TAGHeuer - La Clessidra
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56 Attualità a cura di Fabrizio Rinversi Jack Heuer, erede diretto del fondatore Edouard Heuer, alla guida dell’azienda tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ‘60. A lui si deve il Carrera. TAGHeuer CARRERA LA COLLEZIONE Jack William Heuer, oggi Presidente Onorario della Maison ed erede diretto del fondatore Edouard, nei primi anni ’60, era al timone dell’allora brand Heuer. Allora la cronografia di precisione costituiva uno dei massimi obiettivi tecnici delle più prestigiose Maison orologiere, e Jack, conscio della straordinaria tradizione Heuer nel suddetto campo, soprattutto a livello di cronometria delle corse automobilistiche, dopo aver lanciato l’Autavia con lunetta graduata girevole, comprese che mancava ancora qualcosa per rag- Il primo Heuer Carrera, lanciato nel 1963, in una versione ancora ricercatissima. giugn o 201 3 giungere la quadratura del cerchio per un cronografo da polso: un quadrante ampio e leggibile e una cassa impermeabile e resistente alle forti sollecitazioni, come quelle della guida competitiva. Racconta lui stesso cosa accadde: “Sentii per la prima volta il nome Carrera dal pilota Pedro Rodriguez, nel 1962, durante la 12 ore di Sebring, di cui eravamo cronometristi ufficiali. Si trattava di un rally chiamato ‘Carrera Panamericana Mexico Road Race’, una corsa epica e pericolosissima, interrotta nel 1955 e divenuta leggenda nell’ambiente. Così registrai il nome e mi trovai in una situazione singolare, perché avevo il nome ma non l’orologio. Nel configurarlo, volevo allontanarmi dagli stilemi militari dei cronografi bellici e post-bellici, con i quadranti ‘chiusi’ dai telemetri e da altre scale di misurazione. In quegli anni ero un grande ammiratore dell’architettura e del design moderno, di gente come Le Corbusier, Charles Eames, Eero Saarinen e Oscar Niemeyer. In aggiunta, il nostro fornitore svizzero di vetri in plexiglass (quelli in zaffiro ancora non esistevano), aveva sperimentato un anello di ‘tensione’ da adattare sull’apertura della carrure, la cui compressione incrementava notevolmente l’impermeabilità. L’inserimento della scala a 1/5 di secondo sulla sezione inclinata di tale anello, consentiva di ottenere un quadrante pulito e chiaro, aperto, conferendo al cronografo un aspetto accattivante.” In questo modo il quadrante riusciva a guadagnare quasi due millimetri. Era nato il Carrera. La prima versione fu denominata “Panda”, bianca e nera, i colori essenziali delle cromie motoristiche vintage, con scala tachimetrica, un esemplare da collezione ancora ricercatissimo. Continua Jack: “Il lancio del Carrera fu piuttosto soddisfacente, così, rapidamente, realizzammo altre varianti, con la data, il tachimetro sulla lunetta, con quadranti neri, e così via. In sostanza, il ‘new look’ 57 La Il Calibre 11 Chronomatic, meccanico automatico, presentato da Heuer (unitamente a Breitling, Büren e Dubois-Dépraz) il 3 marzo 1969. Prevedeva un dispositivo cronografico integrato su di una base tempo con microrotore. del cronografo, fresco e moderno, contribuì a rendere quella tipologia orologiera più popolare. In tal senso, ricordo che l’agenzia pubblicitaria alla quale ci rivolgemmo a New York, ideò dei concept grafici molto efficaci, tanto da ottenere dei riconoscimenti a livello internazionale e, da quel momento, molte commesse prestigiose”. Come anticipato da Jack, rapidamente entrarono in catalogo molti modelli come il Carrera 12, il Carrera 45, il Carrera Tachy, il Carrera Deci, il Carrera Black e il modello con datario analogico, privo dei piccoli secondi. Nel 1969, avvenne il secondo step fondamentale nella storia del Carrera e, senza tema di smentita, della cronografia mondiale, con la presentazione del Calibre 11 “Chronomatic”, il primo cronografo automatico con micro-rotore. Prevedeva l’innesto a pignone oscillante, sullo schema di quello brevettato da Heuer nel 1887, come detto, un micro-rotore decentrato estremamente funzionale e l’indicazione di ore (12 unità) e minuti (30 unità) crono. I modelli che impiegavano il Calibro 11 recavano, classicamente, i pulsanti a destra e la corona a sinistra, ma la crisi dell’orologeria elvetica e l’avvento del quarzo non consentirono di godere a lungo del momento favorevole. Jack, comunque, se ne accorse per tempo e virò per cambiare opportunamente rotta, dopo aver raggiunto, nel 1974, il picco di fatturato con 26 milioni di franchi svizzeri. Il Carrera continuò a performare egregiamente, e i più celebri piloti di F1 dell’epoca, tra cui Jackie Ickx, Clay Regazzoni, Mario Andretti, Carlos Reutemann e Jody Schec- L’Heuer Carrera del 1969, equipaggiato con il Calibre 11 Chronomatic, il primo cronografo automatico al mondo con micro-rotore. Lo si riconosceva per la cassa tonneau e per il posizionamento dei pulsanti a destra e della corona a sinistra. La scala tachimetrica era collocata sul rehaut interno. kter indossarono un Carrera; inoltre, dal 1971 al 1979, tutti i membri della Scuderia Ferrari ricevettero un Carrera in oro massiccio con inciso sul fondello il proprio nome e gruppo sanguigno. La crisi, comunque, fu inesorabile: nel 1979 cessò la produzione del Calibre 11 e, nel 1982 Jack Heuer fu costretto a cedere l’azienda che verrà gestita da Piaget fino al 1985, quando il gruppo TAG ne prese in mano le redini, modificando il marchio in TAG Heuer. Fu l’allora Presidente di TAG Heuer, Christian Viros, a rilanciare, nel 1996, il cronografo Carrera “originale”, che, puntualmente, ‘sbancò al botteghino’. La rinascita passò, poi, per il Carrera Tachymetre da 41 mm del 2004, e , nel 2005, brillò la stella del Carrera Calibre 360 Concept Chronograph, il primo crono meccanico preciso a 1/100 di secondo, che divenne un’edizione limitata ‘di serie’ nel 2006, il Carrera Calibre 360 Rose Gold. La svolta definitiva avviene nel 2010, con la presentazione del Calibre 1887, il primo calibro di manifattura TAG Heuer, sviluppato ed assemblato nei laboratori svizzeri della Maison, il cui nome omaggia il brevetto del pignone oscillante ottenuto da Edouard Heuer nel 1887. Nel 2011 alla linea Carrera Heritage, d’ispirazione vintage, si affianca il Carrera Mikrograph, il primo cronografo da polso al mondo a visualizzare, attraverso la lancetta principale, il 1/100 di secondo. Non contento, il CEO Jean-Christophe Babin (alla guida del brand dal novembre del 2000, dopo il suo passaggio al Gruppo LVMH, e che, dal giugno scorso ha lasciato le redini a Patrick Linder, dopo la nomina a CEO di Bulgari), lancia, nel 2012, il Carrera Mikrogirder, all’interno del quale, un’architettura meccanica a doppia catena, genera la frequenza eccezionale di 7.200.000 alternanze/ ora, con la sfera centrale che compie 20 giri completi del quadrante al secondo: una tecnologia capace di garantire una precisione al 1/2.000 di secondo. L’orologio ottiene la prestigiosa ‘Aiguille d’Or’ al Grand Prix de Genève e proietta il Carrera nel futuro. Nelle prossime pagine, illustreremo, in modo didascalico, gli highlights Carrera sul mercato italiano, compresa la collezione Calibre 1887, presentata per festeggiare il 50° anniversario di questa prestigiosa collezione. gi ugno 2013 58 Attualità Carrera Calibre 16 Day-Date Monaco Grand Prix 43mm Edizione speciale dedicata alla partnership tra TAG Heuer e Automobile Club de Monaco. Da citare, in tal senso, il cinturino in caucciù Prezzo: 4.300 € nero che riproduce il motivo di un pneumatico di F1 del 1964 e la scritta “Monaco Grand Prix” sulla lunetta con anello in alluminio nero e incisa con la scala tachimetrica. In acciaio da 43 mm di diametro, impiega il Calibro 16, meccanico automatico (derivazione ETA-Valjoux 7750, 28.800 a/h, 25 rubini, 42 ore di riserva di carica), con indicazione day-date. Il quadrante antracite rifinito soleil accoglie i contatori crono al 6 (ore) e al 12 (minuti) decorati, al centro, a filets circulaires. Impermeabile fino a 5 atmosfere. Edizione limitata di 4.000 esemplari. Prezzo: 3.250 € Carrera Calibre 16 Tachy Racing 41mm Si tratta di un cronografo “evergreen”, in acciaio, da 41 mm di diametro. La lunetta è in alluminio anodizzato nero, e reca incisa la scala tachimetrica, pulsanti a pompa. Il meccanismo automatico è il Calibro 16, con solo indicazione del datario. Il quadrante nero è rifinito a filets circulaires sulla fascia degli indici orari e dei piccoli secondi e all’interno dei contatori cronografici. Impermeabile fino a 5 atmosfere. E’ disponibile con cinturino in caucciù o con bracciale in acciaio. Prezzo: 2.950 € Prezzo: 2.300 € Carrera Calibre 8 GMT Dual Time 41mm Modello in acciaio da 41 mm di diametro con indicazione di secondo fuso orario, al 6, su ore e minuti, con quadrantino rifinito a filets circulaires, e gran data a doppia finestrella (cornice applicata in acciaio) al 12. Il movimento meccanico automatico è il Calibro 8 (28.800 a/h, 42 ore di riserva di carica), certificato Cronometro dal C.O.S.C. . Impermeabile fino a 10 atmosfere. E’ disponibile con quadrante nero, silver o antracite; bracciale in acciaio o cinturino in cocco nero, cuoio e antracite. giugn o 201 3 Carrera Calibre 7 Twin Time 39mm Esemplare in acciaio, da 39 mm di diametro. Indicazione del secondo fuso orario mediante lancetta centrale a punta di freccia luminescente riferita a scala 24 ore serigrafata sul rehaut. Movimento meccanico automatico, Calibro 7 (base ETA 2892A2). Impermeabile fino a 5 atmosfere. Disponibile anche con quadrante nero; bracciale in acciaio, cinturino in cocco nero o cuoio. Calibre 1887 Si tratta di un movimento automatico con data (29,33 mm di diametro e 7,13 mm di spessore) oscillante a 28.800 alternanze/ora, con 39 rubini e 50 ore di riserva di carica. Il sistema a pignone oscillante di Edouard Heuer è reinterpretato, operante come una frizione attivata da una ruota a colonne azzurrata, funzionale allo smistamento della cronografia. Presenta, inoltre, una massa oscillante a ricarica bi-direzionale, con sistema HER (High Efficiency Rewinder), che consente una trasmissione di potenza del rotore alla molla di carica del 30% più efficiente di un dispositivo classico. Carrera Carbon Calibre 1887 Concept Chronograph Primo crono con cassa (fondello e lunetta compresi) e quadrante interamente realizzati in Carbon Matrix Composite: la prima è la stessa del Mikrogirder, dall’asimmetria d’avanguardia, con pulsanti cronografici e corona a ore 12, come nei tradizionali cronometri sportivi. Si tratta di una matrice di carbonio composito extraleggera, ultraresistente, lavorata mediante un processo di manifattura innovativo, richiesto per la sua applicazione ad un cronografo. Una première mondiale per l’orologeria. Nello specifico, le sottilissime fibre di carbonio sono organizzate secondo una matrice isotropa, ad ottenere un tessuto rinforzato, di soli 0,007 mm di spessore, strutturato per organizzare le componenti secondo un’architettura a 3D, riscaldate e compattate per trasformare attraverso una reazione chimica gli strati soffici e duttili in una struttura rigida. Questi i dati sul peso delle componenti: cassa, 10,5 g; fondello (senza vetro zaffiro), 4,35 g; pulsanti cronografici, 2,77 g; lunetta, 1,23 g. Prezzo: 8.400 € gi ugno 2013 60 Attualità Prezzo: 5.800 € Carrera Calibre 1887 Jack Heuer Edition 45mm Modello da 45 mm di diametro, meritato tributo allo spirito visionario di Jack, anch’esso proposto sulla cassa asimmetrica del Mikrogirder, con cassa in acciaio e lunetta in acciaio rivestita in carburo di titanio; la firma di Jack Heuer decora il fondello integrato da vetro zaffiro fumé. Sul quadrante, grigio chiaro ed antracite rifinito soleil, sono evidenti, perifericamente, la scala tachimetrica e pulsometrica. Impermeabile fino a 5 atmosfere. Movimento meccanico automatico, Calibro 1887, con indicazione della data al 6 e visualizzazione tri-compax. Prezzo: 4.100 € giugn o 201 3 Prezzo: 4.750 € Carrera Calibre 1887 Elegance 43mm Cassa in acciaio da 43 mm di diametro, pulsanti a pompa. Quadrante antracite trattato soleil, contatori crono al 12 e al 6 rifiniti a filets circulaires, piccoli secondi al 9, indici a numeri arabi applicati e lancette a bastone in oro rosa. Movimento meccanico automatico, Calibro 1887, con indicazione della data al 6 e visualizzazione tri-compax. Cinturino antracite. Disponibile anche nella versione con quadrante silver o nero; bracciale in acciaio, cinturino in cocco nero o cuoio. Carrera Calibre 1887 Tachy 43mm Modello in acciaio con lunetta in ceramica da 43 mm di diametro, pulsanti a pompa. Il design si ispira a quello del Carrera Calibre 16, compatibilmente con l’impiego del calibro 1887. La suddetta lunetta è graduata con la scala tachimetrica, e sono previste due versioni di quadrante, nero profondo e grigio antracite trattato soleil: in luogo dei classici indici orari troviamo la scala della minuteria con numeri arabi (ispirati allo styling dei tachimetri o contagiri corsaioli), ogni 5 unità, applicati. E’ disponibile sia con un innovativo bracciale in acciaio con maglie ad H, che con cinturino in coccodrillo nero o antracite. 61 La Prezzo: 3.950 € A destra e a sinistra Prezzo: 3.950 € Carrera Calibre 1887 41mm Chronograph Crono in acciaio da 41 mm di diametro, pulsanti a pompa. La dimensione più contenuta incide sulla lunetta, ridotta per consentire al quadrante il ruolo di protagonista, con tradizionali indici a barretta applicati e con rehaut più inclinato rispetto alle versioni precedentemente illustrate, serigrafato con la scala tachimetrica. Movimento meccanico automatico, Calibro 1887, con indicazione della data al 6 e visualizzazione tri-compax.E’ disponibile in versione con cinturino in cocco o con il nuovo bracciale in acciaio; il quadrante può essere nero, silver o blu. Prezzo: 4.600 € Prezzo: 3.950 € Carrera Calibre 1887 Racing Chronograph Cassa in titanio nero satinato da 43 mm di diametro, con lunetta in ceramica resa protagonista dalla scala tachimetrica, pulsanti a pompa. Il vetro zaffiro sul fondello è trattato fumé, mentre sul fronte protegge un quadrante nero grené, con gl’indici, pensati come per il Tachy 43mm, applicati in oro nero, allo stesso modo della cornice del datario. Movimento meccanico automatico, Calibro 1887, con indicazione della data al 3 e visualizzazione tri-compax. Il cinturino high-tech in cocco ‘soft-touch’ fruisce di una chiusura di sicurezza. Carrera Calibre 1887 Heritage 41mm Sulla medesima cassa del 41mm Chronograph, dunque in acciaio da 41 mm di diametro, con pulsanti a pompa. A cambiare è il quadrante, argenté rifinito guilloché soleil con indici a numeri arabi azzurrati a rilievo a riprendere la tonalità delle lancette a gladio (tutte le altre varianti le presentano a bastone), e con una chiara evidenza grafica conferita ai contatori crono in rapporto ai piccoli secondi resi quasi impercettibili e discreti. Movimento meccanico automatico, Calibro 1887, con indicazione della data al 6 e visualizzazione tri-compax. Disponibile anche con bracciale in acciaio. gi ugno 2013
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di sviluppo e 20 milioni di franchi svizzeri
d’investimento: alla fine dello scorso anno
risultano circa 130.000 gli esemplari prodotti. Il team R&D di TAG Heuer, attraverso
una significativa revis...
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di un vetro blu a protezione del quadrante. Il quadrante stesso è declinato
nelle sfumature blu profondo e blu
notte (oltre alla versione più classica,
in bianco). A circondarlo è una lunetta
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