Marta Mason l`artista del gol - Agsm Verona calcio femminile

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Marta Mason l`artista del gol - Agsm Verona calcio femminile
CALCIO FEMMINILE
di Matteo Sambugaro
Marta Mason
l’artista del gol
Protagonista a 21 anni, con la fame giusta per arrivare lontano.
L’attaccante padovana dell’Agsm Verona si gode una stagione
fin qui da protagonista
Calcio, musica, arte. E tanta passione in ogni cosa che
fa. Sensibile e umile, ma anche un po’ pessimista ed
artista nell’anima, quella capacità di cogliere il senso
profondo della storia. Il gol ce l’ha nel sangue, in area
di rigore non lascia scampo. Protagonista a 21 anni,
con la fame giusta per arrivare lontano: l’attaccante
padovana dell’Agsm Verona si gode una stagione
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sempre. Non a caso Laura Pausini è il suo idolo. Vorrei
che il calcio diventasse una professione, magari all’estero è il sogno nel cassetto. L’infortunio alla caviglia
destra di qualche settimana fa ha solo rallentato la
sua corsa. Si ritorna più forti di prima si legge sul suo
Perché di gol, Marta, ne vuole segnare ancora parecchi.
Mason, cos’è il calcio? L’amore di una vita. Ho iniziato
a giocare a quattro anni e mezzo, ancora prima di
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da bambina, quello che avevo dentro, nel profondo.
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e impegnandomi, perché volevo arrivare lontano.
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miei sentimenti e mi emoziona. Ascolto particolarmente la musica italiana, da Laura Pausini a Giorgia,
da Elisa a Ligabue, ma anche gli artisti stranieri come
Ed Sheeran, Celine Dion e Whitney Houston. Mi piace
cantare, sotto la doccia, a casa mentre cucino, in
allenamento, per strada, dovunque. Un giorno vorrei
studiare canto e ed esibirmi da solista, però sono
timida in pubblico e mi vergogno (sorride).
Diciannove gol nella prima parte di stagione. Un
exploit così l’avevi programmato? No. Però conoscevo le mie possibilità e le mie potenzialità. Sono
felice perché, infortunio a parte, sto scendendo in
campo con continuità, ed è la prima volta che mi ritrovo titolare in una grande squadra. Adoro segnare,
desidero realizzare ancora tanti gol, per me, per il
Verona e per la Nazionale.
Suoni qualche strumento? Il pianoforte, una passione che mi hanno trasmesso mio bisnonno e mio
cugino. L’ho studiato per un anno e mezzo, adoro
suonare pezzi moderni e cantabili, non classici. A
Padova ho un pianoforte ma è da un po’ che non
mi esercito.
L’infortunio alla caviglia quanto ti ha penalizza
to? Parecchio. Mi ha fatto perdere il ritmo, non mi
ha permesso di giocare partite in cui avrei potuto
realizzare tante reti, e mi ha tolto la possibilità di
esordire con l’Italia contro la Repubblica Ceca.
Ora sono più carica di prima: voglio vincere la
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Le tue reti non sono passate inosservate. In
novembre è arrivata la convocazione numero
uno nella Nazionale maggiore. Una soddisfazione incredibile. Ne sono orgogliosa. Ho esaudito un
desiderio che avevo da molto tempo, adesso però
dovrò essere brava a mantenere il posto.
Hai conosciuto Cesare Prandelli. Impressioni?
Buone. È una persona davvero tranquilla, simpatica
e disponibile. Mi stavo cambiando nello spogliatoio,
lui ha bussato ed è entrato. Pensava non ci fosse
nessuno e mi ha chiesto scusa, poi si è presentato.
Abbiamo parlato cinque minuti e ci siamo scattati
una foto insieme.
Da novembre una ragazza della bassa bresciana
ha aperto su Facebook una pagina dedicata a te,
Marta Mason_Fan Page. Già. Ogni tanto la vado a
vedere. Mi fa piacere quello che sta facendo Maria:
l’ho conosciuta ed è proprio una brava ragazza, gentile e appassionata. Per una calciatrice è importante
avere un punto di riferimento sul web, piccolo o
grande che sia: permette di farsi conoscere.
Cos’è la musica? La mia migliore amica. È indispensabile per me, non potrei farne a meno. Mi dà la
Perché ti piace Laura Pausini? Mi rivedo nelle sue
canzoni. È stato amore al primo ascolto e ho seguito
più di dieci concerti. Apprezzo la sua umiltà, il
modo di essere artista e di porsi con i fan, i suoi
ideali. E, poi, pure lei è milanista.
M COME MASON,
M COME MUSICA
Il bomber
gialloblu ama
la musica da
suonare e da
ascoltare. Il suo
mito indiscusso è
Laura Pausini
Canzone preferita?
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"mino“. È un brano che parla di come ritrovare
se stessi: quando è uscito anni fa, mi sentivo un
po’ persa, smarrita, e mi ha aiutato parecchio.
Recentemente hai anche ricevuto la foto con
la dedica della Pausini. Quando l’ho vista, ero al
settimo cielo. Adesso spero di conoscere Laura di
persona. Sarebbe un altro sogno.
I testi della Pausini regalano spunti. “Il tuo sba
glio più grande”? È privato, riguarda una storia
d’amore. Non ho mai commesso errori particolari,
ma in quell’occasione, se potessi tornare indietro,
mi comporterei in maniera diversa.
“Non ci sono istruzioni per l’uso della vita, ognu
no ha la sua matita”. Sono d’accordo. Bisogna fare
sempre quello che sentiamo. Ognuno ha davvero la
sua matita, con cui scrivere il proprio cammino. E occorre riuscirci senza lasciarsi condizionare dagli altri.
“Quando l’amicizia ti attraversa il cuore, lascia
un’emozione, che non se ne va”. Esiste l’amicizia?
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scottata in un’occasione e, da allora, non mi apro
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con facilità. Questa frase è molto bella, ce la siamo
dedicata io e la mia compagna di squadra Claudia
Squizzato.
“Una vita sola non può bastare per dimenticare
una storia che vale”. Vero o falso? Vero. Nonostante abbia solo 21 anni, ho già avuto un’esperienza che
non scorderò mai. Perché il tempo passa, possono
succedere tante cose, ma una storia che ti ha accompagnato per un certo periodo e ti ha permesso
di crescere, la porterai sempre dentro.
“Ascolta il tuo cuore”. Marta Mason lo fa? Certo.
Questa è la mia caratteristica principale, che mi ha
sempre accompagnato.
tato?
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situazioni più banali a quelle più serie. I distacchi
sono complicati per me, sono molto indecisa. Ma
poi do ascolto alle mie sensazioni.
Cos’è l’arte?
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per conoscere quello che c’era una volta e come
veniva rappresentato.
I musei e le mostre che ti hanno lasciato a bocca aperta? Il Louvre a
Parigi, la Biennale e il Guggenheim di Venezia e i Musei Vaticani.
La mostra “Verso Monet” a Verona l’hai vista?
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preferisco l’arte contemporanea. Il quadro che ho preferito è stato Mare
al chiaro di luna di Caspar David Friedrich: molto bello, emozionante.
Si era parlato di tagli alla storia dell’arte nelle scuole. Cosa ne pensi?
Ero rimasta basita ed esterrefatta. L’Italia possiede il 70% del patrimonio
artistico mondiale, sui si potrebbe puntare per crescere e migliorare.
L’arte ci appartiene, fa parte della nostra storia.
Se fossi un’artista, a chi assomiglieresti? 9
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estroverso, proprio come me (sorride).
Mason ha frequentato il liceo artistico Modigliani, a Padova. L’amore
per l’arte parte da lontano. Infatti. Mi piace disegnare, fare schizzi. Mi
entusiasmano i colori e i pennelli. Ammiro la pittura rinascimentale, ma
pure i quadri di Diego Velázquez e l’arte moderna e astratta, in partico
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che sta dietro a un’opera. La scultura? Bella. Al liceo ho lavorato anche il
legno e l’argilla: mi è piaciuto molto, adoro lavorare con le mani.
A Verona come ti trovi? Benissimo. La vostra è una città meravigliosa,
piena di storia e arte. Amo l’Arena, piazza delle Erbe e i vicoli stretti. Posto
preferito? Tra ponte Pietra e Castel San Pietro, dove ci sono alcune case
che mi ricordano Venezia. Sono stata pure una sera sulle
Torricelle a vedere Verona dall’alto: uno spettacolo.
Abiti in una “casa internazionale” insieme a Maria
Karlsson, Veronica Napoli e ad Alyssa Lagonia:
Italia, Svezia, Stati Uniti e Canada a confronto. Che
È divertente. Ci troviamo bene, siamo
fortunate. Condividere un appartamento con altre
persone non è semplice: ognuno ha le sue abitudini,
il suo carattere, e qualche volta dobbiamo adeguarci. Parliamo sia in italiano che in inglese: io cerco
di esprimermi di più in inglese, Veronica, Alyssa
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imparare sempre meglio.
A Marta piace viaggiare? Un sacco. Io sarei sempre in giro per il mondo. Sono stata in Spagna,
in Irlanda e in Svezia. Amo visitare posti nuovi,
conoscere culture diverse, pure quelle che non
mi ispirano tanto, come l’Europa dell’est e l’India.
Vorrei andare in Africa, in Cina, in Giappone,
in Nord America e in Sud America. Insomma,
dappertutto.
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