso così!”. officina autorizzata 18 Territoriale, amante del proprio giardinetto (che segna diligentemente più volte al giorno), lo si può vedere riunirsi insieme ad altri esemplari solamente attorno agli orari scolastici come a una pozza d’acqua; avventarsi sul proprio figlio direttamente con la macchina, sportello aperto e 2 mani che lo prendono al volo, “Sai com’è, con tutta la brutta gente che c’è in giro…”. Tant’è che l’Anonima Sequestri ha iniziato uno stage di fronte ai nostri edifici scolastici per aggiornare i suoi collaboratori alle nuove tecniche di stop and go. E’ anche molto istruito. Il suo avvocato sa recitare a memoria il Codice civile e il suo portavoce sa dire a ritroso tutti i diritti che gli sono dovuti. In endecasillabi e rima baciata. Vanno quindi sempre in giro in tre, anche ai ricevimenti dei maestri e dei professori. “Un 3 in matematica? Una nota per maleducazione?” Appello, contrappello, vizio di forma, ricorso al Tar e il 3 finisce in prescrizione, sostituito da un 9, il licenziamento della maestra, la sostituzione dei compagni che lo hanno portato sulla cattiva strada e, per sicurezza, del bidello comu- Sorridi nista che leggeva l’Unità in corridoio un attimo prima. Amante dello sport nazionale, non si perderebbe una partita del suo Paolino “non sbaglia mai un gol” Paperino, nemmeno se la sua amante stesse partorendo 8 gemelli (ma se il SUV facesse uno strano rumorino magari…) e guai all’arbitro che non lo protegge da quei burini dei suoi avversari, “Se la vedrà con i miei avvocati” gli urla dietro nel momento esatto in cui lo centra con un lavandino sradicato dai bagni del campetto. Generoso, mai troppo, dispensa ai pargoletti le sue ricchezze senza farsi troppo pregare, perché dopotutto “So bene quanti soldi servono per dimostrare d’essere qualcuno al giorno d’oggi…”. Ai figli non rimane altra scelta che ostentare con pavida umiltà la bontà del padre, e dare sfoggio di questa con gadget e firme da capogiro. Questo moderno papà, eroe senza macchia e senza paura, personifica perfettamente l’ideale del perfetto capofamiglia: audace, risoluto, magnanimo, tollerante… Ma sì, in fondo, forse, vorrei tanto diventare anch’io papà un giorno. Gargantua&Pantagruel L’amore e la passione per il Cile democratico I tormenti di un popolo uscito dalla feroce dittatura di Pinochet che non rinuncia a credere e lottare per un futuro migliore. «I morti danno fastidio, le vittime danno fastidio, sono scomode, e quelli che chiedono giustizia sono ancora più scomodi.» Nel silenzio che circonda i perseguitati, però, c’è chi, come Luis Sepúlveda, non esita a mettere la propria penna al servizio di una legittima richiesta di equità. In questi brevi e densi testi, scritti tra la primavera del 2005 e il dicembre del 2006, quando muore Pinochet, a tutti pare di procedere lungo una galleria degli orrori. L’ombra cupa del Generale e della sua famiglia rapace aleggia ancora sul Cile e sui ricordi di chi ha conosciuto in prima persona la crudeltà del tiranno, e ora assiste alla sua scomparsa. Fantasmi di intolleranza serpeggiano per le strade della pur civile Francia e sollevano la protesta degli emigranti, a testimonianza del fatto che nessun luogo geografico ha l’esclusiva sulle prevaricazioni. Fanno rabbia l’ingiustizia e la prepotenza di chi si è sempre battuto per una società a misura d’uomo. Tuttavia, in questa lucida disamina del mondo attuale, all’autore non viene mai meno la voglia di recuperare l’ottimismo. La del paese, hanno esercitato il diritto speranza di una svolta c’è sempre. al voto, dando prova di maturità nelle scelte. Un libro in cui di nuovo vibra la passione mai sopita di un grande scrittore e narratore, un libro in cui anche la denuncia e l’indignazione si trasformano in racconto. Novità in libreria offerta da MOBY DICK L’autore La incarnano un presidente donna alla guida del Cile, Michelle Bachelet; gli studenti in lotta, che rivendicano un sistema d’istruzione basato sulla qualità dell’insegnamento; i cileni che, dai più sperduti angoli Luis Sepúlveda è nato in Cile nel 1949 e vive in Spagna, nelle Asturie, dopo aver abitato ad Amburgo e Parigi. I suoi libri sono tutti pubblicati in Italia da Guanda: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín) e Il potere dei sogni. INCIPIT La settimana scorsa, alla Casa de América di Madrid, si è tenuta una giornata sulla letteratura cilena e, quando è venuto il mio turno, ho voluto parlare della parte migliore del mio paese, della sua gente che spera di tornare a quella normalità democratica strappataci a suo tempo dal golpe, che a quindici anni di distanza dalla fine della dittatura ancora non ci viene restituita in tutto il suo splendore, con tutti i diritti garan- titi. La parte migliore del Cile è la sua gente, una larga maggioranza della quale desidera istituzioni che funzionano e la verità, a prescindere dagli assurdi miti che condizionano gran parte della realtà cilena. Volevo parlare della parte migliore del mio paese, ma il fantasma del delinquente che ha assassinato, torturato, rubato, imbrogliato, falsificato passaporti e documenti commerciali, corrotto persone, fatto acquisti fraudolenti... LIBRERIA CORSO CAVOUR, 13/A 19 La pittura al femminile le letture per genitori e figli A Palazzo Principi lezioni sulla storia dell’arte. All’Asioli ricco programma di musica e prosa. In ludoteca laboratori per famiglie. A PALAZZO PRINCIPI i due concerti saranno preceduti alle ore 18.30 da una conversazione con ingresso libero a cura di Gianluigi Giacomoni MOSTRE sabato 17 marzo ore 16.00 - galleria esposizioni inaugurazione della mostra STRUMENTI DI OTTICA dalle collezioni del Liceo Corso fino al 9 aprile PROSA martedì 6 marzo Nuova Scena Arena del Sole IL SORRISO DI DAPHNE di Vittorio Franceschi, regia Alessandro D'Alatri con Vittorio Franceschi, Laura Curino, Laura Gambarin CONFERENZE lunedì 5 marzo ore 21.00 - sala conferenze eventi d’arte – grandi mostre Margherita Fontanesi DE CHIRICO sabato 10 marzo La Contemporanea PROCESSO A DIO di Stefano Massini, regia Sergio Fantoni con Ottavia Piccolo, Silvano Piccardi, Enzo Curucù lunedì 12 marzo ore 21.00 - sala conferenze conversazioni d’arte Olga Guerra PITTURA AL FEMMINILE DAL CINQUECENTO AL SETTECENTO martedì 13 e mercoledì 14 marzo Teatro Eliseo L'UOMO, LA BESTIA E LA VIRTU' di Luigi Pirandello, regia Fabio Grossi con Leo Gullotta, Antonella Attili, Carlo Valli domenica 4 marzo BICICLETTATA SUI LUOGHI DELLA RESISTENZA ore 14.00 partenza da Budrione, Carpi ore 17.00 arrivo a palazzo dei Principi martedì 27 marzo Ert Fondazione LA BALLATA DEL CARCERE DI READING di Oscar Wilde, regia Elio De Capitani con Umberto Orsini, Giovanna Marini sabato 24 marzo - ore 9.00-19.00 teatro Asioli e palazzo Principi CONVEGNO NAZIONALE SULL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO Elisabetta Sirani (1638-1665), Autoritratto come la maga Circe lunedì 19 marzo ore 21.00 - sala conferenze Francesco Maria Feltri STORIA DELLA SHOAH. UN BILANCIO STORIOGRAFICO 20 IN TEATRO lunedì 26 marzo - ore 21.00 QUARTETTO DELLA FILARMONICA ARTURO TOSCANINI musiche di Bartók, Glazunov, Dvorák TEATRO-DANZA rassegna per famiglie domenica 4 marzo (ore 16.00) Compagnia Abbondanza/Bertoni ROMANZO D'INFANZIA di Bruno Stori, coreografia e interpretazione Michele Abbondanza, Antonella Bertoni regia Letizia Quintavalla, Bruno Stori lunedì 26 marzo ore 21.00 - sala conferenze conversazioni d’arte Olga Guerra PITTURA AL FEMMINILE DALL’OTTOCENTO AL NOVECENTO OPERETTA sabato 25 marzo ore 16.00 LA VEDOVA ALLEGRA musica di Franz Lehàr; adattamento e regia di Corrado Abbati domenica 25 marzo ore 16.00 - museo Il Correggio CORREGGIO, LE SUE DONNE, IL SUO MUSEO letture sceniche a cura di Donatella Zini ed ElisabettaMontanari CONCERTI venerdì 9 marzo - ore 21.00 ENSAMBLE DELLA FONDAZIONE ARTURO TOSCANINI Concerto Opera da Salotto musiche di Rossini, Verdi, Donizetti Gli appuntamenti possono subire variazioni CORREGGIO JAZZ mercoledì 21 marzo THE LEADERS Bobby Watson, Chico Freeman, Eddie Henderson, Fred Harris, Cecil McBee, Billy Hart esclusiva italiana sabato 24 marzo DEE DEE BRIDGEWATER Malian Project produzione originale tratro Asioli - ore 21.00 AL CASO’ sabati di marzo e aprile - ore 21.00 RASSEGNA DI BAND EMERGENTI CORREGGESI AL PICCOLO PRINCIPE sabato 17 marzo - ore 16.00 e 17.30 RIMANIMALI: BUFFE FILASTROCCHE PER ANIMALI laboratorio per genitori e figli venerdì 23 e 30 marzo - ore 20.45 PULCINO COUNTRY realizzazione di una sagoma in legno. Laboratorio per adulti sabato 24 marzo - ore 16.00 e 17.30 DOLCI RACCONTI DI PRIMAVERA a cura dei lettori volontari Nati per Leggere. Laboratorio per genitori e figli Un canto poetico di amore e dolore C’è una certa attesa per lo spettacolo in musica e prosa “Ballata dal carcere di Reading” di Oscar Wilde, con Umberto Orsini e Giovanna Marini. Nel 1895, Oscar Wilde, in seguito a una causa per diffamazione da lui intentata al duca di Queensberry, fu a sua volta accusato di comportamento contrario alla morale pubblica e condannato a due anni di carcere per sodomia, che scontò nella prigione di Reading. Questa terribile esperienza è all’origine della Ballata del carcere di Reading, una delle sue opere più autentiche, più scopertamente sincere. Il testo narra, attraverso la forma della ballata, la storia dell'impiccagione di un giovane detenuto colpevole di aver ucciso la propria amante per eccesso di passione e delle reazioni dei suoi compagni di pena. Un canto di bellezza e desiderio, rabbia e dolore, in una creazione che nella forma dei recital riesce a trovare il suo più alto intreccio tra musica, canzoni e parole. Giovanna Marini e Umberto Orsini, due artisti dai percorsi differenti, guidati dall'occhio registico di Elio De Capitani, daranno vita ad una rappresentazione casta e forte creata su misura per loro due: lei con Umberto Orsini e Giovanna Marini la chitarra e la sua musica, lui con la sua voce e le parole del poeta. E’ così che l’arte di uno dei maggiori interpreti del teatro italiano incontra la più grande rappresentante della musica popolare italiana in uno spettacolo intimo e dolente. La regia "sobria, misurata e intelligente" di Elio De Capitani, fatta di geometrie, valorizza le zone d'ombra e di luce che dal testo affiorano, in un percorso che è viaggio mentale e cammino profondamente religioso di meditazione sui mali del mondo e sulla redenzione. Lo spettacolo spoglio e fondato sul fondamentale apporto dei due interpreti, si confronta con i versi di uno dei grandi della letteratura di tutti i tempi, in una testimonianza di dolore, che è al contempo un inno alla bellezza, un atto di amore, ma anche una forte denuncia. Fiera di San Giuseppe Alcune anticipazioni ore 16.30 piazzale Carducci GNOCCO FRITTO ore 20.00 Salone delle feste sabato 17 marzo CENA BENEFICA organizzata da Caritas ore 8.00 - 19.00 corso Mazzini AI PORTICI DELL’ANTICO e ARTISTI Vicariale. Prenotazione obbligatoria DELL’INGEGNO antiquari e artigianato domenica 18 marzo artistico ore 10.00 – 19.00 piazza Garibaldi ore 9.00 - 19.00 17a edizione di CORREGGIO IN FIORE IL MERCATO DI GULLIVER UTILE NETTO fiera mercato dei prodotti ore 14.30 – 18.30 corso Mazzini DIMOSTRAZIONE DI SCULTURE VE- e delle scelte sane e consapevoli GETALI con il “Club degli intagliatori” ARTISTI DELL’INGEGNO ore 15.30 spettacolo itinerante della IL MERCATO DI GULLIVER ESPOSIZIONE AUTO BANDA CITTADINA “Luigi Asioli” ore 9.30 - 13.00 / 14.30-19.00 ore 16.00 via Carlo V° SORPRESE per tutti i DIMOSTRAZIONE DI SCULTURE VEGEbambini con spettacolo di magia e TALI con il “Club degli intagliatori” ore 10.00 – 12.30 e 14.30 – 18.00 giocoleria corso Mazzini LA LIFFERIA e stand di COSTRUIAMO UN FIORE laboratorio manipolativo per tutti prodotti tipici locali ore 10.00 - 18.00 corso Mazzini stand di prodotti tipici locali ore 10.30 - 12.30 - 15.30 - 17.30 corso Mazzini LA SCUSÉTA antico gioco delle uova ore 15.00 via Contarelli 9a edizione IL CANE BASTARDINO IN PASSERELLA ore 15.30 basilica di S. Quirino presentazione del libro LA CHIESA DI S. QUIRINO e visita guidata corso Mazzini LA LIFFERIA ore 16.00 spettacolo itinerante della BANDA CITTADINA “Luigi Asioli” teatro Asioli grande CONCERTO LIRICO vocale e strumentale a cura del Circolo lirico culturale Luciano Pavarotti di Carpi piazzale Carducci GNOCCO FRITTO 21 Correggese: le promesse dei giovani e le difficoltà della prima squadra Il settore giovanile: sei squadre, 140 atleti, sei allenatori, tanti volontari. La prima squadra vuole superare presto l’attuale crisi a metà campionato. SETTORE GIOVANILE Continua l' intensa attività del Settore Giovanile dell' A.C.D. Correggese, in collaborazione con l' U.S. Sammartinese. Anche per la corrente stagio- ne spor tiva, sono state allestite squadre a livello sia regionale che provinciale, coinvolgendo qualcosa come 140 tesserati dai 12 ai 18 anni oltre a vari allenatori e dirigenti. La compagine "Juniores" (nati nel 1988 e 1989), affidata ad Andrea Dainese, si rivela sempre più di supporto alla Prima Squadra: ogni settimana, infatti, numerosi ragazzi vengono a turno convocati con i "grandi" per le impegnative partite del campionato di Promozione (gli incontri “casalinghi” vengono disputati al "Borelli" di Correggio il sabato pomeriggio). Scendendo di categoria, troviamo gli "Allievi" (nati nel 1990 e 1991): qui sono state iscritte due 22 squadre - una in ambito regionale e una a livello provinciale per consentire la maturazione di tutti i ragazzi seguite da Marco Ognibene e Giuliano Dotti; entrambe giocano al campo sportivo di Lemizzone, con calendari sfalsati per consentire l'alternanza delle gare interne. Procedendo con ordine, veniamo ai "Giovanissimi" (nati nel 1992 e 1993): anche stavolta troviamo due squadre, una regionale e una provinciale, ma all'annata 1993 si è pensato di far disputare un campionato con avversari solo di pari età, data la particolare e delicata fase di crescita non solo tecnica ma anche psico-fisica; l'annata 1992 di Marco Manzini gioca a S. Martino in Rio la domenica mattina, mentre la classe 1993 di Matteo Bedeschi è impegnata di sabato pomeriggio a Lemizzone. Infine, ma non ultima per importanza, viene la categoria "Esordienti" (nati nel 1994), in procinto di iniziare il girone finale a livello locale dopo aver superato a pieni voti la fase di qualificazione disputata in autunno; la squadra, allenata da Andrea Prati, è stata iscritta come Sammartinese e disputa le partite “casalinghe” a S. Martino in Rio alternandosi con i Giovanissimi Regionali di Manzini. Come si può notare a prima vista, la struttura del Settore Giovanile è davvero molto articolata e comporta oneri non indifferenti per la gestione quotidiana dell'attività: è quindi il caso di cogliere l'occasione per ringraziare chi, con sforzi notevoli, consente il buon funzionamento di quello che costituisce il futuro della Società. PROMOZIONE A 2/3 del campionato la squadra sta attraversando un momento di difficoltà; dopo le prime 10 partite nelle quali ci siamo trovati anche primi in classifica, le seconde 10 partite hanno portato risultati per lo più negativi invischiando la squadra nella lotta per i play-out. Ad onor del vero sono maturate diverse sconfitte alquanto immeritate dove paradossalmente anche il pareggio poteva andare stretto alla Correggese. Inoltre una interminabile serie di infortuni ha letteralmente decimato la rosa costringendo a sconvolgere settimanalmente la formazione. Nonostante questo i ragazzi stanno lavorando ancora con la massima determinazione e voglia di riscatto. Attualmente è in fase di recupero Pederielli, che sicuramente garantisce in attacco un certo peso, mentre è ancora fermo ai box Marri ma confidiamo ci possa dare una grossa mano nel finale di stagione. E’ invece rispettato in pieno il programma di valorizzazione dei giovani provenienti dal settore giovanile. In ogni partita la Correggese schiera 3 o 4 giovani contemporaneamente nella formazione base. Le risposte sono in linea di massima positive, anche se non sempre i ragazzi più giovani, che hanno sempre voglia di giocare, riescono a capire un tournover calcolato che gli consenta di acquisire la giusta maturazione. Ad oggi ci rammarichiamo quindi dei risultati ma siamo sicuri di lavorare nel modo giusto per la politica futura della società. il Direttore sportivo Alberto Zini L'hockey correggese punta su un finale brillante E' una fase molto difficile quella che sta attraversando il Correggio Hockey. L'Azeta Artprint, nel campionato di serie A2, è ultima in classifica e sta cercando faticosamente di risalire. Dopo un'estate passata ad allestire una buona formazione, dopo le speranze di un campionato di serie A2 ricco di soddisfazioni, dopo le delusioni della prima parte della stagione, ora Correggio Hockey guarda con più ottimismo al proprio futuro ed ha ormai lasciato alle spalle la parte più difficile del suo decimo anno di attività. Il cruccio principale dei dirigenti biancorossoblù è la prima squadra, l'Azeta Artprint Correggio, tornata in serie A2 dopo la promozione dello scorso anno. Una squadra giovane e costruita con coraggio che avrebbe dovuto regalare grandi soddisfazioni e che, invece, ha incontrato enormi difficoltà. Cinque sconfitte consecutive all'inizio di un campionato di soli 18 turni hanno indotto la società ad assumere provvedimenti drastici già prima della pausa natalizia. Per la prima volta nella storia di Correggio Hockey si è avuto un avvicendamento sulla panchina della squadra alla cui guida è stato chiamato l'esperto tecnico pugliese Antonio Caricato. Juri Ialacci, che da sempre sedeva sulla panchina della prima squadra correggese, è rimasto ad affiancarlo. L'arrivo di Caricato ha portato altre novità: è arrivato dal Roller Novara l'esterno Massimo Villani e dal Roller Bassano il portiere Filippo Nicoli. A poco a poco la squadra ha iniziato ad ingranare, raccogliendo sette punti ti, frutto del lavoro di promozione che in altrettante partite e mettendo in dif- Correggio Hockey continua incessanficoltà anche le prime della classe. E' temente a portare avanti. ancora poco per evitare l'ultimo posto in classifica, l'unico che comporta la retrocessione in serie B, ma nelle sei giornate che mancano alla fine del campionato l'Azeta Artprint ha le carte in regola per riprendersi e salvarsi. Correggio Hockey punta a confermare la propria permanenza in serie A2 anche in futuro. Il prestigio di un campionato nazionale, infatti, è un importante elemento di traino per tutto il movimento hockeystico correggese che vanta un settore giovanile in continua espansione e crescita tecnica. L'hockey su pista vuole confermarsi come la punta di diamante dello sport correggese, anche in virtù di un crescente seguito tra gli appassiona- La novità di questa stagione è l'accordo con il gruppo televisivo reggiano èTV per la trasmissione di tutte le partite dell'Azeta Artprint. Due i passaggi settimanali: al martedì su Teletricolore (ore 16) e al giovedì sul canale satellitare in chiaro èTV (canale 891 di Sky) che consente all'hockey correggese e ai suoi sponsors di essere visti in tutta Europa. Se la prima squadra tiene in ansia i tifosi e i dirigenti del Correggio Hockey, dal settore giovanile non smettono di arrivare soddisfazioni. Sei le squadre iscritte e Correggio Hockey presente in tutte le categorie federali. Tra queste, la squadra primavera ha già strappato il biglietto per le finali nazionali di campionato che si svolgeranno a Forte dei Marmi nell'ultimo week end di maggio, mentre la squadra allievi è ancora in corsa per un posto nelle finali di coppa Italia. In tutto sono più di sessanta i ragazzi che calcano regolarmente le piste del palasport correggese che ormai non ce la fa più a rispondere alle richieste di ulteriori spazi e costringe Correggio Hockey ad autolimitarsi nella promozione del pattinaggio tra i bambini che passa soprattutto da un accurato lavoro con le scuole elementari. 23 Compro, vendo, cerco, propongo Invitiamo i nostri lettori a fare uso di questo spazio. E’ sufficiente telefonare allo 052269.23.40 (dalle 9 alle 12.30) o, meglio, inviare un testo scritto alla redazione (anche via fax allo 052263.13.44 o via e-mail all’indirizzo [email protected]). Gli annunci devono essere brevi e recare il recapito del mittente. Ogni annuncio sarà pubblicato per un massimo di tre volte. La redazione declina ogni responsabilità per quanto concerne il contenuto degli annunci. In ottemperanza a disposizioni della CCIAA di Reggio Emilia non si accettano annunci riguardanti compravendite immobiliari. 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Trib. di RE. n. 437 del 23/05/79. Fotocomposizione e stampa: Artprint - Reggio Emilia.
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